federazione ordini dei farmacisti - Ordine dei Farmacisti di Salerno
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FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 12/07/2015 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE IN PRIMO PIANO Il capitolo non contiene articoli SANITÀ NAZIONALE 12/07/2015 Corriere della Sera - Nazionale Lo stile di vita più sano che serve a noi e al pianeta 5 12/07/2015 Corriere della Sera - Nazionale Progetto pilota 7 12/07/2015 Corriere della Sera - Nazionale Dove trovare aiuti e consigli per difendersi dalle ondate di caldo 8 12/07/2015 Corriere della Sera - Nazionale I pediatri propongono il passaporto vaccinale per i bimbi viaggiatori 10 12/07/2015 Corriere della Sera - Nazionale Climi molto afosi e umidi e punture d'insetti sono emergenze frequenti 11 12/07/2015 Il Sole 24 Ore Sull'energia apertura graduale Per l'Rc auto sconti più «certi» 12 12/07/2015 Avvenire - Nazionale Piccoli pazienti, marinai per una settimana 14 12/07/2015 Avvenire - Nazionale Emergenza sangue, il Lazio non è mai autonomo 15 VITA IN FARMACIA 12/07/2015 Corriere della Sera - Milano Scontro sull'ospedale dei bambini L'altolà di Salvini a Forza Italia 17 12/07/2015 La Repubblica - Milano Policlinico, l'appello dei primari 18 12/07/2015 Il Messaggero - Viterbo Medicine senza la ricetta Ordine farmacie a giudizio 20 12/07/2015 Il Giornale - Milano Nuovo Policlinico, pressing dei primari: «Bisogna partire al più presto coi lavori» 21 12/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Macerata Dal Camerun per laurearsi in Farmacia 22 12/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Modena «Esami e visite solo fino al sabato Ma taglieremo le liste d'attesa» 23 12/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Reggio Emilia Elezioni, Gennari ricorre al Tar 25 12/07/2015 Il Secolo XIX - Genova Buona sanità , la ricetta di Viale: «Esporteremo le nostre eccellenze » 26 PROFESSIONI 12/07/2015 Il Giornale d'Italia Ano siciliano 28 PERSONAGGI 12/07/2015 La Repubblica - Bari "Per i fumi di Cerano 44 morti all'anno" 30 12/07/2015 QN - Il Giorno - Brianza Autodromo, ultima spiaggiaper sbloccare i 20 milionie salvare la Formula Uno 31 12/07/2015 Corriere del Mezzogiorno - Bari Fiamme dalla torcia del petrolchimico, nuovo esposto dei Nac 32 12/07/2015 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Bari Centrale Enel di Cerano si mobilitano Cri e Pd 33 11/07/2015 WallStreetItalia 19:14 Intercettazioni: D'Ambrosio Lettieri (Cri), urge regolarne uso 34 SANITÀ NAZIONALE 8 articoli 12/07/2015 Pag. 45.46 diffusione:619980 tiratura:779916 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Le trasformazioni ambientali legate alle variazioni di temperatura rappresentano un pungolo formidabile non solo per politiche più attente all'ecosistema, ma pure per comportamenti individuali che, adottati allo stesso scopo, porteranno giovamenti alla nostra salute Lo stile di vita più sano che serve a noi e al pianeta I maggiori investimenti in fonti di energia poco inquinanti potranno avere ripercussioni positive sulla diffusione di malattie dell'apparato respiratorio e non solo Meno sedentarietà Passare dall'auto alla bicicletta per fare cinque chilometri al giorno fa risparmiare 1.300 euro l'anno a persona per le malattie evitate Margherita Fronte Progressi di mezzo secolo in campo sanitario potrebbero essere resi vani dal cambiamento climatico. Affrontare il problema, però, può anche essere un'opportunità straordinaria per migliorare le condizioni di salute globali. È il messaggio chiave del corposo rapporto pubblicato da The Lancet anche in vista della Conferenza sul clima, di Parigi (dal 30 novembre all'11 dicembre 2015), in cui si dovrebbe finalmente raggiungere un accordo vincolante e accettato da tutte le nazioni su come affrontare il fenomeno. Non è un caso che a occuparsene sia una rivista di medicina: i legami fra global warming e salute sono infatti evidentissimi. «L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha stimato che le ondate di calore, l'aumento di malattie trasmesse da zanzare e altri vettori, come malaria o dengue, e la malnutrizione legata alle mutate condizioni climatiche causavano 150 mila morti all'anno già nel 2000. Nel 2030 potrebbero arrivare a 250 mila» spiega Bettina Menne, capo del programma su cambiamento climatico e sviluppo sostenibile dell'Oms-Europa. «Ed è un calcolo per difetto, perché non comprende le vittime di uragani, inondazioni e altri fenomeni riconducibili al riscaldamento globale». Ma se le previsioni non sono rosee, la commissione che ha redatto il rapporto di Lancet - oltre 40 esperti di discipline diverse - è tutt'altro che pessimista. Infatti i provvedimenti che possono rallentare la corsa verso l'alto della colonnina di mercurio portano anche benefici notevoli sulle principali malattie del mondo moderno e potrebbero garantire risparmi importanti sulla spesa sanitaria in tutti i Paesi. «In quest'ottica, gli investimenti volti a mitigare il cambiamento climatico diventano attraenti» si legge su Lancet . Per esempio, oltre a ridurre l'immissione in atmosfera di gas serra, lo sviluppo di fonti alternative ai combustibili fossili, il risparmio energetico e la promozione di nuove modalità di trasporto incidono sui livelli dei principali inquinanti che minacciano la salute, come le polveri sottili, l'ozono, il black carbon, il metano e altri ancora. «Non è irrilevante, se si considera che solo in Europa l'inquinamento fa 660 mila vittime all'anno soprattutto per malattie cardiovascolari, respiratorie e tumori, per un costo 1300 miliardi di euro» prosegue Menne. Nei mesi scorsi, uno studio Usa pubblicato su Nature Climate Change ha calcolato che i risparmi legati al miglioramento della qualità dell'aria possono superare di 10 volte i costi necessari a implementare le politiche per contenere l'immissione di CO2 in atmosfera, quando queste incidono anche su altri inquinanti. Ma i vantaggi non si fermano qui: lo sviluppo di una mobilità sostenibile, infatti, incoraggia l'uso della bicicletta o di altri modi di spostarsi che usano i muscoli al posto dei motori. E ciò non può che giovare a un Paese come il nostro, in cui il 41% della popolazione non fa attività fisica e in cui il tasso di sovrappeso e obesità, soprattutto fra i bambini, si sta avvicinando a quella degli Stati Uniti. Nel 2012, uno studio dell'Ecole des Mines di Parigi ha valutato che in Europa ogni pendolare che passa dall'auto alla bicicletta, e compie avanti e indietro un tragitto di 5 chilometri al giorno, determina un risparmio di 1.300 euro all'anno solo per le malattie che evita abbandonando lo stile di vita sedentario. Ulteriori vantaggi possono derivare da una modifica delle abitudini alimentari. La questione compare a margine nel rapporto di Lancet , ma è stata affrontata in dettaglio da Jama , altra importante rivista di medicina. «Benefici per la salute e per il clima possono essere ottenuti riducendo i consumi di carne nei Paesi che ne mangiano di più» si legge. Le emissioni di gas serra del settore agricolo e zootecnico costituiscono infatti circa il 24% del totale. Una dieta che preveda non più di 50-80 grammi di carne al giorno (come quella mediterranea) e che limiti anche latticini e uova, sarebbe già accettabile per l'ambiente, e SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 12/07/2015 5 12/07/2015 Pag. 45.46 diffusione:619980 tiratura:779916 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato seguirla limiterebbe l'assunzione di grassi saturi. Nel 2009 uno studio di The Lancet ha valutato che una riduzione del 30% della produzione di carne nel Regno Unito farebbe scendere dal 15% l'incidenza degli infarti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il trend Dal 1880 al 2012 la temperatura media è cresciuta di 0,85 °C. Se l'immissione di gas serra continuerà con il trend attuale, fra 15-30 anni avremo buttato in atmosfera 2.900 miliardi di tonnellate di CO2, oltre le quali l'aumento di temperatura supererà i 2 °C. A fine secolo si potrebbero superare i 4 °C: un enorme surplus di energia, in gran parte assorbita dagli oceani e restituita con l'evaporazione, che altererà le dinamiche dell'atmosfera SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 12/07/2015 6 12/07/2015 Pag. 48 diffusione:619980 tiratura:779916 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Progetto pilota Medici «in rete» offrono migliore assistenza M. G. F. U n progetto pilota, per collegare telematicamente medici di famiglia e della guarda medica, in modo che questi ultimi possano accedere alla scheda clinica del paziente che si rivolge al loro servizio durante la notte o nei giorni festivi. Si chiama "ReteMG24" ed è stato avviato in via sperimentale all'Asl Torino 3. «L'obiettivo è garantire la corretta presa in carico dei pazienti, oltre la continuità dell'assistenza - spiega Alessandro Dabbene, segretario provinciale e referente per la continuità assistenziale di Fimmg Torino, che ha proposto il progetto --. La guardia medica, previo consenso del paziente, può accedere in tempo reale ai dati della sua cartella clinica, sempre aggiornati. Così può avere informazioni su terapie in corso, condizioni di fragilità, allergie, ricoveri. Dopo la visita, scrive in un apposito spazio i motivi e gli esiti, in modo da aggiornare il medico sul suo paziente». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 12/07/2015 7 12/07/2015 Pag. 48 diffusione:619980 tiratura:779916 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Dove trovare aiuti e consigli per difendersi dalle ondate di caldo Al numero 1500 Esperti del Ministero della salute rispondono gratuitamente tutti i giorni, ore 9-18 Maria Giovanna Faiella Temperature roventi per più giorni di seguito, spesso associate ad alti tassi di umidità che, secondo gli esperti, possono mettere a rischio la nostra salute. Come difendersi? Sapere in anticipo che l'ondata di calore sta per arrivare permette, innanzitutto, di attivare interventi di prevenzione. Così, anche quest'anno è operativo il "Sistema nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione", coordinato dal Ministero della Salute e, per gli aspetti tecnici, dal Dipartimento di Epidemiologia del Lazio ( si veda pagina precedente e box in alto ). Dal 6 luglio, poi, il Ministero ha attivato il numero gratuito di pubblica utilità 1500 (tutti i giorni, sabato e domenica compresi, dalle 9 alle 18). «Chiamano soprattutto anziani, persone con malattie croniche, chi assiste persone fragili, ma anche mamme preoccupate per i loro bimbi - dice Francesca Zaffino, dirigente medico e responsabile del Servizio 1500 - . Chiedono informazioni sulle previsioni di ondate di calore o indicazioni sui servizi socio-sanitari ai quali rivolgersi, per esempio guardia medica o farmacie aperte, soprattutto il sabato e la domenica, oppure chiedono come comportarsi dentro e fuori casa, quando possono uscire, che cosa mangiare. Se i consigli generali forniti sono validi per tutti, sono specifici, invece, per le persone a maggior rischio, per esempio se chiama un cardiopatico, un diabetico, un addetto a lavori pesanti. Per ogni domanda c'è sempre un esperto che risponde». Il Servizio, infatti, si avvale di personale qualificato e appositamente formato: dottori, farmacisti, chimici, biologi, psicologi. Un aiuto per proteggersi dalla disidratazione e da colpi di calore ( si veda infografica ) viene anche da una serie di documenti (messi a punto da un gruppo di lavoro nazionale per le emergenze climatiche) che si possono consultare sul sito del Ministero della salute ( www. salute.gov.it): dai "Consigli alla popolazione per affrontare le ondate di calore", alle Raccomandazioni per il personale delle strutture per gli anziani, a quelle per chi assiste gli anziani a casa, sino a quelle rivolte ai medici di medicina generale. I consigli "per tutti" non è detto che siano scontati, per cui gli esperti li ribadiscono una volta di più: evitate di uscire di casa nelle ore più calde, cioè tra le 11 e le 18; consumate pasti leggeri, preferendo frutta e verdura; bevete anche se non avete sete; fate attenzione alla conservare in modo corretto cibi e farmaci; evitate l'attività fisica intensa all'aria aperta durante le ore più calde; per ridurre la temperatura corporea, oltre a docce e bagni (tiepidi), rinfrescate viso e braccia con acqua fresca e mettete un panno bagnato sulla nuca. Ci sono, poi, fasce di popolazione più vulnerabili, perché hanno una limitata capacità di termoregolazione o una ridotta possibilità di mettere in atto comportamenti protettivi. In questi casi, segnala il Ministero, ci sono alcune regole comuni, altre che possono variare da persona a persona. In generale, se soffrite di ipertensione controllate frequentemente la pressione arteriosa, se siete diabetici misurate più spesso la glicemia. Le persone con malattie renali croniche e i dializzati devono tenere sotto controllo il peso corporeo e la pressione arteriosa. E ancora, se siete anziani e vivete da soli, tenete sempre una lista di numeri di telefono di persone da contattare in caso di necessità e i numeri da chiamare per l'emergenza (ambulatorio del dottore, guardia medica, 118). In caso di malore, non esitate a chiedere aiuto a conoscenti e vicini di casa, e consultate sempre il vostro medico curante che conosce meglio di tutti le vostre condizioni di salute. «Del singolo paziente - dice Fiorenzo Corti, della Federazione italiana medici di medicina generale - sappiamo le malattie, i farmaci che assume, se vive da solo. Possiamo dargli consigli "su misura". Per esempio, se assume diuretici è più a rischio di disidratazione, perciò a maggior ragione gli va detto di bere molto». E se il medico curante è in ferie? «C'è il dottore che lo sostituisce: di solito è sempre lo stesso o è un medico che già lavora nell'ambulatorio di medicina di gruppo - dice Corti -. Il sostituto ha accesso alla scheda sanitaria del paziente, quindi sa di quali malattie soffre e la terapia che segue». Durante la notte o nei giorni SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 12/07/2015 8 12/07/2015 Pag. 48 diffusione:619980 tiratura:779916 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato festivi c'è il servizio di guardia medica (proprio per migliorare la continuità assistenziale in diverse località sono state avviate collaborazioni tra medici di famiglia e guardia medica ( si veda box ). © RIPRODUZIONE RISERVATA IL SOCCORSO LA PREVENZIONE Crampi muscolari Temperatura corporea molto alta Assenza di sudorazione Vertigini Confusione Incoscienza Cute calda, arrossata, secca all'inizio, poi con colorito grigiastro Respiro profondo e polso rapido, poi respiro superficiale e polso debole Debolezza Mal di testa Sensazione di vertigine Nausea, a volte vomito Cute pallida e sudaticcia Bocca secca Riduzione della pressione Nei casi estremi perdita di coscienza I SEGNI E I SINTOMI DISTURBI DA CALORE COLPO DI CALORE In caso di colpo di calore chiamare il 118 o portare la persona al Pronto soccorso Bere molta acqua o acqua con sale (mezzo cucchiaino di sale in un litro d'acqua) se la sudorazione è abbondante Chiedere il parere del medico se si assumono diuretici, antipertensivi, psicofarmaci o antispastici; potrebbe servire una riduzione della dosi della terapia Non rimanere a lungo chiusi all'interno di un'autovettura ferma al sole Indossare indumenti di cotone o di lino chiari, leggeri e non aderenti. All'aperto portare un cappello Chiudere le finestre nelle ore più calde, lasciarle aperte durante la notte Usare ventilatori o climatizzatori per far circolare l'aria (non indirizzarli direttamente sul corpo) Ridurre il consumo di bevande alcoliche e di quelle contenenti caffeina Portare la persona in un luogo fresco e ventilato Farla sdraiare con le gambe leggermente sollevate Eseguire spugnature con acqua fresca su polsi, fronte, collo, inguine Consultare il medico Far bere acqua o bevande di gusto leggermente salato Corriere della Sera / Mirco Tangherlini Allerta Per sapere se nella propria città (o nei pressi) sono previste - a 24, 48 e 72 ore - condizioni meteo che possono avere effetti nocivi sulla salute, si può consultare online, sul sito del Ministero della Salute http://www. salute.gov.it il bollettino coi livelli di allerta (dal verde al rosso, a seconda dei rischi) sia per la popolazione sia per i servizi sanitari e sociali che devono attivare interventi di prevenzione Foto: Ass. nazionale invecchiamento attivo www.auser.it Comunità di Sant'Egidio www.sante gidio.org SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 12/07/2015 9 12/07/2015 Pag. 50 diffusione:619980 tiratura:779916 Elena Meli Un'epidemia di morbillo a Disneyland in California, casi di difterite in Spagna, decine di contagi da meningite nell'insospettabile Toscana. Le malattie infettive "esplodono" anche dove non te le aspetti e, soprattutto, non vanno in vacanza, anzi gli spostamenti per le ferie sono fra le occasioni di maggior diffusione. Così la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) ha lanciato la proposta di un "passaporto vaccinale" per i bambini. «L'ipotesi è sfruttare la carta sanitaria europea che, oltre a indicare i dati anagrafici e il codice fiscale come accade ora, in un prossimo futuro dovrà avere anche un chip elettronico - spiega Giorgio Conforti, referente Rete Vaccini Fimp . Nel chip potranno essere caricati dati sanitari essenziali, come la presenza di allergie e i fatti rilevanti della storia clinica, ma anche lo stato delle vaccinazioni più importanti, come poliomielite, morbillo, pertosse, varicella, meningite. È un modo semplice per avere sempre con sé informazioni utili, in caso di necessità». Ad esempio, servirà per sapere se si è protetti da una malattia quando ci si trova in un Paese dove è endemica, o per essere certi di non poter diventare veicolo di contagio. Come osserva il presidente Fimp, Giampietro Chiamenti: «Se viaggiamo con un animale domestico viene richiesto un passaporto vaccinale per la bestiola, per assicurarsi che non possa trasmettere malattie. È paradossale che non esistano regole simili per l'uomo». In attesa che il documento venga condiviso a livello europeo e sia attivato per i bimbi, Conforti consiglia per viaggiare in sicurezza di «verificare prima della partenza che la scheda vaccinale del figlio sia in ordine secondo il "Calendario per la vita", che ha unificato le raccomandazioni sulle patologie infettive principali: solo per il nuovo vaccino contro il meningococco B non ci sono ancora indicazioni uguali in tutte le Regioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA CdS FONTE: Elaborazione su dati «Viaggiare Sicuri», Ministero degli Esteri ; Ospedale Bambino Gesù Roma In caso di vacanza all'estero Verificare che il bambino abbia effettuato tutti i vaccini previsti in Italia dal calendario vaccinale. Portare un promemoria con le date delle vaccinazioni Procedere con la vaccinazione almeno un mese prima della partenza, per tenere sotto controllo gli eventuali effetti collaterali Valutare con il pediatra o con lo specialista in medicina dei viaggi la necessità di somministrare vaccini specifici per l'area di destinazione I VACCINI CONSIGLIATI Cambiano a seconda dell'età del bambino e dei luoghi di destinazione. Ecco i casi più frequenti Al di sotto di 1 anno: in generale meglio evitare i viaggi in zone a rischio (e quindi le vaccinazioni) Bimbi oltre 1 anno di età: epatite A; febbre gialla Bimbi oltre 2 anni di età: febbre tifoide L'esperto risponde Foto: alle domande dei lettori sulle vaccinazioni infantili su http://forum. corriere.it/ malattie-infettivenel-bambino SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 12/07/2015 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I pediatri propongono il passaporto vaccinale per i bimbi viaggiatori 12/07/2015 Pag. 50 diffusione:619980 tiratura:779916 Gastroenteriti Sono un altro pericolo perché i piccoli si disidratano con molta facilità Farmaci in valigia In Italia può bastare un antipiretico, scorta più completa se si va oltreconfine E. M. Le malattie infettive non sono l'unico problema quando si va in vacanza con un bambino. Le "emergenze" estive spesso sono altre, come spiega il presidente Fimp, Giampietro Chiamenti: «Il colpo di calore, ad esempio, è diffuso perché i bimbi soffrono il caldo molto più del freddo. Soprattutto se il clima è afoso e umido, non bisogna sottovalutarne i segnali, come sonnolenza, minor risposta agli stimoli, sudorazione profusa e rossore in viso. In questi casi bisogna portare il piccolo in un ambiente ben aerato, facendolo bere e cercando di raffreddarlo con docce o spugnature fresche». Stando a un documento appena diffuso dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, il colpo di calore è il malore più frequente nei bimbi, per la loro imperfetta capacità di termoregolazione ed è temibile soprattutto in chi soffre di patologie croniche, perché i sintomi possono essere più gravi. Per prevenirlo: non fare esporre il bambino al sole e al caldo nelle ore centrali della giornata, in casa usare un ventilatore (o il condizionatore, ma non sotto i 23-24 gradi e usato come deumidificatore), vestire il bimbo con abiti leggeri, traspiranti e chiari, farlo bere molto per reintegrare i liquidi persi sudando e dargli un'alimentazione leggera, preferendo frutta e verdura. «Soprattutto se si viaggia in Paesi caldi occorre fare attenzione anche alle gastroenteriti: i bambini si disidratano con maggior facilità e rapidità rispetto agli adulti» riprende Chiamenti. La diarrea del viaggiatore, che in alcune aree arriva a colpire fino alla metà dei turisti, è perciò più pericolosa per i bimbi. I pediatri raccomandano: estrema prudenza con i cibi crudi (frutta e verdura, carne, pesce, uova anche in preparazioni come creme e maionese), evitare di far bere acqua del rubinetto o di aggiungere alle bevande ghiaccio non preparato con acqua minerale. Se nonostante le precauzioni il piccolo si ammala, occorre reidratarlo con soluzioni a base sali e glucosio. A seguire nella "classifica" dei disturbi da vacanza, ci sono le punture d'insetto: i pediatri del Bambino Gesù spiegano che non bisogna avere paura del cortisone (utile se il pomfo è grosso e molto fastidioso); si può applicare in crema per qualche giorno, associando un antistaminico per bocca, se le punture sono parecchie. Meglio invece evitare pomate a base di antistaminici, perché sono meno efficaci e possono indurre fotodermatiti se ci si espone al sole. Se le bolle vengono grattate, o sono escoriate, accertarsi che non si siano infettate; in questa evenienza, per trattarle occorre rivolgersi a un medico. Infine, sì alla valigetta dei medicinali, ma senza esagerare: «Se si resta in Italia, basta portare un antipiretico per le emergenze e poco più: ovunque ci sono i servizi di guardia medica, che possono prescrivere il prodotto giusto a seconda dei sintomi o farmacie in cui chiedere consigli» dice Chiamenti. Se si va all'estero, specie in Paesi di cui non si conosce la lingua o con scarse condizioni igieniche, sì a una scorta più completa (essenziale che nella confezione ci sia il foglietto illustrativo, da consultare in caso di dubbi), perché alcuni farmaci potrebbero essere difficili da trovare. © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 12/07/2015 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Climi molto afosi e umidi e punture d'insetti sono emergenze frequenti 12/07/2015 Pag. 8 diffusione:334076 tiratura:405061 Sull'energia apertura graduale Per l'Rc auto sconti più «certi» Pronte modifiche al Ddl concorrenza - Possibile norma per Uber LA LEGGE ALLA CAMERA Record di oltre 50 audizioni in due mesi: lobby scatenate e il provvedimento va a rilento: il via libera in Aula arriverà solo dopo la pausa estiva Carmine Fotina ROMA Energia, Rc auto, professioni, probabilmente noleggio con conducente. Si stanno limando in queste ore gli emendamenti al disegno di legge liberalizzazioni all'esame delle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera. Il termine per la presentazione scade domani alle 18, ma una sessione fiume di audizioni - più di 50 iniziate quasi due mesi fa - ha già fornito elementi a sufficienza per delineare le principali correzioni con probabilità di avere luce verde. Elemento importante, le indicazioni fornite in audizione dal governo tramite il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Su diversi punti del testo infatti, oggetto di critiche fortissime da parte di lobby e categorie a vario titolo interessate,occorrerà un minimo di intesa tra esecutivo e maggioranza per arrivare a una soluzione. Va anche detto che il disegno di legge sta marciando alla Camera a velocità ridottissima, tanto che l'obiettivo di un via libera in Aula entro la pausa estiva è già stato accantonato. Sono in tanti tra i parlamentari a parlare di un testo troppo «sbilanciato» in un senso o nell'altro. «Serviva più tempo, una riflessione più ampia» si è detto nelle due commissioni per spiegare l'allungamento dei tempi. «Si lavora per migliorare ulteriormente il testo, con correttivi in alcuni casi necessari in settori particolarmente delicati» è, in sintesi, il messaggio dei due relatori, entrambi Pd, Andrea Martella (Attività produttive) e Silvia Fregolent (Finanze). Si partirà probabilmente dall'energia. L'abolizione del mercato tutelato nel gase nell'energia elettrica,a partire dal 2018, dovrebbe avvenire con maggiore gradualità, forse anche con step per fasce di consumatori, e comunque accompagnata da misure per garantire tempistiche certe per lo switching (cambio fornitori), per evitare maxiconguagli in bolletta, per tutelare il moroso non colpevole e rivedendo alla luce della deregulation le modalità di attribuzione ed erogazione del bonus sociale. Corposo anche il dossier che riguarda l'Rc auto. Tra maggioranza e governo c'è un certo consenso intorno all'idea di quantificare il concetto di «significatività» dello sconto che le compagnie Rc auto devono garantire agli automobilisti che accettano alcune clausole anti frode, come installazione della scatola nera, rinuncia alla cessione del credito, risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate. Il relatore Fregolent sottolinea anche l'importanza di assicurare che il costo di installazione della scatola nera non sia a carico dell'assicurato e di prevedere che le informazioni che saranno raccolte vengano monitorate da un soggetto indipendente. Nelle commissioni della Camera potrebbe inoltre concretizzarsi a sorpresa una parziale regolarizzazione dei servizi Uber. Da un lato verrebbe abrogato l'obbligo per il Noleggio con conducente di ricevere prenotazioni solo presso l'autorimessa, dall'altro cadrebbe l'obbligo della sede del conducente e della rimessa esclusivamente nel Comune che ha rilasciato l'autorizzazione. Se venissero approvate queste modifiche, si regolarizzerebbe quantomeno il servizio di fascia alta di Uber, "UberBlack", che qualche giorno fa è stato fermato dal Tribunale di Milano su ricorso del Comune. Il più diffuso "UberPop" resterebbe comunque bloccato. Delicatissimo il fronte professioni. Ancora controversa la possibilità che anche gli avvocati autentichino compravendite di immobili per uso non abitativo finoa un valore catastale massimo di 100mila euro. Sarebbero allo studio formule alternative per incrementare la concorrenza nel mercato dei notai, come l'allargamento della platea dei concorrenti al concorso o la gratuità del contratto preliminare per fasce protette di clientela. Su più di una questione, poi, potrebbe esserci battaglia fino alla fine. La possibilità di venderei farmaci di fasciaC con ricetta anche nelle parafarmacie e nei corner Gdo, stralciata in extremis per l'opposizione del ministero della Salute, sarà riproposta? fino all'approdo del testo a Palazzo Chigi? Sull'eliminazione della riserva sull'invio degli atti giudiziari, sostenuta dallo Sviluppo, che dirà il Tesoro azionista di Poste, prossima alla quotazione? Più di un'incertezza anche sulla portabilità piena dei SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 12/07/2015 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Le vie della ripresa MISURE DEL GOVERNO E CONGIUNTURA Domani il termine per gli emendamenti Per elettricità e gas misure anti maxi-conguagli Si cerca il compromesso sul nodo notai I punti controversi Posizioni distanti su farmaci di fascia C, mercato postale e portabilità dei fondi pensione 12/07/2015 Pag. 8 diffusione:334076 tiratura:405061 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 12/07/2015 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato fondi pensione, a rischio stralcio. «Anche il presidente dell'Antitrust - commenta Fregolent - ha evidenziato l'estraneità del tema rispetto alle segnalazioni che hanno ispirato il Ddl». I NODI DEL DDL Energia Il Ddl all'esame delle commissioni di Montecitorio stabilisce lo stop a partire dal 2018 del regime di "maggior tutela" che opera transitoriamente nei settori del gas e dell'energia elettrica. In pratica, viene abrogata la disciplina che prevede la definizione da parte dell'Autorità per l'energia delle tariffe per i consumatori che non abbiano ancora scelto un fornitore sul mercato libero Rc auto Fissate condizioni che, qualora accettate dall'assicurato, danno luogo ad uno sconto significativo del prezzo della polizza: ispezione del veicolo; scatola nera; meccanismo che impedisce l'avvio del motore per elevato tasso alcolemico; rinuncia alla cessione del credito; risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate; risarcimento per equivalente a condizioni predeterminate Professioni La nuova disciplina in tema di compravendite immobiliari di beni destinati ad uso non abitativo (cantine, box, locali commerciali) che riguarda anche gli atti di donazione nonché la costituzione o la modificazione di diritti su tali beni immobili - permette anche agli avvocati di autenticare le sottoscrizioni dei relativi atti di trasferimento nel limite di valore catastale massimo di 100.000 euro I risultati dell'indagine trimestrale Banca d'Italia-Sole 24 Ore 0 -0,6 +0,7 Servizi +0,2 +0,2 +0,3 Per memoria Marzo 2015 Giugno 2014 Dicembre 2014 Settembre 2014 200-999 addetti Settori di attività Industria Oltre 999 addetti Totale industria e servizi Variazione della domanda Variazione dei propri prezzi Andamento del tasso di cambio Andamento del prezzo del petrolio Variazione delle condizioni di credito 6,6 73,4 20,0 13,4 4,9 64,7 30,4 25,5 2,0 66,5 31,4 29,4 4,7 72,0 23,4 18,7 7,9 71,6 20,5 12,6 6,2 71,8 22,0 15,8 7,4 66,6 26,0 18,6 Incertezza imputabile a fattori economici e politici Imprese dell'industria in senso stretto e dei servizi Classe dimensionale 50-199 addetti Peggiore (a) Invariata Migliore (b) Saldo (b - a) 27,8 67,5 4,7 23,1 33,0 62,7 4,3 -28,7 16,3 67,9 15,8 -0,5 I FATTORI IN GIOCO Fattori che influenzeranno le condizioni economiche in cui operano le imprese nei prossimi tre mesi I giudizi delle imprese riguardo alla direzione e all'intensità dell'influenza prevista di ciascun fattore sulle proprie condizioni di attività nei prossimi tre mesi (forte/medio/modesto ribasso o rialzo) sono stati codificati su una scala da -3 a 3. La posizione neutrale è stata codificata con 0 Giudizio delle imprese sulla situazione economica generale rispetto al trimestre precedente . Dati % 12/07/2015 Pag. 10 diffusione:105812 tiratura:151233 Piccoli pazienti, marinai per una settimana Un gruppo di malati del "Bambino Gesù" è salito a bordo di Nave Italia per un progetto di educazione e inclusione sociale PINO CIOCIOLA Felici di riabbracciare i loro genitori, meno di sbarcare. Si sono tuffati nel mare della Sardegna, hanno imparato a fare i nodi marinari e armato le vele tutti insieme, si sono arrampicati in testa d'albero, hanno rifatto i propri letti e pulito i loro bagni e il ponte, hanno ballato, giocato e capito che possono farcela. I pazienti dell'ospedale pediatrico "Bambino Gesù" (quattordici ragazze e ragazzi affetti da epilessia e in trattamento farmacologico) arrivati ieri a Civitavecchia dopo essersi imbarcati a Olbia, una settimana fa, su "Nave Italia", il più grande brigantino a vela del mondo, lungo 61 metri, largo quasi 10 metri, con una velatura di 1.300 mq. e l'albero maestro alto 44,60 metri. Un'iniziativa della Fondazione tender to Nave Italia onlus , nata il 10 gennaio 2007 dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano per «promuovere la cultura del mare e della navigazione come strumenti di educazione, formazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia» e dedicarsi al recupero di chi soffre. Perché la Fondazione stessa «crede che gli esclusi e gli emarginati, i bambini, gli adolescenti e gli adulti resi fragili da disagio o disabilità, non siano solo "oggetti di tutela", ma "soggetti" capaci di risposte attive, espressione di energie inattese e di nuove consapevolezze sul proprio valore di persone». Ecco perché «a me a bordo ha emozionato vedere non pazienti, ma ragazzi protagonisti della loro vita, è stata anzi l'emozione più grande», spiegava ieri mattina Mariella Enoc, presidente del "Bambino Gesù". Perché ieri mattina, dopo aver ormeggiato alla banchina di Civitavecchia, c'è stata la sorpresa, per la cerimonia della consegna dei diplomi ai ragazzi (tradizione di Nave Italia), della presenza del Capo di Stato maggiore della Marina militare, l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, del Nunzio apostolico, l'arcivescovo Francesco Canalini e della presidente Enoc. «Dio, fa che quanti sono a bordo di questa nave godano di una felice navigazione, sostieni nelle difficoltà i membri presenti su Nave Italia», ha pregato insieme ai ragazzi, all'equipaggio e agli ospiti, monsignor Canalini benedicendo la nave. Il progetto Nave Italia «continua con grande impulso - ha ribadito il Capo di Stato maggiore, De Giorgi -, abbiamo scelto con grandissima attenzione i membri dell'equipaggio e, come avete visto, tutti sono persone di grande spessore sia professionale, che umano». Su Nave Italia si sono avvicendati gruppi provenienti da associazioni non profit, Onlus, scuole, ospedali, servizi sociali e aziende pubbliche o private che appunto «promuovono azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie». E dal 2011 salgono a bordo anche molti piccoli pazienti, dai ragazzi guariti dopo un trapianto di midollo osseo, ai piccoli autistici, coinvolgendo in mare le Unità operative di Oncoematologia, Patologia metabolica, Neurologia e Neuropsichiatria infantile del "Bambino Gesù". ( Il videoreportage, da Civitavecchia, su Nave Italia e i pazienti del Bambino Gesù è visibile sul sito www.avvenire.it e sul nostro canale Youtube) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 12/07/2015 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Solidarietà. 12/07/2015 Pag. 17 Roma Sette diffusione:105812 tiratura:151233 Nel 2014 trentamila unità utilizzate in più rispetto a quelle donate, e con l'estate la situazione si aggrava Dal Nord le sacche necessarie L'esperta: manca la consapevolezza PAOLA PROIETTI Centottantaquattromila contro 213mila. Le prime sono le unità di sangue donate nel Lazio nel 2014, la seconda cifra si riferisce invece a quelle utilizzate nello stesso periodo. L'emergenza sangue non va in vacanza e, nel caso della nostra regione, c'è da sempre una carenza di donazioni che non le permette di essere autosufficiente. «Mancano 30mila unità ammette la professoressa Gabriella Girelli, ordinario di immunoematologia alla Sapienza -; insieme alla Sardegna, il Lazio non ha mai raggiunto la totale autonomia». E con l'arrivo dell'estate la situazione si aggrava: «I donatori vanno in ferie, i malati no». Le regioni del Nord sono le più virtuose. Da loro, infatti, arrivano le sacche mancanti: «Ovviamente questo ha alti costi di spedizione, perché c'è una normativa da rispettare quando si trasporta angue». Solitamente, le regioni più fornite sono il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto. Bisogna aggiungere però che Roma ha un flusso di pazienti notevole perché ne arrivano molti dal Sud, per operarsi nei grossi centri come il Gemelli o l'Umberto I. «Quello che manca, a mio avviso - continua Girelli - è la consapevolezza: in teoria, ogni paziente dovrebbe portarsi almeno due donatori, per essere certo che ci sia sangue a sufficienza. La verità è che s'ignora di quanto sangue ci sia bisogno per fare anche un normale trapianto». In teoria, non si potrebbe neanche entrare in sala operatoria senza avere sufficienti sacche di plasma, senza considerare che le operazioni possono complicarsi o non andare bene. «Si possono utilizzare anche 100 sacche dice la professoressa - e il mondo dei trapianti non è l'unico che necessita di sangue. Pensiamo all'anemia mediterranea: ci sono pazienti che vivono grazie alle trasfusioni fatte ogni 15 giorni. Poi ci sono le anemie congenite, che si acquisiscono spesso in età adulta. E poi tutte le terapie per le leucemie, i linfomi, i tumori solidi, perché la chemioterapia non fa distinzione tra cellule sane e malate, distrugge tutto. Quindi, per mantenere in vita il paziente, bisogna fare le trasfusioni». Inoltre, piastrine, plasma e globuli rossi sono utili ai progressi della medicina che altrimenti non potrebbero essere messi in atto. Per rispettare i parametri dettati dall'Unione europea in materia, i centri trasfusionali e le unità di raccolta dovevano accreditarsi presso la Regione di appartenenza entro il 30 giugno scorso. «L'accreditamento è stato un ottimo strumento di crescita per l'intero sistema trasfusionale - dice Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale di Fidas, la Federazione italiana delle associazioni dei donatori di sangue - per cercare di garantire in qualità e sicurezza la disponibilità di terapia trasfusionale. Nel Lazio, la maggior parte delle strutture è accreditata. Solo per poche si sta completando il percorso di valutazione. In ogni caso, tutte continuano la loro attività di raccolta». Donare sangue è un atto d'amore verso gli altri ma anche verso se stessi: «Quando si dona, si entra in un programma di medicina preventiva ammette la Girelli - ossia, una volta l'anno, al donatore sono fatti esami che riguardano, ad esempio, la glicemia. Si controllano le funzioni renali, il colesterolo e i trigliceridi. Ricordo la storia di un donatore con il ferro basso. Era agosto, lo abbiamo sottoposto ad altri esami: è uscito fuori un cancro al colon e nel giro di 15 giorni si è operato. Ora sta benissimo, per legge non può più donare sangue, ma fa il volontario nel nostro centro trasfusionale. Il donatore non è mai lasciato solo, così come lui non abbandona chi ha bisogno di sangue per vivere e sopravvivere». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 12/07/2015 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Emergenza sangue, il Lazio non è mai autonomo VITA IN FARMACIA 8 articoli 12/07/2015 Pag. 1.2 Ed. Milano diffusione:619980 tiratura:779916 «Il Buzzi si accorpi al Sacco e non al Fatebenefratelli». La replica: un grave errore I numeri Unire «Fatebene» e Buzzi darebbe vita a un polo da 6.232 parti all'anno Salvini Se c'è qualcuno che pensa di potere giocare a risiko sulla pelle di bambini e medici, non esiste il voto della Lega Altitonante Siamo a un passo dal dare alla città un ospedale del bambino: senza, la riforma della Sanità non ha più senso Pierpaolo Lio Stop alla fusione tra Fatebenefratelli e Buzzi. Lo dice Matteo Salvini, in relazione al «risiko» degli ospedali milanesi che andrà in discussione martedì al Pirellone insieme con la riforma della Sanità. «Il Buzzi con il Fatebenefratelli - dice il leader della Lega - non c'entra nulla». La sua proposta? Fare un passo indietro e tornare alla penultima versione: il Buzzi a braccetto con il Sacco. a pagina 2 Niente fusione tra Fatebenefratelli e Macedonio Melloni con il Buzzi? Fermi tutti. Si torna indietro. È il «Risiko» degli ospedali. Che a quanto pare, in Regione, a una manciata di giorni dallo sbarco in aula della riforma della Sanità, ancora non è finito. Perché contro la sudata mediazione trovata al Pirellone si scaglia direttamente Matteo Salvini. Sembrava si fosse trovata la quadra in questa complessa partita che vede schierati da una parte la Lega e dall'altra Forza Italia. Invece, a scompaginare i piani e rompere delicati e fragili equilibri, interviene a gamba tesa il numero uno del Carroccio: «Il Buzzi con il Fatebenefratelli - dice - non c'entra nulla. È l'ultima cosa da fare, e se questo è il desiderio di Forza Italia, rimarrà un pio desiderio». La sua proposta? Fare un passo indietro, letteralmente. Tornare alla penultima versione del «Risiko»: il Buzzi a braccetto con il Sacco. Proviamo a spiegare: la riforma disegna un accorpamento di alcune strutture e prova a realizzare l'antico progetto di un «ospedale del bambino». Con il Buzzi tirato un po' di qua o di là, a seconda delle forze politiche, ognuna con i suoi esperti ascoltati. Così se il binomio Fatebene-Buzzi trova l'approvazione di Luca Bernardo, primario di pediatria del Fatebenefratelli sostenuto dagli azzurri (che hanno anche l'assessore alla partita, Mario Mantovani), è invece molto ascoltato dalla Lega Nord Gian Vincenzo Zuccotti, alla guida contemporaneamente della pediatria di Buzzi e Sacco. «Torniamo alla versione precedente - ribadisce Salvini - e il Buzzi va col Sacco, ne ho giù parlato con Maroni, deve viaggiare a braccetto verso il futuro con un istituto universitario». Questa la sua idea. Anzi, di più, «è il mio impegno come segretario federale della Lega Nord e come milanese», tiene a sottolineare «il Capitano» dei lumbard. «Non metto becco su altro, ma se qualcuno pensa di giocare a risiko sulla pelle di bambini e medici... Non esiste il voto della Lega. E se qualcuno si arrabbierà, gli passerà. Ne discuteremo in aula martedì». Lo scontro con Fi si profila inevitabile. «Sarebbe un grave errore», reagisce Fabio Altitonante, convinto di poter «convincere con i numeri» il leader del Carroccio. Perché gli azzurri difendono il loro progetto. «Accorpare Fatebenefratelli e Macedonio Melloni con il Buzzi - spiega - vuol dire creare un polo da 6.232 parti l'anno e 800 ricoveri in terapia intensiva neonatale. Siamo a un passo dal dare alla città un ospedale del bambino e dell'età evolutiva, dai 0 ai 17 anni». E se la Lega si mette, come sembra, di traverso? «Sarebbe accontentata una piccola lobby di primari - taglia corto Altitonante - ma senza questo progetto la riforma non avrebbe più senso mentre era l'occasione per dotare Milano di un vero ospedale del bambino». © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Il dibattito L'intervento ieri di Luca Bernardo, primario al Fatebene VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 12/07/2015 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Scontro sull'ospedale dei bambini L'altolà di Salvini a Forza Italia 12/07/2015 Pag. 1.7 Ed. Milano diffusione:556325 tiratura:710716 Policlinico, l'appello dei primari Presa di posizione alla vigilia del voto in Regione sulla riforma della sanità : "Cominciate presto i lavori" Sul tavolo anche la questione del polo infantile con la Macedonio Melloni e il futuro dell'ortopedico Pini A firmare il documento tutti i direttori dei reparti: "Il nostro ospedale è un patrimonio dei milanesi che il riordino del sistema deve tutelare" ALESSANDRA CORICA I primari del Policlinico scrivono a Maroni per dire la loro sulla riforma della sanità, da martedì in Consiglio regionale. Per i medici, via Sforza dovrebbe essere unita con la Melloni e il Buzzi, per creare un grande polo pediatrico. I primari ipotizzano anche l'unione con il Pini, e sottolineano l'importanza di costruire il nuovo ospedale. Per realizzare il progetto il Policlinico ha già raccolto 105 milioni grazie alla vendita del patrimonio. Un capitolo che per i primari deve essere prioritario. Ma che per ora è in stand by, in attesa dell'ok della Regione: per sollecitarla, il cda di via Sforza ha inviato a Maroni un parere legale. ALESSANDRA CORICA A PAGINA VII È UNA presa di posizione senza precedenti. I primari del Policlinico scrivono alla Regione per dire la loro sulla riforma della sanità, da martedì in Consiglio. Il documento è stato inviato ieri al governatore Maroni e a tutti i gruppi politici. Al centro, due richieste: nell'ambito della riorganizzazione degli ospedali, secondo i camici bianchi il Policlinico dovrebbe essere unito con la clinica pediatrica Macedonio Melloni. Per creare un grande polo materno-infantile, visto che già la Mangiagalli (che il Policlinico comprende) ogni anno conta oltre 6mila parti. Ma non solo: i medici ipotizzano anche l'unione con l'ortopedico Pini, che da via Sforza dista appena 500 metri. Il tutto, nell'ottica della realizzazione del nuovo ospedale. Un capitolo che per i primari deve essere prioritario. Ma che per ora è in stand by, in attesa dell'ok della Regione: per sollecitarla, il cda di via Sforza a giugno ha inviato a Maroni un parere legale. In cui si invita a decidere in fretta, vista la possibilità che scattino delle penali. L'appello parte da un presupposto: a dicembre i vertici dell'ospedale (oggi guidato dal ciellino Giancarlo Cesana) cambieranno. Insieme con quelli di tutte le strutture lombarde: un valzer di poltrone a cui la politica guarda con attenzione. E rispetto al quale i medici sono chiari: via Sforza dovrà avere una guida che punti sulla «continuità rispetto al metodo e al merito sino a ora espressi dall'attuale direzione». Motivo? Cesana ha avviato la valorizzazione del patrimonio, per raccogliere i fondi necessari per il nuovo ospedale. Se adesso via Sforza ha in cassa 105 milioni, e la spianata dove costruire aspetta solo l'avvio dei lavori, manca però ancora la Regione, che dovrebbe mettere 30 milioni. «Per noi l'opera è fondamentale: dovrà essere la priorità per chi guiderà la struttura», dice Erminio Torresani, presidente del Collegio dei primari, da cui ieri è partita la lettera. Che tra i firmatari ha tutti i direttori, molti dei quali sono anche professori della Statale, senza distinzioni di colore politco. Tra i nomi in calce, così, ci sono quelli di Alessandra Kustermann, fondatrice della Svs della Mangiagalli, e di Sergio Barbieri, primario di Neurofisiopatologia e leader del sindacato Cimo. Ma anche di Luciano Riboldi (Medicina del lavoro) e l'epidemiologo Pier Alberto Bertazzi, entrambi vicini a Cl. E poi Susanna Esposito, che guida la società italiana di Infettivologia pediatrica, e Claudio Beretta, che con la sua equipe ha realizzato il primo trapianto di rene da donatore samaritano in Italia. Luciano Gattinoni, primario di rianimazione tra i precursori in Italia nell'uso della circolazione extracorporea, e Flora Peyvandi, a capo del Centro emofilia di via Sforza e vincitrice nel 2014 del premio come ricercatore dell'anno. L'appello dei primari invita poi a considerare l'accorpamento con la Macenonio Melloni, oggi sotto il Fatebenefratelli. E con il Buzzi, in capo agli Icp ma destinato in base all'ipotesi di accorpamenti tra le strutture, a essere unito al Sacco. Obiettivo, creare un grande polo pediatrico. «Il Buzzi e la Mangiagalli fino a nove anni fa erano uniti: è un patrimonio da tutelare - dice il direttore medico di presidio Basilio Tiso, tra i firmatari della lettera - Siamo a un momento di svolta: il Policlinico è il primo ospedale di ricerca pubblico in Italia, nonché un polo didattico dove si formano centinaia di medici. È un patrimonio di tutti i milanesi, da tutelare con la riforma». www.policlinico.mi.it www.nervianoms.com PER SAPERNE DI PIÙ L FONDO Il VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 12/07/2015 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La sanità 12/07/2015 Pag. 1.7 Ed. Milano diffusione:556325 tiratura:710716 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 12/07/2015 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Policlinico ha un patrimonio di oltre un miliardo di euro, tra case e terreni: per costruire il nuovo ospedale, i vertici dell'ospedale hanno avviato le vendite attraverso la creazione di un fondo immobiliare IL PROGETTO Il piano per il nuovo Policlinico risale a un accordo di programma del 2000: l'ospedale ha chiesto alla Regione di aggiornarlo ma la trattative ancora non sono finite. Il Pirellone deve mettere 30 milioni GLI ACCORPAMENTI Sono il nodo più travagliato della riforma Maroni, soprattutto a Milano: i primari del Policlinico vorrebbero l'unione con la clinica Macedonio Melloni e l'ospedale Buzzi I PUNTI Foto: LA TUTELA Basilio Tiso, direttore medico di presidio, difende il Policlinico come un patrimonio della città: «Bisogna tutelarlo» Foto: LA SPIANATA L'area dove dovrebbero sorgere i nuovi reparti. Sotto, l'ingresso del nuovo Pronto soccorso 12/07/2015 Pag. 39 Ed. Viterbo diffusione:210842 tiratura:295190 L'UDIENZA Farmacia a giudizio per aver erogato medicinali a pazienti senza ricetta: l'Ordine dei farmacisti e la Asl sono pronti a costituirsi parte civile. E' emerso ieri l'altro alla prima udienza del processo, subito rinviato dal giudice Silvia Mattei al 4 dicembre per problemi di notifica. Cinque gli imputati assistiti dagli avvocati Giovanni Labate, Giuliano Migliorati e Francesco Massatani: i titolari della farmacia Blasi di Bagnaia, due dipendenti e due medici di base. Anticipando medicinali senza ricetta, per un totale di circa 500 confezioni, avrebbero ottenuto indebiti rimborsi per circa 8mila euro. Devono rispondere, a vario titolo, di truffa al sistema sanitario nazionale, falso ed esercizio abusivo della professione medica. Per legge, infatti, il farmacista non può sostituirsi al medico nella diagnosi e nella prescrizione terapeutica. Il medico, dal canto suo, non può prescrivere un farmaco senza aver prima visitato il paziente, per cui se la ricetta è successiva all'erogazione del medicinale è passibile di falso. Tutto partì da un'ispezione dei carabinieri del Nas che, nel settembre 2012, trovarono nella farmacia delle fustelle sospette. Secondo il pm Stefano D'Arma, erano state appositamente asportate dalle confezioni non contestualmente alla spedizione della ricetta, rendendo irregolare la richiesta di rimborsi. S.Cor. © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 12/07/2015 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Medicine senza la ricetta Ordine farmacie a giudizio 12/07/2015 Pag. 3 Ed. Milano diffusione:192677 tiratura:292798 Nuovo Policlinico, pressing dei primari: «Bisogna partire al più presto coi lavori» LE RICHIESTE I medici ricordano che le bonifiche sono finite da mesi: «Ora si aggreghi al polo anche la Macedonio Melloni» Una lettera firmata dai primari del Policlinico è stata inviata nei giorni scorsi al governatore lombardo Roberto Maroni, ad alcuni assessori e dirigenti e a tutti i gruppi consiliari della Regione. Due le principali richieste del documento: che inizino i lavori per la nuova area dell'ospedale e che nel riordino della sanità lombarda l'Irccs Cà Granda possa avere «un ruolo primario nella specifica collaborazione e nel coordinamento con altre strutture della città». Le demolizioni e le bonifiche, ricordano infatti i primari, sono finite da mesi e quindi «gli operatori si aspettano di vedere il concretizzarsi dei programmi e progetti in corso, primo fra tutti la ripresa dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale». E dato che metà della futura struttura ospedaliera sarebbe destinata ad essere un grande polo materno-infantile, i primari si augurano che nel nuovo riordino della sanità lombarda la clinica Macedonio Melloni venga aggregata al Policlinico. Non finisce qui la lunga lettera dei medici primari alle istituzioni locali. «La complementarietà disciplinare fra Policlinico e l'Azienda ospedaliera Giuseppe Pini - proseguono nel documento - e la concomitante vicinanza, anche con altre strutture, determina il presupposto per un'utile e concreta sinergia operativa». I primari esprimono infine apprezzamento per il lavoro svolto dalla dirigenza ed auspicano che, in concomitanza con la scadenza e il rinnovo delle cariche, «il Policlinico possa contare su una continuità rispetto al metodo e al merito sino ad ora espressi dall'attuale Direzione». Il progetto, illustrato nei dettagli sul sito della Fondazione Policlinico, prevede la realizzazione di una struttura monoblocco, quindi unica e non più suddivisa in Padiglioni. L'edificio sarà diviso in due poli: quello medico, che conterrà le specialità di area medica, dei laboratori centralizzati per l'intero ospedale e l'area ambulatoriale; e quello materno-infantile, che disporrà dell'area pediatrica, di quella ostetricoginecologica, e di un'area ambulatoriale e diagnostica dedicata. Foto: MONOBLOCCO Il Policlinico VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 12/07/2015 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LETTERA AL PIRELLONE 12/07/2015 Pag. 11 Ed. Macerata diffusione:165207 tiratura:206221 Dal Camerun per laurearsi in Farmacia NELLA STORICA sala della Muta nel palazzo ducale di Camerino, è stata conferita la laurea in Farmacia agli studenti del Camerun, che hanno completato gli studi negli ultimi due anni all'ateneo camerte e all'Università di Urbino. Cerimonia improntata alla solennità, con finale gioioso e di colore. Ai neo dottori, che seguiranno ulteriori corsi di specializzazione, saranno affidati alcuni compiti di particolare importanza nel loro Paese, secondo il progetto di cooperazione interuniversitaria (unico a livello nazionale). Daranno inizio alla strutturazione della nuova facoltà di Farmacia a Dschang, con il supporto dei docenti degli due atenei marchigiani. Il progetto oltre l'aspetto prettamente formativo, prevede anche attività di ricerca e di cooperazione a supporto della popolazione locale, soprattutto quella più povera e che ha scarso accesso alle cure sanitarie. In questa direzione si pone l'obiettivo, in collaborazione con associazioni di farmacisti volontari, di aiutare i neolaureati a strutturare piccole aziende di produzione di prodotti cosmetici, integratori alimentari, farmaci naturali, attingendo alla ricchissima tradizione locale di piante. Alla cerimonia erano presenti i tre rettori, Corradini, Stocchi e Fomethe, i direttori dei dipartimenti, Cantoni, Amenta e Mbida, il vicedirettore della Commissione attività accademiche, Etoua Rémy Magioire Dleudonné. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 12/07/2015 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CAMERINO 12/07/2015 Pag. 5 Ed. Modena diffusione:165207 tiratura:206221 Annicchiarico: «Investiamo per migliorare l'accesso alle prestazioni» L'AMMISSIONE DELL'AUSL «Ci sono criticità nel servizio di prenotazione degli esami, ma lavoriamo per migliorare» VALENTINA REGGIANI LE VISITE specialistiche nella nostra provincia «vengono effettuate anche al sabato, ma non la domenica», conferma l'Ausl. L'operazione per abbattere le liste d'attesa, sempre secondo l'Ausl, «è partita da tempo e i numeri sono in aumento», ma il dato di fatto è che la nostra città, rispetto ad altre realtà vicine, come Reggio Emilia, resta indietro. L'Ausl interviene a suon di numeri sul problema dei tempi di attesa per quanto riguarda, appunto, le visite specialistiche, dopo la 'rivoluzione' annunciata dall'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi, che prevede la possibilità di fare visite ed esami anche la domenica, oltre a una stretta sulla libera professione e una più forte sinergia con i privati. Nel corso di un nostro viaggio al Cup e all'interno delle farmacie, però, è emerso come nessuno degli operatori fosse a conoscenza della possibilità di fissare visite e, soprattutto, tac e risonanze nei fine settimana. Questo nonostante già a novembre l'ex direttore generale dell'Ausl Mariella Martini, parlando del piano del contenimento dei tempi, avesse parlato della possibilità di effettuare esami anche la domenica, a partire da dicembre. L'azienda conferma l'esistenza «di varie criticità» sul tema, così come l'impossibilità, ad oggi, di fissare una visita specialistica la domenica. In realtà gli addetti al Cup nulla sapevano neppure degli 'appuntamenti' al sabato, ma la circostanza sarebbe legata al sistema, nel senso che gli stessi «fisserebbero gli appuntamenti non in base al giorno della settimana, non visibile, ma solo alla data». Dettaglio che comunque sottende una mancata comunicazione verso gli operatori. In ogni caso ieri l'Ausl ha precisato come siano numerose le prestazioni di specialistica ambulatoriale che nella nostra provincia sono garantite al sabato già dall'ultimo trimestre del 2014. Negli ultimi mesi sono state erogate nelle giornate di sabato 156 Tac, 104 risonanze magnetiche, 288 prestazioni di cardiologia, 80 visite pneumologiche. «Un impegno, quello delle visite ed esami nel weekend - sottolineano i vertici dell'azienda che rientra nelle misure già presenti nel piano di azioni varato in ottobre e che continuerà anche nel prossimi mesi. Nella nostra provincia molti ambulatori, dislocati all'interno di poliambulatori distrettuali, ospedali e centri privati accreditati sono aperti anche al sabato mattina per l'erogazione di prestazioni di branche specialistiche diverse: visite oculistiche, cardiologiche, otorino e audiometriche, urologiche, odontoiatriche, chirurgiche, pneumologiche; colonscopie e gastroscopie; attività di diagnostica radiologica come Tac e risonanze. Viene inoltre regolarmente erogata al sabato l'attività dei consultori familiari con visite ginecologiche, ostetriche ed ecografie e l'attività di prelievo ematico e di laboratorio analisi. A oggi la percentuale di occupazione delle disponibilità offerte al sabato per qualunque tipo di prestazione è del 18 per cento». A spiegare come la riduzione dei tempi di attesa e più in generale una migliore accessibilità alle prestazioni spcialistiche siano una priorità assoluta è il direttore generale dell'Ausl, Massimo Annicchiarico. «L'azienda sta investendo notevoli risorse per raggiungere questi obiettivi. Siamo consapevoli del sussistere di molteplici criticità, in un sistema caratterizzato da complessità che, come dimostrano le difficoltà incontrate dai cittadini al momento della prenotazione, includono la chiarezza e la tempestività delle informazioni. Non vogliamo sottrarci e non ci sottrarremo a essere misurati dai cittadini nei risultati che riusciremo a ottenere. Un fronte particolarmente importante è quello della disdetta degli appuntamenti prenotati, qualora gli utenti siano impossibilitati ad accedere alle prestazioni. Per evitare lo spreco di opportunità che deriva dalla mancata disdetta, è stato attivato per le prestazioni particolarmente complesse o con lunghi tempi di attesa un servizio che ricorda con una telefonata e con un sms la data dell'appuntamento, richiedendone la conferma o l'eventuale annullamento». Un piano disatteso La Regione ha deciso di aprire visite ed esami anche nel weekend. L'ex direttore generale dell'Ausl Mariella Martini aveva detto che il piano sarebbe entrato in vigore dal dicembre 2014 Disorientati gli operatori Durante il nostro viaggio nei poliambulatori e nelle farmacie, gli addetti ai lavori hanno confermato che non è possibile accedere a prestazioni nei fine settimana: «Finora nessuna VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 12/07/2015 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Esami e visite solo fino al sabato Ma taglieremo le liste d'attesa» La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 24 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 12/07/2015 diffusione:165207 tiratura:206221 12/07/2015 Pag. 5 Ed. Modena indicazione» 12/07/2015 Pag. 17 Ed. Reggio Emilia diffusione:165207 tiratura:206221 Canossa, l'ex sindaco: «Situazioni anomale, voglio il riconteggio» di SETTIMO BAISI CASTELNOVO MONTI HA COMMOSSO la montagna la notizia del salvataggio in extremis del 90enne Pietro Del Rio, residente con fratelli e nipoti a Gatta di Castelnovo Monti, colto da malore con arresto cardiaco. Determinate è stato l'immediato utilizzo del defibrillatore per mano dei farmacisti di Felina. L'anziano è tutt'ora ricoverato nel reparto di cardiologia dell'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio e le sue condizioni, seppur precarie, sono migliorate rispetto. Ieri il cardiologo del reparto, rispondendo ad una nipote che chiedeva notizie dello zio Pietro, ha detto: «Si sta riprendendo. Però se non ci fosse stato subito l'intervento con defibrillatore, oggi parleremo di un'altra storia. Ha agito come salvavita». L'evento, di cui abbiamo dato ampia notizia sul Carlino di ieri, è accaduto venerdì nella piazza centrale di Felina mentre era in corso il mercato settimanale. Il 90enne Pietro Del Rio, che era seduto davanti al bar della piazza, improvvisamente è crollato a terra privo di sensi. L'uomo, in arresto cardiaco, è stato immediatamente soccorso dal direttore della vicina farmacia dottor Giacomo Manfredi che, «strappato» il defibrillatore dalla colonna del progetto Croce Blu di recente installazione, ha iniziato la rianimazione con il supporto della collega Francesca Angelè e della dottoressa Cerri (medico di base di Felina). Sotto gli occhi di numerosi cittadini, preoccupati per quello che stava accadendo, i tre soccorritori, prodigandosi nella rianimazione fino all'estremo delle forze, sono riusciti a far ripartire, dopo lunghi minuti d'ansia, il cuore di Pietro Del Rio. La nipote Donatella Del Rio (insegnante alle scuole di Castelnovo Monti), a nome della famiglia ringrazia tutti quelli che si sono prodigati nell'opera di soccorso dello zio Piero. «Andrò personalmente a ringraziare il farmacista Manfredi e gli altri ha detto perché grazie a loro mio zio è ancora vivo. Appena avvertiti dell'accaduto, abbiamo raggiunto il pronto soccorso del Santa Maria, ma lui non ci ha riconosciuti. Solo alla sera ha capito chi eravamo noi. Ieri mattina c'è stata anche mia figlia, che lavora in ospedale, e l'ha trovato molto meglio. Riconosce tutti e parla normalmente. Lo zio Piero è il più vecchio dei tre fratelli, è sempre stato molto autonomo. Ha rinnovato la patente di guida per due anni. I medici dell'ospedale hanno detto che solo in quel modo poteva essere salvato. Fondamentali i corsi della Croce Verde. Sono percorsi che facciamo anche noi a scuola con gli alunni». VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 12/07/2015 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Elezioni, Gennari ricorre al Tar 12/07/2015 Pag. 15 Ed. Genova diffusione:103223 tiratura:127026 Buona sanità , la ricetta di Viale: «Esporteremo le nostre eccellenze » La vice di Toti: con Lombardia e Veneto patto di collaborazione, non saremo una succursale ALESSANDRA COSTANTE «NON DOBBIAMO diventare la succursale della Lombardia». Sonia Viale, da pochi giorni assessore alla Salute e vice presidente della Regione Liguria, blinda l'indipendenza della sanità ligure rispetto alla potente e ingombrante vicina. E annuncia un protocollo di collaborazione anche con il Veneto. «I due binari - spiega sui quali andrà costruita la riforma della nostra sanità: guardiamo cosa fanno gli altri e prendiamo ciò che ci serve, adattandolo alla nostra». Perché ad una riforma del sistema sanitario ligure, Viale vuole arrivare entro metà legislatura «perché il resto del tempo dovrà servire ad attuarla». A passo di carica, dunque, la prossima settimana Liguria e Lombardia procederanno alla nomina degli 8 tecnici, la commissione paritetica prevista dall'accordo bilaterale. Dall'iniziale priorità di monitorare i costi di una sanità sempre al limite e che quest'anno, come è stato definito nella conferenza Stato-Regioni dovrà quanto meno rinunciare (come tutte le altre) all'incremento del fondo sanitario, la nuova amministrazione della Regione Liguria in pochi giorni si è ritrovata con l'esigenza di ripensare l'intero settore. Cos ì il protocollo d'intesa con la Lombardia si è ampliato, si è esteso dalla due diligence sui conti, più che altro su come vengono spesi i denari per la salute, ad una più ampia collaborazione con i tecnici della Regione Lombardia. «Senza subalternità - giura il neo assessore alla Salute tanto che il protocollo con la Regione di Maroni, necessario come base giuridica per questa collaborazione, è stato scritto a Genova e poi sottoposto a Milano». E senza «diventare la succursale della Lombardia, perché sia nell'alta specialità sia nella cura dei malati cronici e nella riabilitazione questa regione ha molto da dire». Prove tecniche di santa alleanza tra amministrazioni di centrodestra, ma non solo. «In questo momento la Lombardia ha una particolare vivacità: la sua riforma sulla sanità è stata definita e il piano sarà presto discusso. A noi interessano i contenuti, ovviamente, ma anche ripercorrere i passaggi - aggiunge Viale - Quel metodo mi piace molto: non si presentano pacchetti chiusi, ma si va al confronto». Obiettivo di legislatura di Viale è arrivare alla riforma della sanità ligure utilizzando «la prima parte per dar corso alla legge che ridisegna il sistema» e la seconda «per aver tempo di attuarla perché se non ci si danno i tempi giusti, se non si sfrutta un indirizzo politico forte, alla fine anche le riforme migliori restano nel cassetto». Dopo la Lombardia, toccherà al Veneto. Anche qui l'idea di Sonia Viale e del governatore Giovanni Toti è osservare le migliori pratiche, far diventare liguri quelle che servono. E mentre la prossima settimana la commissione paritetica di 8 tecnici comincerà a muovere i primi passi, la sanità ligure deve ancora trovare il proprio vertice. Sembra infatti che Stefano Del Missier, il super consulente lombardo dato in arrivo in piazza De Ferrari, alla fine abbia declinato l'invito della giunta Toti. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA ORGOGLIO LIGURE La Liguria viaggerà sul doppio binario: nell'alta specialità e nella cura dei malati cronici, possiamo dire molto SONIA VIALE assessore regionale alla Sanit à Foto: Una ricercatrice di Ist-San Martino, centro di eccellenza della Liguria VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 12/07/2015 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'IMPEGNO: A METÀ LEGISLATURA LA LEGGE DI RIFORMA IL CASO PROFESSIONI 1 articolo 12/07/2015 Pag. 2 Il Giornale d'Italia Avete capito bene dal titolo, proprio di ano si tratta ma nello specifico di quel nobile deretano del Barone Crocetta di Sicilia, il quale pare si sia sottoposto a sbiancamento anale di recente da amico medico compiacente. Ora francamente dello sbiancamento del lato B del governatore, come dicono a Roma, nun ce po' frega' de meno ma del fatto che questi lo abbia, sembra, effettuato gratuitamente a spese del servizio sanitario nazionale ci indigna alquanto. Ora, Crocetta diventato Croce di Sicilia, è libero di fare come gli pare ma non lo è più nel momento in cui, per mera vanità personale, profitta del suo ruolo a spese dei contribuenti. Tanto più che questi, per problemi di bilancio regionale, sono costretti sotto temperature che nell'isola raggiungono i 40 gradi all'ombra a fare file interminabili per ottenere dalle asl esenzioni dovute a gravi patologie, che si vedono centellinati i farmaci dai loro medici curanti, vessati da continui controlli, sia pur affetti gravemente e come se non bastasse costretti ad assumere farmaci generici, quindi nell'impossibilità di poter scegliere come altrove, perché la Regione, istituzione presieduta dal Crocetta deve risparmiare pure su quello. Non è dato di sapere se il medico per evitare sprechi abbia utilizzato magari sul lato b del Presidente un idrochinone, di per sé ad alta cancerogenicità, di seconda categoria, e neppure possiamo stabilire l'esatta quantità dell' agente chimico impiegato perché non conosciamo l'estensione del melasma anale che tanto affliggeva l'immagine di Don Rosario, cosa che ci prostra alquanto visto che caso mai potevamo ipotizzare un gesto di buona volontà da parte dell'illustre personalità nel rimborsare quanto meno le spese dell'intervento al SSN ma nell'incertezza resta tutto inquantificabile. Del resto possiamo ipotizzare soltanto persino la veridicità dell'accaduto. Certo, se fosse vero, che bel gesto sarebbe un suo rimborso, signor Presidente, di fronte ai suoi cittadini, anche quelli che inconsapevolmente l'hanno votata ed in questi anni si sono sentiti da Ella presi in giro; si sono visti ospedali trasformati in pseudo presidi sanitari di primo soccorso; ed oggi sono costretti a fare chilometri e chilometri per curarsi, mentre il personale infermieristico, per esigenze di gestione, è stato dimezzato a scapito dei suoi malati e costretto a turnazioni massacranti spesso nell'impossibilità di erogare l'assistenza necessaria. Una regione che nelle sue mani è prossima al default. Possiamo quindi solo immaginare e auspicare che la nota autorità, dopo aver affrontato simil calvario, possa almeno aver ritrovato la serenità e la fiducia in sé stesso tanto da risolvere con fermezza i problemi che continuano ad affliggere la nostra amata isola stanca e indignata per l'inerzia della classe dirigente che l'ha malamente governata. Speriamo che l'intervento non sia stato inutile ma in qualche modo la personalità volatile del governatore ne abbia tratto giovamento non tanto per lui ma quanto meno per i suoi sudditi-cittadini che non dovranno più scontrarsi con le sue isterie gestionali. Ad ogni modo lei si goda l'ano nuovo, ove mai fosse vero, noi quest'estate ci godremo le bellezze della sua terra, malgrado lei. Sabbenedica Don Rosario e baciamo le mani. Una buona Domenica dalla Sicilia che è anche mia. Rita di Rosa CONTROCANTO DI SPIDERITA PROFESSIONI - Rassegna Stampa 12/07/2015 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ano siciliano PERSONAGGI 5 articoli 12/07/2015 Pag. 1 Ed. Bari diffusione:556325 tiratura:710716 "Per i fumi di Cerano 44 morti all'anno" Il rapporto shock del Cnr sulle emissioni della centrale a carbone FINO a 44 morti in un anno. È il numero dei decessi che si sarebbero evitati, secondo uno studio del Consiglio nazionale delle Ricerche, se non vi fosse stata esposizione agli inquinanti emessi dalla Centrale termoelettrica a carbone di Cerano in provincia di Brindisi. È quanto stabilito dalle conclusioni della ricerca pubblicata sul 'Journal of Environmental Research and Public Heal' firmata dai ricercatori del Cnr di Lecce Cristina Mangia, Marco Cervino ed Emilio Gianicolo. «Tale numero - si legge nello studio - varia da un minimo di 7 ad un massimo di 44 a seconda dei diversi meccanismi chimici ipotizzati, delle concentrazioni assunte per ozono e ammoniaca, e dell'intervallo di confidenza per il coefficiente di rischio adottato». Secondo la ricerca «emerge in modo inequivocabile come in presenza di emissioni provenienti da installazioni industriali che portano alla formazione di particolato secondario, questo debba essere considerato nelle valutazioni di impatto ambientale e sanitario. L'indagine condotta nel caso di studio specifico della centrale di Brindisi ha evidenziato, infatti, che ignorare il ruolo del particolato secondario conduce a una sottostima notevole dell'impatto che la centrale ha sulla salute delle popolazioni». L'aerea geografica di riferimento è rappresentata da 120 comuni delle province di Brindisi, Lecce e Taranto con una popolazione di circa 1 milione e 200mila residenti. LA DENUNCIA < PAGINA LA sorgente presa in esame dal lavoro è appunto la centrale termoelettrica di Cerano che ha una potenza elettrica di 2.640 mw ed è alimentata annualmente con circa 6 milioni di tonnellate di polvere di carbone. Questa potenza di produzione pone l'impianto in cima alle classifiche dell'Agenzia Europea per l'Ambiente per emissioni di sostanze inquinanti. Come anno di studio è stato considerato il 2006, anno intermedio del periodo totale di funzionamento. Le zone a sud-est della centrale sono, in media in un anno, quelle più esposte alle emissioni della centrale, evidenzia la ricerca. «È stato osservato che il particolato primario ha il suo massimo di concentrazione ad una distanza di circa sei chilometri dalla centrale. Al contrario le diverse stime per il particolato secondario prevedono che il massimo di concentrazione giunga ad una distanza tra i dieci e i trenta chilometri dalla stessa centrale». Dati allarmanti, commenta il senatore pugliese Luigi D'Ambrosio Lettieri. «Porterò la questione in Commissione Igiene proponendo un'indagine conoscitiva». Foto: POLVERI La centrale elettrica di Cerano torna sotto i riflettori perchè uno studio di alcuni ricercatori del Cnr ha scoperto un nesso tra le emissioni dell'impianto che funziona a carbone e alcuni decessi PERSONAGGI - Rassegna Stampa 12/07/2015 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LO STUDIO 12/07/2015 Pag. 2 Ed. Brianza diffusione:69063 tiratura:107480 Due emendamenti al Decreto legge sugli Enti locali di MARCO GALVANI MONZA PER SCRUPOLO e sicurezza ne ha depositati due. Due emendamenti diversi con due differenti coperture finanziarie. Perché il senatore monzese Andrea Mandelli teme che il Decreto legge sugli Enti Locali potrebbe essere l'ultima occasione utile per sbloccare i 20 milioni di euro che il Pirellone ha promesso di investire nell'Autodromo oltre che nel Parco e nella Villa Reale. Anche perché ormai la trattativa con Bernie Ecclestone per il contratto (in scadenza nel 2016) non si può più tirare in lungo. Dopo l'ultimo incontro - a dire il vero il primo dal settembre scorso - a Londra con il boss della Formula Uno, Ivan Capelli (presidente dell'Automobile club di Milano) e Andrea Dell'Orto (numero uno della Sias, la società che gestisce l'Autodromo di Monza) sono stati chiari e hanno lanciato un appello: «Occorre unire le forze con Comune, Regione e Governo e trovare insieme risorse ben superiori a quelle attuali. SERVE UN COINVOLGIMENTO attivo e rapido di tutte le istituzioni per formalizzare al più presto il rinnovo del contratto». Ecco, appunto, servono concretezza e rapidità. Se è vero che «Ecclestone vuole che il Gran premio d'Italia resti a Monza» è altrettanto acclarato da tempo che servono i soldi. Molti di più rispetto a quelli che oggi Monza paga per restare nel calendario della Formula Uno: da circa 11 milioni all'anno si passerebbe a quasi il doppio. Risorse che, almeno per ora, non ci sono. Ma se si sbloccassero i soldi del Pirellone, Sias potrebbe dirottare su Ecclestone le risorse che invece dovrebbe destinare al riammodernamento dell'impianto. A quello ci penserebbe la Regione. E allora ecco che diventano di «fondamentale importanza» i 20 milioni già messi a bilancio ma bloccati in attesa di una decisione del Governo auspicata dal dicembre scorso. DA ALLORA, per quattro volte i parlamentari brianzoli hanno provato (invano) a inserire un emendamento per garantire l'esenzione fiscale sull'ingresso della Regione Lombardia nella proprietà (accanto ai Comuni di Monza e di Milano) dell'area di Parco che ospita il circuito, con un tesoretto pronto da investire. Il governatore Roberto Maroni non è disposto a sottrarre da quel fondo 8 milioni di euro in tasse. Così il senatore Mandelli, capogruppo di Forza Italia in Commissione Bilancio, ha presentato come primo firmatario due emendamenti al Decreto legge sugli Enti Locali che nei prossimi giorni dovrà passare dai due rami del Parlamento per la definitiva conversione in legge. E se nei precedenti tentativi l'emendamento era stato giudicato tecnicamente non ammissibile per incongruenza con l'oggetto del decreto o per mancanza di copertura finanziaria, «adesso la copertura c'è, in due modi differenti, e quindi - avverte Mandelli - la decisione sull'emendamento diventa esclusivamente politica». NEI PROSSIMI GIORNI la decisione che, nel caso fosse positiva, permetterebbe a Monza di avere maggiori chances nella trattativa. Dall'incontro londinese nella settimana del Gran premio di Gran Bretagna non ci sono stati ulteriori contatti. Il patron del circus iridato ha ricevuto una proposta di rinnovo che dovrà valutare e (quasi inevitabilmente) correggere per avvicinarla maggiormente alle sue richieste. A settembre si incontreranno nel paddock del Gran premio d'Italia. Ecclestone punta a mettere in cassaforte i soldi, Monza il contratto almeno fino al 2020. [email protected] PERSONAGGI - Rassegna Stampa 12/07/2015 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Autodromo, ultima spiaggiaper sbloccare i 20 milionie salvare la Formula Uno 12/07/2015 Pag. 2 Ed. Bari diffusione:27910 Ed è polemica tra Enel e Cnr sui dati delle morti per tumore nel Salento. Intervengono Blasi e Lettieri Francesca Mandese BRINDISI Ennesimo esposto in procura presentato dai componenti dell'associazione No al Carbone di Brindisi in seguito a una fiammata della torcia dello stabilimento petrolchimico avvenuta il 2 luglio scorso. «La sfiammata - scrivono gli attivisti in una nota - si è verificata proprio nel giorno in cui, con dichiarazioni pubbliche, i dirigenti Versalis (una delle aziende interne al petrolchimico, ndr) e il primo cittadino Mimmo Consales esprimevano soddisfazione per la conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria del cracking». I No al Carbone segnalano «sfiammate continue» dalle torce negli ultimi due mesi. L'ultima, per altro, «accompagnata da un'alta colonna di fumo nero visibile dalla provincia». Nell'esposto presentato l'8 luglio scorso si chiede che vengano effettuate indagini e di accertare anche se il sindaco di Brindisi «abbia adempiuto al suo dovere inerente alla funzione di responsabile della salute pubblica». È polemica, intanto, tra Enel e Cnr di Lecce e Bologna. Secondo uno studio elaborato dal Centro di ricerche, ben 44 morti all'anno per tumore nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto sarebbero da addebitare alla presenza della megacentrale termoelettrica a carbone «Federico II». L'Enel contesta i dati e ricorda che da un recente studio dell'Arpa Puglia «si evince chiaramente che le emissioni della centrale rispettano le severe norme poste a tutela della salute e dell'ambiente e sono non rilevanti per la salute dei cittadini, e comunque ben inferiori ai limiti di rischio individuati dalla normativa». Per l'azienda, gli autori della ricerca «fanno riferimento a una indagine epidemiologica che devono aver condotto in autonomia, senza tenere conto delle innumerevoli altre fonti emissive della zona». Sulla questione, però, vogliono vederci chiaro il senatore Luigi d'Ambrosio Lettieri (Conservatori e Riformisti italiani)e il consigliere regionale Sergio Blasi (Pd). PERSONAGGI - Rassegna Stampa 12/07/2015 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Fiamme dalla torcia del petrolchimico, nuovo esposto dei Nac 12/07/2015 Pag. 8 Ed. Bari diffusione:48275 tiratura:63756 Centrale Enel di Cerano si mobilitano Cri e Pd D'Ambrosio: il caso in commissione Senato l «I dati emersi dallo studio dei ricercatori del Cnr di Lecce e Bologna sugli effetti inquinanti della centrale termoelettrica di Cerano, a danno della salute dei cittadini, con particolare riferimento al particolato secondario, sono allarmanti e non vanno sottovalutati, tantomeno ignorati o liquidati come fuorvianti». È l'allarme di Luigi d'Am brosio Lettieri , senatori del gruppo Cri, secondo il quale va approfondita la situazione denunciata dai r i c e rc at o r i sulle presunte 44 morti all'anno nella zona di Brindisi, Taranto e Lecce. «A questo scopo porterò la questione in Commissione Igiene e Sanità del Senato, proponendo una indagine conoscitiva - dice - perché si possa procedere con le audizioni degli organismi competenti». «La ricerca effettuata dai ricercatori Mangia, Cervino e Gianicolo per il Cnr - dice il consigliere regionale del Pd Sergio Blasi - è la definitiva CRI Luigi D'Ambrosio Lettieri conferma delle ricadute gravissime della centrale di Cerano sulla salute dei cittadini pugliesi. Una enormità, che si affianca al costo sanitario della Federico II, già certificato dall'Agenzia Europea per l'Ambiente come compreso tra i 500 e i 700 milioni di euro l'anno». Blasi cita l'articolo 41 della Costituzione e sostiene che lo studio del Cnr è «suf ficiente per dire che Enel spa, per ciò che riguarda l'atti vità di Cerano, si pone fuori dalle regole costituzionali». Giunta e consiglio regionale, aggiunge, devono occuparsi del caso : «Ad Enel va chiesto con forza di rispettare gli accordi fatti con le istituzioni locali al momento della sua apertura. E cioè la riconversione della centrale. Ho già detto che abbiamo l'occasione della Tap: portare quel gasdotto a Cerano potrebbe, all'esito di una iniziativa politica forte, fornire una alternativa che consentirebbe di cominciare la r i c o nve r s i o n e » . PERSONAGGI - Rassegna Stampa 12/07/2015 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INQUINAMENTO E BLASI: CONSIGLIO E GIUNTA SE NE OCCUPINO 11/07/2015 19:14 Sito Web WallStreetItalia Roma, 11 lug. (AdnKronos) - "Non abbiamo cambiato idea. Abbiamo combattuto strenuamente in Parlamento e nel Paese per sensibilizzare i cittadini sul pericolo che comporta pubblicare senza giudizio intercettazioni di conversazioni private, a maggior ragione se non rilevanti ai fini di un processo. Una pratica che rischia di diventare un'arma contro avversari politici da massacrare mediaticamente senza possibilità di difesa". Lo dichiara il senatore dei Conservatori Riformisti italiani, Luigi D'Ambrosio Lettieri."Il diritto alla libertà di stampa, sancito dall'art.21 della Carta, non può sconfinare nella sfera del diritto, anch'esso costituzionalmente garantito, alla riservatezza del cittadino. Siamo convinti che questa materia vada regolamentata con urgenza e con fermezza", osserva il senatore di Cri. PERSONAGGI - Rassegna Stampa 12/07/2015 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Intercettazioni: D'Ambrosio Lettieri (Cri), urge regolarne uso