i segugi n.106 - pro segugio vicenza
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i segugi n.106 - pro segugio vicenza
Organo ufficiale Associazione PROSEGUGIO L.Zacchetti 106 febbraio 2016 tradizione, cultura e selezione del cane da seguita Anno XXXV - Società Italiana Pro Segugio “L. Zacchetti” Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 – CN/RN LEPRI DI CATTURA ESTERE E NAZIONALI ALLEVAMENTO DI FAGIANI MANCHURIA E AMERICANI La Selva Società Agricola Via Canale Bastione Allevamento 26 • Via Canale • Località e Massa Fiscaglia • 44025 Fiscaglia (Fe) di Fornaro fagiani 1americani fagiani mongolia Tel. 0533 53736 • Fax 0533 539923 • Cell. 339 8597074 www.aziendalaselva.it • [email protected] Codice identificativo • Ministero Politiche Agricole 340001 La nostra organizzazione, presente in tutti i paesi autorizzati all’export delle lepri vive, assicura in primis la sanità degli animali, la stabulazione e la spedizione. Possibilità di visionare sui luoghi la cattura degli animali e le successive fasi fino all’arrivo nei nostri depositi in Italia. Disponibilità mesi: dicembre, gennaio, febbraio, aprile e maggio. Import-Export lepri e fagiani di cattura La Selva Società Agricola Via Canale Bastione 26 44025 Massa Fiscaglia (Fe) Tel. 0533 53936 - Fax 0533 539923 www.aziendalaselva.it [email protected] Codice identificativo Ministero Politiche Agricole 340001 L’allevamento del Fagiano è di tipo a “ciclo chiuso”. Gli animali vengono fatti crescere in voliere di circa 6 metri di altezza al cui interno la vegetazione naturale permette un buon adattamento alla vita in natura. L’azienda prevede l’allevamento a densità ridotta rispetto alla media, il non utilizzo di occhiali e la somministrazione di granaglie fin dall’età di 40 giorni che consentono un minor stress al momento dell’immissione in natura con dei buoni risultati faunistico venatori. Organo ufficiale Associazione PROSEGUGIO L. Zacchetti 106 febbraio 2016 n. 106 febbraio 2016 - Anno XXXV Organo Ufficiale dell’Associazione Italiana Pro Segugio “L. Zacchetti” Direttore Responsabile Gian Carlo Bosio Comitato di Redazione Felice Argenio, Palmiro Clerici, Simona Pelliccia, Nicole Perret Archivio fotografico SIPS “L. Zacchetti” Proprietà ed Editore SIPS “L. Zacchetti” Casalpusterlengo (Lodi) Progetto Grafico Sergio Penner Studio DOD design - Massa Lombarda SOMMARIO 2 6 10 15 18 20 21 24 Ai soci 1° Campionato Italino SIPS su Cinghiale a Chieti Trofeo degli Eccellenti 2015 Danni da ungulati selvatici Il problema del cinghiale Commento di Giovanni Incerti Senza metodo, stile e intelligenza non c’è Segugio Dalle sezioni Stampa Nannistampa - Rimini Pubblicità Segreteria SIPS Tel. 0377 802414 – Fax 0377 802234 www.proSegugio.it E- mail: [email protected] Spedizione Autor. del Tribunale di Crema n. 57/86 Sped. in abbonamento postale 45% Art. 2 comma 20b Legge 662/96 Filiale di Rimini Autorizzazione ROC 24745 Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non saranno restituiti. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori. Gli articoli pubblicati in questo numero non sono riproducibili. La redazione non si assume nessuna responsabilità sulle inserzioni pubblici tarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali per altro, si riserva di operare eventuali tagli al testo compati bilmente con lo spazio prenotato dal committente. SOCIETÀ ITALIANA PRO SEGUGIO CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI Ai sensi dell’art. 13 e 14 dello Statuto Sociale SIPS, si informa che l’Assemblea Generale dei Soci della Società Italiana Pro Segugio è convocata per sabato 9 aprile 2016, presso il Ristorante “Al Ponte Magno” - Strada Provinciale Staffolo Jesi, 15/b Monte Roberto (AN), per le ore 13.30 in prima convocazione e per le ore 14.30 in seconda convocazione, con il seguente Ordine del Giorno: 1) Relazione del Presidente sulla gestione del 2015 2) Relazione sul bilancio consuntivo del 2015 3) Approvazione del bilancio consuntivo 2015 4) Programma attività da svolgere nel 2016 5) Approvazione bilancio di previsione 2016 Possono partecipare all’Assemblea, con diritto di voto, i Soci dell’anno precedente, in regola con la quota sociale dell’anno in corso. Finito di stampare nel mese di febbraio 2016 Presidente Nazionale SIPS Dr.Vincenzo Ferrara A EDITORIALE i soci Ai soci, Si avvicina la conclusione di questo mandato e desidero aggiornarvi su cosa è stato fatto fin ora dalla mia gestione del direttivo della Sips. La coesione e il rapporto collaborativo tra i componenti del Consiglio ha consentito un grande progresso all’Associazione, il primo ringraziamento va a tutti i miei colleghi del direttivo che mi hanno aiutato. A Giancarlo Bosio,vulcanico vice presidente, sempre completamente immerso nella vita sociale della Sips; a Bruno Boccati, un collega affidabile che ha sempre collaborato con particolare attenzione per quanto 2 riguarda l’aspetto economico-amministrativo; a Gianluca Di Giannantonio, che è stato fondamentale nel saper costruire e facilitare i rapporti tra Sips ed Enci; a Tutti gli altri colleghi del Consiglio ai quali rivolgo un grandissimo ringraziamento per il proprio contributo nella gestione della Sips. Con tutti loro, ecco cosa abbiamo realizzato in questo triennio. Innanzitutto, come preventivato, abbiamo sviluppato un solido contatto con l’Enci. Riflettendo su questa collaborazione, mi chiedo come abbiano potuto le precedenti amministrazioni dell’ente con il quale ci rapportiamo, rendere difficile ogni piccolo progres- so che si tentava di sviluppare. La nostra Associazione che negli ultimi 15 anni ha garantito all’Enci una media di 13000 adesioni di tesserati per anno, ha dovuto investire una forza non necessaria per ottenere quanto era normale ricevere in cambio di questo grande impegno associativo. Per esempio un numero congruo di esperti giudici per ovviare all’espletamen- Foto ricordo del Campionato Italiano SIPS su cinghiale ad Atessa (CH) Trofeo delle Nazioni, la presentazione delle mute nella piazza di Ceva (CN) to delle 300 verifiche zootecniche attitudinali e morfologiche, la verifica e eventuale modifica dei nostri regolamenti, il contributo selettivo e finanziario. In questo mandato, la presenza del nostro vice presidente Gianluca Di Giannantonio nel direttivo dell’Enci ha facilitato il rapporto di sintonia con l’ente e con il presidente Dino Muto, siamo riusciti ad avere finalmente il ruolo che spetta alla Sips nell’Enci. Per questo sono grato sia a Gianluca e sia a Dino Muto, che tra l’altro ci ha onorato della sua presenza al Campionato di Ascoli del 2015. Negli ultimi tempi siamo riusciti ad avere maggiore visibilità,un esempio la nostra presenza alla mondiale di Milano per la presentazione del libro sui mantelli del cane,da noi ideato. Abbiamo modificato il regolamento delle prove di lavoro, rendendolo più attuale. E’ stato organizzato il I° Campionato Italiano della SIPS su Cinghiale a Chieti, insieme al presidente Nicola Rutolo. È stato editato il libro “I Segugi”,un libro tecnico sull’accostamento della Lepre,della Volpe e del Cinghiale. Presto verrà pubblicato il “D’Aubignè” pilastro nella storia del Segugismo, grazie all’impegno di Giancarlo Bosio e Sergio Pen- ner. Sono stati espletati fin ora ben 5 convegni che hanno cercato di migliorare la conoscenza di argomenti necessari per l’allevamento del cane amatoriale e non, alcuni di questi con la collaborazione dei vertici dell’Enci. Sono stati raccolti tutti i campioni biologici necessari per completare lo studio che riguarda il “Piano di allevamento del Segugio Italiano”, per marzo 2016 avremo i risultati. Sono stati raccolti i dati sullo studio”Ungulati e Segugi”, anche da questo studio avremo delle belle sorprese.È stato completato l’iter riconoscitivo del Segugio Maremmano e del Segugio dell’Appennino, due grandissime realtà dell’allevamento italiano, rispettivamente con 25000 unità nei registri dell’Enci per il Maremmano e 6500 per l’Appenninico.Vi esorto solo un attimo a pensare allo sforzo organizzativo e all’indotto finanziario generato dai numeri sopra riportati. La razionalizzazione di alcuni deficit amministrativi di segreteria,un tema sul quale riflettere e agire per la sua ottimizzazione. Il successo associativo,con aumento costante del numero di adesioni alla Sips, contro tendenza rispetto a tutti gli altri Club dell’Enci e di tutto il mondo venatorio. A tal proposito ho inserito sul sito della Sips un ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati per far raggiungere alla Sips circa 12000 soci. Questo ottimo risultato del tesseramento è il migliore degli ultimi 10 anni, mi fa ben sperare che i soci si riconoscono nella Sips e hanno una gran voglia di stare al suo interno. Il numero congruo di adesioni consentono alla Sips di avere più opportunità di sviluppo e una più grande possibilità di organizzare eventi formativi e, perché no, conviviali. Mi riferisco alla Festa del Segugio, un momento di grande aggregazione e partecipazione alla vita sociale, per riconoscersi e sentirsi appartenenti alla vita cinofila Segugistica della Sips. A tal proposito vi avviso che la prossima edizione della Festa del Segugio, prevista per fine maggio, si terrà in provincia di Venezia e sarà Paolo Agostini, dinamico e strategico consigliere nazionale,ad organizzarla. Un importante vantaggio per il calendario delle prove e raduni è che non dovremo più avere il consenso dei gruppi cinofili provinciali e regionali, era una grossa complicazione del lavoro di segreteria,oltre che motivo di frizioni tra alcune nostre sezioni provinciali e gruppi cinofili. Dal I° gennaio 2016 sarà la Sips nazionale a stilare e autorizzare 3 Organizzatori e giudici a Cavalese (TN) per la finale del Trofeo delle Alpi 4 i calendari. Avverto tutti i presidenti di sezione e tutti quelli che organizzano le prove che la loro richiesta potrà essere inoltrata all’Enci solo dalla segreteria nazionale e non direttamente dalle sezioni provinciali, rispettando le tempistiche per l’inserimento nei calendari. Le richieste fatte dalle sezioni all’Enci non verranno prese in considerazione. Invito tutti a collaborare con i gruppi cinofili, avere con loro un buon collegamento è importante per l’intera attività cinofila e per raggiungere migliori risultati in tutte le realtà locali. Vi informo che,nonostante la notevole attività svolta,anche per il 2015 il bilancio finanziario della Sips chiude con un risultato positivo,frutto di una gestione oculata e parsimoniosa, che consente di poter assicurare a chi amministrerà la Sips di non avere problemi di tipo finanziario. Con tutto quanto sopra riportato non voglio dire che siamo stati impeccabili nella conduzione dell’Associazione, abbiamo cercato di fare il meglio possibile, ma ci sono sempre possibilità di miglioramento. Ben vengano tutte le eventuali critiche alla nostra gestione, basta che siano costruttive e siano portatrici di contributi che possano sviluppare ancor di più l’Associazione. Se dovesse toccare a noi guidare ancora la Sips svilupperemo altre attività, abbiamo progetti interessanti che vi proporremo prossimamente con la pubblicazione del nostro programma di gestione per il triennio futuro. Mi preme, però, rimandare alcune critiche ai mittenti, in special modo quelle che riguardano il mio carattere. So che molti non gradiscono e non condividono alcune scelte attuate dal direttivo e da me. Ricordo che il ruolo del direttivo di un’associazione è quello di tracciare una linea d’azione e seguirla con coerenza. Ascoltare le eventuali critiche, valutarle, eventualmente rivederne alcuni dettagli, ma agire secondo la condotta stabilita nel programma di gestione. Scrivo queste osservazioni perché coloro che non condivido- no il nostro operato, non hanno mai inviato un solo articolo per la nostra rivista “I Segugi” nel quale manifestare la volontà di contribuire allo sviluppo della Sips. E non parliamo di articoli tecnici da parte degli esperti giudici! Mi chiedo quale sia stato il contributo tecnico di chi oggi, tramite articoli pubblicati su un’unica rivista ostile, critica l’operato dell’attuale gestione. Vi ricordo che presto inizierà la stagione delle Verifiche Zootecniche, a febbraio avremo un affollamento di Campionati Sociali, il 12-13 e 14 su Cinghiale in singolo e coppie ad Arezzo, il 20 e 21 ad Alessandria su Lepre; il 26-27-28 a Orvieto su Cinghiale in muta. Chiedo a tutti di rispettare i tempi di iscrizione ai Campionati,come da istruzioni riportate nei programmi che verranno pubblicati sul sito della Sips. Vi aspetto ai nostri Campionati per onorare le nostre feste più grandi; auguro a tutti voi un anno fantastico scandito da ottimi risultati cinofili. Vincenzo Ferrara ll D’Aubignè editato! Ultima (ma non ultima) “fatica” di Gian Carlo Bosio e di Sergio Penner. Caposaldo della cultura cinegetica e Segugista. ProSegugio prosegue nel suo percorso editoriale e culturale. tratto da questo meraviglio libro vi proponiamo.... RECENSIONE L’inseguimento di una lepre! Che piccola cosa in effetti per quelli che non sanno, per quelli che non conoscono! Ma uno dei nostri più grandi veneur del secolo scorso, il conte Lecouteulx, che ha cacciato ed inseguito quasi tutte le specie di selvatici, mette in guardia tutti gli scettici e gli ignoranti ricordando loro la seguente verità: ”Si può praticare la vénerie sia con dodici cani che con sessanta ed un piccolo inseguitore di lepri che fa molte prese è spesso un veneur più abile ed astuto di molti proprietari dei grandi equipaggi. La caccia alla lepre è forse la più difficile tra tutti i tipi di caccia e, secondo gli esperti dell’arte venatoria, proprio la più difficile di tutte. Un esperto cacciatore di lepre è certamente un buon veneur e un buon cane da lepre, se è resistente e veloce, può diventare ancora migliore sulle altre tracce.” È assolutamente vero. E possiamo asserire, con tutta certezza, che il contrario non è vero. Un buon cane da cinghiale, da cervo o da capriolo potrebbe rivelarsi un mediocre cane da lepre. Per il cacciatore che è preso da quella deliziosa e incontenibile passione per l’inseguimento della lepre questo tipo di caccia diventa lo sport in assoluto il più accattivante e più appassionante di tutti i tipi di caccia. È il più appassionante, il più coinvolgente, perché è il più fine e il più difficile e perché ogni inseguimento offre una sensazione nuova e piena di sorprese; perché se spesso il cacciatore deve affrontare una delusione, persevera comunque sempre per superare gli ostacoli; perché è un tipo di caccia che rappresenta un concentrato di emozioni che fanno dimenticare tutto il resto. È, a seconda delle situazioni, o insoddisfacente oppure assolutamente affascinante perché la traccia è più leggera e più fugace e perché il cambio di direzione della preda è difficile da individuare e da risolvere. È molto raro trovare dei cani che non si lasciano ingannare dal cambio di direzione della lepre e che riescano a stare sulla traccia. Un grande veneur, che aveva inseguito almeno cinque o seicento lepri durante la sua carriera, confessava che non aveva mai posseduto un Segugio veramente in grado di non perdere mai la traccia. Nessun altro tipo di caccia subisce così tanto le variazioni di temperatura, o dell’ambiente, anche in apparenza le più leggere, ed in grado di influenzare la qualità e la persistenza della traccia. Durante alcune giornate con tempo mediocre, od anche pessimo, si può comunque forzare un cervo mentre non si potrebbe mai prendere un capriolo ed ancora meno una lepre. Uno dei miei amici, vero appassionato dell’inseguimento della lepre, un giorno mi disse: “Non esistono cani buoni o cattivi, esistono le buone e le cattive giornate.” Sembra una battuta o un paradosso ma questa affermazione, forse un po’ eccessiva, contiene comunque una parte di verità. Durante le giornate molto buone tutti i cani, anche mediocri, cacciano splendidamente. Durante altre giornate, quando la traccia è impossibile da seguire, anche i migliori risultano penosi. Parlare di buone o di cattive giornate non è abbastanza significativo visto che la qualità della traccia durante una stessa giornata può variare in modo molto marcato e ciò può avvenire in modo brusco ed inaspettato. Ho un ricordo speciale di quella giornata tiepida di fine marzo quando, assieme a mio cognato, cacciavo la lepre con la nostra piccola muta di Anglo-Français. Cercavamo di cacciare piuttosto che inseguire dato che dopo quindici o venti minuti, i nostri cani pur buoni, perdevano la traccia. In quattro ore di battuta una sola lepre saltò davanti a loro. Si lanciarono in seguita e la presero dopo cinquanta minuti. Durante ogni battuta, e in qualsiasi momento, si aspetta trepidante e si spera. Quando tutto va bene uno sta lì in trepida attesa e teme il silenzio del sottobosco e si ha paura che il tempo cambi. Quando i cani cacciano male si spera in un miracolo atmosferico che possa trasformare un cattiva traccia in una traccia calda e ben presente. È il fatto di sussultare e di sperare sono delle emozioni forti che ci fanno vibrare e vivere intensamente. Il selvatico tipo della petite vénerie è in assoluto la lepre. I cacciatori di una volta non accordavano alla volpe il titolo di animale da vénerie e avrebbero riso a chiunque gli avesse parlato del coniglio come animale da vénerie. Oggi si può, e si deve, essere meno esigenti e meno sprezzanti visto che la lepre diventa sempre più rara un po’ ovunque e visto che è quasi impossibile cacciarla nelle battute ad inseguimento, laddove queste esistono ancora! In mancanza di meglio, se uno ha la passione e l’anima del veneur, si dovrà accontentare di cacciare la volpe ed il coniglio da appassionato, pur di godere del lavoro dei Segugi e di ascoltare il concerto delle loro voci. Esistono ancora alcuni piccoli equipaggi che sono dedicati solamente all’inseguimento della volpe. Ce ne sono anche specializzati nell’inseguimento del coniglio.V’è da dire che persino tra i cacciatori che praticano la caccia con il fucile ce ne sono alcuni che fanno la piccola vénerie e che hanno la vera passione dei Segugi, e ce ne sono di ottimi conoscitori, ed alcuni che apprezzano i bei accostamenti e le belle seguite e che non sparano mai al selvatico sullo scovo (appena scovato). In compenso ce ne sono altri che credono di praticare la caccia alla seguita ma che sono dei semplici sparatori pronti ad assassinare la preda alla prima occasione. La caccia con i cani per loro non ha nessun significato. La loro priorità e il loro piacere è abbattere un animale e persino parecchi animali. Mi è stato raccontato di un nuovo ricco, del dopo guerra del 14-18, che aveva comprato una foresta e che aveva come unico obiettivo ammazzare lepri, caprioli, cervi e cerbiatte di fronte ai suoi Segugi. Aveva l’opinione che un buon capo muta era solamente un cane non efficiente e da liquidare. Teneva in considerazione solamente i Segugi che si lanciavano sulla preda ma che erano subito pronti ad abbandonare l’inseguimento perché almeno loro non facevano perdere il tempo ai cacciatori appostati attorno ai recinti. Non sapeva, ed era totalmente nell’impossibilità di comprendere, che il momento più bello, più esaltante e più emozionante non era la breve e triste fucilata, che ammazza troppo presto la preda e di conseguenza tutte le gioie derivanti dalla caccia, ma era, bensì, rappresentato dallo splendido cantare dei Segugi all’inseguimento di una bella lepre rossa. 53 1º Campionato Campionato Italiano SIPS su Cinghiale a Chieti Se n’era parlato in Consiglio Nazionale, e presto fatto è diventato realtà. I consiglieri Rober Scotto, Bruno Mugnaini e Gianfranco Ferrara in breve tempo sono riusciti ad organizzare il “I° Campionato Italiano SIPS su Cinghiale”. Dopo anni di svolgimento della stessa manifestazione su Lepre, finalmente sono stati accontentati i possessori di ottimi Segugi da Cinghiale, con una prova che potesse evidenziarne le ottime qualità venatorie. Vista l’esplosione numerica dei partecipanti alle prove su cinghiale, la comparsa di questo selvatico nella maggior parte delle regioni italiane e non ultimo la possibilità di poter recuperare i cani grazie ai collari di reperimento sono cresciute in maniera esponenziale le prove in territorio libero. Iro di Paolo Cucini Segugio Maremmano vincitore del Campionato Italiano SIPS su cinghiale 6 Pippo e Bufera, Segugi Maremmani di Davide Vergagni, primo classificato nella categoria Coppie al Campionato Italiano SIPS su cinghiale I RISULTATI: CATEGORIA SINGOLI Giudici:Vincenzo Ferrara, Giorgio Rossi in ordine di classifica: 1° class. Iro I°ECC (S. Maremmano P.R.) di Paolo Cucini (Toscana) CAMPIONE ITALIANO SIPS 2015 2° class. Mascherino, II°ECC (S.Maremmano P.R.) di Alessandro Contri (Toscana) 3° class. Anuk, III°ECC (Briquet Griffon Vendeen) di Erik Parusso (Piemonte) 4° class. Assassino, MB S.Maremmano Di Demetrio Lione (Campania) CATEGORIA COPPIA E PARIGLIA Giudici: Luzzi Nicola, Raffaele Antonio, Scotto Rober in ordine di classifica: 1° class.Pippo e Bufera I°ECC(S.Maremmano) Di Davide Vergagni PIEMONTE CAMPIONI ITAL. SIPS 2015 Non Classificati: Campiglio e Vedremo (S. Maremmano P:R) di Sandro Albonetti (Toscana); Milly e Lampo (S.Maremmano) di Marco e Rudy Arbusti (Marche); Pirata e Kira G. Saintongeois di Fausto Mendicino (Calabria) CATEGORIA MUTE Giudici: Mugnaini Bruno, Felice Bracco, Brumana Giovanni. Il titolo non è stato assegnato. Hanno partecipato: N.C. Zor-Argo-Ugo-Brina-Ledy-Red; Beagle di Giampiero Boglio (Piemonte) N.C. Tosto del Pogrosso-Patti-Terri del Pogrosso-Ronda del Pogrosso- Mozza-Gerry-Fiamma; S.Maremmano di Marco Antonini (Umbria) N.C. Bari-Bora-Zara-Peter-Thena-Ada; Segugi Istriani P.R.) di Fattore e Carracillo (Molise) N.C. Pinco-Dora-Mora-Pedro-Minerva-Melinda; Briquet Griffon Vendeen di Martinello Altana (Sardegna). Un grande ringraziamento a Nicola Rutolo, a Peppino Campitelli, a Massimo Staniscia e a tutti gli accompagnatori di Chieti. Siete tutti invitati al II° Campionato Italiano SIPS su Cinghiale. Grazie al lavoro di tante sezioni Sips che provvedono ad organizzare le prove ufficiali in terreno libero, siamo giunti all’implementazione di questo Campionato. Il 12 settembre a Chieti, grazie alla perfetta organizzazione del presidente Nicola Rutolo e di Peppino Campitelli, presidente Regionale della ANLC, tutto è andato per il meglio. Accoglienza calorosa da parte degli abruzzesi, con tanti appassionati che hanno garantito a tutti i conduttori di reperire almeno un Cinghiale. Anche il recupero dei cani è stato facilitato dai tanti conoscitori delle zone di sciolta, che hanno aiutato i concorrenti, preoccupati per la loro lontananza dai luoghi di residenza. Non posso dimenticare il contributo fornito al Campionato da parte di un grande esperto giudice, Nino Staniscia, venuto purtroppo a mancare ultimamente, e di cui il Segugismo nazionale sentirà la mancanza. Proprio Nino aveva insistito tanto affinchè il Campionato fosse organizzato ad Atessa, sua cittadina di residenza, e così è stato. I posti collinari del teatino sono ben colonizzati dal suide che sta spopolando in tutta l’Italia, con cedui intervallati da 7 Campionato Organizzatori, giudici e concorrenti al Campionato Italiano SIPS su cinghiale forteti, un habitat ideale, che hanno messo a dura prova i migliori Segugi da Cinghiale che durante l’anno avevano ottenuto i migliori risultati nelle prove regionali. Una batteria di 4 concorrenti per categoria, composta da coloro che avevano ottenuto i migliori risul- I premiati con giudici e organizzatori al Campionato Italiano SIPS su cinghiale 8 tati a livello macroregionale, per cui tutti erano di livello venatorio molto alto. Un plauso particolare va a Marti- nello Altana che ha avuto la forza di arrivare a Chieti dalla Sardegna. Tutti hanno incontrato. Nella categoria singolo tutti e quattro si sono qualificati. Solo una coppia in classifica e nessun qualificato per le mute. I cinghiali in branchi, spesso non consentono l’ottenimento di qualifiche perchè fanno dividere i componenti di coppie e mute. Organizzatori, giudici e concorrenti al Campionato Italiano SIPS su cinghiale 9 T TROFEO ROFEO DEGLI ECCELLENTI 2015 Dal 12 al 14 giugno 2015 si è tenuta a Sassetta la decima edizione del Trofeo degli Eccellenti riservato ai Segugi Maremmani. Il regolamento del Trofeo prevede che possano partecipare alla gara quei cani che si siano qualificati primo o secondo nelle prove del circuito toscano per cani da seguita su cinghiale in singolo. Tengo a precisare che qualora uno o più cani abbiano vinto non in una sola prova ma in più di queste, il regolamento non prevede che si scorra al terzo classificato. Precisazione questa che non lascia adito a dubbi: i partecipanti sono cani di ottima qualità che non arrivano al trofeo per caso. Il gruppo di cani che partecipano al trofeo è completato da quattro/ cinque soggetti che nell’anno si Il vincitore del Trofeo degli Eccellenti 2015 Assassino, Segugio Maremmano di Demetrio Leone 10 sono distinti nelle prove tenutesi in tutta Italia, nominati dal consiglio nazionale della S.I.P.S (Società Italiana Pro Segugio). Questo meccanismo permette ai soggetti che nn possono partecipare alle prove di toscana di misurarsi con i migliori della regione. Hanno partecipato, nell’ordine di sciolta: Il secondo classificato al Trofeo degli Eccellenti 2015 Fumo, Segugio Maremmano di Giovanni Petrucci 12 GIUGNO: 1.Miranda di Chiappa Michele, 155 molto buono, terzo classificato 2.Matto di Paco Aleandro, 161 eccellente, secondo classificato 3. Randello di Cesare Gandini, n.q 4.Missina di Mario Galletti, 166 eccellente, primo classificato, vincitore di batteria 13 GIUGNO: 1.Mentuccia di Tommaso Tocci, 152 molto buono, secondo classificato 2. Febo di Tiziano Boddi, n.q Il terzo classificato al Trofeo degli Eccellenti 2015 Burrasca, Segugio Maremmano di Domenico Siri 11 TROFEO 3. Soraia di Sandro Albonetti, 169 eccellente, terzo classificato 4. Zorro di Diego Venanti, 151 molto buono, quarto classificato 5. Burrasca di Siri Domenico, 170 eccellente, primo classificato, vincitore di batteria 14 GIUGNO: 1.Mascherino di Alessandro Conti, n.q 2. Tofee di Andrea Aprilino, 164 eccellente, terzo classificato 3. Fumo di Giovanni Petrucci, 172 eccellente, secondo classificato 4.Assassino di Demetrio Leone 175 eccellente, primo classificato, vincitore di batteria 5. Tripoli di Mino Cupini, n.q CLASSIFICA FINALE: 1. Assassino di Leone 2. Fumo di Petrucci 3. Burrasca di Siri Il risultato finale è stato a dir poco sorprendente; per la prima volta dall’inizio del trofeo (10 anni fa) 12 non solo non ha vinto un toscano ma il podio è stato composto soltanto da concorrenti provenienti da fuori toscana. È d’obbligo una riflessione: è chiaro che il Segugio Maremmano, pur essendo nato nella maremma toscana, è ormai diffuso in tutta la penisola. I cani migliori possono venire da ogni parte d’Italia e le parole di qualcuno che ingenuamente pensa ancora che la razza sia un’esclusiva di un piccolo territorio fanno sorridere; scripta volant verba manent, le parole volano con il vento i fatti restano e la classifica non lascia spazio a chiacchere. Grazie al lavoro portato avanti dalla S.I.P.S toscana e nazionale questo cane è diventato patrimonio di tutti i cinofili; soltanto in Italia si contano oltre 25mila iscrizioni ai libri Enci. Altro dato, quello di cui sopra, che da solo basterebbe a far cessare le polemiche se nn fossero basate su bassi interessi di bottega. Ricordo che la razza è stata anche riconosciuta dalla FCI (Federazione Ci- nofila internazionale). Nell’attesa di un mea culpa da parte di tutti quelli che dicevano e scrivevano che ciò non sarebbe avvenuto, rinnovo l’invito a lavorare per lo sviluppo di questa razza. Ringrazio a nome della S.I.P.S toscana i signori esperti giudici Bracco Felice e Righi Danilo, per aver diretto e valutato la prova, i cacciatori di Sassetta, che come sempre hanno messo a disposizione il loro magnifico territorio e la loro capacità di accompagnatori, l’amministrazione comunale di Sassetta e quella provinciale di Livorno, che ci hanno supportato nel migliore dei modi. Un ultimo ringraziamento a Vincenzo Ferrara, presidente nazionale della Sips,Giorgi Rossi e Stefano Federici, Fefo, presidente della Sips di Livorno, motore del trofeo e delle prove della toscana, sempre a disposizione dei concorrenti e degli organizzatori Bruno Mugnaini coordinatore regionale S.I.P.S.Toscana. Inaugurazione del Monumento del Trofeo degli Eccellenti a Sassetta (LI) Organizzatori, giudici e vincitori del Trofeo degli Eccellenti 2015 13 D anni da ungulati selvatici RIFLESSIONI Le riflessioni proposte sono maturate al termine di una gita di studio sull’Appennino pratese effettuata nell’ambito del corso di Selvicoltura (Corso di laurea in Scienze Faunistiche dell’Università di Firenze), con la collaborazione del prof. Gianluca Giovanninie del dott. Davide Pozzi. Tali osservazioni sono comunque estendibili, purtroppo, a molte aree boscate del territorio italiano. I cedui quercini dell’Appennino pratese sono un ottimo punto di partenza per affrontare il discor- so sui danni da ungulati. I cedui in questione presentano la fisionomia tipica dei boschi soggetti a forte pressione alimentare da parte dei selvatici: le matricine sono in gran parte scortecciate, mentre le ceppaie si presentano come cespugli bassi e densi, a causa del morso ripetuto dei cervi. Vale la pena di riflettere sull’origine dell’emergenza, sulle possibili vie d’uscita e sul ruolo che possono svolgere, nella soluzione del problema, i tecnici forestali e i politici. Le considerazioni che seguono non si riferiscono a casi particolari, bensì al territorio nazionale, in buona parte interessato dal problema. Innanzitutto è necessaria una precisazione terminologica per quanto riguarda il cosiddetto “danno”. Non tutti infatti sono d’accordo con l’adozione di questo termine, che non renderebbe giustizia alle sacrosante esigenze alimentari dei selvatici. Personalmente sono d’accordo sul fatto che si possa parlare di consumo, a patto però che ci si riferisca a una situazio- 3 15 16 ne prossima alla naturalità: se, per esempio, in una foresta vergine centroeuropea, uno-due cervi distribuiti su 100 hafanno colazione a base di piante erbace o arbustive, latifoglie arboree e abete bianco, è corretto parlare di consumo alimentare. Se, al contrario, i cervi diventano 10, pare ovvio parlare di danno, per lo stesso motivo per cui, se invitassi a cena una persona, potrei parlare di consumo nel caso la persona in questione si limitasse a fare una bella mangiata, mentre avrei diritto di parlare di danno qualora si facesse accompagnare da una decina di amici che mi saccheggiano il frigorifero, la dispensa e che, magari, sollecitati da un abnorme appetito, mi mangiano pure il gatto. Si tratta dunque di riconoscere un’anomalia: quali che siano le cause del fenomeno (introduzioni fatte a cuor leggero, scomparsa dei grandi predatori, istituzioni di aree protette seguite dal divieto di caccia ecc.), è arrivato il momento di prendere atto che la situazione è diventata insostenibile. Perché, se il termine sostenibilità significa “gestire una risorsa in modo da garantirne l’uso alle generazioni future”, la conclusione è che la risorsa bosco, in casi di forte pressione alimentare da fauna selvatica, non ha futuro: né sotto il profilo ecologico né sotto quello economico. A questo punto è necessario farsi una domanda: come si può risolvere il problema del sovraccarico degli ungulati selvatici? La questione può essere affrontata sotto varie angolature: scientifica, etica, politica. Nel mondo scientifico non sono pochi a sostenere che la selvicoltura può svolgereun ruolo importante nella soluzione del problema. Ebbene, chi scrive appartiene alla categoria degli scettici. Premesso che 1) ai danni da ungulati selvatici non si pone rimediosolo con la riduzione della densità dei capi, 2) anche la selvicoltura può giocare un ruolo (favorendo quando possibile il bosco misto a rinnovazione naturale, regolando opportunamente l’ampiezza delle tagliate nonché l’estensione del loro perimetro, stimolando con le opportune cure colturali la diffusione di un piano erbaceo-arbustivo, valutando la disponibilità alimentare non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi, apponendo la ramaglia sulle ceppaie dopo il taglio dei cedui ecc.)… ma pensare che la selvicoltura possa essere determinante nella soluzione del problema degli ungulati selvatici equivale a pensare che una cura di vitamine (e sappiamo quanto siano importanti) possa essere un rimedio efficace contro una polmonite acuta. Il ruolo della selvicoltura, detto in altre parole, è di creare condizioni idonee al mantenimento di un equilibrio, mentre la terapia d’impatto, necessaria in tutte le gravi patologie, non può che essere un abbattimento dei capi in eccesso, sulla base di ben congegnati piani di assestamento faunistico. E qui interviene l’aspetto etico che, a mio parere, nell’opinione pubblica è strettamente contaminato da una miscela esplosiva di scarsa informazione e di emotività. Infatti, il principale ostacolo alla riduzione dei capi di ungulati selvatici è proprio rappresentato dal fatto che la cosa, per quanto dio alla situazione anomala debba tradursi in una strage di animali. Paradosso notevole se si pensa che ogni giorno sulle nostre tavole arriva carne di manzo, vitello, maiale, agnello, pollo, tacchino e quant’altro, tutta carne che prima di essere ridotta in bistecche ha fatto parte di organismi che sono stati uccisi per la nostra alimentazione. Insomma, perché la mucca sì e il cervo no? Forse perché il cervo fa parte della wilderness? Suvvia, basterebbe ragionarci un attimo per capire che il problema è esattamente l’opposto: il cervo, quando è in eccesso, è la principale minaccia alla wilderness, visto che impedisce la rinnovazione dei boschi, cioè l’habitat di tanti altri selvatici (piante e animali), oltre che il luogo in cui gli uomini hanno ricavato uno spazio economico. La verità è che, nell’opinione pub- necessaria alla funzionalità dei sistemi agro-forestali, da un lato disturba l’opinione pubblica (gli ambientalisti, ma non solo) che identifica nei selvatici la componente più rappresentativa della natura, dall’altro colpisce gli interessi di determinate categorie: come non ricordare che alcuni cacciatori sono interessati a conservare alte densità di selvaggina? Di fatto, anche se è abbastanza ovvio che la caccia è necessaria per risolvere il problema, molte resistenze vengono opposte all’idea che il rime- blica, manca la percezione esatta del problema, o meglio della sua dimensione: si fatica a capire che in molti casi abbattere gli ungulati selvatici non è un gioco o una gratuita cattiveria e nemmeno una forma di bieco cinismo, bensì una necessità. Personalmente confesso di avere un’istintiva simpatia per tutti gli animali, cervidi compresi, anche se ciò non m’impedisce di pensare che sia necessario riportarli a densità più vicine alla natura (il confine etico che non si può oltrepassare nei confronti degli animali è, a mio avviso, un altro: il maltrattamento, cioè ogni forma di violenza gratuita). Le spiegazioni all’atteggiamento dell’opinione pubblica non mancano. L’Italia del secondo dopoguerra fu segnata dall’urbanizzazione, fenomeno che tuttora instilla in ognuno di noi, assieme a modelli di vita artificiosi, anticorpi che inducono a percepire la natura come un Eden lasciato alle spalle. Purtroppo, alla crescita del sentimento non corrisponde un’adeguata crescita della conoscenza. In altre parole, il livello di educazione ambientale rimane scarso, mentre l’amore per la natura continua a rivestirsi di una dannosa irrazionalità. Si aggiunga che, in Italia, gli aspetti naturalistici sono trattati dai media spesso in modo approssimativo, a volte addirittura errato: insomma, i mezzi d’informazione sono corresponsabili della situazione che s’è creata. Le maggiori responsabilità, a mio avviso, spettano però al mondo politico, il cui compito dovrebbe essere quello di ricondurre la questione in un alveo razionale: fare sì che l’opinione pubblica prenda atto che la natura non è un insieme di cervi e caprioli, bensì una rete di relazioni funzionali che non ammettono anomalie spaventose come quelle cui stiamo assistendo. Se non è etico uccidere Bambi, lo è forse permettere la distruzione dei nostri boschi? Possibile che le istituzioni non riescano a rispondere a una domanda così elementare? Oppure a dire chiaramente che la natura che ci circonda non è poi così ricca di naturalità, e che dunque necessita, più che di un approccio emotivo, di una razionale ge- stione? Conosco personalmente proprietari di boschi, mortificati da una situazione incomprensibile per cui, dopo il taglio di un ceduo, non è permesso loro mandare una mucca al pascolo nel bosco (pena gravi sanzioni pecuniarie), mentre mandrie di cervi di straordinario appetito possono radere al suolo le ceppaie. È pur vero che in tal senso esistono indennizzi, ma non sono certo quelli a risolvere il problema. Possibile non rendersi conto del rancore verso le istituzioni che situazioni del genere possono determinare? A proposito, nel frattempo, a rendere meno insostenibile il problema ci pensano i bracconieri… Il paradosso fa nascere una domanda finale, cui ognuno può fornire la propria risposta: se ad alleviare le dimensioni dei problemi sono necessarie pratiche illegali, non sarebbe forse più opportuno assumersi laresponsabilità di scelte magari poco popolari ma indirizzate verso il bene della collettività? Prof. Marco Paci Docente di Selvicoltura presso l’Università degli Studi di Firenze 3 17 I l problema del cinghiale Una risposta ad Isabella Pratesi, ragionando sulle contraddizioni mancanza di buon senso, logico e pratico, del solito animalismo anticaccia Isabella Pratesi, che oggi fa parte del WWF, ma che è stata (od è ancora ed anche?) dirigente della LAV (o della LAC?), dopo il luttuoso evento che mai così tanto ha portato il cinghiale alla ribalta della cronaca quotidiana (benché di motivi per questa ribalta ce ne fossero già stati prima ed a iosa, sia con la morte di persone a causa di impatti automobilistici con l’animale, sia di aggressioni, ma senza fatti luttuosi diretti di cittadini inermi, sia per i miliardi di euro di danni ogni anno inferti all’agricoltura: ma si sa, i giornali sono prodotti da vendere, non già, come tanti credono, diffusori di notizie di interesse sociale: per cui, come si usa dire, se un cane morde il padrone, la cosa non fa notizia ma se un padrone morde il cane, allora si va in prima pagina!); si diceva, la Pratesi ha ritenuto di diffondere un comunicato stampa come Direttore del programma conservazione del WWF per cercare di dare spiegazioni corrette sul fenomeno («Tutto quello che avreste voluto sapere sui cinghiali e nessuno vi ha mai detto»). 18 Peccato che neppure lei ce lo dica! Il documento contiene tante contraddizioni ed inesattezze, che non possiamo esimerci dal farle notare. Se esiste un problema, e per partito preso si cominciano a raccontare cose non vere, il problema non si risolverà mai. E forse è proprio quello che vogliono gli animalisti anticaccia: che si continui a parlare del problema del cinghiale, ma solo come argomento per attaccare i cacciatori, e senza mai proporre l’unica soluzione plausibile: ovvero che siano gli stessi cacciatori, colpevoli della diffusione dell’animale, a provvedervi riducendone drasticamente il numero con le loro armi. Ed è già dura convincerli, visto l’interesse che la stessa Pratesi evidenzia, che hanno ad avere ogni anno un bel po’ di cinghiali da abbattere, per cui un numero troppo basso rischia ridurre i loro, come anche dice la Pratesi, “pingui” carnieri, ma… anche magari di spingere poi gli anticaccia a richiederne la protezione! Vediamo cosa ha scritto la Pratesi nel suo comunicato. I cinghiali «hanno zanne lunghe anche 30 centimetri affilate come rasoi.» Ci chiediamo se la Pratesi ha mai visto un cinghiale, o pensa che siano dei trichechi o dei babirussa? Dove ha mai visto zanne di 30 cm di lunghezza e poi, “affilate”? Caso mai appuntite! Ma soprattutto la Pratesi batte e ribatte per informare che i cinghiali sono tanti, sono troppi, fanno danni ingenti: Ecco cosa ha scritto: «(…) sono stati lanciati in un frenesia venatoria senza uguali: importati dall’Europa dell’Est ma anche alle- vati in Italia (…). In pochi decenni i la popolazione di cinghiali si è così quintuplicata (…). La gestione dei poveri animali, la cui popolazione ha raggiunto livelli preoccupanti di 600.000 o forse 1 milioni di individui…» Ma poi, pur riconoscendo che proprio i cacciatori hanno anche la responsabilità di abbatterne troppo pochi e che quindi sono loro i primi ed unici responsabili della crescita esponenziale della popolazione, si guarda bene dal dirci come proprio i cacciatori potrebbero e dovrebbero risolvere il problema: «(…) sono stati utilizzati per creare una popolazione pingue e ricca adatta a soddisfare le brame dei cacciatori.» Ovvero riconosce che sono troppi, che sono un problema. Ma poi, ecco che proprio con i cacciatori se la prende perché li uccidono, facendo capire che lei sarebbe contraria: «(questo purtroppo non li salva dalla morte a cui sono destinati). (…) affidata alle allegre brigate dei “cinghialari” (…). Altrettanti cinghiali vengono uccisi illegalmente cacciati con trappole, lacci e fucili a pallettoni. Di notte e di giorno. A decine di migliaia. Ma non per svuotare e rendere più sicuri i nostri boschi (...). Chiudiamo entrambi gli occhi e tappiamoci le orecchie se sentiamo spari e fuori strada che rombano con il loro carico di carne di cin- ghiale. Lasciamo che continuino ad essere i cacciatori, nella legalità e nell’illegalità a gestire la nostra fauna. Non preoccupiamoci se le lobby dei “cinghialari” impediranno che il problema del soprannumero dei cinghiali (che apporta un enorme danno all’agricoltura) venga veramente risolto.» Ovvero, silenzio assoluto sulla soluzione del problema! In poche parole, la Pratesi vuole la botte piena e la moglie ubriaca. Secondo lei i cinghiali sono troppi ed andrebbero ridotti e drasticamente di numero, ma poi si schiera subito contro l’unica categoria di cittadini che a questo problema possono porre rimedio. Come non chiedersi, ma questa Pratesi, i cinghiali li vuole o non li vuole? Ne vuole tanti o ne vuole pochi? E se sono troppi, a chi affiderebbe il compito di ridurne il numero? Ai soliti “professionisti del catastrofismo animale” che attraverso studi e progetti, magari lautamente pagati dall’Unione Europa, ci verranno poi a dire che bisogna lasciare crescere i lupi affinché vi provvedano (come se i lupi fossero poi così fessi da lasciare in pace il bestiame domestico per darsi invece da fare a seguire le indicazioni dei “faunisti” del WWF e predare quindi solo cinghiali, cervi e caprioli anziché le ben più disponibili e facili pecore, capre, cavalli, vacche e cani!). Oppure, pretenderà di obbligare gli agricoltori a circondare ogni campo coltivato con recinti elettrici, per i quali, che siano a spese dei proprietario o dell’apparato pubblico, sempre di milioni di euro si parlerebbe? O ci verrà a dire che i cinghiali bisogna catturali con costose trappole e burocratica metodologia (intanto pagherebbe pantalone!) che lasceranno il tempo che trovano, perché la biologia ed il comportamento animale ci dice che mentre se ne cattura uno, la popolazione cresce di due? E poi, l’ipocrita chicca, già adottata in alcuni aree protette chiuse alla caccia: catturali con le gabbie e farli poi uccidere nelle macellerie: ipocrisia all’ennesima potenza, eppure tante volte proposta non solo per cinghiali, ma anche per nutrie, scoiattoli grigi, ed altri animali esotici o in soprannumero! Tutto questo pur di evitare che i cacciatori, facendolo a loro spese Muta di Liberati-Petrucci vincitrice del Trofeo delle Nazioni 2015 pagando una tassa e magari anche i capi abbattuti - quindi con entrate finanziarie che potrebbe dare un aiuto alle sempre esauste casse di chi gestisce la fauna ed i Parchi -, possano “divertirsi”: ovverosia, impedire loro di divertirsi sembra essere l’unica ragione del perché non si vuole ricorrere alla caccia per risolvere un problema che oggi è quasi più sociale che faunistico! O li vorrebbe fare abbattere da guardiacaccia, guardie forestali e guardia parco? In tal caso, non lo sa che se esiste l’obbiezione di coscienza per l’esercito, è probabilmente giusto applicarla anche ai corpi di guardiania? Lo sa che difatti la grande maggioranza di queste guardie è animalista ed anticaccia? Che farebbe, li obbligherebbe a farsi “macellai” al posto dei cacciatori? In fondo, forse sarebbe un bene se lo facesse, così si potrebbe rendere conto di quanto utili siano i cacciatori in questi casi (sempre più frequenti, tanto che anche nazioni che avevano abolito la caccia la stanno pian piano ripristinando, magari mascherata da “prelievi selettivi”, “controllo delle popolazioni”, “abbattimenti sanitari” ed altre scuse più o meno politicamente corrette e che spesso non risolvono mai veramente i problemi). La Pratesi si allei pure con la sua sodale Brambilla; convincano pure l’opinione pubblica della “bontà” delle loro idee sulla gestione faunistica; ma poi non vengano a piangere sul latte versato quando avremo altri morti ed aggressioni da parte di cinghiali e lupi ed orsi, al bestiame ed anche persone, con milioni di euro di danni che cittadini, agricoltori ed allevatori pagano di tasca loro, ricevendo, quando li ricevono, scarsi rimborsi dalla casse pubbliche sempre più vuote. Per non dire del rischio di estinzione di tante rare specie di fauna e flora (lo Scoiattolo rosso, l’Orso marsicano e il Camoscio d’Abruzzo, varie specie di orchidee, solo per fare alcuni esempi eclatanti) a causa della loro competizione con le popolazioni animali in forte crescita proprio perché si impedisce ai cacciatori di eliminarle o mantenerne basso il numero. In fondo si tratterebbe di fare un semplice calcolo tra costi e benefici, lasciando da parte i principi “talebani” di animalisti ed anticaccia, adottando invece misure basate sulla saggezza ed il buon senso. I cacciatori possono essere grandi attori nel mondo della conservazione, specie faunistica: la si smetta di vilipenderli e si cerchi una loro collaborazione per il bene del… bene Natura (che non è solo animali: Aldo Leopold, Theodore Roosevelt, Jim Corbett, Erminio Sipari, Mario Incisa della Rocchetta, Renzo Videsott, Fabio Osti, Mario Rigoni Stern, e tanti tanti altri, anche viventi - tutti ambientalisti cacciatori - insegnano!). Franco Zunino Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness 3 19 C ommento AL REGOLAMENTO NUOVO RELATIVO ALLE PROVE ZOOTECNICHE DEL SEGUGIO Premetto che sono un Segugista pratico con diverse esperienze essendo cresciuto in un ambiente familiare di seguisti e che ho giudicato con i migliori giudici italiani, alcuni ancora in vita e alcuni che, purtroppo, non ci sono più, lasciando un grande vuoto di insegnamento. Ho trovato positivo apportare una revisione allo standard di lavoro per capire meglio la direzione da prendere, diversamente si rischierebbe l’impoverimento della razza sul lavoro. Leggendo attentamente il nuovo regolamento sul lavoro del Segugio, rilevo che i problemi più importanti sono rimasti e sono i seguenti: - si deve tener presente che i canettieri sono cambiati nel metodo, hanno avuto una evoluzione, sono diventati “domatori”, ed ecco perché il regolamento deve essere rigoroso su tutte le fasi; -i collari (localizzatori) nelle prove non devono essere utilizzati, poiché si nota il cane mantenere un comportamento di sottomissione; mentre senza 20 collare, durante il turno della prova, possiamo vedere le doti naturali del soggetto e di queste esperienze ne potrei elencare diverse. L’art. 10 recita la seguente dicitura: Il canettiere fa parte integrante della muta, coppia e singolo. Lo trovo un errore gravissimo e spiego il perché: il canettiere deve seguire i cani fino all’incontro con la passata della lepre, fermarsi e lasciare proseguire i cani da soli per far sì che acquisiscano personalità, sagacia, ed infine far completare la fase di accostamento che, diversamente, verrebbe portata avanti dal canettiere, come spesso avviene, con il risultato che questi soggetti non diventano mai maturi. Da tantissimi anni si parla di ZONE DOC per le prove zootecniche, ma si continua ad esercitare prove in zone di ripopolamento, in zone faunistiche, nelle quali vengono rilasciate ottime qualifiche. Continuando in questa direzione avremo un peggioramento della razza da lavoro del 90%, bisogna ricorrere ai ripari in breve tempo. Prima di terminare vorrei citare due fasi delle prove che, a mio avviso, sono importantissime: la “cerca” in cui si assiste alla passione, alla disciplina, al collegamento e si capisce il soggetto a quale razza appartiene, è stata declassata a 10 punti; l’accostamento che è la fase più importante della verifica zootecnica, olfatto, sicurezza nella valutazione dell’usta, soluzione dei falli su passata fredda, è stato bloccato a 30 punti. Sarebbe stato utile qualche punto in più per mantenere l’accostamento che vediamo sempre più scomparire. Se in Italia venisse fatta una verifica in tal senso avremmo l’l‰ che saprebbe risolvere il lavoro dell’accostamento. Infine, con questo commento, vorrei parlare dei 45 minuti in dotazione alla seguita di prove di cui tanto discusso dai giudici durante le prove: occorre stabilire quanti metri in un minuto percorre un cane durante la seguita pressante in pianura, in collina ed in montagna. Proporrei una diversa valutazione giudicando il percorso effettuato dal cane e non il tempo impiegato. Giovanni Incerti Il Best in Show del Raduno di Perugia S enza metodo, stile e intelligenza non c’è Segugio L’occasione per l’idea di scrivere un articolo insieme a Giuseppe Quici è nata da due giorni di caccia trascorsi nelle terre molisane, dove abbiamo potuto osservare e confrontare forse due metodi di lavoro differenti ma comunque efficaci. Da una parte, Segugi che evidenziano le varie fasi con voce piuttosto abbondante, meticolosi nella fase di accostamento, molto avvinti alla passata. Dall’altro, cani veloci nella fase di accostamento, sbrigativi, che alla vocalizzazione spesso alternano passaggi segnalati con la coda e con colpi di gola. Entrambe le mute arrivano alla rimessa, scovano ed inseguono, pur se con tempistiche diverse forse e con metodi di lavoro apparente- mente differenti. In realtà, non credo sia giusto parlare di cani di iniziativa fortemente contrapposti a quelli di metodo: il Segugio, per esser chiamato tale, deve necessariamente usare un metodo. E deve farlo con stile. Ciascuna razza, poi, certamente, avrà il suo. E non sarebbe corretto pretendere di applicare all’Ariegeois lo stesso metodo dell’Italiano o viceversa. La tendenza ad uniformare il metodo di lavoro, sopratutto durante le verifiche zootecniche, è un male non solo per la razza, ma per la cinofilia tutta. Il territorio plasma il Segugio. Questo è tendenzialmente vero; con l’accortezza di specificare, però, che il cane intelligente do- vrebbe essere in grado di adattarsi ad ogni tipo di situazione. Negli altipiani meridionali, dove il Segugio dovrà accostare a volte per chilometri prima di giungere al covo, sarà più facile affinare la fase dell’accostamento, che dovrà essere necessariamente meticoloso e preciso, sul filo. Questo perché magari la pastura incontrata è una sola, e quella la muta deve lavorare. Parzialmente diverso sarà il comportamento del Segugio nei territori pianeggianti, dove la presenza della lepre è solitamente più abbondante (anche se negli ultimi tempi il calo del selvatico è sotto gli occhi di tutti ed è quindi necessaria una oculata gestione della Londa (FI). Una bella giornata con i Segugi dell’Appennino ospiti di Valter Mencetti 3 21 22 lepre, evitando inutili immissioni di conigli di allevamento ed accrescendo ciascuno un senso etico di rispetto e buon comportamento di ciascun Segugista durante la stagione venatoria). In questi territori di pianura, le pasture del selvatico spesso si intrecciano l’una con l’altra, ed un Segugio abituato a lavorare sul terreno un’unica pista, se privo di elevato equilibrio e di relativa freddezza sull’odore, difficilmente scoverà la stessa lepre che ha accostato. Questa peculiarità renderà spesso difficoltosa la valutazione dell’accostamento, che non dovrebbe mai essere confuso con il passaggio disordinato da una pastura all’altra, un susseguirsi cioè di voci che non seguono un disegno preciso ed unitario. Dato per scontato che la fase della cerca, volgarmente detta pastura, finisce nell’esatto momento in cui l’usta del selvatico viene reperita sul terreno, non credo sia possibile definire come fuori mano o disorganizzata una cerca ampia in territori, come quelli montani, dove spesso la muta deve aprirsi a ventaglio per reperire la passata ed iniziare l’accostamento, unendosi appena un fiato utile viene segnalato da uno dei componenti; territori in cui per fare l’incontro è necessario scandagliare il terreno con pazienza. Certamente, però, appena il Segugio avrà fatto capire o con la voce o con il movimento del corpo e della coda che la pastura è presente, dovrebbe essere penalizzato quel cane che abbandona l’usta utile per cercare un fiato più facile. Dovrà al contrario applicarsi sul terreno e iniziare con precisione ed equilibrio la fase spettacolare dell’avvicinamento al covo, resa talvolta più difficoltosa dalle false rimesse che possono intralciare il cammino del Segugio. Fino ad arrivare al covo ed iniziare un inseguimento incalzante e ben vocalizzato. Proprio a tal proposito, vorrei esprimere la soddisfazione nel vedere che all’atto di approvazione del nuovo regolamento delle verifiche zootecniche non sia stata approvata la modifica relativa al finire degli otto anni. Sappiamo bene tutti quanto impegno, tempo, risorse economiche ed affettive ed investimenti richieda il fare un Segugio, vederlo crescere, acquisire esperienza, malizia, astuzia, e perché no, maturità. In tutti i campi della scienza, le menti più brillanti hanno sempre dato grandi frutti soprattutto in età matura, quando si è acquisita la consapevolezza data da tutte le esperienza sommate nel tempo. Allo stesso modo, il lavoro di un Segugio è un lavoro soprattutto di testa. Lo sforzo fisico è sicuramente rilevante ma se un cane ad otto anni è “finito” e non riesce più a sostenere una cacciata di 2/3 ore, allora vuol dire che si è sbagliato qualcosa nella selezione; perché non stiamo parlando di un sollevatore di pesi massimi o di un cavallo da corsa. Stiamo parlando di un lavoro soprattutto olfattivo, in cui l’esperienza gioca un ruolo fondamentale. Credo che il modo per incentivare la selezione ed il ricambio generazionale non debba essere imposto con una restrizione alla libertà personale di ciascuno di scegliere chi presentare in prova. Le prove di lavoro già hanno visto diminuire la partecipazione di molti associati, in primis a causa della crisi economica che ha attanagliato l’Italia in questi anni e da cui il recupero sembra lento. Non tutti hanno la possibilità di fare cucciolate continue per assicurarsi sempre cani giovani e pronti. Si incentiverebbe in questo modo l’allevatore che può permettersi di avere in canile un numero di soggetti tali da poter sempre avere a disposizione dei soggetti da inserire in muta all’evenienza. Se volessi andare a scegliere un Segugio (cucciolo o grande che sia) da acquistare, vorrei vedere almeno i genitori. E se sapessi che il padre o la madre o i parenti in generale dopo gli otto anni sono finiti e non rendono più a caccia, beh, di certo cambierei linea di sangue. La longevità è fondamentale ai fini della valutazione della meritevolezza o meno di un cane. Questo, almeno, per me. Penso che se vogliamo incentivare l’allevamento, la selezione, le cucciolate mirate, dobbiamo piuttosto coltivare l’etica della correttezza, della lealtà nei comportamenti. Cominciamo a non chiudere un occhio di fronte ai certificati falsi, alle seguite su capriolo, ad un Segugio incrociato, ad una radio usata in prova per pilotare l’azione di caccia. Queste sono le cose sulle quali intervenire. Simona Pelliccia Brevemente, è necessario precisare che la collaborazione cinofila con l’amica Simona è generata dalla comune volontà di rappresentare ed inter- pretare l’attuale “Segugismofilia” in maniera critica ed indiscriminata, attraverso la mente e la penna di due persone appartenenti a generazioni e culture cinofile abbastanza diverse, volte, però, agli stessi obiettivi di tutela della razza Segugio italiano. Come accennato da Simona ci siamo incontrati da me, nel Molise, in territori assolutamente naturali con pochissime lepri, smaliziate e diffidenti, sulle quali i Segugi (di Simona) condotti dal collega Anacleto (papà di Simona) hanno espresso il loro peculiare animus di Segugi italiani. E’ vero, un lavoro diverso rispetto ai miei cani e di quelli di gran parte degli amici molisani ed abruzzesi, ma in ogni caso assolutamente rispondente allo standard di lavoro della razza. Abbiamo assistito alle classiche quattro fasi condotte con il prevalente uso dell’iniziativa e della sollecitudine, a mio avviso una maggiore vocalizzazione(in accostamento) non sarebbe stata fuori posto. Poi null’altro da obiettare. Due vecchi leproni sono stati catturati, uno per giornata. Ho narrato questo spunto per introdurre alcuni concetti e per ricollegarmi allo scritto di Simona. Sono sempre stato attratto dal Segugio che esprime un “ lavoro classico”: prevalentemente avvinto alla traccia, lavoro vocalizzato nei vari dettagli, capacità di spaziare sui falli ostili, tenacia sulle difficoltà olfattive, capacità di intuire la “zona lepre” e la sua rimessa, inseguimento sicuro. Per quanto ho potuto fare o, per dirla meglio, per quanto la disgraziata sorte mi ha consentito di ottenere, ho allevato e addestrato basandomi sui suddetti principi. Io, come altri, abbiamo selezionato per decenni in questa direzione. Ovviamente, ora, ciascuno ha la moglie che si merita significando che possediamo esattamente ciò che abbiamo voluto e selezionato. Il software alloggiato nella testa dei miei Segugi è questo e loro si comportano di conseguenza. Ovviamente ci sono state delle ragioni (o forse punti di vista) che hanno spinto e favorito la presenza e l’utilizzo di un simile Segugio italiano. Personalmente e aldilà dell’aspetto emotivo-emozionale ho prediletto Segugi tendenzialmente predisposti ad avanzare “tenendo l’usta”, con il fine di poter meglio raggiungere la rara lepre che in una notte calpesta il suolo di due o più paesi. Segugi che, in questo modo, hanno mi- nori possibilità di essere attratti da altri “animalacci”. Segugi che (secondo il mio punto di vista) avrebbero potuto rendere meglio nelle giornate con cattiva emanazione (negli ultimi decenni queste giornate sono le più rispetto alle altre). Probabilmente avrò inconsciamente subito anche l’effetto emulativo del: così fan tutti ! Sta di fatto che è andata in questo modo. Oggi (a dire il vero da qualche anno) sto cercando di porre in atto un progetto di revisione e trasformazione del metodo di lavoro del Segugio. Moltissimi conterranei lo hanno già fatto con lodevoli principi e risultati. Ho sempre sostenuto e sostengo che è necessario stare attenti per seguire l’evoluzione naturale del mondo che ci circonda (biologia, ecosistemi e mutazioni planetarie). Il Segugio non deroga e non sfugge a tale principio. Risulterebbe perlomeno anacronistico restare inchiodato alle proprie convinzioni ed abitudini soprattutto se hai avuto dimostrazione che le stesse non rappresentano la unica verità, ragion per cui sono pienamente affaccendato per modificare il software genetico dei miei cani verso un lavoro con più iniziativa e con aumentata attitudine alle seguite incalzanti. In tale ottica ho prediletto la ricerca e l’allargamento della conoscenza soprattutto vedendo al lavoro i Segugi di gente capace, per imparare (da entrambi) le speculazioni che mancano nel mio bagaglio cinofilo e cinotecnico. Riuscirò nell’intento? Intanto ci provo. Simona, nella parte introduttiva dell’articolo, afferma che… il Segugio per essere chiamato tale, deve necessariamente usare un metodo… verissimo! Ed aggiungo che deve essere un metodo capace di esprimere e concretizzare le quattro fasi necessarie per esaltare l’azione cinofila volta alla caccia della lepre. Ovvero rispondere a quanto trascritto nello standard di lavoro. Tuttavia bisogna lasciare spazio alle variabilità espressive, ovviamente non contenute nello standard di lavoro, alla cosiddetta individualità artistica del Segugio, tra cui il grandissimo ed inestimabile patrimonio dell’intelligenza cinofila. Guai se facessimo diversamente. Qualche anno addietro mi trovavo a conversare con gli amici Nico De Angelis e Corrado Vagnoni, la discussione, condotta da me, acclarava la buona convinzione che per tenere bene il lavoro “sul filo dell’emanazione” occorre un Segugio che proceda con calma. Dopo questa affermazione Corrado sbottò: ….ma tu sei in grado di negare che un cane sbrigativo non avanzi seguendo fedelmente l’usta? E’ stata la bomba che ha creato un varco nella mia visione Segugistica ed anche la scintilla che ha innescato un immediato processo di revisione, onesto, sereno, utile. Aveva ragione Corrado. Lo hanno dimostrato i Segugi di Simona quando hanno cacciato nel mio territorio. Oggi la mia convinzione disegna un modello di Segugio estremamente sobrio, collegato ma non dipendente dal conduttore, obbediente, dinamico e pieno di stile di razza, che lavori con naso, solerzia ed intelligenza. Già, l’intelligenza, gran parte dei Segugi sono cani abbastanza intelligenti. Però io mi riferisco all’intelligenza venatoria che è cosa ben diversa ovvero la capacità innata di saper giungere sul selvatico utilizzando i segnali odorosi che lo stesso ha lasciato durante il percorso che lo conduce al sicuro. L’intelligenza venatoria è lo strumento (un’arma se vogliamo) che misura l’efficacia predatoria necessaria alla sopravvivenza del predatore. Il Segugio impegnato nella caccia è un predatore. Tant’è che molti Segugisti, per esacerbare le prestazioni agonistiche dei cani, inducono gli stessi alla presa dell’animale ed al consumo immediato della stessa o di alcune porzioni viscerali. L’intelligenza venatoria è anche la virtù che impedisce al Segugio di rimanere imbrigliato sugli intrecci di più pasture (trascorsi notturni) delle lepri dimoranti in territori con buona od alta densità. Certamente dove c’è una sola traccia di lepre, come giustamente osserva anche Simona, le “questioni” si risolvono da sole, o meglio non si pongono affatto. Se il Segugio “si impiccia” su una traccia pulita o addirittura si “impantana” sul prato dove la lepre, durante la notte, si è nutrita ed ha giocato, non può essere considerato tale. Sarà un cane, come tanti altri della sua specie, destinabile ad altri usi. Tutti siamo concordi nel volere il Segugio intelligente! Contestualmente, però, pretendiamo che si comporti da cretino quando gli chiediamo di non cambiare la traccia, tra le tante incontrate in un bel prato e/o durante l’accostamento, e di scovare sempre e solo la lepre che ha accostato. Ri- tengo che l’intelligenza venatoria del Segugio serva a raggiungere l’obiettivo di arrivare alla preda: scoverà la lepre che offra le migliori condizioni per farlo subito. Punto e basta! E’ veramente stupido pensare che il Segugio debba rifiutare una traccia migliore di un’altra o rifiutare lo scovo perché non è quella la lepre che ha incontrato per primo la mattina nel prato; altra cosa è il rifiuto durante la seguita che, al contrario, denota una scelta razionale diretta alla ovvia migliore possibilità di cattura di un selvatico già stanco, ma di questo parleremo in altra occasione. In parallelo osserviamo cosa accade quando un predatore a vita libera attacca un gruppo di prede; all’inizio della caccia ciascuna preda potenzialmente può essere catturata. Ciascuna preda ha prodotto una traccia e possiede una ben distinta emanazione (che solo il predatore è in grado di percepire e valutare). Il predatore individua una preda e si concentra su di essa ma non è detto che sarà proprio essa ad essere catturata. Il predatore al termine dell’azione di caccia avrà catturato la preda che è risultata più facile da catturare. Ovvero il tutto si è svolto seguendo la legge naturale del minimo sforzo e massimo rendimento (efficienza ed efficacia) a cui tutte le creature diverse dall’uomo rispondono. Gli animali che rispondono a tale comportamento non lo fanno per istinto ma per intelligenza venatoria, infatti quelli che avranno più successo predatorio aumentano le proprie possibilità di vita rispetto a quelli con minore successo, significando, sostanzialmente, che il livello di intelligenza è diverso. Molti uomini, troppi, confondono l’intelligenza del cane definendola volgarmente istinto. Ma questo è solo un comportamento, tipicamente umano, atto a rivendicare la superiorità di specie. L’intelligenza venatoria del Segugio si esprime anche tramite la capacità di cacciare proficuamente con i compagni (collaborando con essi ed utilizzandone i risultati e le risorse) , in coppia o in gruppo, di interagire con le caratteristiche del terreno, del clima, e persino durante la caccia nel rapporto con il padrone. L’intelligenza venatoria guida e governa il Segugio principalmente quando l’olfattazione è insufficiente o disturbata. Un Segugio con tali caratteristiche addestra il conduttore arguto. Giuseppe Quici 3 23 DALLE SEZIONI Trentino Alto-Adige FINALE DEL 2° GRAN TROFEO DELLE ALPI Prova di lavoro internazionale per cani da seguita su lepre 24 Dopo il grande successo riscontrato nell’edizione 2014, la Pro Segugio Trentina è stata chiamata ad organizzare, per il secondo anno consecutivo, la Finale del Gran Trofeo delle Alpi, prova di lavoro internazionale per cani da seguita su lepre valevole per l’assegnazione dell’ambito Trofeo. Destinato a divenire il “Saladini Pilastri” del Segugio, il Gran Trofeo delle Alpi edizione 2015 ha visto l’aumento delle Sezioni provinciali SIPS partecipanti con l’aggiunta di Vicenza. Quattro sono state dunque le prove di qualificazione, tutte svoltesi rigorosamente su territori di montagna della catena alpina, che hanno decretato la classifica dei dodici concorrenti finalisti suddivisi nelle tre classi di singoli, coppie e mute. La prima prova di qualificazione, curata dalla Sez. SIPS di Vicenza, si è svolta nel mese di aprile nella Riserva di Roana – Comprensorio alpino 4. La seconda prova di qualificazione, curata dalla Sez. SIPS di Aosta, si è svolta nel mese di maggio sui territori del Comprensorio Alpino di Saint Vincent, Ayas e Brusson. La terza prova di qualificazione, curata dalla Sez. SIPS di Como, si è svolta nel mese di giugno nel Comprensorio Alpino delle Prealpi Comasche. La quarta ed ultima prova di qualificazione, curata dalla Sez. SIPS di Bergamo, si è svolta nel mese di luglio nel Comprensorio Prealpino di Bergamo. L’eccellenza dell’organizzazione e i magnifici areali di prova sono le due costanti riscontrate nell’intero circuito delle qualificazioni alle quali hanno partecipato moltissimi appassionati Segugisti provenienti da quasi tutte le regioni del centro nord italiano a dimostrazione del fatto che l’entusiasmo, l’interesse e la passione per il Segugio e per le prove di lavoro su lepre non vedono tramonto alcuno. A conclusione delle prove di qualificazione hanno conquistato l’accesso alla finale: nella la classe singoli - i Sigg. Pelliccia Anacleto e Simona con Rina, il Sig. Starcevic Drago – Team Mascheroni con Roll, la Sig.ra Bosio Lina con Eva e il Sig. Bellò Riccardo con Lampo; nella la classe coppie - il Sig. Canepa Giuseppe con Culto e Lea, il Sig. Chioda Enrico con Massi II e Spedy, il Sig. Schirato Andrea con Lampo e Dali E il Sig. Zanrosso Nicola con Jok e Ziva; nella la classe mute - il Sig. Rampini Claudio con Leo, Lea, Rino, Selva, Giada e Diana. , Il Sig. Sani Tiziano con Janez, Oliva, Nora, Princi e Valentina, Il Sig. Tanghetti Dario con Mina della Concarena, Birba, Sila, Lila e Bigio e il Sig. Zanotti Vincenzo con Lampo Scintilla, Shila e Nebbia. E veniamo alla finale che come si diceva è stata affidata per il secondo anno consecutivo alla Pro Segugio Trentina. La prova è andata in scena domenica 23 Agosto ed ha avuto come palcoscenico i meravigliosi territori dolomitici della Val di Fiemme conosciuta a livello internazionale per aver ospitato ben tre edizioni dei campionati del mondo di sci nordico e per le sue preziose ed uniche ricchezze paesaggistiche e naturali. L’organizzazione dell’evento, patrocinato dall’Associazione Cacciatori Trentini, è stata curata, secondo la filosofia ormai consolidata della Sezione Provinciale Pro Segugio di Trento che vede diversi componenti il Consiglio Direttivo attivarsi nell’organizzazione delle varie manifestazioni programmate annualmente, dal Vice Presidente Valerio Dondio, ed ha visto il coinvolgimento delle Riserve di Caccia di Cavalese, Carano, Daiano Varena Tesero e Predazzo, che, come nelle precedenti occasioni (prove internazionali di eccellenza del 2008 e del 2013), hanno dimostrato grande disponibilità e spirito collaborativo. Molto apprezzata l’organizzazione generale della manifestazione con un piccolo neo dovuto all’impossibilità di trovare un’unica struttura disponile ad ospitare i sigg. giudici e i numerosi concorrenti ed ospiti giunti nella giornata di sabato 22 agosto. Del resto, in una valle turistica come la Val di Fiemme, il mese di agosto rientra interamente nell’alta stagione e le strutture ricettive vedono generalmente il tutto esaurito. Personalmente posso assicurare che si è cercato di fare il possibile per non disattendere la cordialità e l’ospitalità che ha sempre contraddistinto le manifestazioni cinofile organizzate in Trentino. Particolarmente significativa, gradita ed apprezzata la presenza del Presidente della SIPS nazionale Vincenzo Ferrara, arrivato in valle in compagnia del- la consorte già nella giornata di giovedì 20 per assistere alla manifestazione e per godersi qualche giorno di vacanza. Le varie fasi della manifestazione si sono regolarmente svolte nel pieno rispetto del programma e degli orari fissati, ed alle ore 6,30, puntualmente, sono iniziati i turni di prova, corsi nelle Riserve di Caccia di Carano e Daiano dalla batteria dei singoli; nelle Riserve di Caccia di Varena e Tesero dalla batteria delle coppie e nella Riserva di Caccia di Predazzo dalla batteria delle mute. Numerosa e gradita la presenza di spettatori riscontrata, sia sui terreni di prova fin dalle prime ore del mattino, sia presso la struttura del ritrovo durante il pranzo e le premiazioni. E’ risaputo come le condizioni meteo siano determinanti al fine di facilitare o complicare il già di per sé difficile lavoro del Segugio sulla flebile traccia della lepre. Anche il comportamento notturno della lepre varia molto a seconda delle condizioni del tempo. I leggeri piovaschi notturni e dell’alba facevano presagire difficoltà insormontabili per il lavoro dei pur bravi e selezionati Segugi. Invece, l’ottima presenza e il normale comportamento notturno delle lepri (assolutamente autoctone), l’esperienza e la perfetta conoscenza del territorio da parte degli accompagnatori e la bravura di conduttori ed ausiliari, hanno permesso a quasi tutti i Segugi di reperire la pastura e/o la passata utile e di tentare, nell’esiguo tempo a disposizione, di svolgere le fasi necessarie per raggiungere l’agognata qualifica. Altro fattore determinante nelle prove di lavoro è quello della fortuna che si può manifestare in tanti modi diversi. Ad esempio nell’estrazione del turno di prova; oppure nell’attacco di pastura o passata di una lepre che non abbia poi percorso distanze chilometriche per mettersi al covo; oppure l’età stessa della lepre attaccata e il relativo comportamento che spesso mette in difficoltà anche i cani più esperti. Alla luce di queste considerazioni, come spesso accade nelle prove di lavoro, alla fine della mattinata, le qualifiche raggiunte sono state solo cinque, ben distribuite però, nelle tre classi di lavoro a concorso: due nella classe singoli – giudice DALLE SEZIONI Mapelli Fiorenzo – 1° Ecc. P. 171 Bellò Riccardo con Lampo – 2° Ecc. P. 162 Pelliccia Simona e Anacleto con Rina una nella classe coppie – giudice Virgili Franco – 2° Buono P. 145 – Zanrosso Nicola con Ziva e Jok due nella classe mute – giudice Torri Armando – 1° MB P. 156,8 – Sani Tiziano con Janez, Oliva, Nora, Princi e Valentina – 2° AB P. 138,5 - Zanotti Vincenzo con Lampo Scintilla, Shila e Nebbia. Sempre a riguardo dell’organizzazione generale della manifestazione, va sottolineato l’alto grado di idoneità del punto logistico di ritrovo individuato nelle strutture per le feste campestri di Masi di Cavalese ed ottimamente gestito dal Comitato delle Associazioni di Volontariato del paese. Ampio e dalle riflessioni, sempre lucide ed appassionate, del Presidente della SIPS Trentina Franco Canali al quale hanno fatto seguito i saluti del Neo Presidente dell’Associazione Cacciatori Trentini Carlo Pezzato, che complimentandosi con la Pro Segugio Trentina ha esortato la stessa a perseverare sulla strada della diffusione di una corretta cultura e conoscenza relativa all’uso del cane Segugio nella caccia alla lepre e ad una sempre più fattiva collaborazione con l’ACT, allo scopo di conseguire, a riguardo della specie lepre. i migliori risultati gestionali possibili. Graditissimi i saluti del Presidente Nazionale SIPS Vincenzo Ferrara. Molto interessanti le riflessioni e i concetti espressi da Ferrara fra i quali, a mio avviso, spicca quello della difesa e del miglioramento del cane Segugio nelle razze riconosciute, presenti ed usate in Italia. Anticipando le loro dettagliate relazioni, i Sigg. Giudici Enci Mapelli Fiorenzo, Virgili Franco e Torri Armando, si sono detti onorati di aver potuto giudicare questa seconda finale del Gran Trofeo delle Alpi ed hanno espresso sinceri apprezzamenti per l’organizzazione e per gli stupendi areali messi a disposizione nei tre settori di prova. Ideale la densità di lepri presenti sul territorio. Molto significativa la presenza di ungulati e volpi attraverso la quale si è potuto testare l’assoluta correttezza di tutti gli ausiliari finalisti. La premiazione al Gran Trofeo delle Alpi particolarmente adatto lo spazio messo a disposizione degli sponsor tecnici dell’intero circuito del Trofeo - CANICOM, TRABALDO E MISTER MIX DOG - per gli stand espositivi dei loro prodotti, molto apprezzati dai numerosi presenti. Come da programma, al rientro dalle prove, si è tenuto il “pranzo del cacciatore” che ha visto la massiccia partecipazione di circa 250 persone. Un numero difficilmente riscontrabile in manifestazioni analoghe. Segno tangibile della bontà organizzativa e di un pieno raggiungimento dell’obiettivo relativo all’importante aspetto del coinvolgimento sociale. Dopo il piacevolissimo momento conviviale si è svolta la cerimonia di premiazione aperta dai saluti e relativo all’importanza che riveste il volontariato puro e appassionato all’interno della grande famiglia della SIPS. L’Associazione deve essere depurata dai personaggi che la usano solo per interessi personali ed economici. D’altro canto va riconosciuto il grande merito di molte Sezioni Provinciali SIPS e dei loro dirigenti che si prodigano, “volontariamente”, anno dopo anno, nell’organizzazione di prove e manifestazioni cinofilo Segugistiche di alto livello zootecnico. Meritevole di riconoscimento e apprezzamento è pure l’impegno sostanzioso ed oneroso che i moltissimi appassionati Segugisti mettono in campo per partecipare alle prove ed alle esposizioni. L’intento primario della Pro Segugio, va sempre ricordato, è quello Si sono dunque aggiudicati il 2° GRAN TROFEO DELLE ALPI: per la classe singoli - il SIG. BELLO’ RICCARDO con il Seg. dell’ Appen. LAMPO; per la classe coppie - il SIG. ZANROSSO NICOLA con i S.I.P.R. nero focati ZIVA E JOK; per la classe mute - il SIG. Le relazioni relative alle prove dei finalisti qualificati: BELLO’ RICCARDO con il Seg. dell’Appen. LAMPO 1° Ecc. P. 171 Giudice Sig. Mapelli Fiorenzo. Soggetto di ottima tipicità. Piacevole e tipica la cerca. In cespugliato evidenzia traccia di lepre derubata, un attimo di smarrimento, in campo voltaico vocalizza pastura, ritorna in traccia e con concentrazione percorre un buon tratto 25 DALLE SEZIONI di strada cementata. Trovata entrata in bosco, la seguita diventa interessante. Compie un largo giro per poi tornare al punto di partenza. Il cane viene disturbato da persone presenti nel bosco. Lo stesso si deconcentra, perde la traccia . Si ferma il turno con il cane in fallo. PELLICCIA SIMONA E ANACLETO con il SIPR nero focato RINA 2° Ecc. P. 171 Giudice Sig. Mapelli Fiorenzo. Soggetto tipico. Liberata in pineta erbosa, subito reperisce passata utile vocalizzando, con decisione si porta verso l’alto per poi virare in basso. La voce aumenta, vicino a delle foglie selvatiche la lepre si deruba, la cagna nel cercare l’entrata nelle stesse va in traccia, la seguita è subito incalzante portandosi verso l’alto, pochi minuti e si sente Rina cacciare verso il basso, caduta in fallo compie larghe cerchiature, il canettiere cerca di dare il proprio aiuto ma l’azione non migliora. In vari punti la cagna fa capire il tragitto della lepre ma la seguita non avviene più. ZANROSSO NICOLA con i S.I.P.R. nero focati ZIVA E JOK BELLO’ 2° B P. 145 Giudice Sig. Virgili Franco. Coppia di cani giovani di buona passione e maneggevolezza. Alla sciolta su prato, dopo breve tempo trovano incontro di passata. L’accostamento è faticoso e poco vocalizzato. Entrati in bosco la lepre si deruba ma arrivati in prossimità del covo Ziva evidenzia la fase richiamando il compagno di coppia. Unitisi i due cani danno inizio ad una discreta seguita. SANI TIZIANO con i S.I.P.R. fulvi JANEZ, OLIVA, NORA, PRINCI E VALENTINA 1° MB P. 156,8 Giudice Sig. Torri Armando Muta di SIPR fulvi di buon tipo. Sciolta in prato dopo breve cerca trovano passata e con buone voci iniziano ad accostare. Nora voce un po’ mascolina, Valentina da dimenticare. Tirano sicuri in folto e arrivano al covo da poco lasciato dalla lepre. Inizialmente la seguita si presenta difficoltosa poi si distendono in una buona seguita.Tirano in basso, poi vanno in fallo su stradello e non risolvono. Chiudo. ZANOTTI VINCENZO con i S.I.P.F. nero focati NEBBIA, SHILA, LAMPO E SCINTILLA 2° AB p. 138,5 Giudice Sig. Torri Armando Muta di SIPF nero focati di buon tipo. Sciolti in prato, corretti alla sciolta, buona la cerca. Trovano passata con buone voci e defilano in folto. La lepre parte alla volpina, i cani arrivano in traccia ed iniziano la seguita inizialmente molto sofferta, poi riescono a riallacciarla e partono più sicuri anche se non troppo incisiva. Chiudo con i cani in fallo. È doveroso concludere con un sentito ringraziamento al comitato promotore del Gran Trofeo delle Alpi per aver affidato alla Pro Segugio Trentina anche questa seconda Finale. (Penso e spero che le aspettative non siano state deluse). Alle Sezioni Provinciali SIPS e a chi per esse ha lavorato sodo per organizzare le varie prove di qualificazione. Ai Rettori, ai Soci e agli Accompagnatori delle riserve di Cavalese, Carano, Daiano, Varena, Tesero e Predazzo, che grazie alla loro disponibilità e collaborazione fattiva hanno permesso di mettere a disposizione dei concorrenti finalisti territori magnifici e le loro preziose competenze. Un grazie particolare ai Sigg. Rizzoli Giulio, Visentin Stefano, Bonelli Roberto, Polesana Alex, Canal Andrea e Valentino Micaela. All’Associazione Cacciatori Trentini per aver patrocinato la manifestazione. Ai Sigg. Giudici ENCI Mapelli Fiorenzo, Virgili Franco e Torri Armando per la loro correttezza e professionalità. Ai Signori conduttori finalisti e ai loro bravissimi Segugi per l’impegno profuso nella partecipazione alle varie prove del Trofeo e con i complimenti per la qualificazione alla prova finale. A tutti gli sponsor della manifestazione e soprattutto alle Aziende TRABALDO, CANINCON E MISTER MIX che con il loro sostegno e la loro presenza hanno contribuito ad elevare il livello e la qualità anche di questa seconda edizione del Gran Trofeo delle Alpi. A tutti coloro i quali, a vario titolo, hanno dato il loro apporto e contribuito al pieno successo della manifestazione. Un cordiale saluto a tutti i Segugisti e un arrivederci al 3° Gran Trofeo delle Alpi. Valerio Dondio Pro Segugio Trentina La premiazione al Gran Trofeo delle Alpi 26 Il programma e le schede di iscrizione sono disponibili sul sito www.prosegugio.it Le iscrizioni devono pervenire esclusivamente a mezzo fax, al n° 0377/802234, a mezzo posta Via Cavour, 56 - 26841 Casalpusterlengo (LO) o via mail [email protected] CATEGORIA MUTE 26-27-28 febbraio 2016 ORVIETO CATEGORIA SINGOLO E COPPIE 12-13-14 febbraio 2016 AREZZO 7º Campionato Sociale SIPS 2016 su cinghiale Le iscrizioni devono pervenire esclusivamente a mezzo fax, al n° 0377/802234, a mezzo posta Via Cavour, 56 - 26841 Casalpusterlengo (LO) o via mail [email protected] Il programma e le schede di iscrizione sono disponibili sul sito www.prosegugio.it 19-20-21 febbraio 2016 38º Campionato Sociale SIPS 2016 su lepre CASALE MONFERRATO (AL) 2 CALENDARIO 04/07 FEBBRAIO SU CINGHIALE SINGOLO - CAC POPULONIA - LI SIPS LIVORNO C/O Federighi Stefano Via del Castelluccio 80 San Vincenzo 57027 - LI tel 340/2943753 in collab con Livorno/Gruppo Cinofilo Livornese Via Francesco Pera 68 - Livorno 57122 - tel 0586 - 427210 fax 0586/427210 05/06/07 FEBBRAIO MEMORIAL M. SCHEGGI TROFEO VELTRO CORRENTE 5 LEPRE MUTE / 6 LEPRE COPPIE / 7 LEPRE SINGOLO BARBERINO VAL D’ELSA - FI SIPS FIRENZE c/o GIAMPAOLO MAREMMI TEL 335/5856687 Gruppo cinofilo Fiorentino tel 055/211255 fax 055/0935148 CAC SU CINGHIALE valido per 18° Camp Sardo cat muta/Coppia/Singolo SASSARI SIPS Sassari c/o Durgali Vittorino cell 348/0377804 mail [email protected] FEBBRAIO 2016 30/31 GENNAIO CAC SU LEPRE - BREVETTO DI MUTA BIELLA Sezione Provinciale SIPS di BIELLA c/o PEGORARO Renato via Cairoli, 94 - 13894 Gaglianico (BI) - tel. 015/25.43.417 - cell. 338/1073006 20/21 CAC SU LEPRE MOZZECANE ATC 3 - VR SIPS VERONA C/O De Togni Giancarlo Per Iscriz De Togni Giancarlo tel 348/7355402 - Remo Vivian tel 044/2331304 cell 349/3101040 Brevetto di Muta BOLOGNA SIPS BOLOGNA C/to Sig.CAPRI ITALO Tel. 333 5683481 - Sig. MATTAROZZI MAURO 339 7817217 PROVA NAZ CAC SU LEPRE PESARO/URBINO SIPS PESARO - C/O CHIARABILLI MICHELE info [email protected] 2° MEMORIAL “Gabriele Palmucci” CAC E CACIT prova di eccellenza su lepre PESCARA SIPS PESCARA - C/O CIARMA ROBERTO - PIAZZA MARCONI - CAPPELLE SUL TAVO PER ISCRIZIONI SIG. CIARMA ROBERTO TEL.: 339/6679171 - [email protected] 2016 cell. 349/0691375 Sabato Coppie - Domenica Muite CAC SU LEPRE FERMO - FM Sezione Provinciale di Ascoli Piceno e Fermo c/o Vagnoni Venturino e Antolini Antonio cell 349/1998250 23/24 GENNAIO CAC SU LEPRE - BREVETTO DI MUTA TORINO Sezione Provinciale SIPS di TORINO c/o ANGELONE Antonino via Montello, 6 - 10036 Settimo T. (TO) cell.338/33.74.292 PROVA DA SEGUITA SU LEPRE CAVERZERE - VE SIPS VENEZIA C/O AGOSTINI PAOLO - iscrizioni Alberto Toffanello 389/4928801 - P. Agostini 328/9261811 - 5° Trofeo Ambito territoriale di Caccia - VE 4 5° Trofeo Federcaccia sezione di Caverzere - VE - Valevole qualificazioni Coppa Italia prov O - VE - TV - BL PROVA CINOFILA SU LEPRE CAC valevole per TROFEO GILDO FIORAVANTI PESCARA SIPS PESCARA - C/O CIARMA ROBERTO - PIAZZA MARCONI - CAPPELLE SUL TAVO PER ISCRIZIONI SIG. CIARMA ROBERTO TEL.: 339/6679171 - [email protected] PROVA NAZIONALE PER CANI DA SEGUITA SU LEPRE - CAC CAT COPPIE/MUTE Z.A.C. MONTALTO UFFUGO - CS PRO - SEGUGIO SEZ PR COSENZA IN COLLABORAZ COL GRUPPO CINOFILO RENDES C/O Chiappetta Emilio c.da Nogiano 95/B - 87036 RENDE - CS - tel 348/0016126 338/4574591 fax 0984/399200 email [email protected] 29/30 GENNAIO CAC SU LEPRE CREMONA SIPS CREMONA Boiocchi Gabriele 334/5332873 in collaboraz con Gruppo cinofilo cremones tel 0373/257601 fax 0373/257601 iscrizioni c/o Rampini Mario 335/6849943 29/30/31 GENNAIO Prova CAC su lepre VOLTIDO - CR SIPS CREMONA Boiocchi Gabriele 334/5332873 in collaboraz con Gruppo cinofilo cremones tel 0373/257601 fax 0373/257601 iscrizioni c/o Rampini Mario 335/6849943 1º SEMESTRE GENNAIO 2016 02/03 GENNAIO CAC su Lepre RAVENNA Sips Ravenna c/to MEDRI OTELLO cell. 338 3426603 CAC SU LEPRE qualificaz Reg. Coppa Italia F.I.D.C. - zone DOC APPIGNANO DEL TRONTO - AP zona doc - qualifica regionale coppa italia Sips Ascoli Piceno e Fermo c/o Vagnoni Venturino e Antolini Antonio 349/1998250 09/10 GENNAIO CAC SU LEPRE BIELLA SEZIONE PROVINCIALE DI BIELLA c/o Pegoraro Sezione Provinciale SIPS di BIELLA c/o PEGORARO Renato via Cairoli, 94 - 13894 Gaglianico (BI) - tel. 015/25.43.417 - cell. 338/1073006 Prova CAC su lepre BERGAMO SIPS BERGAMO Morganti Riccardo tel 0363/912321 PROVA DA SEGUITA SU LEPRE TRECENTA - RO SIPS ROVIGO c/o ZANIRATO FABRIZIO per iscrizioni Mischiari Camillo 392/0892315 Zanirato 388/0403507 LEPRE CAC TERAMO SIPS TERAMO - Pigliacelli Roberto 15/16/17 GENNAIO Prova CAC su lepre BRESCIA - QUINZANO D’OGLIO sips brescia Sig. Mantovani Giancarlo 335/7233406 segr. 030/2590365 16/17 GENNAIO 2016 CAC SU LEPRE - BREVETTO DI MUTA VERCELLI Sezione Provinciale SIPS di VERCELLI c/o FERRARIS Franco casc. Costa - 13100 Vercelli - cell. 338/84.61.324 - 348/79.79.680 Prova CAC su lepre PAVIA SIG PAVIA Faravelli Giuseppe tel 334/1113798 CAC su Lepre MEZZANO A OSTELLATO - FE c/o Bar LA Favorita Via Ferrara n. 142 S. Vito di Ostellato - FE SIPS FERRARA C/To Sig. PAMBIANCHI LARA CAC SU LEPRE VAL D’AYAS - AO SIPS AOSTA C/O Nicole Perret tel 333/4843532 [email protected] DAL 10 AL 15 MAGGIO LEPRE CAC TERAMO SIPS TERAMO - Pigliacelli Roberto 13/14/15 MAGGIO CAC SU CINGHIALE CUNEO Sezione Provinciale SIPS di CUNEO c/o OBERTO Angelo corso Roma, 42 - 12045 Fossano (CN) - tel. 0172/63.62.17 CAC SU CINGHIALE SINGOLO CASTAGNETO CARDUCCI - LI SIPS LIVORNO C/O Federighi Stefano Via del Castelluccio 80 San Vincenzo 57027 - LI tel 340/2943753 in collab con Livorno/Gruppo Cinofilo Livornese Via Francesco Pera 68 - Livorno 57122 - tel 0586 - 427210 fax 0586/427210 14 MAGGIO Brevetto di Muta FONTECHIARA - San Piero in Bagno - FC SIPS FORLI C/to Sig. MARTINO MICHELANGELO cell. 328 7480917 14/15 MAGGIO CAC su Cinghiale PROVINIA DI ISERNIA SIPS Isernia c/o Vincenzo Carracillo Viale Europa 5 - 86071 Castel San Vincenzo - IS tel 335/5971712 CAC SU MINILEPRE NOVARA Sezione Provinciale SIPS di NOVARA c/o VICARIO Giovanni via Cassoli, 5 - 28060 Cureggio (NO) - cell. 342/51.17.616 CINGHIALE COPPIE/SINGOLO SAMUGHEO - OR SIPS SAMUGHEO C/O Patta Antioco via Veneto, 9 Samugheo OR - cell 328/4835128 mail sips.samugheo@ prosegugio.it 15 MAGGIO Prove attitudinali per cani da ferma Valide ai fini del Campionato Regionale del Veneto CROCETTA DI MONTELLO - TV A.F.V. “Alto Piave” denominata “Il Beccaccino d’oro” - Prova riservata Kurzghaar Sezione Provinciale di Treviso in collab col Gruppo Cinofilo Trevigiano e SIPS mattino razze inglesi/pomeriggio razze continentali+ riservata Kurzhaar 21/22 MAGGIO LEPRE CAC BRESCIA - Montecampione Gelmini A 349/8608518 ASIP 030/2590365 LEPRE CAC RASCINO - RI SIPS TERAMO - Pigliacelli Roberto CAMP. FIDASC CAC SU CINGHIALE CATANZARO SIPS CATANZARO C/O Trapuzzano Gennaro tel 320/7741519 in collaboraz con Catanzaro - Gruppo cinofilo Catanzarese P.Colacino C/O Sezione Provinciale Vico Iv Raffaelli 62 Catanzaro 88100 - CZ tel 0961 - 723013 fa 0961 - 723013 Prova di lavoro in recinto per cani da seguita su cinghiale Cat Coppia/ singolo NUORO - NU SIPS NUORO - C/O DESOGUS LUIGI - VIA DEI GERANI, 362 - NUORO - PER ISCRIZIONI SIG. DESOGUS LUIGI - TEL.: 340/5668004 - sips. [email protected] PROVA NAZIONALE PER CANI DA SEGUITA SU LEPRE - CAC CAT COPPIE/MUTE COSENZA - A.T.C. CS3 su Terreno libero PRO - SEGUGIO SEZ PR COSENZA IN COLLABORAZ COL GRUPPO CINOFILO RENDES C/O Chiappetta Emilio c.da Nogiano 95/B - 87036 RENDE - CS - tel 348/0016126 338/4574591 fax 0984/399200 email [email protected] 22 MAGGIO CAC SU LEPRE TRENTO SIPS TRENTO C/O Celva Diego tel 335/5874365 27/28/29 MAGGIO Prova per cani da seguita su lepre classe coppie e mute CAC - Trofeo Pietro Antonio Mendicino RASCINO - AQ Antonio Splendori 3471632480; Tullio Difrancescantonio 3337925181 TROFEO PIETRO ANTONIO MENDICINO - CAC SU LEPRE RASCINO - AQ Antonio Splendori 3471632480; Tullio Difrancescantonio 3337925181 28/29 MAGGIO SU CINGHIALE BRESCIA Gitti Ivan 335/7045645 ASIP 030/2590365 GIUGNO 2016 04/05 GIUGNO LEPRE CAC COMO Invernizzi A 339/6851843 Dotti A 335/360699 Prova Eccellenza CAC - CACIT su Lepre FORLI SIPS FORLI C/to Sig. MARTINO MICHELANGELO cell. 328 7480917 Prova di lavoro in recinto per cani da seguita su cinghiale Cat Coppia/ singolo SAMUGHEO - OR SIPS SAMUGHEO C/O Patta Antioco via Veneto, 9 Samugheo - OR - cell 328/4835128 mail sips. [email protected] 10/12 GIUGNO CAC SU CINGHIALE SINGOLO SASSETTA - LI SIPS LIVORNO C/O Federighi Stefano Via del Castelluccio 80 San Vincenzo 57027 - LI tel 340/2943753 in collab con Livorno/Gruppo Cinofilo Livornese Via Francesco Pera 68 - Livorno 57122 - tel 0586 - 427210 fax 0586/427210 12 GIUGNO OPP 19 GIUGNO Prove attitudinali per cani da ferma VOLPAGO DEL MONTELLO - TV Finale 40° Campionato regionale Enalcaccia del Veneto Sezione Provinciale di Treviso in collab col Gruppo Cinofilo Trevigiano e SIPS mattino razze inglesi/pomeriggio razze continentali 17/18/19 GIUGNO CAC su Lepre PIACENZA SIPS PIACENZA C/to BOLLATI VALERIO Cel. 339 4639087 CAC SU LEPRE CASELLE - GE SIPS GENOVA c/o Bruzzone Francesco tel 348/7063434 18/19 GIUGNO Coppa e Trofeo Beretta BRESCIA - Gardone VT Ardesi C 339/1811769 - Sabatti A 348/5525491 ASIPS Brescia 030/2590365 24/25/26 GIUGNO PROVA DA SEGUITA SU LEPRE GIUGNO CALTRANO - VI SIPS VICENZA C/O MASSIMO RAFFAELLO in collaborazione con comprensorio alpino n°3 - iscrizioni SIG. Dalla Valle Devis cell 347/8165589 CAC su Lepre SOLIGNANO - PR Sips PARMA C/to Sig. CABRALI DENIS cell. 347 7159448 5° Campionato Nazionale Club “ Don Nando Armani “ 25/26 GIUGNO Prova di lavoro in recinto per cani da seguita su cinghiale Cat Coppia/ singolo SAMUGHEO - OR SIPS SAMUGHEO C/O Patta Antioco via Veneto, 9 Samugheo - OR - cell 328/4835128 mail sips. [email protected] 26 GIUGNO CAC SU LEPRE TRENTO - TN SIPS TRENTO C/O Celva Diego tel 335/5874365 Eventuali aggiornamenti al calendario sono disponibili sul sito www.prosegugio.it 7 6 Prova di lavoro in recinto per cani da seguita su cinghiale Cat Coppia/ singolo NUORO - NU SIPS NUORO - C/O DESOGUS LUIGI - VIA DEI GERANI, 362 - NUORO - PER ISCRIZIONI SIG. DESOGUS LUIGI - TEL.: 340/5668004 - sips. [email protected] ABILITAZIONE LIMIERE REGGIO EMILIA SIPS Reggio E. c/to LUCA CELLA 393 7044562 ABILITAZIONE PER CANI LIMIERE E SINGOLO SU CINGHIALE TORRE BACCELLI FARA IN SABINA - RI SIPS ROMA rif. Sig. Tocci Tommaso 339/5341028 Sig. Fiore Antonio 347/5106439 10 APRILE Prove attitudinali per cani da ferma Valide ai fini del Campionato Regionale del Veneto VOLPAGO DEL MONTELLO - TV Sezione Provinciale di Treviso in collab col Gruppo Cinofilo Trevigiano e SIPS - mattino razze inglesi/pomeriggio razze continentali 13 APRILE. ABILITAZIONE LIMIERE MONGHIDORO SIPS BOLOGNA C/to Sig.CAPRI ITALO Tel. 333 - 5683481 15/16/17 APRILE 5° TROFEO ISOLA D’ELBA - CAC SU CINGHIALE SINGOLO/MUTE CAPOLIVERI - LI SIPS ISOLA D’ELBA c/o Signorini Graziano loc Capitorsola 9 - Capoliveri LI 57031 - tel 335/6671522 fax 0565 - 940001 in collab con Livorno Gruppo Cinofilo Livornese Via francesco Pera 68 Livorno 57122 - LI tel 0586/427210 fax 0586/427210 16/17 APRILE cac su lepre Bergamo/Colli di san Fermo Morganti r 0363/912321 PROVA NAZ CACA SU CINGHIALE PESARO/URBINO SIPS PESARO - C/O CHIARABILLI MICHELE info [email protected] CAC SU LEPRE - Collare d’oro VARESE - VA SIPS VARESE Sig. Marcaletti E tel 338/8811909 22/23/24 APRILE CAC SU CINGHIALE SINGOLO CASTAGNETO CARDUCCI - LI SIPS LIVORNO C/O Federighi Stefano Via del Castelluccio 80 San Vincenzo 57027 - LI tel 340/2943753 in collab con Livorno/Gruppo Cinofilo Livornese Via Francesco Pera 68 - Livorno 57122 - tel 0586 - 427210 fax 0586/427210 Prova di lavoro in recinto per cani da seguita su cinghiale Cat Coppia/ singolo NUORO - NU SIPS NUORO - C/O DESOGUS LUIGI - VIA DEI GERANI, 362 - NUORO - PER ISCRIZIONI SIG. DESOGUS LUIGI - TEL.: 340/5668004 - sips. [email protected] Prova di lavoro in recinto per cani da seguita su cinghiale Cat Coppia/ singolo valida per la finale Regionale del 7° Campionato Italiano CPA SAMUGHEO - OR SIPS SAMUGHEO C/O Patta Antioco via Veneto, 9 Samugheo - OR - cell 328/4835128 mail sips. [email protected] Prova di lavoro in recinto per cani da seguita su cinghiale Cat Coppia/ singolo CARBONIA IGLESIAS SIPS CARBONIA IGLESIAS C/O Maccioni Sergio loc IS Cobeddu, 9 Massainas cell 329/3335507 mail [email protected] oppure [email protected] 23/24 APRILE Prove per razze da seguita su lepre CAC (cat mute) Trofeo SILVANO Sorichetti MACERATA SIPS Macerata Dott. Fabbri Fabio cell 3355949222 email [email protected] CAC su lepre Provinia di Isernia SIPS Isernia c/o Scacciavillani Giacomo Via tevere 17 - 86095 Frosolone - Istel 0874/890578 - 338/7046047 - 345/5727214 fax 0874/899014 CAMPIONATO FIDASC CAC SU CINGHIALE CATANZARO - CZ SIPS CATANZARO C/O Trapuzzano Gennaro tel 320/7741519 in collaboraz con Catanzaro - Gruppo cinofilo Catanzarese P.Colacino C/O Sezione Provinciale Vico Iv Raffaelli 62 Catanzaro 88100 - CZ tel 0961 - 723013 fa 0961 - 723013 23/24/25 APRILE PROVA DA SEGUITA SU LEPRE CANOVE DI ROANA - VI SIPS VICENZA C/O MASSIMO RAFFAELLO in collaborazione con comprensorio alpino n° 4 - iscrizioni segreteria SIPS Vicenza Sig. Frigo Stefano cell 349/8482995 CAC su Lepre REGGIO EMILIA SIPS REGGIO C/to Le Rose Francesco cell. 333 4273919 CAC SU CINGHIALE MONTESANO SULLA MARCELLANA - SA Sips Salerno C/O Carbone Biagio Via Valle di Raio Colliano 84020 SA 24 APRILE (CASO MALTEMPO 01/05) CAC SU LEPRE ST. PIERRE SIPS AOSTA C/O Nicole Perret tel 333/4843532 [email protected] 29/30 APRILE - 01 MAGGIO CAC SU CINGHIALE CUNEO Sezione Provinciale SIPS di ALESSANDRIA c/o GAIA Giacomo via Manzoni, 7 - 15044 07/08 MAGGIO CAC SU CINGHIALE (riservata alle classi Singolo e Coppia) MONTEGIOCO - AL Sezione Provinciale SIPS di ALESSANDRIA c/o GAIA Giacomo via Manzoni, 7 - 15044 Quargnento (AL) - tel. 0131/21.94.21 - cell. 329/2177547 7° CAMPIONATO ITALIANO FINALE CAC CINGHIALE SINGOLO/COPPIE CAPOLIVERI - LI SIPS ISOLA D’ELBA c/o Signorini Graziano loc Capitorsola 9 - Capoliveri LI 57031 - tel 335/6671522 fax 0565 - 940001 in collab con Livorno Gruppo Cinofilo Livornese Via francesco Pera 68 Livorno 57122 - LI tel 0586/427210 fax 0586/427210 CAC SU LEPRE LEONESSA - RI SIPS Rieti c/o Gianni Gianfranco Via Lugnano 26 Vazia 02010 RI tel 0746/220754 fax 0746 - 220224 in collab con Rieti Gruppo Cinofilo Sabino c/o Alfio guarnieri tel 329/1046324 fax 0746/271750 CAC SU CINGHIALE SINGOLO/COPPIE LARINO - CB SIPS CAMPOBASSO C/O Vitale Nicola Via Borgo Tossignano 74 Ripalimosani 86025 CB tel 335/7285293 ISCRIZ Luzzi Nicola 335/8392600 Dipardo 348/7486120 Prova di lavoro in recinto per cani da seguita su cinghiale Cat Coppia/ singolo NUORO - NU SIPS NUORO - C/O DESOGUS LUIGI - VIA DEI GERANI, 362 - NUORO - PER ISCRIZIONI SIG. DESOGUS LUIGI - TEL.: 340/5668004 - sips. [email protected] MAGGIO 2016 Quargnento (AL) - tel. 0131/21.94.21 - cell. 329/2177547 - SIG. VERRA Lorenzo e Oberto Angelo cac su lepre BRESCIA - BORNO Lombardi G 338/5853640 Segreteria ASIP 030/2590365 30 APRILE - 01 MAGGIO cac su lepre SONDRIO/Grosio De Piazzi G 339/8856011 PROVA NAZIONALE PER CANI DA SEGUITA SU CINGHIALE PER IL RILASCIO DEL BREVETTO PER CANE LIMIERE A.F.V.A.V. BUCHICCIO SARACENA - CS PRO - SEGUGIO SEZ PR COSENZA IN COLLABORAZ COL GRUPPO CINOFILO RENDES C/O Chiappetta Emilio c.da Nogiano 95/B - 87036 RENDE - CS - tel 348/0016126 338/4574591 fax 0984/399200 email [email protected] PROVA SU LEPRE VIGGIANO - PZ nel Bosco del Principe SIPS POTENZA C/O Michele Vaccaro tel 338/4296437 mail [email protected] 06/07 FEBBRAIO CAC SU LEPRE CUNEO Sezione Provinciale SIPS di CUNEO c/o OBERTO Angelo corso Roma, 42 - 12045 Fossano (CN) - tel. 0172/63.62.17 Prova CAC su lepre CASTELBELFORTE /MANTOVA SIPS MANTOVA iscriz Gambini Osvaldo 339/4742068 PROVA DA SEGUITA SU LEPRE STANGHELLA - PD SIPS PADOVA c/o Adolfo Garavello iscrizioni Scalzotto 334/2795012 - Garavello 349/2659420 CAC su Lepre PIACENZA SIPS PIACENZA C/to BOLLATI VALERIO IN COLLABORAZIONE CON ANLC Cel. 339 4639087 Sabato Mute - Domenica Coppie CAC SU LEPRE ANCONA Mariotti Silvano 333/3315683 Prova CAC su lepre LODI SIPS LODI RIF Papotti Enzo tel 333/9554459 Sig. Ferrari Alberto tel 0371/72271 12/13/14 FEBBRAIO Prova CAC su lepre BERGAMO SIPS BERGAMO Malpaga Morganti Riccardo tel 0363/912321 - Marchesi B 035/681582 CAC SU CINGHIALE CAMPIONATO SOCIALE SIPS su CINGHIALE PROVA su terreno libero SINGOLO/COPPIE AREZZO SIPS NAZIONALE VIA CAVOUR 56 26841 CASALPUSTERLENGO - LO TEL 0377/802414 - FAX 0377/802234 info@ prosegugio.it in collaboraz con SIPS AREZZO CAMPIONATO SOCIALE SIPS su CINGHIALE ESPOSIZIONE su terreno libero SINGOLO/COPPIE GROSSETO SIPS GROSSETO - GIORGIO ROSSI 13/14 FEBBRAIO CAC SU LEPRE ASTI Sezione Provinciale SIPS di ASTI c/o MOLINO Silvano collina S.Secondo - 14012 Ferrere (AT) - tel. 0141/93.44.50 - cell. 335/8102757 Prova CAC su lepre ROBECCO D’OGLIO - CREMONA SIPS CREMONA Tavazzi 346/7919777 Boiocchi G 334/5332873 PROVA DA SEGUITA SU LEPRE S.STINO DI LIVENZA - VE ARCI - CACCIA in collaborazione con SIPS Venezia c/o Agostini - iscrizioni Valter Bergamo 041/431809 - Agostini 328/9261811 - valevole per le qualificazoni COPPA DEI CAMPIONI ARCI CACCIA CAC su Lepre PARMA Sips PARMA C/to Sig. CABRALI DENIS cell. 347 7159448 CAC SU LEPRE MESAGNE - BR SIPS Lecce/Brindisi Sig. Scalera Luigi tel 389/1944845 MEMORIAL M. SCHEGGI TROFEO VELTRO CORRENTE 13 LEPRE MUTE/ SINGOLO - 14 LEPRE COPPIE - CAC VICCHIO - FI SIPS FIRENZE c/o GIAMPAOLO MAREMMI TEL 335/5856687 col Gruppo cinofilo Fiorentino tel 055/211255 fax 055/0935148 3° TROFEO A SQUADRE - PROVA DA SEGUITA SU LEPRE CON CAC (13/02 cat Coppie - 14/02 cat Mute) PERUGIA SIPS PERUGIA C/O Minelli Marcello cll 347/1465394 fax 075/9274782 CAMP. FIDASC CAC SU LEPRE CROTONE - KR SIPS CROTONE C/O Mancuso Giuseppe tel 338/5448667 in collaboraz Gruppo cinofilo Crotonese tel 329/1614156 19/20/21 FEBBRAIO TROFEO VELTRO CORRENTE - CAC SU LEPRE GROSSETO SIPS Grosseto Giorgio Rossi - tel 347 6202804 fax 0564 - 9499698 in collaboraz con Grosseto Gruppo Cinofilo Grossetano Via dei Barbieri 108 - Fabbr 5 Sc B Grosseto 58100 GR tel 0564 - 450440 fax 0564 - 450440 31° TROFEO Pro Segugio Senese PROVA CINGHIALE in terreno con CAC SINGOLO SIENA SIPS Siena in collaboraz Gruppo Cinofilo Senese Sig. Bartolini 0577/818017 - 335/1409406 CAC SU CINGHIALE valido per 18° Camp Sardo cat muta/Coppia/Singolo “ Trofeo Marghine” Coppa Italia SIPS NUORO SIPS NUORO - C/O DESOGUS LUIGI - VIA DEI GERANI, 362 - NUORO - PER ISCRIZIONI SIG. DESOGUS LUIGI - TEL.: 340/5668004 - sips. [email protected] CAC SU LEPRE - CAMPIONATO SOCIALE SU LEPRE Casale Monferrato (AL) SIPS NAZIONALE VIA CAVOUR 56 - 26841 CASALPUSTERLENGO - LO TEL 0377/802414 - FAX 0377/802234 [email protected] in collaboraz SIPS ALESSANDRIA C/O Giordanino Gianedoardo (Presidente); 3384857228 20/21 FEBBRAIO Prova CAC su lepre PAVIA SIPS PAVIA Trofeo dell’Appennino Curone G 335/6265799 Rebuffi C 338/6838537 Prova CAC su lepre MILANO Camp. Prov. SIPS Loculli A. 21 FEBBRAIO PROVA DA SEGUITA SU LEPRE PORDENONE SIPS PORDENONE C/O SANAVRO WALTER - VIA POLCENIGO, 76 - MANIAGO - sips.pordenone@ prosegugio.it 24/25 FEBBRAIO CAC SU LEPRE COPPIE/MUTE CAPOLIVERI - LI SIPS ISOLA D’ELBA c/o Signorini Graziano loc Capitorsola 9 - Capoliveri LI 57031 - tel 335/6671522 fax 0565 - 940001 in collab con Livorno Gruppo Cinofilo Livornese Via Francesco Pera 68 Livorno 57122 - LI tel 0586/427210 fax 0586/427210 26/27/28 FEBBRAIO cac su cinghiale - CAMPIONATO SOCIALE SU CINGHIALE - CAT MUTE ORVIETO SIPS NAZIONALE VIA CAVOUR 56 26841 CASALPUSTERLENGO - LO TEL 0377/802414 - FAX 0377/802234 info@ prosegugio.it in collaboraz con SIPS ORVIETO c/o Gallinella Giulio PROVA DA SEGUITA SU LEPRE LONIGO - VI F.I.D.C. VICENZA in collaborazione con SIPS VICENZA c/o Massimo Raffaello - iscriz segreteria SISP Sig. Florio Alessandro cell 333/9732279 - valevole per le qualificazioni COPPA ITALIA PROV PD - VR - VI - TN 7° TROFEO CITTA’ DI SIENA abbinato al 31° Trofeo Veltro Corrente prove su lepre con CAC singolo/coppie/ mute SIENA SIPS Siena in collaboraz Gruppo Cinofilo Senese Sig. Bartolini 0577/818017 - 335/1409406 LEPRE CAC SAVONA SIPS SAVONA /Unione Segugisti Savonesi c/o Gaino Giovanni 27 FEBBRAIO BREVETTO DI MUTA NOVARA SIPS NOVARA c/o Vicario Giovanni Via Cassoli 5 - 28060 Cureggio - NO cell 342/5117616 27/28 FEBBRAIO Prova per cani da seguita su cinghiale CAT COPPIE/SINGOLO CAC CHIETI SIPS PROV.di Chieti - Sig. Claudio Radica Prova CAC su lepre PEGOGNAGA - MN SIPS Mantova Tagliati G 347/8699636 C.A.C. SU LEPRE (prova valida per 33° Trofeo “P.Minella”) NOVARA SIPS NOVARA c/o Vicario Giovanni Via Cassoli 5 - 28060 Cureggio - NO cell 342/5117616 C.A.C. SU MINILEPRE NOVARA SIPS NOVARA c/o Vicario Giovanni Via Cassoli 5 - 28060 Cureggio - NO cell 342/5117616 3 4 cac su lepre ROMANO DI LOMBARDIA BERGAMO Romano di I Sig. Morganti R 0363/912321 cac su lepre COMO Sips Como Dotti Antonio 335/360699 Invernizzi 339/6851843 CAC su Lepre REGGIO EMILIA SIPS REGGIO C/to Le Rose Francesco cell. 333 4273919 Via San Carlo Borromeo 10 Guastalla - RE CAC SU LEPRE LARINO - CB SIPS CAMPOBASSO C/O Vitale Nicola Via Borgo Tossignano 74 Ripalimosani 86025 CB tel 335/7285293 CAMPIONATO FIDASC SU CINGHIALE CAC singolo/coppie A.F.V.A.V. BUCHICCIO SARACENA (CS) SIPS Cosenza C/O Chiappetta Emilio Via Nogiano 95/b Rende 85036 CS tel 348/0016126 fax 0984 - 794077 in cololab con Rende - Gruppo cinofilo Rendese Via Fratelli Salerno 11 Rende - 87036 - Cs tel 0984/846482 fax 0984 - 847234 28 FEBBRAIO prova CAC SU LEPRE in terreno libero REGGIO CALABRIA SEZIONE REGGIO CALABRIA C/O Romeo Antonio 3666123316 MARZO 2016 04/05/06 MARZO CAC SU LEPRE SOLFERINO - MN SIPS Mantova sig. Scovoli 333/9631423 TROFEO TOSCANA D’ECCELLENZA CAC SU CINGHIALE SINGOLO/COPPIE CAC CAPOLIVERI - LI SIPS ISOLA D’ELBA c/o Signorini Graziano loc Capitorsola 9 Capoliveri LI 57031 - tel 335/6671522 fax 0565 - 940001 in collab con Livorno Gruppo Cinofilo Livornese Via francesco Pera 68 Livorno 57122 - LI tel 0586/427210 fax 0586/427210 TROFEO ZACCHINI - PROVA DA SEGUITA SU LEPRE singoli/ coppie riservato razza SEGUGI DELL’APPENNINO FIRENZE SIPS FIRENZE c/o GIAMPAOLO MAREMMI mail [email protected] tel/fax 055/686592 CAC SU CINGHIALE valido per 18° Camp Sardo cat muta/Coppia/Singolo OLBIA - OT SIPS OLBIA C/O Ivan Putzu Viale Pittulongu 07026 OLBIA - OT cell 346/7495987 mail sips. [email protected] 05/06 MARZO CAC SU LEPRE provincia di Benevento - BN SIPS BENEVENTO Per iIscrizioni c/o Antonio Politano Via Palati 16 - San Nicola Manfredi BN - tel 333/3649611 CAC SU LEPRE CUNEO Sezione Provinciale SIPS di CUNEO c/o OBERTO Angelo corso Roma, 42 - 12045 Fossano (CN) - tel. 0172/636217 OPP Verra Lorenzo Via Murello 20 Vcavallerleone 12030 CN CAC su Lepre - Brevetto di Muta PIANORO (BO) A.N.L.C e SIPS Bologna “ Memorial G.Cantelli “ Sig.Capri Italo Tel. 333 - 5683481 Sig. Pancaldi Paolo tel. 333 6677822 CAC su lepre Provinia di Isernia SIPS Isernia c/o Scacciavillani Giacomo Via tevere 17 - 86095 Frosolone - Istel 0874/890578 - 338/7046047 - 345/5727214 fax 0874/899014 CAC SU LEPRE LARIO BRIANZA Triuggio SIPS LARIO BRIANZA rif Milani 347/7360582 CAC SU LEPRE Trofeo “Domenico Milano” cat singoli/coppie/mute BENEVENTO SIPS BENEVENTO Per iIscrizioni c/o Antonio Politano Via Palati 16 - San Nicola Manfredi BN - tel 333/3649611 CAMP. FIDASC CAC SU LEPRE CATANZARO SIPS CATANZARO C/O Trapuzzano Gennaro tel 320/7741519 in collaboraz con Catanzaro - Gruppo cinofilo Catanzarese P.Colacino C/O Sezione Provinciale Vico Iv Raffaelli 62 Catanzaro 88100 - CZ tel 0961 - 723013 fa 0961 - 723013 PROVA DA SEGUITA SU LEPRE TARZO - TV SIPS TREVISO C/O Salvador Fabrizio - iscrizioni Zara franco cell 348/7462865 - Qualificazioni coppa dei campioni arci caccia 10/11/12/13 MARZO PROVA di ECCELLENZA su singolo CINGHIALE CAC territorio libero GROSSETO SIPS GROSSETO - GIORGIO ROSSI 11/12/13 MARZO CAC SU CINGHIALE valido per 18° Camp Sardo cat muta/Coppia/Singolo SAMUGHEO - OR SIPS SAMUGHEO C/O Patta Antioco via Veneto, 9 Samugheo - OR - cell 328/4835128 mail sips. [email protected] Cani da seguita su cinghiale classe singolo in territorio libero CAC territorio della Provincia di Viterbo - Comuni di Tuscania e Monteromanom, nelle AFV “Pantalla” e “Castel di Salce” SIPS Roma. Tommaso Tocci 3395341028; Mario Galletti 338 3622310 12/13 MARZO CAC SU LEPRE (12/03 cat mute/ singolo - il 13/03 cat coppie) MIRANDOLA - MO SIPS MIRANDOLA C/to Sig. BARALDI ONORIO CELL.335/8171517 TEL.FAX.0535/54606 Prove per razze da seguita su lepre CAC ( coppie/mute)Trofeo Ettore Coluccini MACERATA SIPS Macerata Dott. Fabbri Fabio cell 3355949222 email [email protected] CAC SU CINGHIALE AMANDOLA - FM Sezione Provinciale di Ascoli Piceno e Fermo c/o Vagnoni Venturino e Antolini Antonio cell 349/1998250 CAC SU CINGHIALE cat sing/coppie BENEVENTO SIPS BENEVENTO Per iIscrizioni c/o Antonio Politano Via Palati 16 - San Nicola Manfredi BN - tel 333/3649611 PROVA NAZIONALE PER CANI DA SEGUITA SU LEPRE - CAC CAT COPPIE/MUTE A.F.V.A.V. BUCHICCIO SARACENA - CS PRO - SEGUGIO SEZ PR COSENZA IN COLLABORAZ COL GRUPPO CINOFILO RENDES C/O Chiappetta Emilio c.da Nogiano 95/B - 87036 RENDE - CS - tel 348/0016126 338/4574591 fax 0984/399200 email [email protected] PROVA SU CINGHIALE REGGIO CALABRIA SIPS REGGIO CALABRIA SEZ ASPROMONTE C/O DOTT DOMENICO BARBARO PROVA SU CINGHIALE VIGGIANO - PZ nel Bosco del Principe SIPS POTENZA C/O Michele Vaccaro tel 338/4296437 mail [email protected] 17/18/19/20 MARZO Prova CAC su CINGHIALE SAVONA SIPS SAVONA /Unione Segugisti Savonesi c7o Gaino Giovanni 18/19 MARZO CAC SU CINGHIALE valido per 18° Camp Sardo cat muta/Coppia/Singolo CARBONIA IGLESIAS SIPS CARBONIA IGLESIAS C/O Maccioni Sergio loc IS Cobeddu, 9 Massainas cell 329/3335507 mail [email protected] oppure [email protected] 18/19/20 MARZO PROVA SU LEPRE CAC singolo/ coppie/mute in terreno libero “Veltro Corrente” GROSSETO SIPS GROSSETO - GIORGIO ROSSI 19/20 MARZO CAC SU LEPRE - BREVETTO DI MUTA ASTI Sezione Provinciale SIPS di ASTI c/o MOLINO Silvano collina S.Secondo - 14012 Ferrere (AT) - tel. 0141/93.44.50 - cell. 335/8102757 CAC SU LEPRE LECCO VALSECCHI PAOLO 335/5301948 PROVA DA SEGUITA SU LEPRE - 19 COPPIE/20 SINGOLI/MUTE QUALIFICAZ CAMP PROV E REG ENALCACCIA - COPPA DEI CAMOPIONI ARCICACCIA COMUNITA’ MONTANA DEL GRAPPA - TV SIPS TREVISO C/O Salvador Fabrizio - iscrizioni ANDRIGHETTO Renco cell 339/6740435 Qualificazioni campionato provinciale e regionale enalcaccia oppa dei campioni arci caccia CAC su Lepre PARMA Sips PARMA C/to Sig. CABRALI DENIS cell. 347 7159448 - sabato coppie - Domenica Mute CAC su Lepre CARPI SIPS CARPI C/to Sig.INCERTI GIOVANNI cel: 349 - 6174203 Sig. ARLETTI 335 - 342734 Sabato Mute - Domenica Coppie CAC su cinghiale ANCONA SIPS Ancona c/o Mariotti Silvano 333/3315683 CAC su lepre - CAMPIONATO SOCIALE MACERATA libera caccia Nazionale in collab con SIPs Nazionale CINGHIALE CHIETI sips CHIETI C/O RUTOLO NICOLA via san francesco 10 Villamagna 66100 - CH tel 347/5864136 20 MARZO (CASO MALTEMPO 17/04) CAC SU LEPRE VERRAYES - AO SIPS AOSTA C/O Nicole Perret tel 333/4843532 [email protected] 24/26 MARZO 3° TROFEO TIRRENO - CAC SU LEPRE CAPOLIVERI - LI SIPS ISOLA D’ELBA c/o Signorini Graziano loc Capitorsola 9 - Capoliveri LI 57031 - tel 335/6671522 fax 0565 - 940001 in collab con Livorno Gruppo Cinofilo Livornese Via francesco Pera 68 Livorno 57122 - LI tel 0586/427210 fax 0586/427210 25/26 MARZO CAC su Lepre+ABILITAZ. MUTE RAVENNA Sips Ravenna c/to MEDRI OTELLO cell. 338 3426603 25/26/27 Marzo CAC su Cinghiale Provinia di Isernia SIPS Isernia c/o Vincenzo Carracillo Viale Europa 5 - 86071 Castel San Vincenzo - IS tel 335/5971712 26 MARZO CAC SU LEPRE - BREVETTO DI MUTA CUNEO Sezione Provinciale SIPS di CUNEO c/o OBERTO Angelo corso Roma, 42 - 12045 Fossano (CN) - tel. 0172/636217 OPP Verra Lorenzo Via Murello 20 Vcavallerleone 12030 CN CAC su Lepre PARMA Sips PARMA C/to Sig. CABRALI DENIS cell. 347 7159448 - IN COLLABORAZ CON Gruppo Cinofilo parmense 0521/944580 - fax 0521 - 944580 26/27 MARZO CAMPIONATO FIDASC CAC SU LEPRE CATANZARO SIPS CATANZARO C/O Trapuzzano Gennaro tel 320/7741519 in collaboraz con Catanzaro - Gruppo cinofilo Catanzarese P.Colacino C/O Sezione Provinciale Vico Iv Raffaelli 62 Catanzaro 88100 - CZ tel 0961 - 723013 fa 0961 - 723013 27/28 MARZO CAC SU LEPRE PECOGNA - MN SIPS Mantova sig. Scovoli 333/9631423 in collaboraz col Gruppo Cinofilo Virgiliano tel 0376/558272 - fax 0376/558272 30 MARZO - 01/02/03 APRILE PROVA SU CINGHIALE muta/singolo in recinto SENZA CAC GROSSETO SIPS GROSSETO - GIORGIO ROSSI CAC E CACIT SU LEPRE CAMPIONATO ITALIANO SIPS TARZO - TV SIPS NAZIONALE VIA CAVOUR 56 - 26841 CASALPUSTERLENGO - LO TEL 0377/802414 - FAX 0377/802234 [email protected] in collaboraz SIPS Venezia c/o Agostini Paolo APRILE 2016 01/02/03 APRILE Prova di lavoro in recinto per cani da seguita su cinghiale Cat Coppia/ singolo OLBIA - OT SIPS OLBIA - C/O Ivan Putzu Viale Pittulongu 07026 OLBIA - OT - cell 346/7495987 mail sips. [email protected] PROVA SU CINGHIALE cat singolo su terreno libero - FINALE territorio della Provincia di Viterbo - Comuni di Tuscania e Monteromanom, nelle AFV “Pantalla” e “Castel di Salce” SIPS VITERBO in collaborazione con SIPS ROMA rif Tocci T. 339/5341028 Sig. Fulgenzi 328/654107 01/02/03 APRILE OPPURE 08/09/10 APRILE CAC SU LEPRE LOC DA DEFINIRE SIPS MONTI SIMBRUINI - Sig. Dante Marcello 02/03 APRILE CAC SU LEPRE BRESCIA - Breno sips brescia Girelli B 347/5902929 ASIP 030/2590365 PROVA LEPRE CAC cat coppie/mute cat A in terreno libero AGRO DI ALTAVILLA SILENTINA - SA SIPS SALERNO in collaboraz FEDERAZ ITAL CACCIA REGdella Campania .Per Iscrizioni [email protected] Cascino Carlo 3388398741 Prove per razze da seguita su cinghiale CAC (singolo e coppie) MACERATA SIPS Macerata Dott. Fabbri Fabio cell 3355949222 email [email protected] CAC SU LEPRE MONTECAPRIA gr Cinofilo Pesaro in collab con SISP Pesaro 02/03/04 APRILE CAC SU LEPRE PESARO/URBINO SIPS PESARO - C/O CHIARABILLI MICHELE info [email protected] TEL 328/6483119 in collaboraz con Gruppo cinofilo Pesarese tel 0721/30837 - fax 0721/30837 03 APRILE Prove attitudinali per cani da ferma Valide ai fini del Campionato Regionale del Veneto VOLPAGO DEL MONTELLO - TV Sezione Provinciale di Treviso in collab col Gruppo Cinofilo Trevigiano e SIPS - mattino razze inglesi/pomeriggio razze continentali 07/10 APRILE CAC CINGHIALE MONTEVARCHI - AR SIPS AREZZO - Valdambra C/O Giannini Adriano tel 338/6476918 Nibi Mario 320/0671155 08/09/10 APRILE Campionato Regionale Lombardo Sips lombardia CAC SU LEPRE Marmentino - BS Gelmini A 349/8608518 09/10 APRILE PROVA LEPRE CAC cat coppie/mute cat A in terreno libero AGRO DI ALTAVILLA SILENTINA - SA SIPS SALERNO per Iscrizioni [email protected] Cascino Carlo 3388398741 CAC SU LEPRE MALVICINO - AL SIPS ALESSANDRIA C/O Gaia Giacomo - Via Manzoni 7 - 15044 Quargnento - AL tel 0131/219421 cell. 329/2177547 CAC su Lepre RIMINI SIPS RIMINI C/to Sig. STASI VINCENZO cell: 338 7193825 Sig. SPAGNOLI DOMENICO cell: 335 6365185 Uff. 0541 603014 PROVA SU LEPRE CON CAC MONTE LIMINA - CINQUEFRONDI - RC SIPS REGGIO CALABRIA SEZ ASPROMONTE C/O DOTT DOMENICO BARBARO 5 piccoli annunci Addestro amatorialmente solo Segugi alla lepre per caccia e gare. Cedo cuccioloni addestrati a non inseguire i caprioli. Curti Giuseppe Fr. Rongio Inf. - 13866 Masserano (BI) 338 4923623 Cedo cuccioli e qualche monta di Segugio Italiano pelo forte fulvo solo lepre. Qualche soggetto pronto caccia. Cuoghi Franco Via Toscanini 13 - 41042 Fiorano M. (MO) cuoghifranco@virgilio. it 0536 830059 - 328 2583213 Segugi Maremmani da cinghiale, fulvi e tigrati (riconosciuti ENCI) disponibili cuccioli, cucioloni e qualche adulto. Alcuni anche a pelo forte. Per informazioni telefonare al 340 9136728 Luciano... non ti smentisci mai 3 31 DALLE SEZIONI Trentino Alto-Adige 3° TROFEO MONTE PELLER PROVA DI LAVORO NAZIONALE PER CANI DA SEGUITA SU LEPRE CON CAC RISERVE COMUNALI DI CLES - TUENNO - TASSULLO 32 Promosso e organizzato dalla Pro Segugio Trentina in collaborazione con l’Associazione Cacciatori Trentini, L’Associazione Cacciatori d’Anaunia e le Riserve Comunali di Cles, Tuenno e Tassullo, si è svolto sabato 20 e domenica 21 giugno 2015 il 3° Trofeo Monte Peller, prova di lavoro nazionale con CAC per cani da seguita su lepre. Questa terza edizione del Trofeo ha confermato la bontà della formula (abbinamento delle categorie A e B) e la notevole apertura verso il panorama Segugistico nazionale che stanno assumendo le prove di lavoro organizzate sul suolo trentino. Due le giornate di prova previste per permettere alle numerose batterie, divise nelle tre Classi di Singoli, Coppie e Mute di Categoria A e B, di poter correre sui bellissimi territori di media e alta montagna del Monte Peller gentilmente concessi dalle riserve sopra citate. Anche quest’anno si è avuta una buonissima partecipazione, non solo degli associati trentini ma anche di Segugisti di altre regioni italiane. Presenti nella Classe Mute alcuni nomi altisonanti del panorama Segugistico nazionale. Nella giornata di sabato 20 si confrontavano due batterie di singoli di Cat. A, una batteria di singoli di Cat. B e due batterie di mute di Cat. A. Le precarie e sfavorevoli condizioni meteo hanno compromesso le varie performance tanto che alla fine della mattinata vi è stata una sola qualifica. La giornata di domenica 21 si presentava fin dall’alba decisamente migliore e infatti, le qualifiche ottenute alla fine delle prove, corse da sei batterie divise nelle varie classi e categorie, sono state sei, a conferma di quanto possano influire le condizioni meteorologiche, sul già di per se difficile e complicato lavoro del Segugio. Un grazie sentito per l’impegno profuso nell’organizzazione generale della prova al Consigliere della Pro Segugio Trentina Walter Inama e ai suoi collaboratori Piaia Vittorio e Taller Adriano. Ai Signori giudici Enci Brazzarola, Turcati, Bianchetti, Pescadori e Torri per la loro disponibilità e professionalità; alle Riserve di Caccia di Cles, Tassullo e Tuenno e ai loro Rettori Premiazione al 3° Trofeo Monte Peller Rigotti Walter, Valentini Antonio e Torresani Antonio per aver ospitato la prova e fatto funzionare al meglio le strutture logistiche. Ai Soci delle riserve ospitanti che hanno svolto il difficile compito di “accompagnatori”. All’ACT per il patrocinio e a tutti coloro i quali, a diverso titolo, hanno contribuito alla realizzazione e al successo della manifestazione. Si aggiudica il 3° TROFEO MONTE PELLER con il miglior punteggio assoluto di P.171 KIRA di Mocellin Enrico Un saluto agli amici Segugisti e un arrivederci al prossimo Trofeo Monte Peller. Valerio Dondio Pro Segugio Trentina LE QUALIFICHE Classe Singoli Cat. A BATTERIA N. 2 Giudice Sig. Pescadori 1° MB P.152 FALCO - Cond. Taller Adriano Classe Coppie Cat. A BATTERIA N. 1 Giudice Sig. Bianchetti 1° MB P.157 LAMPO e BIA Cond. Bellò Riccardo BATTERIA N. 2 Giudice Sig.Turcati 1° MB P. 157 MIRNA e ZAR Cond.ri Sala-De Piazzi Classe Coppie Cat. B BATTERIA N. 1 Giudice Sig. Canali 1° B P.140 TOSCA e STELLA Cond. Rizzi Walter Classe Mute Cat. A (sabato 20) BATTERIA N. 2 Giudice Sig. Brazzarola 1° MB P.153,6 SIBILLA-PERLA-NEPAL CLARINO-DINA Cond. Montersino Cristian Classe Mute Cat. A (domenica 21) BATTERIA N. 1 Giudice Sig. Brazzarola 1° ECC. P.164,75 LAPO-LARA-LORD LINDA Cond. Gaffo Valerio 2° ECC. P.163 TEO-RAMBO-LILLI-RINA-KIRA-ROSA Cond. Mocellin Enrico BATTERIA N. 2 Giudice Sig. Torri 1° ECC. P. 166,75 DELSA-ALISSA-DEA RUMBA Cond. Rapis Battista DALLE SEZIONI Brescia SEGUGI IN VAL CAMONICA La premiazione Come già nel 2014 anche in questo 2015 la seconda edizione del Trofeo “Cani da Seguita”, sponsorizzato dal noto bimestrale di cultura Segugistica ed organizzata grazie al fondamentale aiuto dell’Associazione Sportiva “IPEDRETTI” in collaborazione con il Gruppo Cinofilo di Vallecamonica, la ProSegugio e il Comprensorio Alpino di Caccia Ponte di Legno C1, alla fine non ha fatto registrare i tanto paventati (da qualcuno) eventi di destabilizzazione delle popolazione di cervidi. Così una volta ancora nel corso del suo intervento, a chiusura della manifestazione cinofila, il Dott. Alberto Rizzi, Presidente del CA C1, evidenziando che non vi è stato un solo Segugio che si sia interessato a nessun altro animale al di fuori della lepre né che si sia smarrito (sebbene la maggior parte di loro si trovasse a cacciare per la prima volta tra le belle montagne camune), a dimostrazione della loro maneggevolezza ed obbedienza e del loro alto grado di addestramento, ha potuto sottolineare che si è trattato dell’ennesima occasione atta a dimostrare agli scettici come, solamente tramite la collaborazione - volenterosa e fattiva - tra gli appassionati delle diverse forme di caccia, sia possibile immaginare un futuro per un’attività come quella venatoria che mol- ti ritengono (anche se a torto) oramai anacronistica. Quindi, ad ulteriore riprova, lo stesso tema è stato rafforzato dal successivo intervento dell’Esperto Giudice Enci Sig. Villiam Landini, già Presidente dell’ATC3 di Reggio Emilia e dirigente della FIDC che, in quanto tale, ha portato la propria esperienza in proposito prima di complimentarsi altresì con tutti i conduttori intervenuti per l’alto livello dei soggetti presentati; concetto poi ribadito anche dall’altro Esperto Giudice Enci, Sig. Giuseppe Minelli, chiamato anch’egli ad esprimere il proprio pensiero sul palco delle premiazioni dall’effervescente Battista Pedretti, affiancato da Giuliano Mondadori Direttore di “Cani da Seguita”. Passando ad una breve sintesi delle due giornate di prove, detto di come un brutto incidente sulla direttrice della Valcamonica abbia ritardato, anche di molto, l’arrivo dei concorrenti nella serata di venerdì 3 luglio 2015 privandoli così di un bel momento di convivialità; la cronaca, necessariamente “stringata”, della manifestazione riporta che nella prima giornata sono state conseguite solamente sei (6) qualifiche valide, due per ogni categoria, ai fini dell’assegnazione del Trofeo (mentre lo scorso anno erano state esattamente il doppio). Stesso trend anche nella seconda giornata laddove, tuttavia, si sono però ripetuti i soggetti del veterano toscano Umberto Mattei: Pelo, Segugio Italiano a pelo raso nero focato, in Classe Singoli; del bergamasco Enrico Chioda, Massy e Speedy , Segugi Italiani pelo raso nero focati, in Classe Coppie, e dell’umbro Carlo Generotti, Ras, Rino, Mery, Roccia, Lula e Diva, Segugi Italiani pelo raso fulvi, in Classe Mute, che si sono pertanto aggiudicati la seconda edizione del Trofeo “Cani da Seguita” quali Primi Assoluti delle rispettive Classi; mentre a conclusione delle due giornate di prove il premio per il Miglior Soggetto della manifestazione è andato al cane Lula di Carlo Generotti. In conclusione, al di fuori dei momenti strettamente riguardanti la verifica zootecnica, sulla scia dello scorso anno le due giornate di prove sono state intervallate dagli ottimi pranzi, caratterizzati da piatti tipici, degustati nei ristoranti locali gestiti da cacciatori in compagnia di tutti i partecipanti. alla prova. Da menzionare, infine, anche la splendida mostra dei trofei, della scorsa annata venatoria, preparata dal Comprensorio Alpino di Caccia “Ponte di Legno C1” con cui abbiamo condiviso la struttura del “Centro Eventi Adamello” che fatto da scenario alle premiazioni svoltesi al suo interno. 33 DALLE SEZIONI Varese Cuneo A MORAZZONE LA QUARANTUNESIMA EDIZIONE DEL PRESTIGIOSO RADUNO DI VARESE Domenica 5 Luglio 2015 si è svolto a Morazzone il consueto raduno dedicato alle razze da seguita. Nonostante la notevole calura che ha caratterizzato i primi giorni del mese di Luglio, Domenica 5 un nutrito gruppo di Segugisti si è dato appuntamento in quel di Morazzone per l’ormai consueto appuntamento del raduno delle razze da seguita. Ottima la presenza delle razze da seguita nazionali, presenti anche un buon numero di inseguitori di origine estera. Impeccabile l’organizzazione della SIPS varesina, che grazie al contributo dei suoi soci, ha potuto organizzare il raduno secondo tutti i crismi che richiede una manifestazione di tale fattura. Ha aiutato senza dubbio un clima di lealtà e di grande sportività che ha animato l’intera giornata. Molti i sorrisi e gli abbracci che gli appassionati, accorsi da ogni angolo della Lombardia e dalle regioni limitrofe, si sono scambiati nel corso dell’intera giornata. In questo modo è stato senza dubbio agevolato il delicato compito cui si sono sottoposti con entusiasmo gli esperti giudici Alessandro Braga e Giuseppe Mozzi, che si sono equamente divisi l’impegno di dare una valutazione morfologica ai soggetti iscritti a catalogo. Sotto l’occhio attento dei due esperti giudici hanno sfilato circa un centinaio di soggetti, tra cui si sono distinti alcuni elementi di notevole caratura. Positiva comunque anche la qualità media dei soggetti presentati, a riprova del fatto che anche tra i cosiddetti privati, selezionatori amatoriali delle nostre razze da seguita, vi è chi ha lavora- 34 La premiazione al Raduno di Varese La premiazione al Raduno di Varese to bene per conservare oltre alle attitudini venatorie anche le qualità morfologiche delle razze da seguita. Alla fine si è giunti al best in show, disputatosi tra i soggetti più meritevoli di ogni razza. La vittoria finale è stata appannaggio del Segugio italiano fulvo a pelo raso Boy, di proprietà di Guido Verze- ni, Segugista non nuovo a questo genere di trionfi. Non ci resta dunque che dare appuntamento al prossimo anno, con la speranza di ritrovarci nuovamente tutti assieme con lo stesso entusiasmo che ha caratterizzato quest’ennesima edizione del nostro amato raduno. DALLE SEZIONI Varese QUATTRO GIORNI DI PROVE A VARESE: SEGUGI DA LEPRE IN LIZZA PER IL TROFEO BELLONI Due fine settimana, quelli del 25 e 26 Luglio e del 1 e 2 Agosto, hanno visto i Segugi da lepre impegnati in quattro giorni di prove nella provincia di Varese. Sabato 25 Luglio sono state sei le batterie impegnate sul terreno di prova, tre riservate alle coppie ed altrettante alle mute. Sotto gli occhi attenti dei giudici Villa, Bonardi, Faravelli, Trapuzzano, Marcaletti e Minelli hanno mostrato il loro valore molti soggetti di ottimo livello. Non sono così mancate le qualifiche, tra cui spiccano un eccellente per la coppia formata da Rada e Perla di proprietà di Del Conte, e tre qualifiche di molto buono, rispettivamente assegnate alle mute di Brazzarola, Turcatti e Savelli. Cinque le batterie ospitate la Domenica, giornata contraddistinta da un’ottima prova della muta di fulvi di Gilberto Mattiello, cui hanno fatto seguito altre due buone prestazioni delle coppie di Pagani e Turcatti. Il weekend successive si è così concluso il Trofeo Belloni, che anche per questo secondo round ha visto un buon numero di partecipanti, nonostante la stagione sia tradizionalmente avversa al lavoro del Segugio. Sabato primo Agosto sono state organizzate cinque batterie, giudicate dalle esperte trombette Mapelli, Bonardi, Tacca, Ghidelli e Marcaletti. Giornata favorevole al lavoro delle coppie, si sono distinte quelle di Gallazzi, Martignoni e Signoroni. Si è confermata però su tutte la coppia di Turcatti che con un’ottima prestazione andava a guadagnare un primo eccellenti, con 171 punti. Anche nella conclusiva giornata di Domenica 2 Agosto non sono mancate le qualifiche. Parecchie le mute che si sono distinte, su tutte quella di Carlo Gallazzi, che giocava in casa e che ha confermato il valore assoluto della sua compagine. Positive anche le prestazioni del- Nella foto Kate di Gilberto Mattiello, vincitrice del trofeo Belloni I premiati le mute di Rapis, Turcatti, Signoroni, Pagani, Fermo Sassi e Davide Sassi. Cala così il sipario sul Trofeo Belloni edizione 2015. Il riconoscimento per la miglior coppia è andato al bravo canettiere Gianni Turcatti, che abbandonato provvisoriamente il ruolo di giudice ha mostrato il valore dei suoi pupilli. La muta di Carlo Gallazzi, composta da quattro Segugi italiani tutto pepe è stata invece insignita dell’ambito premio di miglior compagine della manifesta- zione. Alla giovane Kate di Gilberto Mattiello, fulvo a pelo raso di cui sentiremo sicuramente ancora parlare, è andato il Trofeo Belloni, ambito e prestigioso riconoscimento, premio meritato per l’attuale presidente della pro Segugio varesina, considerato anche il suo impegno nella selezione. Che dire dunque, a conclusione di queste brevi note sulla manifestazione, se non…arrivederci al prossimo anno! Bruno Bonardi 35 DALLE SEZIONI Verona Cuneo CENA SOCIALE Anche quest’anno il 22 maggio u.s. la società italiana Pro Segugio sez. di Verona, ha organizzato Una cena sociale che ha visto la partecipazione di numerosi soci ed invitati tra cui i presidenti Nazionale e regionale dell’associazione, responsabili dell’amministrazione provinciale di Verona, esponenti politici, associazione venatorie, e giudici di verifiche zootecniche. Dopo i discorsi di rito, nei quali si è fatto il punto sulle attività svolte e su alcune problematiche Aperte del settore, al termine delle premiazioni, il presidente Detogni ha chiesto l’attenzione dei Presenti per introdurre quello che a suo parere era uno dei momenti più qualificanti della serata, ovvero la consegna del contributo che l’associazione annualmente destina ad iniziative benefiche. Quest’anno la scelta è caduta sull’associazione Cinofila di Protezione Civile “ Diade” che opera Nella provincia di Verona per la formazione di cani da ricerca persone in superficie o sotto macerie, che si contraddistingue per la professionalità del suo staff e per l’innovazione delle metodiche didattiche utilizzate. Si è voluto in questo modo da una parte privilegiare un’associazione avente anch’essa carattere Cinofilo, dall’altra mostrare sensibilità verso una specializzazione di particolare rilevanza sociale. Detogni ha poi passato la parola al presidente di Diade, il sig. Gianni Savio, che è anche il segretario Generale del Coordinamento delle Unità Cinofile da Soccorso della Regione Veneto, il quale Ha prima di tutto ringraziato il presidente, il consiglio direttivo e tutti i soci della sezione di Verona della Società Italiana Pro Segugio 36 Un momento della cena sociale Il saluto del Presidente Detogni per passare poi ad analizzare alcune analogie e diversità tra le due specializzazioni, quella venatoria e quella da soccorso. Tanto per iniziare i cani da caccia hanno una tradizione millenaria, mentre la protezione civile Cinofila in Italia risale agli anni 70 del secolo scorso – ma si sta tentando di supplire all’esperienza atavica adottando le tecniche più moderne perla formazione / addestramento delle unità cinofile Come sta facendo DIADE, e poi per la caccia vi sono razze specializzate mentre per la protezione Civile si impiegano cani di varie razze, selezionando i soggetti in base alla loro predisposizione. In protezione civile non si incontrano le difficoltà per l’addestramento precedentemente illustrate. Per il settore venatorio, non dobbiamo inventarci gare per poterci muovere liberamente sul Territorio, ma in compenso lavoriamo tutto l’anno, con attività a livello settimanale, stage mensili, ed esami di operatività annuali, questi ultimi dopo almeno due anni di preparazione. Ma, ha concluso Savio, un elemento fondamentale accomuna le due specializzazioni: il piacere di vedere i cani operare, esprimersi nella natura, e la consapevolezza che, al di là di giudizi di gara o di esami di operatività, un cane è preparato quando è bello vederlo lavorare. La serata si è poi piacevolmente conclusa con un brindisi alla cinofilia. Giancarlo Detogni Presidente SIPS Verona DALLE SEZIONI Veneto PREMIAZIONE CAMPIONI REGIONE VENETO ANNO 2015 Premiazione dei campioni veneti Cari soci, amici e appassionati, il giorno 12 novembre 2015, per il terzo anno consecutivo, presso il ristorante “Al Bosco”, di Cervarese Santa Croce (PD), si è svolta la premiazione dei Campioni Veneti per l’anno 2015, avvenuta durante la cena appositamente organizzata e composta da tipiche pietanze venete. La serata è stata particolamente apprezzata dai cinofili Segugisti Veneti. Come tutti gli appassionati sanno, lo scopo del campionato SIPS Regione Veneto, per cani da seguita su lepre, è quello del miglioramento genetico, la valorizzazione, l’incremento e l’utilizzo della popolazione canina naturalmente predisposta a questa attività. Attraverso le verifiche zootecniche e le relative qualifiche, perciò, si possono accertare i soggetti più adatti alla riproduzione. Questo è, e deve essere, l’unico obbiettivo di questo campionato regionale. E’ chiaro a tutti che, il premio al proprietario, è solo un simbolo; in realtà, il vero premio è il cane con il suo patrimonio genetico. Questo è ciò a cui dobbiamo prestare attenzione ed è il vero e genuino motivo per cui si è istituito il campionato. Per la cronaca, i Campioni Regionali SIPS, premiati per l’anno 2015 sono: - Cat. Singolo (Classe A): cane Rasti, di Fidenzio Celegato. - Cat. Coppie (Classe A): i cani Ziva e Jok, di Nicola Zanrosso. - Cat. Mute (Classe A): i cani Leda, Timba, Sony, Rol, Mara di Luca Marcon. - Cat. Singolo (Classe B): il cane Albina di Settimo Canella. - Cat. Coppie (Classe B): i cani Bosco e Perla di Fabio Cailotto. - Cat. Mute (Classe B): i cani Dino, Lothar, Laica, Asso, Bionda, Tosca, di Fabrizio Zanirato. Durante la serata, si è svolta anche la premiazione dei vincitori del “Quadrangolare delle 4 Provincie” (FE-PD-VE-RO) e i cui vincitori sono: - Cat. Singolo: il cane Albina, di Settimo Canella. - Cat. Coppie: i cani Tito e Lea, di Vittorio Muraro. - Cat. Mute: i cani Viola, Turbo, Mango, Rol e Cutolo di Gianni Pellegrini. Nel prosieguo della serata, il presidente SIPS di Padova, Adolfo Garavello e il segretario, Livio Scalzotto, hanno premiato anche i Campioni Provinciali di Padova, distintisi nei campionati di diverse associazioni venatorie. A termine di questo piccolo resoconto su una giornata particolarmente soddisfacente ed interessante, sia dal punto di vista sportivo, sia sociale, voglio porgere i più vivi complimenti, anche a nome dell’intero Consiglio Regionale SIPS, ai campioni premiati, sicuri che ciò sarà per loro uno stimolo ancora maggiore per promuovere e divulgare agli amanti e ai neofiti, la passione per questo straordinario amico e compagno da seguita che ci regala sempre splendide soddisfazioni ed emozioni. Paolo Agostini Presidente SIPS Veneto 37 DALLE SEZIONI Monte Cimone Cuneo TROFEO MONTE CIMONE 2015 38 Nel secondo fine settimana di luglio si è svolto, come da ormai dieci anni, il tradizionale appuntamento del Trofeo Monte Cimone, nei magnifici areali dell’ATC di Modena 2 e Modena 3. La professionalità e l’impegno profusi da tutta l’organizzazione ha dato i suoi frutti, consentendo alla manifestazione di confermarsi uno degli appuntamento Segugistici più importanti dell’anno. Una verifica zootecnica fortemente voluta da Zeno Colò, che si è definito orgoglioso dei risultati ottenuti e del buon svolgimento della prova anche quest’anno. Il Trofeo giunge ormai alla sua decima edizione. Fino a pochi anni fa, il Cimone ha ospitato il prestigioso Campionato Italiano della nostra Società specializzata, arrivando ad essere una delle vetrine vetrina Segugistiche più importanti con oltre mille soggetti presentati. Non nego che il ricordo del Campionato Italiano Sips in quei territori e in quel particolare periodo dell’anno, quasi a conclusione della stagione agonistica, è velato da una certa nostalgia. La speranza è che in un futuro non troppo lontano si possa tornare ad organizzare un evento così importante in areali di tale valore, in territori cioè dove la presenza nonché la varietà di selvatici è tale da assicurare a tutti i concorrenti la possibilità di mostrare il valore e la correttezza degli ausiliari presentati. Oltre all’organizzazione magistrale di Zeno Colò, molto importante si è rivelato anche l’impegno di Incerti Giovanni, esperto giudice nonché Presidente SIPS Carpi, del segretario Arletti Tonino, di Gian Carlo Bonettini in segreteria e la collaborazione dell’ATC MO3 e MO2; delle associazioni venatorie e dei numerosi sponsor; infine, importante l’aiuto dell’ente parco Emilia Centrale per la concessione dei terreni e di tutti gli accompagnatori che hanno saputo coordinare in maniera ottima le numerosissime batterie. Fondamentale la collaborazione di tutti i numerosissimi esperti giudici che hanno valutato l’operato dei Segugi presenti. Quanto ai risultati finali, per la categoria singoli, è risultata vincitrice Ginetta di Anacleto e Simona Pelliccia, seguita da Moira di Umberto Mattei; terzo posto per Vincitore categoria mute al “Trofeo Monte Cimone” CLASSIFICHE SINGOLI 1BATT 1 MB ROL di MASCHERONI 153 2MB RUBI di BERTAZZO 151-168=319 3B LEO di ISEPPI 148 2BATT 1ECC MOIRA di MATTEI 163-165=328 2AB TEA di SOLA 133-152=285 3BATT 1MB CALLAS di ROVINI 152 4BATT 1ECC GINETTA di PELLICCIA S. 168-165=333 2ECC FIAMMA di PELLICCIA S. 167 3MB BOBO di CORTI 157-164=321 COPPIE 5BATT 1MB DIVA, PEPE di PELLICCIA A. 151+158=309 2B LUNA, MORO di MANELLI 141-140=241 6BATT 2B FARO, CRISSY di BRUGNONI 141 7BATT 1ECC VOLGA,VIDAL di LENZINI 170-156.5=326.5 2B VESPA, BANDIERA di CIARELLA 148.5 8BATT 1MB RIBOT, DORA di CAPUSSO 158-156.5=314.5 9BATT 1MB NERONE, GEMMA di ANTICHI 151-170.5=321.5 10BAT 2B ARIO, NEGER di ROMANI 141.5-171=312.25 MUTE 11BAT 1ECC OLIVIA, NORA, PRINCI, VALENTINA, EMI, JANES di SANI 167.16-150=317.16 2ECC ZAC, DAROK, SUPER, ARGO di SANI 160 3MB UMBRO, PEDRO, RITA, BEBA di APOSTOLICO 154.5 12BATT 1ECC SIBILLA, TRILLI, CLARINO, NEPAL, ROMA, BRINA di MONTERSINO 164 2ECC VERA, SARA, ONDINA, SORBETTA di MONTERSINO 161.25-172=333.25 13BATT 1MB LAPO, LORD, LINDA, LARA di GAFFO 155.5-136.5=292 14BATT 1ECC ZICO, MORO, PIPPO, BRICA, MINA di PATACCINI, CORCIOLANI 168 2ECC MINA, BIGIO, SILA, LILA di TANGHETTI 162.75-152=314.75 3B LISA, TARO, CIUFFO, ZIMBO, ZENO di CORSINI 143.5 DALLE SEZIONI Vincitore categoria coppie al “Trofeo Monte Cimone” 15BAT 1ECC SIRIO, PRADO, DORA, SHAKIRA di GHIROTTO 164 2ECC OBAMA, GINETTA BUBU, ADRIANA di AURITI 162.5147.750=310.25 16BATT 1ECC TITO, BLEK, TITA, MONELLA, GAIA, LEDI di PONGIBENE 161.66 2MB FIFI, LEO, ASSO, FATA di STEFANONI 158.25-154=312.25 17BATT 1MB CRISTAL, SCILA, TRILLY, STELLY, ASTER di GIGLIOLI 159.4158=317.4 3 SUFF ZURINA, LINDA, MIRCA, ZUPPETTINA, ZETTERINA di SOZZI 127 18BATT 2AB TOM, SAM,VITO,VELIO di COLO’ 139.5 3AB SARA, ROCCO, PERSIA, RAMA, ISCHIA di BELLUCCI F 137.8,161=298.8 19BATT 1ECC ROCKI, ROCCO, FINA, LOLLO di NENCETTI 167.75160.25=328 2ECC TIMBA, EMI, DAMA,ALBA, LEO di PEDRETTI 162.8-168.2=331 20BATT 1ECC VANDA, MORA, INDIO, RENO, BRIO di GNAVOLINI 165.6 2MB VERA, GILDA, NILA, DIK di DONNINI, ARMENIA 156.25149=305.25 21BATT 1MB RAS, TONI, LULA, BIRBA di GENEROTTI 154 2MB RONDA, ATOS, FEBO, BELEN di AMORINI 152 22BATT 1MB LAIKA, DESY, BOSCO, SELVA, BELLA di GIUSTO 159.4166=325.4 2MB VASCO, LEDI, DIANA, ZARA di MASTROGIACOMO 154.75 23BATT 1MB DAFNE, DORA, GIANNA, DORA1, GILDA, TILDE di DONNINI 152.5-156=308.5 2MB SARA, SOPHINE, JACK, CESARE di CICCARELLI 151.4 3AB ERCOLE, LAPO2, GIGIA, GIOIA, VILMA, SIRA di BRAMBILLASCHI 132.16 24 BATT 2B DORA, ZINGO, LINA, FIOCCO, OMBRA DEL TRESTE di 148.2152.2=300.4 3B BRINA, DIANA, PERLA, ZAC, ZORRO di BRUNETTI 144.4170.2=314.6 25BATT 1ECC GIGGI, MOLLO, SIRIA, EMMA, DORA, STELLA di MOLINO 166.5 2ECC RENO, ALBA, INCA, TEA di CATALDI C 164 3AB BRICCA, IUMA, IUNCHE, IARIBBI, IUVA DI CATALDI A 134.6 26BATT 1MB NEMO, NITA, SELLI, PALU di COLLI 157.7 Vincitore categoria singoli al “Trofeo Monte Cimone” Bobo di Fognani/Corti. Nelle coppie, vincono i Segugi di Daniele Lenzini, seguiti dalla coppia di Segugi italiani di Piero Antichi, seguiti dal signor Capusso. Infine, per la categoria mute si affermano i Segugi di Giovanni Montersino, seguiti dalla muta di Battista Pedretti; terzo posto per i Segugi dell’appennino di Valter Nencetti. Cac assegnato al cane Fiume di Giovanni Petruccioli, che si aggiudica perciò il Segugio d’Oro, secondo trofeo Bruno Mussi offerto da Anna Manfredini e dai figli Germano e Ilaria Mussi. L’appuntamento è per la prossima edizione. Riportiamo i risultati delle singole batterie nelle giornate di sabato e di domenica, con i nomi dei Segugi (mi preme sottolineare che sono loro i destinatari delle qualifiche, e sarebbe sempre giusto ricordare prima il loro nome, durante le premiazioni, e poi quello dei proprietari) e dei conduttori premiati presso l’hotel “Al Poggio” nella frazione di Poggioraso di Sestola. Simona Pelliccia 39 DALLE SEZIONI Piemonte 32° TROFEO “MEMORIAL PASQUALE MINELLA” 40 È’ ormai risaputo come l’annuale campionato per Segugi specializzati nella caccia alla lepre organizzato dall’Unione Regionale Segugisti Piemontesi-SIPS, dedicato dal 1997 alla memoria del compianto ing. Pasquale Minella, sia stato ideato con l’ambizioso proposito di evidenziare la continuità di rendimento di un’équipe - singolo, coppia o muta che sia - piuttosto che un grande exploit verificatosi una tantum in un’unica occasione, magari in condizioni climatiche particolarmente favorevoli. Il tutto nell’ottica di perseguire il miglioramento delle nostre amate razze sia sotto il profilo della funzione per cui sono state selezionate, e cioè la caccia ai mammiferi selvatici, che della morfologia. L’edizione 2015 del concorso, la trentaduesima in ordine di tempo, sarà ricordata nell’ambiente cinofilo-Segugistico per alcuni, significativi motivi. Il primo in assoluto è senz’altro quello che vede l’ingresso nell’albo d’oro dei vincitori del trofeo di Orazio Minella, figlio dell’ingegnere, “socio” di Andrea Ghisio nella proprietà e conduzione della muta di Segugi dell’Appennino-lepraioli italiani, nella varietà a pelo forte, trionfatrice nella cat. A. Proprio qui sta il secondo motivo: mai in passato si era aggiudicata il titolo una muta costituita da soggetti di tale razza, del tutto assimilabili nel tipo ai “cravin” piemontesi, erroneamente ritenuta da alcuni addetti ai lavori come più dotata per il lavoro a singolo o in coppia, con minor spirito di muta rispetto ad altre. Altra novità consiste nel luogo prescelto per la premiazione dei vincitori del trofeo e per la concomitante, periodica riunione del Consiglio Regionale SIPS del Piemonte: non più, come da tradizione pluridecennale, il “Mini-Hotel” di Asti (ai cui tavoli, in più occasioni, si era seduto lo stesso ing. Minella quale presidente dell’Unione), bensì l’Hotel “L’Angolo” di Carisio (VC). Qui, sabato 5 Settembre, in un’ampia e funzionale sala congressi, un discreto numero di appassionati in rappresentanza di tutte le province piemontesi non ha voluto mancare all’invito del direttivo presenziando alla riunione alla quale sono intervenuti anche il Presidente nazionale della SIPS Vincenzo Ferrara ed il Vicepresidente Giancarlo Bosio. L’oc- Franco Capusso con Ribot e Dora vincitori della cat. A Coppie del “Memorial Pasquale Minella” casione era rappresentata dall’allestimento, per il pomeriggio, di una giornata di studio sul tema “Biologia e genetica del colore del mantello nel cane” organizzata dalla SIPS in collaborazione con l’ENCI e l’Università di Camerino. Prima di dare la parola ai relatori, il sottoscritto – nella sua veste di Presidente dell’Unione – ha provveduto, coadiuvato dallo stesso Ferrara e dal Vice-presidente regionale Marco Tosini, alla consegna dei trofei ai canettieri vincitori nelle diverse classi/categorie del 32° Trofeo “Minella”, quest’anno articolato in sole quattro verifiche zootecniche rispetto alle sei previste, stante l’annullamento a causa della neve delle due “tappe” di Asti e Cuneo. Le équipes composte da soggetti iscritti ai registri genealogici hanno potuto, inoltre, come da regolamento, conteggiare nel proprio tabellino anche i punti derivanti dalla qualifica ottenuta nel raduno nazionale svoltosi l’anno precedente presso il Centro Cinofilo “La Tollara”, l’unico del genere organizzato dalla SIPS in Piemonte. Il tutto finalizzato, come già detto, alla manifestata voglia di coniugare “morfologia e lavoro”, in altre parole “bello e bravo”, oltrechè di evidenziare la costanza di rendimento da parte dei soggetti partecipanti in un arco temporale di circa tre mesi, al cospetto delle più diversificate condizioni climatiche, vegetazionali ed ambientali. La presenza di una densità ottimale di lepri nei vari areali teatro delle prove ha permesso alle giurie di volta in volta succedutesi di valutare in modo probante la maneggevolezza e la correttezza dei cani nel rispettare i selvatici diversi dall’o- VINCITORI 32° TROFEO SIPS-PIEMONTE “MEMORIAL PASQUALE MINELLA”: COPPIE cat. A ß Franco CAPUSSO (Ribot-Dora - ris. Bea) MUTE cat. A ß Andrea GHISIO/Orazio MINELLA (Macchietta-Bandito-Muschin-Bebi-Elisabetta - ris. Coca Cola) MUTE cat. B ß Domenico CENA/Graziano CARLI (Zara-Lara-Asia-Pelo-Laica) DALLE SEZIONI recchiona, che in alcune occasioni erano rappresentati da minilepri e volpi, in altre da cinghiali e caprioli. Al termine dell’ultima prova valida per l’assegnazione del trofeo è stato dunque possibile stilare le classifiche finali, decretando i vincitori nelle varie classi/categorie. Partendo dunque dalla classe Singolo, si conferma il trend degli ultimi anni, ovvero una scarsa partecipazione al concorso tanto in cat. A (soggetti iscritti), quanto in cat. B (soggetti non iscritti), tanto da non poterlo assegnare in nessuna delle due. Nella classe Coppie di cat. A occorre registrare il successo al fotofinish dell’astigiano Franco Capusso coi Segugi italiani a pelo raso fulvi Ribot e Dora (riserva Bea), il quale ha preceduto di un’inezia (poco meno di tre punti, 603 a 600,1) i Segugi dell’Appennino-lepraioli italiani a pelo forte Shiba e Laika del torinese Carlo Coggiola, vincitore nelle due edizioni precedenti del “Minella” seppur con soggetti diversi, a riprova della bontà delle sue scelte allevatoriali. Entrambi gli equipaggi hanno ottenuto la qualifica in tre delle quattro prove disputatesi. Per Capusso si tratta della vittoria “bis” nel concorso, dopo aver già conquistato il titolo nel 2008 fra le coppie B. In quest’ultima categoria, invece, il “Minella” per il 2015 non è stato assegnato in quanto nessuna équipe è riuscita a dare continuità ai risultati ed a conquistare punti in almeno due diverse tappe. Fra le Mute A, come già detto sopra, ha trionfato l’equipaggio di Segugi dell’Appennino-lepraioli italiani fulvi a pelo forte dei vercellesi Andrea Ghisio ed Orazio Minella, composto da Macchietta, Bandito, Muschin, Elisabetta e Bebi, con Coca Cola riserva, impostosi in virtù di un significativo en-plein di risultati: nessuno “zero” nel suo tabellino di marcia ed una vittoria, pertanto, meritatissima a quota 759 punti. Da sottolineare come in questa classe la competizione sia stata come al solito vibrante, come dimostrano i punteggi totalizzati dai Segugi italiani a pelo raso nero-focati dei fratelli astigiani Giancarlo e Valter Boschiero, plurititolati rappresentanti di razza, piazzatisi sugli altri due gradini dell’ipotetico podio con Stella, Kira, Luna, Daria, Diva e Tosca, seconde con 636,2 punti in virtù delle qualifiche ottenute a Vercelli, Alessandria e Novara, mentre Gaia, Birba, Lori, Vespa, Molly ed Arna (anch’esse meritevoli di tre qualifiche rispetto alle quattro tappe del trofeo svoltesi) si sono classificate terze con 492,85 punti. Anche fra le mute di categoria B si sono potute apprezzare alcune prestazioni degne di nota, prima fra tutte quelle compiute da Zara, Lara, Asia, Pelo e Laica dei torinesi Domenico Cena e Graziano Carli, al primo importante successo della loro carriera cinofila “in società” (mentre per Cena si tratta del secondo successo nel trofeo, dopo quello conseguito nel 2012, sempre nella stessa categoria). La festa dei Segugisti piemontesi è stata completata dalla premiazione di due equipaggi che si sono particolarmente distinti in campo nazionale ed internazionale nell’anno 2015. Mi riferisco, in particolare, agli astigiani Silvano Molino, vincitore con la sua muta di italiani a pelo raso nero-focati del 10° Campionato Italiano SIPS in quel di Gubbio (PG), e Calisto e Daniela Ferrero, piazzatisi al posto d’onore con la loro muta di nerofocati a pelo forte nella 23^ Coppa Europa FCI organizzata dalla Repubblica di San Marino sui terreni dell’Appennino marchigiano, competizione per la quale la stessa muta di Molino era stata selezionata quale riserva. Con la consegna dei premi e le foto di rito, alcune delle quali riportate a corredo di queste note, è calato il sipario anche sull’edizione numero trentadue del Trofeo “Pasquale Minella”: per tutti l’appuntamento è rinnovato al 2016, per la trentatreesima, sempre nel segno di un sano agonismo, improntato alla massima sportività ed alla volontà di migliorarsi sempre più. È questo l’unico modo per onorare al meglio la memoria dell’Ingegnere! Gianedoardo Giordanino Andrea Ghisio e Orazio Minella con la muta vincitrice della cat. A Mute del “Memorial Pasquale Minella” Domenico Cena e Graziano Carli con la muta vincitrice della cat. B Mute del “Memorial Pasquale Minella” 41 DALLE SEZIONI Alessandria Cuneo 2° TROFEO “TERRE DEL GIAROLO” Confortata dai giudizi positivi espressi da tutti – giudici, concorrenti e spettatori – al termine dell’edizione dello scorso anno, la sezione SIPS di Alessandria si è nuovamente cimentata nei giorni 9 e 10 Maggio 2015 nell’organizzazione del 2° Trofeo “Terre del Giarolo”, verifica zootecnica per cani da seguita su cinghiale in terreno libero con CAC in palio, riservata nell’occasione alle classi Singolo e Muta e valida per il 1° Trofeo “Mari e Monti – Interregionale del Nord Italia”. Teatro della prova, gli areali agro-silvopastorali di diversi comuni della Val Grue, ricadenti nel territorio dell’ATC AL 3, quali Avolasca, Brignano Frascata, Casasco, Dernice, Garbagna, Momperone, Monleale, Montemarzino, Pozzol Groppo, S. Sebastiano Curone e Montegioco. Proprio in quest’ultimo comune, e più precisamente alla frazione Palazzo, si trova il Bar “Peker”, scelto quale luogo di ritrovo per concorrenti, giudici, accompagnatori e semplici appassionati della disciplina a partire dalle ore 5 del mattino. Da qui, dopo aver espletato le formalità burocratiche di rito, i concorrenti, incolonnati in base alla batteria e preceduti dai fuoristrada degli accompagnatori, hanno raggiunto i luoghi destinati alle diverse sciolte. Chiamati ad esprimere un giudizio tecnico sulle prestazioni degli ausiliari in concorso gli esperti Giovanni Brumana (Svizzera), Gianni Gaino, Rober Scotto e Maria Assunta Villa. La presenza in giusta quantità non solo del cinghiale, ma anche di caprioli e daini, nonché di altre specie di mammiferi selvatici, quali volpi e lepri, ha consentito loro di verificare adeguatamente il grado di specializzazione e la maneggevolezza delle équipe in concorso, esprimendo una valutazione cinotecnica di merito ed assegnando qualifiche importanti, soprattutto fra i singoli. Unanimi e positivi da parte dei giudici i pareri sull’idoneità dei terreni, espressi al termine di entrambe le giornate di prova, così come lusinghieri i commenti sull’apparato organizzativo, in particolare sulla grande competenza e disponibilità messe in campo dagli accompagnatori di batteria, da un concorrente definite addirittura “commoventi, al limite delle lacrime!”. Anche se può sembrare superfluo, occorre, infatti, rimarcare l’importanza che essi rivestono nell’”economia” di una prova di questo tipo, particolarmente complessa dal punto di vista logistico. Lasciando spazio alla manifestazione, come evidenziato dai giudici nelle relazioni esposte all’atto della premiazione, la consistenza del selvatico oggetto della prova si è rivelata ottimale: tutte le sciolte hanno avuto a disposizione l’incontro con l’usta dell’ungulato. Ventisei i singoli, di cui uno – un briquet griffon vendéen - ha sostenuto con esito positivo la prova per l’iscrizione nel RSR come capostipite, e sei le mute iscritte a catalogo nell’arco delle due giornate in cui si è articolato il concorso. Come si può evincere dalle classifiche riportate in calce a queste note, il grande protagonista è stato il Segugio Maremmano nella sua varietà a pelo raso, razza che si è ormai affermata in tutta la penisola come una fra le più idonee per la caccia al cinghiale, disimpegnandosi al meglio – grazie alla sua conformazione morfologica – anche Baccano miglior Singolo Montegioco 2015 fra la vegetazione più intricata della macchia mediterranea, sua terra d’origine. Al termine delle due giornate, sono state attribuite cinque qualifiche di Eccellente (oltre ad una sesta rilasciata ad un petit bleu appartenente ad una muta non classificata), tre di Molto Buono (e due a componenti di una muta, un petit ed un griffon bleu), due di Buono ed una di Abbastanza Buono. Sulla qualità delle prestazioni ha influito considerevolmente l’elevata temperatura, con un’escursione termica di parecchi gradi nell’arco della stessa mattinata: mai come in questa occasione è stato determinante il sorteggio dei turni di sciolta (il cosiddetto “fattore C” ..!). Unica nota stonata, la necessità per un paio di soggetti di ricorrere alle cure del veterinario a causa delle ferite lacero-contuse riportate nell’incontro troppo “ravvicinato” col suide. In base ai punteggi assegnati dai giudici, la vittoria in classe Singolo nella seconda edizione del Trofeo “Terre del Giarolo” è stata appannaggio del Maremmano a pelo raso Baccano, di proprietà di Stefania Vigo e condotto da Domenico Siri, qua- La premiazione 42 DALLE SEZIONI RISULTATI & CLASSIFICHE Sabato 09.05.2015 Classe SINGOLO - cat. A Batt. n° 1 - Giudice: Brumana G. 1° ECC. (p. 168) Iro (Seg. Maremmano P/R - cond. Cucini) 2° A.B. (p. 134) Ruby (Seg. Maremmano P/R - cond. Bondanza) Batt. n° 2 - Giudice: Gaino G. 1° ECC. (p. 170) Pippo (Seg. Maremmano P/R - cond.Vergagni) 2° M.B. (p. 156) Piuma (Seg. Maremmano P/R - cond. Giannini) 3° B. (p. 140) Artù (Seg. Maremmano P/R - cond. Papini) Batt. n° 3 - Giudice:Villa M.A. 1° ECC. (p. 171) Randello (Seg. Maremmano P/R - cond. Gandini) Classe MUTA - cat. A Batt. n° 4 - Giudice: Scotto R. Nessun classificato Domenica 10.05.2015 Classe SINGOLO - cat. A Batt. n° 1 - Giudice: Gaino G. 1° Riservato 2° B. (p. 148) Diverso (Seg. Maremmano P/R - cond. Mogni) Batt. n° 2 - Giudice: Scotto R. 1° ECC. (p. 160) Saetta (Seg. Maremmano P/R - cond. Giubbani) 2° M.B. (p. 150) Reno (Seg. Maremmano P/R - cond. Saviotti) Batt. n° 3 - Giudice:Villa M.A. 1° ECC. (p. 172) Baccano (Seg. Maremmano P/R - cond. Siri) 2° M.B. (p. 151) Kim di Casa Lerda (briquet griffon vend. - cond. Bove) Classe MUTA - cat. A Batt. n° 4 - Giudice: Brumana G. Nessun classificato [ECC. (p. 162) Baldo - M.B. (p. 158) Tobia (Petit Bleu de G. - cond. Pollero)] [M.B. (p. 154) Teo (Griffon Bleu de G. - cond. Olivero)] VINCITORI 2° TROFEO “TERRE DEL GIAROLO”: • classe SINGOLO ß BACCANO (Seg. Maremmano P/R - cond. Siri) con p. 172 - ECC. • classe MUTA ß non assegnato lificato Eccellente con punti 172 dal giudice Villa, il quale ha così acquisito il diritto di partecipare alla finale del 1° Trofeo “Mari e Monti – Interregionale del Nord Italia” svoltasi a Casella (GE) nel mese di Giugno. Questa la relazione sul turno di Baccano: “1° turno (domenica 10/05) – inizio prova ore 7.00: Maschio di buon tipo. Buona cerca; dopo aver rilevato passata, defila per buon tratto, va in trac- cia e nel prosieguo abbaia a fermo (scrofa con prole) con differenziazione di voce. Partono i cinghiali e Baccano prosegue la canizza con altri brevi fermi – Fine prova ore 8.10”. Da notare che per i coniugi savonesi Siri si tratta della seconda affermazione consecutiva nel trofeo, ottenuta con due soggetti diversi: dapprima con Burrasca II ed ora con Baccano. “Chapeau”, è proprio il caso di dire, da parte di chi scrive! Fra le mute in concorso, invece, nessuna è riuscita ad acquisire una qualifica, ragion per cui non è stato possibile assegnare il trofeo. A conclusione di queste note, è doveroso da parte del cronista – nella sua veste di presidente provinciale della SIPS – ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla perfetta riuscita della manifestazione, la prima del genere allestita in provincia di Alessandria per quanto riguarda le mute. Un “grazie” di cuore, in particolare, va al nostro giovane socio Alessandro Mogni (al cui entusiasmo ed alla cui tenacia si deve l’idea di allestire questo evento cinofilo), alla squadra di cinghialai di Montegioco n° 33 (presso la cui casa di caccia si è svolto il pranzo, allestito da un team di cuochi/camerieri dilettanti capitanato da Marco Bruno), alla Provincia di Alessandria, all’ATC AL 3, ai capisquadra di caccia al cinghiale Aldo Serra (Brignano F.), Davide Giovannetti (Dernice), Fabrizio Guglielmone (Garbagna) e Attilio “Tilly” Poggi (Montegioco) ed ai loro solerti collaboratori, ai gestori delle ZRC “Brignano-Casasco” Benito Raschia e “Valle Arbogna” Franco Semino, al direttore della rivista “Cinghiale & Cani” Elisa Lucibello, ai giudici ed ai concorrenti, questi ultimi tutti veramente sportivi e leali! Grazie anche a tutti gli sponsors ed in particolare a Mister Mix Dog per i sacchi di mangime messi a disposizione per la premiazione ed a BS Planet per i gadget offerti a tutti i presenti. A tutti rinnovo il più cordiale e sentito arrivederci al 2016, per una nuova edizione del Trofeo “Terre del Giarolo”, per la cui organizzazione ci stiamo tutti, ognuno per la propria parte, già attivando! Gianedoardo Giordanino 43 DALLE SEZIONI Toscana II TROFEO DEL TIRRENO. TRIONFANO AGOSTINI, BRUGNONI E PRETRUCCIOLI Muta di Giovanni Petruccioli vincitrice del Trofeo del Tirreno 44 Un’isola illuminata dal sole primaverile accoglieva nei giorni 2-3-4 aprile 2015 tanti Appassionati provenienti da tutta Italia, intenzionati a confrontarsi nella classica prova su lepre organizzata all’Isola d’Elba. L’accoglienza si svolgeva interamente all’interno del villaggio Le Calanchiole di Capoliveri dove tutti venivano ospitati nei bungalow-chalet in riva al mare e dove all’interno del ristorante lo “chef” Massimo deliziava tutti con cene a base di pesce fresco pescato intorno all’Isola d’Elba. Sponsor della prova la ditta di mangimi Smarty Dog e la Locman che omaggiava i vincitori assoluti con un orologio modello “ISLAND”. La giuria era composta dai signori Butini, Ferrara V., Fiaschetti, Fognani, Gaino, Pigliacelli, Raffaele, Righi e Soprano. La prima giornata era dedicata alla categoria singoli e vedeva iscritti ben 27 soggetti in sei batterie, dopo la colazione e le formalità di rito le batterie partivano alla volta delle zone di sciolta. Giornata serena che rivelava ai partecipanti la natura in tutto lo splendore della fioritura primaverile. Il miglior risultato era quello della giovane Segugia italiana a pelo raso EMY dell’inossidabile Lelio Agostini che si aggiudicava meritatamente il II° TROFEO DEL TIRRENO. Il giudice Fiaschetti relazionava: “Soggetto in tipo di ottima struttura, slegato in costone cerca con metodo e stile di razza. Reperisce pastura in pineta, accosta per buono tratto. La lepre si è derubata, la cagna arriva sul covo evidenziando la partenza del selvatico. La seguita è ben condotta e con buona voce. Chiudo il turno. Ottimo il recupero.” Alla premiazione, condotta dal Presidente Ferrara che ci onorava della sua presenza, Agostini era raggiante non riuscendo a nascondere l’emozione del momento. Nella seconda giornata, soleggiata, si svolgeva la prima prova dedicata alle categorie coppie e mute, tre le batterie di coppie e sei le batterie di mute. Tra gli iscritti molti nomi noti dell’ambiente Segugistico, provenienti dalle regioni del nord e centro Italia. Il miglior risultato delle coppie era appannaggio dei Segugi italiani p.r. DIVA e PEPE di Simona e Cleto Pelliccia con un ottimo ECC. 173 Il giudice Fognani scriveva “Coppia di buon tipo, liberata in prato abbandonato cercano in stile, reperiscono passata. Con voci tipiche l’accostamento è sbrigativo in stile di razza. In bosco Diva dopo breve silenzio scova con urlo tipico seguita da Pepe dando inizio ad una seguita incalzante e ben vocalizzata. Diva con voce squillante si fa sentire a gran distanza, chiudo il turno con i cani di ritorno in seguita”. A seguire la coppia di s.i.p.r. FARO e BIRBA di Fausto Brugnoni con ECC. 161 Nella categoria mute il miglior risultato era dei Segugi italiani p.r. FRITZ - LILLO - FIUME (CAC) - MONTI di Giovanni Petruccioli con un ECC. 177,50 e il CAC ECC. 182 a FIUME. Il giudice Pigliacelli relazionava “Muta composta da soggetti tipici e solidamente costruiti, cerca avida, maneggevolezza ed indice di coesione. Ottimali accostano con concreta sollecitudine per lunghissimo tratto in terreno impervio di montagna con fondo roccioso fino a giungere in un piccolo avvallamento con fitta vegetazione arbustiva dove avviene DALLE SEZIONI CLASSIFICHE 1° Batteria Singolo Giudice FIASCHETTI 1° cl. ECC. 163 EMY s.i.p.r. di Agostini 2° cl. MB 156 PEPE s.i.p.r. di Rovini 3° cl. B 144 CALLAS s.i.p.r. di Rovini 2° Batteria Singolo Giudice FERRARA V. 1° cl. MB 153 VIOLA s.i.p.r. di Montiani 2° cl. MB 150 SCILLA s.i.p.r. di Civinelli 3° Batteria Singolo Giudice FOGNANI-Nessun Classificato 4° Batteria Singolo Giudice BUTINI 1° cl. RISERVATO 2° cl. B 143 STELLA s.i.p.r. di Ciampolini 5° Batteria Singolo Giudice RIGHI Nessun Classificato 6° Batteria Singolo Giudice Pigliacelli-Nessun Classificato 1° Batteria Coppie Giudice RIGHI 1° cl. MB 150 MORO-LAMPO s.i.p.f. di Ceccarini 2° cl. AB 135.50 PELO-MOIRA s.i.p.r. di Mattei 2° Batteria Coppie Giudice GAINO 1° cl. ECC. 161 FARO-BIRBA s.i.p.f. di Brugnoni 2° cl. MB 157 TILL-MA s.i.p.f. di Bongiorni 3° cl. MB 154 CREMA-CRISSY s.i.p.f. di Brugnoni 4° cl. B 144 MAYA-STELLA s.i.p.r. di Ciampolini 3° Batteria Coppie Giudice FOGNANI 1° cl. ECC. 173 DIVA-PEPE s.i.p.r. di Pelliccia 2° cl. B 141 PERLA-BRINA s.i.p.f. di Mercadini 1° Batteria Mute Giudice BUTINI 1° cl. ECC. 171 SARA-SARA DI MONTERSINO-RINGO-SORBETTA s.i.p.f. di Montersino 2° Batteria Mute Giudice SOPRANO 1° cl. ECC. 161,40 SORBA-UMBRO-BRANDO-RITA-PEDRO s.i.p.r. di Apostolico 3° Batteria Mute Giudice FERRARA V. 1° cl. ECC. 170,20 IONA-RONDA-BELEN-ATOS-FEBO s.i.p.r. di Amorini 2° cl. AB 130,25 RAS-LULA-LISA-LILLI s.i.p.r. di Generotti 4° Batteria Mute Giudice PIGLIACELLI 1° cl. ECC. CAC 177,50 FRITZ-LILLO-FIUME (CAC)-MONTI s.i.p.r. di Petruccioli 2° cl. ECC. 165,16 LAPO-ERCOLE-GIGIA-GIOIA-VILMA-SIRA s.i.p.r. di Brambillaschi 3° cl. MB 152 SOMY-ROL-LEDA-TIMBA-MARA s.i.p.f. di Marcon 5° Batteria Mute Giudice FIASCHETTI Nessun Classificato 6° Batteria Mute Giudice RAFFAELE 1° cl. MB 154,75 MILL-ALFA-TOBI-LEO s.i.p.r. di Pierelli 2° cl. SUFF. 127,20 DIANA-WHISKY-WILLIAMS-VITA-VANDA s.i.p.f. di Pierangioli 1° Batteria Coppie Giudice GAINO Nessun Classificato 2° Batteria Coppie Giudice FOGNANI 1° cl. ECC. 163 FARO-BIRBA s.i.p.f. di Brugnoni 2° cl. B 145 TILL-MA s.i.p.f. di Bongiorni 3° Batteria Coppie Giudice RIGHI 1° cl. MB 155,50 PERLA-BRINA s.i.p.f. di Mercadini 2° cl. B 140 PEPE-DIVA s.i.p.r. di Pelliccia 1° Batteria Mute Giudice FIASCHETTI 1° cl. ECC. 169,25 SARA-SARA DI MONTERSINO-RINGO-SORBETTA s.i.p.r. di Montersino 2° cl. MB 156,25 DINA-VICKY-DIANA-VESPA s.i.p.r. di Montersino 2° Batteria Mute Giudice BUTINI 1 cl. ECC. 161,60 SORBA-UMBRO-BRANDO-RITA-PEDRO s.i.p.r. di Apostolico 3° Batteria Mute Giudice RAFFAELE 1° cl. B 148,60 IONA-RONDA-BELEN-ATOS-FEBO s.i.p.r. di Amorini 4° Batteria Mute Giudice SOPRANO 1° cl. ECC. 171,50 FRITZ-LILLO-FIUME-MONTI s.i.p.r. di Petruccioli 2° cl. AB 135,50 LAPO-ERCOLE-GIGIA-GIOIA-VILMA-SIRA s.i.p.r. di Brambillaschi 5° Batteria Mute Giudice FERRARA V. 1° cl. MB 151 BRIK-VIPERA 1-INDIA-AMBRA-VIPERA 2 s.i.p.f. di Fortuna 6° Batteria Mute Giudice PIGLIACELLI 1° cl. MB 154 MILL-ALFA-TOBI-LEO s.i.p.r. di Pierelli CLASSIFICA FINALE CATEGORIA SINGOLI 1° Assoluto EMY s.i.p.r. di Agostini Lelio 2° Assoluto PEPE s.i.p.r. di Rovini Alfiero 3° Assoluto VIOLA s.i.p.r. di Montiani Enrico CLASSIFICA FINALE CATEGORIA COPPIE 1° Assoluto FARO-BIRBA s.i.p.f. di Brugnoni Fausto 2° Assoluto PEPE-DIVA s.i.p.r. di Pelliccia Anacleto 3° Assoluto TILL-MA s.i.p.f. di Bongiorni Cristiano CLASSIFICA FINALE CATEGORIA MUTE 1° Assoluto FRITZ-LILLO-FIUME-MONTI s.i.p.r. di Petruccioli Giovanni 2° Assoluto SARA-SARA DI MONTERSINO-RINGO-SORBETTA s.i.p.r. di Montersino Giovanni 3° Assoluto SORBA-UMBRO-BRANDO-RITA-PEDRO s.i.p.r. di Apostolico Stefano lo scovo. La seguita è subito rabbiosa, veloce e ben vocalizzata, la muta compie ampio itinerario attraversando più vallate, torna sul luogo dello scovo e prosegue svalicando oltre il monte”. Seconda posizione per la muta di s.i.p.f. SARA - SARA DI MONTERSINO - RINGO - SORBETTA di Cristian e Giovanni Montersino con ECC. 171 Terza ed ultima giornata disturbata dalla pioggia e dal forte vento, i Concorrenti e i Giudici si preparavano ad una giornata difficile. Nella categoria coppie si ripetevano con un ottimo eccellente FARO e BIRBA s.i.p.f. di Brugnoni mentre DIVA e PEPE s.i.p.r. di Pelliccia non riuscivano a ripetere la bella prova del giorno precedente a causa di un vero e proprio fortunale durante il turno anche se erano riusciti a scovare la lepre. Una menzione alla coppia TILL e MA di Bongiorni che otteneva la qualifica in entrambe le giornate. Il giudice scriveva sui Segugi di Brugnoni “Coppia omogenea in tipo, corretti alla sciolta. Faro reperisce per primo la passata, le voci sono di buon timbro squillante. Reperita passata si portano in bosco, Birba scova, il compagno acconsente, cadono in fallo, lo risolvono, la seguita gira intorno al monte, rientra incalzante ben vocalizzata e fanno rientrare la lepre, attraversa un torrente e cadono in fallo in cui chiudo”. Nella categoria regina belle prove delle mute di Petruccioli, Montersino e Apostolico che si classificavano nell’ordine con ottimi eccellenti. Nelle relazioni si legge che i turni si svolgevano sotto una pioggia battente che tuttavia permetteva ai cani di ottenere punteggi alti. Il giudice Fiaschetti relazionava sulla muta dei Segugi italiani p.f. di Montersino “Muta di eccellente tipicità e di buona struttura. Slegata sotto una pioggia battente rilevano passata sotto uliveto vocalizzando con voci tipiche sia nel timbro che nel tono. Accostano per un lungo tratto, entrano in bosco e Ringo scova a vista. La seguita è ben coesa e pressante, dopo ampio giro la lepre rientra dove è stata scovata. Chiudo il turno con i cani in seguita.” Al termine delle prove tutti al ristorante le Calanchiole dove era pronto il caminetto acceso per 45 DALLE SEZIONI Fausto Brugnoni con Faro/Birba vincitore della categoria Coppie Emy di Lelio Agostini vincitrice della categoria Singolo riscaldarsi. Dopo aver fatto tutti i conteggi e dopo un ottimo pranzo venivano proclamati i vincitori assoluti nelle categorie coppie e mute. Trofei in ceramica personalizzati con l’immagine dell’Isola d’Elba e un prezioso orologio per i primi assoluti offerto dalla Locman. Premiazione che veniva condotta magistralmente dal Presidente Ferrara e da tutti i Giudici ed Accompagnatori. Nella categoria coppie trionfava Fausto Brugnoni mentre nella categoria mute Giovanni Petruccioli, entrambi affezionati frequentatori delle prove elbane. La SIPS Isola d’Elba ringrazia il dottor Vincenzo Ferrara per aver partecipato alla manifestazione nella duplice veste di Giudice e Presidente Nazionale. Ringrazia tutti i Concorrenti, i Giudici, gli Accompagnatori e tutti Coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento. Un grazie particolare anche ai Signori giornalisti del settore presenti in questa occasione.Vi aspettiamo con rinnovato entusiasmo alle prove in programma nel 2016 che troverete nei calendari ENCI e SIPS, ricordandoVi sempre... che esserci è già un successo! Organizzatori e partecipanti al Trofeo del Tirreno 46 DALLE SEZIONI Toscana IV° TROFEO ISOLA D’ELBA CUP Si è svolta nei giorni 17-1819 aprile il IV° Trofeo Isola d’Elba Cup, prova di primavera su cinghiale con CAC in territorio libero. Edizione molto affollata, dove si sono confrontati i migliori dresseur italiani della specialità, giunti da tutte le regioni d’Italia, dal Nord al Sud, Sardegna inclusa. I Concorrenti e i Giudici sono stati accolti presso il Villaggio Le Calanchiole, al Lido di Capoliveri, dove è stato organizzato un piccolo “villaggio olimpico” con incluso il raduno mattutino e i pasti a base di pesce fresco preparati magistralmente dallo chef Massimo consumati presso il ristorante Le Calanchiole. La formula degli chalet sul mare è stata apprezzata da tutti, un’ottima opportunità per prendere la prima tintarella primaverile sulla meravigliosa spiaggia sottostante, sfruttata soprattutto dalle Signore al seguito dei Partecipanti. Chiamati a giudicare i migliori Giudici Enci abilitati, i signori Baldoni, Bracco, Brumana (CH), Di Giannantonio, Fusarpoli, Mugnaini, Scotto, Righi e Trapuzzano. Delegato Enci era presente il signor Verdini Ugo che ringraziamo per aver svolto ottimamente le proprie competenze. Onorati della presenza del Consigliere Nazionale ENCI nonché vice Presidente della SIPS dott. Gianluca Di Giannantonio che portava i saluti dei Presidenti nazionali ed esprimeva parole di elogio sulla validità dei terreni, sulle meraviglie ambientali dell’Isola e sull’organizzazione della prova. IV° TROFEO ISOLA D’ELBA CUP La manifestazione era supportata dagli sponsor BSPlanet, Smarty Dog e Trabaldo che mettevano a disposizione alcuni loro prodotti da affiancare ai Trofei per i vincitori assoluti di ogni categoria. IV° TROFEO ISOLA D’ELBA CUP Ottima la presenza di cinghiali in tutte le zone dando la possibilità dell’incontro a tutti i Concorrenti, a riprova di quanto affermato è l’aver assegnato tutti i premi di batteria disponibili nelle tre giornate di prove dove alcune batterie vedevano addirittura l’ein plein di qualifiche, casi rari in competizioni svolte in terreno libero. 48 Tofee Segugio Maremmano di Andrea Aprilino Nutrita e qualificata la presenza di esperti Accompagnatori che al termine della manifestazione Batteria 1 Singoli Giudice MUGNAINI 1° cl. ECC. 174 TOFEE Segugio Maremmano di Aprilino Batteria 2 Singoli Giudice BRACCO 1° cl. ECC. 164 BACCANO Segugio Maremmano di Franchini 2° cl. MB 156 FIBRA Segugio Maremmano di Giannelli 3° cl. MB 153 MAMBO Segugio Maremmano di Giannelli Batteria 3 Singoli Giudice RIGHI 1° cl. ECC. 168 ELBA Segugio Maremmano di Cucini 2° cl. ECC. 164 IRO Segugio Maremmano di Cucini Batteria 4 Singoli Giudice BRUMANA 1° cl. ECC. 163 BOBBONE Segugio dell’Appennino di Iannotta 2° cl. ECC. 161 VIOLA Segugio Maremmano di Angiolini 3° cl. MB 151 TREMENDA Segugio Maremmano di Cerretani Batteria 5 Singoli Giudice FUSARPOLI 1° cl. MB 151 ALFA Segugio Maremmano di Dettori 2° cl. MB 150 MERI Segugio Maremmano di Romeo 3° cl. B 149 BOBO Segugio Maremmano di Ricciuti Batteria 1 Coppie Giudice BRUMANA 1° cl. RISERVATO 2° cl. B 142 PIPPO - UGO Segugi Maremmani di Vergagni Batteria 2 Coppie Giudice BRACCO 1° cl. ECC. 168,50 FIBRA - MAMBO Segugi Maremmani di Giannelli 2° cl. MB 155 BARABBA - SANTO Segugi Maremmani di Tofone 3° cl. MB 151,50 SANSONE - OLIVIA briquet griffon vendeen di Bonanni Batteria 3 Coppie Giudice MUGNAINI 1° cl. MB 154,50 ELBA - ZIRA Segugi Maremmani di Cucini 2° cl. B 146 LAMPO - MILLI Segugi Maremmani di Arbusti Batteria 4 Coppie Giudice BALDONI 1° cl. MB 156 SHIRO - ITO’ Segugi bruno del Giura di Galeotti 2° cl. MB 151 FATA - ALFA Segugi Maremmani di Dettori Batteria 5 Coppie Giudice DI GIANNANTONIO 1° cl. MB 150 CICCIO - TOTO’ petit bleu de gascogne di D’Epiro Batteria 1 Mute Giudici FUSARPOLI - RIGHI 1° cl. MB 152,50 Muta di briquet griffon vendeen di Parusso Qualifiche individuali ad alcuni cani di Petrucci Batteria 2 Mute Giudici SCOTTO - TRAPUZZANO Nessuna Muta classificata Qualifiche individuali ad alcuni cani di Sargenti e Calzuola DALLE SEZIONI Fibra/Mambo Segugi Maremmani di Giannelli venivano menzionati e ringraziati per la dedizione dimostrata sul campo, sia per la scelta delle zone di sciolta, ma ancor più per l’aiuto concreto dato ai Concorrenti per il recupero dei cani una volta terminato il turno. La prima giornata vedeva confrontarsi cinque batterie di singoli, clima variabile con ampie schiarite, le zone di sciolta erano Lacona, Monte Poppe, Monte Orello, Buraccio e Santa Lucia/Turchetto. A termine delle prove il miglior punteggio giornaliero era quello raggiunto dalla Segugia Maremmana TOFEE di Andrea Aprilino con un ottimo Ecc. 174, questa la relazione del giudice Mugnaini : “Soggetto ben costruito, ma al limite inferiore della taglia. Alla sciolta attua una cerca pazzesca. Reperita passata della notte da voce e accosta per circa venti minuti, raggiunti i cinghiali abbaia a fermo con coraggio, determinazione ed ottima espressività. I cinghiali partono e Tofee li insegue con ottimo ritmo e buona voce, i cinghiali si fermano e la cagna abbaia a fermo e riprende la seguita quando i cinghiali ripartono. La cagna alterna abbai a fermo a seguite secondo il comportamento dei selvatici fino alla fine del turno.” Nella seconda giornata di prove previste cinque batterie di coppie e due di mute, cielo coperto, le zone di sciolta Mulini a vento/San Martino, Monte Tambone, Capoliveri, Monte Poppe, M2/Literno, Capo d’Arco/Rio Elba, Buraccio/ Campo alla Valle. Nella categoria coppie trionfo di Giannelli con i Segugi Maremmani FIBRA - MAMBO che si aggiudicavano quindi il IV° Trofeo Isola d’Elba Cup di categoria con un ottimo Ecc. 168,50 Il giudice Bracco scriveva “Coppia in tipo, corretti alla sciolta, rilevano subito passata utile e vocalizzano, l’accostamento è preciso e portato con sicurezza con buon spirito di coppia. Intensificano dopo lungo tratto e vanno a fermo. Forzato il selvatico vanno in seguita che è ben vocalizzata, incalzante e sicura. Risolvono un fallo e riprendono la seguita che è sempre piacevole e ben ritmata.” Nelle mute il miglior risultato giornaliero era appannaggio del signor Parusso con i suoi briquet griffon vendeen con MB 152,50 I giudici Fusarpoli e Righi scrivono” Muta omogenea e in tipo. Maneggevoli alla sciolta, dopo ampia cerca in folto emettono qualche urlo tipico di razza dando l’impressione di aver incontrato in poco tempo. Arrivano di fronte ad un ponte che collega la vallata e si sente un breve cenno di fermo e IV° TROFEO ISOLA D’ELBA CUP Batteria 1 Singoli Giudice RIGHI 1° cl. MB 151 GIOVE Segugio Maremmano di Lenzi Batteria 2 Singoli Giudice MUGNAINI 1° cl. ECC. 174 ASSASSINO Segugio Maremmano di Lione 2° cl. ECC. 173 MASCHERINO Segugio Maremmano di Contri 3° cl. ECC. 166 ANUK Briquet Griffon Vendeen di Parusso 4° cl. ECC. 162 ZIVAGO Segugio Maremmano di Lione 5° cl. ECC. 160 SPUGNA Segugio Maremmano di Manetti Batteria 3 Singoli Giudice BRUMANA 1° cl. ECC. 169 FUMO Segugio Maremmano di Petrucci 2° cl. B 147 MATTO Segugio Maremmano di Pasco Batteria 1 Mute Giudici BRACCO - BALDONI 1° cl. ECC. 165,16 Muta di Segugi Istriani p.r. di Fattore & Carracillo 2° cl. ECC. 163,16 Muta di Ariegeois di Olivieri 3° cl. MB 156,60 Muta di Petit Bleu de Gascogne di D’Epiro 4° cl. MB 153,83 Muta di Ariegeois di Paoloni Batteria 2 Mute Giudici SCOTTO - TRAPUZZANO 1° cl. Riservato 2° cl. B 141,37 Muta di Segugi Maremmani di De Angelis Qualifiche individuali ad alcuni cani di Romaniello, Boglio e Angiolini Batteria 3 Mute Giudice FUSARPOLI 1° cl. ECC. 160,50 Muta di Segugi Maremmani di Bellini & Galeazzi IV° TROFEO ISOLA D’ELBA CUP CLASSIFICA FINALE CAT. SINGOLI 1° Assoluto ECC. 174 TOFEE Segugio Maremmano di Aprilino 2° Assoluto ECC. 174 ASSASSINO Segugio Maremmano di Lione 3° Assoluto ECC. 173 MASCHERINO Segugio Maremmano di Contri CLASSIFICA FINALE CAT. COPPIE 1° Assoluto ECC. 168,50 FIBRA - MAMBO Segugi Maremmani di Giannelli 2° Assoluto MB 156 SHIRO - ITO’ Segugi bruno del Giura di Galeotti 3° Assoluto MB 155 BARABBA - SANTO Segugi Maremmani di Tofone CLASSIFICA FINALE CAT. MUTE 1° Assoluto ECC. 165,16 PETER-BORA-BARI-THENA- ARIA- ADA Segugi Istriani p.r. di Fattore & Carracillo 2° Assoluto ECC. 163,16 ARY-ZORRO-FARO-FALCO-TEO-INDIO ariegeois di Olivieri 3° Assoluto ECC. 160,50 ACHILLE-DESIDERIO-VOGLIA-NALA-LILLIMAMBO Segugi Maremmani di Bellini & Galeazzi 49 DALLE SEZIONI subito la seguita veloce e persistente. NB: Lo scovo si verifica sul suono di fine turno.” Segugi Istriani di Fattore & Carracillo La giornata conclusiva, con cielo sereno, vedeva cimentarsi tre batterie in categoria singoli ed altrettante nella categoria mute. Queste le zone di sciolta: Bagnaia, Capoliveri, Rio Elba/Cavo, Santa Lucia/Turchetto/Monte Orello, M2/Literno/Filetto, Buraccio/ Campo alla Valle/Monte Fabrello. Nei singoli il miglior turno delle tre batterie era quello del Segugio Maremmano ASSASSINO di Lione. Il giudice Mugnaini nella relazione così scrive: “Soggetto di buona tipicità. Alla sciolta attua un’ampia cerca. Reperita passata della notte da voce ed accosta per lungo tratto con decisione, buono il ritmo fino al raggiungimento del cinghiale. L’abbaio a fermo lo posso sentire solo da lontano, quando il cinghiale parte Assassino va in seguita con buona voce, ma il ritmo è un pò lento anche se costante, la seguita si protrae fino alla fine del turno”. Nelle mute trionfo della muta composta da PETER-BORA-BARI-THENA- ARIA- ADA Segugi Istriani p.r. di Fattore & Carracillo con Ecc. 165,16 che nell’ultimo turno di batteria svolgevano un ottimo lavoro così descritto dai giudici Bracco e Baldoni: “Muta omogenea di buona tipicità, corretti alla sciolta in strada bianca. Entrano in folto e dopo breve cerca rilevano passata notturna e vocalizzano con voci tipiche. L’accostamento è breve ma preciso, giunti alla rimessa eseguono un buon abbaio a fermo, forzato il selvatico vanno in seguita tipica 50 della razza, buona vocalizzazione e con la muta coesa. Dopo circa venti minuti risolvono un fallo e riprendono in modo incalzante, chiudo il turno con la muta in rintraccio.” Dopo le verifiche dei punteggi ottenuti nelle tre giornate di prova venivano proclamati i Vincitori Assoluti per ogni categoria: Categoria Singoli 1° Assoluto ECC. 174 TOFEE Segugio Maremmano di Aprilino che a parità di punteggio con il Segugio Maremmano ASSASSINO, prevaleva per la minore età, come da regolamento. Categoria Coppie 1° Assoluto ECC. 168,50 FIBRA -MAMBO Segugi Maremmani di Giannelli Categoria Mute 1° Assoluto ECC. 165,16 PETERBORA-BARI-THENA-ARIAADA Segugi Istriani p.r. di Fattore & Carracillo Dopo la consegna dei bellissimi Trofei in ceramica abbinati ai ricchi premi, tra cui un BS3000 EVOMAP, offerti dalla BSPlanet e Trabaldo, in un clima di festa e serenità, Concorrenti ed Organizzatori si scambiavano i saluti di rito con la promessa di rivedersi il prossimo anno sui terreni di quest’isola meravigliosa. La SIPS Isola d’Elba ringrazia l’Amministrazione provinciale per la concessione delle autorizzazioni, tutti gli Sponsor e Tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito all’ottimo successo della manifestazione. Occasione questa per invitare tutti agli Appassionati a partecipare alle prove elbane in programma nel 2016 ricordando che “esserci è già un successo...”. Graziano Signorini SIPS Isola d’Elba DALLE SEZIONI Perugia RADUNO PER TUTTE LE RAZZE DELLA SIPS Le migliori coppie al Raduno di Perugia La SIPS perugina ha organizzato al Borgo le Terre del Verde – Ba- dia Val di Rasina, splendida struttura alberghiera, nel comune di I migliori gruppi al Raduno di Perugia Gualdo Tadino (PG), il Raduno di tutte le razze rappresentate dalla 51 DALLE SEZIONI Alcuni migliori di razza al Raduno di Perugia SIPS. Roberto Sforna, presidente della SIPS di Perugia, con la collaborazione di Marcello Minelli e Piergiovanni Gaggi, aiutati da tanti volontari della sezione Sips, hanno preparato nei minimi particolari lo svolgimento della manifestazione, in uno scenario pieno di verde e dotato di tutti i confort, mettendo a proprio agio tutti gli espositori e tutti i visitatori. Moltissimi i soggetti presentati, rappresentanti di 14 razze da seguita. I migliori di razza: 52 Caramella, Anglo-Francaise de Petit Venerie di Stefano Borri Adua, Ariegeois di Stefano Guerrino Richaro Desirè of Staraus, Beagle di Alessio Pancia Stella, Beagle Harrier di Mirko Verzieri Belen, Briquet Griffon Vendeen di Benedetta Moscatelli Baleno del Pogrosso, Gascon Saintongeois di Stefano Caciolla Tito, Griffon Bleu de Gascogne di Paolo Zeppoloni Gulliwer, Petit Bleu de Gascogne di Giulio Frellicca Erold, Porcelaine di Enzo Cerquetelli Furia di Campello, Segugio Maremmano P.R. di Vincenzo Soprano Ras, Segugio Italiano P.R. di Carlo Generotti Frida, Segugio Italiano P.F. di Genni Filippeschi Trono, Segugio del Giura di Luca Brunacci Luna, Segugio del Bernese di Maurizio Liberati. Migliori Coppie: 1° S. Maremmano P.R Allevamen- to di Campello; 2° Ariegeois di Marco Barbanera; 3° Beagle di Alessio Pancia. Migliori Gruppi: 1° Porcelaine di Enzo Cerquetelli; 2° SIPR di Carlo Generotti; 3° Griffon Bleu de Gascogne di Claudio Spaccini Best In Show: I° Luna, Segugio del Bernese di Maurizio Liberati; II° Trono, Segugio del Giura di Luca Brunacci; III° Richaro Desirè of Staraus, Beagle di Alessio Pancia. La sezione SIPS di Perugia ringrazia tutti gli espositori, tutti gli sponsor, tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione. Invita tutti ai prossimi Raduni che organizzerà. DALLE SEZIONI Perugia I LUPI DEL SUBASIO NEL 2015 Il 19/11/15, in una battuta di caccia sul monte Subasio, nel comune di Spello (PG),dove di solito svolgo la mia attività venatoria, ho assistito ad una scena alla quale non avrei mai voluto partecipare. Intorno alle 7.30, mentre ero in attesa dei miei due Segugi che stavano facendo il loro giro di ricerca sul territorio circostante, ho sentito abbaiare a lungo, con una intensità insolita in una normale azione di caccia, la mia cagnetta lungo il fosso che mi stava di fronte. Il sospetto della presenza dei lupi che mi è subito saltato alla mente (visto che li ho già visti molte volte sulla zona) è stato confermato dall’ altra cagna che, uscita dal bosco, è corsa verso di me ululando e visibilmente atterrita dalla paura. Nel frattempo la cagnetta continuava ad abbaiare sempre con la stessa intensità scendendo sempre più in basso nel fosso dove evidentemente i lupi la stavano trascinando. Era semplicemente una scena straziante che mi portava ad immaginare la fine più brutta che potesse capitare ad una cagnetta di appena 8 mesi, visto che non potevo fare niente in suo soccorso essendo distante circa 200 metri e su un terreno molto scosceso e difficile a percorrere. Senza descrivere ulteriori particolari di quel brutto evento che si è concluso, nonostante tutto, con l’ inaspettato ritrovamento della cagnetta ancora viva, anche se tutta coperta di sangue e con numerosi evidenti buchi soprat- tutto sulla parte posteriore e sul collo (ved. foto e certificato allegati) sento doveroso fare alcune valutazioni sul caso. La spiacevole esperienza mi ha fatto percepire a pieno la pericolosità di questi predatori che per mangiare attaccano tutto ciò che incontrano. Sapendo che trattasi di una razza di lupo di grosse dimensioni e molto prolifica come evolverà la situazione sul monte Subasio negli anni futuri? Chi la gestirà? Chi garantirà la sicurezza? Le stesse persone che hanno ideato e realizzato questo scellerato progetto di immissione e diffusione incontrollata del lupo saranno capaci di dare le giuste risposte e contenere i danni? Da parte mia credo di poter af- fermare serenamente che il Subasio e le montagne vicine con l’ attuale presenza dei lupi, sempre più numerosi ed aggressivi, sono diventati luoghi con potenziale pericolo e non possono più garantire quelle occasioni di relax e di benessere, in assoluta sicurezza, alle quali eravamo abituati. In particolare i nostri Segugi che prospettiva hanno in tale situazione? Quella di diventare carne per i lupi? Credo che non si possa riservare tale destino ai nostri fedeli ausiliari. Penso pertanto, per farla breve, che gli Enti preposti si debbano attivare per trovare tempestivamente soluzioni equilibrate ed efficaci che tengano conto sia dei principi di una corretta gestione faunistica e sia della fondamentale esigenza di garantire la sicurezza di tutti i fruitori della montagna, compresi gli animali domestici. Ad esempio, una scelta molto concreta ed irrinunciabile ad oggi, vista la situazione a cui siamo arrivati, penso che sia il passaggio ad una programmazione seria di attività per il contenimento del lupo. Molto onestamente, mi sento di aggiungere che un territorio ristretto come il nostro, cosi fortemente antropizzato ed accessibilissimo a tutti, non ha assolutamente le caratteristiche per ospitare un predatore primario come il lupo e pertanto sono pienamente convinto che la sua presenza, anche se contenuta, creerà sempre incompatibilità con i residenti sul posto. Domenico Santarelli 53 DALLE SEZIONI Avellino COME SEMPRE UN SUPER RADUNO Il 5 luglio si è tenuto ad Avellino il XVI raduno Nazionale, 15 razze e quasi 300 Segugi sono risultati iscritti, ciò si è concretizzato grazie alla costanza ed alla caparbietà di soci che, a tutto ed a tutti, antepongono la passione per il Segugio ed il senso di appartenenza alla SIPS. All’evento, inoltre, oramai partecipano tantissimi appassionati del Centro Sud ed in veste plurima: concorrente, organizzatore o semplice spettatore, infatti, anche tante altre sezioni provinciali collaborano in tutti i sensi. La presenza dei vari rappresentanti che partecipano alla premiazione finale, ne è testimonianza. Ringraziamo i concorrenti tutti, i giudici Sandra Piscedda, Claudio Lombardi, Antonio Nucci e Marcello Massardi, i commissari di ring e tutti quelli che hanno contribuito alla riuscita dell’evento in particolar modo la squadra di Caccia al Cinghiale “Gli Invidiabili The Legend” capitanata da Gerardo Sarno, che hanno realizzato i ring, la cucina sul posto (a prezzo di assoluto recupero spese) e tanto altro. Ci scusiamo per eventuali disagi provocati. Durante la premiazione è sta- La premiazione 54 ta premiato, inoltre, la coppia di Istriani di Carracillo/Fattore per l’ottimo risultato avuto durante la verifica zootecnica di Montesano sulla Marcellana. La passione e la costanza hanno fatto si da poter organizzare anche un Corso per Aspiranti Giudici di “Categoria B”. Tale corso è stato organizzato dalle SIPS Campane, Basilicata, Molise e Puglia. Circa 40 i partecipanti quasi tutti giovani ma non mancava qualche meno giovane, ciò testimonia sana passione. Tutti, nessuno escluso, durante le lezioni hanno seguito con attenzione estrema i relatori - per le expò Sandra Piscedda e per le prove (lepre e cinghiale) Vincenzo Soprano - che ringraziamo. I Corsisti mettendo in risalto il proprio impegno sommato alla passione, hanno dato giuste risposte alle domande (scritte) dopo la prova pratica sia alla lepre che al cinghiale. E’ incentivante per gli organizzatori vedere tanti visi attenti durante le lezioni e contenti dopo, la SIPS è anche questo. La SIPS di Salerno che oramai conta 300 soci, oltre il consueto raduno Amatoriale, ha organizzato ottime verifiche sia alla lepre, territorio libero, deus machine Caruso Vincenzo ed Antonino Abbate, Liberato Parisi e Peppe Massa, Biagio Carbone e Barra Gennaro, ecc. ecc., quindi il vecchio (si fa per dire) ed il nuovo amalgamato, che al cinghiale. Il direttivo tutto (o quasi) ed oltre si è speso e dato tanto per raggiungere questi risultati che, a breve, saranno sicuramente migliorati, vista la consistenza quantitativa e qualitativa della locale sezione SIPS. Nelle verifiche zootecniche alla lepre, giudicate da Ferrara Gianfranco per le coppie e Raffaele Antonio per le mute, il Signor Michele D’Aniello, vecchia conoscenza ed esperto Segugista (peccato che non gli piace la notorietà e gli onori di cronaca), nella categoria coppie ha conquistato un meritato eccellente. Ha ben figurato anche la coppia di Lanzotto Mario, tutti i concorrenti, comunque, hanno mostrato le doti dei loro cani anche se, sfortunatamente, non hanno avuto una qualifica, infatti nei turni successivi c’era mancanza di olfattazione crediamo dovuta ad escursione termica (temperatura quindi caldo in notevole aumento). DALLE SEZIONI Migliori di razza Segugio Italiano Pelo Raso - Elvis (176) di Giuseppe Fardella Segugio Italiano Pelo Forte - Zaira (229) di Giovanni Mancinelli Segugio Maremmano - Furia di Campello (263) di Vincenzo Soprano Petit Bleu de Gascogne - Rondinella (154) - di Giuseppe Raffaele Beagle - Igor dell’Isola di Ios (235) di Pompele Carlo Ariegeois (147) - Carlotta di Rocco Lettieri Saintongeois (11) - Flea - di Pranteda Antonio Briquet griffon vendeen - Gemma (155) di Tanga Alfonso Anglo Francais de Petit Venerie - Full (134) di Carrabs Giampietro Beagle Harrier - Ettore (150) di Barone Giuseppe Porcelaine - Stella (153) di Vito Bitetti Griffon Belu de Gascogne - Alonso (155) di Michele Vaccaro Segugio dell’Istria a pelo raso - Biba (231) - Carracillo-Fattore Posavatz - Biba del Fattore (231) - Carracillo-Fattore Segugio del Giura - Lara (233) - di Votta Mariano Classifica: Best Show 1° classificato - Segugio Maremmano - Furia di Campello (263) di Vincenzo Soprano 2° classificato - Posavatz - Biba del Fattore (231) - Carracillo-Fattore 3° classificato - Beagle Harrier - Ettore (150) di Barone Giuseppe Classifica coppie 1° coppia classificata Segugi Italiani a Pelo Forte di Giovanni Mancinelli 2° coppia classificata - Segugi Istriani - Carracillo-Fattore 3° coppia classificata Segugi Italiani pelo raso - Fardella/Splendori Classifica Gruppi 1° gruppo Classificato - Anglo Francaise de Petit Venerie - Landolfi Vincenzo/Carrabs Giampietro 2° gruppo classificato - Segugi Maremmani (Fulvi) - All. di Collesorvo di De Angelis Sergio 3° gruppo classificato - Beagle - All. dell’Isola di Ios di La Marca Gli amici della SIPS della Basilicata e della Campania a Nusco (AV) 55 DALLE SEZIONI Avellino CORSO PER GIUDICI DI CAT.B AD AVELLINO I partecipanti al corso di Avellino Le Sezioni della Basilicata, Campania, Molise e Puglia hanno organizzato il primo Corso per giudici di categoria “B” - Cani da seguita su Lepre e Cinghiale -. Oltre 30 persone iscritte che, a fine della prima giornata di corso e con la cena già pronta, continuavano a porgere domande, tanta era la volontà di apprendere. Agli istruttori, gli esperti giudici Sandra Piscedda e Vincenzo Soprano, vanno i nostri infiniti ringraziamenti. Ai corsisti, oltre alla parte teorica, sono state somministrate 2 schede per la lepre 56 (singolo e coppia-muta) e 2 per il cinghiale (singolo coppia-muta), le stesse in uso per le verifiche zootecniche. I candidati le hanno compilate al momento delle prove pratiche tenutesi nelle ZAC di Flumeri (Lepre) e Caposele (Cinghiale). E’ stato somministrato ai discenti un questionario di 22 domande a cui ogni candidato doveva rispondere. Buono il livello del risultato raggiunto da tutti. Le sezioni organizzatrici si sono impegnate sin d’ora di organizzarne un altro corso il prossimo anno, magari con qualche aggiornamento, per vivere insieme 2 giorni di sana cinofilia. Personalmente sono rimasto soddisfatto di tutto e di tutti, ciò che faccio è solo e soltanto per la passione che nutro verso il Segugio. Non posso di esimermi da ringraziare i giudici formatori, i corsisti, la struttura che ci ha ospitato, i proprietari delle ZAC e tutti coloro che hanno reso possibile lo svolgimento di quanto sopra. Grazie anche a nome della SIPS. Gianfranco Ferrara DALLE SEZIONI