TITOLO DEL PROGETTO: “IL PAESAGGIO: FORME, COLORI
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TITOLO DEL PROGETTO: “IL PAESAGGIO: FORME, COLORI
TITOLO DEL PROGETTO: “IL PAESAGGIO: FORME, COLORI, SUONI E SUGGESTIONI” SCUOLA PRIMARIA “VITTORINO DA FELTRE” DI LERINO ISTITUTO COMPRENSIVO TORRI “GIOVANNI XXII°” NUMERO CLASSI COINVOLTE : 5 ( 1^, 2^ , 3^, 4^ E 5^) DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il paesaggio è stato il tema centrale del progetto. Gli obiettivi sono stati adeguati al livello della classe. OBIETTIVI GENERALI - Favorire l’inserimento dell’arte all’interno dei progetti scolastici con percorsi interdisciplinari. - Avvicinare gli alunni alle opere artistiche e conoscere alcune tecniche di rappresentazione. - Riflettere sulle modalità di rappresentare la realtà. - Analizzare la realtà e rappresentarla con l'utilizzo di materiali, colori e tecniche diverse. - Sviluppare la capacità di lavorare in maniera collaborativa e interdisciplinare. DISCIPLINE COINVOLTE: Arte ed immagine, italiano, geografia, storia, scienze, educazione al suono e alla musica, geometria. CLASSE PRIMA L’attività si è articolata sullo studio del colore. Si sono osservati i cambiamenti della natura del corso delle stagioni cogliendone i colori caratteristici. Tecniche: 1) Decolorazione della carta velina: - tonalità del verde con sfumature colorate per la primavera; - tonalità del giallo per l’estate; - tonalità del l’arancione, marrone per l’autunno; - tonalità del blu, grigio, azzurro per l’inverno. 2) Stampa con la ferramenta: utilizzando, viti, bulloni, rondelle ecc. si sono “colorati dei paesaggi” scegliendo i colori che più connotavano la stagione scelta. CLASSE SECONDA 1) I bambini hanno osservato il paesaggio che circonda la scuola per coglierne gli elementi costitutivi naturali ed antropici tipici della pianura: campagna, campi coltivati o incolti, zone residenziali, strade, parchi, edifici realizzati per vari scopi..... Si è passati poi all'analisi di foto dei vari ambienti del paesaggio vicentino (pianura, collina e montagna) e veneto (montagna, collina, pianura, laguna e mare). Sono stati successivamente presentati alcuni dipinti di vari paesaggi per analizzarne le caratteristiche e le tecniche usate (in particolare Monet e Van Gogh). 2) I bambini hanno realizzato due elaborati: uno solo con elementi naturali e l'altro con l’introduzione di elementi antropici. Lo sfondo del paesaggio è stato ottenuto con colore a tempera puro steso con la spatola. Successivamente ad uno dei paesaggi, a scelta, sono stati incollate immagini di elementi naturali ed antropici ritagliate da riviste illustrate. ELEMENTI NATURALI 3) A conclusione del percorso si è realizzato un lavoro collettivo con la stessa tecnica (sfondo spatolato e collage di immagini). L'elaborato rappresenta il passaggio dal paesaggio con elementi esclusivamente naturali a quello con l'introduzione sempre più massiva di elementi antropici, per sottolineare che, talvolta, l'intervento dell'uomo risulta devastante e deturpante per l'ambiente. ELEMENTI NATURALI E ANTROPICI CLASSE TERZA Per quanto riguarda la classe terza, abbiamo osservato molti paesaggi ( cartoline, illustrazioni di quadri … ) per individuare le linee essenziali per la realizzazione di un personale paesaggio realistico, liberamente deciso. Ulteriore ispirazione è stata data dalla visione, prima su supporto cartaceo e poi dal vivo (alla mostra “ Verso Monet “), dei quadri degli impressionisti, primo tra tutti Monet. Dopo aver completato l'analisi del paesaggio, anche attraverso descrizioni scritte di autori famosi, siamo arrivati alla realizzazione pratica del progetto. I bambini hanno disegnato e dipinto con la tecnica dell'acquerello, il loro paesaggio del cuore, cercando di essere fedeli nei dettagli. Ne hanno inoltre scelto un secondo da rappresentare sempre con gli acquerelli, soffermandosi sulle sfumature del colore. In un secondo momento, i bambini hanno portato materiale adatto ad essere inserito in questi disegni: conchiglie, sale, farina, cotone, fiori, ghiaia, brillantini … Sono stati quindi completati i paesaggi, dopo essere stati incollati su un cartoncino a contrasto di colore, incollando appunto questi materiali e creando un effetto particolare e in rilievo. I bambini hanno partecipato con grande entusiasmo, molta attenzione e cura. CLASSE QUARTA La visita alla mostra “Verso Monet” allestita alla Basilica Palladiana di Vicenza è stato il punto di partenza per il lavoro. Dalla visione delle opere di vari autori (dall'impressionismo all'astrattismo) all'esposizione e successivamente in classe, i ragazzi sono stati stimolati a cogliere le sensazioni emotive d’insieme che un paesaggio può trasmettere attraverso i colori e le immagini. Analizzando le opere di diversi artisti si è capito che il paesaggio può essere dipinto anche in base alle sensazioni ed alle emozioni utilizzando il colore in modo soggettivo. Dal confronto delle percezioni e delle sensazioni che i vari paesaggi evocano si è cercato quindi di superare anche alcuni stereotipi. PAESAGGI CON LA TECNICA DELL'ACQUERELLO Si è passati quindi alla rappresentazione di paesaggi realizzati con la tecnica dell'acquerello con colori diversi da quelli reali, associando liberamente e personalmente i colori a vari stati d’animo. I lavori realizzati non vogliono essere visioni realistiche del paesaggio, ma personali proiezioni di emozioni e sentimenti vissuti o immaginati a contatto con la natura. CLASSE QUINTA Dalla figurazione all’astrazione. Questo è stato il fil rouge che ha guidato la programmazione di immagine per la classe V. Seguendo questo tema si è cercato di far raggiungere all’alunno la padronanza di questi due termini applicati al mondo dell’arte. Lo spunto iniziale è stato la visita alla mostra “Verso Monet”allestita nella Basilica Palladiana dal 22 Febbraio al 4 Maggio 2014. Il tema principale dell’esposizione era lo sviluppo nella raffigurazione del paesaggio nella pittura dal Seicento al Novecento; la parte principale e sicuramente più attraente per i giovani studenti è stata la sezione dedicata alla pittura impressionista. Il dato naturale rappresentato nella maniera più fedele possibile da Monet, Cézanne, Renoir, Sisley, Pissarro, con i piccoli tocchi di colore, che nell’insieme contribuiscono a dare quel senso di naturalezza e realtà ai paesaggi impressionisti, ha sicuramente colpito gli alunni. Si è deciso quindi di mettere direttamente a contatto gli studenti con un’opera, per cercare di far emergere l’estro creativo che ogni ragazzo possiede. La scelta è ricaduta sul dipinto “La casetta del pescatore sugli scogli “ dipinto nel 1882 da C. Monet. Dopo il contatto “diretto” con il dipinto alla mostra curata da M. Goldin, agli studenti è stata distribuita in classe una riproduzione in bianco e nero dell’opera. L’obiettivo era quello di rendere l’immagine nuovamente a colori, cercando comunque di ridare tramite i pastelli il tocco caratteristico della pittura impressionista. Ogni alunno ha quindi apportato il proprio tocco personale nella realizzazione del compito, dimostrando uno spirito di osservazione e anche la capacità di combinare insieme i vari colori al fine di ottenere la sfumatura cromatica desiderata. Conclusa quest’esperienza, gli studenti hanno partecipato all’iniziativa Arte e Natura promossa dalla Peggy Guggenheim Collection e tenuta nella sede veneziana della collezione. Il 31 Maggio l’insegnante e gli alunni sono stati ospiti della struttura: durante la giornata gli studenti hanno partecipato alla visita della collezione di arte del Novecento di proprietà di Peggy Guggenheim e successivamente hanno preso parte ad un workshop in collaborazione con il personale museale durante il quale hanno collaborato nella creazione di un collage da esporre nella sala principale del museo. Durante la visita all’esposizione permanente, l’attenzione è stata puntata sul tema del paesaggio, per cercare in qualche modo una relazione storico-artistica con lo stesso tema rappresentato in ambito impressionista. A titolo esemplificativo sono state considerate le opere “Paesaggio con rose rosse, n. 2” eseguito da V. Kandinsky nel 1913, e Mare=Ballerina di G. Severini datato 1914. Entrambi i dipinti hanno come protagonista un paesaggio, tuttavia questo svanisce sotto l’effetto della pittura astratta che entrambi gli artisti adottano nell’esecuzione di queste opere. Per quanto riguarda Kandinsky, nella sua tela è rappresentato un paesaggio della Baviera, precisamente la cittadina di Murnau. Il punto centrale del dipinto è occupato dal campanile. Questo è trasformato in una forma misteriosa e allungata, che sembra spingersi oltre la tela. Kandinsky presenta il paesaggio come visione emotiva e spirituale. L’immagine è sublimata liberando il colore dalla sua funzione descrittiva e rivelandone l’espressività intrinseca. L’enfasi cromatica è sui colori primari, applicati in strato sottile su un fondo bianco. Il punto focale è la macchia rossa che ispira il titolo dell’opera: Kandinsky attribuisce al rosso una forza espansiva, che pulsa verso l’osservatore, al contrario dei colori freddi, in particolare il blu, che paiono ritrarsi verso il fondo. Un rapporto con l’astrattismo di Kandinsky è fornito agli studenti dal confronto di quest’ultimo con la tela di Gino Severini. Mare=Ballerina unisce una tecnica a piccoli tocchi che deriva dall’impressionismo, con l’immagine della ballerina scomposta e “ricomposta” secondo un ragionamento del tutto simile al procedimento cubista. La tecnica conferisce fluidità ed energia a questo soggetto gioioso che vede la ballerina e il mare fondersi; è inoltre interessante notare come le onde del mare, che non può essere racchiuso da una cornice, lambiscano i bordi, avanzando verso l’osservatore. Per concludere l’esperienza con uno sforzo produttivo da parte degli studenti, è stato richiesto loro di realizzare un’opera personale che raffigurasse un paesaggio. Il tema doveva essere svolto facendo attenzione alla tecnica, e soprattutto doveva essere astratto; i colori inoltre dovevano essere scelti dai ragazzi perché questi incarnassero delle precise sensazioni, di fatto lo stesso ragionamento che portò Kandinsky ad eseguire “Paesaggio con macchie rosse, n. 2” o una delle sue numerose improvvisazioni.