Untitled - Fedrigoni

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Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
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Introduzione
Fig. 01 Ogni anno sempre maggiore è l’impegno nella
E di fatto oggi praticamente la totalità del legno
sostenibilità. In un pianeta dove si prevedono 9,5
utilizzato per produrre cellulosa, materia prima
miliardi di abitanti nel 20501, le terre coltivate e
di base del settore, proviene, oltre che da residui
le risorse idriche restano sotto pressione e le
generati da altri settori produttivi del legno, anche
emissioni nell'atmosfera non accennano a diminuire,
da operazioni di sfoltimento forestale necessarie
nessuno può seriamente e responsabilmente
a conservare le foreste in condizioni di salute ed
sentirsi escluso dagli sforzi verso un obiettivo
a promuovere un loro corretto rinnovamento. Il
universale di sostenibilità, anno dopo anno sempre
tutto rispettando norme di gestione forestale
più attuale, come proposto dalla Commissione
finalizzate ad una loro gestione sostenibile nel
Brundtland delle Nazioni Unite che nel 1987 lo
rispetto di standards internazionalmente accreditati
enunciava come "uno sviluppo che soddisfi i bisogni
e riconosciuti.
del presente senza compromettere la possibilità
delle generazioni future di soddisfare i propri".
Fedrigoni, forte anche della costante innovazione
rinnovamento e l’incremento dell’estensione della
di storia industriale, risulta sempre impegnata, anno
si estendono in modo dimostrato anche alla
dopo anno ed esercizio dopo esercizio, a migliorare
riduzione di altri impatti ambientali significativi
le proprie performance ambientali e sociali.
quali il consumo d’acqua, i consumi energetici e le
Fedrigoni, responsabilmente e concretamente,
ha la responsabilità di fare la sua parte. Non c'è
ha fatti suoi questi principi ambientali di sostenibilità
bisogno di sfere di cristallo: da qui a metà secolo,
da molto tempo coniugandoli, in quasi 130 anni di
secondo le stime di crescita della popolazione,
attività, alla produzione ed alla valorizzazione di
ci sarà un ulteriore, prevedibile aggravio sullo
carte speciali, che stimolano vista, tatto e fantasia,
sfruttamento delle risorse naturali, anche se
ricordando superfici naturali nel pieno rispetto
rinnovabili ma comunque rese sempre più scarse
dell’ambiente e della sicurezza del prodotto
in termini di disponibilità, anche con il concorso del
utilizzando in via esclusiva materie prime ed
progressivo aumento della temperatura media del
ausiliarie sicure, non impattanti e provenienti da
pianeta Terra.
origini controllate.
5 %
Il costante impegno, tramite investimenti
perfezionamenti tecnologici, soprattutto negli
principio irrinunciabile di coerenza etica, ridurre il
ultimi vent’anni, ha determinato un innegabile
proprio impatto sull'ambiente a tutela della società
miglioramento complessivo dei suoi impatti sia
attuale e futura e salvaguardare l’integrità dei
ambientali che di sicurezza.
perlomeno nei Paesi occidentali, l’ha ben compreso.
10 %
impegnativi ma anche una miriade di piccoli
nel guardare lontano debbano anche, per un
L’industria cartaria nel suo complesso,
15 %
emissioni in atmosfera.
economica, sempre carica di incertezze, ognuno
propri lavoratori e di tutte le parti interessate.
20 %
antitesi a tanti luoghi comuni, l’industria cartaria
superficie forestale mondiale. Simili considerazioni
Per non compromettere il benessere delle
25 %
europea svolge oggi un ruolo importante per il
lungo un percorso che attraversa ormai tre secoli
generazioni future, siamo convinti che le imprese
30 %
Quindi, contrariamente a quanto si pensi ed in
tecnologica che anima i suoi stabilimenti produttivi
A prescindere dalla perdurante congiuntura
Breakdown di materie prime e costi per servizi 2015
In questo Rapporto integrato sull'ambiente,
la sicurezza e la salute, il gruppo Fedrigoni
vuole illustrare i progressi fatti nel campo della
sostenibilità in nome dei cittadini del mondo di oggi
e di quello futuro.
1 Fonte: stima ONU.
30 %
17 %
25 %
8 %
9 %
11 %
Fibre e cotoni
Chimici
Frontali e
supporti per
converting
Altri materiali
Energie totali
Logistica
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Stakeholder
Il mondo degli stakeholder Fedrigoni è complesso.
È utile distinguere subito negli stakeholder più
suoi prodotti. Altri prescrittori nel settore grafica e
ufficio sono ad esempio i produttori di macchine da
vicini all’azienda tra clienti effettivi – presenti nei
stampa digitali, nel settore arte e scuola sono
database di fatturazione del Gruppo – come ad
i docenti.
esempio stampatori, etichettifici, cartotecniche
Si va quindi da realtà giovani, piccole e
(parte carte grafiche e converting), oppure
dinamiche come i designer freelance, a
grossisti di materiale per ufficio, scolastico e
grandi aziende di stampa e packaging per
artistico (settore carta) o ancora banche centrali
clienti internazionali.
(sicurezza) da un lato, e i prescrittori – studi grafici
Ci sono poi naturalmente i dipendenti, i fornitori,
e agenzie creative che consigliano il committente
le comunità vicinali e gli stakeholder istituzionali:
finale, il quale a sua volta commissiona i prodotti
come le banche, le organizzazioni sindacali, le
adesivi o stampati o le confezioni packaging per i
associazioni di categoria, ecc.
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Stakeholder diretti e indiretti
per segmento produttivo
Azioni
• D ipendenti e agenti diretti
– incontri di formazione professionale
– incontri di aggiornamento sui prodotti e cataloghi
• Fornitori materie prime, ausialiarie e servizi
incontri diretti
• Insegnanti scuole secondarie di primo grado
studenti scuole secondarie di secondo grado, università
e accademie
– iniziative di formazione "Officine Fabriano" con incontri
territoriali dedicati agli insegnanti di materie artistiche.
– lezioni a studenti dei corsi superiori di design sull’uso
della carta nella progettazione grafica
• M ondo accademico/ricercatori
– a ttraverso la Fondazione Gianfranco Fedrigoni-Istocarta,
giornate di studio e congressi
• B anche
incontri di informazione
• O rganizzazioni sindacali dei lavoratori
incontri di informazione
•A
ssociazioni di categoria ed enti di settore (Assografici,
Associazione Design Industriale, German Design Council,
ecc.)
– incontri di informazione
– aggiornamento
– collaborazioni
•O
rganizzazioni non governative (Greepeace, WWF,
Fai, ecc.)
– incontri di informazione
– collaborazioni
• Clienti, prescrittori, utilizzatori finali per settore:
vedi sotto il dettaglio
CONVERTING
•C
lienti
Arti grafiche, e
tichettifici, concerie
– contatti diretti agenti e tecnici
– assistenza e consulenza tecnica
– messa a punto prodotti speciali
– invio aggiornamento cataloghi
• D
esigner
Agenzie pubblicitarie, s tudi di progettazione grafica
– informazione e aggiornamento cataloghi
prodotti tramite la forza vendita e E-mailing
•U
tilizzatori finali
Cantine vinicole, birrifici, distillerie, distributori vini e
liquori, aziende alimentari, cosmetiche e farmaceutiche,
istituzioni statali internazionali, grande distribuzione,
pelletterie e produttori accessori in pelle
– a zioni mirate di informazione sui prodotti e servizi tramite
forza vendita e azioni dedicate
CARTA E SICUREZZA
Carta
•C
lienti
Editori, arti grafiche, cartotecniche, serigrafie,
scatolifici, sacchettifici, grande distribuzione,
negozi belle arti, cartolerie
– contatti diretti agenti commerciali
– a ssistenza e consulenza tecnica
pre e post vendita
– messa a punto prodotti su misura
– aggiornamento cataloghi
– inviti a eventi speciali
•D
esigner
Agenzie pubblicitarie, studi di progettazione grafica,
illustratori, fotografi
– informazione e aggiornamento cataloghi prodotti
– consulenza tecnica tramite promoter dedicati
– inviti a eventi speciali
•U
tilizzatori finali
Case di moda, produttori accessori moda e arredamento,
aziende alimentari, industrie cosmetiche e cura della
persona, studenti, artisti, incisori
– a zioni mirate di informazione sui prodotti
e servizi tramite promotori
– azioni di marketing dedicate
Sicurezza
• Clienti
Istituzioni statali internazionali
– incontri diretti
– partecipazioni a gare
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Fig. 02 Origine
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Etica, salute e sicurezza
della cellulosa
EU
22%
NORD AMERICA
1,5%
SUD AMERICA
Da quando ha visto la luce, alla fine degli anni ‘60,
In base alla politica integrata aziendale ed in
il concetto di responsabilità sociale dell'impresa
coerenza con il codice etico dell’industria cartaria
si è allargato a dismisura. Gli stakeholder, i
europea, recepito integralmente da Fedrigoni,
cosiddetti "portatori d'interesse", che inizialmente
vengono acquistate solo cellulose provenienti
includevano prevalentemente i dipendenti, i
da impianti boschivi gestiti secondo schemi di
clienti, i fornitori e le comunità che vivono nelle
sostenibilità forestale normati e riconosciuti in
vicinanze degli insediamenti industriali, oggi vanno
particolare quello FSC®, sia in termini di tracciabilità
a ricomprendere anche gli azionisti, le parti
(Chain of Custody2) che di origine controllata del
sociali e datoriali, i governi locali e nazionali, le
legno (Controlled Wood3). Tanto è che nell’esercizio
organizzazioni sovrannazionali governative e non,
2015 il 71% della carta prodotta da Fedrigoni è
insomma qualsiasi soggetto che possa risultare
risultata certificata CoC-FSC® di tipo misto, stante
interessato dalle attività condotte dal Gruppo.
che tutti gli approvvigionamenti di cellulosa sono
Fedrigoni, oltre a rispettare l’ampio e complesso
76,5%
di tipo CoC-FSC® (Chain of Custody) ed il rimanente
norme nazionali ed internazionali, si è dotata di un
28% come CW-FSC® (Controlled Wood).
Le altre materie prime ed ausiliarie di origine non
poi nel tempo, e di una Politica Integrata per la
fibrosa, come le cariche minerali, gli agenti coloranti,
qualità, l’ambiente e la sicurezza che la impegnano
i leganti, ecc. vengono scelte accuratamente
a seguire ed applicare regole di condotta che
tenendo conto delle loro caratteristiche per
superano le previsioni normative ad ulteriore
assicurare prima, durante e dopo il loro impiego il
garanzia di qualsiasi compromesso ambientale, nel
minore impatto ambientale possibile, la maggiore
campo della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro
sicurezza nei processi industriali e sul prodotto per
ed, in generale, nell'impatto globale delle proprie
il consumatore finale.
attività manifatturiere e distributive.
Non meno, un principio imprescindibile per il
Non ultimo, si consideri l'acqua che, a buon
diritto è considerata la "seconda materia prima"
Gruppo è quello di non interferire negativamente
dell'industria cartaria dopo la cellulosa. Ebbene,
sulle persone che vivono nei pressi dei propri
attraverso investimenti mirati, innovazioni
insediamenti e sul territorio che le ospita, oltre alla
tecnologiche continue ed una sempre maggiore
garanzia di salvaguardare la sicurezza e la salute
sensibilizzazione dei propri lavoratori, Fedrigoni
dei propri lavoratori.
è riuscita nel tempo a diminuirne sensibilmente
Questi impegni vengono perseguiti sfruttando
quattro direttrici fondamentali, anche per
3 CW-FSC ® secondo FSCSTD-40-005 V2-1 EN (Standard
for Company Evaluation of FSC ®
Controlled Wood).
stati subordinati a certificazione FSC® con un 72%
ventaglio di regolamentazioni derivanti da leggi e
proprio Codice Etico già dal 1998, rivisto e affinato
2 CoC-FSC® secondo il FSCSTD-40-004 V2-1 EN (Standard for
Chain of Custody Certification).
Le materie prime
l’impiego. Tanto è che fra il 2002 ed il 2015, a fronte
di un incremento produttivo del 69%, il consumo
accrescere il know-how societario: l’organizzazione,
medio unitario di acqua fresca per tonnellata di
la prevenzione, la formazione e l’informazione.
carta si è ridotto del 56%.
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Energia, efficienza ed emissioni
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Fig. 03 Input L'energia elettrica e termica sono componenti
Fedrigoni ha investito moltissimo e continua ad
essenziali per la produzione cartaria, ma è indubbio
investire per assicurare una prestazione depurativa
che la loro produzione va inevitabilmente a scontrarsi
di ampia garanzia rispetto ai limiti di emissione delle
con il riscaldamento globale e le emissioni di gas ad
acque stabiliti dalla legge.
effetto serra.
Per ovviare a questa dicotomia Fedrigoni è
per l’installazione di impianti di cogenerazione
primario nell’industria cartaria: il fango di risulta.
alimentati a gas metano presso i principali stabilimenti
Questo, classificato come rifiuto speciale non
del Gruppo, ricercando contestualmente ogni possibile
pericoloso, non essendo riutilizzabile come materia
miglioramento tecnologico per ottimizzare la propria
prima secondaria nei processi del Gruppo deve
efficienza energetica.
essere conferito all’esterno per essere sottoposto
nr. 2003/87/CE e ss.mm. (Emission Trading) a
Prodotti di
sicurezza
12.400 tons
Filler, minerali
e siliconi
212.000 tons
Carta
425.000 tons
Materiali e carta per
frontali e supporti adesivi
120.000 tons
Rifiuti
16.500 tons
ad un processo di smaltimento o di recupero ove
possibile.
Cotone
14.100 tons
Chiaramente per ridurne la produzione ancorché
recepimento nell’Unione Europea dei principi del
i costi per la loro gestione il Gruppo ha adottato
Protocollo di Kyoto e dal 2015, con la produzione
soluzioni tecniche e tecnologiche atte a diminuire
delle prime diagnosi energetiche, anche del Decreto
il rilascio di sostanze inquinanti nelle acque di
Legislativo 4 luglio 2014, nr. 102 in attuazione della
processo con conseguente decrescita del carico da
Direttiva nr. 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
trattare.
I risultati non si sono fatti attendere. Fra il 2002
Cellulosa
309.000 tons
chimico-fisica o biologica o congiunta, non si può
disgiungere la produzione di quello che è il rifiuto
soggetto obbligato ai previsti della Direttiva europea
Output
Però, da questo processo, sia esso di natura
impegnata già dagli anni ’90 con rilevanti investimenti
Tutto questo, indipendentemente dal fatto di essere
Input e output del processo industriale
Carta adesiva
734.000 m 2 (’000)
Acqua
14.069 m 3 (’000)
Energia elettrica venduta
di cui il 38% idroelettrica
54.000 mWh
Come risultato, fra il 2002 e il 2015, il carico
e il 2015, il Gruppo ha ridotto le proprie emissioni
specifico dei fanghi di risulta per tonnellata di carta
specifiche di CO2 per tonnellata di carta del 29%,
è diminuito del 43%, mentre la produzione totale di
nonostante sullo stesso periodo la produzione sia
rifiuti, pari alla somma dei fanghi di risulta e di tutte
cresciuta del 69%. Le emissioni specifiche degli ossidi
le atre tipologie di rifiuti generati, indicizzata sulla
di azoto per tonnellata di carta (i cosiddetti NOX) sono
produzione lorda, cresciuta a sua volta del 69%, ha
state pressoché dimezzate (–47%).
registrata una decrescita del 29%.
Gas naturali
135.673 std m3 (’000)
Elettricità
315.135 mWh
Sullo stesso periodo il consumo specifico di Energia
totale (elettrica + termica) per tonnellata di carta è
Il prodotto finale
sceso del 44%. Contestualmente, i consumi specifici
per tonnellata di carta di gas metano sono scesi del
Una volta selezionati attentamente gli input del
21% ed il fabbisogno di energia termica del 45%.
processo industriale, gestiti e governati gli output
I prodotti Fedrigoni, sia nel settore cartario che del
ambientali e minimizzati gli effetti di pericolo, i doveri
converting, assicurano garanzie di eco-compatibilità
gli spunti sono sempre maggiori ed il Gruppo, ad ogni
Gestione dei reflui acquosi e dei rifiuti
di un’impresa responsabile non si esauriscono. Il
e di sicurezza per il consumatore. Tali peculiarità
chiusura del bilancio d'esercizio, si pone sempre
tecnologiche e tecniche per l'innovazione. Ogni anno
risultato, il prodotto finito, richiede molta attenzione
sono attestate anche da enti terzi conformemente ai
nuovi obiettivi tenendo conto anche del patrimonio
Un altro aspetto fondamentale in termini di
in tutti i suoi dettagli e Fedrigoni li persegue
requisiti dei principali standards internazionali della
non solo manifatturiero che dovrà essere lasciato in
sostenibilità, e non solo per l’industria cartaria, è
costantemente e coerentemente al proprio
serie ISO o BSI.
gestione alle future generazioni.
la restituzione ad un corpo accettore delle acque
Codice etico, alla propria Politica integrata ed alla
La sostenibilità è un cammino, spesso anche
Il gruppo Fedrigoni, forte della strada percorsa
di processo dopo un adeguato trattamento di
legislazione ponendo una particolare attenzione agli
difficoltoso, però senza un preciso punto di arrivo,
sin qui e del suo patrimonio conoscitivo, è sempre
disinquinamento. Questo è un fronte sul quale
aspetti di sicurezza del prodotto ed ai suoi impatti
stanti i margini di miglioramento e di perfezionamento,
in cammino verso un domani ancora più verde,
ambientali una volta esaurito il suo ciclo di vita.
le opportunità al cambiamento, le nuove risorse
sostenibile e sicuro.
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La responsabilità sociale
d’impresa
Il codice etico e la politica integrata
per la qualità, l’ambiente e la sicurezza
• risultano presupposti essenziali per la crescita,
Il primo Codice Etico della Società del 1998, nel
•o
gni attività societaria deve essere condotta
tempo è andato modificandosi integrando nuovi
e gestita secondo criteri di sostenibilità e di
da una parte, la cooperazione interna ed il
e quantunque richiamato indirettamente anche
Sebbene la legge non lo imponga in forma cogente
principi ed affinando quelli originali, arrivando fino al
responsabilità sociale assicurando da una parte
coordinamento tra le diverse funzioni della Società
dall’art. nr. 30 del DLGS nr. 81/08 e ss.mm.
suo aggiornamento più recente del 2013. Comunque,
la qualità del prodotto e del servizio, la
e, dall’altra, intrattenere e mantenere relazioni
(Testo unico per la Sicurezza) Fedrigoni ha colto
come punti fermi irrinunciabili, rimangono sempre
salvaguardia dell’ambiente e la tutela della
corrette e trasparenti con le organizzazioni dei
l’occasione di elaborare questo documento
il rispetto della persona, il rispetto delle leggi e
sicurezza e della salute dei lavoratori e, dall’altra,
lavoratori, con quelle datoriali ed imprenditoriali,
d’indirizzo gestionale anche nella prospettiva di
la redditività e l’integrità dei beni aziendali;
con gli enti, con le istituzioni pubbliche e private,
dotarsi di ulteriore strumento per un efficace
con le autorità e con le parti terze interessate;
controllo del rispetto dei principi enunciati
delle norme, la trasparenza nella conduzione degli
affari, la riservatezza nei rapporti con le parti terze,
• l’adozione e l’applicazione di un sistema di
• ogni dipendente della Società deve partecipare,
considerando inclusi tra questi gli azionisti, i clienti,
gestione integrato per la qualità, l’ambiente,
i dipendenti, i fornitori, i collaboratori, ma anche gli
la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro ad
organi d’informazione, la pubblica amministrazione,
ulteriore compimento dei previsti stabiliti dalla
in base al ruolo, agli incarichi conferiti ed alle
le associazioni datoriali e sociali e le associazioni
legislazione vigente, in un’ottica di continuo
competenze acquisite, al raggiungimento degli
documento si articola attraverso 6 sezioni afferenti:
volontarie per la tutela ambientale e la sicurezza e la
miglioramento, deve avere come scopo primario
obiettivi di miglioramento stabiliti, inclusi quelli
• un insieme di procedure operative e protocolli per
salute sui luoghi di lavoro.
quello di assicurare la funzionalità e la prestazione
attinenti alla qualità, all’ambiente, alla sicurezza ed
dei prodotti e dei servizi, un uso razionale e
alla salute sui luoghi di lavoro.
Come suo naturale corollario, l’impegno per la
qualità, l'ambiente, la sicurezza e la salute trova
responsabile delle risorse, la minimizzazione
la sua espressione di sintesi nel documento della
degli impatti ambientali ed il conseguimento
politica integrata, che testualmente riporta:
di una prestazione di eccellenza nella
• la soddisfazione dei Clienti è l’obiettivo primario
della Società. Pertanto il rapporto con essi prima,
prevenzione antinfortunistica;
• a nche i fornitori ed i collaboratori esterni vanno
durante e dopo l’impiego dei nostri prodotti e
incoraggiati ad adottare a loro volta condotte
l’erogazione dei servizi di supporto, deve essere
coerenti a principii di sostenibilità;
contribuire e concorrere in modo responsabile,
rispettivamente nel Codice Etico e nella Politica
Integrata.
La struttura portante del Modello Organizzativo
la formazione, la definizione e l’attuazione
delle decisioni;
• un Organismo di Vigilanza con il compito di
Il Modello Organizzativo
sorvegliare sull’efficace e sostanziale attuazione
del modello;
Il Gruppo, inclusi i rami d’azienda controllati,
• un sistema disciplinare interno;
si è dotato volontariamente da anni di un proprio
• attività di formazione specifica;
"Modello Organizzativo" fin dal primo rilascio
del Decreto Legislativo nr. 231/01 e ss.mm. che
improntato alla massima apertura e collaborazione
• l’intera Società deve risultare impegnata a
anche al fine di potere apprezzare correttamente le
rispettare un sistema di buone pratiche di
persone giuridiche, delle società e delle associazioni
disciplina la responsabilità amministrativa delle
• s chede di valutazione dei singoli rischi associabili ai
reati previsti dal Decreto con le conseguenti azioni
di prevenzione e di mitigazione;
• Codice Etico.
loro esigenze, rispondendo poi in modo tempestivo,
fabbricazione e di gestione nel rispetto delle
anche prive di personalità giuridica. Questo testo
Nel 2015 si è erogato in Azienda uno specifico
rapido ed efficace con lo sviluppo e la fornitura di
leggi e delle norme regolamentari applicabili,
ha introdotto nel nostro ordinamento, in subordine
momento di formazione sui temi introdotti dal DLGS
prodotti idonei agli utilizzi richiesti quanto servizi
attraverso un comportamento che risulti sempre
a particolari condizioni, la responsabilità per
nr. 231/01 e ss.mm. con l’obiettivo di fornire tutte le
atti a soddisfare le loro aspettative;
aderente ai principi del codice etico;
alcuni reati dolosi e colposi anche a carico delle
principali nozioni sui reati regolati da questa legge,
• mantenere e migliorare la competitività sul mercato
globale è un traguardo fondamentale. Per questo va
•è
impegno della Società mettere a disposizione le
società e degli enti, integrando le sanzioni penali
sulle possibili conseguenze in caso di applicazione
necessarie risorse per perseguire gli obiettivi di
già previste in capo alla persona fisica che realizza
delle sanzioni previste e su come sia organizzata
Fedrigoni per prevenirli.
fatta leva sulla tradizione, sulle competenze, sulla
miglioramento qualitativi, quantitativi, ambientali
materialmente uno o più dei fatti illeciti ricompresi
specializzazione e sulle conoscenze accumulate
e di sicurezza e salute, non solo come parte
in questo Decreto Legislativo, tra cui taluni afferenti
rese ancora più forti dalla coesione e dalla tensione
integrante delle normali attività, ma anche come
la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro e la
che subordinata, sono stati circa 250 individuati tra
morale dei Dipendenti;
impegno strategico rispetto alle sue finalità più
tutela ambientale.
quelli che svolgono attività che rientrano a pieno
I dipendenti coinvolti, sia in posizione apicale
generali, adottando al tempo stesso le migliori
titolo tra le condizioni determinanti i reati normati
tecniche disponibili compatibilmente con i principi
dal Decreto, anche seppure solo in via potenziale.
di economicità gestionale e del rapporto
costo/beneficio;
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Le certificazioni volontarie dei sistemi
Tab. 01 di gestione
L’obiettivo primario del Gruppo è da sempre quello
Sul merito preme segnalare che L’ISO (International
che la qualità dei prodotti forniti e dei servizi erogati
Organization for Standardization) nel 2015 ha
soddisfino le aspettative del Cliente.
terminata una graduale revisione delle norme che
La domanda di sostenibilità da parte dei nostri
l’ambiente e la sicurezza e salute sui luoghi di lavoro
continua a crescere esponenzialmente. Il mercato
con l’obiettivo di armonizzarle ulteriormente tra
esige prodotti, ma anche i processi che li generano,
loro sia per terminologia che struttura, oltre che
sempre meno impattanti sull’ambiente e richiede
per modalità di approccio. Contestualmente la
che le attività industriali siano svolte nel massimo
norma inglese BSI OHSAS 18001 verrà integrata nel
rispetto della sicurezza e della salute, pretendendo
sistema ISO assumendo il nome di ISO 45001:2016.
La pubblicazione delle nuove norme ISO
immesse sul mercato, diano garanzie di eco-
9001:2015 e ISO 14001:2015 è avvenuta nell’autunno
compatibilità nel loro intero ciclo di utilizzo.
del 2015 disponendo un periodo transitorio per il
A prescindere dalle obiettive ed intuibili difficoltà
nel coniugare al meglio tutte queste esigenze, vi
Contestualmente per la fine del 2016 si prevede
l’emissione della norma ISO 45001:2016 per i sistemi
per cui il Gruppo ha adottato sistemi di gestione
di gestione per la sicurezza e la salute sui luoghi di
coerenti a norme e standard internazionali di buone
lavoro in sostituzione della BSI OHSAS 18001:2007.
pratiche verificati ed attestati da soggetti terzi
Anche per questa norma si presume venga stabilito
accreditati a tal fine.
un periodo transitorio di tre anni.
Ecco perché, proprio per creare la necessaria
La nuova ISO 9001:2015 è basata su paragrafi
è impegnato da molti anni, come scelta volontaria
strutturale pressoché completa con la ISO
14001:2015 (e successivamente anche con la ISO
normati da diversi standard d’indirizzo gestionale
45001:2016) per garantire un allineamento univoco
quali la ISO 9001 nella gestione della Qualità, la
tra le discipline dei sistemi di gestione per la
ISO 14001 per quanto attiene gli aspetti ambientali
qualità, l’ambiente e la sicurezza. Non saranno più
e la OHSAS 18001 per quanto compete la tutela
necessarie matrici di correlazione fra i requisiti
della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro,
delle tre norme ISO.
attraverso l’ottenimento e le successive riconferme
delle corrispondenti certificazioni.
Tale percorso è partito nel lontano 1993,
(Spagna – ex
Manter SA)
Arconvert
Brasil Ltda
(inizio attività
2009)
UNI EN ISO 9001:2008
Sistema di Gestione per la Qualità
X
X
X
X
Anno di decorrenza 1a certificazione
1993
1997
1995
2010
Numero certificato
CQ 539
CH 97/0116
ER 0277/1995
FS 562456
BSI America
UNI EN ISO 14001:2004
Sistema di Gestione per l'Ambiente
X
X
X
–
Anno di decorrenza 1 a certificazione
1999
2002
2009
–
Numero certificato
CQ 7847
CH 02/0955
ES–2009/0056
–
BSI – OHSAS 18001:2007
Sistema di Gestione per la Sicurezza
e la Salute sui Luoghi di Lavoro
X
X
X
–
Anno di decorrenza 1 a certificazione
2006
2008
2011
–
Numero certificato
CQ 15229
CH 08/1328
ES–SST–0102/2011
–
AEOF4
Operatore Economico Autorizzato
di tipo full
X
–
–
–
Anno di decorrenza 1 a certificazione
2010
–
–
–
Numero certificato
IT AEOF 10 0251
–
–
–
standard che consentiranno una sovrapposizione
d’impresa, all’applicazione e rispetto dei principi
trovando conferma di conformità nel tempo
Arconvert SA
passaggio dalla vecchia alla nuova norma di tre anni.
è anche la necessità di darne concreta evidenza
affidabilità nel Cliente e negli Stakeholder, il Gruppo
Arconvert SpA
(Italia)
regolano i sistemi di gestione aziendali per la qualità,
clienti e dei consumatori finali, di anno in anno,
allo stesso tempo che le nostre carte, una volta
Fedrigoni SpA
Le principali novità introdotte con le tre nuove
norme, sono:
• l’individuazione e la gestione del rischio, che è il
primo requisito mandatorio delle nuove norme,
quando venne conseguita la prima certificazione
deve costituire il caposaldo per la gestione di
volontaria della Società secondo la norma ISO
tutti i processi individuati dall’organizzazione,
9001, andando poi ad integrarsi negli anni con
andando a considerare anche gli aspetti ad essa
successivi riconoscimenti di conformità ad altre
correlati come, ad esempio, le opportunità, le
norme gestionali, tanto che oggi la titolarità delle
probabilità, le conseguenze, ecc.. Tale valutazione
certificazioni di sistema nel Gruppo è sintetizzabile
viene vista anche come uno dei fattori da tenere
come da tabella 01.
in considerazione nei momenti di pianificazione
strategica condotta dall’organizzazione;
4 Tale certificazione è rilasciata
dalla Direzione centrale presso
l’Agenzia delle Dogane per la
gestione tributi e rapporto con gli
utenti – Ufficio per i regimi doganali
e fiscali e risulta regolata dall’art.
5 bis del Regolamento (CEE) nr.
2913/92 (CDC), come modificato
dal Regolamento (CE) nr. 648/2005
e dagli articoli dal 14bis a 14
quindicies del Reglamento (CEE) nr.
2454/93 (DAC) come modificati dal
Regolamento (CE) nr. 1875/2006.
Viene concessa dopo apposito
accertamento dell’Autorità Doganale
nazionale a chi comprova il rispetto
degli obblighi doganali, il rispetto
dei criteri previsti per il sistema
contabile, la solvibilità finanziaria,
il rispetto di appropriati standard
di tenuta delle registrazioni
contabili e della normativa inerente
la sicurezza e la salute sui luoghi
di lavoro e viene monitorata con
frequenza annuale tramite audit di
mantenimento condotti dagli uffici
distrettuali dall’Agenzia delle Dogane
competenti territorialmente per le
unità della Società.
146
• l’organizzazione deve determinare fattori critici,
interni e/o esterni, rilevanti per il business e
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
147
Non ultimo, gli stabilimenti di Fabriano (AN) e di
spesso enunciano in via concorrenziale tra loro le
internazionale, nel referenziare i propri prodotti
Bollate (MI), considerate alcune loro produzioni
medesime caratteristiche, impiegando solo forme
sia certificati da enti terzi autonomi che in forma
le strategie, anche di prevenzione, che vorrà
particolari quali carta moneta, carte valori ed
di comunicazione diverse. È innegabile che tutto
volontaria, si conforma a standard di riconosciuta
attuare, prevedendo un rafforzato concetto del
elementi di sicurezza, risultano fornitori accreditati
questo, anche in assenza talvolta di controlli terzi
accettazione quali FSC®5, ISO 140216, ISO 140247
miglioramento continuo;
presso la Banca Centrale Europea (BCE) e la Banca
o di riferimenti normativi, concorre non solo a
e ISO 140258.
d’Italia. Tale idoneità è poi riconosciuta anche da
disorientare il consumatore, ma spesso pone in
gestione e non più quelli formali e prescrittivi incluso
altre Banche Centrali di diversi Paesi nel mondo di
difficoltà anche gli stessi addetti di settore.
un miglioramento nella misurazione delle prestazioni
cui ambedue risultano fornitrici.
• si devono privilegiare gli aspetti prestazionali nella
Tuttavia, anche nel mezzo di questa miriade di
(raggiungimento degli obiettivi v/s aspetti di
miglioramento);
• il requisito "responsabilità della direzione" viene
marchi, Fedrigoni, in un’ottica di riconoscimento
Allo stato attuale i principali marchi ecologici,
ambientali e di sostenibilità di prodotto rilasciati al
Gruppo da enti terzi indipendenti accreditati per i
singoli schemi sono descritti nella tabella 02.
Le certificazioni ed i marchi volontari
di prodotto
sostituito da quello della "leadership ed impegno" da
declinare nei confronti sia del sistema di gestione
Oltre a richiedere all’impresa un contesto operativo
del business, sia dei bisogni e delle aspettative dei
organizzato secondo regole e principi normati,
clienti e delle parti terze interessate;
finalizzati alla sostenibilità industriale, il mercato
• la conoscenza organizzativa deve essere gestita
è sempre più attento alla sicurezza ed all'impatto
FSC ® – CHAIN OF CUSTODY
al pari di una risorsa e la comunicazione deve dare
ambientale dei prodotti, carta inclusa, ed alla loro
secondo lo FSC – STD – 40 – 004 / V 2 –1 EN
maggiore importanza alle scelte organizzative in
sostenibilità in tutte le fasi del loro ciclo di vita, tanto
materia di comunicazione, sia interna che esterna;
è che le nuove norme ISO sopra richiamate,
• le attività di controllo da esercitare sulla
documentazione prescrittiva e sulle registrazioni
• nel caso specifico della ISO 14001:2015 si deve
mettendo in secondo piano addirittura il prezzo
prevedere l’implementazione di un "Life Cycle
stesso del manufatto e le aziende, che ne tengono
Perspective", recependo le considerazioni del
conto, ben sanno che curare questi aspetti può
Report ISO "Future Challenges for EMS" andando
determinare anche un concreto fattore di
a coinvolgere anche la fase di progettazione
vantaggio competitivo.
Fedrigoni si conforma a queste attese,
conferma della tendenza, già manifestata nel corso
mantenendo e migliorando nel tempo non solo la
degli ultimi anni, a sviluppare maggiormente il
qualità dei prodotti e dei servizi, ma assicurando nei
controllo sugli aspetti ambientali connessi al ciclo
propri processi industriali la tutela dell’ambiente,
di vita del prodotto fino alla fine vita dello stesso,
assicurando l’eco-sostenibilità delle proprie carte e la
introducendo nella catena di fornitura anche
sicurezza in tutte le possibili forme del loro impiego.
Come nel caso dei sistemi gestionali, l'impegno
dei processi in outsourcing;
alla sostenibilità del prodotto per risultare credibile
• per i prodotti ed i servizi acquisiti dall’esterno
non può esaurirsi in semplici enunciazioni d’intenti,
vanno accorpati ed equiparati i requisiti relativi a
ma va verificato da parti terze indipendenti e
beni e servizi acquistati direttamente od ottenuti
garantito da certificazioni di prodotto od impronte
da processi assegnati in outsourcing, non ponendo
di prodotto.
più distinzioni in base alla loro provenienza, ma
Oggi, in un mondo sempre più complesso ma
piuttosto in base alla loro criticità sul prodotto o sul
anche spesso autoreferenziale, si riscontra un
servizio finale.
proliferare crescente del numero di certificati,
di etichette e di dichiarazioni di prodotto, che
X
Arconvert SpA
Arconvert SA
(Italia)
(Spagna – ex Manter SA)
X
X
Tipo misto con sistema a crediti
Queste peculiarità sono ormai fattori frequenti
nelle scelte d'acquisto del consumatore, spesso
maggiori controlli a monte nei riguardi dei fornitori e
Fedrigoni SpA
lo prevedono come requisito gestionale essenziale.
obbligatorie confluiscono in un unico requisito;
e la scelta delle materie prime dei prodotti a
Tab. 02
5 FSC® (Forest Stewardship
Council) – È un'organizzazione
internazionale indipendente non
governativa e senza scopo di lucro
creata per promuovere la gestione
responsabile delle foreste mondiali.
Fornisce standard, assicurazione del
marchio e servizi di accreditamento.
per società e organismi interessati alla
gestione responsabile delle risorse
forestali. I prodotti con certificazione
FSC® sono certificati in modo
indipendente per garantire ai clienti
che provengono da foreste gestite in
maniera tale da rispettare le esigenze
sociali, economiche e ambientali delle
generazioni attuali e future.
Al momento di scrivere, è in corso
di valutazione il riconoscimento
della Personalità giuridica di FSC®
quantomeno a livello nazionale.
6 ISO 14021 – Regolamenta l’impiego
delle etichette e dichiarazioni
ecologiche (dichiarazioni ambientali
di 2° tipo) che riportano informazioni
ambientali dichiarate da parte di
produttori, importatori o distributori di
prodotti, senza che vi sia l’intervento
di un organismo indipendente di
certificazione. È prevista, comunque,
una serie di vincoli da rispettare sulle
modalità di diffusione e sui requisiti dei
contenuti dell’informazione.
7 ISO 14024 – Regolamenta il
rilascio delle etichette ecologiche
(dichiarazioni ambientali di 1° tipo)
volontarie sottoposte a certificazione
esterna di parte terza, basate su un
sistema multicriteria che considera
l’intero ciclo di vita del prodotto
attraverso una L.C.A. (Life Cycle
Analysis) condotta secondo le
indicazioni riportate nella norma
ISO 14040 in modo da garantire
l’oggettività delle informazioni.
I criteri fissano dei valori soglia da
rispettare per ottenere il rilascio del
marchio e l’organismo competente
per l’assegnazione del marchio può
essere pubblico o privato.
8 ISO 14025 – Regolamenta
l’emissione delle dichiarazioni
ecologiche (dichiarazioni ambientali
di 3° tipo) che riportano informazioni
basate su parametri stabiliti che
contengono una quantificazione degli
impatti ambientali associati al ciclo
di vita del prodotto calcolati
attraverso un sistema LCA.
Sono sottoposte a un controllo
indipendente e presentate in
forma chiara e confrontabile. Tra
di esse rientrano, ad esempio,
le "dichiarazioni ambientali di
prodotto" note anche come E.P.D.
(Environmental Product Declaration).
Tipologia di certificazione
e sistema a trasferimento
Sistema a trasferimento
Sistema a trasferimento
Anno di decorrenza 1a certificazione
2005
2010
2011
Numero certificato
CQ – COC 000010
ICILA – COC 000382
TT – COC 003616
Settore certificato
Tutta l'azienda
Tutta l'azienda
Tutta l'azienda
X
–
–
–
–
FSC ® – CHAIN OF CUSTODY
secondo lo FSC – STD – 40 – 003 / V 1 –0 EN
Certificazione Chain of Custody
Tipologia di certificazione
per azienda multi-sito
Anno di decorrenza 1a certificazione
2011
–
–
Numero certificato
CQ – COC 000010
–
–
Settore certificato
Tutta l'azienda
–
–
X
–
–
–
–
FSC ® – CONTROLLED WOOD
secondo lo FSC – STD – 40 – 005 / V 2– 1 EN
Approvvigionamento di cellulosa
Tipologia di certificazione
derivate da legno controllato
Anno di decorrenza 1a certificazione
2009
–
–
Numero certificato
CQ – CW 000010
–
–
Settore certificato
Tutta l'azienda
–
–
Standard nazionali
–
X
X
Tipologia di certificazione
–
Per percentuale
Per percentuale
Anno di decorrenza 1a certificazione
–
2010
2010
Numero certificato
–
ICILA – COC – PEFC 148
PEFC 14 – 35 – 00113
Settore certificato
–
Tutta l'azienda
Tutta l'azienda
PEFC
148
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
149
Contestualmente altre etichette e marchi di
prodotto ai sensi della norma ISO14021,
attestanti specifiche attribuzioni ecologiche
e/o di sicurezza sono:
pH Neutral
Acid free
Long life
Annual Fibers
Well managed forest
Cotton based product
L’estratto acquoso del supporto
fibroso possiede un pH neutro.
Impiego di processi produttivi
condotti in ambiente non acido
ed in particolare per quanto
concerne le fasi di collatura
della carta.
Rispetto dei requisiti della norma
ISO 9706 che, se soddisfatti,
permettono di qualificare la carta
a "lunga durata" garantendone
l’integrità nel tempo, attestando
altresì un contenuto di pasta legno
o pasta semichimica non superiore
al 5%, un pH compreso tra 7,5 e
10 sull’estratto acquoso ed una
riserva alcalina superiore al 2%
Impiego di fibre cellulosiche
provenienti da piante annuali non
ad alto fusto come il bamboo, la
canapa, la kenaf, il lino, ecc. a
contribuzione nnnella riduzione
dell’abbattimento di piante ad
alto fusto.
Impiego di cellulose derivate da
legni provenienti da foreste gestite
in modo sostenibile. Tale logo
serve per attestare la conformità
delle materie prime a base
legno ai migliori principi di ecosostenibilità per i prodotti qualora
non rientrino nelle nostre serie già
certificate CoC-FSC.
Impiego di fibre di cotone (pianta
annuale) nella costituzione fibrosa
del prodotto.
Elemental
Chlorine Free
Heavy Metal Absence
La cellulosa è stata bianchita
con processi ecologici che
garantiscono un contenuto
massimo di composti cloro
organico derivati inferiore a
0,8kg/Ton.
Rispetto specifico della Direttiva
Europea nr. 94/62/CE ripresa in
Italia dal DLGS nr. 22 del 05.02.1997
e ss.mm. che definisce le soglie
massime di presenza ammissibile
per i metalli pesanti negli
imballaggi e nei rifiuti derivanti
da imballaggi.
Total Chlorine Free
Hydro Power
Prodotto realizzato impiegando
energia idroelettrica e
quindi rinnovabile.
Selected
Secondary Fibers
Impiego di fibre secondarie
di riciclo sia pre-consumer che
post-consumer altamente selezionate.
NOTA PER IL LOGO
"HEAVY METAL ABSENCE"
Nato inizialmente per attestare
esclusivamente la conformità ai
dettami della Direttiva Europea
nr. 94/62/CE estende ora la sua
pertinenza anche al rispetto di
altre Direttive Europee che in modo
diverso regolano la presenza dei
metalli pesanti tra cui la nr. 2002/ 61/
CE, nr. 2003/03/CE, nr. 76/769/CEE,
nr. 2002/96/CE, nr. 2002/96/CE, nr.
88/378/CEE e nella Norma Europea
EN 71–1:1998 / Parte III, come
aggiornata dalla comunicazione della
Commissione Europea nr. 2002 / C
188 / 08 e la nr. 2003/11/CE recante
la XXIV modifica alla Direttiva
Europea nr. 76/769/CEE.
RE
TH
WET
ST
La cellulosa è stata bianchita con
processi ecologici che escludono
l’impiego di prodotti a base cloro
e garantiscono un contenuto
massimo di composti cloro
organico derivati non superiore
a 0,2kg /Ton.
NG
Wet strength product
Prodotto con caratteristiche di
elevata resistenza all'umido.
150
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
151
L'impegno nella responsabilità
sociale d’impresa
Il Gruppo, pur non essendo certificato secondo le
sostenibile ed è la strada naturale da percorrere per
norme SA 80009 o AA 100010, da sempre applica i
l’impresa attuale e futura.
principi enunciati nel 2010 dalla Linea guida
2007
2013
Assegnazione da parte del Comune di Verona del premio
Nei primi mesi del 2013 il WWF ha invitato 70 tra i più
"VERONA AZIENDE SICURE 2006" come Azienda virtuosa nel
campo della prevenzione della sicurezza sul lavoro.
2013. Resi pubblici i risultati, Fedrigoni SpA si è distinta,
Tra l’altro, non va scordato che identico concetto
come unico gruppo cartario italiano del comparto carte
ISO 2600011 che stanno alla base della Corporate
e principio trova enunciazione, seppure in senso più
2008
Social Responsibility (nota anche con l’acronimo
ampio, all’art. 41 della Costituzione italiana12.
Assegnazione del premio della "Fondazione Giuseppe
CSR), riconoscendo che la responsabilità sociale
nel fare impresa sta alla base dello sviluppo
importanti produttori al mondo di carta a partecipare
alla terza edizione dell’Environmental Paper Company Index
Lazzareschi" di Porcari (LU), promosso per promuovere
Negli anni, Fedrigoni è sempre risultata impegnata
la sensibilizzazione alla sicurezza delle aziende e degli
direttamente in piccole e grandi iniziative che si
grafiche, tra le 25 aziende del settore segnalate come
"leader in trasparenza", per aver accettato l’invito promosso
dal WWF a rendere volontariamente pubblici i dati sul
proprio impatto ambientale.
operatori delle aziende del settore cartario italiano.
possono così riassumere in sintesi:
Fornitura al Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) della carta
Sin dalla
costituzione
Freelife Vellum con duplice certificazione (CoC-FSC ed
Ecolabel) per le loro pubblicazioni più significative.
2005
Membri della Commissione Ambiente, Sicurezza
Membro del gruppo di lavoro di Assocarta per la
ed energia di Assocarta.
definizione delle linee guida per la formazione dei
Membri e presenza a livello europeo nel C.E.P.I.
(RSPP) nel settore cartario.
2008/2013
Partecipazione al progetto "Verona Aziende Sicure"
promosso dal coordinamento Provinciale dello SPISAL
Assocarta.
(ULSS nr. 20, 21 e 22) e presieduto dallo SPISAL della
2002
Collaborazione con Assocarta per la definizione di
linee guida per la richiesta dell’Autorizzazione Integrata
Ambientale nel settore cartario.
di perfezionamento ed aggiornamento post-laurea in tema
definizione delle modalità metodologiche per la conduzione
assoggettabilità alla presentazione della relazione di
istituzionali tra cui il Comune di Verona, la Provincia di
Partecipazione all’indagine condotta da Greenpeace
DLGS nr. 46/2014 in attuazione della Direttiva nr. 2010/75/UE
Verona, l’INAIL, la Camera di Commercio di Verona, la
sull’origine, sull’approvvigionamento, sui criteri di
per le emissioni industriali a modifica del DLGS nr. 152/2006
CGIL, la CISL, la UIL, Confindustria Verona, Apindustria
valutazione dei fornitori, sulla gestione e sull’utilizzo delle
e ss.mm.
Verona, le Associazioni Artigiane (C.N.A., U.P.A. e Artigiani
materie prime a base legno nell’industria cartaria italiana.
riferimento e per la presentazione delle conclusioni finali ex
Rinnovata partecipazione tra i più importanti produttori
Riuniti).
di carta nel mondo alla terza edizione dell’Environmental
2011
fruizione pubblica dall’inizio del 2009 sono:
• M ANUALE TECNICO – OPERATIVO per l’attuazione di un
web "Osservatorio Ambientale" di Assocarta.
luoghi di lavoro (Autore: Dr. Paolo Azzolini – Direttore
Qualità, Ambiente e Sicurezza di Fedrigoni SpA);
dal Comune di Riva del Garda (TN).
Partecipazione al gruppo di lavoro Assocarta per la
procedure applicative dell’audit di qualità e di sicurezza".
ULSS nr. 20 di Verona con il patrocinio di diversi soggetti
sistema per la gestione della sicurezza e della salute sui
Partecipazione elle attività di "Agenda 21" organizzate
di Internal Auditing sull’area tematica "Iprincipi base e le
2010
Partecipazione alla definizione del nuovo portale
2003
2015
della valutazione ai fini della verifica dell’obbligo di
I risultati ottenuti sono disponibili alla consultazione e
2002/2003
metodologie comuni finalizzate a realizzare audit energetici
conformi alle nuove norma di legge.
Docenza da parte del Direttore Qualità, Ambiente e
dal 2005 al 2009
Promozione e partecipazione al progetto di Ecogestione
previste dal DLGS nr. 102/14 con cui ci si propone un lavoro
Sicurezza di Fedrigoni SpA presso l’Università degli Studi di
Verona – Facoltà di Economia nel corso master di 1° livello
presso le Cartiere italiane sotto il coordinamento di
Adesione al progetto di Assocarta sulle diagnosi energetiche
collettivo di settore per la definizione di linee guida e
Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione
1998
2014/2015
• RACCOLTA DI CHECK LIST OPERATIVE
con riferimento al precedente Manuale tecnicooperativo (Autore: Dr. Paolo Azzolini – Direttore
Qualità, Ambiente e Sicurezza di Fedrigoni SpA).
2003/2004
2006
Contributo al progetto "Emission Trading" di Assocarta per
Adesione alla Dichiarazione di sostenibilità del settore
l’applicazione della Direttiva Europea nr. 2003/87/CE relativa
cartario internazionale nel corso del C.E.O. del Round
all’adesione della Comunità Europea al protocollo di Kyoto
Table di I.C.F.P.A. "International Council of Forest and Paper
per la riduzione dei gas ad effetto serra.
Association" costituito da 43 Paesi. Questo documento
illustra i principali impegni assunti dall’industria cartaria
nel coniugare competitività economica con la sostenibilità
ambientale e sociale.
9 La norma SA 8000 assicura
nelle aziende condizioni di lavoro
che rispettino la responsabilità
sociale, un approvvigionamento
giusto di risorse ed un processo
indipendente di controllo per la
tutela dei lavoratori.
10 Lo standard AA1000 (o Account
Ability 1000) è uno standard inglese
di processo elaborato per valutare
i risultati delle imprese nel campo
dell'investimento etico e sociale e dello
sviluppo sostenibile.
11 La ISO 26000 "Guida alla
responsabilità sociale" si propone
di fornire delle linee guida che
possano aiutare le imprese ad
adottare comportamenti socialmente
responsabili con il coinvolgimento di
tutti gli stakeholder.
12 Art. 41 della Costituzione italiana:
"L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con
l'utilità sociale o in modo da recare
danno alla sicurezza, alla libertà, alla
dignità umana. La legge determina
i programmi e i controlli opportuni
perché l'attività economica pubblica
e privata possa essere indirizzata e
coordinata a fini sociali".
13 Vedi sito "http://epci.panda.org/".
Partecipazione all’indagine condotta da WWF sull’origine,
sull’approvvigionamento, sui criteri di valutazione dei
fornitori, sulla gestione e sull’utilizzo delle materie prime a
base legno nell’industria europea della carta.
Paper Company Index 2015 organizzato dal WWF13. In
questa edizione Fedrigoni, unico gruppo cartario italiano
del comparto carte grafiche, rispetto a quella del 2013
ha migliorato del 8% la valutazione globale assegnatali,
mediata fondamentalmente sulle politiche sostenibili di
approvvigionamento delle cellulose, sulla trasparenza
nei processi produttivi, sulle politiche energetiche, sulla
reportistica ambientale e su altri dati qualificanti la
2012
Partecipazione al tavolo tecnico istituito dal Ministero
dell’Ambiente con delega alle Regioni Marche e Toscana
per il parere italiano sulla revisione del Bref Report for the
Production of Pulp, Paper and Board – Versione Draft 2 del
maggio 2012 – ai sensi della Direttiva 2010/75/UE ed alla
Direttiva Europea nr. 61/96/CE, nota anche come Direttiva
I.P.P.C. (acronimo di Integrated Pollution Prevention
and Control).
prestazione ambientale del gruppo. Uno dei risultati
concorrenti al punteggio finale e degno di nota è stato
in particolare un miglioramento del 19% nel punteggio
assegnato all’acquisto responsabile di cellulose partendo
da un target ottenuto nel 2013 già di per sé lusinghiero.
152
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
153
Gli investimenti per l’ambiente,
Tab. 03 la sicurezza e la salute
Ogni processo produttivo per rimanere
remunerativo e risultare sempre più competitivo
Siti area Nord Italia
Siti area Marche
Arco – Bollate – Buttapietra – Varone – Verona
Castelraimondo – Fabriano – Pioraco – Rocchetta
Comunque, nonostante questo scenario
scoraggiante e pur dovendo passare attraverso
Settore: Produzione Carta ed elementi di Sicurezza
necessita di investimenti mediati attraverso una
innumerevoli ostacoli, il Gruppo porta avanti
Ambiente
Sicurezza
Ambiente
Sicurezza
proiezione strategica, che assume ancora più
da sempre una politica d’impresa che punta
% sul totale investito
% sul totale investito
% sul totale investito
% sul totale investito
valore se impostata considerando anche gli aspetti
ad investire costantemente nel tempo per
2003
di eco-compatibilità e di sostenibilità.
incrementare e migliorare la propria capacità
2004
Purtroppo, e spiace riscontrarlo, nel sistema
produttiva, per diminuire i costi, per innalzare
2005
Paese Italia, prescindendo da questo o quel periodo
il livello qualitativo e di sicurezza dei prodotti e
2006
di congiuntura negativa, tali politiche imprenditoriali,
dei servizi forniti, per contenere e minimizzare
2007
essenziali per la crescita, trovano sempre più
gli impatti ambientali e per garantire ai propri
2008
numerosi ostacoli dovuti ad un inimmaginabile
sequenza di vincoli e condizionamenti burocratici
e legislativi a tutto discapito del "fare impresa".
La farraginosità, la ridondanza e la
dipendenti luoghi di lavoro sicuri e salubri.
Volendoli riassumere in forma separata
13,5
2009
2010
tra quelli dedicati in via specifica alla tutela
2011
ambientale e quelli per la prevenzione di sicurezza
2012
2013
sovrapposizione, a seconda del territorio ove si
e considerando separatamente i settori carta e
opera, di leggi, regole e norme, di fatto rendono
converting, l’incidenza sul totale investito nel corso
2014
sempre più difficile raggiungere quell'efficienza,
degli anni si riassume nel tempo nei modi riportati
2015
quella eco-compatibilità e quella sostenibilità
nelle tabelle 03 e 04.
2,3
20,1
1,6
3,8
8,3
39,4
6,9
15,9
3,4
2,6
5,6
39,3
3,6
5,1
4,2
46,8
1,6
16,6
8,2
0,1
1,8
0,2
13,8
3,6
4,8
1,0
3,0
2,0
2,8
1,4
4,4
1,8
4,3
1,7
3,8
7,5
8,9
1,8
1,5
2,1
4,3
1,0
1,0
5,3
17,4
3,5
3,7
4,9
3,7
6,5
5,2
che le stesse vorrebbero, almeno nelle
Tab. 04 intenzioni, incoraggiare.
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Settore: Produzione Converting
Arconvert SpA
Arconvert SA
(Italia)
(Spagna – ex Manter SA)
Ambiente
Sicurezza
Ambiente
Sicurezza
% sul totale investito
% sul totale investito
% sul totale investito
% sul totale investito
13,8
9,9
–
–
7,5
6,0
2,6
1,1
4,2
2,6
3,7
1,7
15,3
20,0
4,2
1,4
10,5
2,7
8,6
6,3
5,8
5,2
5,4
9,8
6,7
1,6
0,6
2,5
2,8
14,6
0,4
2,1
0,9
8,3
0,9
4,6
4,8
2,8
2,4
4,8
1,2
0,4
0,6
1,6
1,4
13,6
0,2
2,4
1,0
27,5
1,6
1,7
154
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
155
Il prodotto ed i processi
I prodotti – le tipologie ed i volumi
Il gruppo offre un’estesa ed ampia gamma di
Le classi di prodotto del Gruppo, a seconda delle loro
stripes per banconote. carte di sicurezza per
valori, con una unità in Lombardia, e la terza è quella
prodotti di listino integrata da una cospicua quota di
caratteristiche funzionali, si possono suddividere su 3
assegni, carte telefoniche, biglietti della lotteria,
del Converting con sedi nel Nord Est, in Spagna ed
carte realizzate su specifiche tecniche concordate e
diversi segmenti:
vouchers e ticket.
in Brasile, impegnata nella produzione di prodotti
condivise direttamente con il Cliente.
• Carte grafiche, da stampe e valori
Lo stile di ogni collezione di carte è pressoché
• I prodotti autoadesivi e casting release
Per i settori grafico, dell’editoria, del packaging,
autoadesivi e casting release.
Entrambe le macro-aree principali, quella per
Frontali, adesivi, casting release.
unico ed inimitabile, perché trae origine
della cartotecnica, della legatoria, del labelling, del
A loro volta tutti questi prodotti a seconda della
la produzione della carta e quella del converting,
dall’esperienza, dalla conoscenza e dalla continua
lining, delle carte di sicurezza e per banconote,
tipologia derivano da tre grandi macro-aree
seppure in presenza di altalenanti criticità del
capacità di innovazione della squadra tecnica
delle carte per disegno scolastico ed artistico, delle
produttive che si distinguono tra loro per le
mercato, negli anni sono sempre riuscite ad
carte base per adesivi e della stampa digitale.
tecnologie applicate, per le differenti materie
esprimere performances produttive in costante
prime impiegate e per la diversità dei loro impatti
crescita tanto da registrare un incremento della
aziendale in collaborazione con quella produttiva
• I prodotti tecnici
che, in piena sinergia, porta ad un prodotto
esclusivo, altamente personalizzato e nel contempo
Fili di sicurezza con codice magnetico, fili di
ambientali. La prima è quella dei prodotti a base
produzione lorda negli anni che vanno dal 2003 al
sicuro ed eco-compatibile.
sicurezza multifunzionali, fili e patches olografici,
carta, con stabilimenti nel Nord Est, nella Regione
2015 nel settore carta pari ad un +69% e nel settore
Marche e da Salto nello stato di San Paolo in Brasile,
converting addirittura ad un +128%.
la seconda è quella dei prodotti tecnici nel settore
Fig. 04 Produzioni Lorde – Comparto carta (Tons/Anno)
Area Marche Fig. 05 Area Nord
Manter SA 500.000
100.000
400.000
80.000
300.000
60.000
200.000
40.000
100.000
20.000
Totale
Produzioni Lorde – Comparto converting – Stabilimenti Europei (Tons/Anno)
Arconvert SpA
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
190.914
212.783
403.697
203.078
217.785
420.863
206.410
212.588
418.998
200.212
216.878
417.090
211.293
228.227
439.520
216.270
237.380
453.650
224.323
237.739
462.062
227.343
246.421
473.764
228.847
252.298
481.145
31.434
31.234
62.668
35.000
33.578
68.578
37.550
37.419
74.969
38.221
38.530
76.751
42.557
40.112
82.669
47.360
44.054
91.414
51.977
42.489
94.466
50.828
50.777
101.605
52.868
53.262
106.130
Totale
156
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
157
Materie prime e additivi
Il processo produttivo della carta
Il processo industriale per produrre la carta,
così come tutti noi la conosciamo, è abbastanza
complesso ed articolato, dipendendo anche dal tipo
di prodotto finale che si vuole ottenere.
Il cuore del processo è la cosiddetta "Macchina
Continua" ovvero una struttura di notevoli
dimensioni ed estremamente complessa in termini
impiantistici e tecnologici, dove, partendo da
una combinazione di più materie prime disperse
Preparazione
impasti
in acqua (cellulosa, cariche ed additivi), diverse
per tipo e variabili nel loro rapporto ponderale a
Macchina continua
seconda del prodotto che si vuole realizzare, si
ottiene a fondo macchina un nastro di carta che
successivamente può essere sottoposto ad ulteriori
lavorazioni quali trattamenti superficiali, termici e
meccanici, applicazioni di patine, accoppiamenti,
ecc. per conferirvi le caratteristiche qualitative
Nobilitazioni
A
A
QU
ER
GI
AC
· · Patinatura
·· Stampa
·· Goffratura
· · Calandratura
·· Accoppiamento
EN
Il processo, nelle sue fasi sequenziali principali,
può essere così schematizzato:
RIFIUTI
funzionali all’uso a cui la carta sarà destinata.
E
M
IS
SI
ON
I
Allestimento
Prodotto
finito
158
Bilancio Consolidato
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Report Ambiente
e Sicurezza 2015
159
Supporto
cartaceo – film
e additivi
Il processo produttivo dei
prodotti autoadesivi
Diversamente da quanto si riscontra nel processo
di produzione della carta, in quello del Converting
si tratta invece di trasformare dei supporti cartacei
e/o plastici con processi di trattamento superficiale
che da un punto di vista concettuale risultano molto
semplici, meno da quello tecnico, operativo
Siliconatura
e qualitativo. Le fasi che lo contraddistinguono sono
sostanzialmente due:
• Siliconatura tramite applicazione di un film di
Applicazione
adesivo su
supporto
siliconato
silicone su un substrato cartaceo o di un film
plastico protettivo.
• Adesivizzazione tramite l’applicazione di
adesivo al supporto siliconato per poi passare
al successivo trasferimento al materiale
frontale (etichetta).
già dall’inizio degli anni 2000 si impiega un processo
di siliconatura che prevede l’impiego esclusivo di
RIFIUTI
Da rimarcare che negli stabilimenti del Converting
Accoppiamento
materie prime prive di solventi come l'esano, lo
Supporto
siliconato
e adesivizzato
con
frontale
xilolo o il toluolo, la cui tossicità è nota. Quindi, ben
si intuisce il duplice vantaggio che ne deriva: da una
QU
A
GI
ridotto e dall’altra si tutela la salute dei lavoratori
A
AC
parte l’impatto ambientale risulta drasticamente
EN
ER
che attendono a queste operazioni oltre a quella dei
consumatori di tali prodotti.
E
M
IS
SI
ON
I
Allestimento
· · Bobine
· · Fogli
Prodotto
finito
160
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
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Report Ambiente
e Sicurezza 2015
161
Gli aspetti ambientali e di sicurezza
associati alla scelta delle materie
prime, delle attrezzature
Aspetti ambientali e di sicurezza
e dei macchinari
associati al processo produttivo
Tab. 05 I processi industriali schematicamente descritti
Le componenti ambientali da considerare risultano
Aspetto ambientale
Produzione carta
Converting
Specialità tecniche
sopra, viste le loro sostanziali differenze,
distinte a seconda del livello di pertinenza al singolo
Materie prime non fibrose
significativo
significativo
poco significativo
chiaramente vanno a determinare impatti ambientali
processo produttivo. Fatte salve alcune presenti
diversi e quindi vanno previste azioni
in tutti i processi, quelle associabili alla produzione
Materie prime fibrose
significativo
non applicabile
non applicabile
di monitoraggio distinte.
di carte grafiche sono diverse da quelle della
Energia (elettrica e termica)
significativo
significativo
poco significativo
produzione di carte autoadesive od ancora da
Emissioni in atmosfera
significativo
poco significativo
poco significativo
Prescindendo dalla complessa ed articolata
Rilevanza degli aspetti ambientali per settore merceologico
legislazione che governa la gestione ambientale
quelle tipiche e proprie delle specialità tecniche.
Risorse idriche – acque fresche
significativo
poco significativo
irrilevante
di un’impresa, Fedrigoni è da sempre impegnata
Tali differenziazioni si possono riassumere come
Risorse idriche – acque reflue
significativo
poco significativo
irrilevante
a tenere sotto controllo senza soluzioni di
da tabella 05.
Rifiuti
significativo
significativo
significativo
continuità tutti gli effetti indotti dalle proprie attività
Nei prossimi paragrafi tali componenti verranno
sull’ecosistema e sul territorio, spesso anche al di
quindi trattate in forma distinta tra il settore carta
Rumore ambientale
significativo
irrilevante
irrilevante
là di quanto la legge richiede.
ed il settore converting.
Polveri
poco significativo
poco significativo
poco significativo
Odori
poco significativo
irrilevante
poco significativo
Sostanze pericolose
significativo
poco significativo
significativo
Suolo e falde acquifere
significativo
significativo
poco significativo
Non si limita a monitorare solo gli impatti
direttamente generati, ma valuta anche quelli indotti
"a monte", attraverso una scelta attenta, anche sotto
questo profilo, dei fornitori di materie prime ed
ausiliarie, di macchinari, di impianti e degli eventuali
servizi di supporto.
Tale azione si concretizza nel considerare e
tenere controllate la prestazioni associabili a:
• emissioni in atmosfera;
• aspettative ambientali e di sicurezza
degli Stakeholder;
• consumo di acqua fresca e qualità degli
scarichi idrici;
• consumo energetico e combustibili;
• pericolosità delle materie prime ed ausiliarie
(cancerogene, mutagene, teratogene,
a rischio biologico);
• polveri e odori;
• prestazioni ambientali e di sicurezza
dei fornitori;
• produzione di rifiuti;
• rumore ambientale e rumore interno
sui luoghi di lavoro;
• sicurezza, prevenzione delle emergenze;
• igiene sui luoghi di lavoro;
• suolo, sottosuolo e falde acquifere.
162
Bilancio Consolidato
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Report Ambiente
e Sicurezza 2015
163
P come PIANETA
Partecipiamo attivamente alla conservazione dei
beni naturali rispettando i fondamentali principi
di sostenibilità ambientale, sociale, economica
e territoriale.
164
Le prestazioni nel comparto
della produzione di carta
Bilancio Consolidato
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165
Tab. 06 Rilevanza degli aspetti ambientali per settore merceologico
2012
Le materie prime ed ausiliarie di
origine non forestale
La cellulosa è la componente primaria della carta
Comunque già da molto tempo Fedrigoni è attenta
ma, per arrivare al prodotto finito vi è la necessità
alla sostenibilità forestale anche in periodi in cui
di integrarla con altre sostanze quali cariche
si iniziava solo a parlarne, tanto è che, nell’ormai
minerali, agenti coloranti, leganti, additivi e così via.
lontano 2005, ha fatti propri i principi dello schema
gestionale FSC® impegnandosi anche con la
materie prime e di materie ausiliarie che assicurino
pubblicazione di una specifica politica aziendale,
i minori impatti ambientali prima, durante e dopo il
ispirata dalle norme FSC®-STD-40-005 / V 2-1 EN,
loro impiego e che derivino da processi
FSC -PRO-20-001 V1-0 EN ed ai punti nr. 1.5 e 1.6.1
eco-sostenibili fornendo contestualmente garanzie
dello FSC®-STD-40-004 V2-1 EN) impegnandosi a non
per la salute, sia per chi deve manipolare queste
utilizzare cellulose provenienti da:
sostanze in fase produttiva che per gli utilizzatori del
• tagli illegali (i così detti "Illegal logging");
prodotto finito.
• taglio effettuato in aree dove i diritti civili o
®
tradizionali vengono violati;
Le materie prime fibrose di origine
forestale
• foreste in cui gli alti valori di conservazione
(acronimo: HVCFs = High Values Conservation
Forests) sono minacciati dalle attività di gestione
Purtroppo, anche per un’ampia strumentalizzazione
da parte di talune associazioni ambientaliste,
sussiste ancora l’ingiustificato luogo comune che
vede l'industria cartaria come uno dei principali
responsabili della distruzione delle foreste. Eppure,
la quasi totalità del legno utilizzato per produrre
2014
2015
Area di riferimento
per gli stabilimenti
Da sempre, Fedrigoni privilegia acquisti di
2013
e conduzione dell’unità forestale;
• aree che sono state convertite da foreste o altri
ecosistemi del legno in piantagioni di tipo annuale
od in altre forme d’uso non forestali;
• foreste in cui vengono piantati alberi
geneticamente modificati.
Nord Marche Nord Marche Nord Marche Nord Marche
% sul totale acquisito
%
%
66%
Cellulosa di tipo CONTROLLATO FSC®
Cellulosa di tipo CONTROLLATO INTERNO
Cellulosa di tipo
FSC ®
NOTA DI LETTURA
Sistema di riferimento FSC®:
Lo schema di certificazione
forestale FSC®, il più diffuso
a livello internazionale, è
finalizzato a promuovere una
corretta gestione forestale.
Le corrispondenti certificazioni,
diffuse in più di 60 Paesi del
mondo, sono sostenute dalle
maggiori ONG ambientaliste,
come WWF e Greenpeace,
assicurando così all’utilizzatore
ed al consumatore che il legno,
od i suoi derivati, utilizzato
nella fabbricazione del prodotto
risponde ad elevati standard
di salvaguardia delle
caratteristiche ambientali,
sociali ed economiche delle
foreste, dando così la certezza
che il prodotto acquistato sia
un articolo socialmente ed
economicamente etico.
%
%
28%
55%
36%
26%
57%
40%
8%
15%
5%
Cellulsa di tipo FSC®: cellulosa
certificata da enti terzi accreditati
FSC ® secondo schemi del tipo
FM-FSC ® o CoC-FSC®.
Cellulosa di tipo CONTROLLATO
FSC ®: È una attribuzione del
sistema FSC®, regolata dallo
standard FSC-STD-40-005 /
Version 2-1 EN (standard for
company evaluation of FSC ®
controlled wood) che ha lo scopo
di attestare che la cellulosa
pur non essendo classificabile
FM-FSC ® o CoC-FSC® ha origine
legale e rispetta i principi di
sostenibilità forestale definiti
dal Council di FSC®. Tale
attribuzione deve essere
conseguente all’approvazione
di un ente certificatore terzo
accreditato FSC ® a seguito di
verifica di conformità alla norma
di riferimento.
%
%
%
%
69%
70%
73%
70%
56%
31%
30%
27%
30%
8%
0%
0%
0%
0%
Cellulosa di tipo CONTROLLATO
INTERNO: è una attribuzione della
cellulosa definita da Fedrigoni
SpA ispirandosi ed applicando
quanto stabilito nella norma
FSC-STD-40-005 / Version 2-1 EN
(standard for company evaluation
of FSC®. controlled wood) e la
cui attendibilità e corrispondenza
viene verificata annualmente
dall’Ente terzo che certifica
il sistema FSC ® della
nostra Società.
cellulosa proviene da scarti di altri settori industriali
Tale impegno, compatibilmente con l’offerta del
del legno, come ad esempio le segherie, e dallo
mercato, con la politica dei prezzi e con le esigenze
sfoltimento forestale, operazione necessaria per
produttive dei singoli stabilimenti, negli ultimi anni
conservare le foreste in salute, senza trascurare
ha trovato corpo in attività di approvvigionamento
Merita infine nota, vista la tipologia e la natura dei
per tutelare le foreste che per ridurre le emissioni
il fatto che l’industria cartaria europea utilizza in
sempre più orientate all’acquisto di cellulose
prodotti Fedrigoni, precisare che al Gruppo non
di gas ad effetto serra.
modo pressoché esclusivo solo cellulose provenienti
provenienti da fonti sostenibili gestite secondo i
risulta possibile impiegare macero derivante dalla
da foreste gestite in modo sostenibile.
disciplinari FSC®. Tale impegno ha fatto sì che dal
raccolta differenziata della carta su piattaforme
riciclo un importante passo avanti nel consumo
2014 tutte le cellulose acquistate dal Gruppo sono di
pubbliche, ma solo quello classificato a livello
di macero, quanto meno ai sensi dello schema
tipo FSC® con ripartizione visibile nella tabella 06.
medio-alto secondo i riferimenti riportati nella
FSC® è stata l’entrata in vigore il 07.10.2105 della
il Regolamento Europeo nr. 995/10/CE che impone,
norma europea UNI–EN 643 (Standard per le qualità
direttiva FSC-DIR-40-004 EN (FSC Directive on
prevedendo pesanti sanzioni d’ordine penale, a
normate di carta e cartone da macero).
Chain of Custody Certification ) che riporta
Tra l’altro, ad ulteriore garanzia del
consumatore, a partire dal marzo 2013 è in vigore
tutte le aziende che importano legno o suoi derivati
Comunque, anche se non possono essere
Non ultimo in importanza in tema di fibre da
l’ADVICE-40-004-13 con riferimento al FSC-
nell’Unione Europea, quindi anche la cellulosa, di
utilizzati tali maceri solo per un vincolo qualitativo
STD-40-004 V2-1, clausole 8.2.1, 8.3.1, 9.2.1, 9.3.1 e
dimostrare all’autorità la sua origine legale, tramite
legato ai requisiti funzionali delle nostre carte, ciò
nota 4 a piè pagina, introducendo l’equipollenza
attività di due diligence interna da ripetersi con
non toglie il sostegno per un consumo responsabile
nell’impiego di pre-consumer con quello di post-
frequenza annuale.
ed un recupero sostenibile dei prodotti cartacei, sia
consumer nei prodotti FSC® di tipo misto o di riciclo.
166
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Fig. 06 Le risorse energetiche
167
Ottimizzazione dei consumi energetici totali
Produzione lorda (Tons) Dopo la cellulosa e l’acqua, nel processo produttivo
Oggi in tal modo alcuni stabilimenti
della carta l’energia è indubbiamente la terza
risultano pressoché autonomi in termini di
componente per importanza. Pertanto, in un’ottica
approvvigionamenti energetici, conseguendo
di tutela dell’ambiente, ma non meno di riduzione
contestualmente i seguenti vantaggi per la
dei costi, uno degli obiettivi prioritari della società
componente energia:
vi è quello di ridurre, o quanto meno ottimizzare,
• risparmio netto fino al 40% di energia primaria
i propri consumi energetici attraverso la ricerca
rispetto al consumo che si registrerebbe per
e l’applicazione di tutte le più opportune tecniche
ottenere le stesse quantità di energia elettrica
gestionali e tecnologiche disponibili. Tale impegno
e termica nel caso venissero prodotte in
ha ora trovato anche una canalizzazione legale nel
maniera separata;
DLGS nr. 102/2014 in attuazione della Direttiva
distribuzione di energia elettrica se proveniente
In sintesi il decreto stabilisce che le imprese a
da grandi impianti esterni che generalmente si
grande consumo d’energia, segmento industriale
trovano a grandi distanze dagli stabilimenti.
in cui rientrano le 5 cartiere del Gruppo, debbano
E per la componente ambiente (con impiego di gas
eseguire una diagnosi energetica, condotta da
naturale/metano rispetto ad altri combustibili quali
società di servizi energetici esperte in gestione
gasolio, nafta, carbone, ecc):
dell'energia o da auditor energetici accreditati
• potere calorifico più elevato;
per la prima volta entro il 5 dicembre 2015 e
• n on vengono rilasciati in atmosfera idrogeno
inviare all’autorità dovranno anche accompagnarsi
ad un piano di miglioramento per l’efficienza
energetica di ogni singolo sito, il che porrà le
aziende soggette nelle condizioni di dovere
12,00
300.000
10,00
250.000
8,00
uno dei sei gas classificati ad effetto serra.
di energia idroelettrica sfruttando una fonte
rinnovabile quale l’acqua.
Non ultimo, alcuni degli stabilimenti del Gruppo
a turbina alimentati da gas metano, con una potenza
impiegano anche piccole turbine per la produzione
nominale di circa 38 MW, raggiunti con l’ultimo
di energia idroelettrica sfruttando una fonte
investimento nel 2014 presso lo stabilimento di
rinnovabile quale l’acqua.
Varone di Riva del Garda (TN) , per
350.000
•d
iminuzione di anidride carbonica (CO2) emessa,
impiegano anche piccole turbine per la produzione
14
14,00
più noti come polveri sottili;
Non ultimo, alcuni degli stabilimenti del Gruppo
principali stabilimenti di impianti di cogenerazione
400.000
• r iduzione dell’emissione di ceneri e di particolati,
proprie prestazioni energetiche.
Con decine di milioni di euro di investimenti negli
16,00
solforato ed anidride solforosa;
intervenire con azioni onerose per migliorare le
anni più recenti, il gruppo Fedrigoni ha dotato i suoi
450.000
• riduzione
delle perdite di trasmissione e di
nr. 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
successivamente ogni 4 anni. Dette diagnosi da
Consumo specifico energia totale (GJ / Ton carta lorda prodotta)
Grazie a questo tipo di interventi, negli ultimi 13
autoprodurre in loco di energia elettrica e termica
anni, a fronte di un incremento produttivo del +69%,
in forma associata.
il gruppo ha visto un decremento dei propri consumi
specifici di energia totale (elettrica e termica) per
tonnellata carta del –44%.
14 Centrale di cogenerazione
endotermica con potenza elettrica
di 3330 kWe.
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
9,04
8,98
9,22
8,59
8,50
8,57
8,36
8,31
420.253
418.998
417.090
439.520
453.650
462.062
473.764
481.145
168
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
169
Proporzionalmente, nel corso dello stesso periodo
anche i consumi specifici sulla produzione lorda
sono scesi rispettivamente del –21% per il gas
metano e del –45% per l’energia termica (vapore):
Fig. 07 Ottimizzazione dei consumi di gas naturale
Produzione lorda (Tons) Fig. 08 Consumo specifico gas metano (std m metano / Ton carta lorda prodotta)
Ottimizzazione dei consumi di vapore (energia termica)
Produzione lorda (Tons) 3
Consumo specifico vapore (Tons vapore / Ton carta lorda prodotta)
3,60
3,40
360,0
450.000
450.000
3,20
340,0
400.000
3,00
400.000
2,80
320,0
350.000
2,60
350.000
2,40
300,0
300.000
2,20
300.000
2,00
250.000
280,0
1,80
250.000
1,60
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
300,8
298,9
298,5
290,2
285,7
287,1
277,9
282,0
2,19
2,18
2,19
2,09
2,05
2,09
2,05
1,98
420.253
418.998
417.090
439.520
453.650
462.062
473.764
481.145
420.253
418.998
417.090
439.520
453.650
462.062
473.764
481.145
170
Bilancio Consolidato
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Report Ambiente
e Sicurezza 2015
171
Le emissioni in atmosfera
L’impatto ambientale indissociabile dalla produzione
comprendono fin dalla prima applicazione dello
appartenenti ai settori sopra richiamati a fare
Nella sostanza L'EU ETS è un sistema "Cap & Trade"
di energia è quello delle emissioni in atmosfera,
schema nel 2005:
data dal 01.01.2005 non possano esercitare senza
perchè fissa un tetto massimo al livello totale delle
un’autorizzazione ad emettere gas serra.
emissioni consentite a tutti i soggetti vincolati
in particolare di anidride carbonica (CO2), il più
• industria del settore energetico;
noto e diffuso tra i gas ad effetto-serra15 che
• industria dei metalli ferrosi;
contribuiscono al riscaldamento globale.
• industria dei minerali;
annualmente le proprie emissioni, comunicarle
partecipanti di acquistare e vendere sul mercato
• industria del vetro;
all’autorità dopo una verifica di validazione da parte
diritti di emissione di CO2 ("quote") secondo le loro
2002/358/CE del Consiglio del 25.04.2002, ha
• industria della ceramica;
di ente accreditato e compensarle con quote di
necessità, all'interno di un limite stabilito.
aderito al Protocollo di Kyoto, spingendosi poi ben
• industria della carta con produzione > 20 Tons/giorno.
emissione europee (European Union Allowances,
più in là di altre potenze industriali (con l'eccezione
Successivamente, nel 2012, lo schema EU ETS è
EUA e European Union Aviation Allowances, EUAA
schema ETS16, che andrà a terminare nel 2020, che
di Australia e Nuova Zelanda) con la Direttiva nr.
stato integrato con il settore aereo, senza porsi,
– equivalenti a 1 tonnellata di CO2 eq.) che possono
risulta strettamente subordinata agli obiettivi del
2009/29/CE in vigore nel periodo 2013 – 2020 e
anche in questo caso, il problema della competitività
essere comprate e/o vendute in apposite aste.
pacchetto "20-20-20" in cui è stabilito, come criterio
nota con l’acronimo "20-20-20", stabilendo come
degli operatori europei inclusi nell’EU ETS rispetto
obiettivo nei Paesi dell’Unione entro il 2020 una
agli operatori extra-europei non soggetti a vincoli
Direttiva ETS – Regolamento nr. 550/2011 della
quote agli operatori del settore carta non più a titolo
riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra
ambientali analoghi o quanto meno finalizzati alla
Commissione), gli impianti possono utilizzare a
gratuito, se non in minima parte, ma a titolo oneroso
del 20% rispetto al 1990, un 20% del fabbisogno di
lotta al cambiamento climatico. Dal 2013 è stato
questo fine anche crediti di emissione non europei,
attraverso aste pubbliche europee operando
energia ricavato da fonti rinnovabili ed un aumento
esteso ulteriormente alle attività di produzione
derivanti da progetti realizzati nell’ambito dei
l’acquisto di quote di emissione europee (European
del 20% dell'efficienza energetica.
di alluminio, calce viva, acido nitrico, idrogeno,
meccanismi di progetto del Protocollo di Kyoto
Union Allowances – EUA equivalenti ad 1 tonnellata
carbonato e bicarbonato di sodio e agli impianti che
(Clean Development Mechanism – CDM – e Joint
di CO2 eq.).
inizialmente per i Paesi dell’Unione una riduzione
si occupano della cattura, trasporto e stoccaggio
Implementation –JI –). Pertanto, i gestori possono
globale delle emissioni di gas-serra dell'8% entro
di CO2.
scegliere tra investire per ridurre le proprie
quelli esposti a rischio di delocalizzazione a
emissioni, introducendo tecnologie a basso
causa dei costi del carbonio (carbon leakage17),
L’Unione Europea come noto, con la Decisione nr.
Il recepimento del Protocollo di Kyoto prevedeva
la fine del 2012 rispetto agli stessi valori registrati
Ogni impianto autorizzato deve poi monitorare
Seppure in misura limitata (art. 11 bis della
La Direttiva ETS nr.2003/87/CE e ss.mm., entrata
dal sistema, ma allo stesso tempo consente ai
Dal 2013 è scattata la III Fase di applicazione dello
generale, che gli Stati membri dell’UE assegnino le
Infatti, gli impianti manifatturieri, in particolare
nel 1990. Tale obiettivo era stato poi ripartito
in vigore il 01.01.2005, è pertanto il riferimento
contenuto di carbonio o attraverso misure di
tra cui ricade il settore carta per lo meno fino al
assegnando a ciascuno degli Stati membri un target
normativo che regolamenta il sistema europeo
efficienza energetica, od in alternativa acquistare
2020, ricevono una parte di quote (circa 1/3 del
nazionale per la riduzione della CO2. Per l’Italia era
di scambio di quote di emissione (European
quote di CO2.
fabbisogno) a titolo gratuito in base a parametri di
fissato al –6,5%.
Union Emissions Trading Scheme – EU ETS) ed è
In assenza di una strategia capace di includere
riferimento (benchmark) generalmente definiti per
lo strumento adottato dall’Unione europea per
tutti i soggetti che generano CO2 (trasporti su
ridurre le emissioni di gas a effetto serra nei settori
gomma, utenze civili e residenziali, agricoltura, ecc.)
industriali caratterizzati da maggiori emissioni.
l’Italia dal 01.01.2005 ha caricato l’intero obiettivo
Quindi gli impianti dislocati nell’Unione Europea
16 I Fase: periodo 2005 – 2007
II Fase: periodo 2008 – 2012.
nazionale su circa 1.300 impianti industriali, che
rappresentano mediamente il 71% della capacità
manifatturiera nazionale e non su tutti. Questi
15 Gas ad effetto serra inclusi nel
protocollo di Kyoto: CO2, CH4, N2O,
HFC, PFC e SF6.
17 La UE teme il così detto rischio
del "Carbon Leakage" (rischio
di delocalizzazione) per talune
industrie, tra cui quella cartaria,
consistente nella possibilità di
un loro trasferimento al di fuori
dell'Unione perché costrette ad
affrontare in posizione svantaggiata
una concorrenza di industrie dei
paesi extracomunitari, non soggette
a simili restrizioni sulle emissioni di
carbonio. Quindi è stato stabilito che le
installazioni di questi settori potranno
ricevere quote gratuitamente fino al
livello stabilito del benchmark al 2020
calcolato sul rendimento medio del
10% degli impianti considerati dalla
Commissione Europea più efficienti.
172
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
173
prodotto, armonizzati a livello europeo e quantificati
Le quote sono contabilizzate nel Registro Unico
circolazione nel 2013 ammontava a circa 2 miliardi
automatico dei dati, le emissioni di CO2, dei NOX e
in base alla performance del 10% degli impianti più
dell’Unione Europea, una banca dati elettronica che
e sarà ridotto, ogni anno fino al 2020, di un fattore
del rapporto di combustione. In questo modo, si
efficienti per ciascun settore industriale. I rimanenti
tiene traccia di tutti i passaggi di proprietà delle
lineare pari all'1,74% rispetto al quantitativo medio
ottengono anche costanti informazioni sull’efficienza
2/3 vanno acquistati su aste pubbliche. Chi invece
quote e consente agli operatori di compensare,
annuo totale rilasciato dagli Stati membri nel
del processo di combustione e dei sistemi di
è fuori dal "carbon leakage" deve approvvigionarsi
annualmente, le proprie emissioni restituendo le
periodo 2008 – 2012, e pari ad oltre 38 milioni
abbattimento applicati.
a proprio onere dell’intero pacchetto di quote di
quote agli Stati membri.
di quote.
Il quantitativo totale delle quote in circolazione
emissione necessarie al loro esercizio.
In questo scenario, la situazione prestazionale
Nel caso dei due stabilimenti operanti
nella Provincia Autonoma di Trento e di quello
nel Sistema è definito in funzione degli obiettivi
di emissione di CO2 degli insediamenti produttivi
di Fabriano(AN) e Pioraco (MC), in base a
vendere quote tra loro, attraverso accordi privati
dell’Unione Europea al 2020 (–20% emissioni
sottoposti al sistema ETS di Fedrigoni nel 2015 ha
prescrizioni inserite nell’Autorizzazione Integrata
o rivolgendosi al mercato secondario del carbonio.
rispetto ai livelli del 1990). Il totale delle quote in
portato ad un disavanzo di quote pari a – 110.202
Ambientale, queste apparecchiature sono collegate
Tons di CO2 da acquistare (tabella 07).
telematicamente anche con l’Autorità preposta,
Gli impianti possono comunque comprare e
Invece, altra cosa è il controllo delle emissioni
in atmosfera, operazione tipica di monitoraggio
in tempo reale sulla qualità e sulla quantità delle
prestazionale interno. Gli stabilimenti Fedrigoni
emissioni in atmosfera.
ove presenti emissioni soggette ai criteri previsti
Tab.07 Assegnazione quote di emissione CO2
Δ
Assegnate
Tons effettive CO2
Delib. Min. nr. 29/2013
emesse e da restituire
del 20.12.2013
emesso
Numero
sul Registro Nazionale
Quote definitive
(quote da
autorizzazione
ETS entro il 30.04.2016
assegnate dal ministero
acquistare)
Arco (TN)
252
50.416
31.943
-18.473
Varone (TN)
259
32.719
16.327
-16.392
Verona (VR)
1.280
47.875
24.412
-23.463
Fabriano (AN)
560
102.509
57.955
-44.554
Pioraco (MC)
566
24.262
16.942
-7.320
–
257.781
147.579
-110.202
2015
Dati validi da
ente terzo
accreditato
gratuite v/s
Totale
emissioni CO2
che in tal modo risulta costantemente informata
In ogni caso la prestazione di Gruppo in termini di
nell’Allegato VI alla Parte V, nell’allegato II – Parte V
emissione specifica per tonnellata carta negli ultimi
o nella Parte V del DLGS nr. 152/06 e ss.mm. sono
13 anni, a fronte di un incremento produttivo del
dotati di un sistema di monitoraggio delle emissioni
+69%, riscontra che le emissioni di CO2 sono scese
(SME). Questi sono strumenti ad alta tecnologia che
del –29% e quelle dei NOX del –47%.
permettono di monitorare in continuo, con backup
174
Fig.09 Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Riduzione delle emissioni di CO2
Produzione lorda (Tons) Fig.10 Emissione specifica biossidi di carbonio (kg CO2 / Ton carta lorda prodotta)
175
Riduzione delle emissioni di ossidi di azoto
Produzione lorda (Tons) 450.000
Emissione specifica ossidi di azoto (kg NOx/ Ton carta lorda prodotta)
450.000
400.000
800,0
400.000
0,080
350.000
700,0
350.000
0,060
300.000
600,0
300.000
0,040
250.000
500,0
250.000
0,020
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
593
589
588
572
563
566
548
556
0,044
0,043
0,045
0,044
0,043
0,044
0,041
0,044
420.253
418.998
417.090
439.520
453.650
462.062
473.764
481.145
420.253
418.998
417.090
439.520
453.650
462.062
473.764
481.145
NOTA PER PICCO INVERSIONE DI
TENDENZA ANNO 2007 E PICCOLO
INCREMENTO ANNO 2015
Nel marzo del 2007 è stato avviato il
nuovo impianto di cogenerazione dello
stabilimento di Verona che ha reso
pressoché autonomo il sito da un punto
di vista energetico ma che però, ha
ovviamente comportato un aumento
nel consumo di gas naturale/metano
in loco e quindi proporzionalmente
le quantità delle sostanze emesse
in atmosfera. Il lieve incremento del
2015 consegue invece dall’avviamento
del nuovo generatore di corrente a
gas avviato presso lo stabilimento di
Varone di Riva del Garda (TN).
176
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Fig. 11 Le acque fresche di processo
177
Ottimizzazione consumi idrici
Produzione lorda (Tons) Per produrre carta, dopo la cellulosa, l’acqua è
La prestazione comunque deriva da una equilibrata
l’elemento essenziale tanto che, a buon conto,
e complessa combinazione di molti fattori tra cui:
può essere equiparata ad una materia prima vera
• impiego di sostanze e preparati che prevedono un
e propria.
Anche in questo caso l'industria cartaria,
risultando vittima ingiustificata di un altro
o disperdente;
•m
iglioramento della programmazione industriale
per ridurre il più possibile i cambi fabbricazione
consumatrice d’acqua, ignorando che sono altri
e la conseguente pulizia dei cicli;
superiori a parità di prodotto finito ottenibile. Solo
alcuni esempi rappresentativi: per raccogliere un
chilogrammo di mais è previsto un consumo di 900
litri d'acqua fresca, mentre, per ottenere un chilo di
carne suina ce ne vogliono 4.90018.
Fedrigoni, riconfermando ancora un trend verso
consumi sempre più ridotti, nel 2015 ha impiegato
una quantità media di 29 lt di H2O fresca per ogni
450.000
ridotto consumo di acqua fresca come solvente
luogo comune, è additata come un'inesauribile
i settori dove si registrano consumi nettamente
Consumo specifico aqua fresca (m3 H2O/Ton carta lorda prodotta)
400.000
55,0
50,0
350.000
• t enuta sotto controllo costante dei consumi,
45,0
intervenendo ove si ravvisano sprechi;
•p
rivilegiare, quando il prodotto lo permette,
300.000
l’impiego di acque di riciclo;
40,0
•o
ttimizzazione dei trattamenti di recupero fibra
35,0
per ottenere acqua chiarificata da reimmettere
250.000
nel ciclo produttivo;
30,0
• r iutilizzo di acque di processo con appropriate
caratteristiche nei punti più idonei.
kg di carta prodotta quando 13 anni prima ne
Negli ultimi tredici anni, con un aumento della
utilizzava 52 lt.
produzione attestato sul +69%, gli stabilimenti
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Tale risultato è tanto più lusinghiero dal
Fedrigoni hanno potuto registrare una riduzione
32,3
32,0
31,6
28,9
28,3
29,5
30,0
29,2
momento che il Gruppo non produce in regime
del consumo specifico medio di acqua fresca per
420.253
418.998
417.090
439.520
453.650
462.062
473.764
481.145
di monoprodotto od oligoprodotto, ma opera
Tonnellata di carta prodotta del –44%, passando da
nell’ambito particolare della produzione di
un valore medio di 52m3 H2O FRESCA/Ton CARTA LORDA nel
carte speciali ove i cambi di produzione sono
2002 a 29m3 H2O FRESCA/Ton CARTA LORDA nel 2015.
frequentissimi ed i requisiti funzionali ed estetici
di ogni singolo lotto possono fondarsi su condizioni
di produzione spesso tra loro sequenzialmente
non compatibili. Si pensi solo ai cambi tinta ed agli
inevitabili lavaggi dei cicli con acqua fresca che
ne conseguono.
18 Fonti: FAO, Assocarta,
www.liquida.it.
178
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
La depurazione delle acque
Fig. 12 179
Miglioramento qualità acque reflue
Produzione lorda (Tons) Le acque di processo, una volta esaurite le loro
queste confluiscano all’impianto di depurazione,
funzioni, vengono sottoposte ad un trattamento di
ponendoci nelle condizioni di intervenire in via
depurazione per essere poi restituite ad un corpo
preventiva con i necessari correttivi laddove si
idrico accettore nel pieno rispetto dei limiti di
rendesse necessario;
qualità chimico-fisici e biologici stabiliti dalla legge.
ausiliarie scegliendole tra quelle che producono
diverse soluzioni impiantistiche, funzionali al tipo
il minore apporto di carico inquinante sulle acque
ed alla qualità delle acque da trattare. Per quanto
di processo;
• continuo miglioramento della ritenzione delle
per il trattamento delle acque sono ripartite come
fibre, degli additivi e delle cariche sulla carta
da tabella 08.
in Macchina Continua per evitarne il rilascio
La diversa disponibilità impiantistica trova
ragione nella differenziazione delle sostanze
presenti nel refluo da trattare. Infatti, là dove
450.000
6,0
400.000
5,0
350.000
4,0
300.000
3,0
250.000
2,0
• un’attenta selezione delle materie prime ed
La tecnologia per la depurazione delle acque offre
compete i siti industriali di Fedrigoni le dotazioni
Carico specifico COD (kg COD / Ton carta lorda prodotta)
nelle acque;
• chiusura dei cicli delle acque compatibilmente con
le tipologie di carta da produrre.
la quota di inquinanti di natura biologica risulta
In tal modo, anno dopo anno, si sono registrati
significativa, in aggiunta all’impianto primario, si è
sensibili miglioramenti sulla qualità delle acque
installato anche quello di tipo biologico. Ove invece
rilasciate dopo trattamento, testimoniati da un
tale condizione non sussiste, si impiega unicamente
costante decremento del carico specifico di COD19
un impianto di tipo primario.
che, a fronte di una produzione cresciuta del +69%
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
è passato da un valore di 5,8kg COD/Ton Lorda nel
2,5
2,3
2,7
2,5
2,1
2,4
2,4
2,1
ed essenziale per potere esercire l’attività. Quindi
2002 a quello di 2,1kg COD/Ton Lorda nel 2015 pari
420.253
418.998
417.090
439.520
453.650
462.062
473.764
481.145
tanto minore è il carico inquinante nelle acque da
ad un decremento del –64%.
Tali installazioni svolgono un ruolo fondamentale
trattare e tanto maggiore sarà il margine di rispetto
Parimenti, andando a considerare il COD come
dei limiti di legge. Ecco perché si pone particolare
valore medio annuale assoluto non indicizzato sulla
attenzione sulla parte del processo a monte
produzione lorda, da un valore di 94mg/lt che si
cercando di ridurre e circoscrivere quanto più
registrava nel 2002 si è passati a quello di 75mg/lt
possibile l’apporto di inquinanti, applicando alcune
nel 2015, corrispondente ad decremento del
semplici iniziative preventive quali:
–20%, che garantisce un rispetto dei limiti di
• alta frequenza per le verifiche analitiche sulla
legge non trascurabile.
qualità delle acque di processo prima che
Tab. 08 Tipologia di impianti di depurazione per stabilimento
Fedrigoni SpA
Tipologia/Tecnica di depurazione acque
Stabilimento di Arco
Impianto primario chimico – fisico + Impianto biologico
Stabilimento di Varone
Impianto primario chimico – fisico
Stabilimento di Verona
Impianto primario chimico – fisico
Stabilimento di Fabriano
Impianto primario chimico – fisico + Impianto biologico
Stabilimento di Pioraco
Impianto primario chimico – fisico
NOTA DI LETTURA
Impianto primario chimico-fisico:
serve per la rimozione degli inquinanti
attraverso un processo di coagulazione
e successiva sedimentazione (il
sedimentato forma i fanghi di risulta)
Impianto secondario di tipo biologico:
serve per la rimozione attraverso
l’azione di microrganismi della quota
biologica carboniosa solubile che
il trattamento chimico-fisico non è
riuscito a rimuovere (anche in questo
processo si formano dei fanghi).
19 COD (Chemical Oxigen Demand):
richiesta chimica di ossigeno e si
definisce come la quantità equivalente
di ossigeno di un composto ossidante
consumato dalla sostanza in
esame in determinate condizioni di
laboratorio. Risulta in tal modo un
indice del contenuto quantitativo
in un’acqua di sostanze organiche
inquinanti ossidabili. Tanto maggiore
è il suo valore e tanto maggiore è la
sommatoria di inquinanti nell’acqua.
La legge prevede come limite soglia
di rilascio per il COD un valore max
di 160mg/lt, eccezione fatta nella
Provincia Autonoma di Trento ove viene
ridotto a 100mg/lt (limite applicato agli
stabilimenti di Arco e di Varone di Riva
del Garda).
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
180
Fig. 13 Report Ambiente
e Sicurezza 2015
I rifiuti
Miglioramento caratteristiche delle acque reflue
Produzione lorda (Tons) 181
COD medio assoluto (mg / Ton carta lorda prodotta)
450.000
400.000
100
Il contributo maggiore alla produzione di rifiuti nel
applicabili abbiamo da una parte la possibilità di
settore cartario deriva dai fanghi di risulta generati
impiegare mezzi di disidratazione più efficienti
dall’abbattimento degli inquinanti nei processi di
per diminuire la loro frazione acquosa. Ne dà
depurazione delle acque. Basti pensare che nel 2015
testimonianza la nuova pressa fanghi installata
hanno inciso per il 60% sulla produzione totale di
nel 2015 presso lo stabilimento di Verona, che ha
rifiuti del Gruppo.
permesso di portare il valore medio del secco
Questi risultano mediamente costituiti da un
350.000
90
300.000
masse da conferire all’esterno accompagnata da
è composta prevalentemente da quote di fibra
una contestuale riduzione dei costi di smaltimento/
di cellulosa non ritenuta nelle fasi produttive
recupero. Dall’altra, l’altro contributo deriva
accompagnate in termini più ridotti da cariche
dalla riduzione della quantità di inquinanti diretti
minerali, leganti ed additivi chimici.
verso gli impianti di depurazione, operando sulle
Tuttavia, pur essendo completamente
80
250.000
dal 49% al 55% con conseguente riduzione delle
50-60% di acqua, mentre la parte secca rimanente
acque di processo a monte con le azioni descritte
biodegradabili, pur non contenendo sostanze
nel paragrafo precedente, dal momento che la
pericolose, tossiche o nocive ed avendo un
quantità di fanghi è di fatto un indicatore diretto
contenuto di metalli pesanti praticamente
del livello d’inquinamento in un’acqua, proprio
trascurabile, non possono essere riutilizzati
per il meccanismo che li genera, infatti quanti più
come fibra di recupero nei processi produttivi
inquinanti sono presenti nell’acqua da trattare, tanti
più fanghi di risulta si genereranno.
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
di alta qualità come quelli condotti da Fedrigoni,
73
72
87
93
75
83
81
75
operazione invece largamente impiegata in altri
Quindi, in un’ottica ambientale, ridurre già a
420.253
418.998
417.090
439.520
453.650
462.062
473.764
481.145
settori del comparto carta. Quindi, con un onere
monte dell’impianto di depurazione l’apporto degli
economico non trascurabile ci si trova nella
inquinanti dispersi in acqua, sortisce una duplice
condizione obbligata di doverli conferire presso
azione positiva: ridurre il COD e diminuire la
gestori terzi autorizzati allo smaltimento od al
quantità di fanghi di risulta.
loro recupero. Pertanto, ridurre la loro quantità
Il tempo, applicando tali interventi, ha dimostrato
certamente è un obiettivo ambientale, ma
la loro efficacia tanto è che negli ultimi 13 anni,
anche economico.
tenuto conto di una produzione aumentata del
Visto che il costo di smaltimento/recupero è
legato alla massa conferita al tal quale, tra le azioni
+69%, il carico specifico dei fanghi di risulta per
tonnellata carta è sceso di un –43%.
182
Fig. 14 Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
183
Diminuzione della produzione di fanghi
Produzione lorda (Tons) Carico specifico produzione fanghi (kg Fanghi / Ton carta lorda prodotta)
450.000
400.000
60,0
La restante quota di rifiuti (40%) quantunque
Tuttavia, attraverso mediazioni mirate nei confronti
variabile di anno in anno, in quanto legata
dei fornitori sollecitando loro volumi e quantità
certamente a situazioni produttive (più materie
di imballaggio ridotte al minimo necessario,
prime e quindi più rifiuti da imballaggio) ma anche a
sostenendo la raccolta differenziata interna e
circostanze ad "una tantum" tipicamente locali come
lavorando molto sulla sensibilità degli operatori,
demolizioni, rottamazione di impianti, ecc., risulta
si riesce quanto meno ad ottenere risultati se non
invece mediamente costituita da imballaggi misti,
di miglioramento almeno di contenimento
legno, plastica, oli esausti, ferro, apparecchiature
o mantenimento.
elettriche, ecc.. Tra questi, quelli classificabili
350.000
50,0
ai sensi di legge come pericolosi, incidono
2015, si registra un incremento del 10% in termini di
quantitativamente in maniera davvero marginale.
carico specifico su tonnellata carta che, seppure
Ovviamente, per la loro stessa natura e per la
300.000
40,0
250.000
Quindi sotto questo profilo, nel periodo 2002 –
non alla stregua di altri parametri ambientali
loro origine molto diversificata, porre in atto azioni
precedentemente trattati, rimane sempre
utili alla loro riduzione diventa più difficile rispetto
apprezzabile visto il consistente incremento della
al caso dei fanghi di risulta, rifiuti totalmente
produzione di un +69%.
connessi alla natura del processo produttivo.
Comunque, andando a considerare la produzione
di rifiuti globale (fanghi + altri rifiuti) sullo
stesso intervallo di tempo, si può apprezzare un
decremento specifico per tonnellata carta pari
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
35,3
36,0
36,8
35,0
32,5
32,3
32,7
34,3
420.253
418.998
417.090
439.520
453.650
462.066
473.764
481.145
al –29%.
184
Fig. 15 Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Riduzione complessiva della produzione di altri rifiuti
Produzione lorda (Tons) Fig. 16 Carico specifico altri rifiuti (kg TQ / Ton carta lorda prodotta)
185
Riduzione complessiva della produzione di rifiuti totali (fanghi + altri)
Produzione lorda (Tons) 450.000
450.000
400.000
400.000
Carico specifico rifiuti totali (kg TQ / Ton carta lorda prodotta)
90,0
20,0
350.000
80,0
350.000
18,0
300.000
16,0
70,0
300.000
60,0
14,0
250.000
50,0
250.000
12,0
40,0
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
12,8
13,3
15,6
17,2
21,0
18,9
19,5
22,8
48,1
49,3
52,4
52,2
53,6
51,2
52,3
57,1
420.253
418.998
417.090
439.520
453.650
462.062
473.764
481.145
420.253
418.998
417.090
439.520
453.650
462.062
473.764
481.145
186
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
187
L’impatto acustico
In tema di rifiuti nel 2015 resta da rimarcare un
Le novità introdotte in tema di rifiuti pericolosi sono:
In molti settori industriali, l'inquinamento acustico
Per ovvie ed evidenti ragioni, si prospetta solo
passaggio importante a livello normativo, infatti a
• la ridenominazione della sigla H con quella HP
non è certo un fattore trascurabile, certamente
una difficoltà quando si voglia determinare il livello
decorrere dal 01.06.2015 è entrata in vigore la nuova
delle caratteristiche di pericolo da H1 a H15 (di
non tangibile, ma nettamente percepibile. Una fonte
differenziale, che corrisponde alla differenza fra
classificazione delle caratteristiche di pericolo dei
cui all’Allegato III della Direttiva 2008/98/CE ) per
sonora se non correttamente minimizzata può
il livello di rumore ambientale presente quando
rifiuti come da Regolamento nr. 1357/2014/UE in
evitare una possibile confusione con i codici di
indurre problematiche sia ambientali che di salute,
la sorgente di rumore è in funzione ed il livello di
sostituzione dell'allegato III della Direttiva quadro
pericolo di cui al Regolamento CLP;
penalizzando i residenti che vivono od operano
rumore residuo, ovvero quello presente quando
nelle sue prossimità e, non di meno, le persone che
la sorgente è disattivata, in quanto andrebbe
contestualmente alcune direttive tra cui le Direttive
pericolo (es. H 5, ex "nocivo", ora sarà denominata
operano all'interno dello stabilimento. Tanto è che
rilevato a norma, sia a finestre aperte che
nr.67/548/CEE e nr. 1999/45/CE, che vengono
"Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)/
se le fonti di rumore non vengono costantemente
chiuse, all’interno di abitazioni private adiacenti
sostituite dal Regolamento nr. 1272/2008/CE (CLP)
Tossicità in caso di aspirazione");
tenute sotto controllo e governate con adeguati
all’insediamento al fine di individuare la gravosità
sui rifiuti (Direttiva nr. 2008/98/CE) abrogando
• la modifica delle precedenti caratteristiche di
interventi di insonorizzazione, la componente
o meno dell’impatto acustico. È ovvio che tali
innova profondamente la normativa in tema di
ciascuna caratteristica HP e di tabelle che
sonora può assumere rilevanza significativa, anche
verifiche possono essere condotte solo dalle
caratteristiche di pericolo per i rifiuti, allineandola
consentiranno di armonizzare la disciplina
in termini autorizzatori.
autorità preposte, ma non da soggetti privati, se
con le disposizioni contenute nel regolamento CLP
comunitaria sui rifiuti con quella contenuta nel
sulla classificazione, etichettatura ed imballaggio
Regolamento CLP, mediante l’individuazione
Gruppo Fedrigoni è da sempre impegnato nel
delle sostanze e delle miscele.
per ciascuna caratteristica di pericolo delle
rispettare le normative che regolano la materia ed
applica ai ricettori che si trovano in area di tipo
corrispondenti classi e categorie di pericolo ai
attento alle segnalazioni ed aspettative delle parti
esclusivamente industriale (classe VI) come ad
sensi del Regolamento CLP.
terze, anche con sostanziosi investimenti finanziari,
esempio nel caso dello stabilimento di Arco (TN) ed
attuando poi nel tempo un’azione costante di
a quelli a ciclo continuo.
sempre con pari decorrenza. La nuova disciplina
• l'introduzione di dettagliate prescrizioni per
Per quanto attiene queste problematiche il
controllo sul mantenimento dell’efficacia delle
Comunque il limite differenziale non si
Infine, ricordiamo che in occasione di qualsiasi
azioni attuate e se necessario intervenendo con
investimento od intervento significativo per
nuove iniziative.
impianti o strutture, od ancora in occasione di
L’azienda risulta sempre attenta e pronta a
loro modifiche sostanziali, in azienda è regola
dare riscontro fattivo agli esiti delle verifiche che
normata da direttiva interna, procedere ad
fa condurre nel rispetto delle frequenze stabilite
un’analisi preventiva20 del possibile impatto acustico
per legge, ma anche, se necessario, su tempi più
associato, anche utilizzando modelli matematici di
ridotti, affidandosi a tecnici fonometristi accreditati
simulazione, se necessario.
ed abilitati ai sensi della legge quadro nr. 447 del
Per quanto concerne le verifiche eseguite su
26.10.1995 che ha istituito la figura del tecnico
incarico del Gruppo nel 2015 le risultanze dei rilievi
competente in acustica e ne ha definito i requisiti
eseguiti hanno sempre confermato il rispetto dei
per il riconoscimento da parte delle Regioni.Le
limiti di legge.
rilevazioni prevedono verifiche in fascia diurna e
notturna, ad impianti sia in esercizio che fermi,
20 Tali verifiche preventive
considerano anche altri aspetti
ambientali e di sicurezza quali
emissioni idriche, emissioni in
atmosfera, la possibile generazione di
nuovi tipi di rifiuti, la contaminazione
del suolo e del sottosuolo, le risorse
idriche in gioco, i fabbisogni energetici,
l’esigenza di approvvigionamento di
nuove o diverse materie prime, gli
aspetti di sicurezza e salute e non di
meno quelli gestionali.
non in contraddittorio concordato.
all’interno dell’area dell’insediamento e sulle fasce
di confine esterne per monitorare il rispetto dei
valori di emissione e di immissione ed il rispetto
dei valori limite diversificati secondo le diverse
classi acustiche assegnate alle differenti zone
o discendenti dai Piani di zonizzazione acustica
rilasciati dai Comuni di appartenenza.
188
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
189
Le sostanze pericolose
Nel composito processo di fabbricazione della
Sostanzialmente consiste in una rivisitazione di
del Regolamento REACH, che riporta un elenco
quelle che poi possono generare le note e gravi
carta, ma anche degli elementi di sicurezza,
oltre 40 normative europee precedentemente
di sostanze noto anche come "Candidate List"
patologie conseguenti dalla loro esposizione,
sussistono casi, seppure limitati, ove si rende
in vigore, pressoché tutte abrogate dallo stesso
pubblicato a cura dell’ECHA (Agenzia Europea
inalazione ed ingestione, e potere così dare forma
necessario l'uso di sostanze classificate come
regolamento, che ha ampliato il campo di
per le sostanze chimiche ) ed aggiornato con
ai successivi interventi correttivi laddove dovesse
pericolose per la salute o nocive per l’ambiente per
applicazione dalle sole procedure di produzione di
integrazioni periodiche, che riporta le sostanze
prospettarsi una criticità anche solo potenziale.
il semplice motivo che sul mercato non sono ancora
sostanze chimiche anche alla loro importazione ed
identificate come "Substances of Very High Concern"
I controlli condotti nel 2015 presso i siti del
disponibili prodotti alternativi.
al loro uso ed impiego.
In ogni caso, se utilizzate nel rispetto delle
Scopo del REACH è quello di istituire un
(SVHC) ovvero quelle che hanno effetti seri, ed in
Gruppo con presenza residuale di amianto hanno
alcuni casi, irreversibili sull’uomo e sull’ambiente,
evidenziato una situazione di assenza di fibre
necessarie regole di prevenzione, non determinano
sistema unico di registrazione22 e di valutazione, e
né tra quelli ricompresi nell’allegato XVII dello
aero- ed idro-disperse in conformità ai predicati
criticità e possono essere impiegate in tutta
se necessario, di autorizzazione delle sostanze
stesso regolamento elencante le restrizioni in
normativi applicabili.
sicurezza. Ed in tal senso l’Azienda promuove e
chimiche "esistenti", ovvero quelle introdotte sul
materia di fabbricazione, immissione sul mercato
prevede tutta una serie di azioni impiantistiche,
mercato prima del settembre 1981, e "nuove" intese
ed uso di talune sostanze, preparati e articoli
sempre quella della rimozione e della bonifica
operative e gestionali al fine di ridurre, se non
come immesse sul mercato dopo il settembre 1981,
pericolosi. Queste sono sostanze non soggette
completa di tali materiali. In tal senso, il 2015 è stato
azzerare, il livello dei rischi ambientali e di salute
al fine di assicurare un maggiore livello di protezione
ad autorizzazione preventiva, ma gli importatori, i
un anno in cui si sono realizzati numerosi interventi
derivanti dal loro impiego.
della salute umana e dell'ambiente.
distributori e gli utilizzatori sono comunque soggetti
pressoché presso quasi tutte le unità interessate
alle restrizioni ivi elencate.
da presenza residuale di amianto nel Gruppo con
Nelle sue applicazioni industriali, oltre ad
I principi ispiratori del Regolamento REACH sono
Trattando di sostanze pericolose, una particolare
Tuttavia, è ovvio, la soluzione migliore rimane
un importante impegno economico ammontante
iniziative di natura organizzativa e strutturale,
la definizione di un unico sistema di raggruppamento
l'azienda, ove tecnicamente possibile e giustificato
per tutte le sostanze chimiche nuove e quelle
attenzione va dedicata ai manufatti realizzati
a diverse centinaia di migliaia di Euro, rendendo
ai fini della prevenzione, impiega sistemi a circuito
esistenti indipendentemente dal fatto che queste
prima degli anni ’90 e che possono ancora
così possibile una massiccia azione di bonifica. Tra
chiuso per evitare contatti, diretti od indiretti, delle
possano risultare pericolose o no, tossiche,
ragionevolmente riscontrare la presenza di amianto.
i risultati più significativi nell’anno si ricorda la
sostanze con l’operatore e contestualmente per
cancerogene, mutagene, ecc. ma, purtroppo, anche
Si pensi, ad esempio, a vecchie caldaie termiche,
rimozione e bonifica delle ultime presenze residuali
inibire eventuali sversi o dispersioni sul terreno
trasferire le responsabilità dei controlli, gli oneri
alle coibentazioni di tubazioni per il vapore o per
di amianto presso gli stabilimenti di Pioraco (MC) e
e suolo.
ed i costi delle prove dalle autorità alle imprese.
l’aerazione, alle guarnizioni di caldaia, ai pavimenti
di Arco (TN), ora anch’essi completamente esenti
Contestualmente il Gruppo sta applicando anche
vinilici, alle coperture, ai sottotetti, ai vecchi
da tale materiale, un ulteriore e sostanzioso passo
quanto stabilito dal Regolamento europeo nr.
rivestimenti antincendio applicati a spruzzo, ecc..
Tuttavia, rifacendosi ad un attualissimo assioma:
"nessuna macchina ed impianto sono sicuri nelle
mani di un lavoratore imprudente", la parte
1272/2008/CE e ss.mm., in stretta interconnessione
Su questo fronte Fedrigoni, fin da quando la
in avanti nella progressiva bonifica di vecchie
coperture presso lo stabilimento di Castelraimondo
impiantistica si accompagna anche ad un esteso
con il REACH, in vigore nell’Unione Europea
pericolosità di tale materiale si è pienamente
(MC), la rimozione di una copertura di ampia
e costante processo di informazione, formazione
dal 20.01.2009, noto anche con l’acronimo CLP
palesata, sta portando avanti presso i propri siti
superficie presso lo stabilimento di Verona e,
ed addestramento nei confronti di tutti quei
(Classification, Labelling and Packaging), che norma
una progressiva azione di bonifica, accompagnata
soprattutto, un massiccio intervento presso la ex
dipendenti che operano con tali sostanze
la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio
da un costante monitoraggio strumentale periodico,
sede industriale di Fabriano (AN), che ha portato
includendo anche una parte cospicua alla gestione
delle sostanze e delle miscele chimiche, basandosi
appoggiandosi a ditte abilitate, su tutte le matrici
alla rimozione di circa la metà dell’amianto ancora
delle emergenze.
sul Sistema mondiale armonizzato dell’ONU (GHS),
restanti, sia compatte che potenzialmente friabili,
presente, con in programma per il 2016 l’ultimazione
per assicurarsi che non sussistano situazioni con
degli interventi.
I preparati e le miscele chimiche in uso sono
imponendo agli utilizzatori di sostanze chimiche
tutti disciplinati dal Regolamento Europeo nr.
la conoscenza della loro nuova classificazione ed
1907/2006 del 18.12.2006 e ss.mm. più noto con
etichettatura per essere in grado di valutare e
l'acronimo R.E.A.CH.21 in vigore nell’Unione Europea
controllare il rischio chimico in azienda e
dal 01.06.2007 riguardante la registrazione, la
l’eventuale pericolosità di miscele o articoli immessi
valutazione, l’autorizzazione e la restrizione
sul mercato.
delle sostanze chimiche ai fini della loro
Si sottolinea che Fedrigoni nella produzione
immissione sul mercato dell’Unione Europea ed
delle sue carte non impiega alcuna sostanza o
i successivi impieghi.
preparato né tra quelli inclusi nell’allegato XIV
21 REACH: Registration, Evaluation
and Authorisation of Chemicals.
22 Attività documentale per
singola sostanza con costi a carico
del soggetto obbligato, e non più
dell’Autorità, che prevede la stesura
di un dossier tossicologico, la sua
registrazione ed approvazione presso
l’Autorità con conseguente emissione
di una nuova scheda di sicurezza,
di un rapporto di valutazione
del rischio chimico in relazione
all’ambiente di lavoro specifico dove
verrà impiegata ed una sua valutazione
di impatto ambientale.
presenza di fibre né aerodisperse né idrodisperse,
190
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
191
Il suolo
Il suolo non è una componente ambientale
di indagini geognostiche finalizzata a fornire una
direttamente funzionale all'industria cartaria, ma
fotografia dello stato attuale e pregresso della
essendo la matrice fisica su cui si svolgono le sue
qualità del suolo e delle acque sotterranee presso
attività manifatturiere può diventare un soggetto
un impianto esistente.
passivo in occasione di possibili criticità legate alla
La Relazione di Screening, obbligatoria nel caso
scorretta movimentazione, allo stoccaggio non
in cui l'attività comporti l'utilizzo, la produzione o
protetto ed alla dispersione di materiali liquidi,
lo scarico di sostanze pericolose, se riesce invece
solidi e di condensa con danni imponderabili per il
a dimostrare attraverso una verifica strutturata
sottosuolo e per le falde acquifere.
condotta secondo una metodologia oggettiva che
Le direttrici preventive su cui muoversi sono
il sito nel tempo, fin dalla sua prima installazione,
fondamentalmente due: quella impiantistica e
non ha prodotto impatti ambientali negativi sul
quella gestionale.
suolo, sottosuolo e sulle acque sotterranee, esclude
Per la prima, gli stabilimenti Fedrigoni nelle
zone di stoccaggio di sostanze e prodotti
liquidi o comunque dispersibili sul terreno,
l’obbligo di presentazione dell’accennata Relazione
di Riferimento.
Non di meno, la valutazione positiva da parte
indipendentemente dalla loro classificazione come
dell’Autorità preposta sulla Relazione di Screening
pericolosi o no, sono dotati di appositi bacini di
preliminare, ha valore formale e sostanziale di
contenimento e le aree di ubicazione risultano
riconoscimento del buon stato di salute attuale,
impermeabilizzate per prevenire anche il solo
considerato anche il pregresso, del suolo
contatto diretto con il suolo.
escludendo quindi la necessità di interventi di
Per la seconda si provvede attraverso
procedure ed istruzioni operative e gestionali
risanamento o di bonifica.
A verifica ultimata, tutti gli stabilimenti che
passando attraverso diversi momenti formativi e di
l’hanno presentata hanno ricevuta approvazione
addestramento specifici.
dall’Autorità trovandosi così anche nella condizione
Nel corso del 2015 gli stabilimenti titolari di
Autorizzazione Integrata Ambientale di Arco (TN),
di non rientrare nell’obbligo conseguente di stesura
della Relazione di Riferimento.
Fabriano (AN), Pioraco (MC) e Varone dii Riva
Per gli stabilimenti di Bollate (MI) e di Verona
del Garda (TN) hanno provveduto su richiesta
si è invece ancora in attesa di formale richiesta di
formale delle rispettive Autorità competenti a
presentazione, come da previsione normativa, da
produrre la così detta Relazione di Screening a
parte delle rispettive Autorità competenti.
verifica preliminare dell’eventuale assoggettabilità
Ad ulteriore tutela del suolo, in base a normative
all’obbligo di stesura della successiva Relazione
regionali, gli stabilimenti di Verona e di Bollate (MI)
di Riferimento di cui agli artt. 29-ter /Comma 1 –
dal 2012 risultano dotati anche di appositi impianti di
lettera m) e 29-sexies /Commi 9-quinquies – lettera
trattamento delle acque di prima pioggia, confluenti
a) del DLGS 152/06 e ss.mm., che sostanzialmente
dai dilavamenti dei piazzali e delle vie interne.
non è altro che la rendicontazione di una attività
A come ACQUA
L'acqua è una risorsa preziosa e il Gruppo
si impegna costantemente affinché l'utilizzo e la
salvaguardia siano ogni anno migliori
del precedente.
192
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
193
Le prestazioni nel comparto
del converting
Le materie prime ed ausiliare
Oltre alla carta, impiegata come frontale o supporto,
nei processi industriali del Converting è previsto
• significativo risparmio energetico.
Oggi, l’impiego di solventi è circoscritto alle
Invece andando a considerare l’energia
2003/87/CE e ss.mm. (Direttiva Emission Trading) di
termica, indispensabile per garantire la fase di
cui si è esposto precedentemente in relazione alla
produzione cartaria del Gruppo.
l’impiego di adesivi in emulsione acquosa, di siliconi
sole operazioni di lavaggio e di pulizia dei cicli in
polimerizzazione dei prodotti, a differenza di quella
con i loro additivi (polisilossani) e di solventi.
occasione dei cambi produzioni ed i liquami residuali
elettrica, questa viene generata in via autonoma
Le azioni sopra richiamate, tenuto
di tali attività non vengono rilasciati direttamente in
da impianti di potenza nominale medio–bassa,
doverosamente conto di un produzione
processo, ma di supporto nelle operazioni di pulizia
canalizzazioni idriche, ma vengono raccolti in appositi
alimentati a gas naturale/metano, il cui apporto,
praticamente raddoppiata negli ultimi dieci anni
dei cicli ai cambi produzione per cui non possono
contenitori per essere poi smaltiti all’esterno presso
vista la ridotta dimensione, in termini di emissioni
(+99%) hanno potuto determinare nel tempo un
risultare presenti nel prodotto finito.
gestori autorizzati sotto la codifica di rifiuti speciali.
di CO2 è significativamente esiguo, tanto è che il
mantenimento pressoché costante del consumo
settore, a differenza di quello cartario, non rientra
energetico specifico per tonnellata prodotto con un
tra i soggetti obbligati ai previsti della Direttiva nr.
variazione minima del +2%.
Quest’ultimi però solo come materiali non di
Ciò premesso, vista l’esiguità di materie prime in
questo processo rispetto al numero impiegato nella
Le risorse energetiche
produzione della carta, anche l’impatto ambientale
che ne deriva è decisamente più ridotto e si
Anche nel Converting l’energia, sia elettrica
determina fondamentalmente:
che termica, gioca un ruolo determinante nella
• dalla scelta di supporti cartacei selezionati ed
conduzione dei processi produttivi e purtroppo, le
approvvigionati da fornitori che impiegano materie
unità aziendali di questo settore, non essendo dotate
prime eco-compatibili;
di impianti di auto-generazione di energia elettrica,
• dall’utilizzo esclusivo del sistema di siliconatura
"solventless" che assicura l’assenza di solventi;
• dal trattamento dei reflui residui da attività di
lavaggio dei cicli;
debbono necessariamente rivolgersi al mercato
esterno dell’energia le cui prestazioni ambientali non
strumento disponibile per il miglioramento delle
prestazione ambientali energetiche resta quello
• dalle emissioni in atmosfera, quantunque ridotte.
di investire ed operare da una parte privilegiando
Certamente il contributo maggiore alla riduzione
l’adozione di impianti ad alta efficienza energetica
dell’impatto ambientale, ma anche per la prevenzione
e dall’altra attuando politiche gestionali tese alla
della sicurezza e salute, deriva dal processo di
riduzione dei consumi attraverso una serie oculata
siliconatura in assenza di solventi che comporta;
di azioni migliorative che vanno dalla progettazione
• miglioramento delle condizioni ambientali e sanitarie
e realizzazione degli impianti e del prodotto, ad una
chimico per gli operatori;
• affrancamento da tutta una serie di problematiche
connesse al rilascio in atmosfera della parte
Produzione lorda (Tons) Consumo specifico energia elettrica + termica (GJ / Ton carta lorda prodotta)
110.000
ai principi di sostenibilità adottati dal Gruppo, l’unico
• dai consumi energetici;
dei luoghi di lavoro;
Ottimizzazione consumi energetici totali
sono direttamente governabili. Pertanto, in coerenza
• dalla produzione di rifiuti;
• eliminazione di una significativa fonte di rischio
Fig. 17 100.000
0,80
0,70
90.000
0,60
80.000
0,50
programmazione consequenziale della produzione,
alla realizzazione di contesti lavorativi che
0,40
70.000
permettano di consumare meno energia a parità di
0,30
resa quantitativa del prodotto.
60.000
0,20
residuale di solvente, seppure operando con
sistemi di abbattimento come i post-combustori;
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
0,52
0,52
0,56
0,54
0,53
0,53
0,50
0,50
68.578
74.969
76.751
82.669
91.414
94.466
101.605
106.130
194
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
195
Le risorse idriche: le acque fresche
Le emissioni in atmosfera
e le acque di processo
Da quando, nel 1995, sono state introdotte in
acqueo e CO2. Poi nel tempo, andando sempre più
Nel settore converting l'acqua fresca non ha quella
Dall’altra, il consumo d’acqua fresca per i
azienda le tecnologie "solventless", le emissioni in
a migliorare i rapporti di combustione, attuando
funzione essenziale che ha invece nella produzione
lavaggi a fine ciclo, per quanto si tenti di ridurlo
atmosfera delle sostanze organiche volatili, note
una costante manutenzione ed intervenendo con
della carta, venendo impiegata esclusivamente per:
è necessariamente condizionato dall’esigenza di
anche con l’acronimo S.O.V., si sono praticamente
migliorie tecniche man mano che negli anni si sono
• il lavaggio dei cicli;
potere ripartire con un circuito estremamente
annullate. Da allora l’unico fattore del processo
rese disponibili nell’ultimo decennio, a produzione
• l’alimentazione dei circuiti di raffreddamento
pulito per non determinare non conformità
che determina emissioni in atmosfera significative
raddoppiata, la riduzione delle emissioni di CO2,
e di condizionamento;
consegue dalla produzione interna di energia
espressa come carico specifico per tonnellata di
• la produzione di vapore.
Considerando poi che oggi, come d’altro canto
termica e, visto che l’unico combustibile impiegato
prodotto, si è più che dimezzata (–51%).
Tuttavia ciò non toglie che non si presti altrettanta
ormai da qualche anno, le dinamiche di mercato
attenzione come nel settore carta per ottimizzare
impongono sempre più numerosi cambi produzioni
il suo consumo pur tenendo conto dei limiti tecnologi
a fronte di ordini sempre più frammentati, ben si
che in questo caso derivano dal tipo di
intuisce come sia davvero difficile potere
processo manifatturiero.
intervenire sui consumi d’acqua in occasione dei
è il gas metano, si rilascia solamente vapore
Sul fronte dell’alimentazione dei circuiti di
raffreddamento e di condizionamento e dei consumi
Fig.18 Riduzione dell'emissione di CO2
Produzione lorda (Tons) 100
90
100.000
80
80.000
70
70.000
60
60.000
50
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
87,9
72,6
71,0
62,1
58,5
51,1
47,5
45,0
68.578
74.969
76.751
82.669
91.414
94.466
101.605
106.130
Si può certamente ricorrere ad una
pianificazione della produzione sempre più coerente
ridottissimi per ridurne i consumi, dal momento
e consequenziale, ma certe logiche del mercato non
che la quantità di acqua necessaria è funzione del
aiutano certamente questo tipo di impostazione.
Tutto ciò premesso, considerando una
pressoché sempre la stessa, non può variare.
produzione raddoppiata nell’ultimo decennio e
Gli unici fattori su cui si può intervenire, e lo si
la sempre più significativa crescita del numero
fa ove tecnicamente possibile, sono procedere
dei cambi di produzione, nello stesso periodo il
con una maggiore chiusura dei cicli delle acque di
consumo specifico di acqua fresca per tonnellata di
raffreddamento e di condizionamento oppure agendo
prodotto è comunque salito solo del +18%.
sulle temperature soglia di scarico, ma nulla di più.
90.000
lavaggi dei cicli.
per la produzione di vapore esistono margini
dimensionamento dell’impianto e quindi rimane
Emissione specifica CO2 (kg CO2 / Ton carta lorda prodotta)
d’ordine qualitativo sul lotto produttivo entrante.
196
Fig. 19 Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
197
Andamento consumi idrici
Produzione lorda (Tons) I rifiuti ed il suolo
Consumo specifico acqua fresca (m3 H20 fresca / Ton carta lorda prodotta)
100.000
90.000
12
11
80.000
10
70.000
9
Il processo di depurazione delle acque reflue nel
La produzione di rifiuti, e le problematiche
settore Converting, considerate le quantità ridotte
associate, è del tutto simile a quella propria degli
e la loro qualità, non giustifica la dotazione di un
stabilimenti del settore carta, fatto salvo che nel
impianto di depurazione. Risulta economicamente
Converting, non avendo in dotazione impianti di
più vantaggioso conferire tali reflui, una volta
depurazione acque non si producono fanghi
stabilizzati con cloruro ferrico, all’esterno presso
di risulta.
gestori autorizzati al loro trattamento.
Come presso tutte le unità del gruppo, si
Mentre nel caso particolare dello stabilimento di
incoraggiano quanto più possibile le forme di
Arconvert SpA, vista la contiguità con la cartiera
recupero per gli imballaggi, il ferro, il legno, la
di Arco (TN), le acque vengono convogliate al
plastica, la carta, ecc., si è impegnati nel fare
depuratore chimico-fisico e biologico di questo
crescere sempre più la sensibilità del personale
stabilimento, condividendone però la responsabilità
verso una capillare raccolta differenziata interna
ai fini della conformità legale allo scarico.
e si agisce nei confronti dei fornitori verso un
concreto impegno nel ridurre l’impiego di imballaggi
8
60.000
nelle loro forniture.
Nel caso dei pochi rifiuti classificati come
7
pericolosi (soluzioni di lavaggio con solventi, oli
esausti, stracci imbevuti d’olio minerale e/o
lubrificante, tubi al neon, batterie, ecc.) la raccolta
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
8,8
8,2
9,9
10,1
11,0
11,6
12,7
11,2
68.578
74.969
76.751
82.669
91.414
94.466
101.605
106.130
e lo stoccaggio prima del loro conferimento esterno,
viene fatta esclusivamente in aree appositamente
dedicate impermeabilizzate ed attrezzate con
adeguate protezioni di contenimento a prevenzione
di possibili sversi o dispersioni a danno del suolo.
Anche nel 2015, grazie alla singole azioni sopra
richiamate, si è riconfermata la tendenza alla
diminuzione nella generazione seppure a fronte di
una produzione pressoché raddoppiata in 10 anni,
tanto è che in termini di carico specifico dei rifiuti
prodotti per tonnellata di prodotto sullo stesso arco
temporale il valore è sceso del 43%.
198
Fig. 20 Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
199
Diminuzione complessiva della produzione di rifiuti
Produzione lorda (Tons) Carico Specifico produzione rifiuti (kg rifiuti / Ton carta lorda prodotta)
100.000
90.000
80.000
120
100
70.000
80
60.000
60
40
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
87,4
72,8
75,3
62,7
58,8
63,6
64,7
59,6
68.578
74.969
76.751
82.669
91.414
94.466
101.605
106.130
F come FORESTA
Il 70% delle cellulose che utilizziamo è certificato
CoC-FSC (Forest Stewardship Council),
il rimanente è classificato come CW-FSC
(Controlled Wood). Nelle nostre ricette entrano
anche fibre a crescita annuale (cotone, lino,
canapa, bambù) e maceri selezionati e certificati.
200
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
201
Le prestazioni di sicurezza e
di salute sui luoghi di lavoro
Premessa
Anno dopo anno fare sicurezza e tutelare la
ogni lavoratore. Pensare che possa dipendere solo
salute sui luoghi di lavoro è divenuto sempre
dal lavoro e dall’impegno di pochi addetti, sarebbe
più complesso ed oneroso, non tanto in termini
l’errore più grande.
d’impegno da parte dell’azienda che, per sua
stessa missione e politica, è da sempre impegnata
della sicurezza e della salute in azienda a 360°
secondo tale impostazione non è cosa facile, vista
concreti l’enunciato dell’art. 2087 del Codice Civile:
sovrapposizione di funzioni, prima fonte
naturali per il Gruppo:
• prevenire e ridurre il numero d’incidenti sul lavoro,
della deresponsabilizzazione;
sia in termini di frequenza che in termini di gravità;
• rispettare gli standard tecnici, normativi e di
• abbassare i costi passivi per la così detta "non
legge previsti per le attrezzature, gli impianti, le
sicurezza" con un benefico non solo per la Società
da una parte la complessità dei processi, la loro
macchine, i luoghi di lavoro, gli agenti chimici, fisici
ma anche per le istituzioni a cui sono demandati
diversificazione, i differenti requisiti di prodotto,
e biologici;
i costi collettivi quali il SSN, i premi assicurativi
dell'impresa le misure che, secondo la
ecc. e dall’altra il perdurare di una sensibilità
particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica,
ancora non eccessivamente sviluppata verso
sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la
tali tematiche. Sebbene con il tempo vi siano
personalità morale dei prestatori di lavoro"
segni di miglioramento, presso molti soggetti
ma piuttosto a fronte di un contesto normativo
dell’organizzazione aziendale perdura ancora una
e legislativo sempre in crescita, spesso anche
scarsa cultura individuale della sicurezza. E questo
in modo disorganico, che sta spostando
certamente non aiuta a fare prevenzione.
innegabilmente l’impegno degli operatori del settore
gestionali sopra accennati pone come obiettivi
responsabilità a tutela di qualsiasi interferenza o
Certo rimane il fatto che approcciare la gestione
a promuovere la prevenzione, traducendo in atti
"L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio
• essere sempre chiara sui ruoli e sulle
• eseguire ed aggiornare la valutazione dei rischi
23
adottando poi le misure di protezione individuate;
• attuare audit interni periodici per controllare
l’applicazione e l’effettiva efficacia delle procedure
che la Società ha adottate ai fini della prevenzione.
Tutte queste azioni ed attività condotte da
decenni, ben prima che entrasse in vigore nel
Constatato questo, per l’Azienda il primo
1994 il DLGS nr. 626 poi abrogato e sostituito nel
INAIL, le indennità di invalidità, ecc.;
• assicurare la conformità ai requisiti di legge in
modo il più possibile puntuale e congruo;
Coinvolgere in prima persona le diverse
funzioni, determinando e richiamando le singole
responsabilità ai fini della sicurezza;
•m
igliorare l’ambiente di lavoro anche da un punto
di vista organizzativo;
verso aspetti formali, documentali e burocratici
obiettivo continua ad essere quello di fare
2008 dall’attuale Testo Unico per la Sicurezza e
che poco hanno a che vedere con il "fare sicurezza"
crescere la sensibilità del singolo per ingenerare la
la Salute sui Luoghi di Lavoro (DLGS nr. 81/08 e
nell’impresa, poiché si distolgono così importanti
necessaria tensione ed attenzione sui temi
ss.mm.) hanno permesso di ottenere globalmente
i rapporti con le rappresentanze sindacali, in
risorse che potrebbero altrimenti essere sfruttate
di sicurezza.
nel tempo buoni risultati e di rendere l’Azienda
particolare quelle delegate alla sicurezza (RLS);
in azioni di concreta prevenzione sul campo, nel
Le modalità con cui Fedrigoni esperisce con
reale contesto produttivo ed a fianco dei lavoratori.
costanza tale impegno sono:
Purtroppo oggi la sicurezza si fa in ufficio e non
• coinvolgere e sensibilizzare con azioni di
in reparto.
Comunque, Fedrigoni cerca di coniugare
quanto più possibile le aspettative di sicurezza dei
propri lavoratori con tale scenario non eludibile,
approcciando la prevenzione in forma trasversale
tutti i suoi lavoratori anche con l’obiettivo di
giungere sempre a soluzioni condivise nelle scelte
in tema di prevenzione e protezione;
• gestire gli aspetti operativi, organizzativi e
gestionali sul lavoro ispirandosi non solo alle leggi,
il coordinamento tra i diversi soggetti aziendali,
ma anche ai principi delle buone prassi;
mediando al meglio tutta una serie di esigenze
• creare le corrette condizioni ambientali e
microclimatiche sui luoghi di lavoro per migliorare
impiantistici, ingegneristici, normativi, ecc., convinta
non solo la sicurezza ma anche il benessere psico-
che la prestazione di sicurezza e salute non può
fisico dei lavoratori;
che essere il risultato derivante dal contributo di
poi mantenere la certificazione in conformità allo
informazione, di formazione e di addestramento
con l’intento di massimizzare l’interazione ed
e requisiti gestionali, organizzativi, sanitari,
pressoché già pronta a conseguire nel 2006 e
23 In tema di valutazione dei
rischi, nel 2015 l’organizzazione di
Fedrigoni, nell’ambito del progetto del
Ministero della Salute "Insieme per la
prevenzione e gestione dello stress
lavoro correlato" è stata scelta tra un
campione di 1000 aziende italiane per
essere sottoposta da parte della ASL,
in collaborazione con INAIL, a verifica
ispettiva per accertare la correttezza
metodologica e la consistenza ed
efficacia della valutazione eseguita sul
rischio derivante dallo stress lavoro
correlato, (nds: da intendersi qui
come percezione di squilibrio avvertita
dal lavoratore quando le richieste
dell'ambiente lavorativo eccedono le
capacità individuali per fronteggiare tali
richieste) vedendosi riconosciuta sia la
piena conformità alle norme legislative
che governano tale obbligo che la
congruità della valutazione eseguita.
24 Il DLGS nr. 231 del 08.06.2001
e ss.mm. entrato in vigore il
04.07.2001, è stato promulgato per
regolamentare la disciplina della
responsabilità amministrativa delle
persone giuridiche, delle società
e delle associazioni anche prive di
personalità giuridica, a norma dell’art.
11 della legge n. 300 del 29.09.2000,
introducendo nel nostro ordinamento,
in subordine a particolari condizioni, la
responsabilità per alcuni reati dolosi
e colposi anche a carico di società
ed enti, integrando le sanzioni penali
già previste fino ad allora solo in capo
alla persona fisica che realizzava
materialmente uno o più dei fatti illeciti
ricompresi tra quelli previsti da questo
Decreto Legislativo.
• a umentare la sensibilità e le motivazioni del
personale, ottimizzando allo stesso tempo anche
• a ccrescere la professionalità, la motivazione e
l’attenzione sul tema sicurezza dei dipendenti
standard internazionale BSI OHSAS 18001 (sistema
tramite precise attività di formazione, istruzione
di gestione per la sicurezza e salute sui luoghi di
ed addestramento;
lavoro) grazie a modelli gestionali e buone pratiche
• potenziare l’immagine esterna presso le parti
per la sicurezza già di fatto implementati da tempo.
terze, in termini di credibilità e di affidabilità;
Sistema gestionale questo poi integrato ed
ulteriormente supportato anche dall’adozione di un
Modello Organizzativo ai sensi del DLGS nr. 231 del
08.06.2001 e ss.mm.24 quantunque, ricordiamolo,
• g arantire la trasparenza nei confronti delle
Autorità di controllo e degli Organi di vigilanza;
•e
levare i fattori di competitività dal momento
che ormai è un dato indiscusso che le valutazioni
quest’ultimo non risulti atto cogente.
relative alla gestione ed alla prestazione di
In sintesi, l’attuazione delle azioni e degli strumenti
sicurezza dell’Azienda risultano anche indicatori
della sua stabilità e della sua competitività, allo
stesso modo di quanto sta accadendo sotto il
profilo ambientale e sociale.
202
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
203
L’analisi statistica degli infortuni
e la valutazione delle cause
Tab. 09 Indicatori infortunistici
L’analisi statistica degli infortuni
DM – Durata Media
Rappresenta il numero di giornate
numero giorni di inabilità al lavoro riconosciuti da INAIL sul periodo
numero infortuni sul periodo
Prima di esporre i valori delle prestazioni di
Tra l’altro, l’ordinamento italiano prevede che nella
lavorative totali perse per infortuni
sicurezza del Gruppo, anche per chiarezza di
casistica e nella contabilità degli infortuni rientrino
sul periodo lavorativo in un
lettura dei passi successivi, si riporta la definizione
anche i così detti "in itinere" , nella fattispecie
determinato intervallo di tempo
di "infortunio sul lavoro" secondo le uniche due fonti
quelli che possono accadere nel percorso di
normative che lo delineano esplicitamente:
trasferimento dalla dimora abituale al luogo di
IF – Indice di Frequenza
numero giorni di infortuni sul periodo di x 1.000.000
lavoro, e viceversa, oppure da un luogo di lavoro ad
Valuta, in un intervallo di tempo
totale ore lavorate (operai + impiegati) sul periodo
dannoso che incide sulla capacità lavorativa del
un altro luogo di lavoro, quando il lavoratore presti
definito, la frequenza del fenomeno
lavoratore ed è cagionato da una causa violenta
servizio alle dipendenze di più datori di lavoro.
• legge nr. 1124 del 30.06.1965: qualsiasi evento
in occasione di lavoro.
• norma UNI 7249 punto nr. 2.1.2.: evento lesivo
25
verifica ogni milione di ore lavorate
È chiaro a questo punto che anche i dati
statistici che illustrano l’andamento infortunistico,
avvenuto per causa violenta, in occasione di
difficilmente sono rappresentativi della reale
lavoro, da cui sia derivata la morte od un’inabilità
prestazione di sicurezza dal momento che su
permanente al lavoro assoluta o parziale ovvero
molti infortuni, attraverso la figura del Datore di
un’inabilità temporanea assoluta per un tempo
Lavoro, l’impresa non ha alcun potere d’incidere
maggiore della rimanente parte della giornata
o d’intervenire con le necessarie azioni di
o del turno nel quale si è verificato.
prevenzione, seppure il sistema gliene attribuisca
A ben leggere, in ambedue le definizioni si
la responsabilità, almeno per quanto compete
stigmatizza quello che distingue una malattia da
la loro gestione. Ed anche in simili circostanze,
un infortunio. Quest’ultimo per essere tale deve
ricordiamolo, si determina un costo per l’impresa,
trovare origine in una "causa violenta" stante che
ma anche per la collettività.
questa si verifichi "in occasione di lavoro".
infortunistico collettivo che si
IG – Indice di Gravità
Individua l’intensità di un fenomeno
numero giorni di inabilità al lavoro sul periodo x 1.000
totale ore lavorate (operai + impiegati) sul periodo
infortunistico e rappresenta il
numero totale degli infortuni
ogni 1.000 ore lavorate
Alla luce di tali considerazioni, si è convinti che
NOTE PER IL CALCOLO
•C
on periodo si intende un mese
od un anno;
• Nei calcoli si devono considerare
solo gli infortuni che abbiano una
diagnosi riconosciuta INAIL > 3 gg;
• Per ore totali lavorate si devono
considerare quelle esercitate da
tutti lavoratori soggetti all’obbligo
assicurativo (operai ed impiegati);
• Nel caso specifico della
determinazione dell’indice di
gravità (IG) si debbono considerare
anche i giorni di prosecuzione di
infortunio (si tratta del caso in cui
sia necessario prolungare l’assenza
per infortunio rispetto alla diagnosi
di inabilità fino a quel momento
rilasciata) ed analogamente i
giorni di assenza per ricaduta (si
intende la riacutizzazione della
sintomatologia conseguente alla
lesione infortunistica, non collegata
all’intervento di una nuova causa
e presuppone, sempre, la ripresa
dell’attività lavorativa da parte
dell’assicurato, anche solo per
qualche ora).
In base alle indicazioni fornite sia da INAIL che dalla
Questi non sono assoggettati ad obbligo di
per avere una visione d’assieme dell’andamento
norma UNI nr. 7249, nella rendicontazione statistica
registrazione e comunicazione ad INAIL ma sono
noto che qualsiasi evento lesivo o che evidenzi
infortunistico il quanto più possibile aderente
devono essere inseriti anche gli infortuni in itinere,
da intendersi come qualsiasi evento, accaduto
patologie di qualsiasi natura e che veda coinvolto un
alla realtà, rimane l’analisi statistica come unico
le riprese e le ricadute d’infortunio.
in occasione di lavoro, od in circostanze ad esso
All’atto pratico però, poi così non è. Infatti è
lavoratore in un luogo di lavoro, seppure in assenza
strumento in grado di fornire su periodi più o meno
dei due presupposti (causa violenta ed in occasione
lunghi, indicazioni e valori che compensano in
a cadenza mensile applicando le formule previste
un danno alla salute o la morte ma che, pur
di lavoro), porta sempre in prima battuta ad una
termini matematici scostamenti anomali.
dalla norma UNI 7249 rientra anche l’andamento
avendone il potenziale, non ha prodotto tali effetti.
denuncia d’infortunio, innescando poi il meccanismo
Tuttavia anche nella rappresentazione statistica,
di denuncia obbligatoria da parte del Datore di
per renderla condivisibile e confrontabile, è
Lavoro ad INAIL.
necessario adottare algoritmi riconosciuti, condivisi
Quest’approccio generalistico da parte dei
pronti soccorso degli ospedali e, più in generale,
Tra i dati che Fedrigoni tiene sotto monitoraggio
dei così detti mancati infortuni (near miss) la cui
rilevazione è ritenuta essenziale per la prevenzione.
e normati.
Il riferimento normativo a livello nazionale
del Sistema Sanitario Nazionale, sebbene poi INAIL
condiviso da INAIL, dalle principali istituzioni
proceda alle dovute verifiche, porta comunque
operanti in ambito preventivo e dalle imprese,
spesso a fare oscillare in modo non corretto gli
Fedrigoni inclusa, è la norma UNI nr. 7249. Tra
indici di prestazione infortunistica delle imprese e
i diversi indicatori esposti nella norma tre sono
conseguentemente i corrispondenti tassi pagati
quelli più significativi a rappresentare l’andamento
ad INAIL.
infortunistico (tabella 09).
25 Nota giuridica per la
classificazione degli infortuni: non
sono inquadrabili nella categoria
dell'infortunio in itinere e vanno
perciò qualificati e trattati come
infortuni in attualità di lavoro, gli
eventi che, pur essendo conseguenza
del rischio della strada, accadono
nell'arco spaziale e temporale
della prestazione lavorativa in
collegamento, diretto o indiretto, con
l'esercizio della prestazione stessa.
correlate, che avrebbe potuto causare un infortunio,
204
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
205
La valutazione delle cause
degli infortuni
I valori delle prestazioni
Raccogliere i dati statistici per la sicurezza è
A differenza delle prestazioni ambientali esposte
Riportando i medesimi valori diagrammati in
importante per fornire il polso della situazione ai
in forma distinta tra il settore carta e quello del
grafico abbiamo:
fini della prevenzione, ma ancor più lo è un’analisi
converting, nel caso della sicurezza e salute
dettagliata delle cause e delle circostanze in cui è
sui luoghi di lavoro non sussistono differenze di
accaduto ogni infortunio, compresi anche
contesto che possano giustificare una trattazione
quelli mancati.
separata del momento che le problematiche e le
Quindi per intervenire con le dovute azioni
Fig.21 componenti su cui si basa il sistema di prevenzione
correttive per ogni infortunio, anche quello più lieve,
e protezione sono identiche.
si procede sempre con una dettagliata indagine
Durata media infortuni
Ore lavorate totali Durata media infortunio (nr. giorni inabilità al lavoro / infortunio)
Pertanto andando ad illustrare l’andamento
secondo procedure normate interne che si articola
infortunistico del Gruppo considerando in modo
su 4 passaggi:
omogeneo le prestazioni di tutte le unità si registra
• raccolta dati ed elementi oggettivi e serve per
il seguente andamento. La prestazione globale del
2.900.000
32,0
descrivere le condizioni, il contesto e le evidenze
Gruppo negli ultimi 12 anni espressa attraverso i
dell’accaduto;
principali indicatori è delineabile come da tabella 10.
2.800.000
30,0
• analisi del contesto dell’evento per ricostruire le
modalità effettive di accadimento, possibilmente
28,0
2.700.000
anche in collaborazione con il soggetto che
ha subito l’infortunio o che ne ha evitato le
26,0
conseguenze in caso di near miss;
2.600.000
• individuazione delle cause, indispensabile per
24,0
definire e pianificare le azioni correttive di
22,0
prevenzione che si dovranno individuare;
2.500.000
• definizione delle azioni di prevenzione
20,0
(e successiva attuazione).
2008
Tab. 10 Prestazione totale Gruppo (Cartiere + Converting + Prodotti tecnici)
INDICATORE
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
VAR.%
2015
v/s
2003
Numero totale
infortuni
DM – D
urata
Media
IF – Indice di
Frequenza
IG – Indice di
Gravità
187
189
182
181
193
183
133
166
128
108
114
101
98
–48
20,7
20,5
19,9
19,9
20,8
19,9
21,1
27,6
27,4
33,5
33,8
23,3
23,4
+13
74,6
73,0
70,2
64,7
69,4
65,8
48,7
60,3
45,9
37,6
40,5
35,1
34,8
–53
1,55
1,50
1,40
1,29
1,45
1,31
1,02
1,67
1,26
1,26
1,37
0,82
0,81
–48
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
19,9
21,1
27,6
27,4
31,1
33,8
23,8
23,4
2.781.934
2.733.235
2.752.388
2.785.989
2.869.329
2.816.324
2.880.011
2.819.815
206
Fig. 22 Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Indice di frequenza
Ore lavorate totali Fig. 23 Indice di gravità infortuni
Ore lavorate totali Indice di frequenza infortuni (nr. infortuni /ore lavorate)
207
Indice di gravitá infortuni (nr. giorni di inabilità al lavoro / ore lavorate)
1,70
2.900.000
2.900.000
1,60
2.800.000
2.800.000
1,50
1,40
80
2.700.000
2.700.000
1,30
70
2.600.000
60
2.600.000
1,20
1,10
50
2.500.000
2.500.000
1,00
40
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
65,8
48,7
60,3
45,9
37,3
40,5
34,4
34,8
1,31
1,02
1,67
1,26
1,16
1,37
0,82
0,81
2.781.934
2.733.235
2.752.388
2.785.989
2.869.329
2.816.324
2.880.011
2.819.815
2.781.934
2.733.235
2.752.388
2.785.989
2.869.329
2.816.324
2.880.011
2.819.815
Comunque, per maggiore dettaglio si riportano
anche gli andamenti prestazionale in computo
separato tra settore carta e converting.
Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
208
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
209
Produzione carta ed articoli tecnici
di sicurezza
Produzione converting
La formazione e l’informazione
I valori sotto esposti sono mediati sulle prestazioni
I valori sotto esposti sono mediati sulle prestazioni
L’obiettivo della formazione e dell’informazione,
ambito legale, ambienti di lavoro, amministrazione,
espresse negli anni dagli stabilimenti di Arco (TN),
espresse negli anni dagli stabilimenti europei di
spesso accompagnate anche dall’addestramento,
aspetti tecnici, impianti, macchine, ecc.) e sui quei
Bollate (MI), Castelraimodo (MC), Fabriano (AN),
Arconvert SpA (TN) e Arconvert SA (ex Manter
è quello di fornire ed aggiornare le necessarie
temi specialistici che nel tempo più si distinguono
Pioraco (MC), Rocchetta di Fabriano (AN), Varone di
SA/Girona – Spagna).
nozioni e competenze, anche tecniche, a ciascun
per importanza, indirizzandole in questo caso a
lavoratore e collaboratore esterno per meglio
specifiche categorie di dipendenti
Riva del Garda (TN) e Verona (VR).
Comunque, affinché la formazione porti ai
sviluppare la sua sensibilità ed attenzione ed
Tab. 11 Prestazioni
accrescere le sue conoscenze in merito alla
risultati attesi, l’indispensabile passaggio è che poi
prevenzione della sicurezza, senza le quali
ciascun preposto ne esiga puntuale rispetto ed
vengono a mancare i presupposti per ottenere
applicazione da parte dei lavoratori a lui subordinati,
risultati positivi.
come d’altro canto gli pone in capo il Testo Unico
mediate settore Carta/Sicurezza (Arco, Bollate, Castelraimondo,
per la sicurezza, proponendosi esso stesso come
Il livello di coinvolgimento è a tutto campo,
Fabriano, Pioraco, Rocchetta di Fabriano, Varone di Riva del Garda e Verona)
primo esempio lungo la catena di comando.
trasversalmente e verticalmente, in modo tale
Di contro l’azione formativa ne risulta
che tutti i dipendenti e collaboratori risultino
gravemente inficiata.
coinvolti, in special modo i neo-assunti prima che
INDICATORE
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
VAR.%
infortuni
DM – Durata
Media
IF – Indice di
Frequenza
IG – Indice di
Gravità
Tab. 12 142
147
123
124
131
129
88
106
91
72
84
72
80
–44
22,9
23,6
24
22,9
22,7
21
26,7
30,2
29,4
30,1
36,6
24,8
26,5
+16
69,6
70,2
59,4
54,8
58,5
58,1
40,4
46,6
40,5
32,7
37,3
30,5
32,8
–53
1,60
1,65
1,43
1,26
1,33
1,22
1,08
1,48
1,19
0,98
1,37
0,76
0,87
–46
Prestazioni mediate settore Converting (Arconvert SpA e Manter SA)
INDICATORE
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2015
2003
Numero totale
infortuni
DM – Durata
Media
IF – Indice di
Frequenza
IG – Indice di
Gravità
45
42
59
57
62
54
45
60
37
36
27
29
18
–60
13,8
10
11,5
13,2
16,9
17,2
10,4
23,7
23,5
38,6
30,1
26,4
28,8
+108
96,3
85,1
112,9
106,8
114,3
96,3
77,6
98,9
57,9
54,1
40,2
39,7
26,1
–73
1,33
0,85
1,30
1,41
1,93
1,66
0,81
2,34
1,36
2,30
1,21
1,05
0,75
–44
annualmente in modo tale che spazino tra le
l’andamento riportato nella tabella 13 e nella
tematiche più varie (gestione, organizzazione,
figura 23 a seguire.
Ore di formazione per addetto
VAR.%
2015 v/s
ultimi anni, a livello di intero Gruppo, hanno seguito
Le attività formative vengono pianificate
Tab. 13 2014
tema di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro negli
cui sono destinati.
2003
Numero totale
Le attività di formazione specifica individuale in
questi possano accedere alle aree lavorative a
2015 v/s
numero ore formazione
sicurezza /addetto /anno
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
5,8
5,6
5,1
6,6
3,6
3,3
6,0
5,4
5,0
9,3
13,4
5,9
7,3
NOTA
Il picco registrato nel 2013 consegue
dall’erogazione della formazione
obbligatoria destinata agli operai,
ai preposti ed ai dirigenti per la
sicurezza e la salute sui luoghi di
lavoro secondo i previsti dell’accordo
Stato–Regioni del 21.12.2011 in
attuazione del Comma 2 dell’art. 37
(formazione lavoratori, dirigenti e
preposti) e del Comma 2 dell’art. 34
(formazione datore di lavoro e RSPP)
del DLGS nr. 81/08 e ss.mm.
210
Fig. 24 Bilancio Consolidato
e Report Ambiente
e Sicurezza 2015
Report Ambiente
e Sicurezza 2015
211
Indice di formazione specifica individuale
Ore lavorate totali Indice di formazione specifica individuale (nr. ore formazione / addetto / anno)
Carta utilizzata
2.900.000
Copertina
Materica Verdigris 120 g/m2
2.800.000
12
Risguardi
10
Woodstock Blu Intenso 140 g/m2
2.700.000
8
Blocco libro
Stucco Old Mill Premium White 120 g/m2
2.600.000
6
Freelife Vellum Premium White 120 g/m2
4
Tutte le carte utilizzate sono certificate
2.500.000
FSC – C015523
2
Fotografie
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
3,3
6,0
5,4
5,0
9,3
13,4
5,9
7,3
2.781.934
2.733.235
2.752.388
2.785.989
2.869.329
2.816.324
2.880.011
2.819.815
Daniele Mendini
Pag. 2
Rita Rivotti
Pag. 25
Nota a margine sulle attività formative
Daniele Mendini (Lavori Partecipanti al Fedrigoni Top Award)
Pag. 15, 20, 23, 42-43, 87, 105, 117
Il 2 luglio 2015 il Reparto Fabbricazione dello
A fronte di un evento, che aveva tutti i presupposti
Stabilimento di Verona è stato coinvolto in un
per creare situazioni molto, ma molto critiche, in
incendio di vaste proporzioni, che ne hanno bloccate
termini di pericolo per le singole persone, nessuna
le attività per più di due mesi.
si è trovata impreparata e tanto meno ha subito
Realizzazione
lesioni o danni.
Wonderland Studio Creativo
Ebbene, in quell’occasione si è potuto verificare
Divider
l’efficacia della formazione erogata in tema di
Tutte le operazioni previste sono state eseguite
gestione delle emergenze. Le squadre interne
perfettamente, tanto da ricevere informale encomio
Fotografie
antincendio hanno svolto il loro lavoro in modo
da parte dei Vigili del Fuoco intervenuti.
Serena Groppelli
assolutamente egregio ed il personale dell’intera
unità ha evacuato i locali in maniera ordinata e
Pubblicato nel 2016
senza farsi prendere dal panico.
© Fedrigoni SpA