Introduzione-Ornella Valerio - Istituto Comprensivo Rivanazzano
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Introduzione-Ornella Valerio - Istituto Comprensivo Rivanazzano
RIFLESSIONI SULL’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA INGLESE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA IN RACCORDO CON IL PRIMO CICLO DELLA SCUOLA PRIMARIA Il gruppo ha analizzato alcune problematiche relative all’insegnamento precoce della lingua straniera, in particolare la riflessione si è indirizzata su alcuni aspetti motivazionali relativi a: MOTIVI EDUCATIVI – realtà multimediale e realtà multirazziale MOTIVI LOGICI – brainstorming del linguaggio comune di termini in lingua straniera: football, tennis, basket ball, toast, hot dog, hamburger, jeans, termini dei cartoni animati Mickey Mouse, Pink Panther, Robin Hood; termini del linguaggio televisivo: Spiderman, Batman, Peppa Pig. Linguaggio del computer: mouse, monitor ... uso di internet, video .. MOTIVI DIDATTICI e NEUROLINGUISTICI (N.P.L.): utilizzo della plasticità labiale: potenzialità di apprendimento, duttilità e permeabilità del potenziale dei bambini, disponibilità,.adattabilità ai nuovi modi di dire, ai nuovi comportamenti, ai nuovi modelli di vita. Raccordo Scuola dell’Infanzia e Primaria con l’utilizzo di una nuovo competenza. I bambini e gli alunni, hanno bisogno di una consapevolezza pragmatica e culturale, tramite l’immersione in una cultura in cui l’apprendere una lingua straniera è un’esperienza multiculturale di enorme valore che spazia dalla riflessione su sé stessi al rispetto dell’altro e della sua diversità, per un’educazione all’alterità e alla tolleranza. I compiti di realtà devono creare un’atmosfera nella quale i bambini si trovano bene. Devono stimolare i discenti, sollecitare la voglia di apprendere e rendere così possibile un ampliamento delle conoscenze e competenze. I compiti di realtà devono rivolgersi al bambino nella sua totalità, per aiutarlo a imparare con tutti i sensi (Total Physical Response e Learning by doing) considerando sempre i bisogni dei bambini. La varierà laboratoriale deve caratterizzare la lezione. I bambini devono essere indotti ad attività di carattere comunicativo. Il gioco, l’aspetto laboratoriale del racconto, offrono le migliori possibilità per far agire e interagire i bambini. Loro imparano allo stesso tempo che l’apprendimento di una lingua straniera ha più a che fare con la loro persona e il loro vissuto che con un percorso prescritto da una didattica delle lingue. Le attività laboratoriali e i compiti di realtà portano progressivamente a ridurre la centralità dell’insegnante per motivare i bambini a realizzare assieme l’apprendimento e a comunicare tra di loro, così è possibile che l’insegnante diventi più un osservatore, un consulente o un compagno di giochi tra pari, portando a un apprendimento negli alunni sempre più autonomo e rendendo possibile una differenziazione didattica all’interno della sezione. Infine, i laboratori, prenderanno in considerazione tutte le forme di lavoro possibile, come quello autonomo, a coppie o di gruppo. NATURAL ENVIRONMENT Si crea un ambiente naturale quando siamo spontanei nell’uso della lingua target esponendo i bambini a una lingua in cui all’inizio non si richiede necessariamente la produzione, ma principalmente la comprensione di messaggi. SILENT PERIOD Il naturale silent period del bambino, viene rispettato quando si propongono: attività corali attività Total Physical Response facendo intervenire prima i bambini volontari Si individua la seguente catena di assimilazione / apprendimento: comprensione, risposta fisica, ripetizione (produzione) CODE – SWITCHING Nel contesto classe, si usa la lingua target per favorire un rapporto affettivo positivo con la lingua target e con l’insegnante o il personaggio guida. Si utilizza la lingua italiana in caso di istruzioni complesse. E’ utile ricreare nell’aula un Italian Corner in cui si può parlare italiano e un English Time in cui, invece, si parla solo in inglese. EXPRESSIONS E’ particolarmente importante l’uso di espressioni di routine che verranno utilizzate nei vari momenti di gestione della vita di sezione. Classroom Language: hello, hi, good bye, bye bye, good morning, good evening…come here, go, here you are, thank you, please, repeat, can I go out, sit down, stand up, cut, take, paint, draw, give me, colour, listen, look, open, close, stop, be quiet, good, try again…. ERRORS Il docente ha un ruolo fondamentale: può sostenere e gratificare gli alunni, accettare la possibilità di sbagliare sia negli adulti sia nei bambini, fornire altri compiti di realtà di apprendimento, ripetere in contesti diversi con attività diversificate (intelligenze multiple, clil), sensibilizzare la classe, correggere in modo “soft” (utilizzando le dita, sussurrando le correzioni, ma soprattutto favorendo la correzione tra pari). SOCIO – CULTURAL MODELS I modelli socio culturali, sono proposti attraverso il linguaggio del corpo, la lingua proposta, i video, le canzoni, le storie, le esperienze di sezione, le routine, le drammatizzazioni, i festivals… IPOTESI DI UNA PRIMA LEZIONE Utilizzo del personaggio guida puppet che dopo aver fatto un breve brainstorming sulle parole che i bambini conoscono le trasferisce su un cartellone utilizzando della flash cards (football, tennis, basket ball, hamburger..) Accoglienza attraverso il puppet con il tipico saluto “Hello, Hi!”, utilizzo della song “Hello, children”, saluto del commiato “Good bye, bye bye”, ripresa della song “Good bye children and bye bye teacher” Game: sit down, stand up, hello, good bye! Obiettivo formativo: rafforzare la propria identità, socializzare Obiettivo linguistico: salutare e presentarsi Lessico e strutture: hello, hi, good bye, bye bye, good morning, I’m + il nome Attività: colorare, ascoltare, osservare, cantare, ripetere i saluti giocare e dire il nome Approccio al metodo comunicativo (uso della lingua in situazione, accostamento intelligente alla lingua straniera e alla sua cultura perché trasmette parole, frasi, concetti, ma anche emozioni. La lingua diviene così un insieme di codici e di messaggi che trasferiscono atti di parole in un vissuto linguistico) funzionale (basato sulle funzioni del linguaggio di Holliday e non più allo studio formale della lingua in vista della traduzione) Strategie di laboratorio, group work, pair work, role play, mime, drama, flash cards, short conversations, comunication game, story telling, shadow theatre, nursery rhymes, computer, internet, chants e songs per impostare la melodia della lingua e una correttezza fonetica. Errori da evitare: non fare incontri troppo lunghi che possano annoiare e stancare, ma è bene adeguarli all’età e alle dimensioni di sviluppo dei bambini. Non attenersi a un solo modello di proposta, ma creare situazioni diverse, secondo lo schema più efficace: presentare di nuovo una canzone, una filastrocca, un gioco… con il cambio dello stile operativo si mantengono più vivi l’interesse, la curiosità, la motivazione e la partecipazione dei bambini. Non insegnare troppi vocaboli o strutture nuove in una volta sola, in ogni incontro è bene limitare il compito di realtà a pochi elementi del vocabolario e a una sola struttura didattica per un insegnamento graduale, a misura di bambino e a spirale. UNIT ONE Collegamento con i campi di esperienza - Il sé e l’altro - I discorsi e le parole - La conoscenza del mondo WARM UP dei saluti ascoltati la lezione precedente come accoglienza. Il puppet e l’insegnante con un sottofondo musicale invitano i bambini dicendo: Let’s sing: “ Hello children, hello children, it’s time to say hello!” (mimando le azioni). Ripetizione della rhyme corale:” Hello, hello, you are welcome! Hello, hello you are welcome to school! I say hi, I watch the clock and say goodbye”! OBIETTIVI - conoscere e utilizzare le formule di saluto adeguate ai diversi momenti della giornata (good morning, good afternoon, good evening, goodbye) - saper chiedere il nome e presentarsi: “Who are you? I’m…(name) - riconoscimento di genere: I’m a boy/ girl Collegamento con la lingua italiana - Il sé e l’altro - Il corpo e il movimento Circle time: l’insegnante supportata dal puppet come ask and answer presenta la struttura ai bambini in cerchio, : ” Who are you? I’m Sam, the puppet”! La teacher ripete l’azione facendo un salto verso un bambino chiedendo:”Who are you?”, l’alunno risponderà con:” I’m…” A struttura consolidata a turno i bambini condurranno il gioco al posto dell’insegnante. Consolidamento con la song:”Are you Sam? Are you Sam? Yes, I’m! Yes, I’m! Hello Sam, hello Sam! Goodbye Sam!” Magic English:” Night and day” Si mostra ai bambini un breve filmato in cui si susseguono i vari momenti della giornata con i relativi saluti. Verifica attraverso le flash cards che i bambini riordinano a seconda dei momenti della giornata. Let’s sing together:”Good morning, good morning and how are you this morning? Good morning, good morning and how are you today”?