Poppi uomo selvatico - Dipartimento di Lingue e Letterature

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Poppi uomo selvatico - Dipartimento di Lingue e Letterature
Silvano Optimo Maximo Continuità e trasformazioni dell''Uomo Selvaggio' come paradigma
culturale
Author(s): Cesare Poppi
Source: La Ricerca Folklorica, No. 36, Leggende. Riflessioni sull'immaginario (Oct., 1997), pp.
65-70
Published by: Grafo s.p.a.
Stable URL: http://www.jstor.org/stable/1480112
Accessed: 23/09/2010 07:04
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Silvano
Maximo
Continuitae trasformazionidell"UomoSelvaggio'come paradigmaculturale*
Optimo
Cesare Poppi
Quello che ho concettualizzatoin un saggio del 1986 come
il tipo simbolico 'Uomo Selvaggio' svolge nelle culturepopolariEuropeeunagrandevarietadi ruoli (Poppi 1986). Nelle
Alpi, l'areaculturaleche costituisceil fulcro dell'analisipresente, tali ruoli si esplicanonel contestodi una complessarete di variazionisul tema.I motivinarrativi,lefunzioni narrative, e le relativeimplicazioniideologiche costituisconoaltrettanti variabilile cui combinatoriedanno corpo ad altrettanti
personaggidel tipo 'Uomo Selvaggio'. Questoavviene tanto
al livello dei miti quantoa quello dei riti - ed in particolare
delle mascherateinvemali di naturacamevalesca.
L'Uomo Selvaggiocomparein unalungaseriedi variantidi
una narrativamitologicafondamentale.Nel corpusverosimilmentepiu antico,esso e un eroe culturaleche a volte assumei
tratticompiutidi una 'divinita'(Premoli1986 a e b). Le sue relazionicon l'umanitasono pertantocondottesullabase di questo suo doppio carattere,per quantoambiguoed ambivalente
esso possaesserein certenarrazioni.In quellache appareverosimilmente una fase storica piu tarda,tuttavia,l'Uomo Selvaggio comincialentamentea scivolare- percosi dire - verso
unacaratterizzazione
puramentenegativa.Abbandonatele ambiguitadelle carattterizzazioni
mitologiche,il WildeMannrinascimentaleapparecompiutamentenellavestemodemadi antropofagorapitoredi bambini,cosi come e il caso del personaggio rappresentatonello Schempart Buech di Norimberga,
esemplare peraltrodi una tipologia diffusa in tutta Europa
(Bemheimer1952). Parallelamentea tale trasformazione,tuttavia,se ne compieun'altrache recupera,in unacertomodo,alcune delle caratteristiche'positive'dell'Uomo Selvaggionella
figuradel 'SantoEremita'cristiano.
Questotipo innovativodi Uomo Selvaggio svolge di nuovo le funzionidi eroe culturale.Per6questi e un eroe culturale di tipo 'inverso':se l'Uomo Selvaggio 'pagano'rappresentaval'irruzionecivilizzatricedi unasortadi 'Supematura'entro una cultura'primitiva'in precarioequilibriofra naturae
cultura,anzi, quasisull'orlo di unaregressione',il tipo cristiano muove nella direzioneopposta,e perseguel'addomesticamentodella natura.Questaoperazioneviene portataa compimentomedianteun'attaccodirettoalla naturanei suoi recessi
pii remoti.Intal senso, il SantoEremitaviola le regolaritanaturalimuovendodal lato di una sortadi 'Supercultura'2.
L'obiettivo del saggio presente, pertanto,e di mostrare
che, parallelamente alle permutazioni del tipo 'Uomo
Selvaggio' come paradigmaculturale,le corrispondentistrutturenarrativespostanole implicazioniideologiche pii generalidel rapportonatura-cultura
fino a far cambiaredi segno le
valenze dei terminidel rapportostesso. Intendotuttaviasvilupparela mia tesi un passo oltrequellache pu6 apparire,prima facie, un'analisi strutturaleortodossa. Partiropertanto
dall'osservazionedi Jean-PierreAlbert il quale ha sostenuto
che, sebbenela mitologiadel cristianesimopopolarecondivide certe strutturenarrativecon le sue controparti'pagane',
tuttavia,per il fatto stesso di mutarela forma di una datasequenzanarrativa,essa le provvedeun 'senso' in chiave morale spesso (se non sempre) assente nelle narrative'pagane'
(Albert1990). In tal senso i 'miti' cristianipresentanounanaturaeminentementeallegorica.Essi si presentano'open ended', a finale aperto,in quantosono portatoridi implicazioni
extra-testualiconcementile regole del rettovivere.
Parabole,leggende,exempla:i generidella 'mitologia'cristiana raramenteconcludono la loro vicenda narrativain se
stessi in quantosono fomiti di 'code' esteme nelle qualirisiede il senso profondo- verrebbevoglia di dire 'l'in-tensione'
del testo, ci6 che esso 'porta' come conclusione. Nell'agiografia,in particolare,la leggendadi unmiracoloconferisceallo svilupponarrativoun movimentocumulativo,irreversibile
e non-speculareverso la conclusioneed il vade etfac similiter
invariabilmenteimplicito.Se nei miti paganile relazioniarticolate nella narrativasono - alla resa dei conti - le stesse che
erano all'inizio della storia - con Dei e l'Umanita tanto distanti fra loro alla fine come eranoall'inizio, nelle narrative
cristianeil movimentoche si sviluppacon l'articolarsidella
narrativaimplicaancheun cambiamentoal livello dell'ordine
generaleconcementei terministrutturaliche articolanola sequenzanarrativa.In altreparole,se nella mitologiapaganalo
scopo della narrazionee di provvedere la spiegazione per
l'origine di un certo dato di fatto (un trattodel paesaggio,
un'istituzione,un determinatoevento eccetera),nella mitologia cristianala sequenzanarrativasi dispiega verso un telos
preciso, uno stato di fatto che potremmodefinire 'incrementale' rispettoalla situazionedi partenza.
I miti paganisono eminentementemiti di fondazione.Nel
narrarela genesi essi lascianoil presenteesattamentecome lo
trovano.Al massimo,la lorofunzioneattivae di giustificarelo
statusquo antedei fattiche descrivono.I miti cristiani,invece,
sono eminentementeescatologici:nella narrazionedella gene65
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si essi gia implicanosviluppifuturi,e puntanol'indice a come
l'ordinedelle cose presentidovrebbeessere/sarain un mondo
redentodallaGrazia.Nel mododi narrareintrodottodalcristianesimo coi Sinottici- come ha fattonotareFrankKermode- e
contenutain sostanzala formanarrativadel 'romanzo'come
narrativaessenzialmentedi trasformazione(Kermode1979).
Latesi finaledel presentesaggio proporrfche talepropensione
versounastrutturacompiutamentetrasformativa
dellasequenza narrativae di importanzacrucialeancheper capirei valori
ideologicicontenutiall'intemodelle stesse strutturenarrative.
Selvaggio e un eroe culturaleche insegnaad un'umanitache
ancoravive in condizionitecnologicheinette l'arte di fare il
burroed il formaggio.Nelle DolomitiOrientali,un'areaparticolarmenteconservativa,la concentrazionedelle variantiricoprel'interagammadei motivinarrativirelativial personaggio.
InVal di Fassa,in particolare,il Salvanfiguracomeunasortadi
super-contadinoche pu6 metterecon successo a colturacampi
situatisulle proibitivependicidel monteSella.Egli e altresidispostoa condividerecon gli uominile sue superioriconoscenze in materiad'agricoltura.Questiultimi,tuttavia,per ragioni
non meglio specificate,decidonoun giomo di sloggiarloper
sempredal suo regnomontuoso,decretandonecosi la definiti1. L' Uomo Selvaggio nella cultura popolare alpina
va scomparsadallaValle (De Rossi 1984: 157).Nella suaveste
di Signoredella Vegetazione,il Salvanvisita le case della Val
In un bello studio sul culto di Pan nella Grecia Antica, di Fassaperinformarsisullariuscitadel raccolto
(ibidem:134PhilippeBourgeaudha insistitosul ruolo ambiguoche Pan,il 135). Nella tradizioneladinafassana le Vivenes,controparte
dio dei luoghi selvaggi e della wildernessin generale,giocava femminiledel Salvan,
svolgonotantola funzionedi divinitadei
nell'esperienzareligiosa dei Greci (Bourgeaud1988). Pan e raccoltiquantoquelladi eroineculturali,in quantoinsegnano
imprevedibileed irrazionale.A differenzadi certisuoi colleghi alle donnel'artedi acconciarsii capelli,unattocivilizzatoreper
caratterizzatida una calma - appunto- 'olimpica'tantoal li- eccellenzanel regimesimbolicodella cultura(De Rossi 1984:
vello della psicologia quantoa quello della prossemica,Pan 145-169; Leach 1958). Altrove nelle Alpi,
personaggivaria'saltae si contorce',rendendosipiuispesso che no ridicolotan- mentericonducibilial tipo simbolicodella 'Donna
Selvaggia'
to agli occhi dei mortalicome a quelli degli immortali.Lo di- insegnanoalle donneumanele artidellafilaturae della condustinguedai suoi colleghi anchela mancanzadi un ruolopreciso zione delle faccendedomestichein generale(Poppi1986:pasnella divisione del lavorodivino, al puntoche risultadifficile sim). Tuttavia,gli insegnamentidi Uomini e Donne
Selvaggi
capireper qualemotivo Pan affatto'ci sia' nel teamdegli dei. non si limitanoalla tecnologiaed alla disciplinadel corpo,ma
Pannon e un dio con cui cercareun randez-vous:avvistarloin- procedonooltre,versol'imposizionedi regoleche, pernontrofattisignificaesserepresidalterrorpanico- quellostatodegra- varegiustificazionein nessunaformadi 'razionalita
tecnologidantedi ingiustificatapaurache sembraessere l'unico modo ca', appartengonoal dominiodelle 'regoleculturali'nel senso
d'interazionefra Pan e l'umanita.Sfuocato,indefinitoed im- piuicompiuto. E questo per esempio il caso in cui l'Uomo
prevedibile,Pan muove attraversoconfini altrimentiimper- Selvaggioimponeuna serie di proibizionirelativeallo svolgimeabili.Suoi sono i territoriambiguifrala cittae la campagna, mento di determinateoperazioni agricole in momenti della
le montagnee le pianure,il maree la terraferma.Suoi sono i giomatiche gli sono consacrati(De Rossi 1984:161-164).
momentiliminalidellamezzanottee del mezzogiomo- la conSe gli attributidell'UomoSelvaggionellanarrativaoralesotroracaricadelpathos tremendoin cui il terrorpanicocolpisce no sostanzialmentepositivi, in camporitualeci si presentainchi si sveglia di soprassaltodaltorporemeridiano.Interminidi vece un quadrosostanzialmentenegativo. Nelle mascherate
moralita,Pane oltreil giudizio.Datala sua personalitainstabi- camevaleschedellaVal di Fassa,le associazionisimbolichedel
le, egli non pu6 essere considerato responsabile di nulla. Salvansono invariabilmentecon streghee diavoli, cosi come
Distribuiscefavori e punizionia caso, senza un motivo appa- succede peraltroai WildeMenschendel Carevale di Telfs in
rente.Pertuttiquestimotivi,il telos dei sacrificiche puregli so- Austria,ai diaboliciUominiSelvaggidei Camevalislovenie ad
no offerti e esplicitamentequello di tenerload una giusta di- unapletoradi personaggisimili nei Carevali europei.Tali ase la formad'in- sociazioni negative dell'Uomo Selvaggio sono ben presenti
stanza,in quantounarigorosanon-interferenza
terazionepiuiavvertitacon il mostruosodio.
nella tradizioneorale,dove e certamentepossibiletrovareabQuelleriportatedallareligionegrecaanticaperPansono an- bondantiriferimentialla malvagita del personaggio (Poppi
che le caratteristiche
dell'Uomo Selvaggionelle tradizioniora- 1986:passim).Perquantomi risulta,tuttavia,none possibilerili in cui agisce come eroeculturale.Nel corpusraccoltoin area scontrarealcuna associazione fra le mascheratedell'Uomo
alpinafrala fine del secolo scorso ed i primidecennidi questo Selvaticoin accezionenegativacon narrativeoralidello stesso
secolo, l'Uomo Selvaggiofiguravariamentecome Signoredel- tenore.Infatti,l'unico esempioin cui mitoe ritosono esplicitale Foreste,degli Animalie delle zone pii selvagge dei monti. menteappaiati,si dacostituirel'uno la spiegazionedell'altro,e
del dio Silvanus,col quello della mascherata dell'Om Selvarech di Pontealto
Questesono in sostanzale caratteristiche
qualeRomanied autoctoniassimilaronounavarietadi divinita Agordino,nelle Dolomiti Orientali.Qui, un Uomo Selvaggio
locali ai tempi della formazione dell'impero (Bernheimer del tipo 'eroe culturale'e associatocon un'iconografiadi tipo
1952;Husband1981;Premoli1986a e b; Togni 1988).Inquel- differenteda quelleche abbiamoconsideratofinora.
lo che e probabilmenteil nucleodi narrativepiiiantico,l'Uomo
IImito narradi come l'Uomo Selvaggioinsegn6ad un vec66
SilvanoOptimoMaximo
la stessache viene utichio come utilizzarel'erbalycopodium3,
lizzataper comporreil costume dell'Om Selvarechnella mascherata,perfareuncolino con cui purificareil latte.Finoadallora,infatti,gli uominiavevanotolto le impuritadallattecon le
dita.II dono civilizzatore,dal cantosuo, costituivaunaricompensa per la gentilezza dimostratadal vecchio in questione
nell'ospitarel'Uomo Selvaggioun giomo che questisi erapresentatoallaportastanco,infreddolitoed affamato.Lanarrativa
continuariferendodi come da alloral'Uomo Selvaggiovenisse
ad abitarenel villaggio, insegnandoagli uomininituttaunaserie di tecnicheed innovazioni.Allo stessotempo,per6,l'Uomo
Selvaggioavrebbeimpostocome condizionedellapropriapermanenzache non gli fosse mai chiesto il nome. Un giomo tuttavia qualcunoruppela proibizione.L'Uomo Selvaggiofuggi
alloranella forestae non fu mai piu visto.
Da quel giomo, il 25 aprile di ogni anno, gli abitantidel
paese organizzaronola mascheratadell'Uomo e della Donna
Selvaggi in ricordo delle gesta dell'Om Selvarech. La mascheratadi PontealtoAgordinosi svolge (o meglio: si svolgeva, visto che sono anni che non viene piuiinscenata)secondo
regole ben precise.Gli attoriche impersonanoUomo e Donna
Selvaggi devono ricoprirsicol costume di lycopodiumdalla
testa ai piedi pernon farsiriconoscere.Se infattigli spettatori
dovesseroriconoscerligridandoneil nome, essi, in deferenza
alla proibizionecontenutanella narrativaorale, devono rientrarenella forestasospendendocosi la mascherata.Una volta
entratanel villaggio, la coppiadei selvaggi danzacoi paesani
fino a sera - l'Uomo Selvaggio con le donne, la Donna
Selvaggia con gli uominidel villaggio. Al tramontoentrambe
ritomanonella foresta.
La strutturadell'azioneritualesegue da vicino quelladella
narrativaorale.L'Uomo Selvaggioed i Paesani
corrispondente
occupanonicchie ecologiche opposte - la forestaed il villaggio. Una transazioneche avviene al limite tanto topografico
quantosociale fra i due territori- fra un vecchio solitarioed
emarginatoda un lato ed un Uomo Selvaggioaffamatoed intirizzitodall'altro- li unisceperun breveperiodoa vantaggiodi
entrambi.Tuttavia,il tentativodi avvicinarel'Uomo Selvaggio
alla culturadegli uomini fino al puntodi assimilarlo,rappresentatodallarichiestadi 'sapereil nome', portala congiunzione temporaneaadunafine, reimponendoin talmodounostatus
quoante che corrispondeperaltroall'ordinenaturale(ovverossia culturale)delle cose4.Al livello della sostanzaideologica
della sequenzamito-ritoin questione,va sottolineatocome il
simbolismoche la sottendeappareinformatodaunanozionedi
'Supematura'come fonte della conoscenza,ad uno stadio di
sviluppoin cui lo sviluppoculturaleapparea suo volta come
monco od altrimentiinadeguato.Una sortadi 'Sottocultura'e
adiuvatae sospintaadun livello ulterioredi sviluppoda eroicivilizzatoriche sono,percosi dire,'intrappolati'almenoprovvisoriamenteall'intemodella societa degli uomini da un atto di
generositagratuito,non dovuto.
E questoun atto che spezza il codice ordinariodi condotta
verso creatureche sono consideratesub- o comunquetrans-
umane,ed il suo contenutodi 'gentilezza'richiedepertantouna
qualcheformadi reciprocita,quellastessa che inaugurail rapportofraUomo Selvaggioed umanita.Inquestosenso,tuttavia,
il 'dono' civilizzatoredell' Uomo Selvaggio apparenella sua
qualitadi atto volto a reinstaurareuna 'distanzarelativa',la
possibilitadi una 'separazione'ulteriore.Esso e infattisimultaneo al donoricevuto,e, in quantocaso di 'reciprocitaimmediata' esso contraddiceallaregoladella 'reciprocitaritardata'propriadegli scambipienamenteumani,secondola logicadei quali la persistenzatemporaneastessa del debitoe garanziadi un
rapportocontinuativo.A maggiorragioneapparetaleil rapporto instauratofraUomo Selvaggioed uominiin seguitoall'episodio di apertura:si trattadi un rapportodi scambio- anzi:di
dono - in cui la dimensionesociale e socializzantedello scambio stesso e programmaticamente
negatadaltabuimpostosulla
conoscenza del nome, conoscenza che tuttaviacostituisce la
condizionenecessariae sufficientedi un rapportosocializzato
trapartnerlegatida vincoli di reciprocita.
Nel contesto di tali logiche, non deve sorprendereche il
beaugeste civilizzatoreavvengaai limiti estremidell'ufficialita, per cosi dire, in una brecciaapertasinell'ordineproprio
delle cose che vede essere umani'da questaparte'ed Uomini
Selvaggi 'dall'altraparte':lo sviluppodella storiadell'Uomo
Selvaggio e del suo dono civilizzatoresembraesseremesso in
movimento propriodalla necessita di dimostrarecome tale
rapportonon possa in realtadurare,a dispettodi eccezioni ed
eccezionali, reciprochecortesie. Lo sviluppo circolaredella
storia - che muove da una disgiunzione,procede verso una
congiunzioneper poi terminarecon una nuova e sempitema
disgiunzione- e tale per cui la sommatoriadelle sue partida
come risultatolo zero:alla fine i rapportifra i protagonistisono tali e qualieranoall'inizio. Tale movimentocircolaretanto
delle strutture narrative quanto delle strutture rituali
dell'Uomo Selvaggio e fondamentalmentedifferente dalle
narrativeconcerenti la suacontropartecristiananell'areaculturalein questione.
2. Lugano, 1'UomoSelvaggio di Dio
La prima e piu lunga versione della leggenda di Santo
Lugano e contenutain un manoscrittodel 1513 conservato
pressola BibliotecaCivica di Belluno. Il suo autoree Pierode
Diolay, un notaio bellunese. Quello che segue e un conciso
sommariodella leggenda.
Durantela terribilecarestiadel 424, Lugano,il vescovo di
Sabiona,vicino all'odiemaBrixen/Bressanone,emetteun decretosecondo cui gli abitantidella diocesi potrannomangiare
latticini - latte, burro e formaggio - anche in periodo di
Quaresima.Alcuni seguaci dell'eresiaarianache si annidano
fra i fedeli colgono l'occasione per riferiredelle decisioni del
Vescovo a Roma, con l'intento di screditarlo.Luganoriceve
l'ordine di comparirea Roma per giustificare questa grave
violazione della legge canonica.Sulla via per Roma,Lugano
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merci - cosi come peraltroaveva fattodurantela fase di involontarialiminalita- quandoera, owero, subjudice e doveva
provarela suainnocenza.QuestavoltatuttaviaLuganova oltre,
'straft':egli invadela Naturae le ingiungeunasortadi vaderetro liberandola valle dai serpenti.L'episodiodella traslazione
del suo corpo segnalapoi una dipartitafinale ed irreversibile
dall'ordinepropriodelle cose culturali:nel rifiuto di essere
'completamente'sepolto nella Cattedraledi Belluno per scegliere invece di rimanereper sempre 'col capo nella Valle',
Lugano inauguraun addomesticamento permanentedella
Valle da egli elettaad eremitaggio.Da orain poi, non sarapiu
lui a fuggireda un gregge scapestratoe corrotto,ma il gregge
redentodallasua santitaa recarsiperiodicamenteda lui in cerca di protezionee di grazie.In tal senso, l'incorporazionedel
capo di San Luganonel santuarioalpinocausal'addomesticamento annualedel luogo selvaggio da schiere di devoti che
commemoranole gestadel Santo.Taliprogressivi'spostamenti dellalineadi confinefraNaturae Cultura'inauguranoun ordinetrans-istituzionale,
sanzionatoda Dio consuperculturale,
tro - anche - i dettamistessi della Chiesache vorrebbeincorporare '"'intero
corpo'di SanLuganonel santuarioistituzionale - la Cattedraledi Belluno.
Riassumendo,si puo dire che, mentremito e rito relativi
all'OmSelvarechcomincianoe finisconocon una disgiunzione che segna la distanzafra Supematurae Cultura,la leggenda
di San Luganocomincia e finisce con una congiunzioneche
segna la giustadistanza- e la gerarchia - fra la Supercultura
(un SantoVescovo) e l'ordineculturaledei normalimortali(i
devotidi SanLugano).Ma vi e di pii. Nella leggendaha luogo
La strutturanarrativadella leggendadi San Luganoinver- uno sviluppodella personalitadi San Luganocome progressite quella della narrativa relative all'Uomo Selvaggio di va manifestazionedelle caratteristichedi santitadel personagPontealtoAgordinoin parecchipunticruciali.Una congiun- gio. Attraversoil suo girovagarein unawildernessche e tanto
zione corrispondenteall'ordine culturaledelle cose (un ve- morale (un vescovo sub judice, ingiustamenteaccusato,che
scovo misericordiosoa capo di un gregge di fedeli obbedien- viaggia lontanodallasua cattedra)quantoletterale(nellafase
ti) e seguita da una disgiunzione (il vescovo e convocato a eremiticadella vita del Santo),il vescovo non soltantosottoliRoma a renderconto della violazione di una regola culturale nea qualedebbaesserel'ordinepropriodelle cose nel momencruciale).Per il fatto di violare la legge della Chiesa,Lugano to in cui egli lasciatrasparire,permezzo di gestamiracolose,la
si schiera'dallapartedella Natura'.In tale posizione liminale sua veranatura.Infatti- ed in senso pernoi piu cruciale- egli
(ricordiamoche durantetutto il suo vaggio egli e comunque spostae ridefiniscele coordinatestesse che definisconoi ruoun'autoritasubjudice) egli soggioga la Naturafacendosotto- li reciprocidi Naturae Culturanel momentoin cui spingela listareun'orso e trepemici alla sua volontae piegandole leggi nea di confine 'di cio che appartienea questaparte'oltreil linaturaliai suoi desideri(appendeil suo mantelload un raggio mite fin qui conosciutoed accettato.
di sole). Questisuoi successi nell"acculturarela Natura'atteSe l'Uomo Selvaggioe uneroecivilizzatoreche insegnatecstanoche egli e in buonafede. L'assoluzionepapalee seguita nologia,SanLuganova alloraqualificatocome Supereroecivida unanuovacongiunzione,e Luganoviene reinsediatocome lizzatorenel senso che egli - per cosi dire - cambiala materia
vescovo.
primaalla qualela tecnologiasi applica.Questoegli fa, in priEgli e perocostrettoa partireancoraunavoltadallemacchi- mo luogo,violandoil legittimoe crucialeprincipioculturalesenazionidegli Ariani:ha luogo unanuovadisgiunzione.Questa condocui gli uomininon possonomangiarelatticinidurantela
volta Luganosceglie egli stesso unaposizioneliminaleperma- Quaresima.Nel reiterarela vecchialezioneche 'il Sabatoe fatnente, scegliendo di diventareun eremitatroglodita.Tuttavia to per l'Uomo, e non l'Uomo per il Sabato',Luganorivendica
dal momentoche la sua identitacome eroe 'Superculturale'e la supremaziadell'ordineetico sull'ordinedella culturacome
gia stataampiamentedimostratadai miracolicompiutidurante insiemedi regolee confiniarbitrariamente
imposti.
l'episodioromano,Luganosi trovaoranellaposizionedi poter
Questospostamentoda quel 'nulladi fattofinale'che abbiachiamarela Naturadalla partedella Cultura- per cosi espri- mo visto essere implicitonel mito dell'Uomo Selvaggioverso
da prova della sua santita. I1primo miracolo consiste nella
guarigionedella moglie di un oste. In secondo luogo, avendogli un orso immanedivoratoil cavallo, gli ordinadi portarloa
Roma in vece di cavalcatura.Poi comandaa tre pemici di seguirloa Romadove dovrannocostituireil suo regalopersonale al Papa.In presenzadi PapaCelestino, Luganoappendeil
suo mantello ad un raggio di sole. Convinto da questi segni
della santitadel vescovo, il Papalo assolve da ogni accusae lo
rimandaa Sabiona.Qui Luganoe fatto di nuovo segno degli
attacchi degli Ariani. Fattasi la situazione insostenibile, il
Santolascia Sabionae cominciauna lunga peregrinazionein
cerca di un posto ideale dove sistemarsi come eremita.
Finalmentesi ferma in quella che si chiama ora Val di San
Lugano,non lontanoda PontealtoAgordino,dove vive in una
cavema con una donnasua devotadi nome Avazia.
Alcune versionidella leggendaancoratrasmesseoralmente
diconoche la valle fosse famosaal tempoperla grandequantita
di serpentivelenosi che vi si trovavano.La presenzadel Santo
eremitadebell6anchequellapiaga.Alla mortedi Lugano,poi,
le autoritadi Belluno vollero traslameil corpoper seppellirlo
nella Cattedrale.Questotuttavianon poteessererimossofino a
quandoil capo non fu lasciatonella valle dove l'eremitaaveva
vissuto per esserepoi sepoltoassiemealle reliquiedella Beata
Avazia,la sua devota.Unaprocessionesolennesi recaogni anno al 20 luglio fino alla chiesa nel cuore della Val di San
Lugano.Questie veneratocome santoprotettorecontrole inondazioni,il mal di stomaco,i morsidi serpentee la calunniada
partedi colleghi gelosi (Mezzacasa1948).
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la lezione moraledella narrativaagiograficae caricodi implicazioniideologiche.Esso infattistabiliscecome il dominiodella sceltafraattialtemativipertengaall'areadellasceltaetica,al
di sopraed al di la dellacieca, 'naturale'in quantoirriflessa,osservanzadelle regole culturali.Per quantol'atto specifico in
questionepossa apparireesso stesso illusorio,introducetuttavia un nuovo elementonelle gerarchiestrutturali
delladistanza
fraopposti- e proprioin questaridefinizioneformaleconsiste
il suo valoredi exemplum.Nella legendadi SanLugano,come
in tantesimili infatti,la posizionemoraledella wildernessnei
confrontidella civilta si trovaad essere sovvertita:e ora quest'ultimaa costituireil terrenosul quale la Superculturava a
saggiarei proprilimiti ultimi.Come rimarraiscrittonei secoli
di sviluppodell'atteggiamentodelle civilta cristiano-occidentalinei confrontidellanatura,questae ridottasemprepii a materiapassivasu cui schieredi santieroieserciterannola lorocapacitadi trascenderel'ordineculturalestabilito:'La tua fede
smuoverale montagne'.In tal senso San Luganoe l'opposto
specularedell'Uomo Selvaggio:come 'selvaggio di Dio' egli
non e piuil rappresentante
di una 'Supematura'intesacome dedi
e
positaria potere conoscenza,ma e piuttostocolui che riassesta la linea di confinefraNaturae Culturain virtudi una conoscenzae di un poteredi ordinesuperiore.
tuttii GreenMen,recaun nome scolpitosul pedimento- e tale
nome e Silvanus.
Se dunquel'Uomo Selvaggio come eroe culturalee di un
tipo caratterizzatonell'iconografiae nelle azioni ritualida un
mantorigoglioso di foglie, come si addiceperaltroad un vero
Silvanus,resta da risponderealla domandaovvia del perche
l'Uomo Selvaggio di tipo negativosia invece raffigurato,tanto nell'iconografiacome nelle azioni rituali,come personaggio mostruoso,dai trattiin bilico frail diabolicoed il bestiale,
intentiad evocareuna ferociabelluinaed un'ostilitairriducibile verso il genereumano.
Con l'affermarsidella rivoluzioneculturaleinauguratadal
cristianesimo,schieredi aspirantiasceti invaserole solitudini
desertichedell'Egittosettentrionalein cercadi santita.Gli eredi dellemigliorifamigliedelladecadenteTebefuggironoa centinaianel deserto,dove addomesticavanoorsi ed altrebestie
selvatiche,aborrendotantola compagniadegli uominidi mondo quantoquelladei lorostessi compagni.Le leggendedei santi dellaTebaidesono ricchedi episodidi 'santap-regressione'a
stadi estremi di ascetismo. Le leggende relative ai Padridel
Desertoindugianoin dettagliche certificanocome il regimepenitenzialecui essi si sottoponevanoli riducevaspesso ad immaginedi bestieselvatiche.In quantotalieranocacciatidaipain certeicone biganisacrileghi- come e spesso rappresentato
3. Epilogo
zantine di San Giovanni Crisostomo nel deserto siriaco.
Ciononostante,quelli che JacquesLacarriereha chiamatonel
Latentazionedi vederenellaleggendadi SanLuganounadi- suo studio classico sull'ascetismodel primo cristianesimo'i
rettaderivazionee/o trasformazionedella narrativadell'Om possedutidaDio', riuscironoadimporrequellasortadi vadereSelvareche grande.Esse provengonodallastessaareacultura- tro che trasform6i luoghiselvaggie le fiereche li frequentavale ed appartengonoallo stesso milieuculturale.Entrambeim- no in unasortadi ginnasiodove gli eroisuperculturali
dellatarpieganoil codice dei prodotticasearipersvilupparele rispetti- da antichita flettevano la muscolaturadell'anima virtuosa
ve tramenarrative.Perdipiu,la radice etimologica del nome (Lacarriere1963). Di frontea tale invasione,bisogneraattenLucanoe *lucus. Lucus in latino significa tanto 'luce' come derel'eradelle grandiscopertegeografichee quelladell'esplo'bosco sacro'. Ma il 'bosco sacro'non e precisamenteil luogo razione geograficamodemista affinche la wildernessacquideputatoai sacrifici a Silvanusnelle religionipagane?Non e stassedi nuovo- ed in nuoveforme- uncarattered'alterita.Ma
poi 'Salvan' - con i suoi numerosiderivativie varianti- il no- nel momentoin cui le implicazionisimbolichedel deserto,delme dell'Uomo Selvaggioin vaste areed'Europadove si parla- le montagnee delle caveme venivanoincorporatenell'ascesi
no lingueneolatine?Inoltre,in moltiritualidellatradizionepo- misticadel cristianesimocome unadelle sue piupotentiallegopolareeuropea,l'Uomo Selvaggiosi presentainteramenteco- rie, l'Uomo Selvaggiovenivaa trovarsiletteralmenteusurpato
pertoda elementivegetali - siano questipaglia,licheni,rama- di un t6posproprioed esclusivoin unpaesaggioprofondamenglie o fogliame - come e peresempioil caso dell'Egetmanndi te e letteralmente alterato. In tali circostanze, all'Uomo
Tremin/Termenoin Siidtirol/Alto Adige o quello dei vari Selvaggiononrestoaltrascelta,pertanto,che unesilio nell'uniJacks-in-the-Greendellatradizioneinglese.Ma questae anche ca compagniache l'ortodossia della nuova religione poteva
l'iconografiadominantedei romiti/eremitinella tradizionepo- concepirecome 'al di fuori'di se. Ma qui,ovviamente,erasolo
polare,come e per esempio il case del Rumitedi Satrianodi piantoe stridoredi denti:streghe,diavolie mostridi ogni sorta
Lucaniache partecipaallaprocessionecamevalescacome per- divenneroi nuoviaccolitidell'UomoSelvaggio.Questicominsonaggio interamentecopertodi foglie. A questopunto,natu- ci6 a sua voltaad assomigliareai suoi nuovicompagni.
Da questomomentostoricoin poi, il SilvanusOptimusdelralmente,il panoramasi allargaa comprenderela grandevarieta di Green Men dell'iconografiagotica e rinascimentale: le antiche are votive divenne la predafantasticadi cavalieri
personaggicopertidi foglie che si nascondonoin capitellied intentia bonificareil reamein difesadellavirtudell'amatadaumboni ed adomanostemmi araldicie pittureallegorichedi gli appetitiincontrollabilidel WildeMann - cosi com'e per
ogni sorta.Fraquestival la penadi ricordarel'esempio in pie- esempio nella famosa incisione di Hans Burgkmairdel 1503
tradel MuseoLapidariodi St. Denis, a Parigiil quale,unicofra (Husband 1981). Altrove, ai livelli subalteri della cultura
69
Poppi
medievale, l'Uomo Selvaggio divennecaproespiatorioe vittima sacrificaledei riti camevaleschipopolari- cosi com'e il
caso della Caccia al Salvanel della Val di Fiemme ed in altri
riti analoghidi espulsionedel male al passaggio delle stagioni (Toschi 1976: 230 e passim).
Note
* Questoe il testorivedutoe
ampliatodi unarelazionetenutaal
settimo Congresso Annuale dell'Associazione degli Storici
dell'Arte britannici,tenutosi al CortauldInstitutedi Londra
i partecipanti
dall'1 al 14 aprile1991.Desideroringraziare
alla
sezione'Handmaidsto Religion'peri commential testooriginale, e la dottoressaDanielaPercoperil preziosoaiutonel reperimentodei materialid'archivio.
' Occorre ricordareche incontrifra Uomini
qui
gli
gli
Selvaggi
che insegnanole artidella caseificazionee gli esseriumaniavvengonoin situazionidi marginalita(cfrPoppi1986perunacasistica).Peresempio:1'Uomo Selvaggioviene ospitatoe/o protetto da protagonistiumanimarginalitanto sociologicamente
(vecchi,vedovi,poverie soli) quantotopologicamente(che vivono ai marginidei villaggi)e che non praticanole modalitaordinariedella socializazione(non chiedonoai loro ospiti alcuna
informazioneriguardola loroidentita).Tecnologicamente
i protagonistiumanidellanarrativavivono ad unastadio'primitivo'
(tolgonole impuritadallattecon le dita)e l'interasequenzacivilizzatricesi svolge spesso senza l'impiegodel mezzo culturale
pereccellenza,il linguaggio(lo scambiosi svolgenel silenziopiui
assoluto).In unaparola:l'interventodell'eroeculturale'Uomo
Selvaggio'vieneadinsisteresu di unasituazioneculturalesi, ma
di segno negativo- su di una situazionemeglio caratterizzata
dunquecomeprecaria,devoluta,'ipoculturale'.
2A
riprovadel fattoche si ha a che farequicon formeideologiche afferentia complessiculturalifondamentalmente
differenti,
occorrericordareche la nozionesecondocui le conoscenzatecnologichevengono'dallapartedellaNatura'e nondaquelladella Cultura(comeci si aspetterebbese la ben notaed abusatadicotomiastrutturale
fraNaturae Culturafosse applicabileuniversalmente)si ritrovain granpartedellamitologiaafricana.In vaste areeculturalidell'AfricaOccidentale,sono gli 'Esseridella
Foresta'a possederela chiavedelleconoscenzetecnologicheche
vengonoeventualmente- e sempresolo a determinatecondizioni - trasmesseagli uomini.Peresempio,la lungarecitazioneiniziaticadel mito del Bagrefra il LoDagaadel Ghananordoccidentaleattestadi come le tecnichedell'agricoltura
fosserostate
trasmesseagli antenatidai kontomse,gli 'Esseridella Foresta'
depositaridi ogni sortadi conoscenza(Goody1972).
3 Desideroqui ringraziare
la DottoressaDanielaPercoperaver
rettificatoun erroredi classificazionebotanicadell'erbalycopodiumpresentenellaversioneoriginaledel presentesaggio.
4 Comee
risaputo,'conoscereil nome'equivaleadunaformadi
possesso della persona/oggettonominabile.Cosi, ad esempio,
l'ordinamentodell'esercito romanoprevedevaspeciali commandosche avevanocome incaricoquello di scoprireil nome
degli dei invocatidainemici,in mododapoterprenderecontromisuredi caratteremagico-religioso.Laletteratura
antropologi70
ca abbondaperaltrodi esempiin cui 'conoscereil nome' equivale in qualche modo al posseso ed al controllo della
persona/oggettonominati.Cosi, SimonHarrisonha prodottodi
recenteunabrillanteanalisidella 'possessionedel nometotemico' come elementodi dominiofra clan rivali in PapuaNuova
Guinea(Harrison1989). Sulla 'reimposizionedella giusta distanza' fra l'umanita e la divinita come logica generale
dell'azionedi culto - e dell'azionesacrificalein particolare;cfr
De Heusch,1985.
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