Untitled - Fedrigoni
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134 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 135 Introduzione Fig. 01 Ogni anno sempre maggiore è l’impegno nella E di fatto oggi praticamente la totalità del legno sostenibilità. In un pianeta dove si prevedono 9,5 utilizzato per produrre cellulosa, materia prima miliardi di abitanti nel 20501, le terre coltivate e di base del settore, proviene, oltre che da residui le risorse idriche restano sotto pressione e le generati da altri settori produttivi del legno, anche emissioni nell'atmosfera non accennano a diminuire, da operazioni di sfoltimento forestale necessarie nessuno può seriamente e responsabilmente a conservare le foreste in condizioni di salute ed sentirsi escluso dagli sforzi verso un obiettivo a promuovere un loro corretto rinnovamento. Il universale di sostenibilità, anno dopo anno sempre tutto rispettando norme di gestione forestale più attuale, come proposto dalla Commissione finalizzate ad una loro gestione sostenibile nel Brundtland delle Nazioni Unite che nel 1987 lo rispetto di standards internazionalmente accreditati enunciava come "uno sviluppo che soddisfi i bisogni e riconosciuti. del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri". Fedrigoni, forte anche della costante innovazione rinnovamento e l’incremento dell’estensione della di storia industriale, risulta sempre impegnata, anno si estendono in modo dimostrato anche alla dopo anno ed esercizio dopo esercizio, a migliorare riduzione di altri impatti ambientali significativi le proprie performance ambientali e sociali. quali il consumo d’acqua, i consumi energetici e le Fedrigoni, responsabilmente e concretamente, ha la responsabilità di fare la sua parte. Non c'è ha fatti suoi questi principi ambientali di sostenibilità bisogno di sfere di cristallo: da qui a metà secolo, da molto tempo coniugandoli, in quasi 130 anni di secondo le stime di crescita della popolazione, attività, alla produzione ed alla valorizzazione di ci sarà un ulteriore, prevedibile aggravio sullo carte speciali, che stimolano vista, tatto e fantasia, sfruttamento delle risorse naturali, anche se ricordando superfici naturali nel pieno rispetto rinnovabili ma comunque rese sempre più scarse dell’ambiente e della sicurezza del prodotto in termini di disponibilità, anche con il concorso del utilizzando in via esclusiva materie prime ed progressivo aumento della temperatura media del ausiliarie sicure, non impattanti e provenienti da pianeta Terra. origini controllate. 5 % Il costante impegno, tramite investimenti perfezionamenti tecnologici, soprattutto negli principio irrinunciabile di coerenza etica, ridurre il ultimi vent’anni, ha determinato un innegabile proprio impatto sull'ambiente a tutela della società miglioramento complessivo dei suoi impatti sia attuale e futura e salvaguardare l’integrità dei ambientali che di sicurezza. perlomeno nei Paesi occidentali, l’ha ben compreso. 10 % impegnativi ma anche una miriade di piccoli nel guardare lontano debbano anche, per un L’industria cartaria nel suo complesso, 15 % emissioni in atmosfera. economica, sempre carica di incertezze, ognuno propri lavoratori e di tutte le parti interessate. 20 % antitesi a tanti luoghi comuni, l’industria cartaria superficie forestale mondiale. Simili considerazioni Per non compromettere il benessere delle 25 % europea svolge oggi un ruolo importante per il lungo un percorso che attraversa ormai tre secoli generazioni future, siamo convinti che le imprese 30 % Quindi, contrariamente a quanto si pensi ed in tecnologica che anima i suoi stabilimenti produttivi A prescindere dalla perdurante congiuntura Breakdown di materie prime e costi per servizi 2015 In questo Rapporto integrato sull'ambiente, la sicurezza e la salute, il gruppo Fedrigoni vuole illustrare i progressi fatti nel campo della sostenibilità in nome dei cittadini del mondo di oggi e di quello futuro. 1 Fonte: stima ONU. 30 % 17 % 25 % 8 % 9 % 11 % Fibre e cotoni Chimici Frontali e supporti per converting Altri materiali Energie totali Logistica 136 Stakeholder Il mondo degli stakeholder Fedrigoni è complesso. È utile distinguere subito negli stakeholder più suoi prodotti. Altri prescrittori nel settore grafica e ufficio sono ad esempio i produttori di macchine da vicini all’azienda tra clienti effettivi – presenti nei stampa digitali, nel settore arte e scuola sono database di fatturazione del Gruppo – come ad i docenti. esempio stampatori, etichettifici, cartotecniche Si va quindi da realtà giovani, piccole e (parte carte grafiche e converting), oppure dinamiche come i designer freelance, a grossisti di materiale per ufficio, scolastico e grandi aziende di stampa e packaging per artistico (settore carta) o ancora banche centrali clienti internazionali. (sicurezza) da un lato, e i prescrittori – studi grafici Ci sono poi naturalmente i dipendenti, i fornitori, e agenzie creative che consigliano il committente le comunità vicinali e gli stakeholder istituzionali: finale, il quale a sua volta commissiona i prodotti come le banche, le organizzazioni sindacali, le adesivi o stampati o le confezioni packaging per i associazioni di categoria, ecc. Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 137 Stakeholder diretti e indiretti per segmento produttivo Azioni • D ipendenti e agenti diretti – incontri di formazione professionale – incontri di aggiornamento sui prodotti e cataloghi • Fornitori materie prime, ausialiarie e servizi incontri diretti • Insegnanti scuole secondarie di primo grado studenti scuole secondarie di secondo grado, università e accademie – iniziative di formazione "Officine Fabriano" con incontri territoriali dedicati agli insegnanti di materie artistiche. – lezioni a studenti dei corsi superiori di design sull’uso della carta nella progettazione grafica • M ondo accademico/ricercatori – a ttraverso la Fondazione Gianfranco Fedrigoni-Istocarta, giornate di studio e congressi • B anche incontri di informazione • O rganizzazioni sindacali dei lavoratori incontri di informazione •A ssociazioni di categoria ed enti di settore (Assografici, Associazione Design Industriale, German Design Council, ecc.) – incontri di informazione – aggiornamento – collaborazioni •O rganizzazioni non governative (Greepeace, WWF, Fai, ecc.) – incontri di informazione – collaborazioni • Clienti, prescrittori, utilizzatori finali per settore: vedi sotto il dettaglio CONVERTING •C lienti Arti grafiche, e tichettifici, concerie – contatti diretti agenti e tecnici – assistenza e consulenza tecnica – messa a punto prodotti speciali – invio aggiornamento cataloghi • D esigner Agenzie pubblicitarie, s tudi di progettazione grafica – informazione e aggiornamento cataloghi prodotti tramite la forza vendita e E-mailing •U tilizzatori finali Cantine vinicole, birrifici, distillerie, distributori vini e liquori, aziende alimentari, cosmetiche e farmaceutiche, istituzioni statali internazionali, grande distribuzione, pelletterie e produttori accessori in pelle – a zioni mirate di informazione sui prodotti e servizi tramite forza vendita e azioni dedicate CARTA E SICUREZZA Carta •C lienti Editori, arti grafiche, cartotecniche, serigrafie, scatolifici, sacchettifici, grande distribuzione, negozi belle arti, cartolerie – contatti diretti agenti commerciali – a ssistenza e consulenza tecnica pre e post vendita – messa a punto prodotti su misura – aggiornamento cataloghi – inviti a eventi speciali •D esigner Agenzie pubblicitarie, studi di progettazione grafica, illustratori, fotografi – informazione e aggiornamento cataloghi prodotti – consulenza tecnica tramite promoter dedicati – inviti a eventi speciali •U tilizzatori finali Case di moda, produttori accessori moda e arredamento, aziende alimentari, industrie cosmetiche e cura della persona, studenti, artisti, incisori – a zioni mirate di informazione sui prodotti e servizi tramite promotori – azioni di marketing dedicate Sicurezza • Clienti Istituzioni statali internazionali – incontri diretti – partecipazioni a gare 138 Fig. 02 Origine Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 139 Etica, salute e sicurezza della cellulosa EU 22% NORD AMERICA 1,5% SUD AMERICA Da quando ha visto la luce, alla fine degli anni ‘60, In base alla politica integrata aziendale ed in il concetto di responsabilità sociale dell'impresa coerenza con il codice etico dell’industria cartaria si è allargato a dismisura. Gli stakeholder, i europea, recepito integralmente da Fedrigoni, cosiddetti "portatori d'interesse", che inizialmente vengono acquistate solo cellulose provenienti includevano prevalentemente i dipendenti, i da impianti boschivi gestiti secondo schemi di clienti, i fornitori e le comunità che vivono nelle sostenibilità forestale normati e riconosciuti in vicinanze degli insediamenti industriali, oggi vanno particolare quello FSC®, sia in termini di tracciabilità a ricomprendere anche gli azionisti, le parti (Chain of Custody2) che di origine controllata del sociali e datoriali, i governi locali e nazionali, le legno (Controlled Wood3). Tanto è che nell’esercizio organizzazioni sovrannazionali governative e non, 2015 il 71% della carta prodotta da Fedrigoni è insomma qualsiasi soggetto che possa risultare risultata certificata CoC-FSC® di tipo misto, stante interessato dalle attività condotte dal Gruppo. che tutti gli approvvigionamenti di cellulosa sono Fedrigoni, oltre a rispettare l’ampio e complesso 76,5% di tipo CoC-FSC® (Chain of Custody) ed il rimanente norme nazionali ed internazionali, si è dotata di un 28% come CW-FSC® (Controlled Wood). Le altre materie prime ed ausiliarie di origine non poi nel tempo, e di una Politica Integrata per la fibrosa, come le cariche minerali, gli agenti coloranti, qualità, l’ambiente e la sicurezza che la impegnano i leganti, ecc. vengono scelte accuratamente a seguire ed applicare regole di condotta che tenendo conto delle loro caratteristiche per superano le previsioni normative ad ulteriore assicurare prima, durante e dopo il loro impiego il garanzia di qualsiasi compromesso ambientale, nel minore impatto ambientale possibile, la maggiore campo della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro sicurezza nei processi industriali e sul prodotto per ed, in generale, nell'impatto globale delle proprie il consumatore finale. attività manifatturiere e distributive. Non meno, un principio imprescindibile per il Non ultimo, si consideri l'acqua che, a buon diritto è considerata la "seconda materia prima" Gruppo è quello di non interferire negativamente dell'industria cartaria dopo la cellulosa. Ebbene, sulle persone che vivono nei pressi dei propri attraverso investimenti mirati, innovazioni insediamenti e sul territorio che le ospita, oltre alla tecnologiche continue ed una sempre maggiore garanzia di salvaguardare la sicurezza e la salute sensibilizzazione dei propri lavoratori, Fedrigoni dei propri lavoratori. è riuscita nel tempo a diminuirne sensibilmente Questi impegni vengono perseguiti sfruttando quattro direttrici fondamentali, anche per 3 CW-FSC ® secondo FSCSTD-40-005 V2-1 EN (Standard for Company Evaluation of FSC ® Controlled Wood). stati subordinati a certificazione FSC® con un 72% ventaglio di regolamentazioni derivanti da leggi e proprio Codice Etico già dal 1998, rivisto e affinato 2 CoC-FSC® secondo il FSCSTD-40-004 V2-1 EN (Standard for Chain of Custody Certification). Le materie prime l’impiego. Tanto è che fra il 2002 ed il 2015, a fronte di un incremento produttivo del 69%, il consumo accrescere il know-how societario: l’organizzazione, medio unitario di acqua fresca per tonnellata di la prevenzione, la formazione e l’informazione. carta si è ridotto del 56%. 140 Report Ambiente e Sicurezza 2015 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2012 Energia, efficienza ed emissioni 141 Fig. 03 Input L'energia elettrica e termica sono componenti Fedrigoni ha investito moltissimo e continua ad essenziali per la produzione cartaria, ma è indubbio investire per assicurare una prestazione depurativa che la loro produzione va inevitabilmente a scontrarsi di ampia garanzia rispetto ai limiti di emissione delle con il riscaldamento globale e le emissioni di gas ad acque stabiliti dalla legge. effetto serra. Per ovviare a questa dicotomia Fedrigoni è per l’installazione di impianti di cogenerazione primario nell’industria cartaria: il fango di risulta. alimentati a gas metano presso i principali stabilimenti Questo, classificato come rifiuto speciale non del Gruppo, ricercando contestualmente ogni possibile pericoloso, non essendo riutilizzabile come materia miglioramento tecnologico per ottimizzare la propria prima secondaria nei processi del Gruppo deve efficienza energetica. essere conferito all’esterno per essere sottoposto nr. 2003/87/CE e ss.mm. (Emission Trading) a Prodotti di sicurezza 12.400 tons Filler, minerali e siliconi 212.000 tons Carta 425.000 tons Materiali e carta per frontali e supporti adesivi 120.000 tons Rifiuti 16.500 tons ad un processo di smaltimento o di recupero ove possibile. Cotone 14.100 tons Chiaramente per ridurne la produzione ancorché recepimento nell’Unione Europea dei principi del i costi per la loro gestione il Gruppo ha adottato Protocollo di Kyoto e dal 2015, con la produzione soluzioni tecniche e tecnologiche atte a diminuire delle prime diagnosi energetiche, anche del Decreto il rilascio di sostanze inquinanti nelle acque di Legislativo 4 luglio 2014, nr. 102 in attuazione della processo con conseguente decrescita del carico da Direttiva nr. 2012/27/UE sull’efficienza energetica. trattare. I risultati non si sono fatti attendere. Fra il 2002 Cellulosa 309.000 tons chimico-fisica o biologica o congiunta, non si può disgiungere la produzione di quello che è il rifiuto soggetto obbligato ai previsti della Direttiva europea Output Però, da questo processo, sia esso di natura impegnata già dagli anni ’90 con rilevanti investimenti Tutto questo, indipendentemente dal fatto di essere Input e output del processo industriale Carta adesiva 734.000 m 2 (’000) Acqua 14.069 m 3 (’000) Energia elettrica venduta di cui il 38% idroelettrica 54.000 mWh Come risultato, fra il 2002 e il 2015, il carico e il 2015, il Gruppo ha ridotto le proprie emissioni specifico dei fanghi di risulta per tonnellata di carta specifiche di CO2 per tonnellata di carta del 29%, è diminuito del 43%, mentre la produzione totale di nonostante sullo stesso periodo la produzione sia rifiuti, pari alla somma dei fanghi di risulta e di tutte cresciuta del 69%. Le emissioni specifiche degli ossidi le atre tipologie di rifiuti generati, indicizzata sulla di azoto per tonnellata di carta (i cosiddetti NOX) sono produzione lorda, cresciuta a sua volta del 69%, ha state pressoché dimezzate (–47%). registrata una decrescita del 29%. Gas naturali 135.673 std m3 (’000) Elettricità 315.135 mWh Sullo stesso periodo il consumo specifico di Energia totale (elettrica + termica) per tonnellata di carta è Il prodotto finale sceso del 44%. Contestualmente, i consumi specifici per tonnellata di carta di gas metano sono scesi del Una volta selezionati attentamente gli input del 21% ed il fabbisogno di energia termica del 45%. processo industriale, gestiti e governati gli output I prodotti Fedrigoni, sia nel settore cartario che del ambientali e minimizzati gli effetti di pericolo, i doveri converting, assicurano garanzie di eco-compatibilità gli spunti sono sempre maggiori ed il Gruppo, ad ogni Gestione dei reflui acquosi e dei rifiuti di un’impresa responsabile non si esauriscono. Il e di sicurezza per il consumatore. Tali peculiarità chiusura del bilancio d'esercizio, si pone sempre tecnologiche e tecniche per l'innovazione. Ogni anno risultato, il prodotto finito, richiede molta attenzione sono attestate anche da enti terzi conformemente ai nuovi obiettivi tenendo conto anche del patrimonio Un altro aspetto fondamentale in termini di in tutti i suoi dettagli e Fedrigoni li persegue requisiti dei principali standards internazionali della non solo manifatturiero che dovrà essere lasciato in sostenibilità, e non solo per l’industria cartaria, è costantemente e coerentemente al proprio serie ISO o BSI. gestione alle future generazioni. la restituzione ad un corpo accettore delle acque Codice etico, alla propria Politica integrata ed alla La sostenibilità è un cammino, spesso anche Il gruppo Fedrigoni, forte della strada percorsa di processo dopo un adeguato trattamento di legislazione ponendo una particolare attenzione agli difficoltoso, però senza un preciso punto di arrivo, sin qui e del suo patrimonio conoscitivo, è sempre disinquinamento. Questo è un fronte sul quale aspetti di sicurezza del prodotto ed ai suoi impatti stanti i margini di miglioramento e di perfezionamento, in cammino verso un domani ancora più verde, ambientali una volta esaurito il suo ciclo di vita. le opportunità al cambiamento, le nuove risorse sostenibile e sicuro. 142 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 143 La responsabilità sociale d’impresa Il codice etico e la politica integrata per la qualità, l’ambiente e la sicurezza • risultano presupposti essenziali per la crescita, Il primo Codice Etico della Società del 1998, nel •o gni attività societaria deve essere condotta tempo è andato modificandosi integrando nuovi e gestita secondo criteri di sostenibilità e di da una parte, la cooperazione interna ed il e quantunque richiamato indirettamente anche Sebbene la legge non lo imponga in forma cogente principi ed affinando quelli originali, arrivando fino al responsabilità sociale assicurando da una parte coordinamento tra le diverse funzioni della Società dall’art. nr. 30 del DLGS nr. 81/08 e ss.mm. suo aggiornamento più recente del 2013. Comunque, la qualità del prodotto e del servizio, la e, dall’altra, intrattenere e mantenere relazioni (Testo unico per la Sicurezza) Fedrigoni ha colto come punti fermi irrinunciabili, rimangono sempre salvaguardia dell’ambiente e la tutela della corrette e trasparenti con le organizzazioni dei l’occasione di elaborare questo documento il rispetto della persona, il rispetto delle leggi e sicurezza e della salute dei lavoratori e, dall’altra, lavoratori, con quelle datoriali ed imprenditoriali, d’indirizzo gestionale anche nella prospettiva di la redditività e l’integrità dei beni aziendali; con gli enti, con le istituzioni pubbliche e private, dotarsi di ulteriore strumento per un efficace con le autorità e con le parti terze interessate; controllo del rispetto dei principi enunciati delle norme, la trasparenza nella conduzione degli affari, la riservatezza nei rapporti con le parti terze, • l’adozione e l’applicazione di un sistema di • ogni dipendente della Società deve partecipare, considerando inclusi tra questi gli azionisti, i clienti, gestione integrato per la qualità, l’ambiente, i dipendenti, i fornitori, i collaboratori, ma anche gli la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro ad organi d’informazione, la pubblica amministrazione, ulteriore compimento dei previsti stabiliti dalla in base al ruolo, agli incarichi conferiti ed alle le associazioni datoriali e sociali e le associazioni legislazione vigente, in un’ottica di continuo competenze acquisite, al raggiungimento degli documento si articola attraverso 6 sezioni afferenti: volontarie per la tutela ambientale e la sicurezza e la miglioramento, deve avere come scopo primario obiettivi di miglioramento stabiliti, inclusi quelli • un insieme di procedure operative e protocolli per salute sui luoghi di lavoro. quello di assicurare la funzionalità e la prestazione attinenti alla qualità, all’ambiente, alla sicurezza ed dei prodotti e dei servizi, un uso razionale e alla salute sui luoghi di lavoro. Come suo naturale corollario, l’impegno per la qualità, l'ambiente, la sicurezza e la salute trova responsabile delle risorse, la minimizzazione la sua espressione di sintesi nel documento della degli impatti ambientali ed il conseguimento politica integrata, che testualmente riporta: di una prestazione di eccellenza nella • la soddisfazione dei Clienti è l’obiettivo primario della Società. Pertanto il rapporto con essi prima, prevenzione antinfortunistica; • a nche i fornitori ed i collaboratori esterni vanno durante e dopo l’impiego dei nostri prodotti e incoraggiati ad adottare a loro volta condotte l’erogazione dei servizi di supporto, deve essere coerenti a principii di sostenibilità; contribuire e concorrere in modo responsabile, rispettivamente nel Codice Etico e nella Politica Integrata. La struttura portante del Modello Organizzativo la formazione, la definizione e l’attuazione delle decisioni; • un Organismo di Vigilanza con il compito di Il Modello Organizzativo sorvegliare sull’efficace e sostanziale attuazione del modello; Il Gruppo, inclusi i rami d’azienda controllati, • un sistema disciplinare interno; si è dotato volontariamente da anni di un proprio • attività di formazione specifica; "Modello Organizzativo" fin dal primo rilascio del Decreto Legislativo nr. 231/01 e ss.mm. che improntato alla massima apertura e collaborazione • l’intera Società deve risultare impegnata a anche al fine di potere apprezzare correttamente le rispettare un sistema di buone pratiche di persone giuridiche, delle società e delle associazioni disciplina la responsabilità amministrativa delle • s chede di valutazione dei singoli rischi associabili ai reati previsti dal Decreto con le conseguenti azioni di prevenzione e di mitigazione; • Codice Etico. loro esigenze, rispondendo poi in modo tempestivo, fabbricazione e di gestione nel rispetto delle anche prive di personalità giuridica. Questo testo Nel 2015 si è erogato in Azienda uno specifico rapido ed efficace con lo sviluppo e la fornitura di leggi e delle norme regolamentari applicabili, ha introdotto nel nostro ordinamento, in subordine momento di formazione sui temi introdotti dal DLGS prodotti idonei agli utilizzi richiesti quanto servizi attraverso un comportamento che risulti sempre a particolari condizioni, la responsabilità per nr. 231/01 e ss.mm. con l’obiettivo di fornire tutte le atti a soddisfare le loro aspettative; aderente ai principi del codice etico; alcuni reati dolosi e colposi anche a carico delle principali nozioni sui reati regolati da questa legge, • mantenere e migliorare la competitività sul mercato globale è un traguardo fondamentale. Per questo va •è impegno della Società mettere a disposizione le società e degli enti, integrando le sanzioni penali sulle possibili conseguenze in caso di applicazione necessarie risorse per perseguire gli obiettivi di già previste in capo alla persona fisica che realizza delle sanzioni previste e su come sia organizzata Fedrigoni per prevenirli. fatta leva sulla tradizione, sulle competenze, sulla miglioramento qualitativi, quantitativi, ambientali materialmente uno o più dei fatti illeciti ricompresi specializzazione e sulle conoscenze accumulate e di sicurezza e salute, non solo come parte in questo Decreto Legislativo, tra cui taluni afferenti rese ancora più forti dalla coesione e dalla tensione integrante delle normali attività, ma anche come la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro e la che subordinata, sono stati circa 250 individuati tra morale dei Dipendenti; impegno strategico rispetto alle sue finalità più tutela ambientale. quelli che svolgono attività che rientrano a pieno I dipendenti coinvolti, sia in posizione apicale generali, adottando al tempo stesso le migliori titolo tra le condizioni determinanti i reati normati tecniche disponibili compatibilmente con i principi dal Decreto, anche seppure solo in via potenziale. di economicità gestionale e del rapporto costo/beneficio; 144 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 145 Le certificazioni volontarie dei sistemi Tab. 01 di gestione L’obiettivo primario del Gruppo è da sempre quello Sul merito preme segnalare che L’ISO (International che la qualità dei prodotti forniti e dei servizi erogati Organization for Standardization) nel 2015 ha soddisfino le aspettative del Cliente. terminata una graduale revisione delle norme che La domanda di sostenibilità da parte dei nostri l’ambiente e la sicurezza e salute sui luoghi di lavoro continua a crescere esponenzialmente. Il mercato con l’obiettivo di armonizzarle ulteriormente tra esige prodotti, ma anche i processi che li generano, loro sia per terminologia che struttura, oltre che sempre meno impattanti sull’ambiente e richiede per modalità di approccio. Contestualmente la che le attività industriali siano svolte nel massimo norma inglese BSI OHSAS 18001 verrà integrata nel rispetto della sicurezza e della salute, pretendendo sistema ISO assumendo il nome di ISO 45001:2016. La pubblicazione delle nuove norme ISO immesse sul mercato, diano garanzie di eco- 9001:2015 e ISO 14001:2015 è avvenuta nell’autunno compatibilità nel loro intero ciclo di utilizzo. del 2015 disponendo un periodo transitorio per il A prescindere dalle obiettive ed intuibili difficoltà nel coniugare al meglio tutte queste esigenze, vi Contestualmente per la fine del 2016 si prevede l’emissione della norma ISO 45001:2016 per i sistemi per cui il Gruppo ha adottato sistemi di gestione di gestione per la sicurezza e la salute sui luoghi di coerenti a norme e standard internazionali di buone lavoro in sostituzione della BSI OHSAS 18001:2007. pratiche verificati ed attestati da soggetti terzi Anche per questa norma si presume venga stabilito accreditati a tal fine. un periodo transitorio di tre anni. Ecco perché, proprio per creare la necessaria La nuova ISO 9001:2015 è basata su paragrafi è impegnato da molti anni, come scelta volontaria strutturale pressoché completa con la ISO 14001:2015 (e successivamente anche con la ISO normati da diversi standard d’indirizzo gestionale 45001:2016) per garantire un allineamento univoco quali la ISO 9001 nella gestione della Qualità, la tra le discipline dei sistemi di gestione per la ISO 14001 per quanto attiene gli aspetti ambientali qualità, l’ambiente e la sicurezza. Non saranno più e la OHSAS 18001 per quanto compete la tutela necessarie matrici di correlazione fra i requisiti della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro, delle tre norme ISO. attraverso l’ottenimento e le successive riconferme delle corrispondenti certificazioni. Tale percorso è partito nel lontano 1993, (Spagna – ex Manter SA) Arconvert Brasil Ltda (inizio attività 2009) UNI EN ISO 9001:2008 Sistema di Gestione per la Qualità X X X X Anno di decorrenza 1a certificazione 1993 1997 1995 2010 Numero certificato CQ 539 CH 97/0116 ER 0277/1995 FS 562456 BSI America UNI EN ISO 14001:2004 Sistema di Gestione per l'Ambiente X X X – Anno di decorrenza 1 a certificazione 1999 2002 2009 – Numero certificato CQ 7847 CH 02/0955 ES–2009/0056 – BSI – OHSAS 18001:2007 Sistema di Gestione per la Sicurezza e la Salute sui Luoghi di Lavoro X X X – Anno di decorrenza 1 a certificazione 2006 2008 2011 – Numero certificato CQ 15229 CH 08/1328 ES–SST–0102/2011 – AEOF4 Operatore Economico Autorizzato di tipo full X – – – Anno di decorrenza 1 a certificazione 2010 – – – Numero certificato IT AEOF 10 0251 – – – standard che consentiranno una sovrapposizione d’impresa, all’applicazione e rispetto dei principi trovando conferma di conformità nel tempo Arconvert SA passaggio dalla vecchia alla nuova norma di tre anni. è anche la necessità di darne concreta evidenza affidabilità nel Cliente e negli Stakeholder, il Gruppo Arconvert SpA (Italia) regolano i sistemi di gestione aziendali per la qualità, clienti e dei consumatori finali, di anno in anno, allo stesso tempo che le nostre carte, una volta Fedrigoni SpA Le principali novità introdotte con le tre nuove norme, sono: • l’individuazione e la gestione del rischio, che è il primo requisito mandatorio delle nuove norme, quando venne conseguita la prima certificazione deve costituire il caposaldo per la gestione di volontaria della Società secondo la norma ISO tutti i processi individuati dall’organizzazione, 9001, andando poi ad integrarsi negli anni con andando a considerare anche gli aspetti ad essa successivi riconoscimenti di conformità ad altre correlati come, ad esempio, le opportunità, le norme gestionali, tanto che oggi la titolarità delle probabilità, le conseguenze, ecc.. Tale valutazione certificazioni di sistema nel Gruppo è sintetizzabile viene vista anche come uno dei fattori da tenere come da tabella 01. in considerazione nei momenti di pianificazione strategica condotta dall’organizzazione; 4 Tale certificazione è rilasciata dalla Direzione centrale presso l’Agenzia delle Dogane per la gestione tributi e rapporto con gli utenti – Ufficio per i regimi doganali e fiscali e risulta regolata dall’art. 5 bis del Regolamento (CEE) nr. 2913/92 (CDC), come modificato dal Regolamento (CE) nr. 648/2005 e dagli articoli dal 14bis a 14 quindicies del Reglamento (CEE) nr. 2454/93 (DAC) come modificati dal Regolamento (CE) nr. 1875/2006. Viene concessa dopo apposito accertamento dell’Autorità Doganale nazionale a chi comprova il rispetto degli obblighi doganali, il rispetto dei criteri previsti per il sistema contabile, la solvibilità finanziaria, il rispetto di appropriati standard di tenuta delle registrazioni contabili e della normativa inerente la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro e viene monitorata con frequenza annuale tramite audit di mantenimento condotti dagli uffici distrettuali dall’Agenzia delle Dogane competenti territorialmente per le unità della Società. 146 • l’organizzazione deve determinare fattori critici, interni e/o esterni, rilevanti per il business e Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 147 Non ultimo, gli stabilimenti di Fabriano (AN) e di spesso enunciano in via concorrenziale tra loro le internazionale, nel referenziare i propri prodotti Bollate (MI), considerate alcune loro produzioni medesime caratteristiche, impiegando solo forme sia certificati da enti terzi autonomi che in forma le strategie, anche di prevenzione, che vorrà particolari quali carta moneta, carte valori ed di comunicazione diverse. È innegabile che tutto volontaria, si conforma a standard di riconosciuta attuare, prevedendo un rafforzato concetto del elementi di sicurezza, risultano fornitori accreditati questo, anche in assenza talvolta di controlli terzi accettazione quali FSC®5, ISO 140216, ISO 140247 miglioramento continuo; presso la Banca Centrale Europea (BCE) e la Banca o di riferimenti normativi, concorre non solo a e ISO 140258. d’Italia. Tale idoneità è poi riconosciuta anche da disorientare il consumatore, ma spesso pone in gestione e non più quelli formali e prescrittivi incluso altre Banche Centrali di diversi Paesi nel mondo di difficoltà anche gli stessi addetti di settore. un miglioramento nella misurazione delle prestazioni cui ambedue risultano fornitrici. • si devono privilegiare gli aspetti prestazionali nella Tuttavia, anche nel mezzo di questa miriade di (raggiungimento degli obiettivi v/s aspetti di miglioramento); • il requisito "responsabilità della direzione" viene marchi, Fedrigoni, in un’ottica di riconoscimento Allo stato attuale i principali marchi ecologici, ambientali e di sostenibilità di prodotto rilasciati al Gruppo da enti terzi indipendenti accreditati per i singoli schemi sono descritti nella tabella 02. Le certificazioni ed i marchi volontari di prodotto sostituito da quello della "leadership ed impegno" da declinare nei confronti sia del sistema di gestione Oltre a richiedere all’impresa un contesto operativo del business, sia dei bisogni e delle aspettative dei organizzato secondo regole e principi normati, clienti e delle parti terze interessate; finalizzati alla sostenibilità industriale, il mercato • la conoscenza organizzativa deve essere gestita è sempre più attento alla sicurezza ed all'impatto FSC ® – CHAIN OF CUSTODY al pari di una risorsa e la comunicazione deve dare ambientale dei prodotti, carta inclusa, ed alla loro secondo lo FSC – STD – 40 – 004 / V 2 –1 EN maggiore importanza alle scelte organizzative in sostenibilità in tutte le fasi del loro ciclo di vita, tanto materia di comunicazione, sia interna che esterna; è che le nuove norme ISO sopra richiamate, • le attività di controllo da esercitare sulla documentazione prescrittiva e sulle registrazioni • nel caso specifico della ISO 14001:2015 si deve mettendo in secondo piano addirittura il prezzo prevedere l’implementazione di un "Life Cycle stesso del manufatto e le aziende, che ne tengono Perspective", recependo le considerazioni del conto, ben sanno che curare questi aspetti può Report ISO "Future Challenges for EMS" andando determinare anche un concreto fattore di a coinvolgere anche la fase di progettazione vantaggio competitivo. Fedrigoni si conforma a queste attese, conferma della tendenza, già manifestata nel corso mantenendo e migliorando nel tempo non solo la degli ultimi anni, a sviluppare maggiormente il qualità dei prodotti e dei servizi, ma assicurando nei controllo sugli aspetti ambientali connessi al ciclo propri processi industriali la tutela dell’ambiente, di vita del prodotto fino alla fine vita dello stesso, assicurando l’eco-sostenibilità delle proprie carte e la introducendo nella catena di fornitura anche sicurezza in tutte le possibili forme del loro impiego. Come nel caso dei sistemi gestionali, l'impegno dei processi in outsourcing; alla sostenibilità del prodotto per risultare credibile • per i prodotti ed i servizi acquisiti dall’esterno non può esaurirsi in semplici enunciazioni d’intenti, vanno accorpati ed equiparati i requisiti relativi a ma va verificato da parti terze indipendenti e beni e servizi acquistati direttamente od ottenuti garantito da certificazioni di prodotto od impronte da processi assegnati in outsourcing, non ponendo di prodotto. più distinzioni in base alla loro provenienza, ma Oggi, in un mondo sempre più complesso ma piuttosto in base alla loro criticità sul prodotto o sul anche spesso autoreferenziale, si riscontra un servizio finale. proliferare crescente del numero di certificati, di etichette e di dichiarazioni di prodotto, che X Arconvert SpA Arconvert SA (Italia) (Spagna – ex Manter SA) X X Tipo misto con sistema a crediti Queste peculiarità sono ormai fattori frequenti nelle scelte d'acquisto del consumatore, spesso maggiori controlli a monte nei riguardi dei fornitori e Fedrigoni SpA lo prevedono come requisito gestionale essenziale. obbligatorie confluiscono in un unico requisito; e la scelta delle materie prime dei prodotti a Tab. 02 5 FSC® (Forest Stewardship Council) – È un'organizzazione internazionale indipendente non governativa e senza scopo di lucro creata per promuovere la gestione responsabile delle foreste mondiali. Fornisce standard, assicurazione del marchio e servizi di accreditamento. per società e organismi interessati alla gestione responsabile delle risorse forestali. I prodotti con certificazione FSC® sono certificati in modo indipendente per garantire ai clienti che provengono da foreste gestite in maniera tale da rispettare le esigenze sociali, economiche e ambientali delle generazioni attuali e future. Al momento di scrivere, è in corso di valutazione il riconoscimento della Personalità giuridica di FSC® quantomeno a livello nazionale. 6 ISO 14021 – Regolamenta l’impiego delle etichette e dichiarazioni ecologiche (dichiarazioni ambientali di 2° tipo) che riportano informazioni ambientali dichiarate da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismo indipendente di certificazione. È prevista, comunque, una serie di vincoli da rispettare sulle modalità di diffusione e sui requisiti dei contenuti dell’informazione. 7 ISO 14024 – Regolamenta il rilascio delle etichette ecologiche (dichiarazioni ambientali di 1° tipo) volontarie sottoposte a certificazione esterna di parte terza, basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto attraverso una L.C.A. (Life Cycle Analysis) condotta secondo le indicazioni riportate nella norma ISO 14040 in modo da garantire l’oggettività delle informazioni. I criteri fissano dei valori soglia da rispettare per ottenere il rilascio del marchio e l’organismo competente per l’assegnazione del marchio può essere pubblico o privato. 8 ISO 14025 – Regolamenta l’emissione delle dichiarazioni ecologiche (dichiarazioni ambientali di 3° tipo) che riportano informazioni basate su parametri stabiliti che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodotto calcolati attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esse rientrano, ad esempio, le "dichiarazioni ambientali di prodotto" note anche come E.P.D. (Environmental Product Declaration). Tipologia di certificazione e sistema a trasferimento Sistema a trasferimento Sistema a trasferimento Anno di decorrenza 1a certificazione 2005 2010 2011 Numero certificato CQ – COC 000010 ICILA – COC 000382 TT – COC 003616 Settore certificato Tutta l'azienda Tutta l'azienda Tutta l'azienda X – – – – FSC ® – CHAIN OF CUSTODY secondo lo FSC – STD – 40 – 003 / V 1 –0 EN Certificazione Chain of Custody Tipologia di certificazione per azienda multi-sito Anno di decorrenza 1a certificazione 2011 – – Numero certificato CQ – COC 000010 – – Settore certificato Tutta l'azienda – – X – – – – FSC ® – CONTROLLED WOOD secondo lo FSC – STD – 40 – 005 / V 2– 1 EN Approvvigionamento di cellulosa Tipologia di certificazione derivate da legno controllato Anno di decorrenza 1a certificazione 2009 – – Numero certificato CQ – CW 000010 – – Settore certificato Tutta l'azienda – – Standard nazionali – X X Tipologia di certificazione – Per percentuale Per percentuale Anno di decorrenza 1a certificazione – 2010 2010 Numero certificato – ICILA – COC – PEFC 148 PEFC 14 – 35 – 00113 Settore certificato – Tutta l'azienda Tutta l'azienda PEFC 148 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 149 Contestualmente altre etichette e marchi di prodotto ai sensi della norma ISO14021, attestanti specifiche attribuzioni ecologiche e/o di sicurezza sono: pH Neutral Acid free Long life Annual Fibers Well managed forest Cotton based product L’estratto acquoso del supporto fibroso possiede un pH neutro. Impiego di processi produttivi condotti in ambiente non acido ed in particolare per quanto concerne le fasi di collatura della carta. Rispetto dei requisiti della norma ISO 9706 che, se soddisfatti, permettono di qualificare la carta a "lunga durata" garantendone l’integrità nel tempo, attestando altresì un contenuto di pasta legno o pasta semichimica non superiore al 5%, un pH compreso tra 7,5 e 10 sull’estratto acquoso ed una riserva alcalina superiore al 2% Impiego di fibre cellulosiche provenienti da piante annuali non ad alto fusto come il bamboo, la canapa, la kenaf, il lino, ecc. a contribuzione nnnella riduzione dell’abbattimento di piante ad alto fusto. Impiego di cellulose derivate da legni provenienti da foreste gestite in modo sostenibile. Tale logo serve per attestare la conformità delle materie prime a base legno ai migliori principi di ecosostenibilità per i prodotti qualora non rientrino nelle nostre serie già certificate CoC-FSC. Impiego di fibre di cotone (pianta annuale) nella costituzione fibrosa del prodotto. Elemental Chlorine Free Heavy Metal Absence La cellulosa è stata bianchita con processi ecologici che garantiscono un contenuto massimo di composti cloro organico derivati inferiore a 0,8kg/Ton. Rispetto specifico della Direttiva Europea nr. 94/62/CE ripresa in Italia dal DLGS nr. 22 del 05.02.1997 e ss.mm. che definisce le soglie massime di presenza ammissibile per i metalli pesanti negli imballaggi e nei rifiuti derivanti da imballaggi. Total Chlorine Free Hydro Power Prodotto realizzato impiegando energia idroelettrica e quindi rinnovabile. Selected Secondary Fibers Impiego di fibre secondarie di riciclo sia pre-consumer che post-consumer altamente selezionate. NOTA PER IL LOGO "HEAVY METAL ABSENCE" Nato inizialmente per attestare esclusivamente la conformità ai dettami della Direttiva Europea nr. 94/62/CE estende ora la sua pertinenza anche al rispetto di altre Direttive Europee che in modo diverso regolano la presenza dei metalli pesanti tra cui la nr. 2002/ 61/ CE, nr. 2003/03/CE, nr. 76/769/CEE, nr. 2002/96/CE, nr. 2002/96/CE, nr. 88/378/CEE e nella Norma Europea EN 71–1:1998 / Parte III, come aggiornata dalla comunicazione della Commissione Europea nr. 2002 / C 188 / 08 e la nr. 2003/11/CE recante la XXIV modifica alla Direttiva Europea nr. 76/769/CEE. RE TH WET ST La cellulosa è stata bianchita con processi ecologici che escludono l’impiego di prodotti a base cloro e garantiscono un contenuto massimo di composti cloro organico derivati non superiore a 0,2kg /Ton. NG Wet strength product Prodotto con caratteristiche di elevata resistenza all'umido. 150 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 151 L'impegno nella responsabilità sociale d’impresa Il Gruppo, pur non essendo certificato secondo le sostenibile ed è la strada naturale da percorrere per norme SA 80009 o AA 100010, da sempre applica i l’impresa attuale e futura. principi enunciati nel 2010 dalla Linea guida 2007 2013 Assegnazione da parte del Comune di Verona del premio Nei primi mesi del 2013 il WWF ha invitato 70 tra i più "VERONA AZIENDE SICURE 2006" come Azienda virtuosa nel campo della prevenzione della sicurezza sul lavoro. 2013. Resi pubblici i risultati, Fedrigoni SpA si è distinta, Tra l’altro, non va scordato che identico concetto come unico gruppo cartario italiano del comparto carte ISO 2600011 che stanno alla base della Corporate e principio trova enunciazione, seppure in senso più 2008 Social Responsibility (nota anche con l’acronimo ampio, all’art. 41 della Costituzione italiana12. Assegnazione del premio della "Fondazione Giuseppe CSR), riconoscendo che la responsabilità sociale nel fare impresa sta alla base dello sviluppo importanti produttori al mondo di carta a partecipare alla terza edizione dell’Environmental Paper Company Index Lazzareschi" di Porcari (LU), promosso per promuovere Negli anni, Fedrigoni è sempre risultata impegnata la sensibilizzazione alla sicurezza delle aziende e degli direttamente in piccole e grandi iniziative che si grafiche, tra le 25 aziende del settore segnalate come "leader in trasparenza", per aver accettato l’invito promosso dal WWF a rendere volontariamente pubblici i dati sul proprio impatto ambientale. operatori delle aziende del settore cartario italiano. possono così riassumere in sintesi: Fornitura al Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) della carta Sin dalla costituzione Freelife Vellum con duplice certificazione (CoC-FSC ed Ecolabel) per le loro pubblicazioni più significative. 2005 Membri della Commissione Ambiente, Sicurezza Membro del gruppo di lavoro di Assocarta per la ed energia di Assocarta. definizione delle linee guida per la formazione dei Membri e presenza a livello europeo nel C.E.P.I. (RSPP) nel settore cartario. 2008/2013 Partecipazione al progetto "Verona Aziende Sicure" promosso dal coordinamento Provinciale dello SPISAL Assocarta. (ULSS nr. 20, 21 e 22) e presieduto dallo SPISAL della 2002 Collaborazione con Assocarta per la definizione di linee guida per la richiesta dell’Autorizzazione Integrata Ambientale nel settore cartario. di perfezionamento ed aggiornamento post-laurea in tema definizione delle modalità metodologiche per la conduzione assoggettabilità alla presentazione della relazione di istituzionali tra cui il Comune di Verona, la Provincia di Partecipazione all’indagine condotta da Greenpeace DLGS nr. 46/2014 in attuazione della Direttiva nr. 2010/75/UE Verona, l’INAIL, la Camera di Commercio di Verona, la sull’origine, sull’approvvigionamento, sui criteri di per le emissioni industriali a modifica del DLGS nr. 152/2006 CGIL, la CISL, la UIL, Confindustria Verona, Apindustria valutazione dei fornitori, sulla gestione e sull’utilizzo delle e ss.mm. Verona, le Associazioni Artigiane (C.N.A., U.P.A. e Artigiani materie prime a base legno nell’industria cartaria italiana. riferimento e per la presentazione delle conclusioni finali ex Rinnovata partecipazione tra i più importanti produttori Riuniti). di carta nel mondo alla terza edizione dell’Environmental 2011 fruizione pubblica dall’inizio del 2009 sono: • M ANUALE TECNICO – OPERATIVO per l’attuazione di un web "Osservatorio Ambientale" di Assocarta. luoghi di lavoro (Autore: Dr. Paolo Azzolini – Direttore Qualità, Ambiente e Sicurezza di Fedrigoni SpA); dal Comune di Riva del Garda (TN). Partecipazione al gruppo di lavoro Assocarta per la procedure applicative dell’audit di qualità e di sicurezza". ULSS nr. 20 di Verona con il patrocinio di diversi soggetti sistema per la gestione della sicurezza e della salute sui Partecipazione elle attività di "Agenda 21" organizzate di Internal Auditing sull’area tematica "Iprincipi base e le 2010 Partecipazione alla definizione del nuovo portale 2003 2015 della valutazione ai fini della verifica dell’obbligo di I risultati ottenuti sono disponibili alla consultazione e 2002/2003 metodologie comuni finalizzate a realizzare audit energetici conformi alle nuove norma di legge. Docenza da parte del Direttore Qualità, Ambiente e dal 2005 al 2009 Promozione e partecipazione al progetto di Ecogestione previste dal DLGS nr. 102/14 con cui ci si propone un lavoro Sicurezza di Fedrigoni SpA presso l’Università degli Studi di Verona – Facoltà di Economia nel corso master di 1° livello presso le Cartiere italiane sotto il coordinamento di Adesione al progetto di Assocarta sulle diagnosi energetiche collettivo di settore per la definizione di linee guida e Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione 1998 2014/2015 • RACCOLTA DI CHECK LIST OPERATIVE con riferimento al precedente Manuale tecnicooperativo (Autore: Dr. Paolo Azzolini – Direttore Qualità, Ambiente e Sicurezza di Fedrigoni SpA). 2003/2004 2006 Contributo al progetto "Emission Trading" di Assocarta per Adesione alla Dichiarazione di sostenibilità del settore l’applicazione della Direttiva Europea nr. 2003/87/CE relativa cartario internazionale nel corso del C.E.O. del Round all’adesione della Comunità Europea al protocollo di Kyoto Table di I.C.F.P.A. "International Council of Forest and Paper per la riduzione dei gas ad effetto serra. Association" costituito da 43 Paesi. Questo documento illustra i principali impegni assunti dall’industria cartaria nel coniugare competitività economica con la sostenibilità ambientale e sociale. 9 La norma SA 8000 assicura nelle aziende condizioni di lavoro che rispettino la responsabilità sociale, un approvvigionamento giusto di risorse ed un processo indipendente di controllo per la tutela dei lavoratori. 10 Lo standard AA1000 (o Account Ability 1000) è uno standard inglese di processo elaborato per valutare i risultati delle imprese nel campo dell'investimento etico e sociale e dello sviluppo sostenibile. 11 La ISO 26000 "Guida alla responsabilità sociale" si propone di fornire delle linee guida che possano aiutare le imprese ad adottare comportamenti socialmente responsabili con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder. 12 Art. 41 della Costituzione italiana: "L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali". 13 Vedi sito "http://epci.panda.org/". Partecipazione all’indagine condotta da WWF sull’origine, sull’approvvigionamento, sui criteri di valutazione dei fornitori, sulla gestione e sull’utilizzo delle materie prime a base legno nell’industria europea della carta. Paper Company Index 2015 organizzato dal WWF13. In questa edizione Fedrigoni, unico gruppo cartario italiano del comparto carte grafiche, rispetto a quella del 2013 ha migliorato del 8% la valutazione globale assegnatali, mediata fondamentalmente sulle politiche sostenibili di approvvigionamento delle cellulose, sulla trasparenza nei processi produttivi, sulle politiche energetiche, sulla reportistica ambientale e su altri dati qualificanti la 2012 Partecipazione al tavolo tecnico istituito dal Ministero dell’Ambiente con delega alle Regioni Marche e Toscana per il parere italiano sulla revisione del Bref Report for the Production of Pulp, Paper and Board – Versione Draft 2 del maggio 2012 – ai sensi della Direttiva 2010/75/UE ed alla Direttiva Europea nr. 61/96/CE, nota anche come Direttiva I.P.P.C. (acronimo di Integrated Pollution Prevention and Control). prestazione ambientale del gruppo. Uno dei risultati concorrenti al punteggio finale e degno di nota è stato in particolare un miglioramento del 19% nel punteggio assegnato all’acquisto responsabile di cellulose partendo da un target ottenuto nel 2013 già di per sé lusinghiero. 152 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 153 Gli investimenti per l’ambiente, Tab. 03 la sicurezza e la salute Ogni processo produttivo per rimanere remunerativo e risultare sempre più competitivo Siti area Nord Italia Siti area Marche Arco – Bollate – Buttapietra – Varone – Verona Castelraimondo – Fabriano – Pioraco – Rocchetta Comunque, nonostante questo scenario scoraggiante e pur dovendo passare attraverso Settore: Produzione Carta ed elementi di Sicurezza necessita di investimenti mediati attraverso una innumerevoli ostacoli, il Gruppo porta avanti Ambiente Sicurezza Ambiente Sicurezza proiezione strategica, che assume ancora più da sempre una politica d’impresa che punta % sul totale investito % sul totale investito % sul totale investito % sul totale investito valore se impostata considerando anche gli aspetti ad investire costantemente nel tempo per 2003 di eco-compatibilità e di sostenibilità. incrementare e migliorare la propria capacità 2004 Purtroppo, e spiace riscontrarlo, nel sistema produttiva, per diminuire i costi, per innalzare 2005 Paese Italia, prescindendo da questo o quel periodo il livello qualitativo e di sicurezza dei prodotti e 2006 di congiuntura negativa, tali politiche imprenditoriali, dei servizi forniti, per contenere e minimizzare 2007 essenziali per la crescita, trovano sempre più gli impatti ambientali e per garantire ai propri 2008 numerosi ostacoli dovuti ad un inimmaginabile sequenza di vincoli e condizionamenti burocratici e legislativi a tutto discapito del "fare impresa". La farraginosità, la ridondanza e la dipendenti luoghi di lavoro sicuri e salubri. Volendoli riassumere in forma separata 13,5 2009 2010 tra quelli dedicati in via specifica alla tutela 2011 ambientale e quelli per la prevenzione di sicurezza 2012 2013 sovrapposizione, a seconda del territorio ove si e considerando separatamente i settori carta e opera, di leggi, regole e norme, di fatto rendono converting, l’incidenza sul totale investito nel corso 2014 sempre più difficile raggiungere quell'efficienza, degli anni si riassume nel tempo nei modi riportati 2015 quella eco-compatibilità e quella sostenibilità nelle tabelle 03 e 04. 2,3 20,1 1,6 3,8 8,3 39,4 6,9 15,9 3,4 2,6 5,6 39,3 3,6 5,1 4,2 46,8 1,6 16,6 8,2 0,1 1,8 0,2 13,8 3,6 4,8 1,0 3,0 2,0 2,8 1,4 4,4 1,8 4,3 1,7 3,8 7,5 8,9 1,8 1,5 2,1 4,3 1,0 1,0 5,3 17,4 3,5 3,7 4,9 3,7 6,5 5,2 che le stesse vorrebbero, almeno nelle Tab. 04 intenzioni, incoraggiare. 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Settore: Produzione Converting Arconvert SpA Arconvert SA (Italia) (Spagna – ex Manter SA) Ambiente Sicurezza Ambiente Sicurezza % sul totale investito % sul totale investito % sul totale investito % sul totale investito 13,8 9,9 – – 7,5 6,0 2,6 1,1 4,2 2,6 3,7 1,7 15,3 20,0 4,2 1,4 10,5 2,7 8,6 6,3 5,8 5,2 5,4 9,8 6,7 1,6 0,6 2,5 2,8 14,6 0,4 2,1 0,9 8,3 0,9 4,6 4,8 2,8 2,4 4,8 1,2 0,4 0,6 1,6 1,4 13,6 0,2 2,4 1,0 27,5 1,6 1,7 154 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 155 Il prodotto ed i processi I prodotti – le tipologie ed i volumi Il gruppo offre un’estesa ed ampia gamma di Le classi di prodotto del Gruppo, a seconda delle loro stripes per banconote. carte di sicurezza per valori, con una unità in Lombardia, e la terza è quella prodotti di listino integrata da una cospicua quota di caratteristiche funzionali, si possono suddividere su 3 assegni, carte telefoniche, biglietti della lotteria, del Converting con sedi nel Nord Est, in Spagna ed carte realizzate su specifiche tecniche concordate e diversi segmenti: vouchers e ticket. in Brasile, impegnata nella produzione di prodotti condivise direttamente con il Cliente. • Carte grafiche, da stampe e valori Lo stile di ogni collezione di carte è pressoché • I prodotti autoadesivi e casting release Per i settori grafico, dell’editoria, del packaging, autoadesivi e casting release. Entrambe le macro-aree principali, quella per Frontali, adesivi, casting release. unico ed inimitabile, perché trae origine della cartotecnica, della legatoria, del labelling, del A loro volta tutti questi prodotti a seconda della la produzione della carta e quella del converting, dall’esperienza, dalla conoscenza e dalla continua lining, delle carte di sicurezza e per banconote, tipologia derivano da tre grandi macro-aree seppure in presenza di altalenanti criticità del capacità di innovazione della squadra tecnica delle carte per disegno scolastico ed artistico, delle produttive che si distinguono tra loro per le mercato, negli anni sono sempre riuscite ad carte base per adesivi e della stampa digitale. tecnologie applicate, per le differenti materie esprimere performances produttive in costante prime impiegate e per la diversità dei loro impatti crescita tanto da registrare un incremento della aziendale in collaborazione con quella produttiva • I prodotti tecnici che, in piena sinergia, porta ad un prodotto esclusivo, altamente personalizzato e nel contempo Fili di sicurezza con codice magnetico, fili di ambientali. La prima è quella dei prodotti a base produzione lorda negli anni che vanno dal 2003 al sicuro ed eco-compatibile. sicurezza multifunzionali, fili e patches olografici, carta, con stabilimenti nel Nord Est, nella Regione 2015 nel settore carta pari ad un +69% e nel settore Marche e da Salto nello stato di San Paolo in Brasile, converting addirittura ad un +128%. la seconda è quella dei prodotti tecnici nel settore Fig. 04 Produzioni Lorde – Comparto carta (Tons/Anno) Area Marche Fig. 05 Area Nord Manter SA 500.000 100.000 400.000 80.000 300.000 60.000 200.000 40.000 100.000 20.000 Totale Produzioni Lorde – Comparto converting – Stabilimenti Europei (Tons/Anno) Arconvert SpA 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 190.914 212.783 403.697 203.078 217.785 420.863 206.410 212.588 418.998 200.212 216.878 417.090 211.293 228.227 439.520 216.270 237.380 453.650 224.323 237.739 462.062 227.343 246.421 473.764 228.847 252.298 481.145 31.434 31.234 62.668 35.000 33.578 68.578 37.550 37.419 74.969 38.221 38.530 76.751 42.557 40.112 82.669 47.360 44.054 91.414 51.977 42.489 94.466 50.828 50.777 101.605 52.868 53.262 106.130 Totale 156 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 157 Materie prime e additivi Il processo produttivo della carta Il processo industriale per produrre la carta, così come tutti noi la conosciamo, è abbastanza complesso ed articolato, dipendendo anche dal tipo di prodotto finale che si vuole ottenere. Il cuore del processo è la cosiddetta "Macchina Continua" ovvero una struttura di notevoli dimensioni ed estremamente complessa in termini impiantistici e tecnologici, dove, partendo da una combinazione di più materie prime disperse Preparazione impasti in acqua (cellulosa, cariche ed additivi), diverse per tipo e variabili nel loro rapporto ponderale a Macchina continua seconda del prodotto che si vuole realizzare, si ottiene a fondo macchina un nastro di carta che successivamente può essere sottoposto ad ulteriori lavorazioni quali trattamenti superficiali, termici e meccanici, applicazioni di patine, accoppiamenti, ecc. per conferirvi le caratteristiche qualitative Nobilitazioni A A QU ER GI AC · · Patinatura ·· Stampa ·· Goffratura · · Calandratura ·· Accoppiamento EN Il processo, nelle sue fasi sequenziali principali, può essere così schematizzato: RIFIUTI funzionali all’uso a cui la carta sarà destinata. E M IS SI ON I Allestimento Prodotto finito 158 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 159 Supporto cartaceo – film e additivi Il processo produttivo dei prodotti autoadesivi Diversamente da quanto si riscontra nel processo di produzione della carta, in quello del Converting si tratta invece di trasformare dei supporti cartacei e/o plastici con processi di trattamento superficiale che da un punto di vista concettuale risultano molto semplici, meno da quello tecnico, operativo Siliconatura e qualitativo. Le fasi che lo contraddistinguono sono sostanzialmente due: • Siliconatura tramite applicazione di un film di Applicazione adesivo su supporto siliconato silicone su un substrato cartaceo o di un film plastico protettivo. • Adesivizzazione tramite l’applicazione di adesivo al supporto siliconato per poi passare al successivo trasferimento al materiale frontale (etichetta). già dall’inizio degli anni 2000 si impiega un processo di siliconatura che prevede l’impiego esclusivo di RIFIUTI Da rimarcare che negli stabilimenti del Converting Accoppiamento materie prime prive di solventi come l'esano, lo Supporto siliconato e adesivizzato con frontale xilolo o il toluolo, la cui tossicità è nota. Quindi, ben si intuisce il duplice vantaggio che ne deriva: da una QU A GI ridotto e dall’altra si tutela la salute dei lavoratori A AC parte l’impatto ambientale risulta drasticamente EN ER che attendono a queste operazioni oltre a quella dei consumatori di tali prodotti. E M IS SI ON I Allestimento · · Bobine · · Fogli Prodotto finito 160 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 161 Gli aspetti ambientali e di sicurezza associati alla scelta delle materie prime, delle attrezzature Aspetti ambientali e di sicurezza e dei macchinari associati al processo produttivo Tab. 05 I processi industriali schematicamente descritti Le componenti ambientali da considerare risultano Aspetto ambientale Produzione carta Converting Specialità tecniche sopra, viste le loro sostanziali differenze, distinte a seconda del livello di pertinenza al singolo Materie prime non fibrose significativo significativo poco significativo chiaramente vanno a determinare impatti ambientali processo produttivo. Fatte salve alcune presenti diversi e quindi vanno previste azioni in tutti i processi, quelle associabili alla produzione Materie prime fibrose significativo non applicabile non applicabile di monitoraggio distinte. di carte grafiche sono diverse da quelle della Energia (elettrica e termica) significativo significativo poco significativo produzione di carte autoadesive od ancora da Emissioni in atmosfera significativo poco significativo poco significativo Prescindendo dalla complessa ed articolata Rilevanza degli aspetti ambientali per settore merceologico legislazione che governa la gestione ambientale quelle tipiche e proprie delle specialità tecniche. Risorse idriche – acque fresche significativo poco significativo irrilevante di un’impresa, Fedrigoni è da sempre impegnata Tali differenziazioni si possono riassumere come Risorse idriche – acque reflue significativo poco significativo irrilevante a tenere sotto controllo senza soluzioni di da tabella 05. Rifiuti significativo significativo significativo continuità tutti gli effetti indotti dalle proprie attività Nei prossimi paragrafi tali componenti verranno sull’ecosistema e sul territorio, spesso anche al di quindi trattate in forma distinta tra il settore carta Rumore ambientale significativo irrilevante irrilevante là di quanto la legge richiede. ed il settore converting. Polveri poco significativo poco significativo poco significativo Odori poco significativo irrilevante poco significativo Sostanze pericolose significativo poco significativo significativo Suolo e falde acquifere significativo significativo poco significativo Non si limita a monitorare solo gli impatti direttamente generati, ma valuta anche quelli indotti "a monte", attraverso una scelta attenta, anche sotto questo profilo, dei fornitori di materie prime ed ausiliarie, di macchinari, di impianti e degli eventuali servizi di supporto. Tale azione si concretizza nel considerare e tenere controllate la prestazioni associabili a: • emissioni in atmosfera; • aspettative ambientali e di sicurezza degli Stakeholder; • consumo di acqua fresca e qualità degli scarichi idrici; • consumo energetico e combustibili; • pericolosità delle materie prime ed ausiliarie (cancerogene, mutagene, teratogene, a rischio biologico); • polveri e odori; • prestazioni ambientali e di sicurezza dei fornitori; • produzione di rifiuti; • rumore ambientale e rumore interno sui luoghi di lavoro; • sicurezza, prevenzione delle emergenze; • igiene sui luoghi di lavoro; • suolo, sottosuolo e falde acquifere. 162 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 163 P come PIANETA Partecipiamo attivamente alla conservazione dei beni naturali rispettando i fondamentali principi di sostenibilità ambientale, sociale, economica e territoriale. 164 Le prestazioni nel comparto della produzione di carta Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 165 Tab. 06 Rilevanza degli aspetti ambientali per settore merceologico 2012 Le materie prime ed ausiliarie di origine non forestale La cellulosa è la componente primaria della carta Comunque già da molto tempo Fedrigoni è attenta ma, per arrivare al prodotto finito vi è la necessità alla sostenibilità forestale anche in periodi in cui di integrarla con altre sostanze quali cariche si iniziava solo a parlarne, tanto è che, nell’ormai minerali, agenti coloranti, leganti, additivi e così via. lontano 2005, ha fatti propri i principi dello schema gestionale FSC® impegnandosi anche con la materie prime e di materie ausiliarie che assicurino pubblicazione di una specifica politica aziendale, i minori impatti ambientali prima, durante e dopo il ispirata dalle norme FSC®-STD-40-005 / V 2-1 EN, loro impiego e che derivino da processi FSC -PRO-20-001 V1-0 EN ed ai punti nr. 1.5 e 1.6.1 eco-sostenibili fornendo contestualmente garanzie dello FSC®-STD-40-004 V2-1 EN) impegnandosi a non per la salute, sia per chi deve manipolare queste utilizzare cellulose provenienti da: sostanze in fase produttiva che per gli utilizzatori del • tagli illegali (i così detti "Illegal logging"); prodotto finito. • taglio effettuato in aree dove i diritti civili o ® tradizionali vengono violati; Le materie prime fibrose di origine forestale • foreste in cui gli alti valori di conservazione (acronimo: HVCFs = High Values Conservation Forests) sono minacciati dalle attività di gestione Purtroppo, anche per un’ampia strumentalizzazione da parte di talune associazioni ambientaliste, sussiste ancora l’ingiustificato luogo comune che vede l'industria cartaria come uno dei principali responsabili della distruzione delle foreste. Eppure, la quasi totalità del legno utilizzato per produrre 2014 2015 Area di riferimento per gli stabilimenti Da sempre, Fedrigoni privilegia acquisti di 2013 e conduzione dell’unità forestale; • aree che sono state convertite da foreste o altri ecosistemi del legno in piantagioni di tipo annuale od in altre forme d’uso non forestali; • foreste in cui vengono piantati alberi geneticamente modificati. Nord Marche Nord Marche Nord Marche Nord Marche % sul totale acquisito % % 66% Cellulosa di tipo CONTROLLATO FSC® Cellulosa di tipo CONTROLLATO INTERNO Cellulosa di tipo FSC ® NOTA DI LETTURA Sistema di riferimento FSC®: Lo schema di certificazione forestale FSC®, il più diffuso a livello internazionale, è finalizzato a promuovere una corretta gestione forestale. Le corrispondenti certificazioni, diffuse in più di 60 Paesi del mondo, sono sostenute dalle maggiori ONG ambientaliste, come WWF e Greenpeace, assicurando così all’utilizzatore ed al consumatore che il legno, od i suoi derivati, utilizzato nella fabbricazione del prodotto risponde ad elevati standard di salvaguardia delle caratteristiche ambientali, sociali ed economiche delle foreste, dando così la certezza che il prodotto acquistato sia un articolo socialmente ed economicamente etico. % % 28% 55% 36% 26% 57% 40% 8% 15% 5% Cellulsa di tipo FSC®: cellulosa certificata da enti terzi accreditati FSC ® secondo schemi del tipo FM-FSC ® o CoC-FSC®. Cellulosa di tipo CONTROLLATO FSC ®: È una attribuzione del sistema FSC®, regolata dallo standard FSC-STD-40-005 / Version 2-1 EN (standard for company evaluation of FSC ® controlled wood) che ha lo scopo di attestare che la cellulosa pur non essendo classificabile FM-FSC ® o CoC-FSC® ha origine legale e rispetta i principi di sostenibilità forestale definiti dal Council di FSC®. Tale attribuzione deve essere conseguente all’approvazione di un ente certificatore terzo accreditato FSC ® a seguito di verifica di conformità alla norma di riferimento. % % % % 69% 70% 73% 70% 56% 31% 30% 27% 30% 8% 0% 0% 0% 0% Cellulosa di tipo CONTROLLATO INTERNO: è una attribuzione della cellulosa definita da Fedrigoni SpA ispirandosi ed applicando quanto stabilito nella norma FSC-STD-40-005 / Version 2-1 EN (standard for company evaluation of FSC®. controlled wood) e la cui attendibilità e corrispondenza viene verificata annualmente dall’Ente terzo che certifica il sistema FSC ® della nostra Società. cellulosa proviene da scarti di altri settori industriali Tale impegno, compatibilmente con l’offerta del del legno, come ad esempio le segherie, e dallo mercato, con la politica dei prezzi e con le esigenze sfoltimento forestale, operazione necessaria per produttive dei singoli stabilimenti, negli ultimi anni conservare le foreste in salute, senza trascurare ha trovato corpo in attività di approvvigionamento Merita infine nota, vista la tipologia e la natura dei per tutelare le foreste che per ridurre le emissioni il fatto che l’industria cartaria europea utilizza in sempre più orientate all’acquisto di cellulose prodotti Fedrigoni, precisare che al Gruppo non di gas ad effetto serra. modo pressoché esclusivo solo cellulose provenienti provenienti da fonti sostenibili gestite secondo i risulta possibile impiegare macero derivante dalla da foreste gestite in modo sostenibile. disciplinari FSC®. Tale impegno ha fatto sì che dal raccolta differenziata della carta su piattaforme riciclo un importante passo avanti nel consumo 2014 tutte le cellulose acquistate dal Gruppo sono di pubbliche, ma solo quello classificato a livello di macero, quanto meno ai sensi dello schema tipo FSC® con ripartizione visibile nella tabella 06. medio-alto secondo i riferimenti riportati nella FSC® è stata l’entrata in vigore il 07.10.2105 della il Regolamento Europeo nr. 995/10/CE che impone, norma europea UNI–EN 643 (Standard per le qualità direttiva FSC-DIR-40-004 EN (FSC Directive on prevedendo pesanti sanzioni d’ordine penale, a normate di carta e cartone da macero). Chain of Custody Certification ) che riporta Tra l’altro, ad ulteriore garanzia del consumatore, a partire dal marzo 2013 è in vigore tutte le aziende che importano legno o suoi derivati Comunque, anche se non possono essere Non ultimo in importanza in tema di fibre da l’ADVICE-40-004-13 con riferimento al FSC- nell’Unione Europea, quindi anche la cellulosa, di utilizzati tali maceri solo per un vincolo qualitativo STD-40-004 V2-1, clausole 8.2.1, 8.3.1, 9.2.1, 9.3.1 e dimostrare all’autorità la sua origine legale, tramite legato ai requisiti funzionali delle nostre carte, ciò nota 4 a piè pagina, introducendo l’equipollenza attività di due diligence interna da ripetersi con non toglie il sostegno per un consumo responsabile nell’impiego di pre-consumer con quello di post- frequenza annuale. ed un recupero sostenibile dei prodotti cartacei, sia consumer nei prodotti FSC® di tipo misto o di riciclo. 166 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 Fig. 06 Le risorse energetiche 167 Ottimizzazione dei consumi energetici totali Produzione lorda (Tons) Dopo la cellulosa e l’acqua, nel processo produttivo Oggi in tal modo alcuni stabilimenti della carta l’energia è indubbiamente la terza risultano pressoché autonomi in termini di componente per importanza. Pertanto, in un’ottica approvvigionamenti energetici, conseguendo di tutela dell’ambiente, ma non meno di riduzione contestualmente i seguenti vantaggi per la dei costi, uno degli obiettivi prioritari della società componente energia: vi è quello di ridurre, o quanto meno ottimizzare, • risparmio netto fino al 40% di energia primaria i propri consumi energetici attraverso la ricerca rispetto al consumo che si registrerebbe per e l’applicazione di tutte le più opportune tecniche ottenere le stesse quantità di energia elettrica gestionali e tecnologiche disponibili. Tale impegno e termica nel caso venissero prodotte in ha ora trovato anche una canalizzazione legale nel maniera separata; DLGS nr. 102/2014 in attuazione della Direttiva distribuzione di energia elettrica se proveniente In sintesi il decreto stabilisce che le imprese a da grandi impianti esterni che generalmente si grande consumo d’energia, segmento industriale trovano a grandi distanze dagli stabilimenti. in cui rientrano le 5 cartiere del Gruppo, debbano E per la componente ambiente (con impiego di gas eseguire una diagnosi energetica, condotta da naturale/metano rispetto ad altri combustibili quali società di servizi energetici esperte in gestione gasolio, nafta, carbone, ecc): dell'energia o da auditor energetici accreditati • potere calorifico più elevato; per la prima volta entro il 5 dicembre 2015 e • n on vengono rilasciati in atmosfera idrogeno inviare all’autorità dovranno anche accompagnarsi ad un piano di miglioramento per l’efficienza energetica di ogni singolo sito, il che porrà le aziende soggette nelle condizioni di dovere 12,00 300.000 10,00 250.000 8,00 uno dei sei gas classificati ad effetto serra. di energia idroelettrica sfruttando una fonte rinnovabile quale l’acqua. Non ultimo, alcuni degli stabilimenti del Gruppo a turbina alimentati da gas metano, con una potenza impiegano anche piccole turbine per la produzione nominale di circa 38 MW, raggiunti con l’ultimo di energia idroelettrica sfruttando una fonte investimento nel 2014 presso lo stabilimento di rinnovabile quale l’acqua. Varone di Riva del Garda (TN) , per 350.000 •d iminuzione di anidride carbonica (CO2) emessa, impiegano anche piccole turbine per la produzione 14 14,00 più noti come polveri sottili; Non ultimo, alcuni degli stabilimenti del Gruppo principali stabilimenti di impianti di cogenerazione 400.000 • r iduzione dell’emissione di ceneri e di particolati, proprie prestazioni energetiche. Con decine di milioni di euro di investimenti negli 16,00 solforato ed anidride solforosa; intervenire con azioni onerose per migliorare le anni più recenti, il gruppo Fedrigoni ha dotato i suoi 450.000 • riduzione delle perdite di trasmissione e di nr. 2012/27/UE sull’efficienza energetica. successivamente ogni 4 anni. Dette diagnosi da Consumo specifico energia totale (GJ / Ton carta lorda prodotta) Grazie a questo tipo di interventi, negli ultimi 13 autoprodurre in loco di energia elettrica e termica anni, a fronte di un incremento produttivo del +69%, in forma associata. il gruppo ha visto un decremento dei propri consumi specifici di energia totale (elettrica e termica) per tonnellata carta del –44%. 14 Centrale di cogenerazione endotermica con potenza elettrica di 3330 kWe. 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 9,04 8,98 9,22 8,59 8,50 8,57 8,36 8,31 420.253 418.998 417.090 439.520 453.650 462.062 473.764 481.145 168 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 169 Proporzionalmente, nel corso dello stesso periodo anche i consumi specifici sulla produzione lorda sono scesi rispettivamente del –21% per il gas metano e del –45% per l’energia termica (vapore): Fig. 07 Ottimizzazione dei consumi di gas naturale Produzione lorda (Tons) Fig. 08 Consumo specifico gas metano (std m metano / Ton carta lorda prodotta) Ottimizzazione dei consumi di vapore (energia termica) Produzione lorda (Tons) 3 Consumo specifico vapore (Tons vapore / Ton carta lorda prodotta) 3,60 3,40 360,0 450.000 450.000 3,20 340,0 400.000 3,00 400.000 2,80 320,0 350.000 2,60 350.000 2,40 300,0 300.000 2,20 300.000 2,00 250.000 280,0 1,80 250.000 1,60 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 300,8 298,9 298,5 290,2 285,7 287,1 277,9 282,0 2,19 2,18 2,19 2,09 2,05 2,09 2,05 1,98 420.253 418.998 417.090 439.520 453.650 462.062 473.764 481.145 420.253 418.998 417.090 439.520 453.650 462.062 473.764 481.145 170 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 171 Le emissioni in atmosfera L’impatto ambientale indissociabile dalla produzione comprendono fin dalla prima applicazione dello appartenenti ai settori sopra richiamati a fare Nella sostanza L'EU ETS è un sistema "Cap & Trade" di energia è quello delle emissioni in atmosfera, schema nel 2005: data dal 01.01.2005 non possano esercitare senza perchè fissa un tetto massimo al livello totale delle un’autorizzazione ad emettere gas serra. emissioni consentite a tutti i soggetti vincolati in particolare di anidride carbonica (CO2), il più • industria del settore energetico; noto e diffuso tra i gas ad effetto-serra15 che • industria dei metalli ferrosi; contribuiscono al riscaldamento globale. • industria dei minerali; annualmente le proprie emissioni, comunicarle partecipanti di acquistare e vendere sul mercato • industria del vetro; all’autorità dopo una verifica di validazione da parte diritti di emissione di CO2 ("quote") secondo le loro 2002/358/CE del Consiglio del 25.04.2002, ha • industria della ceramica; di ente accreditato e compensarle con quote di necessità, all'interno di un limite stabilito. aderito al Protocollo di Kyoto, spingendosi poi ben • industria della carta con produzione > 20 Tons/giorno. emissione europee (European Union Allowances, più in là di altre potenze industriali (con l'eccezione Successivamente, nel 2012, lo schema EU ETS è EUA e European Union Aviation Allowances, EUAA schema ETS16, che andrà a terminare nel 2020, che di Australia e Nuova Zelanda) con la Direttiva nr. stato integrato con il settore aereo, senza porsi, – equivalenti a 1 tonnellata di CO2 eq.) che possono risulta strettamente subordinata agli obiettivi del 2009/29/CE in vigore nel periodo 2013 – 2020 e anche in questo caso, il problema della competitività essere comprate e/o vendute in apposite aste. pacchetto "20-20-20" in cui è stabilito, come criterio nota con l’acronimo "20-20-20", stabilendo come degli operatori europei inclusi nell’EU ETS rispetto obiettivo nei Paesi dell’Unione entro il 2020 una agli operatori extra-europei non soggetti a vincoli Direttiva ETS – Regolamento nr. 550/2011 della quote agli operatori del settore carta non più a titolo riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra ambientali analoghi o quanto meno finalizzati alla Commissione), gli impianti possono utilizzare a gratuito, se non in minima parte, ma a titolo oneroso del 20% rispetto al 1990, un 20% del fabbisogno di lotta al cambiamento climatico. Dal 2013 è stato questo fine anche crediti di emissione non europei, attraverso aste pubbliche europee operando energia ricavato da fonti rinnovabili ed un aumento esteso ulteriormente alle attività di produzione derivanti da progetti realizzati nell’ambito dei l’acquisto di quote di emissione europee (European del 20% dell'efficienza energetica. di alluminio, calce viva, acido nitrico, idrogeno, meccanismi di progetto del Protocollo di Kyoto Union Allowances – EUA equivalenti ad 1 tonnellata carbonato e bicarbonato di sodio e agli impianti che (Clean Development Mechanism – CDM – e Joint di CO2 eq.). inizialmente per i Paesi dell’Unione una riduzione si occupano della cattura, trasporto e stoccaggio Implementation –JI –). Pertanto, i gestori possono globale delle emissioni di gas-serra dell'8% entro di CO2. scegliere tra investire per ridurre le proprie quelli esposti a rischio di delocalizzazione a emissioni, introducendo tecnologie a basso causa dei costi del carbonio (carbon leakage17), L’Unione Europea come noto, con la Decisione nr. Il recepimento del Protocollo di Kyoto prevedeva la fine del 2012 rispetto agli stessi valori registrati Ogni impianto autorizzato deve poi monitorare Seppure in misura limitata (art. 11 bis della La Direttiva ETS nr.2003/87/CE e ss.mm., entrata dal sistema, ma allo stesso tempo consente ai Dal 2013 è scattata la III Fase di applicazione dello generale, che gli Stati membri dell’UE assegnino le Infatti, gli impianti manifatturieri, in particolare nel 1990. Tale obiettivo era stato poi ripartito in vigore il 01.01.2005, è pertanto il riferimento contenuto di carbonio o attraverso misure di tra cui ricade il settore carta per lo meno fino al assegnando a ciascuno degli Stati membri un target normativo che regolamenta il sistema europeo efficienza energetica, od in alternativa acquistare 2020, ricevono una parte di quote (circa 1/3 del nazionale per la riduzione della CO2. Per l’Italia era di scambio di quote di emissione (European quote di CO2. fabbisogno) a titolo gratuito in base a parametri di fissato al –6,5%. Union Emissions Trading Scheme – EU ETS) ed è In assenza di una strategia capace di includere riferimento (benchmark) generalmente definiti per lo strumento adottato dall’Unione europea per tutti i soggetti che generano CO2 (trasporti su ridurre le emissioni di gas a effetto serra nei settori gomma, utenze civili e residenziali, agricoltura, ecc.) industriali caratterizzati da maggiori emissioni. l’Italia dal 01.01.2005 ha caricato l’intero obiettivo Quindi gli impianti dislocati nell’Unione Europea 16 I Fase: periodo 2005 – 2007 II Fase: periodo 2008 – 2012. nazionale su circa 1.300 impianti industriali, che rappresentano mediamente il 71% della capacità manifatturiera nazionale e non su tutti. Questi 15 Gas ad effetto serra inclusi nel protocollo di Kyoto: CO2, CH4, N2O, HFC, PFC e SF6. 17 La UE teme il così detto rischio del "Carbon Leakage" (rischio di delocalizzazione) per talune industrie, tra cui quella cartaria, consistente nella possibilità di un loro trasferimento al di fuori dell'Unione perché costrette ad affrontare in posizione svantaggiata una concorrenza di industrie dei paesi extracomunitari, non soggette a simili restrizioni sulle emissioni di carbonio. Quindi è stato stabilito che le installazioni di questi settori potranno ricevere quote gratuitamente fino al livello stabilito del benchmark al 2020 calcolato sul rendimento medio del 10% degli impianti considerati dalla Commissione Europea più efficienti. 172 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 173 prodotto, armonizzati a livello europeo e quantificati Le quote sono contabilizzate nel Registro Unico circolazione nel 2013 ammontava a circa 2 miliardi automatico dei dati, le emissioni di CO2, dei NOX e in base alla performance del 10% degli impianti più dell’Unione Europea, una banca dati elettronica che e sarà ridotto, ogni anno fino al 2020, di un fattore del rapporto di combustione. In questo modo, si efficienti per ciascun settore industriale. I rimanenti tiene traccia di tutti i passaggi di proprietà delle lineare pari all'1,74% rispetto al quantitativo medio ottengono anche costanti informazioni sull’efficienza 2/3 vanno acquistati su aste pubbliche. Chi invece quote e consente agli operatori di compensare, annuo totale rilasciato dagli Stati membri nel del processo di combustione e dei sistemi di è fuori dal "carbon leakage" deve approvvigionarsi annualmente, le proprie emissioni restituendo le periodo 2008 – 2012, e pari ad oltre 38 milioni abbattimento applicati. a proprio onere dell’intero pacchetto di quote di quote agli Stati membri. di quote. Il quantitativo totale delle quote in circolazione emissione necessarie al loro esercizio. In questo scenario, la situazione prestazionale Nel caso dei due stabilimenti operanti nella Provincia Autonoma di Trento e di quello nel Sistema è definito in funzione degli obiettivi di emissione di CO2 degli insediamenti produttivi di Fabriano(AN) e Pioraco (MC), in base a vendere quote tra loro, attraverso accordi privati dell’Unione Europea al 2020 (–20% emissioni sottoposti al sistema ETS di Fedrigoni nel 2015 ha prescrizioni inserite nell’Autorizzazione Integrata o rivolgendosi al mercato secondario del carbonio. rispetto ai livelli del 1990). Il totale delle quote in portato ad un disavanzo di quote pari a – 110.202 Ambientale, queste apparecchiature sono collegate Tons di CO2 da acquistare (tabella 07). telematicamente anche con l’Autorità preposta, Gli impianti possono comunque comprare e Invece, altra cosa è il controllo delle emissioni in atmosfera, operazione tipica di monitoraggio in tempo reale sulla qualità e sulla quantità delle prestazionale interno. Gli stabilimenti Fedrigoni emissioni in atmosfera. ove presenti emissioni soggette ai criteri previsti Tab.07 Assegnazione quote di emissione CO2 Δ Assegnate Tons effettive CO2 Delib. Min. nr. 29/2013 emesse e da restituire del 20.12.2013 emesso Numero sul Registro Nazionale Quote definitive (quote da autorizzazione ETS entro il 30.04.2016 assegnate dal ministero acquistare) Arco (TN) 252 50.416 31.943 -18.473 Varone (TN) 259 32.719 16.327 -16.392 Verona (VR) 1.280 47.875 24.412 -23.463 Fabriano (AN) 560 102.509 57.955 -44.554 Pioraco (MC) 566 24.262 16.942 -7.320 – 257.781 147.579 -110.202 2015 Dati validi da ente terzo accreditato gratuite v/s Totale emissioni CO2 che in tal modo risulta costantemente informata In ogni caso la prestazione di Gruppo in termini di nell’Allegato VI alla Parte V, nell’allegato II – Parte V emissione specifica per tonnellata carta negli ultimi o nella Parte V del DLGS nr. 152/06 e ss.mm. sono 13 anni, a fronte di un incremento produttivo del dotati di un sistema di monitoraggio delle emissioni +69%, riscontra che le emissioni di CO2 sono scese (SME). Questi sono strumenti ad alta tecnologia che del –29% e quelle dei NOX del –47%. permettono di monitorare in continuo, con backup 174 Fig.09 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 Riduzione delle emissioni di CO2 Produzione lorda (Tons) Fig.10 Emissione specifica biossidi di carbonio (kg CO2 / Ton carta lorda prodotta) 175 Riduzione delle emissioni di ossidi di azoto Produzione lorda (Tons) 450.000 Emissione specifica ossidi di azoto (kg NOx/ Ton carta lorda prodotta) 450.000 400.000 800,0 400.000 0,080 350.000 700,0 350.000 0,060 300.000 600,0 300.000 0,040 250.000 500,0 250.000 0,020 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 593 589 588 572 563 566 548 556 0,044 0,043 0,045 0,044 0,043 0,044 0,041 0,044 420.253 418.998 417.090 439.520 453.650 462.062 473.764 481.145 420.253 418.998 417.090 439.520 453.650 462.062 473.764 481.145 NOTA PER PICCO INVERSIONE DI TENDENZA ANNO 2007 E PICCOLO INCREMENTO ANNO 2015 Nel marzo del 2007 è stato avviato il nuovo impianto di cogenerazione dello stabilimento di Verona che ha reso pressoché autonomo il sito da un punto di vista energetico ma che però, ha ovviamente comportato un aumento nel consumo di gas naturale/metano in loco e quindi proporzionalmente le quantità delle sostanze emesse in atmosfera. Il lieve incremento del 2015 consegue invece dall’avviamento del nuovo generatore di corrente a gas avviato presso lo stabilimento di Varone di Riva del Garda (TN). 176 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 Fig. 11 Le acque fresche di processo 177 Ottimizzazione consumi idrici Produzione lorda (Tons) Per produrre carta, dopo la cellulosa, l’acqua è La prestazione comunque deriva da una equilibrata l’elemento essenziale tanto che, a buon conto, e complessa combinazione di molti fattori tra cui: può essere equiparata ad una materia prima vera • impiego di sostanze e preparati che prevedono un e propria. Anche in questo caso l'industria cartaria, risultando vittima ingiustificata di un altro o disperdente; •m iglioramento della programmazione industriale per ridurre il più possibile i cambi fabbricazione consumatrice d’acqua, ignorando che sono altri e la conseguente pulizia dei cicli; superiori a parità di prodotto finito ottenibile. Solo alcuni esempi rappresentativi: per raccogliere un chilogrammo di mais è previsto un consumo di 900 litri d'acqua fresca, mentre, per ottenere un chilo di carne suina ce ne vogliono 4.90018. Fedrigoni, riconfermando ancora un trend verso consumi sempre più ridotti, nel 2015 ha impiegato una quantità media di 29 lt di H2O fresca per ogni 450.000 ridotto consumo di acqua fresca come solvente luogo comune, è additata come un'inesauribile i settori dove si registrano consumi nettamente Consumo specifico aqua fresca (m3 H2O/Ton carta lorda prodotta) 400.000 55,0 50,0 350.000 • t enuta sotto controllo costante dei consumi, 45,0 intervenendo ove si ravvisano sprechi; •p rivilegiare, quando il prodotto lo permette, 300.000 l’impiego di acque di riciclo; 40,0 •o ttimizzazione dei trattamenti di recupero fibra 35,0 per ottenere acqua chiarificata da reimmettere 250.000 nel ciclo produttivo; 30,0 • r iutilizzo di acque di processo con appropriate caratteristiche nei punti più idonei. kg di carta prodotta quando 13 anni prima ne Negli ultimi tredici anni, con un aumento della utilizzava 52 lt. produzione attestato sul +69%, gli stabilimenti 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Tale risultato è tanto più lusinghiero dal Fedrigoni hanno potuto registrare una riduzione 32,3 32,0 31,6 28,9 28,3 29,5 30,0 29,2 momento che il Gruppo non produce in regime del consumo specifico medio di acqua fresca per 420.253 418.998 417.090 439.520 453.650 462.062 473.764 481.145 di monoprodotto od oligoprodotto, ma opera Tonnellata di carta prodotta del –44%, passando da nell’ambito particolare della produzione di un valore medio di 52m3 H2O FRESCA/Ton CARTA LORDA nel carte speciali ove i cambi di produzione sono 2002 a 29m3 H2O FRESCA/Ton CARTA LORDA nel 2015. frequentissimi ed i requisiti funzionali ed estetici di ogni singolo lotto possono fondarsi su condizioni di produzione spesso tra loro sequenzialmente non compatibili. Si pensi solo ai cambi tinta ed agli inevitabili lavaggi dei cicli con acqua fresca che ne conseguono. 18 Fonti: FAO, Assocarta, www.liquida.it. 178 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 La depurazione delle acque Fig. 12 179 Miglioramento qualità acque reflue Produzione lorda (Tons) Le acque di processo, una volta esaurite le loro queste confluiscano all’impianto di depurazione, funzioni, vengono sottoposte ad un trattamento di ponendoci nelle condizioni di intervenire in via depurazione per essere poi restituite ad un corpo preventiva con i necessari correttivi laddove si idrico accettore nel pieno rispetto dei limiti di rendesse necessario; qualità chimico-fisici e biologici stabiliti dalla legge. ausiliarie scegliendole tra quelle che producono diverse soluzioni impiantistiche, funzionali al tipo il minore apporto di carico inquinante sulle acque ed alla qualità delle acque da trattare. Per quanto di processo; • continuo miglioramento della ritenzione delle per il trattamento delle acque sono ripartite come fibre, degli additivi e delle cariche sulla carta da tabella 08. in Macchina Continua per evitarne il rilascio La diversa disponibilità impiantistica trova ragione nella differenziazione delle sostanze presenti nel refluo da trattare. Infatti, là dove 450.000 6,0 400.000 5,0 350.000 4,0 300.000 3,0 250.000 2,0 • un’attenta selezione delle materie prime ed La tecnologia per la depurazione delle acque offre compete i siti industriali di Fedrigoni le dotazioni Carico specifico COD (kg COD / Ton carta lorda prodotta) nelle acque; • chiusura dei cicli delle acque compatibilmente con le tipologie di carta da produrre. la quota di inquinanti di natura biologica risulta In tal modo, anno dopo anno, si sono registrati significativa, in aggiunta all’impianto primario, si è sensibili miglioramenti sulla qualità delle acque installato anche quello di tipo biologico. Ove invece rilasciate dopo trattamento, testimoniati da un tale condizione non sussiste, si impiega unicamente costante decremento del carico specifico di COD19 un impianto di tipo primario. che, a fronte di una produzione cresciuta del +69% 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 è passato da un valore di 5,8kg COD/Ton Lorda nel 2,5 2,3 2,7 2,5 2,1 2,4 2,4 2,1 ed essenziale per potere esercire l’attività. Quindi 2002 a quello di 2,1kg COD/Ton Lorda nel 2015 pari 420.253 418.998 417.090 439.520 453.650 462.062 473.764 481.145 tanto minore è il carico inquinante nelle acque da ad un decremento del –64%. Tali installazioni svolgono un ruolo fondamentale trattare e tanto maggiore sarà il margine di rispetto Parimenti, andando a considerare il COD come dei limiti di legge. Ecco perché si pone particolare valore medio annuale assoluto non indicizzato sulla attenzione sulla parte del processo a monte produzione lorda, da un valore di 94mg/lt che si cercando di ridurre e circoscrivere quanto più registrava nel 2002 si è passati a quello di 75mg/lt possibile l’apporto di inquinanti, applicando alcune nel 2015, corrispondente ad decremento del semplici iniziative preventive quali: –20%, che garantisce un rispetto dei limiti di • alta frequenza per le verifiche analitiche sulla legge non trascurabile. qualità delle acque di processo prima che Tab. 08 Tipologia di impianti di depurazione per stabilimento Fedrigoni SpA Tipologia/Tecnica di depurazione acque Stabilimento di Arco Impianto primario chimico – fisico + Impianto biologico Stabilimento di Varone Impianto primario chimico – fisico Stabilimento di Verona Impianto primario chimico – fisico Stabilimento di Fabriano Impianto primario chimico – fisico + Impianto biologico Stabilimento di Pioraco Impianto primario chimico – fisico NOTA DI LETTURA Impianto primario chimico-fisico: serve per la rimozione degli inquinanti attraverso un processo di coagulazione e successiva sedimentazione (il sedimentato forma i fanghi di risulta) Impianto secondario di tipo biologico: serve per la rimozione attraverso l’azione di microrganismi della quota biologica carboniosa solubile che il trattamento chimico-fisico non è riuscito a rimuovere (anche in questo processo si formano dei fanghi). 19 COD (Chemical Oxigen Demand): richiesta chimica di ossigeno e si definisce come la quantità equivalente di ossigeno di un composto ossidante consumato dalla sostanza in esame in determinate condizioni di laboratorio. Risulta in tal modo un indice del contenuto quantitativo in un’acqua di sostanze organiche inquinanti ossidabili. Tanto maggiore è il suo valore e tanto maggiore è la sommatoria di inquinanti nell’acqua. La legge prevede come limite soglia di rilascio per il COD un valore max di 160mg/lt, eccezione fatta nella Provincia Autonoma di Trento ove viene ridotto a 100mg/lt (limite applicato agli stabilimenti di Arco e di Varone di Riva del Garda). Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 180 Fig. 13 Report Ambiente e Sicurezza 2015 I rifiuti Miglioramento caratteristiche delle acque reflue Produzione lorda (Tons) 181 COD medio assoluto (mg / Ton carta lorda prodotta) 450.000 400.000 100 Il contributo maggiore alla produzione di rifiuti nel applicabili abbiamo da una parte la possibilità di settore cartario deriva dai fanghi di risulta generati impiegare mezzi di disidratazione più efficienti dall’abbattimento degli inquinanti nei processi di per diminuire la loro frazione acquosa. Ne dà depurazione delle acque. Basti pensare che nel 2015 testimonianza la nuova pressa fanghi installata hanno inciso per il 60% sulla produzione totale di nel 2015 presso lo stabilimento di Verona, che ha rifiuti del Gruppo. permesso di portare il valore medio del secco Questi risultano mediamente costituiti da un 350.000 90 300.000 masse da conferire all’esterno accompagnata da è composta prevalentemente da quote di fibra una contestuale riduzione dei costi di smaltimento/ di cellulosa non ritenuta nelle fasi produttive recupero. Dall’altra, l’altro contributo deriva accompagnate in termini più ridotti da cariche dalla riduzione della quantità di inquinanti diretti minerali, leganti ed additivi chimici. verso gli impianti di depurazione, operando sulle Tuttavia, pur essendo completamente 80 250.000 dal 49% al 55% con conseguente riduzione delle 50-60% di acqua, mentre la parte secca rimanente acque di processo a monte con le azioni descritte biodegradabili, pur non contenendo sostanze nel paragrafo precedente, dal momento che la pericolose, tossiche o nocive ed avendo un quantità di fanghi è di fatto un indicatore diretto contenuto di metalli pesanti praticamente del livello d’inquinamento in un’acqua, proprio trascurabile, non possono essere riutilizzati per il meccanismo che li genera, infatti quanti più come fibra di recupero nei processi produttivi inquinanti sono presenti nell’acqua da trattare, tanti più fanghi di risulta si genereranno. 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 di alta qualità come quelli condotti da Fedrigoni, 73 72 87 93 75 83 81 75 operazione invece largamente impiegata in altri Quindi, in un’ottica ambientale, ridurre già a 420.253 418.998 417.090 439.520 453.650 462.062 473.764 481.145 settori del comparto carta. Quindi, con un onere monte dell’impianto di depurazione l’apporto degli economico non trascurabile ci si trova nella inquinanti dispersi in acqua, sortisce una duplice condizione obbligata di doverli conferire presso azione positiva: ridurre il COD e diminuire la gestori terzi autorizzati allo smaltimento od al quantità di fanghi di risulta. loro recupero. Pertanto, ridurre la loro quantità Il tempo, applicando tali interventi, ha dimostrato certamente è un obiettivo ambientale, ma la loro efficacia tanto è che negli ultimi 13 anni, anche economico. tenuto conto di una produzione aumentata del Visto che il costo di smaltimento/recupero è legato alla massa conferita al tal quale, tra le azioni +69%, il carico specifico dei fanghi di risulta per tonnellata carta è sceso di un –43%. 182 Fig. 14 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 183 Diminuzione della produzione di fanghi Produzione lorda (Tons) Carico specifico produzione fanghi (kg Fanghi / Ton carta lorda prodotta) 450.000 400.000 60,0 La restante quota di rifiuti (40%) quantunque Tuttavia, attraverso mediazioni mirate nei confronti variabile di anno in anno, in quanto legata dei fornitori sollecitando loro volumi e quantità certamente a situazioni produttive (più materie di imballaggio ridotte al minimo necessario, prime e quindi più rifiuti da imballaggio) ma anche a sostenendo la raccolta differenziata interna e circostanze ad "una tantum" tipicamente locali come lavorando molto sulla sensibilità degli operatori, demolizioni, rottamazione di impianti, ecc., risulta si riesce quanto meno ad ottenere risultati se non invece mediamente costituita da imballaggi misti, di miglioramento almeno di contenimento legno, plastica, oli esausti, ferro, apparecchiature o mantenimento. elettriche, ecc.. Tra questi, quelli classificabili 350.000 50,0 ai sensi di legge come pericolosi, incidono 2015, si registra un incremento del 10% in termini di quantitativamente in maniera davvero marginale. carico specifico su tonnellata carta che, seppure Ovviamente, per la loro stessa natura e per la 300.000 40,0 250.000 Quindi sotto questo profilo, nel periodo 2002 – non alla stregua di altri parametri ambientali loro origine molto diversificata, porre in atto azioni precedentemente trattati, rimane sempre utili alla loro riduzione diventa più difficile rispetto apprezzabile visto il consistente incremento della al caso dei fanghi di risulta, rifiuti totalmente produzione di un +69%. connessi alla natura del processo produttivo. Comunque, andando a considerare la produzione di rifiuti globale (fanghi + altri rifiuti) sullo stesso intervallo di tempo, si può apprezzare un decremento specifico per tonnellata carta pari 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 35,3 36,0 36,8 35,0 32,5 32,3 32,7 34,3 420.253 418.998 417.090 439.520 453.650 462.066 473.764 481.145 al –29%. 184 Fig. 15 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 Riduzione complessiva della produzione di altri rifiuti Produzione lorda (Tons) Fig. 16 Carico specifico altri rifiuti (kg TQ / Ton carta lorda prodotta) 185 Riduzione complessiva della produzione di rifiuti totali (fanghi + altri) Produzione lorda (Tons) 450.000 450.000 400.000 400.000 Carico specifico rifiuti totali (kg TQ / Ton carta lorda prodotta) 90,0 20,0 350.000 80,0 350.000 18,0 300.000 16,0 70,0 300.000 60,0 14,0 250.000 50,0 250.000 12,0 40,0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 12,8 13,3 15,6 17,2 21,0 18,9 19,5 22,8 48,1 49,3 52,4 52,2 53,6 51,2 52,3 57,1 420.253 418.998 417.090 439.520 453.650 462.062 473.764 481.145 420.253 418.998 417.090 439.520 453.650 462.062 473.764 481.145 186 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 187 L’impatto acustico In tema di rifiuti nel 2015 resta da rimarcare un Le novità introdotte in tema di rifiuti pericolosi sono: In molti settori industriali, l'inquinamento acustico Per ovvie ed evidenti ragioni, si prospetta solo passaggio importante a livello normativo, infatti a • la ridenominazione della sigla H con quella HP non è certo un fattore trascurabile, certamente una difficoltà quando si voglia determinare il livello decorrere dal 01.06.2015 è entrata in vigore la nuova delle caratteristiche di pericolo da H1 a H15 (di non tangibile, ma nettamente percepibile. Una fonte differenziale, che corrisponde alla differenza fra classificazione delle caratteristiche di pericolo dei cui all’Allegato III della Direttiva 2008/98/CE ) per sonora se non correttamente minimizzata può il livello di rumore ambientale presente quando rifiuti come da Regolamento nr. 1357/2014/UE in evitare una possibile confusione con i codici di indurre problematiche sia ambientali che di salute, la sorgente di rumore è in funzione ed il livello di sostituzione dell'allegato III della Direttiva quadro pericolo di cui al Regolamento CLP; penalizzando i residenti che vivono od operano rumore residuo, ovvero quello presente quando nelle sue prossimità e, non di meno, le persone che la sorgente è disattivata, in quanto andrebbe contestualmente alcune direttive tra cui le Direttive pericolo (es. H 5, ex "nocivo", ora sarà denominata operano all'interno dello stabilimento. Tanto è che rilevato a norma, sia a finestre aperte che nr.67/548/CEE e nr. 1999/45/CE, che vengono "Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)/ se le fonti di rumore non vengono costantemente chiuse, all’interno di abitazioni private adiacenti sostituite dal Regolamento nr. 1272/2008/CE (CLP) Tossicità in caso di aspirazione"); tenute sotto controllo e governate con adeguati all’insediamento al fine di individuare la gravosità sui rifiuti (Direttiva nr. 2008/98/CE) abrogando • la modifica delle precedenti caratteristiche di interventi di insonorizzazione, la componente o meno dell’impatto acustico. È ovvio che tali innova profondamente la normativa in tema di ciascuna caratteristica HP e di tabelle che sonora può assumere rilevanza significativa, anche verifiche possono essere condotte solo dalle caratteristiche di pericolo per i rifiuti, allineandola consentiranno di armonizzare la disciplina in termini autorizzatori. autorità preposte, ma non da soggetti privati, se con le disposizioni contenute nel regolamento CLP comunitaria sui rifiuti con quella contenuta nel sulla classificazione, etichettatura ed imballaggio Regolamento CLP, mediante l’individuazione Gruppo Fedrigoni è da sempre impegnato nel delle sostanze e delle miscele. per ciascuna caratteristica di pericolo delle rispettare le normative che regolano la materia ed applica ai ricettori che si trovano in area di tipo corrispondenti classi e categorie di pericolo ai attento alle segnalazioni ed aspettative delle parti esclusivamente industriale (classe VI) come ad sensi del Regolamento CLP. terze, anche con sostanziosi investimenti finanziari, esempio nel caso dello stabilimento di Arco (TN) ed attuando poi nel tempo un’azione costante di a quelli a ciclo continuo. sempre con pari decorrenza. La nuova disciplina • l'introduzione di dettagliate prescrizioni per Per quanto attiene queste problematiche il controllo sul mantenimento dell’efficacia delle Comunque il limite differenziale non si Infine, ricordiamo che in occasione di qualsiasi azioni attuate e se necessario intervenendo con investimento od intervento significativo per nuove iniziative. impianti o strutture, od ancora in occasione di L’azienda risulta sempre attenta e pronta a loro modifiche sostanziali, in azienda è regola dare riscontro fattivo agli esiti delle verifiche che normata da direttiva interna, procedere ad fa condurre nel rispetto delle frequenze stabilite un’analisi preventiva20 del possibile impatto acustico per legge, ma anche, se necessario, su tempi più associato, anche utilizzando modelli matematici di ridotti, affidandosi a tecnici fonometristi accreditati simulazione, se necessario. ed abilitati ai sensi della legge quadro nr. 447 del Per quanto concerne le verifiche eseguite su 26.10.1995 che ha istituito la figura del tecnico incarico del Gruppo nel 2015 le risultanze dei rilievi competente in acustica e ne ha definito i requisiti eseguiti hanno sempre confermato il rispetto dei per il riconoscimento da parte delle Regioni.Le limiti di legge. rilevazioni prevedono verifiche in fascia diurna e notturna, ad impianti sia in esercizio che fermi, 20 Tali verifiche preventive considerano anche altri aspetti ambientali e di sicurezza quali emissioni idriche, emissioni in atmosfera, la possibile generazione di nuovi tipi di rifiuti, la contaminazione del suolo e del sottosuolo, le risorse idriche in gioco, i fabbisogni energetici, l’esigenza di approvvigionamento di nuove o diverse materie prime, gli aspetti di sicurezza e salute e non di meno quelli gestionali. non in contraddittorio concordato. all’interno dell’area dell’insediamento e sulle fasce di confine esterne per monitorare il rispetto dei valori di emissione e di immissione ed il rispetto dei valori limite diversificati secondo le diverse classi acustiche assegnate alle differenti zone o discendenti dai Piani di zonizzazione acustica rilasciati dai Comuni di appartenenza. 188 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 189 Le sostanze pericolose Nel composito processo di fabbricazione della Sostanzialmente consiste in una rivisitazione di del Regolamento REACH, che riporta un elenco quelle che poi possono generare le note e gravi carta, ma anche degli elementi di sicurezza, oltre 40 normative europee precedentemente di sostanze noto anche come "Candidate List" patologie conseguenti dalla loro esposizione, sussistono casi, seppure limitati, ove si rende in vigore, pressoché tutte abrogate dallo stesso pubblicato a cura dell’ECHA (Agenzia Europea inalazione ed ingestione, e potere così dare forma necessario l'uso di sostanze classificate come regolamento, che ha ampliato il campo di per le sostanze chimiche ) ed aggiornato con ai successivi interventi correttivi laddove dovesse pericolose per la salute o nocive per l’ambiente per applicazione dalle sole procedure di produzione di integrazioni periodiche, che riporta le sostanze prospettarsi una criticità anche solo potenziale. il semplice motivo che sul mercato non sono ancora sostanze chimiche anche alla loro importazione ed identificate come "Substances of Very High Concern" I controlli condotti nel 2015 presso i siti del disponibili prodotti alternativi. al loro uso ed impiego. In ogni caso, se utilizzate nel rispetto delle Scopo del REACH è quello di istituire un (SVHC) ovvero quelle che hanno effetti seri, ed in Gruppo con presenza residuale di amianto hanno alcuni casi, irreversibili sull’uomo e sull’ambiente, evidenziato una situazione di assenza di fibre necessarie regole di prevenzione, non determinano sistema unico di registrazione22 e di valutazione, e né tra quelli ricompresi nell’allegato XVII dello aero- ed idro-disperse in conformità ai predicati criticità e possono essere impiegate in tutta se necessario, di autorizzazione delle sostanze stesso regolamento elencante le restrizioni in normativi applicabili. sicurezza. Ed in tal senso l’Azienda promuove e chimiche "esistenti", ovvero quelle introdotte sul materia di fabbricazione, immissione sul mercato prevede tutta una serie di azioni impiantistiche, mercato prima del settembre 1981, e "nuove" intese ed uso di talune sostanze, preparati e articoli sempre quella della rimozione e della bonifica operative e gestionali al fine di ridurre, se non come immesse sul mercato dopo il settembre 1981, pericolosi. Queste sono sostanze non soggette completa di tali materiali. In tal senso, il 2015 è stato azzerare, il livello dei rischi ambientali e di salute al fine di assicurare un maggiore livello di protezione ad autorizzazione preventiva, ma gli importatori, i un anno in cui si sono realizzati numerosi interventi derivanti dal loro impiego. della salute umana e dell'ambiente. distributori e gli utilizzatori sono comunque soggetti pressoché presso quasi tutte le unità interessate alle restrizioni ivi elencate. da presenza residuale di amianto nel Gruppo con Nelle sue applicazioni industriali, oltre ad I principi ispiratori del Regolamento REACH sono Trattando di sostanze pericolose, una particolare Tuttavia, è ovvio, la soluzione migliore rimane un importante impegno economico ammontante iniziative di natura organizzativa e strutturale, la definizione di un unico sistema di raggruppamento l'azienda, ove tecnicamente possibile e giustificato per tutte le sostanze chimiche nuove e quelle attenzione va dedicata ai manufatti realizzati a diverse centinaia di migliaia di Euro, rendendo ai fini della prevenzione, impiega sistemi a circuito esistenti indipendentemente dal fatto che queste prima degli anni ’90 e che possono ancora così possibile una massiccia azione di bonifica. Tra chiuso per evitare contatti, diretti od indiretti, delle possano risultare pericolose o no, tossiche, ragionevolmente riscontrare la presenza di amianto. i risultati più significativi nell’anno si ricorda la sostanze con l’operatore e contestualmente per cancerogene, mutagene, ecc. ma, purtroppo, anche Si pensi, ad esempio, a vecchie caldaie termiche, rimozione e bonifica delle ultime presenze residuali inibire eventuali sversi o dispersioni sul terreno trasferire le responsabilità dei controlli, gli oneri alle coibentazioni di tubazioni per il vapore o per di amianto presso gli stabilimenti di Pioraco (MC) e e suolo. ed i costi delle prove dalle autorità alle imprese. l’aerazione, alle guarnizioni di caldaia, ai pavimenti di Arco (TN), ora anch’essi completamente esenti Contestualmente il Gruppo sta applicando anche vinilici, alle coperture, ai sottotetti, ai vecchi da tale materiale, un ulteriore e sostanzioso passo quanto stabilito dal Regolamento europeo nr. rivestimenti antincendio applicati a spruzzo, ecc.. Tuttavia, rifacendosi ad un attualissimo assioma: "nessuna macchina ed impianto sono sicuri nelle mani di un lavoratore imprudente", la parte 1272/2008/CE e ss.mm., in stretta interconnessione Su questo fronte Fedrigoni, fin da quando la in avanti nella progressiva bonifica di vecchie coperture presso lo stabilimento di Castelraimondo impiantistica si accompagna anche ad un esteso con il REACH, in vigore nell’Unione Europea pericolosità di tale materiale si è pienamente (MC), la rimozione di una copertura di ampia e costante processo di informazione, formazione dal 20.01.2009, noto anche con l’acronimo CLP palesata, sta portando avanti presso i propri siti superficie presso lo stabilimento di Verona e, ed addestramento nei confronti di tutti quei (Classification, Labelling and Packaging), che norma una progressiva azione di bonifica, accompagnata soprattutto, un massiccio intervento presso la ex dipendenti che operano con tali sostanze la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio da un costante monitoraggio strumentale periodico, sede industriale di Fabriano (AN), che ha portato includendo anche una parte cospicua alla gestione delle sostanze e delle miscele chimiche, basandosi appoggiandosi a ditte abilitate, su tutte le matrici alla rimozione di circa la metà dell’amianto ancora delle emergenze. sul Sistema mondiale armonizzato dell’ONU (GHS), restanti, sia compatte che potenzialmente friabili, presente, con in programma per il 2016 l’ultimazione per assicurarsi che non sussistano situazioni con degli interventi. I preparati e le miscele chimiche in uso sono imponendo agli utilizzatori di sostanze chimiche tutti disciplinati dal Regolamento Europeo nr. la conoscenza della loro nuova classificazione ed 1907/2006 del 18.12.2006 e ss.mm. più noto con etichettatura per essere in grado di valutare e l'acronimo R.E.A.CH.21 in vigore nell’Unione Europea controllare il rischio chimico in azienda e dal 01.06.2007 riguardante la registrazione, la l’eventuale pericolosità di miscele o articoli immessi valutazione, l’autorizzazione e la restrizione sul mercato. delle sostanze chimiche ai fini della loro Si sottolinea che Fedrigoni nella produzione immissione sul mercato dell’Unione Europea ed delle sue carte non impiega alcuna sostanza o i successivi impieghi. preparato né tra quelli inclusi nell’allegato XIV 21 REACH: Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals. 22 Attività documentale per singola sostanza con costi a carico del soggetto obbligato, e non più dell’Autorità, che prevede la stesura di un dossier tossicologico, la sua registrazione ed approvazione presso l’Autorità con conseguente emissione di una nuova scheda di sicurezza, di un rapporto di valutazione del rischio chimico in relazione all’ambiente di lavoro specifico dove verrà impiegata ed una sua valutazione di impatto ambientale. presenza di fibre né aerodisperse né idrodisperse, 190 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 191 Il suolo Il suolo non è una componente ambientale di indagini geognostiche finalizzata a fornire una direttamente funzionale all'industria cartaria, ma fotografia dello stato attuale e pregresso della essendo la matrice fisica su cui si svolgono le sue qualità del suolo e delle acque sotterranee presso attività manifatturiere può diventare un soggetto un impianto esistente. passivo in occasione di possibili criticità legate alla La Relazione di Screening, obbligatoria nel caso scorretta movimentazione, allo stoccaggio non in cui l'attività comporti l'utilizzo, la produzione o protetto ed alla dispersione di materiali liquidi, lo scarico di sostanze pericolose, se riesce invece solidi e di condensa con danni imponderabili per il a dimostrare attraverso una verifica strutturata sottosuolo e per le falde acquifere. condotta secondo una metodologia oggettiva che Le direttrici preventive su cui muoversi sono il sito nel tempo, fin dalla sua prima installazione, fondamentalmente due: quella impiantistica e non ha prodotto impatti ambientali negativi sul quella gestionale. suolo, sottosuolo e sulle acque sotterranee, esclude Per la prima, gli stabilimenti Fedrigoni nelle zone di stoccaggio di sostanze e prodotti liquidi o comunque dispersibili sul terreno, l’obbligo di presentazione dell’accennata Relazione di Riferimento. Non di meno, la valutazione positiva da parte indipendentemente dalla loro classificazione come dell’Autorità preposta sulla Relazione di Screening pericolosi o no, sono dotati di appositi bacini di preliminare, ha valore formale e sostanziale di contenimento e le aree di ubicazione risultano riconoscimento del buon stato di salute attuale, impermeabilizzate per prevenire anche il solo considerato anche il pregresso, del suolo contatto diretto con il suolo. escludendo quindi la necessità di interventi di Per la seconda si provvede attraverso procedure ed istruzioni operative e gestionali risanamento o di bonifica. A verifica ultimata, tutti gli stabilimenti che passando attraverso diversi momenti formativi e di l’hanno presentata hanno ricevuta approvazione addestramento specifici. dall’Autorità trovandosi così anche nella condizione Nel corso del 2015 gli stabilimenti titolari di Autorizzazione Integrata Ambientale di Arco (TN), di non rientrare nell’obbligo conseguente di stesura della Relazione di Riferimento. Fabriano (AN), Pioraco (MC) e Varone dii Riva Per gli stabilimenti di Bollate (MI) e di Verona del Garda (TN) hanno provveduto su richiesta si è invece ancora in attesa di formale richiesta di formale delle rispettive Autorità competenti a presentazione, come da previsione normativa, da produrre la così detta Relazione di Screening a parte delle rispettive Autorità competenti. verifica preliminare dell’eventuale assoggettabilità Ad ulteriore tutela del suolo, in base a normative all’obbligo di stesura della successiva Relazione regionali, gli stabilimenti di Verona e di Bollate (MI) di Riferimento di cui agli artt. 29-ter /Comma 1 – dal 2012 risultano dotati anche di appositi impianti di lettera m) e 29-sexies /Commi 9-quinquies – lettera trattamento delle acque di prima pioggia, confluenti a) del DLGS 152/06 e ss.mm., che sostanzialmente dai dilavamenti dei piazzali e delle vie interne. non è altro che la rendicontazione di una attività A come ACQUA L'acqua è una risorsa preziosa e il Gruppo si impegna costantemente affinché l'utilizzo e la salvaguardia siano ogni anno migliori del precedente. 192 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 193 Le prestazioni nel comparto del converting Le materie prime ed ausiliare Oltre alla carta, impiegata come frontale o supporto, nei processi industriali del Converting è previsto • significativo risparmio energetico. Oggi, l’impiego di solventi è circoscritto alle Invece andando a considerare l’energia 2003/87/CE e ss.mm. (Direttiva Emission Trading) di termica, indispensabile per garantire la fase di cui si è esposto precedentemente in relazione alla produzione cartaria del Gruppo. l’impiego di adesivi in emulsione acquosa, di siliconi sole operazioni di lavaggio e di pulizia dei cicli in polimerizzazione dei prodotti, a differenza di quella con i loro additivi (polisilossani) e di solventi. occasione dei cambi produzioni ed i liquami residuali elettrica, questa viene generata in via autonoma Le azioni sopra richiamate, tenuto di tali attività non vengono rilasciati direttamente in da impianti di potenza nominale medio–bassa, doverosamente conto di un produzione processo, ma di supporto nelle operazioni di pulizia canalizzazioni idriche, ma vengono raccolti in appositi alimentati a gas naturale/metano, il cui apporto, praticamente raddoppiata negli ultimi dieci anni dei cicli ai cambi produzione per cui non possono contenitori per essere poi smaltiti all’esterno presso vista la ridotta dimensione, in termini di emissioni (+99%) hanno potuto determinare nel tempo un risultare presenti nel prodotto finito. gestori autorizzati sotto la codifica di rifiuti speciali. di CO2 è significativamente esiguo, tanto è che il mantenimento pressoché costante del consumo settore, a differenza di quello cartario, non rientra energetico specifico per tonnellata prodotto con un tra i soggetti obbligati ai previsti della Direttiva nr. variazione minima del +2%. Quest’ultimi però solo come materiali non di Ciò premesso, vista l’esiguità di materie prime in questo processo rispetto al numero impiegato nella Le risorse energetiche produzione della carta, anche l’impatto ambientale che ne deriva è decisamente più ridotto e si Anche nel Converting l’energia, sia elettrica determina fondamentalmente: che termica, gioca un ruolo determinante nella • dalla scelta di supporti cartacei selezionati ed conduzione dei processi produttivi e purtroppo, le approvvigionati da fornitori che impiegano materie unità aziendali di questo settore, non essendo dotate prime eco-compatibili; di impianti di auto-generazione di energia elettrica, • dall’utilizzo esclusivo del sistema di siliconatura "solventless" che assicura l’assenza di solventi; • dal trattamento dei reflui residui da attività di lavaggio dei cicli; debbono necessariamente rivolgersi al mercato esterno dell’energia le cui prestazioni ambientali non strumento disponibile per il miglioramento delle prestazione ambientali energetiche resta quello • dalle emissioni in atmosfera, quantunque ridotte. di investire ed operare da una parte privilegiando Certamente il contributo maggiore alla riduzione l’adozione di impianti ad alta efficienza energetica dell’impatto ambientale, ma anche per la prevenzione e dall’altra attuando politiche gestionali tese alla della sicurezza e salute, deriva dal processo di riduzione dei consumi attraverso una serie oculata siliconatura in assenza di solventi che comporta; di azioni migliorative che vanno dalla progettazione • miglioramento delle condizioni ambientali e sanitarie e realizzazione degli impianti e del prodotto, ad una chimico per gli operatori; • affrancamento da tutta una serie di problematiche connesse al rilascio in atmosfera della parte Produzione lorda (Tons) Consumo specifico energia elettrica + termica (GJ / Ton carta lorda prodotta) 110.000 ai principi di sostenibilità adottati dal Gruppo, l’unico • dai consumi energetici; dei luoghi di lavoro; Ottimizzazione consumi energetici totali sono direttamente governabili. Pertanto, in coerenza • dalla produzione di rifiuti; • eliminazione di una significativa fonte di rischio Fig. 17 100.000 0,80 0,70 90.000 0,60 80.000 0,50 programmazione consequenziale della produzione, alla realizzazione di contesti lavorativi che 0,40 70.000 permettano di consumare meno energia a parità di 0,30 resa quantitativa del prodotto. 60.000 0,20 residuale di solvente, seppure operando con sistemi di abbattimento come i post-combustori; 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 0,52 0,52 0,56 0,54 0,53 0,53 0,50 0,50 68.578 74.969 76.751 82.669 91.414 94.466 101.605 106.130 194 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 195 Le risorse idriche: le acque fresche Le emissioni in atmosfera e le acque di processo Da quando, nel 1995, sono state introdotte in acqueo e CO2. Poi nel tempo, andando sempre più Nel settore converting l'acqua fresca non ha quella Dall’altra, il consumo d’acqua fresca per i azienda le tecnologie "solventless", le emissioni in a migliorare i rapporti di combustione, attuando funzione essenziale che ha invece nella produzione lavaggi a fine ciclo, per quanto si tenti di ridurlo atmosfera delle sostanze organiche volatili, note una costante manutenzione ed intervenendo con della carta, venendo impiegata esclusivamente per: è necessariamente condizionato dall’esigenza di anche con l’acronimo S.O.V., si sono praticamente migliorie tecniche man mano che negli anni si sono • il lavaggio dei cicli; potere ripartire con un circuito estremamente annullate. Da allora l’unico fattore del processo rese disponibili nell’ultimo decennio, a produzione • l’alimentazione dei circuiti di raffreddamento pulito per non determinare non conformità che determina emissioni in atmosfera significative raddoppiata, la riduzione delle emissioni di CO2, e di condizionamento; consegue dalla produzione interna di energia espressa come carico specifico per tonnellata di • la produzione di vapore. Considerando poi che oggi, come d’altro canto termica e, visto che l’unico combustibile impiegato prodotto, si è più che dimezzata (–51%). Tuttavia ciò non toglie che non si presti altrettanta ormai da qualche anno, le dinamiche di mercato attenzione come nel settore carta per ottimizzare impongono sempre più numerosi cambi produzioni il suo consumo pur tenendo conto dei limiti tecnologi a fronte di ordini sempre più frammentati, ben si che in questo caso derivano dal tipo di intuisce come sia davvero difficile potere processo manifatturiero. intervenire sui consumi d’acqua in occasione dei è il gas metano, si rilascia solamente vapore Sul fronte dell’alimentazione dei circuiti di raffreddamento e di condizionamento e dei consumi Fig.18 Riduzione dell'emissione di CO2 Produzione lorda (Tons) 100 90 100.000 80 80.000 70 70.000 60 60.000 50 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 87,9 72,6 71,0 62,1 58,5 51,1 47,5 45,0 68.578 74.969 76.751 82.669 91.414 94.466 101.605 106.130 Si può certamente ricorrere ad una pianificazione della produzione sempre più coerente ridottissimi per ridurne i consumi, dal momento e consequenziale, ma certe logiche del mercato non che la quantità di acqua necessaria è funzione del aiutano certamente questo tipo di impostazione. Tutto ciò premesso, considerando una pressoché sempre la stessa, non può variare. produzione raddoppiata nell’ultimo decennio e Gli unici fattori su cui si può intervenire, e lo si la sempre più significativa crescita del numero fa ove tecnicamente possibile, sono procedere dei cambi di produzione, nello stesso periodo il con una maggiore chiusura dei cicli delle acque di consumo specifico di acqua fresca per tonnellata di raffreddamento e di condizionamento oppure agendo prodotto è comunque salito solo del +18%. sulle temperature soglia di scarico, ma nulla di più. 90.000 lavaggi dei cicli. per la produzione di vapore esistono margini dimensionamento dell’impianto e quindi rimane Emissione specifica CO2 (kg CO2 / Ton carta lorda prodotta) d’ordine qualitativo sul lotto produttivo entrante. 196 Fig. 19 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 197 Andamento consumi idrici Produzione lorda (Tons) I rifiuti ed il suolo Consumo specifico acqua fresca (m3 H20 fresca / Ton carta lorda prodotta) 100.000 90.000 12 11 80.000 10 70.000 9 Il processo di depurazione delle acque reflue nel La produzione di rifiuti, e le problematiche settore Converting, considerate le quantità ridotte associate, è del tutto simile a quella propria degli e la loro qualità, non giustifica la dotazione di un stabilimenti del settore carta, fatto salvo che nel impianto di depurazione. Risulta economicamente Converting, non avendo in dotazione impianti di più vantaggioso conferire tali reflui, una volta depurazione acque non si producono fanghi stabilizzati con cloruro ferrico, all’esterno presso di risulta. gestori autorizzati al loro trattamento. Come presso tutte le unità del gruppo, si Mentre nel caso particolare dello stabilimento di incoraggiano quanto più possibile le forme di Arconvert SpA, vista la contiguità con la cartiera recupero per gli imballaggi, il ferro, il legno, la di Arco (TN), le acque vengono convogliate al plastica, la carta, ecc., si è impegnati nel fare depuratore chimico-fisico e biologico di questo crescere sempre più la sensibilità del personale stabilimento, condividendone però la responsabilità verso una capillare raccolta differenziata interna ai fini della conformità legale allo scarico. e si agisce nei confronti dei fornitori verso un concreto impegno nel ridurre l’impiego di imballaggi 8 60.000 nelle loro forniture. Nel caso dei pochi rifiuti classificati come 7 pericolosi (soluzioni di lavaggio con solventi, oli esausti, stracci imbevuti d’olio minerale e/o lubrificante, tubi al neon, batterie, ecc.) la raccolta 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 8,8 8,2 9,9 10,1 11,0 11,6 12,7 11,2 68.578 74.969 76.751 82.669 91.414 94.466 101.605 106.130 e lo stoccaggio prima del loro conferimento esterno, viene fatta esclusivamente in aree appositamente dedicate impermeabilizzate ed attrezzate con adeguate protezioni di contenimento a prevenzione di possibili sversi o dispersioni a danno del suolo. Anche nel 2015, grazie alla singole azioni sopra richiamate, si è riconfermata la tendenza alla diminuzione nella generazione seppure a fronte di una produzione pressoché raddoppiata in 10 anni, tanto è che in termini di carico specifico dei rifiuti prodotti per tonnellata di prodotto sullo stesso arco temporale il valore è sceso del 43%. 198 Fig. 20 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 199 Diminuzione complessiva della produzione di rifiuti Produzione lorda (Tons) Carico Specifico produzione rifiuti (kg rifiuti / Ton carta lorda prodotta) 100.000 90.000 80.000 120 100 70.000 80 60.000 60 40 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 87,4 72,8 75,3 62,7 58,8 63,6 64,7 59,6 68.578 74.969 76.751 82.669 91.414 94.466 101.605 106.130 F come FORESTA Il 70% delle cellulose che utilizziamo è certificato CoC-FSC (Forest Stewardship Council), il rimanente è classificato come CW-FSC (Controlled Wood). Nelle nostre ricette entrano anche fibre a crescita annuale (cotone, lino, canapa, bambù) e maceri selezionati e certificati. 200 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 201 Le prestazioni di sicurezza e di salute sui luoghi di lavoro Premessa Anno dopo anno fare sicurezza e tutelare la ogni lavoratore. Pensare che possa dipendere solo salute sui luoghi di lavoro è divenuto sempre dal lavoro e dall’impegno di pochi addetti, sarebbe più complesso ed oneroso, non tanto in termini l’errore più grande. d’impegno da parte dell’azienda che, per sua stessa missione e politica, è da sempre impegnata della sicurezza e della salute in azienda a 360° secondo tale impostazione non è cosa facile, vista concreti l’enunciato dell’art. 2087 del Codice Civile: sovrapposizione di funzioni, prima fonte naturali per il Gruppo: • prevenire e ridurre il numero d’incidenti sul lavoro, della deresponsabilizzazione; sia in termini di frequenza che in termini di gravità; • rispettare gli standard tecnici, normativi e di • abbassare i costi passivi per la così detta "non legge previsti per le attrezzature, gli impianti, le sicurezza" con un benefico non solo per la Società da una parte la complessità dei processi, la loro macchine, i luoghi di lavoro, gli agenti chimici, fisici ma anche per le istituzioni a cui sono demandati diversificazione, i differenti requisiti di prodotto, e biologici; i costi collettivi quali il SSN, i premi assicurativi dell'impresa le misure che, secondo la ecc. e dall’altra il perdurare di una sensibilità particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, ancora non eccessivamente sviluppata verso sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la tali tematiche. Sebbene con il tempo vi siano personalità morale dei prestatori di lavoro" segni di miglioramento, presso molti soggetti ma piuttosto a fronte di un contesto normativo dell’organizzazione aziendale perdura ancora una e legislativo sempre in crescita, spesso anche scarsa cultura individuale della sicurezza. E questo in modo disorganico, che sta spostando certamente non aiuta a fare prevenzione. innegabilmente l’impegno degli operatori del settore gestionali sopra accennati pone come obiettivi responsabilità a tutela di qualsiasi interferenza o Certo rimane il fatto che approcciare la gestione a promuovere la prevenzione, traducendo in atti "L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio • essere sempre chiara sui ruoli e sulle • eseguire ed aggiornare la valutazione dei rischi 23 adottando poi le misure di protezione individuate; • attuare audit interni periodici per controllare l’applicazione e l’effettiva efficacia delle procedure che la Società ha adottate ai fini della prevenzione. Tutte queste azioni ed attività condotte da decenni, ben prima che entrasse in vigore nel Constatato questo, per l’Azienda il primo 1994 il DLGS nr. 626 poi abrogato e sostituito nel INAIL, le indennità di invalidità, ecc.; • assicurare la conformità ai requisiti di legge in modo il più possibile puntuale e congruo; Coinvolgere in prima persona le diverse funzioni, determinando e richiamando le singole responsabilità ai fini della sicurezza; •m igliorare l’ambiente di lavoro anche da un punto di vista organizzativo; verso aspetti formali, documentali e burocratici obiettivo continua ad essere quello di fare 2008 dall’attuale Testo Unico per la Sicurezza e che poco hanno a che vedere con il "fare sicurezza" crescere la sensibilità del singolo per ingenerare la la Salute sui Luoghi di Lavoro (DLGS nr. 81/08 e nell’impresa, poiché si distolgono così importanti necessaria tensione ed attenzione sui temi ss.mm.) hanno permesso di ottenere globalmente i rapporti con le rappresentanze sindacali, in risorse che potrebbero altrimenti essere sfruttate di sicurezza. nel tempo buoni risultati e di rendere l’Azienda particolare quelle delegate alla sicurezza (RLS); in azioni di concreta prevenzione sul campo, nel Le modalità con cui Fedrigoni esperisce con reale contesto produttivo ed a fianco dei lavoratori. costanza tale impegno sono: Purtroppo oggi la sicurezza si fa in ufficio e non • coinvolgere e sensibilizzare con azioni di in reparto. Comunque, Fedrigoni cerca di coniugare quanto più possibile le aspettative di sicurezza dei propri lavoratori con tale scenario non eludibile, approcciando la prevenzione in forma trasversale tutti i suoi lavoratori anche con l’obiettivo di giungere sempre a soluzioni condivise nelle scelte in tema di prevenzione e protezione; • gestire gli aspetti operativi, organizzativi e gestionali sul lavoro ispirandosi non solo alle leggi, il coordinamento tra i diversi soggetti aziendali, ma anche ai principi delle buone prassi; mediando al meglio tutta una serie di esigenze • creare le corrette condizioni ambientali e microclimatiche sui luoghi di lavoro per migliorare impiantistici, ingegneristici, normativi, ecc., convinta non solo la sicurezza ma anche il benessere psico- che la prestazione di sicurezza e salute non può fisico dei lavoratori; che essere il risultato derivante dal contributo di poi mantenere la certificazione in conformità allo informazione, di formazione e di addestramento con l’intento di massimizzare l’interazione ed e requisiti gestionali, organizzativi, sanitari, pressoché già pronta a conseguire nel 2006 e 23 In tema di valutazione dei rischi, nel 2015 l’organizzazione di Fedrigoni, nell’ambito del progetto del Ministero della Salute "Insieme per la prevenzione e gestione dello stress lavoro correlato" è stata scelta tra un campione di 1000 aziende italiane per essere sottoposta da parte della ASL, in collaborazione con INAIL, a verifica ispettiva per accertare la correttezza metodologica e la consistenza ed efficacia della valutazione eseguita sul rischio derivante dallo stress lavoro correlato, (nds: da intendersi qui come percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste dell'ambiente lavorativo eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste) vedendosi riconosciuta sia la piena conformità alle norme legislative che governano tale obbligo che la congruità della valutazione eseguita. 24 Il DLGS nr. 231 del 08.06.2001 e ss.mm. entrato in vigore il 04.07.2001, è stato promulgato per regolamentare la disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’art. 11 della legge n. 300 del 29.09.2000, introducendo nel nostro ordinamento, in subordine a particolari condizioni, la responsabilità per alcuni reati dolosi e colposi anche a carico di società ed enti, integrando le sanzioni penali già previste fino ad allora solo in capo alla persona fisica che realizzava materialmente uno o più dei fatti illeciti ricompresi tra quelli previsti da questo Decreto Legislativo. • a umentare la sensibilità e le motivazioni del personale, ottimizzando allo stesso tempo anche • a ccrescere la professionalità, la motivazione e l’attenzione sul tema sicurezza dei dipendenti standard internazionale BSI OHSAS 18001 (sistema tramite precise attività di formazione, istruzione di gestione per la sicurezza e salute sui luoghi di ed addestramento; lavoro) grazie a modelli gestionali e buone pratiche • potenziare l’immagine esterna presso le parti per la sicurezza già di fatto implementati da tempo. terze, in termini di credibilità e di affidabilità; Sistema gestionale questo poi integrato ed ulteriormente supportato anche dall’adozione di un Modello Organizzativo ai sensi del DLGS nr. 231 del 08.06.2001 e ss.mm.24 quantunque, ricordiamolo, • g arantire la trasparenza nei confronti delle Autorità di controllo e degli Organi di vigilanza; •e levare i fattori di competitività dal momento che ormai è un dato indiscusso che le valutazioni quest’ultimo non risulti atto cogente. relative alla gestione ed alla prestazione di In sintesi, l’attuazione delle azioni e degli strumenti sicurezza dell’Azienda risultano anche indicatori della sua stabilità e della sua competitività, allo stesso modo di quanto sta accadendo sotto il profilo ambientale e sociale. 202 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 203 L’analisi statistica degli infortuni e la valutazione delle cause Tab. 09 Indicatori infortunistici L’analisi statistica degli infortuni DM – Durata Media Rappresenta il numero di giornate numero giorni di inabilità al lavoro riconosciuti da INAIL sul periodo numero infortuni sul periodo Prima di esporre i valori delle prestazioni di Tra l’altro, l’ordinamento italiano prevede che nella lavorative totali perse per infortuni sicurezza del Gruppo, anche per chiarezza di casistica e nella contabilità degli infortuni rientrino sul periodo lavorativo in un lettura dei passi successivi, si riporta la definizione anche i così detti "in itinere" , nella fattispecie determinato intervallo di tempo di "infortunio sul lavoro" secondo le uniche due fonti quelli che possono accadere nel percorso di normative che lo delineano esplicitamente: trasferimento dalla dimora abituale al luogo di IF – Indice di Frequenza numero giorni di infortuni sul periodo di x 1.000.000 lavoro, e viceversa, oppure da un luogo di lavoro ad Valuta, in un intervallo di tempo totale ore lavorate (operai + impiegati) sul periodo dannoso che incide sulla capacità lavorativa del un altro luogo di lavoro, quando il lavoratore presti definito, la frequenza del fenomeno lavoratore ed è cagionato da una causa violenta servizio alle dipendenze di più datori di lavoro. • legge nr. 1124 del 30.06.1965: qualsiasi evento in occasione di lavoro. • norma UNI 7249 punto nr. 2.1.2.: evento lesivo 25 verifica ogni milione di ore lavorate È chiaro a questo punto che anche i dati statistici che illustrano l’andamento infortunistico, avvenuto per causa violenta, in occasione di difficilmente sono rappresentativi della reale lavoro, da cui sia derivata la morte od un’inabilità prestazione di sicurezza dal momento che su permanente al lavoro assoluta o parziale ovvero molti infortuni, attraverso la figura del Datore di un’inabilità temporanea assoluta per un tempo Lavoro, l’impresa non ha alcun potere d’incidere maggiore della rimanente parte della giornata o d’intervenire con le necessarie azioni di o del turno nel quale si è verificato. prevenzione, seppure il sistema gliene attribuisca A ben leggere, in ambedue le definizioni si la responsabilità, almeno per quanto compete stigmatizza quello che distingue una malattia da la loro gestione. Ed anche in simili circostanze, un infortunio. Quest’ultimo per essere tale deve ricordiamolo, si determina un costo per l’impresa, trovare origine in una "causa violenta" stante che ma anche per la collettività. questa si verifichi "in occasione di lavoro". infortunistico collettivo che si IG – Indice di Gravità Individua l’intensità di un fenomeno numero giorni di inabilità al lavoro sul periodo x 1.000 totale ore lavorate (operai + impiegati) sul periodo infortunistico e rappresenta il numero totale degli infortuni ogni 1.000 ore lavorate Alla luce di tali considerazioni, si è convinti che NOTE PER IL CALCOLO •C on periodo si intende un mese od un anno; • Nei calcoli si devono considerare solo gli infortuni che abbiano una diagnosi riconosciuta INAIL > 3 gg; • Per ore totali lavorate si devono considerare quelle esercitate da tutti lavoratori soggetti all’obbligo assicurativo (operai ed impiegati); • Nel caso specifico della determinazione dell’indice di gravità (IG) si debbono considerare anche i giorni di prosecuzione di infortunio (si tratta del caso in cui sia necessario prolungare l’assenza per infortunio rispetto alla diagnosi di inabilità fino a quel momento rilasciata) ed analogamente i giorni di assenza per ricaduta (si intende la riacutizzazione della sintomatologia conseguente alla lesione infortunistica, non collegata all’intervento di una nuova causa e presuppone, sempre, la ripresa dell’attività lavorativa da parte dell’assicurato, anche solo per qualche ora). In base alle indicazioni fornite sia da INAIL che dalla Questi non sono assoggettati ad obbligo di per avere una visione d’assieme dell’andamento norma UNI nr. 7249, nella rendicontazione statistica registrazione e comunicazione ad INAIL ma sono noto che qualsiasi evento lesivo o che evidenzi infortunistico il quanto più possibile aderente devono essere inseriti anche gli infortuni in itinere, da intendersi come qualsiasi evento, accaduto patologie di qualsiasi natura e che veda coinvolto un alla realtà, rimane l’analisi statistica come unico le riprese e le ricadute d’infortunio. in occasione di lavoro, od in circostanze ad esso All’atto pratico però, poi così non è. Infatti è lavoratore in un luogo di lavoro, seppure in assenza strumento in grado di fornire su periodi più o meno dei due presupposti (causa violenta ed in occasione lunghi, indicazioni e valori che compensano in a cadenza mensile applicando le formule previste un danno alla salute o la morte ma che, pur di lavoro), porta sempre in prima battuta ad una termini matematici scostamenti anomali. dalla norma UNI 7249 rientra anche l’andamento avendone il potenziale, non ha prodotto tali effetti. denuncia d’infortunio, innescando poi il meccanismo Tuttavia anche nella rappresentazione statistica, di denuncia obbligatoria da parte del Datore di per renderla condivisibile e confrontabile, è Lavoro ad INAIL. necessario adottare algoritmi riconosciuti, condivisi Quest’approccio generalistico da parte dei pronti soccorso degli ospedali e, più in generale, Tra i dati che Fedrigoni tiene sotto monitoraggio dei così detti mancati infortuni (near miss) la cui rilevazione è ritenuta essenziale per la prevenzione. e normati. Il riferimento normativo a livello nazionale del Sistema Sanitario Nazionale, sebbene poi INAIL condiviso da INAIL, dalle principali istituzioni proceda alle dovute verifiche, porta comunque operanti in ambito preventivo e dalle imprese, spesso a fare oscillare in modo non corretto gli Fedrigoni inclusa, è la norma UNI nr. 7249. Tra indici di prestazione infortunistica delle imprese e i diversi indicatori esposti nella norma tre sono conseguentemente i corrispondenti tassi pagati quelli più significativi a rappresentare l’andamento ad INAIL. infortunistico (tabella 09). 25 Nota giuridica per la classificazione degli infortuni: non sono inquadrabili nella categoria dell'infortunio in itinere e vanno perciò qualificati e trattati come infortuni in attualità di lavoro, gli eventi che, pur essendo conseguenza del rischio della strada, accadono nell'arco spaziale e temporale della prestazione lavorativa in collegamento, diretto o indiretto, con l'esercizio della prestazione stessa. correlate, che avrebbe potuto causare un infortunio, 204 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 205 La valutazione delle cause degli infortuni I valori delle prestazioni Raccogliere i dati statistici per la sicurezza è A differenza delle prestazioni ambientali esposte Riportando i medesimi valori diagrammati in importante per fornire il polso della situazione ai in forma distinta tra il settore carta e quello del grafico abbiamo: fini della prevenzione, ma ancor più lo è un’analisi converting, nel caso della sicurezza e salute dettagliata delle cause e delle circostanze in cui è sui luoghi di lavoro non sussistono differenze di accaduto ogni infortunio, compresi anche contesto che possano giustificare una trattazione quelli mancati. separata del momento che le problematiche e le Quindi per intervenire con le dovute azioni Fig.21 componenti su cui si basa il sistema di prevenzione correttive per ogni infortunio, anche quello più lieve, e protezione sono identiche. si procede sempre con una dettagliata indagine Durata media infortuni Ore lavorate totali Durata media infortunio (nr. giorni inabilità al lavoro / infortunio) Pertanto andando ad illustrare l’andamento secondo procedure normate interne che si articola infortunistico del Gruppo considerando in modo su 4 passaggi: omogeneo le prestazioni di tutte le unità si registra • raccolta dati ed elementi oggettivi e serve per il seguente andamento. La prestazione globale del 2.900.000 32,0 descrivere le condizioni, il contesto e le evidenze Gruppo negli ultimi 12 anni espressa attraverso i dell’accaduto; principali indicatori è delineabile come da tabella 10. 2.800.000 30,0 • analisi del contesto dell’evento per ricostruire le modalità effettive di accadimento, possibilmente 28,0 2.700.000 anche in collaborazione con il soggetto che ha subito l’infortunio o che ne ha evitato le 26,0 conseguenze in caso di near miss; 2.600.000 • individuazione delle cause, indispensabile per 24,0 definire e pianificare le azioni correttive di 22,0 prevenzione che si dovranno individuare; 2.500.000 • definizione delle azioni di prevenzione 20,0 (e successiva attuazione). 2008 Tab. 10 Prestazione totale Gruppo (Cartiere + Converting + Prodotti tecnici) INDICATORE 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 VAR.% 2015 v/s 2003 Numero totale infortuni DM – D urata Media IF – Indice di Frequenza IG – Indice di Gravità 187 189 182 181 193 183 133 166 128 108 114 101 98 –48 20,7 20,5 19,9 19,9 20,8 19,9 21,1 27,6 27,4 33,5 33,8 23,3 23,4 +13 74,6 73,0 70,2 64,7 69,4 65,8 48,7 60,3 45,9 37,6 40,5 35,1 34,8 –53 1,55 1,50 1,40 1,29 1,45 1,31 1,02 1,67 1,26 1,26 1,37 0,82 0,81 –48 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 19,9 21,1 27,6 27,4 31,1 33,8 23,8 23,4 2.781.934 2.733.235 2.752.388 2.785.989 2.869.329 2.816.324 2.880.011 2.819.815 206 Fig. 22 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 Indice di frequenza Ore lavorate totali Fig. 23 Indice di gravità infortuni Ore lavorate totali Indice di frequenza infortuni (nr. infortuni /ore lavorate) 207 Indice di gravitá infortuni (nr. giorni di inabilità al lavoro / ore lavorate) 1,70 2.900.000 2.900.000 1,60 2.800.000 2.800.000 1,50 1,40 80 2.700.000 2.700.000 1,30 70 2.600.000 60 2.600.000 1,20 1,10 50 2.500.000 2.500.000 1,00 40 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 65,8 48,7 60,3 45,9 37,3 40,5 34,4 34,8 1,31 1,02 1,67 1,26 1,16 1,37 0,82 0,81 2.781.934 2.733.235 2.752.388 2.785.989 2.869.329 2.816.324 2.880.011 2.819.815 2.781.934 2.733.235 2.752.388 2.785.989 2.869.329 2.816.324 2.880.011 2.819.815 Comunque, per maggiore dettaglio si riportano anche gli andamenti prestazionale in computo separato tra settore carta e converting. Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 208 Report Ambiente e Sicurezza 2015 209 Produzione carta ed articoli tecnici di sicurezza Produzione converting La formazione e l’informazione I valori sotto esposti sono mediati sulle prestazioni I valori sotto esposti sono mediati sulle prestazioni L’obiettivo della formazione e dell’informazione, ambito legale, ambienti di lavoro, amministrazione, espresse negli anni dagli stabilimenti di Arco (TN), espresse negli anni dagli stabilimenti europei di spesso accompagnate anche dall’addestramento, aspetti tecnici, impianti, macchine, ecc.) e sui quei Bollate (MI), Castelraimodo (MC), Fabriano (AN), Arconvert SpA (TN) e Arconvert SA (ex Manter è quello di fornire ed aggiornare le necessarie temi specialistici che nel tempo più si distinguono Pioraco (MC), Rocchetta di Fabriano (AN), Varone di SA/Girona – Spagna). nozioni e competenze, anche tecniche, a ciascun per importanza, indirizzandole in questo caso a lavoratore e collaboratore esterno per meglio specifiche categorie di dipendenti Riva del Garda (TN) e Verona (VR). Comunque, affinché la formazione porti ai sviluppare la sua sensibilità ed attenzione ed Tab. 11 Prestazioni accrescere le sue conoscenze in merito alla risultati attesi, l’indispensabile passaggio è che poi prevenzione della sicurezza, senza le quali ciascun preposto ne esiga puntuale rispetto ed vengono a mancare i presupposti per ottenere applicazione da parte dei lavoratori a lui subordinati, risultati positivi. come d’altro canto gli pone in capo il Testo Unico mediate settore Carta/Sicurezza (Arco, Bollate, Castelraimondo, per la sicurezza, proponendosi esso stesso come Il livello di coinvolgimento è a tutto campo, Fabriano, Pioraco, Rocchetta di Fabriano, Varone di Riva del Garda e Verona) primo esempio lungo la catena di comando. trasversalmente e verticalmente, in modo tale Di contro l’azione formativa ne risulta che tutti i dipendenti e collaboratori risultino gravemente inficiata. coinvolti, in special modo i neo-assunti prima che INDICATORE 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 VAR.% infortuni DM – Durata Media IF – Indice di Frequenza IG – Indice di Gravità Tab. 12 142 147 123 124 131 129 88 106 91 72 84 72 80 –44 22,9 23,6 24 22,9 22,7 21 26,7 30,2 29,4 30,1 36,6 24,8 26,5 +16 69,6 70,2 59,4 54,8 58,5 58,1 40,4 46,6 40,5 32,7 37,3 30,5 32,8 –53 1,60 1,65 1,43 1,26 1,33 1,22 1,08 1,48 1,19 0,98 1,37 0,76 0,87 –46 Prestazioni mediate settore Converting (Arconvert SpA e Manter SA) INDICATORE 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2015 2003 Numero totale infortuni DM – Durata Media IF – Indice di Frequenza IG – Indice di Gravità 45 42 59 57 62 54 45 60 37 36 27 29 18 –60 13,8 10 11,5 13,2 16,9 17,2 10,4 23,7 23,5 38,6 30,1 26,4 28,8 +108 96,3 85,1 112,9 106,8 114,3 96,3 77,6 98,9 57,9 54,1 40,2 39,7 26,1 –73 1,33 0,85 1,30 1,41 1,93 1,66 0,81 2,34 1,36 2,30 1,21 1,05 0,75 –44 annualmente in modo tale che spazino tra le l’andamento riportato nella tabella 13 e nella tematiche più varie (gestione, organizzazione, figura 23 a seguire. Ore di formazione per addetto VAR.% 2015 v/s ultimi anni, a livello di intero Gruppo, hanno seguito Le attività formative vengono pianificate Tab. 13 2014 tema di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro negli cui sono destinati. 2003 Numero totale Le attività di formazione specifica individuale in questi possano accedere alle aree lavorative a 2015 v/s numero ore formazione sicurezza /addetto /anno 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 5,8 5,6 5,1 6,6 3,6 3,3 6,0 5,4 5,0 9,3 13,4 5,9 7,3 NOTA Il picco registrato nel 2013 consegue dall’erogazione della formazione obbligatoria destinata agli operai, ai preposti ed ai dirigenti per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro secondo i previsti dell’accordo Stato–Regioni del 21.12.2011 in attuazione del Comma 2 dell’art. 37 (formazione lavoratori, dirigenti e preposti) e del Comma 2 dell’art. 34 (formazione datore di lavoro e RSPP) del DLGS nr. 81/08 e ss.mm. 210 Fig. 24 Bilancio Consolidato e Report Ambiente e Sicurezza 2015 Report Ambiente e Sicurezza 2015 211 Indice di formazione specifica individuale Ore lavorate totali Indice di formazione specifica individuale (nr. ore formazione / addetto / anno) Carta utilizzata 2.900.000 Copertina Materica Verdigris 120 g/m2 2.800.000 12 Risguardi 10 Woodstock Blu Intenso 140 g/m2 2.700.000 8 Blocco libro Stucco Old Mill Premium White 120 g/m2 2.600.000 6 Freelife Vellum Premium White 120 g/m2 4 Tutte le carte utilizzate sono certificate 2.500.000 FSC – C015523 2 Fotografie 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 3,3 6,0 5,4 5,0 9,3 13,4 5,9 7,3 2.781.934 2.733.235 2.752.388 2.785.989 2.869.329 2.816.324 2.880.011 2.819.815 Daniele Mendini Pag. 2 Rita Rivotti Pag. 25 Nota a margine sulle attività formative Daniele Mendini (Lavori Partecipanti al Fedrigoni Top Award) Pag. 15, 20, 23, 42-43, 87, 105, 117 Il 2 luglio 2015 il Reparto Fabbricazione dello A fronte di un evento, che aveva tutti i presupposti Stabilimento di Verona è stato coinvolto in un per creare situazioni molto, ma molto critiche, in incendio di vaste proporzioni, che ne hanno bloccate termini di pericolo per le singole persone, nessuna le attività per più di due mesi. si è trovata impreparata e tanto meno ha subito Realizzazione lesioni o danni. Wonderland Studio Creativo Ebbene, in quell’occasione si è potuto verificare Divider l’efficacia della formazione erogata in tema di Tutte le operazioni previste sono state eseguite gestione delle emergenze. Le squadre interne perfettamente, tanto da ricevere informale encomio Fotografie antincendio hanno svolto il loro lavoro in modo da parte dei Vigili del Fuoco intervenuti. Serena Groppelli assolutamente egregio ed il personale dell’intera unità ha evacuato i locali in maniera ordinata e Pubblicato nel 2016 senza farsi prendere dal panico. © Fedrigoni SpA