dipartimento internazionale - Filt CGIL Regionale Veneto
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dipartimento internazionale BREVI DAI SETTORI TRASPORTI: NELL’UE CRESCONO VOLO E FERRO (16 febbraio 2007) I dati definitivi 2005 elaborati da Eurispes segnalano un incremento medio dell’8,5% per il trasporto aereo e del 2,2% per il ferroviario nel trasporto passeggeri nell’area UE, più Islanda, Norvegia e Svizzera. Il dato italiano si attesta, rispetto al 2004, a +8,2% nella modalità aerea (circa 88 milioni di passeggeri) e a +1% in quella ferroviaria (circa 46 miliardi di viaggiatori x Km). ALITALIA: PER ORA, BRITISH, AIR FRANCE E LUFTHANSA GUARDANO (23 gennaio 2007) Nessuna compagnia aerea estera ha, per ora, manifestato direttamente interesse all’acquisto del 49,9% (quota detenuta dallo Stato italiano) di Alitalia. Quindi, per ora, la prima fase della procedura di vendita – avviata con la “manifestazione di interesse”, ancora non vincolante, e che si svilupperà nel corso del prossimo semestre – non vede in lizza neanche le tre principali compagnie europee British Airways, Air France e Lufthansa. D’altra parte, la penetrazione di queste tre compagnie nel mercato italiano è già molto significativa. Lufthansa, capofila dell’alleanza internazionale Star Alliance, anche attraverso Air One e Air Dolomiti, nel 2006 ha trasportato oltre 4 milioni di passeggeri nelle rotte Italia-Germania, per una media di 720 voli alla settimana, appoggiati su 25 scali italiani e 17 tedeschi ed in grado di offrire, attraverso Monaco e Francoforte, 88 destinazioni in tutto il mondo. Lufthansa Cargo, inoltre, è il terzo operatore in Italia in termini di volumi. Anche Air France, capofila dell’alleanza Sky Team che annovera, tra gli altri, KLM e la stessa Alitalia, vede il mercato italiano come il secondo in Europa, dopo quello francese. Considerando anche il code-share operato con Alitalia nell’ambito di Sky Team, l’operativo 2006 ha registrato una media di quasi 400 voli settimanali, appoggiati su 11 scali italiani e 9 francesi, con oltre 1 milione di passeggeri tra i due paesi ed un’offerta che, attraverso l’hub parigino De Gaulle, annovera 185 destinazioni nel mondo. Con KLM, l’operativo cargo di Air France ha superato nel 2006 quello di Alitalia per partenze ed arrivi nel nostro territorio. Per British Airways, capofila dell’alleanza One World, l’Italia è invece il terzo mercato europeo. In termini di volumi passeggeri tra Italia e Gran Bretagna, il dato è analogo a quello corrispondente tra Italia e Francia per la compagnia di bandiera transalpina (poco più di 1 milione), con operatività da 22 scali italiani e 7 britannici e, attraverso gli scali londinesi di Heathrow e Gatwick, quasi 300 destinazioni offerte nel mondo. TRASPORTO AEREO: SPAGNOLI NEGLI AEROPORTI ROMANI (30 novembre 2006) La società Aeroporti di Roma ha ceduto agli spagnoli di Flightcare (Gruppo FCC) la controllata ADR Handling, che attualmente assiste il 30% circa del mercato dei vettori di Fiumicino e l’intera attività di Ciampino. L’azienda, che occupa poco più di 1.300 addetti, è stata ceduta da AdR analogamente a quanto stanno facendo diversi altri gestori aeroportuali europei. Attualmente, negli aeroporti romani operano, oltre ad AdR Handling, Az Airport, Eas, Globeground Italia, Aviapartner e Aviation Services. Tra le compagnie aeree, la sola statunitense Delta Airlines opera attualmente in autoproduzione i servizi di handling presso l’aeroporto di Fiumicino. Flightcare opera attualmente in altri 11 scali europei, in gran parte concentrati in Spagna e in Belgio. TRASPORTO FERROVIARIO: NUOVA INIZIATIVA DI SBB CARGO (8 ottobre 2006) Potenziata l’intesa commerciale tra l’impresa ferroviaria pubblica svizzera SBB CARGO e la svedese Transwagon (TWA), società operante nel trasporto ferroviario con vagoni privati. L’accordo prevede la possibilità di acquistare servizi di trasporto comprensivi del noleggio di carri TWA, la cui flotta europea è, attualmente, di circa 5.000 veicoli scorrevoli ed altrettanti di altro tipo. TRASPORTO FERROVIARIO: DEL FUGO-GIERA SOGA LA FRACIA E... “PIAGE” I ITALIA (20 settembre 2006) La Del Fungo-Giera, impresa ferroviaria italiana specializzata nel trasporto di idrocarburi e gas, ha annunciato l’intenzione di attivare un collegamento diretto tra le raffinerie di Martigues (nella Francia meridionale) e di Alessandria. Il collegamento, inoltrato via Ventimiglia-Nizza-Marsiglia, dovrebbe essere avviato entro il prossimo mese di dicembre ed assumere carattere ordinario (1 coppia di treni/giorno, carico di gpl dalla Francia e ritorno di vuoti dall’Italia), con la trazione assicurata, sia sulla nostra rete che su quella transalpina, con locomotive diesel Vassloh G2000, recentemente acquisite. Per quanto dichiarato dall’azienda, sarebbe in stato avanzato l’iter procedurale per il rilascio del certificato di sicurezza da parte del gestore dell’infrastruttura ferroviaria francese. L’annuncio della nuova iniziativa si è accompagnato con alcune recriminazioni da parte della Del Fungo-Giera sulle condizioni operative riscontrate in questi anni in Italia. In particolare, l’azienda ha accusato Trenitalia di avere inspiegabilmente interrotto quel rapporto di collaborazione che, fin dall’avvio dell’attività, aveva reso disponibile l’impiego di diverse locomotive gr.E.636 accantonate dall’azienda del Gruppo FS. In realtà, l’impiego di quei mezzi sarebbe avvenuto in “comodato gratuito”, con costi di manutenzione in carico a Trenitalia e senza alcun evidente “ritorno” per l’azienda pubblica. Il rapporto di collaborazione, quindi – al di là delle motivazioni per cui, oggi, è stato interrotto – rappresentava una vera e propria “distorsione competitiva” rispetto alle altre imprese ferroviarie operanti sul mercato italiano e non ha mai avuto alcuna giustificazione logica: perchè, se non per motivi estranei a qualsiasi considerazione di carattere commerciale o industriale, Trenitalia avrebbe dovuto sostenere, in pratica gratuitamente, l’attività di una azienda privata? Infine, fa francamente sorridere il sospetto, pure ventilato dalla Del FungoGiera, che Trenitalia, Sncf (l’impresa ferroviaria pubblica francese, da alcuni mesi operante anche in Italia attraverso la controllata Fret) e Railon (l’impresa ferroviaria pubblica tedesca, da un paio di anni operante anche nel nostro paese attraverso la propria filiale italiana e presente nella compagine proprietaria di Rail Traction Company) avrebbero stretto un’intesa per non operare con l’azienda livornese. Figuriamoci, viene da pensare, se quei “giganti” si pongono problemi di questo tipo... IL vertice della Del Fungo-Giera, invece, dovrebbe porsi il problema se sia finalmente giunto il momento di finire la fase “pionieristica” e “corsara”, a partire dall’applicazione di condizioni normative e retributive dignitose per i propri dipendenti, tuttora privi di una disciplina collettiva di rapporto di lavoro e, ancora in numerosi casi, con diversi servizi effettuati da macchinisti in pensione, ex dipendenti Trenitalia. TRASPORTO AEREO: FIAZIARIE AEROPORTI, GRADI MAOVRE (13 luglio 2006) Alcune recenti operazioni finanziarie sviluppatesi nel sistema aeroportuale del continente europeo dimostrano l’esistenza di grandi manovre e gigantesche risorse finanziarie che si vanno orientando anche su questo settore. Diversi studi stimano in circa 7 miliardi di € medi/anno, fino al 2015, gli investimenti nell’infrastruttura necessari per dare al sistema un’adeguata capacità di risposta agli incrementi attesi nel traffico aereo. D’altra parte, l’andamento di questi anni del traffico ed alcuni segnali di congestione rivelano la necessità di interventi che tra investimenti, tariffe e regolazione dl mercato, evitino agli aeroporti di diventare il “collo di bottiglia” del trasporto aereo. Nel 2005 i passeggeri in transito negli aeroporti del territorio UE sono cresciuti di oltre il 6% rispetto al 2004, e le proiezioni per il futuro stimano in un 7% medio/anno i prossimi incrementi. Se ciò si realizzasse, al 2020 i volumi complessivi sono destinati a raddoppiare, passando dall’attuale 1 a 2 miliardi di passeggeri, addirittura 2,5 al 2025. Negli ultimi anni (dal 2000 al 2003), intanto, i ritardi provocati dalla congestione degli aeroporti europei sono raddoppiati, passando dal 23 al 46% dei casi. Con l’infrastrutturazione attuale e con l’attivazione dei soli interventi attualmente in corso di realizzazione, con quelle stime di traffico risulterebbero eccedenti, al 2020, quasi 3,7 milioni di volo l’anno e, al 2025, oltre 60 scali non saranno in condizione di gestire in modo adeguato le ore di picco, mentre i 20 più importanti aeroporti UE patiranno cronicamente almeno 10 ore al giorno di congestione. L’interesse diretto dei grandi gruppi mondiali di costruzioni o di gestione di infrastrutture ad entrare nel settore trova così un evidente riscontro, e si tratta di veri e proprie colossi finanziari, tra i quali spiccano: Abertis. La società spagnola, attualmente coinvolta nel processo di fusione con l’italiana “Autostrade”, è già presente in 12 scali aeroportuali, dei quali 7 sono di proprietà (3 nel Regno Unito; 3 in Bolivia; 1 negli USA) e 5 in gestione (Atlanta, Burbank e Miami negli USA, Toronto in Canada e S. Josè in Costarica); Ferrovial. Gigante spagnolo delle costruzioni, ha recentemente acquisito una parte importante di Baa, che rimane tuttora il primo operatore aeroportuale privato del mondo (vedi “breve” del 30 giugno 2006). Prima di questa ultima operazione, era già presente nel settore in Gran Bretagna (Bristol e Belfast); Goldman Sachs. Pur sconfitta nello scontro sulla Baa con Ferrovial, la società finanziaria statunitense mantiene un grande interesse ad entrare nel settore. Intanto, recentemente ha operato un rilevante investimento nel settore portuale britannico, dove era in competizione con Mac Quaire; Mac Quaire. Il gruppo australiano, entrato nel settore poco più di quattro anni fa, impegna attualmente nel sistema aeroportuale europeo poco più del 55% dei propri asset e dichiara di essere interessata ad ulteriori acquisizioni. Allo stato, è, con 115 milioni di passeggeri/anno, il secondo operatore privato al mondo, con quote di controllo sugli aeroporti di Sydney, Bruxelles e Copenaghen e partecipazioni significative a Roma Fiumicino, Bristol e Birmingham. Nell’ambito dell’operazione BaaFerrovial (vedi “breve” del 30 giugno scorso) ha ottenuto da quest’ultima il diritto di opzione per la completa acquisizione di Sidney e Bristol. Hochtilf. Il grande gruppo tedesco di costruzioni ha negli ultimi due anni investito per l’acquisizione di quote di partecipazione alla proprietà degli aeroporti di Amburgo, Dusseldorf, Atene, Sydney e Tirana. Baa. La società inglese è il primo operatore aeroportuale al mondo, con 140 milioni di passeggeri totalizzati nel 2005 in una ventina di scali, tra i quali spiccano i londinesi Heathrow, Gatwick, Stansted e tra cui figurava, prima della recente acquisizione da parte di Ferrovial, Napoli Capodichino. TRASPORTI ITERMODALI: ACHE I ITALIA ARRIVA DUSS (10 luglio 2006) Dal prossimo mese di ottobre, sarà operativa a Sommacampagna la tedesca Duss, il principale gestore europeo di terminal intermodali. Il terminal, che costerà circa 11 milioni di € ed occupa poco più di 30 mila mq in un’area adiacente alla linea ferroviaria Venezia-Milano, e la ventinovesima piattaforma di Duss in Europa ed opererà nell’ambito di quella rete con funzione di vera e propria stazione intermodale. Non sono previsti magazzini, nè capannoni: l’impianto si compone di 5 binari di carico/scarico, serviti da gru gommate, ma già predisposti per l’eventuale installazione di una struttura di sollevamento a portale. Nelle intenzioni dichiarate da Duss, esiste l’ipotesi di ampliamento della struttura (fino a 70 mila mq), mentre dal punto di vista commerciale i tedeschi annunciano di volere completare, senza competere, l’offerta erogata dai terminal italiani, trai quali figura, nell’area, il Quadrante Europa di Verona e l’Interporto di Padova. I UMERI DEI TRASPORTI ELL’UE (4 luglio 2006) In occasione dell’approvazione da parte della Commissione UE del documento per la revisione del “Libro Bianco” sui trasporti (vedi “breve dalle istituzioni UE” del 29 giugno 2006), l’esecutivo ha pubblicato una scheda riepilogativa dei principali dati relativi al settore ed aggiornati al 2004. Trasporto stradale. Nel segmento operano nell’UE alle dirette dipendenze di aziende 1,7 milioni di lavoratori nel trasporto passeggeri (bus, pullman e taxi) e 2,6 milioni nel trasporto merci. La modalità stradale rappresenta circa l’84% del trasporto passeggeri (composto per il 76% da mezzi privati e per l’8% da sistemi collettivi) ed il 44% del trasporto merci. Dal 1995 al 2004, il segmento è cresciuto in termini di volumi del 35% nel merci, del 19% nel trasporto privato di persone e del 5% nel trasporto collettivo di persone. Nell’ambito del totale dei consumi energetici europei, il trasporto stradale ha registrato nel 2004 un’incidenza appena superiore al 25%. Trasporto aereo. Gli addetti occupati direttamente da aziende del segmento (vettori, gestori aeroportuali, handler) sono poco più di 400 mila. La modalità incide per lo 0,1% sul totale dei volumi merci trasportati, mentre nei passeggeri, per i soli voli in ambito UE, l’incidenza è dell’8%. Dal 1995 al 2004 il numero di passeggeri trasportati all’interno dell’UE è cresciuto del 55%, a fronte del raddoppio, nello stesso ambito, del numero delle rotte effettuate. Sul totale dei consumi energetici dell’Unione, il trasporto aereo ha un’incidenza del 4%. Trasporto marittimo. L’insieme del segmento, compreso anche il settore fluviale e, più in generale, delle acque interne, occupa direttamente presso le aziende registrate in ambito UE 200 mila addetti circa, di cui l’80% nel marittimo propriamente detto. All’interno dell’Unione, il segmento rappresenta il 42% del trasporto merci (39% marittimo e 3% nella acque interne) e l’1% nei passeggeri. Dal 1995 al 2004, il trasporto passeggeri all’interno dell’UE ha mantenuto una quota di mercato sostanzialmente costante, mentre il merci è cresciuto mediamente del 29% (31% nel marittimo e 9% nelle acque interne). In termini energetici, questa modalità incide per lo 0,5% sui consumi complessivi totalizzati dall’Unione. Trasporto ferroviario. Le aziende operanti nel segmento occupano direttamente 1,2 milioni di lavoratori. Nel 2004, la modalità ferroviaria ha rappresentato il 10% del mercato del trasporto merci ed il 7% del trasporto passeggeri (di cui il 6% sui treni regionali). Tra il 1995 e il 2004, la modalità ferroviaria ha incrementato i volumi trasportati del 6% nel merci e del 9% medio nel passeggeri (8% sui treni regionali, 14% nei servizi metropolitani e sub-urbani), mentre le nuove imprese ferroviarie operanti sul mercato europeo merci hanno raggiunto quasi il 10% del trasportato per ferro, espresso in tonn.Km. Nel 2004, il 21,5% dei pax Km trasportati sulla modalità ferroviaria ha viaggiato su treni veloci. Nello stesso anno, l’incidenza del trasporto ferroviario sul totale dei consumi energetici europei è stata di poco inferiore all’1%. TRASPORTO AEREO: IIZIATIVA SIDACALE SUL LAVORO AEROPORTUALE (3 luglio 2006) Il 30 giugno si è tenuto a Bruxelles il dialogo sociale tra E.T.F. ( in rappresentanza dei sindacati europei), A.C.I. (gestori aeroportuali), I.A.H.A. (associazione internazionale degli handlers), per discutere le problematiche relative alle proposte che la Commissione intende presentare, nel corso della revisione della direttiva, per la liberalizzazione ulteriore degli aeroporti. L’E.T.F. ha espresso la propria preoccupazione, per le intenzioni della Commissione di procedere con ulteriori gradi di liberalizzazione, in quanto fino ad oggi, non si è tenuto nella giusta considerazione il tema delle tutele sociali per i lavoratori. Ritenendo, inoltre, irrinunciabile il rafforzamento dell’Europa Sociale, per un miglioramento delle condizioni lavorative ed occupazionali l’E.T.F. ha deciso, pur continuando il dialogo sociale, di attivare negli aeroporti europei, una serie di iniziative volte all’utenza, alle forze politiche nei paesi membri della Comunità, per spiegare, nel migliore dei modi, le ragioni che inducono alla protesta. Nel mese di settembre, prima dell’avvio del processo di revisione della direttiva, verrà avviata una campagna internazionale di sensibilizzazione, sui temi sopra detti, a sostegno delle richieste formulate dall’E.T.F., in materia di formazione del personale, di condizioni per gli appalti, affidabilità e solidarietà finanziaria degli operatori aeroportuali, trasferimento di personale quando l’attività viene acquisita da una nuova azienda. In attesa che negli ulteriori incontri, previsti nel mese di ottobre, anche con il responsabile DG TREN per l’aviazione civile Gilles Gantelet, le volontà di una “revisione bilanciata”, vengano confermate, l’azione di pressione di E.T.F., attraverso il tavolo aperto per il Dialogo Sociale, dovrà continuare con la necessaria energia, per orientare le decisioni che il Parlamento Europeo poi dovrà assumere. TRASPORTO AEREO: AEROPORTI, COLPO GROSSO DELLA SPAGOLA FERROVIAL (30 giugno 2006) Lo scorso 26 giugno, l’assemblea degli azionisti della britannica Baa, primo gestore aeroportuale al mondo, ha formalmente accettato l’offerta lanciata nei mesi scorsi dalla catalana Ferrovial, società originariamente attiva nel settore delle costruzioni di infrastrutture. L’offerta, pari a 15 miliardi di €, è stata accettata in alternativa a quella presentata, con importo lievemente maggiore, dalla statunitense Goldman Sachs. Probabilmente, Baa, una volta deciso di non resistere alle due Opa contrapposte, ha preferito la proposta spagnola in considerazione dell’asset da questa richiesto, che comprende la completa acquisizione dello scalo britannico di Bristol, la partecipazione Baa su Sydney e lo scalo napoletano di Capodichino, dal 1997 controllato dall’operatore privato britannico. Una volta completata l’operazone, Ferrovial valuterà l’opportunità di mantenere le nuove acquisizioni (cui si affiancherebbero gli asset già detenuti a Bristol e Belfast), oppure cederne una quota, anche alla luce del diritto di opzione che, nell’ambito dell’operazione con Baa, ha acquisito l’australiana Mac Quaire (secondo operatore mondiale, con 115 milioni di passeggeri/anno contro i 140 di Baa), a sua volta già presente nel controllo di Sydney e nella partecipazione alla proprietà di Bristol. Non si esclude che in occasione di un successivo “passaggio di mano” possa essere coinvolto lo stesso scalo partenopeo, che lo scorso anno ha gestito un traffico passeggeri di 4,6 milioni di unità, con lieve flessione nei collegamenti nazionali (quasi 1%), ma significativa crescita in quelli internazionali (quasi 8%). TRASPORTO AEREO: I EUROPA, +5,8% EL 2005 (19 giugno 2006) Nel corso del 2005, il volume di traffico del trasporto aereo europeo è cresciuto del 5,8% e il numero dei transiti negli scali europei ha sostanzialmente raggiunto i 3 miliardi dei passeggeri. Il primo trimestre 2006, invece, registra una crescita del 5,1% e al rallentamento degli scali di “gruppo 1” (con traffico annuo superiore ai 25 milioni di passeggeri) corrisponde la tenuta degli aeroporti del gruppi “2” (traffico tra 12 e 25 milioni) e “3” (tra 5 e 12 milioni) ed una decisa accelerazione degli scali minori (traffico inferiore a 5 milioni), che registrano un incremento medio dell’8%. Per quanto riguarda l’Italia, i dati di Assoaeroporti sul primo quadrimestre rivelano un aumento medio dell’8,7% rispetto allo stesso periodo del 2005. Malpensa ha registrato, nel periodo considerato, un incremento di transiti dell’11,1%, mentre Fiumicino è arrivato al 3,6%. Tra gli scali minori, si verificano i dati più significativi di incremento a Ciampino (34%), Bergamo (24,4%), Olbia (28,4%) e Verona (14,8%). AUTOTRASPORTO MERCI: PRECISAZIOI SU IMPRESE ESTERE (12 giugno 2006) Con un’ulteriore circolare ministeriale dello scorso 5 maggio, vengono chiariti alcuni aspetti interpretativi sulle norme che regolano l’attività di cabotaggio nazionale da parte di imprese estere di autotrasporto merci. La nota ministeriale segue le precedenti disposizioni, rispettivamente riferite alla semplificazione delle procedure autorizzative all’attività (DM 11 gennaio 2006) e alla definizione delle tratte di trasporti classificabile o meno come attività di cabotaggio (circolare 2/2006 del 23 gennaio 2006). Con le ultime disposizioni, vengono precisate le modalità di calcolo del carico massimo ammesso, le eventuali deroghe, l’attribuzione di corresponsabilità, in caso di violazioni, da parte del committente e del proprietario della merce trasportata. TRASPORTO FERROVIARIO: SBB RILACIA (6 giugno 2006) Sbb Cargo Italia, filiale dell’azienda ferroviaria pubblica svizzera, annuncia l’attivazione di nuovi collegamenti Germania-Italia, con attestamento a Brescia e a Torino. Le nuove tratte effettueranno a carri completi per gruppi di carri e servizi “porta a porta”. Il traffico Germania-Italia effettuano da Sbb Cargo ha registrato nel 2005 un incremento complessivo del 23,3%, pari a poco più di 7,5 miliardi di tonn Km. Considerando anche il traffico nazionale svolto in Italia (che, invece, flette del 2%), la filiale italiana vede comunque realizzato nel 2005 un incremento di 11,5 miliardi di tonn Km (+13,4% complessivo). TRASPORTO MARITTIMI: UOVE ORME PER ARRUOLAMETI EXTRA-UE (26 maggio 2006) Recepite nella legislazione italiana le norme europee (direttive 2001/25, 2003/103 e 2005/23) che disciplinano i requisiti professionali minimi per l’imbarco di gente di nave sul naviglio italiano. Con le nuove disposizioni, si semplificano le procedure di arruolamento di personale di bordo extra-UE. TRASPORTO FERROVIARIO: GRADI MAOVRE SUI MEZZI DI TRAZIOE (22 maggio 2006) Anche in Italia si sta sviluppando il leasing dei mezzi di trazione e si intensifica la competizione tra le aziende fornitrici di mezzi. In analogia con altri Paesi, le locomotive più richieste sono quelle elettriche di grande potenza, da impiegare su servizi interoperabili internazionali e di valico, e quelle diesel, di potenza medio/grande, da utilizzare sul medio raggio. Allo stato, sul mercato nazionale primeggiano le locomotive di fabbricazione Bombardier (canadesi) e Siemens (tedesche). L’offerta Bombardier si incentra sul prodotto modulare della linea Traxx, allestibile, secondo le necessità, con alimentazione mono o politensione; già predisposte per l’installazione degli equipaggiamenti Etcs/Ertms; omologata per l’interoperabilità ta reti. Da diversi mesi, la versione politensione Traxx F140 (immatricolata in Italia come E.484) è utilizzata da Sbb Cargo Italia nei collegamenti Germania-Svizzera. Italia. L’omologazione perla rete italiana registra una potenza di 5.6 MW ed una velocità massima di 140 Km/h. Analogamente a Bombardier, anche Siemens ha sviluppato una linea modulare che offre diverse versioni di uno stesso schema-base di locomotiva (Euro Sprinter). L’ultima è la politensione ES64F, la cui versione 4 è attrezzata per operare su tutti i quattro sistemi di alimentazione elettrica presenti in Europa. La ES64F, omologata da tempo per la rete italiana come E.189, è utilizzata da Rail Traction Company, Sbb Cargo Italia, Del Fungo Giera e FNM Cargo, con diverse unità fornite da Dispolok, società di noleggio e leasing creata dalla stessa Siemens. Inoltre, è in corso di omologazione per la rete italiana la locomotiva Siemens multitensione Tourus3 (immatricolata come 1216), già adottata dalla compagnia ferroviaria pubblica austriaca OBB, con potenza di oltre 6MW. Nel settore diesel, si è andata affermando negli ultimi anni sul mercato europeo la G2000, fabbricata dalla tedesca Vossloh e fornita con potenza di 2.5 MW. Attualmente, tale locomotiva è utilizzata in Italia dalla tedesca Railon, da Sbb Cargo, da Act e da Del Fungo Gera. Infine, circolano in Italia 27 unità della locomotiva ceka D753, fabbricata fino al 1977 e che ha riscontrato nel nostro paese una “nuova gioventù”, con l’impiego da parte di FNM Cargo, Hupac, Rail Traction Company e Sistemi Territoriali. TRASPORTO FERROVIARIO: RTC SCEDE A SUD (20 maggio 2006) Cinque coppie di treni tra Segrate (Milano) e l’Interporto di Nola (?) e, dallo scalo lombardo, innesto sui collegamenti via Brennero con la Germania. Questa è la nuova offerta attivata da Rail Traction Company (RTC) e definita dall’azienda la “fase 2” di sivluppo, dopo il consolidamento realizzato nel quadrante nordest sui valichi di Brennero e Travisio e verso Milano. LA nuova attività prevede l’impiego di 3 delle 6 locomotive E.189 utilizzate da RTC e di 20 carri doppi con piano di carico ribassato a 825 mm dal piano del ferro, idonei al trasporto di containers ad “elevata cubatura” nonostante la sagoma limite ridotta di alcune tratte della tratta servita. Nel 2005, RTC ha consuntivato l’effettuazione di quasi 4000 treni combinati, per un totale di trasportato pari a oltre 124000 UTI. TRASPORTO FERROVIARIO: COLLEGAMETI ITERAZIOALI, EUROPA – 1,3%, TREITALIA – 13% (26 aprile 2006) Il traffico ferroviario internazionale delle merci cala in Europa dell’1,3%, ma Trenitalia perde il 13%. Tra le 34 compagnie analizzate dall’UIC, cresce del 13% SBB (Svizzera), e, tra le principali, perdono, rispetto al 2004, SNCF (Francia, -10%) e RENFE (Spagna, -9%). La strategia particolarmente aggressiva sui volumi da parte di SBB è testimoniata dall’incremento del 36% complessivo delle tonnellate, cui però corrisponde una perdita di bilancio di 55,7 milioni di franchi svizzeri. TRASPORTO FERROVIARIO: IL COMBIATO ITALIAO SEMPRE PIU’ STRAIERO (15 aprile 2006) Avanza l’occupazione di quote di mercato italiano da parte di imprese ferroviarie estere. Dopo una prima fase in cui l’ingresso è avvenuto attraverso operatori trazionisti nazionali, Trenitalia compresa, nel corso del 2005 si è accentuata l’attività svolta direttamente da imprese estere, le principali delle quali vedono in azione le compagnie ferroviarie nazionali pubbliche di Austria (ÖBB), Germania (Railion), Svizzera (SBB) e Francia (SCNF). Austria. Per ora Rail Cargo Austria, ramo operativo di DBB nel settore merci, ha installato fin dal 2003 in Italia una società di servizi, Express Italia, presso la piattaforma logistica di S. Stino di Livenza. Nel corso di questi anni, l’attività si è svolta in alleanza commerciale con Trenitalia che, tra l’altro, effettua la trazione. Il traffico è passato dalle poco più di 100 mila tonn. del 2003 alle oltre 450 mila consuntivate nel 2005, mentre il fatturato di Express Italia è cresciuto, nello stesso periodo, da 1,8 a 15 milioni di €. Per il 2006, la società austriaca annuncia un obiettivo di 650 mila tonn. trasportate e sembra confermare, nonostante le difficoltà produttive ed industriali di Trenitalia, l’alleanza con l’azienda di trasporto del Gruppo FS. Germania. Dopo l’acquisizione, nella primavera del 2004, dell’impresa ferroviaria privata italiana SFM (Strade Ferrate del Mediterraneo) di Alessandria, da aprile 2005 Railion, società merci dell’impresa ferroviaria pubblica tedesca, opera sulla rete italiana con le proprie insegne. L’attuale attività totalizza una media di circa 150 treni/mese (che in queste settimane dovrebbe passare a 160), effettuati attraverso i valichi di Luino, Chiasso e Domodossola ed attestati, in Italia, sui terminal di Novara, Gallarate e Segrate, ai quali si aggiungono i 6 treni/giorno mediamente prodotti tra Alessandria e lo scalo tedesco di Mannheim. Railion sfiora attualmente i 100 dipendenti, la quasi totalità dei quali macchinisti, e la trazione e assicurata da 6 locomotive diesel di fabbricazione tedesca, alle quali l’azienda annuncia di affiancare, dal prossimo autunno, le prime unità tipo 185 delle 12 a suo tempo ordinate a Bombardier, adattate per l’alimentazione elettrica a 3 Kv c.c. ed in corso di omologazione per la rete italiana da parte di RFI. Svizzera. Anche in questo caso, l’ingresso di SBB Cargo Italia risale all’aprile 2003, con l’acquisizione dell’impresa privata italiana Rail Italy, con l’occasione ridislocata da Brescia a Busto Arsizio. A differenza di Railion, la filiale italiana di SBB si è rapidamente presentata con il proprio marchio, che rientra in una rete di società con sedi legali nei rispettivi Stati in cui operano le controllate della capogruppo SBB Cargo Ag, di proprietà della compagnia ferroviaria pubblica elvetica. L’attività del 2005 in Italia ha totalizzato, sulla base dei dati forniti dall’azienda, 608 tonn. Km e i treni prodotti settimanalmente si sono attestati su una media di 260, contro quella di 210 dell’anno precedente. In territorio italiano, SBB Cargo Italia è attualmente attestata su 13 scali – l’ultimo dei quali, dallo scorso gennaio, è Padova – ed opera attraverso i valichi di Domodossola, Chiasso e Luino. L’azienda, al momento, dispone di oltre 150 dipendenti, di cui quasi 120 macchinisti, ed annovera un parco di 30 locomotive elettriche di fabbricazione Bombardier (Re 421, Re 482/484), omologate da RFI a inizio 2005, cui si aggiungono 5 locomotive diesel. Francia. L’ingresso di SCNF Fret Italia, società di proprietà della compagnia ferroviaria pubblica francese, risale all’estate 2005, con l’acquisizione dell’impresa ferroviaria Monferail, ceduta dal gruppo Monfer. Già dal 2001, Monferail aveva ottenuto la licenza ferroviaria, ma non era mai stata attivata presso RFI la procedura per il rilascio del certificato di sicurezza, immediatamente attivata, invece, dai francesi. Acquisita, attraverso l’acquisto di Monferail, la licenza, SNCF Fret Italia ha ottenuto il certificato il 28 dicembre 2005. Allo stato, l’azienda pare orientata a mantenere l’alleanza commerciale ed industriale definita da tempo con Trenitalia e l’attività svolta direttamente con propri mezzi e con proprio personale si limita a due collegamenti transfrontalieri, via Frejus, sulle località piemontesi di Avigliana e Bruzolo, in Val di Susa. PORTUALITÀ: CONTAINERS, GIOIA TAURO SCAVALCATA (28 febbraio 2006) Dopo otto anni consecutivi di leadeship, il porto spagnolo di Algeciras ha scavalcato Gioia Tauro nel volume complessivo di contenitori movimentati in corso di anno. Seppure si tratti di uno scostamento minimo (dai primi dati, 3,179 milioni di ten contro 3,161), il dato appare sintomatico di una situazione più generale, che da tempo vede crescere la portualità spagnola del Mediterraneo, la quale, nel suo complesso, già nel 2004 aveva superato la portualità italiana nella movimentazione di contenitori (poco più di 10 contro 9,5 milioni di teu). TRASPORTO AEREO: RYANAIR, TREVISO QUARTA BASE ITALIANA? (27 febbraio 2006) Ryanair conferma il proprio interesse a sviluppare le rotte da e per l'aeroporto di Treviso, a partire da fine 2006, quando dovrebbe essere inaugurata la nuova aerostazione. L'aeroporto trevigiano ha chiuso il 2005 con 1,3 milioni di transiti e le ipotesi commerciali su cui si sta lavorando, in primo luogo con la compagnia lowcost irlandese, individuerebbero la possibilità di un raddoppio per l'anno 2007. TRASPORTO FERROVIARIO: AUSTRALIANI NEL CUORE DELL'EUROPA (31 gennaio 2006) LA banca d'affari australiana Babcock & Brown ha acquistato l'impresa ferroviaria svizzera Crossrail, da un paio di anni costituita a Berna dalla compagnia RM ed operante, prevalentemente, nel traffico combinato non accompagnato tra Domodossola e Duisburg. Crossrail dispone attualmente di propri mezzi di produzione (terminal a Wiler e a Domodossola, casse mobili, locomotive e macchinisti) ed effettua treni in proprio sulle reti svizzera e tedesca. In particolare, sulla rete svizzera fornisce servizi di trazione a Railogistics e, in collaborazione con TX Logistik (tedesca partecipata da Trenitalia) e Trenitalia, attesta a Carimate (NO), attraverso il valico del Gottardo, treni di auto provenienti dallo stabilimento Ford localizzato nei pressi di Dillinger (Germania). Nel tratto interoperabile tra Italia, Svizzera e Germania, Crossrail impiega attualmente due locomotive noleggiate presso Angel Trains. Nel 2005 Crossrail ha movimentato per via ferroviaria oltre 10 mila casse mobili e dichiara di aver trazionato più di mille treni, tra navetta e completi, nel traffico domestico svizzero e in quello transfrontaliero su Italia e Germania. PORTUALITA': ITALIA STAZIONARIA, GLI ALTRI NO (28 gennaio 2006) Nel corso dei primi nove mesi del 2005 si registra l'affanno della portualità italiana, sia rispetto ai porti mediterranei che a quelli del nord Europa. Nella movimentazione di contenitori, Rotterdam, Amburgo e Anversa crescono rispettivamente, nel confronto con lo stesso periodo del 2004, del 12, del 14 e del 7%, mentre la portualità spagnola del Mediterraneo registra, a novembre 2005, un complessivo aumento del 10%, con Algeciras all'11%, Barcellona al 9% e Valencia al 12%. Particolarmente significativo, per i porti spagnoli, risulta il dato sulla quota di traffico transhipment di containers, che ha raggiunto il 16.3%. Al terzo trimestre 2005, invece, la portualità italiana registra un incremento del 2% scarso rispetto allo stesso periodo del 2004. Genova si attesta ad una flessione del 2%, mentre cresce Ravenna (2.3%); non deve trarre in inganno il dato di Trieste, che registra un incremento superiore al 14%, ma basato su un traffico 2004 modesto (poco più di 167 mila teu). Emblematico, invece, appare il dato di Gioia Tauro: il porto leader da otto anni nel traffico container nel Mediterraneo registra, a novembre 2005, crescita zero rispetto al 2004... TRASPORTO AEREO: 2005, ANNO RECORD PER L'EUROPA (28 gennaio 2006) In base ai primi dati resi noti da Eurocontrol, l'ente europeo per il controllo e la sicurezza dei voli civili, l'anno 2005 è stato da record: superati i 9,2 milioni di voli e i 700 milioni di passeggeri trasportati. Tra 2004 e 2005, il numero di voli è aumentato in Europa del 4,5%, con picchi significativi per Croazia, Slovacchia e Polonia, che, rispettivamente, si attestano su incrementi del 18, del 17 e del 16%. La crescita si annuncia in tenuta anche per il 2006, con una stima che supera il 3%. In base a questi dati, risulta che in un giorno medio del 2005 hanno circolato 25 mila voli che hanno trasportato poco più di 2 milioni di passeggeri. Per quanto riguarda l'Italia, i transiti aeroportuali 2005 si dovrebbero chiudere intorno ai 110 milioni di passeggeri, mentre l'obiettivo del primo milione di tonnellate merci dovrebbe essere raggiunto nel 2006. Sia per il trasporto passeggeri che per quello merci gli aeroporti italiani dovrebbero chiudere il 2005 con un incremento del 5% dei volumi. LOGISTICA: ANCHE TNT PARTECIPA ALLE "GRANDI MANOVRE" (17 gennaio 2006) Il gruppo olandese ha incaricato il consulente Goldman Sachs di procedere alla vendita di TNT Logistics. Secondo quanto annunciato dalla capogruppo, l'operazione è utile per rafforzare le attività nei segmenti express e cargo, sui quali si scommette sia a livello continentale che mondiale. L'annuncio giunge a pochi giorni da altre due gigantesche operazioni che preludono ad un profondo riassetto del settore a livello mondiale. La prima riguarda l'acquisizione per 6.4 miliardi di dollari di Exel (primo operatore logistico mondiale) da parte di Deutsche Post. La seconda, invece, riguarda l'acquisto per 500 milioni di € di Acr Logistics da parte di Kuechne & Nagel. Il valore di TNT Logistics è stimato intorno agli 1,7% miliardi di €. TRASPORTO AEREO: CARGO , AIRFRANCE E KLM A CONDUZIONE INTEGRATA (14 ottobre 2005) Avviata l'1 ottobre l'integrazione che prevede un solo gruppo dirigente tra le due compagnie per l'attività cargo. Unificate anche vendita e servizi , sulla base di un sistema operativo coordinato ed integrato. Restano, invece, separate le gestioni operative, che continuano a fare capo, rispettivamente, allo scalo parigino De Gaulle per i francesi e allo scalo di Amsterdam per gli olandesi. L'alleanza con Sky Team Cargo, invece, rappresenta l'anello di congiunzione con una serie di altre compagnie che, nel loro insieme, potrebbero configurare nel rapporto Air France-Klm il baricentro del principale network mondiale nel trasporto merci per via aerea. Pur essendo parte di Sky Team, Alitalia è attualmente estranea a qualsiasi ipotesi di ingresso nel progetto. TRASPORTO AEREO: RYANAIR CRESCE IN ITALIA (14 ottobre 2005) Entro il 2006, arriverà a 71 destinazioni da 15 scali italiani l'offerta di Ryanair, la compagnia aerea low-cost irlandese. Con l'offerta annunciata a decorrere dal gennaio del prossimo anno, Pisa diventerà il terzo scalo italiano in termini operativi, dopo Roma e Venezia. TRASPORTO MERCI: GRANDI MANOVRE NELLA LOGISTICA (14 ottobre 2005) Dopo l'acquisizione da parte di Deutsche Post di Exel, numero uno al mondo tra gli operatori logistici, l'elvetica Kuehne & Nagel, seconda al mondo, ha annunciato l'acquisto della francese Acr Logistics. I numeri danno l'idea dell'importanza dell'operazione. Kuehne & Nagel ha 25 mila dipendenti, è il primo operatore mondiale nel trasporto contenitori, con 1 milione circa di teu movimentate ed un fatturato di quasi 7.5 miliardi di €. L'acquisita Acr Logistics, che fornisce servizi gestionali 8innovativi, ha un obiettivo 2005 di 1.3 miliardi di € di fatturato, opera in 12 paesi europei ed occupa, complessivamente, poco più di 16 mila addetti. La definitiva chiusura dell'operazione, sottoposta al vaglio degli organismi di vigilanza sulla concorrenza è in programma per gennaio 2006. TRASPORTO FERROVIARIO: HUPAC E CEMAT IN MOVIMENTO (8 ottobre 2005) Dal 19 settembre Hupac ha attivato il nuovo collegamento intermodale per unità di carico non accompagnate tra Padova Interporto e Busto-Gallarate. Il servizio rientra nella nuova strategia commerciale dell'operatore svizzero che ha recentemente rafforzato il suo posizionamento sulla piattaforma logistica lombarda ed ha annunciato l'obiettivo di fornire ulteriori collegamenti tra l'impianto veneto e quello di Busto, dal quale sono già in atto relazioni con Belgio e Svizzera, sugli scali di Genk, Antwerpen, Zeebrugge, Arau e Basilea, e Germania, su Francoforte. Prossima l'attivazione, inoltre, di un nuovo collegamento Milano-Kornwestheim (Stoccarda), via Singen. E' utile ricordare che Hupac è attualmente certificata come impresa ferroviaria in Italia ma non ha ancora attivato la procedura per la richiesta del certificato di sicurezza, in quanto si avvale della trazione fornita da Trenitalia e SBB Cargo e, per questi nuovi servizi, da Cargo Nord (Gruppo FNM) e, oltre confine, da Rail 4 Chem, LTE, Viamont e Comsa. Per quanto riguarda Cemat, invece, attivati da luglio 4 nuovi collegamenti internazionali con il Belgio (Anversa, da e per Frosinone, Novara e Padova; Zeebrugge, da e per Segrate), incrementato da settembre il servizio VeronaColonia, attivato ad inizio ottobre il collegamento Novara-Ostenda. Sulla rete italiana, Cemat si avvale del servizio di trazione fornito da Trenitalia che, peraltro, ne ha annunciato recentemente l'acquisizione del controllo attraverso l'acquisto delle quote Saima Avandero e Fiat, operazione sulla quale, a giorni, si attende il pronunciamento dell'Antitrust. TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: TRANSDEV ANCHE IN AUTOGUIDOVIE (8 ottobre 2005) Dopo l'acquisizione del 41% di Amt, azienda del servizio urbano di Genova, la francese Transdev acquisisce il 40%, con diritto di opzione fino al 60% entro i prossimi 5 anni, di uno dei più importanti gruppi privati italiani operanti nel TPL: la lombarda Autoguidovie (AGI). AGI gestisce attualmente, per via diretta o attraverso società collegate o partecipate, servizi urbani ed extraurbani nelle province di Milano, Cremona Bergamo, Brescia, Belluno (Dolomiti Bus, di cui detiene una partecipazione diretta del 6% ed una indiretta, attraverso la partecipata al 35% Autolinee Emilia S.p.A., del 13%), Reggio Emilia e Venezia (ATVO, cui partecipa direttamente al 6% ed indirettamente, attraverso Dolomiti Bus, all'8%). L'attività diretta sviluppa attualmente poco più di 10 milioni di bus Km/anno, articolandosi in 93 comuni italiani. L'attività indiretta, attraverso aziende collegate o partecipare, sfiora i 45 milioni di bus Km/anno e si svolge in 208 comuni. A sua volta, Transdev opera attualmente in cinque Paesi (all'originaria Francia si sono successivamente aggiunti Gran Bretagna, Portogallo, Australia ed Italia), totalizzando poco più di 21.500 addetti. TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: INGLESI IN PIEMONTE (10 settembre 2005) Il colosso britannico Arriva ha acquisito l'80% di Saden, azienda privata piemontese del TPL che, attraverso tre aziende (alla capogruppo si aggiungono le imprese Sapav e Autostradale), gestisce poco più di 20 milioni di bus Km/anno, articolati nel torinese (Pinerolo) e in Lombardia, con i collegamenti interprovinciali Milano-Torino e Milano-Bergamo e quelli sull'aeroporto di Orio al Serio. Arriva, quotata alla borsa di Londra, ha registrato nel 2004 quasi 30.000 dipendenti ed oltre un miliardo di passeggeri trasportati in 8 Paesi europei (Gran Bretagna, Svezia, Danimarca, Portogallo, Italia, Spagna, Germania e Olanda). In Italia, l'operazione su Sadem, per la quale può essere operato entro il prossimo triennio il diritto di opzione fino all'acquisizione del 100%, porta ad un incremento del 20% delle attività, raggiungendo quasi i 90 milioni di bus Km/anno, sviluppati anche attraverso le aziende già controllate (SAB Bergamo, SIA e SAIA Brescia, RTL Imperia, SAL Lecco, KM Cremona, SAF Udine e Trieste Trasporti). Con questa operazione, Arriva si posiziona su un volume di attività sostanzialmente equivalente a SITA, finora il principale gruppo italiano del TPL. TRASPORTO FERROVIARIO: ANCHE SNCF IN ITALIA (9 settembre 2005) Concluso l'accordo per l'acquisizione da parte di SNCF Fret dell'impresa ferroviaria italiana Monferail, precedentemente detenuta dall'operatore piemontese di logistica delle granaglie Monfer. Monferail ha ottenuto la qualificazione di impresa ferroviaria alla fine del 2001, ma non ha mai attivato la procedura per il rilascio del certificato di sicurezza, indispensabile per l'operatività ferroviaria. Con tale acquisizione, la compagnia ferroviaria pubblica francese sbarca in Italia e risulteranno semplificate le procedure per l'eventuale costituzione di una propria filiale italiana. L'operazione segue di un paio di anni l'acquisto di Cargo Docks, azienda italiana dislocata sulla piattaforma logistica multimodale di Modena. TRASPORTO FERROVIARIO:SBB CARGO, PRIMA NELLE TONNELLATE (9 settembre 2005) + 13.5% nelle tonn.Km trasportate tra il primo semestre 2005 ed il corrispondente periodo 2004: è il risultato in termini di volumi registrato da SBB Cargo, compagnia ferroviaria pubblica svizzera. Si tratta del risultato migliore tra le principali aziende ferroviarie europee, che vedono, nello stesso periodo, il -1% di Railion, il -10%di Trenitalia e, addirittura, il 15% di SNCF Fret. Al risultato svizzero avrebbe concorso in modo determinante l'incremento del trasporto sull'asse Italia-Germania (+22.2%), effettuato, nel periodo considerato, con risorse proprie, a partire dalla trazione che, in Italia, viene attualmente fornita da SBB Cargo Italia, la filiale sviluppatasi dopo l'acquisizione, a fine 2003 dell'impresa ferroviaria italiana Rail Italy, con il conseguente spostamento della base operativa da Brescia a Gallarate. TRASPORTO FERROVIARIO: PER L'ALTA VELOCITA', GLI SPAGNOLI SCELGONO SIEMENS (9 settembre 2005) Confermando un orientamento assunto da tempo, RENFE, l'impresa ferroviaria pubblica spagnola, ha commissionato alla tedesca Siemens la nuova flotta di treni per l'alta velocità. Si tratta del Velaro E, di cui a fine luglio è stato fornito il primo dei cinque convogli di cui è programmata l'entrata in servizio entro il 2005. La commessa ordinata da RENFE nel 2001 prevede la fornitura di 16 convogli entro il 2006, cui si aggiunge l'ulteriore ordinativo di 10 convogli entro il 2007. Per entrambe, la commessa prevede anche la manutenzione per 14 anni. Il Velaro E è l'evoluzione dell'ICE, il treno alta velocità tedesco in servizio dal 1999. E' uniformato alle specifiche per l'interoperabilità europea, è dotato di alimentazione a 25Kvca-3Kvcc, è equipaggiato con potenza di 8.800 Kw ad assetto distribuito. TRASPORTO FERROVIARIO: TGV ALSTOM PER SNCF (9 settembre2005) SNCF ha ordinato a fine luglio 28 treni Tgv Duplez ad Alstom, colosso francese delle Duplexcostruzioni di materiale rotabile ferroviario. Il nuovo materiale rafforzerà l'offerta sulla Parigi-Marsiglia, programmata a regime entro il 2006. A fine agosto, invece, SNCF ha ordinato alla stessa Alstom 30 locomotive di grande potenza a triplo voltaggio da utilizzare, a regime entro il 2007, sui servizi internazionali merci programmati sulle reti tedesca, svizzera e lussemburghese. AUTOTRASPORTO: CHI CONTROLLA GLI STRANIERI "ABUSIVI"? (9 settembre2005) Il Ministero delle Infrastrutture ha diramato il 26 luglio una circolare di chiarimento interpretativo sulle norme vigenti per il cabotaggio nazionale effettuato da aziende estere. In particolare, il tema ha assunto particolare rilievo dal maggio dello scorso anno, quando, con l'allargamento dell'UE da 15 a 25 Stati, hanno ricevuto il via libera al cabotaggio in Italia i vettori sloveni. La circolare ministeriale focalizza l'attenzione sulla differenza normativa tra cabotaggio stradale e trasporto cambiato. Schematicamente, si chiarisce che: - nell'ambito di un trasporto combinato, si considera "cabotaggio" il trasporto svolto nella tratta stradale iniziale o finale, qualora il veicolo a motore non salga sul treno o sulla nave; - conseguentemente, tali tratte possono essere effettuate esclusivamente dai vettori comunitari ammessi al cabotaggio; - allo stato, tali vettori ammessi sono quelli titolari di licenza rilasciata dai seguenti Stati comunitari: Austria, Belgio, Cipro, Germania, Danimarca, Francia, Finlandia, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Leichtenstein, Malta, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Slovenia e Norvegia; - per tutti gli altri vettori, comunitari (cechi, slovacchi, lituani, estoni, lettoni, polacchi e ungheresi) o meno, il cabotaggio in Italia è attualmente vietato e sottoposto alle sanzioni previste dalla legge 298/74. La circolare descrive, inoltre, le modalità di compilazione e mantenimento del "libretto dei resoconti", in base al quale il conducente è tenuto a documentare l'attività svolta. Adesso è tutto chiaro: ma chi controlla davvero? TRASPORTO FERROVIARIO: RAIL CARGO AUSTRIA CERCA PARTNERS TRAZIONISTI (26 agosto 2005) Rail Cargo Austria, società di OBB, la compagnia ferroviaria pubblica austriaca, annuncia l'intenzione di potenziare i servizi sulle rotte dell'est europeo, dopo il recente ingresso nella gestione della piattaforma logistica di S. Stino di Livenza (VE). Escludendo, nell'immediato, l'effettuazione sulla rete italiana della trazione in proprio (ipotizzata, comunque, entro il prossimo biennio), Rail Cargo Austria sta trattando con diverse imprese ferroviarie italiane, compresa Trenitalia.