Sbornia da liceo, ma l`industria vuole tecnici
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Sbornia da liceo, ma l`industria vuole tecnici
2 e L’AZiON Primo Piano Domenica 19 novembre 2006 TECNICO O PERITO, LA MARC SCUOLA E LAVORO, MONDI DISTANTI Sbornia da liceo, ma l’industria vuole tecnici D i questi tempi le scuole superiori aprono le porte a tredicenni e quattordicenni. Con i loro genitori, sono invitati a visitare le strutture, a fare un colloquio con preside e docenti, a confrontarsi con ragazzi che già frequentano la scuola. Obiettivo: farsi un’idea di quale sia il corso di studi più adatto alle proprie capacità, inclinazioni e attitudini. Una scelta tutt’altro che facile. La scuola superiore è in mezzo al guado: su di una riva sta la riforma Moratti, che proponeva il doppio canale (licei e formazione profes- sionale) con cancellazione degli istituti tecnici e professionali; sull’altra c’è la riforma Fioroni che prevede l’obbligo fino a 16 anni, un biennio unico e poi un triennio differenziato tra licei e istituti tecnici e professionali. La prima è stata congelata subito dopo i primi germogli, la seconda non è ancora divenuta legge dello Stato (chissà quando e come lo diventerà). Non bastasse questa con- fusione normativa, le famiglie devono orientarsi tra Pof, linee-guida, progetti educativi, laboratori, moduli... E così succede che diversi ragazzi scelgono di “non scegliere”: per intanto si prova una scuola, cammin facendo si vedrà se la scelta è buona. Altri rincorrono sogni: si buttano su corsi che preparano a mestieri affascinanti, ma non richiesti dal mondo del lavoro. Una buona scelta si ap- Futuro incerto per la formazione professionale CHE STUDENTI CHIEDE IL MERCATO? Uno studio della provincia sulle richieste delle aziende D a anni, all’avvicinarsi delle preiscrizioni alle scuole superiori, il nostro giornale cerca di aiutare ragazzi e genitori nella scelta fornendo indicazioni sulla tipologia di conoscenza scolastica e culturale richiesta dal mondo del lavoro trevigiano. Fino ad oggi, l’aiuto che abbiamo dato alle famiglie è stato limitato, basato più su sensazioni che non su dati di fatto. Quest’anno finalmente possiamo basarci su dei numeri: li ricaviamo da una elaborazione, compiuta dal Coordinamento Reti di orientamento della Provincia di Treviso nato nel 20052006, dello studio Exclesior sulle richieste di figure professionali delle aziende trevigiane tra il 1999-2005. poggia su due stampelle: le potenzialità e l’abilità del ragazzo, e le richieste del territorio. Su questo secondo aspetto è di prezioso aiuto uno studio del Coordinamento delle Reti di orientamento della Provincia di Treviso. I dati rivelano che: - oggi in provincia di Treviso l’industria dà lavoro al 50 per cento degli occupati; - le industrie trevigiane della meccanica, nel solo 2005, hanno chiesto 470 periti e tecnici, a fronte di 310 diplomati in provincia con questo indirizzo (tra l’altro tutti mestieri ben pagati...); - in tutti i sistemi produttivi trevigiani è generalmente in crescita la richiesta di professioni medio-alte (vedi i dati dell’articolo sotto). Sono informazioni che fanno pensare. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una “sbornia” da liceo – complice anche la riforma Moratti e i suoi otto licei– mentre il sistema produtti- LE FIGURE PROFESSIONALI INNOVATIVE RICHIESTE N egli ultimi cinque anni il mercato del lavoro, anche a Treviso, è cambiato. Accanto alle tradizionali figure professionali, le aziende richiedono lavoratori in possesso di contenuti professionali innovativi. Ecco queste richieste divise per settore. Moda: tecnici di processo e programmazione; tecnici di approvvigionamento e logistica; tecnici LE FIGURE PIÙ RICHIESTE DAL MERCATO TREVIGIANO Tecnico amministrativo – 3.170 richieste dal 1999 al 2005. Titolo di studio minimo richiesto: diploma a indirizzo amministrativo-commerciale nell’87% dei casi. Tecnici commerciali e di marketing – 2.122 richieste dal 1999 al 2005. Titolo di studio prevalentemente richiesto per il tecnico commerciale: diploma a indirizzo amministrativo commerciale (41%). Tecnico di processo e L’AZ iON Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET e programmazione – 2.840 richieste dal 1999 al 2005. Titolo di studio minimo richiesto: diplomi a indirizzo meccanico (46%) o a indirizzo tessile-abbigliamento (18%). Tecnico di approvvigionamento e logistica – 1.115 richieste dal 1999 al 2005. Titolo di studio minimo richiesto: diploma a indirizzo amministrativocommerciale (71%). Addetto al trasporto, carico e scarico di merci – 3.114 richieste dal ABBONAMENTI 2006: Annuale (50 numeri) 40 Semestrale 22 - Sostenitore 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. e-mail: [email protected] www.lazione.it Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, .250". nale (17%) e diplomi a indirizzo amministrativocontabile (13%). commerciali e di marketing; disegnatori artistici, pubblicitari e progettisti. Agroalimentare: tecnici di processo e controllo qualità. Meccanica: tecnici commerciali vendite. Legno-arredo: assemblatori di prodotti in legno; tecnici commerciali vendite e marketing. Edilizia: tecnici processo e programmazione. Servizi per le imprese: programmatori tecnici informatici; disegnatori tecnici e progettisti; tecnici approvvigionamento e gestione magazzini; tecnici marketing e promozione. La dispersione scolastica nelle classi prime delle scuole superiori del Veneto - a.s 2005-2006 Interruzioni Non ammessi alle classi seconde Classica 3,4% Tecnica 3,9% Professionale 6,7% Artistica 3,1% 9,3% 17,2% 21,8% 16,7% Suddivisione alunni per tipologia di istruzione - a.s. 2005-2006 Tipologia di istruzione Valore % Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Conto corrente postale n. 130310 “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 1999 al 2005. Titolo di studio minimo richiesto: istruzione professionale (23%), qualifica professio- vo continua a chiedere figure professionali formate agli istituti professionali e tecnici. Come, ad esempio, i ragionieri. Nel marasma attuale sarebbe anche importante capire che fine farà la formazione professionale. In Veneto il sistema della formazione interessa ogni anno 12 mila ragazzi, pari al 10 per cento dell’intera popolazione scolastica regionale: qual è il loro destino? C’è ancora qualcuno che crede nel valore della formazione professionale? Chiuso in redazione il 15.11.2006 alle ore 18.30 Classica 35% Tecnica 35,2% Professionale 27,5% Artistica 2,3% Ma la scuola non è Formazione Unindustria E ro ancora lontano dalla mia maturità classica quando nell’autunno 1995, in un convegno, un esponente di Unindustria Treviso disse chiaro e tondo: “i laureati in lettere sono socialmente inutili”. I miei compagni ed io rimanemmo attoniti. E restiamo in disaccordo. Perchè è giusto dire che nella nostra zona è soprattutto di diplomati di istituto professionali e di istituti tecnici che c’è bisogno, e giusto ribadire che queste non sono scuole di serie B e che non tutti i ragazzi sono tagliati per lo studio eminentemente teorico che un liceo richiede. Ma lasciateci sussurrare, però, un paio di concetti. Primo: la scuola non è il reparto formazione di Unindustria. Quello che studi ti deve preparare al lavoro, ma anche per la vita (e le due cose, checchè se ne dica, non coincidono). È anche in funzione delle esigenze della vita che la società, meglio: i politici, devono stilare programmi e indirizzi, e che gli studenti di terza media devono scegliere. Secondo: il mondo non finisce sul Livenza. Liceo classico e laurea in filosofia possono garantirti la disoccupazione a Campodipietra, ma magari non è così a Londra. Terzo: una grande maggioranza della classe dirigente italiana proviene da studi liceali e universitari.(TB) I DATI DEI LAUREATI: 4000 nuovi dottori Ingegneria 14%, Lettere e filosofia in provincia di Treviso nel 2005 P roprio in questi giorni è uscita la statistica sui laureati, provincia per provincia, nell’anno solare 2005. Ecco i dati di Treviso: - laureati: 4.000 (3.788 nel 2004), di cui 2.211 con laurea triennale (1.691 nel 2004); - suddivisione per facoltà: Economia 14%, 11%, Medicina e chirurgia 8%, Giurisprudenza 8%, Scienze della formazione 6%, Scienze Mfn 6%, Architettura 6%, Lingue e letterature straniere 6%, Scienze politiche 6%, Psicologia 6%, altre 11%; - suddivisione per ateneo: Padova 40%, Ca’ Foscari 20%, Udine 8%, Trieste 8%, Iuav Venezia 7%, Bologna 4%, altre 13%. e L’AZiON Primo Piano RCA T I V U O L E Domenica 19 novembre 2006 DON CIA (BRANDOLINI) “Servono ragionieri ma non ce ne sono” E TONON (MARCHESINI) Troppi al liceo: ci costerà caro A Giannamarì Tonon, vice preside dell’istituto tecnico commerciale e professionale aziendale e turistico Marchesini di Sacile, non serve allontanarsi dalla cronaca per evidenziare le difficoltà dell’istruzione tecnica e professionale. Venerdì 10 novembre la sua scuola aveva organizzato il convegno eloquentemente intitolato “Perché scegliere l’istruzione tecnico-professionale?”; ebbene, racconta Tonon, «abbiamo spedito 1200 pieghevoli a genitori di alunni di terza media, ma sono venuti in dieci. E anche gli insegnanti di terza media erano pochi». «E questo è molto grave!», si scalda. Non pensa alle iscrizioni alla sua È boom di iscrizioni al Centro di formazione professionale “Lepido Rocco” di Motta di Livenza. Le iscrizioni alla classe prima dell’istituto per l’anno scolastico 2006-2007 sono aumentate di ben 35 unità rispetto al 20052006. Eppure le scuole professionali (il “Lepido Rocco”, pur essendo un centro professionale ad esse va riferito) sono in crisi e la maggior parte degli studenti corre ad iscriversi ai licei, posticipando inevitabilmente l’ingresso nel mondo del lavoro ma anche una Oggi meglio un diploma che una laurea scuola, che non erano il tema del convegno e che comunque non accennano a invertire la tendenza nazionale alla carestia per tecnici e professionali. È molto grave, invece, la carestia di iscritti e di attenzione: «Tra qualche anno noi tutti dovremmo pagare un elevato costo sociale per giovani usciti dai licei che non vorranno o non riusciranno a frequentare l’università e dovranno quindi riqualificarsi (acquisire nuove com- petenze) prima ancora di entrare nel mercato del lavoro». Senza dimenticare che nel frattempo questo mercato cerca e non trova professionalità da istituto tecnico o professionale. E quando li trova li assume: «I nostri ragazzi, sia che escano dal tecnico che dal professionale, trovano facilmente lavoro». A questo scopo aiuta anche lo stage, che al Marchesini è prodotto di 15 anni di attività di interscambio scuola-lavoro. «Viene svolto fra la quarta e la quinta per 4-6 settimane, ma c’è anche chi si ferma a lavorare per tutta l’estate. E magari l’anno dopo, quando si è diplomato, le aziende lo chiedono nuovamente, per assumerlo». Ulteriore bastione a sostegno delle argomentazioni di Tonon: «Al giorno d’oggi una laurea non paga più. Anche in termini economici è meglio avere un diploma e qualche specializzazione». E allora perché i licei pullulano e le ragionerie si sguarniscono? Colpa dei genitori, dice Tonon. «Le famiglie lasciano troppo liberi i figli nella scelta e non meditano assieme a loro. Rimandano la scelta sul futuro dei figli. E sono sensibili al “prestigio” del liceo». E colpa forse anche degli insegnanti di terza media, che però ovviamente non possono obbligare nessuno. Tommaso Bisagno chi l’ha detto che si sceglie la scuola superiore in base agli sbocchi lavorativi che offre? «I ragazzi di terza media e i loro genitori spesso non pensano al lavoro futuro», dice invece don Domenico Gino Cia, preside del collegio Brandolini Rota di Oderzo. È la spiegazione che si dà per il paradosso che la sua scuola vive. Da una parte, spiega il preside, «il nostro istituto tecnico commerciale, come tanti altri, ha sempre meno iscrizioni. Non so cosa faremo l’anno prossimo». Ma dall’altra, si infervora, «le aziende mi telefonano per chiedermi ragionieri tutto il giorno. Ma io non ne ho». Parafrasando Gianni Morandi: il lavoro ce l’ho, sono i giovani che mi mancano. Giovani che – con preparazione di ogni tipo – preferiscono affollare i licei, compresi quelli del don Domenico Gino Cia Brandolini. Tanto è vero che don Cia commenta: «Se avessi chiamato l’itc liceo economico e avessi previsto un orario settimanale di 30 ore, ora avrei il pienone di iscrizioni». Cambiar nome alla ragioneria era infatti suo intento, lo aveva annunciato anche a L’Azione lo scorso inverno; ma con la riforma Moratti finita in congelatore, la scelta non è più stata possibile. gnolo in una scuola che tiene corsi serali per adulti. «Quando sono partita dall’Argentina sapevo che non avrei trovato fin da subito un lavoro inerente i miei studi: per farlo sarei dovuta arrivare qui già col contratto di lavoro in tasca. Lo sapevo prima, e per questo non mi sono sentita umiliata ad andare in fabbrica». Fosse rimasta in Argentina avrebbe accettato lo stesso un lavoro diverso dal suo percorso di studi? «Sarebbe stato diverso: ratorio. Il nostro è un metodo induttivo che parte dalla pratica e non dalla teoria e i nostri diplomati, come richiesto dal mondo del lavoro, si pongono a metà fra competenza tecnica e competenza ammi- nistrativa». Di fronte ad uno sbocco garantito e ad una formazione professionale specifica come si spiega, allora, il boom delle iscrizioni ai licei? «È una questione di ordine culturale per il quale occorre un cambiamento mentale enorme. La cultura tecnicoprofessionale non è inferiore alla classica ma si può integrare con essa. Un buon tecnico non è inferiore ad un buon professore, tanto più che oggi i professori sono in lista d’attesa mentre i tecnici non si trovano». Giacinto Bevilacqua “Bisogna studiare ciò che piace” isogna studiare e impegnarsi in ciò che piace, il successo e i soldi poi arriveranno di sicuro». Ha le idee chiare, Iris, argentina quasi cinquantenne, da anni residente a Follina. Al suo paese si è laureata in lettere ed insegnava lingua e letteratura spagnola, poi è venuta in Italia, ed ha lavorato a lungo come operaia, nel settore del legno. Da qualche tempo ha cambiato lavoro, insegna spa- E LE AZIENDE BUSSANO... Al Lepido Rocco boom di iscrizioni riflessione sul proprio futuro professionale. Qual è il segreto del gradimento concesso al “Lepido Rocco”? Lo abbiamo chiesto al direttore Alberto Visentin. «Il segreto è la collaborazione con le aziende per gli stages che dura da oltre 30 anni – ha risposto Visentin –, anche se non so se sosterremo a lungo l’attuale trend positivo. Al momento, infatti, non riusciamo a soddisfare tutte le richieste di tirocinio di accompagnamento al lavoro richieste dalle aziende e collocheremmo anche il doppio dei diplomati, tanto che pacchi di richieste rimangono senza risposta. In particolare i diplomati dei set- tori meccanico-legno ed elettrico-elettronico sono richiestissimi. Come centro di formazione professionale offriamo curriculi che partono dal basso attraverso una sperimentazione che nasce dal labo- Ma in campo entra un’altra variabile. Perché le 30 ore dell’ipotetico liceo economico sono il 15% in meno delle 36, 36, 34, 35 e 35 che, dalla prima alla quinta, lo studente di ragioneria si sciroppa ogni settimana. E don Cia appartiene alla corrente di pensiero di chi spiega il calo delle iscrizioni a tecnici e professionali anche con il monte ore elevato che potrebbe spaventare gli aspiranti studenti. Lo scientifico del Brandolini oscilla tra le 29 e le 30 ore alla settimana, il linguistico tra le 31 e 32: e si tratta per giunta di corsi sperimentali, con più ore di quelle curricolari (che poi non tutte le ore siano uguali per impegno è un altro discorso). E il centro di formazione professionale del Brandolini, con i suoi corsi per grafico e per parrucchiere? «Le iscrizioni sono in aumento, qui come dappertutto. Ma non è detto che sia un buon segnale: c’è chi ha grandi potenzialità ma preferisce concludere con un breve percorso gli studi. E in ogni caso la sorte dei Cfp è legata alla Finanziaria in approvazione». fino alla laurea ho fatto tanti lavori per pagarmi gli studi, poi però, visto che avevo studiato, volevo lavorare in quell’ambito. Volevo intraprendere la strada che avevo scelto, che mi piaceva, per la quale mi sentivo portata». Pensa che abbia senso indirizzare gli studi sulla base delle esigenze del mercato? «No. Con mio figlio (che ha 26 anni e vive in Argentina) ho sempre cercato, fin da quando era piccolo, di capire cosa gli piaceva e in cosa era portato, cercando di favorire quella sua vocazione e scelta. Pertanto capisco i genitori che, qui in Italia, si comportano allo stesso modo». Alessandro Toffoli IRIS,ARGENTINA LAUREATA «B 3 4 e L’AZiON Domenica 19 novembre 2006 SEGUE DALLA PRIMA DOPO LA RICHIESTA DI OSTETRICI INGLESI PER PERMESSO DI UCCIDERE I NEONATI DISABILI La vita ha sempre valore U ccidiamo i neonati disabili mediante eutanasia attiva: scritta nero su bianco (“Sunday Times”, domenica 5 novembre 2006), è questa l’agghiacciante richiesta ufficiale avanzata da ostetrici e ginecologi del Royal College di Londra. Constatano, questi medici, che in Gran Bretagna sono troppi gli aborti eseguiti anche a fine gravidanza. Bisogna limitarli. Come? L’unica via d’uscita, per loro, non è una qualche forma di sostegno alle famiglie (o alla ricerca scientifica) per superare o attenuare gli handicap. Per loro serve solo una cosa: se si dà ai genitori la possibilità di uccidere il figlio, avendone constatata la disabilità dopo la nascita, può darsi che qualche madre sia in- coraggiata a proseguire una gravidanza “insicura” fino in fondo. D’altronde, osservano questi medici, tra un feto, magari di otto mesi, che oggi si può eliminare con l’aborto, e un bambino appena nato, non c’è nessuna differenza sostanziale. E, in questo (ma solo in questo) non gli si può dar torto. Naturalmente, la richiesta dei ginecologi e ostetrici londinesi ha trovato pieno appoggio in Peter Sauer, uno degli estensori del Protocollo di Groningen, con il quale i medici olandesi procedono, già oggi, all’uccisione dei neonati malformati (portatori di spina bifida, di epidermolisi bollosa, eccetera. Quanto ai bambini nati a venticinque settimane di gestazione, circa cinque mesi, negli ospedali olandesi già oggi essi non vengono minimamente curati bensì lasciati “andare”). Quando certi “esperti” anche italiani parlano di “eugenetica buona” (e lo fanno tutti i giorni su libri Politici veneti bocciati G li elettori veneti bocciano i loro governanti: questo emerge dall’indagine promossa dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” sul consenso a presidenti di regioni e di province e ai sindaci dei capoluoghi. Nel complesso, siano di centro, di destra o di sinistra, i politici veneti sono all’ultimo posto in Italia, a detta dei loro elettori, ovviamente. Tutti in calo di consenso rispetto a quando sono stati eletti, con l’eccezione di Cacciari (sindaco di Venezia), Merchiori «Q ui tocchiamo un punto molto dolente: il dramma della fame che, malgrado anche di recente sia stato affrontato nelle più alte sedi istituzionali, come le Nazioni Unite e in particolare la Fao, rimane sempre molto grave». Con queste parole, domenica 12 novembre, il Santo Padre ha denunciato un punto che ha definito “molto dolente” per le più povere nazioni del mondo, il flagello della fame. L’occasione è stata offerta dalla Giornata nazionale del ringraziamento, promossa in tutte le diocesi dalla Conferenza episcopale italiana, sul tema “La terra un dono per l’intera famiglia umana”. In merito Benedetto XVI ha ricordato che “nelle nostre famiglie cristia- (di Rovigo) e Reolon (presidente della provin- cia di Belluno). I nostri: Galan è al sedicesimo posto (su 20 regioni); Gobbo sindaco di Treviso è 69º (su 104 province), Muraro presidente della Provincia 58º. Poca soddisfazione per loro, ma mea culpa anche per chi li ha eletti. Le statistiche lasciano sempre il tempo che trovano. Certo è che (per dirla con Lapalisse) piuttosto che ultimi sarebbe meglio essere primi. Ma fossimo alla vigilia delle elezioni sarebbe peggio. Per loro. ne si insegna ai piccoli a ringraziare sempre il Signore, prima di prendere il cibo, con una breve preghiera e il segno della croce. Questa consuetudine va conser vata o riscoperta, perché educa a non dare per scontato il pane quotidiano, ma a riconoscere in esso un dono della Provvidenza. Dovremmo abituarci a benedire il Creatore per ogni cosa: per l’aria e per l’acqua, preziosi elementi che sono a fondamento della vita sul nostro pianeta; come pure per gli alimenti che attraverso la fecondità della terra Dio ci offre per il nostro sostentamento”. Il Papa ha fatto poi notare che “ai suoi discepoli Gesù ha insegnato a pregare chiedendo al Padre celeste non il mio, ma il nostro pane quotidiano. e giornali in circolazione) alludono a queste ed ad altre “pratiche”. Loro si offendono molto se le si paragona a quelle rese famose da Hitler, ma, in pratica, qual è la differenza sostanziale? Certo, da noi, in Italia, paese in cui è ancora vivo un “cristianesimo popolare” (il che non significa “cristianesimo minimo” come bene ha detto il teologo Franco Giulio Brambilla nell’ultimo Convegno ecclesiale di Verona) queste idee, queste leggi hanno ancora vita difficile. Ma bisogna restare vigili, essere sempre preparati (e aggiornati, anche sul piano delle ricerche scientifiche a favore della vita umana, non contro). D’altra parte, anche senza esser cristiani e/o cattolici praticanti, le terribili conseguenze di scelte come queste le hanno ben delineate altri ambienti scientifici londinesi. Afferma Johnn Wyatt, neonatologo: se sono i medici che decidono “chi deve vivere, la medicina si trasforma in una forma di ingegneria sociale il cui scopo è di massimizzare i benefici per la società e di minimizzarli per coloro la cui vita è giudicata priva di valore”. Basta immaginare come si deve sentire un malato, un vecchio, nel leggere proposte come quelle di cui si parla, per capire che questa è una strada che va evitata. Con la massima cura. Gabriella Sartori G iustamente nota che c’è una specie di pudore, o di tabù, di parlare di questo argomento negli incontri ufficiali e di prendere gli opportuni provvedimenti, eppure è una questione non indifferente se pensiamo che in molti paesi di scarso sviluppo “la gente prende l’acqua per bere, per cucinare e per lavare, da fiumi, laghi, fossi e canali di scolo contaminati da escrementi umani e animali” e che soprattutto nelle grandi baraccopoli delle città “la gente defeca in buste di plastica e poi le getta in strada perché non hanno nessuna altra scelta”. Tanto per dire le cose nella loro ributtante realtà. Ricerche fatte in diversi paesi del mondo dimostrano che possedere un gabinetto con acqua riduce la mortalità infantile anche del 60 per cento. Al riguardo si calcola che nel mondo 2 miliardi e 600 milioni di persone non hanno la possibilità di usare un servizio igienico adeguato. Di quanta acqua pulita ha bisogno una persona per le fondamentali necessità? Almeno di 20 litri al giorno e, come si diceva sopra, più di un miliardo di persone non ha questa possibilità. Si calcola che tenendo conto dell’uso industriale e dell’irrigazione agricola, oltre che dei bisogni personali, negli Stati Uniti c’è un consumo giornaliero d’acqua di 400 litri pro capite. Due sono le cause principali della crisi idrica: i cambiamenti climatici e la competizione tra stati. Il clima sta diventando sempre più bizzarro, periodi di forte siccità e improvvise e straordinarie precipitazioni che creano disastri e non ne permettono l’utilizzo. C’è una fascia di deserto in Africa che l’attraversa in tutta la sua larghezza, che si espande sempre di più mangiando foreste e terreni coltivabili. Ma in tante altre parti del mondo i fiumi e i laghi si prosciugano, le falde sotterranee si esauriscono e il deserto avanza. La principale causa di questo sovvertimento meteorologico sono le emissioni di gas che determinano l’effetto serra e la distruzione delle foreste. Proprio perché l’acqua scarseggia c’è tra gli stati una corsa al suo accaparramento e, come sempre succede, chi ha più potere se ne prende la parte maggiore e ne priva gli altri. Per questo il rapporto parla a proposito di crisi idrica di “potere e povertà”. Si arriva al paradosso che i più poveri devono pagare l’acqua molto di più dei ricchi. Si dice che l’acqua diventerà la causa delle future guerre, più di quanto non sia attualmente il petrolio. Il dossier dell’Undp è meno catastrofico, nel senso che nota una maggiore capacità di collaborazione tra gli stati per regolare l’uso delle fonti idriche comuni. Tuttavia questi accordi a mano a mano che la crisi idrica cresce diventeranno più difficili e i conflitti saranno inevitabili se non si renderanno più sicuri questi trattati. In proposito il rapporto nota che il termine “rivale” deriva dal latino “rivus” e indica persone che usano il medesimo corso d’acqua. Già ora sono in atto guerre o tensioni per l’uso dell’acqua, come il conflitto tra Israele e Territori Palestinesi alla cui base sta anche questo fattore. Noi che ancora “nuotiamo” nell’abbondanza d’acqua, dobbiamo prendere coscienza del pericolo che grava sull’umanità, sforzandoci di farne un uso più solidale. Ma il problema dell’acqua non può risolversi se non con una politica globale e su questo punto il rapporto nota ancora scarsa consapevolezza tra gli stati appartenenti all’Onu. (GpM) IL FLAGELLO DELLA FAME “Preghiamo per il pane quotidiano” Ha voluto così che ogni uomo si senta corresponsabile dei suoi fratelli, perché a nessuno manchi il necessario per vivere. I prodotti della terra sono un dono destinato da Dio per l’intera famiglia umana”. Riferendosi poi all’ultimo rapporto annuale della Fao, il Santo Padre ha detto: “La Chiesa sa molto bene dall’esperienza diretta delle comunità e dei missionari: che cioè oltre 800 milioni di persone vivono in stato di sottoalimentazione e troppe persone, specialmente bambini, muoiono di fame. Come far fronte a questa situazione che, pur denunciata ripetutamente, non accenna a risolversi, anzi, per certi versi si sta aggravando? Certamente occorre eliminare le cause strutturali legate al sistema di governo dell’e- conomia mondiale, che destina la maggior parte delle risorse del pianeta a una minoranza della popolazione. Tale ingiustizia è stata stigmatizzata in diverse occasioni dai venerati miei predecessori, i Servi di Dio Paolo VI e Giovanni Paolo II”. Volendo poi indicare qualche possibile soluzione, il Pontefice ha affermato che “per incidere su larga scala è necessa- rio convertire il modello di sviluppo globale; lo richiedono ormai non solo lo scandalo della fame, ma anche le emergenze ambientali ed energetiche. Tuttavia, ogni persona e ogni famiglia può e deve fare qualcosa per alleviare la fame nel mondo adottando uno stile di vita e di consumo compatibile con la salvaguardia del creato e con criteri di giustizia verso chi coltiva la terra in ogni Paese”. Concludendo la sua riflessione, prima dell’Angelus, il Papa ha invitato tutti “da una parte, a rendere grazie a Dio per i frutti del lavoro agricolo; dall’altra, a impegnarci concretamente per sconfiggere il flagello della fame”. Carlo Caviglione e L’AZiON Attualità Domenica 19 novembre 2006 5 FINANZIARIA E COMUNI I l rapporto tra la Legge Finanziaria e la Pubblica Amministrazione (che nella pagina sintetizzeremo in “PA”) sembra interessare “solo” sindaci e assessori, ma non è così per due ordini di motivi. Prima di tutto perché i sindaci non sono imprenditori privati, ma persone cui è stata temporaneamente affidata la gestione della cosa pubblica, e che quindi devono far quadrare i conti affidandosi, se necessario, ai loro cittadini: in pratica, se i soldi non bastano, o eliminano dei servi- zi o agiscono sulle tasse locali. Per altro verso, l’intervento di questa Legge Finanziaria sui dipendenti pubblici, significa intervenire sul posto di lavoro (e sul relativo contratto) di molti. Quindi il tema interessa davvero tutti. Vale comunque anche in questo caso la premessa che abbiamo fatto nei precedenti approfondimenti sulla Finanziaria: ci soffermiamo sulla situazione attuale, consapevoli che la discussione parlamentare potrebbe apportare delle modifiche a quanto oggi commentiamo. LE ENTRATE PER I COMUNI I l problema delle entrate comunali si scarica su sindaci e giunte: gli strumenti per ottenere qualche denaro per le opere pubbliche ci sono (è da dimostrare, secondo qualche primo cittadino, se comunque bastino), il problema è che si rischia di confondere l’autonomia con l’obbligo ai comuni di chiedere ai cittadini quello che prima chiedeva lo Stato. In attesa del riassetto del sistema di finanziamento dei comuni che attui il federalismo fiscale previsto dal nuovo Titolo V della Costituzione, è istituita, ma dal 2008, una compartecipazione del 2% del gettito Irpef (cui corrisponde una riduzione di trasferimenti ordinari, garantendo le stesse risorse). Intanto, per il 2007, i comuni potranno aumentare l’addizionale Irpef fino allo 0,8%. Viene introdotta l’imposta di scopo, (straordinaria e temporanee, calcolata sulla base Ici): i comuni potranno introdurla per realizzare opere pubbliche tra cui trasporto pubblico, opere viarie, arredo urbano, parcheggi e giardini. L’imposta può coprire al massimo il 30% della spesa: se i lavori per realizzarla non partono entro due anni, i contribuenti possono chiedere il rimborso. Dal novembre 2007 i capoluoghi di provincia, eventualmente in forma associata con i comuni della provincia, esercitano direttamente le funzioni catastali (conservazione, utilizzo, aggiornamento del catasto urbano). I comuni minori potranno consultare le banche dati catastali, controllare gli atti del territorio e con convenzioni accettare e pre-trattare atti di aggiornamento. LE SPESE DEI COMUNI N el rispetto del Patto di Maastricht, è stato istituito il Patto di stabilità interno che prevede per province e comuni vincoli sui saldi, in termini di risparmio. La novità di questa Finanziaria è che i piccoli comuni (ovvero quelli con meno di 5000 abitanti) ne sono esonerati. Il Patto di stabilità prevede dunque che si riduca il saldo, ossia la differenza tra entrate e spese finali correnti e in conto capitale. Nel complesso, ai comuni si richiede un miglioramento dei saldi di 2,2 miliardi di euro. Il calcolo si basa su due parametri: la media dei saldi di cassa, per il triennio 2003-2005, se negativa va diminuita del 5% nel 2007, poi del 4,3% nel 2008, e del 4,1% nel 2009; la media triennale per il periodo 2003-2005 della spesa corrente di cassa va invece ridotta nei prossimi tre anni rispettivamente del 3,4%, 3% e 2,8%. Se non si rispettano questi dati, automaticamente scatta una addizionale Irpef dello 0,3%. Le perplessità di fondo sono due. Vengono colpiti comuni “risparmioni” e “spendaccioni”. Chi ha contenuto le spese dovrà contenerle ancora di più, chi non lo ha fatto non verrà trattato peggio. Inoltre la sanzione viene applicata a prescindere dall’eventuale “sforamento”. Quindi, se proprio si devono superare le spese consentite, tanto vale fare una voragine. Ha senso? COSTI DELLA POLITICA L a Finanziaria agisce su alcune disposizioni del Testo Unico degli enti locali per cercare di ridurre i costi della politica. Diversi gli interventi in merito. Si prevede la riduzione del numero degli amministratori di comunità montane e unioni di comuni; si introduce una disciplina più restrittiva per conferire incarichi e consulenze ad amministratori locali: non potranno ricoprire detti incarichi presso enti ed istituzioni dipendenti o comunque legati ai rispettivi comuni, né potranno ricoprirli prima di due anni dalla cessazione del loro incarico. Ma soprattutto, l’articolo 76 contempla l’esclusione dal diritto di aspettativa degli assessori e dei consiglieri di comuni e province: in pratica i consiglieri, ma soprattutto gli assessori, dovranno lavorare ed amministrare, ovvero scegliere tra una dimissione o l’altra. In tanti casi può diventare un problema. RAZIONALIZZAZIONE E RIORGANIZZAZIONE Q ualche parola merita anche l’intervento della Finanziaria sulla riorganizzazione dei ministeri. La riduzione del 10% dei dirigenti generali, e del 5% dei ruoli dirigenziali comporta sicuramente grandi risparmi; si intende anche ridurre e riorganizzare le strutture periferiche, accorpandole magari a livello regionale, e puntando sulla gestione unitaria di servizi e personale. In particolare l’obiettivo è far sì che il personale utilizzato per funzioni di supporto (gestione risorse umane, servizi manutentivi, affari generali...) non superi il 15% delle risorse umane complessivamente utilizzate da ogni amministrazione. Per ottenere stabilità e crescita, riducendo costi e migliorando servizi (!) il Governo punta al riordino e anche alla eventuale soppressione di alcuni enti pubblici. I sindacati condividono i principi, ma lamentano i tempi stretti di attuazione delle norme (primissimi mesi del 2007), che impediscono relazioni sindacali. Quanto alla soppressione degli enti pubblici, la norma era stata già inserita in precedenti Finanziarie: lascia perplessi i sindacati l’eliminazione del passaggio in cui si chiedeva la verifica che “i servizi siano più proficuamente erogabili al di fuori del servizio pubblico”. STABILIZZAZIONE PERSONALE L a Legge Finanziaria prevede la stabilizzazione contrattuale dei lavoratori pubblici con contratto a tempo determinato da almeno tre anni, purché assunti con concorso. Ma non bisogna ignorare i tanti assunti con contratti di formazione lavoro (non convertibili finché perdura il blocco delle assunzioni), con co.co.co., gli interinali, i lavoratori socialmente utili... In particolare, il sindacato auspica che la limitazione di spesa per gli enti locali, per il rispetto del patto di stabilità, non comprenda il capitolo della stabilizzazione dei precari, a cui i comuni negli ultimi anni hanno dovuto fare grande ricorso per sopperire alla carenza di personale causata dal blocco delle assunzioni. IL SINDACO CITRON “Vorrei certezze e meno leggi” «V orrei una Finan- pavano di far partire i lavoziaria che sem- ri. Oggi no: ci sono i capiplificasse il sistema norma- servizio, i dirigenti che hantivo e desse delle certezze. no responsabilità dirette, e C’è la mistificazione sinda- non è detto che quanto deco eletto dal popolo: la gen- ciso politicamente sia poi te si aspetta mari e monti realizzato o realizzabile. Andal sindaco, ma è che perché c’è una ledavvero difficile, gislazione che camspecialmente quanbia continuamente, e do magari lo stato c’è sempre grande indelega ai comuni certezza sui trasferidelle incombenze menti dallo stato. E la difficilmente sostegente non è più dinibili». sposta ad aspettare». Domenico CiCosì programmatron, oggi sindaco di Domenico Citron re diventa difficilissiFarra di Soligo, avemo. va già rivestito il medesimo «Esatto: il bilancio una incarico politico negli anni volta si faceva in ottobre, e Ottanta e inizio anni No- quello era. Oggi puoi anche vanta, e quindi può misura- farlo, ma tanto poi sai che lo re quanto sia diverso am- dovrai cambiare. E proministrare la cosa pubblica grammare così è impossirispetto ad un tempo. bile». «Amministrare la cosa L’imposta di scopo (fipubblica è sempre stato dif- nanziare un’opera precisa ficile, ma oggi lo è ancor di tassando i cittadini) è crepiù. Penso alla mia espe- dibile, attuabile? rienza più lontana: c’erano «Forse nelle grandi città, opere pubbliche da fare, co- dove interventi importanti me scuole, fognature, e si magari portano dei ritorni faceva ricorso ai mutui. Se economici. Nei piccoli paene parlava con la gente, che si, dopo Ici, addizionale Iravvertiva il bisogno di quel- pef, come si fa a chiedere alle opere, e le sapeva aspet- tri soldi ai cittadini per fare tare. Oggi la gente è cam- piccole opere? I cittadini cabiata: non c’è pazienza, si piranno? O metteranno aspretende la realizzazione sieme un comitato “conveloce delle opere. tro”? E invece rispondere con Un lato positivo, in tutte velocità è sempre più diffi- queste difficoltà, c’è: i sincile, perché sono cambiate daci dei piccoli comuni si le modalità: una volta si par- confrontano spesso per lava in Giunta, si votava in trovare soluzioni comuni ai Consiglio, poi sindaco e se- problemi quotidiani». gretario comunale si occuAlessandro Toffoli COMUNE DI SAN FIOR Una società per offrire servizi P er garantire i servizi, i comuni presi alle strette, devono ingegnarsi. Lo ha capito San Fior, dove è nata la società “San Fior Servizi”, inizialmente impegnata nella gestione del trasporto scolastico e delle iniziative culturali ma, nel tempo, pronta ad occuparsi anche degli immobili comunali. La scelta dell’amministrazione comunale è stata infatti quella di delegare a una società, a responsabilità limitata e capitale interamente pubblico, la gestione di determinati settori. «È questo – spiega il sindaco Cesare De Martin – un anno di prova in cui è stata affidata la delega per il trasporto scolastico e per i servizi culturali. Il motivo per cui è stata creata “San Fior Servizi” è duplice. Da un lato tale decisione ci permette di non sforare il Patto di stabilità, dall’altro lato l’obiettivo è quello di una sempre maggior efficienza nell’erogare i servizi». Il consiglio di amministrazione della società è formato da tecnici e non da politici, e l’amministratore è un imprenditore. «Per il futuro – spiega De Martin – siamo aperti a soluzioni ulteriori da verificare con il bilancio. So- no passi che comunque vanno fatti con gradualità. Il nostro Comune infatti è piccolo ed è necessario riuscire a gestire gli impegni e i servizi facendo i conti con le risorse e il personale che abbiamo e naturalmente aumentando la qualità». La programmazione culturale continua a essere fatta dall’assessorato di reparto in collaborazione con chi gestirà poi la fase operativa. Ai cittadini stessi verrà chiesto un parere sulla validità dei servizi in modo tale da avere il polso della situazione circa il grado di soddisfazione da parte della popolazione. «La fase di partenza – conclude il sindaco – è stata positiva. Nei prossimi mesi potremo avere, attraverso un monitoraggio o l’istituzione di uno sportello, una risposta concreta da parte dell’utenza». (GDN) 6 Domenica 19 novembre 2006 e L’AZiON Attualità / Economia I dati di un’indagine in provincia FLORIANO ZAMBON LASCIA Città del vino Diabete, pochi cambia presidente sanno di averlo I C olpisce il 3.5% delle persone in Italia e a essa sono correlate l’ipertensione e l’obesità. Il diabete, dunque, si conferma come la malattia delle popolazioni “del benessere” e spesso non ci si accorge di esserne affetti finché non si manifestano le prime problematiche. Non vi sfuggono neppure i cittadini della Provincia di Treviso, come ha dimostrato l’indagine realizzata il marzo scorso - e i cui dati sono stati divulgati solo qualche giorno fa - da un centinaio di farmacie aderenti al Consorzio Farmarca, in collaborazione con il primario di Medicina dell’Ospedale di Conegliano, Antonio Maccioni, il responsabile del Centro Diabete di Conegliano, Gianluigi Guarnieri e il dirigente medico del Laboratorio di Analisi del Ca’ Foncello di Treviso, Livio Caberlotto. L’indagine, realizzata gratuitamente su di un campione di 980 femmine e 774 maschi con un’età media di 60 anni, prevedeva anche il rilevamento del peso corporeo, della pressione arteriosa, dell’età, del sesso dei soggetti che si sono recati nelle farmacie. «Abbiamo attuato questa campagna della glicemia - ha commentato Agostino Bruscagnin, presidente del Consorzio Farmarca - per informare e monitorare chi era già malato o voleva saperne di più per prevenire problemi futuri. Questa indagine è un’iniziativa ulteriore che arriva dopo quella sull’igiene orale e sui problemi dovuti all’esposizione solare». Un normale autocontrollo della glicemia 10 trevigiani su 100 ne soffrono, ma solo 3 lo sanno Ma quali sono stati i dati più rilevanti? «Sicuramente il fatto che in Provincia di Treviso il 10% delle persone in età lavorativa ha il diabete ma solo il 3% lo sa - ha aggiunto il dottor Antonio Maccioni - Magari si scoprono diabetici quando vanno dall’oculista per problemi alla retina oppure quando ne hanno ai reni. Se pensiamo che una seduta di dialisi costa quanto un mese di ricovero e un diabetico la deve affrontare tre volte a settimana è evidente che bisogna lavorare sul fronte della prevenzione anche per aiutare i bilanci sanitari e statali». Vi sono due tipi di diabete ma il più insidioso è quello che non da segni di sé, ma intanto incrosta le arterie e limita il flusso del sangue agli organi e ai ner vi, danneggiandoli. Che fare? «Sarebbe bene, dai 45 anni in su, fare ogni tre anni il test di glicemia - consiglia il dottor Gialuigi Guarnieri - Poi cambiare stile di vita, agire sul soprappeso, mangiare nel modo più appropriato e sano, fare movimento quotidiano. La nostra indagine mette in rilievo per l’appunto che oltre la metà dei pazienti con diabete noto era in sovrappeso oppure obeso e affetto da ipertensione, con netta prevalenza dei maschi. In tal caso il consiglio del farmacista può essere determinante». Dopo la calda estate seguita al decreto Bersani, dunque, le farmacie tornano a far parlare di sé, ma in modo totalmente nuovo e in linea con le disposizione europee: «Vogliamo che la nostra sia una farmacia che dà servizi, non che offre sconti. Questa iniziativa rappresenta per noi un esempio tangibile di come sarà il farmacista del futuro - ha spiegato Lorenzo Mina, presidente dell’Ordine Farmacisti di Treviso - Vi sarà una stretta collaborazione tra questa professione, il medico e le strutture pubbliche. La farmacia è il front office della sanità, anche perché è aperta sia di sabato che domenica. Presso le farmacie potrebbero esserci infermieri che fanno iniezioni, defibrillatori per aiutare chi ha un arresto cardiaco, la prima causa di morte. Potremmo occuparci delle cure domiciliari e divenire così un piccolo presidio sanitario sul territorio. Non si tratta di utopia, perché da tempo ci stiamo muovendo in tal senso anche presso gli organi di competenza. Questa indagine è la conferma della validità del nostro progetto». Paola Fantin BANDO STRAORDINARIO PER IL SERVIZIO CIVILE:ANCHE LA CARITAS TRA GLI ENTI C ercasi 1596 volontari per il servi- l’appartenenza a gruppi eversivi o di crizio civile. È stato infatti indetto un minalità organizzata. bando straordinario per la selezione di La domanda deve essere giungere alvolontari pronti a dedicare 12 mesi agli al- l’ente presso il quale si vuole svolgere il tri, nell’ambito che ciascuno sente più servizio entro le ore 14 del 4 dicembre. Il congeniale, in cambio di un piccolo sti- modello per la domanda e tutte le inforpendio, arricchendosi con una esperien- mazioni si trovano a www.serviziocivile.it za formativa unica. Fra gli enti presso cui è possibile svolPossono fare domanda di servizio ci- gere servizio civile c’è anche la Caritas vile i giovani tra i 18 e i 27 anni che non diocesana di Vittorio Veneto, che ai vohanno già svolto servilontari propone di impezio civile, che non lavognarsi nello sportello immirano nè hanno recentegrati, nel sostegno ai bammente lavorato per l’enbini nelle scuole, nelle attite presso il quale chievità per l’integrazione degli dono di impegnarsi, fistranieri, nella formazione sicamente idonei, senza alla mondialità. condanne alle spalle per Per informazioni contatviolenza contro persone Stefania ed Emanuela Scandiuzzi e Roberta tare la Caritas: 0438 550702, o per delitti riguardanti Gianduzzo in servizio civile alla Caritas [email protected] l sindaco di Conegliano Floriano Zambon, dopo tre anni di mandato, ha passato lo scettro della presidenza delle Città del Vino al collega dell’umbra Montefalco, terra del Sagrantino, Valentino Valentini, 34 anni. Il passaggio di consegne è avvenuto sabato 11, durante la convention d’autunno dell’associazione che si è tenuta proprio a Conegliano, alla presenza di quasi 300 sindaci da tutta Italia. Le Città del Vino sono oggi un circuito di 563 Comuni ed enti locali, che costituiscono idealmente un itinerario attraverso l’Italia dei borghi storici, delle città d’arte, con un bagaglio di tradizione enogastronomica tutta da scoprire. Una rete di Comuni, Province, Parchi e Comunità Montane a vocazione vitivinicola, capaci insieme di mettere in campo sul territorio nazionale oltre 4 mila alberghi (per circa 142 mila posti letto), mille 500 aziende agrituristiche (18 mila posti letto), 189 cam- A peggi, centinaia di ristoranti, enoteche e cantine di qualità. In tutto, una superficie di oltre 200 mila ettari di vigneti tutti iscritti alle Doc e alle Docg, pari ai 4/5 dei vigneti italiani a denominazione d’origine. E Conegliano, con i suoi vini pregiati e le sue cantine conosciute in tutto il mondo, non poteva certo non avere il suo posto tra le Città del Vino. L’associazione nacque nel 1987 - sulla scia dello scandalo del vino al metanolo che aveva messo in ginocchio il settore - dalla passione di un primo gruppo di 36 sindaci, convinti dell’importanza strategica di cominciare la battaglia per la qualità, vero e proprio valore aggiunto del made in Italy nella spietata competizione globale. Obiettivo delle Città del Vino, che non ha fini di lucro, è appunto quello di sviluppare la qualità delle produzioni e dei territori delle città del vino, tramite iniziative e servizi nel campo della tutela, della promo- zione e dell’informazione. Molti i progetti e le campagne di informazione messi in campo nei vent’anni di attività, tra cui Vintur, uno spazio europeo per l’enoturismo; No ai trucioli nel vino, mobilitazione dei Comuni contro il regolamento europeo; l’Osservatorio Turismo del Vino; la campagna OGM free rivolta a i Comuni; Vinum, uno studio approfondito sulle origini del vino; il Piano Regolarore delle Città del Vino; Vinum Loci, un comitato d’azione per i vitigni autoctoni, etc. L’associazione si finanzia con le quote associative dei singoli comuni, ovvero con fondi pubblici. Le spese organizzative della convention di autunno 2006 sono state sostenute dagli enti ospitanti, quindi, oltre il Comune di Conegliano, la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, l’Associazione Strada del Prosecco e dei Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene e i Comuni di Farra di Soligo, Miane, Refrontolo, San Pietro di Feletto, San Polo di Piave, Susegana, Valdobbiadene, Vazzola e Vittorio Veneto. Il tetto massimo di spesa messo in preventivo è stato di 56 mila euro, di cui 10 mila a carico del Comune di Conegliano. (FN) FIERE DI SANTA LUCIA APPUNTAMENTI Enologia brinda con il Novello Goisis ai Cenacoli Dopo i neo-con e i teo-dem è la volta dei neo-per. Il ritorno in grande stile del personalismo e del suo “padre”, Emmanuel Mounier, sarà l’argomento del Cenacolo culturale che chiude il ciclo dedicato dalla Fondazione “Ispirazione” ai maestri del pensiero cattolico. A parlare del neo personalismo e del grande pensatore francese sarà il professor Giuseppe Goisis, docente di Storia della Filosofia Politica e di Politica ed Etica all’Università Ca’ Foscari di Venezia. L’appuntamento è venerdì 24 novembre alle 17 nel Palazzo dell’Umanesimo Latino a Treviso. (FG) Santa Lucia di Piave, sabato 11 e domenica 12 scorsi, il vino Novello in Fiera. Ventotto le aziende presenti, prevalentemente dal Veneto, ma alcune anche dalle Marche e dalla Toscana. Gli stand sono stati visitati nella due giorni da oltre 2500 paganti, curiosi o appassionati da questo vino, che è frutto per lo più della “macerazione carbonica” (uve sanissime e intere poste per almeno 20 giorni in serbatoi ermetici saturi di anidride carbonica, quindi pigiate. Ne scaturisce un vino, che non ha più l’acidità del vino nuovo, ma una rotondità che lo rende pronto al consumo già dal mese di novembre). Quest’anno a detta di parecchi, e pure dalla “concorrenza” presente, si è distinto il Novello della Scuola d’Enologia di Conegliano, che in questo 2006 festeggia anche i 130 anni dalla sua fondazione. Artefici della pregiata produzione (solo 2500 bottiglie al prezzo di 3 euro e mezzo cadauna) i professori Marco Furlan e Ornella Santantonio con i loro rispettivi alunni. Il vino Novello del “130° anniversario” della Scuola Enologica di Conegliano è la felice e indovinata combinazione di uve Merlot, Marzemino, Cabernet Sauvignon e “Manzoni rosso” per un totale di “macerato” del 90%, mentre il restante 10% è di uve uguali, ma fermentato con la tecnica della vinificazione in rosso. «È di colore rosso rubino, con riflessi violacei e profumo caratteristico di piccoli frutti rossi- spiega il professor Furlan - tra cui spiccano la mora, il lampone, la fragola, accompagnato dalla nota speziata di pepe e cannella». «Il sapore è piacevolmente armonico, fresco, vellutato - continua la professoressa Santantonio- con finale morbido e asciutto». Ottimo con piatti di carne bianca e rossa, formaggi di media stagionatura, ed è ideale con le castagne.Va servito alla temperatura di 1012°C. (MS) Convegno a Treviso sui fabbisogni familiari Sabato 18, dalle 9.15 alle 13, all’Hotel Maggior Consiglio di Treviso si tiene il convegno “I fabbisogni della famiglia: il costo dei figli nella provincia di Treviso”. Durante il convegno, organizzato dalla Provincia, verranno anche presentati i dati della ricerca dell’Swg di Trieste su “Il costo dei figli per le famiglie trevigiane”. Convegno per medici sull’adolescenza Il Centro Studi Mons. Franco Costa della Fondazione Figli Maria Antonietta Bernardi organizza il convegno “L’adolescenza fra continuità e cambiamento” rivolto a medici e psicologi veneti e friulani. Il convegno si terrà presso la sala riunioni della Fondazione stessa a Conegliano il 24 novembre alle 8.30. Conclusione alle 17.30. Info: 0438 455200. e L’AZiON Attualità Domenica 19 novembre 2006 7 SPORT ANCHE A NATALE? F ar disputare i campionati di calcio, giovanili comprese, il giorno di Ognissanti è un ulteriore sintomo di un calcio “stritolatutto”? Si finirà col giocare anche a Pasqua e Natale? Ma soprattutto: quali limiti ha lo spor t, come si può conciliare con la vita familiare e cristiana, come possiamo fare in modo che il calcio sia occasione di diver timento e di educazione nello spor t e non un tiranno che impone di mettere tutto in secondo piano e finalizza tutto al successo e al business. Molti sono gli interrogativi aper ti dalla lettera, pubblicata sullo scorso numero de L’Azione, del dirigente della Vazzolese calcio Massimiliano Zanella che esprimeva la sua critica di uomo di spor t per le partite di calcio giovanile e dilettantistico fissate per il giorno di Ognissanti, quello tradizionalmente dedicato alla visita ai defunti in cimitero. A Zanella aveva risposto il vescovo Giuseppe, invitando il calcio ad un maggior rispetto delle festività religiose ed augurandosi un maggiore dibattito su spor t, famiglia e valori. Questo dibattito cerchiamo di alimentare in questo numero. Con l’intervento di una famiglia di nostri lettori di Mareno di Piave; con l’esperienza di Paolo Brugnera, di Farra di Soligo, genitore e allenatore; e con il contributo di un editorialista d’eccezione. Abbiamo infatti contattato Damiano Tommasi: veneto, giovane, cattolico, ex obbiettore Caritas, impegnato nel volontariato, sposato con Chiara, padre di quattro figli. E di professione calciatore. Prima nel Verona, più volte in nazionale, a lungo nella Roma, con cui è stato anche campione d’Italia, ora a Valencia, per giocare con il Levante nella serie A di Spagna. Con uno scambio di email gli abbiamo raccontato delle par tite di Ognissanti e della protesta di Zanella. E gli abbiamo chiesto, da calciatore, da padre e da cristiano, una riflessione sullo spor t “stritolatutto”. (TB) Tommasi, calciatore già in nazionale Diamo allo sport il suo valore C redo che da un po’ di tempo il calcio, e soprattutto il calcio-business, stia prendendo il sopravvento su tante cose. Anzi, credo che il business sia diventato il vero motore delle scelte non solo in tema di organizzazione sportiva ma anche politica, economica, sociale. Ormai siamo al punto che ciò che conta è ciò che produce; ciò che vale la pena di difendere è ciò che può “rendere”; e quello in cui dobbiamo impegnarci è ciò che può far aumentare il giro d’affari. Personalmente non ho mai avuto grosse difficoltà nel conciliare ricorrenze e festività religiose con il mio impegno calcistico. Quando giocavo alla Roma eravamo organizzati in modo da celebrare la Messa nella cappella del centro sportivo di Trigoria il giorno prima della partita. Per le partite in trasferta ho avuto modo di frequentare molte parrocchie d’Italia, la mattina della domenica, nella chiesa più vicina all’hotel dove alloggiavamo. Detto questo, credo che il nocciolo della questione sia propriamente un altro. Il dirigente della Vazzolese, che giustamente si chiede perché, e chi, fa queste scelte (di giocare a Ognissanti), solleva un tema che prescinde dal calcio professionistico. Si parla delle migliaia di ragazzi e famiglie coinvolti nello sport di base (non solo il calcio è “colpevole” di stabilire tali impegni) che da ragazzi e genitori? I genitori vogliono un figlio che sia “qualcuno” in un campo di gara o vogliono un figlio che sia qualcuno nella vita? Fatta questa scelta è bene cercare dove e quando si persegue questo obbiettivo. Quanto detto riguarda il calcio giovanile perché penso che nel calcio dilettantistico ed amatoriale, dove cioè sono coinvolti adulti già in grado di scegliere e discernere, sia meno complicato far convivere tempi di sport con tempi di impegno sociale e personale. Da sportivo e amante dello sport vorrei aprire una piccola parentesi per spezzare una lancia in favore dell’attività sportiva. Sono convinto, e ne sono testimone, che spesso lo sport sia anche un buon modo per stare insieme, un motivo di condivisione e di impegno, l’occasione per crescere vivendo su un campo di gara valori molto importanti come il sacrificio, l’impegno, l’umiltà, la condivisione, la correttezza, il rispetto dei compagni, il rispetto del proprio corpo, il rispetto dell’avversario, il rispetto delle regole. Tutto sta nel veicolare questi impegni sportivi nel giusto modo. Damiano Tommasi vogliosi di un figlio famoso, tesi ad investire anche economicamente nella speranza di trovarsi un giorno un figlio con successo e fama. Si può sperare sempre il meglio per i figli, si può aspettarsi sempre il massimo successo per loro; ma troppo spesso ho visto considerare Damiano Tommasi la sconfitta come fallimento, considerare lo sport come meznon vengono ascoltati. Mi chiedo se forse so- zo per fare soldi, aver sucno loro a non sentire l’esi- cesso e “sfondare”. Ho vissuto a fianco di genza di coordinare meglio tempi di svago con ragazzi che hanno vissuto tempi di impegno religio- lo sport come occasione so, tempi di gioco con tem- per diventare “qualcuno”, pi da dedicare alla fami- una sorta di Superenalotto della vita sociale... Chi e glia. Personalmente credo quando trasmette questi che il rischio maggiore messaggi? Perché lo sport non sia “dove trovare il a livello giovanile è vissutempo per”, ma invece “co- to con queste aspettative sa è più importante?”. Si può trovare il modo per faLA LETTERA: “E i ragazzini re sport senza togliere tempo alla famiglia o alla non sono andati in cimitero” religione: ma sappiamo comunicare ai giovani cosa è olevo fare i com- al fastidio, di tanti, per un più importante? La mia plimenti al si- calcio che si appropria anpreoccupazione maggiore gnor Massimiliano Zanel- che del giorno dedicato alè proprio questa, capire le visite ai propri cari dela”. che non è una battaglia di La telefonata che arriva funti in cimitero. orari o di giorni, non è uI complimenti a Zanelin redazione parla chiaro. na lotta contro il calcio che Il malcontento e il diso- la sono di Maristella Zasi prende tutto o il pallone rientamento per la deci- nardo Foltran di Mareno che attira più della croce, sione della Federcalcio di di Piave. «Anche mio figlio è invece soprattutto una far giocare anche i cam- Fabio, che gioca nel Vittlotta affinché il calcio non pionati giovanili di calcio Sangiacomo, è dovuto diventi l’obbiettivo della viil 1º novembre non sono scendere in campo il 1º ta per tanti giovani. solo di Zanella, dirigente novembre. Mio marito Nella mia esperienza ho della Vazzolese. Ha dato Mario ha commentato: incontrato troppi genitori voce al dispiacere, se non “quanto poco valore hanvogliosi di un campione, “V PAOLO BRUGNERA Lo sport di oggi cosa produce? L etti gli articoli sullo strapotere dello sport, desidero raccogliere l’invito del Vescovo per un confronto. Innanzitutto mi sembra che le problematiche poste sul tappeto siano reali e non solo per il calcio, ma per tutti gli sport. Da ex allenatore posso confermare le sensazioni del signor Zanella, anche se allora non mi sono sentito preso in giro; purtroppo per come sono strutturati i campionati e le attività sportive non è possibile fare diversamente: le gare si disputano solitamente di sabato e di domenica e se sono infrasettimanali a volte danno ancora più problemi alle famiglie – mi riferisco in particolare agli orari –, che nei giorni feriali devono fare i conti con la scuola, con le trasferte (più lunghe e caotiche), con i rientri in serata (anche tarda) e con gli accompagnatori che, essendo lavoratori, solitamente non ci sono; senza trascurare l’adeguatezza degli impianti. Mi sembra che il vescovo Giuseppe riporti l’attenzione al nocciolo della questione con osservazioni da pastore, che come fedele laico condivido. Tuttavia permane la difficoltà di conciliare quanto egli propone con le esigenze dello sport, così come attesta anche il documento della Cei. Credo che il problema non si risolva solo con il buon senso dei singoli, siano essi allenatori, dirigenti o atleti, Paolo Brugnera anche perché come testimonia il presidente Angelella potrebbero “sconcertati” accettare. A mio avviso è necessario porre il problema in termini strutturali: lo sport così com’è cosa produce? non è forse il caso di riportarlo nell’alveo del gioco, sia pur curando tecnica, tattica...? Credo che questo non sia impossibile, ma si tratta però di fare delle coraggiose scelte gestionali per le società sportive e per le federazioni. A mio avviso è importante investire nel ruolo degli allenatori perché siano non solo tecnici, ma educatori e, se cristiani, anche testimoni. Ho conosciuto molti allenatori che non tolleravano le bestemmie e il turpiloquio, il gioco scorretto e sleale, la “cattiveria” e l’arroganza dei giocatori. Anche i genitori dovrebbero essere parte attiva della vita delle società, in particolare nei consigli, per far crescere il senso si appartenenza e stare vicino ai propri figli, non solo se campioni. Quanto alla santificazione delle feste credo che sia importante che tutti, giocatori, allenatori, dirigenti, in quanto cristiani pianifichino la loro partecipazione alla vita liturgica. Ho esposto solo brevi considerazioni, ma ritengo importante che questo problema sia stato sollevato e venga ripreso anche in sede di analisi pastorale coinvolgendo tutti gli operatori per conoscere, comprendere, collaborare insieme per intraprendere strade nuove, anche di evangelizzazione. Perché non organizzare un incontro-convegno tra tutti gli interessati? Paolo Brugnera Gli allenatori devono essere anche educatori no ormai i morti!”». Maristella e Mario non sono andati a vedere la partita, bensì si sono recati in cimitero. «Così – dice Maristella – se qualche giocatore aveva qualcuno da commemorare, magari anche un parente stretto, non ha potuto farlo». E Mario ha commentato: «Non era mai successo prima che facessero giocare i ragazzi il giorno di Ognissanti. Chissà che sia la prima e l’ultima volta!». Tommaso Bisagno e L’AZiON Attualità Domenica 19 novembre 2006 I COLLEGI SI PRESENTANO È iniziato ormai da due mesi l’anno scolastico 20062007 nei Collegi vescovili “Dante Alighieri” di Vittorio Veneto e “Balbi-Valier” di Pieve di Soligo. Un anno particolare, perché il Vescovo ha voluto compiere una precisa scelta di campo: un’unica Direzione, per ambo i Collegi che contano un numero di allievi pari a circa 650 unità, divisi nei quattro ordini scolastici delle elementari, delle medie, dei geometri e dei ragionieri. Una vera e propria “re- Dante e Balbi accolgono ogni giorno 650 studenti te” quella che si sta realizzando, per un vero e proprio “campus”. Campus che trova il suo punto di forza essenziale particolarmente in un obiettivo fondamentale: educare i ragazzi secondo lo spirito evangelico per dare un significativo impulso alla pie- MA L’OFFERTA È SCARSA Le aziende hanno fame di ragionieri F orse il presidente Prodi l’ha buttata giù un po’ dura affermando che l’Italia «è un Paese impazzito» perché non pensa al futuro, ai figli. Ma sicuramente c’è un fondo di verità nelle sue parole. Prendiamo il caso della scelta della scuola superiore da parte dei giovani del Quartier del Piave. Le aziende e i professionisti della zona hanno letteralmente fame di ragionieri ma i ragazzi (e le famiglie) preferiscono andare al liceo. Risultato? In giro vi è un numero crescente di diplomati e laureati che non trovano lavoro. «Molti studenti scelgono l’indirizzo scolastico senza consapevolezza» osserva Maurizio Novak, preside dell’istituto tecnico com- merciale del Balbi e dei licei dell’Immacolata. Grazie a questo doppio incarico, Novak si confronta quotidianamente con la realtà dei licei e con quella di un istituto tecnico. «C’è una scarsa attenzione da parte dei genitori che spesso consigliano i figli senza una chiara percezione dell’impianto educativo della scuola scelta - riflette Novak -. Non tutti i ragazzi sono adatti per il liceo ed io, come educatore, ho la responsabilità di aprire gli occhi dei genitori. È quello che cerco di fare nei colloqui». Per le superiori del Balbi quella di quest’anno è “l’ultima chiamata”: negli ultimi due anni non si è riusciti a fare la prima classe, complice anche la rifor- ELEMENTARI E MEDIE “DANTE” Parola d’ordine: famiglie coinvolte S cuola statale o non statale? Dibattito politico sempre di attualità, soprattutto in tempi di Finanziaria. Anche il Papa, al Convegno nazionale di Verona, ha parlato della scuola cattolica: «Nei suoi confronti sussistono ancora, in qualche misura, antichi pregiudizi, che generano ritardi dannosi e ormai non più giustificabili». Ma nonostante i pregiudizi la scuola cattolica allarga i consensi. È il caso del Collegio Dante. «La nostra proposta educativa è frutto di una collaborazione costante tra famiglie, docenti e gestori della scuola spiega Lorenzo Gecele, responsabile per elementari e medie -. L’istruzione non viene delegata alla scuola, ci deve essere collaborazione con la famiglia». Partecipazione è la parola magica per le famiglie. Non quella formale degli organi collegiali, ma quella sostanziale di un progetto educativo costr uito insieme ogni giorno. Mettersi dalla par te delle famiglie significa anche rispondere a biso- na maturazione delle giovani generazioni. Altra “novità”, questa volta di carattere strutturale, è stata la ristrutturazione di alcuni ambienti del Balbi-Valier, avvenuta in tempi record durante il periodo estivo. Essa ha permesso alla scuola elementare, particolarmente frequentata e in notevole crescita numerica, di trovare una più elegante e adeguata sistemazione, grazie anche al generoso contributo di tutti coloro che hanno alacremente lavorato e a quello offerto dalla Banca ma Moratti, prima avviata e poi bloccata. Se anche quest’anno non si farà la prima, questa storica istituzione è destinata alla chiusura. «Per il prossimo anno scolastico abbiamo già un gruppo di potenziali iscritti - osserva Novak . Il Collegio non vuol rinunciare alla fascia di età tra i 14 e 18 anni, non vuol perdere l’opportunità di offrire un supporto educativo nella fase adolescenziale. Per questo ci stiamo proponendo, attraverso diversi canali, ai ragazzi di terza media del Quartier del Piave. Offriamo un percorso scolastico che è culturalmente solido e i nostri diplomati, se lo vogliono, trovano subito lavoro». È sintomatico che negli ultimi anni sempre meno neo-diplomati del Balbi continuano gli studi all’Università: segno che davvero il mondo produttivo è alla ricerca di queste figure professionali. Federico Citron gni nuovi. Per esempio il tempo pieno alle elementari e alle medie, da lunedì a venerdì con mensa interna. Si sta a scuola dalle 8 alle 15.20, ma è prevista l’accoglienza anche dalle 7.30 per favorire i genitori che lavorano. E chi non ha nessuno cooperativa delle Prealpi. Le piste di impegno che caratterizzeranno i due Collegi nel prossimo futuro e che sono state evidenziate nei due collegi docenti riuniti alla presenza del Vescovo lo scorso 1° settembre, sono principalmente tre: 1. Poiché la scuola è per definizione finalizzata all’educazione, la scuola stessa, particolarmente i nostri due Collegi che sono “vescovili”, non possono essere rispetto ad essa, né neutrali, né indifferenti. Dovranno perciò proporre con Don Luigino Zago determinazione e coraggio un positivo modello di uomo e di società. 2. Di fronte alla crisi generale delle istituzioni, alla mancanza di punti di riferimento sicuri e credibili, le 9 scuole presenti particolarmente nei nostri due Collegi vescovili, dovranno essere per i ragazzi e i giovani che le frequentano, insieme alle loro famiglie, luoghi significativi e credibili di comunicazione, ascolto, accoglienza e orientamento. 3. L’espressione che dovrà essere assunta come compito e vocazione da qualsiasi docente-educatore, particolarmente nelle nostre scuole, è il grande riconoscimento che Dante Alighieri tributa a Brunetto Latini, suo antico maestro, incontrandolo nel suo viaggio d’oltre tomba (Inferno, canto 15): “M’insegnavate come l’uom s’eterna”. Don Luigino Zago direttore dei Collegi vescovili ELEMENTARI “BALBI”: DIECI PREISCRIZIONI ANCHE PER IL 2012! N Maurizio Novak si scende a una trentina, per il 2012 siamo già a dieci. «Quest’anno abbiamo sette classi elementari, grazie alle doppie sezioni in prima e terza, il prossimo anno scolastico saranno otto - sottolinea Pillonetto -. E sono classi con 23-25 alunni. La retta è di 130 euro mensili per dieci mesi, più l’iscrizione di 110 euro e la mensa (3,90 euro al giorno). Tenga conto che forniamo gratuitamente tutto il materiale didattico, dai diari alle matite». Dietro al boom di iscrizioni ci sta una proposta formativa al passo con i tempi: maestra prevalente, specialisti per l’insegnamento di musica, informatica, educazione motoria, inglese (quasi tutti insegnanti delle medie che lavorano anche per le elementari ndr), laboratori di informatica, certificazione europea della lingua inglese. Ma ci sta anche un’organizzazione che risponde alle esigenze odierne delle famiglie: settimana corta (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.30), accoglienza alle 7.30 e assistenza fino alle 16.30, possibilità di iscriversi a laboratori di pittura, lettura animata, ginnastica artistica. Vanno molto bene anche le medie, nonostante i costi di iscrizioni siano superiori (intorno ai 2.600 euro all’anno più i libri). «Da quest’anno abbiamo sei classi con un numero di alunni che va dai 20 ai 25 - spiega Pillonetto -. Anche qui c’è la settimana corta, abbiamo lezioni al mattino con due rientri settimanali e una serie di proposte formative extra come il latino, la scuola di musica, lo studio guidato il sabato mattina». (FC) a casa può restare fino alle 18, usufruendo dello studio guidato, alternato al gioco. Da qualche tempo è previsto anche il traspor to a casa con il pulmino, tutto compreso nella retta. A completare il quadro ci sono gli ambienti completamente ammo- dernati, la certificazione di qualità e proposte aggiuntive come il progetto Delfino, due ore alla settimana in piscina durante tutta la primavera. «Dietro alla proposta educativa - spiega ancora Gecele - c’è il magistero della Chiesa. Questa è la forza di un Col- legio vescovile che fa riferimento diretto alla diocesi». Tra elementari e medie ci sono circa 130 alunni. Per tutti c’è il buono scuola che va, per le fasce più deboli, dai 600 euro per le elementari ai 900 delle medie. Francesca Gallo ella mattinata di martedì 14 novembre 2006 un mamma che ha partorito appena un mese fa ha pre-iscritto il figlio alla prima elementari al Balbi per il settembre 2012. Lo veniamo a sapere durante l’intervista con la dirigente Luciana Pillonetto. Di fronte alla nostra sorpresa la professoressa ci presenta i prospetti delle pre-iscrizioni alle elementari: dal 2007 al 2010 una media di cinquanta, nel 2011 SUPERIORI DEL “DANTE”:ALTERNANZA AULA E STAGE U na delle richieste più pressanti rivolte dalle famiglie alla scuola è di garantire ai propri figli la continuità didattica, un coerente percorso dalla scuola materna fino all’università. «È vero - conferma Pasquale Tonon, preside delle superiori del Collegio Dante - la continuità didattica è un elemento fondamentale nella scelta delle famiglie. La nostra scuola la offre dalle elementari al diploma. Ma la continuità è anche qualcosa di più. I docenti seguono i ragazzi al di là della didattica. Il contatto con le famiglie è costante, così come con la realtà esterna alla scuola». Tra i progetti più significativi del Dante, infatti, c’è l’alternanza tra lezioni in aula e stage. Un mese di tirocinio obbligatorio per tutti i 120 aspiranti geometri e i 60 iscritti a ragioneria. Lo stage diventa il momento di contatto con l’attività lavorativa. I ragionieri fanno stage differenziati in studi di commercialisti, aziende e banche, come Banca Prealpi con la quale c’è una speciale collaborazione. I geometri mettono alla prova le loro conoscenze presso imprese, amministrazioni pubbliche e studi di progettazione. Ogni stage viene seguito da un tutor che si avvale di specifici sistemi di valutazione, una vera e propria analisi dei risultati del tirocinio formativo. «Continuità con il territorio - spiega ancora Tonon significa anche proporre attività integrative extrascolastiche. Come il corso di autocad, fondamentale per i futuri geometri, o il potenziamento della competenze nelle lingue straniere. Al Dante c’è la costante tensione a soddisfare le esigenze degli studenti e delle famiglie. Anche qui per tutti c’è il buono scuola». (FG) e L’AZiON Sono arrivate a 900 le adesioni al Monastero invisibile,iniziativa coordinata dal Centro vocazioni. DA MALATI, FAMIGLIE, RELIGIOSE... Monastero invisibile: toccanti testimonianze I ncessantemente da tutta la diocesi, ma anche da fuori diocesi, si elevano preghiere a Dio perché mandi operai nella sua messe. Le lingue e i cuori di 900 persone - ragazzi, adulti, anziani, sani e ammalati, uomini e donne, consacrati e sposati - si alternano nella preghiera, dando vita a un Monastero invisibile. La proposta, promossa dai vescovi italiani, è stata fatta propria e rilanciata dal nostro Centro diocesano vocazioni. Ottenendo una valanga, i- Da tutto il mondo alternati in preghiera nattesa, di adesioni. Ci sono alcuni catechisti che vivono il Monastero insieme al gruppo dei ragazzi della cresima (anche se non tutti sono iscritti). Ci sono molte persone che pregano singolarmente, ma anche a gruppi. COME CI SI ISCRIVE L a schedina che riportiamo in questa pagina è tratta dal sito internet del Seminario, e fa parte del depliant che spiega l’iniziativa. Una volta compilata, va recapitata per posta al Centro diocesano vocazioni, largo del Seminario 2, 31029 Vittorio Veneto, oppure via email all’indirizzo [email protected]. MONASTERO INVISIBILE. Scheda di segnalazione della disponibilità. Le iscrizioni possono essere re- COGNOME______________________________ capitate anche in Curia, alla Libreria NOME_________________________ETA’_____ del Seminario o al- VIA____________________________ n° ______ la portineria del SeCITTÀ__________________________________ minario. La scorsa pri- PARROCCHIA___________________________ mavera il Centro CAP________TEL________________________ vocazioni ricevette molte iscrizioni E-MAIL_________________________________ in gruppo □ tramite schedine ri- Prego: da solo □ in parrocchia □ altro_______________ tagliate dal nostro giornale. Tra gli aGiorno del mese_______________ derenti tramite L’Adalle ore _______ alle ore _______ zione anche padre (Es. 2° sabato del mese dalle 18,00 alle 19,00) Toni Ostan dal Canada, mancato RICEVERE IL FOGLIETTO qualche settimana DESIDERI DEL 1° GIOVEDÌ DEL MESE? fa. SI □ NO □ A tutti gli iscritti SE SÌ: al Monastero viene □ per posta □ per e-mail inviato mensilmen□ provvedo da solo da Internet: te un foglio con riwww.diocesi.vittorio-veneto.tv.it flessioni e intenziowww.seminario-vittorioveneto.it ni di preghiera. IN DIRETTA A TELECHIARA Il Vescovo affronta il tema del lavoro D a venerdì prossimo, Telechiara propone cinque puntate speciali di “Match”, il programma di approfondimento settimanale del ve- nerdì. Per tutte, un solo tema: “Dialoghi intorno a Gesù”. Un titolo provocatorio, come vuole essere il Natale della fede e della tradizione cristiana. Molte persone hanno accompagnato la scheda di adesione con uno scritto. Proponiamo alcune riflessioni giunte al Centro vocazioni. C omplimenti per questa iniziativa! Da sempre io prego e offro per le vocazioni. Ho subito 14 interventi e li ho offerti sempre con grande serenità. Ho parlato con il parroco, spero di formare un gruppetto sensibile all’iniziativa. Una mamma S crivo a nome di un papà di 46 anni, infermo da sette anni. Ho accettato di scrivere a suo nome perché lui non può muovere alcun arto... Lo vado a trovare settimanalmente ed ha accolto la proposta con gioia. Anzi, mi ha assicurato che la sua preghiera per le vocazioni è quotidiana. Una volontaria È con gioia che condivido con la mia Chiesa vittoriese la bella iniziativa del Monastero invisibile. Una persona amica mi ha fatto avere il modulo di adesione... auguro che porti buoni frutti... dalla pagine de L’Azione seguo i passi dell’amato vescovo Zenti, dei sacerdoti, consacrati e laici. Ho tutti nel cuore e nella preghiera quotidiana. Dal monastero Carmelitane scalze - San Colombano Lucca l’Osservatore Romano del 9 agosto ho visto la magnifica e ben ispirata iniziativa del “Monastero invisibile” per ringraziare il Signore del dono delle vocazioni e invocarne molte altre. Le scrivo nel desiderio di associarmi ai già numerosi membri del “Monastero invisibile”... Portiamo costantemente nel cuore l’ansia e le gioia dell’intera Chiesa e dell’umanità, assumendo nelle nostre piccole vite “invisibilmente” la storia, il palpito di ogni uomo che sulla terra è in cammino verso Dio. Che ce se ne renda conto, oppure no. Dal monastero delle Agostiniane, Locarno S ono una suora missionaria salesiana che lavora nel Cile dal 1966, originaria della diocesi di Vittorio. Ho visto nella pagina della diocesi l’iniziativa del Monastero invisibile per pregare per le vocazioni. Mi unisco volentieri a questa iniziativa e la mia preghiera sarà ogni prima domenica del mese dalle 19 alle 20 (ora locale del Cile). Farò partecipe di questa iniziativa la mia comunità religiosa. Un saluto caro alla mia diocesi di origine. A ono un claustrale del monastero agostiniano di Locarno (Canton Ticino). Leggendo bbiamo accolto con gioia questa proposta; ne abbiamo parlato ai nostri figli, che avevano ricevuto la proposta in parrocchia. Così è nato un tempo di preghiera insieme in famiglia: è molto bello! Come genitori non basta lavorare per i figli, bisogna anche pregare insieme perché trovino la Per rispondere alle tante domande di credenti e non credenti, in vista del Natale la redazione di Telechiara ha invitato 5 vescovi ad incontrare altrettante diverse realtà del territorio: il lavoro, con il vescovo di Vittorio Veneto mons. Giuseppe Zenti; i giovani, con il vescovo di Vicenza mons. Cesare Nosiglia; i ragazzi, con quello di Padova mons. Antonio Mattiazzo; il rapporto territorio immigrati, con il cardinale Ersilio Tonini; le famiglie, con il vescovo di Rovigo mons. Lucio Soravìto De Franceschi. Il primo appuntamento è per venerdì 17 novembre alle 21 in diretta S strada giusta della vita. Una coppia B SEMINARIO VESCOVILE CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI VITTORIO VENETO TU L'UNICA SPERANZA! O Signore, mentre il tempo logora tutte le speranze, Tu rimani l'unica speranza! Mentre si consumano i secoli e anche i millenni, Tu resti perennemente giovane e conservi la freschezza di un fiore. di un'aurora. di una sorgente zampillante. Mentre le ricchezze svelano sempre di più volto fragile e deludente, Tu stupisci ancora e attiri con la sola. con la pura, con la totale povertà di Betlemme. Tu, povero di Betlemme, sei la risposta che noi non sentiamo; Tu. povero di Betlemme, sei la ricchezza che noi non capiamo; Tu, povero di Betlemme, sei la pace che drammaticamente ci manca. Signore, nato a Betlemme, a città della nostra povertà e della nostra piccolezza. Noi ci accostiamo a Maria per guardarti con il suo sguardo e amarti con il suo amore ed essere finalmente felici con te, povero di Betlemme, unico capace di farci sorridere ancora! ella questa iniziativa, sono grata a chi l’ha proposta! Desidero tanto pregare in chiesa, davanti al Santissimo, ma le nostre chiese ormai sono quaG C AUGURANO UN BUON NATALE. si sempre L D C . chiuse. Ogni ' tanto faccio una visita al Santuario di Motta, con un notevole dispendio economico e di tempo. Prego affinché le chiese tornino ad essere Sopra: la tessera che viene consegnata quelle di un tempo con più agli aderenti al Monastero Invisibile; in preghiera comunitaria. Ualto il foglietto informativo inviato na laica mensilmente a tutti gli aderenti A COMASTRI LI AMICI DEL ENTRO DIOCESANO VOCAZIONI E DEL SEMINARIO A MEMORIA DEL FIGLIO DI IO CHE SI FA UOMO RAVVIVI IN CIASCUNO LA CERTEZZA CHE IN RISTO OGNI SOLITUDINE È VINTA LUI E IL DIO CON NOI A CEGGIA ANCHE IL PARROCO A SOSTEGNO DELL’INIZIATIVA I n tanti, e in diversi modi, si sono mobilitati per promuovere il Monastero invisibile. A Ceggia l’iniziativa è partita quasi per scherzo. Dopo la veglia diocesana per le vocazioni, Milena Pavan, un’amica catechista e due suore missionarie Saveriane decidono di aderire alla proposta della diocesi. Fissano una data e un luogo di ritrovo per pregare insieme: ogni primo giovedì del mese dalle 17.30 alle 18 nella chiesa della casa di riposo ove operano le suore. Le due catechiste subito provvedono a fare alcune copie dei volantini e dopo qualche giorno, all’incontro delle catechiste, spiegano e distribuiscono i volantini. Quindi mettono una scatola in chiesa per raccogliere le adesioni di chi avesse avuto diffi- con mons. Zenti. Intervengono Franco Lorenzon, componente della segreteria regionale veneta della Cisl; Vendemiano Sartor, presidente della Confartigianato del Veneto; Paola Pagotto, della cooperativa Insieme si coltà nella spedizione... «Insomma ci siamo ben mobilitate con il tamtam – sottolinea Milena –. Sta di fatto che dopo qualche giorno e via via anche in seguito, mi chiamavano chiedendomi a che ora andavamo noi a pregare e così diverse persone si sono unite a noi». Anche il parroco è stato coinvolto: dopo aver partecipato a un incontro di preghiera, ricorda l’appuntamento del primo giovedì del mese a tutta la comunità nel foglietto parrocchiale. «Seguiamo la traccia di preghiera che ci arriva per e-mail o per posta. Quando viene il parroco conclude lui la preghiera facendo una breve e sempre incisiva riflessione su quello che abbiamo ascoltato e meditato insieme» conclude Milena. può di Treviso; Nicola Rossi, presidente provinciale della Confesercenti di Padova; Monica Galvanin, presidente della Confapi veneta (Confederazione delle piccole industrie). Per i telespettatori che intendono porre in anticipo le loro domande ai vescovi sui temi via via affrontati, Telechiara ha aperto anche una mail: [email protected]. e L’AZiON Chiesa PROCESSO DI BEATIFICAZIONE Carraro, vescovo del Concilio «Q uando sono entrato a Verona, nel giro di qualche mese mi sono reso conto che la diocesi vive sull’impostazione che le ha dato monsignor Giuseppe Carraro dopo il Concilio. Un uomo che ha partecipato, contribuito e vissuto il Vaticano II con una cordialità, un’intelligenza e un’operosità veramente straordinarie, impegnandosi in particolare nella preparazione del decreto Optatam totius sulla formazione dei sacerdoti». Così si è espresso il vescovo padre Flavio Roberto Carraro giovedì 5 ottobre nella sessione inaugurale del processo diocesano per la beatificazione e la canonizzazione di monsignor Giuseppe Carraro, suo predecessore sulla cattedra di San Zeno dal 1958 al ’78. Con le massime autorità cittadine erano presenti cinque vescovi di origine veronese. Tra loro monsignor Giuseppe Zenti, nella duplice veste di figlio della Chiesa veronese e di successore di Carraro sulla cattedra di San Tiziano: dal 1956 al 1958 monsignor Carraro fu infatti nostro vescovo. «Forse non è fuori posto ricordare che noi avviamo la causa di beatificazione e canonizzazione di una persona che per il Concilio ha lavorato, nel Concilio ha creduto e il Concilio ha voluto realizzare – ha sottolineato padre Flavio – superando incertezze e rigidità di qualcuno e vedendo nell’evento conciliare l’espressione della volontà di Dio». La prima sessione del processo è stata celebrata a pochi mesi di distanza dall’apertura della causa L’ANNUNCIO DI DON SARTORI Un istituto di scienze religiose in diocesi L’ incontro con il vescovo Giuseppe e la consegna dei diplomi a chi ha concluso il triennio di formazione hanno caratterizzato l’inizio della lezione tenutasi alla Scuola di teologia di Vittorio Veneto, sabato 11 novembre. È stata questa l’occasione per annunciare, da parte del preside don Alberto Sartori, l’istituzione nel nostro territorio dell’Istituto superiore di scienze religiose. «Per i diplomati – ha detto don Alberto – in futuro ci potrebbero essere delle novità perché le diocesi di Vittorio Veneto e Treviso stanno lavorando per realizzare insieme l’Istituto superiore di scienze religiose che potrebbe sorgere già il prossimo anno». Finora, infatti, chi desiderava approfondire gli studi in teologia era costretto a scegliere tra le sedi di Portogruaro, Padova, Udine o Belluno. «Ai dieci amici che hanno concluso gli anni di frequenza – ha poi proseguito il preside – facciamo i complimenti, specialmente a chi da molto tempo aveva chiuso i libri. È evidente quanto sia importante la formazione da un lato per gustare la bellezza dell’essere cristiani, dall’altro lato per una testimonianza ed un impegno ecclesiale più convincente e più convinto». «Quando una persona – ha fatto eco il Vescovo – è interessata alla propria salute e al proprio benessere spirituale, sa trovare tutte le opportunità per poter rintracciare ciò che gli è utile». Da qui la ricerca a dare risposte a quei dubbi che altrimenti lascerebbero inquieti e al tempo stesso la necessità di capire, come ha più volte af fermato il papa Benedetto XVI, che «due sono le ali per volare verso la conoscenza di Dio, la fede e la ragione». Undici sono state complessivamente le persone che hanno concluso gli studi nell’anno 2005-2006: Gisella Corinto di Campolongo, Tiziana Bernar- Domenica 19 novembre 2006 bunale e del postulatore. Quindi il cancelliere vescovile ha letto il verbale della prima sessione, mentre il postulatore (nella persona di monsignor Adriano Cantamessa) ha consegnato al notaio i documenti acquisiti fino a questo momento. La biografia di beatificazione e canonizzazione, avviata il 30 dicembre 2005 in occasione del 25º anniversario della morte di monsignor Carraro e condotta secondo le norme prescritte dalla Costituzione apostolica Divinus perfectionis nuigister. Data lettura del nulla osta della Santa Sede e del decreto di nomina del Tribunale, sono seguiti i giuramenti e le firme del vescovo, dei membri del Tri- Monsignor Carraro nacque il 26 giugno 1899 a Mira, in provincia di Venezia e a quel tempo in diocesi di Treviso, in una famiglia povera. Studiò nel seminario di Treviso e venne ordinato il 31 marzo 1923 dal vescovo Longhin. Laureatosi in Scienze naturali a Padova, servì la sua diocesi come insegnante, direttore spirituale e infine rettore del seminario. Nel 1952 venne consacrato vescovo ausiliare di Treviso, nel 1956 passò nella nostra diocesi, nel 1958 papa Giovanni XXIII lo chiamò a reggere la diocesi di Verona. I suoi vent’anni di ministero episcopale in terra scaligera coincisero con un tempo storico gravido di fatica, di impegni e di grazie. Discepolo fedele del Concilio, si segnalò per gli interventi nel settore dei seminari. Lasciò il servizio episcopale nel 1978. Morì il 30 dicembre 1980. di e Giuseppe Gagliano di Pieve di Soligo, Lisanna Cipriani di San Fior, Cristina Dal Col di Susegana, Laura Dal Molin e Maria Antonietta Dallo di Vidor, Luigi De Martin di Refrontolo, Giordana Dorigo di Soligo e Patrizia Bighi di Colle Umberto. A tutti oltre all’attesta- to è stata donata una candela, perché diffondano nelle loro realtà la luce che li ha irradiati in questo periodo di formazione. Da parte dei diplomati un grande grazie è stato rivolto al preside attuale e all’ex preside, don Giacinto Padoin. Gerda De Nardi Mons. Giuseppe Carraro 11 VITTORIO: Due incontri sulle “Meraviglie della vita nascente” “M eraviglie e misteri della vita nascente” è il titolo di un ciclo di incontri promossi da Movimento per la vita, Centro di aiuto alla vita e Centro pastorale per la famiglia. Due gli incontri previsti, entrambi a cura di Gino Soldera, fondatore e presidente dell’Associazione nazionale di psicologia ed educazione prenatale e consulente dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Conegliano. Primo appuntamento venerdì 1º dicembre (L’educazione prenatale come educazione alla vita), secondo venerdì 15 (La famiglia come via alla realizzazione interiore). Gli incontri si terranno nell’aula magna del collegio San Giuseppe di Vittorio Veneto. AVVENIRE: Speciale su Verona, prenotazioni entro il 22 novembre C on Avvenire di sabato 2 e domenica 3 dicembre uscirà il libro “Il diario di Verona”. Speciale a colori di 220 pagine: discorsi, documenti e immagini del grande convegno della Chiesa italiana. Chi ne desidera copie in più (a 1,5 euro l’una) ne faccia richiesta a L’Azione entro lunedì 20 novembre. RADIO PALAZZO CARLI: Trenta puntate sulla storia della diocesi Q uando nel novembre 1993 apparve il volume “Storia della diocesi di Vittorio Veneto” (autori: Bechevolo, Faldon, Mies, Passolunghi) fu un vero avvenimento. Lo presentò nell’aula magna del seminario il professor Giorgio Fedalto, docente all’Università di Padova (quello con il quale discusse la tesi di laurea su sant’Agostino il nostro vescovo Zenti). In pochi mesi migliaia di copie vennero comperate e molti lessero, con la matita in mano, quelle 595 pagine. Allora fu anche chiesto che attraverso la radio di casa nostra, su iniziativa di don Giovanni Dan, quella storia venisse fedelmente trasmessa, a cura del sottoscritto. A distanza di tempo viene replicata, con la regia di Giulia Riva, questa trasmissione che molti continuano a richiedere. Ci auguriamo che tante persone possano così riascoltare, o ascoltare per la prima volta, quelle trenta lezioni di storia di casa nostra. La trasmissione ha luogo ogni lunedì alle 17.15 e, in replica, il venerdì alle 10. La storia, diceva Cicerone, è maestra della vita. Tante grazie e auguri a don Giovanni, direttore di Radio Palazzo Carli che, oltretutto, ha appena concluso la stagione escursionistica estiva della montagna con la messa alla Madonna dell’Agnelezza, con un numero record di presenze: oltre 250 persone. La montagna ha fatto il pieno: l’augurio è che lo faccia anche la nostra Radio. Don Nilo Faldon RPC: Il vescovo a Solighetto, Scola e Cacciari sulla Papa in Turchia T utta da seguire anche la prossima edizione di “Rpc settimana” sulle onde di Radio Palazzo Carli sabato alle 10.30 e domenica alle 9.30, a cura di Federico Citron, Francesco Dal Mas e Antonio Rizzello. La puntata sarà aperta dall’intervento del vescovo Giuseppe Zenti a Solighetto, per l’inaugurazione del nuovo nido integrato. Ci occuperemo, poi, dell’ormai prossimo viaggio di papa Benedetto XVI in Turchia, con interviste al patriarca di Venezia Angelo Scola e al filosofo Massimo Cacciari. E a proposito di Venezia, fa discutere il Mose, ovvero il sistema delle dighe mobili in laguna: il ministro Di Pietro spiega a Rpc il perché di questa scelta. FOLLA ALL’INAUGURAZIONE DELL’ARCHIVIO N on poteva ottenere un benvenuto migliore la nuova collocazione dell’Archivio diocesano: l’aula magna del Seminario era infatti gremita di persone, sabato 11, per la cerimonia ufficiale di apertura dopo i lavori di ristrutturazione e adeguamento dei locali e il trasloco del prezioso materiale. Nell’introduzione, il vescovo Giuseppe ha sottolineato come quello del nuovo archivio sia solo il primo passo di un “trittico culturale” che coinvolgerà anche la biblioteca e il museo diocesano; quindi la cerimonia è proseguita, secondo l’attenta regia di Cristina Falsarella, tra relazioni dotte e tecniche, alternate dagli appassionati interventi di direttore e vicedirettore dell’Archivio monsignor Nilo Faldon e monsignor Rino Bechevolo. All’intervento delle due archiviste Nadia Giacomini e Francesca Girardi (nella foto) sono seguite la benedizione dei locali e la visita guidata, aperta ai numerosi interessati alla storia diocesana, che è anche la storia della nostra terra. 12 VISITA DEL DIRETTORE DELLA CARITAS Sri Lanka, la vita rinasce dopo lo tsunami S olo i mozziconi delle braccia. Solo questo è rimasto del crocifisso di una chiesa di Matra in Sri Lanka (nella foto). Il resto lo ha portato via lo tsunami, quel 26 dicembre 2004. Assieme al corpo di Gesù, l’onda ha portato via anche quelli di alcuni suoi fedeli: il disastro ha colpito proprio mentre si stava celebrando la messa. È uno dei ricordi indelebili che il direttore della Caritas diocesana monsignor Ferruccio Sant riporta a casa dallo Sri Lanka, dove è stato all’inizio di novembre per una ricognizione sui progetti di solidarietà avviati dalla Caritas con il sostegno della Regione Veneto. Ha trovato un paese in guerra. Dal 1970, infatti, le Tigri del Tamil com- battono – è vera guerra! – per rendere autonomo il nordest, a maggioranza di etnia tamil, dal resto dell’isola. «Ci sono tanti controlli sulle strade – dice il direttore Caritas –, tanti poliziotti, la gente sente molto questo problema. E tutto ciò ovviamente va a discapito della ricostruzione dopo lo tsunami». Gli effetti della guerra stessa Caritas li ha toccato con mano. Con i bambini finora adottati a distanza, che vivono a Batticaloa, sulla costa orientale: zona sotto il controllo delle Tigri. Don Ferruccio ha poi visitato la scuola materna di Moratuwa gestita dalle suore francescane missionarie, la cui ricostruzione è stata finanziata dalla Caritas (e quindi dalle offerte della gente della Sinistra Piave): qui si è impegnato per ulteriori adozioni a distanza. «La zona – racconta – è stata molto colpita dallo tsunami, e si vedono ancora carcasse di edifici, capanni sistemati con teloni, barche abbandonate». Tappa successiva è stata Matara, all’estremo sud. Qui alla Caritas è stato richiesto di contribuire alla ricostruzione della scuola media del Saint Mar y’s Convent, un istituto cattolico con duemila alunni dalla materna alle superiori. Che aveva sede PAPA: CONVERTIRE IL MODELLO DI SVILUPPO ve”. L’ultimo Rapporto annuale della Fao, ha ricordato Benedetto XVI, “ha confermato quanto la Chiesa sa molto bene dall’esperienza diretta delle comunità e dei missionari: che cioè oltre 800 milioni di persone vivono in stato di sottoalimentazione e troppe persone, spe- “C onvertire il modello di sviluppo”. Questo, ha sottolineato il Papa all’Angelus di domenica scorsa, è “un punto molto dolente”, cioè “il dramma della fame che, malgrado anche di recente sia stato affrontato nelle più alte sedi istituzionali, come le Nazioni Unite e in particolare la Fao, rimane sempre molto gra- IL VESCOVO SIMONI A S. PIETRO DI FELETTO I cristiani seminatori di speranza nella politica È stato un incontro interessante quello tenuto al Clan Verdurin il 20 ottobre, su un tema di estrema attualità: l’impegno dei cristiani nella vita politica. È stato fatto con l’autorevole presenza di monsignor Gastone Simoni (nella foto), vescovo di Prato. Il presule, di ritorno dal Convegno ecclesiale di Verona, ha fatto sosta nell’ospitale dimora dei coniugi De Martin, dove ha presentato il proprio punto di vista sull’importante questione che aveva già ampiamente illustrato nel suo libro “Libri ma non dispersi” (Effatà Editrice). Già il titolo racchiude il programma, perseguito fin dal 2001 dal vescovo di Prato, che ha dato vita al “Collegamento sociale cristiano”, un movimento inteso a sollecitare la presenza attiva dei cristiani nella vita politica e sociale. «I cristiani – ha spiegato il presule – sono liberi nelle loro scelte politiche, ora che tutte le ideologie hanno fatto il loro tempo, liberi ma non privi della luce derivante dal Vangelo. Il loro compito consisterà nell’introdurre, all’interno delle aggregazioni politiche, alle quali intendono partecipare attivamente, l’eterno e universale messaggio evangelico. Certamente lo spirito del cristiano che intende dedicarsi alla politica attiva non può ignorare il fondamentale insegnamento di Gesù. “Io sto in mezzo a voi come colui che serve” (Luca 22, 25-26). La politica, quindi, intesa come opera di servizio alla società e non come mezzo per l’esercizio del mero e L’AZiON Chiesa Domenica 19 novembre 2006 potere, che non può, comunque, mancare a chi compie le scelte politiche, ma un potere che ha come scopo il perseguimento del bene comune, avendo come obiettivo finale, anche se può apparire utopico, quanto invocato nella celebre orazione di Gesù: “Padre... venga il tuo regno”. Utopia? Vano idealismo? Certamente antidoto all’inesorabile deriva verso la quale sta andando la “real politik” come ognuno può, facilmente constatare. Il messaggio evangelico, quindi, portato dai cristiani nella vita politica come seme di speranza, di nuova energia spirituale e morale». A questo punto, il vescovo ha invitato i presenti a rivedere il concetto, comunemente inteso, di “carità cristiana” esemplificando nella celebre parabola del Buon Samaritano; concetto, beninteso, giammai superato o da ignorare, ma da inserire nel più ampio quadro dell’attività a cento metri dall’oceano, ed è stata devastata. Ora la si intende ricostruire in altra sede. Per la scuola media di Matara la Caritas ha presentato richiesta di finanziamento alla Regione Veneto, che ha un apposito programma di solidarietà detto “Oltre l’emergenza”. Ultima tappa della visita della Caritas è stata Chilaw: lì sono avviati i progetti di ricostruzione e di aiuto all’economia locale cofinanziati da tutte le Caritas del nordest. A coordinarli il trevigiano Giuseppe Pedron. (TB) CONSIGLIO PRESBITERALE: Avvicendamenti A seguito del trasferimento di alcuni sacerdoti è cambiata la composizione del consiglio presbiterale: - don Carlo Salvador rappresentante della forania di Conegliano (sostituisce don Mario Casagrande); - don Angelo Arman rappresentante della forania di Torre di Mosto (sostituisce don Marco Zarpellon); - don Giancarlo Tondato, rappresentante della forania Mottense (sostituisce don Pierluigi Cesca). Inoltre - don Mario Casagrande continua a far parte del consiglio ma non più come rappresentante di Conegliano bensì della forania della Pontebbana. CENTRO STUDI BIBLICI: Seminario sul vangelo di Luca I l Centro studi biblici di Sacile propone un seminario di studio sistematico sul Vangelo di Luca. Relatore sarà il professor Stefano Romanello, sacerdote e biblista di fama, che ha già al suo attivo numerose pubblicazioni. La proposta è rivolta a tutti, ma in particolare ai sacerdoti e a quanti sono particolarmente impegnati nei gruppi liturgici. Romanello guiderà i partecipanti alla conoscenza più approfondita dell’evangelista del terzo vangelo, che ci accompagnerà lungo tutto il nuovo anno liturgico (anno C). Ecco le date dei tre incontri: martedì 21, mercoledì 22, giovedì 23 novembre, dalle 9 alle 11. A palazzo OvioGobbi, piazza Duomo 4, 33077 Sacile. Per informazioni: telefono/fax 0434-71158, e-mail: [email protected]. OASI DI SANTA CHIARA: Ritiro guidato da don Roberto Battistin cialmente bambini, muoiono di fame”. Per far fronte a questa situazione, “certamente occorre eliminare le cause strutturali legate al sistema di governo dell’economia mondiale, che destina la maggior parte delle risorse del pianeta a una minoranza della popolazione”. sociale e politica. Soccorrere i profughi vittime della guerra, offrire cibo agli affamati, confortare i perseguitati a vario titolo, sono sempre azioni che contraddistinguono la carità cristiana, ma, quasi ammonisce il presule, non sarebbe maggiormente degno e onorevole per i cristiani se con la loro attiva presenza nella vita politica, facessero in modo che decisioni come dichiarare nuove guerre, privare interi popoli dei loro territori per scopi speculativi riducendoli alla fame, combattere ed emarginare chi la pensa in modo diverso, non venissero mai più prese, ma venissero prese quelle decisioni politiche che hanno come scopo il bene comune, nello spirito del ser vizio al prossimo indicato dal Vangelo? La carità cristiana intesa non solo come un fatto personale, da esercitare in privato, seppure sempre a vantaggio e a servizio del prossimo, ma la carità in grado di permeare di sé l’intera vita sociale e politica. È questo l’invito, quasi una preghiera, rivolto a tutti i cristiani: farsi portatori e realizzatori del messaggio evangelico nella vita politica attiva. (LT) L’ Oasi di Santa Chiara di Conegliano promuove per mercoledì 6 dicembre dalle 9 alle 16 una giornata di riflessione in preparazione al Natale tenuta da don Roberto Battistin sul tema: “E il Verbo si fece carne - La nostra fede alla luce del Natale”. Quota di partecipazione, pranzo compreso 15 euro. Prenotazione entro il 2 dicembre, anche al telefono (0438-23687). Si ricorda che l’Oasi è a disposizione di parrocchie e gruppi ecclesiali per attività di tipo spirituale e formativo. CORSO ARTE FLOREALE: Sabato 18 al Collegio San Giuseppe S abato 18 novembre al Collegio delle suore Giuseppine a Vittorio Veneto secondo le due possibilità (mattino dalle 9 alle 11.30 oppure pomeriggio dalle 14.30 alle 17) si tiene il corso di arte floreale per la liturgia. Portare grembiule, cesoie e 8 euro a persona per le spese. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a don Adriano Dall’Asta telefono 334-7548232 oppure in curia allo 0438-9481. AC 1: Percorso etico con Padovese D omenica 26 novembre prosegue il percorso di riflessione etica pensato per la formazione di adulti e giovani, e guidato da monsignor Luciano Padovese. “Incontrare e ospitare” il tema della riflessione. L’incontro inizierà alle 9.30 per terminare intorno alle 12. La sede è casa Toniolo di Conegliano; i piccoli saranno animati da educatori Acr; non è prevista la celebrazione della messa. AC 2: Esercizi per i giovani D alla sera di venerdì 24 al pomeriggio di domenica 26 novembre si svolgono nel Centro di spiritualità Papa Luciani, a Colcumano, gli esercizi spirituali per giovani dai 20 ai 30 anni. Guida il corso don Luigino Zago. AC 3: Festa giovanissimi S abato 18 novembre i Giovanissimi di Ac si incontrano per la festa annuale che segna l’avvio delle attività. Tre sono gli appuntamenti nella diocesi: Torre di Mosto e Mottense si incontrano a Fossalta Maggiore; Pontebbana, Pedemontana e Sacilese si trovano a Cimetta; la Colonna, Opitergina, Vittorio Veneto e Conegliano si danno appuntamento alla Madonna delle Grazie di Conegliano. Le foranie Quartier del Piave e Vallata avranno la loro festa sabato 2 dicembre. e L’AZiON Chiesa Domenica 19 novembre 2006 OGGI Domenica Agenda del Vescovo IL VESCOVO COMMENTA IL VANGELO Domenica 19 novembre: Celebra Messa e Cresime a Falzè di Piave (ore 9). Alla basilica di Motta di Livenza celebra la Messa per la Festa del Ringraziamento della Coldiretti provinciale (ore 11). Al palazzo delle Contesse a Mel guida l’incontro per il Percorso vocazionale con le famiglie (ore 15). Martedì 21: Celebra la Messa al santuario Madonna della salute a Costa di Vittorio Veneto (ore 16). Giovedì 23: Nel patronato parrocchiale a Motta di Livenza incontra gli amministratori pubblici (ore 20.30). Venerdì 24: A Sernaglia della Battaglia incontra cresimati con genitori, padrini e madrine (ore 20.30). Sabato 25: Al centro parrocchiale di San Vincenzo a Oderzo incontra i partecipanti al corso triennale di teologia per laici (ore 15). A San Rocco in Conegliano celebra Messa e Cresime (ore 18.30). Domenica 26: Celebra Messa e Cresime a San Fior di Sopra (ore 9) e Duomo di Conegliano (ore 11.15). In Cattedrale presiede la celebrazione della Messa con ordinazioni diaconale e presbiterali (ore 16). La Parola che non passa Domenica 19 novembre 33ª del tempo ordinario - anno B Dn 12, 1-3; Sal 15; Eb 10, 11-14. 18; Mc 13, 24-32 Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio Prima settimana del Salterio L’ avvicinarsi della conclusione dell’Anno liturgico offre l’opportunità alla Chiesa di evangelizzare la fine della storia, quella personale e quella dell’intera umanità. Inevitabile e inesorabile. Di fronte a quella realtà, che incombe come una spada di Damocle, anche la scienza è costretta a chinare il capo e a dichiarare la sua sconfitta. Proprio su quella realtà la Chiesa ha una parola da dire. Quella stessa che le è stata affidata dal suo Fondatore e Maestro, il Signore Gesù. Di conseguenza, appunto in fedeltà al Signore e in favore di tutti gli uomini che cercano il senso ultimo delle cose e del proprio destino, apre, con l’urgenza dell’amore materno, il capitolo dell’escatologia, cioè del senso ultimo delle realtà che stanno al termine del vivere terreno, per ciascuno e per l’insieme delle persone umane. Ciò facendo, la Chiesa sa di assolvere ad un suo diritto e dovere, quello di offrire all’uomo, che brancola nel buio del dubbio, la Bella Notizia che Dio non lo lascia in balia del nulla o del fato, ma lo sta ad aspettare a braccia aperte, nella sua casa che sarà anche la nostra definitiva dimora, mentre lo segue passo passo nell’itinerario della vita terrena, offrendogli tutte le risorse necessarie per un vita realizzata secondo il suo progetto. Tuttavia, la destinazione di felicità come pienezza di vita o di infelicità come fallimento dipende non solo dall’attesa di Dio, il quale non vede l’ora di tenere nelle sue braccia i suoi figli, ma anche dal senso di responsabilità che gli stessi figli hanno espresso. In altre parole, nessuno si salva se non lo vuole. E il volere non si identifica con un vago desiderio. Corrisponde piuttosto all’impegno di realizzare sulla terra una vita la cui qualità è ispirata alla Parola che non passa e che di ogni realtà e di ogni agire umano è il criterio essenziale: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”, ci ricorda l’evangelista Marco. Quella è la Parola che dice quanto il vivere quotidiano è secondo verità o è travolto dalla menzogna. La storia stessa è dunque sotto- posta ad un giudizio, di conformità o meno al progetto originario di Dio rivelato dalla Parola che non passa, che rimane sovrana e attraversa illesa nella sua autenticità i secoli. Questa Parola ci ammonisce che c’è qualche cosa che si avvicina, di fronte alla quale molti preferiscono chiudere gli occhi. Mancando di senso del reale. Illudendosi di poter fissare, e come inchiodare, il tempo dentro il sistema del consumismo. Come se il tempo non dovesse mai più scorrere oltre. Invece proprio il senso della transitorietà del tempo ci rende più sapienti. Ci fa attenti ai segni del tempo. E ci predispone a salpare per quella vita in pienezza per la quale siamo venuti al mondo sulla terra. Anche se “solo il Padre” ne conosce i tempi esatti. Ancor più, ci fidiamo di Lui. Quella che per noi è ancora oscurità, per Lui è già piena luce. Una sola indicazione per le famiglie e per le comunità cristiane: occorre educarci reciprocamente al senso escatologico del vivere terreno, con lo sguardo del cuore rivolto alle realtà che non passeranno, lasciandoci giudicare, nelle scelte e nelle azioni di tutti i giorni, dalla Parola che non passa. + Giuseppe Zenti Altre cresime Domenica 19 novembre ore 11 a San Pio X in Conegliano. NOMINE I l vescovo Giuseppe ha disposto le seguenti nomine: Don Mario D’Inca, già parroco di Rua di Feletto, è destinato in aiuto pastorale nella parrocchia di Sant’Antonio di Tortal. Don Ermanno Crestani, arciprete di Fregona, è nominato anche parroco di Osigo. Mons. Giovanni Longo, già parroco di Osigo, è nominato assistente spirituale delle case di riposo “Casa Amica” in Fregona e “Cesana Malanotti” di Vittorio Veneto. Martedì 22 novembre è la Giornata “Pro Orantibus” M i capita di partecipare a vari incontri. Sia in centro diocesi, sia nelle varie foranie o unità pastorali. A volte sono chiamato solo per ascoltare il cammino delle parrocchie, unità pastorali o foranie. Altre volte per offrire un contributo, attraverso una riflessione o un chiaro indirizzo pastorale. Sto constatando che il piano pastorale 2006/2007 ha fatto centro. Il tema dell’ascolto sta incontrando il favore di persone, gruppi e comunità. Tutti ammettono che è un argomento importante, che di ascolto c’è molto bisogno, che le comunità possono rinnovarsi e ritrovare la propria identità più profonda solo a partire da una costante e accurata pratica dell’ascolto. Ma dopo l’entusiasmo iniziale, molti avvertono che la proposta è molto impegnativa. Non è poi così facile praticare l’ascolto ecclesiale! Esso richiede il coraggio di qualche cambiamento. Di lasciar perdere alcune attività marginali per concentrarsi su ciò che è più essenziale. I vicari foranei, martedì scorso nel loro incontro mensile col Vescovo, hanno fatto queste osservazioni: c’è bisogno di un grande allenamento sia per parlare sia per ascoltare; sta diffondendosi la pratica dell’a- 13 M Luoghi di ascolto scolto della Parola di Dio attraverso la Lectio divina, i centri di ascolto della Parola, mentre è molto più difficile praticare l’ascolto di Dio che parla dentro la storia e la vita quotidiana; anche nei centri di ascolto della Caritas si è più facilmente portati a praticare l’assistenza alle persone che ad ascoltarne in profondità i bisogni; con il mondo giovanile non risulta sempre facile la comunicazione; gli stessi Consigli pastorali parrocchiali assolvono con fatica il compito di ascoltare i bisogni pastorali del territorio e della comunità. Di fronte a queste difficoltà non c’è da intimorirsi. Era prevedibile che la proposta pastorale dell’ascolto fosse impegnativa. Ed è bene constatarne la fatica. Vuol dire che siamo sulla buona strada. Mentre camminiamo, si stanno delineando con maggior chiarezza i luoghi appropriati per l’ascolto di Dio. Ne elenco alcuni precisandone le caratteristiche. I Centri di ascolto della Pa- rola. Sono tutte le iniziative che aiutano i battezzati a mettere la propria vita sotto la luce della Parola di Dio. Non si tratta di studiare la bibbia (cosa pur buona e da incoraggiare), ma di avvicinarsi alla Parola di Dio lasciando che essa interroghi e illumini il nostro sentire e agire quotidiano. I Centri di ascolto della Caritas. Non sono centri di distribuzione di indumenti o di cibo ai poveri. Sono, innanzitutto, luoghi e ambienti dove ci si dà il tempo di ascoltare in profondità i complessi bisogni delle persone di oggi. I confessionali o altri ambienti adeguati. Sono il luogo dove il ministro della riconciliazione ascolta l’esperienza della debolezza e del peccato e si fa strumento della misericordia di Dio. I Consigli pastorali parrocchiali. Sono occasione per il discernimento comunitario pastorale. I consiglieri insieme, ognuno secondo la propria sensibilità, fede ed esperienza, cercano di rispondere alle domande: come vedo l’azione pastorale della mia parrocchia? Quali situazioni umane non vengono raggiunte dalla proposta del vangelo? Queste righe sono soltanto alcuni spunti di riflessione. Senza dubbio, fare pratica di ascolto ecclesiale porterà ciascuno a maturare l’atteggiamento di ascolto e a viverlo con ogni persona incontrata nei vari ambienti del nostro quotidiano: a imitazione del Figlio di Dio fatto uomo, fatto ascolto di ogni uomo. Don Martino Zagonel artedì 21 novembre, festa della Presentazione di Maria Santissima al Tempio, la Chiesa celebra la giornata “Pro Orantibus”, nella quale si ricordano le monache di clausura che hanno consacrato la loro vita al Signore nei vari monasteri presenti in ogni parte del mondo. Nella nostra diocesi ricordiamo in particolare le sorelle monache dei Santi Ger vasio e Protasio a San Giacomo di Veglia. Insieme a papa Benedetto esprimiamo «gratitudine a quanti consacrano la loro vita alla preghiera nella clausura, offrendo un’eloquente testimonianza del primato di Dio e del suo Regno». E siamo «loro vicini con il nostro sostegno spirituale e materiale». FESTA DEL RINGRAZIAMENTO: Domenica 19 a Motta di Livenza D omenica 19 novembre a Motta di Livenza si celebra la Giornata provinciale del Ringraziamento promossa dalla Federazione provinciale Coldiretti di Treviso. Alle 11 il vescovo Giuseppe presiede la messa nella Basilica dei Miracoli e alle 12 benedice i mezzi e le attrezzature agricole. GIORNATA DEL SEMINARIO: Ordinazioni presbiterali e diaconale D omenica 26 novembre, Giornata del Seminario, alle 16 in Cattedrale il Vescovo presiede la celebrazione in cui verranno ordinati diacono Luca Martorel e sacerdoti don Alberto Dalla Cort e don Mauro Gazzelli. MOTTA: Il Vescovo incontra gli amministratori del Mottense G iovedì 23 novembre, alle 20.30, il vescovo Giuseppe incontra gli amministratori pubblici del Mottense in patronato a Motta. Tema del confronto: le politiche a sostegno della famiglia. UN NUOVO CONCORSO Segnaliamo i luoghi di valore L uoghi di valore cercansi. È l’appello lanciato da Fondazione Benetton, che ha presentato un originale concorso aperto a tutti i cittadini di buona volontà che vogliano segnalare la bellezza e l’eccellenza di luoghi a loro noti nella Marca trevigiana. Spazi pubblici (parchi, giardini, piazze, cinte murarie, cimiteri, lungofiumi, lungostrade, svincoli stradali, spazi di risulta, istituti scolastici, parrocchie, ospedali, caserme, carceri, collegi, parcheggi, cave riusate) oppure privati (grandi e piccoli giardini, cortili, terrazze, orti urbani e spazi agricoli e coltivati) saranno dunque il tema sul quale concentrarsi per arrivare alla fine a realizzare un catalogo dei luoghi più belli e più originali del Trevigiano, costruito dalla stessa popolazione. «All’interno di questa nostra realtà, per quanto intrigata, vi è un catalogo di luoghi di valore che la gente conosce – ha commentato il presidente di Fondazione, Domenico Luciani –. C’è, infatti, uno stretto legame tra l’assetto del luogo e le persone che vi abitano. Attraverso questo concorso cer- ODERZO: “Il grigio oltre le siepi” L’ associazione il Cerchio Aperto organizza per venerdì 24 novembre, alle 21, una conferenza con Francesco Vallerani e Mauro Varotto. I due docenti universitari hanno curato il libro “Il grigio oltre le siepi”, edito da Nuova Dimensione di Portogruaro. Il libro descrive la decadenza del paesaggio veneto raccontata dal punto di vista economico, culturale ed emozionale ed esaminata anche attraverso testimonianze letterarie. L’appuntamento è a palazzo Foscolo di Oderzo. L’ingresso è libero. SACILE Allo Zancanaro sabato 18 arriva il Paolo Fresu Quintet D Il presidente di giuria Lionello Puppi cheremo così di contribuire al compito che la Convenzione europea del paesaggio affida a tutti i cittadini europei: salvaguardare e valorizzare tutti i luoghi al fine di migliorare la qualità di vita delle persone e delle comunità che abitano. È un modo anche per diffondere cultura e capire quali siano davvero luoghi di valore». Le segnalazioni dovranno pervenire entro il 18 aprile del 2007, su apposito modulo scaricabile dal sito www.fbsr.it. Giovedì 30 novembre alle 16.30, intanto, all’auditorium di palazzo Bomben a Treviso si terrà un incontro pubblico con il giornalista Paolo Rumiz di Repubblica, il presidente della giuria del concorso Lionello Puppi e il coordinatore Domenico Luciani. Paola Fantin opo l’enfant prodige Francesco Cafiso e la star Dee Dee Bridgewater, alla rassegna sacilese “Il volo del jazz” arriva il Paolo Fresu Quintet. Sabato 18, alle 21 al teatro Zancanaro, Paolo Fresu si esibirà con il suo quintetto collaudato fin dal 1984. Fresu, giunto al successo internazionale e dopo aver inciso 260 dischi ed aver tenuto circa tremila concerti, è rimasto comunque legato alle sue radici sassaresi, operando una ricerca delle sonorità etniche. Fresu, che si dividerà fra tromba e flicorno, sarà quindi accompagnato da Tino Tracanna (sax tenore e soprano), Roberto Cipelli (pianoforte), Attilio Zanchi (contrabbasso) e Ettore Fioravanti (batteria). Ingresso: intero 18 euro, ridotto 15. Prevendite: Circuito Box Office (www.boxofficeitalia.com, [email protected]) e Music Box in viale Lacchin (telefono 0434-72693). Per informazioni rivolgersi al Circolo culturale Controtempo (www.controtempo.org, telefono 3474421717 oppure 3484466770). PREMIO GAMBRINUS: Sabato la cerimonia a San Polo di Piave S i tiene sabato 18 la cerimonia di consegna del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” per la letteratura di montagna, esplorazione, ecologia e artigianato di tradizione. Alle 17.30 al parco Gambrinus di San Polo di Piave sfilano i vincitori Laura e Giorgio Aliprandi (sezione montagna), Christopher Hale (esplorazione), Stefano Guerzoni e Davide Tagliapietra (ecologia), Alberto Caocci (artigianato di tradizione), Beatrice Carmellini (Premio Finestra sulle Venezie), don Nilo Faldon (Premio speciale della giuria per il libro “La pieve rurale di San Pietro di Feletto nel contesto storico di Conegliano” edito da De Bastiani). Vengono inoltre assegnati il Premio “Honoris causa” al giornalista Piero Angela e il Premio “Veneto Banca - La voce dei lettori”. PONTE DELLA PRIULA Ha riscosso un buon successo di pubblico la mostra d’arte sacra del pittore Antonio Sanpaolo presso l’oratorio di Ponte della Priula Una marea di spettatori ha assistito alla rievocazione dell’Antica Fiera di Santa Lucia A urelio Ceccon, presidente del Comitato Antica Fiera di Santa Lucia, contento come una Pasqua! E ne ha ben donde, giacché alla rievocazione storica dell’antica fiera di domenica scorsa ha visto assieparsi a Santa Lucia di Piave quasi 15 mila spettatori, fra cui, data anche la bella giornata di sole, molte famigliole con bimbi piccoli e piccolissimi. I più grandicelli sono rimasti letteralmente rapiti dalla coetanea Agnese, 6 anni, la più piccola falconiera d’Italia, accompagnata da papà Patrizio (Merelli) e da mamma Sabina, applauditissimi falconieri di Macerata. I costumi della rievocazione erano quelli del XIV secolo in feudo di Schinella VI, conte di Collalto, ma, com’era consuetudine in quei tempi lontani, anche con la presenza di compagnie d’arme, nella fattispecie l’“Equitum sodalitas sub signo draconis” (III Compagnia dell’esercito mercenario prussiano) fatta rivivere da Mauro Guidolin ed Elìa Battaglia sotto il nome di Cavalieri del Drago di Castelfranco Veneto. Un gruppo (sono in otto) che ha rappresentato il Medioevo europeo negli Emirati Arabi e a Taiwan. Ma alla rievocazione dell’antica fiera non solo armati, falchi e quant’altro di spettacolare, giacché l’immensa folla qui convenuta è giunta anche per uno spuntino all’antica, comprandolo con le monete di quel tempo, dopo il doveroso cambio ottenuto dai cassieri di Schinella VI. Messi quindi in tasca i soldi di bronzo (1 per 50 centesimi), gli scudi d’argento (1 per 2,50 euro) e i ducati d’oro (1 per 5 euro), s’è poi cominciato a spendere in vino speziato e pane onto, con un occhio alle più disparate mercanzie di quel tempo che fu, e cioè dalle granaglie alle bambole di pezza, dalle erbe miracolose ai ricami. Esauriti nella circostanza i vini di Schinella VI e imbottigliati in occasione dell’antica fiera dagli odierni successori del conte, ma sempre e comunque nelle antiche cantine dei Collalto a Susegana. Il Nobilium (vinum rubrum Grantiae fratrum) è stato ceduto a un ducato d’oro e 4 soldi di bronzo, mentre il Pucìnum (vinum album Grantiae fratrum) a 6 soldi di bronzo. Assediati dai più curiosi, in gran parte bambini, il battimoneta (impersonato magistralmente da Mirco Agostinis, una vecchia conoscenza dell’antica fiera) e il Notarius Comitati Sancti Salvatoris (Innocente Soligon, che è poi anche l’apprezzato e puntiglioso storico del Comitato Antica Fiera) impegnato a trascrivere su pergamena gli arrivi in terra dei Collalto dei nobili venuti a “visitar la Antica Fiera franca”. «Schinella VI, conte di Treviso e di Collalto, aveva il privilegio imperiale di nominare dei propri notai anche in virtù d’essere un laureato in utroque jure» ha precisato Innocente Soligon. Aurelio Ceccon, a conclusione della grande kermesse storica, stanco ma soddisfatto, ha ringraziato tutti i 180 soci figuranti del Comitato An- tica Fiera di Santa Lucia nonché i gruppi che si sono prodigati senza risparmio per la felicissima riuscita di questa 9ª rievocazione, nelle ex filande, preceduta la sera del 10 dal banchetto alla corte del nostro Schinella. Un menù sontuoso, secondo il quale sono stati portati in tavola l’Orzotto al pavone (splendidamente interpretato da Mirko De Luca del “Canon d’Oro” di Conegliano), il Tordo su polenta di miglio, la Coscia d’anatra in onto, il Maialino da latte con cotenna in letto di saor, un formaggio casereccio con marmellata di porri e con da bere sidro di mele, bianchetta e marzemina grossa. La IX rievocazione dell’Antica Fiera è stata preceduta da serate particolari con “lezioni”, molto apprezzate dagli intervenuti, di canti gregoriani, voci e suoni, scienze, vini e vitigni medievali. Dagli amministratori del Comune e dalle migliaia di visitatori anche stranieri presenti sono stati raccolti unanimi consensi nel giudicare l’Antica Fiera di Santa Lucia Subsilva un evento culturale, dunque un’occasione da non perdere per riscoprire la nostra storia. Mario Sanson Domenica 19 novembre 2006 OPERA DI MONS. RINO BECHEVOLO 15 A ODERZO E BRUGNERA policorale Un libro su Gianni De Progetto Lorenzo Perosi Polo, partigiano e cattolico per H S ono passati oltre 60 anni, ma la tragica vicenda dell’uccisione da parte dei nazifascisti di quattro giovani partigiani – Gianni De Polo e Claudio Dal Bo di Vittorio Veneto e i due fratelli Agosti di Mareno – è ancora viva, oltre che nei familiari e negli amici rimasti anche nella memoria collettiva dei vittoriesi. Per rinforzare questa memoria, monsignor Rino Bechevolo ha scritto un profilo di uno dei quattro, Gianni De Polo. Il libro contiene per metà la biografia del giovane e per metà testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto e soprattutto le lettere che egli scrisse a genitori e parenti durante i pochi mesi in cui ha prestato servizio militare, chiamato, non ancora diciottenne, nel dicembre 1943 dal comando militare della Repubblica sociale italiana di Salò. Egli si presentò alla chiamata, sia pur con grande incertezza, ma ben presto maturò la convinzione che non era quello il suo posto e dai pressi di Ravenna dove era stato mandato fuggì e ritornò dopo un viaggio av- VITTORIO VENETO: Kinoradar 2 S erata d’eccezione martedì 21 alla biblioteca civica di Vittorio Veneto. Per “Kinoradar 2”, rassegna di cinema d’animazione e astratto, l’associazione Radar propone un incontro con gli organizzatori e i filmati finalisti di “Abstracta. Mostra internazionale del cinema astratto di Roma”. Sarà proiettata una selezione dei migliori corti presentati in concorso e interpretati alla chitarra da Marco De Biasi. CISON: Lo swing gitano anni ’30 È dedicato allo swing gitano anni Trenta il prossimo appuntamento della rassegna “Soul&Strings”, quinto Festival internazionale di chitarra acustica organizzato dal Comune di Cison di Valmarino. Sabato 18, alle 21 al teatro La Loggia di Cison, si esibisce lo Joscho Stephan Trio. Biglietti: 15 euro. Le prevendite sono disponibili in Comune (telefono 0438-85449). venturoso a Vittorio. Qui si associò, insieme all’amico Claudio, ai partigiani della Brigata Piave, che operava nel territorio ad occidente della città. La preoccupazione di De Polo era di mantenere coerenza con la sua fede religiosa nella quale era stato educato, per questo scelse la Brigata Piave che lo associava a compagni che condividevano oltre agli ideali di libertà politica anche gli ideali religiosi e morali. Monsignor Bechevolo insiste giustamente nel delineare la fisionomia religiosa di Gianni, formata dalla famiglia e dall’appartenenza al gruppo dell’Azione cattolica del patronato della parrocchia della Cattedrale di Ceneda. Qui egli trovò anche una sicura guida nel giovane cappellano don Giacomo Capraro, che gli fu accanto in tutte le decisioni. Le lettere riportate nella seconda parte del volume confermano queste sue salde convinzioni e in- DA PONTE: Suona la Form S abato 18 ritorna la musica al teatro Da Ponte di Vittorio Veneto. Alle 20.45, infatti, è in programma il concerto della Form, l’orchestra filarmonica marchigiana diretta da Christopher Franklin con la pianista Leonora Armellini (Premio Venezia 2005). Saranno eseguiti brani dal repertorio di Bizet (Carmen, preludi), Chopin (concerto per pianoforte n. 2 in fa minore) e Beethoven (sinfonia n. 5 op. 67). MOSTRE SAN VENDEMIANO Sabato 18, alle 18 in municipio, si inaugura la mostra di Marta Polli “Le opere, i racconti”. Intervento critico di Amalia Forcina. Orario (fino al 3 dicembre): sabato 17-19, domenica 16-19. CONEGLIANO Fino al 26 novembre a Casa Cima è aperta la mostra “Omaggio a Vittorio Schweiger”. Orario: martedì-venerdì 15-18.30,sabato e festivi 10.30-12.30 e 15-18.30. CORDIGNANO Chiude domenica 19 al centro polifunzionale la mostra dei partecipanti al 17º Premio nazionale “Artisti in vetrina”. PIAVON Fino al 26 novembre a Ca’ Lozzio è aperta la mostra di Giampiero Bertolini. Orario: 10-12 e 15-24, chiuso lunedì e martedì e dal 6 al 17 novembre. VENEZIA Chiude domenica 19 a palazzo Fortuny la mostra di Ida Barbarigo “I terrestri”. Orario: venerdì-domenica 1018. VAZZOLA Chiude domenica 19 in municipio la mostra fotostorica “Siamo passati. Luoghi della memoria a Vazzola,Visnà e Tezze”. Orario: venerdì-sabato 18-20, domenica 10-12 e 1518. VENEZIA Chiude martedì 21 alla Casa di Carlo Goldoni la mostra “Ibsen e Eleonora Duse”. Orario: 10-16, chiuso la domenica. MOTTA DI LIVENZA Fino al 26 novembre al Centro arti visive “La Castella” è aperta la mostra “Alla Motta nel Cinquecento”. Orario: martedì-venerdì 15.30-19, sabato-domenica 10-12.30 e 15.30-19. Lunedì chiuso. PORDENONE Fino al 3 dicembre al Palazzo della Provincia è aperta la mostra “La leggenda di Primo Carnera”. Orario: martedì-venerdì 15.30-19.30, sabato-domenica 10-19. Ingresso: 5 euro, ridotto 3, scolaresche 1. MOGLIANO VENETO Fino al 10 dicembre al Brolo è aperta la mostra di Pablo Picasso “Il tempo della pace”. Ora- sieme l’esuberante giovinezza, con una forte passione per lo sport e per la natura oltre che per lo studio. Durò poco la sua avventura partigiana, dal mese di luglio del 1944 fino a quell’alba tragica del 14 ottobre quando la stalla tra le colline di Refrontolo, in cui aveva passato la notte con i compagni, fu circondata da circa 300 miliziani fascisti appoggiati dai tedeschi. Resistettero finché poterono al fuoco dei fascisti e alla fine furono abbattuti. Toccanti sono le testimonianze di don Giacomo, che andò a prelevare i corpi di nascosto per seppellirli in cimitero di Ceneda, contro l’ordine del comandante fascista di abbandonarli nei campi. Il giorno prima, il vescovo Zaffonato, non si sa come, era riuscito ad andare a trovarli e aveva pregato con loro. Una vita così bella ed esemplare meritava di essere ricordata anche con uno scritto. (GpM) a preso il via nelle parrocchie della diocesi un’importante iniziativa musicale e culturale che vede insieme cinque corali, quattro solisti e i musicisti del conservatorio “Tomadini” di Udine. Sotto la direzione e il progetto di Giuliano Goruppi, il progetto policorale “Perosi e Respighi”, in onore del compositore Lorenzo Perosi scomparso cinquant’anni fa, propone un repertorio di musica sacra per coro misto e organo, nella Missa “Benedicamus Domino” dello stesso Perosi e Lauda per la natività del Signore di Ottorino Respighi, su testo attribuito a Jacopone da Todi per coro, soli, sei strumenti pastorali e pianoforte. Il progetto si ispira al movimento del “Cecilianesimo”, che nel XIX secolo si diffuse in Italia con la volontà di recuperare la dignità e il senso autentico della musica liturgica, in contrasto con la crescente diffusione di costumi tipicamente teatrali nella liturgia. Lorenzo Perosi (18721956) fece propri questi ideali e divenne l’esponente principale del movimento ceciliano fino a raggiungere una grande notorietà soprattutto grazie al ciclo degli Oratori dedicati alla vita di Cristo. La Missa “Benedicamus domino”, scritta nel 1899, trae spunto dalla liturgia gregoriana: la messa assume un carattere di solenne festosità, grazie alla inesauribile vena melodica del compositore. Le corali coinvolte sono quattro: corale di Buttrio, corale “Legris Cantoris”, Voci Bianche del Contrà, Ensemble vocale “In Contrappunto”, Voci Maschili del Contrà, dirette dai maestri preparatori Roberto Briotto, Daniela Nicodemo, Massimo De Vitor, Venanzio Baita. Il conservatorio “Tomadini” di Udine partecipa con quattro musicisti all’oboe, flauto, corno inglese e fagotto; organo e pianoforte completano l’organico, insieme alle quattro voci soliste. Un progetto importante che si realizza grazie alla disponibilità delle parrocchie, dei musicisti, delle istituzioni. I prossimi concerti in territorio diocesano si tengono domenica 19 novembre alle 15.30 al Duomo di Oderzo e domenica 17 dicembre alle 17.30 nella chiesa di San Giacomo a Brugnera. Marta Raminelli PABLO PICASSO È SBARCATO A VENEZIA A palazzo Grassi, a Venezia, una mostra sontuosa di più di 200 opere (pitture, sculture, disegni, incisioni, fotografie, oggetti in ceramica) racconta “Il periodo di Antibes” di Pablo Picasso, quando dal 1945 al ’48 il poliedrico talento picassiano toccò i territori della Costa Azzurra, sperimentando composizioni ispirate alla mitologia classico-latina e, soprattutto, cimentandosi nella tecnica della ceramica. La “Gioia di vivere - joie de vivre”, opera emblematica del ’46 nonché titolo della rassegna, eseguita su una tavola di fibrocemento di grandi dimensioni, è l’opera-chiave e totemica di tutta l’esposizione veneziana, secondo l’allestimento voluto e curato nei minimi dettagli da Jean Louis Andral. Ritrovando su carta le suggestioni grafiche e fotografiche del Mediterraneo, ivi e artigianali, la mostra ricostruisce una rio:tutti i giorni 1019, chiuso il lunedì. Ingresso: 5 euro, ridotto 3. stagione creativa densa di freschezza e di vivacità per il genio spagnolo, dopo gli intimismi crepuscolari del “periodo blu” e le figurazioni melanconiche del “periodo rosa”. “Picasso, la joie de vivre, 1945-1948”, palazzo Grassi, Venezia, fino all’11 marzo 2007; orari: tutti i giorni 10-19; informazioni telefono 0415231680; ingresso: 10 euro; sito web www.palazzograssi.it. Elena Pilato mostra “Venezia ’900. Da Boccioni a Vedova”. Orari: martedì, mercoledì, giovedì e domenica 9-20, venerdì-sabato 9-21. Biglietti da 9 a 6 euro. MUSICA E DANZA CONEGLIANO Fino al 10 dicembre a palazzo Sarcinelli è aperta la mostra “Renato Varese. Maestro veneto delle apparizioni, delle allegorie e racconti”. Orario: martedì-venerdì 16-19, sabato-domenica 10-12 e 16-19. VICENZA Fino al 10 dicembre al Museo Palladio in palazzo Barbaran da Porto è aperta la mostra “Benché non sia professione”, su Michelangelo e il disegno di architettura. Orario: martedì-domenica 10-18. Ingresso: intero 5 euro, ridotto 3, gruppi e scuole 2. VITTORIO VENETO Fino al 14 gennaio è aperta presso il Museo del Cenedese, la Galleria civica d’arte, la Fondazione Minucci-De Carlo, il Museo diocesano d’arte sacra, la chiesa di Santa Maria Nova e l’oratorio di San Rocco “GraviLievi”, la mostra della scultura di piccolo formato. TREVISO Fino all’8 aprile a Casa dei Carraresi è aperta la CONEGLIANO Sabato 18, alle 17.30 nella sala espositiva L’Officina dell’arte, concerto blues con “I Lunatici”. CONEGLIANO Domenica 19, alle 11 al ridotto del teatro Accademia,nuovo appuntamento con i “Concerti aperitivo 2006” dedicati a Wolfgang Amadeus Mozart. Ingresso: intero 7 euro, ridotto 5. A cura dell’Istituto musicale “A. Benvenuti”. ALTRI APPUNTAMENTI TREVISO Da venerdì 17 a domenica 19 a palazzo Bomben arriva il “Resfest”, festival internazionale itinerante dedicato all’avanguardia visiva. VITTORIO VENETO Venerdì 17, alle 18.30 alla biblioteca civica, Mario Ulliana presenterà gli atti del convegno “Ceneda e Serravalle in età veneziana (1337-1797)”. e L’AZiON Curiosando IL FOTOGRAFO DI SUSEGANA SI È RITAGLIATO UN CRESCENTE CONSENSO CON I SUOI “CLIC” ARTISTICI Lo scatto di Ivano Zanchetta N el variegato e mutevole mondo della fotografia spunta di rado un talento locale capace di raccontare qualcosa di significativo con originalità di sguardo e padronanza esecutiva. È il caso del suseganese Ivano Zanchetta, 46 anni e una passione sconfinata per il grandangolo, siglata da quasi vent’anni di reportages, concorsi, esposizioni, con esiti lusinghieri di riconoscimenti e pubblico. Una passione che gravita intorno a molteplici soggetti tematici, consolidandosi negli ultimi anni su una predilezione spiccata per la fotografia d’ambiente e il vigore espressivo del bianco e nero. «Mio padre e mia madre, da buoni veneti con i piedi per terra, mi hanno responsabilizzato all’indipendenza economica prima di tutto- racconta Zanchetta. Ma non si sono mai permessi di ostacolare il mio spirito d’artista, la propensione verso la fotografia e verso la musica, il pianoforte specialmente». Una sensibilità per l’arte fotografica che Ivano scopre e comincia a coltivare dal lontano 1987, cogliendo a colori le sfumature delle colline trevigiane e cimentandosi con i ritratti delle persone care e conosciute. Legato ad una visione classica della fotografia, prettamente analogica, che convive a fatica con le ibride manipolazioni del digitale, Zanchetta deve la sua consacrazione a livello nazionale ad un genere di reportage ambientale, ricco di suggestioni e di evocazioni liriche, abbracciato a partire dal 2003. «La selezione di foto di paesaggi industriali note come le “Cattedrali del lavoro”precisa l’autore- che mi ha permesso di conseguire il primo premio nella finale di “Portfolio in Villa 2005” a Prato, nasce dall’esigenza di ritrarre un luogo-simbolo come Porto Marghera nella sua intima unicità, nel suo fascino particolare, che va ol- I consigli del medico A sinistra Ivano Zanchetta, a destra la foto premiata a “Portfolio in Villa 2005” a Prato tre qualsiasi intento d’inchiesta documentaristica o di denuncia critica». L’essenza di questo reportagechiave nella carriera artistica di Zanchetta, sta tutto nel suo stile sobrio ed incisivo, capace di cogliere l’armonia di un luogo, sia esso anche in stato di avanzato degrado, con l’essenzialità e la perfezione geometrica del bianco e nero. «Ho adottato nel mio modo recente di far fotografia- sottolinea Zanchetta- la celebre frase del regista e an- L’atlante dei sapori a cura della dottoressa Caterina Bisol CON IL “LINGUA DI FUOCO” È UNA MALATTIA SOCIALE Sono tre milioni gli affetti d’ asma C on il termine asma si intende un insieme di sintomi e non una malattia propriamente detta. L’elemento fondamentale è la mancanza di respiro per la difficoltà del passaggio dell’aria attraverso i bronchi, soprattutto nell’espirazione cioè nella fuoriuscita. Altri sintomi sono la tosse secca ed il respiro sibilante. Chiunque si può ammalare d’asma ed in qualsiasi momento della vita. Ne soffre il 5% circa della popolazione dei paesi industrializzati; in Italia sono tre milioni i casi conclamati tra cui molti tra i bambini e gli adolescenti. È da considerare come una malattia socia- le per gli alti costi derivanti dalle assenze dal lavoro o dalla scuola con gravi limitazioni, per chi ne è affetto, a svolgere le normali attività. La causa più importante è l’allergia ad agenti esterni come l’acaro della polvere, le muffe, i pollini. A tale reazione dell’organismo si possono far ricondurre circa il 50% dei casi. Altri fattori non trascurabili sono l’inquinamento ed i conservanti alimentari; ma sicuramente molti altri agenti, per il momento sconosciuti, devono essere individuati per comprendere appieno il fenomeno dell’asma. Di certo si sa che alla base dei disturbi vi è un’infiammazione cronica dei bronchi che viene combattuta con potenti an- tiinfiammatori come i cortisonici. Tali farmaci, seppur indispensabili nella crisi acuta, assieme ai broncodilatatori risolvono i sintomi ma non rimuovono la causa. Nel caso dei bambini molto spesso l’asma scompare spontaneamente verso l’adolescenza. A volte si ripresenta in età adulta ed in tal caso bisogna convivere con i farmaci citati prima. Alcuni sostengono che nelle forme di asma cronica ci possa essere un’infezione batterica subclinica persistente, dovuta perlopiù al mycoplasma od alla chlamidia. Ricercatori americani, infatti, hanno rilevato dei miglioramenti in alcune affezione d’asma trattate con terapia antibiotica per almeno sei settimane. Ma la strada è ancora lunga e molte ricerche dovranno ancora essere effettuate prima della individuazione completa delle cause e dei relativi rimedi. Il minestrone di fagioli borlotti I l Gruppo Intrecci del Quartier del Piave alla (ri)scoperta degli antichi “mangiari” dell’Alto Trevigiano. Esplorato in particolare il fagiolo borlotto “lingua di fuoco”, un tempo diffuso lungo i filari di vite e granoturco, ma oggi per lo più confinato negli orti di casa. «Qui da noi, dal lunedì al venerdì il minestrone di fagioli c’era ogni santa sera, e questo fino ai primi anni Settanta - ricorda Enrico Donadel di Soligo (nella foto)-. E di fagioli, ogni nostra famiglia ne faceva almeno un paio di quintali l’anno, e quand’era la stagione, in special modo da novembre a marzo inoltrato, la “solita minestra” aveva l’alternativa più golosa dei “radici e fasoi” conditi con il lardo». Ora quel minestrone di fagioli amato-odiato è piatto delle occasioni speciali dei Filò di Perlage, come lo scorso 6 novembre alla Festa del Novello dai Nardi di Soligo. Il minestrone di fagioli nella tradizione del Quartier del Piave ha, come già sappiamo, l’elemento principe nel borlotto “lingua di fuoco”, che, prima d’essere messo in pentola, va però lasciato “a mollo” per almeno mezza giornata ompaiono in diocesi nella prima metà degli anni Cinquanta del XX secolo e si diffondono in 15 comunità religiose, tra la Pedemontana vittoriese e il Coneglianese. Attualmente le due sole famiglie, riunite in una comunità unica, ancora vive e presenti appartengono alle parrocchie di Zoppè e Godega di Sant’Urbano. Sono le Figlie di Maria Vergine Immacolata di Savona, che discendono da una congregazione fondata nel 1854 ad Albissola Mare in Liguria da don Francesco Piccone e madre Teresa Vallerga (Ser vi di Dio in odore di prossima canonizzazione). La fedeltà alla missione sociale ed educativa, che parte dal basso, dai vissuti quotidiani della gente, dalla lettura dei bisogni di bimbi, immigrati stranieri, anziani e famiglie in difficoltà, ha condotto le Figlie di Maria Vergine a condividere i cammini pastorali proposti dalla parrocchia di Zoppè, guidata da don Francesco Gardenal, e dalla diocesi. La collaborazione offerta è orientata so- prattutto alla realtà della formazione e della catechesi dell’età evolutiva e alla condivisione di esperienze di animazione giovanile, nei settori dell’educazione cristiana e del volontariato. Stretto è il legame che intercorre con le comunità missionarie estere, presenti in Costa d’Avorio, nelle Filippine e in Indonesia. A Zoppè la congregazione s’insedia nel 1951 con l’apertura della Casa delle consorelle e della scuola materna, dedicata a don Albino Toccane, benefattore e Le cinque suore di Maria Vergine Immacolata di Savona presenti in diocesi in acqua fredda e con l’aggiunta di 1 cucchiaio di bicarbonato. Di fagioli per una famiglia di 4-6 persone ne bastano mezzo chilo di secchi, a cui, per far buono il nostro minestrone, si sommano 2 cipolle rosse, 1 carota, 1 costa di sedano, un ciuffo di rosmarino, alcune foglioline di salvia, 1 foglia d’alloro, olio d’oliva extravergine, sale, pepe e una “idea” di peperoncino piccante. Si comincia con il tritare cipolle, carote e sedano che vanno soffritti in olio d’oliva in una pignatta di terra cotta, aggiungendovi poi mezzo litro d’acqua calda e i fagioli già ammollati. Si lascia sobbollire a fiamma bassa per 5-6 ore, aggiustando di sale e soprattutto badando che i fagioli restino sempre coperti d’acqua. All’ultima ora, si uniscono la foglia d’alloro, il rosmarino e la salvia tritati, il pepe e il peperoncino. Una volta addensato, il minestrone va condito a crudo con l’olio d’oliva e si serve con crostini di pane e (a piacere) anche con il grana grattugiato. (MS) parroco per 27 anni della locale frazione, frequentata oggi da ben 85 piccoli allievi. Fin dai primi passi della superiora di allora, madre Maria Carla Antoniazzi, appare chiaro e saldo l’impegno perseguito dalle Figlie nella comunità di Zoppè: un continuare a credere ed a scommettere sull’educazione cristiana come possibile cammino per rendere più vero e più umano il vivere insieme. «Con umiltà, con entusiasmo ed unità d’intenti- spiega suor Maria Faustina Saccon, da tre anni alla guida della famiglia di Zoppè e della vicina Godega- cerchiamo di rendere sempre più vivo il carisma che i nostri fondatori hanno accolto e concretizzato nella loro coraggiosa ed esemplare esperienza apostolica». Grande dinamismo e solido sostegno reciproco caratterizzano l’operato delle altre consorelle della famiglia di Zoppè: suor Maria Pia che si dedica ai bimbi della scuola materna e suor Maria Santina, molto attiva nella cura degli anziani e nella pastorale famigliare. Completano la famiglia diocesana delle Figlie savonesi suor Maria Bruna e suor Amalia, attive in quel di Godega. (EP) ZOPPE’ E GODEGA: è sensibile l’operato delle Figlie di Maria Vergine Immacolata di Savona giunte in diocesi nel 1854 C che esperto fotografo Wim Wenders secondo cui la vita è a colori, ma la realtà è sempre rigorosamente in bianco e nero». Socio dal 2002 della Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche), dal 2004 Zanchetta s’interessa di reportages sulle grandi stelle del jazz europeo. Attualmente alcuni suoi scatti si possono ammirare in mostra a Roma, a Palazzo Isa, nell’esposizione “Fotoleggendo”. Elena Pilato e L’AZiON MUSICA: Cupido Motel, gli Afterhours di Pieve di Soligo C tolo del minialbum ma anche titolo di una delle quattro canzoni che lo compongono (cui si aggiungono introduzione e conclusione musicali). In essa “ti penso così forte che mi sanguina la mente” e l’obbiettivo è “come fare da sé, come sopravvivere, riuscendo a risparmiare quel briciolo di amore che mi dai”. Un male di amare che chi ha scritto i testi palesemente ha incontrato, ma che non diventa né lirico vittimismo né rabbia ed insulti né ghiaccio e distacco: piuttosto, si affonda continuando a lottare. CUPIDO MOTEL “Come fare da sé” (2005), www.cupidomotel.it. Tommaso Bisagno inema & Cineforum ODERZO Venerdì 17,alle 21,il circolo Pietro Dal Monaco proietta nella sala del Turroni il film di Carlos Sorin “Bombon el perro”. PIEVE DI SOLIGO Venerdì 17 e domenica 19 alle 21 il cinema Careni proietta nell’ambito della rassegna “Altrocinema”il film di David Cronenberg “A history of violence”. Sabato 18 alle 17, 19 e 21 e domenica 19 alle 15, 17 e 19 è la volta del film di animazione “La gang del bosco” per la regia di Tom Jhonson. Ingresso 5 euro, ridotto 4. SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA Mercoledì 22, alle 20.30, il Cineforum Quartier del Piave proietta nella sala polifunzionale comunale il film di Lajos Koltai “Senza destino”. Ingresso 5,50 euro. “Mammaaa!” la Tv S i intitola semplicemente “Mammaaa!” il programma di Telechiara dedicato ai genitori e ai loro bambini con consigli pratici sul come affrontare i problemi e le incombenze quotidiane della giovane famiglia. Il programma, condotto dalla giornalista Micaela Faggiani lemo”,pièce di Gino Rocca,allestita dalla compagnia La Goldoniana di San Stino di Livenza. CONEGLIANO Sabato 18, alle 21, la rassegna teatrale “Tremilioni a teatro” presenta all’auditorium Dina Orsi lo spettacolo “La distruzione di Kreshev”, interpretato dalla compagnia teatrale Questa nave. Ingresso 8 euro, ridotto 5 fino ai 12 anni. BIADENE DI MONTEBELLUNA Sabato 18,alle 21,il vittoriese Collettivo di ricerca teatrale interpreta “Don Galera” a villa Pisani. BARBISANO Domenica 19, alle 15.30, le ex scuole elementari di fronte al bar Alpino ospitano la pièce teatrale “Angiolina e Angiolino” interpretata dalla compagnia Collettivo di ricerca teatrale. SACILE Venerdì 17 alle 21 “Scenario 2006”, IX rassegna di teatro amatoriale, propone al teatro Ruffo lo spettacolo “Se no i xe mati, no li vo- CONEGLIANO Domenica 19, alle 16, la compagnia Teatro Glug allestisce all’auditorium Dina Orsi lo spettacolo “La grande sfida tra il riccio e la lepre” nell’ambito della rassegna “Il teatro che non c’è”. Ingresso 5 euro, gratuito per un genitore accompagnatore. NOTTE RADIO RAGAZZI TREVISO Venerdì 17 alle 20.45 e domenica 19 alle 16 al Teatro comunale va in scena la “Carmen”, opera di Georges Bizet, maestro concertatore e direttore Christopher Franklin, regia di Wolfram Kremer e scene di Nadja Sjleva. TREVISO Domenica 19, alle 16, Pupi e Fresedde allestiscono al teatro Sant’Anna lo spettacolo “Alì Babà e i quaranta pedoni” nell’ambito della rassegna “Una fetta di teatro”. Ingresso 5 euro, abbonamento per 10 entrate 40. TELEFILM Teatro SACILE Sabato 18, alle 16, le compagnie Teatro dei Pazzi e Compagnie delle Bimbe allestiscono lo spettacolo “L’amore delle tre banane”, per la regia di Giovanni Giusto, nell’ambito della rassegna “Scenario Junior”, proposte di spettacolo per ragazzi. sta della Pediatria di Padova. I temi trattati sono: come e con quali alimenti svezzare i bambini, cosa far bere ai bambini, come insegnare a mangiare bene e sano, quali stratagemmi usare per rendere più appetitoso un piatto oltre alle rubriche pratiche dei consigli del pediatra su come preparare il biberon con il latte in polvere, le lezioni di psicomotricità, la grafologia per le mamme e la clownterapia di Dottor Clown Padova. Giovedì 23, alle 21, il tema centrale della nuova puntata sarà l’affido. In studio saranno presenti l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Padova Claudio Sinigaglia con l’assistente sociale SCELTI PER VOI da GdR Teatro per ragazzi VITTORIO VENETO Mercoledì 22 e giovedì 23 la rassegna “Svisti di stagione” propone al cinema Verdi il film di Kevin Smith “Clerks 2”, interpretato da Jeff Anderson, Brian O’Halloran, Rosario Dawson, Trevor Fehrman e Jason Mewes. Ingresso 4 euro. (nella foto) con il pediatra Carlo Moretti quale ospite fisso della trasmissione, va in onda il giovedì alle 21 e la domenica in replica alle 18.30. Domenica 19 novembre è possibile rivedere la puntata dedicata allo svezzamento del bambino, durante la quale è intervenuta anche Margherita Setari, dieti- T eatro CULTURA inque orizzontale: gruppo rock italiano fortemente connotato dalla propria voce solista, canta un amore sporco sudato e sanguinolento e vuoto con versi raffinati e spesso non immediati. Risposta: Afterhours? No, Cupido Motel. Ma Fabio, il cantante del gruppo nato nel 2004 e che ha radici a Pieve di Soligo e dintorni, è il primo a riconoscere di avere una “smisurata devozione” per Manuel Agnelli e soci. Chissà se la immetterà anche nell’album a cui stanno lavorando in studio, e che si prevede pronto per i primi mesi del 2007. Nel frattempo i Cupido promuovono – che spesso significa regalano – il loro “Come fare da sé”. Ti- FILM C TUTTI I GIOVEDÌ SERA E, IN REPLICA LA DOMENICA,TELECHIARA SI DEDICA AI BIMBI R itorna Gaia - Il pianeta che vive che si occupa di Venezia (Raitre, sabato, 21.30). La grande storia inaugura la serie sui pontefici del XX secolo con un documentario su Giovanni Paolo II (Raitre, mercoledì, 21). Milena Gabanelli chiude la serie di Report con N ella serata per famiglie, sabato si confrontano il cartone Toy Story di John Lassater (Raidue, 21) e il supereroe Hulk di Ang Lee (Italia 1, 20.25). Domenica pomeriggio con classici western su La 7: Ombre rosse di Ford (14), Il cavaliere della valle so- TV un’inchiesta sulle consulenze degli enti pubblici (Raitre, domenica, 21.30). Lo “Speciale guerra fredda” di Correva l’anno è dedicato a John Fitzgerald Kennedy (Raitre, giovedì, 23.35). In Stargate (La 7, giovedì, 21.30) Valerio Massimo Manfredi parla di Gerusalemme. litaria di Stevens (15.55) e Vera Cruz di Aldrich (18.10). Debutta Peter Pan con attori veri (Italia 1, lunedì, 21.05), ci sono la commedia Una settimana da Dio con Jim Carrey (Canale 5, mercoledì, 21) e il thriller La promessa di Sean Penn (Retequattro, giovedì, 21). S 0.55) da Joseph Conrad con Grassilli e Amato. Tra i film: Confessioni di una mente pericolosa, debutto alla regia di George Clooney (Raiuno, sabato, 1.20) e il film d’azione Kill Bill - Vol.1 di Quentin Tarantino con Uma Thurman (Retequattro, domenica, 23.45). L classiche e moderne e concerti dai principali teatri italiani. Il martedì alle 22 c’è Dialoghi possibili, originali radiofonici di scrittori italiani: due personaggi si confrontano sulle loro visioni del mondo. Venerdì alle 22 La stanza della musica presenta gli interpreti di oggi. A Trebisonda di Danilo Bertazzi offre servizi ai più giovani, poi ci sono cartoni, il GT, i telefilm di Saddle Club e La Melevisione (dalle 15.10 alle 17). Sabato mattina invece c’è Arthea il primo programma di arte pensato per i bambini (8.55) seguito da Screensaver. A Continuano le indagini della polizia militare in N.C.I.S. (Raidue, domenica e lunedì, 21). Dalle 17 stagioni di Law & Order, la serie più longeva della tivù americana, attingono invece Raidue (da lunedì a venerdì, 18.50) e La 7 (sabato, 21.10) per la gioia degli estimatori. abato notte va in onda la seconda parte di Shakespeare in Jazz, lo spettacolo di Giorgio Albertazzi (Raidue, 1.20). “Fuori orario” di Raitre trasmette la prima puntata dello sceneggiato di Vittorio Cottafavi del 1979, Con gli occhi dell’Occidente (lunedì, a serata di Radiotre offre i programmi culturali che rimpiangono i nostalgici della tivù di una volta quando chiedono che la Rai faccia servizio pubblico: arte, teatro, musica, letteratura, approfondimento. Il cartellone (ogni sera alle 20.30) trasmette opere nche lo Zecchino d’oro è arrivato alla 49ª edizione: quattordici canzoni in gara, metà italiane, metà straniere; la conduttrice è Veronica Maya, affiancata da attrici e da Cino Tortorella (Raiuno, da martedì a sabato, 17). Dal lunedì al venerdì su Raitre l’agenzia rriva la quinta serie di Smallville con una serie di novità, apparizioni di altri personaggi della D.C. Comic, nuovi cattivi e avvenimenti che influenzeranno la storia (Italia 1, giovedì, 21.05). Si conclude la serie del popolare Dr House (Italia 1, mercoledì, 21.05). Maria Cristina Trolese e una coppia di genitori affidatari. Completeranno il quadro delle informazioni sull’affido temporaneo le interviste raccolte per la strada. Lo speciale sarà dedicato allo “Spazio incontro”, ser vizio di consulenza per genitori avviato dall’Ulss di Belluno, mentre la rubrica di pediatria insegnerà come fare le spugnature ai bimbi con la febbre alta. Da segnalare anche “Prontotelechiara - Tgn Salute” in onda il martedì alle 20.55 e il sabato alle 9.10. La replica di sabato 18 verterà sul cancro al polmone (in studio Vittore Pagan, direttore del reparto di chirurgia toracica dell’ospedale di Mestre) e sulla riabilitazione del pavimento pelvico. Giacinto Bevilacqua ANNOZERO Niente censure alla satira ma è bene porre i limiti del buon gusto N on ho visto l’ultima puntata di “Annozero” di Michele Santoro, ne ho solo sentito e letto gli echi sulla stampa: tutti o quasi a commento di come ha parlato di Padova, solo qualche voce isolata si è levata a criticare la vignetta di Vauro sullo spritz. Non lo dico per chiedere censure e sono ben contento che in Italia si possano fare battute sulla religione e sul papa senza incorrere in minacce di morte. La libertà di pensiero e di espressione sono conquiste della nostra civiltà alle quali non dobbiamo rinunciare, e poi la satira “politicamente corretta” non è satira. Niente censure quindi, ma continuo a credere che gli autori e attori in televisione nelle ore di maggior ascolto dovrebbero chiedersi se esistono dei limiti che è bene non superare, limiti dettati dal buon gusto e dal senso di opportunità. Luciana Littizzetto, per esempio, era in gran forma, divertente e irriverente anche qualche anno fa alla radio quando non faceva continue allusioni al sesso e alle funzioni corporali. e L’AZiON RINNOVA L'ABBONAMENTO Anche quest'anno la quota per l'anno 2007 è di 40 euro. Il giusto prezzo per un'informazione puntuale, attenta ai fatti concreti, voce dei protagonisti del nostro tempo. GRATIS PER I NUOVI ABBONATI Abbonati subito e riceverai gratuitamente le copie delle settimane restanti del 2006 pagando solo i 40 euro dell'anno 2007. UN REGALO CHE DURA UN ANNO Regala un nuovo abbonamento ad una persona a te cara mentre rinnovi il tuo abbonamento.Verserai solo 75 euro con un risparmio di 5 euro e in più abbiamo riservato per te un omaggio che potrai ritirare presso la redazione. IN PROVA PER UN MESE Vuoi presentare L'Azione ad un amico? Non sei ancora abbonato e desideri conoscerci meglio? Chiamaci: invieremo gratuitamente, a te o alla persona segnalata, il giornale in prova per un mese senza impegno. IN OMAGGIO AGLI SPOSI Agli sposi novelli L'Azione, in collaborazione con il parroco, offre in omaggio l'abbonamento per un anno! Segnalaci in anticipo la data del matrimonio e l'indirizzo degli sposi, sarà nostra cura inviare le più vive congratulazioni con l'attivazione dell'abbonamento. PER SOTTOSCRIVERE O RINNOVARE L'ABBONAMENTO PUOI: • utilizzare il bollettino di conto corrente postale n. 130310 • effettuare un bonifico bancario: Banca Intesa ABI 03069 cab 62190 c/c 3202/99 • rivolgerti al parroco e agli incaricati de L'Azione • venire in amministrazione in via J. Stella, 8 a Vittorio Veneto • contattarci nei seguenti modi: tel. 0438-940249 fax 0438-555437 [email protected] www.lazione.it L’Azione Domenica 19 novembre 2006 23 DOMENICA 12 A CONEGLIANO LA FESTA CON PROMOTORI, COLLABORATORI, REDAZIONE, STAFF, DIRETTORE... E IL VESCOVO IN CAMPO PROGETTI E IMPEGNO PER IL “NOSTRO GIORNALE” La famiglia de L’Azione Q uesto giornale ha tanti amici. Ne abbiamo avuta ulteriore conferma domenica 12 in occasione della prima “Festa de L’Azione” organizzata a Conegliano presso la sempre ospitale (grazie!) parrocchia dell’Immacolata di Lourdes. Eravamo infatti oltre centoventi persone tra promotori, collaboratori, redazione, direttore e staff del giornale. Tutti con a cuore L’Azione: non tanto per il giornale in sé, ma come strumento al servizio della nostra Chiesa. Tantissimi, in particolare, i promotori: “ne avessimo noi così tanti!”, ha commentato un amico che lavora per un altro settimanale diocesano. Una schiera di volontari che si prende cura della raccolta di abbonamenti e della diffusione del giornale in tante delle parrocchie della diocesi. I promotori a Conegliano hanno ricevuto da Laura Ceccarini Manuela De Nadai ed Elena Botta de L’Azione la borsa con tutto il necessario per la campagna abbonamenti 2007, oltre ad un ombrello in omaggio per ringraziarli – ma certo un do- Promotori, redattori, collaboratori e direttore de L’Azione no è ancora poco – del loro impegno. Abbiamo cercato di far giungere il materiale anche alle parrocchie il cui promotore non ha potuto partecipare alla festa: se a qualcuno manca, o se qualcuno vuole cominciare ad impegnarsi come promotore proprio ora, è sufficiente telefonare al giornale allo 0438940249. Ma prima della distribuzione del kit-abbonamenti la festa aveva vissuto altre tappe importanti. Anzitutto la messa, celebrata dal direttore don Giampiero Moret. Poi l’incontro di tutti nella sala Venturin del patronato parrocchiale. «Il Vescovo – dice il direttore – aveva promesso che avrebbe cercato di venire. Ma ormai (un’occhiata all’orologio) è troppo tardi, non fa più in tempo». Tempo pochi minuti ed eccolo alla festa, il vescovo Giuseppe. Con il consueto entusiasmo ci ha salutato – «state partecipando ad una giornata rigenerante!» – ed ha elogiato il giornale. «Meritate un dieci meno», ha detto. Il meno è perché, da lettore attento, vorrebbe un’impostazione diversa per la copertina. C’è stato poi spazio anche per l’incontro della redazione con i 18 collaboratori presenti e la redazione, per confrontarci come vorremmo L’Azione: Il vescovo Giuseppe alla riunione de L’Azione un giornale attento ai problemi quotidiani della gente, alla generosità del volontariato, ai piccoli-grandi avvenimenti dei paesi e, soprattutto, delle parrocchie. Tutti assieme abbiamo applaudito i vincitori della prima edizione degli Oscar de L’Azione – li vedete qui sotto –, ma anche, come ha evidenziato dal palco il direttore, tutti i collaboratori, per il loro indispensabile servizio. E infine, un delizioso pranzo preparato dai cuochi del circolo Enars della parrocchia di Lourdes, su tavole impreziosite dalle piantine gentilmente donate dalla floricoltura Fratelli Bet di Vittorio Veneto. MIGLIOR FOTO / SANSON AMICO DE L’AZIONE/ DAL MAS Premio assegnato a MARIO SANSON:“La fotografia si presenta con una buona inquadratura dove le persone, partendo dalla mamma e il bambino in primo piano, si dispongono lungo una linea agile e vivace che rende in maniera efficace la profondità del campo fotografico e il clima gioioso e familiare della vendemmia” Premio assegnato a FRANCESCO DAL MAS: “È il più ‘longevo’ collaboratore de L’Azione. Ha iniziato a collaborare negli anni Settanta, ed è stato tra i protagonisti del confronto, talora anche aspro, sui temi del lavoro e dell’estensione dei diritti civili. Infaticabile cronista, eccezionale collettore di notizie e di relazioni 24 ore su 24. Collaboratore di diversi giornali locali e nazionali, continua a fornire a L’Azione pezzi originali che aiutano il lettore a capire come sta evolvendo la nostra società”. MIGLIOR ARTICOLO / NICASTRO E DORETTO Premio assegnato ex aequo a FRANCESCA NICASTRO: “Alla collaboratrice che nel corso dell’anno ha svolto il maggior numero di inchieste. Documentandosi con precisione certosina e senza paura di criticare i politici, pur nel rispetto dell’obbiettività giornalistica. Garantendo ogni settimana spunti e articoli per la sua zona di competenza”. Premio assegnato ex aequo a BEATRICE DORETTO: “Ad una collaboratrice fondamentale, che ha responsabilità su un’intera forania, e se ne prende carico dedicando a L’Azione il tempo che il suo lavoro e il suo figlioletto Francesco le lasciano a disposizione. Proponendo approfondimenti a cui in redazione non serve cambiare una virgola e che vanno oltre quanto scritto sullo stesso tema dai quotidiani”. dai Nostri Paesi Vittorio V. MONASTERO DI SAN GIACOMO / IL SINDACO: CHI HA FIRMATO LA CARTOLINA PRO-BROLO È STATO PRESO IN GIRO Dialogo zero sulla palestra D ialogo zero. Come due coniugi che si fronteggiano nella più bellicosa delle cause di divorzio, l’amministrazione comunale, con i suoi progetti di palestra e scuola nella zona retrostante il monastero, e la procura del monastero più il Comitato per la salvaguardia, con la sua opposizione strenua, si parlano solo attraverso gli avvocati e nei tribunali. Prossimo appuntamento al Tar del Veneto a metà dicembre. Dal divorzio dei genitori ci rimettono i figli, cioè i vittoriesi, che restano con una palestra di meno e con molte spese di più. Come quelle per la madre di tutti i progetti in questione, il piano Snozzi con la sua piazza tra le due barchesse. Che pare destinato a fini- re, lautamente pagato, nel cestino. Ma come in tanti divorzi, paradossalmente, potrebbe proprio essere la sentenza a schiarire gli orizzonti. Ma ripercorriamo le tappe del dramma in due atti “Dialogo zero”. A partire dall’antefatto: il consiglio di quartiere di San Giacomo organizza un’assemblea pubblica sul tema “L’area retrostante il monastero cistercense”. Invita tutte le parti in causa: sindaco, sovrintendenza, procura del monastero, Comitato. Unica certezza: piano Snozzi nel cestino Atto primo. Il giallo e il rifiuto Sabato 11 novembre. Conferenza stampa. Il Co- Circa 130 presenti all’incontro di lunedì 13 SE IL COMUNE PERDE AL TAR Svolta di Scottà: forse spostiamo la palestra L’area retrostante le barchesse del monastero. La palestra non verrà più costruita qui, in ogni caso «P ossiamo fare la palestra altrove, non c’è nessun problema», ha più volte ripetuto il sindaco. E non era detto col tono di una provocazione. Ma era in ogni caso una sensibile novità rispetto a sue prese di posizioni precedenti, più oltranziste. Luoghi adatti a ospitare la palestra, lo ha riconosciuto anche Scottà, ce ne mitato spontaneo (presenti Gigi Villanova, Tiziano Santucci, Franco ed Alessandro De Bastiani) annuncia che non parteciperà all’assemblea, perché i modi non sono stati concordati, perché mai prima il Consiglio aveva convocato gli interessati, perché è in corso una causa: ergo, sarebbe “inconcludente” presentarsi. Analoga scelta di assenza fa il Monastero (presente con il procuratore Alberico Sonego e gli avvocati Alessandra Cadalt e Umberto Costa). Fatto il rifiuto, il Comitato va all’attacco. Infarcendo di nuove motivazioni la propria ostilità ai progetti del Comune. Non solo perché, nella sua ricostruzione, il piano Snozzi è già costato 139 mila euro ai vittoriesi. Ma anche perché andando a pescare nel sito del comune il Comitato ha trovato le mappe originali del piano Snozzi. Con in basso, più volte, una data: settembre 2000. Il che li sono. Uno a caso? Lo ha suggerito Mario Bortolot: l’area tra via Vea e via Menarè, vicino alla materna. E allora perché incaponirsi a volere la palestra dietro il monastero? Ad esempio perché il sindaco non intende rinunciare solo «perché quattro persone dicono no». Ma attenzione: ormai non stiamo più parlando di palestra dietro il monastero. O per meglio dire, non di fronte alle barchesse. L’ultima idea di Scottà è infatti di stanziarla più a sud, verso il cimitero. Però non una palestra, bensì, «una cosa più importante del palazzetto dello sport, e quasi completamente interrata». Andasse in altra zona, la palestra invece ridurrebbe le sue dimensioni. Fino a quando il muro contro muro proseguirà? La sentenza che il Tar formulerà a dicembre – vi risparmiamo i dettagli tecnici – potrebbe non essere l’ultima. Oltretutto in parallelo corre anche la triste vicenda del vincolo cimiteriale. Ma lunedì il sindaco ha aperto uno spiraglio: «Se la sentenza sarà a noi sfavorevole valuteremo se fare ricorso… o di fare la palestra in un’altra zona». E il tono sembrava propendere per la seconda opzione. servizi a cura di Tommaso Bisagno ha fatti sobbalzare. “Ma come 2000? Se il progetto è stato commissionato nell’agosto fornito da Snozzi già ad ottobre, presentato ai vittoriesi a dicembre… ma sempre nel 2003!”. E allora si chiedono: o quel 2000 è un refuso oppure… I sospetti li lasciano nell’aria. Ma non andiamo lontano ipotizzando che il Comitato tema che dietro alla piazza tra le barchesse e alle residenze e negozi che sarebbero sorti a due passi si staglino appetiti, o ingordigie, immobiliari. Privati. Atto secondo. Che palestra volete? Lunedì 13, Filande. Il sindaco Giancarlo Scottà risponde all’invito del consiglio di quartiere. E di fronte a parte di giunta e consiglio comunale, l’imprenditore immobiliare Roberto Camerin (in veste di privato cittadino) e un altro centinaio di persone, offre la sua versione dei fatti. Ribadisce di aver raggiunto, a suo tempo, un accordo con la badessa: al monastero sarebbe andata una fascia di terreno oltre il muro di cinta dal lato del Sopra: il Comitato per la salvaguardia (da sinistra: Franco De Bastiani, Tiziano Santucci, Alessandro De Bastiani, Gigi Villanova) e gli avvocati del monastero (Umberto Costa ed Alessandra Cadalt). Sotto: Giovanni Bassetto, presidente del quartiere di San Giacomo, ed il sindaco Giancarlo Scottà durante l’assemblea di lunedì 13. brolo, e in cambio al Comune la “punta” di proprietà del monastero verso via Caviglia. Afferma inoltre il sindaco che nel 2003, quando l’accordo già si era allontanato (perché la Soprintendenza si stava muovendo verso l’imposizione del vincolo) tanto Alberico Sonego quanto il sovrintendente Guglielmo Monti, uno all’insaputa dell’altro, gli pro- posero di chiedere aiuto per risolvere la questione sangiacomese… all’architetto Snozzi. Attacca violentemente la raccolta di cartoline in difesa del brolo per “I luoghi del cuore”: «15 mila cittadini (i firmatari della cartoline, ndr) sono stati presi in giro dal Comitato», che avrebbe posto in maniera tendenziosa i termini della questione. TRASLOCO IN VISTA PER I BAMBINI DELLA “SAURO” P alestra ormai chiama scuola. Si intenderebbe realizzare entrambe assieme. Perché la scuola Sauro è un problema. Necessita di lavori, previsti nel piano opere pubbliche del triennio prossimo. “Per i restauri non basteranno i tre mesi delle vacanze estive. Quin- di sarebbe necessario trasferire i bambini”. Ma varrebbe la pena di sottoporli a questi disagi per la “scuola più vecchia della città”, posta per giunta in posizione logistica scomoda? Non è meglio fare una nuova scuola, si domanda Scottà? Ma se, tramite la bretel- Fra i due litiganti il terzo perde N ella contrapposizione tra Procura del monastero e Comitato e Comune c’è un solo sconfitto. Il consiglio di quartiere. Sconfitta che si è inflitto da sé, con la conduzione dell’incontro di lunedì. Dapprima con il presidente Giovanni Bassetto che ha così riferito le motivazioni che il Comitato aveva dato della sua assenza: “Ha detto che la riunione è organizzata male” e “che è tempo perso venire qui a parlare con voi”. Parole un po- co distorte. Secondo e peggiore autogol, quello del vicepresidente di quartiere Antonio Dal Bo’. In merito agli assenti, cioè al Comitato: “Mio nonno (in realtà il poeta Ezra Pound, ndr) diceva che quando uno non si presenta a difendere le proprie idee, o vale poco lui o valgono poco le sue idee. Probabilmente in questo caso sono vere entrambe le cose”. Successivamente nella serata, in merito alla serie La scuola elementare Sauro la, piazza Fiume venisse alleggerita dal traffico, la posizione logistica ritornerebbe ad essere buona. di contrasti legali tra Comune e Monastero, ancora Dal Bo’: “Le monache hanno fatto voto di povertà, ma per fare i ricorsi ci vogliono i soldi. Allora questo male si accorda con il loro voto”. Non il massimo del buon gusto, eh? Tanto più che sono stati proprio Bassetto e Dal Bo’ a fare da moderatori della serata di lunedì. Col senno di poi risulta allora comprensibile, almeno da questo punto di vista, la scelta di Comitato e Procuratore di non presentarsi. e L’AZiON Vittorio Veneto SANTI PIETRO E PAOLO AVVIA LA RIFLESSIONE IL VESCOVO: SPERO CHE ALTRI SI ISPIRINO A VOI Una parrocchia di famiglie S anti Pietro e Paolo parrocchia di famiglie. E sul tema della famiglia il consiglio pastorale parrocchiale, dopo aver ponderato alternative, vuole spingere tutta la comunità ad un confronto. Lo avvia in una forma inconsueta: l’appuntamento di “Le famiglie si incontrano” fissato per sabato 18 alle 17 al patronato La Tenda. Che partendo dal sottotitolo assegnato, “La parrocchia, comunità di famiglie, capace di ascoltare le voci di ogni famiglia” si propone di muovere i primi passi verso obiettivi ampi ed ambiziosi: “cono- scere, ascoltare le famiglie; aiutarle a incontrare altre famiglie e sentirsi parte della parrocchia, comunità di famiglia; aiutare le famiglie ad ascoltare i propri figli e ad essere catechiste per loro; aiutare le famiglie ad ascoltare la diversità”. Ugualmente ad ampio raggio è l’estensione del- l’invito: “a tutti coloro che hanno a cuore la vita delle nostre famiIl logo dell’iniziativa glie”. Famiglie sempre più fragili ma anche sempre tanto importanti; ed allora, come sottolinea Piergianna Carnelos per il consiglio pastorale, “proprio perché la famiglia ha un ruolo centrale nella nostra vita, vogliamo scommettere su di essa e desideriamo proporre un appuntamento per iniziare insie- LA PARROCCHIA È ONLINE Grazie, Campo! G iovane, carino, aggiornato. Non stiamo parlando dello webmaster qui a destra ritratto, ma del sito: www.sspietroepaoloonline.it, lo spazio ufficiale su internet della parrocchia di Santi Pietro e Paolo. Frutto della competenza e della dedizione di Federico Campodall’Orto, a tutti noto come “Campo”. Sito giovane perché da poche settimane online, tanto che ancora si vengono completando le sue sezioni. La più ricca è quella dei giovani, cioè il gruppo FLAMINIO È nata l’associazione degli ex animatori; ma ci sono anche la storia della parrocchia, i gruppi che la vivacizzano, le iniziative, i personaggi... Sito carino perché la grafica è curata e le immagini abbondano. Con il rovescio della medaglia che chi ha una connessione lenta fa fatica. Sito aggiornato perché le iniziative parrocchiali sono aggiornate come nel foglietto e nel giornalino di Santi Pietro e Paolo, scaricabili, o presto scaricabili, dal sito. Diventano così più faci- li, ad esempio, i contatti della parrocchia con la “sua” suor Carmelita, che dalla casa Mater Dei si è trasferita ad agosto in Kenya. SSPP diventa così la prima parrocchia cittadina ad avere un sito vero e proprio e autonomo. In www.carpesica.it c’è una sezione dedicata alla parrocchia, mentre http://parrocchiasandrea.supereva.it sembra essere stato abbandonato. (TB) FESTA DI FEDE PER LA MADONNA DELLA SALUTE “I l glorioso Flaminio è parte di te!”. È sotto questo slogan che sono chiamati a raccolta per sabato 18 alle 11 nella sede del liceo classico ex alunni, professori, genitori e personale di classico, scientifico e itis “Flaminio”. Sabato 18 infatti muoverà i primi passi la neocostituita Associazione Flaminio, che punta a raccogliere gli ex flaminiani di tutte le età per attività ricreative e culturali, nel nome degli anni condivisi sui banchi di scuola. A centinaia sono partiti gli inviti, rilanciati col passaparola della posta elettronica. L’incontro di sabato servirà a definire insieme i primi progetti. Per informazioni: [email protected]. S iamo alla settimana centrale dei festeggiamenti della Madonna della Salute a Costa. Il concerto di sabato sera, alle 20.30 nella chiesa di San Giuseppe, eseguito dalle corali Ave Plavis di Ponte della Priula e San Bartolomeo di Camino (nella foto) “esalterà Maria nelle vibranti note musicali”. Domenica 19 alle 10 sarà dato “Un tocco di colore verso il santuario” grazie all’omonima esposizione, sulle scalinate che salgono alla Madonna della Salute, dei disegni dei bambini delle scuole elementari di Costa, mentre alle 14.30 farà tappa il Ludobus con giochi per tutti. Lunedì 20 alle 20 si terrà la processione con le fiaccole come da tradizione. Martedì 21, solennità della Madonna della Salute, il Vescovo celebrerà l’eucaristia alle 16; qualche minuto prima, però, taglierà, alla presenza delle autorità, il nastro dell’asfaltatura di via Madonna della Salute realizzata dal Gruppo ricreativo parrocchiale per il tratto di propria proprietà. Giovedì 23 alle 15 ci sarà la celebrazione per e con il seminario, mentre venerdì 24 sarà “Giornata per la sofferenza” con la celebrazione alle 15 curata dal cappellano dell’ospedale don Federico De Bianchi. Conclusione domenica 26 con la messa delle 10.30 animata dalla corale di San Zenone degli Ezzelini. me un cammino di conoscenza e di confronto”. Il plauso del vescovo Giuseppe Porre l’accento sulla famiglia non poteva che riscuotere il plauso del vescovo Giuseppe, che fa del sostegno alla famiglia la sua bandiera. E infatti monsignor Zenti, in una lettera aperta inviata alla parrocchia pubblicata sul giornalino “Parrocchia nuova” di fine ottobre, così scrive: “Mi piacerebbe da morire parlare con voi approfonditamente di questo tema (...) Partecipando direte, che ci siete; che siete contente di essere famiglia; che state impegnandovi al meglio di voi stessi perché i valori intramontabili dell’essere famiglia siano trasmessi anche nell’oggi; e che è bello soprattutto oggi essere famiglia nel Signore. Auspico che altre parrocchie o unità pastorali si ispirino a questa vostra provvidenziale iniziativa”. Domenica 19 novembre 2006 25 CIF: Chiamulera Zucchermaglio spiega come mangiar sano H a preso il via giovedì 16 il ciclo di tre incontri proposti dal Centro italiano femminile di Vittorio Veneto sul tema “Corretta igiene alimentare” e tenuti dalla dietista dell’ospedale di Conegliano Patrizia Chiamulera Zucchermaglio. Prossimi appuntamenti: martedì 21 per trattare “Le linee guida dell’alimentazione”, giovedì 7 dicembre per trattare “La corretta alimentazione per l’osteoporosi, calcio e colesterolo”. Gli incontri si svolgono alle 15 alle ex scuole elementari di Costa. CEIS: Formazione su disagio psichico e tossicodipendenza I l Ceis di Belluno sta svolgendo nella sede all’ex convento dei Carmelitani a Vittorio Veneto un ciclo di formazione sui temi della tossicodipendenza e del disagio psichico. Quattro gli appuntamenti ancora in programma, tutti alle 20.30: mercoledì 22 Michela Frezza dell’Ulss 7 tratterà “La rete dei servizi”; mercoledì 29 lo psichiatra Tiberio Monari interverrà su “La comorbilità psichiatrica del tossicodipendente”; la dottoressa Sponga del Ceis il 6 dicembre parlerà de “Il trattamento del tossicodipendente in comunità di recupero” e il 13 dicembre de “Il disagio psichico”. Informazioni: 0437950895, [email protected]. COLLEGIO SAN GIUSEPPE: Concerto di Santa Cecilia S abato 25, alle 20.45 nella sala concerti del collegio San Giuseppe a Ceneda, si terrà il “Concerto di Santa Cecilia” con la partecipazione della scuola di musica del San Giuseppe, dell’istituto musicale Benedetti Michelangeli di Conegliano e della scuola di musica Felet di Cordignano. Ingresso libero. 26 I volontari in parrocchia ed il nascente Gas Fregona equa e solidale F regona è amica del commercio equo e solidale. Le ultime settimane rinforzano un’attitudine già affermata: tanti fregonesi volentieri fanno acquisti con coscienza, scegliendo quanto è stato prodotto nel rispetto dell’ambiente e commerciato nel rispetto dei lavoratori. Ed è pure buono. Il caffè a fine messa Da tre anni sui foglietti parrocchiali di Fregona viene inserita una nota: alla fine delle messe sarà presente il banchetto del “mercato equo e solidale”. Dietro questo nome stanno circa sette giovani, tutti men che ventunenni. «Siamo presenti ogni primo fine settimana del mese a Fregona, al termine della messa prefestiva e di quelle domenicali - spiega Ivan Maso, che dei giovanissimi è il coordinatore -. La seconda domenica del mese C orsa degli industriali per Villa Papadopoli. Quattro gruppi imprenditoriali, tra cui uno italo americano, parteciperanno all’asta per il complesso di Ceneda, prevista con l’anno nuovo. Ne ha discusso, giovedì scorso, il consiglio di quartiere. All’assemblea è inter venuto, proprio per annunciare asta e partecipanti, il sindaco Scottà. Ha annunciato che l’acquirente finanzierà alcune importanti opere pubbliche cittadine. Cin- invece siamo a Sonego, per la messa delle 10». Come è nata l’iniziativa? «Abbiamo cominciato quasi per gioco, tramite una compaesana, Alessandra Bottega, che lavora presso il negozio del commercio equo “Armadillo” a Conegliano. Ancora adesso passiamo attraverso lei: facciamo gli ordini a Conegliano e lei ci porta la merce». Ai fregonese Maso e amici propongono caffè, cioccolato, tè, tisane, biscotti, tutti ad “alta dignità”. Con quali esiti? «Rispondono bene. Ormai quasi tutti conoscono il commercio equo, e ci sono i clienti fissi». que consiglieri su sette hanno votato a favore dell’asta mentre la presidente Marilena Perin si è astenuta. Assente il consigliere Adriana Paolucci. Le maggiori discussioni hanno riguardato la biblioteca. Il Sindaco ha spiegato che «se non la inseriamo tra gli immobili in vendita il prezzo calerà». Non diventerà la casa di qualcuno, ha comunque avvertito Scottà, rassicurando quanti hanno chiesto che l’edificio resti a uso pubblico. Francesca Gallo CENEDA Quattro pretendenti per villa Papadopoli VENERDÌ 17 Alle 18.30 presso la biblioteca di Ceneda il professor Mario Ulliana presenta gli atti del convegno “Ceneda e Serravalle in età veneziana (1337-1797)”. Organizza il Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche. Alle 21.30 al Bar Duomo serata musicale con Alberto Negroni Trio (jazz, bossa nova e intrattenimento). SABATO 18 Si svolge oggi al collegio San Giuseppe il corso di arte floreale per la liturgia. Due possibilità: dalle 9 alle 11.30, oppure dalle 14.30 alle 17. Infor- e L’AZiON neto Vittoriese / Vittorio Ve Domenica 19 novembre 2006 prati direttamente dall’agricoltore o dal produttore anzichè attraverso le multinazionali della grande distribuzione. Associandosi in un Gas è possibile acquistare all’ingrosso, da chi a privati non vende, e magari anche di ottenere prezzi bassi, anche se non è questa la priorità numero uno. Il Gas, dicono i promotori, è un modo per provare a cambiare il mondo - ed i suoi meccanismi economici portatori di disuguaglianze- attraverso il carrello della spesa. All’incontro parteciperà Carlo, uno dei soci del già avviato Gas di Treviso, per spiegare come mettersi in moto. Barbara,fregonese equa e solidale Sonego accende il gas Venerdì 17 alle 20.45 presso il circolo di Sonego si terrà un incontro pubblico verso la costituzione di un Gas, un gruppo di acquisto solidale. Significa che più persone che acquistano insieme alcuni prodotti, tenendo la solidarietà come criterio guida nella scelta. E quindi: prodotti del commercio equo, prodotti biologici, prodotti locali piuttosto che trasportati per migliaia di chilometri ed altrettante polveri sottili. Com- S Infine, se si parla di Fregona e di commercio equo, non si può non citare Barbara De Luca, figlia del sindaco e madre di famiglia, morta venerdì 15 settembre. Barbara era stata infatti una delle fondatrici del gruppo del commercio equo e solidale di Vittorio Veneto, che dieci anni fa era un embrione ed ora è una solida realtà. È anche per questo aspetto del suo multiforme impegno sociale che a Barbara è stato assegnato il premio Civilitas alla memoria. Tommaso Bisagno CENTRO abato 18 pomeriggio e domenica 19 i soci del “Leo Club” di Vittorio Veneto distribuiranno lungo il Viale della Vittoria piccoli pandoro per raccogliere fondi per l’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro). Oltre al pandorino, è possibile offrire un contributo attraverso una donazione on-line con carta di credito direttamente sul sito www.leopeairc.it, oppure con versamento bancario sul conto corrente intestato a Progetto “Leo per Airc” Ignazio Anglani – Banca Popolare di Novara, sede di Bari – C/C 20701, oppure ancora tramite bollettino postale sul ccp 30 72 72 intestato ad Airc, specificando la causale “Progetto Leo per Airc”. Il service è un’iniziativa a livello nazionale a cui partecipano 5 mila ragazzi dei Leo Club, l’associazione giovanile del Lions composta da ragazzi tra i 12 ed i 30 anni. Isabella Mariotto I giovani del Leo raccolgono fondi contro il cancro mazioni: 3347548232. Alle 20.45 al teatro Da Ponte per la stagione di musica e danza concerto con l’ oOrchestra filarmonica marchigiana. Con Christopher Franklin, direttore e Leonora Armellini, pianoforte. Alle 21 al patronato Costantini di Ceneda va in scena "La buona novella" di Fabrizio De Andrè con Alberto Cantone e un gruppo di musicisti e coristi (nella foto) legati alla parrocchia di Carpesica. Prenotazioni: 0438 402549, [email protected] MARTEDÌ 21 Alle 21 in biblioteca per la rassegna di cinema a- stratto e di animazione Kinoradar, proiezione di una selezione dei migliori corti presentati al festival Abstracta con intervento musicale del chitarrista vittoriese Marco De Biasi. GIOVEDÌ 23 Alle 20.30 alla biblioteca civica per il ciclo: “Alzheimer: che fare?” conferenza su: “Il malato: i disturbi del comportamento nelle demenze e le tecniche riabilitative”. Relatrice la geriatra Luisa Cirilli. Il bisogno di amare nell’arco della vita” è il titolo della relazione che la ginecologa e sessuologa Alessandra Graziottin terrà alle 21 al teatro Da Ponte di Serravalle, invitata dal Comune e col sostegno del Soroptimist di Vittorio Veneto e Conegliano. Nell’occasione verranno raccolte offerte per l’“East Bandra Community Centre” in India. Farmacia di turno : Centro, via Brandolini tel. 0438 -53198 COLLE UMBERTO: la vita di Gesù ripercorsa attraverso la musica sacra “I l viaggio di Gesù" è il titolo del Concerto di Santa Cecilia organizzato per domenica 19 novembre alle 16 presso la chiesa parrocchiale di Colle Umberto. Sarà presente, all’appuntamento curato dalla Pro loco, l’ensemble “Spazioquinto” che proporrà un itinerario inerente i momenti salienti della vita di Cristo con brani musicali sacri. Quattordici saranno i quadri presentanti dall’Annunciazione, con il “Gabriel’s message” composto da un anonimo inglese, fino alla gloria di Maria fatta musica dal “Rose among thorns” di Morricone. Spazio anche a brani dei “nostri” Giuliano Pavan e Giorgio Susana. Esecutori e interpreti saranno Elvira Cadorin (voce), Ermanno Giacomel (flauto), Giuliano Pavan (viola), Placido Sanson (violoncello), Denis Biason (chitarra) e Giorgio Susana (pianoforte). Ingresso libero. COLLE - SAN MARTINO - MENARÈ: trittico di incontri per genitori “A scoltiamoci - Ascoltiamolo” è il titolo degli incontri che l’unità pastorale di San Martino, Colle Umberto e Menarè organizza per le famiglie. Il primo appuntamento è per domenica 19 novembre alle 9 presso la parrocchia di Colle Umberto. Il programma prevede un incontro con genitori e figli in cui il confronto diventa motivo di crescita. Alle 11 la mattinata si concluderà con la messa. Ai bambini e ragazzi di ogni età verrà proposta contemporaneamente dagli educatori un’attività parallela. I successivi incontri si terranno domenica 21 gennaio e domenica 25 marzo. In particolare sono invitate le famiglie che hanno battezzato i loro figli nel 2005. SAN MARTINO : in preghiera per Luca Martorel, futuro diacono V enerdì 17 novembre alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di San Martino di Colle Umberto si terrà un incontro di preghiera in preparazione all’ordinazione diaconale di Luca Martorel. Ragazzi, giovani e l’intera comunità nella quale il futuro diacono è nato e cresciuto sono invitati all’appuntamento. SARMEDE: letture animate con sciacalli, falchi e leopardi A ppuntamento a Sarmede anche questo fine settimana per i laboratori legati alla Mostra dell’Illustrazione per l’infanzia. Presso la sede della mostra continuano le letture animate: sabato 18 con “Lo sciacallo e il falco del deserto e altre storie” alle ore 14.30 (per bambini dai 4 ai 6 anni) e alle 16 (dai 7 ai 10 anni), domenica 19 con “Le noci del Leopardo e altre storie” alle ore 10 (dai 4 ai 6 anni) e alle 11.30 (dai 7 ai 10 anni). Ricordiamo inoltre il laboratorio di illustrazione “Nero su Bianco…e un solo colore” , condotto dalla illustratrice Roberta Angeletti, per insegnanti, educatori ed aspiranti disegnatori. Il costo è di euro 95, per le due giornate di sabato 18 e domenica 19 novembre. CAPPELLA / NOZZE D’ORO Angelo Zanette e Teresa Da Ros di Cappella Maggiore l 17 novembre 2006, Angelo e Teresa festeggiano il loro 50º anno di matrimonio circondati dai figli Renata, Antonia, Marisa e Gianantonio, da nuora, generi e nipoti che augurano loro ancora tanti anni di vita serena insieme. I e L’AZiON Vallata FOLLINA / ALL’EX SAN GIUSEPPE Prima gli anziani poi il museo! I l “no” ad un museo della Grande Guerra in una parte dell’ala sud dell’ex Collegio San Giuseppe è riuscito a mettere d’accordo praticamente tutto l’arco costituzionale. Da destra a sinistra, i rappresentanti di quasi tutti i gruppi politici attivi a Follina hanno sottoscritto un documento in cui si chiede al sindaco Marcello Tomasi di non proseguire nell’intento di realizzare un museo nell’ex Collegio (che è di proprietà comunale) e di accogliere la richiesta del consiglio di amministrazione della casa di riposo di destinare quegli spazi a un ampliamento della struttura per anziani. Firmato: Alleanza nazionale (coordinamento di collegio), Lega nord (sezione Follina), Forza Italia (sezione locale), Civica per Follina, Marca Civica (responsabile provinciale), Progetto Insieme, Margherita e Rifondazione. Tra i partiti maggiori mancano i Ds, capitanati dall’ex sindaco Renzo Tonin. I maligni ci hanno visto una conferma del sostegno di Tonin a Tomasi. Hanno invece sottoscritto l’appello le forze politiche di centrodestra verso cui è orientata la maggioranza. Il clima del dibattito comunque non è dei più sereni. Nei mesi scorsi le minoranze hanno raccolto firme per richiedere l’indizione di un referendum popolare. In breve tempo ne hanno raccolte 700 presentandone in Comune solo 491 (il minimo richiesto è di 320). Su questa iniziativa sono intervenuti i carabinieri, al fine di verificare la conformità di una ventina delle 491 firme. Sta di fatto che il referndum, qualsiasi sarà l’esito delle indagini, non si farà perché manca un regolamento che ne nor- mi l’effettuazione. Questa decisione è stata presa dalla giunta in seguito a un parere espresso da una commissione composta da segretari comunali. Oltre al museo, Tomasi intende realizzare anche spazi per associazioni. L’area interessata da questo primo stralcio di restauro è di 780 metriquadrati (su un totale di 1.800). Per l’intervento il Comune ha ottenuto un contributo di 800.000 mila euro dalla Regione. Il resto della spesa, circa 200.000 euro, dovrà metterli il Comune stesso. Domenica 19 novembre 2006 LE RAGIONI DEL SINDACO I motivi che lo inducono a non muoversi dalla propria decisione Tomasi li ha illustrati in una lettera inviati ai cittadini a inizio settembre: - il contributo di 800.000 euro, vincolato alla realizzazione di spazi museali-espositivi e per associazioni, offre un’occasione unica per recuperare almeno una parte dell’edificio oggi inagibile; - oltre un piccolo museo della Grande Guerra e/o della lana, gli spazi serviranno per uffici di promozione turistica, scuola di musica, fiere promozionali di prodotti locali, associazioni; - non è giusto che sia il Comune di Follina a sobbarcarsi le spese di ampliamento della casa di riposo che ospita solo 16 anziani follinesi su 60 ospiti. LE RAGIONI DEI CONTRARI Q uali sono le motivazioni del vasto comitato per il “no” al museo? Vediamole: - le vere urgenti necessità del territorio sono i servizi alla persona, come poliambulatori e centro diurno; - il consiglio della casa di riposo, struttura che reinveste tutti gli utili in miglioramento dei servizi alla per- sona, chiede da tempo spazi per avviare questi servizi; - la casa di riposo è una preziosa risorsa per Follina e pratica uno sconto del 10 per cento sulla retta per i cittadini follinesi; - Follina già dispone di uno spazio destinato a museo: si tratta del maglio Bottarel che giace inutilizzato; - non regge neppure l’idea di portare nell’ala sud l’Ufficio turistico e di realizzare stanze per le associazioni: il primo sta benessimo nello stabile della Società di Mutuo Soccorso, mentre tutte le associazioni hanno già una loro sede; - il museo non era nel programma elettorale di Tomasi. 27 CISON: A Castelbrando “Note per Cernobyl” D omenica 19 novembre alle 17.30 il Comitato Cernobyl organizza a Castelbrando il concerto “Note per Cernobyl”. Si esibiscono insegnanti e allievi della scuola di musica dell’istituto musicale “Corelli” di Vittorio Veneto: Massimo Zemolin (chitarra), Enrica Bacchia (canto), Luca Carrara (percossioni) e con la partecipazione di Mariano Saccol (fisarmonica). Biglietto unico di ingresso: 7 euro. CISON: Serata... sulle nuvole V enerdì 17 novembre alle 20.45 al teatro La Loggia di Cison di Valmarino Damiano Zanocco presenta il volume “Sulle nuvole” (Antiga Edizioni) con proiezione di immagini e video. Il libro è un atlante fotografico completo di 500 immagini a colori, in cui sono descritte tutte le nuvole classificate, con un’ampia sezione dedicata allo studio delle nubi in previsione dei fenomeni atmosferici e una sezione dedicata al volo con mezzi privi di motore. Entrata libera. 28 MORIAGO / PERGENTINO BREDA Il sindaco degli alberi D’ estate, passando per Moriago, capita di vedere il sindaco Pergentino Breda annaffiare i roseti delle aiuole. «È una passione che nasce da bambino, poi mantenuta e accresciuta da adulto: nel mio lavoro di dirigente mi sono sempre occupato di piante» racconta Breda. E da sindaco, il più anziano oggi della provincia di Treviso, questa passione non è venuta meno. Qualche anno fa Breda ha fatto approvare dal consiglio comunale un regolamento per la tutela dei gelsi: quelli presenti nel territorio comunale sono tutti inventariati e sottoposti a vincolo. «La gente ha ripreso a interessarsi a questa pianta, che è anche ornamentale. L’altro giorno un signore mi ha fermato S ono passati 25 anni da quando don Dino Milanese, fresco di nomina a Barbisano, si mise in testa di fondare una corale per animare la liturgia. Quella scelta si è rivelata una bella intuizione anche dal punto di vista culturale se ora la Corale Barbisano si appresta a celebrare il suo 25º di fondazione con un concerto e con la presentazione del suo primo cd. Domenica 26 novembre, alle 17 nella chiesa del paese, la Corale presenta uno spettacolo vero e proprio, con voce recitante e musica corale e strumentale. Intervengono Monica Stella voce recitante, Tullia Larese Roia all’arpa, Francesco Zampieri al violino, Alberto Cenedese al violoncello, Il sindaco Pergentino Breda all’Isola dei Morti. Sotto: uno dei gelsi avvelenati lo scorso agosto. dotto un articolo che vieta la messa a dimora di nuovi vigneti e di nuove coltivazioni arboree da frutto nei Palù. È contro il buon senso mettere viti nei campi chiusi bonificati dai benedettini. Pensi solo alle conseguenze nefaste dei fitofarmaci su flora e fauna!». Breda è anche consapevole che di gente disponibile a fare manutenzione ambientale ce n’è poca. Per questo ha chiesto un aiuto alla Regione e al Corpo forestale per opere di pulizia dei boschi cedui costituiti da alberature autoctone ai bordi dei campi, e per il ripristino degli scoli perimetrali. Bagolari all’Isola dei Morti Una delle ultime intemerate “ambientali” di Breda è contro un produttore vitivinicolo che ha piantato viti nei Palù. «Nel nostro regolamento di Polizia rurale abbiamo intro- Insieme ai Palù, l’Isola dei Morti è l’altra eccellenza ambientale di Moriago. Da anni il sindaco sta bussando a tutte le porte per ottenere i fondi necessari a contrastare l’erosione operata dal Piave. Ma si è anche dato da fare per la salvaguardia del bosco. «Il Corpo forestale realizza gli interventi di manutenzione. Comune, Alpini e Pro loco mettono a dimora ogni anno piante di celtis australis – volgarmente dette spaccasassi o bagolari – le cui radici vanno sotto i sassi fino a trovare l’acqua e il limo per l’alimentazione». Breda vorrebbe continuare nel “viaggio d’istruzione”. Ma lo chiamano dal Comune: qualcuno ha spanto liquami in un campo. La battaglia per l’ambiente continua. Federico Citron di Lorenzo VillaBARBISANO certo Santa Catenova alla fisarrina, giunto monica, Rinalalla XVI edido Padoin al zione. Un flauto traverso disco che e Simone Lucoglie il cangeli alle sentimento percussioni. del sacro, Dirige il maecon brani stro della Corale Barbisano Fabrizio Pe- che echeggiano a luoghi, tempi e culture differenti. rone. La Corale Barbisano è “Sulle ali del sacro” è il titolo del lavoro prepara- nata nel 1981 e, oltre ad ato per il tradizionale con- nimare le celebrazioni li- turgiche, svolge un’intensa attività concertistica collaborando anche con alcuni complessi strumentali, proponendo un repertorio che spazia dalla musica sacra alla tradizione popolare italiana ed estera. Da diversi anni la corale organizza anche corsi di canto per bambini delle elementari con lo scopo di diffondere la passione per il canto corale tra i più piccoli. per strada e mi ha chiesto se era il momento di potare il gelso. Gli ho detto di no, i gelsi si potano a maggio!». Lungo i viali che portano all’Isola dei Morti Breda ha fatto piantumare 220 piante ad alto fusto, una ogni bambino nato tra il 2002 e il 2005. «In questi giorni i dipendenti comunali stanno collocando su ogni albero una targa con il nome di un bambino». In via Montello è stata anche realizzata un’area verde con alberi e panchina, a ricordo di Claudio Lava, 25 anni, e la fidanzata Alessandra Menegon, 20 anni, tragicamente scomparsi a Calais nell’ottobre 2004. Non poteva mancare la “Festa degli alberi” per gli scolari: da anni viene celebrata insieme a Sernaglia su iniziativa del circolo lo- cale di Legambiente. «Pian piano la gente sta riscoprendo l’importanza dell’ambiente – afferma Breda – ma c’è ancora molto da fare. Continuano a verificarsi atti di vandalismo come l’abbattimento di piante ad alto fusto all’interno dei Palù». O come l’avvelenamento di piante di gelso avvenuto lo scorso agosto in via Croce. Il sindaco ha deciso di trasformare quei due gelsi in un “monumento alla memoria” e ha fatto apporre una targa che ricorda l’atto vandalico. Via i vigneti dai Palù! Concerto e cd per i 25 anni del coro BARBISANO: Per Santa Caterina dolci, teatro e marcia I e L’AZiON Quartier del Piave Domenica 19 novembre 2006 niziano domenica 19 i festeggiamenti di Santa Caterina a Barbisano promossi dal Gruppo giovani. Alle 14.30 tradizionale gara dolci, alle 16 il Collettivo di ricerca teatrale di Vittorio Veneto propone lo spettacolo “Angiolina e Angiolino”; alle 17.30 giochi e intrattenimento per grandi e piccini. Sarà attivo il mercatino della solidarietà. Tutte le iniziative si tengono alle ex scuole elementari. Domenica 26 novembre si terrà l’attesa marcia non competitiva di Santa Caterina promossa dal gruppo marciatori “Allegria”. Tre le possibilità: 6,12 e 19 chilometri. Partenza alle 9 dagli impianti sportivi di Barbisano. PIEVE: Adolescenti, disagio psicologico, disturbi alimentari M ercoledì 22 novembre, alle 20.30 nell’aula magna della scuola media Toniolo di Pieve di Soligo, Paola Miotto e Antonella Restaneo sono le relatrici di un convegno su “Saper leggere il disagio psicologico attraverso comportamenti alimentari disturbati”. Organizzano il Comune e l’Istituto comprensivo. COL S. MARTINO: La comunicazione nelle relazioni familiari C on l’incontro di giovedì 23 novembre si conclude il ciclo di approfondimento per genitori sul tema “La comunicazione nelle relazioni familiari” promosso dal Comune di Farra. Alle 20.30, nella sala parrocchiale di Col San Martino, Franco Santamaria (docente Università di Trieste) propone una riflessione su “Educare oggi”. COL S. MARTINO: Un testimone racconta la situazione in Libano I l Comune di Farra di Soligo, per la rassegna “Dentro la storia”, propone una serata su “Libano: effetti di una guerra sulla popolazione”. Appuntamento mercoledì 22 novembre nell’aula magna della scuola media di Col San Martino. Testimonianza di Carlo Poma, volontario in una missione umanitaria. COL S. MARTINO: Follador confermato presidente della Pro loco A lberto Follador è stato confermato presidente della Pro loco di Col San Martino, dopo il primo mandato 2003-2006. Vicepresidente è Domenico Balliana e tesoriere Emanuel Pederiva. FALZÈ: Concerto in chiesa S abato 18 novembre, alle 20 nella chiesa parrocchiale di Falzè di Piave, si tiene un concerto a conclusione dei festeggiamenti del patrono san Martino. Intervengono la Corale Zumellese di Mel, la Corale Santa Maria Assunta di Pieve e il Coro interparrocchiale di Falzè. MORIAGO: Attraverso le foto la Moriago del tempo passato “C ’era una volta... Moriago” è il titolo della mostra fotografica che viene inaugurata il 25 novembre, alle 17, nel municipio di Moriago della Battaglia. L’esposizione, che rimane aperta fino al 10 dicembre, propone foto di avvenimenti, persone, abitudini e tradizioni del passato. Organizza l’Amministrazione comunale. SERNAGLIA: Sante Rossetto presenta il suo ultimo libro V enerdì 24 novembre, alle 20.45, lo scrittore e giornalista Sante Rossetto presenta al pubblico il suo libro “Le stagioni perdute” (Piazza Editore) nella sala comunale di Sernaglia della Battaglia. Organizzano l’assessorato alla Cultura e la Biblioteca di Sernaglia. e L’AZiON Conegliano Quartier del Piave / INAUGURAZIONE COL VESCOVO Don Francesco commosso per il nuovo asilo nido C on un nodo alla gola don Francesco Casagrande ha aperto, la sera di martedì 14 novembre, la cerimonia di inaugurazione dell’asilo nido integrato parrocchiale “Il mio nido” di Solighetto. Travolto più volte dalla commozione, don Francesco ha ripercorso la strada che ha portato alla realizzazione della struttura, che oggi vede occupati tutti e 29 i posti disponibili. Ha ricordato il brutto 2002, anno di partenza delle suore Giuseppine dalla materna. Seguirono forti tenten- namenti, anche l’idea di mollare tutto e cedere la gestione al Comune. Poi venne «il colpo di pazzia», la decisione non solo di mantenere la materna ma di realizzare il nido, per rispondere alle richieste educative di tanti giovani genitori. «Quando arrivò il vescovo Zenti gli dissi se dovevo continuare o fermarmi – ha ricordato don Francesco –. Lui mi chiese quan- L’ADDIO A CARLO DAL ZOTTO “Lascialo andare per le tue montagne” P urtroppo, ancora una volta, “Signore delle cime, un nostro amico hai chiesto alla montagna...”: Carletto caffè, impiegato, alpino, fondatore, cantore per alcuni anni e, in seguito, segretario organizzativo del CoroCastel, ragioniere, amante della montagna, fino a perdesi in essa, non c’è più. Proprio alcuni giorni prima della sua morte, passando di fronte a casa mia, mentre la sua cagnetta si intratteneva rumorosamente con le mie, mi raccontava della sua gioia di poter andare su in alto, tra le rocce. Ho conosciuto Carlo diversi anni fa, quando il suo ufficio era un por- to di mare per clienti, amici, cantori e per tutta l’attività legata al CoroCastel, tanto che io ci andavo tanto volentieri proprio per gli incontri, sempre gioiosi e interessanti, che si potevano realizzare sotto la sua regia. Di grande aiuto nell’organizzazione quale segretario, non è mai mancato alle riunioni dell’Asac provinciale, dove a fine incontro allietava con barzellette e racconti ameni i convenuti che attorno a lui facevano combriccola. Don Francesco Casagrande con il vescovo. Sotto: i genitori con i bimbi del nido. ti anni avevo e come stavo di salute. Ascoltata la risposta mi disse: “Continua con entusiasmo e fede”». Ci sono voluti due anni di lavori, una spesa ingente – coperta in parte da un contributo regionale ottenuto grazie all’interessamento dell’ex assessore Antonio Padoin – e tante notti insonni per le preoccupazioni, ma alla fine il nido è stato concluso e aperto, con successo, lo scorso settembre. Oltre ad autorità civili e La morte, ogni morte, specie se improvvisa, interroga parenti, amici, conoscenti sul perché, sul vuoto lasciato che ognuno cerca di riempire con un fatto, un ricordo – come nel mio caso – di condivisione di amicizia e di passione per il canto e per i cori. Penso che il suo animo buono, la sua generosità, la sua fede – più di qualche volta ci siamo incontrati alla messa serale in Duomo – abbiano un valore anche di fronte al Signore, al cui indirizzo gli amici coristi con animo commosso hanno dedicato durante la messa la preghiera di Bepi De Marzi, che sembra scritta apposta per lui: “ma ti preghiamo, su nel paradiso, lascialo andare per le tue montagne!”. Camillo De Biasi al presidente provinciale Fism Lino Armellin, alla cerimonia ha preso parte anche il vescovo Giuseppe. Lo abbiamo visto particolarmente a proprio agio tra i bambini. Ha fatto sorridere le centinaia di genitori intervenuti, ricordando le sue esperienze di asilo: «Mia mamma portava me e mia sorella all’asilo in bicicletta, uno davanti e l’altra dietro. Sapeste quanto ho pianto, per questo capisco quelli di voi che ora hanno le lacrime agli occhi: piangevo perché la suora mi separava dalle bambine e io conoscevo solo mia sorella Anna. Vedete, però, il piangere all’asilo è una condizione per diventare vescovi, per i maschietti, e madri badesse, per le bambine». Dopo queste vivaci battute iniziali, il Vescovo ha ribadito l’importanza della nuova struttura educativa e ha sottolineato il coraggio di don Francesco: «Se non l’avessi già fatto, lo nominerei monsignore!». La festa si è conclusa sulle note dell’Inno di Mameli eseguito da grandi e piccoli. Una nuova pagina di storia di Solighetto si è così felicemente aperta. (FC) VENERDÌ 17 Alle 10, all’oratorio dell’Assunta, inizia oggi, per terminare domenica 26 novembre, Fantasie natalizie, mostra di addobbi natalizi, decoupage e oggettistica di Anna Rosa Basile. La mostra seguirà i seguenti orari: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 nei feriali, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30 il sabato e la domenica. Ingresso libero. DOMENICA 19 Alle 11, al ridotto del teatro Accademia, Concerto aperitivo con musiche di Mozart. Ingresso 7 euro interi, 5 ridotti. Alle 14.30, all’oratorio di Parè, grande castagnata per tutti. Ingresso libero. Alle 16, all’auditorium Dina Orsi, rassegna di spettacoli per famiglie Il teatro che Domenica 19 novembre 2006 29 CONSORZIO PRO LOCO: “A ciamàr panevìn”, nuovo libro I l professor Enrico Dall’Anese si schernisce dicendo che non di un libro, ma di un opuscoletto si trattava. Al di là delle questioni nominalistiche, “A ciamàr panevìn”, edito dal Consorzio delle Pro loco del Quartier del Piave, una sessantina di pagine patinate e illustrate, ricco di storia e di testimonianze sull’antico rito del fuoco, è un testo divulgativo completo e ben strutturato, su una delle tradizioni più sentite in Sinistra Piave, fondamentale anche per successivi approfondimenti. E questo era l’obiettivo che il presidente delle Pro loco del Quartier del Piave Roberto Franceschet si era dato quando ha chiamato Dall’Anese per redigere il volumetto. Da una quindicina d’anni le Pro loco della Pedemontana trevigiana hanno dato vita ad un movimento di rilancio del rito del panevìn ed ora sono almeno una quarantina gli appuntamenti che fanno parte del progetto. non c’è, la compagnia teatrale Il Teatro Glug porta in scena “La grande sfida tra il riccio e la lepre”: la tradizione della favola popolare ritorna a parlare di opposti, con diverse tecniche raffigurative dai burattini all’animazione visiva. Ingresso 5 euro, gratuito per un genitore accompagnatore. MERCOLEDÌ 22 Alle 21, nella chiesa Santi Martino e Rosa, Oratorio di Natale di Camille Saint Saens per orchestra e coro Concerto per Santa Cecilia, concerto realizzato dalla collaborazione fra l’istituto musicale Arturo Benedetti Michelangeli, l’istituto musicale Armaldo Benvenuti e Insieme Vocale Città di Conegliano. Ingresso libero. GIOVEDÌ 14 Alle 18, al teatro Accademia, «Stiamo sempre più perdendo il senso di appartenenza al territorio, alla famiglia, alla comunità paesana – spiega Roberto Franceschet –. Recuperare il rito del panevìn vuol dire recuperare alcuni valori del passato più che mai attuali, quali la solidarietà, il senso del divino, il rispetto della natura e perché no il gusto di stare in compagnia». L’appuntamento centrale dell’edizione 2007 del panevìn è a Soligo, dove verrà benedetto il fuoco che, portato con le fiaccole dai podisti, andrà ad incendiare le oltre 40 cataste di legna sparse nel Quartier del Piave e nella Vallata. (AM) conferenza di Mario Capanna dal titolo “Coscienza globale”. Il filosofo si interroga sullo sfondo etico dei temi più attuali, soprattutto in campo economico, per ragionare sulla disparità di benessere e qualità della vita fra mondo ricco e povero e sullo sviluppo futuro dell’umanità. Per informazioni: [email protected]. Ingresso libero. Alle 20.30, all’auditorium Dina Orsi, convegno sul tema “Costruzione e sviluppo dell’autostima dall’età evolutiva all’età adulta” tappe, difficoltà e distorsioni nella costruzione dell’immagine di sé. Fra i relatori ci saranno: Patrizia Furlan (psicologa e psicoterapeuta), Ettore D’Antonio (medico psichiatra), Paola Miotto (medico psichiatra), Franca Da Re (psicologa e dirigente scolastico), moderatrice la giornalista Marina Grasso. Durante la serata verrà presentata la pubblicazione omonima. Ingresso libero. 30 PAURA DA MOSCHEA T hiam Massamba, senegalese, da 16 anni in Italia, operaio e mediatore culturale, è uno degli esponenti locali di quell’Islam moderato che Forza Nuova, movimento di estrema destra, e i vertici cittadini di Alleanza Nazionale sono convinti non esista (lo hanno spiegato in perfetta sintonia in una conferenza stampa congiunta, a cui il sindaco Floriano Zambon ha dato forfait all’ultimo minuto, lasciando all’assessore di An Paola Mirto l’onere di tirare la volata a Fn). È un fiume in piena Massamba, due figli nati a Conegliano che lui tenta di far sentire anche un po’ senegalesi, quando parla del suo Islam di «pace e convivenza». Le polemiche sulla “moschea sì-moschea no” di questi giorni non gli hanno fatto perdere la testa. E ribadisce con serenità il suo pensiero. «Io ritengo che un luogo ufficiale dove i musulmani residenti a Conegliano possano pregare sarebbe un vantaggio per noi e per i cristiani – spiega –. Noi avremmo la possibilità di educare al Corano i musulmani perché tanti di noi non lo conoscono, come avviene del resto per i cristiani con la Bibbia. Il Corano infatti è scritto in arabo e la maggioranza dei musulmani non sono arabi. Sarebbe un vantaggio anche per i cristiani perché avrebbero la possibilità di conoscere la nostra religione, entrare e ascoltare alla luce del sole le nostre preghiere e quello che predichiamo. Ma qui non siamo in Senegal, «dove le chiese sorgono vicine alle moschee, dove ai ragazzi musulmani capita di fare dottrina a fianco dei cristiani e dove cristiani e musulmani festeggiano insieme il Natale». Qui la popolazione associa all’Islam le gole sgozzate dei prigionieri occidentali in Iraq, lo schianto delle torri gemelle, le stragi di Madrid e di Londra, gli autobus insanguinati d’Israele. E vede le moschee come avamposti del terrorismo internazionale nelle nostre comunità. Troppo rischioso. «Finora non abbiamo mai fatto richiesta di una moschea perché sentivamo che non era il momento giusto con quello che succedeva nel mondo – dice Massamba –. E non la chiederemo fino a quando non saremo sicuri che la popolazione conoscerà e accetterà l’Islam. Sappiamo anche che un’amministrazione comunale non può prendere iniziative in dissonanza con il sentire dei suoi cittadini. Ma non posso negare che noi musulmani sentiamo il bisogno di avere un luogo comune dove incontrarci, pregare insieme, condividere gioie e dolori». Secondo Thiam Massamba dare spazio all’I- titolate a farlo. In una moschea ufficiale si è obbligati a parlare la lingua del posto, perché tutti possano capire, e a rispettare le regole del posto». I musulmani oggi a Conegliano pregano nelle loro case, cinque volte al giorno, come prescritto dal Profeta. Feste e ricorrenze vengono ospitate in sale messe a disposizione dalle parrocchie o dal Comune. La fine del Ramadam la festeggiano al Palafallai, chiamando dall’estero un imam. Quest’anno erano più di mille, e nessuno se n’è accorto. Francesca Nicastro OPINIONI: MONS. SANT E POLITICI CATTOLICI ti, il sindaco Floriano Zambon ha già fatto sapere che a Conegliano non ci sono le condizioni per fare la moschea, evitando così la manifestazione di piazza di Forza Nuova. «E se c’è qualcuno che vuole mettere la moschea nel suo programma elettorale, faccia pure» ha chiosato l’assessore Paola Mirto. La maggioranza dei cattolici impegnati in politica che abbiamo intervistato sono sulla frequenza d’onda del sindaco, eccezion fatta per Paolo Giandon (Margherita): «La libertà religiosa è la prima delle libertà, è quindi doveroso che una società dia la possibilità a chiunque di praticare il proprio credo». Gianfranco Coletti (Udc) mette in guardia contro «i rischi di ordine pubblico che una grande concentrazione di persone in un luogo solo comporterebbe» e ritiene che «le priorità in questo momento per i musulmani sono altre, come avere un lavoro e una casa dignitosi». Alberta Zandonadi, simpatizzante del Carroccio, afferma di capire in pieno l’esigenza di pregare Dio, qualunque Dio, Allah compreso, ma ritiene che «condizione irrinunciabile per autorizzare una moschea sia accertarsi che vi venga predicato il Corano storico e non traduzioni fatte ad hoc per surriscaldare gli animi contro di noi». (FN) onoscere l’Islam, conoscere gli Islam”. È l’invito ai cristiani del patriarca Angelo Scola dalle colonne dell’ultimo numero di Oasis, rivista del dialogo fra cristiani e musulmani. «Ho sempre affermato il diritto di queste persone ad avere un luogo dove esprimere la loro fede. La prima cosa da fare è non prendere di petto il problema ma cominciare a discuterne con calma e serenità, senza prese di po- CENTRO HUMANITAS: Serata con lo scienziato Benvenuti P iero Benvenuti sarà il 24 novembre all’Humanitas. Benvenuti, coneglianese doc, scienziato, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica, nell’ambito del tema “Il Veneto da modello di sviluppo a modello di civiltà” parlerà del ruolo della scienza. Ad interrogarlo per scoprire le possibili realizzazioni nell’ambito del territorio nazionale e Veneto, sotto la guida del moderatore Giovanni Cargnello, interverranno Floriano Zambon, sindaco di Conegliano e vicepresidente della provincia di Treviso, i professori Vasco Boatto dell’Università di Padova e preside della sede di Conegliano, monsignor Giacomo Gava dell’Itis e il professor Francesco Sorge del Liceo scientifico di Conegliano. Il preludio musicale è affidato alla chitarra di Gloria Zanchetta dell’Istituto musicale “Michelangeli”. CONVEGNO PSICHE 2000: Come costruire l’autostima slam moderato è la strategia per evitare le derive radicali, quelle che strumentalizzano la religione per predicare la guerra santa. «I terroristi non dovete combatterli voi, dobbiamo combatterli noi – afferma –. Ed avere un piccolo spazio dove formare coscienze rette, che conoscano il vero Islam e lo spieghino ai nostri fedeli, può essere d’aiuto. Certo che se noi moderati non abbiamo spazio diventa tutto più difficile. Faccio presente che le moschee che in Occidente forgiano i terroristi sono clandestine, gestite da persone non “C e L’AZiON Conegliano Domenica 19 novembre 2006 sizioni e pregiudizi, che possono mettere in crisi il dialogo – ammonisce don Ferruccio Sant, della Caritas diocesana –. Si potrà quindi avviare un percorso di conoscenza reciproca, con il coinvolgimento della popolazione, in cui vengono messe sul piatto diffidenze e paure per trovare insieme la soluzione ad un’esigenza che non può essere negata». Difficile, tuttavia, affrontare serenamente dibattiti del genere in pre campagna elettorale. Infat- C apire e costruire l’autostima dall’età evolutiva a quella adulta passando attraverso tappe, difficoltà e distorsioni nel cammino di costruzione della propria immagine. È questo il tema del convegno promosso dall’associazione Psiche 2000, in programma per giovedì 23 novembre, alle 20.30, al teatro Dina Orsi a Parè di Conegliano. Ai saluti delle autorità seguiranno l’introduzione del dottor Pier Paolo Urbani, direttore del dipartimento di psichiatria dell’Ulss 7 e l’incontro con due degli autori del libro “Costruzione e sviluppo dell’autostima dall’età evolutiva all’età adulta” il dottor Ettore d’Antonio, la dottoressa Franca Da Re e la dottoressa Patrizia Furlan che ha collaborato e coordinato la pubblicazione. Nel corso della serata verrà distribuita a tutti i presenti una copia del libro. SAN MARTINO: Sposarsi, perché M ercoledì 29 novembre, alle 20.30, alla palestra della parrocchia di San Martino di Conegliano si svolge un incontro sul tema “Sposarsi, perché”. L’iniziativa, promossa dall’unità pastorale del centro storico (parrocchie del Duomo, Costa, San Rocco e San Martino), è soprattutto un momento di ascolto e riflessione sulla famiglia e si propone di suscitare comportamenti di maggiore consapevolezza e fiducia, avendo presenti i tempi in cui le critiche distruttive sono più frequenti e diffuse. SCOMIGO: Domenica 19 l’inaugurazione della nuova piazza D omenica 19 novembre viene inaugurata la nuova piazza di Scomigo che sarà intitolata a don Alessandro Rosso, per tanti anni parroco del paese. Alla sua opera si devono il salone parrocchiale, l’asilo, la canonica e diversi restauri di chiesa e organo. Programma: alle 9.30 messa, alle 10.30 interventi del sindaco di Conegliano e del parroco monsignor Guerrino Pagotto, scoprimento e benedizione della targa commemorativa e intrattenimento musicale. COMUNE: Trasferito l’ufficio scuola D al 20 novembre l’Ufficio scuola del Comune di Conegliano si trasferisce nella sede centrale di piazza Cima. Mantiene gli stessi orari: la mattina, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; il pomeriggio, lunedì e giovedì dalle 16 alle 17.30. CAI: Ginnastica presciistica L o Sci Cai di Conegliano organizza lezioni di ginnastica presciistica di mantenimento e stretching. I corsi hanno durata trimestrale e si tengono nelle palestre del Turistico e del Liceo in via Kennedy. Per informazioni rivolgersi alla sede Cai di via Rossini 2 (043824041). PARÈ: Spettacolo teatrale S abato 18 novembre, alle 21 al Dina Orsi, la compagnia “Questa nave” mette in scena “La distruzione di Kreshev”, opera tratta da un racconto del Nobel Isaac Singer. Nell’ambito della rassegna “Tremilioni a teatro”. e L’AZiON Coneglianese SANTA LUCIA DI PIAVE / INDAGINE Traffico fuori controllo C ontenere la pressione del traffico che attanaglia le strade centrali (via Martiri, via Garibaldi e piazza del Municipio); potenziare la rete ciclabile lungo via Distrettuale, da e per il quartiere Bolda; decongestionare la zona industriale a sud, nei pressi di Sarano, dal traffico pesante di passaggio. Ecco il trinomio d’interventi da attuarsi, a partire dal 2007, nel Comune di Santa Lucia di Piave, come correttivi prioritari nell’annosa e scottante questione del traffico viario. Per giungere a tali conclusioni progettuali l’amministrazione ha commissionato una rac- colta capillare di dati sul sistema della mobilità locale, allo Studio Tepco di Vittorio Veneto, che per l’intero 2006 ha monitorato i maggiori flussi veicolari su cinque aree centrali e semicentrali di Santa Lucia. Lo studio ha messo in risalto l’incontestabile fisionomia di Santa Lucia come cittadina residenziale, che va preservata e tutelata dall’alta frequenza viaria di carattere commerciale e industriale. Le criticità, documentate dalle indagini effettuate e attorno alle quali gravita l’attenzione più urgente degli assessorati alla viabilità e ai lavori pubblici, sono riconducibili: L’OPPOSIZIONE: SIAMO IN RITARDO DI 15 ANNI! R enzo De Faveri, capogruppo de L’Ulivo in consiglio a Santa Lucia, rivendica la paternità dell’idea dello studio sul traffico: «La ricerca è stata più volte chiesta e sollecitata dal nostro gruppo - spiega De Faveri per due ordini di motivi: la quantità e la direzione dei flussi di traffico sono ovun- que in costante aumento e devono essere monitorati al meglio; negli ultimi anni a Santa Lucia è cresciuta in maniera esagerata l’edificazione». Secondo De Faveri «lo studio ha evidenziato impietosamente l’inerzia ed i ritardi accumulati su questo problema in 15 anni di amministrazioni comunali di centro-destra. In Fiorenzo Fantinel Sindaco di Santa Lucia - ai picchi di traffico verso il centro cittadino riscontrati in due fasce orarie, tra le 7.30 e le 8, e nell’ora di pranzo, tra le 12.30 e le 13.30; - allo spostamento di un massimo di 600 mezzi pe- particolare la ricerca ha evidenziato l’estrema carenza di marciapiedi e di piste ciclabili». Inoltre De Faveri mette in risalto come «i tecnici e l’amministrazione si sono limitati a presentare i dati sullo stato di fatto senza indicare scelte concrete di interventi da eseguire. Sono state presentate numerose ipotesi di interventi senza indicare capacità di finanziamento e grado di priorità. Per andare sul concreto come Ulivo sia- santi al giorno (pari al 20% del traffico veicolare totale) lungo la direttrice Sarano-Bocca di Strada-Bolda; - alla carenza di visibilità in alcune intersezioni viarie (su tutte, ad esempio, i casi di via Torquato Tasso e di via Casselon) con rischio piuttosto elevato per l’incolumità delle persone. Tra le soluzioni caldeggiate, presentate al vaglio dell’intera comunità nella serata di martedì 24 ottobre, l’istituzione di un senso unico lungo l’anello di via Garibaldi e via dei Martiri che, unendosi agli interventi di rotatoria e di deviazione già avviati, consentirebbe una maggiore fruibilità e valorizzazione del nucleo storico cittadino e la creazione di “zone protette” per la circolazione esclusiva dei mezzi pesanti al di fuori del centro, circolazione favorita anche dall’auspicabile apertura di un secondo casello autostradale dell’A27 nella Sinistra Piave. Elena Pilato mo contrari alla costruzione di una nuova strada come indicato dal piano, per risolvere il problema del traffico pesante generato dalla zona industriale e che attraversa via Vanizza a Sarano, e proponiamo la riqualificazione di questa zona così come è stato fatto con le attività industriali presenti in via Volta e Broch che prossimamente verranno trasferite nella nuova zona industriale distante dalle residenze». Domenica 19 novembre 2006 31 SOFFRATTA-PONTE PRIULA: È mancato Luigi Antoniazzi T enacia ed indubbie doti organizzative. Ecco le qualità che meglio raccontavano il carattere di Luigi Antoniazzi, “Gino” per gli amici, imprenditore di Ponte della Priula, mancato improvvisamente, sabato 11 novembre, ad appena 58 anni. Ricoverato d’urgenza lo scorso giugno per una serie di complicazioni cardiache ed edemo-polmonari, mesi fa Antoniazzi sembrava dar timidi segni di ripresa; purtroppo negli ultimi giorni un blocco renale ne aveva compromesso irrimediabilmente le funzioni vitali primarie. Antoniazzi andava fiero della Gemi, la Fiera tecnologica delle macchine per il movimento terra, che dirigeva e coordinava da 18 anni. Lusinghieri anche gli esiti in ambito sportivo come presidente della Polisportiva “La Favorita”. Lo sport as- sorbiva totalmente le sue energie e il tempo libero: dopo aver lavorato come dipendente presso la ditta Grigolin, da 7 anni gestiva con la moglie 4 palestre nel Coneglianese. Una folla numerosa di amici ha gremito martedì scorso la parrocchiale di Soffratta, paese d’origine della famiglia, per la celebrazione delle esequie. Luigi Antoniazzi lascia la moglie Daniela, il figlio Christian, la nuora e la nipotina Nicole. (EP) MARENO: Si ricorda la tragedia di Marcinelle areno rende omaggio, con una tre giorni di iniziative, alla memoria del concittadino Mario Piccin, perito tragicamente nell’incidente avvenuto nella miniera di Marcinelle in Belgio nell’agosto 1956. Venerdì 24 novembre ci sarà una serata che farà rivivere i momenti della tragedia. Oltre ai rappresentanti delle istituzioni interverranno il presidente dei Trevisani nel Mondo Giuseppe Zanini e il dirigente del Servizio Sicurezza sul Lavoro dell’Ulss 7 Giovanni Moro. Nell’occasione sarà ufficialmente commemorato Mario Piccin. M Alle 16 di sabato 25 benedizione della lapide a ricordo del Piccin. Alla sera proiezione del film “Marcinelle”. Domenica 26 alle 11.30 l’assessore Regionale alla Politiche dei Flussi Migratori Oscar De Bona presenterà il catalogo delle opere e il dvd della mostra realizzata a Marcinelle con le opere di Augusto Murer. Per tutti e tre i giorni rimane aperta una mostra fotografica con materiali originali forniti gentilmente dalla famiglia del defunto e con il il supporto dei Maestri del Lavoro di Mareno tramite il Consolato Provinciale. 32 VAZZOLA / INIZIATIVA DEL COMUNE Le foto dicono come eravamo R iempire un vuoto storico con immagini, ricordi dal passato degli abitanti di Vazzola, Visnà e Tezze. È stato questo l’obiettivo della prima mostra storico-fotografica, dal titolo “Siamo passati”, sul periodo storico dal 1917 al 1923, realizzata a Vazzola. La raccolta rientra all’interno del progetto “Vuoto da riempire” nato all’inizio del 2006 per ricostruire la storia della zona. Una caratteristica di questa ricerca è stato proprio la modalità di reperimento del materiale: in parte dall’archivio comunale, in parte dall’archivio della Curia di Vittorio Veneto, in parte da quotidiani del tempo e da archivi di collezionisti, ma una fonte insolita sono state le foto portate dalle famiglie di Vazzola, Visnà e Tezze. «Abbiamo ricevuto talmente tanto materiale da non riuscire ad esporlo tutto; ora abbia- Vazzola: foto di gruppo della fam. Candiani mo a disposizione un archivio dal quale attingeremo per altre mostre - commenta l’assessore alla cultura e pubblica istruzione Andrea De Vido -. Molte famiglie si sono sentite coinvolte ed hanno contribuito. Vista la buona risposta sia all’inaugurazione, alla quale erano presenti più di 120 persone, che allo spettacolo teatrale ambientato nel primo dopo guerra, “Mato de Guera” con Gigi Mardegan, con oltre cento presenze, stiamo progettando di far diventare questa mo- stra un appuntamento annuale che tratterà di volta in volta temi diversi. Stiamo anche pensando alla realizzazione di una piccola pubblicazione sul tema della mostra». L’esposizione si compone di 48 grandi pannelli, più uno extra sul milite ignoto, con foto, articoli di giornali e i ricordi degli abitanti del luogo, realizzati con la collaborazione dell’associazione di fotografi amatoriali “Bianconero” e con l’aiuto della Commissione attività culturali di Vazzola. S. FIOR / SORELLA DEL PARROCO Commosso addio a Maria Veronese S i è spenta, dopo una vita dedicata a Dio, alla famiglia e al fratello sacerdote, Maria Veronese, sorella di don Francesco, parroco di San Fior. Durante la sua giovinezza, trascorsa a Ceggia, Maria è stata impegnata in parrocchia, in particolare con l’Azione Cattolica. È seguito il trasferimento a San Donà di Piave dove lavorava presso l’Usl e dove è vissuta fino alla morte della madre. A quest’ultima aveva promesso di prendersi cura del fratello e così nel 1988 si era trasferita nella canonica di San Fior diventando un punto di riferi- mento per la comunità. «La porta della canonica - afferma Paolo Mazzer era sempre aperta. Maria era disponibile e sapeva dire la parola giusta a tutti. La sua morte ha colpito l’intero paese». A San Fior, Maria era stata negli anni catechista, membro del consiglio parrocchiale e della Caritas, ministro straordinario della Comunione. Apparteneva inoltre all’istituto secolare Missionarie della regalità di Nostro Signore Gesù Cristo. Ha voluto offrire a Dio la sua esistenza affinché il fratello diventasse sacerdote. All’età di 16 an- e L’AZiON Coneglianese Domenica 19 novembre 2006 Maria Veronese ni da Ceggia andava a trovare il fratello Francesco in Seminario a Vittorio Veneto ogni quindici giorni. Accadde una volta che per la pioggia dovette trascorrere la notte con i vestiti inzuppati prima di rientrare il giorno successivo a casa. Questo gli costò due anni di sanatorio. «Ha sempre avuto spiega don Alberto Basso, cappellano festivo di San Fior - un affetto materno nei miei confronti. Don Francesco scherzosamente esprimeva a lei la sua gelosia e diventava «Abbiamo trovato dei documenti eccezionali commenta Vinicio Cesana, che ha curato la parte storica della mostra - in particolare una serie molto drammatica sul funerale di un tenente-pilota austriaco. Durante la ricerca abbiamo anche scoperto che la scultura della vittoria alata realizzata da Umberto Bassignani a Vazzola, è uguale a quella che si trova ancor oggi a Fivizzano, un paese vicino a Massa Carrara, realizzata dallo stesso scultore. Su questo monumento abbiamo ritrovato un fascicolo consistente dal quale sono emersi anche i 16 bozzetti presentati dall’autore, delle lettere, i preventivi e alcuni manifesti originali. E proprio in questi giorni abbiamo incontrato un anziano del paese che ricordava dei carri mandati alla stazione di Conegliano per trasportare la statua». Un’occasione per non dimenticare la storia delle nostre zone e, per i più giovani, un’opportunità per apprenderla in modo diverso. La mostra, realizzata con il patrocinio della Provincia di Treviso, rimarrà aperta fino al 19 novembre presso la sala consiliare del Municipio di Vazzola (info: 0438-440854). Erica Bet motivo per ridere quando ci trovavamo in cucina. Era puntuale nel partecipare a ritiri ed esercizi, nella preghiera e alla messa. Era una persone umile e dolce e al tempo stesso ferma e autorevole». «Le è costato molto afferma Carla Pastre - trasferirsi a San Fior, ma qui si è prodigata tanto e tutti le hanno voluto bene. A settembre sono andata con lei dagli ammalati, ai quali il primo venerdì del mese portava la comunione, per il “passaggio di consegne”. Per lei era diventato troppo dif ficile continuare questo ser vizio. Si vedeva che i malati erano molto affezionati a lei e l’attendevano a braccia aperte». I funerali di Maria si sono tenuti martedì 14 novembre a San Fior. La salma è stata sepolta a Ceggia. Gerda De Nardi VAZZOLA-SAN POLO: Catechesi sull’enciclica “Deus Caritas est” D on Chino Biscontin (nella foto) è il secondo relatore al ciclo di catechesi per gli adulti promossa dall’Unità pastorale di Vazzola e San Polo per l’Avvento 2006. La catechesi è dedicata all’approfondimento dell’enciclica di papa Benedetto “Deus Caritas est”. Lunedì 20 novembre don Biscontin interverrà su “Amore-Eros: quale concezione di queste due realtà?”. Il 27 novembre sarà la volta di don Giorgio Scatto mentre l’11 dicembre mons. Luciano Padovese chiuderà la catechesi. Gli incontri si tengono alle 20.30 nel salone parrocchiale di Tezze. SAN VENDEMIANO: Anziano muore annegato D omenico Bozzetto, 84 anni, di San Vendemiano, è morto per annegamento lo scorso 11 novembre. Bozzetto, che soffriva di problemi di orientamento, si era allontanato da casa il mattino. Nel pomeriggio è stato ritrovato riverso nell’acqua del Monticano a Mareno, poco lontano dal ponte di Ramera. SUSEGANA: Si parla di salute con il dottor Carlo Gargiulo M ercoledì 22 novembre, alle 20.30, nella sala consiliare del municipio di Susegana si terrà un convegno sul tema “Ambiente è salute”. Inter vengono: Stefano Nardini, primario di Pneumofisiologia, Paolo Ducolin, pediatra e direttore sanitario de “La Nostra Famiglia”, Evangelista Bassi, primario di Nefrologia, Gerardo Favaretto, primario del Dipartimento Salute mentale. Modera il dottor Carlo Gargiulo (nella foto), consulente medico della trasmissione “Elisir”. Organizza il Comune di Susegana. SUSEGANA: Libro di Maurizio Casagrande con foto di Piai I l libro “In un gorgo di fedeltà”, dialoghi con venti poeti italiani di Maurizio Casagrande, illustrato con le fotografie di Arcangelo Piai ed edito da “Il Ponte del sale” di Rovigo, viene presentato venerdì 17 novembre alle 20.45 nella sala consiliare del nuovo municipio di Susegana. All’iniziativa promossa saranno presenti oltre all’autore, il fotografo Arcangelo Piai, i poeti Luciano Caniato, Luciano Cecchinel e Pasquale Di Palmo. Verranno proiettate immagini inedite scattate da Arcangelo Piai e non inserite nel libro. GODEGA: Salone del vivere sano D omenica 19 novembre al Palaingresso della Fiera di Godega di Sant’Urbano si tiene “Bio Natura - Salone del vivere sano e consapevole”. Negli stand prodotti alimentari, di salute e bellezza, artigianali e per la casa. Dalle 9.30 alle 18.30. Ingresso libero. COSNIGA: Madonna della Salute GODEGA: CICLO DI FILM CHE PARLANO DELL’ALTRO C inema a colori è quello che si vede a Godega. E tale resterebbe pure su uno schermo in bianco e nero: perché i colori che porta non sono quelli dati dalla chimica bensì dallo “Scontro e incontro tra culture”. Che è anche il titolo del cineforum in questione, organizzato dai giovani universitari della parrocchia di Pianzano. Dove si vedono film che parlano dell’Altro... e quindi anche un po’ di noi. Erano in cinquanta, all’esordio di venerdì 10, per “Cose di questo mondo” di Michael Winterbottom e per la successiva discussione guidata dall’animatore Ac di Fonta- nellette Manuel Faccin. Almeno altrettanti se ne attendono venerdì 17 per “Quando sei nato non puoi più nasconderti” di Marco Tullio Giordana; venerdì 24 per “Private” di Saverio Costanzo; venerdì 1 dicembre per “Vai e vivrai” di Radu Mihaileanu; e venerdì 8 dicembre per la serata conclusiva, una sorpresa di cui sono a conoscenza solo gli organizzatori e pochi altri adepti. È festa a Cosniga per la Madonna della Salute. Il Gruppo giovani Cosniga e la Pro San Vendemiano propongono, dal 18 al 26 novembre, serate con specialità enogastronomiche e musica dal vivo. La messa solenne verrà celebrata martedì 21 alle 19 (seguirà castagnata) mentre domenica 26, dopo la messa festiva delle 11.30, è in programma il pranzo comunitario. Tutti gli appuntamenti sono per le 20.30 presso il salone parrocchiale di Godega, e sono ad ingresso gratuito. SAN FIOR: Spettacolo teatrale S abato 18 novembre alle 21 a compagnia Teatro Armathan propone lo spettacolo “La fiacca” nella sala polifunzionale del municipio di San Fior. Ingresso 5 euro. Nell’ambito della rassegna “San Fior a teatro”. e L’AZiON L a ricerca di un parcheggio a Sacile non costituisce normalmente un grosso problema; mediamente anche un automobilista non particolarmente abile o fortunato riesce a trovare uno "stallo" (è questo il termine tecnico) per la propria automobile nella zona del centro con una ricerca di pochi minuti, sia che si tratti di zone a pagamento che a disco orario. Più complicata sembra essere la ricerca quando la Piazza e le zone vicine, in particolare viale Zancanaro e via Cavour, sono chiuse al traffico per lo svolgimento di manifestazioni. Abbiamo fatto una prova pratica, andando in cerca di parcheggio alle 10.30 di giovedì mattina, durante il mercato. Parto da San Giovanni del Tempio alle ore 10.32, percor- Friuli IL 23 SI PRESENTA IL NUOVO PIANO PARCHEGGI ABBIAMO FATTO UNA PROVA SU STRADA: 24 MINUTI PER TROVARE UN POSTO IN CENTRO IL GIOVEDÌ Sacile cerca parcheggio rendo la strada che fiancheggia lo Stadio XXV Aprile e via Cartiera Vecchia, arrivo in via Carducci alle ore 10.36. In questa zona c’è un parcheggio di solito assai poco frequentato nei giorni "normali" che generalmente si riempie nelle occasioni speciali visto che il parcheggio dell’Ortazza, in pieno centro e a disco orario, non è accessibile durante la chiusura Ma nei giorni senza eventi in calendario è tutto più facile della Piazza. La fila di auto comincia ben prima del parcheggio il quale risulta immancabilmente pieno, con tanto di macchine non autorizzate parcheggiate negli stalli per disabili, alcune davanti ai cancelli e altre ancora in attesa accanto ai parcheggi già occupati. Giro tre volte il parcheggio nella speranza che qualcuno se ne vada ma esco, sconfitta, alle 10.42, 6 minuti dopo il mio arrivo. Riprendo via Cartiera Vecchia per raggiungere il parcheggio a pagamento di Foro Boario, arrivo alle ore 10.45, le macchine sono parcheggiate an- che fuori dagli spazi blu, impossibile sperare in uno spazio libero. Così, dopo aver atteso un paio di minuti, esco dal parcheg- La giunta punta a nuovi posti auto in viale Zancanaro e nelle vie Trieste e Sfriso L L’assessore ai lavori pubblici Federico Cazorzi cheggi disponibili; e, infine, c’è la proposta di potenziare i parcheggi nella zona del centro». Che cosa si pensa di fare, dunque, per potenziare i parcheggi, visto anche che la proposta del multipiano nella zona Tallon non è stata approvata? Al primo esame della Commissione competente il progetto (l’unico, n- dr) di parcheggio multipiano che era stato proposto è risultato troppo impattante sul territorio per essere accettato. A questo punto appare chiaro che, per il momento, si dovrà rinunciare a una soluzione di tipo concentrato ed optare invece per soluzioni diffuse; tra queste, la realizzazione di stalli a spina pesce in viale Trieste, che diventerebbe a senso unico, e in viale Zancana- Bloccato il progetto del Multipiano, per adesso si punta al “parcheggio diffuso” ro. Così come la realizzazione di una settantina di stalli nella zona dell’ex consorzio, in via Sfriso. I- Auto parcheggiate in piazza del Popolo: spariranno presto? gio per dirigermi verso il parcheggio Tallon; sono già le 10.50 ed al primo giro non ci sono parcheggi liberi, se non trovo par- 33 cheggio neanche qui potrò provare in Campo Marzio, dove ci sono alcuni spazi a pagamento o dovrò fermarmi lontano dal centro. Dopo 4 minuti di attesa sono quasi decisa a demordere ma la mia costanza viene premiata, una signora si avvicina ad una macchina grigia e io posso finalmente parcheggiare la mia. Sono le 10.56, tempo totale impiegato per parcheggiare: 24 minuti. Missione compiuta. Letizia Miotto Auto parcheggiate anche fuori dalle linee blu: il giovedì a Sacile per un posto auto si lotta PIAZZA DEL POPOLO SENZA PARK. E PIÙ ZONE PEDONALI a nostra prova su strada ha messo in luce una questione, quella della scarsità dei parcheggi, che non è certamente allarmante ma che rischia di diventare un problema in certi momenti dell’anno quando, a causa della chiusura del centro per le manifestazioni, la disponibilità di parcheggi diminuisce, a fronte di un’affluenza di pubblico, e quindi di automobilisti, che aumenta. Il 23 novembre, durante l’assemblea pubblica che si terrà alle 20.30 al teatro Ruffo, verrà presentato il nuovo piano del traffico all’interno del quale è presente un accurato studio sulla disponibilità di parcheggi. L’assessore ai lavori pubblici Federico Cazorzi ha accettato di parlare con L’Azione in anteprima del piano, illustrandoci come si potrebbe prospettare il futuro dei parcheggi a Sacile. Quali sono i punti principali dello studio sui parcheggi? «Lo studio ha messo in luce alcune problematiche principali, in primo luogo la distribuzione di stalli di sosta, che risulta disomogenea (ad esempio presso la stazione dei treni ve ne sono pochi); in secondo luogo emerge che i cittadini non hanno ben chiara qual è la mappa dei par- Domenica 19 novembre 2006 noltre vorremmo rendere accessibile il parcheggio dell’Ortazza anche da via Carducci, di modo che quei parcheggi siano disponibili anche quando la Piazza e viale Zancanaro sono chiusi. Mi sembra chiaro, comunque, che si debba pian piano perdere la speranza di “parcheggiare fuori dal negozio”…» Che cosa intende dire? L’idea è quella di sperimentare l’eliminazione degli stalli di sosta in Piazza, creando un senso unico ed una corsia “autopulente” in modo da impedire a chi transita di fermarsi. Vorrei restituire almeno a parte della città una maggiore viabilità pedonale. Ad esempio anche nelle contrade, chiudendole in determinati orari. Queste soluzioni, così come il potenziamento del parcheggio in via Carducci, sono comunque ancora allo studio, ciò su cui invece già pensiamo di muoverci è la realizzazione del senso unico e dei parcheggi in viale Trieste e l’eliminazione degli stalli in piazza del Popolo. In che tempi? Prima di tutto sottoporremo il piano ai cittadini e vedremo come verrà accolto.Ma spero che si possa già cominciare a sperimentare alcune soluzioni dopo Natale, quando verranno tolte (dal centro) le casette del mercatino. D’altra parte credo che il problema del traffico non può essere separato da quello della viabilità: l’obiettivo da raggiungere è quello di fluidificare il traffico Lavori e rallentamenti in Pontebbana: per Sacile traffico e e rendere i parparcheggi sono problemi paralleli cheggi disponibili in modo diffuso». Non sembra un problema semplice da risolvere… «Lo ha rilevato anche lo studio di Perugia che ab- barriere alle quali si agbiamo consultato. Ci han- giunge un centro storico no confermato che Sacile irregolare. Comunque presenta diverse proble- niente è impossibile, la somatiche essendo incastra- luzione a mio avviso conta tra la Statale 13, il Li- siste nel tentare per gradi venza e la ferrovia: tre e sperimentare». (LM) Probabilmente già dopo Natale il via a sperimentazioni sui parcheggi PRATA: i volontari della Croce Rossa festeggiano gli anziani È giunta alla ventesima edizione la tradizionale Festa dell’anziano organizzata dal Gruppo Volontari del soccorso della Croce rossa italiana di Prata. La festa, in programma domenica 19 novembre, è aperta a tutti i residenti nel Comune di Prata che hanno compiuto il 65° anno di età. Il programma prevede alle 12 il pranzo gratuito servito presso i locali della Pro loco di Villanova, la gara di dolci e tanta allegria. Per tutti coloro che hanno problemi a raggiungere Villanova con mezzi propri sono stati istituiti dei punti di ritrovo per il trasporto con il seguente orario: 11.40 bar Al Bivio a Prata di Sopra, 11.45 scuole elementari di Prata di Sopra, 11.50 municipio, 11.55 pizzeria La Lobia di Prata; 11.40 bar Le Monde, 11.45 ristorante Lo Storione di Ghirano, 11.55 piazzale della chiesa di Puja, 12 piazzetta di Peressine. 34 SUOR ALESSANDRA E SUOR CARMELA DALLA MISSIONE SCRIVONO ALLA LORO UNITÀ PASTORALE Tanzania chiama Fossà U na lunga lettera, ricca di impressioni, emozioni, immagini forti dalla terra d’Africa: l’hanno scritta suor Alessandra e suor Carmela ai parrocchiani di Fossà, Ceggia e Grassaga per raccontare i loro primi mesi nel piccolo villaggio della Tanzania, dove rimarranno un periodo in missione. In molti ricordano ancora nitidamente il giorno della partenza e dei saluti commossi alla comunità di Fossà. Eppure le due suore sembrano già essersi ben inserite nella nuova realtà, pur non senza difficoltà. L’ostacolo principale è rappresentato dalla lingua, il Kiswahili, molto più parlata dell’inglese, che pure è lingua nazionale. Per questo stanno ancora frequentando la scuola per impararla. Non mancano informazioni sul clima: “Ora inizia la stagione delle piogge e così, se piove di giorno subito è afoso, ma noi qui per ora siamo vicino al lago Vittoria e la temperatura è mite”. La casa al villaggio Ifunde, dove vivranno, è quasi finita: “è semplice ma sicura, per ora non avremo elettricità, poi prenderemo un generatore per farlo funzionare qualche ora alla sera. Useremo l’acqua della cisterna, che le piogge di questi periodi speriamo riempiano, poi faremo un pozzo anche per la gente”. Le preoccupazioni più grandi sono proprio legate al bisogno di acqua: “le donne - raccontano - prendono l’acqua con i secchi sulla testa a 2 km dal villaggio. i tiene a dire la sua Massimo Beraldo, sindaco di Ceggia, sul caso Roveco. I ripetuti inviti da parte del comitato di cittadini a prendere una posizione chiara contro l’ipotesi di insediamento della fabbrica per la lavorazione del vetro hanno convinto il primo cittadino a precisare alcuni aspetti della questione. Vuole ricordare innanzitutto che si sta ragionando attorno ad una Via (Valutazione d’impatto ambientale ndr) depositata dall’azienda in Provincia, mentre non è ancora stata presentato alcun permesso di costruire. La domanda ovviamente non c’è, perché l’azienda deve attendere il parere della commissione provinciale Via. E questo, secondo il sindaco, spiegherebbe la sostanziale differenza tra il caso di Ceggia e il modo in cui venne affrontato a suo Suor Alessandra e suor Carmela ritratte, quando ancora erano a Fossà, assieme a suor Emanuela In questa stagione aspettavano anche per ore che l’acqua, biancastra, trasudasse da due rocce e poi con un bicchiere la raccoglievano per metterla nel secchio e portarla a casa, bere, cucinare e lavare”. Le ha colpite molto la facilità con cui i bambini si divertono (“con un fazzoletto, con dei segni sulla sabbia”) e la loro abitudine al silenzio: “alla scuola materna trovavamo spesso i bambini, seduti per terra, da soli a co- piare quello che la maestra aveva scritto alla lavagna perchè lei era impegnata a cucinare per gli operai che stavano lavorando in parrocchia”. Gli abitanti di Ifunde le hanno accolte con calore: “Non sappiamo bene come inizieremo la nostra missione, ma come dice un proverbio qui: ’Pole pole ndjo mwendo, haraka haraka haina baraka’, cioè “Piano piano si cammina, veloce veloce non c’è benedizione”.(BD) LA RISPOSTA DI BERALDO sieme”». Insomma, sembra voler dire il sindaco, non si può dire no alla Roveco solo perchè si chiama Roveco. Nel frattempo anche l’amministrazione ha incaricato dei tecnici (lo Studio Terra di San Donà di Piave) di svolgere l’analisi critica della Via della Roveco, che in parte arriva alle stesse conclusioni del professor Bettini, incaricato dal comitato di cittadini. «Quando avremo un quadro completo e sentito anche il parere della Commissione Via - conclude Beraldo - l’Amministrazione si esprimerà in sede di conferenza di servizi o anche prima, ma solo a queste condizioni, per essere coerente ad una concezione della politica che non può essere quella della piazza e della demagogia, ma della responsabilità». Beatrice Doretto È la disponibilità di acqua la grande preoccupazione C “Roveco, decideremo senza demagogia” tempo a Pramaggiore, dove l’amministrazione fin da subito si oppose all’insediamento nel territorio comunale della Roveco. «Pramaggiore ha detto no ad una richiesta di permesso di costruire, a Ceggia in questo momento noi non dobbiamo dire no a nulla perchè non c’è nessuna richiesta formale». Ma perché non anticipare la domanda - che nelle intenzioni c’è, anche se non formalmente - e dire di no già adesso? «Non si fa politica - risponde Beraldo - se si governa in base ai sondaggi di opinione. Diceva don Milani, quando gli “Aspettiamo il parere dei nostri tecnici e della Commissione Via” chiedevano cosa fosse la politica, che “Egoismo vuol dire uscire dai problemi da soli, cioè ognuno cerca di risolvere il suo problema; politica è uscirne tutti in- A MOTTA, CESSALTO E SAN GIOVANNI IL CIMIC INSEGNA I DIRITTI DEI BAMBINI L unedì 20 novembre i bambini delle scuole elementari di Motta, San Giovanni, Meduna e Cessalto celebreranno l’anniversario della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, che fu approvata dall’assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Incentrandosi in particolare sull’articolo 28, in cui tra l’altro si legge: “gli e L’AZiON Veneziano / Mottense Domenica 19 novembre 2006 è una certezza, e magari a volte un peso, ma che altrove nel mondo è una conquista, oppure un sogno. Come racconteranno lunedì ai delle Bambini delle elementari di Motta bambini scuole i soldati del stati parti riconoscono il Cimic di Motta, che per ladiritto del fanciullo ad a- voro hanno operato nelle vere un’educazione”. zone di crisi del mondo, Quella scuola che per loro dall’Afghanistan al Koso- vo al Libano, ed hanno contribuito a ricostruire scuole o assistito alla rinascita di paesi che passa anzitutto per l’istruzione. Gli uomini del Cimic mostreranno ai bambini un video sul loro operato; i bambini, per parte loro, porteranno un piccolo omaggio per i coetanei che a scuola vorrebbero, ma non sempre possono, andare. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con le tre amministrazioni comunali. (TB) TORRE : qualcuno vuole andare in Messico come Lucia Cigana? V enerdì 24 novembre alle ore 20,45 presso il Centro Civico di Torre di Mosto due coniugi romani, Francesca Benincasa e Massimiliano Sorrentino dell’associazione “Mi hogar” onlus terranno un incontro dal titolo “Mettiamoci in gioco”. Questo incontro, organizzato dal Comune di Torre di Mosto, ha lo scopo di sensibilizzare sui temi della missione e della mondialità secondo lo spirito dell’associazione che opera in Messico e in Colombia in missioni di religiosi. Tale associazione, il cui nome significa “mio rifugio”, vuole operare nella salvaguardia delle radici culturali di tutte le minoranze autoctone presenti nei due Paesi. L’incontro intende presentare esperienze di servizio che potrebbero far maturare scelte come quella che ha portato nel 2004 la giovane Lucia Cigana, capo scout di Torre di Mosto, a vivere un anno di servizio civile internazionale in Messico. A diretto contatto con i bambini del posto, come si vede nella foto. (GdB) CEGGIA - FOSSÀ - GRASSAGA: Un pullman per Mauro Gazzelli I n occasione dell’ordinazione sacerdotale del giovane ciliense Mauro Gazzelli (nella foto), domenica 26 novembre, in Cattedrale a Vittorio Veneto, l’unità pastorale di Ceggia, Fossà a Grassaga organizza un pullman per recarsi alal celebrazione. Iscrizioni presso il Bar Noi della Casa della Dottrina di Ceggia. CEGGIA: Con Bartoloni alla scoperta delle foreste della Florida U ltimo appuntamento della rassegna “Le foreste tropico-equatoriali” promossa da Casa Aperta. Giovedì 23 novembre alle 20.45, presso la biblioteca di Ceggia, il naturalista e fotografo Roberto Bartoloni illustrerà la straordinaria natura della Florida meridionale. GORGO: cena di solidarietà per la “Casa del sorriso” S abato 25 alle 20 a Gorgo presso gli impianti sportivi si terrà una cena per raccogliere fondi a favore del centro per gli anziani “Casa del sorriso” di Navolè. Quota di partecipazione: 18 euro per gli adulti, 10 per i bambini; è gradita la prenotazione. Ci si può iscrivere presso l’edicola Narder di Lutrano (0422 741565), il salone Buttignol di Portobuffolè (0422 850026), la macelleria Brugnera di Lutrano (0422 757321) oppure chiamando Carmen Paulon al 338 2479191 o Monica Franzin al 347 9336937. MOTTA: con don Rino a Firenze sulle orme di Giorgio La Pira I l centro studi La Pira organizza per il 9 e 10 dicembre una gita a Firenze “sulle orme di Giorgio La Pira” (nella foto). Fra le mete di sabato 9, oltre ai maggiori capolavori fiorentini, anche il convento convento di San Marco, dove La Pira visse, e il cimitero in cui è sepolto. Domenica 10 invece si celebrerà la messa alla Badia Fiorentina, dove avevano luogo le “messe dei poveri”, ed è previsto l’incontro con la fondazione Giorgio La Pira di Firenze. Partenza e arrivo da Motta, costo totale 110 euro a persona. Accompagneranno la comitiva una guida locale ed il parroco di Motta mons. Rino Bruseghin. Per informazioni: [email protected] MOTTA: scopri se casa tua è vittima dell’elettrosmog L’ ufficio ecologia del comune di Motta rende nota la possibilità di far posizionare per l’anno 2007 una centralina per i controlli dei campi elettromagnetici preso la propria abitazione. Per informazioni tel. 0422761530. Il progetto bissa la ricerca realizzata a Motta nel 2005. In quell’occasione si registrarono dati molto al di sotto della media. e L’AZiON Opitergino / Mottense Domenica 19 novembre 2006 35 GIOVANI DISIMPEGNATI? FALSO! R iflettori sui giovani! Vi raccontiamo in questa pagina le storie di tanti giovani dell’Opitergino-Mottense che scelgono di impegnarsi nella e per la comunità civile. Lasciamo cioè momentaneamente da parte, per una volta, l’impegno nelle parrocchie e per la chiesa, a cui di solito prestiamo attenzione. Tra i giovani attivi di cui parliamo, variano le età, dai minorenni ai trentacinquenni (oggigiorno anche a 35 anni si è giovani!) e variano gli ambiti: dai mottensi che promuovono, con l’arte e col web, la cultura in città, ai gorghensi che organizzano un festival (non solo) musicale, fino ai tanti opitergini che in occasione delle elezioni comunali si sono avvicinati alla politica... e si spera, per il bene della politica opitergina, che non se ne allontanino. Diamo spazio sulla carta, a questi giovani, nella spe- SONO I SOSTENITORI DI ULIVO E LEGA Giovani opitergini in politica rimasti attivi 2 gruppi su 3 ranza che sempre più ne abbiamo anche nella società. Ce n’è bisogno: perché l’Italia non è solo un paese anagraficamente anziano ma anche, molti analisti ce lo segnalano, un paese in cui i giovani faticano a farsi spazio in base ai meriti e trovare chi, giovane non più, accetti il rischio di valorizzare i loro talenti. PER MOSTRE,WEB, MUSICA, LETTERATURA E FESTE... Conta su di noi! Sergio Momesso S ono passati ormai cinque mesi dalle elezioni comunali a Oderzo, le quali furono caratterizzate da una presenza di giovani senza precedenti in città. Vediamo chi, tra questi giovani, è rimasto, chi non c’è più, cosa c’è di nuovo. I primi a farsi avanti furono i “Giovani per OderAlcuni rappresentanti dei “Giovani per Oderzo” zo”, gruppo nato già alcuni mesi prima su iniziativa badito la priorità di attiva- ponenti del gruppo assidi alcuni giovani opitergi- re in città un centro giova- stono ai consigli comunani vicini al centrosinistra. ni adeguato. Il gruppo ha li. A differenza dei due grup- inoltre intenzione di lanSi sono invece perse le pi di cui si parla in seguito ciare un progetto sulla si- tracce della Lega Giovani, non si costituirono lista ci- curezza stradale. lista civica che invece apvica, ma ebbero quattro La lista che invece ap- poggiò Montagner. rappresentanti canpoggiò Covre, Per quanto riguarda didati nella lista “U“Giovani noi ci sia- l’effettiva presenza di gioniti per Oderzo”. Il mo”, sin dall’indo- vani in consiglio comunagruppo continua mani del ballottag- le, i meno stagionati sono ad incontrarsi pegio lascio scritto i trentunenni consiglieri di riodicamente, ha asul suo sito inter- maggioranza Marco Renalizzato il pronet la volontà di becca e Stefano Battistella, gramma di gover“vigilare sull’ope- che battono di poco l’asno della nuova am- Il giovane assessore alla rato della nuova sessore alla cultura Meri ministrazione e ha Zorz. cultura Meri Zorz amministrazione”, recentemente ried ora alcuni comAndrea Pizzinat ALESSANDRO MARCHETTI Datemi un blog e vi solleverò Oderzo N on avrebbe pensato di giungere alla ribalta così rapidamente Alessandro Marchetti, 23 anni, opitergino, che dal 17 settembre scorso gestisce il blog “La gioventù che partecipa”. Per chi ancora non lo sapesse il blog è una sorta di diario personale in Internet, strumento ormai molto diffuso anche tra centinaia di migliaia di italiani che si sono così improvvisati scrittori, giornalisti e/o opinionisti senza spendere una lira. «Lo spettacolo di Beppe Grillo a febbraio scorso a Villorba è stato per me come una folgorazione sulla via di Damasco» spiega Marchetti. Da lì cioè è nata l’idea di lanciare uno spazio su Internet che ricalchi, nel suo piccolo, l’ormai celebre www.beppegrillo.it, il blog più visitato d’Europa. Nei suoi primi 50 giorni il sito, raggiungibile all’indirizzo www.oderzopartecipa.it, è stato visitato 1740 volte. La prima denuncia di Marchetti e dei suoi amici è stata la mancanza dei recapiti degli assessori nel sito internet del Comune; e questi sono comparsi circa dieci giorni dopo. In seguito ha pubblicato una documentazione fotografica sui lavori di riverniciatura della segnaletica orizzontale nelle strade del centro. La potenza di Internet ha fatto in modo che il blog finisse presto sotto l’occhio dei giornalisti che ne hanno dato notizia sui giornali locali. Tutto questo senza che Marchetti muovesse un dito. La critica che viene fatta più spesso a quest’ulti- mo è che si tratta del figlio di Gianfranco, assessore della precedente amministrazione leghista, quindi… «Quindi niente – ribatte lui –. Intanto mio padre era un tecnico e non un politico, e si era reso disponibile a collaborare anche con la nuova giunta; poi tutto quello che scrivo sul blog porta la mia firma e la responsabilità di quanto scritto è solo mia. Mio padre legge quello che scrivo, mi sostiene e mi pubblicizza, ma io non sono né il prestanome né il portavoce di nessuno». Questa affermazione vale anche come risposta ad una e-mail, inviata a Scottà, del 31 ottobre firmata “Oderzo Sicura - Cittadini Attivi”, nella quale il gruppo dell’attuale maggioranza ha sottolineato la “strana coincidenza” temporale tra l’apertura del blog e la sconfitta della Lega Nord alle elezioni amministrative. Marchetti ha pubblicato sul suo blog il messaggio creando un piccolo caso in città. (AP) T anti sono i giovani calderone di iniziative culmottensi che met- turali (www.lacastella.it). tono le loro capacità al ser- Merita un applauso il trenvizio della parrocchia o tenne Enrico Flora, che della comunità. sta mettendo in rete una Uno fra questi è l’as- serie di notizie sulla storia sessore comunale alle po- di Motta sul suo sito litiche sociali e giovanili www.mottadilivenza.biz. Altro gruppo da segnaRomano Astolfo, 31 anni, lare è quello dei giovani eletto tre anni fa. L’assessore snocciola seguito dalle varie amministrazioni comudiversi nomi di gionali, che ha orgavani che si adopenizzato vari eventi rano per la comutra cui il No Fenità. Un esempio è stival a Gorgo al il collaboratore de Monticano: conL’Azione Carlo Sacerti musicali, la, giovane critico bancarelle, mostre d’arte, prezioso d’arte... aiuto di Sergio Tornando a Momesso (che da Chiara Zanchetta Motta, da ricordaanni cura molte atre anche Chiara tività culturali loZanchetta, sedicali), nell’organizcenne scrittrice in zazione della granerba che ha vinto il de mostra “ Alla concorso “La fanMotta nel Cinquetasia vola da un cento”. Assieme cuore gioioso di sono i promotori vita” per la categodel Centro arti visive La Castella, Romano Astolfo ria prosa, nel con- SCUOLA MEDIA DI MOTTA Scout (e non solo) vicini ai ragazzi H o incontrato Federica Marcon, Stefania Viotto e Federica Villalta, tre studentesse del liceo scientifico di Motta e scolte del gruppo scout locale, che si sono impegnate assieme ai colleghi Roberto, Angela e Laura nello scorso anno scolastico in un servizio di doposcuola, che si è svolto presso i locali della scuola media “Girardini” di Motta. Un’iniziativa che è partita nell’anno 2003-2004 per iniziativa della scuola media col suo dirigente scolastico Mario Sala, con i volontari soprattutto scout che gestivano l’intero servizio, mentre gli insegnanti si limitavano ad un coordinamento del servizio; in seguito c’è stato il sostegno del Comune di Motta, attraverso l’assessore ai ser- vizi sociali, Romano Astolfo, e un maggior coinvolgimento degli insegnanti anche nel doposcuola, sempre preziosamente affiancati da volontari e scout. Lo stesso servizio verrà ripetuto quest’anno. Ci facciamo raccontare quello che hanno fatto per capire quel che faranno. A chi era rivolto il vostro servizio? «Era rivolto a circa 30 ragazzi di prima, seconda e terza media, selezionati dai professori in base a difficoltà didattiche e di apprendimento della lingua italiana e a disagi comportamentali». Che tipo di impegno vi è stato richiesto? «Il progetto di doposcuola consisteva nell’aiuto nei compiti a casa, ma Enrico Flora testo di un progetto dell’associazione Amico Do. Selezionato tra più di 250 partecipanti, il toccante brano di Chiara è stato premiato e letto al palazzo municipale di Motta. Da ricordare infine l’iniziativa di Carlo Morettin, diciassettenne intraprendente che qualche settimana fa ha portato in centro un migliaio di giovani per l’organizzazione di una festa studentesca. «Vorremmo organizzare – ha detto – altri appuntamenti simili per portare in centro i giovani». Gianandrea Rorato anche in attività ludiche di animazione e in momenti di dialogo e di ascolto con i ragazzi». Che cosa vi ha spinto a vivere questa esperienza? «L’appartenenza al clan implica il servizio non solo all’interno dell’associazione ma anche nella società». Quali erano le vostre perplessità iniziali? «Quando i nostri capi ci hanno fatto questa proposta temevamo di non riuscire ad essere accettate dai ragazzi a causa della nostra età, molto vicina alla loro: questo si è invece rivelato una risorsa che ha facilitato un clima più familiare e amichevole». Quale messaggio sentite di trasmettere ai vostri coetanei? «L’esperienza ha significato per noi sentirci utili per la formazione dei ragazzi, scoprire e sfruttare le nostre stesse competenze e renderci consapevoli della gioia che si prova nel dare più che nel ricevere». Gaetano de Biase 36 Domenica 19 novembre 2006 Dal 21 al 26, con la Comunità di Villaregia Camino e Fratta terre di missione N ell’unità pastorale CaminoFratta arriva la “Settimana di animazione comunitaria e missionaria”, in breve la “Missione”, animata dai missionari della Comunità di Villaregia. La Comunità missionaria di Villaregia nacque nel 1980 nel paese omonimo in diocesi di Chioggia, e dopo ventisei anni mantiene progetti di solidarietà in tutto il mondo, sei comunità sparse per l’Italia e sei tra Africa e America meridionale: la più vicina a noi si trova a Pordenone, e vi si recano quotidianamente persone di ogni età a donare parte del proprio tempo libero per aiutare a distanza i meno fortunati. Vi si recarono qualche volta anche i cresimandi e il gruppo giova- trovando il parroco nuovo. La missione si terrà da martedì 21 a domenica 26 adattandosi al calendario pastorale normale delle due comunità: i missionari Una ragazza di Camino impegnata nell’“Operazione scatoletta” a pordenoPordenone nel 2003 nesi parteciperanno ni di Camino, l’ultima vol- agli incontri dei vari grupta a fine 2003: a queste vi- pi parrocchiali e dei bamsite seguì la proposta di bini di catechismo, aniorganizzare una “Missio- meranno il rosario e conne”, accolta dall’allora par- celebreranno le funzioni roco don Vittore, ma che religiose. La mattina visisi è concretizzata solo que- teranno alcune famiglie, st’estate, quando i missio- pranzeranno e ceneranno nari sono giunti a Camino ospitati dai parrocchiani e OLEIFICIO COLFRANCUI 1988: la parrocchia aveva già capito C ercasi soluzione per l’Oleificio di Colfrancui. È un problema irrisolto da almeno trent’anni, che l’attuale amministrazione guidata dal sindaco Pietro Dalla Libera ha preso in mano, consapevole comunque che le cose non sono né facili né brevi. «Per prima cosa abbiamo intensificato i controlli – spiega il vicesindaco Bruno De Luca – soprattutto per quel che riguarda gli scarichi. In seconda battuta andremo a verificare ciò che accade, sempre per quel che riguarda gli scarichi, in un fossato utilizzato dall’azienda. Un terzo momento prevede il coinvolgimento dell’azienda per riprendere in ano la questione dello spostamento, da portare avanti insieme al comune di Fontanelle». A sollecitare il Comune sulla questione è stato, tempo fa, anche il gruppo dell’Ulivo. «Proponiamo al Comune – hanno scritto i consiglieri Martin, Freschi e Luzzu – di dare un forte segnale prendendo in considerazione il problema dell’Oleificio Medio Piave di Colfrancui dando il via ad un tavolo di e L’AZiON Opitergino / Memorie confronto con la proprietà e il Comune di Fontanelle. L’Ulivo ha evidenziato come, dopo oltre trent’anni, l’area interessata possa assumere altre destinazioni. Ed ha avanzato la proposta di un concorso di idee. Il 4 novembre del 1988 anche il consiglio pastorale parrocchiale di Colfrancui affrontò il problema. “Di fronte al deteriorarsi delle condizioni di vita – recita il verbale – e alla compromissione dello sviluppo del paese, questo Consiglio individua un’unica soluzione: il trasferimento, in tempi medi, dell’Oleificio in sede più idonea, dotata di opportune infrastrutture e misure anti-inquinamento. Sente anche il dovere di stimolare le autorità competenti ad una più puntuale azione di controllo”. Sono trascorsi da allora 18 anni, ma la situazione non è cambiata. La speranza ora è che, intensificando i controlli, e soprattutto riprendendo le trattative per lo spostamento, si arrivi ad una soluzione. Annalisa Fregonese STEVENÀ / UDREMO ANCORA LA SUA VOCE la sera terranno vari incontri con gli operatori pastorali, il comitato festeggiamenti e le associazioni sportive, i genitori dei ragazzi del catechismo. È prevista anche una veglia missionaria a Fratta giovedì 23 alle 20.30. Sabato 25 nel pomeriggio i ragazzi dei due oratori verranno coinvolti nell’“Operazione scatoletta”, ovvero lo smistamento di alimentari a lunga scadenza che verranno raccolti tra gli abitanti del paese: a Camino i ragazzi del patronato andranno personalmente a raccogliere il cibo per le vie del centro con le carriole. La Missione terminerà domenica 26 con le messe e il pranzo con i consigli pastorali. L’ultima Missione, a Camino, si svolse nel 1957: erano altri tempi, i “missionari” passavano casa per casa, e ancora molti anziani conservano la pergamena regalata alle famiglie nell’occasione. Andrea Pizzinat VENERDÌ 17 Alle 20.30, a Rustignè, primo incontro di preghiera foraniale, organizzato dalla Commissione foraniale giovanile di Oderzo. DOMENICA 19 Festa della Fanteria, organizzata dalla sezione opitergina dell’Associazione nazionale fanti. Alle 10.35 nella chiesetta del Beato Bernardino (nella foto) inaugurazione della mostra fotografica sul terremoto in Friuli nel 30º anniversario e deposizione di una corona di fiori in ricordo delle vittime; alle 11 messa in Duomo per i caduti di tutte le guerre; alle 12.30 pranzo sociale al ristorante Eu al Quartier Marconi, aperto a tutti previa prenotazione. Segue estrazione lotteria. Informazioni al telefono 0422710067. Alle 15, al cinema Turroni, al via il mini-ciclo di proiezioni di film per ragazzi con “Wallace e Gromit - la maledizione del coni- ODERZO: Festa della Madonna della Salute T orna anche quest’anno una delle più antiche e sentite sagre di quartiere di Oderzo: la festa della Madonna della Salute, che si terrà dal 17 al 21 novembre, come sempre presso la chiesetta omonima (nella foto) in via Gorgazzo. Si parte venerdì 17, alle 18, con l’apertura della pesca di beneficenza presso la sede sociale dell’organizzazione. Segue alle 20 la serata gastronomica. Sabato 18 e domenica 19 la pesca apre alle 10, mentre alle 15 ci saranno i giochi per bambini. Questi saranno seguiti sabato alle 19 dalla degustazione piatto “Il borgo” (gnocchi, funghi, formaggio cotto) e domenica alla stessa ora dalla messa celebrata da monsignor Piersante Dametto. Si termina martedì 21 con la messa alle 9 seguita mezz’ora dopo dall’apertura della pesca. Alle 15 benedizione dei bambini, e un’altra messa alle 19. (AP) PIAVON E COLFRANCUI: La giunta Dalla Libera incontra i cittadini L a giunta comunale del sindaco Pietro Dalla Libera incontra i cittadini. Programmati i primi due incontri: venerdì 17 alle 20.30 al centro sociale di Piavon, venerdì 24 stesso orario al patronato di Colfrancui. glio mannaro”, lungometraggio a cartoni animati. to appuntamento della rassegna film d’autore con The road to Guantanamo di Michael Winterbottom e Matt Whitecross. Ingresso intero 5 euro, ridotto 4 euro. Si ripete mercoledì 22. GIOVEDÌ 23 Alle 21, nella sala parrocchiale del Duomo, incontro con i responsabili del soccorso alpino della stazione Val Biois (BL) sul tema Sicurezza, prevenzione, soccorso. Organizza la sezione opitergina del Cai. LUNEDÌ 20 Alle 20.30, al centro parrocchiale del Duomo, settimo incontro della scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale. Questa sera approfondimento su “Etica e politica” con i professori Bianchin, Perosin e Moro. MARTEDÌ 21 Alle 19.45, al cinema Cristallo, quin- VENERDÌ 24 Alle 17, nella sala concerti di palazzo Moro, “Medicinale generico: vero farmaco o brutta copia?”, incontro culturale organizzato dal Centro italiano femminile. Relatore il dottor Renato Favero. Alle 21, continua la programmazione del cinema Turroni con il film Nuovomondo di Emanuele Crialese. Farmacia di turno: Trevisan, piazza Grande 18, telefono 0422-717644. BOCCA DI STRADA S. LUCIA DI PIAVE S. VENDEMIANO ENZO GANDIN n. 9.5.1918 - m. 24.11.2001 Il tempo passa ma il ricordo di te è sempre presente nei nostri cuori. Nel quinto anniversario, i tuoi cari con affetto. DINO SPINAZZÈ n. 19.11.1923 - m. 19.11.1993 Il tempo passa, tredici anni sono ormai trascorsi, ma in noi resta vivo più che mai il ricordo di te e dell’amore che ci ha legati. Moglie e figli. Una messa sarà celebrata domenica 19 novembre alle 18 nella chiesa di Santa Lucia di Piave. LINO SCOTTON n. 4.9.1926 - m. 13.11.1996 A dieci anni dalla tua scomparsa rimani sempre vivo nei nostri cuori. I tuoi cari. L CARLO ARPIONI n. 20.6.1975 - m. 17.11.1995 a voce di Carlo riempiva la nostra casa. La sua parola la nostra vita. Ora che abita nella casa di Dio, vogliamo ascoltare la parola di Dio che ci assicura che udremo ancora la sua voce. Mamma, Papà, Maria Pia e Francesco PUNTA AI PLAY OFF LA SPES ZOPPAS CONEGLIANO CHE DOMENICA 26 FARÀ IL DEBUTTO STAGIONALE IN SERIE A/2 Il ruggito delle pantere È pronta all’esordio nel secondo anno consecutivo di serie A/2 la Spes Zoppas Conegliano. Le prime avversarie, domenica 26, saranno le pugliesi della Mancini Iveco Florens Castellana Grotte. La preparazione delle coneglianesi è iniziata molto in anticipo rispetto all’inizio del campionato, slittato a fine novembre per lo svolgimento dei Mondiali in Giappone, cui hanno partecipato anche un’ex (la messicana Cortinez) e, soprattutto, il nuovo acquisto, la perla domenicana Nuris Arias Donez, pilastro della propria squadra nazionale e autentico colpo estivo del presidente Giovanni Lucchetta. Il massimo dirigente nell’occasione ha chiuso a prorpio favore una vicenda che ha messo in luce le contraddizioni del sistema dei procuratori nel mercato italiano. La Donez potrà compensare parzialmente le partenze di Marika Serafin e di Giulia Momoli, la prima finita a giocare in una compagine russa (con un consistente aumento dell’ingaggio rispetto a quanto incamerava da Conegliano), la seconda in odore di maglia azzurra di beach volley per le Olimpiadi di Pechino, il massimo sogno per uno sportivo. Dopo l’eliminazione in Coppa Italia, dove però la Spes non ha sfigurato conquistando il secondo posto del proprio girone, Lucchetta ha rinnovato la fiducia alla squadra: «La passata stagione è stata divisa in due periodi, uno in cui c’era l’entusiasmo giusto all’interno del gruppo, e un altro in cui si sono create alcune tensioni che hanno reso difficile conservare i risultati costruiti. La squadra era in ogni modo tarata per metà classifica. Quest’anno, invece, la squadra è stata cambiata poco nell’organico, ma il sestetto base, nonostante le partenze di Momoli e Serafin, credo sia più solido. L’obiettivo minimo sono i play off, se poi saranno di alto livello o per il quinto posto non importa, comunque nei primi sei dobbiamo arrivare». Per concretizzare questi obiettivi, oltre che sull’apporto di alcuni elementi del vivaio, maturati anche grazie all’esperienza in quel di Cuba la scorsa estate, la prima squadra potrà contare anche sul recente inserimento in rosa di Carla Rossetto, nel ruolo di libero, posizione coperta la scorsa stagione da Francesca “Cisky” Marcon, che quest’anno giocherà da opposto. Rossetto, classe ’84, ha militato in B/2 e B/1 con il San Donà (la squadra della sua città natale) per poi fare il salto in A/1 nel campionato 2004/2005 con l’Icot Tec di Forlì. L’anno scorso ha giocato in B/1 a Reggio Emilia, conquistando la promozione in A/2. La Spes Zoppas si fa anche più vicina ai tifosi. Oltre al sito internet (ww.spesvolley.it), è attivo il nuovo servizio gratuito via sms, attraverso cui si possono ricevere notizie su risultati, partite e curiosità sulle pantere della Spes. Alberto Rosa A ncora interessanti iniziative con le sezioni locali del Cai e le associazioni affini. Si inizia con la serata organizzata dalla sezione di Pieve di Soligo in collaborazione con il Comune di Cison di Valmarino. L’appuntamento è per venerdì 17 alle 20.45 al teatro La Loggia, in piazza a Cison, quando Damiano Zanocco, esperto di meteorologia, oltre che istruttore di alpinismo e di parapendio, presenterà il suo libro “Sulle nuvole” con spettacolari immagini e video accelerati di nuvole e paesaggi alpini. La serata intitolata “Nubi e Montagne” è ad ingresso li- Alessandro Rui sul podio iridato l mottense Alessandro Rui (in foto) a Benindorm in Spagna ha conquistato la medaglia di bronzo ai mondiali di tae kwon do. Rui, 36 anni, ha perso in semifinale ma ha gareggiato sempre ad altissimo livello. Da segnalare che il fratello Stefano, nella categoria oltre i 37 anni over 78 kg, ha conquistato il quinto posto assoluto della categoria. La rassegna ha visto la partecipazione di 3000 atleti provenienti da 50 Paesi. «È stata una grossa soddisfazione e un’esperienza unica- hanno commentano i due atleti che si allenano nella palestra di Motta di Livenza -. Abbiamo conosciuto atleti da tutto il mondo, perfino dalla Giamaica. Molto forti ci sono sembrati anche gli atleti dell’Est Europa. I l Basket Pieve 94 ha rinnovato le cariche sociali, confermando la presidenza a Giuliano Grassi. Vice presidente è stato nominato Rino Cesca, dirigente responsabile Luca Hosp, segretario Glauco Zuan, consiglieri Maurizio Bernardi e Antonio Fina, rappresentanti delle varie squadre e dei genitori, Rino Cesca, Mauro Reggla, Oscar Colonego, Narciso Verlato, Paolo Boscarato, Luca Mura, Angelo Minardo e Michele Andreola. Allenatori Paolo Boscarato e Michele Tomei. Buoni i risultati della maggior parte delle formazioni del Basket Pieve in questo avvio di campionato a conferma dell’impegno profuso dagli atleti e del sostegno della società. A sinistra il presidente della Spes Zoppas Giovanni Lucchetta e, a destra,“Cisky” Marcon TERZO NEL TAE KWON DO I BASKET PIEVE 94: conferma alla presidenza per Giuliano Grassi Gareggiare a questi livelli è una soddisfazione che ci ripaga di tutti gli sforzi che abbiamo profuso in questi anni». Gianandrea Rorato S P O R T & Da sinistra il presidente Giuliano Grassi, il vice Rino Cesca e il dirigente Angelo Minardo MARENO DI PIAVE: domenica c’è una riunione internazionale di boxe B oxe internazionale domenica 19 a Mareno di Piave. Alle 18, con ingresso libero, al Palasport la Mareno Ring propone la sfida dilettantistica Italia - Croazia. In cartellone ci sono le sfide Michele Novarin - Fabrizio Buoro (Terza serie, 75 kg), Ese Anes - Luca Maccaroni (Cadetto, 57 kg), Edi Lazaric - Massimo Antoniazzi (Terza serie, 75 kg), Vedran Kuzmanovic - Giacomo Avanzini (Cadetti, 69 kg), Mihaita Donea - Davor Mohoric (Terza serie, 69 kg), Alessandro Buriola - Eugen Jugo (Prima serie, 81 kg), Daniel Donea - Davor Volaric (Seconda serie, 91 kg). CAI E DINTORNI bero. In fatto di intrattenimento non scherza neppure la sezione di Sacile che giovedì 23 alle 20.45 organizza un incontro sul parco naturale delle Dolomiti Friulane alla sala Capitanio di Palazzo Carli. Ospite della serata il direttore del Parco che presenterà al pubblico le attività del Parco. Ingresso libero. La rubrica si fa calda con l’uscita domenicale organizzata dal Gruppo amici della montagna Nino Lot di Cordignano. Le mete sono Cornigian, casera Copada Bassa, le miniere del- la val d’Inferna e Arsiera. Partenza alle 8 da Cordignano. Dislivello di 400 metri. Informazioni: tel. 0438995336. Dulcis in fundo la sezione di Conegliano parte alla conquista di monte Rodolino (1700 metri). Domenica 19 si parte dalla piazza di Poffabro, il paese dei presepi, per raggiungere località Villa Santa Maria (594 metri). Lungo il ripido sentiero 968 si giunge a forcella Racli (1590) ed in breve alla vetta dove si terrà la sosta pranzo. Si scende poi per cresta alla Forcella Salincheit (1459) e per il ripido e tortuoso sentiero 973/A a Poffabro. Angela Deganis B A N C A Castello Roganzuolo · Cimavilla · Conegliano · Cordignano · Crocetta del Montello · Falzé di Piave · Fontanelle · Francenigo · Maron di Brugnera · Nervesa della Battaglia · Orsago Paré di Conegliano · Pianzano · Ponte della Priula · Povegliano · Sacile · San Giacomo di Veglia San Vendemiano · Santa Lucia di Piave · Selva del Montello · Soligo · Spresiano · Tezze di Piave Valdobbiadene · Vidor · Villorba · Vittorio Veneto Janna 38 Domenica 19 novembre 2006 OFFERTA LAVORO Cerco diplomato o universitario per lezioni di chimica e matematica. Zona Colle Umberto e Vittorio Veneto. Tel. 0438-394155. DOMANDA LAVORO Insegnante referenziato impartisce lezioni di italiano, storia, geografia e latino per scuole medie inferiori e superiori. Massima serietà. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 328-1049799. Ragazzo 22enne automunito con esperienza come apprendista elettricista e idraulico cerca lavoro in entrambi i settori. Zona Oderzo. Tel. 348-3940274. Signora italiana 60enne dinamica e solare, automunita residente a Oderzo, si rende disponibile per compagnia e piccole commissioni o aiuto domestico a persone anziane (coppie o singoli) autosufficienti in cambio di modesto compenso. Zona Oderzo. Tel. 3286645995. Ragazza 20enne con esperienza di stagione al mare cerca lavoro come cameriera, barista o commessa. Zona Oderzo, Motta di Livenza, Annone Veneto e dintorni. Tel. 320-7041235. Autista 37enne in possesso di tutte le patenti tranne “ADR” cerca lavoro come autotrasportatore. Disponibile a trasferte anche di più giorni in Italia e all’estero. Tel. 3400637659. Ragazza 35enne con esperienza come impiegata commerciale cerca lavoro preferibilmente parttime. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 0422-852168. Ragazza 35enne cerca lavoro come baby-sitter o collaboratrice domestica. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 340-4914925. Ragazza rumena di 20 anni con esperienza come cameriera e banconiera cerca lavoro nel settore ristorazione. Disponibile anche come operaia, apprendista commessa o altro. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 328-0484011. Ragazza marocchina con esperienza come badante e assistenza anziani cerca lavoro. Disponibile anche a turni notturni. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 338-2008618. Signora marocchina automunita con esperienza come badante, assistenza anziani, baby-sitter, addetta pulizie, cameriera e aiuto cucina cerca lavoro, anche come custode. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 338-2008618. Signora automunita con esperienza di 2 anni in laboratorio di panificio cerca lavoro nel settore, anche in pasticcerie. Disponibile anche come addetta alle pulizie in uffici e condomini. Zona Oderzo, Mansuè, Motta di Livenza e limitrofi. Tel. 329-3822820. Ragazza cerca lavoro parttime preferibilmente di mattina come segretaria, centralinista o impiegata, oppure come baby-sitter o in area bar (esperienza pluriennale come cameriera e barista nei fine settimana). Zona Motta di Li- venza. Tel. 349-6433216. Ragazzo qualificato cerca lavoro come pizzaiolo o aiuto cuoco in zona Motta di Livenza e Oderzo. Tel. 347-1922753. Signora cerca lavoro come custode in condomini o fabbriche dislocate sul territorio provinciale, con possibilità di vitto e alloggio per sé e la sua famiglia (marito guardia giurata e bambino). Disponibile da febbraio. Tel. 347-0046184. Psicologa abilitata cerca lavoro nel settore della formazione (tutor pedagogico, orientatore), della consulenza ad adolescenti oppure in uffici gestione risorse umane (formazione e selezione del personale). Tel. 0422-716931; 3487645436. Laureata in psicologia si rende disponibile per sostegno scolastico e ripetizioni a domicilio a studenti di scuole elementari e lezioni private in tutte le materie a studenti delle scuole medie. Anche studenti con difficoltà di attenzione e iperattività. Tel. 340-5756727. Ragazzo residente a Motta di Livenza cerca lavoro part-time in orario pomeridiano. Zona Oderzo e Motta di Livenza. Tel. 0422766796. Signora italiana automunita di Oderzo con esperienza cerca lavoro come barista, aiuto cuoca e lavapiatti. Disponibile anche per stiro o latro purché serio. Tel. 3471184039. Signore con esperienza come autista in possesso di patente C e in fase di esecuzione patente E, cerca lavoro. Disponibile anche a brevi trasferte all’estero e/o in Italia. Tel. 333-4578117. Impiegata 28enne con esperienza cerca lavoro part-time o tempo pieno. Buon uso pc, centralino, ddt, prima nota gestione banche. Disponibilità immediata. Tel. 339-3330041. Signora italiana automunita cerca lavoro come badante anche 24 ore su 24, preferibilmente in zona Oderzo. Tel. 349-6433211. Signora polacca 43enne con esperienza cerca lavoro come badante e assistenza anziani e ammalati. Disponibile 24 ore su 24 oppure a giornata. Zona Oderzo. Tel. 346-3111508. Signore con esperienza di assistenza e compagnia a persone con disabilità grave offre la propria disponibilità per assistenza domiciliare e ospedaliera. Tel. 3491943513. Ragazza si rende disponibile per seguire studenti di scuole elementari e medie anche a domicilio nei compiti a casa, nell’apprendimento delle lingue straniere e nell’apprendimento dell’italiano per ragazzi stranieri. Tel. 3382191112. Ragazzo 29enne automunito patente B con esperienza, cerca lavoro come commesso in supermercati o come operaio in aziende metalmeccaniche. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 348-4066519. Ragazzo 18enne cerca lavoro come baby-sitter solo al mattino fino alle 12. Disponibile anche come pulizie uffici o collaboratrice domestica. Zona Vittorio Veneto. Tel. 348-1391149, 347-9909597. Ragazzo 26enne si rende disponibile per l’intera giornata del sabato oppure per qualche ora serale per lavori di montaggio mobili e lavori di fatica. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 347-0037720. Signore con esperienza pluriennale come operaio settore metalmeccanico, legno, plastica e alimentare cerca lavoro anche in altri settori. Disponibile anche a turni notturni e a lavoro come guardiano. Tel. 328-7096848. Ragazza 26enne, rumena laureata il lingue francese e italiano, ottima conoscenza lingua italiana si rende disponibile come baby-sitter. Zona Vittorio Veneto, Conegliano, San Fior e limitrofi. Tel. 346-7748283. Ragazza 26enne, rumena laureata il lingue francese e italiano, ottima conoscenza lingua italiana esperienza come assistente di direzione in albergo in Romania cerca lavoro come interprete/traduttrice in aziende a Vittorio Veneto, Conegliano, San Fior limitrofi. Tel. 346-7748283. Ragazza 22enne cerca lavoro come pulizie uffici/scale. Zona Vittorio Veneto. Tel. 329-8007668, 3881841520. Ragazzo con esperienza come aiuto pizzaiolo e aiuto cucina cerca lavoro solo per i fine settimana dal venerdì alla domenica. Zona Vittorio Veneto, Conegliano. Tel. 380-7969971. Ragazza con esperienza cerca lavoro come cameriera in ristoranti, pizzerie e pub oppure come pulizie, lavapiatti aiuto cucina. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 347-0315940. Ragazza con esperienza per pulizie uffici, collaboratrice domestica, cerca lavoro. Disponibile anche come operaia in qualsiasi settore. Tel. 389-4373341, 0438- 561180. Ragazza rumena 22enne cerca lavoro come lavapiatti, babysitter o badante. Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 338-1861103. Ragazzo 22enne con esperienza di carrelli elevatori e gru cerca lavoro disponibile anche come apprendista operaio in qualsiasi settore. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 333-8450513. Sarta con esperienza cerca lavoro anche per piccole riparazioni o produzione vestiti. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 3462119333. Signore 50enne cerca lavoro come custode e tutto fare in abitazioni private. Zona Vittorio Veneto, Conegliano, San Pietro di Feletto e limitrofi. Tel. 338-4856343. 26enne automunito, con esperienza come operaio edile cerca urgentemente lavoro anche in altri settori. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e dintorni. Disponibile anche per lavoro a turni. Tel. 3356545503. Neodiplomata cerca lavoro full time in zona Vittorio Veneto e dintorni come commessa, cameriera, barista, impiegata. Disponibilità immediata. Tel. 340-8462338. Studente universitario di ingegneria biomedica, 22enne, con esperienza di cameriere, barista, banconiere, cerca impiego per il weekend. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Disponibile anche per collaborazioni con aziende. Tel. 348-7455949. Signore con pluriennale esperienza come disegnatore Cad 3D, Cad elettrico e programmazione Plc, cerca lavoro nel settore. Zona: Vittorio Veneto, Conegliano, Colle Umberto. Tel. 349-7199927. Ragazza diplomata con pluriennale esperienza nel settore amministrativo, segreteria, buon uso pc, conoscenza inglese, esperienza di vendita, cerca lavoro anche in agenzie immobiliari come impiegata part-time o max 6 ore. Zona Vittorio Veneto e Conegliano, referenze su richiesta. Tel. 347-8145210 dopo le 14. 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CERCASI Cerco finanziatore per stampare due libri: un’opera teatrale “Processo a Satana” e un romanzo “La forza dell’amore”. 0438-57048, ore pasti, chiedere di Maurizio. e L’AZiON Lettere & interventi DIEGO BOTTACIN DIFENDE LA LEGGE La prima Finanziaria che si occupa di famiglia C aro direttore, mi complimento con L’Azione per il servizio su “Finanziaria e la famiglia”, apparso il 5 novembre, che illustra in modo sintetico ma puntuale le novità contenute nella manovra del governo in merito alle politiche familiari. Dagli articoli si evince chiaramente che, con questa Finanziaria, per la prima volta in Italia, viene avviata una vera e propria politica per la famiglia, con maggiori vantaggi per chi ha più figli. Di fronte a ciò, mi ha sorpreso il commento affidato esclusivamente a Sergio Dugone, esperto sì di politiche sociali ma allo stesso tempo esponente locale dell’opposizione al governo. Il Fondo per le politiche per la famiglia passa da 3 milioni di euro a 645 milioni per il triennio 2007-2009 e servirà per: conciliare il tempo dedicato al lavoro con quello dedicato alla famiglia, abbattere le spese per bollette e consumi delle famiglie numerose, qualificare e potenziare il lavoro di cura a domicilio a bambini, anziani e disabili. Grazie alla Finanziaria 2007 vengono inoltre aumentati gli assegni familiari e le detrazioni fiscali per le famiglie con figli, come la detrazione del 19% per le rette degli asili nido (tetto massimo 632 euro a figlio), la detrazione per le spese per lo sport dei ragazzi fino ai 18 anni (tetto massimo 210 euro) e per gli affitti degli studenti fuori sede (tetto massimo 219 euro). La manovra del governo Prodi investe 300 milioni di euro (triennio 2007-2009) per triplicare, nel giro di 4 anni, i posti disponibili negli asili nido (dall’attuale 10% al 33% entro il 2010). Ulteriori 450 milioni di euro servono invece per creare un fondo per la non autosufficienza grazie al quale sperimentare nuovi modelli di cura domiciliare presso strutture protette delle persone non autosufficienti. Le famiglie che con questa Finanziaria pagheranno meno tasse sono dunque ben 16 milioni, ovvero il 73% dei cittadini (mentre l’aliquota del 43% si applica soltanto all’1,6% dei contribuenti). Si tratta pertanto di una vera e propria inversione di tendenza, come chiesto a Prodi dal vescovo Giuseppe dalle colonne de L’Azione qualche mese fa. Dugone lamenta che non c’è il quoziente familiare. Rilevo innanzitutto che il quoziente familiare (ovvero il meccanismo che permette di rapportare l’impo- IL VESCOVO PIACE La catechesi alla nostra radio L a nostra redazione continua a ricevere testimonianze che dicono tutto l’apprezzamento per la trasmissione del Vescovo che ogni settimana a Radio Palazzo Carli presenta a puntate “Il Catechismo della Chiesa cattolica”. Il martedì alle 10 e in replica il giovedì alle 18.30. Pubblichiamo qualche stralcio delle ultime tre testimonianze giunte alla Radio. «Sono una ascoltatrice di Radio Palazzo Carli e con molto interesse seguo le trasmissioni del nostro Vescovo sulla catechesi. Nel silenzio delle mura domestiche riesco ad ascoltare con concentrazione. Anche per il suo esporre semplice, la parola di Dio ti entra più facile e t’invita a confrontarti con la tua vita cristiana. È un aiuto che ho giorno dopo giorno ad andare avanti nell’impegno familiare e parrocchiale. Grazie Eccellenza, la sua disponibilità ci rende più ricchi e ci dà la sicurezza di avere un buon papà che ci guida e cammina con noi con fraterno amore cristiano». (Pierina da Vallonto) «Seguo con grande in- teresse e passione la nostra Radio Palazzo Carli. Un grazie particolare anche da parte di mio marito a Giulia, a Luciano e don Piero per le sue omelie del mattino, e a tanti altri amici ed amiche. Veramente una gran bella famiglia. Sopra ogni altra tramissione apprezzo la catechesi che il nostro Vescovo fa ogni settimana seguendo “Il Catechismo della Chiesa cattolica”. Mi piace molto per le cose che vengono dette e che non conosciamo mai abbastanza, e per il modo molto semplice e chiaro con cui vengono presentate. Non manco inoltre, quando posso, di farne propaganda presso le amiche». (Ameriga da Pianzano) Dopo la piacevole notizia che Radio Palazzo Carli raggiunge finalmente anche la Vallata e dà la possibilità di partecipare più intensamente alla vita del- nibile al carico familiare e non al singolo membro) non l’ha introdotto Berlusconi in cinque anni di governo. Criticare Prodi perché non l’ha fatto in sei mesi di governo mi sembra strumentale. Oltretutto, la battaglia per il quoziente familiare io la condivido, ma sono anche consapevole che essa vada portata avanti nell’ambito di una riforma complessiva del sistema fiscale e non certo a colpi di Finanziaria. Stesso discorso vale per le critiche che il centrodestra ha riversato contro questa Finanziaria perché “non contiene le riforme”. Critiche strumentali e confuse perché si sa che le riforme non si fanno in Finanziaria. Le importanti riforme che il governo Prodi ha in agenda verranno messe in campo appena chiusa la partita della manovra, attualmente al vaglio del Parlamento. In particolare, c’è un piano per le liberalizzazioni presentato dal vicepremier Francesco Rutelli, che vuole dare competitività al Paese mettendo al centro il cittadino-consumatore. Infatti oggi, a causa dei monopoli e delle lobbies, gli italiani pagano più dei colleghi europei l’energia elettrica, il gas, in genere i servizi essenziali, che alle volte non sono nemmeno di qualità, basti pensare al trasporto pubblico, i treni in particolare. Il piano di Rutelli per smantellare i monopoli e le rendite di posizione renderà le tasche degli italiani finalmente più pesanti e le nostre aziende più competitive per dare futuro ai nostri figli e serenità ai nostri anziani. Diego Bottacin Coordinatore reg.le Margherita la diocesi, un giorno ascoltando sento che sta parlando il nostro Vescovo; sta commentando “Il Catechismo della Chiesa cattolica”. Si tratta veramente di una bella notizia che entra settimanalmente nelle nostre case, che rende attuale l’insegnamento di Gesù. Ecco la Chiesa, madre e maestra, che nutre i suoi figli, che li istruisce e li illumina perché possano rendere ragione della speranza che è in loro. Una così buona notizia non la si può trattenere dentro e allora, dopo aver detto grazie al nostro amatissimo Vescovo, sto dandomi da fare perché altri si uniscano nell’ascolto. “Il Catechismo della Chiesa cattolica” e il Compendio che è fatto di domande e risposte è un tesoro che se riscoperto ci farà crescere nell’amore di Dio e del prossimo. Accogliamo la voce del Vescovo e aggiungiamo la preghiera perché questa parola sia accolta e vissuta. Non perdiamo questo grande dono che la nostra Chiesa ci offre. (Giuseppina da Gai di Cison) Potete inviare le vostre lettere al direttore per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438. 555437 Domenica 19 novembre 2006 A COLLE UMBERTO Cancellato un pezzo di storia C olle Umberto, giovedì 2 novembre 2006: la giornata splendida mostrava un cielo azzurro e un sole fulgente, preludio all’estate di San Martino e omaggio alla festività dei nostri cari defunti. Uscendo dal cimitero attorno alle 12, fui colta dal desiderio di appoggiare i gomiti sul muretto-balaustra della nostra piazza per gustarmi la vista dell’orizzonte, lungo il quale ad ovest si scorge Venezia mentre ad est si spazia sino al Friuli e si arriva “comodamente” a Trieste. Appena posai lo sguardo “inciampai” spudoratamente sul “mostro” edilizio: un fabbricato in cemento, ad uso commerciale-abitativo, che prepotentemente si erge offendendo la vista e defraudando il panorama, patrimonio naturale di tutti, della sua innata bellezza. Il “mostro” è sorto sulle ceneri della, non proprio vetusta, scuola elementare (eretta negli anni Sessanta) per motivi di sicurezza: riscontrate in essa TRA VENETO E FRIULI Più collaborazione attorno al Livenza E gregio Direttore, le scrivo due considerazioni. È noto che il corso del fiume Livenza divide le due regioni non solo dal punto di vista geografico ma anche politico: il Veneto dalla regione autonoma del Friuli Venezia Giulia. Se non si va d’accordo e non si crea un clima di collaborazione tra le due sponde... sul tema dell’alluvione e dell’altro... non si andrà da nessuna parte. La città di Motta è per sua storicità posto di frontiera con il Friuli, che qui aveva la sua porta d’accesso e di Dogana. Come tutti i posti di frontiera noi dobbiamo considerarci “fortunati” perché da che mondo è mondo sono molteplici i vantaggi economici e culturali delle città di confine. Il suo giornale, L’Azione che leggo sempre volentieri, può fare molto per invitare al dialogo e alla collaborazione i politici locali sia veneti che friulani sull’argomento dell’emergenza Livenza e Monticano. La seconda considerazione riguarda l’aspetto tecnico del problema. 39 Mi limito solo a citare quanto scrisse Leonardo da Vinci – nella sua veste di idraulico e di consigliere militare segreto della Serenissima Repubblica di Venezia – nel marzo del 1500. Ispezionando i fiumi Piave, Livenza, Monticano, Tagliamento e Isonzo lasciò scritto nel Codice atlantico: “Le cateratte (...) sieno molte, acciò che s’apra e facci maggiore impeto... E facciasi il serraglio mobile, che io ordinai nel Frigoli (Friuli), del quale, aperto una cateratta, l’acqua che di quello usciva cavava il fondo”. Questa è la soluzione del problema! Non lo dico io ma... Leonardo da Vinci. Riflettiamo su queste parole. Forse racchiudono la soluzione al problema idraulico. Giovanni Bortolin Ps: I volontari che sono andati a salvare i libri di Firenze li hanno chiamati “Gli Angeli di Firenze”. Noi emigrati che siamo ritornati a Motta per dare il nostro aiuto ai parenti? Niente. Ma non importa... conta la sostanza. delle piccole crepe, subito si è pensato alla demolizione. Le classi furono così trasferite nella nuova struttura della scuola media e di lì a poco l’ex elementare venne “ruspata” e abbattuta al suolo. Un cumulo di macerie stava a testimoniare che là per anni si è fatta didattica, che in quel luogo i nostri figli hanno affrontato le prime socializzazioni, le prime emozioni, hanno pianto, hanno riso, ma soprattutto hanno sperimentato la capacità di stare insieme, il tutto entro la cornice idilliaca del verde e del dolce profilo delle colline, in uno spazio che consentiva l’allargarsi sia della vista sia del cuore. Ed ora, dopo le macerie, ecco il “mostro”. Io non sono un tecnico, e quindi potrei dire delle inesattezze, ma è la ragione (...) che sollecita in me le seguenti riflessioni: forse monitorare il complesso per accertare effettivamente l’entità del pericolo e attivarsi poi per un idoneo restauro non sarebbe stato più “ragionevole” e sensato? Mantenere la scuola dov’era tenendo vivo il ricordo di chi l’ha frequentata, onorando per giunta la memoria umana, non sarebbe stato più opportuno? Avremmo così salvaguardato l’ambiente dalle attuali strutture e anche il centro storico “Borgo Venezia” ne avrebbe sofferto meno. Noi collumbertesi siamo addolorati per questa “leggerezza” edilizia e sentiamo oltraggiati i nostri valori che si ergono sul “credo” ambientale. Violentare la vista è grave, direbbe il nostro grande poeta Zanzotto, che dedicò intere pagine alla salvaguardia e alla identità del nostro paesaggio. È triste pensare che, per rimpinguare le casse comunali, si debba ricorrere a tali scempi... È solo una supposizione, ma non riesco a vedere altre plausibili motivazioni. Se penso che questo è accaduto prima della “tirata di cinghia” di questa finanziaria, chissà cosa potranno fare in seguito... Eppure abbiamo degli amministratori attenti all’inquinamento, tant’è vero che la campagna per il riciclaggio dei rifiuti è stata ottima e Colle Umberto è tra i primi comuni su questo fronte. Mi chiedo se l’inquinamento visivo dato da colate di cemento non sia da annoverare insieme agli altri tipi di inquinamento. (...) Maria J. Feletti