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www.comune.empoli.fi.it
e gli asili
PRIMI IN QUALITA’ GLI ASILI NIDO DI EMPOLI
GLI ASILI IN NUMERI
Promossi a pieni voti gli asili nido di Empoli. Da un’indagine condotta a tappeto su tutte le
strutture del Circondario, coordinata dal professor Enzo Catarsi (docente dell’Università di
Firenze e direttore del Centro Studi intitolato a Bruno Ciari) in collaborazione con Lara
Lazzeri e Daniela Di Lorenzo, i quattro nidi del Comune hanno fatto rilevare i punteggi più
alti in generale. Gli esperti hanno condotto la ricerca sulla base del Manuale per la
valutazione della qualità degli asili nido nella Regione Toscana. Hanno trascorso una
giornata in ciascuno degli undici asili nido dei Comuni del Circondario, soffermandosi ad
analizzare ogni aspetto, dall’organizzazione della struttura alla sua capacità comunicativa
con l’esterno, alla cucina. Sono andati a “scrutare” tutti i particolari: l’arredamento, i giochi,
la sicurezza di porte, finestre, termosifoni. Dopodiché tutti i dati rilevati sono stati elaborati
secondo il protocollo del manuale.
La ricerca (tra le prime nel suo genere in Toscana) mirava anche ad individuare nuovi bisogni
da parte della “popolazione utente” dei nidi (i bambini) e delle famiglie. Negli ultimi anni
le iscrizioni crescono; lo stesso aumento di richieste si nota nei centri estivi organizzati dal
Comune e questo dà la misura di come il servizio sia apprezzato.
La “mancanza” che più di frequente è stata riscontrata riguarda gli spazi specifici da
riservare all’incontro fra insegnanti e genitori. Inoltre si fa sentire l’esigenza di un
coordinamento pedagogico di zona degli asili nido, che tenga sotto controllo la qualità
“globale” delle strutture. In questa direzione andranno gli impegni per il miglioramento
ulteriore dei nidi.
Il centro di Empoli nel ‘700 in CD-ROM
Sarà presentata a ottobre all'Archivio di Stato di Firenze la
versione definitiva del prodotto multimediale "Empoli
Archimedia - Ricostruzione del centro di Empoli nella seconda
metà del '700", per cui è stata approntata un'apposita
ricerca d'archivio nei fondi dell'Archivio di Stato di Firenze,
nelle serie dell'Archivio Storico Comunale di Empoli e in
archivi privati. Si è provveduto anche ad un ampliamento
della ricerca iconografica, che è andata ad aumentare il
ricco corpus documentario raccolto nell'ambito della mostra
Empoli, città e territorio. Vedute e mappe dal '500 al '900.
Tali ricerche sono state utilizzate, con ulteriori
approfondimenti, per gli studi sul centro storico condotti, in
collaborazione con la Prof. G. Carla Romby, e commissionati
dall'ufficio di PRG.
Le Strade di Empoli: Via del Giglio in una descrizione
settecentesca, di Emanuela Ferretti
Quando Vincenzo Chiarugi (1759-1820) scriveva la sua
Storia di Empoli molti ancora erano gli edifici che portavano
i segni di una storia plurisecolare. Alcuni di questi si
affacciavano su Via del Giglio, caratterizzandone in modo
particolare l'aspetto e la vocazione commerciale-artigianale.
Nonostante le modificazioni tardo-ottocentesche e le pesanti
distruzioni belliche, le notizie desunte dalla storiografia locale
o raccolte dai documenti conservati nell'Archivio Storico
comunale danno forma a queste ombre: ecco allora che
scorgiamo all'estremità orientale di Via del Giglio l'antica
porta della seconda cerchia muraria (1333-36), detta Porta
delle Solaie (poi Porta al Toro); poco più avanti (sul lato sud)
la possente mole del Magazzino del Sale Rosso, e sul lato
CANTIERE APERTO ALLA FUCINI
Dall’esperienza di Parol&note ai manifesti – messaggio
Nel Circondario, gli asili nido hanno una storia cinquantennale. Il primo fu
costruito a Certaldo, come struttura di sostegno alle madri che lavoravano
nelle confezioni. Subito dopo nacquero a Empoli e Castelfiorentino, più
tardi in altre parti del territorio.
Oggi Empoli ha quattro asili nido: il centro Zerosei (in via Cherubini),
Staccia Buratta (a Cortenuova, la gestione è affidata a una cooperativa di
educatori), Piccolo Mondo (in via Valgardena), Il Melograno (in via
Arnovecchio).
Nell’anno educativo 2000-2001 le domande di iscrizioni sono state 233,
a fronte di 179 posti disponibili. Per il nuovo anno (2001-2002) i posti
disponibili sono stati portati a 186.
Dal ’95 a oggi i posti negli asili sono aumentati del 52 per cento: nell’anno
educativo ‘95-’96 erano 122, passati ai 186 attuali. La percentuale di
“copertura” della popolazione da zero a tre anni (i bambini in età di nido)
era nel ‘95-’96 dell’11,33 per cento; oggi arriva a 15,44 (la media
toscana oscilla fra 10 e 11).
Rispetto al ’95 la popolazione infantile nella fascia zero – tre anni è
aumentata di 83 unità. I bambini in questa età erano 1.077 sei anni fa,
1.160 nell’anno educativo 2000-2001.
Nei nidi di Empoli lavorano in tutto 26 educatori a tempo pieno e 5 parttime; il personale addetto alla cucina e socioassistenziale è composto di 13
operatori a tempo pieno (più 1 part-time).
opposto (all'incrocio con Via Ridolfi), l'arme medicea sopra il
portone d'ingresso della Fattoria granducale di Empoli.
Proseguendo verso ovest troviamo laboratori artigiani,
quattro grandi cantine, due osterie e un macello, fino ad
arrivare all'estremità occidentale dove due grandi fattorie quella della nobile famiglia fiorentina degli Alessandri e
quella dell'Ospedale degli Innocenti - erano separate dalla
trecentesca porta al Noce. Nel tentativo di
restituire
l'immagine di una strada che negli ultimi cento anni ha perso
gran parte della sue caratteristiche sedimentatesi nel tempo,
si riporta un'interessante descrizione di Via del Giglio,
risalente al 1787, rintracciata da chi scrive nell'ambito degli
studi condotti sul centro storico negli ultimi anni*, col
proposito di tornare in altra sede, e in modo più specifico,
sull'argomento:
"Ai due ingressi di detta strada [via del Giglio ndr] si trovano
due bassissimi archi [le porte della seconda cerchia
trecentesca] che (…) possono servire assolutamente da
ostacolo alle moderne altissime carrozze e ai carri carichi di
strame o d'altri generi che si sollevano qualche braccio di
sopra dei carri medesimi.
(…) dalla Porta Fiorentina [porta posta in mezzeria del lato
orientale del quadrilatero della terza cerchia muraria, 147987] si trova parimente all'ingresso una strettezza molto
considerevole ch'è accresciuta da un barbacane sulla sinistra
e da una scalinata sulla destra che sporgono molto avanti,
danno certamente a due comodi che si incontrino l'assoluto
impedimenti di passare.
(…) al presente abbiamo in detta strada l'inondazione
frequente…
(…) abbiamo in detta strada il Magazzino del Sale [detto
anche del Sale Rosso per distinguerlo da quello di Via
Chiara] il quale rimane, e dai barrocci e dalle bestie e dai
vetturali e dallo scarico di detto sale, talmente ingombrata
i giovani del cantiere
Parol&note
Hanno cominciato a riunirsi nelle sere di luglio, il luogo i
giardini pensili della Fucini che danno su via Cavour. Sono un
gruppo di 15 ragazzi empolesi, età media 25 anni (ma c’è
anche qualche diciottenne); il comune denominatore, quello
più forte, è la passione per la lettura e la scrittura, per il
recupero della dimensione collettiva del leggere. Quando
sono insieme leggono ad alta voce, discutono i libri. In
parallelo portano avanti un lavoro di scrittura creativa di
gruppo.
E questo è il “cantiere”, nato dall’esperienza del concorso “Parol&note”, prima e seconda edizione. I ragazzi
sono concorrenti della seconda edizione o “ex” della prima. Il lavoro condotto nell’officina – biblioteca non
rimarrà “nelle stanze” né sarà fine a se stesso. I giovani hanno in programma di far sentire (e vedere)
all’esterno la loro voce e il loro pensiero. Manderanno messaggi attraverso manifesti murali. Ne vedremo di
“strani”, colorati, scritti; potranno essere pensieri in poesia, idee buttate lì anche in modo provocatorio. Lo
scopo? Stimolare la sensibilità dei cittadini e la loro riflessione sui temi più diversi.
L’UNIVERSITÀ IN BIBLIOTECA
Da quest’anno la Fucini ospita un corso di laurea in urbanistica – Per facilitare gli studenti, sarà possibile
entrare in biblioteca con le borse. Saranno applicati dispositivi antitaccheggio
Tutto è pronto per accogliere i primi studenti del corso di laurea in “Urbanistica e pianificazione territoriale e
ambientale” nei locali della Fucini. Le lezioni di teoria si svolgeranno nella sala maggiore, i laboratori in
mediateca. Alcune stanze al primo piano dell’ex convento degli Agostiniani sono state riservate ai docenti.
L’esperimento di Empoli – una biblioteca grande che ospita l’Università – è il primo in Italia. Per facilitare le
entrate e le uscite di studenti e docenti sarà evitato il deposito delle borse nelle apposite cassette. Per garantire
la sicurezza dei 100 mila libri e dei fascicoli di tutti i periodici che costituiscono il patrimonio della Fucini
saranno installati dispositivi antitaccheggio. Uno strisciolino adesivo magnetizzato sarà applicato su ogni libro
e fascicolo. All’entrata della biblioteca due colonne (a lettura magnetica) controlleranno che nessun volume
della biblioteca venga portato all’esterno senza permesso.
Empoli distrutta dai
che non dà talvolta il comodo del passo neppure ad un
pedone.
(…) quattro sono le grosse canove di vini che vi si trovano in
detta strada che sono dei signori Pazzi, Ridolfi, Alessandri,
Innocenti. Lo trasporto e scarico di questi vini nel tempo
particolarmente delle vendemmie che suole eseguirsi con
carri, ingombra parimenti la strada medesime, non
permettendo il comodo passo, quando particolarmente si
combina con la predetta condotta del sale.
(…) sono frequenti in detta strada le botteghe dei bassi artisti,
calzolai, sarti e d'altro simil genere che nella stagione
dell'estate sogliono trasportare i banchi da lavoro nella
strada medesima.
In settimo luogo si trova in detta strada ed in una maggiore
strettezza della medesima il macello. Ognuno sa quanto
rimangono infastiditi i cavalli dalle fetenti esalazioni delle
carni che inalterandosi e mettendosi in salti portano a dei
gravi pericoli i passeggeri e i paesani."
Fiera o Luna park?, di Stefania Terreni
dal 21 al 30 settembre è tempo di ... giostr e
Se oggi la fiera si identifica, almeno per i giovani, con una settimana
dedicata al divertimento (giostre e attrazioni varie) accompagnato dalle
golosità delle bancarelle che animano la zona dedicata al Luna park, fino
a non molto tempo fa la fiera aveva molte altre valenze e significati.
Come il mercato del giovedì, la fiera di fine settembre, da secoli è stata
per la nostra città un appuntamento fisso, un rito. Per Empoli che ha
rappresentato da sempre, anche per la sua collocazione geografica, un
nodo privilegiato per gli scambi commerciali, questa antica
manifestazione [fu istituita nel 1548 dal Cosimo I de’Medici] costituiva
un potente stimolo economico per il volume di espositori e di pubblico che
vi affluiva.
Ogni giorno della settimana era dedicato ad un particolare settore
merceologico: “negli anni trenta … si iniziava il lunedì con gli uccelli da
richiamo in via de’ Neri .. si potevano comperare anche civette
ammaestrate e … gabbie, vischio, pania, archetti, lacciuoli e reti. Il
giorno successivo era invece dedicato ai cavalli [l’esposizione e gli
acquisti si svolgevano sul Piaggione], Il mercoledì era il giorno delle
bestie da lavoro … e degli animali destinati alla macellazione. L’apoteosi
era il giovedì: il Fierone. I banchi degli ambulanti si moltiplicavano, si
vendeva di tutto ed una folla numerosissima proveniente anche dalle
località vicine invadeva la città” (C. Romanelli, Fiere degli uccelli di
Toscana, Firenze, 1997).
Le attrazioni che accompagnavano la fiera costituivano poi un’occasione
di svago e di incontro da non perdere. A partire dal dopoguerra la fiera
ha cominciato progressivamente a perdere la sua rilevanza, per i
cambiamenti socio-economici che hanno investito la città e, più in
generale, la realtà italiana.
Qualcosa è rimasto a ricordare l’antica manifestazione, ma niente a che
vedere con il clima di attesa e di entusiasmo che precedeva e
accompagnava la fiera di settembre.