Non profit, giungla fiscale È ora di razionalizzare

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Non profit, giungla fiscale È ora di razionalizzare
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L’ECO DI BERGAMO
SABATO 31 GENNAIO 2015
Volontariato
Le buone notizie
Non profit, giungla fiscale
È ora di razionalizzare
Finalmente si potrebbe dare corso all’impresa sociale
La «macchina» del volontariato va aiutata nel suo sforzo
CRISTIAN PLEBANI
Le novità introdotte
dalla c.d. Legge di Stabilità
2015 per il mondo del volontariato e del non profit in genere
appaiono ancora «lontane»
dalla tanto attesa riforma del
Terzo settore che, come tutti si
aspettano, dovrebbe ambire ad
una generale armonizzazione
e semplificazione delle tante
normative (sia in ambito civilistico che fiscale) attualmente
vigenti per il non profit.
In primo luogo si dovrebbe
superare la semplicistica assimilazione, da cui troppo spesso
le normative fiscali non riescono ancora a «distanziarsi», che
vede il «non profit=non commerciale» e dare invece il giusto «spazio» al presupposto,
tipico degli ordinamenti anglosassoni, che un ente non profit
possa svolgere anche attività di
tipo commerciale o imprenditoriale, purché contribuisca allo scopo di pubblica utilità per
cui è stato costituito. Ovviamente fermo restando il principio di «non distribuzione degli utili e gli avanzi di gestione».
In tal modo si potrebbe finalmente dare corso all’impresa sociale, a cui estendere le
agevolazioni fiscali ad oggi riconosciute alle diverse forme
del non profit, od alle c.d. «low
profit» (enti che possono accantonare e distribuire, per
esclusiva utilità sociale, utili
e/o dividendi), oltreché incentivare l’impiego di strumenti di
finanziamento alternativi a
quelli tradizionali.
E poi non dimentichiamoci
della «giungla» di normative
fiscali a cui è sottoposto l’inte-
L’intervista
CARLOVIMERCATI
presidente Fondazione
Comunità Bergamasca
«Adesso
serve
un salto
di qualità»
Giovani al lavoro in una mensa per poveri
IN BREVE
L’INCONTRO /1
L’INCONTRO /2
Don Vincent Nagle
alla Casa del Giovane
Solidali per la vita
Adozioni e affido
L’Associazione Famiglie per
l’Accoglienza organizza per
martedì alle 21 nella Sala degli
Angeli della Casa del Giovane
(Bergamo, via Gavazzeni 13)
l’incontro «L’educazione: tra
correzione e accondiscendenza» con don Vincent Nagle. Info: 035-220091
Il Forum delle Associazioni
Familiari di Bergamo organizza mercoledì (ore 20.45) al Teatro alle Grazie (viale Papa
Giovanni XXIII, 13) l’incontro
«Solidali per la vita. Adozioni
e affido: la forza rivoluzionaria
della tenerezza» con Massimo
Gandolfini. Info: 335.232514
ro mondo del non profit. È oramai giunta l’ora di una razionalizzazione ed armonizzazione
delle diverse normative fiscali,
agevolative e non, previste per
le varie tipologie associative
(OdV, Onlus, Aps, Asd, etc.):
semplificare e riordinare ad
esempio i parametri di definizione delle «attività commerciali» o dell’ «esercizio di attività con modalità commerciali»,
riformulare le previsioni per la
«perdita della qualifica di ente
non commerciale», stabilire
chiare ed uniformi modalità di
determinazione delle imposte
dirette ed indirette, locali e non
(pensiamo all’Imu…).
Prevedere poi, a maggiore
garanzia e trasparenza di coloro che si «affidano» agli enti
non profit, forme obbligatorie
di pubblicità/comunicazione
dei dati economici e patrimoniali degli enti, anche in ordine
alla solidità patrimoniale e solvibilità finanziaria (stabilendo
al più dei parametri di esonero).
E perché non porre attenzione - attraverso specifici
strumenti - anche alle necessità finanziarie del Volontariato
e del non profit in genere, sempre più «povero» di risorse finanziarie ma che grazie alla
perseverante e preziosa «risorsa umana» riesce ancora oggi
a raggiungere, seppur con difficoltà, i propri scopi sociali.
Certamente il percorso non
è facile ed immediato ma, pensando a quanto la macchina del
«volontariato» offre alla società, forse varrebbe la pena dedicare le giuste attenzioni... 1
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a nuova Legge di Stabilità
toccherà in modo diretto
anche le Fondazione di
origine bancaria, che subiranno una tassazione
maggiore sui propri utili e di conseguenza avranno meno risorse
disponibili da erogare a favore di
progetti di utilità sociale. Ne abbiamo parlato con Carlo Vimercati, Presidente della Fondazione
della Comunità Bergamasca
Onlus.
«È chiaro che con l’aumento della
tassazione sugli utili delle Fondazioni saranno meno le risorse che
potranno mettere a disposizione
delle associazioni. Oggi però non
possiamo ancora definire con
chiarezza quale sarà la percentuale di tale diminuzione…».
«La Fondazione della Comunità
Bergamasca ha deciso per il 2015
di mantenere stabili le risorse
La pagina del volontariato è un progetto de
Novità in vista per il terzo
settore, ma per ora solo dalla Legge di
stabilità 2015.
Aspettando la tanto attesa riforma del terzo settore, per ora
il non profit si deve «accontentare» (o scontentare …) delle
novità introdotte con la Legge
190/2014 approvata il 23 dicembre 2014.
La principale novità non è
certamente a favore del non
profit: si è ridotta la quota di
dividendi esente da tassazione,
che passa dal 95% al 22,26%,
scelta che consente all’erario di
ottenere un introito di imposte
quindici volte superiore a quello attuale! Per meglio rendere
l’idea… considerato un dividendo lordo (percepito) di euro
1.000, se prima un ente non
commerciale si vedeva obbligato a versare all’erario un importo di euro 13,75, da oggi il prelievo fiscale passa ad euro 213,78.
Dibattuta è la ratio della norma,
così sfavorevole al non profit.
Se da una parte infatti il legislatore intende «avvicinare» l’ente
non commerciale, per l’imposizione fiscale di tale tipologia di
reddito, alle persone fisiche,
dall’altra non tiene forse conto
che gli enti non commerciali
sono obbligati statutariamente
a reinvestire le proprie risorse
di gestione in attività istituzionali (ridistribuendo in tal modo, seppur in via indiretta, il
«surplus» alla collettività). Da
non sottovalutare poi l’applicazione retroattiva della norma,
sin dai dividendi percepiti a
partire dal 1 gennaio 2014, seppur con l’applicazione di un credito di imposta per il 2014
(…con buona pace dello Statuto
del Contribuente).
Altra novità, a favore del non
profit, è l’incremento del limite
massimo di detraibilità/deducibilità fiscale delle erogazione
liberali versate a favore di
tire una maggiore vicinanza al
mondo del non profit e del volontariato».
L
Quindi quali indirizzi prenderà la Fondazione della Comunità Bergamasca?
Aspettando
la riforma
del terzo settore
Un’apertura verso il territorio?
rie per essere attuati».
«Questi incontri sono stati un tentativo di dialogo tra la Fondazione
e le realtà territoriali, che ci hanno
permesso di individuare strategie
di erogazione e finanziamento
che rispondano sempre più alle
istanze presentate dalle organizzazioni del Terzo Settore che, in
un’ottica di sussidiarietà, si fanno
voce dei bisogni e delle urgenze
della fascia più debole della popolazione».
In quale direzione si orienteranno le
scelte di finanziamento?
E quali linee strategiche avete individuato?
«Le linee strategiche che orienteranno l’investimento di queste
risorse prendono spunto da una
serie di iniziative e incontri che la
Fondazione ha realizzato nel corso del 2014 con le organizzazioni
del territorio, così da poter garan-
«In questi anni abbiamo voluto
favorire la diffusione di buone
pratiche per promuovere risposte
efficaci alle numerose forme di
disagio e per costruire proposte
positive con uno sguardo particolarmente attento ai più deboli.
Carlo Vimercati, presidente Fondazione della Comunità Bergamasca
che verranno erogate a favore
degli enti non profit, mettendo a
disposizione più di 2 milioni di
euro. Tra pochi giorni, infatti,
saranno pubblicati i bandi di finanziamento: si tratta di contributi importanti, soprattutto in
questo periodo di crisi nel quale
molti servizi sociali e manifestazioni culturali non avrebbero le
coperture economiche necessa-
Onlus e di soggetti che gestiscono attività umanitarie, limiti
che passano da euro 2.065,83 ad
euro 30.000,00. Considerato
che tale norma modifica l’art.
15, comma 1 e l’art. 100 co. 2, lett.
h) del Tuir, anche gli enti non
profit che non possono concedere le agevolazioni previste
dalla L. 80/2005 (c.d. “più dai
meno versi“, con deducibilità
delle erogazioni, anche per le
persone fisiche, fino al 10% del
reddito e nella misura massima
di euro 70.000,00) potranno aumentare la loro capacità di fare
«fundraising».
La Legge di Stabilità 2015 ha
introdotto inoltre un particolare meccanismo di assolvimento
dell’Iva chiamato «split payment», applicabile ad alcuni enti non profit che intrattengono
rapporti di carattere commerciale con gli enti pubblici. Tale
strumento nasce per il contrasto all’evasione fiscale (ma anche per far fronte ad esigenze
di gettito) ma, come sempre,
rimangono alcune incertezze
sulla obbligatorietà ed estendibilità dei soggetti pubblici interessati dalla norma.
È poi finalmente finita la
«precarietà» per il 5xmille che
non dovrà più attendere ogni
anno la legge di stabilizzazione
per vedere confermata l’agevolazione; innalzato dai 400 milioni degli ultimi anni a 500
milioni dal 2015 il fondo destinato al 5xmille; prevista l’uniformità della rendicontazione
per tutti i settori e l’obbligo per
i ministeri coinvolti nell’erogazione delle somme a pubblicare
le rendicontazioni degli enti
non profit.
Aspettando comunque una
riforma armonica del terzo settore! 1
Lauro Montanelli
Dottore commercialista
Anche nel 2015 proseguiremo in
questa direzione, puntando a favorire lo sviluppo di un effettivo
lavoro di rete sul territorio, andando a costruire sinergie e collaborazioni tra istituzioni, enti e
cittadinanza attiva».
Secondo lei, quindi, quale direzione
dovranno intraprendere le organizzazioni del Terzo Settore?
«È necessario un salto di qualità
da parte del Terzo Settore bergamasco: oggi è più che mai indispensabile essere innovativi e lavorare insieme. Occorre che tutte
le realtà del territorio, dall’istituzione pubblica all’associazionismo, dialoghino e progettino insieme servizi e iniziative per il
territorio. Unendo le energie è
possibile valorizzare le risorse,
migliorandone l’utilizzo e creando economia di scala. Tutto il sistema di welfare va ripensato in
un’ottica comunitaria». 1
Chiara Roncelli
in collaborazione con
LE BUONE NOTIZIE