05-2005 Marocco

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05-2005 Marocco
La redazione
Il Sostegno On-Line del Progetto Prevenzione dell’abbandono minorile, sviluppo della salute e
promozione dell’inclusione socio-educativa per bambini disabili a Rabat -Marocco
anno I I I-numero 30-Maggio 2005
Ovvero siate i
benvenuti tra noi
Newsletter di aggiornamento sul progetto di Amici dei Bambini e
OVCI in Marocco…e non solo
Marhaba Bicum ovvero siate i benvenuti tra noi.
Eccovi il un nuovo numero dell’anno 2005, dalla
nostra redazione estera, che entra direttamente
Se l’idea riscontra il Suo interesse e desiderasse
aderire a questa iniziativa è necessario che
comunichi la Sua e-mail all’indirizzo di posta
nelle vostre case per tenervi aggiornati su quanto si elettronica del nostro ufficio: [email protected] affinché
sta facendo in loco anche grazie al vostro aiuto e
possa ricevere i prossimi numeri del notiziario.
sostegno.
La newsletter è comunque disponibile anche sul
Ricordiamo ancora che Marhaba Bicum potrà
arrivarvi comodamente a casa, sul vostro computer,
se semplicemente vorrete segnalarci il vostro
indirizzo e-mail; se invece ricevete il notiziario ma
sito Internet di Amici dei Bambini, all’indirizzo
www.aibi.it nelle pagine dedicate al progetto
“Centro Lalla Meriem”.
non lo desiderate, basta inviarci un messaggio
all’indirizzo sottostante e verrete cancellati dal
nostro indirizzario generale.
Sommario
1. Aggiornamento del progetto UE Amici dei Bambini e OVCI
2. Fatima, piccolo angelo del suo papà
3. Soukeina e la sua borsetta speciale
4. La sedia a rotelle elettrica di Hicham
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1. Aggiornamento del progetto UE Amici dei Bambini e OVCI
Le nostre Newsletter sono sempre dedicate alle attività che svolgiamo per i bambini, ma non
dobbiamo dimenticare che anche i genitori hanno per il progetto un’importanza grandissima,
perché è solo grazie alla loro collaborazione e al loro impegno continuo che possiamo sperare di
avere dei risultati duraturi. E’ in effetti già dal primo incontro svolto dall’assistente sociale che
insistiamo sulla partecipazione che le famiglie ci devono dare, sia per quanto riguarda la
puntualità e la costanza nell’accompagnare i bambini al servizio, sia per quanto riguarda
l’esecuzione delle indicazioni che l’equipe chiede di fare a casa.
Delle volte succede che sono i genitori stessi a sorprenderci e ad essere molto più in gamba e
creativi di quello che avremmo mai potuto immaginare. Vi racconteremo quindi alcuni episodi che
hanno come protagonisti i genitori dei nostri bambini, mamme e papà che ce la mettono
veramente tutta per la felicità dei loro figli….. per noi è veramente una ventata di energia,
ottimismo e speranza per il loro futuro e cercheremo di trasmettere tutto ciò anche a Voi. Buona
lettura
2. Fatima, piccolo angelo del suo papà
Da qualche mese abbiamo accolto nel nostro servizio una bambina di 6 anni molto graziosa e
simpatica, si chiama Fatima e come quasi tutti i nostri beneficiari è affetta da paralisi cerebrale
infantile. Quando arriva al Centro saluta tutti con la sua vocina inconfondibile e si dirige subito
verso il suo gioco preferito: le costruzioni.
Già dalle prime sedute di fisioterapia l’equipe era rimasta colpita dall’ordine e della precisione con
cui il suo papà aveva riunito tutti i documenti relativi alla salute della sua bimba. Si tratta di un
vero e proprio libro, dove ha anche inserito delle foto che ritraggono Fatima alle prese con i primi
passi, il primo bagnetto, i primi giochi…
La sua fisioterapista Mouna ha parlato con il papà a proposito del suo completissimo dossier e ci
ha in seguito raccontato la storia davvero singolare che le ha riferito.
Tre anni fa il papà di Fatima stava conducendo la sua macchina lungo una strada molto trafficata e
aveva la sua piccola sulle gambe. All’improvviso una macchina che veniva dalla direzione opposta
non ha rispettato il semaforo e ha preso in pieno quella dove si trovavano Fatima e il suo papà.
A questo punto il papà ha parlato ad alta voce esprimendo tutta la sua angoscia : «se mi succede
qualcosa chi si prenderà cura della mia bambina ?». Subito dopo essersi ripreso dall’enorme
spavento si è accorto che non si erano fatti assolutamente niente, e che si erano salvati grazie alla
protezione della sua bambina.
3. Soukeina e la sua borsetta speciale
Uno dei momenti più interessanti della presa in carico è il bilancio, il momento in cui l’equipe che
segue il bambino si ritrova con i genitori per fare una valutazione del lavoro svolto fino a quel
momento.
Sono situazioni a volte molto forti e perfino commoventi. Il medico in alcuni casi è davvero
meravigliato dai progressi che siamo riusciti ad ottenere. Dopo quasi un anno e mezzo di lavoro
con lui, capiamo già dai suoi sguardi quando è pienamente soddisfatto. Ma sono soprattutto le
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reazioni delle mamme che ci riempiono di gioia. Sentono che l’equipe crea un legame con i loro
bambini, che li tratta da persone e li rispetta.
Un mamma di una bambina gravissima, che non parla, non cammina e ha gravi deformità a tutti
gli arti, cosa ha comprato alla sua bimba? Una borsettina tutta colorata che le mette al braccio in
cui tiene il carnet dove scriviamo tutte le sedute che fa con il fisioterapista. Gliel'ha presa
esclusivamente per tenere il carnet, e ovviamente lo fa tenere alla bambina. E prima di lasciare la
stanza la mamma le ha raccomandato: “attenzione a non perderla perché è molto importante.”
Ci sono certe mamme qui che potrebbero tenere delle lezioni sulla disabilità ai migliori luminari di
tutto il mondo!
4. La sedia a rotelle elettrica di Hicham
Hicham è un bambino che seguiamo presso il Centro Lalla Meriem. E’ affetto da una malattia
gravissima, la miopatia, non cammina e già da molto mesi il Dottor Benkhlafa aveva chiesto se era
possibile acquistare una sedia elettrica a rotelle.
Era stato lo stesso Hicham che, alla vista di una sedia a rotelle elettrica, aveva detto ai suoi
genitori: “ecco quello che serve a me”. Il suo papà non si è lasciato scoraggiare dalla spesa
importante, circa 4 mila Euro, e ha cercato nei mercatini e nei garage il materiale necessario per
costruirne una artigianalmente.
L’abbiamo visionata al Centro insieme a Dottor Benkhlafa ed eravamo tutti sorpresi di quello che
era riuscito a fare. Inutile dirvi l’orgoglio e la gioia del bimbo mentre ci spiegava come funziona il
suo “motorino” e come si muove in totale indipendenza per il Centro e nel giardino. Dottor
Benkhlafa ci ha chiesto se possiamo fare qualche piccolo ritocco per migliorare l’installazione del
bambino sulla sedia e vedremo quello che possiamo fare.
E’ stata davvero una bella sorpresa, vedere la volontà e la creatività di questo genitore che, pur
non avendo nessuna competenza particolare, ( il papà di Hicham lavora come guardiano in una
scuola ), è diventato “costruttore di motorini”.
Christine, Alessandra
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