pina cipriani - Hotel Baia delle Sirene

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pina cipriani - Hotel Baia delle Sirene
s e t t e s e t t e m b r e 2 0 1 3
B A I A
SIRENE
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E
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E
TEATRO SAN CARLUCCIO
PINA CIPRIANI
CHESTA È LA TERRA MIA
il Cilento
la terra rossa
i suoni del mediterraneo
MUSICHE DI
FRANCO NICO
SU TESTI DI
GIUSEPPE LIUCCIO
B A I A
SIRENE
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Pina Cipriani ha una reputazione internazionale come cantante ed attrice per la sua unica cifra
interpretativa e per il suo lavoro di recupero e diffusione della canzone napoletana antica e
contemporanea. La sua attività artistica ha inizio negli anni settanta con il gruppo “Bentornato
Mandolino”, gruppo di riferimento in quegli anni per la riscoperta del mandolino edi un modo di
intrepretare in modo attento e rigoroso il repertorio della canzone napoletana, fondato da Franco Nico
e con gli arrangiamenti di Raimondo Di Sandro; con il gruppo compie numerose tourne ed incide per la
Fonit Cetra. Nel ‘77 interpreta ed incide in prima esecuzione mondiale sempre per la Fonit la versione
integrale di “Quando nascette Ninno” di S. Alfonso Maria de’Liguori, interpretata anche nel 91 In
Piazza del Plebiscito a Napoli alla presenza di Papa Wojtyla. Numerosi spettacoli la vedono protagonista
della rinascita della Canzone Napoletana classica e per la costituzione di un nuovo repertorio
contemporaneo, affiancando a questa il lavoro di ricerca sul repertorio dell’entroterra campano,
ricordiamo “Antonio De Curtis in arte Totò”, “Il sud non è forse”, “RONA” , “Momenti, viaggio nei
sentimenti’, “Tiempe Sciupate” con Enzo Moscato, lo storico “Rosa, Preta e Stella”, “MAMA”,
“Cantami o Diva“, “Chesta è la Terra mia “, “La forza del dialetto”, “Song’s Eduardo”, “Chist’è nu filo
d’erba e chill’è ‘o mare” fino al recente “Napolinscena”. Pina nella sua lunga carriera ha tenuto concerti
in Italia, tra gli altri alla Biennale di Venezia, a Cagliari, a Torino, Siena, Brindisi, al Teatro Flaiano e al
Parioli di Roma, al Festival Città Spettacolo di Benevento, al Teatro di Corte della Reggia di Caserta, al
Festival delle Ville Vesuviane, ed all’estero, in Francia al Festival di La Rochelle, ad Avignone e al
festival del Teatro Europeo di Grenoble, al Centre George Pompidou di Parigi per il Festival Quartier
d’été, all’Istituto di Cultura Italiano di Parigi, in Svizzera in Germania in Turchia ed in Grecia all’Istituto
di Cultura Italiano di Salonicco. Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive, lo spettacolo “RONA”
è stato registrato e teletrasmesso in quattro puntate da Rai Tre, mentre lo spettacolo “Tiempe Sciupate”
con Enzo Moscato è stato registrato e trasmesso da Radio Tre. In campo cinematografico ha
partecipato ai film “Libera” di Pappi Corsicato, “Baby Gang” Di Salvatore Piscicelli e “Il resto di niente”
di Antonietta De Lillo. La sua discografia, edita da Fonit Cetra, Polo Sud e da CPS, vanta dieci Cd che
sono vere e proprie incisioni di riferimento nell’interpretazione della canzone napoletana antica e
contemporanea, dove Pina si esalta nelle interpretazioni del canzoniere composto per lei da Franco
Nico. Per la produzione dei suoi spettacoli e CD ha collaborato con poeti e musicisti napoletani quali
Salvatore Palomba, Franco Nico Giuseppe Liuccio, Daniele Sepe, Marcello Colasurdo, Piero De
Asmundis, Paolo Raffone, Raimondo Di Sandro, Giacomo Pedicini. Nel
‘72 insieme a suo marito Franco Nico, compositore, cantautore e regista,
Pina fonda il Teatro Sancarluccio di Napoli, storico spazio di
sperimentazione e di nuova drammaturgia, e nel ’78 crea la Compagnia
del Sancarluccio che da allora ha prodotto tutti i suoi spettacoli/concerti.
Nella sua lunga carriera, ad una intensa attività artistica Pina ha sempre
affiancato la direzione del nucleo artistico ed organizzativo del Teatro
Sancarluccio, che definisce la sua casa d’arte. Ai numerosi riconoscimenti
collezionati nel corso della sua lunga carriera Pina ha recentemente
aggiunto il prestigioso Premio “NIKE” per lo spettacolo “Cantami di
Diva”, insignito da una giuria composta dai critici teatrali e musicali di
tutte le testate giornalistiche napoletane, quale miglior spettacolo
musicale della stagione teatrale 2009/10, ed il Comune di S. Anastasia ha
voluto rendere omaggio alla sua arte con un premio alla carriera.
GIUSEPPE LIUCCIO nasce a Trentinara nel cuore del Cilento. Attualmente vive a Roma. Già docente
di lettere nei licei classici è da anni giornalista della Rai-TV e collabora anche alla stampa quotidiana ed a
varie riviste letterarie. E’ legato da un fortissimo cordone ombelicale alla memoria contadina, al lavoro,
alle stagioni, ai sapori della terra. Si è sempre battuto per l’elevazione sociale, economica e culturale della
sua terra e della sua gente e dovunque ha portato, con impegno ed intelligenza, la sua testimonianza di
Cilentano. Le pietre parlanti delle scale, gli attrezzi contadini, i lavori, le rare foto, gli ortaggi, i pergolati,
i frutteti, i sapori, i mestieri, i giochi, le feste, le tradizioni, l’amore, l’eros, i sentimenti, l’amicizia, la vita e
la morte, la povertà, la dignità: Liuccio parla di tutto questo e lo fa esprimendosi nel suo “dialetto”
offrendoci immagini e versi suggestivi che aderiscono carnalmente al passato ed al presente del Cilento
FRANCO NICO, inizia la sua attività artistica a conclusione degli studi liceali, come cantautore. Debuta
in televisione con Fred Buscaglione ed incide le sue prime canzoni con la Fonit-Cetra.Con la stessa casa
discografica di Napoli del quale ancora oggi si occupa a tutto campo. Incontra la poesia di Liuccio negli
anni ’80 mentre sta riallestendo per la Biennale di Venezia del ’82 lo spettacolo-documento “ Il Sud non
è forse” terza fase di una trilogia dedicata all’entroterra della Campania, in particolare all’Irpinia, ed alle
voci poetiche di Agostino Astrominica e Giuseppe Iuliano i cui versi mette in musica. In quella occasione
ha modo di leggere “ Chesta è la terra mia” la suggestiva poesia di Liuccio, di musicarla e di inserirla nello
spettacolo. Da allora Liuccio ha continuato a scrivere del suo Cilento. Franco Nico ha continuato a
musicare “poesie”: Totò, Eduardo, Salvatore Palomba, Enzo Moscato, Peppe Lanzetta… Nel Maggio
del ’97 Giuseppe Galzerano amico ed attento editore cilentano, gli fa conoscere l’ultima raccolta di versi
di Liuccio: “ T’anno e mò” da lui pubblicata. Nascono così, in collaborazione con Pina Cipriani, le
musiche di questo CD che è parte di un progetto più ampio dedicato al Cilento ed alla sua cultura.
Claudio Villa, Domenico Modugno e Nino Taranto incidono sue canzoni.Compone ed incide per
l’editore Bideri “ Resta ancora a Capri” a cui fa seguito un album “ Miti leggende e storie antiche di Capri”
con i testi di R.Rossi Bussola e la collaborazione dei maestri Eduardo Caliendo e Roberto De Simone.
Significative le “ballate” dedicate ad Axel Munthe ed a Curzio Malaparte, descrittivo “Il giro dell’isola”.
Nel 1969 da un incontro con il giornalista Angelo Fusco nasce il cabaret de “I Cabarinieri” del quale fa
parte per alcuni anni componendo le musiche per molti copioni Nel 1973 dà vita al Teatro Sancarluccio
P I N A
C I P R I A N I
EGIDIO MASTROMINICO Violino
MARCO GESUALDI Chitarra
GIACOMO PEDICINI Contrabbasso
GIOSI CINCOTTI Tastiera e Fisarmonica
MICHELE MAIONE Percussioni
CHESTA È LA TERRA MIA
il Cilento, la terra rossa, i suoni del mediterraneo
Me ricordo, na vota… Zì prevete nnucente e sfurtunato No passero p’amico Evviva Garibaldi! Iamo mugliere mia…
Chesta è la terra mia Povero Pisacane Cammarota E’ inutile ca ‘nsisti Quann’era criaturo La fera