la chiesa cattolica tedesca è totalmente al tracollo. cifre

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la chiesa cattolica tedesca è totalmente al tracollo. cifre
LA CHIESA CATTOLICA TEDESCA È TOTALMENTE AL TRACOLLO. CIFRE
UFFICIALI CONFERMANO IL DECLINO
di Marco Tosatti
Qualche giorno fa la Conferenza Episcopale tedesca ha fornito cifre che
testimoniano di costante e preoccupante declino del cattolicesimo nella
patria di Benedetto XVI. A dispetto dei numeri, il cardinale di Monaco,
Reinhard Marx, ha definito la Chiesa come una “forza energica, il cui
messaggio è ascoltato e accettato”.
La Chiesa cattolica continua a essere il più ampio gruppo religioso in
Germania, contando su quasi 24 milioni di fedeli (23.7), il 29 per cento della
popolazione. Ma è un contenitore che si sta svuotando a ritmi
impressionanti: nel 2015 l’hanno abbandonata 181.925 persone. Nello
stesso periodo, sono diventati cattolici in 2685, e 6474 cattolici sono tornati
alla fede. La Conferenza episcopale ha sottolineato che il numero dei
battesimi e dei matrimoni ha segnato una lieve crescita, rispetto all’anno
precedente. Ma se si fa un paragone fra oggi e vent’anni fa – metà degli
anni ’90 – si vede che il numero dei battesimi è sceso di un terzo: da 260.000 nel 1995 a 167.000 nel 2015.
Situazione ancora peggiore per i matrimoni: diminuiti di circa la metà. Da 86.456 a 44.298. E se nel 1995 la pratica domenicale era del 18.6 per
cento, adesso è scesa al 10.4 per cento.
Ma sono soprattutto gli abbandoni il dato clamoroso. I dati sulla confessione non sono noti, ma una ricerca recente affermava che il 54 per
cento preti si confessava al massimo una volta all’anno, e anche meno. Fra gli assistenti pastorali, il 91 per cento si confessava meno di una
volta all’anno. Di fronte a queste cifre di abbandoni – un trend ormai stabile da anni – il cardinal Marx ha ribadito la sua strategia: fare sconti sui
sacramenti e sulla dottrina. “Abbiamo bisogno di una ‘pratica pastorale sofisticata’ che renda giustizia ai diversi mondi di vita della gente e
trasmetta in maniera convincente la speranza della Fede. La conclusione del sinodo dei vescovi dell’anno scorso e l’esortazione apostolica
Amoris Laetitia di papa Francesco sono punti importanti”.
La strategia degli sconti può funzionare? L’evidenza che proviene dalle Chiese protestanti “storiche” sembra negarlo; in realtà può anticipare
veramente quella dei saldi di fine stagione. L’esperienza dei decenni passati infatti ha condotto sia San Giovanni Paolo II che il suo immediato
successore, Benedetto XVI, a non seguirla, preferendo l’enunciazione senza ambiguità e compromessi del messaggio evangelico.
Da notare che nell’ultima visita ad limina dei vescovi tedeschi il Pontefice aveva pronunciato un discorso che è stato definito sferzante.
Ma l’aveva pronunciato? In realtà sembra di no, e pare che abbia parlato a braccio, dicendo: là in fondo sul tavolo c’è il discorso, chi vuole lo
prenda. Successivamente. Vi raccontiamo questa storia, riportata da una buona fonte. Durante una riunione dell’assemblea dei vescovi
tedeschi Marx ha raccontato di essere andato in udienza dal papa, e di avergli fatto qualche rimostranza per il tono del discorso scritto:
“eravamo tutti sereni, in piena comunione, e poi ci arriva un discorso così”. Il cardinale ha affermato ai vescovi che il Papa gli avrebbe detto:
“Non l’ho fatto io, non l’avevo letto, non tenetene conto”. Quindi Marx ha detto: andiamo avanti come prima. Ma a questo punto sono
intervenuti alcuni (pochi) vescovi, per dire: “Ho il testo del discorso, ed è firmato dal Papa. Lo devo seguire”. -Ma non l’aveva visto! – ha
ribattuto Marx. “Questi sono affari suoi, ma l’ha firmato. E d’altronde crede che le altre cose scritte dal Papa siano scritte dal Papa? Come
quelle sull’ecologia? Certamente questo discorso lei dice che l’ha scritto la Curia romana; ma quello là l’ha scritta la Curia argentina, e ha più
valore di quella romana. E comunque ha la firma del Papa, e io nella mia diocesi lo leggo, lo diffondo e lo do ai parroci. E dico di seguirne le
tracce. E’ quello che il Papa ha voluto dire alla Chiesa di Dio che è in Germania”. Altri l’hanno appoggiato. Marx diventando rosso in faccia è
passato a un altro punto dell’agenda.
da «San Pietro e
dintorni»