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24-01-2017 Data Pagina Foglio 1 / 4 Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Cliccando in un punto qualsiasi dello schermo, effettuando un’azione di scroll o chiudendo questo banner, invece, presti il consenso all’uso di tutti i cookie OK QUOTIDIANI LOCALI LAVORO ANNUNCI ASTE NECROLOGIE GUIDA-TV × VERSIONE DIGITALE SEGUICI SU Cerca nel sito +5°C poco nuvoloso HOME CRONACA SPORT TEMPO LIBERO ITALIA MONDO FOTO VIDEO RISTORANTI ANNUNCI LOCALI PRIMA Sei in: HOME > ITALIA MONDO > BENI CONFISCATI, IL BUNKER-CASTELLO... ASTE GIUDIZIARIE VAI ALLA PAGINA SU BENI CONFISCATI, LAVORO Beni confiscati, il bunker-castello di Coco Trovato diventa pizzeria della legalità Nel 1992, il locale è stato sequestrato e, dopo 24 anni, è ancora chiuso. La sua storia è l’esempio di come il percorso dal sequestro alla destinazione di un bene confiscato alla mafia sia lungo, tortuoso e pieno di interruzioni. A maggio 2016, “Wall Street” è stata ristrutturata e, secondo l’associazione Libera di Lecco, entro l’estate 2017 riaprirà come pizzeria della legalità di Jacopo Salvadori 24 gennaio 2017 Rustico, Casale Busseto Frazione Roncole, Strada Provinciale per Busseto, snc - 214500 Vendite giudiziarie - Gazzetta di Reggio Visita gli immobili dell'Emilia Romagna NECROLOGIE Viappiani Carla Reggio Emilia, 24 gennaio 2017 Giannasi Franco Reggio Emilia, 24 gennaio 2017 Terenziani Laura Montecchio Emilia, 24 gennaio 2017 Campani Carla Reggio Emilia, 24 gennaio 2017 CERCA FRA LE NECROLOGIE PUBBLICA UN NECROLOGIO » Codice abbonamento: 141167 La pizzeria Wall Street 24-01-2017 Data Pagina Foglio 2 / 4 LEGGI Riprendiamoli, sfida per i beni confiscati alla mafia La pizzeria “Wall Street” di Lecco, in Lombardia, era il bunker-castello di Franco Coco Trovato, boss della ‘ndrangheta. Da lì, gestiva i propri traffici, da Milano a Como. Poi, nel 1992, Coco Trovato viene arrestato nell’operazione “Wall Street”, dal nome della pizzeria, condotta dall’allora sostituto procuratore Armando Spataro, oggi procuratore di Torino, che nella sua lunga carriera si è occupato di criminalità organizzata, terrorismo e traffico internazionale di stupefacenti. Il boss è stato condannato all’ergastolo e i suoi beni, del valore di 28 miliardi di lire, sono stati sequestrati e successivamente confiscati. Compreso il bunkercastello. Ecco la mappa dei beni confiscati realizzata da Confiscati Bene (dati dell' Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati ) + CASE MOTORI LAVORO Offro - Moto e scooter Bmw R 1200 GS 1170 cc anno 2009 68000 km Vendo R1200gs in ottimo stato completa di tris valige con paraschiena scarico akrapovic omologato faretti supplementari frecce led cerchi a raggi neri dell adventure. La.... regioni - CERCA AUTO O MOTO province comuni La mappa mostra il numero di beni confiscati per tutti i territori amministrativi italiani, secondo i dati ufficiali dell'ANBSC aggiornati al 31 dicembre 2015. La corrispondenza tra il gradiente di colore e il numero complessivo di beni confiscati è dato nella legenda in basso a sinistra. Auto Moto Marca Qualsiasi Provincia Modena Cerca Pubblica il tuo annuncio Mediante il selettore in alto a sinistra si possono caricare e visualizzare ulteriori livelli (regioni, province, comuni). Principali funzioni della mappa: Legenda 5 - 91 91 - 351 351 - 1835 1835 - 2201 2201 - 3073 3073 - 3430 3430 - 8861 Numero totale di beni confiscati cerca i dati relativi al tuo territorio cliccando sulla lente e inserendo il nome di un comune; clicca sul territorio per visualizzare i dati in dettaglio, la composizione dei beni e per scaricarne la lista completa; includi la vista corrente della mappa sul tuo sito con il codice di embed o scaricane uno screenshot (pulsanti in alto a destra). Leaflet | Powered by Dataninja, tileset from OpenStreetMap contributors and CartoDB, icons from Freepik and Simple Share Buttons Codice abbonamento: Due anni dopo il sequestro, il 19 novembre del 1994, il tribunale di Lecco firma un provvedimento provvisorio per la confisca della pizzeria e di altri immobili che si trovano in provincia di Lecco. Questo provvedimento, però, diventa definitivo solo nel 1996, l’anno in cui è stata approvata la legge sulla destinazione a scopo sociale dei beni confiscati alla mafia. Proprio grazie alla legge, alla fine degli anni ’90, il comune di Lecco decide di farsi avanti per ottenere la concessione 141167 Dopo 24 anni, la pizzeria è ancora chiusa ed è l’esempio di come il percorso dal sequestro alla destinazione di un bene confiscato alla mafia sia lungo, tortuoso e pieno di interruzioni. A maggio 2016, “Wall Street” è stata ristrutturata e, secondo l’associazione Libera di Lecco, entro l’estate 2017 riaprirà come pizzeria della legalità. Data 24-01-2017 Pagina Foglio 3 / 4 del bene. La richiesta, però, viene fatta dall’agenzia del demanio, ente pubblico economico istituito nel 1999. Era l’agenzia che si occupava “della partita dei beni confiscati”, spiega Paolo Cerada, coordinatore di Libera Lecco. Il progetto è di trasformare il bunker-castello della ‘ndrangheta in una pizzeria sociale e nel 2006, finalmente, il bene passa sotto il Comune. Il progetto non si realizza e la struttura viene lasciata a se stessa per tre anni “in uno stato di abbandono e degrado” a causa degli alti costi di ristrutturazione. Anche altri progetti falliscono, come la riconversione del bene in caserma dei Vigili del fuoco oppure l’idea di buttare tutto giù per costruire una zona residenziale pubblica. Poi, tra settembre e dicembre 2009, arriva lo scambio che non ci si aspetta. La procura di Lecco chiede la pizzeria “Wall Street” al Comune, in cambio di un’altra pizzeria, la “Giglio”, e di un appartamento di viale Adamelio. Tutti beni confiscati. Il Comune, all’epoca era amministrato da un commissario, accetta e così “Wall Street” passa alla Prefettura. Dal 2010 viene riconvertita ma non a uso sociale, come era nei programmi del Comune: diventa l’archivio provvisorio della Prefettura di Lecco. Nel 2011 entra in gioco Libera. Nasce il coordinamento di Lecco che inizia a pensare a un modo per sfruttare il bene confiscato. L’idea è di creare sempre una pizzeria ma questa volta della legalità. Il progetto si chiama “I saperi e i sapori della legalità” e viene presentato all’allora prefetto Marco Valentini. Accanto allo scopo sociale, il progetto mette al centro anche la dimensione lavorativa, con l’idea di creare dei posti di lavoro dove prima c’erano i tentacoli della ‘ndrangheta. Il Comune e la Prefettura colgono al volo il progetto di Libera e ad aprile 2012 scrivono all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, dando la disponibilità al passaggio della pizzeria “Wall Street” di nuovo sotto il Comune. Ad aprile 2013 arriva l’ok e il 29 maggio dello stesso anno l’Agenzia firma il decreto di assegnazione: il bene è di nuovo proprietà del Comune. Prima di poter utilizzare la struttura, però, bisogna trasferire tutti i fascicoli dell’archivio provvisorio della Prefettura. Il trasloco inizia sei mesi più tardi, a ottobre, e finisce ad aprile 2014. Il 16 maggio 2014 compare un altro soggetto: la regione Lombardia. La giunta approva un protocollo di intesa e stanzia circa 400.000 euro per la ristrutturazione dell’ex pizzeria, “come prevede la legge regionale sui beni confiscati”, spiega Cerada. Questo protocollo viene firmato da Regione, Comune, Prefettura ma anche dall’Azienda lombarda edilizia residenziale (che si doveva occupare della ristrutturazione) e da Libera. Cinque partner per il nuovo progetto. Ma i fondi regionali non bastano. Codice abbonamento: A marzo 2015, il Comune pubblica il primo bando di assegnazione ma finisce male: l’ente interessato all’ex pizzeria decide di ritirarsi. E così si allungano i tempi. Per fortuna, il 25 maggio dello stesso anno, un’associazione temporanea di scopo, composta dalla cooperativa sociale “La fabbrica di Olinda”, dall’Arci provinciale di Lecco e dall’Auser provinciale, partecipa al bando con un progetto di gestione. Il Comune decide di affidare a loro l'ex pizzeria “Wall Street” e il contratto di gestione gratuita viene firmato a gennaio 2016. 141167 Secondo alcuni studi, per ristrutturare interamente l’immobile servono circa 650.000 euro, 250.000 in più rispetto allo stanziamento iniziale. Entrano in gioco anche il comune di Lecco e la Fondazione Carige che mettono a disposizione rispettivamente 100.000 e 150.000 euro. Dopo alcuni intoppi iniziali, i lavori terminano alla fine del 2015. 24-01-2017 Data Pagina Foglio 4 / 4 Ad aprile 2016, i lavori sono definitivamente conclusi, l’immobile è pronto alla sua seconda vita e l’Ats sta definendo l’identità del locale tra arredamento e gestione dei servizi. Ma la struttura non è ancora pronta per l’inaugurazione. “Il sogno è inaugurarla il 21 marzo prossimo: una data simbolica - dice Cerada - È il primo giorno di primavera e anche la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. 24 gennaio 2017 Seguici su Tutti i cinema » BOX OFFICE STASERA IN TV Si afferma "The Conjuring 2" 20:30 - 23:05 Napoli - Fiorentina Scegli la città o la provincia Solo città 21:20 - 23:00 Solo provincia Boss in incognito 7/100 LE GUIDE Scegli Corso di scrittura, tutte le novità 21:10 - 23:40 Scegli per film o per cinema La Bella e la Bestia oppure trova un film Diritto delle armi oppure inserisci un cinema 22:00 - 23:00 Edoardo Mori The Flash - Stagione 3 - Ep. 4 NARRATIVA CERCA Guida Tv completa » CLASSIFICA TVZAP SOCIALSCORE Pubblicare un libro 1. X Factor 80/100 Corso di scrittura Mi piace a Reggio Emilia PROPOSTA DI OGGI Al Panzerotto Snc Di Peretti Dino E Luca E C. 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