una valanga di polemiche - Il Giornale dell`Altopiano

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una valanga di polemiche - Il Giornale dell`Altopiano
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
www.giornalealtopiano.it
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
N. 335 - ANNO XIII - EURO 1,50
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
SOS ALLUVIONE
Tra gli angeli della rete
in aiuto agli alluvionati c’è
anche Roberta Strazzabosco,
una giovane asiaghese
Pagina 8
ASIAGO
SABATO 11 DICEMBRE 2010
Pagina 4
Sul COSAP si spacca il consiglio
I segni evidenti di una
maggioranza sempre più in crisi
La magia
del Natale
Digitale Terrestre
Il difficile passaggio al nuovo
sistema lascia un migliaio di
altopianesi senza televisione.
Le spiegazioni degli esperti
Pagina 6
CONCO
ROANA
Gli Alpini e
Donatori
ristrutturano
l’edificio
comunale
in Val Lastari
Presentato
il PAT
L’edificazione
aumenterà del
Pag. 23
25 per cento
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Il vicesindaco
di Asiago
Roberto Rigoni
risponde alle
lettere sulla
vicenda delle
scuole della
Riviera
Pagina 25
Grafica Altopiano
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Pagina 10
ROTZO
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
Sgombero neve:
una valanga
di polemiche
Pagina 3
Pattinaggio Velocità
Fabris, Stefani e Ravnic verso
gli assoluti “all round”
Pagina 24
Le prime prove
tecniche d’inverno
fanno flop, ma per
il sindaco tutto
è andato bene
di Stefania Longhini
A guardarlo ora non si direbbe, sembra quasi bello, ma dell’albero della piazza di Asiago
si sono lamentati in molti. Appena issato, in sostituzione del
primo scelto, che il sindaco
aveva giustamente ritenuto indegno per una piazza come la
nostra, gli mancavano addirittura alcuni rami, aggiunti poi
come si fa con le exstension
per signora. Inevitabili le esclamazioni del tipo: “Ma con i milioni di abeti che abbiamo in
altopiano possibile che non si
riesca a trovarne uno decente?”. Qualche addobbo che
lo renda più carino alla luce del
giorno però ci vorrebbe. Guardate a pagina 2 la foto di quello
che abbiamo regalato alla città
di Parma, fa effetto no? Beh,
forse anche troppo! Pure sulle
luci le opinioni si spaccano: il blu
psichedelico, secondo alcuni creerebbe qualche problema alla
vista. Continua a pagina 2
ALPINI
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Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
2
Aperta la stagione invernale tra nuove iniziative, critiche e perplessità
La magia del Natale
ATTUALITA’
Asiago cerca il “giusto mezzo” tra poesia e funzionalità
Continua da pagina 1
Insomma, lo guardi qualche
secondo e non ci vedi più.
Eppure al momento della sua
accensione, nel pomeriggio di
domenica 5 dicembre, lo stupore espresso dai tanti bambini presenti in piazza con un
eloquente e spontaneo
“Ooohhh!” ci ha fatto capire che la magia c’è sempre
ed è grande. Guardandola
con gli occhi dei bambini, la
nostra città, nel ponte appena trascorso dell’Immacolata, è apparsa davvero incantata con i suoi mille luccichii,
la neve da calpestare e con
la quale giocare anche in
strada, gli alberi interamente
ricoperti dalla bianca coltre,
le casette dei mercatini, la
Prima del
restyling
“villetta” (perché non è una
semplice casetta, ed è costata pure parecchio!) di Babbo
Natale, la pista ghiacciata sulla quale scivolare felici. Un
paese da favola! Ai cavalli
della giostrina, con le strade
del centro lasciate praticamente “nature”, potevano far
compagnia quelli veri con le
troike; ci mancavano poi le
slitte di BabDopo il
bo Natale
restyling
trainate dalle
renne e il
quadro sarebbe stato
completo. Un
sogno Asiago
così, non c’è
che dire! Ma
per permetterci un centro dedicato
quasi esclusivamente ai
p a s s i
vacanzieri, un
centro che sembra uscito
dalle pagine di un libro di
Andersen, regno della gioia,
dell’incanto e della spensieratezza, ci vorrebbe una valida alternativa per il traffico, per chi si deve spostare
da un paese all’altro, per chi
deve lavorare: strade libere
su cui circolare abbastanza
agevolmente (non si chiedono autostrade, siamo pur
sempre in montagna!) e anche parcheggi, grandi parcheggi a portata di mano.
Una rete di infrastrutture che
manca. Fatto che consiglierebbe di trovare un decisamente difficile compromesso tra il quadro da cartolina
e le esigenze della
quotidianità di chi, anche anziani, ad Asiago ci vive. Un
compromesso (ma esiste?)
che accontenti tutti, turisti e
residenti. Allora ha ragione
il sindaco a lasciare appositamente la neve per le stra-
Da quando siamo entrati in Trentino?
Battuta sentita durante l’accensione dell’albero “Siamo
entrati in Trentino e nessuno
c’è l’ha detto”. A provocare
la battuta il fatto che ad accompagnare l’accensione dell’albero natalizio di Asiago è
stata la banda musicale di
Folgaria, località turistica trentina qualche volta partner commerciale ma soprattutto diretta concorrente di Asiago e dei
sette Comuni.
Una situazione che l’assessore al turismo di Asiago Roberto
Rigoni spiega così: “Per
reperire bande musicali che
fanno da sfondo alle nostre
iniziative turistiche ci affidiamo ad una agenzia. Questa
agenzia trova le bande musicali con un costume che si
addice alle nostre manifestazioni; bande musicali tutte di
località turistiche competitors
di Asiago sempre che non si
voglia la banda in costume
marittimo. Chi critica ha scoperto l’acqua calda ecco perché questo assessorato, così
avventato e improvvisato secondo i detrattori, ha avviato i
corsi per la costituzione della
banda musicale “Città di
Asiago”. Ecco, per ovviare
definitivamente a questo problema, spero di vedere quelli
che criticano partecipare numerosi ai corsi”. Ma rimane anche che alcuni operatori
“bipartisan” utilizzano indistintamente le due località (o azien-
de o nomi appartenenti alle
due località) per promuovere
i propri servizi causando, delle volte, della confusione nell’utente finale. “Si anche al
Consorzio Turistico è giunta
questa informazione – risponde Rigoni attualmente presidente dell’ente promozionale
Asiago7Comuni – Se questa
notizia si rivelasse fondata
costituirebbe una grave irregolarità. E qualora queste
azioni promozionali fossero
sostenute con fondi provenienti dal Consorzio Turistico
per la promozione turistica
altopianese potrebbero emergere profili penali di responsabilità. Stiamo comunque
compiendo i dovuti accertamenti a seguito dei quali prenderemo le dovute decisioni”.
Gerardo Rigoni
de, per creare una bella
immagine turistica, o forse le critiche piovute a valanga sul Comune per un
servizio di sgombero inefficiente sono comprensibili?
Va bene creare diverse attrattive, vedi la pista ghiacciata davanti al duomo, ma
se poi mancano i soldi per
spalare e rendere la città
transitabile in tutta sicurezza che si fa? Il bilancio di
certe scelte si tirerà, come
sempre, a fine stagione. E
speriamo che non sia un’altra
di quelle stagioni fiacche che
mettono in ginocchio il tessuto
commerciale ed economico
del paese perché dispiace e fa
L'albero nella piazza di
Parma donato da Asiago
riflettere il vedere nel centro
di Asiago più di un negozio con
merce in liquidazione totale per
chiusura definitiva.
Stefania Longhini
LE NIUZ DI PEPPINO MORDEGAN
Il Trentino ci è vicino
Dopo i vari problemi legati a reperire un Albero di Natale per
il centro di Asiago si e’ trovato un accordo per la prossima
stagione con il Comune di Folgaria, nota localita’ sciistica del
Trentino vicino. Oltre a concedere la Banda Musicale, come
quest’anno, per la cerimonia dell’Accensione si e’ offerta di
donare l’Albero per la prossima stagione invernale. Durante
la manifestazione verranno distribuiti volantini e Pessi per
tutti fino al Primo di Aprile!
Peppino Mordegan
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l’Altopiano
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Strade e marciapiedi in condizioni pessime
Il servizio di sgombero neve in occasione delle prime e abbondanti nevicate di questo inverno, ha mostrato
gravi carenze. La minoranza, facendo proprie le lamentele dei cittadini, ha presentato un’interrogazione
Lo sgombero della neve su
strade e marciapiedi: un servizio che ad Asiago, in occasione delle prime e abbondanti
nevicate di questa stagione, ha
mostrato gravi carenze in termini di puntualità ed efficienza. Copiose come la bianca
coltre, sul Comune sono cadute
le lamentele da parte di cittadini e turisti. Lamentele prontamente colte dalla minoranza
consiliare che ha presentato al
sindaco un’interrogazione a risposta scritta sulle cause di tale
inefficienza e sui provvedimenti
che s’intendono adottare per
offrire un servizio adeguato.
Una questione di sicurezza prima di tutto, ma anche d’immagine. “Riteniamo – spiega il
gruppo di minoranza della lista
Per Asiago - che il buon nome
della nostra città richieda un
servizio di pulizia della neve più
attento e quantomeno in
sintonia con la premura che
l’amministrazione riserva al
“tempo libero”, ponendo a strade e marciapiedi, che non presentano una adeguata
transitabilità, soprattutto per gli
anziani e i bambini, almeno la
medesima attenzione che viene riservata alla pista di ghiaccio all’aperto davanti al duomo”.
Secondo il capitolato di sgombero, l’uscita dei mezzi dovreb-
be scattare quando lo strato di
neve raggiunge circa i 10 centimetri, su chiamata dell’addetto
comunale.
“Ma i mezzi – si mette in evidenza nella premessa all’interrogazione - sono entrati in servizio molte volte ben oltre lo
spessore di capitolato, con
grandi disagi per la circolazione”.
“Anche per quanto concerne le
misure di antiscivolamento con
lo spargimento del ghiaino sia
sulle strade che sui marciapiedi – continua la minoranza, facendosi portavoce di molti cittadini - le carenze sono state
palesi: ci sono infatti state riferite numerose cadute con effetti traumatici. Le operazioni
di asporto hanno subito ritardi
Ristorante
CASA
ROSSA
località Kaberlaba - Asiago
info 0424-462017
BIRRERIA
PIZZERIA
Sono aperte le prenotazioni
PranzodiNatale
CenonediFineAnno
M
Sabato 11 : BAND-HIT d us
al ic
Sabato 18 : MIDNIGHT V a
ivo
SPAGHETTI
e rallentamenti da ritenersi non
giustificati; le strade periferiche e di contrada sono state
dimenticate per ore prima di
avere il servizio, provocando
le giuste lamentele dei residenti, e, a tutt’oggi, molti marciapiedi, anche in zone centrali, sono del tutto impraticabili, con grave rischio per i
pedoni costretti a transitare
sulla sede stradale”. La proposta avanzata dalla minoranza, per un necessario miglioramento di un servizio così
importante, è quella di rivedere l’intero sistema del “piano neve”, ove esistente,
accorpando nei singoli lotti
appaltati l’intero servizio
(sgombero, asporto, pulizia
marciapiedi e spargimento
ghiaino) di modo che sia direttamente gestibile da ogni
singolo appaltatore il servizio
omnicomprensivo per ciascuna zona, come peraltro già
fanno altre amministrazioni in
altopiano”.
“In ogni caso – conclude la
lista d’opposizione – si dovrà
rendere più tempestive sia la
“chiamata” dell’addetto comunale che le indicazioni per
mettere in sicurezza l’intero
sistema della viabilità.
Stefania Longhini
Ma per il sindaco il servizio
è stato svolto in modo adeguato
“Non c’è stato a mio avviso
tutto il disservizio denunciato
dalla minoranza”. E’ in sintesi
la risposta del sindaco Andrea
Gios all’interrogazione presentata dal gruppo “Per Asiago”
in merito ad uno sgombero
neve ritenuto inefficiente. Risposta data verbalmente in
apertura di consiglio comunale
lunedì 6 dicembre. “Con questo tipo di nevicate – ha spiegato Gios - con circa 75 centimetri di neve caduti in più
giorni, la pulizia di 53,200 km
di strade urbane ed extra urbane non si fa in dieci minuti, i
mezzi per fare l’intero giro della rete impiegano diverse ore.
Le uscite sono state fatte in
modo ordinario. Il servizio è
stato fatto, a mio avviso, in
modo adeguato e se ci sono stati
problemi sono da attribuirsi a
cause di forza maggiore. In
quanto ad eventuali responsabilità, queste vanno attribuite
solo al sindaco, non siamo abituati a scaricare le colpe sui dipendenti comunali”.
“Sottolineo altresì – ha
puntualizzato - che il fatto di
aver lasciato la neve nelle vie e
piazze del centro per questi
giorni è stata una precisa scelta per offrire ai turisti del ponte
dell’Immacolata un’immagine
accattivante del nostro paese.
Credo che per il turismo qualche mucchio di neve in centro
faccia solo che bene”. Gios
ha poi spiegato che il servizio
di pulizia della neve è suddiviso
in 14 lotti con 10 ditte
appaltatrici ed ha in sostanza
ammesso che, con un maggiore investimento, potrebbe essere migliorato. “Sicuramente
– ha sottolineato il primo cittadino – è un servizio che va gestito in modo diverso rispetto a
quello che si è fatto negli ultimi
trent’anni. Abbiamo a tal scopo già fatto, per poterci rego-
lare, un’analisi approfondita
di quanto successo dal 2004
ad oggi. Si va da un minimo di
3 sgomberate ad un massimo
di 16 per lotto. La spesa media e di 98 mila euro per lo
sgombero e 55 mila euro per
il ghiaino. Abbiamo già fatto
un’ipotesi di ripartizione delle
spese tra i vari lotti, con un
ipotesi di 70 mila euro per lo
sgombero da suddividere tra
tutti. Cosa che non consente
agli appaltatori di fare investimenti per l’acquisto di attrezzature adeguate e moderne. Si
tratta di garantire entrate assicurate, da spartire su 5 o 6 anni,
tale da consentire loro oltre che
di avere una certa marginalità
anche di acquistare nuovi mezzi. Non siamo arrivati in tempo
ad una soluzione adeguata e
questo ci ha spinto ad una proroga dell’appalto per un anno”.
“Per quanto riguarda i marciapiedi – ha concluso il sindaco -
faccio presente che esiste
un’ordinanza del Comune di
Asiago che impegna ogni cittadino a tenere pulito quello davanti alla propria abitazione. Mi
auguro che i cittadini abbiano
senso di appartenenza a questa
comunità e vogliano avere una
partecipazione attiva ed operosa alla vita del paese, senza dover aspettare sempre intervento della municipalità”.
Gerardo Rigoni
Cosa succede quando arriva la neve nel resto del mondo
Neve, governo ladro. O comunque incompetente. Perché ogni volta che l’attesa polvere bianca benedice i nostri
paesi – portando turismo e quindi economia – prima ancora delle ruspe (soprattutto quest’anno) partono le polemiche. Ma come? Paesi di montagna,
quindi presumibilmente soggetti a nevicate, travolti da polemiche ogni volta che nevica? Il fenomeno, in verità,
non è esclusiva dell’altopiano. Basta
un giro sui vari forum di internet per trovare scontenti in Valtellina,
in Carina e persino nel ricco Alto Adige. Partendo dal presupposto
che non c’è nulla di nuovo sotto il sole ci siamo chiesti: ma nel
resto del mondo cosa succede quando nevica? A New York, città
di oltre 8 milioni di abitanti e una densità demografica che supera
le 300 persone per chilometro quadrato, arrivano circa 70 cm di
neve all’anno con punte di oltre 2 metri. Il piano neve newyorkese,
città dove la rarità di parcheggi è celebre, prevede una serie di
“snow streets”, strade di particolare importanza viaria oppure larghe abbastanza per prevedere il parcheggio di auto su entrambi i
lati, che devono essere sgomberate immediatamente quando la
coltre nevosa raggiunge i 10 cm. In seguito alla pulizia di queste
strade vanno pulite quelle secondarie dove è obbligatorio lasciare
libera la carreggiata fino a pulizia strada terminata. Ad Ottawa in
Canada, città di poco meno di un milione
di abitanti, quando nevica non si pensa
alla rimozione totale delle auto dai bordi
stradali bensì al loro sgombero in maniera alternata. Ovvero, per la pulizia della
neve, quando supera i 10 cm, nei giorni
pari si deve tener libero il lato a destra
(considerando la posizione rispetto al
centro città), nei giorni dispari il lato sinistro. Ad Innsbruck invece la pulizia strada dalla neve avviene esclusivamente, o
quasi, nelle ore notturne. La neve viene altresì asportata nello
stesso momento in cui viene spalata evitando così successive
uscite. Il giorno è invece riservato alla pulizia dei marciapiedi e
delle piste ciclabili con le turbine ad opera di squadre di operai
stagionali similari a quelli impiegati dalla Comunità Montana per i
lavori estivi in montagna. Ultima curiosità. Il sindaco di Mosca,
Yuri Luzhkov, ha dichiarato, scoprendo una vera ovvietà, che
senza la neve gli inverni moscoviti peserebbero meno sulle
casse della città. Il primo cittadino ha quindi proposto il lancio
di un programma di controllo meteorologico che, in pratica,
sfrutterà le tecniche già autorizzate dall’amministrazione cittadina per «rompere le nuvole» e garantire giornate di tempo
buono in occasione di feste ed eventi importanti. E’ sempre
una possibilità.
Gerardo Rigoni
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l’Altopiano
Sabato 11 dicembre 2010
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Asiago – Scintille in consiglio comunale
La maggioranza si spacca sul Cosap
ASIAGO
Sala dei quadri come
Montecitorio con prove tecniche di terzo
polo. Lunedì sera durante il consiglio comunale asiaghese è andato in scena uno spettacolo che ha dell’incredibile e che pochi
avrebbero previsto solo
pochi mesi fa con due
consiglieri della maggioranza che hanno
“saltato il fosso” e votato con la minoranza.
Ma non due consiglieri
qualsiasi bensì l’ex assessore
al Bilancio Ivan Baù e il
capogruppo di maggioranza
Maurizio Rossetto. Un “voto
contro” che ha provocato
scintille tra i banchi della maggioranza e con l’incandescente vicesindaco Roberto Rigoni
che chiedeva a gran voce la
sostituzione del proprio
capogruppo. Alla fine della
seduta comunque spirava
un’unica domanda tra i presenti: vuoi che la formidabile
macchina elettorale targata
Gios, quella che nell’ultima
Il capogruppo Maurizio Rossetto e l’ex assessore Ivan Baù votano contro la proposta
di togliere la tassa di occupazione del suolo pubblico ai mercatini d’interesse turistico
tornata elettorale ha raccolto
quasi il 70% dei consensi, stia
dimostrando le prime incrinature?
La serata si pronunciava del
tutto tranquilla. All’ordine del
giorno una variazione di bilancio, la ricognizione delle società partecipate, l’acquisizione di
terreni per il campo sportivo
della frazione Sasso e la modifica del regolamento comunale per il canone di occupazione del suolo, del sottosuolo e
delle aree pubbliche. Ed è su
questo ultimo punto che si è sca-
tenata la bagarre
politica. La modifica del Cosap, richiesta dagli assessorati del turismo e
della attività produttive, prevedeva
l’esenzione del pagamento per quelle
manifestazioni che,
pur rappresentando
attività commerciale, sono ritenute promozionali e di richiamo turistico. In
particolare i Giardini di Natale, Arti e Sapori e il
mercatino dell’antiquariato e
del collezionismo. Inoltre la cifra in ballo è di circa 10 mila
euro.
La minoranza preannunciava
la sua contrarietà alla modifica. “E’ chiaro non è che intendiamo schierarci contro gli
esercenti e tutte quelle attività che contribuiscono alla crescita turistica del paese – ha
spiegato il capogruppo d’opposizione Paolo Finco – Ma crediamo che questo provvedimento sia controproducente e
In consiglio è sorto il terzo polo
Al duo Baù e Rossetto, secondo alcune voci,
potrebbe aggiungersi a breve qualche altro nome
Ma cosa c’è dietro allo
scontro avvenuto in consiglio comunale lunedì
sera? C’è chi parla di
antipatie personali e chi
invece di contrasti nati
durante, e subito dopo, la
campagna elettorale e ora
emersi in tutta la loro
problematicità. Quello che è
certo è che si è aperto un terzo fronte, un “nuovo gruppo”,
formato dal duo Baù – Rossetto a cui potrebbe anche aggiungersi qualche altro nome che soffre, sempre secondo voci di corridoio, lo strapotere e l’irruenza
del vice sindaco Roberto Rigoni.
Rigoni che, almeno apparentemente, sarà il successore designato di Andrea Gios. Tanto più
che, sempre con il condizionale,
apparirebbe intenzione del primo cittadino affidare sempre più
responsabilità e funzioni, e quindi anche visibilità, al suo fido vice
appena sarà portato a termine il
PAT che Gios considera la sua
opera maxima. Fantapolitica?
Non pare così, come non sembrano insensati i ragionamenti di
“Radio Casa Rosada” nonostante la prossima tornata elettorale sia a tre anni di distanza.
Altro punto di scontro emerso,
e che riguarda più che altro Gios
e Baù, pare siano state le scelte
professionali dell’ex assessore
al bilancio. Baù, uscito dal gruppo di Giunta, ha fondato assie-
me ad altri professionisti lo studio “Eco Clima Asiago”, gruppo
di architetti e specialisti
improntato sulla costruzione e su
soluzioni edili ad alto risparmio
energetico. Oltre alla progettazione e alla consulenza, lo studio
dà assistenza alla certificazione
energetica basata sul metodo
Casa Clima, società a completa
partecipazione pubblica. Ed ecco
dove starebbe l’inghippo. La recente assegnazione delle aree
PEEP di contrada Ebene prevede l’impegno a realizzare
alloggi biocompatibli con idonea
e
riconosciuta
certificazione. Il bando per l’assegnazione dei suoli prevede
espressamente che le abitazioni devono essere certificate
con i sistemi di calcolo previsti
dai metodi Casaclima o
Ecodomus.Vi. “Appena venuto a conoscenza che di Eco
Clima Asiago risulta titolare
anche il consigliere comunale
Ivan Baù, tra l’altro anche
assegnatario di un lotto Peep,
ho chiesto con una delibera di
Giunta di proporre per gli edifici da realizzare nell’ambito del
Peep
dell’Ebene
la
certificazione
energetica esclusivamente con il
calcolo del sistema Ecodomus.Vi,
società che fa
capo a Vi.Energia
di cui il Comune di Asiago è
anche socio – spiega Gios – Il
comportamento di Baù rischia
di compromettere la trasparenza della nostra azione amministrativa, trasparenza che
abbiamo sempre voluto fosse
il cardine di ogni nostra azione. Tanto che per accertare la
regolarità del bando Peep
dell’Ebene abbiamo richiesto
il supporto della guardia di finanza”. “Il sindaco sta lanciando fango per delegittimare la
mia persona con insinuazioni
false – dichiara Baù - I fatti
che sono alla base della deliberazione non hanno fondamento. Lo studio Eco Kasa
Asiago non è una rappresentanza di Casa Clima,
certificazione, assieme a
Ecodomus.vi, già prevista nel
bando a cui ho partecipato legittimamente come qualsiasi
altro cittadino residente. La possibilità quindi di scegliere tra due
diverse ditte di certificazione eliminava la condizione di monopolio quindi qualsiasi riferimento
alla compromissione della trasparenza amministrativa è strumentale”.
. Gerardo Rigoni
che si danneggi una parte dei
commercianti a favore di altri. In più in tempi di vacche
magre, con ampie fasce della
cittadinanza in difficoltà, il Comune ha bisogno di ogni risorsa disponibile quindi anche di
cifre, che se sono irrisorie per
il Comune, lo sono altrettanto
per i commercianti interessati”.
Poi il coup de theatre. A votare con la minoranza si dichiarano anche l’ex assessore
Ivan Baù e il capogruppo di
maggioranza Maurizio Rossetto. Le motivazioni dei due sono
similari a quelle della minoranza e riassunte nella dichiarazione di Rossetto: “In tempi
dove si richiede rigore economico questa proposta va in
controtendenza. Credo che
anche gli esercenti dovrebbero dare il loro contributo considerando che Asiago è piazza ambita e dove spesso queste manifestazioni sono accompagnate da altre iniziative
di richiamo promosse dall’amministrazione comunale”.
La dichiarazione di voto dei
due ha scatenato il vice sindaco, nonchè uno dei promotori
della delibera, Roberto Rigoni
che ha attaccato “Sono inter-
Ivan Baù
Maurizio Rossetto
venti sprezzanti degli operatori del nostro tessuto economico; c’è chi è schierato a favore del turismo e chi invece vuole la morte del turismo” concludendo il suo intervento chiedendo la sostituzione del
capogruppo di maggioranza.
Anche il consigliere Andrea
Benetti ha espresso tutto il suo
stupore apprendendo la posizione del suo capogruppo solo
in sede di discussione.
Il sindaco Gios, invece di cercare il compromesso, si è
schierato apertamente con il
suo vice sindaco chiedendo a
tutti, in particolare i suoi due
consiglieri, di rivedere la loro
posizione. “Sono manifestazioni promosse dal Comune. Gli
espositori sono invitati da noi e
poi chiediamo loro di pagare.
Che senso ha? Credo piuttosto che questi sono eventi pensati per potare gente ad Asiago
e quindi a sostegno della nostra economia”. Poi fissando
i due consiglieri ha aggiunto:
“Sono allibito dal fatto che proprio in questo momento economico difficile si giochi a fare
politica su proposte frutto di
fatica e grande lavoro di alcuni”. I due sono comunque rimasti sulle loro posizioni votando contro la delibera che è stata approvata con 9 voti contro
7 e aprendo così una mini crisi
all’interno della maggioranza.
Chiaro che ora Gios dovrà
prendere provvedimenti anche
a fronte della richiesta di sostituzione del capogruppo fatto dal suo vulcanico vice sindaco.
Gerardo Rigoni
“Chiediamo solo equità”
La minoranza spiega il perché del voto contrario all’eliminazione del Cosap
“Non siamo certo contro i commercianti, né
contro il turismo, riteniamo solo che nelle sue
decisioni il Comune dovrebbe garantire pari
trattamento a tutti”. Paolo Finco, capogruppo
di minoranza, ci tiene a mettere i puntini sulle i
e a chiarire il perché della posizione contraria
della lista per Asiago sull’abolizione del Cosap
per i mercatini di interesse turistico, passata
nell’ultimo consiglio comunale con una risicata
maggioranza di voti. “Che si debba lavorare
per uno sviluppo turistico, siamo d’accordo e
crediamo sia giusto trovare il modo di agevolare chi lavora per il turismo. Il lavoro fatto
dall’assessore Roberto Rigoni è encomiabile,
ma resta indiscutibile il fatto che, come previsto dalla legge, chi usufruisce del suolo pubblico, specie in una piazza come Asiago,
debba pagare almeno un minimo”. Fatta
questa doverosa premessa, Finco spiega
meglio le motivazioni del voto contrario della minoranza. “Se si voleva togliere il Cosap
ai mercatini di Natale, bisognava deciderlo
prima, garantendo equità di scelta a tutti i
commercianti. E’ come se, tanto per fare
un esempio che ci pare calzante, venisse
organizzata una cena per partecipare alla
quale si deve pagare una certa quota. Chi ha
i soldi per pagarla può decidere di partecipare, chi sa di non averne a sufficienza si vede
invece costretto a rinunciare. Ma poi viene a
sapere che, durante la cena, si è deciso che
questa è gratis per tutti: una beffa per chi è
rimasto a casa, perchè in tal caso avrebbe
potuto partecipare come gli altri” “Sulla modifica del regolamento COSAP per quanto
riguarda i mercatini turistici – aggiunge ancora Finco - si poteva intanto discuterne ed
eventualmente metterla in atto l’anno prossimo; farlo con l’iniziativa già in itinere vuol
dire penalizzare tutti gli altri commercianti potenzialmente interessati. Facciamo inoltre
presente che gli esercenti delle casette già
non pagano l’elettricità e anche lo sgombero
neve è a carico del Comune. Eliminare anche il Cosap ci sembra eccessivo, tanto più che
si tratta di 8,70 euro al giorno per ogni casetta.
Una cifra sicuramente non esosa, che garantiva però in totale al comune un’entrata di 10 mila
euro. Con i tempi che corrono sarebbero stati
molto utili! E per aiutare i commercianti (tutti !)
ci sono sicuramente altri sistemi”.
Stefania Longhini
8
l’Altopiano
Sabato 11 dicembre 2010
5
I “cervelloni” premiati dal Comune
ASIAGO
Il riuso di un vecchio immobile industriale per
creare spazi al servizio
della cultura e il progetto
di
un
piccolo
propulsore che usa l’aria
con propellente sono i
due progetti di giovani
asiaghesi che hanno vinto la prima edizione del
premio “Giovani idee
aiutano a crescere” promosso dall’amministrazione comunale. Dei loro
lavori,
il
giornale
“L’Altopiano” ha già
parlato approfonditamente nei mesi scorsi.
Stefania Tessari, giovane
studentessa asiaghese,
ha proposto una sorta di
cittadella della cultura
da realizzare nello stabile dell’ex Fada; un’area
di qualche decina di migliaia di metri quadrati in
Una borsa di studio di mille euro, cofinanziata dall’agenzia Sai di Asiago, è il riconoscimento
previsto dal concorso “Giovani idee aiutano a crescere” promosso dall’amministrazione comunale
disuso e semidiroccato.
“Una proposta che va in
controtendenza riservando le volumetrie presenti
a beneficio delle nuove
generazioni e non solamente alle seconde case,”
ha illustrato l’assessore
alla Cultura Roberto
Rigoni. L’altro premiato,
Gabriele Rodeghiero, assieme ad altri 8 ricercatori, grazie ad un bando dell’Agenzia Spaziale Europea ha realizzato “Un piccolo propulsore a gas
freddo ricaricabile, che
usa l’aria atmosferica
come propellente per ricavare una spinta, senza
combustione e perciò senza emissione di inquinanti nell’ambiente” come ha
spiegato
lo
stesso
Rodeghiero. “Il premio,
che consiste in una borsa
di studio di mille euro
cofinanziato dall’agenzia
Sai di Asiago, è pensato
per incentivare i nostri
giovani a “pensare in
grande” con l’auspicio
che sostenendoli si possa
gettare le basi future per
qualcosa di importante da
intraprendere proprio ad
Asiago discostando l’economia da mono cultura
turistica – commenta
Rigoni – Abbiamo molti
giovani promettenti che
purtroppo si trovano di
dover lasciare l’altopiano
per realizzarsi professionalmente determinando
un impoverimento culturale e intellettivo del nostro territorio; una sorta
di “fuga dei cervelli” verso la pianura che vorremmo cercare di arginare”.
Gerardo Rigoni
Gabriele
Rodeghiero
Stefania Tessari
Sapor d’acqua natìa
Il Papa che non t’aspetti.
Altro che preservativo
Il Papa che non t’aspetti.
Salito al soglio di Pietro con
l’immagine di un freddo inquisitore teologico e messo
nella sua saccoccia di Papa
oramai un lustro e più di pontificato, in sei ore di colloquio
con il giornalista bavarese
Peter Seewald Benedetto
XVI apre le porte della sua
casa e della sua Chiesa.
Perchè la convinzione - fin
dai primi tempi del suo insegnamento - è sempre stata
quella che la fede deve essere spiegata, che alla speranza va data ragione (1 Pt
3,15) e che la Chiesa non
deve nascondersi. Eppure
tra la celebre auto-affermazione d’inizio pontificato “sono un umile servitore nella
vigna del Signore” - e il “siamo tutti peccatori” di questo
libro ci abita la terribile esperienza dei misfatti compiuti
dalla Chiesa nel campo della
sessualità e dell’infanzia. Il
Papa non si sottrae al suo
compito di annunciare la Verità. Lungi mille miglia dal
gridare al complotto giornalistico o di ritorcere contro gli
accusatori le accuse - l’unico complotto da lui invocato
è quello del Maligno sempre
all’attacco - è cosciente che
quei resoconti avrebbero potuto evitarsi solo se nella
Chiesa non ci fosse stato il
male. Ma siccome il male era
anche dentro di lei, i media
hanno potuto ritorceglielo
contro. Per ricordarle il prezzo della Verità da Lei proclamata. E’ la speranza, questa
virtù tanto decantata dal
Papa teologo, a colorare il
suo riflettere sulla Chiesa.
Oggi il Papa lo sa che il Cristianesimo s’avvicina più a
quello delle origini (il piccolo
gregge) che al cristianesimo
trionfale dell’epoca di
Costantino. E proprio per
questo la sua immagine di
Chiesa rassomiglia a all’arca di Noè nella quale all’uomo che cerca riparo è concesso d’entrarci. Anche se
sono due i sentimenti contrapposti che albergano di
fronte alle contraddizioni di
cui la Chiesa è firmataria: il
turbamento
per
la
peccaminosità - più evidente
forse in questo tempo di scandali - e la commozione nel
vedere che Dio, nonostante
tutto, continua a lavorare con
lo strumento che si è scelto,
senza abbandonare il suo
vecchio intento di scrivere la
storia dell’uomo a quattro
mani. Con questa sua sincerità di fondo e conscio del rischio che stava per correre,
nella quiete estiva di Castel
Gandolfo il Santo Padre ha
accettato tutte le domande,
andando subito al nocciolo
della questione ed evitando
artifizi letterali e risposte banali. L’uso del preservativo,
l’omosessualità, la questione
di Pio XII e degli ebrei, la
revoca della scomunica al
popolo di Lefebvre, il sacerdozio femminile, il burka e il
popolo di Allah. Fino al lato
nascosto di una vita privata
passata tra preghiera, musica e i film su don Camillo e
Peppone.
Un Gesù che s’approssima
all’uomo di ogni tempo quello che alimenta il pensare e
la predicazione di Papa Benedetto. Un Cristo che, lungi
dall’apparire un despota
extraterreno, sa di dover fare
i conti con la libertà dell’uomo. Cosicchè la sua esistenza si manifesta in un incontro che, nonostante la sua
ineffabile grandezza, è sempre possibile disconoscere.
Perchè la fede accade sempre nel terreno della libertà.
E viceversa: “molti che sembrano stare dentro, sono fuori; e molti che sembrano stare fuori, sono dentro”.
Lapalissiano. “Siamo peccatori. Ma non dovremmo assumere questo fatto come
istanza contro la verità, quando cioè quella morale alta
non viene vissuta. Dovremmo cercare di fare tutto il
bene possibile, e sorreggerci
e sopportarci a vicenda”. Con
quel tocco di speranza che,
nell’attesa di vedere realizzate le cose in cui si crede, è
capace di trasformare anche
l’oggi dell’uomo. Fino a diventare il principio trasformatore di un’intera comunità. Solo un mite poteva abbozzare una rivoluzione di
così ampie vedute.
Il nuovo volto del Consorzio Turistico
Presentati in una conferenza stampa il nuovo
consiglio direttivo e il programma delle attività
Una società per azioni operante nell’ambito del turismo. E’
questo il nuovo volto
che dovrà assumere
il Consorzio Turistico
Asiago 7 Comuni. Un
ente a cui la Regione
Veneto ha attribuito il
ruolo di principale
interlocutore nell’elaborazione delle politiche turistiche del territorio e che sicuramente ha enormi
potenzialità da sviluppare. Una sfida per la
quale è già stato stilato un programma,
già da noi ampiamente anticipato su queste pagine, presentato nel municipio di
Asiago dal nuovo presidente Roberto Rigoni e da
tutto il rinnovato consiglio.
Ma prima di passare al nuovo assetto societario c’è
qualcosina da sistemare: un
debito di circa 600 mila euro.
“La priorità assoluta è – ha
spiegato Rigoni – quella di
azzerare l’esposizione finanziaria attraverso una riduzione dei costi di funzionamento e con nuove proposte di
coordinamento e compartecipazione per le attività di
promozione
e
commercializzazione. La più
stretta collaborazione con le
amministrazioni comunali è
il carattere nuovo, determinante, e significativo di questo rinnovato Consorzio. Ci
sarà un diverso approccio
anche con le altre realtà del
turismo, ovvero uffici turistici comunali, IAT Altopiano di
Asiago e Pro Loco chiamati
non solo ad una condivisione
di impegni e traguardi ma tramite una vera e propria convivenza presso il Millepini
che diventerà così di fatto il
Palazzo del turismo non solo
di
Asiago,
ma
dell’Altopiano”.
“In tutto questo disegno – ha
sottolineato poi Rigoni – importantissimo è il ruolo degli
operatori del territorio senza
i quali potremo fare ben poco
e che sono in grado di mettere in campo energia, volontà,
entusiasmo e capacità per
dare una seria svolta all’attività del Consorzio”.
L’assessore al turismo di
Roana Luigi Martello ha poi
presentato l’attivazione dello Ski bus
gratuito per la stagione invernale.
“Un servizio essenziale – ha detto Martello – da
tempo richiesto
dagli albergatori e
mai attivato per
e c c e s s i v i
campanilismi”. Lo
ski bus gratuito
sarà attivo a partire del 22 dicembre
e per tutta la stagione per quanto
riguarda le aree
delle Melette e
Campomulo e del
Verena
e
Campolongo,
mentre
il
comprensorio del
Kaberlaba verrà servito durante il periodo natalizio. Il
progetto è stato realizzato
grazie al contributo della Regione, alla collaborazione dei
Comuni di Asiago, Roana e
Gallio, della Provincia di
Vicenza, della Rigoni di
Asiago e di altre aziende locali. Presentato poi, dal
vicepresidente del Consorzio
Domenico De Guio, anche il
NordicSkiSystem, un sistema
di 11 centri fondo per un totale di oltre 600 chilometri di
piste costituito dai sette centri fondo dell’Altopiano con i
centri fondo di Recoaro, Alta
Lessinia, Falcade e Canale
D’Agordo (ma anche di questo avevamo già dato ampio
resoconto sul nostro giornale).
Stefania Longhini
8
Sabato 11 dicembre 2010
ATTUALITA’
l’Altopiano
6
Il difficile passaggio al digitale terrestre
lascia senza tv un migliaio di altopianesi
Nonostante le segnalazioni fatte per tempo della Comunità Montana, gli abitanti di Foza, Stoccareddo
e Sasso sono rimasti privi del segnale che veniva fornito dal ripetitore “spontaneo” del Col del Rosso
La prima settimana seguita al
passaggio dall’analogico al digitale terrestre è stata non facile anche sull’Altopiano, con tecnici e rivenditori di decoder
subissati di richieste di spiegazioni e di lamentele. Nonostante fosse stato annunciato da
tempo, in molti si sono fatti trovare impreparati e soprattutto
male informati alla novità. Bisogna dire che, a differenza di
quanto sentito nei mesi scorsi
in occasione del passaggio avvenuto in altre province e regioni, è mancata l’informazione finale “martellante” da parte
dei canali televisivi nazionali,
che è stata data solo nella giornata che ha preceduto lo
“switch-off”. Quello che poi in
molti hanno stentato a capire,
è la necessità di pazientare e attendere l’assestamento del nuovo metodo di ricezione, messo
a punto giorno dopo giorno dai
tecnici con l’introduzione via
via di nuovi canali e la risoluzione dei problemi che si presentano. Prima di decidere se
sia necessario o meno l’intervento sulla propria antenna o
sull’ impianto, è preferibile
aspettare dunque che il passaggio sia completo. Le abbondanti
nevicate coincise con le giornate del passaggio al digitale
terrestre hanno reso poi più difficoltoso il lavoro degli
antennisti, alcuni dei quali hanno sottolineato come si sarebbe dovuto tenere conto della
stagione nel decidere il momento in cui farlo. Diverso il discorso per un migliaio di residenti
altopianesi: la preannunciata difficoltà di assicurare a tutti il passaggio “indolore” al digitale si è
avverata nonostante gli sforzi della
Comunità Montana di evitare
che alcune zone dell’altopiano
rimanessero senza trasmissioni televisive. Nello specifico,
dallo “switch off” sono rimasti
senza televisione i residenti del
comune di Foza, di
Stoccareddo e di Sasso, dove
il segnale veniva fornito dal ripetitore posto sopra il Col del
Rosso, che non è ufficiale ma
“spontaneo”, come definito
dallo stesso Ministero, ovvero
di proprietà privata. Un’anomalia di cui il Ministero ha sempre
saputo, così come di migliaia
di altri ripetitori sparsi per la penisola, consentiti perché
sopperivano alle carenze dello
stesso Ministero. Solo che ora
la “spontaneità” del ripetitore
non ha permesso ai proprietari,
privi di autorizzazione, di attuare
le modifiche per il passaggio al
digitale lasciando un’intera zona
nell’ombra televisiva. “E sì che
come Comunità Montana abbiamo fatto presente la cosa già a giugno al Ministero – spiega il presidente della
Spettabile Reggenza
Lucio Spagnolo – sollecitando nuovamente
l’autorizzazione per il
ripetitore Col del Rosso a settembre, ma nonostante
le
rassicurazioni dei funzionari non si è riusciti
ad eludere un inconveniente evitabile”. Inizialmente il Ministero
si era dato 6 mesi per
verificare la regolarità tecnica
del ripetitore propedeutica all’autorizzazione, poi, in seguito alle proteste della Comunità
Montana, pare che la questione possa risolversi nel giro di
qualche settimana. “Ora però
c’è quasi un metro di neve
sull’altopiano, e questo rende
difficile il raggiungimento dei
ripetitori e pericolose eventuali
variazioni da effettuare sulle antenne dei privati – conclude
Spagnolo – Tutto questo quando sarebbe bastato dare ascolto alle nostre indicazioni fatte
sei mesi fa, e con la bella stagione”.
Gerardo Rigoni
Silvana Bortoli
La Cassa Rurale e Artigiana
di Roana dona un satellitare
ai Vigili del Fuoco
Si è svolta alla caserma dei pompieri di
Asiago, con una simpatica cerimonia, la
commemorazione di
Santa Barbara, patrona
dei Vigili del Fuoco.
Dopo la S. Messa, il
presidente della Cassa
Rurale ed Artigiana di
Roana, Maurizio Zovi,
ha consegnato ai pompieri un nuovo navigatore satellitare che l’istituto bancario locale
ha voluto loro offrire. Un regalo che più che un dono è una garanzia per la sicurezza dei tanti cittadini e ospiti altopianesi visto che
va a sostituire lo strumento in dotazione datato e soprattutto molto usato. Il territorio dove operano i vigili del fuoco di Asiago è
molto vasto, costituito da centinaia di km di strade e da altrettante
contrade e frazioni rendendo la tempestività dell’intervento talvolta difficoltosa nonostante la centrale operativa disponga di un
software dedicato a dare indicazioni. Minuziosità di indicazioni,
spesso ostacolate da zone d’ombra delle comunicazioni. “Ultimo
esempio in ordine di tempo è l’intervento in località Coghi per una
frana – spiega il caposquadra Angelo Rigoni – Ma di località Coghi
ce ne sono due a pochi chilometri di distanza. Il navigatore è
indispensabile in questi casi”. Poi spazio ai bambini che hanno
voluto vedere da vicino i camion rossi e le attrezzature a disposizione degli uomini del distaccamento di Asiago che, nell’occasione, hanno anche rispolverato alcuni cimeli del passato come la
bicicletta con tanto di manicotto incorporato o pompe a mano
utilizzate un tempo per recuperare acqua dai pozzi.
G.R.
Digitale terrestre: il più è fatto ma è necessario
aspettare il naturale assestamento del sistema
Facciamo quattro chiacchiere con Mauro e Marco
della Digital World, che ci
hanno accompagnato con
le loro informazioni sul
passaggio al digitale terre-
stre nei mesi che hanno
preceduto lo switch – off.
“Innanzitutto – dicono siamo rimasti soddisfatti
dalla partecipazione della
gente durante gli incontri in-
formativi organizzati
nei centri di vari
paesi. Moltissime
persone non avevano proprio alcuna idea su cosa
sarebbe accaduto,
siamo riusciti sempre a dar loro delle
risposte per farli star
tranquilli, in particolare valutando le
s i n g o l e
problematiche che ci sono
state poste. Quando poi è avvenuto lo switch- off abbiamo potuto rilevare come in
molti non se l’aspettavano
ancora, si sono ritrovati senza televisione senza capire
perché. Di solito i canali televisivi bombardavano di informazioni con largo anticipo sulla data prescelta per il cambiamento nelle varie località,
per il Veneto la notizia è passata solo il giorno precedente, fortunatamente non è mancato tutto insieme, il giorno 30
non si sono più visti i canali
Rai, il 1° dicembre, da metà
mattina, quelli Mediaset e via
via gli altri minori”. Per i due
tecnici sono stati giorni intensi, con chiamate continue della gente che chiedeva venissero risolti i vari problemi che
si presentavano. “L’installazione del decoder è semplice – continuano Mauro e
Marco – ma possono sorgere difficoltà per molti motivi, facilmente risolvibili. Se
il televisore è vecchio può
essere difficoltoso inserire la
presa scart, se c’è il videoregistratore occorre agire
diversamente, decoder e
apparecchio televisivo possono essere incompatibili, è
quindi necessario interveni-
re sul decoder;
succede che in
alcune case si ricevano canali diversi da stanza a
stanza, può significare che c’è
un qualche problema nell’impianto, sono tutte cose risolvibili,
ma è preferibile,
prima di mettervi
mano, attendere che il sistema si assesti. Non bisogna inoltre fare confronti
con quello che altri riescono a vedere o meno: può
dipendere dalla posizione
delle antenne, che nella
maggior parte dei casi ricevono i principali canali
ma non tutti, possono essere necessarie piccole
modifiche e adeguamenti,
ma vanno valutati quando
i tecnici avranno terminato i lavori, crediamo si tratti di pazientare ancora
qualche settimana. Il 90%
del passaggio è avvenuto
con successo, ma i lavori
continuano e i tecnici stanno intervenendo sui ripetitori inserendo giornalmente nuovi canali. Per non
creare
conflitti
l’adeguamento per il momento è stato concesso
solo ai ripetitori ufficiali,
mentre per quelli spontanei privati (come quello del
Col del Rosso), il ministero ha stabilito che possano venire adeguati tra 6
mesi, anche se, come fatto sapere dalla Comunità
Montana che se ne sta interessando, i tempi potrebbero accorciarsi notevolmente”. “Nel ringraziare
tutti coloro che si sono rivolti alla Digital World in
occasione del passaggio al
digitale terrestre – concludono i due titolari – rimaniamo a disposizione per
qualsiasi richiesta o necessità, consigliando comunque, prima di decidere interventi su antenne e
impianti, di attendere le
naturale conclusione del
passaggio, dopo di che si
riusciranno ad individuare
quelli che sono i reali problemi di ognuno”.
Servizio Redazionale
ATTUALITA’
8
Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
7
Omaggio al Lavoro e al Progresso Economico della provincia di Vicenza
Premio alla “Rigoni di Asiago” e all’Hotel “Da Barba”
in mano e i lucciconi agli ocIl 26 novembre scorso in Fiechi, ha voluto rilasciare un
ra a Vicenza, ha avuto luogo
La cerimonia di consegna del riconoscimento il 26 novembre in Fiera a Vicenza suo
commento: “Sono molto
la premiazione di “...quegli
uomini e quelle donne che
occupa. Dove c’è orgogliosa di questo riconoscimento che premia l’amore nei
con la loro dedizione, le
un’iniziativa, un pro- confronti della nostra terra e l’impegno che da sempre, tutloro capacità, il loro esemgetto da sponsorizza- ta la mia famiglia profonde – seppur fra tante difficoltà –
pio dimostrano ogni giorre, un sostegno da nel fornire “qualità” all’offerta turistica ed innovazione
no che il progresso è il frutdare, ad enti, società per il piacere di rendere anche solo per un momento, i
to del lavoro di ognuno”.
sportive e culturali, la nostri clienti, felici! Chi arriva da noi, entra in un’altra
Queste le parole del presi“Rigoni” c’è...”. Per dimensione, magica e terapeutica al tempo stesso, studiadente della Camera di Comquanto riguarda l’Ho- ta per cancellare lo stress di tutti i giorni e la fatica di
mercio di Vicenza, Dott. Vittel “DA BARBA” vivere nelle città moderne. Come? Assaggiando i nostri
torio Mencato (già Ammininasce nel 1970, per squisiti prodotti tipici, che fanno parte integrante dei nostratore Delegato in ENI e
volontà della mamma stri menù (formaggi, mieli, speck e quant’altro)
Consigliere di AmministrazioMarcella (cuoca so- e...facendone scorta, per prolungare al rientro la magia
Andrea Rigoni e il pres. Assoindustria Zuccato
ne in FIAT), che ha aperto
praffina) e del marito del momento e lasciandosi coccolare e trasportare nel “mal’evento giunta alla sua
Giacomo Mosele (il gico mondo degli gnomi” e in quello “poetico dei sentie63.sima sessione, con un commento sulla valenza Barba!) scultore per passione e maestro di sci, vecchia glo- ri”, a piedi o in mountain-bike d’estate e con le ciaspole e
gli sci d’inverno. La nostra
dell’imprenditoria vicentina e l’alluvione che ha messo in ria del fondo: nel ’52 fu
filosofia, sta tutta in questo
Daniela Mosele riceve il premio
ginocchio imprenditori e comuni cittadini. L’ evento, condot- portacolori dell’Altopiano alle
slogan: “Ciò in cui crediato da una spumeggiante Carla Urban, si è mostrato carico Olimpiadi di Oslo e ai Monmo è la valorizzazione di
di emozione per i 70 premiati e loro famiglie, un giusto rico- diali di Falun, nel ’54 e già con
ciò che già possediamo: il
noscimento di una vita dedita al lavoro. I premi sono stati queste prime nevicate, a 90
nostro territorio!” L’attuaassegnati a seconda delle categorie di appartenenza: tra le anni, si fa il suo giretto quotile panorama di figure che
insustrie anche la “RIGONI di ASIAGO” e nel turismo diano. L’attività è passata da
operano nel settore turistico,
e servizi l “HOTEL DA BARBA” di Asiago.
anni nelle mani delle figlie Mifa ben sperare in una visioQuesta la motivazione per l’azienda del miele e delle mar- chela e Daniela e di suo mane comune ed in una
mellate: “La famiglia Rigoni, iniziò a dedicarsi all’ apicoltura rito Alvise, scultore pure lui,
condivisione delle personali
nel 1920, al rientro dal profugato dopo la I Guerra Mondiale. istruttore di Mtb (qui è sorta
capacità, peculiarità, opporA questa prima attività ne furono aggiunte via via altre. la prima scuola di Mtb del
tunità, per la crescita del
L’Apicoltura Rigoni S.n.c. nel 1997, prese l’attuale denomi- territorio) e “papà” degli
nostro Altopiano e il futuro
nazione di “Rigoni di Asiago” o “RdA”, mantenendo in que- gnomi. Nell’omonimo “Villagdei nostri figli”.
sti 30 anni gli stessi soci: i fratelli Andrea, Antonio, Luigi e il gio degli gnomi”, giocando
cugino Mario. I prodotti base, provengono da colture biolo- con i piccoli visitatori, fanno
Beppa Rigoni Scit
giche e il marchio (leader nazionale) è ormai noto e apprez- la loro parte anche i rispettivi
zato a livello internazionale: giusto riconoscimento ad figli Matteo, Luca, Alessanun’Azienda che assieme alla qualità punta sull’innovazione dro, Alice: la “terza generasia del prodotto che del processo produttivo. La “Rigoni di zione”...
Asiago” è il fiore all’occhiello del territorio e del territorio si Daniela Mosele, col premio
L’ufficio postale di Asiago
aperto anche il pomeriggio
Delegazione ADID
Mirko Rigoni riconfermato presidente
Martedì 30 novembre, alle
21, presso la sala conferenze dello Sporting Residence,
si è tenuto l’esame finale del
corso di Degustatori di Distillati di primo livello organizzato dalla Delegazione
ADID Altopiano presso il
Bar Charly di Schio durante
i mesi di ottobre e novembre.
Gli undici partecipanti hanno
sostenuto una prova teoricapratica supervisionati da una
commissione di docenti provenienti da Brescia e
Bergamo, dal presidente
Mirko Rigoni e dal vice
Rodolfo “DODO” Alberti.
Al termine della prova, si è
tenuta, in sessione unica,
l’assemblea di fine anno della
delegazione altopianese con
il rinnovo delle cariche sociali
valide per il triennio futuro.
Presidente
è
stato
riconfermato Mirko Rigoni,
vice presidente Daniele
Strazzabosco “Maio”, consigliere segretario Gabriele
Gios, consiglieri Bruno Oro e
Michelgiuseppe Riondino,
consigliere per i soci extra
altopiano Michele Dal
Cortivo.
Dopo l’approvazione del bilancio, il presidente in carica
ha ricordato gli eventi svolti
in corso d’anno: una serata
con il Distillatore Schiavo di
Costabissara presso lo
Sporting (ad aprile),
una serata con il distillatore
Laviosa di Bolzano (a maggio); una serata presso
l’America Bar sui Single
Malt Scotch Whisky con il
delegato Diageo Franco
Gasparri. Poi si è passati al
programma del 2011. Tra le
proposte che si sono discusse in assemblea: una visita
alla Cantina Ferrari ed alla
vicina Distilleria Segnana di
Trento; una visita alla Distilleria Castagner di Treviso;
una serata cioccolato e grappa vicentina; una serata con
vari produttori da tenere ad
Asiago presso lo Sporting;
eventuali cene e serate a
tema. La delegazione
altopianese dell’ADID ricorda a tutti i soci e non la cena
sociale di fine anno presso la
“Tana”, martedì 14 dicembre
ore 20,30. Per info: Mirko
Rigoni 349-8430948 oppure
direttamente presso il Ristorante la Tana.
Con l’inizio della stagione turistica invernale anche l’ufficio postale di Asiago “farà la
stagione” praticando l’orario continuato fino al pomeriggio inoltrato salvo il sabato dove
l’orario resterà dalle 8.30 alle 13. L’orario prolungato, dalle 8.30 alle 18.30, è iniziato con il
1 di dicembre è sono attivi
tutti i principali servizi di spedizione postale e Bancoposta
così come i servizi Vaglia e
Moneygram. L’ufficio è inoltre dotato di uno sportello automatico Postamat per il prelievo di denaro contante, il pagamento delle bollette e le
ricariche telefoniche.
L’orario prolungato resterà in
vigore fino al 31 marzo quando si tornerà al normale regime di lavoro fino alla stagione estiva.
G.R.
8
l’Altopiano
Sabato 11 dicembre 2010
8
Sos alluvione, una bella storia di solidarietà. Una giovane asiaghese tra i promotori
ATTUALITA’
Roberta Strazzabosco “angelo della rete”
Per gentile concessione dell’autore, ecco il racconto, tratto dal sito www.sergiofrigo.it
di come Facebook può diventare potente strumento per fare del bene
Anche se uso Fb e ho un blog,
rispetto ai social network, alle
relazioni virtuali, alle chat, ho
da sempre un atteggiamento
sospettoso: tendo a pensare
che le “macchine” allontanino la gente, piuttosto che avvicinarla. In fondo – a differenza che nella realtà - ci vuole niente, nel mondo virtuale,
per inventarsi una identità immaginaria (oppure farsi rubare quella propria, reale), ma
anche per staccare la spina e
dire addio ai propri amici di
Facebook, senza che nessuno possa neppure venirti a
cercare a casa…
Questa premessa per raccontarvi invece una storia molto
bella, che mi ha fatto cambiare idea su ciò che ho appena
detto: una storia che ho raccontato sul Gazzettino di lunedì 5 dicembre, ma che qui
voglio sviluppare e analizzare
più a fondo, facendo parlare i
protagonisti; capita raramente, a noi giornalisti, di poter
smentire il fatidico detto
“good news no news” (le buone notizie non sono notizie).
Questa storia è iniziata esattamente un mese fa, il 5 novembre, nel pieno dell’emergenza alluvione nel Veneto, e
ha visto svilupparsi in rete una
mobilitazione che ha del miracoloso, che ha fatto emergere attorno a una pagina di
Facebook entusiasmo e solidarietà, che ha trasformato
dei rapporti virtuali in rapporti reali, suscitando partecipazione, promuovendo incontri
veri ed intensi, spostando uomini e aiuti in favore delle comunità colpite. Un fenomeno
che meriterebbe uno studio
più approfondito, sulla scorta
delle nuove ricerche che si
stanno avviando in questo
campo, come il recente libro
di Giuseppe Riva “I social
network” (ed. Il Mulino, •
13), che esamina come Fb,
My
Space,
Twitter, Linkedin
cambiano il nostro modo di
relazionarsi con
gli altri.
Anche se va ricordato e sottolineato che l’innesco che ha dato
l’avvio a tutto
questo, e il terminale di questo
e n o r m e
interscambio virtuale, sono sempre persone reali,
sette “angeli della
Rete” che da un
mese stanno investendo il loro
tempo, le loro
energie, i loro soldi per far funzionare l’enorme
macchina della solidarietà che
hanno messo insieme.
I “MAGNIFICI SETTE”
DELLA RETE
La pagina in questione, dunque, si chiama Sos Alluvione
Veneto, e i “magnifici sette”
sono Roberta Strazzabosco,
33 anni, di Asiago, Riccardo
Violato, 25 anni, di
Correzzola, i due che si sono
attivati per primi, rispettivamente con la pagina e con il
sito “Emergenza alluvione
Veneto”, Marina Sartori, 43
anni, di Rettorgole (Vi) ma residente nell’Udinese, Silvia
Donoli, 45 anni, di Padova,
Guglielmo Gusella, 58 anni, di
Bassano, Alessia Berlendis, 32
anni, bergamasca ora residente a Colle Umberto (Tv) e
Giorgio Loda, 30 anni, di
Pontevico (Bs). Fra di loro
c’è l’esperta di informatica e
di comunicazione, lo studente al Politecnico di Torino, la
cassintegrata e l’artigiano, la
psicologa, il volontario della
Protezione civile, la mamma.
Piccolo particolare: escluse
Roberta e Silvia, nessuno di
loro si conosceva prima di
questa esperienza, e non si
sono mai incontrati neppure
nell’ultimo mese, causa l’impegno sfiancante per l’emergenza alluvione, anche se dicono che gli sembra di conoscersi da sempre. Altro dettaglio, non irrilevante in una fase
storica in cui tutti vogliono
soprattutto apparire: tendono
tutti a sottrarsi alla ribalta, e a
valorizzare piuttosto il lavoro
di squadra e il grande impegno di tutti coloro che li hanno aiutati.
I NUMERI DELLA MOBILITAZIONE
Qualche numero per dire che
cosa hanno saputo realizzare
in questo mese i “magnifici
sette”: ebbene, la loro pagina
ora ha 7852 amici, ma dal 5
novembre a oggi ha avuto circa mezzo milione di contatti
(in media 150mila visita ogni
settimana), e ognuno dei post
che diffonde (quasi un migliaio di link) viene letto in media
da 13mila persone, perché ci
pensano gli amici a condividerlo e rilanciarlo. Se qualcuno di voi ha visto il recente
film The Social Network
di David Fincher, sul fondatore di Fb Mark Zuckerberg,
ha visto la modalità “virale”
di funzionamento del meccanismo di condivisione, in quel
caso delle foto e delle informazioni sulle ragazze: solo
che qui si è applicato alla solidarietà.
I PRIMI PASSI NELLA
RETE
«In quei giorni sono tornata
da Roma - racconta Roberta
Strazzabosco – e arrivando
nel Vicentino mi sono resa
conto, dal silenzio e dal buio
che circondava l’autostrada,
che era successo qualcosa di
disastroso. Solo che nei giorni successivi sui giornali nazionali e in televisione non se
ne parlava proprio. Ho pensato di fare una pagina su Fb
quando mi sono accorta che
oltre a mancare l’informazione su quanto stava accadendo nel Veneto, non c’era nemmeno nessuno, neppure sui
siti dei comuni e della Protezione civile, che dicesse di
cosa c’era bisogno nelle zone
alluvionate, né dove convogliare le persone che si mettevano a disposizione per dare
una mano: pensavo a un luogo dove si incontrasse chi
aveva bisogno di aiuto e chi
era disponibile a darlo. Un po’
esitavo, per la verità, perché
mi spaventava la mole di lavoro che si prospettava. Comunque ho messo in Rete la
pagina il pomeriggio del 5 novembre, e subito si è fatto
avanti Riccardo che aveva già
fatto il suo sito, e poi via via
sono arrivati tutti gli altri: siamo partiti raccogliendo informazioni dai siti dei comuni,
telefonando alle parrocchie,
chiamando i conoscenti in
zona, e mettendo tutto in rete,
come in una bacheca di avvisi. In breve si è mossa una valanga».
L’IMPEGNO E I RISULTATI
Per tutti loro è iniziato anche
un periodo massacrante: ore
e ore al computer e al telefono, per mettere ordine nelle richieste e nelle offerte, perché
presto la mobilitazione ha cominciato a dare frutti concreti: persone che attraverso le
pagine si accordavano per raggiungere i luoghi dell’emergenza, e poi un flusso continuo di aiuti alimentari, disinfettanti, stufe, legna da ardere, e poi le consulenze gratuite di avvocati e di ingegneri
per i rimborsi, eventi benefici, come partite di calcio, concerti, spettacoli, che continuano incessanti a oltre un mese
dal disastro...
Dai luoghi disastrati invece arrivavano i video e le immagini
dell’alluvione, i ringraziamenti delle vittime e le testimonianze dirette deisoccorritori. “Abbiamo toccato con mano cosa
significa la paura, nel racconto di chi vedeva arrivare l’acqua e invadere il proprio giardino e la propria casa”. Particolarmente toccante il messaggio inviato proprio ad Sos
Alluvione dalla figlia di Giuseppe Spigolon, il 75enne di
Caldogno annegato nel suo
garage. “Mi ha commosso anche
una
signora
di
Casalserugo che dopo una serie di telefonate per farle arrivare gli aiuti mi ha fatto una
ricarica telefonica”, ricorda
Roberta. E assieme ai ringraziamenti, anche i complimenti di molte persone, fra le quali
il ministro Sacconi, ma anche
molte polemiche, sui ritardi
negli allarmi e le carenze negli
aiuti, oppure sulla scarsa solidarietà del resto del Paese,
“anche se, almeno all’inizio,
abbiamo preferito concentrarci sulle cose da fare piuttosto
che sulle polemiche:
per quello c’è tempo”.
LE POLEMICHE E
LE FURBATE
Anche se qualcosa di
sgradevole è stato
segnalato proprio su
questa pagina, come
la pubblicità comparsa in una dozzina
di Uffici postali del
Vicentino e del Padovano per pubblicizzare con le foto dell’alluvione una polizza assicurativa contro le emergenze
(reclame prontamente rimossa dai
vertici delle Poste a
seguito della mobilitazione degli amici di
Sos); e c’è stata anche una delle iniziative parallele fiorite nei giorni
successivi sul Web che ha inserito nella home page gli
estremi per farsi finanziare dai
lettori. “Noi a chi ci offriva
dei soldi abbiamo sempre fornito i numeri di conto della Regione o degli enti locali - chiarisce Roberta – Questo significa volontariato”.
TUTTI PROTAGONISTI
E poi sono arrivati la mobilitazione del Vicenza Calcio e
dei musicisti vicentini, con la
partita e il disco per
beneficienza, e il sostegno di
molti artisti, che hanno fatto
girare il link e gli appelli fra i
loro fan, gli spettacoli di
cabaret, gli spazzacamini che
si sono offerti di risistemare
gratis le caldaie, le lavanderie
per pulire i vestiti degli sfollati, le risposte delle aziende che
mettevano a disposizione i
loro prodotti, e naturalmente
l’istituzione del numero 45501
per le donazioni via sms…
Insomma, giocando da protagoniste tante singole persone hanno saputo creare in
Rete un grande evento, indipendentemente o quasi dalla
mobilitazione dei media. E in
quelle pagine virtuali si è
rispecchiato, senza mediazioni, il cuore grande del Nordest
e dell’Italia. Se avete voglia di
rinfrancarvi un po’ dalle amarezze quotidiane, se siete angustiati dalla politica o dalle
angosce per la crisi, provate
a consultarle, ne trarrete un
beneficio sicuro: meglio che
un Prozac...
L’IMPEGNO CONTINUA
Ma la mobilitazione continua:
ora i “magnifici sette” stanno
cercando di capire come
commercializzare le nuove
magliette col marchio Sos e il
numero 45501 per le donazioni. E c’è Natale in arrivo, e
tanti bambini alluvionati che
probabilmente quest’anno non
avranno molti regali...
Sergio Frigo
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l’Altopiano
Sabato 11 dicembre 2010
9
I Club di Bassano ed Asiago insieme per un importante service
Il Rotary per i giovani e la scuola
ATTUALITA’
I Rotary club Bassano Castelli
(presidente Flavio Tura),
Bassano del Grappa (presidente Franco Salsa) e Asiago
- Altopiano dei Sette Comuni
(presidente Dario Dal Collo),
che riuniscono complessivamente circa 150 soci (esponenti e rappresentanti delle
principali categorie professionali del territorio), nell’ambito dei loro impegni di
servizio alla comunità, con la
collaborazione preziosa del
Distretto 2060 del Rotary
International, per costruire
ponti di solidarietà, e soprattutto favorire la crescirta
culturale delle giovani generazioni, hanno dato vita ad un
service mirato a distribuire
una cinquantina di borse di
studio per ragazzi e adolescenti che frequentano le
In collaborazione con le organizzazioni sindacali Cisl e Cgil, erogate
51 borse di studio, un aiuto alle famiglie colpite dalla crisi economica
scuole medie e superiori.
Una particolare attenzione è
stata posta ed indirizzata a
sostegno delle famiglie che in
questi tempi soffrono particolarmente gli effetti della
crisi economica ed occupazionale. L’idea, accolta con
favore e particolare entusiasmo dal Governatore del Distretto Riccardo Caronna (attraverso la Onlus del Rotary
Triveneto), ha messo a disposizione dell’iniziativa un fondo di 10.500 euro. Con la collaborazione dele Istituzioni locali e l’apporto fattivo delle Organizzazioni Sindacali, in particolare di Cgil e Cisl, è stato
possibile raggiungere concretamente l’obiettivo.
Il percorso del Service. Il 12
luglio 2010 la Onlus del Distretto Rotary 2060 invitava tutti i
clubs del distretto a proporre dei services per utilizzare il fondo creatosi con la
destinazione del 5 per mille
delle dichiarazione dei
Redditi 2007 (in tutto
50.350,03 euro).
Il 28 settembre il R.C.
Bassano del Grappa Castelli, R.C. Bassano del
Grappa e R.C. Asiago Altopiano dei 7 Comuni inviavano alla Onlus
Distrettuale la domanda di
contributo per un service
(orientato da due fattori
chiave come gli effetti della crisi economica e l’incremento per le famiglie dei costi
per l’istruzione scolastica, viste le diminuite sovvenzioni
pubbliche) avente come obiettivo quello di aiutare con delle
borse di studio gli studenti ap-
In bici anche d’inverno
Un’idea in più per appassionati, neofiti e turisti, per divertirsi e fare attività outdoor
in piena sicurezza e in pieno
rispetto dell’ambiente. Niente rumori, niente consumo
energetico, niente inquinamento: solo le scie lasciate
dalle ruote della mtb sulla
neve e il luccichio di un
faretto nella notte. Che bell’idea è venuta ad Andrea
Arena, biker esperto, istruttore e grande sportivo! Ha
iniziato da tempo a collaborare con guide di Mtb
dell’Altopiano, dopo aver
toccato con mano che nessun luogo dell’arco alpino era
tagliato per le ruote grasse,
quanto il nostro. Ci aveva
provato in Val d’Aosta, in
Trentino, luoghi bellissimi, ricchi di dislivelli, ma proprio per
questo adatti solo ai
“supereroi”, non a gente comune, alle famiglie, ai bambini. Esattamente come la
vediamo noi qui: sono i 600
Km di sterrato che ci ha lasciato la Grande Guerra, la
più grande palestra all’aperto per i bikers, qualunque sia
il livello di conoscenza e capacità personale, perchè ce
n’è davvero per tutti i gusti e
per tutte le gambe. Di cosa
fare e dove andare d’estate,
ci occuperemo a tempo debito, per ora un accenno solo
a chi c’è dietro e a cosa può
offrire:
il
gruppo
“Mbaventure” ha pensato di
organizzare delle uscite serali - da novembre ad aprile
- (quindi in percorso
innevato), con l’opportunità di
stare insieme, divertirsi e
chiudere il tour con una cena
a base di prodotti tipici del
territorio, partendo alle 18
dallo Stadio del Ghiaccio di
Asiago e percorrendo la strada della ferrovia, fino a
Canove. Rientro allo Stadio
per le 23,30. Gli organizzatori, metteranno a disposizione le guide, i mezzi, la pila
frontale. Abbigliamento consigliato: pantaloni di pile e/o
soprapantaloni, giubbotto
antivento, pile o felpa, berretto o fascetta, guanti da sci o
di pile, calzettoni e scarponcini da trekking.
Beppa Rigoni Scit
In patronato il “Gran Galà Natalizio
Martedì 14 dicembre, in Patronato, la Comunità è invitata a un Gran Galà Natalizio presso la struttura
di via Matteoti. Si tratta di una cena completa a lume di candela
che consta di sei portate (costo: 35 euro) e
che sarà allietata da
musica dal vivo.
L’iniziativa si colloca
nell’ambito di un ampio progetto che fa
capo agli Scout di
Asiago, un cammino
iniziato nel marzo scorso e che, a luglio, porterà in nostri giovani a
Nyandiwa
in
Kenya, sulle coste del lago
Vittoria, per un campo di lavoro. Nyandiwa fa parte del-
la regione dei Gwassi, una
delle più povere di tutto il
Kenya. Di questo progetto,
di cui parleremo meglio nel prossimo numero, fa parte una serie di iniziative che si
contestualizzano all’interno di una Fondazione (Brownsea) che
promuove progetti educativi a favore dei giovani ispirandosi ai principi dello scoutismo.
Per partecipare alla
cena di gala, per cui
sarà gradito l’abito da
sera, è richiesta la prenotazione al numero
340.3334073. M. R.
Giandomenico
Cortese R.C.
BASSANO
partenenti a famiglie colpite
dalla crisi economica ed avente come area di riferimento
quella del Bassanese e
dell’Altopiano dei 7 Comuni
(28 comuni). Il 6 ottobre 2010
l’Onlus distrettuale informava
i tre clubs di avere accolto la
domanda e di aver destinato
loro un contributo di 10.500
euro finalizzati alla distribuzione di 50 borse di studio; veniva
immediatamente costituita
un’apposita Commissione (costituita da: Felice Contiero e Federico Visentin - RC Bassano
del
Grappa
Castelli,
Giandomenico Cortese e
Giampiero Mattarolo - RC
Bassano del Grappa e Mario Colpo - RC Asiago) per
predisporre i termini del
service; tra i criteri di selezione sono stati posti il reddito ISEE del nucleo familiare,
il fatto che uno dei genitori
fosse disoccupato al momento della domanda o lo fosse
stato nel corso del 2010, la
durata del periodo di disoccupazione ed il fatto di godere o meno di un sussidio di
disoccupazione. L’iniziativa
ha riconosciuto idonee al beneficio anche alcune famiglie di
immigrati provenienti da Tunisia,
Marocco, Costa d’Avorio, Etiopia, Cuba, Brasile, Albania,
Moldavia, Romania, regolarmente residenti nei 28 comuni del territorio bassanese e dell’Altopiano
di Asiago. Al termine di un delicato lavoro selettivo sono state
assegnate 31 borse da 160
euro per studenti delle scuole secondarie di 1° grado (medie) e
19 borse da 300 euro per studenti delle scuole secondarie di
2°grado (superiori), per un valore complessivo di 10.660
euro. Il Sindacato CISL, a ri-
Mario Colpo
badire la propria condivisione
degli obiettivi del nostro
service, ha voluto mettere a disposizione una ulteriore Borsa di studio da 160 euro, che
ha portato a 51 il totale delle borse di studio distribuite
e ad un totale di 10.820 euro.
Gli alunni che hanno
beneficiato della borsa di studio frequentano attualmente
l’Itis Fermi, l’Itcg Einaudi, l’istituto professionale Remondini,
i licei Brocchi e Da Ponte,
l’Enaip di Bassano del Grappa, l’istituto professionale di
Fonte, l’Irigem di Rosà, lo
Scotton di Breganze, l’istituto
Fanoli di Cittadella e le scuole
medie di Asiago, Bassano,
Romano
d’Ezzelino,
Mussolente, Rossano Veneto,
Rosà, Tezze sul Brenta,
Cassola e Marostica. La loro
distribuzione è avvenuta nei
giorni scorsi, con il dichiarato
impegno a rispettare anche la
privacy dei destinatari.
Cesare Pivotto
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Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
10
ROANA
Con il Pat aumenta l’edificazione
Presentato il Piano di Assetto Territoriale. Le sei frazioni saranno gestite come sei nuclei
centrali d’uguale importanza e che dovranno mantenere le loro caratteristiche
Anche il Comune di Roana
si aggiunge ai Comuni
dell’altopiano che hanno terminato il percorso per la definizione del Piano di assetto
territoriale comunale. Il documento, istituito con legge
regionale che sostituirà i vecchi piani regolatori, non è solo
uno strumento urbanistico
come erano i prg, ma uno
strumento di gestione territoriale che prende in considerazione non solo nuove aree
edificabili ma anche altri
aspetti che costituiscono il
territorio comunale, dalle necessità delle imprese alle
aree da dedicare al turismo
e al divertimento, alle politi-
che occupazionali e socio
economiche.
Già nel documento preliminare si sottolinea la peculiarità
del Comune di Roana, suddivisa com’è in sei frazioni,
che saranno gestite come se
fossero sei nuclei centrali
d’uguale importanza e che
dovranno mantenere la loro
A Cesuna Giorgio Spiller presenta
Diolmo: un Bambin Gesù scolpito nel legno
Lo scultore montanaro libero pensatore Giorgio
Spiller, presenta l’opera Diolmo, un Bambin
Gesù scolpito nel legno,
per l’appunto, di olmo.
Il ciocco gli è stato donato: trattasi di un antico olmo che una volta
spandeva la sua ombra
in quel di Canove. L’olmo non è legno adatto
alla scultura, si lacera,
si fessura: basta osservare dove l’artista ha
dovuto incidere l’ombelico del Bambino... Ma
ce lo racconterà di per-
sona, mostrandolo per la prima
volta, collocato
ai piedi della
casa in Block
Bau, davanti al
bar Lemerle in
centro a Cesuna,
alle 17 di sabato
11 dicembre.
B.R.S.
caratteristica d’area urbana
polarizzata impedendo che lo
sviluppo edilizio provochi una
saldatura tra le diverse frazioni. L’edificabilità inoltre
tenderà al recupero del patrimonio esistente ed alla saturazione delle zone di
completamento piuttosto che
a nuove lottizzazioni aumentando comunque l’edificazione del 25% rispetto al piano
regolatore generale vigente.
Si presterà particolare attenzione al territorio e al “consumo” di terreni a vocazione
agricola o silvo-pastorale promuovendo lo sviluppo di
un’agricoltura sostenibile.
Saranno previste anche infrastrutture telematiche con
il cablaggio dell’intero terri-
torio sperando così anche di
favorire l’insediamento di
nuove attività produttive da
collocare in una zona PIP
adiacente alla zona produttiva del Comune di Asiago, con
l’obiettivo prioritario di favorire il trasferimento delle attività ricadenti in zona impropria e l’insediamento di nuove attività in un’area a basso
impatto visivo.
Per il turismo, volano economico di tutto l’Altopiano, il
PAT roanese prevede il rafforzamento delle strutture
esistenti e la dotazione di nuovi servizi a favore del turista
e dei residenti tra cui percorsi
ciclabili e pedonali con una
precisa segnaletica turistica
nonché degli ampliamenti li-
mitati delle strutture alberghiere esistenti. Due nuovi
poli d’attrattiva turistica saranno realizzati, uno al
laghetto di Roana con una
nuova pista di pattinaggio, e
l’altro nell’area Laghetto –
Gruppach – Campolongo
quale polo per lo sci nordico.
Da riqualificare secondo il
PAT sono la stalla podere
modello di Canove detta “la
Cattedra” da destinare a
centro interdisciplinare di ricerca, le ex colonie Gil e l’ex
villa Brunialti come centro
d’accoglienza per disabili, gli
impianti per lo sci nordico e
alpino esistenti e l’edificio ex
colonia Rossi da trasformare in centro per anziani.
Gerardo Rigoni
ROTZO
8
Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
GALLIO
ROTZO
Rinnovata l’amicizia tra la Pro Gallio
e il maestro di cucina Giovanni Pozzan
Componenti e simpatizzanti della Pro
Loco di Gallio, una
settantina di persone in tutto, si sono
ritrovati lo scorso
26 novembre per
dirigersi in pullman
a Sandrigo, dove
hanno gustato in allegria un’ottima
cena in quello che è
considerato il tempio del baccalà, l’Antica
Trattoria Due Spade. E’ stata anche l’occasione per
suggellare l’amicizia con il
titolare del locale, Giovan-
ni Pozzan, maestro di cucina, che in più occasioni
ha presenziato a Gallio ad
eventi organizzati dalla
Pro Loco, portando tra
l’altro la propria
arte culinaria in
piazza per far degustare ai presenti il
suo rinomato risotto
con baccalà. Durante la serata a
Sandrigo, tra un
brindisi, un canto e
battute spensierate,
il presidente della
Pro Gallio Carlo
Schivo ha avuto
modo di ringraziare pubblicamente Pozzan per la collaborazione
offerta,
auspicando possa durare
ancora a lungo.
S.B.
Auguri dal “Cittadella calcio” (serie B)
a Giulia Gianesini per St.Moritz
In occasione dell’annuale festa conviviale al Centro Sportivo al Sole di Fontaniva organizzata dal Club Granata al
Sole, presente come tradizione il Cittadella con la squadra,
staff tecnico, quadri dirigenziali al gran completo, i giocatori del Citta, in brillante rilancio
di classifica in serie B dopo un
inizio molto difficile, hanno inviato un grande “in bocca al
lupo” a Giulia Gianesini.
La campionessa altopianese, è
intervenuta a vari eventi sportivi cittadellesi ed anche allo
Stadio Tombolato, incontrando
i giocatori del Cittadella ed un
suo quadro-poster con dedica
è ammirato allo Sporting Pub
dello Stadio. Un connubio calcio-sci di reciproco grande
augurio per successi e trionfi
sportivi, un podio di Coppa del
Mondo per la poliziotta galliese
e ripetere l’ascesa prodigiosa
11
ai play-off di serie A per il
Citta. Arrivederci in primavera per entrambi allo Stadio di
Cittadella.
La neve non ferma l’Alpino Cristiano
Anche quest’anno, nonostante la neve copiosa
caduta sull’altopiano,
l’«alpino del deserto»
Cristiano Dal Pozzo è
sceso da Rotzo fino a Padova per mantenere fede
al voto fatto quando era
in guerra e in prigionia:
se avesse portato a casa
la pelle, nel giorno del
compleanno sarebbe andato al Santo. Dal 1946
il voto è stato sempre mantenuto. E così è stato anche quest’anno per i suoi
97 anni. Con il vecchio,
prezioso, casco coloniale
con la penna in testa, Cristiano ha assistito giorni fa
alla messa delle 11 al Santo di Padova celebrata dal
rettore padre Enzo Poiana,
alpino pure lui, e avendo
al fianco altri due alpini:
il figlio Giovanni e il sindaco di Rotzo, Matteo Dal
Pozzo, suo cugino in secondo grado, che è fra
l’altro il suo fedelissimo
accompagnatore nelle
adunate nazionali delle
Penne nere. Nell’omelia,
padre Enzo ha voluto sottolineare in modo particolare la presenza di questo
personaggio, affermando
fra l’altro che «Dal Pozzo
rappresenta ormai un patriarca della grande famiglia antoniana». Dopo il
rito, il festeggiato avrebbe dovuto essere ricevuto
dal vescovo Mattiazzo,
che però ha disdetto l’appuntamento all’ultimo
momento per un improvviso impegno. Dalla basilica antoniana, il vecio e i
suoi accompagnatori si
sono poi diretti a
Mestrino, in municipio,
per un incontro con un
cugino coetaneo (soltanto tredici giorni di differenza), il maestro Gianni,
combattente
ad
El
Alamein, da anni residente nel centro alle porte di
Padova.
8
Sabato 11 dicembre 2010
ENEGO
Natalenego: un ricco
calendario di appuntamenti
E’ partita domenica 5 dicembre la terza edizione di
Natalenego. Alle 18 sono
state accese le luci dell’albero, come al solito posizionato al centro di piazza S.
Marco e circondato dalle
casette del mercatino, un
tripudio di lucette, l’accensione infatti è stata accompagnata da un brillante
sottofondo di musiche natalizie e da un apprezzato
spettacolo di lanterne magiche. La neve che cadeva copiosa, piccole mongolfiere in
carta di riso, azionate da un piccolo fuocherello, hanno
creato uno scenario davvero molto suggestivo, che ha
incantato i piccoli come i grandi. Nel calendario di
Natalenego sono previste serate di cinema, teatro con la
Confraternita del Bagolo che metterà in scena due spettacoli, 4 le date; fiabe e poesie della tradizione, pomeriggi
e serate in cui i protagonisti saranno i bambini ed i ragaz-
L’ex colonia, immobile
fantasma della Croce
Rossa Italiana
Tra il patrimonio abbandonato della Croce Rossa Italiana, di cui si è occupata recentemente la trasmissione di
Rai3 Report, c’è una grande
struttura ad Enego, chiusa da
oltre trent’anni. Cinque grandi edifici situati tra la località
Grottolea e via Madonnina,
in direzione Frizzon. Il complesso è sorto subito dopo la
Prima Guerra come polo sanitario per bambini ammalati
di
tubercolosi.
Un
comprensorio sanitario dotato di attrezzature d’avanguardia tra cui una delle prime macchine per fare le radiografie. Qui venivano ospitati oltre duecento bimbi. La
struttura era autosufficiente,
con un forno per il pane, la
lavanderia, una stalla per gli
animali ed il macello. Vi lavoravano circa 40 eneghesi.
Dopo la dismissione, un americano, era il 1990, se n’era
interessato: voleva acquistarlo per farne una beauty farm,
ma non vi riuscì per problemi burocratici.
Oggi l’edificio fa gola a molti, non fosse per il prezzo ovvero oltre 1,7 milioni di euro
l’Altopiano
per un’area totale di 33.350
metri quadrati su cui è posta
una struttura in cemento armato e muratura comprendente 11 vani, circa 800 posti letto, per una superficie
coperta totale di 2050 metri
quadrati. In più al costo dell’acquisto dell’edificio, si
deve aggiungere il preventivo di ristrutturazione che, dai
primi calcoli dell’amministrazione comunale di Enego,
ovviamente interessata all’immobile, supererebbe i 15
milioni di euro. Il Comune
mantiene la struttura legata
a fini sociali, con destinazione, nel Prg, a servizio pubblico.
“Qui - specifica il sindaco
Igor Rodeghiero – si potrebbe certamente realizzare
qualcosa di importante per la
comunità, ma i costi sono
insostenibili. Stiamo comunque dialogando con la Croce
Rossa regionale per cercare
una soluzione con una collaborazione pubblico-privato, in
primis con quest’ente stesso.
Ma prima si devono trovare
i fondi, cosa non certo facile
in questo momento”.
zi delle scuole, dalle materne alle secondarie. Sempre
restando in ambito scolastico, sabato 11, presso la
scuola media, verrà allestito il tradizionale mercatino
della scuola secondaria, verranno esposti e messi in vendita, naturalmente con scopo benefico, i lavori eseguiti dai ragazzi delle tre classi
secondarie seguiti come di
consueto dalla professoressa Lazzarino di educazione
artistica . Ancora i ragazzi saranno gli attori principali,
sabato 18, in occasione della premiazione del 3° concorso
letterario “La Montagna Incantata” a cura dell’Ass. Culturale “Dalla Brenta all’Ortigara”. Non mancheranno comunque appuntamenti sportivi con lo sci di fondo, gare
previste anche in paese presso gli impianti sportivi ed un
Babbo natale davvero alternativo e cinofilo, trainato da
splendidi cani da slitta!
Stefania Simi
12
In Altopiano le piste
più adatte ai bambini
Le stazioni sciistiche Verena
2000 ed Enego 2000 hanno
conquistato la “bandiera bianca” da parte dei pediatri italiani. Sono state infatti ritenute
tra le migliori per i bambini piccoli che vogliono cimentarsi a
sciare sia perché hanno delle piste facili sia perché le piste non
sono troppo affollate permettendo così ai più piccoli di fare le
prime discese in piena sicurezza. “Sciare con i bambini piccoli significa soprattutto trovare
luoghi poco frequentati – spiega
Italo Farnetani, professore di comunicazione scientifica all’Università di Milano Bicocca - I
vantaggi sono due: le scuole per
chi vuole imparare sono poco
affollate e la presenza di pochi
sciatori sulle piste riduce il rischio
di incidenti sulla neve”. Il docente,
assieme ai suoi studenti, ha condotto un sondaggio fra i pediatri
italiani dove è stato chiesto loro
di indicare le località sciistiche
preferibili per i bimbi sotto i sei
anni. Tra le località prescelte dai
ricercatori sono state prese in
considerazione non solo il poco
affollamento ma anche, e soprattutto, la presenza di scuole
da sci, di strutture adatte ai piccoli sciatori e di parchi giochi sulla
neve. E tra le numerose località indicate, 39 sono state segnalate dai pediatri italiani tra
cui appunto il Verena 2000 di
Roana, 12 piste di cui quattro
facili, ed Enego 2000 con dieci piste per tutti i livelli e cinque impianti di risalita. Un riconoscimento che si aggiunge a quello sull’insegnamento
dello sci ai bambini disabili che
già ha fatto distinguere le scuole sci altopianesi da altre località.
Gerardo Rigoni
UN GIORNO UN PO’ PARTICOLARE
Nulla è mai, e mai dev’essere, scontato. Anche nella nostra epoca super tecnologizzata,
e lo sa bene o per lo meno lo deve tener ben
presente, chi come noi, abita in piccoli paesi
di montagna. Per esempio, un dato scontato
è: tanto c’è l’ambulanza, …. per fortuna c’è
l’ambulanza …, ma non è sempre così, perché un bel giorno può capitare di tutto. Un
giorno un po’ fantozziano, in cui avviene quello
che non si sarebbe mai messo in conto, non
tutto contemporaneamente almeno, come: nevicata abbondante che non dà tregua e una
serie di incidenti o comunque situazioni che
richiedono l’impiego, a breve giro di boa, di
più mezzi di soccorso. Succede ad esempio
che un venerdì il paese si svegli sotto una
spessa coltre di neve e che la bufera in atto
non accenni a diminuire, con tale tempo, può succedere che
qualcuno possa scivolare; bene, dopo l’accaduto il medico
decide di inviare il malcapitato all’Ospedale di Bassano, con
l’ambulanza dell’Associazione Mte Lisser collegata al 118, e
fin qui niente di straordinario. A breve però, succede che un
anziano si senta male, il medico curante anche in questo
caso non ha scelta, necessita un ricovero e l’ambulanza
per il trasporto; sì ma quale ambulanza? Quella del paese
non è ancora rientrata. Il rimedio è presto trovato, si fa
arrivare, malgrado il tempo da lupi, il mezzo di soccorso
dall’Ospedale di Asiago.Anche questa è fatta, pensa il
medico e anche l’addetto del centralino del 118, che in
questa mattinata ha lavorato più per Enego che per una
città! E invece, mai abbassare la guardia, perché, forse
trascorre un’ora, il dottore viene chiamato per un’altra
urgenza, il medico non ha dubbi, è un codice rosso, si tratta di un giovanissimo, l’urgenza questa volta è massima.
Altra telefonata al 118, se non fosse che la situazione è
delicata al centralinista verrebbe da ridere, si lascia solo
scappare: “Ma cosa c’è oggi dalle vostre parti dottore?
Epidemia? Catastrofe?...” Non è ancora disponibile l’ambu-
lanza della Monte Lisser, non è ancora
rientrata in sede, il mal tempo non aiuta,
aspettare un ambulanza da Bassano richiede troppo tempo, e a disposizione potrebbe non essercene; da Asiago? Già
meglio, ma le strade sono brutte ci impiegherà comunque tanto. Che fare? Bisogna agire in fretta. E qui l’arte di arrangiarsi, una prontezza di spirito e di
senso pratico che hanno ispirato questo
pezzo. E’ veramente una gara contro il
tempo, tutti sono più o meno sull’orlo di
una crisi di nervi, il medico mantenendo
a due mani il sangue freddo, chiama il
presidente della monte Lisser, gli espone in breve il problema, e qui esce l’eroe
per caso: “Chiediamo il cambio ad
Asiago, però nel frattempo carico il giovane paziente nel
Pickup della Polizia Locale e parto andando incontro al mezzo di soccorso, non sarà la nostra attrezzata ambulanza ma è
grande e sulla neve và senza problemi”. Diavolo di un
Gianluca o meglio angelo questa volta!! Detto, fatto! In
pochi minuti, per fortuna il caso si risolve nel migliore dei
modi. Sangue freddo, disponibilità, fantasia e capacità di
arrangiarsi sono stati gli ingredienti fondamentali, i fattori
che hanno portato ad una soluzione brillante un episodio
che poteva avere esiti drammatici. Quando il presidente
Gianluca Frison, leggerà queste righe, sicuramente
imprecherà contro la sottoscritta che ha infranto il suo
solito e silenzioso agire, da buon montanaro, ma tanto si
doveva! Piccoli gesti, a raccontarli già sembrano poca
cosa, ma vivendoli, si ha la piena e reale consapevolezza
di quanto valgono! Mi sembrava un bel gesto da raccontare, non solo perché siamo vicini al Natale, ma perché i
nostri paesi, la nostra società ha tanto bisogno di azioni
immediate, solidali, pratiche, e, non sembrino le solite frasi, ma tutti nel nostro piccolissimo abbiamo un ruolo, svolgerlo con coscienza fa la vera differenza! Stefania Simi
8
Al Ristorante con ill’Altopiano
Caseificio Pennar Asiago
13
Sabato 11 dicembre 2010
Albergo – Ristorante Col del Sole a Treschè Conca:
la calda atmosfera e i sapori tipici della montagna
Un nuovo appuntamento con questa rubrica, un altro locale
da conoscere un po’
meglio: stavolta siamo
a Treschè Conca e
precisamente all’Albergo Col del Sole, che
un tempo si chiamava
Albergo Marcellino.
Antonio Valente e
Arianna Pesavento, gli
attuali proprietari, lo
avevano preso in gestione nel 1993, decidendo tre anni dopo di
acquistarlo, iniziando a
ristrutturarlo un po’
alla volta negli anni,
fino a dargli un volto
completamente nuovo
e davvero ospitale. Lo
stile è quello di montagna: un
tirolese raffinato, caldo, e
molto accogliente, un’accoglienza che si respira non
appena si mette piede nel
locale, e che si espande in
ogni stanza, dalle camere alla
sala ristorante, fino al grande salone con stuba al piano
Antonio e Arianna
con le figlie Giulia e Anna
terra. L’arredamento e le rifiniture in legno sono completate da tanti particolari che
parlano della cura e della passione che i coniugi Valente
mettono nel loro lavoro, insieme anche a una particolare sensibilità nei confronti
di ospiti non comuni, ovvero
persone affette da disabilità
diverse, per le quali loro si
adoperano nell’offrire una
vacanza del tutto uguale a
quella degli altri ospiti. Nella ristrutturazione è stata
posta grande attenzione a
questo, e l’albergo- ristorante è ora completamente
accessibile a chi per
muoversi e spostarsi
ha bisogno di particolari ausili e attrezzature: il Col del Sole
stesso dispone di carrozzine e sollevatori.
Ma tutto ciò che riguarda
le
problematiche di persone con disabilità
viene tenuto in debito conto, grazie all’esperienza acquisita ospitando gruppi
o singoli: anche a livello di cucina, prestando attenzione a
qualsiasi tipo di intolleranza, allergia, o
necessità di diete
particolari. Nel mese
di gennaio, puntualmente
da dieci anni a questa parte, arrivano settimanalmente al Col del Sole gruppi di
disabili per trascorrere in
Altopiano settimane bianche, sono accompagnati da
Marilena Pedrinazzi, che
oltre 25 anni fa ha scelto le
I gusti semplici dei prodotti locali
Da circa tre
anni il ristorante del Col del
Sole, prima
riservato agli
ospiti dell’albergo, è aperto a tutti. I
suoi ampi locali ben si
prestano per
qualsiasi occasione o ricorrenza da festeggiare:
matrimoni, cerimonie, anniversari, cene aziendali e
cene della classe, con la disponibilità di una grande
sala adibita a taverna, dove
le compagnie dopo cena
possono concludere feste e
serate con il ballo e la musica dal vivo. Antonio è lo
chef, coadiuvato dalla cognata Milena, la sua cucina è impostata soprattutto
sui prodotti locali, su piatti
semplici e genuini. Tra i
piatti forti, i Canederli conditi con burro, salvia e Stravecchio dei Pennar,che vi
proponiamo come ricetta
qui a fianco, ma anche il
tortino di porcini su fonduta
di Pennarone, e il risotto
con zucca e salsiccia
mantecato
con
il
Pennarone. Immancabile
nei menù il “piatto
Altopiano” con polenta, tosela dei Pennar e
funghi. Tra le specialità del Col del Sole c’è
la selvaggina, e, su
prenotazione, Antonio
prepara la paella, che
ha imparato a fare dalla
madre spagnola. Tutti i
dolci vengono fatti
in casa e
molti sono
a base di ricotta
dei Pennar, ingrediente anche
del tiramisù al
posto
del
mascarpone. Sbirciando
nel menù per il pranzo di
Natale, troviamo numerose
proposte con prodotti del
Pennar, dal sopracitato
Tortino alle crespelle alle
noci e Pennarone, fino ai
medaglioni ai porcini e Stravecchio.
nostre montagne per far
passare salutari giornate sulla neve a persone diversamente abili. Un’affezione
verso l’Altopiano, le sue bellezze naturali, ma anche verso il nostro prodotto simbolo,
il formaggio: prima del ritorno a casa dopo la settimana
bianca, la signora Pedrinazzi
accompagna puntualmente
gli ospiti a far scorta di formaggi al Caseificio Pennar,
prediletto per la bontà dei
suoi prodotti, ma anche perché nei suoi spacci si respira
la vera aria del caseificio di
montagna.
LA RICETTA
Canederli con burro, salvia
e Stravecchio dei Pennar
Si spezzetta del pane raffermo (circa 7-8 panini medi per
4 persone) e lo si mette a bagno nel latte per un paio di
ore. Si prepara poi un soffritto con cipolla e dadini di pancetta che andrà aggiunto all’impasto. Dopo aver strizzato
bene il pane, si aggiungono 2-3 uova (ci si regola in base
alla consistenza dell’impasto) un po’ di grana dei Pennar,
noce moscata, la cipolla con la pancetta. Si amalgama il
tutto e se l’impasto risulta troppo morbido si aggiunge un
po’ di farina bianca o di pangrattato, quindi si formano le
caratteristiche palline dei canederlo, che vanno poi bolliti
in brodo (anche vegetale) per 5-6 minuti. Una volta cotti e
scolati si condiscono con burro dei Pennar fatto fondere e
aromatizzato con foglie di salvia, e quindi con una bella
manciata di scaglie di Stravecchio.
GRANA PADANO D.O.P.
e GRAN PENNAR DI MONTAGNA
Il Caseificio Pennar Asiago riesce a proporre questi
formaggi con una stagionatura importante superiore
ai 30 mesi. Grazie alla eccezionale qualità del latte,
vengono prodotti senza l’ausilio di conservanti o
antifermentativi. Per questo e per l’estrema dolcezza nel
sapore numerosi esperti considerano il formaggio Grana
del Caseificio Pennar Asiago una vera delizia, anche
perché ottenuto con solo latte scremato di montagna.
SERVIZIO REDAZIONALE
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Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
14
A Natale arriva il 3D al Cinema Lux di Asiago
Importante veicolo culturale e di divertimento non solo per Asiago e tutto il territorio altopianese, ma anche per i turisti
Con i film più attesi della stagione invernale, arriva il digital
3D al Cinema Lux di Asiago, la
più antica sala cinematografica
dell’Altopiano che l’anno prossimo compirà cent’anni. Una
svolta epocale che ha richiesto
un impegno economico non indifferente da parte della parrocchia di Asiago, la cui idea di
digitalizzare la propria sala risale al gennaio di quest’anno.
La conferma dell’apprezzamento del pubblico, visto il
risultato del box office del film
Avatar che ha rappresentato
un ottimo test di gradimento,
ha accelerato la convinzione
della validità della scelta. Il Lux
conferma così la propria importanza di veicolo culturale
e di divertimento non solo per
Asiago e tutto il territorio
altopianese, ma anche per i
turisti. E questo grazie al con-
tributo di un nutrito gruppo
di
volontari,
succedutisi negli anni in
qualità di cassieri ed operatori, il cui importante impegno è
stato fondamentale per far vivere e crescere la sala della comunità. “Il Cinema Lux – commenta il direttore Davide
Degiampietro – funziona grazie al lavoro volontario e gratuito di molte persone che met-
Il CInema Lux Asiago
(ex Teatro Patronato nel 1920)
tono a
disposizione
del pubblico
parte del loro tempo, con l’unica finalità di rendere un servizio a tutta la comunità. E’ proprio grazie a questo spirito che
da sempre ha animato chi si è
reso disponibile nel gestire la
sala, che la struttura festeggerà
nel 2011 il secolo di vita. Evento
che sarà festeggiato nel novembre del prossimo anno con numerose iniziative tra cui proiezioni, concerti, spettacoli di balletti, e la pubblicazione di un libro che raccoglierà immagini e
testimonianze”. “Ritornando al
3D – prosegue Degiampietro la tecnologia che si è deciso di
adottare è la migliore sul mer-
In esclusiva allo Studio Stefano
Rigoni di Asiago il DK System,
trattamento innovativo che dona
capelli lisci per cinque-sei mesi
Una chioma liscia, senza
essere schiave di spazzola
e piastra … è
il sogno di
molte! Un sogno che oggi si
può realizzare, grazie a un
nuovo innovativo sistema di
trattamento, che si basa sulla
cheratina, sostanza naturale
con cui i capelli possono tornare ad essere sani, lucidi e
setosi, come al loro stato originale. Si chiama
DK System il nuovo rivoluzionario trattamento
che per circa 5-6 mesi
può far dimenticare spazzola e piastra. Recentemente proposto in esclusiva per l’Altopiano dallo
Studio Stefano Rigoni di
Asiago, ha riscosso già
un grande successo tra
coloro l’hanno provato,
rimanendo pienamente
soddisfatte dai risultati
raggiunti. “Questo sistema – spiega il titolare dello Studio - trasforma i
capelli nella loro struttura, senza danneggiarli e
senza mutarne la consi-
Acconciatura e trucco
da sposa e da sera
Trattamenti
tricologici mirati
Check-up della cute e
del capello
Extension
Manicure
Accessori moda
Bigiotteria
Via J.SCAJARO
ASIAGO
Telefono:
0424 463694
stenza, proprio perché si basa
sulla cheratina, proteina di cui
sono costituiti la pelle, le unghie e i capelli stessi. Oltretutto
il suo uso non ha alcun tipo di
limitazione; possono venire
trattati con il DK System tutti
i tipi di capelli, sia
naturali che colorati, con colpi di
luce o meches, o
a n c h e
permanentati”. E
questo è proprio il momento
ideale per provare il trattamento lisciante DK System: con le
feste natalizie che si avvicinano sarà una soddisfazione ancora maggiore poter presentarsi
sempre con una capigliatura liscia e dunque ordinata, il cui aspetto sano
e naturale saprà di
certo donare una nuova bellezza al viso. Il
trattamento inoltre
può essere anche
un’idea regalo diversa, e certamente gradita. Informazioni
maggiori, su costi,
tempi di esecuzione,
ecc… si possono
avere presso lo Studio Stefano Rigoni,
acconciatore uomo e
donna, in Via Dalla
Zuanna ad Asiago, telefono 0424 460681.
Servizio redazionale
cato: il proiettore
Cinemeccanica e gli occhiali Masterimage, che
garantiscono una qualità di visione ineguagliabile. Abbiamo scelto di utilizzare un sistema di occhiali
monouso che rende più
semplice tutta la gestione: non serve consegnare, ritirare, lavare, ecc.
Ci stiamo comunque attrezzando anche per
riciclare gli occhiali
monouso in accordo
con altri esercenti, in
modo da permetterne il
riciclo e una conseguen-
te nuova fattura, garantendo
così un maggiore risparmio
energetico a vantaggio dell’ambiente”. Il digital 3D sarà operativo a partire dalle festività natalizie quando saranno proiettati Narnia, Il viaggio del velie-
ro, Megamind, Rapunzel, Tron
Legacy. Pur se non in 3D, ma
sempre in digitale, saranno proiettati inoltre anche Natale in
Sudafrica, Harry Potter, La
Banda dei Babbi Natale, e tanti
altri. Servizio redazionale
A Conco c’è una Bottega tutta da
scoprire, e le prossime festività sono
l’occasione giusta per farlo!
Nata nel 1989 dalla
trasformazione di
uno dei primi negozi
alimentari del paese,
La Bottega -Specialità Alimentari di
Conco in vent’anni di
vita ha saputo far
crescere l’offerta alla
clientela e rinnovarsi
nelle proposte, con
l’ampliamento dei locali e l’introduzione
di nuovi prodotti di
qualità. Oltre a una vasta scelta
di prodotti alimentari delle marche migliori, nell’angolo riservato alla gastronomia di propria
produzione vengono proposti
piatti tipici, come il baccalà alla
vicentina. Non mancano poi
raffinate proposte innovative,
come i menù completi ideati in
occasione di pranzi e cene per
le feste: qui sotto riportiamo
quelli per Natale e Capodanno.
Inoltre è possibile scegliere e
prenotare sfiziose preparazioni
per rinfreschi, pranzi o cene
private di vario tipo. Merita una
citazione l’enoteca del negozio,
che offre oltre 500 etichette di
vino, con un sommelier a disposizione e la possibilità di assaggiare vini anche al calice. “La passione per il nostro lavoro – commentano Paola ed Elvis, titolari
de La Bottega – ci porta a una
costante ricerca di prodotti di
qualità per poter dare alla nostra
clientela un servizio ottimale”. E
questo vale anche per l’offerta di
proposte natalizie, con una gam-
ma
di
strenne
non
preconfezionate,
bensì
personalizzate in modo da poter
soddisfare tutti i gusti e le esigenze. “Tutti i prodotti utilizzati per
le confezioni regalo – spiegano
Paola ed Elvis – sono il frutto
di una scelta scrupolosa di
qualità, ma anche di un occhio di riguardo ai prezzi”. Dai
prodotti locali, come formaggi
di vario tipo, salumi, miele e
marmellate, liquori,
funghi porcini secchi, fino a vini, panettoni, biscotti,
mandorlato e cioccolata dei migliori
marchi italiani: la
scelta è davvero vasta. Un negozio che
grazie all’offerta
curata ed originale ha
saputo conquistarsi
via via una clientela
anche da fuori paese. L’occasione
per una breve sosta a Conco e visitare La Bottega può
essere l’acquisto di
generi alimentari
quotidiani, che nel
contempo permetta di scoprire questo punto vendita
completo, che si
trova in centro paese, al n. 1 di via
Roma. Senza impegno, potrete farvi illustrare le peculiarità dei prodotti proposti, e
valutare la possibilità di fare qui
gli acquisti natalizi, siano per la
vostra tavola dei giorni di festa, che per strenne che vi faranno apprezzare da coloro a
cui saranno destinate. Vale la
pena di provare, non rimarrete
delusi, ve lo assicuriamo!
Servizio redazionale
I menù - Natale:
Antipasti: Sandwich fritto con pancetta, robiola e verdure – Stella di
sfoglia con formaggio e tartufo – Piroga di spadone rosso con salsa
agrodolce e gamberi – Mousse di prosciutto suino ed equino.
Primi piatti: Lasagne gratinate con sedano, prosciutto, gorgonzola –
Cappelletti di patate ripieni di funghi in salsa boscaiola – Fagottino di
crepe con radicchio, mele e salsiccia – Cestino di pasta con ragù di
verdure e Vezzena –
Secondi piatti: Tagliata di manzo con salsa al vino ed erbe fini –
Fettine di vitello con salsa autunno radicchio e porcini – Tacchinella
all’arancio – Filettini di pesce con pomodorini gialli e rossi –
Contorni: Patate al forno – Carciofi alla romana – Verdure al forno.
San Silvestro:
Antipasti: Flan di zucca, porcini e fontina – Tartar semicotta colori
d’inverno – Scrigno croccante di cotechino in salsa di Lamon – Selezione di antipasti
Primi piatti: Rotolo di pasta con Asiago, radicchio e vellutata –
Tagliolini gratinati alle noci e provolone – Sformato di carciofi e Asiago
filante – Crespolina alla polpa di granchio
Secondi piatti: Filetti di faraona in salsa di mele e anice – Sella di
maiale alla birra con cipolla e cioccolato – Straccetti di vitello in tempura
al Vespaiolo – Battuta di Angus con radicchio, pinoli al PortoContorni: Patate gratinate- Verdurine grigliate miste – Cavolini di
Bruxelles alla panna.
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Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
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Suggestioni invernali all’Agriturismo Le Porte di Conco
Anche nella stagione invernale, l’Agriturismo Le Porte
di Conco offre un insieme
unico di emozioni, date dal
paesaggio fiabesco in cui è
immerso, dalla vastità dei
panorami che vi si ammirano e dai gusti che vi si possono assaporare in pranzi e
cene da vivere con calma e
relax in un’atmosfera che
trova nuove suggestioni via
via che mutano le stagioni.
Meta ideale per rilassarsi e
godere di una natura
incontaminata, l’agriturismo,
che si raggiunge prendendo il
bivio a destra in zona Laite,
lungo la strada che porta a Rubbio, è il locale
ideale per fermarsi a
bere qualcosa o per gustare i rinomati piatti dello chef Paolo, che racchiudono tutti i gusti più
buoni della montagna. Le
due sale del ristorante,
raccolte ed intime, sono l’ideale per pranzi e cene lontane dai pensieri quotidiani, in
compagnia degli amici o dei
propri cari. In questo luogo
Regali di Natale? Visitate l’Antique Shop
il nuovo negozio sulla strada Asiago – Gallio
Nuove idee per i vostri regali le
potete trovare da Antique Shop,
con ampia esposizione su due
piani sulla strada Asiago – Gallio
(ex Punto Sport). Aperto da pochissimo, vi offre una vastissima gamma di articoli, tra mobili antichi, in stile e tirolesi,
oggettistica e accessori per la
casa in legno, vetro, sheffield,
porcellana, e molto altro. Potete trovare oggetti regalo assai
originali, con prezzi a partire da
pochi euro. E fino al 28 febbraio su spese superiori a 250
euro verrà praticato lo sconto
del 20 %. Una visita non è impegnativa: vi aspettiamo
all’Antique Shop!
Servizio redazionale
un tempo si incontravano gli
abitanti dell’Altopiano e quelli
della pianura per gli scambi
commerciali, era un sorta di
“porta” di accesso verso gli
uni o gli altri, ed è per questo
che ha mantenuto il nome “Le
Porte”,
dato
anche
all’agriturismo dal quale sembrano proprio spalancarsi le
porte
verso
vedute
mozzafiato. L’Agriturismo
Le Porte si può scoprire anche visitando il profilo su
Facebook, mentre per qualsiasi informazione si può telefonare al n. 349 8806445.
Antipasto della casa
Lasagne al forno con
salsiccia e radicchio
Risotto ai porcini
Entrecote al pepe rosa
Cosciotto di maiale al
forno
Zampone con lenticchie
Contorni misti
Piatto di formaggi con
uva miele e noci
Strudel di mele con
gelato alla vaniglia
Panettone e pandoro
con prosecco per il
brindisi di
mezzanotte
Ma quella che vi consigliamo
è una visita sul posto, ne vale
la pena! Intanto vi sveliamo
quello che è il menù proposto per il Cenone di S.
Silvestro.
Servizio redazionale
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Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
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GLI ANGOLI NASCOSTI DELL’ALTOPIANO: LE CONTRADE
I vincitori del nostro concorso fotografico
Per il concorso fotografico proposto durante l’estate dal nostro giornale in collaborazione con il Club Fotografico
Altopiano 7 Comuni è il momento delle premiazioni. Domenica 19 dicembre, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Naturalmente Altopiano”, presso la sala
consiliare del municipio di Canove
(ore 17) si provvederà anche a premiare i primi tre classificati di questo
concorso che chiedeva di immortalare o meglio di raccontare attraverso
immagini, gli angoli nascosti del nostro altopiano, ovvero le contrade. All’interno della mostra organizzata dal
Comune di Roana, nella quale espongono tre membri del Club Fotografico Asiago 7 Comuni Roberto Costa,
Diego Lunardi e Roberto Rossi, ci sarà
anche un angolo riservato alle tre foto
più belle giunte alla nostra redazione.
Il soggetto proposto non era facile in
quanto presumeva una particolare ri-
cerca, ma c’è chi è stato davvero capace, attraverso uno
scatto, di cogliere scorci intrisi di storia, di vita e di poesia.
Non facile neppure il compito per la giuria della quale facevano parte il nostro direttore Stefania
Longhini, il fotografo Andrea
Bergamaschi, i soci del Club Fotografico Altopiano 7 Comuni Roberto Rossi,
Denis Lunardi e Diego Lunardi. La
mostra “Naturalmente Altopiano” rimarrà aperta fino a domenica 27 febbraio. Questi gli orari in cui sarà possibile visitarla: dal lunedì al venerdì dalle
ore 9.00 alle 13.00 , il sabato e domenica dalle 17.00 alle 21.30. All’inaugurazione della mostra sono invitati
tutti gli appassionati di fotografia, quanti amano il nostro bell’altopiano e la
sua natura, e ovviamente tutti i partecipanti al concorso ai quali fin d’ora
va un grazie particolare dalla nostra
redazione e dal Club Fotografico
Altopiano 7 Comuni.
Al Centro
Rendola
si gioca
a golf
IIl golf anche d’inverno. Grazie al Centro Rendola di Asiago
e al Golf Club Asiago, in altopiano mazze e palline non
vanno in letargo. Gli appassionati di questa bella disciplina, abili giocatori o anche semplici principianti, da qualche giorno hanno la possibilità di allenarsi, di divertirsi con
gli amici e di giocare a golf tutti i giorni indipendentemente
dal meteo. Una struttura per il golf indoor, messa a disposizione dal Golf Club Asiago, è stata infatti montata in una
stanza al secondo piano, adiacente al bowling. Il gioco si
effettua tirando la pallina da un tappetino sintetico contro
una gabbia in rete. C’è poi anche il tappetino con buca
per esercitarsi nel putting green.
I soci del Club dei giovani del Golf Club Asiago possono
usufruire gratis di questa possibilità in giorni e orari
prestabiliti che saranno indicati dalla segreteria del club.
Tutti coloro che vorranno allenarsi o provare i primi approcci, divertendosi in modo diverso, potranno informarsi
direttamente presso il bowling. Una nuova e singolare attrattiva che va ad aggiungersi alla già ampia offerta per il
divertimento e il tempo libero disponibile: 8 piste da bowling
, sala poker, slot machine con sala fumatori, sala per il
gioco del biliardo, video giochi per bambini.
E se poi viene fame, il bar del bowling offre sfiziose
bruschette
e
snackeria. Si ricorda che, fuori stagione, è aperto dalle
ore 20 alle 2, chiuso il martedì e il giovedì. Nei weekend
l’apertura è anticipata alle 16. Sempre
aperto in stagione,
dalle 16 alle 2.
Il Centro Rendola
offre anche ristorante e pizzeria con
cucina
senza
glutine e, novità per
l’inverno, ha riaperto i battenti “Tipicamente Asiago” con i
suoi prodotti di qualità tipici della montagna ai prezzi più
bassi e la pratica formula self-service.
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Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
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In viaggio per le contrade dei 7 Comuni
Val Magnaboschi, laddove si infranse il sogno austriaco
Una tra le valli più caratteristiche
e
conosciute
dell’Altopiano di Asiago. Vi
si giunge passando per il centro di Cesuna, la strada lambisce il Piazzale ex Stazione, tenendo la destra si sale
Val Magnaboschi raggiungendo in breve il bivio da cui
accedere a piedi al cimitero
inglese ed all’antistante ex
cimitero italo-austriaco. Proseguendo invece sulla destra
è possibile raggiungere la
sommità del monte Zovetto
che offre una incomparabile
vista
sulla
conca
dell’Altopiano. Nel mezzo
del passo, a 1084 metri, è
posta l’omonima contrada,
servita dall’immancabile
pozza per l’abbeveraggio del
bestiame. Oggi l’agglomerato di case è in espansione
per la recente edificazione
di alcuni immobili, ma non
è mai stata interamente abbandonata da villeggianti e
residenti; l’antica trattoria
Al Cacciatore accoglie i
turisti sia d’estate che d’inverno, la gestione è affidata
alla
famiglia
Magnabosco, di cui Luciano oggi porta avanti la tradizione dopo i vari antenati
Pietro, Giacomo, Giomaria
e ancora Giacomo, meglio
noto come Lino “Caki”. A
quest’ultimo, classe 1924,
abbiamo chiesto lumi su
questo incantevole luogo
immerso nel verde dei mesi
caldi, e nel bianco candore
con cui oggi si presenta.
Scopriamo così che il borgo è anche noto col
toponimo cimbro di Jèckele
(da Jacke, Giacomo col
diminutivo). Poco è rimasto
di quanto c’era negli anni
precedenti la Grande Guerra: sparite le stalle, il primordiale impiego dei contadini locali è andato scomparendo. Qui tutte le sei famiglie di Magnabosco avevano qualche mucca, un
maiale e animali da cortile.
Il conflitto costrinse nel
1916 tutti al profugato, lasciando sui pascoli due
grandi cimiteri dove ancora
oggi, su quello inglese, son sepolti i corpi dei caduti. A vegliare
dall’alto sventolano mestamente cinque bandiere: americana, inglese, italiana, austriaca e slovena. Il camposanto
più grande raccoglieva le salme di soldati di entrambi gli
schieramenti, che furono in
seguito traslate all’Ossario di
asiago, ma lo schema con i
nomi dei caduti e le fosse comuni venne mantenuto. Al
centro del cimitero è presente una scultura a forma di
“Baionetta” alta quasi 3 metri, un po’ in disparte, al limitare del bosco, è presente
anche una colonna di una
vecchia villa romana, donata dalla città di Roma, per segnare il punto di massima
penetrazione
austroungarica.
La zona dichiarata Sacra è
meta, oltre che dell’annuale
Pellegrinaggio Interregionale
dei Fanti, pure di un considerevole turismo storico.
Poco lontano, sulle sponde
della sinistra orografica, è
presente una cava abbandonata da anni, donde l’impresa Colpi estraeva il famoso
Rosso Magnaboschi che per
decenni ha abbellito le case
dell’Altopiano e le ville di pianura. L’attività di estrazione,
unitamente al lavoro nei boschi, ha dato lavoro a molti
cesunesi, alleviando la ferite
sociali causate dell’emigrazione. 2 segni cristiani accolgono i visitatori: un piccolo
capitello posto ad inizio
contrada, e un oratorio dedicato a San Antonio, costrui-
to a Grande guerra terminata, precisamente venne inaugurato il 13 giugno 1927.
D’estate, ogni domenica, il
parroco vi celebra la santa Messa. Proprio da questa valle ha preso il nome
il locale sci club, già fondato nel 1922 come sci
Club Edera, trasformato
poi in Magnaboschi per
evitare che il simbolo del
vegetale (l’edera) fosse
accostato ad immagini di
partiti politici antagonisti
del fascismo (il Partito
Repubblicano).
La
contrada, contava circa 30
persone stabili nel 1924,
oggi è abitata dal gestore
della trattoria, mentre
d’estate si rianima di villeggianti; la via è comunque
percorsa da innumerevoli automezzi che transitano alla
volta del monte Zovetto e
verso la piana del Paù. Esistono molte istantanee della
contrada, alcune di queste
furono scattate nel corso degli anni dalla tipografia
Bonomo; meno nota è la foto
che ritrae il luogo durante il periodo bellico, con le tende della Croce Rossa e i ricoveri posti sul pendio sud del Monte
Roite ancora in uso dalle truppe italiane e inglesi. Sui tetti spioventi in lamiera oggi svettano le
antenne televisive, al posto del
pascolo, sotto alla stalla dove
Luigi “Bijio” Magnabosco accudiva alle sue mucche, un grande
parcheggio sarà ultimato in primavera. Restano i toponimi e i
cognomi, i ricordi degli anziani, il
silenzio amplificato dalla neve.
Giovanni Dalle Fusine
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Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
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LUSIANA
Le Calcare di Lusiana:
una rarità Europea
I forni per la produzione della calce presenti nel nostro territorio
presentati dall’architetto Diego Morlin in un convegno nazionale a Lecce
Nei gironi 2 e 3 dicembre a Lecce
si è svolto il III° Convegno Nazionale del Forum Italiano Calce,
presso il Museo Provinciale
Castromediano, organizzato da
IBAM, AIPAI, Provincia di Lecce
e Città di Ostuni. Due giorni intensi con incontri e dibattiti nel
corso dei quali si è parlato dell’archeologia, della produzione,
dell’impiego e dell’utilizzo della
calce, tornata al centro dell’interesse delle tecniche di costruzione, per rispondere alle nuove sfi-
de che Architettura contemporanea e Design lanciano. L’interesse generale si è focalizzato attorno alla necessità dell’impiego di
materiali ecologici, che garanti-
scano il massimo rispetto per
l’ambiente, per la realizzazione di
edifici salubri e di alta qualità. A
Lecce sono convenuti relatori e
esperti provenienti dall’Italia,
dalla Siria e dalla Spagna. Fra i
relatori italiani è stato invitato l’architetto Diego Morlin che ha
presentato le Calcare del territorio di Lusiana. In due distinti momenti, Morlin ha presentato, alla
folta platea, il DVD realizzato dal
Comune di Lusiana sul procedimento di cottura effettuato ad
opera di Giò Maria Maino e Angelo Ronzani nell’area dimostrativa del Labiolo. I presenti hanno
avuto modo di seguire tutte le fasi
che riguardano una calcara: la costruzione, l’accensione, la cottura, lo spegnimento. Dalla due
giorni è emerso che Lusiana, con
le sue 30 calcare censite nel territorio, è un caso eccezionale, unico in Europa, che ha suscitato
enorme interesse, nonostante
esse siano presenti in tutta Italia
(alla presenza di sasso calcareo),
anche se con caratteristiche diverse. In un secondo momento
Diego Morlin ha presentato il re-
La provinciale
chiusa per frane
stauro e le tecniche specifiche impiegate per gli interventi effettuati
sulle calcare presenti all’interno
del “Parco del Sojo” Arte e Natura a Covolo di Lusiana. La specificità delle calcare del Covolo è
data dalla sezione interna del tipo a
“botte”, non riscontrabile in altri
esemplari presenti nell’Altopiano
dei Sette Comuni. I presenti si sono
dati appuntamento per il prossimo
congresso che si terrà nel 2011 a
Roma con data da stabilire.
Egidio Zampese
Alcuni
Torneo di calcio balilla
Festa della classe 1951
bar della “Locanda Centrale” di via Roma a Lusiana si è svolto il
appuntamenti I coscritti e le coetanee della classe 1951 di Lusiana, prima Alquinto
torneo di calcetto balilla a 20 coppie. Dopo le gare eliminatorie
Domenica 12 dicembre alla palestra comunale andrà in scena “Stelle di danza 2010” con
il centro di formazione danza
Chorus. Sabato 18 in chiesa a
Santa Caterina, alle 20.30, si
esibiranno in un concerto natalizio i cori “L’Eco delle Valli” di Lusiana e il coro
“Ezzelino” di Romano.
di entrare nella terza età, hanno festeggiato il compimento
dei 59 anni al ristorante “Colle Verde” di Crosara di Marostica
(nella foto).
si sono affrontate per la finalissima, con in palio premi, coppe e cesti
natalizi, tre coppie. Sul primo posto del podio è salita la coppia formata da Roberto Maino e Carlo Paletto. Seconda piazza per Ruggero Ronzani
e Roberto Broglio. In terza fila si è classificata l’accoppiata formata da
Matteo Ronzani (gestore del bar “Locanda Centrale”) e Valentino Cantele.
Bel tempo e tanti visitatori
per la fiera di Santa Caterina
Il bel tempo ha favorito i festeggiamenti programmati per l’antica fiera di Santa Caterina.
Per tutta la giornata la frazione si è animata di visitatori che hanno acquistato i mandorlato
nelle varie versioni e degustato la trippa. Sono stati premiati anche gli studenti partecipanti al
concorso sulle anguane e creature del bosco ed è andato in scena “L’ammaliante anguana
‘Losna’ custode del fuoco”. Negli anni
scorsi l’ultima fiera dell’anno in
Altopiano era frequentata anche dai
commercianti di animali, ma con la crisi
in agricoltura non si sono viste né mucche nè pecore, solo qualche asinello.
Nel tema era stato presentato anche il
libro di Bruno Pezzin su “La
transumanza sulle antiche vie
dell’Altopiano: “Il Sejo”.
E.Z.
Nella foto, un’immagine della piazza
con le bancarelle di mandorlato il giorno di Santa Caterina
Nei giorni scorsi, a causa delle
frane, si è dovuto provvedere
alla chiusura della strada provinciale “lusianese”. La decisione è
stata presa dopo che la principale arteria che collega Lusiana alla
pianura è stata invasa da alberi e
detriti piovuti dalla montagna
soprastante. Il fatto è avvenuto
all’altezza del sesto tornante tra
le frazioni Velo e Ponte e a pochi
chilometri da Salcedo. Sul posto
i vigili del fuoco, la polstrada e i
tecnici di Vi.abilità. Finita la pulizia della sede stradale è stato effettuato un sopralluogo. La frana che ha un fronte di circa 15
metri e un’altezza di una cinquantina di metri. Secondo i tecnici
provinciali, il terreno era troppo
instabile e ciò ha consigliato la
chiusura della strada fino ad un
consolidamento dell’area.
Le abbondanti piogge, che hanno seguìto l’altrettanto abbondante nevicata, hanno fatto precipitare la situazione già precaria
delle molte zone in costa di
Lusiana. Una situazione che non
ha fatto altro che confermare
quanto sostenuto dal primo cittadino lusianese Antonella
Corradin da tempo, ovvero che il
dissesto idrogeologico della
montagna è in stato avanzato e
che interessa non solo le popolazioni montane, ma tutti gli abitanti della provincia. Corradin ora
sollecita interventi risolutivi per
non dover vivere uno stato
d’emergenza con ogni pioggia o
con il disgelo della prossima primavera.
G.R
CONCO
Il Gruppo Alpini e i Donatori di Sangue
ristruttura l’edificio comunale in Val Lastari
Verrà completamente ristrutturato dai volontari del Gruppo
Alpini e Donatori di Sangue di
Conco l’edificio di proprietà
comunale che si trova in località Val Lastari, nei pressi di
Malga Verde. “Abbiamo chiesto al Comune di occuparci dei
lavori per la sistemazione della
vecchia casa che si trovava in
stato di deperimento, e la successiva gestione trentennale ad
uso gratuito – dicono i
capogruppo Bertuzzi e Pozza –
e dopo aver ricevuto risposta
favorevole, abbiamo fatto una
convenzione in cui il Comune
si è impegnato a fare la progettazione e a fornire i materiali necessari. Noi ci siamo presi invece l’incarico di prestare la manodopera in forma gratuita, e
dopo aver sentito il parere favorevole dei soci e chiesto la
collaborazione dei gruppi Alpini e Donatori di Fontanelle,
Rubbio e S.Caterina, che hanno risposto positivamente, a
fine estate sono iniziati i lavori,
che prevediamo potranno essere portati a termine entro il prossimo anno. E’ stato rifatto il tetto incaricando una ditta specializzata, poi all’interno si sono
rinforzati i muri, mentre uno è
stato abbattuto per ricavare un
locale ampio con cucina e salone. Inoltre sono stati realizzati
due bagni nuovi, al piano terra
e al primo piano, e verranno ristrutturate anche le camere.
Gruppi di quattro-cinque volontari lavorano nel tempo libero,
quasi sempre il fine settimana,
ed ora, dopo aver chiuso i
serramenti con dei teli di nylon,
possiamo proseguire con le
opere interne, nonostante il
freddo e il maltempo. Una volta
che tutti i lavori di rinnovo e
ristrutturazione saranno terminati, lo stabile rimarrà comunque ad
uso civico e potrà essere
usufruito da tutti i gruppi e cittadini del comune, con termini che
saranno regolamentati da apposito statuto, che sarà messo a
punto a tempo debito”. Intanto,
nell’approssimarsi delle festività
natalizie, il Gruppo Alpini e Donatori di Sangue di Conco, è già
pronto per le consuete attività di
volontariato di cui annualmente
si occupa, come la consegna di
pacchi natalizi ai parrocchiani
ospiti in varie case di riposo, oltre che ad alcuni concittadini affetti da disabilità. Non mancheranno le calze della Befana per
tutti i bimbi dell’asilo, e poi gli
auguri sotto l’albero, dopo la
messa natalizia di mezzanotte,
con la distribuzione ai presenti
di panettone e bevande calde.
Silvana Bortoli
8
l’Altopiano
Sabato 11 dicembre 2010
LIBRI
19
Il libro “Margareta e Frà Dolcino”
un romanzo di Giancarlo Bortoli
La pubblicazione di Natale verrà presentata sabato 18 dicembre al teatro Millepini
La sera di sabato18 dicembre, alle 18, avrà luogo al Teatro
Millepini la presentazione da parte di Giancarlo Bortoli del libro
di Natale 2010: “Margareta e Frà Dolcino” - Amore e libertà A.D. 1299. L’onere della presentazione spetta a Sergio Bonato
e Luigi Menegatti, allietata da cori, dolci e...vin brulè, data l’ora
e la temperatura esterna. Questa la dedica apposta dall’autore:
“Alla federazione dei Sette Comuni e all’antica Libertà,
Fratellanza e Democrazia che li univa, nel VII centenario
della sua nascita.” E questi, alcuni titoli dei capitoli, tratti dall’indice: “La calata dei Cimbri”; “La Convicinia del Kastel”;
“L’affratellamento”; “La festa della calcara”; “L’Altarknotto”;
“Dialogo sulle proprietà”; “La cartapecora”; “La leggenda di
Freya”...Una forte poetica permea le 205 pagine del libro, che
possiamo definire un romanzo storico. La nuova fatica è costata 10 anni di lavoro in ricerca, stesura, revisione oltre allo
studio di quasi 200 fra testi e pubblicazioni, anche antichi. Per la
prima volta, un’opera del “nostro” avrà un piccolo costo (1213 euro): sarà messo in vendita la sera stessa della presentazione e reperibile successivamente nelle librerie. Che dire? Avvincente, persino commovente a tratti! Un abile miscuglio di dati
storici (tratti da verbali e testi d’epoca successivi all’anno
1299, ma con riferimenti alla stessa già riportati da G.
Bortoli in pubblicazioni precedenti a carattere storico,
come: “Il caso del colonnello di Pedescala”, “La Società
Protocooperativa dei Sette Comuni”, “Proprietà della gente
del posto”, “Agostino Dal Pozzo - manoscritti a cura di G.
Bortoli” etc.). Questo è il 15° racconto di Natale dell’autore,
che si differenzia in parte dai precedenti anche, ma non solo,
per la mole di lavoro richiesto.
“In realtà – spiega Bortoli - l’ idea originaria, era un volume di
400 pagine, che però ho voluto suddividere in due parti. Va da
sé, c’è un seguito, ancora in gestazione per quanto concerne la revisione, la correzione e quant’altro necessiti il portare uno scritto alla sua pubblicazione. Un lavoro molto oneroso, assai impegnativo sotto l’aspetto della ricerca: ho dovuto studiare a fondo argomenti disparati, come la
produzione tradizionale della calce, della cartapecora, le Rune, l’antica tradizione culinaria (che
non prevedeva l’uso di patate o pomodori, importati dopo la scoperta dell’America del 1492..). E’ stato un lavoro lungo e appassionante, dove volutamente ho mescolato l’amor sacro con
l’amor profano e volutamente lasciato in sospeso il seguito...”
Quasi un thriller, verrebbe da commentare. Accadimenti storici
Premio letterario nazionale “Alpini sempre” – 8^ edizione
Un premio ad “Alpini – Ortigara & dintorni”
il libro di Enzo Rela e Mario Rigoni Stern
Edito nel 2007 da Priuli e Verlucca, con introduzione di Giovanni Kezich
Il gruppo dell’Associazione
Nazionale Alpini di Ponzone
(Alessandria), sezione di
Acqui Terme, organizza ormai da otto anni il Premio
Letterario Nazionale “Alpini
Sempre. Il riconoscimento
viene assegnato a testi che
riguardano la vita, le attività,
la cultura degli alpini in pace
e in guerra. Domenica 28
novembre si è celebrata la
cerimonia di premiazione per
l’edizione 2010 del Premio,
che ha visto come secondo
classificato nella sezione Libro Edito il volume “Alpini
– Ortigara & dintorni” di
Enzo Rela e Mario Rigoni
Stern con introduzione
di Giovanni Kezich,
edito nel 2007 da
Priuli e Verlucca.
E sono stati proprio
Enzo Rela, fotografo e
alpino asiaghese, e
Giovanni Kezich, Direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di
San
Michele
all’Adige, alpino nella
41^ Brigata Gruppo
artiglieria da montagna “Agordo”, come lo
stesso Rela, a ritirare il
premio.
Il libro è un vero e proprio
racconto per immagini sul
mondo degli alpini nella sua
globalità, che descrive con
l’occhio attento della macchina fotografica di Rela la
79^ adunata nazionale degli
alpini di Asiago del 13 e 14
maggio 2006, organizzata a
86 anni di distanza dalla prima adunata nazionale del
settembre 1920, che si tenne proprio negli stessi luoghi:
il monte Ortigara, teatro nel
giugno 1917 di uno spaventoso massacro di alpini, e l’altipiano di Asiago che sta ai
suoi piedi.
Alle foto ricche di dettagli di
Rela, fanno eco le parole di
Mario Rigoni Stern, alpino e
asiaghese anche lui, indimenticabile memorialista di guerra, che, con i suoi interventi
è riuscito a creare un equilibrio tra la solennità delle commemorazioni e il cameratismo dei momenti di festa dell’adunata. Un riconoscimento importante anche in relazione al fatto che proprio quest’anno è stato istituito un
premio letterario internazionale intitolato a Mario Rigoni
Stern, riconoscimento voluto
dall’associazione trentina di
cultura ambientale e
venatoria Ars Venandi, di
cui Rigoni Stern fu
amico, allo scopo di
proseguire la sua opera, con la periodica
chiamata a raccolta di
un settore in continua
crescita, quello della
letteratura alpina nelle sue varie lingue.
Premio che rappresenta il miglior modo non
solo per ricordare e
mantenere viva l’eredità dello scrittore di
Asiago, ma anche per
tener aperti l’interesse
e l’attenzione sui problemi della montagna
riportati fedelmente, tratti da documenti, tradizioni tramandate
frammiste a invenzioni poetiche, molto ben miscelati a farne un
testo di quelli di cui vuoi conoscere il seguito subito, proprio
come accade per i romanzi d’amore o i libri gialli. “Margareta
e Frà Dolcino” è un libro pieno di verve, fresco, immediato,
dove si rileva più che in ogni altra precedente opera, una forte
capacità descrittiva dei personaggi, un’analisi delle personalità
e dei tratti distintivi dei gruppi, delle famiglie, delle funzioni, dei
mestieri. “Perchè il nome dell’interprete femminile anteposto
a quello maschile?”, chiediamo. “Perchè sarà la forte personalità di Margareta, ormai donna fatta, ad essere dominante,
assieme alla sua avvenenza, ai suoi tratti
connotativi dell’ascendenza nordica, alla
sua forza di montanara temprata alle fatiche, come un uomo, seppur leggiadra”.
L’autore tiene a ringraziare tutti coloro che
l’hanno sostenuto, con la loro collaborazione, fra questi: Alberto Alberti, Giulio
Cristiani, Luigi Menegatti, Roberto Costa
(foto di copertina), Luciano Gios per la
stesura della cartina, Gianni Stern: gli altri
a pag. 199...A pagina 194, troviamo: il testo in cimbro e in italiano del canto natalizio “Gasprunghet bon dar stèerna”,
cantato la notte di Natale nell’antica
chiesetta di Santa Margherita, la “location”
del racconto, che vede in secondo piano il paese di Rotz, la
località Kastel e gli altri antichi borghi dell’Altopiano e a pag.
195, la ricetta originale per la cottura del cervo. Incuriositi?
Correte a leggerlo, allora, tutto d’un fiato, come abbiamo fatto
noi!
Beppa Rigoni Scit
Come la cultura cimbra va lontano…
Non da oggi, ma la cultura cimbra dell’altopiano è
oggetto di interesse anche
lontano. E’ notizia di questi giorni che il musicista
Giovanni Bonato di Schio
ha vinto il premio internazionale Reina Sofia, nel più
prestigioso concorso musicale di Spagna. Egli ha
conquistato il primo posto
con un’opera dal titolo
“Dar gaist ist hoite
kemmet” (Lo Spirito Santo oggi è disceso), un’opera ispirata alla natura in
primavera sull’altopiano,
con il riferimento a un canto
di Pentecoste scritto ad
Asiago nel 1700. L’autore
insegna al Conservatorio
Musicale di Padova e ha gia
meritato numerosi premi e
riconoscimenti nel campo
della musica internazionale.
Egli così spiega il suo interesse per la cultura cimbra:
“Il titolo dell’opera è in cimbro
antico, una lingua da cui
attingo spesso e che evidentemente mi porta fortuna…
E’ un concerto per coro e
orchestra sinfonica, un omaggio personale ai cimbri e alla
Grande Rogazione di
Asiago”. Giovanni Bonato ha
ritirato il riconoscimento a
Madrid, primo su 87 concorrenti di 17 nazioni, con un
premio di 25.000 euro. Ora
sta lavorando per un’altra
opera impegnativa ispirata
all’altopiano e alla sua tradi-
zione.
Un’altra affermazione della
cultura cimbra in campo musicale, ci viene da Roma
dove Annie Fontana, una
musicista di Padova, ha presentato con successo
un’opera ispirata ai canti
cimbri di Natale. Sono meditazioni per flauto e archi condotte sulla base di canti
cimbri dell’altopiano: il
Darnach (classico canto
cimbro di Asiago) e Ist
Gaburtet in Betlem ( E’ nato
a Betlemme), un canto raccolto dalla tradizione orale di
Mezzaselva. Quest’opera
farà parte dei 12 concerti che
saranno eseguiti a Roma nel
programma ufficiale di Natale. Saranno occasioni anche per far conoscere le tradizioni e la bellezza turistica
dell’Altopiano.
E’ stato pubblicato nei mesi
scorsi a Vienna da una
prestigiosa casa editrice un libro scritto da un
qualificato giornalista
tedesco, Karl Markus
Gauss, con il titolo Die
Frohlichen Untergehen
von Roana (I dolci tramonti di Roana). Il libro
parla di tre percorsi turistici in Europa, legati
a lingue e culture arcaiche, lingue e culture che
stanno estinguendosi.
Tra questi percorsi viene presentata con attenzione molto accurata e con una profonda vena
malinconica, la realtà della
cultura cimbra a Roana (indicata anche nel titolo del libro), a Giazza (Verona ) e a
Luserna (Trento) : realtà piccole, ma di grande significato culturale e umano, che
sarebbe importante conoscere e valorizzare di più.
Gauss descrive paesaggi,
ambienti, incontri, con precisi riferimenti storici e con
vive testimonianze linguistiche, come quella che ci fa
sentire la bellezza dell’estate sull’altopiano: “Suumar,
suuze gaseghe bon perghen,
vrischar aatom bon bellarn,
hootare
tiifekhot me
hummale… Estate, dolce
profilo di monti, fresco respiro di boschi, chiara profondità di cielo…”. Un bel canale anche di promozione turistica. Sergio Bonato
8
Sabato 11 dicembre 2010
SPETTACOLO
Offrire aiuti concreti e diretti, è questo lo spirito che da
oltre dieci anni fa muovere I
Rispaar, un’ideale che ora è
riuscito a dare la spinta al
l’Altopiano
20
I Rispaar per gli alluvionati:il gruppo
porta in scena a Dueville “Osteria dala zia”
L’intero incasso della serata, programmata per il 17 dicembre, andrà
a favore di chi ha subito gravi danni dall’alluvione di novembre
gruppo per affrontare una
nuova scommessa e compiere un passo probabilmente
inimmaginabile qualche
anno fa: portare un proprio
spettacolo in pianura. Già in
E’ nata l’associazione “Stranamusica”
Pianoforte, chitarra, canto. E’ quanto offre l’associazione “Stranamusica”, nata da qualche
mese in Altopiano. Andreja Ravnic (pianoforte), Eva Fabris (canto) e Mauro Cunico (chitarra)
costituiscono il team di questa nuova realtà nel campo musicale altopianese che offre a grandi e
piccoli la possibilità di imparare a suonare uno strumento e a cantare. Pur con pochi mesi di
lavoro alle spalle, gli allievi della scuola hanno già presentato un loro concerto, lo scorso 30
ottobre, nella sala consiliare del municipio a Canove. E’ stata anzitutto una festa in famiglia nella
quale non sono comunque mancate le sorprese: brani importanti eseguiti al pianoforte con disinvoltura, anche a quattro mani, e voci incantevoli che si sono cimentate in maniera egregia anche
in canzoni piuttosto impegnative come ad esempio “My heart will go on” di Celine Dion. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, l’associazione promette davvero bene. “Ci teniamo che
i nostri ragazzi imparino sì la musica, ma lo facciano con grande piacere e divertendosi, spaziando
anche nei generi musicali che sentono per loro più consoni”. Così Andreja Ravnic spiega la
filosofia che sta alla base dell’attività di “Stranamusica”. A proposito: questo “strano” nome
come è nato? “Nella iniziale difficoltà di trovare una sede per i nostri incontri – spiega Andreja,
anche un po’ divertita – ad un certo punto, scherzando (ma neanche tanto!), c’era venuta la
bizzarra idea di noleggiare un camper e spostarci noi per l’altopiano andando incontro ai nostri
allievi. Già ce lo vedevamo un camper stile “Stranamore” girare per i nostri paesi. Da lì è uscito
il nome”. In questo momento l’associazione di sedi ne ha ben tre: a Treschè Conca, nella
canonica di don Stefano; a Canove, in Pro Loco; a Roana, presso la scuola materna, da don
Lino. Le iscrizioni sono sempre aperte (info al numero 347/2468698). Per il periodo natalizio,
Stranamusica ha in programma tre concerti. Il primo si terrà il 22 dicembre, in sala consiliare del
municipio di Canove (ore 20.30). Sarà dedicato a don Stefano Margola e alla chiesa di Treschè
Conca: un aiuto per l’acquisto di una nuova campana: Il 29 dicembre appuntamento invece a
Roana, nella sala Santa Giustina, sempre alle 20.30, dedicato ai bambini diabetici della pediatria
di Bassano. Sarà presente per l’occasione la dottoressa Pallaro. Il concerto del 5 gennaio a Villa
Rosa è invece naturalmente dedicato a tutti i nonni.
Stefania Longhini
passato, dopo che il gruppo
amatoriale formato da una
quarantina di “artisti per passione” aveva portato in scena spettacoli che sempre più
si sono avvicinati al professionismo, le richieste in questo senso non erano mancate, ma solo quest’anno era
stata presa la decisione di
organizzare una piccola
tournee, rimanendo però
sempre
in
ambito
altopianese, ad Enego,
Conco e Gallio. Ora la nuova sfida, proporre “Osteria
dala zia” in pianura, precisamente al teatro Busnelli di
Dueville, per raccogliere
fondi a favore dei veneti colpiti dall’alluvione di novembre. “Il sasso ci è stato lanciato
da
Roberta
Strazzabosco – spiega il presidente dei Rispaar Silvano
Vellar - una nostra concittadina che assieme ad alcuni
amici ha dato vita su
Facebook al gruppo SOS
AlluvioneVeneto con lo scopo di creare un punto d’incontro tra chi voleva offrire
aiuto e sostegno e chi lo cercava in occasione dell’allu-
vione che ha colpito la nostra regione, pubblicando
appelli, informazioni utili, iniziative, numeri di telefono e
contatti vari. Roberta si è
impegnata a trovare il teatro
dove poter esibirci, e quindi
ci siamo messi in moto per
esser pronti per l’appuntamento, che sarà venerdì 17
dicembre al Busnelli di
Dueville”. Come ci ha spiegato Vellar, l’iniziativa viene
vissuta dal gruppo come un
modo di farsi portavoce della
nostra comunità di “montanari” che scende in pianura
per far sentire il sostegno di
tutto l’Altopiano agli abitanti della nostra provincia, im-
maginando che tra gli alluvionati ci siano anche numerose persone che nel tempo
libero frequentano il nostro
territorio. “Ci stiamo impegnando inoltre – continua
Vellar – a raccogliere offerte tra i commercianti locali,
come abbiamo sempre fatto
in occasione dei nostri spettacoli, in modo da poter andare a Dueville già con qualcosa di concreto in mano, da
sommare a quello che sarà
l’incasso della serata”. Le
prevendite dei biglietti vengono effettuate via mail a
[email protected] o al
cellulare 3457079215.
Silvana Bortol i
“El figaro e altre storie”:
ecco il cd dell’Ezio Squinz
Due serate di canti natalizi
Con il Coro Polifonico di Santorso, proposte in collaborazione con la Cassa Rurale
La magia di brani natalizi internazionali si potrà assaporare in
due serate con il Coro
Polifonico di Santorso, diretto
dal maestro Ruggero Vitella,
proposte dalla Cassa Rurale ed
Artigiana di Roana durante le
prossime festività. Il primo concerto si terrà ad Asiago la sera
del 28 dicembre in chiesa
S.Rocco alle ore 21, mentre
due sere dopo, il 30 dicembre
sempre alle 21, toccherà alla
Chiesa parrocchiale di Roana
ospitare il coro vicentino che
si dedica essenzialmente allo
studio della polifonia sacra e
profana,
dal
periodo
rinascimentale al contemporaneo. Oltre al regolare servizio
liturgico nella chiesa di
Santorso, il Coro svolge attività concertistica in Italia e all’
estero: di recente sono da ricordare un servizio di animazione liturgica nella Basilica di
S. Pietro in Roma e una
tournèe in Germania, a
Stoccarda. Il programma delle
due serate si svolgerà in due
parti, una prima dedicata ai
canti natalizi internazionali,
tratti dalla tradizione inglese
come Ding Dong, Merrily on
high, da quella francese come
Les Anges dans nos
Ristorante
campagnes, dalla tradizione
tedesca
come
Maria
Wiegenlied, e da quella spagnola
come Dame albricias. Si passerà poi ai canti natalizi più conosciuti e amati della nostra terra, che hanno accompagnato le
feste dei nostri genitori e dei
nostri nonni, e le liturgie di Natale negli anni passati, come
Puer Natus in gregoriano. Il
brani del coro, che sarà accompagnato dal m° Massimo
Santacatterina, nella serata di
Roana saranno intervallati da
brani d’ organo, sempre della
tradizione natalizia, eseguiti dal
m° Johann Sartore.
S.B.
Pubblicato da pochi giorni, sarà
presentato mercoledì 15 dicembre al Bar Lux di Asiago, con
ingresso gratuito, il cd di Ezio
Pesavento Squinz “El figaro e
altre storie”. L’incisione raccoglie quindici brani del cantastorie
asiaghese, alcuni dei quali scritti
e presentati in occasione degli
spettacoli dei Rispaar, altri invece nati dallo spunto offerto
da semplici situazioni quotidiane o da ricordi d’infanzia, idee
che si concretizzano poi durante
la concentrazione che ben gli
riesce durante le passeggiate
con il suo cane Snoopy. Ezio
scrive e canta i brani in dialetto, cercando di inserire parole
ed espressioni che oggi non si
usano più, proprio per far ricordare o far conoscere ai più
giovani termini ormai perduti.
Alcune delle sue canzoni sono
ricche di doppi sensi, con lo
scopo di suscitare allegria e divertimento, altre invece sono
più serie e contribuiscono a tenere vive scene di vita semplici, di questi tempi o del nostro
passato. Oltre che negli spettacoli dei Rispaar, Ezio ha avuto
modo di presentare i suoi brani
agli anziani della casa di riposo,
che ritrovano squarci della loro
giovinezza nelle frasi messe in
musica e proposte, chitarra al
collo, con grande qualità
espressive. “El figaro” è forse
tra i brani che i più ricordano,
proprio per la divertentissima
interpretazione che Ezio ne ha
dato nello spettacolo dei Rispaar
in cui era stato presentato, mentre tra le canzoni più “serie” ma
ricche di significati ci sono “La
vaca mora” e “L’albaro”, interpretata anni fa dai ragazzi delle
medie al Concerto di Natale.
Tutti i brani del cd, realizzato
grazie alla fondamentale collaborazione di Alessandro Pretto, sono stati anche completamente suonati da Ezio
Pesavento, utilizzando
strumenti semplici e
nessuna base
elettronica:
proprio questo ha comportato un
lungo lavoro
di incisione, tanto che ci sono voluti un paio d’anni
per portare a termine l’opera. Ad
accompagnare
Ezio in due dei
brani c’è la stu-
penda voce di sua figlia Erika,
mentre in altri il coro è formato dai “rispaariani” Silvano
Vellar, Andrea Rossi e Giacomo Silvagni. Il cd lo si può acquistare chiedendolo direttamente ad Ezio, o da sua suocera Angelina Pinaroli nel negozio in piazzetta della Pesa ad
Asiago. Può essere anche una
simpatica idea per una strenna
natalizia, da ascoltare in compagnia nelle lunghe serate invernali, magari davanti alla fiamma
scoppiettante del camino acceso.
Silvana
Bortoli
CASA ROSSA Pizzeria birreria
Non solo pizza ma anche tante gustose specialità: PRIMI PIATTI - GRIGLIATE ecc..
Loc.Kaberlaba Asiago
8
Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
21
LA RUBRICA DELLA MEDICINA
L’arte di crescere bimbi sani
L’origine della parola Ortopedia è relativamente recente, essendo stata coniata nel
1741 da un medico francese, Nicolas Andry, il quale
associò le parole greche
Orthòs (dritto) e Pàis (bambino) in un unico sostantivo,
“orthopédie” ovvero l’arte di prevenire e correggere le deformità nei bambini; il suo obbiettivo, era quindi
di descrivere quelle pratiche
mediche adatte a correggere
le deformazioni scheletriche
dei fanciulli. Non a caso, il simbolo dell’ortopedia è costituito
da un albero curvo legato ad
un tutore con una corda.
E’ indubbio che siano stati effettivamente compiuti passi da
gigante nel trattamento e nella prevenzione di molte alterazioni dell’apparato muscolo
scheletrico, ma vi sono ancora squilibri costituzionali che
richiedono comunque un attenzione da parte del medico.
E’ importante che i genitori
osservino la costituzione dei
loro figli non solo in tenera età,
ma anche nel periodo preadolescenziale, quando cioè
l’apparato muscolo scheletrico cresce e matura molto rapidamente, per cogliere eventuali asimmetrie da segnalare
al pediatra, il quale deciderà
poi se intraprendere o meno
delle valutazioni specialistiche.
Ecco, ad esempio, alcuni elementi basilari da verificare per
svelare la possibile presenza
di una asimmetria di importanza clinica:
I triangoli della taglia,
spazio compreso tra tronco
e braccia, devono essere
uguali a destra e a
sinistra,guardando il bambino di fronte a noi in piedi;
La suola delle scarpe
deve consumarsi in maniera
simmetrica.
Al di là di possibili alterazioni muscolo scheletriche di
rilevanza clinica, quali sono i
fattori che possono incidere
sulla corretta crescita di un
bambino, e magari evitare la
necessità di interventi medici?
Rifacendomi al significato
originario della parola Ortopedia, in questo articolo intendo quindi descrivere i due
principali elementi che possono favorire un adeguato
sviluppo del sistema muscolo scheletrico.
Il fattore forse predominante e determinante, è probabilmente l’alimentazione.
Nonostante le raccomandazioni dei pediatri, si vedono
troppi bambini in sovrappeso
o addirittura obesi, ciò è dovuto ad una scarsa cultura
alimentare: sono frequenti
notevoli squilibri nell’introito
calorico dei più piccoli, spesso sbilanciato verso grassi e
zuccheri raffinati costituenti
gli snacks industriali. I bambini molto spesso non hanno
l’abitudine a mangiare frutta
e verdura, necessarie per
l’apporto di vitamine, perché
vengono proposte dopo la
pastasciutta o come contorno di un secondo piatto e
quindi quando la pancia è già
piena. Un piccolo ed efficace trucco può essere quello
di proporre in tavola una porzione di verdura cotta o cruda come antipasto, cioè prima di qualsiasi altro alimento, in modo tale che il bambino non essendo sazio la mangi con più facilità, in questo
modo si abituerà ad assumere una porzione di verdura ad
ogni pasto. Indispensabile poi
è introdurre nella dieta dei più
piccoli il pesce, con almeno
tre razioni a settimana: l’ottimo ed economico pesce azzurro (sarde, sgombri…) ha
qualità nutrizionali uniche, essendo ricco di grassi omega
3 (proteggono dalle malattie
cardiovascolari) e di calcio.
E’ anche fondamentale che
i bambini non abbiano l’abitudine ad aprire la dispensa
e a servirsi da soli, in questo
modo si può perdere il controllo di quello che in realtà
assumono con la dieta: i genitori vengono cosi “ingannati” e, nella convinzione che il
bambino mangi poco e solo
a pasto ignorano che in realtà a loro insaputa il bimbo
mangia numerose merendine
nell’arco della giornata.
Un ulteriore consiglio riguarda l’assunzione regolare di
vitamina D, che oltre ad essere indispensabile per la crescita ossea, ha effetti bene-
fici sul sistema immunitario
(come le vitamine C e A ).
Un secondo fattore determinante per assicurare una crescita sana è la pratica sportiva: soprattutto in città, è difficile per i bambini correre,
arrampicarsi e rotolare in libertà, vi è quindi la necessità di assicurare un adeguato
spazio motorio quotidiano.
Non esiste uno sport più salutare di un altro, ad esempio la convinzione che il nuoto prevenga la scoliosi è falsa, ma ogni sport ha delle caratteristiche peculiari utili alla
formazione motoria di un
bambino: se da un lato il nuoto si può considerare abbastanza completo dal punto di
vista muscolare, esso è un po’
deficitario per quanto riguarda lo sviluppo delle capacità
motorie coordinative di tipo
psicocinetico (capacità di
variare in base agli stimoli
esterni il proprio schema
motorio), più allenate invece
negli sport con attrezzi o di
squadra. Ecco perché fino ai
12 anni sarebbe importante
praticare quanti più sport possibile, in modo tale che il
bambino possa affinare e diversificare il più possibile le
proprie
capacità
coordinative; più è ampio il
bagaglio motorio, più è coordinato il bambino: più efficace sarà nel praticare un sin-
Dott. Christian Comelato
Medico Chirurgo
Specialista in Ortopedia e
Traumatologia - Diploma in
posturologia clinica
Drigente medico presso UOC
Ortopedia Asiago - Diploma
UEFA allenatore calcio a 11
[email protected]
golo sport quando tra i 12 e i
14 anni intraprenderà magari un’unica disciplina. Attenzione però a non sovraccaricare dal punto di vista psicologico le settimane dei più
piccoli, spesso vere e proprie
corse ad ostacoli con impegni da business manager: lunedì basket, martedì musica,
mercoledì calcio, giovedì
nuoto….meglio pochi impegni e qualche pomeriggio di
gioco libero al parco. Si può
ritenere in conclusione che
una buona e consapevole
educazione alimentare ed
allo sport costituiscano i pilastri fondamentali per uno
sviluppo costituzionale
completo e bilanciato; senza dimenticare che mantenendo in salute il nostro organismo aiutiamo anche il
nostro
cervello
a
concentrasi nelle attività intellettuali e cognitive, come
esortava Giovenale: mens
sana in corpore sano!
LA RUBRICA DELL’ECONOMIA
LA TASSAZIONE DEGLI IMMOBILI: L’ICI
Gli immobili, terreni o fabbricati che siano, sono soggetti
ad imposte che vanno a colpire il loro reddito, il loro possesso in quanto beni
patrimoniali, il loro trasferimento realizzato mediante atto
tra vivi, successione ereditaria, o ancora attraverso la compravendita. Oggi concentreremo la nostra attenzione sull’Ici
(Imposta Comunale sugli Immobili). Dal 2008 il Legislatore ha operato un’importante
modifica alla disciplina dell’imposta. In particolare è stata
introdotta l’esenzione del pagamento dell’Ici per gli immobili adibiti ad abitazione principale e delle relative pertinenze. Per usufruire dell’esenzione in parola l’immobile non
deve rientrare nelle seguenti
categorie catastali: A/1, A/8
e A/9 (abitazioni di tipo signorile). La disciplina Ici può essere differente da comune a
comune; pertanto, per assicurarsi che l’immobile sia esente o meno dal tributo, si consiglia di richiedere informazioni
più accurate presso il comune
dove è ubicato l’immobile. I
soggetti passivi dell’Ici sono
coloro che detengono immobili, non adibiti ad abitazione
principale, a titolo di proprietà o di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie),
i soggetti locatari delle locazioni finanziarie (leasing) e i
soggetti concessionari delle
aree demaniali. Nel caso
l’immobile sia detenuto da più
soggetti, l’imposta complessiva deve essere ripartita tra i
diversi soggetti in relazione alla
rispettiva quota di possesso.
La base imponibile è determinata in ragione al valore dell’immobile, e differenziata a
seconda che l’unità immobiliare sia un fabbricato, un’area
edificabile o un terreno agricolo. Per quanto riguarda i
fabbricati, la base imponibile
è costituita dalla rendita
catastale risultante alla data
del 1° gennaio dell’anno in
corso aumentata di un
coefficiente di rivalutazione
nell’ordine del 5% e moltiplicata per un ulteriore
coefficiente diverso a seconda del tipo di immobile. La
base imponibile delle aree
fabbricabili è data dal valore
venale in comune commercio
alla data del 1° gennaio dell’anno in corso. Ciascun comune
ha la facoltà di determinare
periodicamente e per zone
omogenee i valori venali delle
aree fabbricabili. Per quanto
concerne i terreni agricoli, la
loro base imponibile è costituita moltiplicando il loro reddito
dominicale, vigente alla data del
1° gennaio dell’anno in corso,
per 75. L’imposta è determinata moltiplicando la base imponibile, come sopra specificata, per un’aliquota che viene
stabilita dal Comune ove l’immobile è ubicato. Generalmen-
te l’aliquota è ricompresa tra
il 4 e il 7 per mille. È tuttavia
data la facoltà ai Comuni di diversificare le aliquote in relazione al tipo di immobile o ancora prevedere aliquote agevolate anche inferiori al 4 per
mille. L’imposta è calcolata in
relazione ai mesi di possesso
dell’immobile nel corso dell’anno. Sono previste delle
detrazioni e delle riduzioni dell’imposta per particolari
tipologie di immobili. Per le
unità immobiliari adibite ad
abitazione principale e rientranti nelle categorie catastali A/1,
A/8 e A/9 è riconosciuta una
detrazione dell’imposta in ordine di euro 103,29. L’impo-
sta è ridotta del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitati e di fatto non utilizzati,
limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono dette condizioni, che devono essere accertate dall’ufficio tecnico comunale
con apposita perizia. Ultima
detrazione concessa riguarda
i terreni agricoli posseduti dai
coltivatori diretti o da imprenditori agricoli che esplicano la
loro attività a titolo principale,
i quali possono usufruire di particolari agevolazioni. Il versamento dell’imposta deve essere effettuato a favore del comune sul cui territorio insistono gli immobili oggetto dell’imposta, a mezzo di modello F24
o bollettino postale. I termini
entro i quali si deve effettuare
il pagamento sono il 16 giugno
per quanto riguarda l’acconto, nella misura del 50% dell’imposta, e il 16 dicembre per
il saldo. È data la possibilità di
provvedere al versamento in
un’unica soluzione entro il 16
giugno. Ricordiamo ai contribuenti che i codici tributo da
utilizzare sono: 3901 per l’abitazione principale (per gli im-
mobili per cui l’imposta è dovuta), 3902 per i terreni agricoli, 3903 per le aree
fabbricabili e 3904 per gli altri
fabbricati. Dall’entrata in vigore del sistema di circolazione
dei dati catastali è stata in parte soppresso l’obbligo di presentazione della dichiarazione
Ici. L’obbligo permane ancora
quando ricorrano determinate
situazioni, ad esempio se si intende ottenere una riduzione
dell’imposta in ragione
dell’inagibilità dell’immobile, o
quando gli elementi da considerare per la determinazione
del tributo dipendono da atti per
i quali non sono applicabili le
procedure telematiche. La
scadenza per il pagamento del
saldo è oramai alle porte; si
raccomanda ai lettori di prestare la massima attenzione e di
provvedere al pagamento del
tributo entro il 16 dicembre
2010.
Dott. Riccardo Mosele
Dottore Commercialista e
Revisore Legale dei Conti
Dott. Andrea Benetti
Commercialista Esperto
Contabile e Revisore Legale
dei Conti
8
l’Altopiano
Sabato 11 dicembre 2010
22
Aperte le iscrizioni alla 39ª edizione ricca di novità
Marciabianca 2011: c’è anche la classica!
É arrivata la neve ed ecco la
Marciabianca edizione numero 39. Si sono ufficialmente aperte quest’oggi mercoledì 1° dicembre le iscrizioni
alla nuova edizione dell’evento di sci da fondo in programma come tradizione vuole
l’ultimo fine settimana di
febbraio e quest’anno precisamente sabato 26 e domenica 27 sempre nella Piana
di Marcesina a Enego.
Per il terzo anno sarà la
sinergia di Studio Rx – Servizi per lo Sport di Marostica,
dell’associazione sportiva dilettantistica B-Sport di
Bassano del Grappa e dello
stesso comune di Enego a tirare le fila dell’appuntamento inserito nel prestigioso
Challenge Master Tour che
riunisce in un doppio circuito
le più famose e prestigiose
competizioni d’Italia come la
Marcialonga o la Val Casies.
Ancora una volta tante le novità che il Comitato Organizzatore sta predisponendo con
l’obiettivo di recitare un ruolo sempre più importante tra
le prove del panorama nazio-
nale. Prima tra tutte è il raddoppio dell’evento con la proposta della 25 km. a
tecnica classica che
andrà ad aggiungersi
alla competizione
sulla distanza dei 25
e dei mitici 50 km. a
tecnica libera entrambi ad anello unico che hanno reso
celebre negli anni la
prova vicentina.
Prove queste ultime
confermate la domenica mattina
come programmato
negli ultimi due anni.
La tecnica classica,
detta anche a passo
alternato e molto in
voga in queste ultime
stagioni, sarà invece di
scena il sabato mattina
26 febbraio nel percorso di 25 km sempre ad
anello
unico,
sapientemente preparato dallo staff del Centro Fondo Enego.
Il doppio evento sarà
legato dalla “combinata”, ovvero una precisa proposta
d’iscrizione e soprattutto
graduatoria finale per chi di-
sputerà la prova del sabato e
la 50 km. della domenica. Per
km. a tecnica libera nel
Challenge Master Tour, vo-
questa prima edizione organizzata nella due giorni, il
COL della Marciabianca ha
valutato di inserire la sola 50
lendo così testate al meglio il
nuovo evento per una due
giorni che risulta ora più completa ma altrettanto articolata.
Per chi sceglierà poi di cimentarsi nei percorsi a tecnica libera della domenica
mattina, potrà direttamente in
gara valutare se disputare i
25 o 50 km. senza doverlo
scegliere necessariamente
già all’atto dell’iscrizione,
come accadeva nel passato.
Gli atleti correranno così con
Calcio- Terza categoria
Quando si gioca, Asiago e Glc vincono
Se occupasse un posto in classifica, visto il “rendimento” dell’ultimo mese e spiccioli, questa “squadra” potrebbe certamente lottare per il titolo, almeno per quello d’inverno. Stiamo parlando del maltempo, che tra
pioggia e neve continua a sferzare il nostro territorio,
stravolgendone anche la normale “vita sportiva”. Nelle ultime due settimane e mezza, solo un turno portato a
termine e ben due le giornate completamente rinviate:
quella del 28 novembre causa neve e, viste le continue
precipitazioni registratesi anche successivamente, pure
quella infrasettimanale dell’8 dicembre. Assume proporzioni allarmanti ormai l’elenco delle gare da recuperare. E così le nostre compagini, impegnate nei campionati di terza categoria, da inizio novembre si ritrovano
a giocare a singhiozzo: appena tre le partite disputate
d a e n t r a m b e . N e l g i ro n e B l ’ A s i a g o , g r a z i e a l
rocambolesco 4-3 sul neutro di Malo contro il S. Quirico,
è balzato a quota 17 punti, in zona playoff e con tre
partite in meno. Nel girone di Bassano il Glc ha ripreso
quota: netto il 3-0 rifilato all’Arsenal Cusinati domenica scorsa. Per gli uomini di Maino sono due gli incontri
da recuperare, senza dimenticare la semifinale di andata della Coppa Bassano contro il Transvector, capolista
in campionato, “saltata” mercoledì proprio per via del
maltempo. Insomma, il lavoro-extra non mancherà di
certo nelle prossime settimane.
la medesima tipologia di
pettorale e grazie alla tecnologia chip offerta da
Championchip leader nel
mondo nel cronometraggio
sportivo, verranno inseriti in
una o l’altra classifica in virtù dei controlli lungo il percorso.
Le novità non sono però finite qui. La Marciabianca 2011
è stata inclusa per la prima
volta nel calendario nazionale della Federazione Italiana
Sport Invernali. FISI che già
nella passata edizione aveva
inserito la Marciabianca nei
propri calendari ma solo nella prova KIDS. Grazie ai
contatti nati tra COL e FISI
con l’organizzazione dell’evento riservato ai giovani
atleti delle province di Verona, Padova e Vicenza ed ad
una precisa volontà parte di
un percorso di crescita
qualitativa, hanno così spinto
lo staff organizzativo a compiere il passo dando mandato alla locale società Us
Enego Lisser affiliata FISI a
compiere tutte le formalità
del caso. Nulla cambia per il
programma di gare riservato
alle categorie giovanili che si
svilupperà sempre il sabato
pomeriggio in parallelo quest’anno alle premiazioni e
Pasta Party per gli atleti della Marciabianca a tecnica
classica.
Tornando alle iscrizioni aperte
da quest’oggi con tutte le informazioni disponibili sul sito
w
e
b
www.marciabianca.com , la
promozione riservata a chi si
iscriverà anzitempo scadrà il
prossimo 31 dicembre. La richiesta di partecipazione potrà avvenire tramite iscrizione on-line e pagamento con
carta di credito o con le tradizionali modalità di pagamento con c/c bancario o
bollettino postale. Per tutti è
fatto obbligo essere in possesso di un certificato medico agonistico. Da gennaio
sino al week-end di gara il
prezzo sarà poi a costo intero per aumentare nei due
giorni di gara lasciando però,
sino a mezz’ora dal via, la
possibilità a tutti di iscriversi
e vivere la grande emozione
che regala il magnifico percorso tracciato nella Piana di
Marcesina da tutti considerata la Finlandia d’Italia.
Classifica Seconda Categoria girone F (dopo la 13a giornata):
Toniolo Rino *** e S. Anna ** punti 26; Juventina Laghi * 21;
Canove *** 20; Tre Ci *** 19; Bp ’93 * e Fara S. Vitale * 17;
Lugo Calvene ** 16; Vallonara ** 15; Spf *** e Fides ** 12;
Marola **** 11; Grantorto *** e Longa ’90 ** 8; Colceresa
MPM ** 6; Breganze ** 2. (* partite in meno)
Prossimo turno (12 dicembre – ore 14.30): Canove – Breganze
Classifica Terza Categoria girone B (dopo la 13a giornata):
Cogollo **** punti 23; Monte di Malo *** 21; Galvanauto
Motta **** ed Arsiero *** 20; Asiago *** e Novoledo Villaverla
*** 17; Union Pedemontana **** 15; NewTeam SS. Trinità
*** 14; Zanè ***** 13; Montecchio Precalcino **** 12; Valli
**** 9; S. Quirico *** 8; Azzurra Agno *****, Rozzampia ****
e S. Tomio *** 6; Giavenale *** 4. (* le partite in meno)
Prossimo turno (12 dicembre – ore 14.30): Union Pedemontana
– Asiago
Classifica Terza Categoria girone Bassano (dopo l’11a giornata): Transvector ** punti 23; S. Pietro Rosà * 20; Fellette **
16; Junior Monticello *** 14; Aurora S. Giuseppe ** 13; Villaggio S. Lazzaro **** 12; Glc *** e S. Vito Bassano *** 10; Facca
**** 8; Arsenal Cusinati ***, Real Stroppari *** e Tezze ** 6;
Ospedaletto *** 1. (* partite in meno) – Glc e Junior Monticello
un punto *di penalizzazione.
Prossimo turno (12 dicembre – ore 14.30): Fellette – Glc
8
Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
23
Hockey Inline
Periodaccio per la Rigoni di Asiago Vipers, a secco dal 6 novembre scorso.
Ora c’è la pausa, poi il Monleale per difendere l’ultimo posto per i playoff
Di solito i Vipers erano abituati a sgretolare e a stabilire record, tutti in chiave
positiva naturalmente, ma
quest’anno, e lo si era messo in preventivo (magari non
così rapidamente però),
stanno ritoccando un po’
tutti i primati negativi.
Prima di partire alla volta di
Anglet (Francia), teatro della fase finale ad otto della
Champions, la Rigoni di
Asiago Vipers per la prima
volta nella sua storia aveva
perso due gare di fila in regular season (a Ferrara e a Trieste,
sponda Edera). Ora la serie negativa è salita a quota quattro (cinque in totale, già battuto il primato negativo di quattro risalente al
torneo 2007/08): sconfitta pesante a Milano (9-1, eguagliata la
peggior sconfitta del 2001 all’esordio assoluto in A1) e martedì,
in casa (6-9), con il Civitavecchia nel recupero dell’8° turno. Se
poi ci aggiungiamo i tre ko europei arriviamo a quota sette. Asiago,
in soldoni, non vince dal 6 novembre scorso (soffertissimo 8-7
in rimonta al Polet Trieste). Da non crederci. E non finisce qui.
L’attacco segna poco, troppo poco: appena 32 centri, al pari del
Polet e meglio solo di Cittadella (27) e Monleale (22). Il miglior
marcatore è capitan Sartori (6 reti) davanti a Rossi e Longhini,
con cinque gol ciascuno. Mancano finalizzatori. E la difesa? Una
delle più perforate della massima serie con 51 gol incassati. Solo
Polet (64) e Cittadella (65) hanno fatto peggio. Numeri, a cui non
si è abituati quando si parla di Vipers, ma che fotografano
impietosamente quest’annata tribolata, giunta neanche a metà del
suo percorso. All’orizzonte c’è la pausa prevista dal calendario;
poi sabato 18 dicembre, in via Cinque, arriverà il Monleale per
l’ultimo appuntamento del 2010. Un incrocio delicato per la Rigoni
di Asiago Vipers, che dovrà fare risultato pieno per allontanare
fantasmi ed avversari da quell’ottavo posto che attualmente occupa e che è l’ultima posizione utile per accedere ai playoff. Da
non crederci. Dal campionato all’Europa, compiendo un passo
indietro, a quasi 1500 km di distanza, dove nell’ultimo fine setti-
mana di novembre si è consumato un passaggio di consegne: i francesi del Rethel
ed Asiago si erano spartite
l’Europa (4 titoli a 3 per i
francesi) in sette edizioni. In
quest’ultima, invece, per la
prima volta la “coppa dalle
grandi orecchie” è finita in
Spagna, a Valladolid. E per
la prima volta le due regine
continentali sono uscite dalle migliori quattro. Rethel,
che ha comunque incrociato i futuri vincitori nei quarti
di finale, ha chiuso al 6° posto; Asiago, come prevedibile, all’8°
ed ultimo posto. Ma questi risultati sono anche lo specchio di ciò
che sta succedendo nei rispettivi campionati: Rethel, dopo aver
visto interrompersi l’anno scorso l’egemonia che durava da 7
anni, anche in questa stagione fatica a tenere il passo dell’Anglet
(in testa con 7 punti di vantaggio), il grande deluso del weekend
continentale. Asiago è ancora campione in carica, ma sta vivendo
mesi durissimi e per la prima volta nella sua storia ha tante, troppe
squadre da dover rincorrere. Vipers che ad Anglet si sono presentati per onorare la competizione, per provarci, o forse più per convincersi di poterlo fare visto l’organico a disposizione e qualche defezione dell’ultima ora. Vipers che di certo non hanno lesinato impegno,
ma che anche nei quarti di finale contro Civitavecchia non hanno mai
veramente dato l’impressione di poter affondare il vascello dei Pirati,
che hanno colpito e punito in modo sistematico e pratico. Fuori dall’Europa che conta, Asiago ha disputato un buon primo tempo contro
Amiens nella semifinale dal 5° all’8° posto, ma sul più bello si è fatto
ingenuamente sorprendere e da lì è stato l’inizio della fine. Nella finale
per il 7° posto un po’ lo stesso copione: discreto avvio; poi il
progressivo calo fino alla sconfitta. Tre ko, come nel 2004, ma
stavolta con passivi pesanti e ben 25 reti incassate! Successo
finale per il Valladolid, due volte finalista contro Asiago, che ha
rovinato la festa ai padroni di casa dell’Anglet, per la seconda
volta in finale davanti al proprio pubblico (circa 2000 persone alla
“Salle St. Jean”). A Trieste, invece, si è disputata, non senza code
polemiche per l’organizzazione, la “Final Eight” della Confederation
Cup. Successo finale (il secondo in tre edizioni) per gli “Yeti” di
Grenoble, che in finale hanno sconfitto proprio l’Edera (in cui
milita anche l’altopianese Tomas Ferro); terzo posto per gli spagnoli del Rubì Cent Patins dell’ex Vipers Greg Thompson, vincitori nel 2009.
Stefano Angonese
Final Eight Champions, Anglet (Francia)
Venerdì 26 novembre. Quarti di finale: Majorca-Caen 6-3;
Asiago Vipers-Pirati Civitavecchia 3-8; Rethel-Valladolid 1-4;
Anglet-Amiens 3-2.
Sabato 27 novembre. Semifinali: (5°-8° posto) Asiago
Vipers-Amiens 2-7; Rethel-Caen 3-0; (1°-4° posto) ValladolidMajorca 3-1; Anglet-Civitavecchia 4-2.
Domenica 28 novembre. Finali: (7° posto) Asiago-Caen
5-10; (5° posto) Amiens-Rethel 3-0; (3° posto) MajorcaCivitavecchia 5-4; (1° posto) Anglet-Valladolid 6-7.
SERIE B – COPPA DI LEGA
Nel weekend, ad Asiago, è caccia alla
“Final Four”. E sabato, a tarda sera,
c’è pure il derbyssimo
Ferma la A1, in questo fine
settimana i riflettori sono
puntati sulla Serie B, che
entra nel vivo della Coppa
di Lega con la disputa dei
tre gironi di semifinale. Uno
di questi (l’unico con quattro formazioni) si svolgerà
proprio ad Asiago, in via
Cinque, e vedrà ai nastri di
partenza le due compagini
della “famiglia” Vipers, i
Dinos Sacile e gli Spartans
Bari. Gironcino all’italiana;
le due prime staccano il biglietto per la “Final Four”
del 19 dicembre. Per Asiago
Vipers ed Asiago Black
Vipers l’obiettivo è la
doppietta. Questo il calendario (orari non definitivi al
momento di andare in stampa): sabato 11 dicembre (ore
16.30) Asiago Vipers – Bari;
(ore 18) Asiago Black Vipers
– Sacile; (ore 20.30) Sacile
– Bari; (ore 22) Asiago Vipers
– Asiago Black Vipers. Domenica 12 dicembre (ore 10)
Asiago Black Vipers – Bari;
(ore 11.30) Asiago Vipers –
Sacile.
Volley Cesuna - Caseificio Pennar in costante crescita
Il capitano resta in panchina
Per lui il saluto di tutta la squadra
La copiosa nevicata che sabato 4 dicembre ha regalato all’altopiano
l’ennesimo paesaggio fiabesco ha in parte condizionato lo svolgimento della sesta giornata di campionato di Prima Divisione. Infatti se il Caseificio Pennar, la squadra maschile della P.G.S. Pallavolo
Cesuna ha potuto regolarmente scendere in campo, non è stato
così per La Bussola Volley Cesuna. Difatti le avversarie della
squadra femminile, la formazione della Pallavolo Arzignano, non
se la sono sentita di salire in Altopiano per sfidare le intemperie
rifugiandosi nella possibilità concessa dalla Federazione di spostare la partita, ora programmata per il 22 gennaio prossimo.
Come detto, nonostante qualche perplessità iniziale, si è disputata
come da programma la partita del maschile che opponeva la squadra locale alla rappresentativa di Belvedere di Tezze. Una squadra
temuta per la compattezza ed il livello di gioco in quanto già conosciuta nel precedente campionato in occasione dei Play-off promozione. Malgrado i timori iniziali la squadra del Cesuna prende
bene il campo una volta iniziata la partita tanto da riuscire a rimanere
sempre a stretto contatto al punteggio degli ospiti. Nel secondo set è
addirittura il Cesuna a prender l’iniziativa per tutto il parziale, salvo poi,
a ridosso della fase finale, lasciare agli avversari la possibilità di chiudere il set ai vantaggi. Nell’ultimo set, infine, dopo l’iniziale vantaggio
del Belvedere, che sembrava essere incolmabile, gli altopianesi sono
riusciti a ricucire pienamente il distacco anche se sono ancora gli
ospiti a guadagnarsi il parziale nella fase finale del set. 0 a 3 il finale del
match, parziali di 21-25, 24-26 e 20-25, risultato che, letto con riguardo alla prestazione esibita, porta una ventata di fiducia nell’ambiente, un passo avanti della squadra nel percorso di espe-
rienza nel massimo campionato provinciale, con
ancora qualche aspetto da perfezionare e con la
necessità di limitare la tensione emotiva nei finali
di set per riuscire a concretizzare l’attività svolta.
Al gruppo, a questo punto, manca solo la soddisfazione della vittoria che continuando di questo
passo non tarderà ad arrivare. Più che incoraggianti pertanto i segnali positivi che arrivano dal
campo nonostante la classifica sia ancora
deficitaria: dopo la sesta giornata il Campionato
di Prima Divisione maschile è guidato in solitaria
dall’Altair di Vicenza, unica squadra ancora senza sconfitte, a quota
18 punti; a seguire con 15 punti l’accoppiata Pallavolo Longare e
Pallavolo Campiglia. Per il Cesuna ancora solo un punto all’attivo
che gli consente di occupare, in compagnia del Volley Castellana
di Montecchio Maggiore, il penultimo posto della classifica. Al
termine della partita altre emozioni hanno preso il posto di quelle
agonistiche: la squadra ha infatti colto l’occasione per tributare il
proprio affetto al capitano che, evento eccezionale, ha dovuto
assistere alla partita dalla panchina. Ilario De Guio sarà infatti forzatamente assente nel prossimo periodo, ad attenderlo altri riflettori e sfide di altro spessore. Un capitano che ha saputo guadagnarsi negli anni l’apprezzamento di tutti gli atleti che ha accompagnato nella crescita agonistica. Oltre ad essere stato il capofila
nella costituzione della compagine maschile, passando per la formazione della squadra di misto, De Guio infatti rappresenta l’anima della squadra ed esempio da seguire per generosità, grinta ed
agonismo, spirito che ha saputo ben trasmettere al coach Fabio
Munari, atleta candidato a rimpiazzarlo. “In questo momento non
so se il mio è un addio o forse solo un arrivederci, so che nella
prossima sfida sarò accompagnato da un nutrito numero di tifosi
che colgo l’occasione per ringraziare ricorrendo alla citazione di
una massima di Epicuro: “Non abbiamo tanto bisogno dell’aiuto
degli amici, quanto della certezza del loro aiuto”.
I prossimi incontri casalinghi per le formazioni del Cesuna sono in
programma per sabato 11 dicembre con l’U16 femminile che ospita al
Palazzetto dello Sport di Roana alle 16,30 il Volley Sottoriva, a seguire
l’U14 femminile che alle 18,30 affronterà le pari-età del Volley Towers.
Per assistere agli incontri di Prima Divisione bisognerà invece attendere la settimana successiva: sabato 18 alle 18,30 c’è la sfida al maschile
fra il Caseificio Pennar e la Pallavolo Longare e, subito dopo, alla
20,30 La Bussola Volley Cesuna affronterà il Packing 90 Rosà.
VELOCITA’
8
l’Altopiano
Sabato 11 dicembre 2010
24
Arrivano gli assoluti “all-round”
L’appuntamento è per il 18 dicembre. Fabris, Stefani e gli altri azzurri in ritiro a Collalbo
per la preparazione. Dopo un inizio stagionale scialbo, gli altopianesi cercano riscatto
Enrico Fabris e Luca Stefani
sono in ritiro a Collalbo con
gli altri azzurri. Era previsto
dalla programmazione generale ma, analizzati i riscontri non
proprio confortanti di inizio
stagione,
questo stage
dicembrino assume un’importanza ancor maggiore.
Dalle tre prime tappe della
Essent Usu World Cup 201011, Heerenveen, Berlino ed
Hamar, i due altopianesi non
hanno raccolto quanto stava
nei loro programmi della vigilia.
I giorni da trascorrere
sull’altopiano bolzanino sono
quindi utilizzati anche per
condurre un’approfondita verifica di quanto accaduto, ricercarne le cause e porre il necessario rimedio. Tutto questo fatti salvi gli specifici programmi di allenamento predisposti in precedenza. Obiettivo: rilanciare le quotazioni dell’intera squadra quest’anno
rafforzatasi numericamente.
Un incremento atteso per meglio motivare i singoli componenti così come per disporre
di validi ricambi indispensabili soprattutto nelle steffette
dove la formazione schierata
la stagione scorsa, FabrisAnesi-Stefani, era praticamente l’unica possibile. A livello
complessivo come risultato di
rilievo dopo le tre tappe di
“coppa” c’è solo il quarto posto della staffetta a Berlino e
poco più. Enrico
Fabris non è sinora
andato al di là di un
settimo posto sui
1500 tanto che
l’interessato ammette di non aver
fatto segnare i tempi che si sttendeva
pur essendosi presentato al via in
forma.
Luca
Stefani non riesce
ancora a garantire
fluidità e ritmo alle
Tea Ravnic, speranza
del pattinaggio in pista lunga
L’atleta di Canove, con origini croate, è in squadra azzurra da due anni
Nata a Pola in Croazia giusto
vent’anni fa, Tea Ravnic lascia la sua terra d’origine con
la famiglia dopo pochi mesi
per trasferirsi in altopiano e dal
’98 risiede a Canove di Roana
integrandosi molto bene nel
tessuto sociale altopianese.
Una famiglia, quella di Tea,
composta da papà Robert,
impiegato in una fabbrica dell’alto-vicentino, mamma
Andreja Miroslavic insegnante di pianoforte e Roberta la
sorella minore.
“All’inizio, per sette anni, ho
praticato il pattinaggio artistico sul ghiaccio dell’Odegar
seguita da un tecnico russo
poi – racconta Tea - arriva
la svolta verso la pista lunga
cui hanno contribuito pattinatori già in attività sull’anello da quattrocento metri come
Luca Stefani, Matteo Rigoni
e mia sorella. Tutto questo a
partire dal 2004 nelle fila della
Sportivi Ghiaccio Roana.
Nuova disciplina ed ambiente che da subito mi sono
piaciuti”.
Oggi però gareggi per il
Pinè: perché?
“Prima di arrivare a questa
società per la quale sono
tesserata – continua l’atleta di Canove - ero passata
al Pergine dato che ci alleniamo sempre sulla pista
trentina. Mia sorella ed io
avevamo familiarizzato con
atleti e tecnici di quella realtà. In pratica visto che
tutti o quasi gli atleti e le
atlete della mia età sono
raggruppate nella società
dell’altopiano trentino
mi sono unita a loro”.
Concluso il liceo ti dedichi in via eslusiva alle
“lame”. Da cosa deriva
una decisione così importante?
“Non è che io intenda
abbandonare del tutto
gli studi – racconta ancora – perché non sarebbe esatto dirlo, né lo
penso, solo che in questa fase intendo dedicarmi al pattinaggio in
via esclusiva.
Più avanti penserò anche allo
studio. Mi piacerebbe iscrivermi a scienze motorie. Sono in
squadra azzurra da due anni,
sono portata per le lunghe distanze, voglio lavorare per risultati che mi segnalino all’attenzione magari di qualche
corpo militare. Per il momento – continua - mi alleno duramente per i Campionati Ita-
sue lunghe leve e così i suoi
tempi si sono alzati relegandolo nelle retrovie.
Gianni Romme, il nuovo allenatore, sta lavorando duro e
dovrà farlo ancora per mettere a giusto regime i suoi ragazzi. Le capacità per farlo ci
sono e questo ritiro potrebbe
rivelarsi la chiave di volta della situazione tanto più che in
ambito giovanile, dove i tecnici del settore sono coinvolti
dallo stesso coach, le prime
uscite sono coincise anche
con podi internazionali e record personali. La chiusura
del ritiro altoatesino coinciderà inoltre con l’avvio, il 18
dicembre, dei Campionati
Italiani Assoluti “all-round”
dove accanto ai big saranno
impegnati anche gli junior.
Con un maggior numero di
atleti sull’anello, il test tricolore dovrebbe risultare molto indicativo sullo “stato dell’arte” in casa azzurra con
un Enrico Fabris impegnato, fra l’altro, a confermare
la sua attuale imbattibilità tricolore apertasi nel 2002.
R.A.
Un nuovo sci club in Altopiano
Ski Team Altopiano di Asiago
con sede a Treschè Conca:
questa la nuova società sportiva, fondata da qualche mese,
che va ad aggiungersi all’elenco degli sci club già operanti
negli otto comuni del
comprensorio.
Formatasi con un indirizzo ben
preciso, praticare lo sci alpino
agonistico a livello giovanile, si
è messa al lavoro sin dalle primissime fasi della preparazione estiva.
“Sentivamo l’esigenza di arrivare a questo traguardo – a
sottolinearlo è la neo-presidente Nerina Panozzo – perché il
nostro gruppo promotore non
trovava una società in grado di
offrirci quanto era nei nostri
propositi. Di qui la decisione di
fare da soli. Per il momento a
vestire la nostra “maglia” sono
giovani e giovanissimi delle categorie “ragazzi” ed “allievi” e
c’è pure anche qualche “cucciolo”. Contiamo su due allenatori, Luigi Zattarin e Francesco La Spina, impegnatisi nel
reclutamento di atleti provenienti dall’altopiano, da
Recoaro Terme, da Cornedo,
da Bassano del Grappa, da
Arsiero. In questo senso noi
applichiamo un’ottica a vasto
raggio”.
“Dopo aver lavorato duro quest’estate - sottolinea Francesco
La Spina – allenandoci anche a
Landgraaf in Olanda, dove esiste un impianto al coperto molto
valido, siamo quindi passati sui
ghiacciai austriaci ed italiani.
Ora l’obiettivo primario è quello di partire bene dato che atlete ed atleti inseriti nei nostri ranghi già nelle scorse stagioni
hanno saputo farsi valere nelle
categorie di appartenenza. Faccio il nome Alberto Spagolla due
anni fa campione italiano “ragazzi” di slalom gigante “.
In attesa dell’avvio stagionale,
si parte il 9gennaio prossimo,
lo Ski Team Altipiano di Asiago
può intanto vantare un primato singolare ma significativo in
tema di quote rosa: la presidente
Nerina Panozzo è affiancata
dalla vice Sabrina Arduin. Quote
rosa in pole-position, finalmente.
Renato Angonese
Mondiali di pattinaggio artistico a rotelle
Bronzo per Anna Sartori
e il Crystal Skating Team
liani “all-round” in programma a Baselga di Pinè il 18 e 19
dicembre. La mia successiva
stagione sarà “disegnata” in
base a quanto otterrò lì ed, ovviamente, alle valutazioni degli allenatori”. La federghiaccio
ha ingaggiato l’olandese
Gianni Romme come capo-allenatore: hai avuto modo di
essere coinvolta nel suo lavoro? “Il nuovo tecnico ci segue con interesse ed
impegno. Io sto nel
gruppo “neo-senior”,
allenato da Giorgio Baroni, con Giulia Merlo e
Francesca
Lollobrigida e siamo
molto soddisfatte di
quanto vanno facendo
per noi”.
Per il momento Tea
Ravnic ha comunque
davanti a sé un compito impegnativo, però
ce la sta mettendo tutta ed il lavoro, se ben
fatto, come si sa, alla
lunga paga. Sempre.
Renato Angonese
Il 55° Campionato mondiale di
pattinaggio artistico a rotelle,
svoltosi dal 24 novembre al 5
dicembre a Portimao, in Portogallo, è coinciso con l’ultimo impegno della carriera
agonistica di Anna Sartori,
originaria di Schio ma residente a Conco dopo essersi
sposata con Gabriele Cortese. Carriera conclusa in bellezza, visto il terzo posto
ottenuto dal gruppo Crystal
Skating Team di Fara e
Sarcedo, con cui Anna ha
gareggiato negli ultimi anni,
centrando numerosi successi
sia a livello italiano che europeo e mondiale. La medaglia di bronzo è stata conquistata con il numero “
Galileo va all’inferno”, e il
gruppo ha così riconfermato
il terzo posto dei mondiali
dello scorso anno disputatisi a Friburgo. Come già deciso da tempo, ora Anna lascia
le gare, ma non “attacca i pattini al chiodo”, visto che metterà tutta la sua esperienza e
passione a disposizione degli atleti dell’Accademia di
Mason-Molvena, dove insegna agli atleti di tutte le età, a
partire dai piccoli di 3 anni fino
agli agonisti di 19 anni. S.B.
8
Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
25
Scuole della Riviera: Roberto Rigoni spiega
“La posizione neutrale di Asiago, Gallio e Foza”
Gentile direttore,
dopo aver letto le dichiarazioni apparse sullo scorso numero
del giornale “L’Altopiano” dei signori Sergio Marangoni e Nadia
Stefani di Rotzo, ritengo doveroso compiere alcune considerazioni alla luce delle accuse formulate nei confronti del Comune
di Asiago e degli altri Comuni che hanno espresso favorevolmente il loro voto alle proposte di deliberazione ad essi sottoposte nel corso della riunione organizzata dall’amministrazione provinciale tenutasi a Vicenza il giorno 27 ottobre
scorso.
Ora, il lettore deve sapere che la Regione Veneto esercita le
competenze che le sono proprie in materia di
dimensionamento della rete scolastica e di programmazione
dell’offerta formativa (approvazione del piano regionale di
dimensionamento della rete scolastica e del piano dell’offerta formativa), nel rispetto degli indirizzi di programmazione e dei criteri generali adottati dalla stessa ed in sinergia
con gli enti locali – Provincia e Comuni – cui l’art. 139 del
D. legislativo 112/1998 attribuisce, in relazione al grado di
istruzione di competenza, i compiti e le funzioni concernenti l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione, nonché la redazione dei piani di organizzazione della
rete scolastica. Pertanto, la presenza dei rappresentanti degli enti locali dell’ambito altopianese nella Commissione convocata dall’Assessore all’Istruzione della Provincia di
Vicenza il 27 ottobre non era poi tanto casuale o pleonastica
al punto da valorizzare, come dichiara la signora Stefani,
“l’intelligenza di Enego, Lusiana e Conco che non si sono
nemmeno presentati per non decidere sulle scuole d’altri”
bensì doverosa, anche sotto il profilo politico, laddove scelte
concernenti la pubblica istruzione di un comprensorio così
complesso qual è il nostro non possono essere lasciate alla
discrezionalità o all’arbitrio dell’una o dell’altra amministrazione comunale.
Così rispondo al signor Marangoni, il quale attraverso un
lungo e stucchevole sproloquio tutto incentrato sul concetto di “unitarietà” dell’Altopiano arroccato su una nostalgica e conveniente visione della Reggenza e delle vicende che
portarono alla sua fondazione grazie ai “padri costituenti”
definiti dallo stesso “fratelli cari”, si lancia in una serie di
pretestuosi attacchi nei confronti dei rappresentanti dei Comuni di Asiago, Gallio e Foza, accusandoli di un vero e proprio
atto di violenza perpetrato nei confronti della comunità di Rotzo.
Mai come in quella occasione i Comuni intervenuti si sono dimostrati coesi nel corso di una votazione che, voglio ricordarlo, assume carattere meramente consultivo non essendo vincolante il parere espresso dal territorio nei confronti della Regione, cui spetta assumere l’ultima decisione in merito alle proposte di dimensionamento scolastico avanzate dalla Provincia.
La coesione è emersa quando si sono votate favorevolmente le
proposte formulate dai comitati dei genitori e quando il Comune di Roana ha avanzato la propria proposta di mantenere attivo soltanto il plesso insistente presso la frazione con la conseguente chiusura di quello di Rotzo.
Proposta ritenuta a posteriori dal mio Comune legittima quanto
quella – seppure discutibile sotto il profilo logistico e dei costi a
carico di tutta la Comunità – avanzata dai tre comitati dei genitori.
L’estensore della lettera esprime, poi, una valutazione personale su come avrebbero dovuto votare i Comuni magari attraverso il ricorso ad un “voto di astensione”, a suo dire, meno
compromettente e, comunque, meno idoneo a rappresentare
una scelta, posto che “non ha nessun senso votare a favore di
provvedimenti in contrasto fra loro e pensare che tutto si azzeri”. Penso che questo ragionamento non tenga conto della
valenza positiva attribuita dai Comuni di Asiago, Gallio e Foza
al lavoro svolto dai tre comitati dei genitori e sia oltretutto offensivo per l’intelligenza di chi lo compie alla luce di quanto
realmente accaduto nel corso della riunione il cui integrale contenuto emerge chiaramente dalla trascrizione di quanto illegittimamente registrato in quella sede. Capisco la delusione di chi
voleva che le cose andassero diversamente, non capisco la
strumentalità delle accuse formulate all’indirizzo dei rappresentanti dei Comuni che hanno deciso di sostenere le proposte
provenienti dai Comuni di Roana e di Rotzo, senza compiere
alcuna differenza, tra i due “cari fratelli”.
Eppure, gli interventi apparsi sulla stampa in questi giorni sono
improntati sull’accusa di tradimento perpetrata nei confronti di
Rotzo senza mai porre l’accento – volutamente e strumentalmente – sul voto di astensione dell’assessore provinciale Martini
o su quello contrario e determinante del dirigente Venturella il
quale, contrariamente a quanto hanno fatto i rappresentanti dei
Comuni di Asiago, Gallio e Foza, ha votato contro alle proposte
avanzate dai comitati dei genitori ritenendo maggiormente
congrua la proposta di chiusura della Scuola Elementare di Rotzo
ed il mantenimento del plesso di Roana.
“E perché se tutte e quattro le mozioni sono state approvate
alla fine ne è prevalsa solo una?” Si chiede il firmatario della
lettera facendo finta di non conoscere chi sia l’artefice del voto
determinante che ha portato all’approvazione della delibera di
chiusura della Scuola di Rotzo; dico io”e perché ai votanti
intervenuti non è stata sottoposta la proposta di chiusura del
plesso di Roana ed il mantenimento di quello di Rotzo?”
La logica della politica “cafona” di cui parla il signor Marangoni
è proprio quella di chi tende a scaricare la colpa dei propri
insuccessi sugli altri senza soffermarsi con atteggiamento
autocritico sulle gravi lacune del proprio operato. Tanto è dovuto per chiarezza di informazione nei confronti dei lettori onde
evitare inutili e fuorvianti speculazioni su una votazione il cui
esito non è certamente dipeso dalle posizioni neutrali assunte
dai rappresentanti dei Comuni di Asiago, Foza e Gallio intervenuti con spirito costruttivo alla deliberazione della commissione convocata dall’Amministrazione Provinciale.
Roberto Rigoni Vicesindaco di Asiago
Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne
Ricordarle una volta l’anno non basta
a cura del Centro Veneto
progetti donna Padova
Il 25 novembre è stata la Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne .
Un’occasione per denunciare
quanto questo fenomeno sia
ancora troppo nascosto e sommerso. Una giornata importante
per riflettere e pensare ai milioni di donne che in tutto il mondo, ogni giorno, sono vittime
di violenza.
Vorremmo che questa giornata
fosse l’occasione per un impegno concreto per contrastare la violenza contro le donne.
Chi lotta ogni giorno al fianco
delle donne sa quanta fatica ci
vuole per farsi ascoltate e per
vedere riconosciuto ciò che si
denuncia come violenza. È una
difficoltà che si vive nel quotidiano, quando una donna rac-
conta quello che succede dentro le mura domestiche. Quelle
mura che dovrebbero offrire
serenità e amore, sono sempre
più spesso, invece, teatro delle
violenze più atroci, siano esse
fisiche, che lasciano segni visibili, o psicologiche, che annientano l’autostima delle donne, oppure economiche, che
arrivano a schiavizzare.
Sono tutti tipi di violenza che le
operatrici del Centro Veneto
Progetti Donna-Auser accolgono nei racconti delle donne che
si rivolgono a loro per ottenere
sostegno, aiuto, consigli e assistenza legale. Nel 2010 sono
già più di 200 le donne che sono
passate dal Centro, più di 20 al
mese, un gran numero se si
pensa che solo 2 anni fa erano
solo la metà, poche se si pensa
che solo una piccola percen-
tuale ha il coraggio di denunciare la violenza subita. In 20
anni di attività il Centro Veneto
Progetti Donna ha incontrato
migliaia di volti, ascoltato le loro
voci, offerto sostegno e aiuto.
Molte cose sono migliorate,
sono stati fatti molti passi avanti, sia a livello istituzionale, sia
a livello di opinione pubblica.
Oggi si parla di violenza di genere, quasi tutti ne conoscono
il significato, abbiamo visto i
muri tappezzati dalle campagne
di sensibilizzazione, eppure il
problema esiste e i numeri fanno paura.
Per questo una sola giornata
non basta . E’ necessario che i
media e le istituzioni considerino la lotta alla violenza sulle
donne come una priorità e un
principio fondamentale delle
loro azioni e politiche. Non è
sufficiente considerare la violenza un problema occorre considerarla una vera e propria
emergenza, e come tale va affrontata e combattuta a tutti i
livelli e in tutte le sue manifestazioni.
In Italia le donne uccise da partner, o ex- partner o da parenti
nel 2010 sono state 115. Non
possiamo più accettare che i
femminicidi occupino le prime pagine dei nostri quotidiani.
Per questo vogliamo ricordare
tutte le donne vittime di violenza, tutte le Zineb, Luana,
Eleonora, e molte altre, mute
testimoni di una lotta a cui non
ci si deve arrendere.
Vogliamo fare nostro l’elenco
delle cose che le donne non
vogliono mai più sopportare (di
Arabella) :
Avere paura di uscire quando cala il buio-Avere paura di uscire con il cane quando fuori non c’è nessuno - Avere paura di un marito geloso - Essere picchiata da un marito geloso Essere uccisa da un marito geloso - Non poter indossare un abito corto sui mezzi pubblici - Essere molestata in metropolitana - Sentir dire di essere state molestate perché si indossava
un abito corto - Essere licenziate perché si vuole avere un figlio - Non trovare lavoro perché si è brutte - Non trovare lavoro perché si è troppo giovani - Non trovare lavoro perché si
è troppo vecchie - Avere paura di non essere accettata perché arrivano le rughe sul viso - Essere presa in giro perché si piange davanti a un film - Essere stuprata, molestata, insultata
- Vedere le donne rappresentate costantemente come veline o come escort - Essere considerata intelligente e quindi pericolosa - Essere considerata bella e quindi stupida.
8
Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
26
Hockey Inline
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 11 a venerdì 24 dicembre 2010
L’11 dicembre è il 345° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 20 giorni alla fine del 2010.
Sabato 11 S. Damaso
Domenica 12 III d’Avvento
Lunedì 13 S. Lucia
Martedì 14 S. Giovanni della Croce
Mercoledì 15 S. Maria Crocifissa
Giovedì 16 S. Albina
Venerdì 17 S. Lazzaro
Sabato 18 S. Graziano
Domenica 19 IV d’Avvento
Lunedì 20 S. Liberato
Martedì 21 S. Pietro Canisio
Mercoledì 22 S. Francesca Cabrini
Giovedì 23 S. Giovanni da Kety
Venerdì 24 S. Delfino di Bordeaux
Storie di santi: 16 dicembre, santa Albina (Cesarea,
238 – 250). Riconosciuta come santa e martire dalla
Chiesa cattolica, fu molto venerata nell’antichità come
esempio di vergine cristiana coraggiosa anche se giovanissima. Nata a Cesarea
e appartenente alla gens
Albina, un’antica stirpe
romana, era una fanciulla molto bella e nota in
città perché dotata di
grande intelligenza, ma
anche di grande pietà
verso il prossimo. Quando l’imperatore Decio, al
potere dal 249 al 251,
decise di restaurare e
promuovere la religione
romana, stabilì l’obbligo
per tutti i cittadini romani di sacrificare agli dei
dello Stato; in cambio avrebbero ricevuto un libellus, una
sorta di certificato attestante l’espletamento del sacrificio. Albina si rifiutò di sacrificare agli dei dichiarando: “Io
mai cesserò di confessare la mia fede in Cristo, mio Signore, nel quale confida l’anima mia ed in onore del quale
io elevo la mia lode”. Fu quindi decapitata, e il suo corpo,
posto in un’imbarcazione assieme a quello di altri cristiani, fu lasciato andare alla deriva nel Mediterraneo, approdando alla spiaggia di Scauri, dove fu pietosamente raccolto e seppellito a Gaeta insieme a quello di Sant’Erasmo.
Dicembre in cucina: lo zampone e il cotechino risalgono al secolo XVI, precisamente nel 1511, quando le
milizie di Papa Giulio II assediarono la città di Mirandola.
In quell’occasione, gli abitanti del posto si ingegnarono ad
insaccare la carne di maiale nella cotenna, inventando il
cotechino, e, successivamente, nelle zampe, dando origine allo zampone. La diffusione di questi prodotti nelle zone
limitrofe iniziò a essere più consistente verso la fine del
1700, quando, con l’evoluzione dell’economia rurale
zootecnica, alcune botteghe salumiere locali si diedero una
struttura industriale. Come accade per tutti i salumi cotti,
purtroppo anche lo zampone e il cotechino contengono
nitriti, additivi potenzialmente cancerogeni. Inoltre è consentito l’uso di glutammato, esaltatore di sapidità. L’areale
di produzione dello zampone e del cotechino è piuttosto
vasta e comprende molte province a cavallo tra Emilia
Romagna, Lombardia e Veneto. Quello che viene infilato
nella pelle della zampa suina è in definitiva, un impasto di
carne magra di maiale, così composto: 35% di muscoli di
spalla, estensori e flessori della gamba, 30% di cotenna
macinata e 30% di parti carnose e ghiandolari del guanciale. A tutto questo vengono aggiunti sali, aromi e spezie
varie (noce moscata, cannella, ecc.). Il cotechino è comunque molto più antico dello zampone, ed è nato come
insaccato povero: veniva consumato abitualmente col minestrone e con la zuppa di legumi.
Proverbio del mese: A santa Lùssia na ponta de ùcia.
Il proverbio intero recita: “A Santa Lùssia na ponta de
ùcia, a Nadal un passo de gal, all’Epifania un passo
de strìa e a Sant’Antonio un passo del demonio”. Traduzione in lingua italiana: A Santa Lucia
una punta di spillo, a
Natale un passo di
gallo, all’Epifania un
passo di strega e a
Sant’Antonio un passo di demone. Significato e origini: questo
detto popolare, con le
sue metafore vuole ricordare il passaggio
del
solstizio
d’inverno che arriva il
21 dicembre e segna
l’inizio dell’allungarsi
del dì sulla notte. Secondo il detto le giornate iniziano ad
allungarsi anche se di pochissimo dal 13 dicembre (Santa
Lucia), per poi aumentare i minuti di luce sempre più significativamente a Natale, all’Epifania e a Sant’Antonio
(il 17 gennaio) e continuare nei mesi successivi. Poi ancora: A Santa Lussia el fredo crussia. La data in cui si
festeggia la santa è il 13 dicembre, giorno in cui nel calendario giuliano (il Calendario di Giulio Cesare rimasto in
vigore sino al 1582, quando fu sostituito da quello
gregoriano di papa Gregorio XIII) cadeva proprio il Solstizio Invernale (oggi data che spetta al 21 dicembre).
Infatti il giorno fu dedicato dalla Religione Cattolica alla
santa della Luce, Lucia appunto. Ma ciò che più sorprende, sono le somiglianze tra la tradizione scandinava e quella
veronese o padano-alpina: Lucia in Norvegia comandava
una schiera di folletti e di spiriti dei boschi alla guida di
una sfrenata cavalcata sulla neve fra gli abeti. Nel nostro
folklore Lucia è annunciata da un frastuono di campanacci,
corni e ferraglie, proprio a ricordo dell’atavica cavalcata del
fantasma, che tuttora, anche in alcune zone del Veneto, arriva a cavallo, anche se soltanto di un ‘musseto’ (asinello).
Il Giornale
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ARIETE
Non insistete se qualche ostacolo imprevisto vi impedisce di prendere una decisione:
vuol dire che il destino vi consiglia un maggiore approfondimento prima di passare all’azione. Giove e Urano sono nel
vostro segno per indurvi a riflettere su tutti gli aspetti del
problema che vi sta a cuore, specie se si tratta di affetti o di
questioni di denaro.
TORO
Potete permettervi di parlare sinceramente solo con chi conoscete bene, mentre vi conviene tacere con chi, sotto sotto, sogna di farvi cadere in un tranello per mettersi al vostro
posto. Con Nettuno nel segno potrete fare centro, ma anche, ahimè, essere vittime di una illusione che per fortuna
sarete in grado di riconoscere a prima vista, purché stiate in
guardia.
GEMELLI
Facendo leva su argomenti ineccepibili potrete sostenere le
vostre ragioni e tener duro in una situazione complicata. Plutone nel vostro segno vi dà la forza di resistere a ogni inopportuna sollecitazione, rendendovi più autorevoli non soltanto nella vita di relazione, ma anche nei rapporti di lavoro.
Non ascoltate chi vorrebbe indurvi a un inutile compromesso.
CANCRO
Con Marte e Mercurio nel segno, un po’ di confusione è
inevitabile, ma non negativa: vi aiuta a guardare a fondo di
una situazione nella quale non sapete bene come muovervi.
Potete risolvere il problema soltanto con un atto di coraggio,
ammettendo un vostro torto e chiedendo umilmente scusa
al partner o a chi ce l’ha con voi.
LEONE
I vostri desideri sono realizzabili, però il destino vi suggerisce
di attendere tempi migliori per una iniziativa coraggiosa e
rischiosa. Non sottovalutate un ostacolo che potrebbe interferire nella vita di relazione: per superarlo può essere sufficiente un atteggiamento paziente e tollerante. Non
colpevolizzate il partner, che potreste invece coccolare un
po’!
VERGINE
La vostra capacità di comprendere è messa a dura prova
da Saturno, che vi spinge verso la critica: meno male che
Venere, tornata per poco nel vostro segno, addolcisce il rapporto d’amore, facilitando una maggiore comprensione dei
bisogni del partner. Una riflessione su un aspetto che non
avevate ancora notato, è solo opportuna, ma determinante.
BILANCIA
Nell’incertezza è meglio non agire piuttosto che assumere
atteggiamenti ambigui e contraddittori: la vostra aspirazione
alla chiarezza e alla precisione potrebbe soffrirne, ma per
una volta date credito al vecchio detto secondo il quale il
silenzio è d’oro. Muovetevi con circospezione, magari anche ammantandovi di un sottile tocco di mistero.
SCORPIONE
Senza sottovalutare il favore di Marte e Mercurio, che influenzeranno positivamente il vostro umore e la vostra disponibilità ai rapporti, muovetevi con tempismo, tenendo ben
presente ogni aspetto della situazione che più vi sta a cuore.
Se avete qualche dubbio è giunto il momento di chiarire ogni
problema. Il destino vi sorriderà se saprete cogliere un segno positivo e inatteso, che può sbloccare ogni incertezza.
CAPRICORNO
Tenete nella giusta considerazione le ragioni degli altri, senza però farvi trascinare in impegni che non vi interessano e
che ci costerebbero troppo. Nelle questioni finanziarie e nello
shopping evitate ogni spreco che, con Marte e Mercurio
opposti al vostro segno, potrebbe costituire una pericolosa
tentazione. Nell’amore, invece, ogni iniziativa è positiva.
ACQUARIO
Vi sentite demotivati nelle più elementari iniziative e non avete
neanche voglia di sostenere le vostre giuste ragioni: poco
male, un po’ di riposo e una pausa di riflessione vi servirà e
vi eviterà sforzi inutili. Potete però offrirvi qualche inedito lusso, come un acquisto imprevisto o una cena in un
ristorantino alla moda, dove concedervi qualche
ghiottoneria.
PESCI
Prendete il coraggio a due mani e cominciate a mettere
in pratica i buoni propositi finora affrontati soltanto con il
pensiero. Venere e Saturno all’apposizione del vostro segno consigliano di dare la massima attenzione all’aspetto
pratico della vita di relazione: controllate i costi del rapporto
di coppia e agite di conseguenza, eliminando ogni spreco.
8
Sabato 11 dicembre 2010
I neolaureati dell’Altopiano
Il 1 dicembre Silvia Basso è diventata Dottoressa Magistrale
in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale
con 110 e lode per la gioia dei genitori, del nonno e di tutti gli amici.
Il 26 novembre scorso, all’Università degli Studi di Trento,
Andrea Alberti di Foza ha conseguito la laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Per il suo primo traguardo raggiunto si congratulano con lui i genitori Giuseppe e Milena,
il fratello Simone, i nonni, gli zii, i cugini e tutti gli amici.
Dalle ore 8.45 di sabato 11
alle ore 8.45 di sabato 18 dicembre
ROANA: Farmacia di Roana sas della dr.ssa Silvia
Passuello- Piazza S. Giustina, 23
FOZA: Farmacia della dr.ssa
Gilda Scaffidi Militone – Via Roma, 7
Dalle ore 8.45 di sabato 18 alle ore 8.45
di sabato 25 dicembre
GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano Dalla
Valle – Via Prestinari, 34
ROTZO: Farmacia della dr.ssa Anna Bottura
Via Roma, 9/a
l’Altopiano
Grande successo per la 6^ edizione
della “Festa della Patata di Sculazzon”
Ma…ci siamo persi qualcosa?
Ce lo siamo chiesti nel vedere
affissi manifesti molto ben curati che pubblicizzavano la “Festa della patata di Sculazzon”!
Vuoi vedere che nella contrada
di Treschè Conca a ridosso
della Val d’Assa, in linea d’aria
così vicina alla rinomata
“campagnetta” di Rotzo dove
si coltivano i famosi tuberi,
crescono patate che, forse grazie a qualche felice combinazione ne subiscono l’influenza permettendo produzioni altrettanto
buone? “Biologiche e molto saporite” così gli abitanti di
Sculazzon definiscono le patate che negli orti e nei campi della
località roanese quasi tutti coltivano. Ma da qui a pensar di far
concorrenza a Rotzo ce ne passa…! In realtà l’idea di ritrovarsi
a tavola per assaporare insieme piatti a base di patate di Sculazzon,
è nata anni fa al bar, precisamente al Tre Garofani, da Davide
Salvarani e da Moreno Frigo Baleti, “produttore” di patate che si
è offerto di mettere a disposizione parte del suo raccolto per una
cena fra amici. Insomma, per far festa ogni occasione è buona,
ed è questo il vero spirito che anima la “Festa della patata di
Sculazzon”, che piano piano ha visto sempre più persone aderire,
tanto che dall’anno scorso per poter ospitare tutti, si è scelto di
“trasferirsi” al Kubelek. L’idea di far festa gustando piatti a base
di patate si è rivelata assai azzeccata, visto che quest’anno, alla
Un istrice a spasso per l’Altopiano
Già che un istrice, mammifero
non autoctono
della zona, si trovi sull’altopiano
è un fatto strano
ma che questo
vada a spasso
durante l’inverno
con campi e boschi innevati rende la cosa eccezionale. Infatti è stato con
grande stupore che gli agenti della polizia provinciale hanno
raccolto la segnalazione di un automobilista di passaggio che
notava l’animale a bordo strada. L’istrice, un maschio di circa
4,5 kg, era rimasto vittima di un investimento lungo la provinciale del Costo in località Gaiga. Passato lo stupore, ora gli
agenti provinciali vogliono capire come l’istrice sia arrivato
sull’altopiano. Tra le ipotesi c’è che l’animale sia stato trasportato a bordo di qualche camion ma anche che l’animale
abbia “emigrato” dal basso vicentino dove oramai è diventato
di casa.
G.R.
Citazioni Francescane
a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Roana
Domenica 12 dicembre
ASIAGO: TOTAL Via Autieri d’Italia
Domenica 19 dicembre
ASIAGO: IP Via Rendola, 54
SPAZIO CINEGHEL
HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE
Venerdì 10 dicembre ore 20,30
Sabato 11 dicembre ore 20,00 e 22,00
Domenica 12 dicembre ore 17.30 20.30
A NATALE MI SPOSO
Venerdì 17 dicembre
ore 20,30
Sabato 18 dicembre
ore 20,00 e 22,00
Domenica 19 dicembre ore 17,30 e 20,30
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“Cominciate col fare ciò
che è necessario, poi
ciò che è possibile. E
all’improvviso vi
sorprenderete a fare
l’impossibile.”
San Francesco d’Assisi
6^ edizione dell’appuntamento, hanno
partecipato ben 168 persone (nonostante alcuni assenti ingiustificati), non
solo da Treschè Conca, ma anche dai
paesi vicini e addirittura da fuori
altopiano. Un quintale di patate è stato
messo a disposizione dal Moreno Baleti,
qualche altro partecipante ha contribuito portando un po’ delle proprie, ci hanno pensato poi Gigi, Gian e tutto lo staff
del Kubelek a preparare e servire una
cena completa dall’antipasto al dolce, tutto con le patate di
Sculazzon, nella consueta atmosfera allegra che caratterizza gli
incontri conviviali allo Zovetto. Per concludere in bellezza, alla
cena è seguita l’animazione musicale di Pomponio, facendo proseguire la festa fino a mattina.
Silvana Bortoli
l’Altopiano
Sabato 13 novembre 2010
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Sabato 11 dicembre 2010
l’Altopiano
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