una valanga di polemiche - Il Giornale dell`Altopiano
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una valanga di polemiche - Il Giornale dell`Altopiano
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO N. 335 - ANNO XIII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SOS ALLUVIONE Tra gli angeli della rete in aiuto agli alluvionati c’è anche Roberta Strazzabosco, una giovane asiaghese Pagina 8 ASIAGO SABATO 11 DICEMBRE 2010 Pagina 4 Sul COSAP si spacca il consiglio I segni evidenti di una maggioranza sempre più in crisi La magia del Natale Digitale Terrestre Il difficile passaggio al nuovo sistema lascia un migliaio di altopianesi senza televisione. Le spiegazioni degli esperti Pagina 6 CONCO ROANA Gli Alpini e Donatori ristrutturano l’edificio comunale in Val Lastari Presentato il PAT L’edificazione aumenterà del Pag. 23 25 per cento Pagina 18 Il vicesindaco di Asiago Roberto Rigoni risponde alle lettere sulla vicenda delle scuole della Riviera Pagina 25 Grafica Altopiano Pag. 2 Pagina 10 ROTZO I SAPORI DELLA TRADIZIONE Sgombero neve: una valanga di polemiche Pagina 3 Pattinaggio Velocità Fabris, Stefani e Ravnic verso gli assoluti “all round” Pagina 24 Le prime prove tecniche d’inverno fanno flop, ma per il sindaco tutto è andato bene di Stefania Longhini A guardarlo ora non si direbbe, sembra quasi bello, ma dell’albero della piazza di Asiago si sono lamentati in molti. Appena issato, in sostituzione del primo scelto, che il sindaco aveva giustamente ritenuto indegno per una piazza come la nostra, gli mancavano addirittura alcuni rami, aggiunti poi come si fa con le exstension per signora. Inevitabili le esclamazioni del tipo: “Ma con i milioni di abeti che abbiamo in altopiano possibile che non si riesca a trovarne uno decente?”. Qualche addobbo che lo renda più carino alla luce del giorno però ci vorrebbe. Guardate a pagina 2 la foto di quello che abbiamo regalato alla città di Parma, fa effetto no? Beh, forse anche troppo! Pure sulle luci le opinioni si spaccano: il blu psichedelico, secondo alcuni creerebbe qualche problema alla vista. Continua a pagina 2 ALPINI 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 2 Aperta la stagione invernale tra nuove iniziative, critiche e perplessità La magia del Natale ATTUALITA’ Asiago cerca il “giusto mezzo” tra poesia e funzionalità Continua da pagina 1 Insomma, lo guardi qualche secondo e non ci vedi più. Eppure al momento della sua accensione, nel pomeriggio di domenica 5 dicembre, lo stupore espresso dai tanti bambini presenti in piazza con un eloquente e spontaneo “Ooohhh!” ci ha fatto capire che la magia c’è sempre ed è grande. Guardandola con gli occhi dei bambini, la nostra città, nel ponte appena trascorso dell’Immacolata, è apparsa davvero incantata con i suoi mille luccichii, la neve da calpestare e con la quale giocare anche in strada, gli alberi interamente ricoperti dalla bianca coltre, le casette dei mercatini, la Prima del restyling “villetta” (perché non è una semplice casetta, ed è costata pure parecchio!) di Babbo Natale, la pista ghiacciata sulla quale scivolare felici. Un paese da favola! Ai cavalli della giostrina, con le strade del centro lasciate praticamente “nature”, potevano far compagnia quelli veri con le troike; ci mancavano poi le slitte di BabDopo il bo Natale restyling trainate dalle renne e il quadro sarebbe stato completo. Un sogno Asiago così, non c’è che dire! Ma per permetterci un centro dedicato quasi esclusivamente ai p a s s i vacanzieri, un centro che sembra uscito dalle pagine di un libro di Andersen, regno della gioia, dell’incanto e della spensieratezza, ci vorrebbe una valida alternativa per il traffico, per chi si deve spostare da un paese all’altro, per chi deve lavorare: strade libere su cui circolare abbastanza agevolmente (non si chiedono autostrade, siamo pur sempre in montagna!) e anche parcheggi, grandi parcheggi a portata di mano. Una rete di infrastrutture che manca. Fatto che consiglierebbe di trovare un decisamente difficile compromesso tra il quadro da cartolina e le esigenze della quotidianità di chi, anche anziani, ad Asiago ci vive. Un compromesso (ma esiste?) che accontenti tutti, turisti e residenti. Allora ha ragione il sindaco a lasciare appositamente la neve per le stra- Da quando siamo entrati in Trentino? Battuta sentita durante l’accensione dell’albero “Siamo entrati in Trentino e nessuno c’è l’ha detto”. A provocare la battuta il fatto che ad accompagnare l’accensione dell’albero natalizio di Asiago è stata la banda musicale di Folgaria, località turistica trentina qualche volta partner commerciale ma soprattutto diretta concorrente di Asiago e dei sette Comuni. Una situazione che l’assessore al turismo di Asiago Roberto Rigoni spiega così: “Per reperire bande musicali che fanno da sfondo alle nostre iniziative turistiche ci affidiamo ad una agenzia. Questa agenzia trova le bande musicali con un costume che si addice alle nostre manifestazioni; bande musicali tutte di località turistiche competitors di Asiago sempre che non si voglia la banda in costume marittimo. Chi critica ha scoperto l’acqua calda ecco perché questo assessorato, così avventato e improvvisato secondo i detrattori, ha avviato i corsi per la costituzione della banda musicale “Città di Asiago”. Ecco, per ovviare definitivamente a questo problema, spero di vedere quelli che criticano partecipare numerosi ai corsi”. Ma rimane anche che alcuni operatori “bipartisan” utilizzano indistintamente le due località (o azien- de o nomi appartenenti alle due località) per promuovere i propri servizi causando, delle volte, della confusione nell’utente finale. “Si anche al Consorzio Turistico è giunta questa informazione – risponde Rigoni attualmente presidente dell’ente promozionale Asiago7Comuni – Se questa notizia si rivelasse fondata costituirebbe una grave irregolarità. E qualora queste azioni promozionali fossero sostenute con fondi provenienti dal Consorzio Turistico per la promozione turistica altopianese potrebbero emergere profili penali di responsabilità. Stiamo comunque compiendo i dovuti accertamenti a seguito dei quali prenderemo le dovute decisioni”. Gerardo Rigoni de, per creare una bella immagine turistica, o forse le critiche piovute a valanga sul Comune per un servizio di sgombero inefficiente sono comprensibili? Va bene creare diverse attrattive, vedi la pista ghiacciata davanti al duomo, ma se poi mancano i soldi per spalare e rendere la città transitabile in tutta sicurezza che si fa? Il bilancio di certe scelte si tirerà, come sempre, a fine stagione. E speriamo che non sia un’altra di quelle stagioni fiacche che mettono in ginocchio il tessuto commerciale ed economico del paese perché dispiace e fa L'albero nella piazza di Parma donato da Asiago riflettere il vedere nel centro di Asiago più di un negozio con merce in liquidazione totale per chiusura definitiva. Stefania Longhini LE NIUZ DI PEPPINO MORDEGAN Il Trentino ci è vicino Dopo i vari problemi legati a reperire un Albero di Natale per il centro di Asiago si e’ trovato un accordo per la prossima stagione con il Comune di Folgaria, nota localita’ sciistica del Trentino vicino. Oltre a concedere la Banda Musicale, come quest’anno, per la cerimonia dell’Accensione si e’ offerta di donare l’Albero per la prossima stagione invernale. Durante la manifestazione verranno distribuiti volantini e Pessi per tutti fino al Primo di Aprile! Peppino Mordegan 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 3 Strade e marciapiedi in condizioni pessime Il servizio di sgombero neve in occasione delle prime e abbondanti nevicate di questo inverno, ha mostrato gravi carenze. La minoranza, facendo proprie le lamentele dei cittadini, ha presentato un’interrogazione Lo sgombero della neve su strade e marciapiedi: un servizio che ad Asiago, in occasione delle prime e abbondanti nevicate di questa stagione, ha mostrato gravi carenze in termini di puntualità ed efficienza. Copiose come la bianca coltre, sul Comune sono cadute le lamentele da parte di cittadini e turisti. Lamentele prontamente colte dalla minoranza consiliare che ha presentato al sindaco un’interrogazione a risposta scritta sulle cause di tale inefficienza e sui provvedimenti che s’intendono adottare per offrire un servizio adeguato. Una questione di sicurezza prima di tutto, ma anche d’immagine. “Riteniamo – spiega il gruppo di minoranza della lista Per Asiago - che il buon nome della nostra città richieda un servizio di pulizia della neve più attento e quantomeno in sintonia con la premura che l’amministrazione riserva al “tempo libero”, ponendo a strade e marciapiedi, che non presentano una adeguata transitabilità, soprattutto per gli anziani e i bambini, almeno la medesima attenzione che viene riservata alla pista di ghiaccio all’aperto davanti al duomo”. Secondo il capitolato di sgombero, l’uscita dei mezzi dovreb- be scattare quando lo strato di neve raggiunge circa i 10 centimetri, su chiamata dell’addetto comunale. “Ma i mezzi – si mette in evidenza nella premessa all’interrogazione - sono entrati in servizio molte volte ben oltre lo spessore di capitolato, con grandi disagi per la circolazione”. “Anche per quanto concerne le misure di antiscivolamento con lo spargimento del ghiaino sia sulle strade che sui marciapiedi – continua la minoranza, facendosi portavoce di molti cittadini - le carenze sono state palesi: ci sono infatti state riferite numerose cadute con effetti traumatici. Le operazioni di asporto hanno subito ritardi Ristorante CASA ROSSA località Kaberlaba - Asiago info 0424-462017 BIRRERIA PIZZERIA Sono aperte le prenotazioni PranzodiNatale CenonediFineAnno M Sabato 11 : BAND-HIT d us al ic Sabato 18 : MIDNIGHT V a ivo SPAGHETTI e rallentamenti da ritenersi non giustificati; le strade periferiche e di contrada sono state dimenticate per ore prima di avere il servizio, provocando le giuste lamentele dei residenti, e, a tutt’oggi, molti marciapiedi, anche in zone centrali, sono del tutto impraticabili, con grave rischio per i pedoni costretti a transitare sulla sede stradale”. La proposta avanzata dalla minoranza, per un necessario miglioramento di un servizio così importante, è quella di rivedere l’intero sistema del “piano neve”, ove esistente, accorpando nei singoli lotti appaltati l’intero servizio (sgombero, asporto, pulizia marciapiedi e spargimento ghiaino) di modo che sia direttamente gestibile da ogni singolo appaltatore il servizio omnicomprensivo per ciascuna zona, come peraltro già fanno altre amministrazioni in altopiano”. “In ogni caso – conclude la lista d’opposizione – si dovrà rendere più tempestive sia la “chiamata” dell’addetto comunale che le indicazioni per mettere in sicurezza l’intero sistema della viabilità. Stefania Longhini Ma per il sindaco il servizio è stato svolto in modo adeguato “Non c’è stato a mio avviso tutto il disservizio denunciato dalla minoranza”. E’ in sintesi la risposta del sindaco Andrea Gios all’interrogazione presentata dal gruppo “Per Asiago” in merito ad uno sgombero neve ritenuto inefficiente. Risposta data verbalmente in apertura di consiglio comunale lunedì 6 dicembre. “Con questo tipo di nevicate – ha spiegato Gios - con circa 75 centimetri di neve caduti in più giorni, la pulizia di 53,200 km di strade urbane ed extra urbane non si fa in dieci minuti, i mezzi per fare l’intero giro della rete impiegano diverse ore. Le uscite sono state fatte in modo ordinario. Il servizio è stato fatto, a mio avviso, in modo adeguato e se ci sono stati problemi sono da attribuirsi a cause di forza maggiore. In quanto ad eventuali responsabilità, queste vanno attribuite solo al sindaco, non siamo abituati a scaricare le colpe sui dipendenti comunali”. “Sottolineo altresì – ha puntualizzato - che il fatto di aver lasciato la neve nelle vie e piazze del centro per questi giorni è stata una precisa scelta per offrire ai turisti del ponte dell’Immacolata un’immagine accattivante del nostro paese. Credo che per il turismo qualche mucchio di neve in centro faccia solo che bene”. Gios ha poi spiegato che il servizio di pulizia della neve è suddiviso in 14 lotti con 10 ditte appaltatrici ed ha in sostanza ammesso che, con un maggiore investimento, potrebbe essere migliorato. “Sicuramente – ha sottolineato il primo cittadino – è un servizio che va gestito in modo diverso rispetto a quello che si è fatto negli ultimi trent’anni. Abbiamo a tal scopo già fatto, per poterci rego- lare, un’analisi approfondita di quanto successo dal 2004 ad oggi. Si va da un minimo di 3 sgomberate ad un massimo di 16 per lotto. La spesa media e di 98 mila euro per lo sgombero e 55 mila euro per il ghiaino. Abbiamo già fatto un’ipotesi di ripartizione delle spese tra i vari lotti, con un ipotesi di 70 mila euro per lo sgombero da suddividere tra tutti. Cosa che non consente agli appaltatori di fare investimenti per l’acquisto di attrezzature adeguate e moderne. Si tratta di garantire entrate assicurate, da spartire su 5 o 6 anni, tale da consentire loro oltre che di avere una certa marginalità anche di acquistare nuovi mezzi. Non siamo arrivati in tempo ad una soluzione adeguata e questo ci ha spinto ad una proroga dell’appalto per un anno”. “Per quanto riguarda i marciapiedi – ha concluso il sindaco - faccio presente che esiste un’ordinanza del Comune di Asiago che impegna ogni cittadino a tenere pulito quello davanti alla propria abitazione. Mi auguro che i cittadini abbiano senso di appartenenza a questa comunità e vogliano avere una partecipazione attiva ed operosa alla vita del paese, senza dover aspettare sempre intervento della municipalità”. Gerardo Rigoni Cosa succede quando arriva la neve nel resto del mondo Neve, governo ladro. O comunque incompetente. Perché ogni volta che l’attesa polvere bianca benedice i nostri paesi – portando turismo e quindi economia – prima ancora delle ruspe (soprattutto quest’anno) partono le polemiche. Ma come? Paesi di montagna, quindi presumibilmente soggetti a nevicate, travolti da polemiche ogni volta che nevica? Il fenomeno, in verità, non è esclusiva dell’altopiano. Basta un giro sui vari forum di internet per trovare scontenti in Valtellina, in Carina e persino nel ricco Alto Adige. Partendo dal presupposto che non c’è nulla di nuovo sotto il sole ci siamo chiesti: ma nel resto del mondo cosa succede quando nevica? A New York, città di oltre 8 milioni di abitanti e una densità demografica che supera le 300 persone per chilometro quadrato, arrivano circa 70 cm di neve all’anno con punte di oltre 2 metri. Il piano neve newyorkese, città dove la rarità di parcheggi è celebre, prevede una serie di “snow streets”, strade di particolare importanza viaria oppure larghe abbastanza per prevedere il parcheggio di auto su entrambi i lati, che devono essere sgomberate immediatamente quando la coltre nevosa raggiunge i 10 cm. In seguito alla pulizia di queste strade vanno pulite quelle secondarie dove è obbligatorio lasciare libera la carreggiata fino a pulizia strada terminata. Ad Ottawa in Canada, città di poco meno di un milione di abitanti, quando nevica non si pensa alla rimozione totale delle auto dai bordi stradali bensì al loro sgombero in maniera alternata. Ovvero, per la pulizia della neve, quando supera i 10 cm, nei giorni pari si deve tener libero il lato a destra (considerando la posizione rispetto al centro città), nei giorni dispari il lato sinistro. Ad Innsbruck invece la pulizia strada dalla neve avviene esclusivamente, o quasi, nelle ore notturne. La neve viene altresì asportata nello stesso momento in cui viene spalata evitando così successive uscite. Il giorno è invece riservato alla pulizia dei marciapiedi e delle piste ciclabili con le turbine ad opera di squadre di operai stagionali similari a quelli impiegati dalla Comunità Montana per i lavori estivi in montagna. Ultima curiosità. Il sindaco di Mosca, Yuri Luzhkov, ha dichiarato, scoprendo una vera ovvietà, che senza la neve gli inverni moscoviti peserebbero meno sulle casse della città. Il primo cittadino ha quindi proposto il lancio di un programma di controllo meteorologico che, in pratica, sfrutterà le tecniche già autorizzate dall’amministrazione cittadina per «rompere le nuvole» e garantire giornate di tempo buono in occasione di feste ed eventi importanti. E’ sempre una possibilità. Gerardo Rigoni 8 l’Altopiano Sabato 11 dicembre 2010 4 Asiago – Scintille in consiglio comunale La maggioranza si spacca sul Cosap ASIAGO Sala dei quadri come Montecitorio con prove tecniche di terzo polo. Lunedì sera durante il consiglio comunale asiaghese è andato in scena uno spettacolo che ha dell’incredibile e che pochi avrebbero previsto solo pochi mesi fa con due consiglieri della maggioranza che hanno “saltato il fosso” e votato con la minoranza. Ma non due consiglieri qualsiasi bensì l’ex assessore al Bilancio Ivan Baù e il capogruppo di maggioranza Maurizio Rossetto. Un “voto contro” che ha provocato scintille tra i banchi della maggioranza e con l’incandescente vicesindaco Roberto Rigoni che chiedeva a gran voce la sostituzione del proprio capogruppo. Alla fine della seduta comunque spirava un’unica domanda tra i presenti: vuoi che la formidabile macchina elettorale targata Gios, quella che nell’ultima Il capogruppo Maurizio Rossetto e l’ex assessore Ivan Baù votano contro la proposta di togliere la tassa di occupazione del suolo pubblico ai mercatini d’interesse turistico tornata elettorale ha raccolto quasi il 70% dei consensi, stia dimostrando le prime incrinature? La serata si pronunciava del tutto tranquilla. All’ordine del giorno una variazione di bilancio, la ricognizione delle società partecipate, l’acquisizione di terreni per il campo sportivo della frazione Sasso e la modifica del regolamento comunale per il canone di occupazione del suolo, del sottosuolo e delle aree pubbliche. Ed è su questo ultimo punto che si è sca- tenata la bagarre politica. La modifica del Cosap, richiesta dagli assessorati del turismo e della attività produttive, prevedeva l’esenzione del pagamento per quelle manifestazioni che, pur rappresentando attività commerciale, sono ritenute promozionali e di richiamo turistico. In particolare i Giardini di Natale, Arti e Sapori e il mercatino dell’antiquariato e del collezionismo. Inoltre la cifra in ballo è di circa 10 mila euro. La minoranza preannunciava la sua contrarietà alla modifica. “E’ chiaro non è che intendiamo schierarci contro gli esercenti e tutte quelle attività che contribuiscono alla crescita turistica del paese – ha spiegato il capogruppo d’opposizione Paolo Finco – Ma crediamo che questo provvedimento sia controproducente e In consiglio è sorto il terzo polo Al duo Baù e Rossetto, secondo alcune voci, potrebbe aggiungersi a breve qualche altro nome Ma cosa c’è dietro allo scontro avvenuto in consiglio comunale lunedì sera? C’è chi parla di antipatie personali e chi invece di contrasti nati durante, e subito dopo, la campagna elettorale e ora emersi in tutta la loro problematicità. Quello che è certo è che si è aperto un terzo fronte, un “nuovo gruppo”, formato dal duo Baù – Rossetto a cui potrebbe anche aggiungersi qualche altro nome che soffre, sempre secondo voci di corridoio, lo strapotere e l’irruenza del vice sindaco Roberto Rigoni. Rigoni che, almeno apparentemente, sarà il successore designato di Andrea Gios. Tanto più che, sempre con il condizionale, apparirebbe intenzione del primo cittadino affidare sempre più responsabilità e funzioni, e quindi anche visibilità, al suo fido vice appena sarà portato a termine il PAT che Gios considera la sua opera maxima. Fantapolitica? Non pare così, come non sembrano insensati i ragionamenti di “Radio Casa Rosada” nonostante la prossima tornata elettorale sia a tre anni di distanza. Altro punto di scontro emerso, e che riguarda più che altro Gios e Baù, pare siano state le scelte professionali dell’ex assessore al bilancio. Baù, uscito dal gruppo di Giunta, ha fondato assie- me ad altri professionisti lo studio “Eco Clima Asiago”, gruppo di architetti e specialisti improntato sulla costruzione e su soluzioni edili ad alto risparmio energetico. Oltre alla progettazione e alla consulenza, lo studio dà assistenza alla certificazione energetica basata sul metodo Casa Clima, società a completa partecipazione pubblica. Ed ecco dove starebbe l’inghippo. La recente assegnazione delle aree PEEP di contrada Ebene prevede l’impegno a realizzare alloggi biocompatibli con idonea e riconosciuta certificazione. Il bando per l’assegnazione dei suoli prevede espressamente che le abitazioni devono essere certificate con i sistemi di calcolo previsti dai metodi Casaclima o Ecodomus.Vi. “Appena venuto a conoscenza che di Eco Clima Asiago risulta titolare anche il consigliere comunale Ivan Baù, tra l’altro anche assegnatario di un lotto Peep, ho chiesto con una delibera di Giunta di proporre per gli edifici da realizzare nell’ambito del Peep dell’Ebene la certificazione energetica esclusivamente con il calcolo del sistema Ecodomus.Vi, società che fa capo a Vi.Energia di cui il Comune di Asiago è anche socio – spiega Gios – Il comportamento di Baù rischia di compromettere la trasparenza della nostra azione amministrativa, trasparenza che abbiamo sempre voluto fosse il cardine di ogni nostra azione. Tanto che per accertare la regolarità del bando Peep dell’Ebene abbiamo richiesto il supporto della guardia di finanza”. “Il sindaco sta lanciando fango per delegittimare la mia persona con insinuazioni false – dichiara Baù - I fatti che sono alla base della deliberazione non hanno fondamento. Lo studio Eco Kasa Asiago non è una rappresentanza di Casa Clima, certificazione, assieme a Ecodomus.vi, già prevista nel bando a cui ho partecipato legittimamente come qualsiasi altro cittadino residente. La possibilità quindi di scegliere tra due diverse ditte di certificazione eliminava la condizione di monopolio quindi qualsiasi riferimento alla compromissione della trasparenza amministrativa è strumentale”. . Gerardo Rigoni che si danneggi una parte dei commercianti a favore di altri. In più in tempi di vacche magre, con ampie fasce della cittadinanza in difficoltà, il Comune ha bisogno di ogni risorsa disponibile quindi anche di cifre, che se sono irrisorie per il Comune, lo sono altrettanto per i commercianti interessati”. Poi il coup de theatre. A votare con la minoranza si dichiarano anche l’ex assessore Ivan Baù e il capogruppo di maggioranza Maurizio Rossetto. Le motivazioni dei due sono similari a quelle della minoranza e riassunte nella dichiarazione di Rossetto: “In tempi dove si richiede rigore economico questa proposta va in controtendenza. Credo che anche gli esercenti dovrebbero dare il loro contributo considerando che Asiago è piazza ambita e dove spesso queste manifestazioni sono accompagnate da altre iniziative di richiamo promosse dall’amministrazione comunale”. La dichiarazione di voto dei due ha scatenato il vice sindaco, nonchè uno dei promotori della delibera, Roberto Rigoni che ha attaccato “Sono inter- Ivan Baù Maurizio Rossetto venti sprezzanti degli operatori del nostro tessuto economico; c’è chi è schierato a favore del turismo e chi invece vuole la morte del turismo” concludendo il suo intervento chiedendo la sostituzione del capogruppo di maggioranza. Anche il consigliere Andrea Benetti ha espresso tutto il suo stupore apprendendo la posizione del suo capogruppo solo in sede di discussione. Il sindaco Gios, invece di cercare il compromesso, si è schierato apertamente con il suo vice sindaco chiedendo a tutti, in particolare i suoi due consiglieri, di rivedere la loro posizione. “Sono manifestazioni promosse dal Comune. Gli espositori sono invitati da noi e poi chiediamo loro di pagare. Che senso ha? Credo piuttosto che questi sono eventi pensati per potare gente ad Asiago e quindi a sostegno della nostra economia”. Poi fissando i due consiglieri ha aggiunto: “Sono allibito dal fatto che proprio in questo momento economico difficile si giochi a fare politica su proposte frutto di fatica e grande lavoro di alcuni”. I due sono comunque rimasti sulle loro posizioni votando contro la delibera che è stata approvata con 9 voti contro 7 e aprendo così una mini crisi all’interno della maggioranza. Chiaro che ora Gios dovrà prendere provvedimenti anche a fronte della richiesta di sostituzione del capogruppo fatto dal suo vulcanico vice sindaco. Gerardo Rigoni “Chiediamo solo equità” La minoranza spiega il perché del voto contrario all’eliminazione del Cosap “Non siamo certo contro i commercianti, né contro il turismo, riteniamo solo che nelle sue decisioni il Comune dovrebbe garantire pari trattamento a tutti”. Paolo Finco, capogruppo di minoranza, ci tiene a mettere i puntini sulle i e a chiarire il perché della posizione contraria della lista per Asiago sull’abolizione del Cosap per i mercatini di interesse turistico, passata nell’ultimo consiglio comunale con una risicata maggioranza di voti. “Che si debba lavorare per uno sviluppo turistico, siamo d’accordo e crediamo sia giusto trovare il modo di agevolare chi lavora per il turismo. Il lavoro fatto dall’assessore Roberto Rigoni è encomiabile, ma resta indiscutibile il fatto che, come previsto dalla legge, chi usufruisce del suolo pubblico, specie in una piazza come Asiago, debba pagare almeno un minimo”. Fatta questa doverosa premessa, Finco spiega meglio le motivazioni del voto contrario della minoranza. “Se si voleva togliere il Cosap ai mercatini di Natale, bisognava deciderlo prima, garantendo equità di scelta a tutti i commercianti. E’ come se, tanto per fare un esempio che ci pare calzante, venisse organizzata una cena per partecipare alla quale si deve pagare una certa quota. Chi ha i soldi per pagarla può decidere di partecipare, chi sa di non averne a sufficienza si vede invece costretto a rinunciare. Ma poi viene a sapere che, durante la cena, si è deciso che questa è gratis per tutti: una beffa per chi è rimasto a casa, perchè in tal caso avrebbe potuto partecipare come gli altri” “Sulla modifica del regolamento COSAP per quanto riguarda i mercatini turistici – aggiunge ancora Finco - si poteva intanto discuterne ed eventualmente metterla in atto l’anno prossimo; farlo con l’iniziativa già in itinere vuol dire penalizzare tutti gli altri commercianti potenzialmente interessati. Facciamo inoltre presente che gli esercenti delle casette già non pagano l’elettricità e anche lo sgombero neve è a carico del Comune. Eliminare anche il Cosap ci sembra eccessivo, tanto più che si tratta di 8,70 euro al giorno per ogni casetta. Una cifra sicuramente non esosa, che garantiva però in totale al comune un’entrata di 10 mila euro. Con i tempi che corrono sarebbero stati molto utili! E per aiutare i commercianti (tutti !) ci sono sicuramente altri sistemi”. Stefania Longhini 8 l’Altopiano Sabato 11 dicembre 2010 5 I “cervelloni” premiati dal Comune ASIAGO Il riuso di un vecchio immobile industriale per creare spazi al servizio della cultura e il progetto di un piccolo propulsore che usa l’aria con propellente sono i due progetti di giovani asiaghesi che hanno vinto la prima edizione del premio “Giovani idee aiutano a crescere” promosso dall’amministrazione comunale. Dei loro lavori, il giornale “L’Altopiano” ha già parlato approfonditamente nei mesi scorsi. Stefania Tessari, giovane studentessa asiaghese, ha proposto una sorta di cittadella della cultura da realizzare nello stabile dell’ex Fada; un’area di qualche decina di migliaia di metri quadrati in Una borsa di studio di mille euro, cofinanziata dall’agenzia Sai di Asiago, è il riconoscimento previsto dal concorso “Giovani idee aiutano a crescere” promosso dall’amministrazione comunale disuso e semidiroccato. “Una proposta che va in controtendenza riservando le volumetrie presenti a beneficio delle nuove generazioni e non solamente alle seconde case,” ha illustrato l’assessore alla Cultura Roberto Rigoni. L’altro premiato, Gabriele Rodeghiero, assieme ad altri 8 ricercatori, grazie ad un bando dell’Agenzia Spaziale Europea ha realizzato “Un piccolo propulsore a gas freddo ricaricabile, che usa l’aria atmosferica come propellente per ricavare una spinta, senza combustione e perciò senza emissione di inquinanti nell’ambiente” come ha spiegato lo stesso Rodeghiero. “Il premio, che consiste in una borsa di studio di mille euro cofinanziato dall’agenzia Sai di Asiago, è pensato per incentivare i nostri giovani a “pensare in grande” con l’auspicio che sostenendoli si possa gettare le basi future per qualcosa di importante da intraprendere proprio ad Asiago discostando l’economia da mono cultura turistica – commenta Rigoni – Abbiamo molti giovani promettenti che purtroppo si trovano di dover lasciare l’altopiano per realizzarsi professionalmente determinando un impoverimento culturale e intellettivo del nostro territorio; una sorta di “fuga dei cervelli” verso la pianura che vorremmo cercare di arginare”. Gerardo Rigoni Gabriele Rodeghiero Stefania Tessari Sapor d’acqua natìa Il Papa che non t’aspetti. Altro che preservativo Il Papa che non t’aspetti. Salito al soglio di Pietro con l’immagine di un freddo inquisitore teologico e messo nella sua saccoccia di Papa oramai un lustro e più di pontificato, in sei ore di colloquio con il giornalista bavarese Peter Seewald Benedetto XVI apre le porte della sua casa e della sua Chiesa. Perchè la convinzione - fin dai primi tempi del suo insegnamento - è sempre stata quella che la fede deve essere spiegata, che alla speranza va data ragione (1 Pt 3,15) e che la Chiesa non deve nascondersi. Eppure tra la celebre auto-affermazione d’inizio pontificato “sono un umile servitore nella vigna del Signore” - e il “siamo tutti peccatori” di questo libro ci abita la terribile esperienza dei misfatti compiuti dalla Chiesa nel campo della sessualità e dell’infanzia. Il Papa non si sottrae al suo compito di annunciare la Verità. Lungi mille miglia dal gridare al complotto giornalistico o di ritorcere contro gli accusatori le accuse - l’unico complotto da lui invocato è quello del Maligno sempre all’attacco - è cosciente che quei resoconti avrebbero potuto evitarsi solo se nella Chiesa non ci fosse stato il male. Ma siccome il male era anche dentro di lei, i media hanno potuto ritorceglielo contro. Per ricordarle il prezzo della Verità da Lei proclamata. E’ la speranza, questa virtù tanto decantata dal Papa teologo, a colorare il suo riflettere sulla Chiesa. Oggi il Papa lo sa che il Cristianesimo s’avvicina più a quello delle origini (il piccolo gregge) che al cristianesimo trionfale dell’epoca di Costantino. E proprio per questo la sua immagine di Chiesa rassomiglia a all’arca di Noè nella quale all’uomo che cerca riparo è concesso d’entrarci. Anche se sono due i sentimenti contrapposti che albergano di fronte alle contraddizioni di cui la Chiesa è firmataria: il turbamento per la peccaminosità - più evidente forse in questo tempo di scandali - e la commozione nel vedere che Dio, nonostante tutto, continua a lavorare con lo strumento che si è scelto, senza abbandonare il suo vecchio intento di scrivere la storia dell’uomo a quattro mani. Con questa sua sincerità di fondo e conscio del rischio che stava per correre, nella quiete estiva di Castel Gandolfo il Santo Padre ha accettato tutte le domande, andando subito al nocciolo della questione ed evitando artifizi letterali e risposte banali. L’uso del preservativo, l’omosessualità, la questione di Pio XII e degli ebrei, la revoca della scomunica al popolo di Lefebvre, il sacerdozio femminile, il burka e il popolo di Allah. Fino al lato nascosto di una vita privata passata tra preghiera, musica e i film su don Camillo e Peppone. Un Gesù che s’approssima all’uomo di ogni tempo quello che alimenta il pensare e la predicazione di Papa Benedetto. Un Cristo che, lungi dall’apparire un despota extraterreno, sa di dover fare i conti con la libertà dell’uomo. Cosicchè la sua esistenza si manifesta in un incontro che, nonostante la sua ineffabile grandezza, è sempre possibile disconoscere. Perchè la fede accade sempre nel terreno della libertà. E viceversa: “molti che sembrano stare dentro, sono fuori; e molti che sembrano stare fuori, sono dentro”. Lapalissiano. “Siamo peccatori. Ma non dovremmo assumere questo fatto come istanza contro la verità, quando cioè quella morale alta non viene vissuta. Dovremmo cercare di fare tutto il bene possibile, e sorreggerci e sopportarci a vicenda”. Con quel tocco di speranza che, nell’attesa di vedere realizzate le cose in cui si crede, è capace di trasformare anche l’oggi dell’uomo. Fino a diventare il principio trasformatore di un’intera comunità. Solo un mite poteva abbozzare una rivoluzione di così ampie vedute. Il nuovo volto del Consorzio Turistico Presentati in una conferenza stampa il nuovo consiglio direttivo e il programma delle attività Una società per azioni operante nell’ambito del turismo. E’ questo il nuovo volto che dovrà assumere il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni. Un ente a cui la Regione Veneto ha attribuito il ruolo di principale interlocutore nell’elaborazione delle politiche turistiche del territorio e che sicuramente ha enormi potenzialità da sviluppare. Una sfida per la quale è già stato stilato un programma, già da noi ampiamente anticipato su queste pagine, presentato nel municipio di Asiago dal nuovo presidente Roberto Rigoni e da tutto il rinnovato consiglio. Ma prima di passare al nuovo assetto societario c’è qualcosina da sistemare: un debito di circa 600 mila euro. “La priorità assoluta è – ha spiegato Rigoni – quella di azzerare l’esposizione finanziaria attraverso una riduzione dei costi di funzionamento e con nuove proposte di coordinamento e compartecipazione per le attività di promozione e commercializzazione. La più stretta collaborazione con le amministrazioni comunali è il carattere nuovo, determinante, e significativo di questo rinnovato Consorzio. Ci sarà un diverso approccio anche con le altre realtà del turismo, ovvero uffici turistici comunali, IAT Altopiano di Asiago e Pro Loco chiamati non solo ad una condivisione di impegni e traguardi ma tramite una vera e propria convivenza presso il Millepini che diventerà così di fatto il Palazzo del turismo non solo di Asiago, ma dell’Altopiano”. “In tutto questo disegno – ha sottolineato poi Rigoni – importantissimo è il ruolo degli operatori del territorio senza i quali potremo fare ben poco e che sono in grado di mettere in campo energia, volontà, entusiasmo e capacità per dare una seria svolta all’attività del Consorzio”. L’assessore al turismo di Roana Luigi Martello ha poi presentato l’attivazione dello Ski bus gratuito per la stagione invernale. “Un servizio essenziale – ha detto Martello – da tempo richiesto dagli albergatori e mai attivato per e c c e s s i v i campanilismi”. Lo ski bus gratuito sarà attivo a partire del 22 dicembre e per tutta la stagione per quanto riguarda le aree delle Melette e Campomulo e del Verena e Campolongo, mentre il comprensorio del Kaberlaba verrà servito durante il periodo natalizio. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo della Regione, alla collaborazione dei Comuni di Asiago, Roana e Gallio, della Provincia di Vicenza, della Rigoni di Asiago e di altre aziende locali. Presentato poi, dal vicepresidente del Consorzio Domenico De Guio, anche il NordicSkiSystem, un sistema di 11 centri fondo per un totale di oltre 600 chilometri di piste costituito dai sette centri fondo dell’Altopiano con i centri fondo di Recoaro, Alta Lessinia, Falcade e Canale D’Agordo (ma anche di questo avevamo già dato ampio resoconto sul nostro giornale). Stefania Longhini 8 Sabato 11 dicembre 2010 ATTUALITA’ l’Altopiano 6 Il difficile passaggio al digitale terrestre lascia senza tv un migliaio di altopianesi Nonostante le segnalazioni fatte per tempo della Comunità Montana, gli abitanti di Foza, Stoccareddo e Sasso sono rimasti privi del segnale che veniva fornito dal ripetitore “spontaneo” del Col del Rosso La prima settimana seguita al passaggio dall’analogico al digitale terrestre è stata non facile anche sull’Altopiano, con tecnici e rivenditori di decoder subissati di richieste di spiegazioni e di lamentele. Nonostante fosse stato annunciato da tempo, in molti si sono fatti trovare impreparati e soprattutto male informati alla novità. Bisogna dire che, a differenza di quanto sentito nei mesi scorsi in occasione del passaggio avvenuto in altre province e regioni, è mancata l’informazione finale “martellante” da parte dei canali televisivi nazionali, che è stata data solo nella giornata che ha preceduto lo “switch-off”. Quello che poi in molti hanno stentato a capire, è la necessità di pazientare e attendere l’assestamento del nuovo metodo di ricezione, messo a punto giorno dopo giorno dai tecnici con l’introduzione via via di nuovi canali e la risoluzione dei problemi che si presentano. Prima di decidere se sia necessario o meno l’intervento sulla propria antenna o sull’ impianto, è preferibile aspettare dunque che il passaggio sia completo. Le abbondanti nevicate coincise con le giornate del passaggio al digitale terrestre hanno reso poi più difficoltoso il lavoro degli antennisti, alcuni dei quali hanno sottolineato come si sarebbe dovuto tenere conto della stagione nel decidere il momento in cui farlo. Diverso il discorso per un migliaio di residenti altopianesi: la preannunciata difficoltà di assicurare a tutti il passaggio “indolore” al digitale si è avverata nonostante gli sforzi della Comunità Montana di evitare che alcune zone dell’altopiano rimanessero senza trasmissioni televisive. Nello specifico, dallo “switch off” sono rimasti senza televisione i residenti del comune di Foza, di Stoccareddo e di Sasso, dove il segnale veniva fornito dal ripetitore posto sopra il Col del Rosso, che non è ufficiale ma “spontaneo”, come definito dallo stesso Ministero, ovvero di proprietà privata. Un’anomalia di cui il Ministero ha sempre saputo, così come di migliaia di altri ripetitori sparsi per la penisola, consentiti perché sopperivano alle carenze dello stesso Ministero. Solo che ora la “spontaneità” del ripetitore non ha permesso ai proprietari, privi di autorizzazione, di attuare le modifiche per il passaggio al digitale lasciando un’intera zona nell’ombra televisiva. “E sì che come Comunità Montana abbiamo fatto presente la cosa già a giugno al Ministero – spiega il presidente della Spettabile Reggenza Lucio Spagnolo – sollecitando nuovamente l’autorizzazione per il ripetitore Col del Rosso a settembre, ma nonostante le rassicurazioni dei funzionari non si è riusciti ad eludere un inconveniente evitabile”. Inizialmente il Ministero si era dato 6 mesi per verificare la regolarità tecnica del ripetitore propedeutica all’autorizzazione, poi, in seguito alle proteste della Comunità Montana, pare che la questione possa risolversi nel giro di qualche settimana. “Ora però c’è quasi un metro di neve sull’altopiano, e questo rende difficile il raggiungimento dei ripetitori e pericolose eventuali variazioni da effettuare sulle antenne dei privati – conclude Spagnolo – Tutto questo quando sarebbe bastato dare ascolto alle nostre indicazioni fatte sei mesi fa, e con la bella stagione”. Gerardo Rigoni Silvana Bortoli La Cassa Rurale e Artigiana di Roana dona un satellitare ai Vigili del Fuoco Si è svolta alla caserma dei pompieri di Asiago, con una simpatica cerimonia, la commemorazione di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco. Dopo la S. Messa, il presidente della Cassa Rurale ed Artigiana di Roana, Maurizio Zovi, ha consegnato ai pompieri un nuovo navigatore satellitare che l’istituto bancario locale ha voluto loro offrire. Un regalo che più che un dono è una garanzia per la sicurezza dei tanti cittadini e ospiti altopianesi visto che va a sostituire lo strumento in dotazione datato e soprattutto molto usato. Il territorio dove operano i vigili del fuoco di Asiago è molto vasto, costituito da centinaia di km di strade e da altrettante contrade e frazioni rendendo la tempestività dell’intervento talvolta difficoltosa nonostante la centrale operativa disponga di un software dedicato a dare indicazioni. Minuziosità di indicazioni, spesso ostacolate da zone d’ombra delle comunicazioni. “Ultimo esempio in ordine di tempo è l’intervento in località Coghi per una frana – spiega il caposquadra Angelo Rigoni – Ma di località Coghi ce ne sono due a pochi chilometri di distanza. Il navigatore è indispensabile in questi casi”. Poi spazio ai bambini che hanno voluto vedere da vicino i camion rossi e le attrezzature a disposizione degli uomini del distaccamento di Asiago che, nell’occasione, hanno anche rispolverato alcuni cimeli del passato come la bicicletta con tanto di manicotto incorporato o pompe a mano utilizzate un tempo per recuperare acqua dai pozzi. G.R. Digitale terrestre: il più è fatto ma è necessario aspettare il naturale assestamento del sistema Facciamo quattro chiacchiere con Mauro e Marco della Digital World, che ci hanno accompagnato con le loro informazioni sul passaggio al digitale terre- stre nei mesi che hanno preceduto lo switch – off. “Innanzitutto – dicono siamo rimasti soddisfatti dalla partecipazione della gente durante gli incontri in- formativi organizzati nei centri di vari paesi. Moltissime persone non avevano proprio alcuna idea su cosa sarebbe accaduto, siamo riusciti sempre a dar loro delle risposte per farli star tranquilli, in particolare valutando le s i n g o l e problematiche che ci sono state poste. Quando poi è avvenuto lo switch- off abbiamo potuto rilevare come in molti non se l’aspettavano ancora, si sono ritrovati senza televisione senza capire perché. Di solito i canali televisivi bombardavano di informazioni con largo anticipo sulla data prescelta per il cambiamento nelle varie località, per il Veneto la notizia è passata solo il giorno precedente, fortunatamente non è mancato tutto insieme, il giorno 30 non si sono più visti i canali Rai, il 1° dicembre, da metà mattina, quelli Mediaset e via via gli altri minori”. Per i due tecnici sono stati giorni intensi, con chiamate continue della gente che chiedeva venissero risolti i vari problemi che si presentavano. “L’installazione del decoder è semplice – continuano Mauro e Marco – ma possono sorgere difficoltà per molti motivi, facilmente risolvibili. Se il televisore è vecchio può essere difficoltoso inserire la presa scart, se c’è il videoregistratore occorre agire diversamente, decoder e apparecchio televisivo possono essere incompatibili, è quindi necessario interveni- re sul decoder; succede che in alcune case si ricevano canali diversi da stanza a stanza, può significare che c’è un qualche problema nell’impianto, sono tutte cose risolvibili, ma è preferibile, prima di mettervi mano, attendere che il sistema si assesti. Non bisogna inoltre fare confronti con quello che altri riescono a vedere o meno: può dipendere dalla posizione delle antenne, che nella maggior parte dei casi ricevono i principali canali ma non tutti, possono essere necessarie piccole modifiche e adeguamenti, ma vanno valutati quando i tecnici avranno terminato i lavori, crediamo si tratti di pazientare ancora qualche settimana. Il 90% del passaggio è avvenuto con successo, ma i lavori continuano e i tecnici stanno intervenendo sui ripetitori inserendo giornalmente nuovi canali. Per non creare conflitti l’adeguamento per il momento è stato concesso solo ai ripetitori ufficiali, mentre per quelli spontanei privati (come quello del Col del Rosso), il ministero ha stabilito che possano venire adeguati tra 6 mesi, anche se, come fatto sapere dalla Comunità Montana che se ne sta interessando, i tempi potrebbero accorciarsi notevolmente”. “Nel ringraziare tutti coloro che si sono rivolti alla Digital World in occasione del passaggio al digitale terrestre – concludono i due titolari – rimaniamo a disposizione per qualsiasi richiesta o necessità, consigliando comunque, prima di decidere interventi su antenne e impianti, di attendere le naturale conclusione del passaggio, dopo di che si riusciranno ad individuare quelli che sono i reali problemi di ognuno”. Servizio Redazionale ATTUALITA’ 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 7 Omaggio al Lavoro e al Progresso Economico della provincia di Vicenza Premio alla “Rigoni di Asiago” e all’Hotel “Da Barba” in mano e i lucciconi agli ocIl 26 novembre scorso in Fiechi, ha voluto rilasciare un ra a Vicenza, ha avuto luogo La cerimonia di consegna del riconoscimento il 26 novembre in Fiera a Vicenza suo commento: “Sono molto la premiazione di “...quegli uomini e quelle donne che occupa. Dove c’è orgogliosa di questo riconoscimento che premia l’amore nei con la loro dedizione, le un’iniziativa, un pro- confronti della nostra terra e l’impegno che da sempre, tutloro capacità, il loro esemgetto da sponsorizza- ta la mia famiglia profonde – seppur fra tante difficoltà – pio dimostrano ogni giorre, un sostegno da nel fornire “qualità” all’offerta turistica ed innovazione no che il progresso è il frutdare, ad enti, società per il piacere di rendere anche solo per un momento, i to del lavoro di ognuno”. sportive e culturali, la nostri clienti, felici! Chi arriva da noi, entra in un’altra Queste le parole del presi“Rigoni” c’è...”. Per dimensione, magica e terapeutica al tempo stesso, studiadente della Camera di Comquanto riguarda l’Ho- ta per cancellare lo stress di tutti i giorni e la fatica di mercio di Vicenza, Dott. Vittel “DA BARBA” vivere nelle città moderne. Come? Assaggiando i nostri torio Mencato (già Ammininasce nel 1970, per squisiti prodotti tipici, che fanno parte integrante dei nostratore Delegato in ENI e volontà della mamma stri menù (formaggi, mieli, speck e quant’altro) Consigliere di AmministrazioMarcella (cuoca so- e...facendone scorta, per prolungare al rientro la magia Andrea Rigoni e il pres. Assoindustria Zuccato ne in FIAT), che ha aperto praffina) e del marito del momento e lasciandosi coccolare e trasportare nel “mal’evento giunta alla sua Giacomo Mosele (il gico mondo degli gnomi” e in quello “poetico dei sentie63.sima sessione, con un commento sulla valenza Barba!) scultore per passione e maestro di sci, vecchia glo- ri”, a piedi o in mountain-bike d’estate e con le ciaspole e gli sci d’inverno. La nostra dell’imprenditoria vicentina e l’alluvione che ha messo in ria del fondo: nel ’52 fu filosofia, sta tutta in questo Daniela Mosele riceve il premio ginocchio imprenditori e comuni cittadini. L’ evento, condot- portacolori dell’Altopiano alle slogan: “Ciò in cui crediato da una spumeggiante Carla Urban, si è mostrato carico Olimpiadi di Oslo e ai Monmo è la valorizzazione di di emozione per i 70 premiati e loro famiglie, un giusto rico- diali di Falun, nel ’54 e già con ciò che già possediamo: il noscimento di una vita dedita al lavoro. I premi sono stati queste prime nevicate, a 90 nostro territorio!” L’attuaassegnati a seconda delle categorie di appartenenza: tra le anni, si fa il suo giretto quotile panorama di figure che insustrie anche la “RIGONI di ASIAGO” e nel turismo diano. L’attività è passata da operano nel settore turistico, e servizi l “HOTEL DA BARBA” di Asiago. anni nelle mani delle figlie Mifa ben sperare in una visioQuesta la motivazione per l’azienda del miele e delle mar- chela e Daniela e di suo mane comune ed in una mellate: “La famiglia Rigoni, iniziò a dedicarsi all’ apicoltura rito Alvise, scultore pure lui, condivisione delle personali nel 1920, al rientro dal profugato dopo la I Guerra Mondiale. istruttore di Mtb (qui è sorta capacità, peculiarità, opporA questa prima attività ne furono aggiunte via via altre. la prima scuola di Mtb del tunità, per la crescita del L’Apicoltura Rigoni S.n.c. nel 1997, prese l’attuale denomi- territorio) e “papà” degli nostro Altopiano e il futuro nazione di “Rigoni di Asiago” o “RdA”, mantenendo in que- gnomi. Nell’omonimo “Villagdei nostri figli”. sti 30 anni gli stessi soci: i fratelli Andrea, Antonio, Luigi e il gio degli gnomi”, giocando cugino Mario. I prodotti base, provengono da colture biolo- con i piccoli visitatori, fanno Beppa Rigoni Scit giche e il marchio (leader nazionale) è ormai noto e apprez- la loro parte anche i rispettivi zato a livello internazionale: giusto riconoscimento ad figli Matteo, Luca, Alessanun’Azienda che assieme alla qualità punta sull’innovazione dro, Alice: la “terza generasia del prodotto che del processo produttivo. La “Rigoni di zione”... Asiago” è il fiore all’occhiello del territorio e del territorio si Daniela Mosele, col premio L’ufficio postale di Asiago aperto anche il pomeriggio Delegazione ADID Mirko Rigoni riconfermato presidente Martedì 30 novembre, alle 21, presso la sala conferenze dello Sporting Residence, si è tenuto l’esame finale del corso di Degustatori di Distillati di primo livello organizzato dalla Delegazione ADID Altopiano presso il Bar Charly di Schio durante i mesi di ottobre e novembre. Gli undici partecipanti hanno sostenuto una prova teoricapratica supervisionati da una commissione di docenti provenienti da Brescia e Bergamo, dal presidente Mirko Rigoni e dal vice Rodolfo “DODO” Alberti. Al termine della prova, si è tenuta, in sessione unica, l’assemblea di fine anno della delegazione altopianese con il rinnovo delle cariche sociali valide per il triennio futuro. Presidente è stato riconfermato Mirko Rigoni, vice presidente Daniele Strazzabosco “Maio”, consigliere segretario Gabriele Gios, consiglieri Bruno Oro e Michelgiuseppe Riondino, consigliere per i soci extra altopiano Michele Dal Cortivo. Dopo l’approvazione del bilancio, il presidente in carica ha ricordato gli eventi svolti in corso d’anno: una serata con il Distillatore Schiavo di Costabissara presso lo Sporting (ad aprile), una serata con il distillatore Laviosa di Bolzano (a maggio); una serata presso l’America Bar sui Single Malt Scotch Whisky con il delegato Diageo Franco Gasparri. Poi si è passati al programma del 2011. Tra le proposte che si sono discusse in assemblea: una visita alla Cantina Ferrari ed alla vicina Distilleria Segnana di Trento; una visita alla Distilleria Castagner di Treviso; una serata cioccolato e grappa vicentina; una serata con vari produttori da tenere ad Asiago presso lo Sporting; eventuali cene e serate a tema. La delegazione altopianese dell’ADID ricorda a tutti i soci e non la cena sociale di fine anno presso la “Tana”, martedì 14 dicembre ore 20,30. Per info: Mirko Rigoni 349-8430948 oppure direttamente presso il Ristorante la Tana. Con l’inizio della stagione turistica invernale anche l’ufficio postale di Asiago “farà la stagione” praticando l’orario continuato fino al pomeriggio inoltrato salvo il sabato dove l’orario resterà dalle 8.30 alle 13. L’orario prolungato, dalle 8.30 alle 18.30, è iniziato con il 1 di dicembre è sono attivi tutti i principali servizi di spedizione postale e Bancoposta così come i servizi Vaglia e Moneygram. L’ufficio è inoltre dotato di uno sportello automatico Postamat per il prelievo di denaro contante, il pagamento delle bollette e le ricariche telefoniche. L’orario prolungato resterà in vigore fino al 31 marzo quando si tornerà al normale regime di lavoro fino alla stagione estiva. G.R. 8 l’Altopiano Sabato 11 dicembre 2010 8 Sos alluvione, una bella storia di solidarietà. Una giovane asiaghese tra i promotori ATTUALITA’ Roberta Strazzabosco “angelo della rete” Per gentile concessione dell’autore, ecco il racconto, tratto dal sito www.sergiofrigo.it di come Facebook può diventare potente strumento per fare del bene Anche se uso Fb e ho un blog, rispetto ai social network, alle relazioni virtuali, alle chat, ho da sempre un atteggiamento sospettoso: tendo a pensare che le “macchine” allontanino la gente, piuttosto che avvicinarla. In fondo – a differenza che nella realtà - ci vuole niente, nel mondo virtuale, per inventarsi una identità immaginaria (oppure farsi rubare quella propria, reale), ma anche per staccare la spina e dire addio ai propri amici di Facebook, senza che nessuno possa neppure venirti a cercare a casa… Questa premessa per raccontarvi invece una storia molto bella, che mi ha fatto cambiare idea su ciò che ho appena detto: una storia che ho raccontato sul Gazzettino di lunedì 5 dicembre, ma che qui voglio sviluppare e analizzare più a fondo, facendo parlare i protagonisti; capita raramente, a noi giornalisti, di poter smentire il fatidico detto “good news no news” (le buone notizie non sono notizie). Questa storia è iniziata esattamente un mese fa, il 5 novembre, nel pieno dell’emergenza alluvione nel Veneto, e ha visto svilupparsi in rete una mobilitazione che ha del miracoloso, che ha fatto emergere attorno a una pagina di Facebook entusiasmo e solidarietà, che ha trasformato dei rapporti virtuali in rapporti reali, suscitando partecipazione, promuovendo incontri veri ed intensi, spostando uomini e aiuti in favore delle comunità colpite. Un fenomeno che meriterebbe uno studio più approfondito, sulla scorta delle nuove ricerche che si stanno avviando in questo campo, come il recente libro di Giuseppe Riva “I social network” (ed. Il Mulino, • 13), che esamina come Fb, My Space, Twitter, Linkedin cambiano il nostro modo di relazionarsi con gli altri. Anche se va ricordato e sottolineato che l’innesco che ha dato l’avvio a tutto questo, e il terminale di questo e n o r m e interscambio virtuale, sono sempre persone reali, sette “angeli della Rete” che da un mese stanno investendo il loro tempo, le loro energie, i loro soldi per far funzionare l’enorme macchina della solidarietà che hanno messo insieme. I “MAGNIFICI SETTE” DELLA RETE La pagina in questione, dunque, si chiama Sos Alluvione Veneto, e i “magnifici sette” sono Roberta Strazzabosco, 33 anni, di Asiago, Riccardo Violato, 25 anni, di Correzzola, i due che si sono attivati per primi, rispettivamente con la pagina e con il sito “Emergenza alluvione Veneto”, Marina Sartori, 43 anni, di Rettorgole (Vi) ma residente nell’Udinese, Silvia Donoli, 45 anni, di Padova, Guglielmo Gusella, 58 anni, di Bassano, Alessia Berlendis, 32 anni, bergamasca ora residente a Colle Umberto (Tv) e Giorgio Loda, 30 anni, di Pontevico (Bs). Fra di loro c’è l’esperta di informatica e di comunicazione, lo studente al Politecnico di Torino, la cassintegrata e l’artigiano, la psicologa, il volontario della Protezione civile, la mamma. Piccolo particolare: escluse Roberta e Silvia, nessuno di loro si conosceva prima di questa esperienza, e non si sono mai incontrati neppure nell’ultimo mese, causa l’impegno sfiancante per l’emergenza alluvione, anche se dicono che gli sembra di conoscersi da sempre. Altro dettaglio, non irrilevante in una fase storica in cui tutti vogliono soprattutto apparire: tendono tutti a sottrarsi alla ribalta, e a valorizzare piuttosto il lavoro di squadra e il grande impegno di tutti coloro che li hanno aiutati. I NUMERI DELLA MOBILITAZIONE Qualche numero per dire che cosa hanno saputo realizzare in questo mese i “magnifici sette”: ebbene, la loro pagina ora ha 7852 amici, ma dal 5 novembre a oggi ha avuto circa mezzo milione di contatti (in media 150mila visita ogni settimana), e ognuno dei post che diffonde (quasi un migliaio di link) viene letto in media da 13mila persone, perché ci pensano gli amici a condividerlo e rilanciarlo. Se qualcuno di voi ha visto il recente film The Social Network di David Fincher, sul fondatore di Fb Mark Zuckerberg, ha visto la modalità “virale” di funzionamento del meccanismo di condivisione, in quel caso delle foto e delle informazioni sulle ragazze: solo che qui si è applicato alla solidarietà. I PRIMI PASSI NELLA RETE «In quei giorni sono tornata da Roma - racconta Roberta Strazzabosco – e arrivando nel Vicentino mi sono resa conto, dal silenzio e dal buio che circondava l’autostrada, che era successo qualcosa di disastroso. Solo che nei giorni successivi sui giornali nazionali e in televisione non se ne parlava proprio. Ho pensato di fare una pagina su Fb quando mi sono accorta che oltre a mancare l’informazione su quanto stava accadendo nel Veneto, non c’era nemmeno nessuno, neppure sui siti dei comuni e della Protezione civile, che dicesse di cosa c’era bisogno nelle zone alluvionate, né dove convogliare le persone che si mettevano a disposizione per dare una mano: pensavo a un luogo dove si incontrasse chi aveva bisogno di aiuto e chi era disponibile a darlo. Un po’ esitavo, per la verità, perché mi spaventava la mole di lavoro che si prospettava. Comunque ho messo in Rete la pagina il pomeriggio del 5 novembre, e subito si è fatto avanti Riccardo che aveva già fatto il suo sito, e poi via via sono arrivati tutti gli altri: siamo partiti raccogliendo informazioni dai siti dei comuni, telefonando alle parrocchie, chiamando i conoscenti in zona, e mettendo tutto in rete, come in una bacheca di avvisi. In breve si è mossa una valanga». L’IMPEGNO E I RISULTATI Per tutti loro è iniziato anche un periodo massacrante: ore e ore al computer e al telefono, per mettere ordine nelle richieste e nelle offerte, perché presto la mobilitazione ha cominciato a dare frutti concreti: persone che attraverso le pagine si accordavano per raggiungere i luoghi dell’emergenza, e poi un flusso continuo di aiuti alimentari, disinfettanti, stufe, legna da ardere, e poi le consulenze gratuite di avvocati e di ingegneri per i rimborsi, eventi benefici, come partite di calcio, concerti, spettacoli, che continuano incessanti a oltre un mese dal disastro... Dai luoghi disastrati invece arrivavano i video e le immagini dell’alluvione, i ringraziamenti delle vittime e le testimonianze dirette deisoccorritori. “Abbiamo toccato con mano cosa significa la paura, nel racconto di chi vedeva arrivare l’acqua e invadere il proprio giardino e la propria casa”. Particolarmente toccante il messaggio inviato proprio ad Sos Alluvione dalla figlia di Giuseppe Spigolon, il 75enne di Caldogno annegato nel suo garage. “Mi ha commosso anche una signora di Casalserugo che dopo una serie di telefonate per farle arrivare gli aiuti mi ha fatto una ricarica telefonica”, ricorda Roberta. E assieme ai ringraziamenti, anche i complimenti di molte persone, fra le quali il ministro Sacconi, ma anche molte polemiche, sui ritardi negli allarmi e le carenze negli aiuti, oppure sulla scarsa solidarietà del resto del Paese, “anche se, almeno all’inizio, abbiamo preferito concentrarci sulle cose da fare piuttosto che sulle polemiche: per quello c’è tempo”. LE POLEMICHE E LE FURBATE Anche se qualcosa di sgradevole è stato segnalato proprio su questa pagina, come la pubblicità comparsa in una dozzina di Uffici postali del Vicentino e del Padovano per pubblicizzare con le foto dell’alluvione una polizza assicurativa contro le emergenze (reclame prontamente rimossa dai vertici delle Poste a seguito della mobilitazione degli amici di Sos); e c’è stata anche una delle iniziative parallele fiorite nei giorni successivi sul Web che ha inserito nella home page gli estremi per farsi finanziare dai lettori. “Noi a chi ci offriva dei soldi abbiamo sempre fornito i numeri di conto della Regione o degli enti locali - chiarisce Roberta – Questo significa volontariato”. TUTTI PROTAGONISTI E poi sono arrivati la mobilitazione del Vicenza Calcio e dei musicisti vicentini, con la partita e il disco per beneficienza, e il sostegno di molti artisti, che hanno fatto girare il link e gli appelli fra i loro fan, gli spettacoli di cabaret, gli spazzacamini che si sono offerti di risistemare gratis le caldaie, le lavanderie per pulire i vestiti degli sfollati, le risposte delle aziende che mettevano a disposizione i loro prodotti, e naturalmente l’istituzione del numero 45501 per le donazioni via sms… Insomma, giocando da protagoniste tante singole persone hanno saputo creare in Rete un grande evento, indipendentemente o quasi dalla mobilitazione dei media. E in quelle pagine virtuali si è rispecchiato, senza mediazioni, il cuore grande del Nordest e dell’Italia. Se avete voglia di rinfrancarvi un po’ dalle amarezze quotidiane, se siete angustiati dalla politica o dalle angosce per la crisi, provate a consultarle, ne trarrete un beneficio sicuro: meglio che un Prozac... L’IMPEGNO CONTINUA Ma la mobilitazione continua: ora i “magnifici sette” stanno cercando di capire come commercializzare le nuove magliette col marchio Sos e il numero 45501 per le donazioni. E c’è Natale in arrivo, e tanti bambini alluvionati che probabilmente quest’anno non avranno molti regali... Sergio Frigo 8 l’Altopiano Sabato 11 dicembre 2010 9 I Club di Bassano ed Asiago insieme per un importante service Il Rotary per i giovani e la scuola ATTUALITA’ I Rotary club Bassano Castelli (presidente Flavio Tura), Bassano del Grappa (presidente Franco Salsa) e Asiago - Altopiano dei Sette Comuni (presidente Dario Dal Collo), che riuniscono complessivamente circa 150 soci (esponenti e rappresentanti delle principali categorie professionali del territorio), nell’ambito dei loro impegni di servizio alla comunità, con la collaborazione preziosa del Distretto 2060 del Rotary International, per costruire ponti di solidarietà, e soprattutto favorire la crescirta culturale delle giovani generazioni, hanno dato vita ad un service mirato a distribuire una cinquantina di borse di studio per ragazzi e adolescenti che frequentano le In collaborazione con le organizzazioni sindacali Cisl e Cgil, erogate 51 borse di studio, un aiuto alle famiglie colpite dalla crisi economica scuole medie e superiori. Una particolare attenzione è stata posta ed indirizzata a sostegno delle famiglie che in questi tempi soffrono particolarmente gli effetti della crisi economica ed occupazionale. L’idea, accolta con favore e particolare entusiasmo dal Governatore del Distretto Riccardo Caronna (attraverso la Onlus del Rotary Triveneto), ha messo a disposizione dell’iniziativa un fondo di 10.500 euro. Con la collaborazione dele Istituzioni locali e l’apporto fattivo delle Organizzazioni Sindacali, in particolare di Cgil e Cisl, è stato possibile raggiungere concretamente l’obiettivo. Il percorso del Service. Il 12 luglio 2010 la Onlus del Distretto Rotary 2060 invitava tutti i clubs del distretto a proporre dei services per utilizzare il fondo creatosi con la destinazione del 5 per mille delle dichiarazione dei Redditi 2007 (in tutto 50.350,03 euro). Il 28 settembre il R.C. Bassano del Grappa Castelli, R.C. Bassano del Grappa e R.C. Asiago Altopiano dei 7 Comuni inviavano alla Onlus Distrettuale la domanda di contributo per un service (orientato da due fattori chiave come gli effetti della crisi economica e l’incremento per le famiglie dei costi per l’istruzione scolastica, viste le diminuite sovvenzioni pubbliche) avente come obiettivo quello di aiutare con delle borse di studio gli studenti ap- In bici anche d’inverno Un’idea in più per appassionati, neofiti e turisti, per divertirsi e fare attività outdoor in piena sicurezza e in pieno rispetto dell’ambiente. Niente rumori, niente consumo energetico, niente inquinamento: solo le scie lasciate dalle ruote della mtb sulla neve e il luccichio di un faretto nella notte. Che bell’idea è venuta ad Andrea Arena, biker esperto, istruttore e grande sportivo! Ha iniziato da tempo a collaborare con guide di Mtb dell’Altopiano, dopo aver toccato con mano che nessun luogo dell’arco alpino era tagliato per le ruote grasse, quanto il nostro. Ci aveva provato in Val d’Aosta, in Trentino, luoghi bellissimi, ricchi di dislivelli, ma proprio per questo adatti solo ai “supereroi”, non a gente comune, alle famiglie, ai bambini. Esattamente come la vediamo noi qui: sono i 600 Km di sterrato che ci ha lasciato la Grande Guerra, la più grande palestra all’aperto per i bikers, qualunque sia il livello di conoscenza e capacità personale, perchè ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le gambe. Di cosa fare e dove andare d’estate, ci occuperemo a tempo debito, per ora un accenno solo a chi c’è dietro e a cosa può offrire: il gruppo “Mbaventure” ha pensato di organizzare delle uscite serali - da novembre ad aprile - (quindi in percorso innevato), con l’opportunità di stare insieme, divertirsi e chiudere il tour con una cena a base di prodotti tipici del territorio, partendo alle 18 dallo Stadio del Ghiaccio di Asiago e percorrendo la strada della ferrovia, fino a Canove. Rientro allo Stadio per le 23,30. Gli organizzatori, metteranno a disposizione le guide, i mezzi, la pila frontale. Abbigliamento consigliato: pantaloni di pile e/o soprapantaloni, giubbotto antivento, pile o felpa, berretto o fascetta, guanti da sci o di pile, calzettoni e scarponcini da trekking. Beppa Rigoni Scit In patronato il “Gran Galà Natalizio Martedì 14 dicembre, in Patronato, la Comunità è invitata a un Gran Galà Natalizio presso la struttura di via Matteoti. Si tratta di una cena completa a lume di candela che consta di sei portate (costo: 35 euro) e che sarà allietata da musica dal vivo. L’iniziativa si colloca nell’ambito di un ampio progetto che fa capo agli Scout di Asiago, un cammino iniziato nel marzo scorso e che, a luglio, porterà in nostri giovani a Nyandiwa in Kenya, sulle coste del lago Vittoria, per un campo di lavoro. Nyandiwa fa parte del- la regione dei Gwassi, una delle più povere di tutto il Kenya. Di questo progetto, di cui parleremo meglio nel prossimo numero, fa parte una serie di iniziative che si contestualizzano all’interno di una Fondazione (Brownsea) che promuove progetti educativi a favore dei giovani ispirandosi ai principi dello scoutismo. Per partecipare alla cena di gala, per cui sarà gradito l’abito da sera, è richiesta la prenotazione al numero 340.3334073. M. R. Giandomenico Cortese R.C. BASSANO partenenti a famiglie colpite dalla crisi economica ed avente come area di riferimento quella del Bassanese e dell’Altopiano dei 7 Comuni (28 comuni). Il 6 ottobre 2010 l’Onlus distrettuale informava i tre clubs di avere accolto la domanda e di aver destinato loro un contributo di 10.500 euro finalizzati alla distribuzione di 50 borse di studio; veniva immediatamente costituita un’apposita Commissione (costituita da: Felice Contiero e Federico Visentin - RC Bassano del Grappa Castelli, Giandomenico Cortese e Giampiero Mattarolo - RC Bassano del Grappa e Mario Colpo - RC Asiago) per predisporre i termini del service; tra i criteri di selezione sono stati posti il reddito ISEE del nucleo familiare, il fatto che uno dei genitori fosse disoccupato al momento della domanda o lo fosse stato nel corso del 2010, la durata del periodo di disoccupazione ed il fatto di godere o meno di un sussidio di disoccupazione. L’iniziativa ha riconosciuto idonee al beneficio anche alcune famiglie di immigrati provenienti da Tunisia, Marocco, Costa d’Avorio, Etiopia, Cuba, Brasile, Albania, Moldavia, Romania, regolarmente residenti nei 28 comuni del territorio bassanese e dell’Altopiano di Asiago. Al termine di un delicato lavoro selettivo sono state assegnate 31 borse da 160 euro per studenti delle scuole secondarie di 1° grado (medie) e 19 borse da 300 euro per studenti delle scuole secondarie di 2°grado (superiori), per un valore complessivo di 10.660 euro. Il Sindacato CISL, a ri- Mario Colpo badire la propria condivisione degli obiettivi del nostro service, ha voluto mettere a disposizione una ulteriore Borsa di studio da 160 euro, che ha portato a 51 il totale delle borse di studio distribuite e ad un totale di 10.820 euro. Gli alunni che hanno beneficiato della borsa di studio frequentano attualmente l’Itis Fermi, l’Itcg Einaudi, l’istituto professionale Remondini, i licei Brocchi e Da Ponte, l’Enaip di Bassano del Grappa, l’istituto professionale di Fonte, l’Irigem di Rosà, lo Scotton di Breganze, l’istituto Fanoli di Cittadella e le scuole medie di Asiago, Bassano, Romano d’Ezzelino, Mussolente, Rossano Veneto, Rosà, Tezze sul Brenta, Cassola e Marostica. La loro distribuzione è avvenuta nei giorni scorsi, con il dichiarato impegno a rispettare anche la privacy dei destinatari. Cesare Pivotto 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 10 ROANA Con il Pat aumenta l’edificazione Presentato il Piano di Assetto Territoriale. Le sei frazioni saranno gestite come sei nuclei centrali d’uguale importanza e che dovranno mantenere le loro caratteristiche Anche il Comune di Roana si aggiunge ai Comuni dell’altopiano che hanno terminato il percorso per la definizione del Piano di assetto territoriale comunale. Il documento, istituito con legge regionale che sostituirà i vecchi piani regolatori, non è solo uno strumento urbanistico come erano i prg, ma uno strumento di gestione territoriale che prende in considerazione non solo nuove aree edificabili ma anche altri aspetti che costituiscono il territorio comunale, dalle necessità delle imprese alle aree da dedicare al turismo e al divertimento, alle politi- che occupazionali e socio economiche. Già nel documento preliminare si sottolinea la peculiarità del Comune di Roana, suddivisa com’è in sei frazioni, che saranno gestite come se fossero sei nuclei centrali d’uguale importanza e che dovranno mantenere la loro A Cesuna Giorgio Spiller presenta Diolmo: un Bambin Gesù scolpito nel legno Lo scultore montanaro libero pensatore Giorgio Spiller, presenta l’opera Diolmo, un Bambin Gesù scolpito nel legno, per l’appunto, di olmo. Il ciocco gli è stato donato: trattasi di un antico olmo che una volta spandeva la sua ombra in quel di Canove. L’olmo non è legno adatto alla scultura, si lacera, si fessura: basta osservare dove l’artista ha dovuto incidere l’ombelico del Bambino... Ma ce lo racconterà di per- sona, mostrandolo per la prima volta, collocato ai piedi della casa in Block Bau, davanti al bar Lemerle in centro a Cesuna, alle 17 di sabato 11 dicembre. B.R.S. caratteristica d’area urbana polarizzata impedendo che lo sviluppo edilizio provochi una saldatura tra le diverse frazioni. L’edificabilità inoltre tenderà al recupero del patrimonio esistente ed alla saturazione delle zone di completamento piuttosto che a nuove lottizzazioni aumentando comunque l’edificazione del 25% rispetto al piano regolatore generale vigente. Si presterà particolare attenzione al territorio e al “consumo” di terreni a vocazione agricola o silvo-pastorale promuovendo lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile. Saranno previste anche infrastrutture telematiche con il cablaggio dell’intero terri- torio sperando così anche di favorire l’insediamento di nuove attività produttive da collocare in una zona PIP adiacente alla zona produttiva del Comune di Asiago, con l’obiettivo prioritario di favorire il trasferimento delle attività ricadenti in zona impropria e l’insediamento di nuove attività in un’area a basso impatto visivo. Per il turismo, volano economico di tutto l’Altopiano, il PAT roanese prevede il rafforzamento delle strutture esistenti e la dotazione di nuovi servizi a favore del turista e dei residenti tra cui percorsi ciclabili e pedonali con una precisa segnaletica turistica nonché degli ampliamenti li- mitati delle strutture alberghiere esistenti. Due nuovi poli d’attrattiva turistica saranno realizzati, uno al laghetto di Roana con una nuova pista di pattinaggio, e l’altro nell’area Laghetto – Gruppach – Campolongo quale polo per lo sci nordico. Da riqualificare secondo il PAT sono la stalla podere modello di Canove detta “la Cattedra” da destinare a centro interdisciplinare di ricerca, le ex colonie Gil e l’ex villa Brunialti come centro d’accoglienza per disabili, gli impianti per lo sci nordico e alpino esistenti e l’edificio ex colonia Rossi da trasformare in centro per anziani. Gerardo Rigoni ROTZO 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano GALLIO ROTZO Rinnovata l’amicizia tra la Pro Gallio e il maestro di cucina Giovanni Pozzan Componenti e simpatizzanti della Pro Loco di Gallio, una settantina di persone in tutto, si sono ritrovati lo scorso 26 novembre per dirigersi in pullman a Sandrigo, dove hanno gustato in allegria un’ottima cena in quello che è considerato il tempio del baccalà, l’Antica Trattoria Due Spade. E’ stata anche l’occasione per suggellare l’amicizia con il titolare del locale, Giovan- ni Pozzan, maestro di cucina, che in più occasioni ha presenziato a Gallio ad eventi organizzati dalla Pro Loco, portando tra l’altro la propria arte culinaria in piazza per far degustare ai presenti il suo rinomato risotto con baccalà. Durante la serata a Sandrigo, tra un brindisi, un canto e battute spensierate, il presidente della Pro Gallio Carlo Schivo ha avuto modo di ringraziare pubblicamente Pozzan per la collaborazione offerta, auspicando possa durare ancora a lungo. S.B. Auguri dal “Cittadella calcio” (serie B) a Giulia Gianesini per St.Moritz In occasione dell’annuale festa conviviale al Centro Sportivo al Sole di Fontaniva organizzata dal Club Granata al Sole, presente come tradizione il Cittadella con la squadra, staff tecnico, quadri dirigenziali al gran completo, i giocatori del Citta, in brillante rilancio di classifica in serie B dopo un inizio molto difficile, hanno inviato un grande “in bocca al lupo” a Giulia Gianesini. La campionessa altopianese, è intervenuta a vari eventi sportivi cittadellesi ed anche allo Stadio Tombolato, incontrando i giocatori del Cittadella ed un suo quadro-poster con dedica è ammirato allo Sporting Pub dello Stadio. Un connubio calcio-sci di reciproco grande augurio per successi e trionfi sportivi, un podio di Coppa del Mondo per la poliziotta galliese e ripetere l’ascesa prodigiosa 11 ai play-off di serie A per il Citta. Arrivederci in primavera per entrambi allo Stadio di Cittadella. La neve non ferma l’Alpino Cristiano Anche quest’anno, nonostante la neve copiosa caduta sull’altopiano, l’«alpino del deserto» Cristiano Dal Pozzo è sceso da Rotzo fino a Padova per mantenere fede al voto fatto quando era in guerra e in prigionia: se avesse portato a casa la pelle, nel giorno del compleanno sarebbe andato al Santo. Dal 1946 il voto è stato sempre mantenuto. E così è stato anche quest’anno per i suoi 97 anni. Con il vecchio, prezioso, casco coloniale con la penna in testa, Cristiano ha assistito giorni fa alla messa delle 11 al Santo di Padova celebrata dal rettore padre Enzo Poiana, alpino pure lui, e avendo al fianco altri due alpini: il figlio Giovanni e il sindaco di Rotzo, Matteo Dal Pozzo, suo cugino in secondo grado, che è fra l’altro il suo fedelissimo accompagnatore nelle adunate nazionali delle Penne nere. Nell’omelia, padre Enzo ha voluto sottolineare in modo particolare la presenza di questo personaggio, affermando fra l’altro che «Dal Pozzo rappresenta ormai un patriarca della grande famiglia antoniana». Dopo il rito, il festeggiato avrebbe dovuto essere ricevuto dal vescovo Mattiazzo, che però ha disdetto l’appuntamento all’ultimo momento per un improvviso impegno. Dalla basilica antoniana, il vecio e i suoi accompagnatori si sono poi diretti a Mestrino, in municipio, per un incontro con un cugino coetaneo (soltanto tredici giorni di differenza), il maestro Gianni, combattente ad El Alamein, da anni residente nel centro alle porte di Padova. 8 Sabato 11 dicembre 2010 ENEGO Natalenego: un ricco calendario di appuntamenti E’ partita domenica 5 dicembre la terza edizione di Natalenego. Alle 18 sono state accese le luci dell’albero, come al solito posizionato al centro di piazza S. Marco e circondato dalle casette del mercatino, un tripudio di lucette, l’accensione infatti è stata accompagnata da un brillante sottofondo di musiche natalizie e da un apprezzato spettacolo di lanterne magiche. La neve che cadeva copiosa, piccole mongolfiere in carta di riso, azionate da un piccolo fuocherello, hanno creato uno scenario davvero molto suggestivo, che ha incantato i piccoli come i grandi. Nel calendario di Natalenego sono previste serate di cinema, teatro con la Confraternita del Bagolo che metterà in scena due spettacoli, 4 le date; fiabe e poesie della tradizione, pomeriggi e serate in cui i protagonisti saranno i bambini ed i ragaz- L’ex colonia, immobile fantasma della Croce Rossa Italiana Tra il patrimonio abbandonato della Croce Rossa Italiana, di cui si è occupata recentemente la trasmissione di Rai3 Report, c’è una grande struttura ad Enego, chiusa da oltre trent’anni. Cinque grandi edifici situati tra la località Grottolea e via Madonnina, in direzione Frizzon. Il complesso è sorto subito dopo la Prima Guerra come polo sanitario per bambini ammalati di tubercolosi. Un comprensorio sanitario dotato di attrezzature d’avanguardia tra cui una delle prime macchine per fare le radiografie. Qui venivano ospitati oltre duecento bimbi. La struttura era autosufficiente, con un forno per il pane, la lavanderia, una stalla per gli animali ed il macello. Vi lavoravano circa 40 eneghesi. Dopo la dismissione, un americano, era il 1990, se n’era interessato: voleva acquistarlo per farne una beauty farm, ma non vi riuscì per problemi burocratici. Oggi l’edificio fa gola a molti, non fosse per il prezzo ovvero oltre 1,7 milioni di euro l’Altopiano per un’area totale di 33.350 metri quadrati su cui è posta una struttura in cemento armato e muratura comprendente 11 vani, circa 800 posti letto, per una superficie coperta totale di 2050 metri quadrati. In più al costo dell’acquisto dell’edificio, si deve aggiungere il preventivo di ristrutturazione che, dai primi calcoli dell’amministrazione comunale di Enego, ovviamente interessata all’immobile, supererebbe i 15 milioni di euro. Il Comune mantiene la struttura legata a fini sociali, con destinazione, nel Prg, a servizio pubblico. “Qui - specifica il sindaco Igor Rodeghiero – si potrebbe certamente realizzare qualcosa di importante per la comunità, ma i costi sono insostenibili. Stiamo comunque dialogando con la Croce Rossa regionale per cercare una soluzione con una collaborazione pubblico-privato, in primis con quest’ente stesso. Ma prima si devono trovare i fondi, cosa non certo facile in questo momento”. zi delle scuole, dalle materne alle secondarie. Sempre restando in ambito scolastico, sabato 11, presso la scuola media, verrà allestito il tradizionale mercatino della scuola secondaria, verranno esposti e messi in vendita, naturalmente con scopo benefico, i lavori eseguiti dai ragazzi delle tre classi secondarie seguiti come di consueto dalla professoressa Lazzarino di educazione artistica . Ancora i ragazzi saranno gli attori principali, sabato 18, in occasione della premiazione del 3° concorso letterario “La Montagna Incantata” a cura dell’Ass. Culturale “Dalla Brenta all’Ortigara”. Non mancheranno comunque appuntamenti sportivi con lo sci di fondo, gare previste anche in paese presso gli impianti sportivi ed un Babbo natale davvero alternativo e cinofilo, trainato da splendidi cani da slitta! Stefania Simi 12 In Altopiano le piste più adatte ai bambini Le stazioni sciistiche Verena 2000 ed Enego 2000 hanno conquistato la “bandiera bianca” da parte dei pediatri italiani. Sono state infatti ritenute tra le migliori per i bambini piccoli che vogliono cimentarsi a sciare sia perché hanno delle piste facili sia perché le piste non sono troppo affollate permettendo così ai più piccoli di fare le prime discese in piena sicurezza. “Sciare con i bambini piccoli significa soprattutto trovare luoghi poco frequentati – spiega Italo Farnetani, professore di comunicazione scientifica all’Università di Milano Bicocca - I vantaggi sono due: le scuole per chi vuole imparare sono poco affollate e la presenza di pochi sciatori sulle piste riduce il rischio di incidenti sulla neve”. Il docente, assieme ai suoi studenti, ha condotto un sondaggio fra i pediatri italiani dove è stato chiesto loro di indicare le località sciistiche preferibili per i bimbi sotto i sei anni. Tra le località prescelte dai ricercatori sono state prese in considerazione non solo il poco affollamento ma anche, e soprattutto, la presenza di scuole da sci, di strutture adatte ai piccoli sciatori e di parchi giochi sulla neve. E tra le numerose località indicate, 39 sono state segnalate dai pediatri italiani tra cui appunto il Verena 2000 di Roana, 12 piste di cui quattro facili, ed Enego 2000 con dieci piste per tutti i livelli e cinque impianti di risalita. Un riconoscimento che si aggiunge a quello sull’insegnamento dello sci ai bambini disabili che già ha fatto distinguere le scuole sci altopianesi da altre località. Gerardo Rigoni UN GIORNO UN PO’ PARTICOLARE Nulla è mai, e mai dev’essere, scontato. Anche nella nostra epoca super tecnologizzata, e lo sa bene o per lo meno lo deve tener ben presente, chi come noi, abita in piccoli paesi di montagna. Per esempio, un dato scontato è: tanto c’è l’ambulanza, …. per fortuna c’è l’ambulanza …, ma non è sempre così, perché un bel giorno può capitare di tutto. Un giorno un po’ fantozziano, in cui avviene quello che non si sarebbe mai messo in conto, non tutto contemporaneamente almeno, come: nevicata abbondante che non dà tregua e una serie di incidenti o comunque situazioni che richiedono l’impiego, a breve giro di boa, di più mezzi di soccorso. Succede ad esempio che un venerdì il paese si svegli sotto una spessa coltre di neve e che la bufera in atto non accenni a diminuire, con tale tempo, può succedere che qualcuno possa scivolare; bene, dopo l’accaduto il medico decide di inviare il malcapitato all’Ospedale di Bassano, con l’ambulanza dell’Associazione Mte Lisser collegata al 118, e fin qui niente di straordinario. A breve però, succede che un anziano si senta male, il medico curante anche in questo caso non ha scelta, necessita un ricovero e l’ambulanza per il trasporto; sì ma quale ambulanza? Quella del paese non è ancora rientrata. Il rimedio è presto trovato, si fa arrivare, malgrado il tempo da lupi, il mezzo di soccorso dall’Ospedale di Asiago.Anche questa è fatta, pensa il medico e anche l’addetto del centralino del 118, che in questa mattinata ha lavorato più per Enego che per una città! E invece, mai abbassare la guardia, perché, forse trascorre un’ora, il dottore viene chiamato per un’altra urgenza, il medico non ha dubbi, è un codice rosso, si tratta di un giovanissimo, l’urgenza questa volta è massima. Altra telefonata al 118, se non fosse che la situazione è delicata al centralinista verrebbe da ridere, si lascia solo scappare: “Ma cosa c’è oggi dalle vostre parti dottore? Epidemia? Catastrofe?...” Non è ancora disponibile l’ambu- lanza della Monte Lisser, non è ancora rientrata in sede, il mal tempo non aiuta, aspettare un ambulanza da Bassano richiede troppo tempo, e a disposizione potrebbe non essercene; da Asiago? Già meglio, ma le strade sono brutte ci impiegherà comunque tanto. Che fare? Bisogna agire in fretta. E qui l’arte di arrangiarsi, una prontezza di spirito e di senso pratico che hanno ispirato questo pezzo. E’ veramente una gara contro il tempo, tutti sono più o meno sull’orlo di una crisi di nervi, il medico mantenendo a due mani il sangue freddo, chiama il presidente della monte Lisser, gli espone in breve il problema, e qui esce l’eroe per caso: “Chiediamo il cambio ad Asiago, però nel frattempo carico il giovane paziente nel Pickup della Polizia Locale e parto andando incontro al mezzo di soccorso, non sarà la nostra attrezzata ambulanza ma è grande e sulla neve và senza problemi”. Diavolo di un Gianluca o meglio angelo questa volta!! Detto, fatto! In pochi minuti, per fortuna il caso si risolve nel migliore dei modi. Sangue freddo, disponibilità, fantasia e capacità di arrangiarsi sono stati gli ingredienti fondamentali, i fattori che hanno portato ad una soluzione brillante un episodio che poteva avere esiti drammatici. Quando il presidente Gianluca Frison, leggerà queste righe, sicuramente imprecherà contro la sottoscritta che ha infranto il suo solito e silenzioso agire, da buon montanaro, ma tanto si doveva! Piccoli gesti, a raccontarli già sembrano poca cosa, ma vivendoli, si ha la piena e reale consapevolezza di quanto valgono! Mi sembrava un bel gesto da raccontare, non solo perché siamo vicini al Natale, ma perché i nostri paesi, la nostra società ha tanto bisogno di azioni immediate, solidali, pratiche, e, non sembrino le solite frasi, ma tutti nel nostro piccolissimo abbiamo un ruolo, svolgerlo con coscienza fa la vera differenza! Stefania Simi 8 Al Ristorante con ill’Altopiano Caseificio Pennar Asiago 13 Sabato 11 dicembre 2010 Albergo – Ristorante Col del Sole a Treschè Conca: la calda atmosfera e i sapori tipici della montagna Un nuovo appuntamento con questa rubrica, un altro locale da conoscere un po’ meglio: stavolta siamo a Treschè Conca e precisamente all’Albergo Col del Sole, che un tempo si chiamava Albergo Marcellino. Antonio Valente e Arianna Pesavento, gli attuali proprietari, lo avevano preso in gestione nel 1993, decidendo tre anni dopo di acquistarlo, iniziando a ristrutturarlo un po’ alla volta negli anni, fino a dargli un volto completamente nuovo e davvero ospitale. Lo stile è quello di montagna: un tirolese raffinato, caldo, e molto accogliente, un’accoglienza che si respira non appena si mette piede nel locale, e che si espande in ogni stanza, dalle camere alla sala ristorante, fino al grande salone con stuba al piano Antonio e Arianna con le figlie Giulia e Anna terra. L’arredamento e le rifiniture in legno sono completate da tanti particolari che parlano della cura e della passione che i coniugi Valente mettono nel loro lavoro, insieme anche a una particolare sensibilità nei confronti di ospiti non comuni, ovvero persone affette da disabilità diverse, per le quali loro si adoperano nell’offrire una vacanza del tutto uguale a quella degli altri ospiti. Nella ristrutturazione è stata posta grande attenzione a questo, e l’albergo- ristorante è ora completamente accessibile a chi per muoversi e spostarsi ha bisogno di particolari ausili e attrezzature: il Col del Sole stesso dispone di carrozzine e sollevatori. Ma tutto ciò che riguarda le problematiche di persone con disabilità viene tenuto in debito conto, grazie all’esperienza acquisita ospitando gruppi o singoli: anche a livello di cucina, prestando attenzione a qualsiasi tipo di intolleranza, allergia, o necessità di diete particolari. Nel mese di gennaio, puntualmente da dieci anni a questa parte, arrivano settimanalmente al Col del Sole gruppi di disabili per trascorrere in Altopiano settimane bianche, sono accompagnati da Marilena Pedrinazzi, che oltre 25 anni fa ha scelto le I gusti semplici dei prodotti locali Da circa tre anni il ristorante del Col del Sole, prima riservato agli ospiti dell’albergo, è aperto a tutti. I suoi ampi locali ben si prestano per qualsiasi occasione o ricorrenza da festeggiare: matrimoni, cerimonie, anniversari, cene aziendali e cene della classe, con la disponibilità di una grande sala adibita a taverna, dove le compagnie dopo cena possono concludere feste e serate con il ballo e la musica dal vivo. Antonio è lo chef, coadiuvato dalla cognata Milena, la sua cucina è impostata soprattutto sui prodotti locali, su piatti semplici e genuini. Tra i piatti forti, i Canederli conditi con burro, salvia e Stravecchio dei Pennar,che vi proponiamo come ricetta qui a fianco, ma anche il tortino di porcini su fonduta di Pennarone, e il risotto con zucca e salsiccia mantecato con il Pennarone. Immancabile nei menù il “piatto Altopiano” con polenta, tosela dei Pennar e funghi. Tra le specialità del Col del Sole c’è la selvaggina, e, su prenotazione, Antonio prepara la paella, che ha imparato a fare dalla madre spagnola. Tutti i dolci vengono fatti in casa e molti sono a base di ricotta dei Pennar, ingrediente anche del tiramisù al posto del mascarpone. Sbirciando nel menù per il pranzo di Natale, troviamo numerose proposte con prodotti del Pennar, dal sopracitato Tortino alle crespelle alle noci e Pennarone, fino ai medaglioni ai porcini e Stravecchio. nostre montagne per far passare salutari giornate sulla neve a persone diversamente abili. Un’affezione verso l’Altopiano, le sue bellezze naturali, ma anche verso il nostro prodotto simbolo, il formaggio: prima del ritorno a casa dopo la settimana bianca, la signora Pedrinazzi accompagna puntualmente gli ospiti a far scorta di formaggi al Caseificio Pennar, prediletto per la bontà dei suoi prodotti, ma anche perché nei suoi spacci si respira la vera aria del caseificio di montagna. LA RICETTA Canederli con burro, salvia e Stravecchio dei Pennar Si spezzetta del pane raffermo (circa 7-8 panini medi per 4 persone) e lo si mette a bagno nel latte per un paio di ore. Si prepara poi un soffritto con cipolla e dadini di pancetta che andrà aggiunto all’impasto. Dopo aver strizzato bene il pane, si aggiungono 2-3 uova (ci si regola in base alla consistenza dell’impasto) un po’ di grana dei Pennar, noce moscata, la cipolla con la pancetta. Si amalgama il tutto e se l’impasto risulta troppo morbido si aggiunge un po’ di farina bianca o di pangrattato, quindi si formano le caratteristiche palline dei canederlo, che vanno poi bolliti in brodo (anche vegetale) per 5-6 minuti. Una volta cotti e scolati si condiscono con burro dei Pennar fatto fondere e aromatizzato con foglie di salvia, e quindi con una bella manciata di scaglie di Stravecchio. GRANA PADANO D.O.P. e GRAN PENNAR DI MONTAGNA Il Caseificio Pennar Asiago riesce a proporre questi formaggi con una stagionatura importante superiore ai 30 mesi. Grazie alla eccezionale qualità del latte, vengono prodotti senza l’ausilio di conservanti o antifermentativi. Per questo e per l’estrema dolcezza nel sapore numerosi esperti considerano il formaggio Grana del Caseificio Pennar Asiago una vera delizia, anche perché ottenuto con solo latte scremato di montagna. SERVIZIO REDAZIONALE 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 14 A Natale arriva il 3D al Cinema Lux di Asiago Importante veicolo culturale e di divertimento non solo per Asiago e tutto il territorio altopianese, ma anche per i turisti Con i film più attesi della stagione invernale, arriva il digital 3D al Cinema Lux di Asiago, la più antica sala cinematografica dell’Altopiano che l’anno prossimo compirà cent’anni. Una svolta epocale che ha richiesto un impegno economico non indifferente da parte della parrocchia di Asiago, la cui idea di digitalizzare la propria sala risale al gennaio di quest’anno. La conferma dell’apprezzamento del pubblico, visto il risultato del box office del film Avatar che ha rappresentato un ottimo test di gradimento, ha accelerato la convinzione della validità della scelta. Il Lux conferma così la propria importanza di veicolo culturale e di divertimento non solo per Asiago e tutto il territorio altopianese, ma anche per i turisti. E questo grazie al con- tributo di un nutrito gruppo di volontari, succedutisi negli anni in qualità di cassieri ed operatori, il cui importante impegno è stato fondamentale per far vivere e crescere la sala della comunità. “Il Cinema Lux – commenta il direttore Davide Degiampietro – funziona grazie al lavoro volontario e gratuito di molte persone che met- Il CInema Lux Asiago (ex Teatro Patronato nel 1920) tono a disposizione del pubblico parte del loro tempo, con l’unica finalità di rendere un servizio a tutta la comunità. E’ proprio grazie a questo spirito che da sempre ha animato chi si è reso disponibile nel gestire la sala, che la struttura festeggerà nel 2011 il secolo di vita. Evento che sarà festeggiato nel novembre del prossimo anno con numerose iniziative tra cui proiezioni, concerti, spettacoli di balletti, e la pubblicazione di un libro che raccoglierà immagini e testimonianze”. “Ritornando al 3D – prosegue Degiampietro la tecnologia che si è deciso di adottare è la migliore sul mer- In esclusiva allo Studio Stefano Rigoni di Asiago il DK System, trattamento innovativo che dona capelli lisci per cinque-sei mesi Una chioma liscia, senza essere schiave di spazzola e piastra … è il sogno di molte! Un sogno che oggi si può realizzare, grazie a un nuovo innovativo sistema di trattamento, che si basa sulla cheratina, sostanza naturale con cui i capelli possono tornare ad essere sani, lucidi e setosi, come al loro stato originale. Si chiama DK System il nuovo rivoluzionario trattamento che per circa 5-6 mesi può far dimenticare spazzola e piastra. Recentemente proposto in esclusiva per l’Altopiano dallo Studio Stefano Rigoni di Asiago, ha riscosso già un grande successo tra coloro l’hanno provato, rimanendo pienamente soddisfatte dai risultati raggiunti. “Questo sistema – spiega il titolare dello Studio - trasforma i capelli nella loro struttura, senza danneggiarli e senza mutarne la consi- Acconciatura e trucco da sposa e da sera Trattamenti tricologici mirati Check-up della cute e del capello Extension Manicure Accessori moda Bigiotteria Via J.SCAJARO ASIAGO Telefono: 0424 463694 stenza, proprio perché si basa sulla cheratina, proteina di cui sono costituiti la pelle, le unghie e i capelli stessi. Oltretutto il suo uso non ha alcun tipo di limitazione; possono venire trattati con il DK System tutti i tipi di capelli, sia naturali che colorati, con colpi di luce o meches, o a n c h e permanentati”. E questo è proprio il momento ideale per provare il trattamento lisciante DK System: con le feste natalizie che si avvicinano sarà una soddisfazione ancora maggiore poter presentarsi sempre con una capigliatura liscia e dunque ordinata, il cui aspetto sano e naturale saprà di certo donare una nuova bellezza al viso. Il trattamento inoltre può essere anche un’idea regalo diversa, e certamente gradita. Informazioni maggiori, su costi, tempi di esecuzione, ecc… si possono avere presso lo Studio Stefano Rigoni, acconciatore uomo e donna, in Via Dalla Zuanna ad Asiago, telefono 0424 460681. Servizio redazionale cato: il proiettore Cinemeccanica e gli occhiali Masterimage, che garantiscono una qualità di visione ineguagliabile. Abbiamo scelto di utilizzare un sistema di occhiali monouso che rende più semplice tutta la gestione: non serve consegnare, ritirare, lavare, ecc. Ci stiamo comunque attrezzando anche per riciclare gli occhiali monouso in accordo con altri esercenti, in modo da permetterne il riciclo e una conseguen- te nuova fattura, garantendo così un maggiore risparmio energetico a vantaggio dell’ambiente”. Il digital 3D sarà operativo a partire dalle festività natalizie quando saranno proiettati Narnia, Il viaggio del velie- ro, Megamind, Rapunzel, Tron Legacy. Pur se non in 3D, ma sempre in digitale, saranno proiettati inoltre anche Natale in Sudafrica, Harry Potter, La Banda dei Babbi Natale, e tanti altri. Servizio redazionale A Conco c’è una Bottega tutta da scoprire, e le prossime festività sono l’occasione giusta per farlo! Nata nel 1989 dalla trasformazione di uno dei primi negozi alimentari del paese, La Bottega -Specialità Alimentari di Conco in vent’anni di vita ha saputo far crescere l’offerta alla clientela e rinnovarsi nelle proposte, con l’ampliamento dei locali e l’introduzione di nuovi prodotti di qualità. Oltre a una vasta scelta di prodotti alimentari delle marche migliori, nell’angolo riservato alla gastronomia di propria produzione vengono proposti piatti tipici, come il baccalà alla vicentina. Non mancano poi raffinate proposte innovative, come i menù completi ideati in occasione di pranzi e cene per le feste: qui sotto riportiamo quelli per Natale e Capodanno. Inoltre è possibile scegliere e prenotare sfiziose preparazioni per rinfreschi, pranzi o cene private di vario tipo. Merita una citazione l’enoteca del negozio, che offre oltre 500 etichette di vino, con un sommelier a disposizione e la possibilità di assaggiare vini anche al calice. “La passione per il nostro lavoro – commentano Paola ed Elvis, titolari de La Bottega – ci porta a una costante ricerca di prodotti di qualità per poter dare alla nostra clientela un servizio ottimale”. E questo vale anche per l’offerta di proposte natalizie, con una gam- ma di strenne non preconfezionate, bensì personalizzate in modo da poter soddisfare tutti i gusti e le esigenze. “Tutti i prodotti utilizzati per le confezioni regalo – spiegano Paola ed Elvis – sono il frutto di una scelta scrupolosa di qualità, ma anche di un occhio di riguardo ai prezzi”. Dai prodotti locali, come formaggi di vario tipo, salumi, miele e marmellate, liquori, funghi porcini secchi, fino a vini, panettoni, biscotti, mandorlato e cioccolata dei migliori marchi italiani: la scelta è davvero vasta. Un negozio che grazie all’offerta curata ed originale ha saputo conquistarsi via via una clientela anche da fuori paese. L’occasione per una breve sosta a Conco e visitare La Bottega può essere l’acquisto di generi alimentari quotidiani, che nel contempo permetta di scoprire questo punto vendita completo, che si trova in centro paese, al n. 1 di via Roma. Senza impegno, potrete farvi illustrare le peculiarità dei prodotti proposti, e valutare la possibilità di fare qui gli acquisti natalizi, siano per la vostra tavola dei giorni di festa, che per strenne che vi faranno apprezzare da coloro a cui saranno destinate. Vale la pena di provare, non rimarrete delusi, ve lo assicuriamo! Servizio redazionale I menù - Natale: Antipasti: Sandwich fritto con pancetta, robiola e verdure – Stella di sfoglia con formaggio e tartufo – Piroga di spadone rosso con salsa agrodolce e gamberi – Mousse di prosciutto suino ed equino. Primi piatti: Lasagne gratinate con sedano, prosciutto, gorgonzola – Cappelletti di patate ripieni di funghi in salsa boscaiola – Fagottino di crepe con radicchio, mele e salsiccia – Cestino di pasta con ragù di verdure e Vezzena – Secondi piatti: Tagliata di manzo con salsa al vino ed erbe fini – Fettine di vitello con salsa autunno radicchio e porcini – Tacchinella all’arancio – Filettini di pesce con pomodorini gialli e rossi – Contorni: Patate al forno – Carciofi alla romana – Verdure al forno. San Silvestro: Antipasti: Flan di zucca, porcini e fontina – Tartar semicotta colori d’inverno – Scrigno croccante di cotechino in salsa di Lamon – Selezione di antipasti Primi piatti: Rotolo di pasta con Asiago, radicchio e vellutata – Tagliolini gratinati alle noci e provolone – Sformato di carciofi e Asiago filante – Crespolina alla polpa di granchio Secondi piatti: Filetti di faraona in salsa di mele e anice – Sella di maiale alla birra con cipolla e cioccolato – Straccetti di vitello in tempura al Vespaiolo – Battuta di Angus con radicchio, pinoli al PortoContorni: Patate gratinate- Verdurine grigliate miste – Cavolini di Bruxelles alla panna. 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 15 Suggestioni invernali all’Agriturismo Le Porte di Conco Anche nella stagione invernale, l’Agriturismo Le Porte di Conco offre un insieme unico di emozioni, date dal paesaggio fiabesco in cui è immerso, dalla vastità dei panorami che vi si ammirano e dai gusti che vi si possono assaporare in pranzi e cene da vivere con calma e relax in un’atmosfera che trova nuove suggestioni via via che mutano le stagioni. Meta ideale per rilassarsi e godere di una natura incontaminata, l’agriturismo, che si raggiunge prendendo il bivio a destra in zona Laite, lungo la strada che porta a Rubbio, è il locale ideale per fermarsi a bere qualcosa o per gustare i rinomati piatti dello chef Paolo, che racchiudono tutti i gusti più buoni della montagna. Le due sale del ristorante, raccolte ed intime, sono l’ideale per pranzi e cene lontane dai pensieri quotidiani, in compagnia degli amici o dei propri cari. In questo luogo Regali di Natale? Visitate l’Antique Shop il nuovo negozio sulla strada Asiago – Gallio Nuove idee per i vostri regali le potete trovare da Antique Shop, con ampia esposizione su due piani sulla strada Asiago – Gallio (ex Punto Sport). Aperto da pochissimo, vi offre una vastissima gamma di articoli, tra mobili antichi, in stile e tirolesi, oggettistica e accessori per la casa in legno, vetro, sheffield, porcellana, e molto altro. Potete trovare oggetti regalo assai originali, con prezzi a partire da pochi euro. E fino al 28 febbraio su spese superiori a 250 euro verrà praticato lo sconto del 20 %. Una visita non è impegnativa: vi aspettiamo all’Antique Shop! Servizio redazionale un tempo si incontravano gli abitanti dell’Altopiano e quelli della pianura per gli scambi commerciali, era un sorta di “porta” di accesso verso gli uni o gli altri, ed è per questo che ha mantenuto il nome “Le Porte”, dato anche all’agriturismo dal quale sembrano proprio spalancarsi le porte verso vedute mozzafiato. L’Agriturismo Le Porte si può scoprire anche visitando il profilo su Facebook, mentre per qualsiasi informazione si può telefonare al n. 349 8806445. Antipasto della casa Lasagne al forno con salsiccia e radicchio Risotto ai porcini Entrecote al pepe rosa Cosciotto di maiale al forno Zampone con lenticchie Contorni misti Piatto di formaggi con uva miele e noci Strudel di mele con gelato alla vaniglia Panettone e pandoro con prosecco per il brindisi di mezzanotte Ma quella che vi consigliamo è una visita sul posto, ne vale la pena! Intanto vi sveliamo quello che è il menù proposto per il Cenone di S. Silvestro. Servizio redazionale 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 16 GLI ANGOLI NASCOSTI DELL’ALTOPIANO: LE CONTRADE I vincitori del nostro concorso fotografico Per il concorso fotografico proposto durante l’estate dal nostro giornale in collaborazione con il Club Fotografico Altopiano 7 Comuni è il momento delle premiazioni. Domenica 19 dicembre, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Naturalmente Altopiano”, presso la sala consiliare del municipio di Canove (ore 17) si provvederà anche a premiare i primi tre classificati di questo concorso che chiedeva di immortalare o meglio di raccontare attraverso immagini, gli angoli nascosti del nostro altopiano, ovvero le contrade. All’interno della mostra organizzata dal Comune di Roana, nella quale espongono tre membri del Club Fotografico Asiago 7 Comuni Roberto Costa, Diego Lunardi e Roberto Rossi, ci sarà anche un angolo riservato alle tre foto più belle giunte alla nostra redazione. Il soggetto proposto non era facile in quanto presumeva una particolare ri- cerca, ma c’è chi è stato davvero capace, attraverso uno scatto, di cogliere scorci intrisi di storia, di vita e di poesia. Non facile neppure il compito per la giuria della quale facevano parte il nostro direttore Stefania Longhini, il fotografo Andrea Bergamaschi, i soci del Club Fotografico Altopiano 7 Comuni Roberto Rossi, Denis Lunardi e Diego Lunardi. La mostra “Naturalmente Altopiano” rimarrà aperta fino a domenica 27 febbraio. Questi gli orari in cui sarà possibile visitarla: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00 , il sabato e domenica dalle 17.00 alle 21.30. All’inaugurazione della mostra sono invitati tutti gli appassionati di fotografia, quanti amano il nostro bell’altopiano e la sua natura, e ovviamente tutti i partecipanti al concorso ai quali fin d’ora va un grazie particolare dalla nostra redazione e dal Club Fotografico Altopiano 7 Comuni. Al Centro Rendola si gioca a golf IIl golf anche d’inverno. Grazie al Centro Rendola di Asiago e al Golf Club Asiago, in altopiano mazze e palline non vanno in letargo. Gli appassionati di questa bella disciplina, abili giocatori o anche semplici principianti, da qualche giorno hanno la possibilità di allenarsi, di divertirsi con gli amici e di giocare a golf tutti i giorni indipendentemente dal meteo. Una struttura per il golf indoor, messa a disposizione dal Golf Club Asiago, è stata infatti montata in una stanza al secondo piano, adiacente al bowling. Il gioco si effettua tirando la pallina da un tappetino sintetico contro una gabbia in rete. C’è poi anche il tappetino con buca per esercitarsi nel putting green. I soci del Club dei giovani del Golf Club Asiago possono usufruire gratis di questa possibilità in giorni e orari prestabiliti che saranno indicati dalla segreteria del club. Tutti coloro che vorranno allenarsi o provare i primi approcci, divertendosi in modo diverso, potranno informarsi direttamente presso il bowling. Una nuova e singolare attrattiva che va ad aggiungersi alla già ampia offerta per il divertimento e il tempo libero disponibile: 8 piste da bowling , sala poker, slot machine con sala fumatori, sala per il gioco del biliardo, video giochi per bambini. E se poi viene fame, il bar del bowling offre sfiziose bruschette e snackeria. Si ricorda che, fuori stagione, è aperto dalle ore 20 alle 2, chiuso il martedì e il giovedì. Nei weekend l’apertura è anticipata alle 16. Sempre aperto in stagione, dalle 16 alle 2. Il Centro Rendola offre anche ristorante e pizzeria con cucina senza glutine e, novità per l’inverno, ha riaperto i battenti “Tipicamente Asiago” con i suoi prodotti di qualità tipici della montagna ai prezzi più bassi e la pratica formula self-service. 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 17 In viaggio per le contrade dei 7 Comuni Val Magnaboschi, laddove si infranse il sogno austriaco Una tra le valli più caratteristiche e conosciute dell’Altopiano di Asiago. Vi si giunge passando per il centro di Cesuna, la strada lambisce il Piazzale ex Stazione, tenendo la destra si sale Val Magnaboschi raggiungendo in breve il bivio da cui accedere a piedi al cimitero inglese ed all’antistante ex cimitero italo-austriaco. Proseguendo invece sulla destra è possibile raggiungere la sommità del monte Zovetto che offre una incomparabile vista sulla conca dell’Altopiano. Nel mezzo del passo, a 1084 metri, è posta l’omonima contrada, servita dall’immancabile pozza per l’abbeveraggio del bestiame. Oggi l’agglomerato di case è in espansione per la recente edificazione di alcuni immobili, ma non è mai stata interamente abbandonata da villeggianti e residenti; l’antica trattoria Al Cacciatore accoglie i turisti sia d’estate che d’inverno, la gestione è affidata alla famiglia Magnabosco, di cui Luciano oggi porta avanti la tradizione dopo i vari antenati Pietro, Giacomo, Giomaria e ancora Giacomo, meglio noto come Lino “Caki”. A quest’ultimo, classe 1924, abbiamo chiesto lumi su questo incantevole luogo immerso nel verde dei mesi caldi, e nel bianco candore con cui oggi si presenta. Scopriamo così che il borgo è anche noto col toponimo cimbro di Jèckele (da Jacke, Giacomo col diminutivo). Poco è rimasto di quanto c’era negli anni precedenti la Grande Guerra: sparite le stalle, il primordiale impiego dei contadini locali è andato scomparendo. Qui tutte le sei famiglie di Magnabosco avevano qualche mucca, un maiale e animali da cortile. Il conflitto costrinse nel 1916 tutti al profugato, lasciando sui pascoli due grandi cimiteri dove ancora oggi, su quello inglese, son sepolti i corpi dei caduti. A vegliare dall’alto sventolano mestamente cinque bandiere: americana, inglese, italiana, austriaca e slovena. Il camposanto più grande raccoglieva le salme di soldati di entrambi gli schieramenti, che furono in seguito traslate all’Ossario di asiago, ma lo schema con i nomi dei caduti e le fosse comuni venne mantenuto. Al centro del cimitero è presente una scultura a forma di “Baionetta” alta quasi 3 metri, un po’ in disparte, al limitare del bosco, è presente anche una colonna di una vecchia villa romana, donata dalla città di Roma, per segnare il punto di massima penetrazione austroungarica. La zona dichiarata Sacra è meta, oltre che dell’annuale Pellegrinaggio Interregionale dei Fanti, pure di un considerevole turismo storico. Poco lontano, sulle sponde della sinistra orografica, è presente una cava abbandonata da anni, donde l’impresa Colpi estraeva il famoso Rosso Magnaboschi che per decenni ha abbellito le case dell’Altopiano e le ville di pianura. L’attività di estrazione, unitamente al lavoro nei boschi, ha dato lavoro a molti cesunesi, alleviando la ferite sociali causate dell’emigrazione. 2 segni cristiani accolgono i visitatori: un piccolo capitello posto ad inizio contrada, e un oratorio dedicato a San Antonio, costrui- to a Grande guerra terminata, precisamente venne inaugurato il 13 giugno 1927. D’estate, ogni domenica, il parroco vi celebra la santa Messa. Proprio da questa valle ha preso il nome il locale sci club, già fondato nel 1922 come sci Club Edera, trasformato poi in Magnaboschi per evitare che il simbolo del vegetale (l’edera) fosse accostato ad immagini di partiti politici antagonisti del fascismo (il Partito Repubblicano). La contrada, contava circa 30 persone stabili nel 1924, oggi è abitata dal gestore della trattoria, mentre d’estate si rianima di villeggianti; la via è comunque percorsa da innumerevoli automezzi che transitano alla volta del monte Zovetto e verso la piana del Paù. Esistono molte istantanee della contrada, alcune di queste furono scattate nel corso degli anni dalla tipografia Bonomo; meno nota è la foto che ritrae il luogo durante il periodo bellico, con le tende della Croce Rossa e i ricoveri posti sul pendio sud del Monte Roite ancora in uso dalle truppe italiane e inglesi. Sui tetti spioventi in lamiera oggi svettano le antenne televisive, al posto del pascolo, sotto alla stalla dove Luigi “Bijio” Magnabosco accudiva alle sue mucche, un grande parcheggio sarà ultimato in primavera. Restano i toponimi e i cognomi, i ricordi degli anziani, il silenzio amplificato dalla neve. Giovanni Dalle Fusine 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 18 LUSIANA Le Calcare di Lusiana: una rarità Europea I forni per la produzione della calce presenti nel nostro territorio presentati dall’architetto Diego Morlin in un convegno nazionale a Lecce Nei gironi 2 e 3 dicembre a Lecce si è svolto il III° Convegno Nazionale del Forum Italiano Calce, presso il Museo Provinciale Castromediano, organizzato da IBAM, AIPAI, Provincia di Lecce e Città di Ostuni. Due giorni intensi con incontri e dibattiti nel corso dei quali si è parlato dell’archeologia, della produzione, dell’impiego e dell’utilizzo della calce, tornata al centro dell’interesse delle tecniche di costruzione, per rispondere alle nuove sfi- de che Architettura contemporanea e Design lanciano. L’interesse generale si è focalizzato attorno alla necessità dell’impiego di materiali ecologici, che garanti- scano il massimo rispetto per l’ambiente, per la realizzazione di edifici salubri e di alta qualità. A Lecce sono convenuti relatori e esperti provenienti dall’Italia, dalla Siria e dalla Spagna. Fra i relatori italiani è stato invitato l’architetto Diego Morlin che ha presentato le Calcare del territorio di Lusiana. In due distinti momenti, Morlin ha presentato, alla folta platea, il DVD realizzato dal Comune di Lusiana sul procedimento di cottura effettuato ad opera di Giò Maria Maino e Angelo Ronzani nell’area dimostrativa del Labiolo. I presenti hanno avuto modo di seguire tutte le fasi che riguardano una calcara: la costruzione, l’accensione, la cottura, lo spegnimento. Dalla due giorni è emerso che Lusiana, con le sue 30 calcare censite nel territorio, è un caso eccezionale, unico in Europa, che ha suscitato enorme interesse, nonostante esse siano presenti in tutta Italia (alla presenza di sasso calcareo), anche se con caratteristiche diverse. In un secondo momento Diego Morlin ha presentato il re- La provinciale chiusa per frane stauro e le tecniche specifiche impiegate per gli interventi effettuati sulle calcare presenti all’interno del “Parco del Sojo” Arte e Natura a Covolo di Lusiana. La specificità delle calcare del Covolo è data dalla sezione interna del tipo a “botte”, non riscontrabile in altri esemplari presenti nell’Altopiano dei Sette Comuni. I presenti si sono dati appuntamento per il prossimo congresso che si terrà nel 2011 a Roma con data da stabilire. Egidio Zampese Alcuni Torneo di calcio balilla Festa della classe 1951 bar della “Locanda Centrale” di via Roma a Lusiana si è svolto il appuntamenti I coscritti e le coetanee della classe 1951 di Lusiana, prima Alquinto torneo di calcetto balilla a 20 coppie. Dopo le gare eliminatorie Domenica 12 dicembre alla palestra comunale andrà in scena “Stelle di danza 2010” con il centro di formazione danza Chorus. Sabato 18 in chiesa a Santa Caterina, alle 20.30, si esibiranno in un concerto natalizio i cori “L’Eco delle Valli” di Lusiana e il coro “Ezzelino” di Romano. di entrare nella terza età, hanno festeggiato il compimento dei 59 anni al ristorante “Colle Verde” di Crosara di Marostica (nella foto). si sono affrontate per la finalissima, con in palio premi, coppe e cesti natalizi, tre coppie. Sul primo posto del podio è salita la coppia formata da Roberto Maino e Carlo Paletto. Seconda piazza per Ruggero Ronzani e Roberto Broglio. In terza fila si è classificata l’accoppiata formata da Matteo Ronzani (gestore del bar “Locanda Centrale”) e Valentino Cantele. Bel tempo e tanti visitatori per la fiera di Santa Caterina Il bel tempo ha favorito i festeggiamenti programmati per l’antica fiera di Santa Caterina. Per tutta la giornata la frazione si è animata di visitatori che hanno acquistato i mandorlato nelle varie versioni e degustato la trippa. Sono stati premiati anche gli studenti partecipanti al concorso sulle anguane e creature del bosco ed è andato in scena “L’ammaliante anguana ‘Losna’ custode del fuoco”. Negli anni scorsi l’ultima fiera dell’anno in Altopiano era frequentata anche dai commercianti di animali, ma con la crisi in agricoltura non si sono viste né mucche nè pecore, solo qualche asinello. Nel tema era stato presentato anche il libro di Bruno Pezzin su “La transumanza sulle antiche vie dell’Altopiano: “Il Sejo”. E.Z. Nella foto, un’immagine della piazza con le bancarelle di mandorlato il giorno di Santa Caterina Nei giorni scorsi, a causa delle frane, si è dovuto provvedere alla chiusura della strada provinciale “lusianese”. La decisione è stata presa dopo che la principale arteria che collega Lusiana alla pianura è stata invasa da alberi e detriti piovuti dalla montagna soprastante. Il fatto è avvenuto all’altezza del sesto tornante tra le frazioni Velo e Ponte e a pochi chilometri da Salcedo. Sul posto i vigili del fuoco, la polstrada e i tecnici di Vi.abilità. Finita la pulizia della sede stradale è stato effettuato un sopralluogo. La frana che ha un fronte di circa 15 metri e un’altezza di una cinquantina di metri. Secondo i tecnici provinciali, il terreno era troppo instabile e ciò ha consigliato la chiusura della strada fino ad un consolidamento dell’area. Le abbondanti piogge, che hanno seguìto l’altrettanto abbondante nevicata, hanno fatto precipitare la situazione già precaria delle molte zone in costa di Lusiana. Una situazione che non ha fatto altro che confermare quanto sostenuto dal primo cittadino lusianese Antonella Corradin da tempo, ovvero che il dissesto idrogeologico della montagna è in stato avanzato e che interessa non solo le popolazioni montane, ma tutti gli abitanti della provincia. Corradin ora sollecita interventi risolutivi per non dover vivere uno stato d’emergenza con ogni pioggia o con il disgelo della prossima primavera. G.R CONCO Il Gruppo Alpini e i Donatori di Sangue ristruttura l’edificio comunale in Val Lastari Verrà completamente ristrutturato dai volontari del Gruppo Alpini e Donatori di Sangue di Conco l’edificio di proprietà comunale che si trova in località Val Lastari, nei pressi di Malga Verde. “Abbiamo chiesto al Comune di occuparci dei lavori per la sistemazione della vecchia casa che si trovava in stato di deperimento, e la successiva gestione trentennale ad uso gratuito – dicono i capogruppo Bertuzzi e Pozza – e dopo aver ricevuto risposta favorevole, abbiamo fatto una convenzione in cui il Comune si è impegnato a fare la progettazione e a fornire i materiali necessari. Noi ci siamo presi invece l’incarico di prestare la manodopera in forma gratuita, e dopo aver sentito il parere favorevole dei soci e chiesto la collaborazione dei gruppi Alpini e Donatori di Fontanelle, Rubbio e S.Caterina, che hanno risposto positivamente, a fine estate sono iniziati i lavori, che prevediamo potranno essere portati a termine entro il prossimo anno. E’ stato rifatto il tetto incaricando una ditta specializzata, poi all’interno si sono rinforzati i muri, mentre uno è stato abbattuto per ricavare un locale ampio con cucina e salone. Inoltre sono stati realizzati due bagni nuovi, al piano terra e al primo piano, e verranno ristrutturate anche le camere. Gruppi di quattro-cinque volontari lavorano nel tempo libero, quasi sempre il fine settimana, ed ora, dopo aver chiuso i serramenti con dei teli di nylon, possiamo proseguire con le opere interne, nonostante il freddo e il maltempo. Una volta che tutti i lavori di rinnovo e ristrutturazione saranno terminati, lo stabile rimarrà comunque ad uso civico e potrà essere usufruito da tutti i gruppi e cittadini del comune, con termini che saranno regolamentati da apposito statuto, che sarà messo a punto a tempo debito”. Intanto, nell’approssimarsi delle festività natalizie, il Gruppo Alpini e Donatori di Sangue di Conco, è già pronto per le consuete attività di volontariato di cui annualmente si occupa, come la consegna di pacchi natalizi ai parrocchiani ospiti in varie case di riposo, oltre che ad alcuni concittadini affetti da disabilità. Non mancheranno le calze della Befana per tutti i bimbi dell’asilo, e poi gli auguri sotto l’albero, dopo la messa natalizia di mezzanotte, con la distribuzione ai presenti di panettone e bevande calde. Silvana Bortoli 8 l’Altopiano Sabato 11 dicembre 2010 LIBRI 19 Il libro “Margareta e Frà Dolcino” un romanzo di Giancarlo Bortoli La pubblicazione di Natale verrà presentata sabato 18 dicembre al teatro Millepini La sera di sabato18 dicembre, alle 18, avrà luogo al Teatro Millepini la presentazione da parte di Giancarlo Bortoli del libro di Natale 2010: “Margareta e Frà Dolcino” - Amore e libertà A.D. 1299. L’onere della presentazione spetta a Sergio Bonato e Luigi Menegatti, allietata da cori, dolci e...vin brulè, data l’ora e la temperatura esterna. Questa la dedica apposta dall’autore: “Alla federazione dei Sette Comuni e all’antica Libertà, Fratellanza e Democrazia che li univa, nel VII centenario della sua nascita.” E questi, alcuni titoli dei capitoli, tratti dall’indice: “La calata dei Cimbri”; “La Convicinia del Kastel”; “L’affratellamento”; “La festa della calcara”; “L’Altarknotto”; “Dialogo sulle proprietà”; “La cartapecora”; “La leggenda di Freya”...Una forte poetica permea le 205 pagine del libro, che possiamo definire un romanzo storico. La nuova fatica è costata 10 anni di lavoro in ricerca, stesura, revisione oltre allo studio di quasi 200 fra testi e pubblicazioni, anche antichi. Per la prima volta, un’opera del “nostro” avrà un piccolo costo (1213 euro): sarà messo in vendita la sera stessa della presentazione e reperibile successivamente nelle librerie. Che dire? Avvincente, persino commovente a tratti! Un abile miscuglio di dati storici (tratti da verbali e testi d’epoca successivi all’anno 1299, ma con riferimenti alla stessa già riportati da G. Bortoli in pubblicazioni precedenti a carattere storico, come: “Il caso del colonnello di Pedescala”, “La Società Protocooperativa dei Sette Comuni”, “Proprietà della gente del posto”, “Agostino Dal Pozzo - manoscritti a cura di G. Bortoli” etc.). Questo è il 15° racconto di Natale dell’autore, che si differenzia in parte dai precedenti anche, ma non solo, per la mole di lavoro richiesto. “In realtà – spiega Bortoli - l’ idea originaria, era un volume di 400 pagine, che però ho voluto suddividere in due parti. Va da sé, c’è un seguito, ancora in gestazione per quanto concerne la revisione, la correzione e quant’altro necessiti il portare uno scritto alla sua pubblicazione. Un lavoro molto oneroso, assai impegnativo sotto l’aspetto della ricerca: ho dovuto studiare a fondo argomenti disparati, come la produzione tradizionale della calce, della cartapecora, le Rune, l’antica tradizione culinaria (che non prevedeva l’uso di patate o pomodori, importati dopo la scoperta dell’America del 1492..). E’ stato un lavoro lungo e appassionante, dove volutamente ho mescolato l’amor sacro con l’amor profano e volutamente lasciato in sospeso il seguito...” Quasi un thriller, verrebbe da commentare. Accadimenti storici Premio letterario nazionale “Alpini sempre” – 8^ edizione Un premio ad “Alpini – Ortigara & dintorni” il libro di Enzo Rela e Mario Rigoni Stern Edito nel 2007 da Priuli e Verlucca, con introduzione di Giovanni Kezich Il gruppo dell’Associazione Nazionale Alpini di Ponzone (Alessandria), sezione di Acqui Terme, organizza ormai da otto anni il Premio Letterario Nazionale “Alpini Sempre. Il riconoscimento viene assegnato a testi che riguardano la vita, le attività, la cultura degli alpini in pace e in guerra. Domenica 28 novembre si è celebrata la cerimonia di premiazione per l’edizione 2010 del Premio, che ha visto come secondo classificato nella sezione Libro Edito il volume “Alpini – Ortigara & dintorni” di Enzo Rela e Mario Rigoni Stern con introduzione di Giovanni Kezich, edito nel 2007 da Priuli e Verlucca. E sono stati proprio Enzo Rela, fotografo e alpino asiaghese, e Giovanni Kezich, Direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige, alpino nella 41^ Brigata Gruppo artiglieria da montagna “Agordo”, come lo stesso Rela, a ritirare il premio. Il libro è un vero e proprio racconto per immagini sul mondo degli alpini nella sua globalità, che descrive con l’occhio attento della macchina fotografica di Rela la 79^ adunata nazionale degli alpini di Asiago del 13 e 14 maggio 2006, organizzata a 86 anni di distanza dalla prima adunata nazionale del settembre 1920, che si tenne proprio negli stessi luoghi: il monte Ortigara, teatro nel giugno 1917 di uno spaventoso massacro di alpini, e l’altipiano di Asiago che sta ai suoi piedi. Alle foto ricche di dettagli di Rela, fanno eco le parole di Mario Rigoni Stern, alpino e asiaghese anche lui, indimenticabile memorialista di guerra, che, con i suoi interventi è riuscito a creare un equilibrio tra la solennità delle commemorazioni e il cameratismo dei momenti di festa dell’adunata. Un riconoscimento importante anche in relazione al fatto che proprio quest’anno è stato istituito un premio letterario internazionale intitolato a Mario Rigoni Stern, riconoscimento voluto dall’associazione trentina di cultura ambientale e venatoria Ars Venandi, di cui Rigoni Stern fu amico, allo scopo di proseguire la sua opera, con la periodica chiamata a raccolta di un settore in continua crescita, quello della letteratura alpina nelle sue varie lingue. Premio che rappresenta il miglior modo non solo per ricordare e mantenere viva l’eredità dello scrittore di Asiago, ma anche per tener aperti l’interesse e l’attenzione sui problemi della montagna riportati fedelmente, tratti da documenti, tradizioni tramandate frammiste a invenzioni poetiche, molto ben miscelati a farne un testo di quelli di cui vuoi conoscere il seguito subito, proprio come accade per i romanzi d’amore o i libri gialli. “Margareta e Frà Dolcino” è un libro pieno di verve, fresco, immediato, dove si rileva più che in ogni altra precedente opera, una forte capacità descrittiva dei personaggi, un’analisi delle personalità e dei tratti distintivi dei gruppi, delle famiglie, delle funzioni, dei mestieri. “Perchè il nome dell’interprete femminile anteposto a quello maschile?”, chiediamo. “Perchè sarà la forte personalità di Margareta, ormai donna fatta, ad essere dominante, assieme alla sua avvenenza, ai suoi tratti connotativi dell’ascendenza nordica, alla sua forza di montanara temprata alle fatiche, come un uomo, seppur leggiadra”. L’autore tiene a ringraziare tutti coloro che l’hanno sostenuto, con la loro collaborazione, fra questi: Alberto Alberti, Giulio Cristiani, Luigi Menegatti, Roberto Costa (foto di copertina), Luciano Gios per la stesura della cartina, Gianni Stern: gli altri a pag. 199...A pagina 194, troviamo: il testo in cimbro e in italiano del canto natalizio “Gasprunghet bon dar stèerna”, cantato la notte di Natale nell’antica chiesetta di Santa Margherita, la “location” del racconto, che vede in secondo piano il paese di Rotz, la località Kastel e gli altri antichi borghi dell’Altopiano e a pag. 195, la ricetta originale per la cottura del cervo. Incuriositi? Correte a leggerlo, allora, tutto d’un fiato, come abbiamo fatto noi! Beppa Rigoni Scit Come la cultura cimbra va lontano… Non da oggi, ma la cultura cimbra dell’altopiano è oggetto di interesse anche lontano. E’ notizia di questi giorni che il musicista Giovanni Bonato di Schio ha vinto il premio internazionale Reina Sofia, nel più prestigioso concorso musicale di Spagna. Egli ha conquistato il primo posto con un’opera dal titolo “Dar gaist ist hoite kemmet” (Lo Spirito Santo oggi è disceso), un’opera ispirata alla natura in primavera sull’altopiano, con il riferimento a un canto di Pentecoste scritto ad Asiago nel 1700. L’autore insegna al Conservatorio Musicale di Padova e ha gia meritato numerosi premi e riconoscimenti nel campo della musica internazionale. Egli così spiega il suo interesse per la cultura cimbra: “Il titolo dell’opera è in cimbro antico, una lingua da cui attingo spesso e che evidentemente mi porta fortuna… E’ un concerto per coro e orchestra sinfonica, un omaggio personale ai cimbri e alla Grande Rogazione di Asiago”. Giovanni Bonato ha ritirato il riconoscimento a Madrid, primo su 87 concorrenti di 17 nazioni, con un premio di 25.000 euro. Ora sta lavorando per un’altra opera impegnativa ispirata all’altopiano e alla sua tradi- zione. Un’altra affermazione della cultura cimbra in campo musicale, ci viene da Roma dove Annie Fontana, una musicista di Padova, ha presentato con successo un’opera ispirata ai canti cimbri di Natale. Sono meditazioni per flauto e archi condotte sulla base di canti cimbri dell’altopiano: il Darnach (classico canto cimbro di Asiago) e Ist Gaburtet in Betlem ( E’ nato a Betlemme), un canto raccolto dalla tradizione orale di Mezzaselva. Quest’opera farà parte dei 12 concerti che saranno eseguiti a Roma nel programma ufficiale di Natale. Saranno occasioni anche per far conoscere le tradizioni e la bellezza turistica dell’Altopiano. E’ stato pubblicato nei mesi scorsi a Vienna da una prestigiosa casa editrice un libro scritto da un qualificato giornalista tedesco, Karl Markus Gauss, con il titolo Die Frohlichen Untergehen von Roana (I dolci tramonti di Roana). Il libro parla di tre percorsi turistici in Europa, legati a lingue e culture arcaiche, lingue e culture che stanno estinguendosi. Tra questi percorsi viene presentata con attenzione molto accurata e con una profonda vena malinconica, la realtà della cultura cimbra a Roana (indicata anche nel titolo del libro), a Giazza (Verona ) e a Luserna (Trento) : realtà piccole, ma di grande significato culturale e umano, che sarebbe importante conoscere e valorizzare di più. Gauss descrive paesaggi, ambienti, incontri, con precisi riferimenti storici e con vive testimonianze linguistiche, come quella che ci fa sentire la bellezza dell’estate sull’altopiano: “Suumar, suuze gaseghe bon perghen, vrischar aatom bon bellarn, hootare tiifekhot me hummale… Estate, dolce profilo di monti, fresco respiro di boschi, chiara profondità di cielo…”. Un bel canale anche di promozione turistica. Sergio Bonato 8 Sabato 11 dicembre 2010 SPETTACOLO Offrire aiuti concreti e diretti, è questo lo spirito che da oltre dieci anni fa muovere I Rispaar, un’ideale che ora è riuscito a dare la spinta al l’Altopiano 20 I Rispaar per gli alluvionati:il gruppo porta in scena a Dueville “Osteria dala zia” L’intero incasso della serata, programmata per il 17 dicembre, andrà a favore di chi ha subito gravi danni dall’alluvione di novembre gruppo per affrontare una nuova scommessa e compiere un passo probabilmente inimmaginabile qualche anno fa: portare un proprio spettacolo in pianura. Già in E’ nata l’associazione “Stranamusica” Pianoforte, chitarra, canto. E’ quanto offre l’associazione “Stranamusica”, nata da qualche mese in Altopiano. Andreja Ravnic (pianoforte), Eva Fabris (canto) e Mauro Cunico (chitarra) costituiscono il team di questa nuova realtà nel campo musicale altopianese che offre a grandi e piccoli la possibilità di imparare a suonare uno strumento e a cantare. Pur con pochi mesi di lavoro alle spalle, gli allievi della scuola hanno già presentato un loro concerto, lo scorso 30 ottobre, nella sala consiliare del municipio a Canove. E’ stata anzitutto una festa in famiglia nella quale non sono comunque mancate le sorprese: brani importanti eseguiti al pianoforte con disinvoltura, anche a quattro mani, e voci incantevoli che si sono cimentate in maniera egregia anche in canzoni piuttosto impegnative come ad esempio “My heart will go on” di Celine Dion. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, l’associazione promette davvero bene. “Ci teniamo che i nostri ragazzi imparino sì la musica, ma lo facciano con grande piacere e divertendosi, spaziando anche nei generi musicali che sentono per loro più consoni”. Così Andreja Ravnic spiega la filosofia che sta alla base dell’attività di “Stranamusica”. A proposito: questo “strano” nome come è nato? “Nella iniziale difficoltà di trovare una sede per i nostri incontri – spiega Andreja, anche un po’ divertita – ad un certo punto, scherzando (ma neanche tanto!), c’era venuta la bizzarra idea di noleggiare un camper e spostarci noi per l’altopiano andando incontro ai nostri allievi. Già ce lo vedevamo un camper stile “Stranamore” girare per i nostri paesi. Da lì è uscito il nome”. In questo momento l’associazione di sedi ne ha ben tre: a Treschè Conca, nella canonica di don Stefano; a Canove, in Pro Loco; a Roana, presso la scuola materna, da don Lino. Le iscrizioni sono sempre aperte (info al numero 347/2468698). Per il periodo natalizio, Stranamusica ha in programma tre concerti. Il primo si terrà il 22 dicembre, in sala consiliare del municipio di Canove (ore 20.30). Sarà dedicato a don Stefano Margola e alla chiesa di Treschè Conca: un aiuto per l’acquisto di una nuova campana: Il 29 dicembre appuntamento invece a Roana, nella sala Santa Giustina, sempre alle 20.30, dedicato ai bambini diabetici della pediatria di Bassano. Sarà presente per l’occasione la dottoressa Pallaro. Il concerto del 5 gennaio a Villa Rosa è invece naturalmente dedicato a tutti i nonni. Stefania Longhini passato, dopo che il gruppo amatoriale formato da una quarantina di “artisti per passione” aveva portato in scena spettacoli che sempre più si sono avvicinati al professionismo, le richieste in questo senso non erano mancate, ma solo quest’anno era stata presa la decisione di organizzare una piccola tournee, rimanendo però sempre in ambito altopianese, ad Enego, Conco e Gallio. Ora la nuova sfida, proporre “Osteria dala zia” in pianura, precisamente al teatro Busnelli di Dueville, per raccogliere fondi a favore dei veneti colpiti dall’alluvione di novembre. “Il sasso ci è stato lanciato da Roberta Strazzabosco – spiega il presidente dei Rispaar Silvano Vellar - una nostra concittadina che assieme ad alcuni amici ha dato vita su Facebook al gruppo SOS AlluvioneVeneto con lo scopo di creare un punto d’incontro tra chi voleva offrire aiuto e sostegno e chi lo cercava in occasione dell’allu- vione che ha colpito la nostra regione, pubblicando appelli, informazioni utili, iniziative, numeri di telefono e contatti vari. Roberta si è impegnata a trovare il teatro dove poter esibirci, e quindi ci siamo messi in moto per esser pronti per l’appuntamento, che sarà venerdì 17 dicembre al Busnelli di Dueville”. Come ci ha spiegato Vellar, l’iniziativa viene vissuta dal gruppo come un modo di farsi portavoce della nostra comunità di “montanari” che scende in pianura per far sentire il sostegno di tutto l’Altopiano agli abitanti della nostra provincia, im- maginando che tra gli alluvionati ci siano anche numerose persone che nel tempo libero frequentano il nostro territorio. “Ci stiamo impegnando inoltre – continua Vellar – a raccogliere offerte tra i commercianti locali, come abbiamo sempre fatto in occasione dei nostri spettacoli, in modo da poter andare a Dueville già con qualcosa di concreto in mano, da sommare a quello che sarà l’incasso della serata”. Le prevendite dei biglietti vengono effettuate via mail a [email protected] o al cellulare 3457079215. Silvana Bortol i “El figaro e altre storie”: ecco il cd dell’Ezio Squinz Due serate di canti natalizi Con il Coro Polifonico di Santorso, proposte in collaborazione con la Cassa Rurale La magia di brani natalizi internazionali si potrà assaporare in due serate con il Coro Polifonico di Santorso, diretto dal maestro Ruggero Vitella, proposte dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Roana durante le prossime festività. Il primo concerto si terrà ad Asiago la sera del 28 dicembre in chiesa S.Rocco alle ore 21, mentre due sere dopo, il 30 dicembre sempre alle 21, toccherà alla Chiesa parrocchiale di Roana ospitare il coro vicentino che si dedica essenzialmente allo studio della polifonia sacra e profana, dal periodo rinascimentale al contemporaneo. Oltre al regolare servizio liturgico nella chiesa di Santorso, il Coro svolge attività concertistica in Italia e all’ estero: di recente sono da ricordare un servizio di animazione liturgica nella Basilica di S. Pietro in Roma e una tournèe in Germania, a Stoccarda. Il programma delle due serate si svolgerà in due parti, una prima dedicata ai canti natalizi internazionali, tratti dalla tradizione inglese come Ding Dong, Merrily on high, da quella francese come Les Anges dans nos Ristorante campagnes, dalla tradizione tedesca come Maria Wiegenlied, e da quella spagnola come Dame albricias. Si passerà poi ai canti natalizi più conosciuti e amati della nostra terra, che hanno accompagnato le feste dei nostri genitori e dei nostri nonni, e le liturgie di Natale negli anni passati, come Puer Natus in gregoriano. Il brani del coro, che sarà accompagnato dal m° Massimo Santacatterina, nella serata di Roana saranno intervallati da brani d’ organo, sempre della tradizione natalizia, eseguiti dal m° Johann Sartore. S.B. Pubblicato da pochi giorni, sarà presentato mercoledì 15 dicembre al Bar Lux di Asiago, con ingresso gratuito, il cd di Ezio Pesavento Squinz “El figaro e altre storie”. L’incisione raccoglie quindici brani del cantastorie asiaghese, alcuni dei quali scritti e presentati in occasione degli spettacoli dei Rispaar, altri invece nati dallo spunto offerto da semplici situazioni quotidiane o da ricordi d’infanzia, idee che si concretizzano poi durante la concentrazione che ben gli riesce durante le passeggiate con il suo cane Snoopy. Ezio scrive e canta i brani in dialetto, cercando di inserire parole ed espressioni che oggi non si usano più, proprio per far ricordare o far conoscere ai più giovani termini ormai perduti. Alcune delle sue canzoni sono ricche di doppi sensi, con lo scopo di suscitare allegria e divertimento, altre invece sono più serie e contribuiscono a tenere vive scene di vita semplici, di questi tempi o del nostro passato. Oltre che negli spettacoli dei Rispaar, Ezio ha avuto modo di presentare i suoi brani agli anziani della casa di riposo, che ritrovano squarci della loro giovinezza nelle frasi messe in musica e proposte, chitarra al collo, con grande qualità espressive. “El figaro” è forse tra i brani che i più ricordano, proprio per la divertentissima interpretazione che Ezio ne ha dato nello spettacolo dei Rispaar in cui era stato presentato, mentre tra le canzoni più “serie” ma ricche di significati ci sono “La vaca mora” e “L’albaro”, interpretata anni fa dai ragazzi delle medie al Concerto di Natale. Tutti i brani del cd, realizzato grazie alla fondamentale collaborazione di Alessandro Pretto, sono stati anche completamente suonati da Ezio Pesavento, utilizzando strumenti semplici e nessuna base elettronica: proprio questo ha comportato un lungo lavoro di incisione, tanto che ci sono voluti un paio d’anni per portare a termine l’opera. Ad accompagnare Ezio in due dei brani c’è la stu- penda voce di sua figlia Erika, mentre in altri il coro è formato dai “rispaariani” Silvano Vellar, Andrea Rossi e Giacomo Silvagni. Il cd lo si può acquistare chiedendolo direttamente ad Ezio, o da sua suocera Angelina Pinaroli nel negozio in piazzetta della Pesa ad Asiago. Può essere anche una simpatica idea per una strenna natalizia, da ascoltare in compagnia nelle lunghe serate invernali, magari davanti alla fiamma scoppiettante del camino acceso. Silvana Bortoli CASA ROSSA Pizzeria birreria Non solo pizza ma anche tante gustose specialità: PRIMI PIATTI - GRIGLIATE ecc.. Loc.Kaberlaba Asiago 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 21 LA RUBRICA DELLA MEDICINA L’arte di crescere bimbi sani L’origine della parola Ortopedia è relativamente recente, essendo stata coniata nel 1741 da un medico francese, Nicolas Andry, il quale associò le parole greche Orthòs (dritto) e Pàis (bambino) in un unico sostantivo, “orthopédie” ovvero l’arte di prevenire e correggere le deformità nei bambini; il suo obbiettivo, era quindi di descrivere quelle pratiche mediche adatte a correggere le deformazioni scheletriche dei fanciulli. Non a caso, il simbolo dell’ortopedia è costituito da un albero curvo legato ad un tutore con una corda. E’ indubbio che siano stati effettivamente compiuti passi da gigante nel trattamento e nella prevenzione di molte alterazioni dell’apparato muscolo scheletrico, ma vi sono ancora squilibri costituzionali che richiedono comunque un attenzione da parte del medico. E’ importante che i genitori osservino la costituzione dei loro figli non solo in tenera età, ma anche nel periodo preadolescenziale, quando cioè l’apparato muscolo scheletrico cresce e matura molto rapidamente, per cogliere eventuali asimmetrie da segnalare al pediatra, il quale deciderà poi se intraprendere o meno delle valutazioni specialistiche. Ecco, ad esempio, alcuni elementi basilari da verificare per svelare la possibile presenza di una asimmetria di importanza clinica: I triangoli della taglia, spazio compreso tra tronco e braccia, devono essere uguali a destra e a sinistra,guardando il bambino di fronte a noi in piedi; La suola delle scarpe deve consumarsi in maniera simmetrica. Al di là di possibili alterazioni muscolo scheletriche di rilevanza clinica, quali sono i fattori che possono incidere sulla corretta crescita di un bambino, e magari evitare la necessità di interventi medici? Rifacendomi al significato originario della parola Ortopedia, in questo articolo intendo quindi descrivere i due principali elementi che possono favorire un adeguato sviluppo del sistema muscolo scheletrico. Il fattore forse predominante e determinante, è probabilmente l’alimentazione. Nonostante le raccomandazioni dei pediatri, si vedono troppi bambini in sovrappeso o addirittura obesi, ciò è dovuto ad una scarsa cultura alimentare: sono frequenti notevoli squilibri nell’introito calorico dei più piccoli, spesso sbilanciato verso grassi e zuccheri raffinati costituenti gli snacks industriali. I bambini molto spesso non hanno l’abitudine a mangiare frutta e verdura, necessarie per l’apporto di vitamine, perché vengono proposte dopo la pastasciutta o come contorno di un secondo piatto e quindi quando la pancia è già piena. Un piccolo ed efficace trucco può essere quello di proporre in tavola una porzione di verdura cotta o cruda come antipasto, cioè prima di qualsiasi altro alimento, in modo tale che il bambino non essendo sazio la mangi con più facilità, in questo modo si abituerà ad assumere una porzione di verdura ad ogni pasto. Indispensabile poi è introdurre nella dieta dei più piccoli il pesce, con almeno tre razioni a settimana: l’ottimo ed economico pesce azzurro (sarde, sgombri…) ha qualità nutrizionali uniche, essendo ricco di grassi omega 3 (proteggono dalle malattie cardiovascolari) e di calcio. E’ anche fondamentale che i bambini non abbiano l’abitudine ad aprire la dispensa e a servirsi da soli, in questo modo si può perdere il controllo di quello che in realtà assumono con la dieta: i genitori vengono cosi “ingannati” e, nella convinzione che il bambino mangi poco e solo a pasto ignorano che in realtà a loro insaputa il bimbo mangia numerose merendine nell’arco della giornata. Un ulteriore consiglio riguarda l’assunzione regolare di vitamina D, che oltre ad essere indispensabile per la crescita ossea, ha effetti bene- fici sul sistema immunitario (come le vitamine C e A ). Un secondo fattore determinante per assicurare una crescita sana è la pratica sportiva: soprattutto in città, è difficile per i bambini correre, arrampicarsi e rotolare in libertà, vi è quindi la necessità di assicurare un adeguato spazio motorio quotidiano. Non esiste uno sport più salutare di un altro, ad esempio la convinzione che il nuoto prevenga la scoliosi è falsa, ma ogni sport ha delle caratteristiche peculiari utili alla formazione motoria di un bambino: se da un lato il nuoto si può considerare abbastanza completo dal punto di vista muscolare, esso è un po’ deficitario per quanto riguarda lo sviluppo delle capacità motorie coordinative di tipo psicocinetico (capacità di variare in base agli stimoli esterni il proprio schema motorio), più allenate invece negli sport con attrezzi o di squadra. Ecco perché fino ai 12 anni sarebbe importante praticare quanti più sport possibile, in modo tale che il bambino possa affinare e diversificare il più possibile le proprie capacità coordinative; più è ampio il bagaglio motorio, più è coordinato il bambino: più efficace sarà nel praticare un sin- Dott. Christian Comelato Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia - Diploma in posturologia clinica Drigente medico presso UOC Ortopedia Asiago - Diploma UEFA allenatore calcio a 11 [email protected] golo sport quando tra i 12 e i 14 anni intraprenderà magari un’unica disciplina. Attenzione però a non sovraccaricare dal punto di vista psicologico le settimane dei più piccoli, spesso vere e proprie corse ad ostacoli con impegni da business manager: lunedì basket, martedì musica, mercoledì calcio, giovedì nuoto….meglio pochi impegni e qualche pomeriggio di gioco libero al parco. Si può ritenere in conclusione che una buona e consapevole educazione alimentare ed allo sport costituiscano i pilastri fondamentali per uno sviluppo costituzionale completo e bilanciato; senza dimenticare che mantenendo in salute il nostro organismo aiutiamo anche il nostro cervello a concentrasi nelle attività intellettuali e cognitive, come esortava Giovenale: mens sana in corpore sano! LA RUBRICA DELL’ECONOMIA LA TASSAZIONE DEGLI IMMOBILI: L’ICI Gli immobili, terreni o fabbricati che siano, sono soggetti ad imposte che vanno a colpire il loro reddito, il loro possesso in quanto beni patrimoniali, il loro trasferimento realizzato mediante atto tra vivi, successione ereditaria, o ancora attraverso la compravendita. Oggi concentreremo la nostra attenzione sull’Ici (Imposta Comunale sugli Immobili). Dal 2008 il Legislatore ha operato un’importante modifica alla disciplina dell’imposta. In particolare è stata introdotta l’esenzione del pagamento dell’Ici per gli immobili adibiti ad abitazione principale e delle relative pertinenze. Per usufruire dell’esenzione in parola l’immobile non deve rientrare nelle seguenti categorie catastali: A/1, A/8 e A/9 (abitazioni di tipo signorile). La disciplina Ici può essere differente da comune a comune; pertanto, per assicurarsi che l’immobile sia esente o meno dal tributo, si consiglia di richiedere informazioni più accurate presso il comune dove è ubicato l’immobile. I soggetti passivi dell’Ici sono coloro che detengono immobili, non adibiti ad abitazione principale, a titolo di proprietà o di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), i soggetti locatari delle locazioni finanziarie (leasing) e i soggetti concessionari delle aree demaniali. Nel caso l’immobile sia detenuto da più soggetti, l’imposta complessiva deve essere ripartita tra i diversi soggetti in relazione alla rispettiva quota di possesso. La base imponibile è determinata in ragione al valore dell’immobile, e differenziata a seconda che l’unità immobiliare sia un fabbricato, un’area edificabile o un terreno agricolo. Per quanto riguarda i fabbricati, la base imponibile è costituita dalla rendita catastale risultante alla data del 1° gennaio dell’anno in corso aumentata di un coefficiente di rivalutazione nell’ordine del 5% e moltiplicata per un ulteriore coefficiente diverso a seconda del tipo di immobile. La base imponibile delle aree fabbricabili è data dal valore venale in comune commercio alla data del 1° gennaio dell’anno in corso. Ciascun comune ha la facoltà di determinare periodicamente e per zone omogenee i valori venali delle aree fabbricabili. Per quanto concerne i terreni agricoli, la loro base imponibile è costituita moltiplicando il loro reddito dominicale, vigente alla data del 1° gennaio dell’anno in corso, per 75. L’imposta è determinata moltiplicando la base imponibile, come sopra specificata, per un’aliquota che viene stabilita dal Comune ove l’immobile è ubicato. Generalmen- te l’aliquota è ricompresa tra il 4 e il 7 per mille. È tuttavia data la facoltà ai Comuni di diversificare le aliquote in relazione al tipo di immobile o ancora prevedere aliquote agevolate anche inferiori al 4 per mille. L’imposta è calcolata in relazione ai mesi di possesso dell’immobile nel corso dell’anno. Sono previste delle detrazioni e delle riduzioni dell’imposta per particolari tipologie di immobili. Per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale e rientranti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 è riconosciuta una detrazione dell’imposta in ordine di euro 103,29. L’impo- sta è ridotta del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitati e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono dette condizioni, che devono essere accertate dall’ufficio tecnico comunale con apposita perizia. Ultima detrazione concessa riguarda i terreni agricoli posseduti dai coltivatori diretti o da imprenditori agricoli che esplicano la loro attività a titolo principale, i quali possono usufruire di particolari agevolazioni. Il versamento dell’imposta deve essere effettuato a favore del comune sul cui territorio insistono gli immobili oggetto dell’imposta, a mezzo di modello F24 o bollettino postale. I termini entro i quali si deve effettuare il pagamento sono il 16 giugno per quanto riguarda l’acconto, nella misura del 50% dell’imposta, e il 16 dicembre per il saldo. È data la possibilità di provvedere al versamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno. Ricordiamo ai contribuenti che i codici tributo da utilizzare sono: 3901 per l’abitazione principale (per gli im- mobili per cui l’imposta è dovuta), 3902 per i terreni agricoli, 3903 per le aree fabbricabili e 3904 per gli altri fabbricati. Dall’entrata in vigore del sistema di circolazione dei dati catastali è stata in parte soppresso l’obbligo di presentazione della dichiarazione Ici. L’obbligo permane ancora quando ricorrano determinate situazioni, ad esempio se si intende ottenere una riduzione dell’imposta in ragione dell’inagibilità dell’immobile, o quando gli elementi da considerare per la determinazione del tributo dipendono da atti per i quali non sono applicabili le procedure telematiche. La scadenza per il pagamento del saldo è oramai alle porte; si raccomanda ai lettori di prestare la massima attenzione e di provvedere al pagamento del tributo entro il 16 dicembre 2010. Dott. Riccardo Mosele Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti Dott. Andrea Benetti Commercialista Esperto Contabile e Revisore Legale dei Conti 8 l’Altopiano Sabato 11 dicembre 2010 22 Aperte le iscrizioni alla 39ª edizione ricca di novità Marciabianca 2011: c’è anche la classica! É arrivata la neve ed ecco la Marciabianca edizione numero 39. Si sono ufficialmente aperte quest’oggi mercoledì 1° dicembre le iscrizioni alla nuova edizione dell’evento di sci da fondo in programma come tradizione vuole l’ultimo fine settimana di febbraio e quest’anno precisamente sabato 26 e domenica 27 sempre nella Piana di Marcesina a Enego. Per il terzo anno sarà la sinergia di Studio Rx – Servizi per lo Sport di Marostica, dell’associazione sportiva dilettantistica B-Sport di Bassano del Grappa e dello stesso comune di Enego a tirare le fila dell’appuntamento inserito nel prestigioso Challenge Master Tour che riunisce in un doppio circuito le più famose e prestigiose competizioni d’Italia come la Marcialonga o la Val Casies. Ancora una volta tante le novità che il Comitato Organizzatore sta predisponendo con l’obiettivo di recitare un ruolo sempre più importante tra le prove del panorama nazio- nale. Prima tra tutte è il raddoppio dell’evento con la proposta della 25 km. a tecnica classica che andrà ad aggiungersi alla competizione sulla distanza dei 25 e dei mitici 50 km. a tecnica libera entrambi ad anello unico che hanno reso celebre negli anni la prova vicentina. Prove queste ultime confermate la domenica mattina come programmato negli ultimi due anni. La tecnica classica, detta anche a passo alternato e molto in voga in queste ultime stagioni, sarà invece di scena il sabato mattina 26 febbraio nel percorso di 25 km sempre ad anello unico, sapientemente preparato dallo staff del Centro Fondo Enego. Il doppio evento sarà legato dalla “combinata”, ovvero una precisa proposta d’iscrizione e soprattutto graduatoria finale per chi di- sputerà la prova del sabato e la 50 km. della domenica. Per km. a tecnica libera nel Challenge Master Tour, vo- questa prima edizione organizzata nella due giorni, il COL della Marciabianca ha valutato di inserire la sola 50 lendo così testate al meglio il nuovo evento per una due giorni che risulta ora più completa ma altrettanto articolata. Per chi sceglierà poi di cimentarsi nei percorsi a tecnica libera della domenica mattina, potrà direttamente in gara valutare se disputare i 25 o 50 km. senza doverlo scegliere necessariamente già all’atto dell’iscrizione, come accadeva nel passato. Gli atleti correranno così con Calcio- Terza categoria Quando si gioca, Asiago e Glc vincono Se occupasse un posto in classifica, visto il “rendimento” dell’ultimo mese e spiccioli, questa “squadra” potrebbe certamente lottare per il titolo, almeno per quello d’inverno. Stiamo parlando del maltempo, che tra pioggia e neve continua a sferzare il nostro territorio, stravolgendone anche la normale “vita sportiva”. Nelle ultime due settimane e mezza, solo un turno portato a termine e ben due le giornate completamente rinviate: quella del 28 novembre causa neve e, viste le continue precipitazioni registratesi anche successivamente, pure quella infrasettimanale dell’8 dicembre. Assume proporzioni allarmanti ormai l’elenco delle gare da recuperare. E così le nostre compagini, impegnate nei campionati di terza categoria, da inizio novembre si ritrovano a giocare a singhiozzo: appena tre le partite disputate d a e n t r a m b e . N e l g i ro n e B l ’ A s i a g o , g r a z i e a l rocambolesco 4-3 sul neutro di Malo contro il S. Quirico, è balzato a quota 17 punti, in zona playoff e con tre partite in meno. Nel girone di Bassano il Glc ha ripreso quota: netto il 3-0 rifilato all’Arsenal Cusinati domenica scorsa. Per gli uomini di Maino sono due gli incontri da recuperare, senza dimenticare la semifinale di andata della Coppa Bassano contro il Transvector, capolista in campionato, “saltata” mercoledì proprio per via del maltempo. Insomma, il lavoro-extra non mancherà di certo nelle prossime settimane. la medesima tipologia di pettorale e grazie alla tecnologia chip offerta da Championchip leader nel mondo nel cronometraggio sportivo, verranno inseriti in una o l’altra classifica in virtù dei controlli lungo il percorso. Le novità non sono però finite qui. La Marciabianca 2011 è stata inclusa per la prima volta nel calendario nazionale della Federazione Italiana Sport Invernali. FISI che già nella passata edizione aveva inserito la Marciabianca nei propri calendari ma solo nella prova KIDS. Grazie ai contatti nati tra COL e FISI con l’organizzazione dell’evento riservato ai giovani atleti delle province di Verona, Padova e Vicenza ed ad una precisa volontà parte di un percorso di crescita qualitativa, hanno così spinto lo staff organizzativo a compiere il passo dando mandato alla locale società Us Enego Lisser affiliata FISI a compiere tutte le formalità del caso. Nulla cambia per il programma di gare riservato alle categorie giovanili che si svilupperà sempre il sabato pomeriggio in parallelo quest’anno alle premiazioni e Pasta Party per gli atleti della Marciabianca a tecnica classica. Tornando alle iscrizioni aperte da quest’oggi con tutte le informazioni disponibili sul sito w e b www.marciabianca.com , la promozione riservata a chi si iscriverà anzitempo scadrà il prossimo 31 dicembre. La richiesta di partecipazione potrà avvenire tramite iscrizione on-line e pagamento con carta di credito o con le tradizionali modalità di pagamento con c/c bancario o bollettino postale. Per tutti è fatto obbligo essere in possesso di un certificato medico agonistico. Da gennaio sino al week-end di gara il prezzo sarà poi a costo intero per aumentare nei due giorni di gara lasciando però, sino a mezz’ora dal via, la possibilità a tutti di iscriversi e vivere la grande emozione che regala il magnifico percorso tracciato nella Piana di Marcesina da tutti considerata la Finlandia d’Italia. Classifica Seconda Categoria girone F (dopo la 13a giornata): Toniolo Rino *** e S. Anna ** punti 26; Juventina Laghi * 21; Canove *** 20; Tre Ci *** 19; Bp ’93 * e Fara S. Vitale * 17; Lugo Calvene ** 16; Vallonara ** 15; Spf *** e Fides ** 12; Marola **** 11; Grantorto *** e Longa ’90 ** 8; Colceresa MPM ** 6; Breganze ** 2. (* partite in meno) Prossimo turno (12 dicembre – ore 14.30): Canove – Breganze Classifica Terza Categoria girone B (dopo la 13a giornata): Cogollo **** punti 23; Monte di Malo *** 21; Galvanauto Motta **** ed Arsiero *** 20; Asiago *** e Novoledo Villaverla *** 17; Union Pedemontana **** 15; NewTeam SS. Trinità *** 14; Zanè ***** 13; Montecchio Precalcino **** 12; Valli **** 9; S. Quirico *** 8; Azzurra Agno *****, Rozzampia **** e S. Tomio *** 6; Giavenale *** 4. (* le partite in meno) Prossimo turno (12 dicembre – ore 14.30): Union Pedemontana – Asiago Classifica Terza Categoria girone Bassano (dopo l’11a giornata): Transvector ** punti 23; S. Pietro Rosà * 20; Fellette ** 16; Junior Monticello *** 14; Aurora S. Giuseppe ** 13; Villaggio S. Lazzaro **** 12; Glc *** e S. Vito Bassano *** 10; Facca **** 8; Arsenal Cusinati ***, Real Stroppari *** e Tezze ** 6; Ospedaletto *** 1. (* partite in meno) – Glc e Junior Monticello un punto *di penalizzazione. Prossimo turno (12 dicembre – ore 14.30): Fellette – Glc 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 23 Hockey Inline Periodaccio per la Rigoni di Asiago Vipers, a secco dal 6 novembre scorso. Ora c’è la pausa, poi il Monleale per difendere l’ultimo posto per i playoff Di solito i Vipers erano abituati a sgretolare e a stabilire record, tutti in chiave positiva naturalmente, ma quest’anno, e lo si era messo in preventivo (magari non così rapidamente però), stanno ritoccando un po’ tutti i primati negativi. Prima di partire alla volta di Anglet (Francia), teatro della fase finale ad otto della Champions, la Rigoni di Asiago Vipers per la prima volta nella sua storia aveva perso due gare di fila in regular season (a Ferrara e a Trieste, sponda Edera). Ora la serie negativa è salita a quota quattro (cinque in totale, già battuto il primato negativo di quattro risalente al torneo 2007/08): sconfitta pesante a Milano (9-1, eguagliata la peggior sconfitta del 2001 all’esordio assoluto in A1) e martedì, in casa (6-9), con il Civitavecchia nel recupero dell’8° turno. Se poi ci aggiungiamo i tre ko europei arriviamo a quota sette. Asiago, in soldoni, non vince dal 6 novembre scorso (soffertissimo 8-7 in rimonta al Polet Trieste). Da non crederci. E non finisce qui. L’attacco segna poco, troppo poco: appena 32 centri, al pari del Polet e meglio solo di Cittadella (27) e Monleale (22). Il miglior marcatore è capitan Sartori (6 reti) davanti a Rossi e Longhini, con cinque gol ciascuno. Mancano finalizzatori. E la difesa? Una delle più perforate della massima serie con 51 gol incassati. Solo Polet (64) e Cittadella (65) hanno fatto peggio. Numeri, a cui non si è abituati quando si parla di Vipers, ma che fotografano impietosamente quest’annata tribolata, giunta neanche a metà del suo percorso. All’orizzonte c’è la pausa prevista dal calendario; poi sabato 18 dicembre, in via Cinque, arriverà il Monleale per l’ultimo appuntamento del 2010. Un incrocio delicato per la Rigoni di Asiago Vipers, che dovrà fare risultato pieno per allontanare fantasmi ed avversari da quell’ottavo posto che attualmente occupa e che è l’ultima posizione utile per accedere ai playoff. Da non crederci. Dal campionato all’Europa, compiendo un passo indietro, a quasi 1500 km di distanza, dove nell’ultimo fine setti- mana di novembre si è consumato un passaggio di consegne: i francesi del Rethel ed Asiago si erano spartite l’Europa (4 titoli a 3 per i francesi) in sette edizioni. In quest’ultima, invece, per la prima volta la “coppa dalle grandi orecchie” è finita in Spagna, a Valladolid. E per la prima volta le due regine continentali sono uscite dalle migliori quattro. Rethel, che ha comunque incrociato i futuri vincitori nei quarti di finale, ha chiuso al 6° posto; Asiago, come prevedibile, all’8° ed ultimo posto. Ma questi risultati sono anche lo specchio di ciò che sta succedendo nei rispettivi campionati: Rethel, dopo aver visto interrompersi l’anno scorso l’egemonia che durava da 7 anni, anche in questa stagione fatica a tenere il passo dell’Anglet (in testa con 7 punti di vantaggio), il grande deluso del weekend continentale. Asiago è ancora campione in carica, ma sta vivendo mesi durissimi e per la prima volta nella sua storia ha tante, troppe squadre da dover rincorrere. Vipers che ad Anglet si sono presentati per onorare la competizione, per provarci, o forse più per convincersi di poterlo fare visto l’organico a disposizione e qualche defezione dell’ultima ora. Vipers che di certo non hanno lesinato impegno, ma che anche nei quarti di finale contro Civitavecchia non hanno mai veramente dato l’impressione di poter affondare il vascello dei Pirati, che hanno colpito e punito in modo sistematico e pratico. Fuori dall’Europa che conta, Asiago ha disputato un buon primo tempo contro Amiens nella semifinale dal 5° all’8° posto, ma sul più bello si è fatto ingenuamente sorprendere e da lì è stato l’inizio della fine. Nella finale per il 7° posto un po’ lo stesso copione: discreto avvio; poi il progressivo calo fino alla sconfitta. Tre ko, come nel 2004, ma stavolta con passivi pesanti e ben 25 reti incassate! Successo finale per il Valladolid, due volte finalista contro Asiago, che ha rovinato la festa ai padroni di casa dell’Anglet, per la seconda volta in finale davanti al proprio pubblico (circa 2000 persone alla “Salle St. Jean”). A Trieste, invece, si è disputata, non senza code polemiche per l’organizzazione, la “Final Eight” della Confederation Cup. Successo finale (il secondo in tre edizioni) per gli “Yeti” di Grenoble, che in finale hanno sconfitto proprio l’Edera (in cui milita anche l’altopianese Tomas Ferro); terzo posto per gli spagnoli del Rubì Cent Patins dell’ex Vipers Greg Thompson, vincitori nel 2009. Stefano Angonese Final Eight Champions, Anglet (Francia) Venerdì 26 novembre. Quarti di finale: Majorca-Caen 6-3; Asiago Vipers-Pirati Civitavecchia 3-8; Rethel-Valladolid 1-4; Anglet-Amiens 3-2. Sabato 27 novembre. Semifinali: (5°-8° posto) Asiago Vipers-Amiens 2-7; Rethel-Caen 3-0; (1°-4° posto) ValladolidMajorca 3-1; Anglet-Civitavecchia 4-2. Domenica 28 novembre. Finali: (7° posto) Asiago-Caen 5-10; (5° posto) Amiens-Rethel 3-0; (3° posto) MajorcaCivitavecchia 5-4; (1° posto) Anglet-Valladolid 6-7. SERIE B – COPPA DI LEGA Nel weekend, ad Asiago, è caccia alla “Final Four”. E sabato, a tarda sera, c’è pure il derbyssimo Ferma la A1, in questo fine settimana i riflettori sono puntati sulla Serie B, che entra nel vivo della Coppa di Lega con la disputa dei tre gironi di semifinale. Uno di questi (l’unico con quattro formazioni) si svolgerà proprio ad Asiago, in via Cinque, e vedrà ai nastri di partenza le due compagini della “famiglia” Vipers, i Dinos Sacile e gli Spartans Bari. Gironcino all’italiana; le due prime staccano il biglietto per la “Final Four” del 19 dicembre. Per Asiago Vipers ed Asiago Black Vipers l’obiettivo è la doppietta. Questo il calendario (orari non definitivi al momento di andare in stampa): sabato 11 dicembre (ore 16.30) Asiago Vipers – Bari; (ore 18) Asiago Black Vipers – Sacile; (ore 20.30) Sacile – Bari; (ore 22) Asiago Vipers – Asiago Black Vipers. Domenica 12 dicembre (ore 10) Asiago Black Vipers – Bari; (ore 11.30) Asiago Vipers – Sacile. Volley Cesuna - Caseificio Pennar in costante crescita Il capitano resta in panchina Per lui il saluto di tutta la squadra La copiosa nevicata che sabato 4 dicembre ha regalato all’altopiano l’ennesimo paesaggio fiabesco ha in parte condizionato lo svolgimento della sesta giornata di campionato di Prima Divisione. Infatti se il Caseificio Pennar, la squadra maschile della P.G.S. Pallavolo Cesuna ha potuto regolarmente scendere in campo, non è stato così per La Bussola Volley Cesuna. Difatti le avversarie della squadra femminile, la formazione della Pallavolo Arzignano, non se la sono sentita di salire in Altopiano per sfidare le intemperie rifugiandosi nella possibilità concessa dalla Federazione di spostare la partita, ora programmata per il 22 gennaio prossimo. Come detto, nonostante qualche perplessità iniziale, si è disputata come da programma la partita del maschile che opponeva la squadra locale alla rappresentativa di Belvedere di Tezze. Una squadra temuta per la compattezza ed il livello di gioco in quanto già conosciuta nel precedente campionato in occasione dei Play-off promozione. Malgrado i timori iniziali la squadra del Cesuna prende bene il campo una volta iniziata la partita tanto da riuscire a rimanere sempre a stretto contatto al punteggio degli ospiti. Nel secondo set è addirittura il Cesuna a prender l’iniziativa per tutto il parziale, salvo poi, a ridosso della fase finale, lasciare agli avversari la possibilità di chiudere il set ai vantaggi. Nell’ultimo set, infine, dopo l’iniziale vantaggio del Belvedere, che sembrava essere incolmabile, gli altopianesi sono riusciti a ricucire pienamente il distacco anche se sono ancora gli ospiti a guadagnarsi il parziale nella fase finale del set. 0 a 3 il finale del match, parziali di 21-25, 24-26 e 20-25, risultato che, letto con riguardo alla prestazione esibita, porta una ventata di fiducia nell’ambiente, un passo avanti della squadra nel percorso di espe- rienza nel massimo campionato provinciale, con ancora qualche aspetto da perfezionare e con la necessità di limitare la tensione emotiva nei finali di set per riuscire a concretizzare l’attività svolta. Al gruppo, a questo punto, manca solo la soddisfazione della vittoria che continuando di questo passo non tarderà ad arrivare. Più che incoraggianti pertanto i segnali positivi che arrivano dal campo nonostante la classifica sia ancora deficitaria: dopo la sesta giornata il Campionato di Prima Divisione maschile è guidato in solitaria dall’Altair di Vicenza, unica squadra ancora senza sconfitte, a quota 18 punti; a seguire con 15 punti l’accoppiata Pallavolo Longare e Pallavolo Campiglia. Per il Cesuna ancora solo un punto all’attivo che gli consente di occupare, in compagnia del Volley Castellana di Montecchio Maggiore, il penultimo posto della classifica. Al termine della partita altre emozioni hanno preso il posto di quelle agonistiche: la squadra ha infatti colto l’occasione per tributare il proprio affetto al capitano che, evento eccezionale, ha dovuto assistere alla partita dalla panchina. Ilario De Guio sarà infatti forzatamente assente nel prossimo periodo, ad attenderlo altri riflettori e sfide di altro spessore. Un capitano che ha saputo guadagnarsi negli anni l’apprezzamento di tutti gli atleti che ha accompagnato nella crescita agonistica. Oltre ad essere stato il capofila nella costituzione della compagine maschile, passando per la formazione della squadra di misto, De Guio infatti rappresenta l’anima della squadra ed esempio da seguire per generosità, grinta ed agonismo, spirito che ha saputo ben trasmettere al coach Fabio Munari, atleta candidato a rimpiazzarlo. “In questo momento non so se il mio è un addio o forse solo un arrivederci, so che nella prossima sfida sarò accompagnato da un nutrito numero di tifosi che colgo l’occasione per ringraziare ricorrendo alla citazione di una massima di Epicuro: “Non abbiamo tanto bisogno dell’aiuto degli amici, quanto della certezza del loro aiuto”. I prossimi incontri casalinghi per le formazioni del Cesuna sono in programma per sabato 11 dicembre con l’U16 femminile che ospita al Palazzetto dello Sport di Roana alle 16,30 il Volley Sottoriva, a seguire l’U14 femminile che alle 18,30 affronterà le pari-età del Volley Towers. Per assistere agli incontri di Prima Divisione bisognerà invece attendere la settimana successiva: sabato 18 alle 18,30 c’è la sfida al maschile fra il Caseificio Pennar e la Pallavolo Longare e, subito dopo, alla 20,30 La Bussola Volley Cesuna affronterà il Packing 90 Rosà. VELOCITA’ 8 l’Altopiano Sabato 11 dicembre 2010 24 Arrivano gli assoluti “all-round” L’appuntamento è per il 18 dicembre. Fabris, Stefani e gli altri azzurri in ritiro a Collalbo per la preparazione. Dopo un inizio stagionale scialbo, gli altopianesi cercano riscatto Enrico Fabris e Luca Stefani sono in ritiro a Collalbo con gli altri azzurri. Era previsto dalla programmazione generale ma, analizzati i riscontri non proprio confortanti di inizio stagione, questo stage dicembrino assume un’importanza ancor maggiore. Dalle tre prime tappe della Essent Usu World Cup 201011, Heerenveen, Berlino ed Hamar, i due altopianesi non hanno raccolto quanto stava nei loro programmi della vigilia. I giorni da trascorrere sull’altopiano bolzanino sono quindi utilizzati anche per condurre un’approfondita verifica di quanto accaduto, ricercarne le cause e porre il necessario rimedio. Tutto questo fatti salvi gli specifici programmi di allenamento predisposti in precedenza. Obiettivo: rilanciare le quotazioni dell’intera squadra quest’anno rafforzatasi numericamente. Un incremento atteso per meglio motivare i singoli componenti così come per disporre di validi ricambi indispensabili soprattutto nelle steffette dove la formazione schierata la stagione scorsa, FabrisAnesi-Stefani, era praticamente l’unica possibile. A livello complessivo come risultato di rilievo dopo le tre tappe di “coppa” c’è solo il quarto posto della staffetta a Berlino e poco più. Enrico Fabris non è sinora andato al di là di un settimo posto sui 1500 tanto che l’interessato ammette di non aver fatto segnare i tempi che si sttendeva pur essendosi presentato al via in forma. Luca Stefani non riesce ancora a garantire fluidità e ritmo alle Tea Ravnic, speranza del pattinaggio in pista lunga L’atleta di Canove, con origini croate, è in squadra azzurra da due anni Nata a Pola in Croazia giusto vent’anni fa, Tea Ravnic lascia la sua terra d’origine con la famiglia dopo pochi mesi per trasferirsi in altopiano e dal ’98 risiede a Canove di Roana integrandosi molto bene nel tessuto sociale altopianese. Una famiglia, quella di Tea, composta da papà Robert, impiegato in una fabbrica dell’alto-vicentino, mamma Andreja Miroslavic insegnante di pianoforte e Roberta la sorella minore. “All’inizio, per sette anni, ho praticato il pattinaggio artistico sul ghiaccio dell’Odegar seguita da un tecnico russo poi – racconta Tea - arriva la svolta verso la pista lunga cui hanno contribuito pattinatori già in attività sull’anello da quattrocento metri come Luca Stefani, Matteo Rigoni e mia sorella. Tutto questo a partire dal 2004 nelle fila della Sportivi Ghiaccio Roana. Nuova disciplina ed ambiente che da subito mi sono piaciuti”. Oggi però gareggi per il Pinè: perché? “Prima di arrivare a questa società per la quale sono tesserata – continua l’atleta di Canove - ero passata al Pergine dato che ci alleniamo sempre sulla pista trentina. Mia sorella ed io avevamo familiarizzato con atleti e tecnici di quella realtà. In pratica visto che tutti o quasi gli atleti e le atlete della mia età sono raggruppate nella società dell’altopiano trentino mi sono unita a loro”. Concluso il liceo ti dedichi in via eslusiva alle “lame”. Da cosa deriva una decisione così importante? “Non è che io intenda abbandonare del tutto gli studi – racconta ancora – perché non sarebbe esatto dirlo, né lo penso, solo che in questa fase intendo dedicarmi al pattinaggio in via esclusiva. Più avanti penserò anche allo studio. Mi piacerebbe iscrivermi a scienze motorie. Sono in squadra azzurra da due anni, sono portata per le lunghe distanze, voglio lavorare per risultati che mi segnalino all’attenzione magari di qualche corpo militare. Per il momento – continua - mi alleno duramente per i Campionati Ita- sue lunghe leve e così i suoi tempi si sono alzati relegandolo nelle retrovie. Gianni Romme, il nuovo allenatore, sta lavorando duro e dovrà farlo ancora per mettere a giusto regime i suoi ragazzi. Le capacità per farlo ci sono e questo ritiro potrebbe rivelarsi la chiave di volta della situazione tanto più che in ambito giovanile, dove i tecnici del settore sono coinvolti dallo stesso coach, le prime uscite sono coincise anche con podi internazionali e record personali. La chiusura del ritiro altoatesino coinciderà inoltre con l’avvio, il 18 dicembre, dei Campionati Italiani Assoluti “all-round” dove accanto ai big saranno impegnati anche gli junior. Con un maggior numero di atleti sull’anello, il test tricolore dovrebbe risultare molto indicativo sullo “stato dell’arte” in casa azzurra con un Enrico Fabris impegnato, fra l’altro, a confermare la sua attuale imbattibilità tricolore apertasi nel 2002. R.A. Un nuovo sci club in Altopiano Ski Team Altopiano di Asiago con sede a Treschè Conca: questa la nuova società sportiva, fondata da qualche mese, che va ad aggiungersi all’elenco degli sci club già operanti negli otto comuni del comprensorio. Formatasi con un indirizzo ben preciso, praticare lo sci alpino agonistico a livello giovanile, si è messa al lavoro sin dalle primissime fasi della preparazione estiva. “Sentivamo l’esigenza di arrivare a questo traguardo – a sottolinearlo è la neo-presidente Nerina Panozzo – perché il nostro gruppo promotore non trovava una società in grado di offrirci quanto era nei nostri propositi. Di qui la decisione di fare da soli. Per il momento a vestire la nostra “maglia” sono giovani e giovanissimi delle categorie “ragazzi” ed “allievi” e c’è pure anche qualche “cucciolo”. Contiamo su due allenatori, Luigi Zattarin e Francesco La Spina, impegnatisi nel reclutamento di atleti provenienti dall’altopiano, da Recoaro Terme, da Cornedo, da Bassano del Grappa, da Arsiero. In questo senso noi applichiamo un’ottica a vasto raggio”. “Dopo aver lavorato duro quest’estate - sottolinea Francesco La Spina – allenandoci anche a Landgraaf in Olanda, dove esiste un impianto al coperto molto valido, siamo quindi passati sui ghiacciai austriaci ed italiani. Ora l’obiettivo primario è quello di partire bene dato che atlete ed atleti inseriti nei nostri ranghi già nelle scorse stagioni hanno saputo farsi valere nelle categorie di appartenenza. Faccio il nome Alberto Spagolla due anni fa campione italiano “ragazzi” di slalom gigante “. In attesa dell’avvio stagionale, si parte il 9gennaio prossimo, lo Ski Team Altipiano di Asiago può intanto vantare un primato singolare ma significativo in tema di quote rosa: la presidente Nerina Panozzo è affiancata dalla vice Sabrina Arduin. Quote rosa in pole-position, finalmente. Renato Angonese Mondiali di pattinaggio artistico a rotelle Bronzo per Anna Sartori e il Crystal Skating Team liani “all-round” in programma a Baselga di Pinè il 18 e 19 dicembre. La mia successiva stagione sarà “disegnata” in base a quanto otterrò lì ed, ovviamente, alle valutazioni degli allenatori”. La federghiaccio ha ingaggiato l’olandese Gianni Romme come capo-allenatore: hai avuto modo di essere coinvolta nel suo lavoro? “Il nuovo tecnico ci segue con interesse ed impegno. Io sto nel gruppo “neo-senior”, allenato da Giorgio Baroni, con Giulia Merlo e Francesca Lollobrigida e siamo molto soddisfatte di quanto vanno facendo per noi”. Per il momento Tea Ravnic ha comunque davanti a sé un compito impegnativo, però ce la sta mettendo tutta ed il lavoro, se ben fatto, come si sa, alla lunga paga. Sempre. Renato Angonese Il 55° Campionato mondiale di pattinaggio artistico a rotelle, svoltosi dal 24 novembre al 5 dicembre a Portimao, in Portogallo, è coinciso con l’ultimo impegno della carriera agonistica di Anna Sartori, originaria di Schio ma residente a Conco dopo essersi sposata con Gabriele Cortese. Carriera conclusa in bellezza, visto il terzo posto ottenuto dal gruppo Crystal Skating Team di Fara e Sarcedo, con cui Anna ha gareggiato negli ultimi anni, centrando numerosi successi sia a livello italiano che europeo e mondiale. La medaglia di bronzo è stata conquistata con il numero “ Galileo va all’inferno”, e il gruppo ha così riconfermato il terzo posto dei mondiali dello scorso anno disputatisi a Friburgo. Come già deciso da tempo, ora Anna lascia le gare, ma non “attacca i pattini al chiodo”, visto che metterà tutta la sua esperienza e passione a disposizione degli atleti dell’Accademia di Mason-Molvena, dove insegna agli atleti di tutte le età, a partire dai piccoli di 3 anni fino agli agonisti di 19 anni. S.B. 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 25 Scuole della Riviera: Roberto Rigoni spiega “La posizione neutrale di Asiago, Gallio e Foza” Gentile direttore, dopo aver letto le dichiarazioni apparse sullo scorso numero del giornale “L’Altopiano” dei signori Sergio Marangoni e Nadia Stefani di Rotzo, ritengo doveroso compiere alcune considerazioni alla luce delle accuse formulate nei confronti del Comune di Asiago e degli altri Comuni che hanno espresso favorevolmente il loro voto alle proposte di deliberazione ad essi sottoposte nel corso della riunione organizzata dall’amministrazione provinciale tenutasi a Vicenza il giorno 27 ottobre scorso. Ora, il lettore deve sapere che la Regione Veneto esercita le competenze che le sono proprie in materia di dimensionamento della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa (approvazione del piano regionale di dimensionamento della rete scolastica e del piano dell’offerta formativa), nel rispetto degli indirizzi di programmazione e dei criteri generali adottati dalla stessa ed in sinergia con gli enti locali – Provincia e Comuni – cui l’art. 139 del D. legislativo 112/1998 attribuisce, in relazione al grado di istruzione di competenza, i compiti e le funzioni concernenti l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione, nonché la redazione dei piani di organizzazione della rete scolastica. Pertanto, la presenza dei rappresentanti degli enti locali dell’ambito altopianese nella Commissione convocata dall’Assessore all’Istruzione della Provincia di Vicenza il 27 ottobre non era poi tanto casuale o pleonastica al punto da valorizzare, come dichiara la signora Stefani, “l’intelligenza di Enego, Lusiana e Conco che non si sono nemmeno presentati per non decidere sulle scuole d’altri” bensì doverosa, anche sotto il profilo politico, laddove scelte concernenti la pubblica istruzione di un comprensorio così complesso qual è il nostro non possono essere lasciate alla discrezionalità o all’arbitrio dell’una o dell’altra amministrazione comunale. Così rispondo al signor Marangoni, il quale attraverso un lungo e stucchevole sproloquio tutto incentrato sul concetto di “unitarietà” dell’Altopiano arroccato su una nostalgica e conveniente visione della Reggenza e delle vicende che portarono alla sua fondazione grazie ai “padri costituenti” definiti dallo stesso “fratelli cari”, si lancia in una serie di pretestuosi attacchi nei confronti dei rappresentanti dei Comuni di Asiago, Gallio e Foza, accusandoli di un vero e proprio atto di violenza perpetrato nei confronti della comunità di Rotzo. Mai come in quella occasione i Comuni intervenuti si sono dimostrati coesi nel corso di una votazione che, voglio ricordarlo, assume carattere meramente consultivo non essendo vincolante il parere espresso dal territorio nei confronti della Regione, cui spetta assumere l’ultima decisione in merito alle proposte di dimensionamento scolastico avanzate dalla Provincia. La coesione è emersa quando si sono votate favorevolmente le proposte formulate dai comitati dei genitori e quando il Comune di Roana ha avanzato la propria proposta di mantenere attivo soltanto il plesso insistente presso la frazione con la conseguente chiusura di quello di Rotzo. Proposta ritenuta a posteriori dal mio Comune legittima quanto quella – seppure discutibile sotto il profilo logistico e dei costi a carico di tutta la Comunità – avanzata dai tre comitati dei genitori. L’estensore della lettera esprime, poi, una valutazione personale su come avrebbero dovuto votare i Comuni magari attraverso il ricorso ad un “voto di astensione”, a suo dire, meno compromettente e, comunque, meno idoneo a rappresentare una scelta, posto che “non ha nessun senso votare a favore di provvedimenti in contrasto fra loro e pensare che tutto si azzeri”. Penso che questo ragionamento non tenga conto della valenza positiva attribuita dai Comuni di Asiago, Gallio e Foza al lavoro svolto dai tre comitati dei genitori e sia oltretutto offensivo per l’intelligenza di chi lo compie alla luce di quanto realmente accaduto nel corso della riunione il cui integrale contenuto emerge chiaramente dalla trascrizione di quanto illegittimamente registrato in quella sede. Capisco la delusione di chi voleva che le cose andassero diversamente, non capisco la strumentalità delle accuse formulate all’indirizzo dei rappresentanti dei Comuni che hanno deciso di sostenere le proposte provenienti dai Comuni di Roana e di Rotzo, senza compiere alcuna differenza, tra i due “cari fratelli”. Eppure, gli interventi apparsi sulla stampa in questi giorni sono improntati sull’accusa di tradimento perpetrata nei confronti di Rotzo senza mai porre l’accento – volutamente e strumentalmente – sul voto di astensione dell’assessore provinciale Martini o su quello contrario e determinante del dirigente Venturella il quale, contrariamente a quanto hanno fatto i rappresentanti dei Comuni di Asiago, Gallio e Foza, ha votato contro alle proposte avanzate dai comitati dei genitori ritenendo maggiormente congrua la proposta di chiusura della Scuola Elementare di Rotzo ed il mantenimento del plesso di Roana. “E perché se tutte e quattro le mozioni sono state approvate alla fine ne è prevalsa solo una?” Si chiede il firmatario della lettera facendo finta di non conoscere chi sia l’artefice del voto determinante che ha portato all’approvazione della delibera di chiusura della Scuola di Rotzo; dico io”e perché ai votanti intervenuti non è stata sottoposta la proposta di chiusura del plesso di Roana ed il mantenimento di quello di Rotzo?” La logica della politica “cafona” di cui parla il signor Marangoni è proprio quella di chi tende a scaricare la colpa dei propri insuccessi sugli altri senza soffermarsi con atteggiamento autocritico sulle gravi lacune del proprio operato. Tanto è dovuto per chiarezza di informazione nei confronti dei lettori onde evitare inutili e fuorvianti speculazioni su una votazione il cui esito non è certamente dipeso dalle posizioni neutrali assunte dai rappresentanti dei Comuni di Asiago, Foza e Gallio intervenuti con spirito costruttivo alla deliberazione della commissione convocata dall’Amministrazione Provinciale. Roberto Rigoni Vicesindaco di Asiago Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne Ricordarle una volta l’anno non basta a cura del Centro Veneto progetti donna Padova Il 25 novembre è stata la Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne . Un’occasione per denunciare quanto questo fenomeno sia ancora troppo nascosto e sommerso. Una giornata importante per riflettere e pensare ai milioni di donne che in tutto il mondo, ogni giorno, sono vittime di violenza. Vorremmo che questa giornata fosse l’occasione per un impegno concreto per contrastare la violenza contro le donne. Chi lotta ogni giorno al fianco delle donne sa quanta fatica ci vuole per farsi ascoltate e per vedere riconosciuto ciò che si denuncia come violenza. È una difficoltà che si vive nel quotidiano, quando una donna rac- conta quello che succede dentro le mura domestiche. Quelle mura che dovrebbero offrire serenità e amore, sono sempre più spesso, invece, teatro delle violenze più atroci, siano esse fisiche, che lasciano segni visibili, o psicologiche, che annientano l’autostima delle donne, oppure economiche, che arrivano a schiavizzare. Sono tutti tipi di violenza che le operatrici del Centro Veneto Progetti Donna-Auser accolgono nei racconti delle donne che si rivolgono a loro per ottenere sostegno, aiuto, consigli e assistenza legale. Nel 2010 sono già più di 200 le donne che sono passate dal Centro, più di 20 al mese, un gran numero se si pensa che solo 2 anni fa erano solo la metà, poche se si pensa che solo una piccola percen- tuale ha il coraggio di denunciare la violenza subita. In 20 anni di attività il Centro Veneto Progetti Donna ha incontrato migliaia di volti, ascoltato le loro voci, offerto sostegno e aiuto. Molte cose sono migliorate, sono stati fatti molti passi avanti, sia a livello istituzionale, sia a livello di opinione pubblica. Oggi si parla di violenza di genere, quasi tutti ne conoscono il significato, abbiamo visto i muri tappezzati dalle campagne di sensibilizzazione, eppure il problema esiste e i numeri fanno paura. Per questo una sola giornata non basta . E’ necessario che i media e le istituzioni considerino la lotta alla violenza sulle donne come una priorità e un principio fondamentale delle loro azioni e politiche. Non è sufficiente considerare la violenza un problema occorre considerarla una vera e propria emergenza, e come tale va affrontata e combattuta a tutti i livelli e in tutte le sue manifestazioni. In Italia le donne uccise da partner, o ex- partner o da parenti nel 2010 sono state 115. Non possiamo più accettare che i femminicidi occupino le prime pagine dei nostri quotidiani. Per questo vogliamo ricordare tutte le donne vittime di violenza, tutte le Zineb, Luana, Eleonora, e molte altre, mute testimoni di una lotta a cui non ci si deve arrendere. Vogliamo fare nostro l’elenco delle cose che le donne non vogliono mai più sopportare (di Arabella) : Avere paura di uscire quando cala il buio-Avere paura di uscire con il cane quando fuori non c’è nessuno - Avere paura di un marito geloso - Essere picchiata da un marito geloso Essere uccisa da un marito geloso - Non poter indossare un abito corto sui mezzi pubblici - Essere molestata in metropolitana - Sentir dire di essere state molestate perché si indossava un abito corto - Essere licenziate perché si vuole avere un figlio - Non trovare lavoro perché si è brutte - Non trovare lavoro perché si è troppo giovani - Non trovare lavoro perché si è troppo vecchie - Avere paura di non essere accettata perché arrivano le rughe sul viso - Essere presa in giro perché si piange davanti a un film - Essere stuprata, molestata, insultata - Vedere le donne rappresentate costantemente come veline o come escort - Essere considerata intelligente e quindi pericolosa - Essere considerata bella e quindi stupida. 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 26 Hockey Inline a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 11 a venerdì 24 dicembre 2010 L’11 dicembre è il 345° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 20 giorni alla fine del 2010. Sabato 11 S. Damaso Domenica 12 III d’Avvento Lunedì 13 S. Lucia Martedì 14 S. Giovanni della Croce Mercoledì 15 S. Maria Crocifissa Giovedì 16 S. Albina Venerdì 17 S. Lazzaro Sabato 18 S. Graziano Domenica 19 IV d’Avvento Lunedì 20 S. Liberato Martedì 21 S. Pietro Canisio Mercoledì 22 S. Francesca Cabrini Giovedì 23 S. Giovanni da Kety Venerdì 24 S. Delfino di Bordeaux Storie di santi: 16 dicembre, santa Albina (Cesarea, 238 – 250). Riconosciuta come santa e martire dalla Chiesa cattolica, fu molto venerata nell’antichità come esempio di vergine cristiana coraggiosa anche se giovanissima. Nata a Cesarea e appartenente alla gens Albina, un’antica stirpe romana, era una fanciulla molto bella e nota in città perché dotata di grande intelligenza, ma anche di grande pietà verso il prossimo. Quando l’imperatore Decio, al potere dal 249 al 251, decise di restaurare e promuovere la religione romana, stabilì l’obbligo per tutti i cittadini romani di sacrificare agli dei dello Stato; in cambio avrebbero ricevuto un libellus, una sorta di certificato attestante l’espletamento del sacrificio. Albina si rifiutò di sacrificare agli dei dichiarando: “Io mai cesserò di confessare la mia fede in Cristo, mio Signore, nel quale confida l’anima mia ed in onore del quale io elevo la mia lode”. Fu quindi decapitata, e il suo corpo, posto in un’imbarcazione assieme a quello di altri cristiani, fu lasciato andare alla deriva nel Mediterraneo, approdando alla spiaggia di Scauri, dove fu pietosamente raccolto e seppellito a Gaeta insieme a quello di Sant’Erasmo. Dicembre in cucina: lo zampone e il cotechino risalgono al secolo XVI, precisamente nel 1511, quando le milizie di Papa Giulio II assediarono la città di Mirandola. In quell’occasione, gli abitanti del posto si ingegnarono ad insaccare la carne di maiale nella cotenna, inventando il cotechino, e, successivamente, nelle zampe, dando origine allo zampone. La diffusione di questi prodotti nelle zone limitrofe iniziò a essere più consistente verso la fine del 1700, quando, con l’evoluzione dell’economia rurale zootecnica, alcune botteghe salumiere locali si diedero una struttura industriale. Come accade per tutti i salumi cotti, purtroppo anche lo zampone e il cotechino contengono nitriti, additivi potenzialmente cancerogeni. Inoltre è consentito l’uso di glutammato, esaltatore di sapidità. L’areale di produzione dello zampone e del cotechino è piuttosto vasta e comprende molte province a cavallo tra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Quello che viene infilato nella pelle della zampa suina è in definitiva, un impasto di carne magra di maiale, così composto: 35% di muscoli di spalla, estensori e flessori della gamba, 30% di cotenna macinata e 30% di parti carnose e ghiandolari del guanciale. A tutto questo vengono aggiunti sali, aromi e spezie varie (noce moscata, cannella, ecc.). Il cotechino è comunque molto più antico dello zampone, ed è nato come insaccato povero: veniva consumato abitualmente col minestrone e con la zuppa di legumi. Proverbio del mese: A santa Lùssia na ponta de ùcia. Il proverbio intero recita: “A Santa Lùssia na ponta de ùcia, a Nadal un passo de gal, all’Epifania un passo de strìa e a Sant’Antonio un passo del demonio”. Traduzione in lingua italiana: A Santa Lucia una punta di spillo, a Natale un passo di gallo, all’Epifania un passo di strega e a Sant’Antonio un passo di demone. Significato e origini: questo detto popolare, con le sue metafore vuole ricordare il passaggio del solstizio d’inverno che arriva il 21 dicembre e segna l’inizio dell’allungarsi del dì sulla notte. Secondo il detto le giornate iniziano ad allungarsi anche se di pochissimo dal 13 dicembre (Santa Lucia), per poi aumentare i minuti di luce sempre più significativamente a Natale, all’Epifania e a Sant’Antonio (il 17 gennaio) e continuare nei mesi successivi. Poi ancora: A Santa Lussia el fredo crussia. La data in cui si festeggia la santa è il 13 dicembre, giorno in cui nel calendario giuliano (il Calendario di Giulio Cesare rimasto in vigore sino al 1582, quando fu sostituito da quello gregoriano di papa Gregorio XIII) cadeva proprio il Solstizio Invernale (oggi data che spetta al 21 dicembre). Infatti il giorno fu dedicato dalla Religione Cattolica alla santa della Luce, Lucia appunto. Ma ciò che più sorprende, sono le somiglianze tra la tradizione scandinava e quella veronese o padano-alpina: Lucia in Norvegia comandava una schiera di folletti e di spiriti dei boschi alla guida di una sfrenata cavalcata sulla neve fra gli abeti. Nel nostro folklore Lucia è annunciata da un frastuono di campanacci, corni e ferraglie, proprio a ricordo dell’atavica cavalcata del fantasma, che tuttora, anche in alcune zone del Veneto, arriva a cavallo, anche se soltanto di un ‘musseto’ (asinello). Il Giornale pubblica le Vostre lettere! Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail: [email protected] Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile riceverle via posta elettronica. E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo: Piazzetta delle Poste n.3 36012 Asiago Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di telefono del mittente. La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre, modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto. ARIETE Non insistete se qualche ostacolo imprevisto vi impedisce di prendere una decisione: vuol dire che il destino vi consiglia un maggiore approfondimento prima di passare all’azione. Giove e Urano sono nel vostro segno per indurvi a riflettere su tutti gli aspetti del problema che vi sta a cuore, specie se si tratta di affetti o di questioni di denaro. TORO Potete permettervi di parlare sinceramente solo con chi conoscete bene, mentre vi conviene tacere con chi, sotto sotto, sogna di farvi cadere in un tranello per mettersi al vostro posto. Con Nettuno nel segno potrete fare centro, ma anche, ahimè, essere vittime di una illusione che per fortuna sarete in grado di riconoscere a prima vista, purché stiate in guardia. GEMELLI Facendo leva su argomenti ineccepibili potrete sostenere le vostre ragioni e tener duro in una situazione complicata. Plutone nel vostro segno vi dà la forza di resistere a ogni inopportuna sollecitazione, rendendovi più autorevoli non soltanto nella vita di relazione, ma anche nei rapporti di lavoro. Non ascoltate chi vorrebbe indurvi a un inutile compromesso. CANCRO Con Marte e Mercurio nel segno, un po’ di confusione è inevitabile, ma non negativa: vi aiuta a guardare a fondo di una situazione nella quale non sapete bene come muovervi. Potete risolvere il problema soltanto con un atto di coraggio, ammettendo un vostro torto e chiedendo umilmente scusa al partner o a chi ce l’ha con voi. LEONE I vostri desideri sono realizzabili, però il destino vi suggerisce di attendere tempi migliori per una iniziativa coraggiosa e rischiosa. Non sottovalutate un ostacolo che potrebbe interferire nella vita di relazione: per superarlo può essere sufficiente un atteggiamento paziente e tollerante. Non colpevolizzate il partner, che potreste invece coccolare un po’! VERGINE La vostra capacità di comprendere è messa a dura prova da Saturno, che vi spinge verso la critica: meno male che Venere, tornata per poco nel vostro segno, addolcisce il rapporto d’amore, facilitando una maggiore comprensione dei bisogni del partner. Una riflessione su un aspetto che non avevate ancora notato, è solo opportuna, ma determinante. BILANCIA Nell’incertezza è meglio non agire piuttosto che assumere atteggiamenti ambigui e contraddittori: la vostra aspirazione alla chiarezza e alla precisione potrebbe soffrirne, ma per una volta date credito al vecchio detto secondo il quale il silenzio è d’oro. Muovetevi con circospezione, magari anche ammantandovi di un sottile tocco di mistero. SCORPIONE Senza sottovalutare il favore di Marte e Mercurio, che influenzeranno positivamente il vostro umore e la vostra disponibilità ai rapporti, muovetevi con tempismo, tenendo ben presente ogni aspetto della situazione che più vi sta a cuore. Se avete qualche dubbio è giunto il momento di chiarire ogni problema. Il destino vi sorriderà se saprete cogliere un segno positivo e inatteso, che può sbloccare ogni incertezza. CAPRICORNO Tenete nella giusta considerazione le ragioni degli altri, senza però farvi trascinare in impegni che non vi interessano e che ci costerebbero troppo. Nelle questioni finanziarie e nello shopping evitate ogni spreco che, con Marte e Mercurio opposti al vostro segno, potrebbe costituire una pericolosa tentazione. Nell’amore, invece, ogni iniziativa è positiva. ACQUARIO Vi sentite demotivati nelle più elementari iniziative e non avete neanche voglia di sostenere le vostre giuste ragioni: poco male, un po’ di riposo e una pausa di riflessione vi servirà e vi eviterà sforzi inutili. Potete però offrirvi qualche inedito lusso, come un acquisto imprevisto o una cena in un ristorantino alla moda, dove concedervi qualche ghiottoneria. PESCI Prendete il coraggio a due mani e cominciate a mettere in pratica i buoni propositi finora affrontati soltanto con il pensiero. Venere e Saturno all’apposizione del vostro segno consigliano di dare la massima attenzione all’aspetto pratico della vita di relazione: controllate i costi del rapporto di coppia e agite di conseguenza, eliminando ogni spreco. 8 Sabato 11 dicembre 2010 I neolaureati dell’Altopiano Il 1 dicembre Silvia Basso è diventata Dottoressa Magistrale in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale con 110 e lode per la gioia dei genitori, del nonno e di tutti gli amici. Il 26 novembre scorso, all’Università degli Studi di Trento, Andrea Alberti di Foza ha conseguito la laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Per il suo primo traguardo raggiunto si congratulano con lui i genitori Giuseppe e Milena, il fratello Simone, i nonni, gli zii, i cugini e tutti gli amici. Dalle ore 8.45 di sabato 11 alle ore 8.45 di sabato 18 dicembre ROANA: Farmacia di Roana sas della dr.ssa Silvia Passuello- Piazza S. Giustina, 23 FOZA: Farmacia della dr.ssa Gilda Scaffidi Militone – Via Roma, 7 Dalle ore 8.45 di sabato 18 alle ore 8.45 di sabato 25 dicembre GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano Dalla Valle – Via Prestinari, 34 ROTZO: Farmacia della dr.ssa Anna Bottura Via Roma, 9/a l’Altopiano Grande successo per la 6^ edizione della “Festa della Patata di Sculazzon” Ma…ci siamo persi qualcosa? Ce lo siamo chiesti nel vedere affissi manifesti molto ben curati che pubblicizzavano la “Festa della patata di Sculazzon”! Vuoi vedere che nella contrada di Treschè Conca a ridosso della Val d’Assa, in linea d’aria così vicina alla rinomata “campagnetta” di Rotzo dove si coltivano i famosi tuberi, crescono patate che, forse grazie a qualche felice combinazione ne subiscono l’influenza permettendo produzioni altrettanto buone? “Biologiche e molto saporite” così gli abitanti di Sculazzon definiscono le patate che negli orti e nei campi della località roanese quasi tutti coltivano. Ma da qui a pensar di far concorrenza a Rotzo ce ne passa…! In realtà l’idea di ritrovarsi a tavola per assaporare insieme piatti a base di patate di Sculazzon, è nata anni fa al bar, precisamente al Tre Garofani, da Davide Salvarani e da Moreno Frigo Baleti, “produttore” di patate che si è offerto di mettere a disposizione parte del suo raccolto per una cena fra amici. Insomma, per far festa ogni occasione è buona, ed è questo il vero spirito che anima la “Festa della patata di Sculazzon”, che piano piano ha visto sempre più persone aderire, tanto che dall’anno scorso per poter ospitare tutti, si è scelto di “trasferirsi” al Kubelek. L’idea di far festa gustando piatti a base di patate si è rivelata assai azzeccata, visto che quest’anno, alla Un istrice a spasso per l’Altopiano Già che un istrice, mammifero non autoctono della zona, si trovi sull’altopiano è un fatto strano ma che questo vada a spasso durante l’inverno con campi e boschi innevati rende la cosa eccezionale. Infatti è stato con grande stupore che gli agenti della polizia provinciale hanno raccolto la segnalazione di un automobilista di passaggio che notava l’animale a bordo strada. L’istrice, un maschio di circa 4,5 kg, era rimasto vittima di un investimento lungo la provinciale del Costo in località Gaiga. Passato lo stupore, ora gli agenti provinciali vogliono capire come l’istrice sia arrivato sull’altopiano. Tra le ipotesi c’è che l’animale sia stato trasportato a bordo di qualche camion ma anche che l’animale abbia “emigrato” dal basso vicentino dove oramai è diventato di casa. G.R. Citazioni Francescane a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Roana Domenica 12 dicembre ASIAGO: TOTAL Via Autieri d’Italia Domenica 19 dicembre ASIAGO: IP Via Rendola, 54 SPAZIO CINEGHEL HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE Venerdì 10 dicembre ore 20,30 Sabato 11 dicembre ore 20,00 e 22,00 Domenica 12 dicembre ore 17.30 20.30 A NATALE MI SPOSO Venerdì 17 dicembre ore 20,30 Sabato 18 dicembre ore 20,00 e 22,00 Domenica 19 dicembre ore 17,30 e 20,30 27 “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.” San Francesco d’Assisi 6^ edizione dell’appuntamento, hanno partecipato ben 168 persone (nonostante alcuni assenti ingiustificati), non solo da Treschè Conca, ma anche dai paesi vicini e addirittura da fuori altopiano. Un quintale di patate è stato messo a disposizione dal Moreno Baleti, qualche altro partecipante ha contribuito portando un po’ delle proprie, ci hanno pensato poi Gigi, Gian e tutto lo staff del Kubelek a preparare e servire una cena completa dall’antipasto al dolce, tutto con le patate di Sculazzon, nella consueta atmosfera allegra che caratterizza gli incontri conviviali allo Zovetto. Per concludere in bellezza, alla cena è seguita l’animazione musicale di Pomponio, facendo proseguire la festa fino a mattina. Silvana Bortoli l’Altopiano Sabato 13 novembre 2010 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Stefano Angonese, Luigi Frigo Bettinado, Giovanni Dalle Fusine ,Cesare Pivotto, Giulia Panozzo, Beppa Rigoni Scit, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Renato Angonese, Amerigo Baù, Cristian Comelato, Riccardo Mosele, Andrea Benetti, Ilario De Guio, Sergio Frigo, Sergio Bonato, Marco Rigoni, Daniele Paganin Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro Impaginazione: Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale - Grafica Altopiano Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova 8 Sabato 11 dicembre 2010 l’Altopiano 28