A IS K - AKIS il giornale delle ACI
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A IS K - AKIS il giornale delle ACI
183 Anno 5 - n° 12 - € 1,00 Farmacia Cipriani ATTUALITA’ A KI S K ULTURA INFORMAZIONE 13 giugno 2009 SPORT & TURISMO Marino Giuseppe C.so Italia, 96 - ACIREALE IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI ph Fabio Consoli BENTORNATO, SINDACO!!! Un commento alle elezioni? Tanti, e più qualificati di noi, lo hanno fatto e scritto anche se poi, alla fine, quasi tutti riescono a vedere ed a scrivere soltanto “positivo” alla sconfitta La debacle del Governatore Lombardo, prevista ed auspicata su molti fronti, ha trascinato l’incolpevole Nello Musumeci che ha perso tanto, tanto sostegno solo per l’errato apparentamento. Nel campo locale, invece, si parla delle comunali di Acireale, è andata come è andata, secondo le previsioni. Una vittoria del sindaco Garozzo che dalla sua portava cinque anni di attività che non si poteva e non si doveva assolutamente disconoscere. Decine e decine di opere (soprattutto incompiute) sono state inaugurate, anche se con qualche contestazione poco seria, per la verità, dovuta al periodo immediatamente preelezioni, moltissime altre “cose” in itinere che dovranno essere completate in brevissimo tempo. Star qui ad elencare tutto ed il tutto è inutile…la Città si accorge di quanto fatto e realizzato da “Garozzo and boys”, premiandolo con una messe di voti. Alcune volte sono arrivati anche i lucciconi (Piazza Duomo, Teatro Maugeri…), lucciconi che torneranno, certamente tramutandosi in pianto di gioia, non appena al Teatro Bellini risuoneranno le note della Casta Diva…Noi speriamo di esserci. Amarezza per come sono andate le cose e per come potevano andare, considerata l’analisi che a caldo e, poi, anche a freddo ha fatto l’altro candidato a sindaco, l’on.le Nicola D’Agostino. Accetta sportivamente (ma non tanto!) la sconfitta neppure paventando il ricorso a qualche “ricorso” che gli darebbe la possibilità, lo dice sempre lui, di ribaltare, forse, la differenza…Silenzio, solo silenzio, invece da Cundari che finito di riporre gli strumenti degli orchestrali se ne ritorna cheto cheto al bar con la compagnia degli amici che lo hanno sorretto (poco, per la verità). Mario D’Anna è, invece, contento della sua “esibizione elettorale”, ma come al suo solito, se la prende sempre con l’alternanza e la democrazia. Così è la vita. Due acesi nel “gotha” nazionale: Adolfo Urso e Miriam Leone. Il vice Ministro, reduce dalla Cina dove ha instaurato importanti accordi con i “gialli” governanti (non ultimo l’arrivo a Catania di voli da diretti da Pechino e Shangai entro l’imminente estate) e la conferma dell’interesse del gruppo Hna verso la Sicilia e Miriam Leone della quale c’è un “pezzo”, e che “pezzo” !, di Acireale nel palinsesto quotidiano di RAI 1. La bella, bellissima Miriam Leone, ancora per qualche mese con lo scettro di Miss Italia, conduce brillantemente UNO MATTINA. Dire che è piacevole vederla ed ascoltarla è veramente riduttivo… Qualcuno dice che è brava, qualcuno “mi sembra un pochino impacciata…”, qualcuno se la guarda beatamente (io, ad esempio) soprassedendo ad eventuali ed improbabili scivoloni sulla scena…In ogni caso, Miriam c’è…e tutti ne siamo felici anche se qualche volta (abbiamo sentito delle lamentele!) lei dice di essere di Catania::::. Meglio “siciliana, no? T.C. Premio “Aci e Galatea 2009” - 10 Agosto - Piazza Duomo - Acireale Pag. 8 “Un grazie agli acesi, a questa città che tutti amiamo – ha detto tra l’altro Garozzo -. Adesso, finita la campagna elettorale, c’è l’obbligo di lavorare per la città ed un sindaco di tutti non può dimenticarlo. Sindaco di tutti come ho fatto in questi cinque anni e come spero di poter fare, con autorevolezza ma anche con la generosità e la disponibilità che nessuno può negare. Si è voluto un referendum sul candidato sindaco e la città ha risposto perchè Garozzo fosse il sindaco anche in questi prossimi anni”. Nino Garozzo ha tra l’altro detto: “So quali sono i problemi di una amministrazione e con questa consapevolezza auguro a tutti di amare la città come Acireale merita e a me di essere all’altezza del compito. Chiedo quindi alla città di sostenermi, anche quella parte che non mi ha votato, affinchè Acireale cresca nell’interesse della nostra comunità. Tra il fare e il non fare gli acesi hanno scelto il fare” . “La vittoria di Garozzo, ha invece sostenuto l’on.le Nicola D’Agostino, è solamente tecnica, forte delle otto liste che lo sostenevano. La disamina politica è ben diversa da quella venuta fuori dalle urne. I cittadini ci hanno premiato fortemente con il voto disgiunto, quantificato in circa 5.000 preferenze, e di questo li ringraziamo, e se a ciò aggiungiamo le duemila schede contestate, si può vedere come la vittoria di Garozzo venga ad essere assolutamente striminzita, per qualche centinaio di voti”. AKIS nel ringraziare il sindaco, tutti i componenti della Giunta e del Consiglio che si sono prestati al servizio della Città nell’ultimo quinquennio si congratula con l’avv.to Nino Garozzo per la Sua rielezione a Sindaco di Acireale e formula ai nuovi eletti gli auguri di buon lavoro. 2 AKIS Sabato 13 giugno 2009 I NUMERI E I VOLTI DELLE ELEZIONI AD ACIREALE E alla fine fu il Garozzo-bis! Al termine di una conta estenuante, protrattasi fino a tarda notte, sul filo di lana è arrivato il responso: con il 51% dei voti validamente espressi dai cittadini che si sono recati alle urne è risultato ri-eletto al 1° turno il sindaco uscente. E ciò nonostante l’incredibile cifra di oltre 4.000 voti dispersi con il c.d. “voto disgiunto”. Uno smacco, questo, che rovina e getta un’ombra sull’affermazione elettorale di Garozzo, il quale – al pari del suo “mentore” a livello nazionale – si aspettava che il voto si convertisse in un plebiscito sulla sua persona. Un plebiscito mancato, dunque, nonostante l’impressionante numero di candidati a sostegno, l’imponente macchina propagandistica messa in moto dal suo schieramento e la sapiente scelta delle inaugurazioni di opere pubbliche “ad orologeria”, ben messe in evidenza dai mezzi di informazione locale. Forte di una schiacciante maggioranza consiliare (20 consiglieri su un totale di 30), Garozzo insieme alla sua amministrazione potrà così portare avanti il suo programma di rilancio per la città. E diciamo rilancio perché, se così non fosse, quello che ci aspetta è un declino senza fine verso il baratro. Da oggi in avanti non ci sarà più alcun alibi. La strada appare spianata, anche se i personalismi emergenti nella coalizione di governo potrebbero creare qualche grattacapo. Quanto ai consiglieri eletti, da notare come il civico consesso risulti rinnovato per la metà dei suoi componenti. Affermazioni per le liste del PDL, delle frange ex-autonomiste-proGarozzo e dell’MPA, delusione per il PD, nessuna rappresentanza in consiglio per l’UDC ed le altre liste minori. Numerosi risultano i “trombati eccellenti”, soprattutto in quelle liste che schieravano nelle proprie fila una pletora di ex consiglieri ed assessori, sia comunali che provinciali. Era inevitabile. Lo “scontro” è stato senza esclusione di colpi. Poco male. Molti verranno di sicuro ripescati, data la loro indiscussa competenza come amministratori pubblici (!?), anche se gli sconfitti sono parecchi (e qualcuno ne esce con le ossa rotte). Si rinnova, quindi, la classe polita acese, si direbbe. La speranza è che gli eletti si spendano per il bene della città, anche se – in verità – il sospetto (più che fondato) è che la stragrande maggioranza di essi, come successo quasi sempre in passato, hanno a cuore esclusivamente il loro tornaconto. Cervantes Con 17913 preferenze, pari al 51,50 per cento dei voti validi, il primo cittadino uscente avv. Nino Garozzo è stato rieletto sindaco di Acireale al primo turno elettorale. Garozzo, supportato dalle liste Pdl, Garozzo Sindaco, Insieme per la Città, Acireale Domani, Forza Acireale, Liste Nello Musumeci per Acireale, Udc, Dc ha superato l’on. Nicola D’Agostino (Mpa, D’Agostino Sindaco, Uniti per Acireale Democratica) che ha ottenuto 12052 preferenze, pari al 34,65 per cento. L’avv. Gaetano Cundari (Pd, Idv-Sinistra e Libertà, Movimento Civico Acireale) ha conquistato 4071 preferenze pari al 11,71 per cento. Il prof. Mario D’Anna sostenuto dalla Lista comunista e anticapitalista ha ottenuto 744 voti pari al 2,14 per cento. Per quanto riguarda il Consiglio comunale, l’attribuzione provvisoria dei seggi prevede la seguente ripartizione: Pdl 11 seggi: Licciardello Salvatore, Scalia Rosario, Sorace Antonino, Arcidiacono Santo, Ferlito Gioacchino, Torrisi Giuseppe, Pietro Paolo Rosario, Monaco Marcello, Filetti Pietro, Castro Antonio, Finocchiaro Mario. Garozzo Sindaco 4 seggi: Baldi Camillo, D’Ambra Francesco, Leonardi Nives, Riolo Antonio. Insieme per la Città 3 seggi: Calì Angelo, Maccarrone Salvatore, Primavera Giuseppe. Acireale Domani 2 seggi: Greco Rito, Pavone Mario. Mpa 4 seggi: Barbagallo Roberto, Raneri Rosario, Cascio Antonino, Di Mauro Vincenzo. D’Agostino Sindaco 3 seggi: Oliva Alessandro, Scalia Luciano, Seminara Salvatore. Pd 3 seggi: Cicala Giuseppe, Ardita Venerando, Bonaventura Ambrogio. Voti di Lista: Pd: 2701 -7,97% Idv-Sinistra e Libertà: 302 - 0,89% Acireale Gaetano Cundari Sindaco: 888 2,62% Acireale Domani: 2408 - 7,11% Forza Acireale 1542 - 4,55% Garozzo Sindaco 3820 - 11,28% Udc-Casini: 1677 - 4,95% Nello Musumeci per Acireale 422 - 1,25% Democrazia Cristiana 105 - 0,31% Insieme Per la Città: 3058 - 9,03% Pdl-Popolo della Libertà: 8910 - 26,30% Uniti per Acireale Democratica: 845 - 2,49% Mpa: 4240 - 12,52% D’Agostino Sindaco: 2603- 7,68% Lista Comunista Anticapitalista: 354- 1,05% TA N TO P E R G R A D I R E . . . Europee: Gli elettori premiano linea politica del Pdl Sicilia “La tornata elettorale per le europee 2009 conferma il Pdl come primo partito in Sicilia – afferma il senatore Pino Firrarello . Il Popolo della Libertà registra una crescita rispetto alle Europee del 2004, tenendo conto che la somma di Forza Italia e Alleanza Nazionale è stata allora più bassa. Un’ottima affermazione del Pdl in Sicilia – aggiunge – anche in confronto alle regionali del 2008, se si considera che il risultato è migliorato del 3%. E’ da sottolineare inoltre come nei Comuni in cui si sono svolte anche le elezioni amministrative, e che quindi hanno avuto una maggiore affluenza di elettori, il Pdl ha superato sempre il 40% dei voti, con punte del 48%. La linea d’azione del coordinamento del Pdl in Sicilia, sempre improntata alla chiarezza e alla risoluzione dei problemi della nostra Terra, è stata dunque premiata, a discapito della politica adottata dall’ “Innominato” che ha moltiplicato i suoi fondoschiena per occupare tutte le poltrone, le poltroncine e gli strapuntini di potere della nostra Regione”. Waterloo di Lombardo, vittoria di Castiglione Nell’esprimere la mia profonda costernazione e vicinanza al dolore che ha colpito il Re del regno delle due Sicilie in preda ormai ad una disperazione devastante e irreversibile, un grazie immenso al popolo siciliano che ha apprezzato la linea politica portata avanti con serietà ed equilibrio dall’On. Giuseppe Castiglione, vincitore vero dell’attuale competizione elettorale insieme al Ministro Angelino Alfano e al Presidente Renato Schifani. Il popolo siciliano dal profondo del cuore consiglia a Sua Maestà il Re di giocarsi il numero 4 in tutte le ruote del lotto nazionale. Forse ce la potrebbe fare! Tutti quelli che, in crisi di astinenza di potere, parlavano di “acari ed ascari”, sono invitati a venire in provincia di Catania per farsi una scorpacciata di pistacchi e carciofi che fanno bene alla pressione sanguigna e al cervello. On. Pippo Limoli ph Fabio Consoli La rubrica del micio Cari a…mici, ben ritrovati. Manco da un po’ di tempo dalle pagine di Akis causa l’allergia alla carta stampata che mi ha colpito recentemente. Ora sto meglio, ricomincio a frequentare luoghi più salubri e il fastidio che si è attenuato non dovrebbe più complicarmi la vita. Ho seguito, tramite il televisore acceso dal mio padroncino, i risultati della campagna elettorale per le europee e le comunali di Acireale. Da quello che ho potuto sapere e capire la “scheggia impazzita” così la identifIca il mio direttore, salvo fatti ed eventi oggi imprevedibili, ha pagato lo scotto della sua imprevedibilità (imprevedibilità?) non riuscendo, neppure lontanamente, ad avvicinarsi al fatidico 4%, mentre l’abbinata soluzione “Nicola D’Agostino” ha riportato lo scontato e personale successo del giovane e preparato deputato regionale acese non trovando, però, spazio, questi, per entrare con squilli di tromba e colpi di grancassa a Palazzo di Città e sedersi sullo scranno più alto. Scranno sul quale, invece, si va nuovamente a sedere, Nino Garozzo che, probabilmente, ha vissuto le ultime 72 ore della campagna elettorale sotto fibrillazione ad onta della ostentata serenità e certezza di vittoria finale. Degli altri due “candidati a sindaco” c’è ben poco da dire: Gaetano Cundari ha “azzeccato”, bisogna ammetterlo, solo lo slogan e lo spot che è passato nelle televisioni private, mentre il risultato è sotto gli occhi di tutti…negativo, mentre per Mario D’Anna, al quale ho condannato, sempre, il suo eccessivo “furore” politico, ma che rispetto sempre per la coerenza delle Sue idee, rilevo dati positivi sulle tematiche che ha portato avanti e dati negativi su come si sono proposte alcune “osservazioni”: le bandiere all’inaugurazione della nuova Piazza Duomo, le bandiere , ancora una volta, ed i cani all’apertura al pubblico per visitare il Teatro Maugeri. Tutto ciò, da quello che ho sentito, è stato certamente negativo per la sua immagine. Ma, come suol dirsi, ognuno usa il tono e la voce che crede opportuno utilizzare. Ora la Città si aspetta che, passata la festa, “lo santo” si metta di buzzo buono a risolvere i tanti, ancora tanti, problemi di “Aci e Galatea”. I cittadini lo hanno votato, Nino Garozzo, e rinnovato la fiducia (per la verità, ha lavorato abbastanza bene per la Città… ) e sono certi che questa fiducia sarà ripagata con il solito impegno che lo stesso ha dimostrato di avere verso Acireale Io, da parte mia, mi ritroverò come al solito, a gironzolare per le scale ed i corridoi del Palazzo di Città…vigilerò, scruterò… poi, se il caso, denuncerò le cose che non vanno bene. Anch’io, del resto, amo Acireale. Miao. UN INCUBO Ho sognato di fare il Sindaco. Ho sognato che, durante un’udienza, un collega mi diceva, con la massima serietà: “L’altra sera, con Gaetano, Lucia, Mariella ed altri amici, abbiamo pensato che tu sei la persona più adatta per candidarsi”. Ho sorriso. Ma, sempre nel sogno, il collega insisteva: “Che ne dici? Spero che tu non voglia tirarti indietro!”. Ho continuato a sorridere ma ero terrorizzata. A quanti pericoli va incontro un Sindaco? Quante volte è lieto e quante volte è avvilito? E poi, chi me lo ha mai insegnato il mestiere di Sindaco? Quanto tempo sarebbe necessario per impararlo? Con quali insegnanti? Con quelli che non sai se ti metteranno nel sacco? A quanti, anche con idee politiche apparentemente simili alle mie, porterò ombra? A chi dovrò obbedire? Per fortuna era un incubo. Mi sono svegliata appena in tempo per non cadere dal letto. Anna Ruggieri AKIS Sabato 13 giugno 2009 La letteratura odeporica Da qualche anno a questa parte si sta facendo strada un nuovo filone letterario: la letteratura odeporica. Il termine proviene dal greco hodoiporikós, camminare, viaggiare, donde nasce appunto il termine che designa la letteratura di viaggio. In effetti, i libri di viaggiatori stranieri sono stati pubblicati ovunque e da secoli, ma ultimamente c’è stata una riscoperta di questi testi che, per molto tempo sottovalutati e relegati in scaffali polverosi di biblioteche e librerie, hanno invece mostrato di essere al tempo stesso interessanti e di piacevole lettura. Molti di questi resoconti sono stati tradotti in vari idiomi ma molti altri restano in lingua originale e quindi non accessibili ad una buona percentuale di lettori. Questo tipo di letteratura è sorta grazie alla passione di alcuni studiosi che hanno voluto riportare alla luce testimonianze di visitatori sconosciuti i quali, viaggiando, hanno redatto diari delle loro avventure o hanno scritto lettere ad amici e parenti descrivendo ciò che avevano visto e i personaggi, più o meno noti, che avevano incontrato. L’esercito dei viaggiatori è molto nutrito ed è per questo motivo che, pur non tralasciando del tutto i viaggiatori di altre nazioni, tratteremo principalmente i viaggiatori inglesi e americani in Sicilia ed in particolare coloro che hanno visitato la provincia di Catania, numerosissimi soprattutto negli anni ’20 del XIX secolo, decennio in cui appaiono numerosi diari di viaggio. Soltanto nel 1824 giunsero William Henry Smyth, uomo di mare e astronomo, Edward Boid, Rae e molti altri. Ciò che si rivela importante non sono tanto le biografie di questi viaggiatori, poiché molti di loro non sono persone particolarmente famose in patria o all’estero, ma l’attenzione si posa sui luoghi da essi visitati e sulle persone che incontrano. Le righe che essi ci lasciano mostrano una Sicilia lontana da noi temporalmente e quindi totalmente diversa da quella odierna. Vi sono località con denominazione differente, contrade non più esistenti, paesaggi bucolici che oggi hanno ceduto il passo a zone industriali, boschi estinti dalle colate laviche dell’Etna, strade di campagna e sciare laviche oggi divenute tangenziali e arterie principali del traffico cittadino. Chi si accosta per la prima volta a questo tipo di studio si pone due domande fondamentali: come nasce la letteratura di viaggio? Chi sono questi viaggiatori? Alla prima domanda è difficile rispondere poiché da sempre l’uomo ha cercato l’altro da sé, l’incognito, il nuovo. E’ connaturato all’essere umano il bisogno di varcare i propri confini, esplorare quello che altri non hanno ancora conosciuto e dunque è chiaro che tutto ciò che è stato scritto da esploratori, scienziati, ricercatori, pellegrini e da chiunque abbia intrapreso un cammino. fa parte della folta schiera degli autori odeporici. Esempi celeberrimi di tale letteratura sono Il Milione di Marco Polo e il Liber Sancti Jacobi più conosciuto come Codex calixtinus di Santiago di Compostella. Il primo è soprattutto una narrazione del viaggio avventuroso del Veneziano, il secondo, concepito come un libro in onore di San Giacomo, è diviso in cinque libri di cui il quinto, intitolato Iter pro peregrinis ad Compostellam, Aimery Picaud scriptum, è una vera e propria guida per tutti quei pellegrini che si accingevano a compiere il cammino verso il luogo di sepoltura del santo. La seconda questione ha una sola risposta: il viaggiatore può essere chiunque ed è per tale motivo che la mole di letteratura di viaggio è immensa. Ma cosa cercano in Sicilia questi visitatori? Chi sono e cosa scrivono? Ci troviamo di fronte ad un nuovo fenomeno: il turismo culturale moderno le cui radici si collegano al fenomeno del "Grand Tour", con il quale si sviluppa in Europa un modo completamente nuovo di intendere il viaggio. Fino ad allora, i viaggi erano essenzialmente legati a motivi commerciali, diplomatici, religiosi, o alle guerre. C'erano anche studenti inglesi, francesi, tedeschi, che già nel XV e XVI secolo si iscrivevano alle Università italiane per attingere alle grandi istituzioni culturali di Bologna, Siena, Padova, ma si trattava ancora di lunghi soggiorni di studio, e non di viaggi in senso moderno. A partire dalla fine del Seicento e poi per tutto il XVIII secolo, epoca in cui il fenomeno raggiunge il suo culmine, il Grand Tour si concretizza invece come una peregrinazione di città in città, alla ricerca delle testimonianze dell'antichità e della classicità greca e romana. Per definire questo modo di viaggiare viene coniato un termine specifico, "tour", che identifica appunto "giro" di paesi con partenza ed arrivo nello stesso punto. L'Italia è, assieme alla Francia, la meta prediletta del Grand Tour. Il nostro Paese viene percorso interamente, da nord a sud, attraverso le maggiori città d'arte che rappresentano spesso l'obiettivo culminante del viaggio. Ma quali sono le motivazioni di questo che costituisce uno dei fenomeni più interessanti della moderna cultura europea? Nel XVII e XVIII secolo i giovani aristocratici europei (soprattutto inglesi), gli intellettuali, i diplomatici e i rampolli della emergente e ricca borghesia completavano la loro formazione intraprendendo un lungo viaggio in Europa che durava dai sei mesi agli otto anni come coronamento di una buona educazione. La mentalità di questo Grand Tour si riallaccia alla cultura baconiana e alla filosofia sperimentale, dunque all'idea del viaggio come esplorazione e ricerca. La sua valenza, tuttavia, non si esaurisce nella funzione didattica. Per i figli degli aristocratici e delle nuove classi - i mercanti, i professionisti - il viaggio segna soprattutto il confine e il passaggio dall'età adolescenziale a quella adulta, la trasformazione da ragazzi ad autentici gentiluomini (l'età in cui viene solitamente intrapreso oscilla tra i sedici e i ventidue anni). Il giovane faceva delle nuove esperienze, affrontava pericoli, disagi, doveva adattarsi a nuove situazioni, climi e usanze e metteva alla prova le conoscenze acquisite durante il periodo degli studi. In altri termini ed in modo decisamente meno rischioso, compiva una sorta di agogè che lo avrebbe traghettato nel mondo degli adulti. In questa avventura era guidato da un precettore che lo consigliava e lo accompagnava. L'esperienza del "grande viaggio", infatti, serve ad acquisire intraprendenza, coraggio, attitudine al comando, capacità decisionale, ed anche conoscenza di costumi, maniere, galatei e lingue straniere. Nel sermone The Prodigal Son, Laurence Sterne indica tra i principali vantaggi del viaggio «apprendere le lingue, conoscere le leggi e i costumi, gli interessi e le forme di governo delle altre nazioni; acquisire urbanità di modi e sicurezza di comportamento, educare lo spirito alla conversazione e ai rapporti umani» e allo stesso tempo «svezzarci dalla compagnia di zie e nonne, facendoci uscire dall'angusta stanza dei bambini». Al Grand Tour si riconosceva dunque una funzione iniziatica che, benché sottaciuta, ne costituiva spesso la motivazione primaria. I giovani inglesi che partivano per il Grand Tour compivano un giro che dall’Inghilterra, scendeva lungo Francia e Spagna e da qui, entrando nel Mediterraneo da Gibilterra, giungeva in Italia. Le città italiane da visitare erano soprattutto Roma, Napoli, Firenze e Venezia, le capitali dell’arte, della cultura e del bel mondo. Verso la fine del Settecento, però, il Grand Tour si allungò perché molti viaggiatori decisero di includere nell’itinerario anche la Sicilia. Non che l’isola fosse stata trascurata da tutti, ma è pur vero che molti, intimoriti dall’ombra minacciosa dei banditi e dalle condizioni delle strade, preferivano, sebbene a malincuore, rinunciare a proseguire oltre Napoli. L’isola, però, attraeva come un magnete i viaggiatori i quali sapevano bene quali tesori artistici e naturali la Trinacria custodisse. Le rovine greche e romane, insieme all’Etna, costituivano un richiamo irresistibile per i giovani nordici. Alla fine del XVIII secolo il numero dei viaggiatori stranieri in Sicilia crebbe in modo esponenziale. Un viaggiatore, Julvin, scrisse che visitare l’Italia escludendo la Sicilia era come fermarsi davanti ad un palazzo con una porta splendida. Julvin faceva eco a Goethe il quale nel suo Viaggio in Italia aveva scritto “La Sicilia è la chiave di tutto”. I viaggiatori, però, non erano soltanto giovani nobili colti; vi è una varietà di personaggi come geologi, storici, botanici, scienziati, pittori, incisori, naturalisti…un vero e proprio popolo. La maggior parte di questi visitatori teneva un diario di viaggio o scriveva lettere. Queste testimonianze preziose permettono al lettore di compiere anch’egli un viaggio, una peregrinazione temporale che offre la possibilità di immaginare ma anche di vedere, attraverso gli schizzi, i dipinti e le incisioni, un mondo ormai scomparso, sopraffatto dal progresso, dai terremoti, dalle colate laviche e dalla sconsideratezza dell’uomo. Basti pensare che molti diari di viaggio sono stati scritti prima dell’avvento della ferrovia, il cavallo di ferro che infliggeva ferite inguaribili all’aspetto fisico del territorio che attraversava e che tanti fiumi di inchiostro farà versare a quella moltitudine che nutrirà nei suoi confronti ammirazione ed odio allo stesso tempo. Ciò che ci proponiamo di fare in questa rubrica è proprio riscoprire, attraverso gli scritti dei viaggiatori, la terra di Sicilia come mai l’abbiamo vista e come, purtroppo, mai la vedremo. Maria Grazia Lucrezia Leotta Storie di Maggio... Sono certo del fatto che non abbiate mai sentito parlare della “sindrome del guscio”. Ne sono sicuro perché l’ipotesi l’ho coniata io da non molto, proprio nel momento in cui mi sono messo alla tastiera del notebook per raccontare l’ultimo capitolo di una storia che s’è avviata molti anni fa. Un incontro che ritorna, come avviene per una cometa, che so, quella di Halley, ma con intervalli (per fortuna) più brevi: gli ex-allievi di una scuola che si ritrovano, con qualche capello in meno (e quelli che son rimasti, ahimé, di colore, diciamo così, impallidito), qualche centimetro in più al giro-vita.. ma con lo stile e l’allegria che non sono cambiati. Dicevo della sindrome del guscio: quello dell’uovo, che il pulcino impaziente ha spezzato per lanciarsi alla scoperta del mondo.. e di cui adesso, pulcino ormai adulto, gallo o gallina che sia, vorrebbe ritrovare i frammenti, ricomporlo, rientrarci... Beh, forse questa sindrome è all’inizio della risposta che in tanti hanno dato all’arrivo della lettera che annunciava “l’annuale molto atteso e festoso incontro”.. Ritrovare “qualcosa” che si teme di aver perduto e che si sa di poter ritrovare. L’amicizia. Gli ideali. Smalti lucenti al sole della verità. E’ maggio, allora, e i “Sammichelini”, gli ex-allievi dell’Istituto San Michele di Acireale, ritornano per l’annuale convegno tra le mura antiche e le fresche sale (una frescura, per verità, particolarmente gradita in questi giorni di feroce assaggio della calura estiva). Per tutti c’è sempre una sorpresa. Questa volta è il numero speciale messo insieme per i cento anni di IN AEVUM, il periodico del Collegio dal gruppo di “scriteriati” (ma non è vero: ne faccio parte anch’io, persona notoriamente seria e ponderata) che si annida nel consiglio direttivo dell’Associazione Ex-Allievi. Sono quasi centoventi pagine di articoli e fotografie tratti da cento anni di storia, pagine non importa se patinate o di grana ruvida: una scelta di necessità limitata, ma significativa. Com’è stato emozionante, per gli “scriteriati” di cui sopra sfogliare le pagine, indicare, raccogliere, sorridere.. commuoversi. Pubblicato la prima volta nel 1909, In Aevum è stato, per tanto tempo, la voce di una scuola viva, ricca di cultura, aperta ad esperienze complesse e veramente partecipate, spesso in anticipo sui tempi della scuola italiana. A pensarci bene, è la testata più antica tra quelle che si pubblicano oggi in Acireale! Adesso si legge anche su internet perché l’Istituto è al passo con i tempi mutati. In Aevum riprende, nel nome, il motto dell’Istituto, l’ “es aiéi” tucidideo, l’orgogliosa rivendicazione di una storia che si vive non per l’avventura di un giorno, ma come conquista perenne: gli ideali di una comunità che cerca di interpretare con gioia lo spirito di Filippo Neri. E’ domenica 24 maggio: il Piave forse mormora ancora, ma è troppo lontano perché si possa sentire; si sentono invece le voci che si animano nei vari gruppi e gruppetti che dalle otto (o giù di lì) si vanno formando. Si sfoglia la rivista, si chiacchiera e ci si dirige alla Cappella per.. una visita al “Padrone di casa” e il domenicale rito della Santa Messa; nell’omelia di padre Cantarella, direttore del Collegio, ritorna il richiamo alle virtù di mons. Giovanni Battista Arista, che dell’Istituto fu prima convittore e poi Direttore, e che di recente è stato dichiarato “Venerabile” per l’eroicità delle cristiane virtù con decreto firmato dal Santo Padre. Si conclude la Messa e si sciama nel grande cortile, a suo tempo teatro di focose partite di calcio e di più calme esercitazioni ginniche; si commenta la foto di pagina 15, del numero speciale: “il Battaglione scolastico armato, per gli esercizii militari, con moschetti forniti dal Ministero della Guerra, col privilegio del Tiro a segno”; si formano gruppi e capannelli; ci sono i “vecchissimi” maturi degli anni Trenta, i “giovanissimi” del duemilaotto e i futuri (si spera!) del duemilanove. Attimo di pausa: la foto ricordo, con il “popolo” schierato su quattro-cinque file, come ai bei tempi, gli ultimi in piedi sulle panche e i primi seduti (ahimé, il vestito nuovo..; con minor preoccupazione se si tratta di jeans) sul limitare del marciapiedi, la pietra nera che segna il bordo del campo di calcio. Si vede il padre Di Maio, preside dell’istituto, al centro dei gruppi, conversare con “quelli” che a suo tempo furono alunni suoi (impegnati o meno.. –ma nel momento della nostalgia, chi ci sta a pensare?). E poi si passa nel grande salone-teatro, dove il solito “insieme” di apparati elettronici viene dominato dal prof. Nello Pagano (classe 1935..), che è “padre padrone” dei rapporti fra il mondo dell’istituto e internet. Momento centrale del convegno è stata l’assemblea, aperta al suono dell’inno del Collegio, “In aevum”, “Per sempre”; la voce-guida veniva ripresa dal sito internet, perché la “home page” è accompagnata proprio dalle note dell’inno composto dal maestro Chines cento e più anni fa. Qualcuno, stonatura o no, cerca di “accodarsi” alla voce perfetta dei cantori. Poi c’è la consegna di diplomi e medaglie ai “maturi” di cinquanta, venticinque, quindici anni fa; sono presenti anche tre “maturi UN INCUBO Omaggio a Schubert L’Accademia Zelantea di Acireale ha ospitato l’atteso concerto dedicato a Franz Peter Schubert. Il presidente dott. Giuseppe Contarino ha introdotto la figura del compositore austriaco (Vienna 1797-1828), che visse tormentato da angustie economiche e crisi depressive, e subito dopo ha presentato gli artisti: il baritono Isidoro Garufi, il M° Sebastiano Francesco Mangiagli e l’attrice Marika Romano. Il programma era incentrato sull’esecuzione, in lingua originale tedesca, dei 14 lieder Schwanengesang D 957, conosciuti come “Il Canto del Cigno”, composti nell’ultimo anno della vita del musicista. Il baritono Isidoro Garufi, studioso di tecnica del canto, ha partecipato a numerosi concerti riscuotendo lusinghieri consensi di pubblico e di critica.Ha studiato con il M° Francesco Celso e, come lui, persegue la sperimentazione in un insegnamento del canto strumentale su basi filologiche e scientifiche. In circa 20 anni di attività ha eseguito i tre cicli di lieder di Schubert, l’op. 24, l’op. 39 e il Dichterliebe, e l’opera 48 di Schumann. L’acese M° Mangiagli, diplomatosi all’ Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania, si è poi perfezionato con D. Zeclin, A. Jasinsky e B. Canino e ha diretto diverse formazioni corali. La brava Marika Romano, palermitana, segue un percorso di formazione che include recitazione, canto e danza. I primi sette lieder de “il Canto del Cigno” sono incentrati sul tema della nostalgia e sui richiami alla natura e si avvalgono dei testi di H. Ludwig Rellstabm, mentre i successivi sei sono su testi di Heinrich Heine e denotano un tono più drammatico ; in essi la perdita dell’amore simboleggia in generale le sofferenze umane. Nei lieder eseguiti prevale lo struggimento romantico, l’ambivalenza del rapporto tra finito ed infinito. Il 14° lieder,invece, è molto vivace, ed è stato forse aggiunto dall’editore.Il testo è di Gabriel Seidl. Le esecuzioni di Garufi si sono contraddistinte per un rigoroso rispetto filologico, mentre l’accompagnamento al pianoforte del M° Mangiagli è stato apprezzato per il tocco sicuro e l’espressività romantica che ha contribuito, assieme alla lettura recitata dei testi da parte di Marika Romano, a creare un’atmosfera di rara immedesimazione sentimentale, nonostante l’uso per il canto della lingua tedesca. E’ stato un evento musicale di alta valenza culturale, che il pubblico qualificato e attento ha apprezzato applaudendo i tre artisti e richiedendo dei bis. Particolarmente gradita la famosa “Serenata”, composizione emblematica nella quale testo e musica di integrano in modo straordinario creando un’atmosfera sentimentale tipicamente romantica. Giovanni Vecchio Ho sognato di fare il Sindaco. Ho sognato che, durante un’udienza, un collega mi diceva, con la massima serietà: “L’altra sera, con Gaetano, Lucia, Mariella ed altri amici, abbiamo pensato che tu sei la persona più adatta per candidarsi”. Ho sorriso. Ma, sempre nel sogno, il collega insisteva: “Che ne dici? Spero che tu non voglia tirarti indietro!”. Ho continuato a sorridere ma ero terrorizzata. A quanti pericoli va incontro un Sindaco? Quante volte è lieto e quante volte è avvilito? E poi, chi me lo ha mai insegnato il mestiere di Sindaco? Quanto tempo sarebbe necessario per impararlo? Con quali insegnanti? Con quelli che non sai se ti metteranno nel sacco? A quanti, anche con idee politiche apparentemente simili alle mie, porterò ombra? A chi dovrò obbedire? Per fortuna era un incubo. Mi sono svegliata appena in tempo per non cadere dal letto. Anna Ruggieri da oltre sessanta anni”, tra coloro che ricevono il diploma. E c’è la consegna della prima tessera di ex-allievo ai giovani che si presenteranno, fra un mese, agli esami di maturità: fraterno augurio di superare d’un balzo l’ultima trincea.. E’ vero, qualcuno dei chiamati manca: ma come si può biasimare chi si è fatto tentare dalla sabbia della Plaia, dalla marina di San Giovanni Li Cuti o di Capomulini? A cento anni di distanza dal terribile terremoto che travolse Messina, il tradizionale “momento culturale” dell’assemblea è dato da un documentario intessuto di rari filmati d’epoca sul dramma: la città dello Stretto quale era, lo sconvolgimento, le notizie sulla stampa italiana ed estera, i soccorsi. Un mormorio ha seguito i titoli in cirillico dei giornali russi: certo, i primi soccorritori furono i marinai di una nave russa, che raccolse senza esitazione la richiesta di soccorso.. Il documentario offre l’occasione per un breve richiamo alla partecipazione del Collegio, e segnatamente di mons. Giovan Battista Arista, alle attività di sostegno e soccorso dei profughi. Il prof. Musmeci, presidente dell’associazione ex-allievi (che poi è colui che vi scrive queste note) ha esordito con il mettere in evidenza un convincimento: essere inseriti consapevolmente nella realtà che ci circonda è missione e significato dell’uomo; l’esistenza del Collegio filippino, il “San Michele”, è motivata dall’aiuto che si dà al fanciullo e al giovane per giungere a questo personale significato. Ha citato alcuni concetti che animarono Giovanni Battista Arista nella sua opera di formazione dei giovani, mirabilmente enunciati in un discorso del 1989. Alla fine è stato chiaro il motivo del richiamo a quelle idee pedagogiche. Un primo pensiero: “..La religione nella sua forma dottrinale e la scienza non sono che la parte teorica, vorrei così esprimermi, dell’educazione del fanciullo. Vi si deve necessariamente aggiungere la parte pratica, che consiste nell’educazione del cuore”. Un altro passaggio: “Or io non dubito di farmi eco alle vostre idee, nell’affermarvi che se grande ed utile compito dell’istitutore si è l’istruzione, non men grande e forse più vantaggioso alla patria ed alla verità si è l’educazione del cuore. Imperciocché è soprattutto necessario aprire all’anima del fanciullo gli elevati orizzonti del dovere; nutrire il suo intelletto delle verità religiose e morali che formano come il perno di tutta la vita umana; iniziare il suo cuore alle dolci emozioni della virtù; fortificare la sua volontà contro l’impeto delle passioni; piegare il suo carattere alle esigenze sociali; bisogna in una parola dare a tutte le sue facoltà nelle giuste proporzioni quello sviluppo di che sono capaci, e che richiede il posto a cui viene destinato dalla Provvidenza”. Principi importanti: “aprire all’anima del fanciullo gli elevati orizzonti del dovere, “educazione vantaggiosa alla patria”, “piegare il carattere alle esigenze sociali”.. Enunciati che non furono semplici parole. Avviati ad un “certo” schema di vita, i giovani si trovarono messi alla prova nei giorni bui del dicembre 1909 e del gennaio 1910. I giorni del terremoto furono la possibilità di osservare sul campo e in impegno concreto il concetto di carità. Sul primo numero di IN AEVUM si legge, alla cronaca del 28 dicembre 1908: “I pochi giovani rimasti in Collegio si portano ogni giorno alla nostra stazione ferroviaria, a confortare i superstiti confratelli Messinesi, a consolare i feriti, distribuendo loro pane, frutta, marsala, e tutti i dolci che hanno ricevuto da casa in occasione delle feste del S. Natale”.. In prima fila mons. Arista, come leggiamo nella cronaca del 30 dicembre: “accompagnato da parecchi Superiori del Collegio, si porta nella sventurata Messina.. per soccorrere gli infelici colpiti dal terremoto e soffrire con essi: lo si vede, eroe della carità, in mezzo ai feriti, tra le macerie, sprezzante dei pericoli, tutto anima, tutto cuore, tutto entusiasmo ed operosità fino all’eroismo”. I giovani andarono a Messina, videro la tendopoli di Praiola, ebbero compagni i profughi nelle camerate.. non era un semplice episodio di vita. Quel che contava era una formula di educazione attenta, completa, duratura. Non balzi dell’attimo, ma vera e profonda educazione del cuore. Le parole tante volte enunciate nei “discorsi” di formazione, i richiami all’amor fraterno e alla compassione intesa come partecipazione sofferta alle sofferenze degli altri divenivano, nel rapporto con le gravi contingenze del momento, il campo dell’applicazione concreta di “quel che si era”. Concreta possibilità di rendere realtà la formula da Arista allora (allora, non si dimentichi, giovane prete) enunciata quale fine ultimo della formazione del fanciullo, del giovane: “Onde si armonizza così all’educazione della mente l’educazione del cuore, facendogli percorrere non solo la via della scienza ma ancora quella della virtù, affinché possa divenire un sincero credente ed un onesto cittadino”. L’assemblea a questo punto si è sciolta. Sono continuati i “lieti conversari”, i motti, la ricerca di notizie degli amici che non erano presenti. Il banchetto tradizionale ha concluso, in “letizia filippina”, tra le buone vivande e lo splendido vino offerto dall’ex-allievo dott. Rodolfo Cosentini, la giornata. A ben rivederci, allora, tra un anno; a mantenerci legati, nel frattempo, il “fil rouge” del periodico “In Aevum”. Rosario Musmeci Nella foto da sx: padre Cantarella, dott. R.Cosentini, prof. R. Musmeci, avv.G.Patti 4 KISIS AAK Sabato 13 giugno 2009 Corso di Pittura sul Carretto Siciliano Nino Pulvirenti Presidente del Kiwanis Il prof. Nino Pulvirenti, Dirigente Scolastico della “Galileo Galilei” di Acireale, è il nuovo Presidente del Kiwanis Club; succede al dott. Ignazio Mammino. Ai due brillanti protagonisti del Kiwanis Akis porge le congratulazioni più sentite ringraziando il dott. Mannino per la continua e gradita collaborazione e porge al prof. Nino Pulvirenti le felicitazioni e gli auguri più fervidi per una presidenza certamente foriera di attività.-. “La Tavola di Aci” a ro t Presentata, nel corso di una conferenza stampa presso i locali della Pro Loco, la 3° ediz. del “Corso di pittura sul carretto siciliano”, finanziato dalla Provincia Regionale di Catania, Assessorati all’Artigianato e Industria e Politiche attive del lavoro, con il patrocinio del Comune di Aci S. Antonio. La finalità del progetto è quella di formare nuove figure professionali capaci di proseguire l’arte della pittura sul carretto siciliano. Saranno 30 gli allievi che parteciperanno al corso della durata complessiva di 200 ore (60 di teoria, 140 di stage). Alla conferenza stampa sono intervenuti il sindaco, dott. Pippo Cutuli; l’ass.re all’Artigianato, dott. Stefano Finocchiaro; l’ex assessore provinciale, dott. Orazio Quattrocchi (che finanziò il corso) e il presidente della Pro Loco, Nello Basile. Presenti anche i maestri Domenico Di Mauro, Nerina Chiarenza e Antonio Zappalà, che coordineranno le lezioni. “Siamo davvero orgogliosi – ha sottolineato il Primo Cittadino - perché questi corsi riscuotono consensi sempre maggiori con il trascorrere degli anni; segno questo che c’è un grande interesse, tra i giovani ma non solo, verso quest’antica arte. Vogliamo che questa attività non scompaia e venga anzi sempre più valorizzata. Nel giro di qualche mese speriamo, inoltre, possa essere realizzato quello che rappresenta un sogno di antica data: il Museo del carretto siciliano, ormai pronto e che attende solo di essere arredato e di veder completata l’esposizione, magari con l’aiuto dei privati e degli appassionati in possesso di pezzi d’artigianato che intendono contribuire ad arricchire l’opera”. Anche il vice sindaco Stefano Finocchiaro non ha nascosto la sua soddisfazione: “Ad Aci S. Antonio abbiamo tre grandi maestri che hanno segnato e continuano a segnare la storia del carretto siciliano. Ben vengano quindi queste iniziative che servono a tenere viva quella che rappresenta una caratteristica peculiare del nostro territorio, dal punto di vista turistico ma non solo”. “La Provincia ha finanziato questo corso – ha aggiunto il dott. Quattrocchi sia perché consente di recuperare e valorizzare la tradizione e la cultura del territorio santantonese, sia perché potrebbe in futuro offrire interessanti sbocchi occupazionali per giovani e meno giovani. E’ importante trasmettere alle nuove generazioni i valori e la cultura del luogo, e l’interesse mostrato dai partecipanti, attraverso la massiccia adesione, ci incoraggia ad andare avanti su questa strada”. Giuseppe Finocchiaro European Solar Days Aci S. Antonio aderisce alle “Giornate Europee del Sole” Si è svolta nei saloni dell’Istituto Nautico la premiazione del Concorso “La Tavola d’Aci - Fratelli della Costa Italia” al quale hanno partecipato gli studenti dell’Istituto D’Arte di Catania e Professionale e Artigianato e Attività Marinaresche di Catania. Questi i giovani autori premiati per le sezioni Arti figurative (con una targa ricordo al gruppo alunni della classe 4 A.S.) Menzione onorevole all’alunno Valerio Grasso. Per la sezione Componimento sotto forma di breve novella, poesia o cronaa giornalistica, il lavoro di componimento degli alunni della classe A A.I.M. del Nautico (foto), dal titolo “Capitani Coraggiosi. La giuria era presieduta dal luogotenente Emanuele Consortini e composta da giornalisti e insegnanti. Alla presente, avvenuta alla presenza di numerosi ospiti era presente il capitano di vascello Salvatore Valastro in rappresentanza del comandante del porto di Catania, ammiraglio Domenico Di Michele. I Premi (due corsi di vela) sono stati offerti da “La tavola di Aci” e dal Circolo Nautico NIC-CATANIA presso il quale i detti corsi saranno effettuati. AUGURI, NONNA ... Una giornata all’insegna del “sole” nella ridente frazione santantonese di Lavinaio. Il Comune di Aci S. Antonio ha, infatti, aderito alla campagna d’informazione “European Solar Days”, promossa dall’Istituto di Ricerche AmbienteItalia e da Assolterm e caldeggiata dal Presidente del Parlamento Europeo, Hans-Gert Pottering. Lavinaio è stata la cornice ideale per approfondire le tematiche sull’energia solare, attraverso lezioni aperte, e per vivere momenti di gioia per piccini ed adulti che hanno affollato Piazza Carducci in occasione della Festa dell’Aquilone, inserita nel cartello delle iniziative. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Aci S. Antonio, dalla Pro Loco e dall’Ass.ne Giovanile “Stella dei Venti”, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione all’utilizzo delle risorse alternative e rinnovabili, come, appunto, l’energia solare. Sono intervenuti all’iniziativa, sponsorizzata da alcune delle aziende leader del settore (“Altea progetti s.n.c.”, “SO.TE.IN.” e “Qohelet Solar Italia”), il sindaco, dott. Pippo Cutuli, e l’ass.re alle Politiche Comunitarie, dott. Stefano Finocchiaro, oltre al deleg. sindaco della frazione Paolo Pitonio e a diversi componenti della Giunta. Secondo il Primo Cittadino “informare sull’utilizzo dell’energia solare, attraverso queste iniziative, diventa un dovere per un amministratore pubblico, poiché – sottolinea Cutuli - contribuisce a stimolare i cittadini all’uso dell’energia pulita e rinnovabile”. Le favorevoli condizioni climatiche, smentendo tutti i pronostici della vigilia, hanno, inoltre, consentito ai numerosi amatori dello sport ciclistico di poter effettuare le cosiddette “pedalate ecologiche” in un clima gioioso e sereno. Soddisfatto si è detto anche il vice sindaco Finocchiaro: “Nel circuito della grande campagna di sensibilizzazione che coinvolge l’Italia e tutta l’Europa, - ha evidenziato il reggente delle Politiche Comunitarie - non poteva mancare la Città del Casalotto, che si è resa protagonista, nel recentissimo passato, di iniziative analoghe. Questa occasione ci permette di promuovere l’utilizzo dell’energia solare, sottoforma di calore (solare termico) o di elettricità (solare fotovoltaico). Sfruttare energia pulita preserva l’ambiente e, soprattutto, garantisce – conclude Finocchiaro - alle generazioni future di fruire delle risorse del nostro pianeta”. G.F. Pippo Cutuli nominato “sindaco Difensore dei Bambini” L’iniziativa è dell’UNICEF ed ha l’obiettivo di incoraggiare le iniziative mirate ad agevolare il dialogo dell’infanzia con le Istituzioni. Nel corso di una seduta consiliare convocata ad hoc, il Presidente del Consiglio Comunale, dott. Nuccio Raneri, ha introdotto i lavori; quindi l’intervento del Presidente del Comitato Provinciale di Catania per l’UNICEF, prof. Vincenzo Lorefice, che ha nominato il sindaco “Difensore dei Bambini”, consegnandogli una pergamena e la bandiera dell’Unicef. Infine i bambini hanno posto diversi interrogativi al Primo Cittadino. “Ricevo oggi un incarico delicato e importante –ha evidenziato commosso Cutuli- soprattutto alla luce del particolare momento attraversato dalla società che vede spesso i bambini, loro malgrado, come protagonisti di storie negative di violenza e sopraffazione. Anche per questo motivo si tratta di un’apertura necessaria delle Istituzioni verso il mondo dei bambini e della scuola ed è importante che il sindaco diventi punto costante di riferimento per i soggetti più deboli, diversamente da quanto avveniva in passato”. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori Tiziana D’Anna, Carmela Santamaria e Stefano Finocchiaro, il dirigente scolastico della Scuola Media Statale “A. De Gasperi”, dott.ssa Anna Maria Zampognaro, il dirigente del Circolo Didattico, prof. Salvatore Musumeci, e il dirigente Capo Settore Pubblica Istruzione, dott.ssa Rina Sapienza. Con una commovente cerimonia la signora Carmela Di Mauro è stata festeggiata da parenti, amici e dall’amministrazione comunale per i suoi “primi” cento anni di vita. L’ass. prof. Tiziana D’Anna, di concerto con il sindaco dott. Pippo Cutuli hanno voluto festeggiare e donare alla signora Carmela una targa ricorso ed un mazzo di fiori. La festeggiata ha ringraziato abbastanza commossa. QUANDO LA SUPERFICIALITA’ DIVENTA DIFFAMAZIONE La litigiosità politica gioca a volte brutti scherzi. Per attaccare l’avversario politico non si esista a travolgere la verità attraverso vere e proprie bugie che hanno le gambe corte: Una riprova si è avuta nel corso dell’infuocata campagna elettorale dei giorni scorsi. Ne ha fatto le spese l’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, che si è trovata nel bel mezzo del fuoco incrociato di La Repubblica, Striscia la notizia e del segretario provinciale del Pd di Catania, Luca Spadaro, i quali, avendo di mira il governo Lombardo e l’on. D’Agostino, hanno preso fischi per fiaschi, facendo della loro informazione, una velenosa forma di diffamazione. Prima di passare al dettaglio di tale incredibile attacco, dettato da una inescusabile ignoranza della realtà, desideriamo ribadire a chiare lettere tre cose:1) l’Accademia di Acireale è una delle poche istituzioni siciliane che funziona veramente bene; 2) essa, per tradizione e per la qualità dei suoi soci effettivi, va posta al di sopra di ogni sospetto; 3) il Sodalizio non ha niente a che vedere con la politica, operando invece, in maniera efficace e disinteressata, per la cultura e per Acireale, con le quali si identifica. Ciò premesso, veniamo ai fatti, non a tutti noti. La Repubblica , nell’edizione palermitana del 6 maggio, ha collocato l’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici nel sommario di un titolo a tutta pagina sugli sprechi della regione, facendone implicitamente l’esempio clamoroso di “un mare magnum (di associazioni) dove annega ogni giudizio di valore”. Di peggio ha fatto Striscia la notizia, che, in un servizio proveniente da Palermo, nella trasmissione di sabato 23, abbinando il Sodalizio di Acireale ai Legionari di Cristo e al Combat club di Gela - che si occupa di tiro dinamico con la pistola – ne fa uno degli “enti improbabili”, spuntati come funghi in questi ultimi anni per favorire questo o quell’onorevole. Il dott. Spadaro, infine, in una nota apparsa sul web del giornale La Sicilia , tesa a illustrare la parentopoli regionale, scrive: “L’Accademia degli zelanti e dei dafnici … vanta molti apprezzamenti. Ma ha anche il suo bravo sponsor all’Ars, primo fra tutti il deputato dell’Mpa Nicola D’Agostino che è il figlio di Salvo D’Agostino, socio dell’Accademia”. Si impone un chiarimento, liberando, anzitutto, il campo dall’ultima menzogna. L’on. Nicola D’Agostino non è figlio di Salvo D’Agostino, ma di Alfio. Nessuno dei suoi parenti è stato mai socio dell’Accademia. L’insinuazione della parentopoli, che fa pensare a oscuri interessi personali, risulta destituita di ogni fondamento. Era tanto difficile informarsi prima di formulare un’offesa tanto grave? Veniamo a La Repubblica e a Striscia. L’Accademia degli Zelanti non è stata fondata negli ultimi anni, ma risale al 1671, è la più antica di Sicilia ed ha uno Statuto approvato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della P. I. e conforme parere del Consiglio di Stato. Essa gode delle prerogative e delle dignità accademiche proprie degli istituti di alta cultura. I suoi Soci effettivi sono 24. Tra di loro, dieci docenti d’Università, con visibilità nazionale, due alti magistrati – il Presidente del Tribunale di Messina e il Procuratore generale aggiunto del Tribunale di Catania – l’arcivescovo di Acireale, un autorevole prelato uditore della Sacra Rota, professionisti e studiosi con diverse pubblicazioni alle spalle. L’Accademia dispone di una Biblioteca e di una Pinacoteca. La prima, la Biblioteca Zelantea, coi suoi 103.000 volumi,che includono incunaboli, cinque centine ed esemplari unici, i suoi 210.000 numeri di giornali e riviste ormai rari, viene considerata tra le più ricche e funzionali del Meridione. La seconda, la Pinacoteca Zelantea, possiede oltre 350 tele anche di autori famosi, circa 900 disegni antichi, un cospicuo numero di statue, reperti archeologici, collezioni scientifiche e numismatiche, ed è l’unica aperta in tutta la provincia di Catania. In controtendenza rispetto al dato nazionale, il numero dei rispettivi fruitori cresce di anno in anno. Biblioteca e Pinacoteca sono messe a disposizione del pubblico mattina e pomeriggio, per favorire anche i ragazzi delle scuole. L’aggiornamento delle collane, le diverse assicurazioni, la sorveglianza, i restauri dei libri e delle opere d’arte ecc. assorbono oltre il 50% del contributo regionale, che, nell’ultimo triennio, è stato il seguente: 74.000 nel 2006; 78.000 nel 2007; 30.000 nel 2008. La drastica e inattesa riduzione di 48.000, comunicata il 22 dicembre del 2008, quando l’intera somma era stata impegnata, potrebbe sfociare nella chiusura della Biblioteca e della Pinacoteca Zelantea con gravi disagi dei circa 40.000 utenti, anche non siciliani (Ogni anno la Pinacoteca registra, infatti, la presenza di circa 250 gruppi di studenti). E, comunque, costituisce la prova provata che essa non ha avuto finora santi in paradiso. Ma l’Accademia cosa fa, discute del sesso degli angeli? Ricorderò soltanto tra le recenti attività dell’ultimo biennio la “Mostra degli antichi disegni della Pinacoteca Zelantea”, curata da Simonetta Prosperi Valenti Rodinò dell’Università di Tor Vergata di Roma e recensita a New York, Parigi, Bordeaux, Londra; la giornata di studio, d’intesa con l’Università di Catania, sul “Punteruolo rosso”, che ha denunciato per la prima volta in Sicilia la presenza del coleottero, invocando l’immediato intervento delle autorità pubbliche, prima che le palme dell’isola venissero devastate; il recupero dei quattro volumi dell’Acis Hortus Regius, erbario in unico esemplare del 1811, scomparso da oltre un secolo e donato all’Accademia dall’editore Franco Maria Ricci; un concerto jazz riservato ai giovani con il sassofonista statunitense Steve Grossmann e, nell’ultimo anno, 6 convegni nazionali, organizzati di concerto con le Università di Bologna, Pavia, Genova, Catania, Palermo, Berlino e la Cattolica di Milano; 4 conferenze con relatori sempre di livello nazionale; 3 concerti, dei quali uno nella Basilica di S. Sebastiano alla presenza di 1.500 spettatori; due mostre storico-documentarie, una sul pensiero di Mazzini attraverso le opere della Biblioteca Zelantea, l’altra sulle novità dell’arte contemporanea, con la presenza di 25 testate giornalistiche specializzate e, infine, tre pubblicazioni. Non è tutto, ma forse un’idea è possibile farsela, come è accaduto al Presidente del Senato, Schifani, e, nei giorni scorsi, al cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, in visita alla Biblioteca, i quali hanno sottolineato “la prestigiosa opera di promozione che l’Accademia degli Zelanti continua a svolgere nella regione”. Negli ultimi mesi ci sono stati regalati: una “Natività”, una “Madonna col Bambino e Santi”, risalenti ai primi del Settecento, una pala d’altare secentesca, tre mezzi busti in marmo e in bronzo e un antico fercolo di artigianato locale, segno che per gli acesi l’Accademia non è un “ente improbabile”, ma un riferimento culturale importante. La denuncia di La Repubblica e di Striscia la notizia, al di là della manifesta infondatezza, corre il rischio di fornire un formidabile alibi per togliere a chi merita e dare a chi non merita. All’Accademia sono stati sottratti 48.000 euri, già spesi. Grazie all’on. D’Agostino e all’on. Lombardo erano stati restituiti col decreto poi impugnato dal Commissario governativo, che ha fatto rivivere indirettamente la famosa Tabella H, della quale non fa parte il Sodalizio acese, ricompreso in un altro ristretto capitolo, che finora manca persino delle direttive di attuazione. Il cielo si è fatto buio. Osiamo confidare che venga scongiurato il crimine di far morire l’Accademia più importante e dinamica della Sicilia, che tanto bene ha fatto non solo per la cultura, ma anche per il turismo di Acireale. G.C. AKIS SiciliAntica riscopre il Liberty acese Anche quest’anno l’associazione SiciliAntica ha organizzato il concorso grafico-fotografico, giunto alla IX edizione, riservato agli alunni delle scuole acesi e dell’hinterland di ogni ordine e grado; il tema “Immagini del Liberty ad Acireale” ha permesso di far scoprire a tanti ragazzi la ricchezza di questo stile artistico che si è affermato agli inizi del XX secolo in Europa e che in Italia ha anche preso il nome di Floreale. Anche la nostra città, e non poteva essere diversamente, ha accolto gli influssi di questa nuova arte, ed in essa vi sono alcuni angoli cittadini di notevole bellezza e che sono misconosciuti ai più. L’occasione della mostra dei lavori del concorso presso il Chiostro di San Domenico (ex Liceo Classico “Gulli e Pennisi”) ha quindi permesso ai visitatori di conoscere altri aspetti dell’architettura cittadina, oltre al barocco. Ardua la scelta dei lavori da premiare da parte della giuria composta dall’arch. Vito Messina, dalla prof.ssa Vera Pulvirenti e dal preside Giovanni Vecchio. Alla cerimonia di premiazione erano presenti anche l’arch. Giuseppe Lo Porto, Presidente Regionale di SiciliAntica, la prof.ssa Nives Leonardi, assessore comunale alle Attività culturali e la prof.ssa Pinella Musmeci, anima e promotrice delle attività del- l’associazione. Ancora una volta questo concorso ha raggiunto gli obiettivi prefissati dal direttivo di SiciliAntica, presieduto dal prof. Luigi Benintende, e cioè fare opera di divulgazione e valorizzazione di una risorsa culturale del nostro territorio. Le scuole partecipanti al concorso sono state: le scuole primarie “Carmine” e “Topolinia School”, le medie “S. Luigi”, “Spirito Santo”, “L. Vigo Fuccio – M. La Spina”, “Paolo Vasta” e “Galileo Galilei”, l’Istituto Superiore “Filippo Brunelleschi” ed il Liceo Scientifico “S. Michele”. Angelo Silvio Musmeci LETTERE AL DIRETTORE Egregio Direttore, ho ricevuto,dalla SO.G.l.P. S.r.l.,la bolletta del consumo dell'acqua potabile del primo trimestre del 2009 e sono rimasto alquanto sorpreso quando mi sono accorto che non vi era la defalcazione della seconda rata in rimborso del servizio di depurazione e fognatura (erroneamente trattenuto )cosi' come mi era stato riferito all'atto del pagamento della rata del 40 trimestre 2008 (che il rimborso sarebbe avvenuto tramite cinque rate a partire dal 40 trimestre dell' anno 2008 e fino all'ultimo trimestre del 2009). Andando a leggere nel secondo foglio vi era un avviso per gli utenti che faceva presente che lo Stato con legge n.! 3 del 27/02/2009 aveva disposto che "i gestori del servizio idrico integrato provvedono anche in forma rateizzata entro il termine di cinque mUli, a decorrere dal 1 ottobre 2009, alla restituzione della quota tariffa non dovuta,riferita all'esercizio del servizio di depurazione e fognature" e a seguito di questa legge l'accredito della seconda rata relativa al rimborso del servizio sarebbe avvenuto nell'ultima bollettazione di conguaglio 2009. A questo punto cosa c'è da dire? Per noi Cittadini ci sono solo doveri e non valgono i diritti. Quando si ha un diritto si fa subito una legge tutta contro il Cittadino che è costretto sempre a subire le angherie che vengono perpetrate contro di lui. Se un contribuente versa in ritardo quanto dovuto subito scatta un'indennità di mora del 6,50% mentre al contrario non avviene niente. Questa è democrazia o dittatura con la patina esterna di democrazia? L'Ente SO.G.I.P. S.r.l. ci dovrebbe almeno restituire le somme, illegalmente trattenute,con gli interessi al 6,50% cosi' come fanno loro nei confronti dei Cittadini. Noi tutti contribuenti, se non vogliamo sopportare ancora le angherie e i soprusi dei Nostri Governanti, che sono li perché eletti da Noi,dovremmo protestare vivacemente e la migliore protesta sarebbe quella di non andare piu' a votare (tanto fanno tutto quello che vogliono loro infischiandosene dei Cittadini che li hanno votati) e l'occasione di fare questa protesta è prossima. Grazie per l'attenzione prestatami. Cannavò Giuseppe Pubblichiamo questa nota che ci invia il cortese lettore con notevole ritardo e ce ne scusiamo nella speranza che il problema sia stato risolto. Sabato 13 giugno 2009 5 “Laboratori della Cittadinanza” LA RUBRICA SCIENTIFICA L’aula consiliare del Comune di Acicatena ha ospitato un incontro di esperti e responsabili di enti ed associazioni nonché di amministratori locali con gli studenti di alcuni istituti d’istruzione secondaria di 2° grado di Biancavilla e di Acireale nell’ambito dei “Laboratori della Cittadinanza”, un’iniziativa promossa con successo da alcuni anni dal Centro di Documentazione e Studi sulle Organizzazioni complesse e i Sistemi locali (CeDoc) dell’Università di Catania e dal suo direttore prof. Renato D’Amico. Gli alunni sono stati accolti dal presidente del Consiglio Comunale di Aci Catena Grasso e dall’assessore alla P.I. Pulvirenti. Il prof. D’Amico nell’introdurre i lavori del convegno su “Gli studenti incontrano il territorio sul tema del patrimonio culturale come fonte di sviluppo e inclusione sociale” ha detto che questi incontri dei giovani delle scuole presso le aule consiliari delle Amministrazioni Comunali si propongono di riaprire un rapporto fatto di scambio di opinioni e di relazioni con le istituzioni pubbliche. La politica nella sua espressione più alta significa governo della comunità e bisogna ricostruire il rapporto di interlocuzione con i giovani, il territorio e la comunità come soggetti collettivi. I giovani hanno delle esigenze e dei bisogni che vanno al di là del singolo e la politica ha il dovere di rispondere ai soggetti collettivi perché se risponde esclusivamente alle domande dei singoli individui presi a se stanti rischia di perdere di vista la dimensione comunitaria che è il fondamento del concetto di polis. La dimensione locale della comunità e dell’identità fa coppia con la dimensione locale dello sviluppo ed è questa la “mission” del CeDoc e dei “Laboratori della cittadinanza”: i giovani sono i protagonisti dello sviluppo, che non va inteso esclusivamente in termini economici, ma anche ambientale e sociale. Si chiede agli studenti (che lo stanno facendo lodevolmente) di elaborare progetti fortemente legati al territorio per conoscerlo meglio e lasciarvi qualcosa. I progetti che verranno premiati prossimamente potranno essere fatti propri dalle istituzioni locali e, anche in rete con altri soggetti, utilizzati, riconoscendone la “paternità”, per promuovere sviluppo nel territorio. Sono intervenuti il consigliere provinciale Vincenzo D’Agata, Mario Bevacqua presidente dell’Uftaa Europea, un’associazione mondiale degli operatori turistici, Maria Grazia Scalia dell’Osservatorio Mediterraneo, Santo Russo della Soprintendenza Beni culturali di Catania, Gaetano Grasso in rappresentanza dell’Opera dei pupi Turi Grasso di Acireale e l’autore di questo servizio, già dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Archimede” di Acireale. Gli studenti hanno rivolto a tutti le loro domande, talora provocatorie, ma hanno chiesto anche consiglio su come meglio procedere per interessare ai progetti che stanno elaborando non solo il territorio, ma anche i colleghi europei. Giovanni Vecchio Il GASTROPANEL può evitare la fastidiosa gastroscopia. Un esame meno invasivo ma pur sempre efficace Alfio LIcciardello nel direttivo dell’ANCUPM L’ANCUPM (Associazione Nazionale Comandanti e Ufficiali della Polizia Municipale) è una associazione che raccoglie l’adesione dei Comandanti ed ufficiali di P. M. E’ apartitica e non ha fini di lucro. La sua struttura organizzativa è articolata su una direzione nazionale e su delegazioni regionali. L’associazione è presente su tutto il territorio nazionale e persegue i seguenti scopi: organizzare incontri e convegni, studiare problemi organizzativi, tecnico professionali per gli addetti alla Polizia Municipale; provvedere alla istituzione e funzionamento di scuole di formazione per gli addetti alla PM, contribuendo alla formazione degli stessi, migliorandone i servizi nell’interesse della collettività ed in particolare dell’utenza più debole; tutelare in ogni campo la dignità, il prestigio, il rispetto della funzione e gli interessi morali, giuridici della categoria. Presidente dell’associazione è stato eletto il Vice Comandante della P.M. di Roma Dott. Diego Porta, mentre nel comitato direttivo figura il Comandante della P.M. di Acireale dott. Alfio Licciardello. L’elezione è giunta il 13 maggio a San Giovanni Rotondo in occasione dell’assemblea nazionale dell’Ancupm, che ha rinnovato le cariche elettive, dal presidente al segretario, per finire con il consiglio direttivo che risulta composto da quattro ufficiali di P.M. Tra questi il dott. Alfio Licciardello, 49 anni, comandante della polizia municipale di Acireale dal gennaio 2006. Licciardello, specialista in Scienze amministrative e dell’organizzazione, ha conseguito il Master di secondo livello nell’organizzazione degli enti locali e fa parte del comitato tecnico della rivista “La voce dei Vigili Urbani”, mensile stampato a Milano: di fatto, rappresenterà in seno al Consiglio direttivo dell’Ancupm le polizie municipali delle regioni Basilicata, Calabria e Sicilia. Generalmente per diagnosticare i disturbi gastrici si effettua l’endoscopia con eventuale biopsia che consente anche la ricerca del noto Helicobacter pylori, batterio che causa gastrite la quale, se trascurata, può evolvere nel tempo in carcinoma. Il test del respiro (Urea Breath Test) rileva la presenza del batterio tramite la sua attività ureasica. In pratica s’ingerisce urea marcata con un radioisotopo e in presenza di ureasi si libera anidride carbonica, a sua volta radioattiva, che viene raccolta e quantificata facendo respirare il paziente in un particolare contenitore; tuttavia si tratta di un test indiretto. L'esame sierologico per gli anticorpi IgG contro l’Helicobacter pylori per quanto abbia un altissimo valore epidemiologico, in realtà, indica un avvenuto contatto del paziente con il batterio, e non un’infezione in corso. L’Infezione invece si può diagnosticare mediante la ricerca biomolecolare in PCR dell’Helicobacter pylori nelle feci. Chi è affetto da gastrite deve quindi sottoporsi a gastroscopia la quale il più delle volte è negativa. Recentemente è stato messo a punto un nuovo metodo diagnostico, meno invasivo rispetto alla gastroscopia basato su esami specialistici di medicina di laboratorio effettuati su un semplice campione di sangue, ma con un elevato potere diagnostico. Il nuovo metodo, chiamato GASTROPANEL, consta in realtà di quattro esami clinici: pepsinogeno I, pepsinogeno II, gastrina 17 e IgG anti Helicobacter pylori: Si tratterebbe, in un certo senso, di una sorta di “biopsia sierologica” in quanto dai livelli di questi parametri è possibile determinare se il paziente è affetto da gastrite causata da Helicobacter, se la gastrite è atrofica e quindi può favorire tumori gastrici e, infine, dove sono localizzate le lesioni della mucosa. Il PEPSINOGENO I è il precursore dell’enzima pepsina che viene prodotto dalle cellule della zona “alta” dello stomaco tecnicamente chiamata corpo e fondo. Esiste una correlazione tra la diminuzione di queste cellule provocata dall’atrofia gastrica e il livello del precursore nel sangue: valori al di sotto dei 25 microgr/l indicano lesioni in tale area dello stomaco. Il PEPSINOGENO II è invece prodotto da tutto lo stomaco e dal duodeno. Quando la gastrite rende atrofica la mucosa del corpo e del fondo gastrico i livelli di pepsinogeno I e il rapporto pepsinogeno I e II decrescono. La GASTRINA 17 è un ormone prodotto dalle cellule della parte “bassa” dello stomaco,chiamata antro, e valori inferiori a 2,5 pmol/l indicano un danneggiamento di quest’area della mucosa gastrica. I risultati del GASTROPANEL consentono quindi d’identificare i soggetti a maggior rischio di sviluppare tumore gastrico o ulcera peptica che quindi necessitano di sottoporsi a gastroscopia e biopsia. Oggi in Italia sono quasi 200 (più della metà privati) gli istituti clinici che hanno attivato l’esame tra cui anche l’I.R.M.A. di Acireale. Giovanni Tringali, Patologo Clinico. PERSONA E PADRONANZA DEL SE’ CORPOREO. EDUCAZIONE MOTORIA ALL’IPSIASS “A. MEUCCI” Antonio Meucci LO STILE DELLA LEGALITA’ E’ giunto a conclusione il Progetto POF “Abilità funzionali” avente come obiettivo principale l’inserimento degli alunni diversamente abili in contesti sociali e urbani in grado di stimolare e promuovere la loro autonomia funzionale. L’attività conclusiva si è articolata all’interno di un incontro-dibattito degli alunni delle classi prime e seconde con il Comandante della Polizia Municipale del Comune di Acireale Col. Alfio Licciardello, coadiuvato, nella conduzione delle attività, dall’Ispettore Salvatore Pennisi. Tutto si è svolto all’insegna di uno stile comunicativo improntato ad un alto livello dialogico. Gli studenti sono stati coinvolti in una serie fitta e stimolante di riflessioni sul corretto comportamento da tenere alla guida dei veicoli, dai ciclomotori all’automobile. L’elemento saliente dell’incontro si è rivelato sicuramente il lusinghiero grado di interazione dialogica tra gli studenti e i rappresentanti della Polizia Municipale: questi ultimi hanno saputo condividere magistralmente con l’uditorio un percorso volto a chiarire il valore della “legalità” come elemento primario per la salvaguardia della sicurezza personale ed altrui. Il Dirigente Scolastico prof. Sebastiano Raciti e i responsabili di progetto, prof. Alfio Maesano e prof.ssa Maria Caponero, hanno manifestato il loro compiacimento per l’efficacia metodologica espressa dalle chiare e articolate relazioni proposte dal Col. Licciardello e dall’Ispettore Pennisi. Presso l’Aula Magna dell’I.P.S.I.A.S.S. “A. Meucci”, si è concluso il Progetto POF “Educazione motoria e autodifesa”. Un gruppo di alunni, tra diversamente abili e normodotati, ha prodotto una serie di performance atletiche alla presenza del dirigente scolastico prof. Sebastiano Raciti, dei compagni e dei genitori, secondo la seguente scaletta: a) circuito atletico b) tecniche di autodifesa c) simulazione di combattimento con studio dell’avversario. L’obiettivo primario del progetto si è concretizzato dinanzi agli occhi ammirati degli spettatori, evidenziando il buon livello di controllo, equilibrio, resistenza, forza e rapidità nella gestione del movimento, raggiunto da tutti gli alunni coinvolti. Il direttore del progetto, nonché esperto di educazione motoria e maestro di arti marziali, prof. Giovanni Mangione, si è dichiarato molto soddisfatto per l’alto grado di partecipazione da parte degli alunni e ha voluto porgere un ringraziamento particolare alle Assistenti alla persona dei diversamente abili, distintesi, nel corso della realizzazione progettuale, per professionalità e grande sensibilità educativa. “MANI IN AZIONE. CREAZIONI IN CARTAPESTA” E “OFFICINA SONORA” AUTOMODELLISMO ALL’I.P.S.I.A.S.S. “A. MEUCCI” Il progetto GLIP “Mani in azione” e il progetto POF “Officina Sonora”, l’uno attraverso una mostra delle creazioni in cartapesta, l’altro con una serie di esecuzioni musicali realizzate con gli strumenti fabbricati con materiali di riciclo, sono riusciti ad esprimere una perfetta integrazione di due forme differenti di creatività. La complementarità creativa dei due progetti è il risultato del lavoro di gruppi di allievi di tutte le classi del “Meucci”, anche se, per quanto riguarda la realizzazione dei lavori in cartapesta, sono stati protagonisti gli allievi dei Servizi Sociali. Gli allievi sono stati guidati dagli esperti della Cooperativa “CALTURA”, per “Mani in azione”, e dagli esperti dell’Associazione “LA PICCOLA CASA DELLA CREATIVITA’”, per “Officina Sonora”. La mostra degli oggetti in cartapesta ha rivelato, ancora una volta, che un oggetto “ordinario” può L’esperienza, la perizia e la conduzione mirata da parte dell’esperto ingegnere Concetto Pappalardo e del direttore del progetto prof. Abramo Trovato hanno consentito una scoppiettante e spettacolare conclusione del progetto GLIP “Laboratorio di automodelli radiocomandati”. Un nutrito gruppo di allievi è stato impegnato nello studio, nel montaggio, nella manutenzione e, infine, nella messa in pista di bolidi in scala con motore a combustione interna, realizzando una vera e propria gara di destrezza al telecomando. Il dirigente scolastico prof. Sebastiano Raciti non ha mancato di risaltare il significato interdisciplinare del progetto che ha visto interagire, oltre alle specifiche discipline meccaniche, le conoscenze di fisica, di chimica, di educazione stradale e di informatica multimediale. L’entusiasmo degli studenti coinvolti non è mai scemato, dagli esordi del progetto fino agli atti conclusivi. assumere i più disparati significati estetici ed emotivi, trasformandosi, sotto i tuoi occhi, in opera d’arte. Le esecuzioni musicali con gli strumenti costruiti dai ragazzi hanno sortito uno straordinario effetto di coinvolgimento grazie ai virtuosismi percussionistici travolgenti ed esotici. Il prof. Alfio Maesano, la prof.ssa Maria Caponero, la prof.ssa Anna Foti, l’assistente tecnico Sig.ra Nella Gravagno, tutti i docenti di sostegno coinvolti e le assistenti alla persona hanno ricevuto i ringraziamenti del Dirigente Scolastico prof. Sebastiano Raciti. La cerimonia si è conclusa con gli interventi degli studenti, che hanno espresso il loro desiderio unanime che l’esperienza progettuale si possa ripetere anche il prossimo anno scolastico. C.P. 6 AKIS Sabato 13 giugno 2009 E’ MORTO RENZINO BARBERA Già “Premio Aci e Galatea” Palermitano, umorista, disegnatore, poeta, attore, commediografo; sempre brillante osservatore, pronto alla battuta, ridendo di se e degli altri allo stesso modo. Signore e lazzarone, seduttore ed infantile, tenero e spinoso come solo un palermitano può essere; “…meglio ficodindia nella mia terra, che rosa preziosa strappata a questa pianta…” ripete spesso. Allegro e spensierato ma pure triste e malinconico, pacato e sdegnato, ricercato e semplice, schietto e sapiente, riesce a riassumere tremila anni di vizi e difetti, pregi e qualità, che solo in un palermitano riescono a concentrarsi. ETNAFEST: PRESENTATO IL CALENDARIO DELLA VI EDIZIONE. Arte, Cinema, miti, musica, scienza, queste le sezioni inserite nel calendario della VI edizione di Etnafest, la rassegna organizzata dalla Provincia di Catania, che, da maggio a dicembre, si preannuncia intensa e ricca di contenuti; nel Centro direzionale Nuovaluce, la presentazione da parte del presidente Giuseppe Castiglione, affiancato dal direttore generale dell’Ente Carmen Madonia e dalla dirigente dell’ufficio Turismo Santa Caruso, e dei direttori artistici: Angelo Scandurra, Sebastiano Gesù, Enrico Iachello, Fabio Lannino, Giuseppe Maimone. Assente per impegni professionali fuori sede Enzo Zappulla, presidente dell’Istituto di storia dello spettacolo siciliano, organizzatore del Premio letterario internazionale Giovanni Verga. “Promuovere l’immagine del territorio in campo nazionale e internazionale per attrarre flussi turistici, coagulare nel senso autentico del termine, le forze più attive della società, favorire la coesione delle varie componenti territoriali, attraverso un rinnovato senso dell’appartenenza: questo lo spirito e la volontà che animano la VI edizione di Etnafest”, ha sottolineato il presidente Castiglione. “Per la realizzazione di questo programma abbiamo attivato sinergie di alto tenore con le maggiori istituzioni cittadine, tra le quali l’Università di Catania, l’Accademia di belle arti, il Teatro Stabile, e enti come l’Autorità portuale e la Ferrovia circumetnea, (presenti con il presidente Santo Castiglione e il commissario Gaetano Tafuri) – ha aggiunto l’on. Castiglione -. Orgogliosi di poter riaffermare la nostra identità, in un confronto costruttivo con le altre tradizioni, ma soprattutto fiduciosi nello spirito creativo e positivo che vivifica una civiltà antica e moderna, sempre straordinaria come la nostra”. Per Angelo Scandurra, direttore artistico della sezione Arte, “la Sicilia è culla e sepolcro. Ventre di civiltà e contraddizioni. Isola di approdi, di partenze e di ritorni. Lontani da ogni sentimento fazioso, intendiamo addentrarci nelle pieghe di una condizione fortemente 8spesso strumentalmente) ammantata da toni populistici e atteggiamenti retorici. Non possiamo escluderci dagli altri. Dobbiamo cercare gli altri. Basterebbe saperci naufraghi anche per un attimo”. “la sezione Cinema si pone l’intento – spiega Sebastiano Gesù – di offrire a un pubblico cittadino più vasto e Muro della bellezza di Librino “Esprimo la massima considerazione e apprezzamento da parte della Provincia per quest’opera che coniuga etica ed estetica, rispetto del territorio e partecipazione democratica. Mi complimento con i 2000 bambini, con gli artisti e con gli allievi dell’Accademia di Belle Arti, che nel Muro della Bellezza di Librino si sono confrontati con il tema della Grande Madre”. Così ha dichiarato il vicepresidente della Provincia regionale di Catania, Nello Catalano, intervenendo a Librino, in rappresentanza del presidente Giuseppe Castiglione, all’iniziativa ispirata dalla Fiumara d’Arte di Antonio Presti. US/FLF In occasione del Premio “Aci e Galatea” 2009. il Cine Foto Club “Galatea” e la “REI TV” indicono ed organizzano il 1° PREMIO REGIA “SEBASTIANO TOSTO” Sezione “Premio Cinema Corti Sebastiano Tosto”: premio euro 2.000,00: Sezione “Premio Cinema Corti Giovani Sebastiano Tosto”: premio euro 500,00 Cine Foto Club “Galatea” – 347 5382517 – [email protected] REI Canale 103 srl - 095 7652360 – [email protected] Nicotra Gioielli Luxury Acireale - Corso Umberto n° 36 tel / fax +39 095.606345 www.nicotraluxury.it CINE FOTO CLUB “GALATEA” Provincia Regionale di Catania – Assessorato alla Cultura Città di Acireale – Assessorato alla Cultura 9° Torneo Inter.le Cinematografico “ Il Paladino” 4° Trofeo Regionale “Emanuele Macrì” variegato e ai turisti opportunità di visione e di approfondimento di opere di cineasti universalmente riconosciuti. Il programma tende una sguardo al passato, come recupero della memoria delle ricche esperienze della cinematografia delle origini, nonché alla contemporaneità del cinema europeo e mondiale”. Il preside della facoltà di Lettere, Enrico Iachello, accompagnato dal prof. Antonio Di Grado, si è dichiarato soddisfatto perché “la provincia ha accolto nel prestigioso cartello di Etnafest, l’evento centrale della proposta culturale della facoltà, il Mitifest (realizzato anche con la collaborazione dei licei Boggio Lera, Cutelli, Galilei, Spedalieri): conferenzieri prestigiosi, artisti e studiosi, personalità del giornalismo e dello spettacolo, affiancati da concerti, mostre, proiezioni e performances teatrali, intratterranno il pubblico sui miti della modernità, d quelli storico-politici a quelli della tecnica” Un mix che spazia dal jazz alla world music con un pizzico di rock. La sezione Musica diretta da Fabio Lannino propone artisti molti dei quali affermati a livello internazionale. “Di rilievo la pattuglia “made in Sicily”, capitanata dall’esplosivo Roy Paci e Aretuska, e che include anche Kaballà (presente alla conferenza stampa) e le nuove proposte di Alessandro Mancuso – sottolinea Lannino – e Germano Seggio, affiancato quest’ultimo da Ricky Portera”. Una delle novità di questa edizione 2009 è la sezione Scienza affidata a Giuseppe Maimone che propone “una riflessione sulle tradizioni culturali, e più propriamente scientifiche, di Catania e della sua provincia con lo scopo di offrire anche, attraverso vari strumenti, suggerimenti su strade da percorrere nel prossimo futuro per la crescita del nostro territorio. Il primo evento dal titolo “I fiori del vulcano. Scienza e società a catania2 intende mettere in luce il contributo del vulcano come punto di origine di molte delle attività scientifiche in questo territorio”. Gli “appuntamenti speciali”, oltre al Premio letterario Verga, che si terrà il 10 ottobre alle Ciminiere, sono il Trailers filmfest, in collaborazione con l’associazione Seven, dal 24 al 26 settembre, e il IX tributo a Francesco Virlinzi, in collaborazione con l’associazione Ciclope, il 28 luglio. Assessorato alla Cultura- Provincia di Cataniavia Nuovaluce 67/A- 95030 Tremestieri Etneo – Assessorato alla Cultura – Comune di Acireale – dott. Saro Strano – via Alessi – Teatro dei Pupi- 95024 Acireale telef. 095 7685619 Cine Foto Club “Galatea” – via Alliotta 14 95024 Acireale. Tf. 095 7921786 - 347 5382517 – [email protected] - Antonio Calì, Abramo Cavallaro e Lorenzo Valastro le “tre colonne” del Bar Erg, sulla Panoramica, a S.M.Ammalati. AKIS 7 Sabato 13 giugno 2009 Il Cda di ACIAMBIENTE Spa, composto dal presidente Nello Oliveri, dal vicepresidente Salvatore Trovato e dal consigliere Salvatore Messina , ha approvato il bilancio della società, una manovra di circa 22 milioni di euro. Viva soddisfazione viene espressa dal presidente, Nello Oliveri, che presenterà entro pochi giorni all’esame dei sindaci dei 10 comuni soci il documento contabile riferito al 2008. “E’ un bilancio di rigore – ha osservato Oliveri – che ci permette, con orgoglio, di poter dire che la fase “critica”, dal punto di vista finanziario, non dico che ormai è stata superata ma la si affronta con molta serenità se è vero che il bilancio presenta un utile di 13 mila euro, i debiti verso i fornitori si sono notevolmente abbassati e i 10 comuni soci dell’ATO CT 2 hanno collaborato significativamente”. Aciambiente conclude Oliveri- rispetto alle 27 ATO presenti in Sicilia, è una di quelle ATO che ha raggiunto passi significativi”. U.S. La giovanissima Maria Chiara Torrisi ( 2F della S.M.S. “Allegra” di Aci Bonaccorsi) che ha partecipato, riscuotendo un lusinghiero successo, ai Campionati Internazionali di Giochi Matematici della “Bocconi” di Milano. I FEDERICIANI Domenica 14 Giugno 2009 presso aula didattica della Facoltà di Ingegneria della Cittadella di Catania si terrà il Premio Santi Correnti. In questa occasione verranno premiati dei ricercatori storici. Inoltre tra la proiezione di un video e l'altro si parlerà di alcuni aspetti storici attraverso la cucina dell'epoca. In questa occasione importante la presenza della a.c. Cavalieri Federico II del Principe e Maestro Don Salvatore Coco con i suoi numerosi Cavalieri, Dame, e Guardie D'Onore Federiciane. Archinuè…“Il Viaggio” 2° Premio d’arte “Paolo Vasta” Tornano alla ribalta nazionale i bravi musicisti catanesi degli Archinuè. Dopo il loro primo album “Oltremare” la Arts Promotion del dinamico Mario Russo lancia nel panorama nazionale un nuovo lavoro della band tutta siciliana. A presentare il nuovo lavoro discografico alla stampa è stato lo stesso Mario Russo nell’incantevole scenario della Cappella Bonajuto di Catania. Il titolo della nuova fatica del giovane gruppo è emblematico “L’uscita dell’uomo dalla tangenziale” . “Kant nel 700 invitava l’uomo a ragionare con la propia testa, parlava appunto dell’uscita dell’uomo dallo stato di minorità, invitandolo ad usare il proprio intelletto, ci spiega il leader del gruppo Francesco Sciacca, a noi ci è piaciuto scherzare su questo concetto”. Un bel lavoro artistico l’ultima fatica degli Archinuè, dove in undici brani e un videoclip raccontano a modo loro, le difficoltà di una carriera che non regala niente e che spesso infrange i sogni degli aspiranti artisti. Spesso però, la passione e la dedizione al proprio lavoro danno la forza per andare avanti e non mollare una professione che facile non è! “Pur facendo un tipo di musica un pochino più impegnata il nostro sogno, afferma ancora Francesco è quello di coinvolgere il pubblico delle canzonette perché in Italia non è mai stato facile discostarsi dalle regole del mercato….” . A questo concetto si rispecchia il divertentissimo brano “Radiofonico”cantato insieme al comico Nino Frassica . Oltre al primo singolo “Il Viaggio” il cd contiene anche “Dulcinea” presentata con successo al X Festival della canzone siciliana, “Furiosa Angelica”, “La figlia del re” e tanti altri brani che regaleranno all’attento ascoltatore un oretta di buona musica. Ai motivi in dialetto si alternano testi impegnati in italiano molto garbati ed orecchiabili. A supporto del singolo “Il viaggio”pure un bel videoclip girato interamente a Catania prodotto da Mario Russo con la regia di Simona Brancè che ha visto come protagonista Naike Rivelli figlia dell’attrice Ornella Muti. Ottimo lavoro discografico questo appena uscito degli Archinuè ai quali auguriamo sempre maggiori successi professionali certi che, continuando così, “il Viaggio”Li porti davvero lontano…. Angelo Battiato 4^ Rassegna Musicale per Organista liturgico “Maria SS. Della Catena” Circa 90 ragazzi hanno partecipato al 2° Premio d’Arte “Pietro Paolo Vasta”, svoltosi presso la Scuola Media che porta il nome dell’illustre pittore acese. Le opere dei piccoli artisti, divise in due sezioni – grafico-pittorico-plastica e fotografica – sono state esposte per tre giorni nell’antisala consiliare del Municipio di Acireale. Una giuria tecnica, composta da Antonio Guarnotta, Mario Grasso e Rita Nicotra, ne ha selezionato nove per la prima sezione (le tre migliori per ogni anno di corso frequentato dagli autori) e tre per la seconda sezione. Durante una sobria cerimonia di premiazione, svoltasi sabato 30 maggio nel salone dell’Istituto “Paolo Vasta”, il preside Rosario Musmeci, vivamente soddisfatto, ha elogiato tutti i partecipanti consegnando a tutti loro un attestato di partecipazione, mentre i primi classificati sono stati premiati con una coppa ed una medaglia. L’organizzatore del Premio d’Arte, giunto alla seconda edizione, è stato il prof. Filippo Chiarenza, docente di educazione artistica, il quale si prefigge lo scopo, con questa competizione, di “dare l’opportunità alle nuove generazioni di valorizzare le proprie energie artistiche e di permettere la crescita personale dell’individuo.” Questi i primi classificati per la sezione “Grafico-pittorico-plastica”: prime classi: 1° Simone Castorina, 2° Francesca Scandura, 3° Riccardo Mauro; seconde classi: 1° Alessandro Cipri, 2° Federica Battiato, 3° Laura Di Mauro; terze classi: 1° Teresa Barbagallo, 2° Federica Falanca, 3° Davide Leotta. Invece per la sezione “Fotografica” il 1° premio è andato a Martina Borzì, il 2° ad Agnese Brischetto ed il 3° a Isabella Leotta. Tutte le opere partecipanti erano comunque ugualmente valide e dimostrano l’impegno ed il talento degli autori. Forse qualche altra opera sarebbe stata degna di maggiore riconoscimento, ma i premi erano limitati e poi – si sa – il giudizio della giuria è insindacabile. AD In una atmosfera particolarmente festosa e alla presenza del sindaco Garozzo, degli assessori Nives Leonardi e Salvo Licciardello, del dirigente scolastico prof. Musumeci e del prof. Giovanni Vecchio è stata inaugurata nella S.M.S. Paolo Vasta un’aula multimediale intitolata alla memoria di Maria Grazia Cutuli. Brevi parole di circostanza sono state pronunciate dai presenti all’incontro. Foto di Salvo Barbagallo Presso l'impianto sportivo in corso di completamento (via Lazzaretto n° 25 - via Sclafani), le Società "Le Aci S.p.A." e "Azzurra S.r.l." hanno incontrato il sindaco Nino Garozzo e i consiglieri provinciali Gianluca Cannavò e Santo Primavera. L’incontro è servito al primo cittadino per prendere visione di questa nuova struttura polivalente, innovativa per il sud Italia. Per ogni ulteriore chiarimento e/o dettaglio: Seby Basile cell. 3474541435 - tel. e fax 095607435 Si è svolta presso il Santuario Matrice di Acicatena, (CT) la 4^ Rassegna Musicale per Organista liturgico “Maria SS. Della Catena”. La rassegna ha voluto accendere i riflettori sulla figura dell’ “Organista Liturgico” al fine di valorizzarne il talento e premiarne la disponibilità. “Giovani che mettono al primo posto tra i loro impegni, quello assunto spontaneamente nei confronti della parrocchia e della collettività.” Quest’anno,ci dice l’organizzatore Massimo Pennisi, abbiamo avuto il piacere di ospitare anche organisti provenienti da fuori Provincia. La rassegna, si svolge ogni anno, nel mese dedicato alla Madonna, in onore di “Maria SS. della Catena”, grazie anche alla cortese disponibilità del Parroco Sebastiano Privitera. L’iniziativa vede il supporto e la partecipazione dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Catania “Pietro Platania” e di Acireale, “Can. Agatino Leonardi”. Inoltre riceve il patrocinio della rivista “Famiglia Cristiana” e dell’ A.I.O.C. Associazione Italiana organisti di Chiesa, con sede a Cremona. I partecipanti di questa edizione sono stati: Giuseppe Speciale, Paola Budano, Sebastiano Greco, Mariangela Di Stefano, Maria Catena Balsamo, Alessia Bertini, Antonio Pollino, Angela Pirronello e Roberto Barresi. Durante la serata sono stati consegnati i 2 Premi “Musica è Arte 2009”, il primo a ricordo del Canonico acese, Antonino Maugeri noto compositore di musica liturgica, scomparso da poco; il secondo al Periodico cattolico “ La Voce dell’Jonio” di Acireale. Gradito ospite della rassegna è stato il M° Giuseppe Di Mare, proveniente da Avola (SR), noto e stimato organista di fama internazionale. CompuTecnica Riparazione computer a domicilio 349 7339659 MIC di Rosario Basile Via Dante Alighieri 42 Aci S.Antonio Stabilimento: via Penninazzo 75 – Viagrande Telef. 095 7891019 – fax 095 7021666 [email protected] AKIS AKIS: Anno V, numero 12 del 13 giugno 2009, in vendita a € 1.00 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania IL GIORNALE Sede e Redazione Akis: via M. di Casalotto 68 -95025 Aci S.Antonio - Tel.- Fax 095 7921786 – 347 5382517 - [email protected] - [email protected] - Site: www.akis-aci.com DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - Via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) - Tel.: 095 953455 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814 DELLE ACI Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 - Pubblicità e Redazionali: 328 8115194 183 8 AKIS Sabato 13 giugno 2009 La buona sanità non è del pubblico o del privato ma di chi la sa fare. In qualità di medico della sig.ra Orsola Pulvirenti ho avuto l’incarico da parte della paziente e della figlia, dott.ssa Caterina D’Agata, di rendere pubblico questo caso di buona sanità. La sig.ra Pulvirenti era affetta da una forma tumorale all’intestino in stadio molto avanzato. Consultate diverse strutture ospedaliere di Catania, la paziente era stata ritenuta inoperabile in quanto in fase terminale. Viene consultato il responsabile di Chirurgia della clinica Valsala di Catania, dott. Alfio Garrotto il quale, quantunque il rischio operatorio fosse altissimo, tenta il tutto per tutto decidendo di operare insieme alla dott.ssa Loredana Astuto ed all’anestesista dott. Nuccio Sciolto. Il difficile e complesso intervento operatorio è durato circa otto ore ma alla fine il risultato è stato eccellente e la paziente dopo alcune settimane è oggi in ottimo stato psico-fisico. La mia considerazione è questa: il valore incommensurabile della vita talora risiede nelle mani di abili chirurghi che, siano essi pubblici o privati, con la loro perizia riescono a ottenere risultati che vanno alquanto oltre la media standard dei risultati conseguiti dall’intervento operatorio. La buona sanità è presente anche a Catania nelle cui strutture, pubbliche o private che siano, vi sono dei professionisti alquanto qualificati i quali, come in questo caso, costituiscono delle importanti risorse umane e meritano un ringraziamento ed un elogio che porgo a nome della famiglia D’Agata. La buona sanità non è del pubblico o del privato ma di chi la sa fare. Giovanni Tringali La tua pubblicità a colori 347 1433135 [email protected] LA LIBRERIA DI AKIS “Imprevisti Amori”: liriche di Salvatore Di Dio ImprevistiAmori è il titolo della raccolta di liriche di Salvatore Di Dio (Albatros Il Filo, Roma, 2009). L’autore, psichiatra dirigente nel Ser.T di Giarre, da diversi anni ha scritto e autoprodotto la pubblicazione delle poesie, ma stavolta ha racchiuso il meglio delle raccolte precedenti difficilmente reperibili in questo nuovo libro, che si presenta con tutti i crismi dell’ufficialità, edito da una casa editrice romana e con un circuito di lettori certamente più ampio di prima. Questi Imprevisti Amori irrompono nell’animo del poeta e generano intense emozioni in un’osmosi tra infinito e finito che in ogni istante disvela la vita nei chiaroscuri del mondo. Il volo del sogno si incarna ed erompe nel riso dell’inebriante miraggio e nel pianto dell’ “obliante ventura”, incontra la voglia di amare e di inoltrarsi in una sinfonia di terra e di cielo con una “donna infinita” per nascere in Lei. Profonde introspezioni attraversano i limpidi versi tra la memoria e l’inesorabile fluire del tempo, che il poeta non può portare con sé oltre la morte. In questa atmosfera sospesa tra sogno e realtà emergono gli affetti più cari e il volto della madre s’illumina fuori dal tempo e l’abito ribelle di essere vivo riporta nell’animo la figura del padre. L’opera, davvero pregevole, è intrisa di profondo senso della vita e della morte, dell’arcano e suggestivo rapporto con la natura e il cosmo intero in un perpetuo bisogno di cogliere l’attimo e rivestirlo d’infinito. Le vibrazioni dell’anima le avverti ad ogni verso perché ti immergi in una dimensione esistenziale filtrata dal sentimento e dall’assoluto bisogno di armonia. I versi del poeta sono sempre freschi, talora essenziali, e la parola si fa anima, si insinua dentro di te e t’invita, nella pur dolente fragilità dell’essere, ad andare oltre per abbracciare l’infinito. La donna reale o immaginaria è l’emblema della vita e dell’amore, è reale ed è dispensatrice di alito vitale e di luce; ecco perché, quando manca, riemerge la realtà inquietante che tenta di invadere il tuo io. Questo libro non passerà inosservato e merita un posto sicuro nel panorama della produzione lirica del nostro tempo. Nella sua pregevole prefazione, Paola Santamaria dichiara che “è impossibile non rimanere coinvolti dalle parole di Imprevisti Amori, inevitabile appare una fusione totale, una compenetrazione profonda con il sentimento più vero, con le impressioni più vive della stessa esistenza. Lo sguardo è attento, accurato, le parole sgorgano fluide da un animo profondo, che non conosce l’indifferenza, né la banalità”. Giovanni Vecchio Venerdi’ 29 maggio 2009, presso la stadio comunale in Aci Sant’Antonio, si è tenuta la Partita –Spettacolo 1° Torneo “Fair play” a scopo benefico, con la partecipazione ,come giocatori, dei K-Kids contro la A.S.D. Aci S. Antonio, settore giovanile scuola calcio. Grazie al Patrocinio del Comune, del Kiwanis Acireale, del dirigente scolastico dr. Salvatore Musumeci ed in particolare per il lavoro svolto dall’ adviser K-Kids Daniela Simon e dal responsabile scuola calcio Salvatore Trovato è stata possibile realizzare codesta manifestazione che ha visto la partecipazione di un folto pubblico che ha riempito tutta la tribuna del campo di calcio. ERG Stazione di Servizio Autolavaggio di Ivan Zingale Via Marchese di Casalotto, 32/b Tel. 095 7921279 Aci S.Antonio CONSEGNA ONORIFICENZE DELL’ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA, IL PRESIDENTE CASTIGLIONE: “UN RICONOSCIMENTO AL LAVORO, AL RISPETTO DELLE ISTITUZIONI, ALL’IMPEGNO QUOTIDIANO”. Laiset Consulting, si pone come punto di incontro tra domanda ed offerta nel mondo Formativo. Inoltre in riferimento alla Riforma Universitaria (DM n. 509/99), l’esperienza professionale può essere valutata come credito formativo Universitario, per abbreviare i tempi di studio,Laiset Consulting, è in grado di dare assistenza per la riorganizzazione del curriculum di esperienze e studi, nonché di informare ogni singolo candidato, sulle principali convenzioni stipulate dalle Università; Professionisti interessati alla riforma citata: Ragionieri - Geometri - Impiegati pubblici e delle Aziende Sanitarie Locali - Promotori finanziari Giornalisti - Militari - Professionisti - ecc. Esperienze che possono essere riconosciute per abbreviare i tempi di studio e facilitare l’ottenimento della Laurea: Partecipazioni a stage e seminari – qualifiche funzionali (per i pubblici dipendenti) - iscrizione ad ordini professionali - conoscenza delle lingue - conoscenza dell’informatica - corsi di formazione – ecc. Nella Prefettura di Catania il vice prefetto vicario Annamaria Polimeni ha presieduto la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e delle Stelle al merito del lavoro. “Le mie sincere congratulazioni a tutti i nuovi cavalieri, ufficiali, commendatori, grand’ufficiali, dei destinatari delle Stelle al merito del lavoro, che rappresentano uno “spaccato” della società catanese, che si impegna quotidianamente, con passione, nell’esercizio delle più diverse attività, dai rappresentanti delle istituzioni a quelli delle forze armate e dei corpi di polizia, da quelli delle professioni agli imprenditori – ha dichiarato il presidente della Provincia di Catania, on. Giuseppe Castiglione -. Un compiacimento particolare, più diretto e affettuoso lo manifesto all’avv. Luigi Albino Lucifora, da poco in pensione, dopo essere stato per lunghi anni apprezzato segretario generale dell’Ente, neo grand’ufficiale; e per il dott. Daniele Lo Porto, capo ufficio stampa della Provincia, neo cavaliere, del quale sono note le doti di equilibrio e correttezza e il rispetto per le Istituzioni. L’onorificenza che il presidente della Repubblica ha concesso loro è anche un segnale di apprezzamento per le qualità umane, oltre che professionali”. Contattaci saremo ben lieti, senza alcun impegno, di valutare ogni singola situazione Nel prossimo numero intervista con il Dott. Angelo Maugeri, Coordinatore per la Regione Sicilia della Laiset Consulting Centro Servizi Studi. Corso Savoia 111/c 95024 Acireale Tel. 095 7649590 Tel./Fax 095 7647733 Corso Savoia 111/c 95024 Acireale Tel. 095 7649590 Tel./Fax 095 7647733