diary - Enzo Starini Gallery
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diary - Enzo Starini Gallery
Normandia e Bretagna Periodo: 12 - 20/08/06 Viaggiatori: Donatella e Enzo Costo: 1700 euro (2 persone) Trasporti: volo (Milano/Parigi) + auto a noleggio Km percorsi: 1800 circa Pernottamenti: Chambre d’Hotes Suggerimenti Il kway è stato nostro fedele compagno di viaggio, non dimenticate di portarne con voi uno pesante vi servirà per ripararvi dal vento, oltreché dai frequenti piovaschi. Procuratevi una cartina molto dettagliata del territorio. Per il noleggio auto consigliamo Europcar in quanto ha prezzi migliori delle altre compagnie del settore. Ricordatevi sempre di controllare l’auto appena presa in carico per evitare spiacevoli inconvenienti alla riconsegna. Suggeriamo poi l’assicurazione supplementare: copre da eventuale danneggiamento o furto con l’applicazione di una franchigia minima. E’ consigliabile fare benzina presso i supermercati Intermarché: costa fino a 20 centesimi in meno al litro. Prenotate anticipatamente i pernottamenti: è indispensabile soprattutto in alta stagione. Servitevi del sito www.gites-de-france.fr . Troverete B&B in campagna a conduzione famigliare; l’ambiente è sempre amichevole, le camere sono belle, curate ed i prezzi sono ottimi. 1° giorno Ore 13,30 decolliamo dall’aeroporto di Linate con un volo Easyjet, compagnia “low cost”, che ci lascia ad Orly dove abbiamo già prenotato via internet un’auto. Partiamo: destinazione Bayeux. I 300 Km che ci separano dalla prima meta si presentano lunghi poiché la pioggia battente non da tregua. Dopo circa 4 ore arriviamo a Esquay sur Seulles (pochi km prima di Bayeux), ove Patrick e Joelle ci attendono a“Le clos d’Esquay”, la loro magnifica casa in pietra da poco ristrutturata. L’accoglienza è calorosa e la camera è una splendida mansarda, siamo davvero ben impressionati. I gentilissimi padroni di casa ci consigliano per la cena un ristorante carino nelle vicinanze: “Saint Martin” a Creully. La cena è buona ed il prezzo anche, unica pecca il servizio un po’ lento ma …. che importa siamo in vacanza! 2° giorno Ore 8,30, colazione a base di pane, marmellata fatta in casa, burro salato ed una buona dose di simpatica conversazione con i nostri ospiti. Un po’ ci dispiace, ma dobbiamo già partire, la prima meta di oggi è Arromanche: la spiaggia dello sbarco. Ce l’aspettavamo proprio così: battuta dal vento fortissimo e coperta dal cielo plumbeo. Davvero bella e suggestiva! Visitiamo anche il “museo dello sbarco”, ove è interessante il filmato che racconta le fasi preparatorie dello stesso. Visita veloce a Bayeux, bella cittadina normanna, e poi via per Mont Saint Michel. Il percorso è bellissimo: ci innamoriamo subito dei paesini tranquilli con le case in pietra, del verde che ci circonda, delle mucche che osservano il nostro passaggio e del cielo che muta colore velocemente. Vediamo da lontano la destinazione, ma ci sono 5 km di coda per il parcheggio sotto l’Abbazia; seguendo l’esempio di altri, parcheggiamo l’auto e ci dirigiamo a piedi, attraverso un campo ove pascolano le pecore. Quando finalmente arriviamo, restiamo scioccati: la stradina che conduce all’Abbazia è così affollata di turisti che non si riesce neppure a camminare. Per qualche istante pensiamo alla possibilità di rinunciare, ma poi ci mischiamo alla folla e dopo un tempo interminabile ce la facciamo ad entrare. Le migliaia di persone presenti fanno perdere gran parte del fascino a questo famoso luogo e dopo qualche ora ci allontaniamo stanchi ed insoddisfatti. Ci rifocilliamo con un’ottima cenetta “Au P’tit Quinquin”, in località Céaux e poi decidiamo di tornare a Mont St. Michel per vederlo illuminato e con l’alta marea, nella speranza di provare quella fascinazione di cui tanto abbiamo letto. Si rivela la giusta scelta: di sera è completamente un altro luogo!!!!! 3° giorno Stamani Cancale, bel paesino sul mare, noto per i banchi delle ostriche. La mattinata si presenta quasi serena perciò decidiamo di intraprendere una passeggiata a piedi sul Sentier des Douaniers, 11 km a picco sul mare con un panorama bellissimo. All’andata vediamo minuscole spiaggette che durante il ritorno non sono più visibili perché l’alta marea le ha coperte. Che spettacolo impressionante!!!!!!! Ci rimettiamo in viaggio con destinazione St. Malo. La cittadella è graziosa, è piacevole passeggiare per le sue viuzze. Assaggiamo le famosissime gallettes bretonnes (crèpes di grano saraceno) ma, non sono di nostro gradimento. Si riparte per Dinan. E’ un’antica città racchiusa tra le mura in cui si trovano bellissime case medievali dall’intelaiatura di legno. L’atmosfera ci piace tanto: sembra di tornare indietro nel tempo. Cena a Pleudihen-sur-Rance, ristorante “La cale de Mordreuc”, quasi introvabile (ci perdiamo almeno un paio di volte), in un bella veranda affacciata su un porticciolo minuscolo. Mangiamo bene: le ostriche sono le migliori della vacanza. 4° giorno Prima meta del giorno St.-Cast-le Guildo. Le pietre sonanti non valgono il viaggio, ce ne andiamo velocemente verso Fort La Latte. Lasciata l’auto in un parcheggio percorriamo a piedi un sentiero in discesa ed, una volta arrivati la visita, a pagamento, è priva di interesse. A pochi km raggiungiamo Cap Fréhel, promontorio a picco sul mare da cui si gode una vista magnifica. Ripartiamo e seguiamo la strada panoramica attraverso la brughiera ricoperta di erica per arrivare a Tréguier, ove troviamo interessante solo l’antica Cathèdrale St. Tugdual. Meta successiva Plougrescant. Seguendo la strada per Le Gouffre giungiamo ad un punto in cui il paesaggio sembra quasi lunare: il mare ritiratosi per effetto della bassa marea ha lasciato speroni di roccia scoperti e piccole imbarcazioni in secca. L’ambientazione surreale è perfetta per la casa costruita tra due rocce di granito rosa immortalata in tante famose fotografie. Ci allontaniamo per giungere a Ploumanach, promontorio con gigantesche rocce rosa dalle strane forme. Questa località rappresenta una grande attrazione turistica e, probabilmente proprio perché troppo turistica, ci delude. La giornata è stata faticosa, stanchi morti arriviamo a Kerret, nelle vicinanze di Morlaix, ove abbiamo prenotato la camera per la notte. Marie Moal ci accoglie nella sua stupenda dimora (la più bella in cui abbiamo alloggiato). La nostra camera, come il resto della casa, è arredata con ottimo gusto ed ogni dettaglio è stato ben curato. Decidiamo di andare a cena a Morlaix, ma non si rivela una gran scelta: la cittadina è triste, senza anima viva e con soli due ristoranti; scegliamo il più carino, ma la cena non è granchè, solo il dessert (tarte au pommes) ci da una certa soddisfazione. 5° giorno Affrontiamo un centinaio di km ed entriamo in Cornovaglia; la prima tappa è la Pointe de Pen-Hir. Il panorama è sicuramente bello, ma la cosa che più ci affascina è addentrarci in ciò che resta di un bunker tedesco della 2° guerra mondiale. Percorrere i cunicoli sotterranei ed entrare nei locali ove dei soldati hanno trascorso giorni di guerra e forse hanno trovato la morte, suscita un’emozione che è difficilmente spiegabile. Ci rilassiamo a Morgat, un piccolo porticciolo nelle vicinanze, pranzando a base di baguette, su di una panchina con vista mare. Nel pomeriggio giungiamo alla Pointe du Raz, siamo ansiosi di vedere i tanto famosi fari. Dal parcheggio, che costa ben 5 euro, parte il percorso di 10 minuti per la Pointe, ma c’è addirittura la navetta per i più pigri. I turisti si sprecano, il posto non fa per noi. I fari sono effettivamente belli, però con il mare calmo non danno di certo l’emozione delle fotografie che li ritraggono con il mare in burrasca. Buona la cena a Locronan, al bel ristorante “Au coin du feu”. Dopo cena passeggiamo per l’antico paese; è caratteristico ma piccolissimo perciò in 10 minuti il giro è già terminato. 6° giorno Dopo il meritato riposo a “Rodou Glas”, una bella fattoria di allevatori, consumiamo la colazione nella veranda affacciata ad un curatissimo giardino, oltre il quale le mucche pascolano tranquille. La quiete che si respira in questi luoghi non ha davvero prezzo!!!!!!!!! Prima tappa: visita di Quimper, antica città fondata dai Galli. E’ graziosa e si visita velocemente. La nostra seconda tappa è Concarneau, la città azzurra (per il colore delle vecchie reti dei pescatori). La Ville Close, cittadella medievale, una tra le più visitate, si rivela essere “finta” e piena di bottegucce acchiappaturisti: entrandovi si ha la sensazione di essere a Gardaland. Un giro velocissimo e ce ne andiamo. Terza tappa: Pont Aven. E’ un pittoresco porticciolo lungo il fiume Aven. La rilassante passeggiata lungo le sue rive è piacevole e permette di scoprire antichi mulini e graziosissime abitazioni. Ci rechiamo infine a Nevez,, dove il logis prenotato (Hotel Chez Pierre) si rivela essere particolarmente squallido. 7° giorno Alle 7 siamo già svegli, pensiamo perciò di andare alla vicinissima spiaggia ad ammirare l’alba di questa giornata che si presenta insolitamente serena. Portiamo con noi alcuni dolcetti bretoni, acquistati il giorno precedente in una patisserie, e li gustiamo in riva al mare in perfetta solitudine. Quest’ultima zona balneare della Bretagna non ha soddisfatto appieno le nostre aspettative, decidiamo quindi di saltare alcune tappe previste nel nostro itinerario per dirigerci direttamente a Rennes, antica capitale della Bretagna, oggi vivace città universitaria. Dopo una sosta di un paio d’ore riprendiamo la marcia con destinazione Vitré. E’ un borgo medievale, rimasto escluso dai comuni percorsi turistici, che ha pertanto conservato intatto il proprio fascino antico. Trascorriamo il pomeriggio tra le sue viuzze ed ogni angolo merita gli scatti della nostra fotocamera. Finiamo la serata in bellezza cenando da “La soupe au choux”, nella caratteristica sala al piano inferiore. Il menù è eccezionale, ogni portata è una vera gioia per il palato. 8° giorno Siamo sulla via del ritorno, partiamo alla volta di Parigi. Durante il tragitto ripercorriamo mentalmente luoghi e persone incontrati in questo viaggio. Siamo concordi: la Normandia ci è rimasta nel cuore e siamo dispiaciuti di averla visitata solo in minima parte, della Bretagna abbiamo apprezzato particolarmente la costa nord (Ille-et-Vilaine e Cotes d’Armor), non abbiamo alcun desiderio di tornare alla vita caotica della nostra città!!!!!