Primo Chakra, Muladhara, la terra, le radici

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Primo Chakra, Muladhara, la terra, le radici
Primo Chakra, Muladhara, la terra, le radici
Muladhara Down to Earth
Nome Sanscrito: Muladhara
Bija Mantra: Lam
Significato: Radice, sostegno
Localizzazione: Pavimento pelvico, perineo
Elemento: Terra
Funzione: Sopravvivenza, appartenenza, possesso, attacco o fuga
Ghiandole: Surrenali, testicoli
Organi: genitali maschili e femminili, retto, ano,vescica
Ormoni: Testosterone, aldosterone, adrenalina
Colore: Rosso, Giallo
Cibi: Solidi, proteine animali, bevande alcoliche
Verbo: Io ho
Pietra: Rubino, granato
Il primo chakra è situato alla base della colonna vertebrale, nel plesso coccigeo, nella zona del perineo, sul
pavimento pelvico. È diretto verso il basso, rappresenta le nostre radici, il contatto con la Terra, con la realtà
materiale, è il tum-tum del tamburo, il rosso del sangue. L’energia della materia, del denaro, del cibo, delle
cose solide e terrestri, della sessualità, delle radici che penetrano profondamente nella realtà e ne traggono
nutrimento. “Se non si sa da dove si viene, non si può sapere dove si va”, è necessario avere conosciuto e
onorato le proprie radici.
Il serpente che dorme
In Muladhara, giace “addormentata” l'energia primordiale, l’energia di Kundalini rappresentata come un
serpente che dorme, arrotolato nelle sue spire, che dona l’occasione di avventurarsi nel viaggio della vita alla
riconquista dell'unità. È la capacità di appropriarsi di ciò che è indispensabile per il proprio sostentamento,
dal cibo allo spazio, alla posizione sociale, al proprio compagno o compagna. Energia di movimento, di
conquista, di aggressività. È l’inizio del viaggio, la base del sistema, la pietra su cui poggiano gli altri
Chakra.
Ghiandole Surrenali, la sopravvivenza
Il Primo Chakra si relaziona con il livello di coscienza che ci consente la sopravvivenza nel mondo ed è
associato in alcuni insegnamenti yogici anche alle surrenali, due piccole ghiandole adagiate a guisa di
cappello sul polo superiore dei reni. Sono considerate le ghiandole dell’omeostasi per eccellenza; consentono
agli animali superiori di sopravvivere, per quanto l’ambiente che li circonda si modifichi continuamente.
Ciascuna ghiandola è costituita da due parti: la corteccia surrenale (esterna), che secerne ormoni a struttura
steroidea, e la midolla surrenale (interna), che secerne catecolamine.
L’omeostasi salina, la reazione di attacco o fuga
La corteccia surrenale controlla principalmente l’omeostasi salina ed il metabolismo organico e, tra gli
steroidi che secerne, vi sono i glicocorticoidi e i mineralcorticoidi.
I glicocorticoidi intervengono nel metabolismo dei carboidrati, in quello idrico e partecipano alle attività del
sistema immunitario, i mineralcorticoidi regolano l’equilibrio tra acqua e sali minerali nell’organismo.
Tra i glicocorticoidi troviamo il cortisolo che ha un ruolo assai importante nella risposta dell’organismo allo
stress, inteso come una esposizione a stimoli nocivi o potenzialmente nocivi e promuove le reazioni
dell’organismo all’emergenza.
Parecchie situazioni della vita quotidiana portano all’aumento della produzione e della liberazione del
cortisolo come ad esempio comportamenti aggressivi, competizioni atletiche, situazioni nuove, l’attesa di
intervento chirurgico, la discrepanza tra livello di aspirazione e realizzazione, viaggi aerei…
Tra i mineralcorticoidi troviamo l’aldosterone che agisce sui reni e gli ormoni androgeni che integrano
l’azione delle ghiandole sessuali dell’apparato genitale.
Il midollo surrenale secerne le catecolamine che favoriscono “la reazione di attacco o di fuga” alla quale fa
seguito la liberazione di considerevoli quantità di cortisolo.
L'adrenalina e la noradrenalina vengono secreti in situazioni di emergenza o di stress. Il surrene racchiude
quindi una energia capace di conquistare, creare e conservare la vita.
Le gonadi, la donna, l’uomo, la riproduzione
Una volta soddisfatta la primaria esigenza della sopravvivenza individuale, c’è lo spazio per la riproduzione
(sopravvivenza della specie) e la appartenenza (al nucleo familiare, al gruppo sociale, etnico o culturale) ed i
desideri. Al Primo Chakra sono collegati prevalentemente gli organi genitali maschili e femminili, ma
secondo alcuni insegnamenti le ovaie e l’utero sembrano essere più in corrispondenza con il Secondo
Chakra, che spiegherebbe anche le significative differenze tra la sessualità maschile e quella femminile.
Il Cielo, lo Yang
I testicoli costituiscono l’apparato genitale maschile, hanno funzione spermatogenetica ed endocrina,
producono gli spermatozoi e il testosterone che regola lo sviluppo delle caratteristiche maschili che
compaiono nella pubertà, come la crescita della barba e l’abbassamento del tono della voce.
In queste ghiandole si manifesta la possibilità di dare al mondo una nuova vita attraverso la concentrazione,
la conservazione e l’espressione del seme.
L’unione di Terra e Cielo
La memoria e l’energia ancestrale si addensano e si specificano in attesa di incontrare la terra (energia
madre) e il cielo (energia creativa).
Qui tutto è già presente ma inespresso, regno delle infinite potenzialità, fulcro della riunione delle polarità,
(le gonadi sono organi doppi) nella divina unicità della creazione della vita.
Patologie Connesse col Primo Chakra, l’identità sessuale
Le patologie di questa sensibilissima parte dell’organismo sono spesso chiaramente legate alla difficoltà di
riconoscere la propria identità sessuale biologica o a conflitti con le figure genitoriali.
Lo sviluppo dei caratteri sessuali sarebbe impossibile senza le gonadi e inizia quando l’embrione ha circa 40
giorni. Con l’avvicinarsi della pubertà si incrementa drasticamente la produzione di ormoni sessuali, è
proprio qui che avviene una importante iniziazione, il passaggio dall’infanzia all’età adulta, l’inizio di un
cammino che, durante tutta la vita, attraverso prove continue, ci condurrà a comprendere sempre più
profondamente la nostra essenzadi uomini e donne.
Problemi alle ovaie, ai testicoli, alla vescica, alla prostata, all’utero indicano chiaramente il conflitto con la
propria identità.
Patologie legate al Primo Chakra, la realtà materiale
Le patologie che riguardano il Primo Chakra possono indicare anche difficoltà di accettare e integrare la
parte materiale dell’esistenza, intendendo con “materia” anche tutto ciò che simbolicamente è legato al
mondo della madre, al nutrimento, alla protezione, alla maternità. Problemi alle gambe, alle articolazioni
degli arti inferiori indicano rigidità di fronte alle situazioni, difficoltà di adattamento e di tenere i piedi per
terra. Anche i problemi economici sono sintomi che riguardano il Primo Chakra, indicando il rifiuto della
propria energia creativa.
I conflitti terreni
Ansia, stress, paura, angoscia, panico, insonnia, simboleggiano una relazione conflittuale con la vita, e con la
realtà. Amenorrea, dismenorrea rappresentano il rifiuto della sessualità o della identità sessuale,
l’infiammazione del nervo sciatico può rivelare la negazione del contatto con la terra e la realtà, emorroidi e
stitichezza possono rappresentare difficoltà nel lasciar andare il passato e i vecchi rancori.
(Materiale tratto da Centro Vie Nuove, via Prolungo, 4 - Magliolo (Savona))

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