direzione didattica 3°circolo 36061 bassano del grappa(vi)

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DIREZIONE DIDATTICA 3°CIRCOLO
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Fax 0424 501957
36061 BASSANO DEL GRAPPA(VI)
E-mail: [email protected]
Web: www.terzocircolobassano.it
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SOMMARIO
GLI INDIRIZZI GENERALI DEFINITI DAL CONSIGLIO DI CIRCOLO ……………………2
PREMESSA .................................................................................................................................... 4
PRINCIPI FONDAMENTALI E SCELTE EDUCATIVE: AMBITO DI CONDIVISIONE
COLLEGIALE ................................................................................................................................ 4
LINEE DI SVILUPPO DEL PERCORSO METODOLOGICO-DIDATTICO ............................. 5
LA PROGETTAZIONE DELL'INTERVENTO FORMATIVO.................................................... 6
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE NELLA SCUOLA
DELLìINFANZIA........................................................................................................................... 9
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE NELLA SCUOLA PRIMARIA..... 10
IL TERRITORIO E IL NOSTRO CIRCOLO............................................................................... 12
LE SCUOLE DEL CIRCOLO ...................................................................................................... 13
IL CURRICULO DI SCUOLA.................................................................................................. 144
LA FORMAZIONE DEI DOCENTI E L’AGGIORNAMENTO .............................................. 166
LA DOCUMENTAZIONE ........................................................................................................... 17
PROGETTO BIBLIOTECA ......................................................................................................... 18
INIZIATIVE PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ DEI PROCESSI EDUCATIVI ............... 24
INIZIATIVE PER PROMUOVERE L’ACCOGLIENZA ........................................................... 25
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI ................................................ 27
INIZIATIVE PER SUPERARE SITUAZIONI DI SVANTAGGIO............................................ 29
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI ...................................................................... 30
IL PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA....................................................................................... 30
INIZIATIVE DI QUALIFICAZIONE E ARRICHIMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA................................................................................................. 38
LA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO...................................................................... 39
IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI …………………………………….40
LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO ………………………………………………………....42
IL RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA..................................................................................... 43
STRUMENTI ORGANIZZATIVI PER UN MODELLO DI DECISIONALITA' DIFFUSA ….45
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO a.s. 2005/2006 .................................................................. 48
Piano Offerta Formativa – a.s. 2005/2006
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GLI INDIRIZZI GENERALI DEFINITI DAL CONSIGLIO DI CIRCOLO
RELAZIONE SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE TECNICA DEL CONSIGLIO DI CIRCOLO
“INDIRIZZI GENERALI DEL POF 2005/2006”
La Commissione nominata dal Consiglio e coordinata dall’insegnante Tinazzi Orianna si è riunita nei
giorni 21 e 26 Aprile 2005 per la revisione degli indirizzi generali del POF che risalivano all’anno
scolastico 2002 - 2003.
Nel primo incontro sono stati presentati e discussi i precedenti indirizzi che sono stato giudicati
positivamente per quanto riguarda le scelte educative e didattiche e i progetti didattici attuati in questi
anni, che connotano in modo forte e originale il nostro Circolo incontrando il favore delle famiglie
del territorio del Destra Brenta. Prova ne è il buon andamento delle iscrizioni in tutti i plessi e la
richiesta di formazione di nuove classi.
La Commissione ha preferito concentrare la propria attenzione sull’esame degli aspetti organizzativi
per offrire degli indirizzi generali che comunque stabilissero dei punti di riferimento chiari per tutti i
plessi del Circolo, senza imporre scelte che andassero a toccare la libertà di insegnamento garantita a
ciascun docente.
ORARIO SCOLASTICO
• Eterogeneità di orario scolastico tra i plessi per permettere alle famiglie di scegliere quello che
meglio risponde alle esigenze delle famiglie e degli alunni.
• Orario omogeneo nel plesso: le classi dovranno avere una uguale organizzazione oraria (non ci
sono più i moduli con orario differenziato per primo e secondo ciclo).
• Il sabato dovrà avere un orario leggero (es. 9.00 – 12.00 o altro) possibilmente dedicato all’orario
facoltativo – opzionale.
• L’orario antimeridiano non dovrà superare 4,30 ore di scuola (compresi i 20 minuti della
ricreazione).
• L’orario pomeridiano sarà di almeno 2 pomeriggi per le scuole aperte il sabato, di più per le scuole
che adottano la settimana corta.
• La pausa per il pranzo non potrà essere inferiore ad 1 ora e 30 minuti, per permettere ai bambini di
mangiare e giocare o di rientrare con calma, dopo il pranzo in famiglia. Per motivi contingenti non
risolvibili internamente (es. orario del pulmino per il trasporto alunni), su richiesta documentata al
Consiglio, potrà essere concessa una deroga non superiore ai 10’.
• Accoglienza anticipata degli alunni: su richiesta motivata dei genitori: gli alunni potranno essere
accolti per un tempo non superiore ai 30 minuti prima dell’inizio delle lezioni. Si suggerisce ai
plessi di adeguare l’orario d’inizio delle lezioni tenendo conto di non superare questi 30’.
• Prolungamento orario a pagamento per gli alunni delle scuole del XXV Aprile presso la scuola
dell’Infanzia fino alle 17,45.
• In caso di posticipo all’uscita non autorizzato, la Direzione invierà alle famiglie un richiamo scritto
e si riserverà altre azioni in caso di mancato riscontro.
• Nel caso in cui in qualche plesso ci fosse un numero rilevante di richieste di ingresso anticipato o
uscita posticipata oltre l’orario stabilito, potrà essere organizzato il servizio di sorveglianza a
pagamento.
• Su richiesta motivata dei genitori, valutata la disponibilità di posti, su autorizzazione del Dirigente
Scolastico, gli alunni possono usufruire del servizio mensa nei giorno di rientro di altre classi.
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PROGETTI E LABORATORI
Nell’organizzazione dei laboratori sono da privilegiare:
• I LARSA come previsto dalla Riforma: attività per il recupero, il potenziamento, lo sviluppo del
curricolo, per un apprendimento personalizzato (gruppi di livello, gruppi di compito, gruppi
cooperativi...)
• I Laboratori per lo sviluppo delle EDUCAZIONI previste dalla Convivenza Civile
• I Progetti promossi gratuitamente dalle Amministrazioni Comunale, Provinciale e Regionale e da
altri Enti, Imprese e Associazioni presenti sul territorio.
• I Progetti che utilizzano le competenze specifiche o specialistiche degli insegnanti del plesso.
• I progetti dei viaggi d’istruzione dovranno avere caratteristiche di coerenza con gli obiettivi
formativi previsti per la classe.
• I Progetti sono elaborati sulla base dei bisogni formativi effettivamente rilevati, devono tenere
conto delle esperienze precedenti e dell’efficacia verificata sia in termini di competenze raggiunte
sia di soddisfazione.
• I Progetti di Circolo devono permettere la maggior fruibilità possibile dei plessi.
• Nei progetti di Circolo va valutato il numero di classi e di alunni coinvolti.
FINANZIAMENTI
• Le famiglie saranno chiamate a versare annualmente un contributo economico che verrà definito
dal Consiglio, sentiti i pareri dei Consigli di Interclasse e Intersezione.
• Le scuole potranno auto finanziare le proprie attività con contributi di Enti, Imprese, Associazioni,
privati, sponsorizzazioni e partecipazione a bandi.
VALUTAZIONE
• Istituzione di un Nucleo di Valutazione interno all’ istituto per la valutazione dell’apprendimento
degli alunni.
La proposta tiene conto delle integrazioni richieste dai plessi, discusse e approvate nella riunione
delle Capogruppo del giorno 17 giugno 2005.
Tali indirizzi generali sono stati discussi e approvati dal Consiglio di Circolo nella seduta del
23 giugno 2005
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PREMESSA
La scuola viene intesa come un ambiente di apprendimento: in questo contesto di relazioni e di
scambi, a partire dalle esperienze e dagli interessi del bambino, si dispiega un processo di
alfabetizzazione culturale che mette gli alunni in grado di acquisire tutti i fondamentali tipi di
linguaggio e di incontrare, con gli adeguati livelli di padronanza, i quadri concettuali e le modalità di
indagine delle varie discipline, capaci di favorire la comprensione del mondo.
IL NOSTRO SCOPO DI INSEGNANTI E ADULTI È QUELLO DI AIUTARE
I BAMBINI E LE BAMBINE A DARE SENSO E SIGNIFICATO ALLA LORO CRESCITA
IN COLLABORAZIONE CON LA FAMIGLIA
E LE ALTRE AGENZIE EDUCATIVE DEL TERRITORIO
Per rispondere a tali finalità la nostra progettazione e la realizzazione degli interventi formativi si
articoleranno in diversi momenti che risponderanno a criteri di integrazione e coerenza, da un lato
con le finalità istituzionali proprie di ogni grado di istruzione (scuola dell’infanzia e scuola primaria),
dall’altro con i bisogni formativi emergenti dal contesto sociale contemporaneo, nella dimensione
globale e locale. Tutto ciò si coniuga con la necessità di autovalutare l’ azione d’apprendimento
monitorando sia le relazioni d’ apprendimento sia i contenuti di tale relazione.
PRINCIPI FONDAMENTALI E SCELTE EDUCATIVE: AMBITO DI CONDIVISIONE
COLLEGIALE
•
Il nostro Circolo riconosce come principale lo sviluppo della persona umana nella sua integralità,
pertanto si impegna a creare delle scuole dove i bambini vengano volentieri, si sentano
protagonisti e possano sviluppare un rapporto positivo con se stessi, con gli altri, con l’ambiente
in cui vivono e con il mondo della cultura. Di conseguenza si privilegia lo sviluppo della persona
soggettiva che spende tale soggettività nella pluralità del gruppo classe e, in senso più largo, nella
comunità. Ciò avrà un riscontro, ne siamo convinti, sull’ apprendimento e sulla capacità d’
interpretare in modo sempre più autentico la realtà di oggi e quella di domani.
•
La scuola quindi è un ambiente di apprendimento strutturato in modo da facilitare la
consapevolezza di sé intesa come ricerca e costruzione progressiva di un personale progetto di
vita attraverso:
- la conquista dell’autonomia personale, fisica e psicologica, a partire dal bambino di 3 anni
- il riconoscimento, il potenziamento e l’esercizio in contesti significativi delle proprie
attitudini e capacità
- la promozione delle competenze necessarie ad affrontare con maturità crescente le proprie
esperienze di vita; competenze riferite al sapere, al saper fare e anche al sapere come fare. Ciò
permetterà all’alunno di esplicare, esercitare e contestualizzare in ambiti diversi le
conoscenze, le metodologie e le tecniche apprese, in un crescendo progressivo dai 3 agli 11
anni.
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- lo sviluppo e l’apprendimento della comunicazione interpersonale, attraverso l’esperienza
vissuta nel gruppo, maturando la capacità di interpretare vari ruoli nello stesso contesto.
•
Le conoscenze e gli apprendimenti sono dunque visti come funzionali alla formazione globale del
bambino: i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e anche le discipline nella scuola
primaria sono quindi strumenti della formazione e non il fine.
Operare il passaggio da queste indicazioni generali alla pratica educativa significa entrare nell’ambito
della dimensione metodologico-didattica. Il Collegio docenti, riconoscendo e valorizzando le
differenti opzioni presenti al proprio interno, ha comunque individuato alcuni punti comuni che
saranno poi declinati con modalità diverse a livello di progettazione e di realizzazione dai singoli
insegnanti, equipe pedagogiche o plessi, ma che indicano una linea di tendenza condivisa da tutti sia
nel contesto della Scuola dell’Infanzia sia della Scuola Primaria. Tali scelte comuni saranno
verificate attraverso strumenti adatti a monitorare i processi e si inseriranno all’ interno di un sistema
di autovalutazione d’ Istituto.
LINEE DI SVILUPPO DEL PERCORSO METODOLOGICO-DIDATTICO
Per realizzare un apprendimento significativo consideriamo fondamentali i seguenti concetti che
caratterizzano le linee di sviluppo del percorso metodologico-didattico:
•
Considerare i campi di esperienza e le discipline nella loro valenza formativa
- Si privilegerà un lavoro per ambiti all’interno dei quali ogni disciplina e campo di esperienza
si mostrerà via via come una particolare “finestra sul mondo”, cioè come un particolare modo
di osservare la realtà reso potente da un proprio metodo d’indagine. Si lavorerà sui nuclei
fondanti delle discipline per realizzare una base condivisa per la valutazione degli
apprendimenti
- I saperi/discipline saranno intesi non solo come un bagaglio d’informazioni, ma anche come
campi di esperienza in grado di sviluppare abilità specifiche
- Si cercherà di affrontare problemi complessi che richiedono la collaborazione di più discipline
capaci di dialogare tra loro per essere risolti: progetti di indagine storico-ambientale, di ed.
alla cittadinanza, all’interculturalità, ecc…
•
Prestare attenzione all’unitarietà degli interventi, al contesto, all’operatività
- Si tenderà a predisporre uno sfondo, una realtà significativa che aiuti il bambino ad
organizzare in modo coerente le conoscenze, le esperienze, le attività, gli atteggiamenti, le
motivazioni
- Si privilegerà la sperimentazione di metodologie attive per fornire agli alunni gli strumenti
per osservare ed indagare la realtà, per sviluppare il pensiero critico, per potenziare la
creatività con particolare attenzione a valorizzare le capacità, le abilità individuali allo scopo
di sviluppare il desiderio e la motivazione ad apprendere
•
Prestare attenzione alla dimensione metacognitiva
Soprattutto nell’ottica dell’acquisizione da parte del bambino di una progressiva consapevolezza di
ciò che fa, di come lo fa, del senso e del significato di ciò che impara. Ciò gli permetterà di
personalizzare progressivamente lo sviluppo delle proprie potenzialità e la capacità di controllo del
proprio apprendimento.
•
Prestare attenzione alla dimensione dei valori e della cooperazione
significa riconoscere come inseparabili dalla dimensione cognitiva lo sviluppo
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- del senso civico inteso come partecipazione alla vita sociale
- della responsabilità intesa come capacità di fare scelte e prendere decisioni
- del rispetto dell’ambiente e della vita
- del dialogo e della comunicazione come aspetti fondanti di ogni cultura
- della pace, della solidarietà come fattori indispensabili per la costruzione di un futuro
sostenibile
- della cooperazione come atteggiamento costruttivo da esercitare in ogni ambito di vita sociale
A supporto di tale scelta il Circolo promuove unitariamente il progetto “Un arcobaleno per le scuole
di Bahia”. In tal modo, anche se non in maniera esaustiva, gli insegnanti possono realizzare quanto
previsto dalle Indicazioni Nazionali che accompagnano la legge di riforma n. 53/2003, dove hanno
una rilevanza particolare determinate indicazioni obbligatorie per tutte le scuole che riportiamo in
sintesi:
-
dalle idee alla vita: il confronto interpersonale.
La scuola primaria si propone di arricchire sul piano analitico e sintetico la “visione del
mondo e della vita” dei fanciulli, di integrare tali visioni nella loro personalità con un
continuo confronto interpersonale di natura logica, morale e sociale
-
la diversità delle persone e delle culture come ricchezza
La scuola primaria utilizza situazioni reali e percorsi preordinati per far acquisire ai fanciulli
non solo la consapevolezza delle varie forme, palesi o latenti, di disagio, di diversità ed
emarginazione esistenti nel loro ambiente e nel mondo, ma anche la competenza necessaria
ad affrontarle e superarle con autonomia di giudizio
-
praticare l’ impegno personale e la solidarietà sociale
La scuola primaria opera, quindi, in modo che gli alunni, in ordine alla realizzazione dei
propri fini ed ideali, possano sperimentare l’importanza sia dell’ impegno personale, sia del
lavoro di gruppo attivo e solidale, attraverso i quali accettare e rispettare l’altro, dialogare e
partecipare in maniera costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni. In questo senso, trova
un esito naturale nell’ esercizio competente di tutte le “buone pratiche” richieste dalla
convivenza civile a livello e in prospettiva locale, nazionale, europea e mondiale.
LA PROGETTAZIONE DELL’INTERVENTO FORMATIVO
La progettazione delle attività didattiche ed educative terrà conto delle novità introdotte dalle legge di
riforma della scuola: i programmi sono sostituiti dalle “Indicazioni Nazionali” che definiscono alcuni
obiettivi obbligatori, lasciando però ampio margine alle scuole nella concreta attuazione delle attività
formative e didattiche.
Nella legge si parla di “Piani di studio personalizzati”: ciò significa che i programmi dovranno essere
adattati a ciascun alunno tenendo conto delle sue capacità, dei suoi ritmi e delle sue modalità di
apprendimento oltre che dei suoi specifici interessi.
Il modello di programmazione finora utilizzato non verrà stravolto, ma corretto e migliorato alla luce
delle innovazioni introdotte con la legge n. 53/2003 ed in particolare con il decreto legislativo n.
59/2004.
La nostra attività di progettazione mira all’elaborazione di un progetto che, in un’ottica di formazione
globale, espliciti con chiarezza, precisione e consapevolezza le varie fasi del processo educativo,
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tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali in cui operiamo sia delle risorse
disponibili. Nel contempo si attuerà, a partire da quest’ anno scolastico, un lento ma scientificamente
ponderato e fondato processo di autovalutazione d’ istituto, non in contrapposizione con la
valutazione nazionale (INValSI), ma mirato a rendere, attraverso strumenti da noi elaborati, la
valutazione dei processi d’ apprendimento più vicina ai contesti dove nasce e si sviluppa “l’ atto
educativo-didattico”.
La sua pianificazione prevede:
• l’analisi della situazione iniziale
• la definizione degli obiettivi: formativi/generali e specifici/disciplinari
• la selezione dei contenuti tenendo presenti le esperienze e le competenze già maturate dagli alunni
• la selezione delle metodologie e strategie
• la ricerca di procedure di verifica e valutazione.
Nella scuola dell’infanzia la progettazione dell’intervento educativo terrà conto in primo luogo delle
esigenze formative degli alunni: il bambino è soggetto attivo che interagisce con i pari, gli adulti e
l’ambiente. Di conseguenza, le finalità educative, secondo le Indicazioni Nazionali, sono in ordine a:
1. identità come rafforzamento sotto il profilo corporeo, intellettuale e psicodinamico
2. autonomia come progressiva conquista in contesti relazionali diversi e come disponibilità ad
interagire con il diverso e con il nuovo
3. competenza come:
• consolidamento di abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e cognitive
• produzione/interpretazione di messaggi, testi, situazioni
• capacità culturali e cognitive
• valorizzazione dell’intuizione, dell’immaginazione e dell’intelligenza creativa.
Nella scuola primaria le esigenze formative fanno riferimento alla necessità di:
1. sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguati
2. sviluppare in classe climi relazionali positivi
3.
integrare il curricolo tradizionale con attività a carattere opzionale che promuovano la
pratica di linguaggi diversificati (musicale, teatrale ecc…..)
4. disporre di adeguati momenti e spazi dedicati all’attività motoria e sportiva
5. disporre di momenti specifici per l’attività individualizzata e di recupero
6. praticare un primo approccio significativo alle tecnologie informatiche
7. apprendere le basi di una seconda lingua.
La progettazione dell’intervento formativo si realizza secondo le seguenti fasi operative di massima:
nella scuola dell’infanzia all’inizio di ciascun anno scolastico gli insegnanti elaborano una
programmazione educativa che esplicita le scelte didattiche e organizzative, nonché i criteri di
utilizzazione delle risorse. Tale programmazione, come da norma va redatta entro i primi due mesi
dall’ inizio delle attività didattiche e una copia va consegnata al Dirigente Scolastico.
Durante l’anno scolastico tale progetto viene monitorato, valutato e modificato qualora se ne rilevi la
necessità.
La programmazione e la verifica sono organizzate nei plessi con modalità diverse, a seconda delle
esigenze di ogni scuola, con cadenza mensile; a ciò si aggiungeranno le prove preparate dal gruppo di
autovalutazione d’Istituto.
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nella scuola primaria gli insegnanti programmano con cadenza settimanale: la programmazione
didattica coinvolge i gruppi e i team docenti operanti a diversi livelli (classi, classi parallele, gruppi
di progetto, plessi scolastici); ogni gruppo ha un suo coordinatore; periodicamente i coordinatori
della scuola primaria si incontrano per discutere le difficoltà rilevate nei gruppi, al fine di uniformare
modalità e strumenti della programmazione/valutazione. Tale modalità di valutazione sarà raffinata
realizzando, con i responsabili dei gruppi disciplinari, massimo 8 componenti, il nucleo di
valutazione interna dell’ Istituto. Il gruppo proporrà agli insegnanti di classi parallele materiali e
strumenti per le prove di verifica degli apprendimenti utilizzando, per quanto possibile, delle
condivise strumentazioni oggettive. Il gruppo per dare professionalità e spessore al lavoro di ricerca e
selezione dei materiali, nonché costruirsi la capacità di conoscere, in modo specifico, i contesti
ambientali e sociali di ogni classe durerà in carica quattro anni.
Il risultato atteso
Messe in campo tutte le variabili del processo di insegnamento/apprendimento, è possibile pensare
all’apprendimento degli alunni come il “prodotto” del servizio scolastico. In realtà bisogna, però,
essere consapevoli del fatto che sulla qualità dell’apprendimento, molti sono gli elementi e i fattori
che influiscono, e che solo alcuni possono essere controllati dalla scuola.
L’insegnamento è certamente la variabile che più di altre influisce sui risultati: da un lato siamo
consapevoli che la scuola non può e non è in grado di risolvere da sola i problemi che oggi e sempre
di più “condizionano” i nostri alunni; dall’altro siamo convinti che il modo di fare scuola possa
influire in modo decisivo sul successo scolastico degli alunni.
E’ importante partire dalle esperienze e dagli interessi del bambino, aiutandolo ad assumere
consapevolezza del suo rapporto con la realtà e la vita stessa, costruendo un sistema di relazioni
motivanti che favoriscano l’approccio ai saperi disciplinari, importanti strumenti per indagare la
realtà.
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ORGANIZZAZIONE
DELL’INFANZIA
DELLE
ATTIVITA’
DIDATTICHE
NELLA
SCUOLA
La scuola dell’infanzia si propone come significativo luogo di apprendimento, socializzazione e
animazione. Contribuisce infatti al rafforzamento dei processi di costruzione dell’identità, favorisce
la promozione dell’autonomia intellettuale e dell’equilibrio affettivo, sviluppa l’intelligenza creativa
e il pensiero scientifico.
Le attività didattiche nelle scuole dell’infanzia fanno riferimento agli obiettivi specifici di
apprendimento elencati e descritti nelle Indicazioni Nazionali.
Le attività stesse vengono scelte con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace il progetto
formativo, anche in relazione ai diversi ritmi, tempi e stili di apprendimento, alle motivazioni e agli
interessi dei bambini:
•
attività di laboratorio e di intersezione
•
attività di gruppo in sezione
•
attività di piccolo gruppo
•
attività per gruppi di età omogenee.
Le attività di laboratorio favoriscono i rapporti interpersonali tra i bambini e permettono scambi di
esperienze e di conoscenze con coetanei e insegnanti di altre sezioni.
Nei laboratori l’apprendimento si basa sulla ricerca, sull’osservazione, sull’esplorazione, sulla
elaborazione delle ipotesi e dei percorsi da seguire. Gli strumenti, i metodi e le attività sono
diversificate in rapporto all’età, ai diversi ritmi e tempi di apprendimento, agli interessi e alle
motivazioni di ogni singolo bambino.
Riveste importanza fondamentale l’allestimento di spazi-laboratorio, di angoli-gioco e di angoli per
le attività in cui i bambini possano stare insieme, manipolare, fare ipotesi, costruire e inventare.
Molte delle attività che si svolgono nelle scuole sono organizzate in laboratori:
•
laboratorio di psicomotricità
•
laboratorio di educazione all’ambiente
•
laboratorio di educazione all’immagine e alla creatività
•
laboratorio di manipolazione
•
laboratorio di educazione musicale
•
laboratorio di attività logiche e matematiche
•
laboratorio linguistico
•
laboratorio di letto-scrittura per i bambini di 5 anni
•
laboratori di animazione teatrale
•
uscite programmate per la scoperta e la conoscenza dell’ambiente in cui si vive.
Una nota di rilievo merita il gioco; esso infatti favorisce rapporti attivi e creativi sia sul piano
cognitivo sia relazionale, consente ai bambini di trasformare la realtà secondo le esigenze interiori di
ciascuno e di realizzarne le potenzialità.
In relazione alle norme sull’organico funzionale si prevede una gestione flessibile delle risorse umane
finalizzate ad un’organizzazione articolata dei tempi e delle sezioni.
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ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Le Indicazioni Nazionali definiscono gli obiettivi specifici di apprendimento per le diverse classi
lasciando però ampio margine alla costruzione di concreti percorsi formativi da delinearsi attraverso
le Unità di Apprendimento.
Allo stesso tempo il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo
Ciclo di istruzione delinea tutta una serie di competenze che i nostri alunni dovranno possedere in
uscita.
In considerazione dell’esperienza fin qui maturata il Collegio dei Docenti ha deliberato di lasciare
libero ogni plesso di adottare l’organizzazione didattica che ritiene migliore, in riferimento al proprio
organico, alla programmazione educativa di plesso, alle esigenze espresse dai genitori ed in
continuità con le soluzioni organizzative realizzate negli anni precedenti e valutate efficienti ed
efficaci per raggiungere gli obiettivi formativi.
Generalmente nelle classi prime e nel primo biennio si privilegia un’organizzazione didattica in cui
un insegnante ha in una classe una prevalenza oraria e quindi curricolare.
L’orario destinato alle singole discipline è organizzato in modo flessibile, anche sulla base di una
programmazione periodica plurisettimanale e mensile, fermo restando il rispetto dei minimi previsti
per le singole discipline.
Nel disporre le discipline nell’orario settimanale, gli insegnanti faranno in modo di distribuire il
carico cognitivo, in modo tale che non risulti troppo pesante per gli alunni e che nessuna disciplina
risulti penalizzata.
L’educazione motoria, musicale e all’immagine vengono organizzate ed attuate anche per laboratori e
per progetti nell’ambito del plesso o del circolo, a volte avvalendosi di esperti esterni e di spazi al di
fuori della scuola (piscine, palazzetti dello sport, campi di atletica, ecc……).
L’insegnamento di informatica e tecnologia comprende sia le attività svolte con l’utilizzo di
strumentazione informatica sia le attività didattiche che attengono concetti tipici della tecnologia e
dell’informatica e che possono essere realizzate anche senza far ricorso ad attrezzature specifiche.
L’attività didattica si sviluppa secondo criteri consolidati da tempo e improntati alle migliori pratiche
didattiche:
•
sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo, che educhino l’ organizzazione del
pensiero e la responsabilità personale, capacità indispensabili nel moderno mondo della
comunicazione e del lavoro
•
promozione delle attività di laboratorio, luogo di acquisizione di competenze intese come
sintesi di sapere e saper fare
•
acquisizione di competenze trasversali trasferibili e utilizzabili in ambiti diversi del sapere
•
riferimento alla pratica del gioco come invito a proporre contesti didattici all’interno dei
quali, l’apprendere sia esperienza piacevole e gratificante
•
promozione degli aspetti emotivi ed affettivi nei processi di conoscenza
•
creazione di biblioteche scolastiche aggiornate
•
impiego degli strumenti multimediali molto motivanti per gli alunni e importanti per
valorizzare forme di intelligenza intuitiva, empirica e immaginativa.
Nell’ottica prevista dalla legge di riforma per ciò che riguarda la costruzione di Piani di studio
personalizzati e di progettazione di Unità di Apprendimento, le attività didattiche possono essere
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organizzate e svolte con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace l’intervento formativo,
senza trascurare la necessità di personalizzare gli interventi formativi rivolti agli alunni:
“lezione” collettiva a livello di classe: si ricorre alla lezione collettiva per economizzare il tempo
scolastico nel momento in cui si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi
audiovisivi o altri strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo
attività di piccolo gruppo: vista come alternativa all’insegnamento collettivo, è essenziale per la sua
funzione formativa sia sul piano dell’apprendimento che sul piano relazionale
interventi individualizzati: visti come trattamento differenziato per gli alunni, è una strategia che
consente di soddisfare le esigenze formative di ciascuno.
In questo contesto il processo individualizzato d’insegnamento/apprendimento per essere realizzato
necessita di:
•
analisi delle preconoscenze e individuazione delle potenzialità
•
osservazione in itinere degli sviluppi nelle diverse aree che compongono la personalità nella
sua globalità
•
impostazione di un rapporto docente/discente adeguato alle esigenze del singolo alunno
•
conoscenza e riflessione sugli stili di apprendimento degli alunni e sulle condizioni che
determinano situazioni favorevoli all’ apprendimento
•
adeguamento delle proposte didattiche, e quindi dei materiali, alle reali potenzialità dei
singoli alunni in maniera tale da sfruttare l’area di sviluppo prossimale nel cui ambito
l’insegnante può essere certo che i singoli alunni possano perseguire gli obiettivi prefissati.
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IL TERRITORIO E IL NOSTRO CIRCOLO
IL 3° Circolo Didattico di Bassano del Grappa (VI) comprende tutta la zona del Comune di Bassano
del Grappa comunemente detta “Destra Brenta”, da Campese (nord) a Marchesane e Rondò Brenta
(sud).
Le 7 scuole primarie e le 2 scuole dell’infanzia servono un territorio diversamente formatesi nel
tempo. Si va dalla più antica storia di Angarano, S. Eusebio e Campese ai più recenti insediamenti
urbani del Quartiere XXV Aprile-Villaggio Europa e Rondò Brenta, senza dimenticare le antiche
tradizioni e el successive trasformazioni delle frazioni di Marchesane, Valrovina e S.Michele.
Tutti i plessi, soprattutto i più antichi (Angarano, Campese, S.Eusebio, Valrovina e Marchesane),
hanno una lunga tradizione di rapporti sociali con la popolazione e di collaborazione positiva nella
valorizzazione delle risorse umane-culturali-sociali del territorio .
Nel territorio del Circolo ci sono testimonianze che costituiscono patrimonio storico-culturale per
tutta la città di Bassano del Grappa. Manufatti religiosi e civili testimonio le origini e l’evoluzione di
Bassano come città organizzata (Abbazia, Ville. Chiese e Cappelle, Corti, antiche fabbriche).
Dal punto di vista socio-economico si rileva la presenza di numerose attività industriali (piccole e
medie), artigianali e commerciali su tutto il territorio; ciò fa sì che ad una popolazione radicata per
cultura e tradizioni, si affianchi una popolazione fluttuante e caratterizzata da una forte flessibilità
lavorativa.
Negli ultimi anni si è assistito ad un forte processo migratorio verso il nostro territorio, ciò ha portato
in primo piano il “problema” degli alunni stranieri, del loro inserimento nella nostra realtà sociale e
scolastica. (vedi progetto)
Nel territorio sono presenti:
•
due scuole dell’infanzia: la scuola del XXV Aprile e la scuola di S. Eusebio
•
sette plessi di scuola primaria con organizzazioni ed orari diversificati:
- due scuole a tempo pieno: XXV Aprile e Campese
- cinque scuole a tempo normale: Pascoli, , Rondò Brenta, Marchesane, Valrovina, S.Eusebio
con diversi modelli organizzativi
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Fax 0424 501957
Viale Diaz, 57
LE SCUOLE DEL CIRCOLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
XXV APRILE
SCUOLA DELL’INFANZIA
S. EUSEBIO
n° sezioni
n° alunni
n° insegnanti
n° sezioni
n° alunni
n° insegnanti
6
147
12
SCUOLA PRIMARIA
MARCHESANE
n° classi
n° alunni
n° insegnanti
5
93
8
SCUOLA PRIMARIA
VALROVINA
n° classi
n° alunni
n° insegnanti
SCUOLA PRIMARIA
RONDO’ BRENTA
n° classi (1 pluriclasse) 5
n° alunni
n° insegnanti
60
7
3
60
6
5
59
7
SCUOLA PRIMARIA
CAMPESE
n° classi
n° alunni
n° insegnanti
5
76
10
n° Insegnanti di lingua inglese
5
n° Insegnanti di religione
6
n° Insegnanti di sostegno SP 8+8ore –SI 4+1/2
SCUOLA PRIMARIA
XXV APRILE
n° classi
n° alunni
n° insegnanti
SCUOLA PRIMARIA
S. EUSEBIO
n° classi
n° alunni
n° insegnanti
5
70
8
SCUOLA PRIMARIA
G. PASCOLI
n° classi
n° alunni
n° insegnanti
8
150
12
DIRIGENZA
UFFICI
AMMINISTRATIVI
n° 1
DIRIGENTE SCOLASTICO
n° 1
DIRETTORE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI
n° 1
BIBLIOTECARIO
n° 5
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
n° 25
COLLABORATORI SCOLASTICI
10
210
20
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IL CURRICULO DI SCUOLA
Nell’ambito fisico e sociale si realizza la nostra esistenza, si sviluppa la nostra personalità e si
manifestano le nostre abitudini.
L’esperienza didattica di questo Circolo, negli ultimi anni, è stata particolarmente attenta a realizzare
progetti di carattere storico-ambientale relativi al territorio.
Ogni plesso è inserito in un ambiente con connotazioni proprie che favoriscono lo sviluppo di
percorsi didattici specifici. Tuttavia la tipicità del territorio dove sono collocate le nostre scuole
permette di approfondire lo studio di alcuni ambienti: il fiume, la città, la collina, la montagna, la
valle, il fondovalle, letti ed esplorati negli elementi costitutivi fisici e antropici e nella ricercascoperta delle loro relazioni nel tempo.
Lo studio di ciò che è più vicino all’esperienza del bambino nello spazio e nel tempo gli permette di
costruire dei modelli di conoscenze che lo aiutano a comprendere tempi e realtà a lui più lontane e
complesse.
Importante è quindi lo studio del territorio in cui il bambino vive, spazi e tempi, avvenimenti di
attualità affettivamente a lui più vicini.
Le attività che vengono privilegiate con questi percorsi sono:
•
esplorazione e ricerca d’ambiente
•
uscite nel territorio circostante
•
interventi di esperti su tematiche di approfondimento del curricolo di base e delle educazioni
•
riconoscimento di fonti storiche con relative analisi e interpretazioni
•
ricostruzione storica degli ambienti di vita individuando le connessioni tra presente e passato
•
lettura dei segni che caratterizzano il paesaggio rurale e urbano del nostro ambiente circostante
(l’organizzazione sociale, il lavoro dell’uomo e della donna, l’uso del territorio,
l’industrializzazione, l’urbanizzazione)
•
apertura alle culture europee ed extraeuropee presenti nel territorio (il fenomeno dell’emigrazione
e dell’immigrazione oggi e ieri).
Questi percorsi spesso coinvolgono tutte le insegnanti dell’equipe e/o plesso in progetti
interdisciplinari organizzati per Unità di apprendimento.
Il lavoro interdisciplinare permette una progettazione unitaria che corrisponde maggiormente allo
stile di apprendimento del bambino.
Inoltre lo studio del territorio implica tutta una serie di conoscenze antropologiche e scientifiche
strettamente correlate tra loro. Queste discipline utilizzano lo stesso metodo di analisi del territorio
(osservazione, problematizzazione, ipotesi, verifica attraverso le fonti, elaborazione finale), guidata
dalle domande spontanee del bambino e realizzata con attività a piccoli e grandi gruppi. Una
modalità di lavoro utile a coinvolgere i bambini in modo attivo e responsabile nella costruzione e
rielaborazione delle conoscenze, permettendo così uno scambio e arricchimento educativo
(maturazione dell’aspetto collaborativo) e didattico (capacità di realizzare scambi e riflessioni
comuni).
Tutto questo comporta la necessità che gli insegnanti operino delle scelte privilegiando alcuni
contenuti significativi rispetto ad altri all’interno della propria progettazione educativa didattica
annuale.
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Scelta utile per:
•
la comprensione delle grandi trasformazioni storiche leggibili nel territorio locale
•
l’apprendimento di strumenti utili alla lettura-studio di ambienti e tempi, diversi e lontani.
Le competenze complessive che si intendono sviluppare nel bambino attraverso tali percorsi si
possono articolare nelle seguenti capacità interrelate tra loro:
•
leggere l’ambiente come ecosistema in cui esseri viventi (piante, animali, uomo) interagiscono tra
loro e con l’ambiente stesso;
•
riconoscere gli elementi naturali e antropici dell’ambiente a lui vicino, cogliendone le
permanenze e i mutamenti nello spazio e nel tempo,
•
porsi in modo attento e sensibile verso l’ambiente che lo circonda interagendo con
consapevolezza e responsabilità;
•
essere consapevole che sta vivendo nella storia e che deve farlo come cittadino attento.
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LA FORMAZIONE DEI DOCENTI E L’AGGIORNAMENTO
Per il corrente anno scolastico i docenti avranno modo di scegliere tra varie proposte di formazione e
di aggiornamento:
•
Piano di formazione INDIRE sulla Riforma: Informatica, Inglese, Processi d’innovazione.
Fondi ministeriali finalizzati.
•
Aggiornamento sulla Riforma organizzati a settembre per tutti i docenti.
•
Corsi d’informatica condotti da Pontarollo Mario: uno di base su Word, altri monotematici in
base alle necessità dei docenti.
•
Formazione figure sensibili per la sicurezza: i corsi saranno tenuti presso il C.T.F. con fondi
ministeriali finalizzati.
•
Corso di teatro: Progetto di formazione in Rete sul Teatro a scuola, finanziato dalla Direzione
Scolastica Regionale.
•
Corso di Kinesiologia educativa: si propone il corso di approfondimento di 10 ore per chi ha
già frequentato lo scorso anno il primo. Il corso sarà tenuto dallo Psicologo e Kinesiologo
Dott. Mario Conte. La spesa sarà sostenuta dal fondo per la formazione.
•
Corso sul Metodo Artigal per l’insegnamento della lingua straniera organizzata dal 2° Circolo
Didattico di Bassano, per le insegnanti della scuola dell’infanzia che applicano tale
metodologia. La spesa prevista è di circa 150 € a carico del fondo per la formazione.
•
Laboratori di ricerca didattica del C.T.F. I laboratori attivati sono: Italiano, Matematica,
Inglese, Storia, Scienze, Nuove tecnologie, Educazione Interculturale, Musica, Scuola
dell’Infanzia. Per ciascun laboratorio è stato nominato un insegnante del Circolo. La
frequenza sarà incentivata fino ad un massimo di 15 ore per laboratorio.
•
Progetto di ricerca-intervento per il potenziamento delle competenze linguistiche nel ciclo
primario. L’ Istituto è stato scelto dalla Direzione Generale come scuola polo per tale attività
di sperimentazione. L’ attività sarà coordinata dalla prof. ssa Lerida Cisotto dell’ Università
di Padova, secondo modalità e percorsi decisi dall’Università stessa. Il progetto sarà
strutturato in varie fasi e si articolerà prevedendo interventi di formazione per gli insegnanti,
implementazione dei percorsi progettati, verifica e valutazione dei percorsi effettuati. Il monte
ore previsto dal progetto è di 30 ore.
•
La commissione di musica intende avvalersi di un esperto consulente dei docenti per la
costruzione di percorsi formativi in ambito musicale. La spesa sarà sostenuta dal fondo per la
formazione.
•
Corsi di Animazione alla lettura “Testi e Pretesti per leggere” organizzato dalla Biblioteca
Giralibro: sono previsti alcuni incontri di laboratorio per i docenti con l’intervento di esperti.
La spesa sarà sostenuta dal fondo per la formazione.
•
Corso “Dialogare per prevenire” Progetto Life Skills: 30 ore di formazione per i docenti che
hanno aderito al progetto. Fondo regionale di intervento per la lotta alla droga (DPR 309/90 –
legge 45/99)
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LA DOCUMENTAZIONE
Nel Circolo esistono diverse modalità di documentazione, scambio di opinioni, diffusione di percorsi
didattici ed elaborati realizzati.
SITO WEB
Il Circolo possiede un SITO WEB, all’indirizzo www.terzocircolobassano.it, nel quale si trovano
informazioni riguardo a: l’organizzazione del Circolo, il POF, le informazioni principali sui plessi, i
progetti più significativi realizzati nel Circolo, le varie comunicazioni, la modulistica necessaria.
Nell’ ottica del risparmio della spesa le comunicazioni tra plessi e direzione e viceversa in modo
privilegiato saranno veicolate tramite posta elettronica tentando di abolire il cartaceo e le telefonate
entro tre anni.
LA BIBLIOTECA MULTIMEDIALE.
Presso la Scuola primaria G. Pascoli è situata la Biblioteca Multimediale del Circolo; è una biblioteca
in rete con: tre Direzioni Didattiche, 2 Istituti Comprensivi, 3 Scuole medie, 3 Scuole Materne
Private, 1 Istituto di accoglienza Extracomunitari e una Biblioteca del territorio gestita da una
Fondazione culturale (tutte realtà del territori cittadino e dell’Altopiano di Asiago). E’ nata come
Progetto nel 1999, finanziato in gran parte dal Ministero della Pubblica Istruzione secondo il
Programma dettato dalla C.M. n. 228 del 05/10/1999, sostenuto dall’Assessorato alla P.I. di Bassano
e dalla Fondazione della Cariverona.
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PROGETTO BIBLIOTECA
La Biblioteca Scolastica Multimediale “Il Giralibro”
La Biblioteca Scolastica Multimediale “Il Giralibro” del 3° Circolo Didattico di Bassano del Grappa
è situata presso la Scuola Elementare “G. Pascoli”, in Viale Diaz n.57, ed è una Biblioteca in rete con
Direzioni Didattiche, Istituti Comprensivi, Scuole Medie, Scuole Materne Private, un Istituto di
accoglienza extracomunitari e una Biblioteca pubblica, tutte realtà presenti nel territorio cittadino e
distribuite nel circostante Altopiano di Asiago.
Nasce come Progetto nel 1999, finanziato in gran parte dal Ministero della Pubblica Istruzione
secondo i Programmi dettati dalla C.M. n.228 del 1999 e dalla successiva C.M. n.229 del 2000
(Progetto B1). Per la sua completa realizzazione ha ricevuto contributi dal Comune di Bassano e
dalla Fondazione Cariverona. E’ stata inaugurata il 31 ottobre 2002 ed è ormai un punto di
riferimento del territorio della destra Brenta per l’attività di promozione della lettura.
Dispone anche di un laboratorio multimediale con 20 postazioni di computer e nuovi audiovisivi che
permettono agli insegnanti di proporre ed approfondire assieme agli alunni le tematiche dei linguaggi
visivi, cinematografici ed informatici.
La Biblioteca "Il Giralibro" svolge ormai da più di un anno attività di formazione e di informazione
sulla letteratura per ragazzi e di animazione alla lettura rivolta alle scuole dell'Infanzia, dell'obbligo e
al territorio.
Persegue la finalità di avvicinare i ragazzi ai libri in modo stimolante e piacevole, diventando il luogo
della "lettura libera" dove è consentito al ragazzo esercitare una sua autonomia nella scelta dei testi e
nei tempi di lettura.
Si caratterizza quale ambiente specializzato per l'attuazione di un programma sistemico che aiuti la
scuola a raggiungere le proprie finalità.
Si propone, pertanto, come centro culturale aperto anche al territorio.
La Biblioteca ha aderito, fin dall'inizio, ad un Progetto di rete provinciale di coordinamento delle
Biblioteche scolastiche (Rete Bibliotecaria Scuole Vicentine – www.rbsvicenza.org) che prevede:
•
un sistema di cooperazione tra le Biblioteche scolastiche di ogni ordine e grado in merito alla
catalogazione partecipata on-line. I libri e tutto il materiale presente in biblioteca, vengono
catalogati con il programma BookmarkWeb che permette a chiunque di consultare costantemente
ed immediatamente il catalogo dei testi in dotazione;.
•
il servizio di prestito interbibliotecario gestito dalla Biblioteca BERTOLIANA di Vicenza.
LA BIBLIOTECA "Il Giralibro" COME CENTRO D'INFORMAZIONE SULLA EDITORIA PER
RAGAZZI
La Biblioteca è dotata di circa 5.000 titoli, suddivisi per fasce d'età e per settori.
•
primi libri per bambini da 0 a 6 anni
•
libri illustrati per bambini da 6 a 8 anni
•
narrativa per ragazzi da 6 a 14 anni
•
divulgazione scientifica, suddivisa per materie.
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Il patrimonio viene continuamente aggiornato ed incrementato con l'acquisto di circa 250 volumi
ogni anno, scelti fra la produzione editoriale di qualità.
Nella Biblioteca è allestito uno spazio per la Biblioteca Magistrale con volumi specializzati. Un
settore è dedicato alla documentazione scolastica del Circolo con dispense relative ai vari progetti,
alle programmazioni e alle prove di Circolo elaborate dalle classi parallele.
Possiede inoltre:
•
strumenti per la preparazione di bibliografie, percorsi di lettura e per l'aggiornamento
professionale degli insegnanti;
•
riviste specializzate;
•
l'archivio "liberdatabase" su CD, che cataloga tutti i libri per ragazzi editi in Italia;
•
cataloghi di case editrici di libri per ragazzi;
•
libri sulla letteratura per ragazzi, sulla lettura e sull'animazione.
E' inoltre possibile fare proposte di acquisto di libri specifici o su determinati argomenti.
PRESTITO SPECIALE
•
Prestito interbibliotecario gestito dalla Biblioteca provinciale " Bertoliana" in collaborazione con
la Biblioteca civica di Bassano del Grappa.
•
Prestito all'insegnante per le attività in classe, in accordo con i responsabili della Biblioteca.
DIDATTICA DELLA BIBLIOTECA E ANIMAZIONE ALLA LETTURA
•
Per chi viene la prima volta:
- visita guidata della Biblioteca con presentazione e lettura di libri (per tutte le classi).
•
Per chi già conosce la Biblioteca:
- percorsi di lettura a tema con lettura di brani e attività di animazione (per tutte le classi);
- laboratori di lettura su percorsi tematici, con più incontri periodici;
- didattica della Biblioteca (l'organizzazione, i servizi, i cataloghi, il patrimonio, la ricerca).
A coloro che ne fanno richiesta viene rilasciata gratuitamente la tessera per accedere al prestito ( per i
minori è richiesto l' assenso dei genitori).
DILETTANTI ALLO SBARAGLIO? NO, GRAZIE!
Spesso vengono indirizzati alla Biblioteca alunni che cercano, per le loro letture, testi consigliati
dagli insegnanti oppure chiedono testi per svolgere ricerche scolastiche su argomenti sui quali non è
disponibile nell'immediato del materiale, molte volte sono sprovvisti di sufficienti informazioni.
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Affinchè la richiesta abbia buon esito, si invitano gli insegnanti ad avvertire i responsabili della
Biblioteca con un certo anticipo, in modo che sia possibile individuare il materiale adatto e, se
necessario, acquistarlo.
PERCORSI DI PROMOZIONE ED ANIMAZIONE DELLA LETTURA PROPOSTI DALLA
BIBLIOTECA "Il Giralibro" DURANTE L'ANNO SCOLASTICO 2005-2006
1) PROMOZIONE DELLA LETTURA PER RAGAZZI
A. “L’ora del racconto”: ciclo di incontri di lettura con i bambini, tenuti da insegnanti, che
leggono ed interpretano favole e racconti capaci di catturare l’attenzione dei ragazzi e di
stimolare la loro immaginazione.
B. “Leggere, per piacere”: letture ad alta voce, rivolte ai ragazzi e agli adolescenti, con percorsi
mirati ad incuriosire proprio quei ragazzi che credono di non amare la lettura.
C. “Accidenti, che favola!”: in scena l’Associazione “Il Gufo” di Marostica per coinvolgere i
bambini in un viaggio nel mondo della fantasia attraverso la lettura e l’animazione di racconti
spaventosi e divertenti, affascinanti e commoventi.
Le rappresentazioni seguiranno dei filoni tematici che saranno proposti dall'Associazione e
che i Plessi potranno scegliere secondo le loro esigenze.
2) LABORATORI DI MANU’:
Costruire il libro, Tutto con la gommapiuma, Costumi, Pupazzi, Monotipia, Mosaico.
Laboratori curati dall’illustratrice Manuela Simoncelli, rivolti agli alunni delle Scuole
dell’Infanzia e delle Scuole Elementari con i seguenti obiettivi:
•
Attraverso manipolazioni di materiali vari e poveri, i bambini si rendono conto della duttilità
della materia e della capacità che possiede di dare la forma che si desidera, di esprimere
desideri, stati d’animo e sensazioni.
•
Superare lo stereotipo e potenziare l’INVENTIVITA’ e l’ORIGINALITA’ proprie dei
bambini.
•
Acquisire la capacità di rielaborare in modo personale e creativo materiale e tecniche diverse.
3) “CINEMA A SCUOLA”
Il progetto del Cineforum offre agli utenti (bambini e ragazzi) una concreta opportunità di
conoscere opere cinematografiche che per il loro valore, le tematiche ed il linguaggio artistico
adottato, si pongono come valida occasione di crescita civile e curriculare.
Il Cineforum si svolge in orario extrascolastico ed è rivolto ai bambini ed ai ragazzi del 3° Circolo,
nonché agli utenti del territorio.
Sono previsti 3 cicli di proiezioni , ogni ciclo comprende tre film ed è rivolto ad una specifica
fascia d'età.
4) “VIVERE LA BIBLIOTECA: IL PIACERE DI SCOPRIRE…”
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Prestito librario
ORARIO DI APERTURA DELLA BIBLIOTECA
LUNEDI’
dalle ore 10,00 alle ore 12,00
solo per gli insegnanti
MERCOLEDI’
VENERDI’
SABATO
per gli alunni del Circolo, per gli insegnanti e per tutto il territorio
per gli alunni del Circolo, per gli insegnanti e per tutto il territorio
5) INCONTRI CON AUTORI, ILLUSTRATORI, ANIMATORI
Le modalità degli incontri sono in fase di definizione.
6) INIZIATIVE in collaborazione con altre agenzie presenti nel territorio
•
Concorso di AMICO LIBRO promosso dal Comune di Bassano del Grappa e dal Comitato di
Educazione della Lettura.
•
LIBROBUS INVERNALE in collaborazione con la Biblioteca Pubblica A.RA.BAM.
7) BAMBINI DI TUTTO IL MONDO
Storie che raccontano i valori della differenza
Le proposte didattico-educative su cui tale progetto vuole muoversi riguardano tanto i bambini
stranieri, con i loro bisogni di formazione in lingua italiana e nelle varie aree disciplinari, saperi,
campi di esperienza, nel rispetto delle loro origini linguistiche e culturali, quanto i bambini
italiani, che si trovano a vivere in una società sempre più composita ed articolata che può definirsi
di volta in volta MULTIETNICA, MULTICULTURALE, MULTILINGUISTICA,
MULTIRELIGIOSA.
8) LABORATORIO SCIENTIFICO e potenziamento del settore della Divulgazione scientifica
La Biblioteca collaborerà con esperti del Museo Civico di Bassano del Grappa per l'allestimento di
un'aula-laboratorio di scienze nel Plesso G. Pascoli, dove ha sede la Biblioteca stessa.
Le collezioni che ivi saranno esposte potranno essere consultate dalle scolaresche del 3° Circolo e
dalle scuole del territorio che ne faranno richiesta. Le lezioni saranno curate da esperti del settore
scientifico del museo Civico della città ed è prevista una proficua collaborazione anche per
potenziare il settore della divulgazione scientifica già presente nella Biblioteca.
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FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
La Commissione Biblioteca ha proposto di organizzare, per l'anno scolastico 2005-2006, un
laboratorio creativo sul libro, sul racconto e sulla narrazione.
Titolo del corso di formazione "TESTI E PRETESTI : PRIMI PASSI PER LEGGERE"
Piste di lavoro:
•
conoscenza del libro come oggetto;
•
pre-libri, forme e parole;
•
i racconti di Bruno Munari;
•
i libri sensoriali;
•
gli alfabeti creativi.
Il corso sarà tenuto da esperti dell'Associazione " LIBRARSI ", diretta da Mauro Speraggi (BS).
Verrà esteso anche agli insegnanti delle scuole che partecipano alla rete di cui la Biblioteca " Il
Giralibro" è capofila.
SOGGETTI COINVOLTI NEL PRESENTE PROGETTO:
•
bambini e ragazzi,
•
utenti del territorio,
•
esperti,
•
autori ed illustratori,
•
utenti delle scuole in rete,
•
genitori,
•
dirigente scolastico,
•
operatori scolastici,
•
Comune di Bassano del Grappa,
•
agenzie del territorio,
•
insegnanti del Circolo,
•
insegnanti della Commissione biblioteca,
•
bibliotecario,
•
responsabili della Biblioteca civica,
•
Comitato di Educazione della Lettura,
•
responsabile del progetto della Biblioteca del Circolo.
Sono previste delle verifiche periodiche da effettuarsi all'interno della Commissione Biblioteca e, a
conclusione dell'anno scolastico, sarà richiesta una valutazione da parte degli insegnanti e di altri
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soggetti raggiungibili, ai quali verrà richiesta la compilazione di un questionario di gradimento. In
sede collegiale verranno esposti i risultati.
Ogni anno, tra ottobre e novembre, si svolge la FESTA DELLA BIBLIOTECA rivolta ai bambini e
ai ragazzi del Circolo, alle famiglie ed agli utenti del territorio.
Durante l’incontro si premiano i bambini che hanno letto più libri, I presenti vengono intrattenuti con
spettacoli vari e in quest’occasione vengono presentate le attività progettate per l’anno scolastico in
corso.
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INIZIATIVE PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ DEI PROCESSI EDUCATIVI
La continuità educativa è per noi un valore pedagogico, una risposta allo sviluppo psicologico
dell’alunno e al raggiungimento del suo successo formativo graduale e totale. La continuità educativa
nasce dall’esigenza di “garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo”
e “finalizzato a promuovere un uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto, secondo
una logica di sviluppo coerente che valorizzi le competenze già acquisite dal soggetto e insieme
riconosca la specificità e la pari dignità dell’azione educativa di ciascuna scuola” (C. M. 339/92).
Nel nostro Circolo esistono due Commissione Continuità
-
la prima: Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria (vi partecipano gli insegnanti di classe
prima delle scuole primarie e gli insegnanti delle sezioni dei “grandi” delle scuole
dell’Infanzia statali e paritarie del Circolo)
-
la seconda: Scuola Primaria –Scuola secondaria di 1° grado (vi partecipano gli insegnanti
di classe quinta della scuola primaria ed alcuni insegnanti delle scuole secondaria di 1°
grado Bellavitis e Vittorelli).
Per la continuità Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria si realizzano:
-
momenti di incontro tra insegnanti dei due ordini di scuola;
-
progetti dei plessi con momenti di incontro tra alunni dei due ordini di scuola per lo
svolgimento di attività comuni, laboratori, ecc.
-
presentazione degli alunni da parte dei docenti della Scuola dell’infanzia e compilazione
di una scheda, appositamente predisposta e concordata, di presentazione di ogni alunno;
-
partecipazione al progetto di ricerca-intervento per il potenziamento delle competenze
linguistiche nel ciclo primario della Direzione Scolastica Regionale del Veneto e
dell’Università degli di Padova – Facoltà di Scienze della Formazione finalizzato allo
sviluppo di un curricolo per la prima alfabetizzazione in collaborazione tra insegnanti di
scuola dell’infanzia e di scuola elementare
Per la continuità Scuola Primaria - Scuola secondaria di 1° grado Bellavitis e Scuola secondaria di
1° grado Vittorelli si realizzano:
-
incontri tra insegnanti dei due ordini di scuola per la definizione delle competenze minime
richieste agli alunni ad inizio della prima media;
-
incontro tra insegnanti dei due ordini di scuola per la presentazione dei singoli alunni.
Un progetto finalizzato a:
- dare agli alunni delle scuole primarie l’occasione per conoscere alcuni insegnanti e
attività che si svolgono nella scuola media.
alcune
- progettare un percorso motorio, artistico, informatico per avvicinare gli allievi dei due
diversi gradi di scuola.
- sviluppare in ogni alunno un sentimento di serenità e di apertura, nei confronti delle
nuove esperienze e nella conoscenza di nuove persone.
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INIZIATIVE PER PROMUOVERE L’ACCOGLIENZA
La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni.
L’accoglienza e l’attenzione dell’alunno è intesa non solo come approccio iniziale, ma come habitus
che caratterizza l’intero percorso scolastico dell’alunno.
Accoglienza per i genitori significa metterli in grado di conoscere e condividere l’organizzazione
scolastica, la specificità dei compiti educativi e l’importanza di una responsabilità educativa
condivisa.
In concomitanza con l’avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, e quindi durante il mese di
gennaio, la scuola organizza specifici incontri rivolti rispettivamente alle famiglie degli alunni che
hanno richiesto l’iscrizione in classe prima e a quelle dei bambini che accedono per la prima volta
alla scuola dell’infanzia. Gli incontri sono finalizzati alla rilevazione dei bisogni dei genitori e alla
presentazione del piano dell’offerta formativa.
Nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni, in ciascuna scuola dell’infanzia e primaria si
svolgono specifiche riunioni per i nuovi iscritti alla presenza degli insegnanti di sezione o di classe.
Per conoscere l’ambiente delle futura scuola primaria o media sono previste visite, scambi di
materiali prodotti ed attività in comune tra insegnanti ed alunni delle “classi ponte”.
PROGETTO INSERIMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA
Nelle prime due settimane di scuola viene attuato un progetto d’inserimento dei bambini scaglionato
e graduato.
Tale progetto prevede che il gruppo classe venga suddiviso in sottogruppi composti da 9/10 bambini,
i quali frequenteranno in fasce orarie diverse, partendo da un breve arco di tempo da trascorrere a
scuola, si arriverà gradualmente all’ intera mattinata.
La scansione in piccoli gruppi e la diversificazione degli orari di presenza a scuola permetteranno:
•
di lavorare con un numero ridotto di bambini e quindi di avere un rapporto immediato e
privilegiato tra bambino e insegnante ;
•
la presenza a scuola dei genitori che, a seconda della capacità di autonomia psicologica del
proprio figlio, andrà via via a diminuire;
•
di avere la compresenza delle insegnanti di sezione per tutta la mattinata delle prime due
settimane di scuola .
Nel mese di ottobre tutti gli insegnanti di classe prima incontrano individualmente i genitori, incontri
analoghi si svolgono nella scuola dell’infanzia con le famiglie dei bambini iscritti per la prima volta.
In tutte le scuole del Circolo si presta molta attenzione all’accoglienza sia per i bambini che
frequentano per la prima volta la scuola dell’infanzia sia per coloro che iniziano la prima classe della
scuola primaria. Nei primi giorni di scuola le classi prime e le scuole materne funzionano ad orario
ridotto per consentire ai bambini di conoscere immediatamente e contemporaneamente tutti gli
insegnanti della classe o della sezione. L’obiettivo è quello di facilitare l’approccio del bambino alla
nuova realtà scolastica e favorirne un passaggio graduale promuovendo la conoscenza di sé, dell’altro
d degli spazi scolastici nei quali il bambino stesso si muove e interagisce.
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INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’inserimento degli alunni diversamente abili nelle sezioni/classi è finalizzato alla piena integrazione
di ognuno, offrendo agli alunni disabili ogni possibile opportunità formativa; la scuola si propone
l’obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità.
Nell’assegnazione dei docenti alle classi, nella formulazione degli orari e dei criteri di utilizzo delle
risorse disponibili (spazi attrezzature) l’istituzione scolastica presta particolare attenzione alle classi
e alle sezioni in cui sono inseriti alunni in situazione di handicap.
Per ciascun alunno in situazione di handicap, la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli
specialisti del servizio territoriale (Ulss – servizio di Neuropsichiatria infantile) predispone una serie
di “atti”: P.D.F. (Profilo Dinamico Funzionale) e P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato)
indispensabili per l’azione didattica.
Per favorire l’integrazione la scuola si avvale di insegnanti specializzati e non ( gli insegnanti di
sostegno) e, se necessario, di personale assistenziale messo a disposizione dall’Ulss.
In ogni caso le attività di integrazione, e di conseguenza l’intervento degli operatori, riguardano tutta
la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l’alunno diversamente abile; le attività di tipo individuale
sono specificate nel piano educativo individualizzato.
Le insegnanti di sostegno in servizio nel Circolo effettuano incontri periodici mensili (Commissione
H., programmazione allargata) per il coordinamento delle attività e la predisposizione di strumenti
utili alla didattica e alla valutazione dei percorsi di apprendimento.
Nel Circolo funziona un apposito gruppo (GRUPPO H) formato dai docenti delle classi, dagli
insegnanti di sostegno e dai genitori degli alunni con handicap che si riunisce periodicamente con lo
scopo di migliorare l’efficacia dell’inserimento/integrazione. Il gruppo predispone anche progetti di
intervento mirati, avvalendosi, per questo scopo, delle risorse finanziarie messe a disposizione dal
Circolo, dagli Enti Locali e dal Ministero dell’Istruzione.
L’integrazione scolastica nelle sezioni e nella classi del Circolo si realizza anche “attraverso la
dotazione alle scuole di attrezzature tecniche e di sussidi didattici specifici nonché di ogni altra forma
di ausilio tecnico anche mediante convenzioni con centri specializzati, aventi funzione di consulenza
pedagogica, di produzione e adattamento di specifico materiale didattico” (Art. 13 L. 104/92). A tal
fine sono previsti nel programma annuale del Circolo appositi fondi il cui utilizzo viene di anno in
anno pianificato attraverso specifici progetti.
A partire dall’anno scolastico 2002/2003 è attivo nel nostro territorio il Centro Territoriale
Integrazione che ha la sua sede operativa presso l’istituto comprensivo di Mason V.no ed è sorto allo
scopo di meglio coordinare l’integrazione scolastica degli alunni disabili nel nostro territorio.
Tale coordinamento avviene attraverso:
• Il confronto tra le diverse realtà scolastiche
• L’analisi dei bisogni delle singole scuole e delle famiglie
• Il finanziamento di progetti e attività a seconda dei bisogni emersi
• La consulenza e il supporto psico-pedagogico alle scuole e alle famiglie anche attraverso appositi
“sportelli” territoriali
• La progettazione di attività di formazione e aggiornamento per insegnanti, genitori, tecnici
• Il coordinamento tra scuole e strutture territoriali (ASL)
All’interno del Centro Territoriale Integrazione operano insegnanti e genitori del nostro Circolo in
qualità di referenti.
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PROGETTO T.E.A.C.C.H. (Treatment and Education of Autistic and Communication
Handicapped Children)
Nel nostro Circolo è stato avviato a partire dall’anno scolastico 2002/2003 questo progetto che
prevede la realizzazione di interventi psicoeducativi finalizzati all’ integrazione scolastica e sociale
di un alunno affetto da DPS (Disturbo Pervasivo dello Sviluppo).
La sigla T.E.A.C.C.H. significa
“Treatment and Education of Autistic and Communication
Handicapped Children”, cioè : “ Trattamento educativo per bambini con autismo e con handicap
della comunicazione”
Il programma T.E.A.C.C.H. , scelto dalla famiglia dell’alunno dopo lunga e attenta analisi dei metodi
educativi e terapeutici più accreditati ed efficaci nel trattamento dell’ autismo, è stato ideato e
progettato negli Stati Uniti negli anni ’60 da E.SCHOPLER ; è di tipo educativo, con approccio
cognitivo-comportamentale.
Esso prevede globalità e continuità degli interventi educativi in senso
•
•
orizzontale :in tutti gli ambienti di vita del bambino
verticale: per tutto l’arco della sua esistenza
Gli INTERVENTI infatti vengono condotti sia a casa che a scuola e coinvolgono tutte le figure
educative: insegnanti, genitori, specialisti, attraverso una collaborazione strettissima e una
condivisione di intenti.
L’attuazione del programma riabilitativo ha richiesto la consulenza di un esperto esterno per:
• la supervisione del percorso educativo didattico
• la consulenza- formazione degli insegnanti.
La finalità del progetto è favorire lo sviluppo del bambino sul piano cognitivo, dell’autonomia
personale, della relazione e della capacità di comunicazione.
Il progetto e le caratteristiche del programma T.E.A.C.C.H. sono presentate in dettaglio nel sito del
3^ Circolo Didattico.
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INIZIATIVE PER SUPERARE SITUAZIONI DI SVANTAGGIO
Riteniamo che la scuola debba creare le condizioni per garantire l’uguaglianza e il rispetto di ogni
cultura offrendo servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da altri paesi, da situazioni familiari e
ambientali deprivate.
In particolare riteniamo che la scuola abbia il compito di accogliere al meglio la “diversità” di
ciascun bambino e considerarlo nella sua interezza, offrendogli la possibilità di riflettere sulle sue
conoscenze, organizzarle, approfondirle, arricchirle e ampliarle.
Tutti i bambini conoscono cose diverse e in modo diverso che scaturiscono da esperienze diverse.
Accettare il bambino significa accettare che egli porti a scuola la sua esperienza e la sua conoscenza:
quindi l’insegnante si dovrà impegnare ad iniziare sempre il lavoro scolastico partendo dal vissuto
del bambino e da ciò che ogni alunno realmente conosce sull’argomento proposto.
Educare significa cercare di capire, instaurando un rapporto adulto-bambino indirizzato più alla
comprensione che al giudizio.
Ciò presuppone da parte dell’insegnante un atteggiamento di accettazione e disponibilità nei
confronti di tutti gli alunni; per affrontare e superare lo svantaggio, la scuola mette in atto un modello
organizzativo e didattico flessibile, ricorre a metodologie pluralistiche, favorendo l’uso di più
linguaggi e promovendo la partecipazione di tutti a laboratori, attività teatrali, attività sportive, gite,
uscite sul territorio e visite guidate.
PROGETTO DI RICERCA-AZIONE “TUTTI I BAMBINI VANNO BENE A SCUOLA”
Il nostro Circolo Didattico, nell’ottica di garantire il successo formativo di tutti gli alunni, ha aderito
per il corrente anno scolastico al progetto di ricerca-azione “TUTTI I BAMBINI VANNO BENE A
SCUOLA”, promosso nel nostro territorio dall’ Associazione Italiana Dislessia, in collaborazione con
la Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’ ASL 3 di Bassano, il Centro Territoriale
Integrazione Bassano-Asiago e tutti gli Istituti scolastici.
Il progetto, che per quest’anno coinvolgerà gli alunni e le insegnanti di 4 classi prime elementari del
nostro Circolo, ha le seguenti finalità:
•
Promuovere l’attenzione e la sensibilità della scuola in ordine alla complessità dei processi di
apprendimento della lettura e della scrittura
•
Individualizzare l’insegnamento della lettura e della scrittura nel riconoscimento delle
specificità di ogni bambino
•
Rilevare e monitorare il curricolo individuale di apprendimento di ogni alunno
•
Progettare attività e percorsi didattici in relazione ai diversi livelli di maturazione del
bambino
•
Individuare precocemente eventuali difficoltà specifiche e promuovere interventi mirati con il
supporto e la supervisione di specialisti.
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Nell’ambito di questo progetto si prevedono:
•
Incontri tra Tecnici, Dirigenti Scolastici e insegnanti per la presentazione del progetto e delle
basi teoriche (sviluppo del linguaggio nel bambino e apprendimento della letto-scrittura);
•
Incontri tra insegnanti e famiglie degli alunni per la presentazione del progetto,
l’illustrazione in itinere delle fasi di attuazione, un confronto di verifica finale;
•
La somministrazione agli alunni, da parte delle insegnanti, di due prove-dettato, una a
gennaio e una a maggio, secondo le modalità indicate dai Tecnici e con la supervisione di una
logopedista;
•
Incontri periodici tra insegnanti e logopediste per progettare unità di lavoro finalizzate
all’evoluzione degli apprendimenti da parte di ciascun alunno;
•
L’organizzazione da parte delle insegnanti nelle rispettive classi di attività di potenziamento
didattico, in particolar modo per gli alunni in difficoltà;
•
Incontri tra Tecnici, insegnanti, Dirigenti Scolastici per la verifica del lavoro svolto e dei
fattori che hanno determinato dei miglioramenti nell’apprendimento della letto-scrittura.
E’ nell’intenzione degli enti organizzatori di estendere questo progetto, negli anni futuri, a tutte le
classi prime della scuola primaria degli Istituti scolastici presenti nel nostro territorio.
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INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Il nostro Circolo ha visto, negli ultimi anni, un forte incremento di alunni stranieri, in modo
particolare nei plessi “Pascoli”, XXV Aprile, “Rondò Brenta” e scuola dell’infanzia XXV Aprile.
Questi bambini appartengono prevalentemente a famiglie di estrazione socio-culturale medio-bassa,
spesso con una conoscenza elementare della lingua italiana di un solo componente della famiglia,
presentano difficoltà di apprendimento sia per carenze linguistiche e culturali, sia per l’inserimento in
classi sulla base dell’età anagrafica, senza quindi il possesso dei prerequisiti.
L’Istituto è dotato del Protocollo di Accoglienza, cioè di un documento nel quale sono descritte “le
buone pratiche” da attuare nel momento dell’arrivo di un nuovo alunno straniero e della sua famiglia.
Per favorire l’inserimento dei bambini stranieri, vengono utilizzate le ore di compresenza di team e/o
di plesso organizzando interventi didattici individualizzati. Da tre anni si è dato avvio ad un corso che
comprende sia l’alfabetizzazione linguistica per facilitare l’apprendimento della lingua italiana come
L2 sia l’intercultura, che si è svolto in orario pomeridiano, in due plessi del Circolo, in fase di
verifica tale iniziativa è stata valutata positivamente per cui verrà riproposta anche per il corrente
anno scolastico.
IL PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA
Il Protocollo d’Accoglienza è un documento che, deliberato dal Collegio ed
inserito nel P.O.F., predispone e organizza le procedure che la scuola
intende mettere in atto riguardo l’iscrizione e l’inserimento di alunni
stranieri.
(art. 45 del D.P.R. 31/08/99 “ iscrizione scolastica” v. allegato)
Esso, nell’insieme, costituisce uno strumento di lavoro che:
contiene indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri
definisce i compiti e i ruoli degli operatori scolastici
traccia le fasi dell’accoglienza
propone modalità d’intervento per la rilevazione dell’apprendimento della lingua italiana
individua le risorse per tali interventi
FINALITA’
Attraverso le indicazioni contenute nel protocollo d’Accoglienza, il Collegio dei Docenti si propone
di:
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•
facilitare l’ingresso a scuola dei bambini stranieri
•
sostenerli nella fase dell’adattamento
•
entrare in relazione con la famiglia immigrata
•
favorire un clima d’accoglienza nella scuola
•
promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e
dell’educazione interculturale
ACCOGLIENZA DELLA FAMIGLIA STRANIERA
L’ISCRIZIONE
L’iscrizione è il primo passo del percorso di accoglienza dell’alunno straniero e della sua famiglia.
Compiti della segreteria:
¾ individuare un incaricato che segua il ricevimento di questo tipo di iscrizioni in modo da
affinare le necessarie abilità relazionali
¾ iscrivere l’alunno utilizzando la modulistica bilingue
¾ raccogliere documenti e autocertificazioni relativi alla precedente scolarità
¾ fornire ai genitori modulistica bilingue (se c’è)
¾ fissare un primo incontro, su appuntamento, tra la famiglia e la funzione strumentale in cui
avverrà l’iscrizione dell’alunno
Compiti della funzione strumentale:
¾ Incontrare la famiglia (su appuntamento) al momento dell’iscrizione e accoglierla
¾ provvedere ad informare la famiglia che l’alunno è inserito da subito nel plesso scelto, ma
passeranno 2 o 3 gg prima dell’inserimento del bambino in classe, per dare il tempo alla
Commissione d’Accoglienza di riunirsi
¾ contattare, se sarà necessario, un mediatore linguistico
¾ raccogliere informazioni sulla storia scolastica dell’alunno
¾ fornire alla commissione tutto il materiale proveniente dalla famiglia, dalla segreteria e, nei
due o tre giorni successivi, dal plesso di accoglienza dell’alunno
I GIORNI DELL’ACCOGLIENZA
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Durante i 2 o 3 gg successivi all’iscrizione è accolto nel plesso scelto dalla famiglia, ma non può
essere inserito immediatamente in classe, perché l’inserimento deve avvenire gradualmente. Nei
giorni dell’accoglienza l’alunno è in carico dell’insegnante che lo accoglie ( dipenderà da ogni
singolo caso ).
I docenti del plesso interessato provvederanno ad organizzarsi affinché il bambino:
venga accompagnato ad orientarsi negli spazi e nei tempi della scuola
gli vengano proposte, per quanto sia possibile, delle schede utili alla rilevazione delle funzioni di
base (v.fascicolo “Una scuola senza frontiere”)
LA COMMISSIONE D’ACCOGLIENZA
E’ un’articolazione del Collegio con competenze di carattere consultivo, progettuale e deliberativo
per quanto riguarda l’inserimento dell’alunno straniero.
La commissione si riunisce ogni qualvolta si presenti la necessità.
Per gli alunni che si iscrivono durante il periodo estivo, l’inserimento effettivo nella classe avverrà
nel mese di settembre, previo incontro con la funzione strumentale e convocazione della
commissione che avverranno nello stesso periodo (cioè settembre) prima dell’inizio delle lezioni.
Composizione della commissione:
il dirigente scolastico
3 docenti proposti dalla Commissione
1 insegnante del plesso in cui è stato iscritto l’alunno, nel caso non sia già presente tra i docenti scelti
Criteri d’inserimento
Si terrà conto:

del numero degli alunni per classe

della presenza di altri alunni stranieri in classe

delle problematiche rilevanti nella classe

dell’età anagrafica dell’alunno

di un primo accertamento di competenze e abilità
Compiti della commissione
¾ esaminare la documentazione raccolta in segreteria all’atto dell’iscrizione dalla
funzione strumentale
¾ esaminare i dati raccolti da un primo accertamento del livello di competenza
linguistica dell’alunno
¾ stabilire la classe d’inserimento
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¾ fornire tutti i dati al team docente che provvederà ad inserirli nel portfolio del nuovo
iscritto.
L’INSERIMENTO NELLA CLASSE
La lingua è trasversale a tutte le discipline e l’alunno appartiene, come tutti gli alunni, al plesso, alla
classe assegnata, non ad un unico insegnante.
Compiti del team docente
•
informare i compagni del nuovo arrivo e creare un clima positivo d’attesa
•
dedicare del tempo ad attività di conoscenza
•
individuare un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di tutor ( compagno di
viaggio) dell’alunno straniero
•
rilevare i bisogni specifici di apprendimento
•
programmare il lavoro con gli insegnanti o i volontari che seguono l’alunno straniero
•
valorizzare la cultura e la lingua d’origine dell’alunno riservando tempi adeguati ( e spazi se
c’è la possibilità)
Nel corso d’intercultura del C.T.F. i docenti presenti di ogni ordine di scuola hanno rilevato tre
esigenze principali
•
•
•
la formazione degli insegnanti nell’insegnamento della lingua italiana coma lingua
seconda
un laboratorio d’intercultura che diventi punto di riferimento nel territorio bassanese
la stesura del Protocollo d’Accoglienza e la costituzione di una commissione per
l’accoglienza e l’inserimento ragionato
La stesura del Protocollo d’accoglienza è stata ideata e realizzata dal gruppo in senso verticale per
tutti gli ordini di scuola, considerando le esigenze comuni e non, ai diversi ordini scolastici.
Ci sono poi da tenere in considerazione le esigenze dettate dal tipo di utenza e dell’ offerte del
territorio e delle diverse organizzazioni da circolo a circolo da istituti a istituti.
Per cui prima dell’approvazione in accordo con il dirigente, ogni interclasse tecnico dovrà analizzarlo
per eventuali correzioni.
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Progetti per l’integrazione degli alunni stranieri per l’anno scolastico
2005/2006 nel 3° Circolo di Bassano.
In quest’anno scolastico saranno avviati dei laboratorio di facilitazione linguistica e di integrazione
per gli alunni stranieri, condotti dagli insegnanti di sezione e/o classe, in collaborazione con la Dott.
Squizzato Pamela facilitatrice dell’insegnamento della lingua italiana come L2 e mediatrice
interculturale.
I Progetti sono:
•
•
•
•
•
•
Settembre insieme “Per una scuola senza frontiere, una scuola grande quanto il mondo”;
“Giochiamo insieme con la lingua italiana”;
“Storie e fiabe nel mondo”;
“In viaggio con Pippi”;
“Didattica dell’italiano come L2”;
“A scuola con mamma e papà”.
Questi Progetti sono stati attuati nei seguenti plessi:
•
•
•
scuola dell’infanzia e primaria “XXV Aprile”;
scuola primaria “S. Francesco” Rondo’ Brenta;
scuola primaria “G. Pascoli” Angarano.
Progetto in rete “Una scuola senza frontiere…”
PROGETTO “SCUOLA SENZA FRONTIERE, UNA SCUOLA GRANDE QUANTO IL
MONDO”
Il Progetto di Circolo “Per una scuola senza frontiere, una scuola grande quanto il mondo”, per
l’integrazione degli alunni stranieri, è un progetto in rete con la D.D. Rosà, l’I.C. Tezze,sul Brenta,
la D.D. 2° Circolo di Bassano, l’I.C. Rossano D.D. e il 3° Circolo di Bassano designata come scuola
polo.
Analisi dei bisogni dell’utenza:
Il 3° Circolo anche quest’anno ha visto un forte incremento di alunni stranieri che presentano le
seguenti problematiche principali:
•
notevoli difficoltà linguistiche
•
provenienze molteplici
•
rapporti difficoltosi tra scuola e famiglia
•
prevalenza di famiglie con notevoli difficoltà economiche
•
alta mobilità nel corso dell’anno scolastico (iscrizioni e trasferimenti nel corso dell’ anno
scolastico)
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Organizzazione del 3° Circolo:
•
attuazione delle “buone pratiche” attraverso il Protocollo d’accoglienza per gli alunni stranieri
neo arrivati con il supporto della “Commissione d’Accoglienza” composta dal Dirigente
Scolastico, la funzione strumentale e insegnanti del Circolo
•
percorsi individualizzati di alfabetizzazione, sostegno, recupero e consolidamento per livelli in
orario scolastico
•
corsi pomeridiani di alfabetizzazione linguistica in orario scolastico e/o extrascolastico
utilizzando due o quattro ore settimanali realizzati con la collaborazione di un facilitatore per l’
insegnamento della lingua italiana come L2 e mediatore interculturale
•
percorsi interculturali in orario scolastico che vedono coinvolti tutti gli alunni, italiani e stranieri,
e anche la loro famiglie
•
costituzione di una “Commissione per l’ integrazione degli alunni stranieri” formata da insegnanti
dei plessi più coinvolti per studiare il fenomeno nei suoi molteplici aspetti e valutare le attività e
le proposte provenienti anche dalle agenzie territoriali.
Obiettivi del progetto:
a livello linguistico:
•
ampliare e rinforzare il lessico
•
utilizzare nel modo più corretto la lingua italiana scritta e orale
a livello organizzativo:
•
migliorare l’autonomia nello svolgere i compiti assegnati e nell’organizzare il proprio materiale
a livello sociale:
•
favorire il raccordo tra percorsi individuali di apprendimento e i percorsi di integrazione del
gruppo classe
•
dare agli alunni stranieri la possibilità di far conoscere le proprie abitudini e tradizioni
Risultati attesi:
•
ridurre il conseguimento di risultati inferiori rispetto a quelli della classe
•
promuovere la conoscenza e l’accettazione di culture diverse
•
rendere consapevoli tutti gli alunni, italiani e stranieri della reciprocità delle differenze e del loro
rispetto
•
coinvolgere maggiormente le famiglie degli alunni stranieri
Destinatari: i bambini stranieri iscritti al 3° Circolo
Progetti: in quest’anno scolastico sono stati avviati dei laboratorio di facilitazione linguistica, di
educazione interculturale e di integrazione per gli alunni stranieri, dagli insegnanti di sezione e/o
classe e del facilitatore dell’insegnamento della lingua italiana come L2 e mediatore interculturale
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che rientrano nel Progetto di Circolo “Per una scuola senza frontiere, una scuola grande quanto il
mondo”.
I Progetti sono:
•
•
•
•
•
•
“Settembre insieme”;
“Giochiamo insieme con la lingua italiana”;
“Storie e fiabe nel mondo”;
“In viaggio con Pippi”;
“Didattica dell’italiano come L2”;
“A scuola con mamma e papà”.
Tempi: da settembre a maggio vengono realizzati dei laboratori linguistici di educazione, di
integrazione per gli alunni straniere e interculturale in orario scolastico e/o extrascolastico a seconda
dell’organizzazione dei singoli plessi.
Spazi: questi Progetti sono stati attuati nei seguenti plessi:
•
•
•
scuola dell’infanzia e primaria “xxv Aprile”;
scuola primaria “S. Francesco” Rondo’ Brenta;
scuola primaria “G. Pascoli” Angarano.
Risorse: un insegnante nel plesso “G. Pascoli”, un insegnante in pensione che presta servizio
volontario nel plesso “S. Francesco d’Assisi”, due insegnanti nella scuola dell’infanzia con la
collaborazione della Dott. Squizzato Pamela facilitatrice dell’insegnamento della lingua italiana come
L2 e mediatrice interculturale.
Preventivo di spesa: € 3000,00 circa.
Verifiche e valutazione: iniziali, intermedie e finali per mezzo di griglie di osservazione e relazione
finale del facilitatore per l’ insegnamento della lingua italiana come L2 e mediatore interculturale.
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INIZIATIVE DI QUALIFICAZIONE E ARRICHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Ed. Igiene orale
Ed. Affettivo–sessuale
EDUCAZIONE
ALLA SALUTE
Ed. al Benessere
Ed. Alimentare
Ed. Anti-tabagismo
Ed. Stradale
PSICOMOTRICITA’
MUSICOTERAPIA – T.E.A.C.C.H. – Metodo RAPIZZA
per i bambini diversamente abili
MUSICA
KINESIOLOGIA EDUCATIVA
LIFE SKILLS
Educazione alla lettura
Bancarella del libro
Storie inventate e rappresentate
Librobus e Amico Libro
BIBLIOTECA
PROGETTI
CONTINUITA’ EDUCATIVA TRA I
VARI ORDINI DI SCUOLA
ANIMAZIONE TEATRALE
TUTTI I BAMBINI VANNO BENE A
SCUOLA
OPEN DAY
SPORTIVI
Corso nuoto
Corso di sci
Corso di atletica
Corso di pattinaggio
Giochi Atletici e della Gioventù
Corso di mini-volley
USCITE SUL TERRITORIO
GITE DI PIU’ GIORNI
VIAGGI D’ISTRUZIONE
LABORATORI LINGUISTICI
PER ALUNNI STRANIERI
PROLUNGAMENTO ORARIO
Custodia alunni oltre
l’orario scolastico
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LA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
La valutazione viene da noi considerata come parte integrante della programmazione, non solo come
controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con
flessibilità sul progetto educativo.
La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante
adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai dicenti di:
• offrire ai bambini l’aiuto necessario per favorire il superamento delle difficoltà che si presentano
in itinere;
• predisporre collegialmente piani individualizzati per gli alunni in situazione di difficoltà di
apprendimento, allo scopo di evitare l’insuccesso.
Tale valutazione, di tipo formativo, ha funzione di:
• rilevamento di dati relativi agli obiettivi di apprendimento, finalizzato a fare il punto della
situazione;
• diagnosi, per individuare eventuali errori nel percorso didattico proposto;
• prognosi, per prevedere le opportunità e le possibilità di realizzazione della programmazione
didattica.
Operativamente le procedure adottate nella scuola primaria e dell’infanzia differiscono.
I docenti della scuola primaria, in sede di programmazione, prevedono e mettono a punto prove di
verifica degli apprendimenti che possono essere utilizzate:
• in ingresso
• in itinere
• nel momento terminale
Tali prove sono generalmente test di tipo criteriale o normativo (prove oggettive strutturate o semistrutturate). In alcuni casi vengono utilizzate prove standardizzate, più spesso prove costruite dagli
insegnanti individualmente o in team. L’uso di griglie di osservazione facilita invece la rilevazione di
aspetti non quantificabili. All’interno del Circolo, come già espresso in questo documento, gli
insegnanti si ispirano a più modelli di insegnamento/apprendimento, di conseguenza differiscono
anche le tipologie di prove somministrate agli alunni.
Tuttavia il Collegio dei docenti ha stabilito alcuni incontri annuali per classi parallele (12ore),
all’inizio dell’anno scolastico e in prossimità della chiusura dei quadrimestri, allo scopo coniugare
quanto prodotto dal gruppo di autovalutazione e le realtà delle singole classi
Per questo anno scolastico sono previste 18 ore, nel Piano Annuale delle Attività, per concordare
insieme, per classi parallele, la programmazione annuale delle discipline.
A partire da questo anno scolastico è prevista l’istituzione del Nucleo di valutazione interna
all’Istituto al fine di promuovere una “pratica valutativa” sempre di più supportata dallo sviluppo di
competenze docimologiche.
La valutazione degli apprendimenti relativi alle discipline: italiano, matematica e scienze effettuata
dall’ INValSI è obbligatoria e interessa la classi 2^ e 4^ della scuola primaria.
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Nella scuola dell’infanzia la valutazione si basa essenzialmente sull’osservazione sia occasionale sia
sistematica dei comportamenti, dei ritmi e degli stili di apprendimento.
La valutazione delle prestazioni degli alunni si avvale di strumenti come:
• griglie di raccolta dati di valutazione intraindividuale e interindividuale nel gruppo classe
• scheda del colloquio scuola-famiglia all’ingresso del bambino
• griglie di osservazione-profili degli alunni nei tre anni di permanenza alla scuola dell’infanzia
• scheda di rilevazione degli aspetti fondamentali dello sviluppo della personalità del bambino e le
competenze raggiunte, utilizzabile come strumento per la continuità educativa.
IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI
Nell’anno scolastico 2004/2005 gli insegnanti hanno elaborato un modello di Portfolio delle
Competenze per tutti gli alunni del Circolo: sia per le diverse sezioni della scuola dell’infanzia, sia
per tutte le classi della scuola primaria.
Nell’anno scolastico 2005/2006 il modello di Portfolio definitivo sarà utilizzato con tutte le classi
del Circolo ed, eventualmente, rivisto e/o modificato in alcune parti.
Il Portfolio delle competenze individuali elaborato si inserisce nella nostra “idea di scuola” che ha
come fondamento il compito di: “aiutare i bambini e le bambine a dare senso e significato alla
loro crescita in collaborazione con le famiglie e le altre agenzie educative del territorio”. (cit.
POF)
Nei nostri percorsi educativo-didattici si è sempre dato ampio spazio alla costruzione di proposte
di attività mirate allo “star bene” del bambino con sé o con gli altri per l’acquisizione da parte
dell’alunno di una progressiva consapevolezza di ciò che fa, di come lo fa, del senso e del
significato di ciò che impara, allo scopo di personalizzare progressivamente lo sviluppo delle
proprie potenzialità e la capacità di controllo del proprio apprendimento. (cit.POF)
Cercando di documentare il percorso scolastico di ogni alunno, nel nostro Circolo, si è sempre
prestata attenzione alla documentazione del percorso individuale dei bambini e a una gestione
consapevole del proprio apprendimento da parte dell’alunno. Tutto questo nella convinzione che,
perché ci sia effettivo apprendimento da parte dell’alunno, egli deve essere progressivamente
avviato a comprendere cosa sta imparando, a che scopo lo impara, a che cosa gli può servire, quali
sono le strategie cognitive a cui può fare ricorso.
Il nostro Portfolio vuole essere una raccolta significativa, sistematica ed organica di materiali
prodotti dall’alunno, di prove scolastiche significative, di osservazioni e commenti dell’alunno, dei
genitori, dei docenti, con il fine di documentare il percorso educativo e formativo, i progressi
cognitivi e metacognitivi, i “migliori” livelli raggiunti dall’alunno.
Il nostro Portfolio per la scuola primaria può essere indicativamente diviso in sezioni:
-
SCUOLA- FAMIGLIA: contiene la documentazione di tutti i rapporti e gli incontri con la
famiglia (questionari, sintesi dei colloqui,…) nell’ottica della condivisione delle scelte e
delle responsabilità educative.
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-
MATERIALI PRODOTTI DALL’ALUNNO:
o
materiali di autopresentazione e conoscenza di sé
o
prove di verifica
o
attività significative svolte nel corso dell’anno scolastico
In particolare si è scelto di documentare in tutte le classi il percorso dell’alunno rispetto a
tre fondamentali competenze: competenza relazionale, competenza di lettura, competenza
di problem-solving.
-
VALUTAZIONE: con l’obiettivo di far emergere l’originalità e diversità di ciascun
bambino rispetto alle esperienze di apprendimento si utilizzano materiali e schede per
o
la covalutazione
o
l’autovalutazione
o
la valutazione
Il modello di Portfolio utilizzato alla Scuola dell’Infanzia è stato elaborato nel laboratorio del CTF
Bassano-Asiago ed è diviso nelle seguenti sezioni:
SEZIONE SCUOLA - FAMIGLIA:
- dati anagrafici
- esperienza scolastica
- rapporti con la famiglia ed annotazioni sulle
- esperienze extrascolastiche
- comunicazioni della famiglia
SEZIONE VALUTAZIONE
- elaborati scelti dal team dei docenti, con note di accompagnamento
- eventuali prove di verifica
- eventuali osservazioni
- scheda di valutazione* dei traguardi di sviluppo di fine anno scolastico per i bambini del I
e II anno di scuola dell’infanzia
- scheda di valutazione* dei traguardi di sviluppo per il passaggio alla scuola primaria
Le schede di valutazione individuano i traguardi di sviluppo nei quattro ambiti (il sé e l’altro;
corpo, movimento, salute; fruizione e produzione di messaggi; esplorare, conoscere e
progettare) e le competenze trasversali.
Si compongono di:
- una scheda che indica i traguardi di sviluppo mediamente raggiungibili dal bambino e di
uno spazio dove indicare livelli diversi
- un protocollo contenente una serie di indicatori riferiti ad ogni traguardo di sviluppo
SEZIONE AUTOVALUTAZIONE
- elaborati riconosciuti come i migliori dal bambino/a, con trascrizione di commenti e
osservazioni del bambino stesso
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SEZIONE ORIENTAMENTO
- osservazioni del bambino riferite a se stesso
- rilevazione di capacità, attitudini, interessi e preferenze del bambino da parte degli
insegnanti e della famiglia
LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
La valutazione del servizio viene effettuata attraverso la somministrazione di appositi questionari dai
quali si ricavano dati per elaborare gli indici di soddisfazione ed eventuali problematiche.
Il Circolo intende avvalersi per l’anno scolastico 2004/2005 di tali strumenti di rilevazione
utilizzando dei questionari che sono stati progettati con l’obiettivo di massimizzare la quantità di
informazioni raccolte e di minimizzare l’onere di rilevazione.
I questionari che saranno somministrati sono i seguenti:
• Questionario rivolto ai genitori dei bambini del 1° anno della scuola dell’infanzia per rilevare
informazioni circa l’accoglienza ricevuta al loro ingresso a scuola.
• Questionario fine 1° quadrimestre (gennaio) finalizzato alla rilevazione della customer
satisfaction per i genitori degli alunni di classe prima.
• Questionario di clima organizzativo rivolto agli insegnanti a fine anno scolastico.
• Questionario per i rappresentanti di classe sul ruolo svolto e sulla soddisfazione del servizio
percepito.
• Questionario finale finalizzato alla rilevazione della customer satisfaction degli alunni di classe
5° e dei loro genitori.
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IL RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA
La scuola cura particolarmente il dialogo con le famiglie al fine di costruire un rapporto chiaro,
significativo e di collaborazione.
La scuola che si propone come servizio pubblico non può prescindere dall’identificare la propria
utenza, dal rappresentarne i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne e accoglierne le
proposte.
E’ compito dell’istituzione scolastica:
• formulare le proposte educative e didattiche
• fornire in merito ad esse, informazioni chiare e leggibili (contratto formativo)
• valutare l’efficacia delle proposte
• rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni e del loro progredire in
ambito disciplinare e sociale
• individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti in situazione di handicap,
svantaggio, disagio, difficoltà
• esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata.
E’ compito della famiglia partecipare ai momenti assembleari e ai colloqui individuali al fine di
condividere la responsabilità e gli impegni del percorso formativo proposto dalla scuola nel rispetto
reciproco di competenze e ruoli.
Le assemblee di classe/sezione sono utili per realizzare varie forme di dibattito, di proposizione, di
collaborazione tra scuola e genitori. Sono il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune
e condiviso.
Ai colloqui individuali si attribuisce una funzione primaria per la raccolta di tutte le informazioni
necessarie all’elaborazione di “un’immagine” comportamentale e relazionale del bambino al di fuori
del contesto scolastico.
Altresì essi sono importanti:
• per comunicare la situazione socio-affettiva e conoscitiva del bambino;
• per costruire, con le famiglie, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà;
• per l’arricchimento dei campi esperenziali del bambino.
La comunicazione scuola-famiglia si realizza nella scuola dell’infanzia secondo modalità diverse.
Nel mese di settembre, prima dell’inizio delle attività, in ciascuna scuola dell’infanzia si svolgono
specifiche riunioni per i nuovi iscritti e successivamente incontri con tutti i genitori.
La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei bambini e come tale partecipe del contratto
educativo-formativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e
ruoli. Per favorire e realizzare le continuità educativa fra scuola e famiglia in ogni plesso vengono
programmate assemblee con i genitori in giorni e orari concordati preventivamente. Alla fine
dell’anno scolastico i genitori dei bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia saranno informati
durante un colloquio nel mese di giugno, sugli obiettivi raggiunti dai loro figli e sulle informazioni
che verranno trasmesse agli insegnanti della scuola elementare in prospettiva della formazione delle
future classi prime.
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Le insegnanti sono disponibili a colloqui individuali durante l’anno scolastico qualora se ne presenti
la necessità o a seguito della richiesta dei genitori.
Nella scuola primaria l’informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado
complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni sarà garantita mediante:
• colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati con le singole famiglie in occasione della
consegna del documento di valutazione (a conclusione del 1° quadrimestre e al termine dell’anno
scolastico);
• tre ore di disponibilità di ciascun team verso la metà del primo e del secondo quadrimestre per
incontri con le famiglie;
• eventuali ulteriori colloqui individuali, su richiesta delle famiglie, con il team docente o con i
singoli insegnanti.
Nel Circolo è attivo il “Comitato genitori”, associazione che raggruppa i rappresentanti di
classe/sezione e tutti i genitori che volessero partecipare agli incontri.
Il Comitato si propone di collaborare con l’istituzione scolastica sostenendo e promuovendo
iniziative finalizzate ad arricchire o ad integrarsi con l’offerta formativa della scuola e a migliorare la
qualità complessiva delle proposte didattiche curriculari ed extracurriculari rivolte agli alunni.
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STRUMENTI
ORGANIZZATIVI
DECISIONALITA’ DIFFUSA
PER
REALIZZARE
UN
MODELLO
DI
Al fine di realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa il Circolo si è dato negli ultimi
anni un modello organizzativo basato su commissioni e gruppi di studio/lavoro.
I gruppi hanno il compito di formulare proposte, elaborare progetti didattici e verificarne l’efficacia,
realizzare momenti di coordinamento anche con il territorio.
In questo modo, vengono maggiormente valorizzate le risorse umane presenti nella scuola e favorenti
processi decisionali che coinvolgono tutti i docenti.
Staff di direzione
Lo Staff si articola ed è formato nei vari livelli da:
1) Dirigente Scolastico e dai docenti collaboratori del DS; si riunisce periodicamente o a seconda
dei bisogni organizzativi per:
•
condividere la vision della scuola
•
promuovere una progettualità educativo-didattica mirata allo sviluppo delle risorse umane e
al raggiungimento del successo formativo degli alunni
•
organizzare i momenti collegiali
•
condividere iniziative di carattere organizzativo e gestionale
•
monitorare l’andamento dei vari settori dell’organizzazione
2) Dirigente Scolastico, dai docenti incaricati di funzione strumentale, dai docenti collaboratori del
DS oltre che dal DSGA per gli aspetti di carattere gestionale; si riunisce periodicamente per:
•
valutare, adattare e migliorare le attività connesse con la realizzazione del POF
•
predisporre materiali di analisi e discussione per consentire agli organi collegiali di operare
il monitoraggio e la revisione in itinere del Piano dell’offerta formativa
•
individuare procedure efficaci e trasparenti di gestione dell’istituzione scolastica.
3) Dirigente Scolastico, dai docenti collaboratori del DS, dal DSGA per gli aspetti di carattere
gestionale, dai docenti capogruppo di plesso, si riunisce periodicamente per:
•
condividere le linee progettuali/organizzative interne all’istituzione scolastica
•
monitorare l’andamento dei plessi sia a livello educativo-didattico sia a livello organizzativo
•
socializzare percorsi, progetti, problemi interni al singolo plesso
•
progettare iniziative comuni di organizzazione di eventi
Gruppo di lavoro su documentazione, informazione e comunicazione
Si occupa in particolare di:
•
redazione del sito web
•
documentazione su supporto informatico delle attività didattiche più significative che
coinvolgono l’intera istituzione scolastica
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•
circolazione dell’informazione all’interno dell’istituzione scolastica
•
comunicazione verso l’esterno (utenti, territorio, ecc……)
Gruppo di lavoro coordinatori disciplinari classi parallele
•
concordare modelli di progettazione didattica
•
proporre alle classi parallele percorsi interdisciplinari e unitari
•
monitorare l’andamento della progettazione didattica
Gruppo di lavoro classi parallele
•
stendere una progettazione disciplinare annuale al fine di avere un quadro di riferimento per
la progettazione didattica disciplinare della singola classe
•
costruire unità di apprendimento comuni
•
confrontarsi sull’andamento della progettazione didattica nel corso dell’anno
Nucleo di valutazione interna all’Istituto
•
promuovere una valutazione degli apprendimenti interna all’Istituto in maniera sempre più
scientifica ed oggettiva
•
predisporre prove di verifica disciplinari e rispetto alle competenze trasversali
•
stabilire i criteri e le modalità di somministrazione delle prove
•
raccordarsi periodicamente con il gruppo di lavoro coordinatori classi parallele per un
continuo monitoraggio dell’attività valutativa della progettazione didattica
Commissioni
Si occupano in particolare di:
•
promuovere iniziative ed attività di raccordo con altri ordini di scuola (commissione
continuità educativa)
•
promuovere iniziative ed attività proposte dall’Istituto stesso, da altre Istituzioni e dal
territorio (commissioni: ed. alla salute, ambiente, integrazione alunni stranieri, biblioteca)
•
condividere strumenti di progettazione e valutazione didattica per gli alunni diversamente
abili; predisporre acquisti di ausili specifici, monitorare il raccordo tra Servizi (ASL,
Neuropsichiatria infantile, Disabilità) e Scuola (commissione H)
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Gruppo H
•
favorire l’integrazione di tutte le componenti che “ruotano” attorno al bambino diversamente
abile
•
favorire una comunicazione positiva ed efficace tra scuola e famiglia
•
promuovere “momenti d’incontro” per la conoscenza delle varie problematiche relative
all’handicap
Gruppi di studio disciplinari
Si occupano in particolare di:
•
studiare “aspetti” della disciplina ritenuti prioritari per lo sviluppo di competenze specifiche
•
studiare nuovi approcci metodologico-didattici anche attraverso l’intervento di esperti a
supporto dell’azione specifica
•
elaborare percorsi disciplinari in base agli studi fatti
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ATTIVITA’ FUNZIONALI AL P.O.F.
Valutazione esterna ed interna degli apprendimenti
Progetto alunni stranieri
Educazione alla Salute
Commissione e Gruppo H
Biblioteca e Animazione alla lettura
Aggiornamento Sito Web
Attività motorie e sportive
CAMPESAN SARA
CONTRI MONICA
PATRIZIA BONATO
BONAMIGO FIORELLA
MARIA BORTIGNON
ELISA SPIGAROLO
MENEGHINI MARINA
Rag. Sandrino Rossi
DIRETTORE DEI SERVIZI
FUNZIONI STRUMENTALI
Orianna Tinazzi
COLLABORATORE DIRIGENTE
Dott. Aladino Tognon
DIRIGENTE SCOLASTICO
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Fax 0424 501957
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO a.s. 2005/2006
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