A IS K - AKIS il giornale delle ACI

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A IS K - AKIS il giornale delle ACI
183
Anno 5 - n° 12 - € 1,00
Farmacia Cipriani
ATTUALITA’
A
KI S
K ULTURA
INFORMAZIONE
13 giugno 2009
SPORT & TURISMO
Marino Giuseppe
C.so Italia, 96 - ACIREALE
IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI
ph Fabio Consoli
BENTORNATO,
SINDACO!!!
Un commento alle elezioni?
Tanti, e più qualificati di noi, lo hanno fatto e
scritto anche se poi, alla fine, quasi tutti riescono a vedere ed a scrivere soltanto “positivo”
alla sconfitta La debacle del Governatore
Lombardo, prevista ed auspicata su molti fronti, ha trascinato l’incolpevole Nello Musumeci
che ha perso tanto, tanto sostegno solo per
l’errato apparentamento. Nel campo locale,
invece, si parla delle comunali di Acireale, è
andata come è andata, secondo le previsioni.
Una vittoria del sindaco Garozzo che dalla sua
portava cinque anni di attività che non si poteva e non si doveva assolutamente disconoscere. Decine e decine di opere (soprattutto
incompiute) sono state inaugurate, anche se
con qualche contestazione poco seria, per la
verità, dovuta al periodo immediatamente preelezioni, moltissime altre “cose” in itinere che
dovranno essere completate in brevissimo
tempo. Star qui ad elencare tutto ed il tutto è
inutile…la Città si accorge di quanto fatto e realizzato da “Garozzo and boys”, premiandolo
con una messe di voti. Alcune volte sono arrivati anche i lucciconi (Piazza Duomo, Teatro
Maugeri…), lucciconi che torneranno, certamente tramutandosi in pianto di gioia, non
appena al Teatro Bellini risuoneranno le note
della Casta Diva…Noi speriamo di esserci.
Amarezza per come sono andate le cose e per
come potevano andare, considerata l’analisi
che a caldo e, poi, anche a freddo ha fatto l’altro candidato a sindaco, l’on.le Nicola
D’Agostino. Accetta sportivamente (ma non
tanto!) la sconfitta neppure paventando il ricorso a qualche “ricorso” che gli darebbe la possibilità, lo dice sempre lui, di ribaltare, forse, la
differenza…Silenzio, solo silenzio, invece da
Cundari che finito di riporre gli strumenti degli
orchestrali se ne ritorna cheto cheto al bar con
la compagnia degli amici che lo hanno sorretto
(poco, per la verità). Mario D’Anna è, invece,
contento della sua “esibizione elettorale”, ma
come al suo solito, se la prende sempre con
l’alternanza e la democrazia. Così è la vita.
Due acesi nel “gotha” nazionale: Adolfo Urso e Miriam Leone. Il vice Ministro, reduce dalla Cina dove ha instaurato
importanti accordi con i “gialli” governanti (non ultimo l’arrivo a Catania di voli da diretti da Pechino e Shangai entro l’imminente estate) e la conferma dell’interesse del gruppo Hna verso la Sicilia e Miriam Leone della quale c’è un “pezzo”,
e che “pezzo” !, di Acireale nel palinsesto quotidiano di RAI 1. La bella, bellissima Miriam Leone, ancora per qualche
mese con lo scettro di Miss Italia, conduce brillantemente UNO MATTINA. Dire che è piacevole vederla ed ascoltarla è
veramente riduttivo… Qualcuno dice che è brava, qualcuno “mi sembra un pochino impacciata…”, qualcuno se la guarda beatamente (io, ad esempio) soprassedendo ad eventuali ed improbabili scivoloni sulla scena…In ogni caso, Miriam
c’è…e tutti ne siamo felici anche se qualche volta (abbiamo sentito delle lamentele!) lei dice di essere di Catania::::.
Meglio “siciliana, no? T.C.
Premio “Aci e Galatea 2009” - 10 Agosto - Piazza Duomo - Acireale
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“Un grazie agli acesi, a questa città che tutti amiamo – ha detto tra l’altro Garozzo -. Adesso, finita la
campagna elettorale, c’è l’obbligo di lavorare per la
città ed un sindaco di tutti non può dimenticarlo.
Sindaco di tutti come ho fatto in questi cinque anni
e come spero di poter fare, con autorevolezza ma
anche con la generosità e la disponibilità che nessuno può negare. Si è voluto un referendum sul
candidato sindaco e la città ha risposto perchè
Garozzo fosse il sindaco anche in questi prossimi
anni”. Nino Garozzo ha tra l’altro detto: “So quali
sono i problemi di una amministrazione e con questa consapevolezza auguro a tutti di amare la città
come Acireale merita e a me di essere all’altezza
del compito. Chiedo quindi alla città di sostenermi,
anche quella parte che non mi ha votato, affinchè
Acireale cresca nell’interesse della nostra
comunità. Tra il fare e il non fare gli acesi hanno
scelto il fare” .
“La vittoria di
Garozzo, ha invece
sostenuto
l’on.le
Nicola
D’Agostino,
è
solamente tecnica, forte delle otto
liste che lo sostenevano. La disamina politica è
ben diversa da
quella
venuta
fuori dalle urne. I
cittadini ci hanno
premiato
fortemente con il voto
disgiunto, quantificato in circa
5.000 preferenze,
e di questo li ringraziamo, e se a
ciò aggiungiamo
le duemila schede
contestate, si può vedere come la vittoria di
Garozzo venga ad essere assolutamente striminzita, per qualche centinaio di voti”.
AKIS nel ringraziare il sindaco,
tutti i componenti della Giunta
e del Consiglio che si sono prestati
al servizio della Città
nell’ultimo quinquennio
si congratula con l’avv.to Nino
Garozzo per la Sua rielezione
a Sindaco di Acireale
e formula ai nuovi eletti
gli auguri di buon lavoro.
2
AKIS
Sabato 13 giugno 2009
I NUMERI E I VOLTI DELLE ELEZIONI AD ACIREALE
E alla fine fu il Garozzo-bis! Al termine di una conta estenuante, protrattasi fino a tarda notte, sul filo di lana è arrivato il responso: con il 51%
dei voti validamente espressi dai cittadini che si sono recati alle urne è
risultato ri-eletto al 1° turno il sindaco uscente. E ciò nonostante l’incredibile cifra di oltre 4.000 voti dispersi con il c.d. “voto disgiunto”. Uno
smacco, questo, che rovina e getta un’ombra sull’affermazione elettorale di Garozzo, il quale – al pari del suo “mentore” a livello nazionale – si
aspettava che il voto si convertisse in un plebiscito sulla sua persona.
Un plebiscito mancato, dunque, nonostante l’impressionante numero di
candidati a sostegno, l’imponente macchina propagandistica messa in
moto dal suo schieramento e la sapiente scelta delle inaugurazioni di opere pubbliche “ad
orologeria”, ben messe in evidenza dai mezzi di informazione locale. Forte di una schiacciante maggioranza consiliare (20 consiglieri su un totale di 30), Garozzo insieme alla sua
amministrazione potrà così portare avanti il suo programma di rilancio per la città. E diciamo rilancio perché, se così non fosse, quello che ci aspetta è un declino senza fine verso il
baratro. Da oggi in avanti non ci sarà più alcun alibi. La strada appare spianata, anche se i
personalismi emergenti nella coalizione di governo potrebbero creare qualche grattacapo.
Quanto ai consiglieri eletti, da notare come il civico consesso risulti rinnovato per la metà
dei suoi componenti. Affermazioni per le liste del PDL, delle frange ex-autonomiste-proGarozzo e dell’MPA, delusione per il PD, nessuna rappresentanza in consiglio per l’UDC ed
le altre liste minori. Numerosi risultano i “trombati eccellenti”, soprattutto in quelle liste che
schieravano nelle proprie fila una pletora di ex consiglieri ed assessori, sia comunali che
provinciali. Era inevitabile. Lo “scontro” è stato senza esclusione di colpi. Poco male. Molti
verranno di sicuro ripescati, data la loro indiscussa competenza come amministratori pubblici (!?), anche se gli sconfitti sono parecchi (e qualcuno ne esce con le ossa rotte). Si rinnova, quindi, la classe polita acese, si direbbe. La speranza è che gli eletti si spendano per
il bene della città, anche se – in verità – il sospetto (più che fondato) è che la stragrande
maggioranza di essi, come successo quasi sempre in passato, hanno a cuore esclusivamente il loro tornaconto.
Cervantes
Con 17913 preferenze, pari al 51,50 per cento
dei voti validi, il primo cittadino uscente avv.
Nino Garozzo è stato rieletto sindaco di Acireale
al primo turno elettorale. Garozzo, supportato
dalle liste Pdl, Garozzo Sindaco, Insieme per la
Città, Acireale Domani, Forza Acireale, Liste
Nello Musumeci per Acireale, Udc, Dc ha superato l’on. Nicola D’Agostino (Mpa, D’Agostino
Sindaco, Uniti per Acireale Democratica) che ha
ottenuto 12052 preferenze, pari al 34,65 per
cento. L’avv. Gaetano Cundari (Pd, Idv-Sinistra
e Libertà, Movimento Civico Acireale) ha conquistato 4071 preferenze pari al 11,71 per
cento. Il prof. Mario D’Anna sostenuto dalla
Lista comunista e anticapitalista ha ottenuto
744 voti pari al 2,14 per cento. Per quanto
riguarda il Consiglio comunale, l’attribuzione
provvisoria dei seggi prevede la seguente ripartizione: Pdl 11 seggi: Licciardello Salvatore,
Scalia Rosario, Sorace Antonino, Arcidiacono
Santo, Ferlito Gioacchino, Torrisi Giuseppe,
Pietro Paolo Rosario, Monaco Marcello, Filetti
Pietro, Castro Antonio, Finocchiaro Mario.
Garozzo Sindaco 4 seggi: Baldi Camillo,
D’Ambra Francesco, Leonardi Nives, Riolo
Antonio. Insieme per la Città 3 seggi: Calì
Angelo, Maccarrone Salvatore, Primavera
Giuseppe. Acireale Domani 2 seggi: Greco Rito,
Pavone Mario. Mpa 4 seggi: Barbagallo
Roberto, Raneri Rosario, Cascio Antonino, Di
Mauro Vincenzo. D’Agostino Sindaco 3 seggi:
Oliva Alessandro, Scalia Luciano, Seminara
Salvatore. Pd 3 seggi: Cicala Giuseppe, Ardita
Venerando, Bonaventura Ambrogio.
Voti di Lista:
Pd: 2701 -7,97%
Idv-Sinistra e Libertà: 302 - 0,89%
Acireale Gaetano Cundari Sindaco: 888 2,62%
Acireale Domani: 2408 - 7,11%
Forza Acireale 1542 - 4,55%
Garozzo Sindaco 3820 - 11,28%
Udc-Casini: 1677 - 4,95%
Nello Musumeci per Acireale 422 - 1,25%
Democrazia Cristiana 105 - 0,31%
Insieme Per la Città: 3058 - 9,03%
Pdl-Popolo della Libertà: 8910 - 26,30%
Uniti per Acireale Democratica: 845 - 2,49%
Mpa: 4240 - 12,52%
D’Agostino Sindaco: 2603- 7,68%
Lista Comunista Anticapitalista: 354- 1,05%
TA N TO P E R G R A D I R E . . .
Europee: Gli elettori premiano linea politica
del Pdl Sicilia
“La tornata elettorale per le europee 2009 conferma il
Pdl come primo partito in Sicilia – afferma il senatore
Pino Firrarello . Il Popolo della Libertà registra una crescita rispetto alle Europee del 2004, tenendo conto che
la somma di Forza Italia e Alleanza Nazionale è stata
allora più bassa. Un’ottima affermazione del Pdl in
Sicilia – aggiunge – anche in confronto alle regionali del
2008, se si considera che il risultato è migliorato del 3%.
E’ da sottolineare inoltre come nei Comuni in cui si sono
svolte anche le elezioni amministrative, e che quindi
hanno avuto una maggiore affluenza di elettori, il Pdl ha
superato sempre il 40% dei voti, con punte del 48%. La
linea d’azione del coordinamento del Pdl in Sicilia, sempre improntata alla chiarezza e alla risoluzione dei problemi della nostra Terra, è stata dunque premiata, a
discapito della politica adottata dall’ “Innominato” che ha
moltiplicato i suoi fondoschiena per occupare tutte le
poltrone, le poltroncine e gli strapuntini di potere della
nostra Regione”.
Waterloo di Lombardo, vittoria di Castiglione
Nell’esprimere
la mia profonda
costernazione
e vicinanza al
dolore che ha
colpito il Re del
regno delle due
Sicilie in preda
ormai ad una
disperazione
devastante e
irreversibile, un
grazie immenso al popolo siciliano che ha apprezzato la linea politica
portata avanti con serietà ed equilibrio dall’On.
Giuseppe Castiglione, vincitore vero dell’attuale competizione elettorale insieme al Ministro Angelino Alfano e
al Presidente Renato
Schifani. Il popolo
siciliano dal profondo
del cuore consiglia a
Sua Maestà il Re di
giocarsi il numero 4 in
tutte le ruote del lotto
nazionale. Forse ce la
potrebbe fare!
Tutti quelli che, in crisi
di astinenza di potere,
parlavano di “acari ed
ascari”, sono invitati a
venire in provincia di
Catania per farsi una
scorpacciata
di
pistacchi e carciofi
che fanno bene alla
pressione sanguigna e
al cervello.
On. Pippo Limoli
ph Fabio Consoli
La rubrica del micio
Cari a…mici, ben ritrovati. Manco da un po’ di tempo dalle pagine di Akis causa l’allergia alla
carta stampata che mi ha colpito recentemente. Ora sto meglio, ricomincio a frequentare luoghi più salubri e il fastidio che si è attenuato non dovrebbe più complicarmi la vita. Ho seguito, tramite il televisore acceso dal mio padroncino, i risultati della campagna elettorale per le
europee e le comunali di Acireale. Da quello che ho potuto sapere e capire la “scheggia
impazzita” così la identifIca il mio direttore, salvo fatti ed eventi oggi imprevedibili, ha pagato lo scotto della sua imprevedibilità (imprevedibilità?) non riuscendo, neppure lontanamente, ad avvicinarsi al fatidico 4%, mentre l’abbinata soluzione “Nicola D’Agostino” ha riportato lo scontato e personale successo del giovane e preparato deputato regionale acese non trovando, però, spazio,
questi, per entrare con squilli di tromba e colpi di grancassa a Palazzo di Città e sedersi sullo scranno più alto.
Scranno sul quale, invece, si va nuovamente a sedere, Nino Garozzo che, probabilmente, ha vissuto le ultime 72
ore della campagna elettorale sotto fibrillazione ad onta della ostentata serenità e certezza di vittoria finale. Degli
altri due “candidati a sindaco” c’è ben poco da dire: Gaetano Cundari ha “azzeccato”, bisogna ammetterlo, solo lo
slogan e lo spot che è passato nelle televisioni private, mentre il risultato è sotto gli occhi di tutti…negativo, mentre per Mario D’Anna, al quale ho condannato, sempre, il suo eccessivo “furore” politico, ma che rispetto sempre
per la coerenza delle Sue idee, rilevo dati positivi sulle tematiche che ha portato avanti e dati negativi su come si
sono proposte alcune “osservazioni”: le bandiere all’inaugurazione della nuova Piazza Duomo, le bandiere , ancora una volta, ed i cani all’apertura al pubblico per visitare il Teatro Maugeri. Tutto ciò, da quello che ho sentito, è
stato certamente negativo per la sua immagine. Ma, come suol dirsi, ognuno usa il tono e la voce che crede opportuno utilizzare. Ora la Città si aspetta che, passata la festa, “lo santo” si metta di buzzo buono a risolvere i tanti,
ancora tanti, problemi di “Aci e Galatea”. I cittadini lo hanno votato, Nino Garozzo, e rinnovato la fiducia (per la
verità, ha lavorato abbastanza bene per la Città… ) e sono certi che questa fiducia sarà ripagata con il solito impegno che lo stesso ha dimostrato di avere verso Acireale Io, da parte mia, mi ritroverò come al solito, a gironzolare
per le scale ed i corridoi del Palazzo di Città…vigilerò, scruterò… poi, se il caso, denuncerò le cose che non vanno
bene. Anch’io, del resto, amo Acireale. Miao.
UN INCUBO
Ho sognato di fare il Sindaco. Ho sognato che, durante un’udienza, un collega mi diceva, con la massima
serietà: “L’altra sera, con Gaetano, Lucia, Mariella ed
altri amici, abbiamo pensato che tu sei la persona più
adatta per candidarsi”. Ho sorriso. Ma, sempre nel
sogno, il collega insisteva: “Che ne dici? Spero che tu
non voglia tirarti indietro!”. Ho continuato a sorridere
ma ero terrorizzata. A quanti pericoli va incontro un
Sindaco? Quante volte è lieto e quante volte è avvilito?
E poi, chi me lo ha mai insegnato il mestiere di
Sindaco? Quanto tempo sarebbe necessario per impararlo? Con quali insegnanti? Con quelli che non sai se
ti metteranno nel sacco? A quanti, anche con idee politiche apparentemente simili alle mie, porterò ombra? A
chi dovrò obbedire? Per fortuna era un incubo. Mi
sono svegliata appena in tempo per non cadere dal
letto.
Anna Ruggieri
AKIS
Sabato 13 giugno 2009
La letteratura odeporica
Da qualche anno a questa parte si sta facendo strada
un nuovo filone letterario: la letteratura odeporica. Il
termine proviene dal greco hodoiporikós, camminare,
viaggiare, donde nasce appunto il termine che designa
la letteratura di viaggio. In effetti, i libri di viaggiatori
stranieri sono stati pubblicati ovunque e da secoli, ma
ultimamente c’è stata una riscoperta di questi testi che,
per molto tempo sottovalutati e relegati in scaffali polverosi di biblioteche e librerie, hanno invece mostrato
di essere al tempo stesso interessanti e di piacevole
lettura. Molti di questi resoconti sono stati tradotti in
vari idiomi ma molti altri restano in lingua originale e
quindi non accessibili ad una buona percentuale di lettori. Questo tipo di letteratura è sorta grazie alla passione di alcuni studiosi che hanno voluto riportare alla
luce testimonianze di visitatori sconosciuti i quali, viaggiando, hanno redatto diari delle loro avventure o
hanno scritto lettere ad amici e parenti descrivendo ciò
che avevano visto e i personaggi, più o meno noti, che
avevano incontrato. L’esercito dei viaggiatori è molto
nutrito ed è per questo motivo che, pur non tralasciando del tutto i viaggiatori di altre nazioni, tratteremo principalmente i viaggiatori inglesi e americani in Sicilia ed
in particolare coloro che hanno visitato la provincia di
Catania, numerosissimi soprattutto negli anni ’20 del
XIX secolo, decennio in cui appaiono numerosi diari di
viaggio. Soltanto nel 1824 giunsero William Henry
Smyth, uomo di mare e astronomo, Edward Boid, Rae
e molti altri. Ciò che si rivela importante non sono tanto
le biografie di questi viaggiatori, poiché molti di loro non
sono persone particolarmente famose in patria o all’estero, ma l’attenzione si posa sui luoghi da essi visitati
e sulle persone che incontrano. Le righe che essi ci
lasciano mostrano una Sicilia lontana da noi temporalmente e quindi totalmente diversa da quella odierna. Vi
sono località con denominazione differente, contrade
non più esistenti, paesaggi bucolici che oggi hanno
ceduto il passo a zone industriali, boschi estinti dalle
colate laviche dell’Etna, strade di campagna e sciare
laviche oggi divenute tangenziali e arterie principali del
traffico cittadino. Chi si accosta per la prima volta a
questo tipo di studio si pone due domande fondamentali: come nasce la letteratura di viaggio? Chi sono
questi viaggiatori? Alla prima domanda è difficile
rispondere poiché da sempre l’uomo ha cercato l’altro
da sé, l’incognito, il nuovo. E’ connaturato all’essere
umano il bisogno di varcare i propri confini, esplorare
quello che altri non hanno ancora conosciuto e dunque
è chiaro che tutto ciò che è stato scritto da esploratori,
scienziati, ricercatori, pellegrini e da chiunque abbia
intrapreso un cammino. fa parte della folta schiera
degli autori odeporici. Esempi celeberrimi di tale letteratura sono Il Milione di Marco Polo e il Liber Sancti
Jacobi più conosciuto come Codex calixtinus di
Santiago di Compostella. Il primo è soprattutto una narrazione del viaggio avventuroso del Veneziano, il
secondo, concepito come un libro in onore di San
Giacomo, è diviso in cinque libri di cui il quinto, intitolato Iter pro peregrinis ad Compostellam, Aimery Picaud
scriptum, è una vera e propria guida per tutti quei pellegrini che si accingevano a compiere il cammino verso
il luogo di sepoltura del santo. La seconda questione
ha una sola risposta: il viaggiatore può essere chiunque ed è per tale motivo che la mole di letteratura di
viaggio è immensa. Ma cosa cercano in Sicilia questi
visitatori? Chi sono e cosa scrivono? Ci troviamo di
fronte ad un nuovo fenomeno: il turismo culturale
moderno le cui radici si collegano al fenomeno del
"Grand Tour", con il quale si sviluppa in Europa un
modo completamente nuovo di intendere il viaggio.
Fino ad allora, i viaggi erano essenzialmente legati a
motivi commerciali, diplomatici, religiosi, o alle guerre.
C'erano anche studenti inglesi, francesi, tedeschi, che
già nel XV e XVI secolo si iscrivevano alle Università
italiane per attingere alle grandi istituzioni culturali di
Bologna, Siena, Padova, ma si trattava ancora di lunghi soggiorni di studio, e non di viaggi in senso moderno. A partire dalla fine del Seicento e poi per tutto il
XVIII secolo, epoca in cui il fenomeno raggiunge il suo
culmine, il Grand Tour si concretizza invece come una
peregrinazione di città in città, alla ricerca delle testimonianze dell'antichità e della classicità greca e romana. Per definire questo modo di viaggiare viene coniato un termine specifico, "tour", che identifica appunto
"giro" di paesi con partenza ed arrivo nello stesso
punto. L'Italia è, assieme alla Francia, la meta prediletta del Grand Tour. Il nostro Paese viene percorso interamente, da nord a sud, attraverso le maggiori città
d'arte che rappresentano spesso l'obiettivo culminante
del viaggio. Ma quali sono le motivazioni di questo che
costituisce uno dei fenomeni più interessanti della
moderna cultura europea? Nel XVII e XVIII secolo i giovani aristocratici europei (soprattutto inglesi), gli intellettuali, i diplomatici e i rampolli della emergente e ricca
borghesia completavano la loro formazione intraprendendo un lungo viaggio in Europa che durava dai sei
mesi agli otto anni come coronamento di una buona
educazione. La mentalità di questo Grand Tour si riallaccia alla cultura baconiana e alla filosofia sperimentale, dunque all'idea del viaggio come esplorazione e
ricerca. La sua valenza, tuttavia, non si esaurisce nella
funzione didattica. Per i figli degli aristocratici e delle
nuove classi - i mercanti, i professionisti - il viaggio
segna soprattutto il confine e il passaggio dall'età adolescenziale a quella adulta, la trasformazione da
ragazzi ad autentici gentiluomini (l'età in cui viene solitamente intrapreso oscilla tra i sedici e i ventidue anni).
Il giovane faceva delle nuove esperienze, affrontava
pericoli, disagi, doveva adattarsi a nuove situazioni,
climi e usanze e metteva alla prova le conoscenze
acquisite durante il periodo degli studi. In altri termini
ed in modo decisamente meno rischioso, compiva una
sorta di agogè che lo avrebbe traghettato nel mondo
degli adulti. In questa avventura era guidato da un precettore che lo consigliava e lo accompagnava.
L'esperienza del "grande viaggio", infatti, serve ad
acquisire intraprendenza, coraggio, attitudine al
comando, capacità decisionale, ed anche conoscenza
di costumi, maniere, galatei e lingue straniere. Nel sermone The Prodigal Son, Laurence Sterne indica tra i
principali vantaggi del viaggio «apprendere le lingue,
conoscere le leggi e i costumi, gli interessi e le forme di
governo delle altre nazioni; acquisire urbanità di modi
e sicurezza di comportamento, educare lo spirito alla
conversazione e ai rapporti umani» e allo stesso tempo
«svezzarci dalla compagnia di zie e nonne, facendoci
uscire dall'angusta stanza dei bambini». Al Grand Tour
si riconosceva dunque una funzione iniziatica che,
benché sottaciuta, ne costituiva spesso la motivazione
primaria. I giovani inglesi che partivano per il Grand
Tour compivano un giro che dall’Inghilterra, scendeva
lungo Francia e Spagna e da qui, entrando nel
Mediterraneo da Gibilterra, giungeva in Italia. Le città
italiane da visitare erano soprattutto Roma, Napoli,
Firenze e Venezia, le capitali dell’arte, della cultura e
del bel mondo. Verso la fine del Settecento, però, il
Grand Tour si allungò perché molti viaggiatori decisero
di includere nell’itinerario anche la Sicilia. Non che l’isola fosse stata trascurata da tutti, ma è pur vero che
molti, intimoriti dall’ombra minacciosa dei banditi e
dalle condizioni delle strade, preferivano, sebbene a
malincuore, rinunciare a proseguire oltre Napoli.
L’isola, però, attraeva come un magnete i viaggiatori i
quali sapevano bene quali tesori artistici e naturali la
Trinacria custodisse. Le rovine greche e romane, insieme all’Etna, costituivano un richiamo irresistibile per i
giovani nordici. Alla fine del XVIII secolo il numero dei
viaggiatori stranieri in Sicilia crebbe in modo esponenziale. Un viaggiatore, Julvin, scrisse che visitare l’Italia
escludendo la Sicilia era come fermarsi davanti ad un
palazzo con una porta splendida. Julvin faceva eco a
Goethe il quale nel suo Viaggio in Italia aveva scritto
“La Sicilia è la chiave di tutto”. I viaggiatori, però, non
erano soltanto giovani nobili colti; vi è una varietà di
personaggi come geologi, storici, botanici, scienziati,
pittori, incisori, naturalisti…un vero e proprio popolo. La
maggior parte di questi visitatori teneva un diario di
viaggio o scriveva lettere. Queste testimonianze preziose permettono al lettore di compiere anch’egli un
viaggio, una peregrinazione temporale che offre la possibilità di immaginare ma anche di vedere, attraverso
gli schizzi, i dipinti e le incisioni, un mondo ormai scomparso, sopraffatto dal progresso, dai terremoti, dalle
colate laviche e dalla sconsideratezza dell’uomo. Basti
pensare che molti diari di viaggio sono stati scritti prima
dell’avvento della ferrovia, il cavallo di ferro che infliggeva ferite inguaribili all’aspetto fisico del territorio che
attraversava e che tanti fiumi di inchiostro farà versare
a quella moltitudine che nutrirà nei suoi confronti ammirazione ed odio allo stesso tempo. Ciò che ci proponiamo di fare in questa rubrica è proprio riscoprire,
attraverso gli scritti dei viaggiatori, la terra di Sicilia
come mai l’abbiamo vista e come, purtroppo, mai la
vedremo.
Maria Grazia Lucrezia Leotta
Storie di Maggio...
Sono certo del fatto che non abbiate mai sentito parlare della “sindrome del guscio”. Ne sono sicuro perché
l’ipotesi l’ho coniata io da non molto, proprio nel
momento in cui mi sono messo alla tastiera del notebook per raccontare l’ultimo capitolo di una storia che
s’è avviata molti anni fa. Un incontro che ritorna, come
avviene per una cometa, che so, quella di Halley, ma
con intervalli (per fortuna) più brevi: gli ex-allievi di una
scuola che si ritrovano, con qualche capello in meno (e
quelli che son rimasti, ahimé, di colore, diciamo così,
impallidito), qualche centimetro in più al giro-vita.. ma
con lo stile e l’allegria che non sono cambiati. Dicevo
della sindrome del guscio: quello dell’uovo, che il pulcino impaziente ha spezzato per lanciarsi alla scoperta
del mondo.. e di cui adesso, pulcino ormai adulto, gallo
o gallina che sia, vorrebbe ritrovare i frammenti, ricomporlo, rientrarci... Beh, forse questa sindrome è all’inizio della risposta che in tanti hanno dato all’arrivo della
lettera che annunciava “l’annuale molto atteso e festoso incontro”.. Ritrovare “qualcosa” che si teme di aver
perduto e che si sa di poter ritrovare. L’amicizia. Gli
ideali. Smalti lucenti al sole della verità. E’ maggio, allora, e i “Sammichelini”, gli ex-allievi dell’Istituto San
Michele di Acireale, ritornano per l’annuale convegno
tra le mura antiche e le fresche sale (una frescura, per
verità, particolarmente gradita in questi giorni di feroce
assaggio della calura estiva). Per tutti c’è sempre una
sorpresa. Questa volta è il numero speciale messo
insieme per i cento anni di IN AEVUM, il periodico del
Collegio dal gruppo di “scriteriati” (ma non è vero: ne
faccio parte anch’io, persona notoriamente seria e ponderata) che si annida nel consiglio direttivo
dell’Associazione Ex-Allievi. Sono quasi centoventi
pagine di articoli e fotografie tratti da cento anni di storia, pagine non importa se patinate o di grana ruvida:
una scelta di necessità limitata, ma significativa. Com’è
stato emozionante, per gli “scriteriati” di cui sopra sfogliare le pagine, indicare, raccogliere, sorridere.. commuoversi. Pubblicato la prima volta nel 1909, In Aevum
è stato, per tanto tempo, la voce di una scuola viva,
ricca di cultura, aperta ad esperienze complesse e
veramente partecipate, spesso in anticipo sui tempi
della scuola italiana. A pensarci bene, è la testata più
antica tra quelle che si pubblicano oggi in Acireale!
Adesso si legge anche su internet perché l’Istituto è al
passo con i tempi mutati. In Aevum riprende, nel nome,
il motto dell’Istituto, l’ “es aiéi” tucidideo, l’orgogliosa
rivendicazione di una storia che si vive non per l’avventura di un giorno, ma come conquista perenne: gli
ideali di una comunità che cerca di interpretare con
gioia lo spirito di Filippo Neri. E’ domenica 24 maggio:
il Piave forse mormora ancora, ma è troppo lontano
perché si possa sentire; si sentono invece le voci che
si animano nei vari gruppi e gruppetti che dalle otto (o
giù di lì) si vanno formando. Si sfoglia la rivista, si
chiacchiera e ci si dirige alla Cappella per.. una visita al
“Padrone di casa” e il domenicale rito della Santa
Messa; nell’omelia di padre Cantarella, direttore del
Collegio, ritorna il richiamo alle virtù di mons. Giovanni
Battista Arista, che dell’Istituto fu prima convittore e poi
Direttore, e che di recente è stato dichiarato
“Venerabile” per l’eroicità delle cristiane virtù con
decreto firmato dal Santo Padre. Si conclude la Messa
e si sciama nel grande cortile, a suo tempo teatro di
focose partite di calcio e di più calme esercitazioni ginniche; si commenta la foto di pagina 15, del numero
speciale: “il Battaglione scolastico armato, per gli esercizii militari, con moschetti forniti dal Ministero della
Guerra, col privilegio del Tiro a segno”; si formano
gruppi e capannelli; ci sono i “vecchissimi” maturi degli
anni Trenta, i “giovanissimi” del duemilaotto e i futuri (si
spera!) del duemilanove. Attimo di pausa: la foto ricordo, con il “popolo” schierato su quattro-cinque file,
come ai bei tempi, gli ultimi in piedi sulle panche e i
primi seduti (ahimé, il vestito nuovo..; con minor preoccupazione se si tratta di jeans) sul limitare del marciapiedi, la pietra nera che segna il bordo del campo di
calcio. Si vede il padre Di Maio, preside dell’istituto, al
centro dei gruppi, conversare con “quelli” che a suo
tempo furono alunni suoi (impegnati o meno.. –ma nel
momento della nostalgia, chi ci sta a pensare?). E poi
si passa nel grande salone-teatro, dove il solito “insieme” di apparati elettronici viene dominato dal prof.
Nello Pagano (classe 1935..), che è “padre padrone”
dei rapporti fra il mondo dell’istituto e internet.
Momento centrale del convegno è stata l’assemblea,
aperta al suono dell’inno del Collegio, “In aevum”, “Per
sempre”; la voce-guida veniva ripresa dal sito internet,
perché la “home page” è accompagnata proprio dalle
note dell’inno composto dal maestro Chines cento e
più anni fa. Qualcuno, stonatura o no, cerca di “accodarsi” alla voce perfetta dei cantori. Poi c’è la consegna
di diplomi e medaglie ai “maturi” di cinquanta, venticinque, quindici anni fa; sono presenti anche tre “maturi
UN INCUBO
Omaggio a Schubert
L’Accademia Zelantea di Acireale
ha ospitato l’atteso concerto dedicato a Franz Peter Schubert. Il presidente dott.
Giuseppe Contarino ha introdotto la figura del compositore austriaco (Vienna
1797-1828), che visse tormentato da angustie economiche e crisi depressive, e
subito dopo ha presentato gli artisti: il baritono Isidoro Garufi, il M° Sebastiano
Francesco Mangiagli e l’attrice Marika Romano. Il programma era incentrato sull’esecuzione, in lingua originale tedesca, dei 14 lieder Schwanengesang D 957,
conosciuti come “Il Canto del Cigno”, composti nell’ultimo anno della vita del
musicista. Il baritono Isidoro Garufi, studioso di tecnica del canto, ha partecipato
a numerosi concerti riscuotendo lusinghieri consensi di pubblico e di critica.Ha
studiato con il M° Francesco Celso e, come lui, persegue la sperimentazione in
un insegnamento del canto strumentale su basi filologiche e scientifiche. In circa
20 anni di attività ha eseguito i tre cicli di lieder di Schubert, l’op. 24, l’op. 39 e il Dichterliebe, e l’opera 48 di Schumann.
L’acese M° Mangiagli, diplomatosi all’ Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania, si è poi perfezionato con D. Zeclin, A.
Jasinsky e B. Canino e ha diretto diverse formazioni corali. La brava Marika Romano, palermitana, segue un percorso di
formazione che include recitazione, canto e danza. I primi sette lieder de “il Canto del Cigno” sono incentrati sul tema della
nostalgia e sui richiami alla natura e si avvalgono dei testi di H. Ludwig Rellstabm, mentre i successivi sei sono su testi di
Heinrich Heine e denotano un tono più drammatico ; in essi la perdita dell’amore simboleggia in generale le sofferenze
umane. Nei lieder eseguiti prevale lo struggimento romantico, l’ambivalenza del rapporto tra finito ed infinito. Il 14°
lieder,invece, è molto vivace, ed è stato forse aggiunto dall’editore.Il testo è di Gabriel Seidl. Le esecuzioni di Garufi si sono
contraddistinte per un rigoroso rispetto filologico, mentre l’accompagnamento al pianoforte del M° Mangiagli è stato apprezzato per il tocco sicuro e l’espressività romantica che ha contribuito, assieme alla lettura recitata dei testi da parte di Marika
Romano, a creare un’atmosfera di rara immedesimazione sentimentale, nonostante l’uso per il canto della lingua tedesca.
E’ stato un evento musicale di alta valenza culturale, che il pubblico qualificato e attento ha apprezzato applaudendo i tre
artisti e richiedendo dei bis. Particolarmente gradita la famosa “Serenata”, composizione emblematica nella quale testo e
musica di integrano in modo straordinario creando un’atmosfera sentimentale tipicamente romantica. Giovanni Vecchio
Ho sognato di fare il Sindaco. Ho sognato che,
durante un’udienza, un collega mi diceva, con
la massima serietà: “L’altra sera, con Gaetano,
Lucia, Mariella ed altri amici, abbiamo pensato
che tu sei la persona più adatta per candidarsi”.
Ho sorriso. Ma, sempre nel sogno, il collega
insisteva: “Che ne dici? Spero che tu non voglia
tirarti indietro!”. Ho continuato a sorridere ma
ero terrorizzata. A quanti pericoli va incontro un
Sindaco? Quante volte è lieto e quante volte è
avvilito? E poi, chi me lo ha mai insegnato il
mestiere di Sindaco? Quanto tempo sarebbe
necessario per impararlo? Con quali insegnanti? Con quelli che non sai se ti metteranno nel
sacco? A quanti, anche con idee politiche
apparentemente simili alle mie, porterò ombra?
A chi dovrò obbedire? Per fortuna era un incubo. Mi sono svegliata appena in tempo per non
cadere dal letto.
Anna Ruggieri
da oltre sessanta anni”, tra coloro che ricevono il diploma. E c’è la consegna della prima tessera di ex-allievo
ai giovani che si presenteranno, fra un mese, agli
esami di maturità: fraterno augurio di superare d’un
balzo l’ultima trincea.. E’ vero, qualcuno dei chiamati
manca: ma come si può biasimare chi si è fatto tentare dalla sabbia della Plaia, dalla marina di San
Giovanni Li Cuti o di Capomulini? A cento anni di
distanza dal terribile terremoto che travolse Messina, il
tradizionale “momento culturale” dell’assemblea è
dato da un documentario intessuto di rari filmati d’epoca sul dramma: la città dello Stretto quale era, lo sconvolgimento, le notizie sulla stampa italiana ed estera, i
soccorsi. Un mormorio ha seguito i titoli in cirillico dei
giornali russi: certo, i primi soccorritori furono i marinai
di una nave russa, che raccolse senza esitazione la
richiesta di soccorso.. Il documentario offre l’occasione per un breve richiamo alla partecipazione del
Collegio, e segnatamente di mons. Giovan Battista
Arista, alle attività di sostegno e soccorso dei profughi.
Il prof. Musmeci, presidente dell’associazione ex-allievi (che poi è colui che vi scrive queste note) ha esordito con il mettere in evidenza un convincimento: essere
inseriti consapevolmente nella realtà che ci circonda è
missione e significato dell’uomo; l’esistenza del
Collegio filippino, il “San Michele”, è motivata dall’aiuto
che si dà al fanciullo e al giovane per giungere a questo personale significato. Ha citato alcuni concetti che
animarono Giovanni Battista Arista nella sua opera di
formazione dei giovani, mirabilmente enunciati in un
discorso del 1989. Alla fine è stato chiaro il motivo del
richiamo a quelle idee pedagogiche. Un primo pensiero: “..La religione nella sua forma dottrinale e la scienza non sono che la parte teorica, vorrei così esprimermi, dell’educazione del fanciullo. Vi si deve necessariamente aggiungere la parte pratica, che consiste nell’educazione del cuore”. Un altro passaggio: “Or io non
dubito di farmi eco alle vostre idee, nell’affermarvi che
se grande ed utile compito dell’istitutore si è l’istruzione, non men grande e forse più vantaggioso alla patria
ed alla verità si è l’educazione del cuore. Imperciocché
è soprattutto necessario aprire all’anima del fanciullo
gli elevati orizzonti del dovere; nutrire il suo intelletto
delle verità religiose e morali che formano come il
perno di tutta la vita umana; iniziare il suo cuore alle
dolci emozioni della virtù; fortificare la sua volontà contro l’impeto delle passioni; piegare il suo carattere alle
esigenze sociali; bisogna in una parola dare a tutte le
sue facoltà nelle giuste proporzioni quello sviluppo di
che sono capaci, e che richiede il posto a cui viene
destinato dalla Provvidenza”. Principi importanti: “aprire all’anima del fanciullo gli elevati orizzonti del dovere,
“educazione vantaggiosa alla patria”, “piegare il carattere alle esigenze sociali”.. Enunciati che non furono
semplici parole. Avviati ad un “certo” schema di vita, i
giovani si trovarono messi alla prova nei giorni bui del
dicembre 1909 e del gennaio 1910. I giorni del terremoto furono la possibilità di osservare sul campo e in
impegno concreto il concetto di carità. Sul primo numero di IN AEVUM si legge, alla cronaca del 28 dicembre
1908: “I pochi giovani rimasti in Collegio si portano ogni
giorno alla nostra stazione ferroviaria, a confortare i
superstiti confratelli Messinesi, a consolare i feriti,
distribuendo loro pane, frutta, marsala, e tutti i dolci che
hanno ricevuto da casa in occasione delle feste del S.
Natale”.. In prima fila mons. Arista, come leggiamo
nella cronaca del 30 dicembre: “accompagnato da
parecchi Superiori del Collegio, si porta nella sventurata Messina.. per soccorrere gli infelici colpiti dal terremoto e soffrire con essi: lo si vede, eroe della carità, in
mezzo ai feriti, tra le macerie, sprezzante dei pericoli,
tutto anima, tutto cuore, tutto entusiasmo ed operosità
fino all’eroismo”. I giovani andarono a Messina, videro
la tendopoli di Praiola, ebbero compagni i profughi
nelle camerate.. non era un semplice episodio di vita.
Quel che contava era una formula di educazione attenta, completa, duratura. Non balzi dell’attimo, ma vera e
profonda educazione del cuore. Le parole tante volte
enunciate nei “discorsi” di formazione, i richiami all’amor fraterno e alla compassione intesa come partecipazione sofferta alle sofferenze degli altri divenivano,
nel rapporto con le gravi contingenze del momento, il
campo dell’applicazione concreta di “quel che si era”.
Concreta possibilità di rendere realtà la formula da
Arista allora (allora, non si dimentichi, giovane prete)
enunciata quale fine ultimo della formazione del fanciullo, del giovane: “Onde si armonizza così all’educazione della mente l’educazione del cuore, facendogli
percorrere non solo la via della scienza ma ancora
quella della virtù, affinché possa divenire un sincero
credente ed un onesto cittadino”. L’assemblea a questo punto si è sciolta. Sono continuati i “lieti conversari”, i motti, la ricerca di notizie degli amici che non erano
presenti. Il banchetto tradizionale ha concluso, in “letizia filippina”, tra le buone vivande e lo splendido vino
offerto dall’ex-allievo dott. Rodolfo Cosentini, la giornata. A ben rivederci, allora, tra un anno; a mantenerci
legati, nel frattempo, il “fil rouge” del periodico “In
Aevum”.
Rosario Musmeci
Nella foto da sx: padre Cantarella,
dott. R.Cosentini, prof. R. Musmeci, avv.G.Patti
4
KISIS
AAK
Sabato 13 giugno 2009
Corso di Pittura sul Carretto Siciliano
Nino Pulvirenti
Presidente del Kiwanis
Il prof. Nino Pulvirenti,
Dirigente
Scolastico
della “Galileo Galilei” di
Acireale, è il nuovo
Presidente del Kiwanis
Club; succede al dott.
Ignazio Mammino. Ai
due brillanti protagonisti
del Kiwanis Akis porge le
congratulazioni più sentite ringraziando il dott.
Mannino per la continua
e gradita collaborazione
e porge al prof. Nino
Pulvirenti le felicitazioni e
gli auguri più fervidi per
una presidenza certamente foriera di attività.-.
“La Tavola di Aci”
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Presentata, nel corso di una conferenza stampa presso i locali della Pro Loco, la 3° ediz. del “Corso di pittura sul
carretto siciliano”, finanziato dalla Provincia Regionale di Catania, Assessorati all’Artigianato e Industria e Politiche
attive del lavoro, con il patrocinio del Comune di Aci S. Antonio. La finalità del progetto è quella di formare nuove
figure professionali capaci di proseguire l’arte della pittura sul carretto siciliano. Saranno 30 gli allievi che parteciperanno al corso della durata complessiva di 200 ore (60 di teoria, 140 di stage). Alla conferenza stampa sono
intervenuti il sindaco, dott. Pippo Cutuli; l’ass.re all’Artigianato, dott. Stefano Finocchiaro; l’ex assessore provinciale, dott. Orazio Quattrocchi (che finanziò il corso) e il presidente della Pro Loco, Nello Basile. Presenti anche i
maestri Domenico Di Mauro, Nerina Chiarenza e Antonio Zappalà, che coordineranno le lezioni. “Siamo davvero
orgogliosi – ha sottolineato il Primo Cittadino - perché questi corsi riscuotono consensi sempre maggiori con il trascorrere degli anni; segno questo che c’è un grande interesse, tra i giovani ma non solo, verso quest’antica arte.
Vogliamo che questa attività non scompaia e venga anzi sempre più valorizzata. Nel giro di qualche mese speriamo, inoltre, possa essere realizzato quello che rappresenta un sogno di antica data: il Museo del carretto siciliano, ormai pronto e che attende solo di essere arredato e di veder completata l’esposizione, magari con l’aiuto dei
privati e degli appassionati in possesso di pezzi d’artigianato che intendono contribuire ad arricchire l’opera”.
Anche il vice sindaco Stefano Finocchiaro non ha nascosto la sua soddisfazione: “Ad Aci S. Antonio abbiamo tre
grandi maestri che hanno segnato e continuano a segnare la storia del carretto siciliano. Ben vengano quindi queste iniziative che servono a tenere viva quella che rappresenta una caratteristica peculiare del nostro territorio, dal
punto di vista turistico ma non solo”. “La Provincia ha finanziato questo corso – ha aggiunto il dott. Quattrocchi sia perché consente di recuperare e valorizzare la tradizione e la cultura del territorio santantonese, sia perché
potrebbe in futuro offrire interessanti sbocchi occupazionali per giovani e meno giovani. E’ importante trasmettere
alle nuove generazioni i valori e la cultura del luogo, e l’interesse mostrato dai partecipanti, attraverso la massiccia adesione, ci incoraggia ad andare avanti su questa strada”.
Giuseppe Finocchiaro
European Solar Days
Aci S. Antonio aderisce alle “Giornate Europee del Sole”
Si è svolta nei saloni dell’Istituto Nautico la premiazione
del Concorso “La Tavola d’Aci - Fratelli della Costa
Italia” al quale hanno partecipato gli studenti dell’Istituto
D’Arte di Catania e Professionale e Artigianato e
Attività Marinaresche di Catania. Questi i giovani autori
premiati per le sezioni Arti figurative (con una targa
ricordo al gruppo alunni della classe 4 A.S.) Menzione
onorevole all’alunno Valerio Grasso. Per la sezione
Componimento sotto forma di breve novella, poesia o
cronaa giornalistica, il lavoro di componimento degli
alunni della classe A A.I.M. del Nautico (foto), dal titolo
“Capitani Coraggiosi. La giuria era presieduta dal luogotenente Emanuele Consortini e composta da giornalisti e insegnanti. Alla presente, avvenuta alla presenza
di numerosi ospiti era presente il capitano di vascello
Salvatore Valastro in rappresentanza del comandante
del porto di Catania, ammiraglio Domenico Di Michele.
I Premi (due corsi di vela) sono stati offerti da “La tavola di Aci” e dal Circolo Nautico NIC-CATANIA presso il
quale i detti corsi saranno effettuati.
AUGURI, NONNA ...
Una giornata all’insegna del “sole” nella ridente frazione santantonese di Lavinaio. Il Comune di Aci S. Antonio ha,
infatti, aderito alla campagna d’informazione “European Solar Days”, promossa dall’Istituto di Ricerche
AmbienteItalia e da Assolterm e caldeggiata dal Presidente del Parlamento Europeo, Hans-Gert Pottering. Lavinaio
è stata la cornice ideale per approfondire le tematiche sull’energia solare, attraverso lezioni aperte, e per vivere
momenti di gioia per piccini ed adulti che hanno affollato Piazza Carducci in occasione della Festa dell’Aquilone,
inserita nel cartello delle iniziative. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Aci S. Antonio, dalla Pro Loco e
dall’Ass.ne Giovanile “Stella dei Venti”, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione all’utilizzo delle risorse
alternative e rinnovabili, come, appunto, l’energia solare. Sono intervenuti all’iniziativa, sponsorizzata da alcune
delle aziende leader del settore (“Altea progetti s.n.c.”, “SO.TE.IN.” e “Qohelet Solar Italia”), il sindaco, dott. Pippo
Cutuli, e l’ass.re alle Politiche Comunitarie, dott. Stefano Finocchiaro, oltre al deleg. sindaco della frazione Paolo
Pitonio e a diversi componenti della Giunta. Secondo il Primo Cittadino “informare sull’utilizzo dell’energia solare,
attraverso queste iniziative, diventa un dovere per un amministratore pubblico, poiché – sottolinea Cutuli - contribuisce a stimolare i cittadini all’uso dell’energia pulita e rinnovabile”. Le favorevoli condizioni climatiche, smentendo tutti i pronostici della vigilia, hanno, inoltre, consentito ai numerosi amatori dello sport ciclistico di poter effettuare le cosiddette “pedalate ecologiche” in un clima gioioso e sereno. Soddisfatto si è detto anche il vice sindaco
Finocchiaro: “Nel circuito della grande campagna di sensibilizzazione che coinvolge l’Italia e tutta l’Europa, - ha evidenziato il reggente delle Politiche Comunitarie - non poteva mancare la Città del Casalotto, che si è resa protagonista, nel recentissimo passato, di iniziative analoghe. Questa occasione ci permette di promuovere l’utilizzo dell’energia solare, sottoforma di calore (solare termico) o di elettricità (solare fotovoltaico). Sfruttare energia pulita preserva l’ambiente e, soprattutto, garantisce – conclude Finocchiaro - alle generazioni future di fruire delle risorse del
nostro pianeta”. G.F.
Pippo Cutuli nominato “sindaco Difensore dei Bambini”
L’iniziativa è dell’UNICEF ed ha l’obiettivo di incoraggiare le iniziative mirate ad agevolare il dialogo dell’infanzia
con le Istituzioni. Nel corso di una seduta consiliare convocata ad hoc, il Presidente del Consiglio Comunale, dott.
Nuccio Raneri, ha introdotto i lavori; quindi l’intervento del Presidente del Comitato Provinciale di Catania per
l’UNICEF, prof. Vincenzo Lorefice, che ha nominato il sindaco “Difensore dei Bambini”, consegnandogli una pergamena e la bandiera dell’Unicef. Infine i bambini
hanno posto diversi interrogativi al Primo Cittadino.
“Ricevo oggi un incarico delicato e importante –ha
evidenziato commosso Cutuli- soprattutto alla luce
del particolare momento attraversato dalla società
che vede spesso i bambini, loro malgrado, come
protagonisti di storie negative di violenza e sopraffazione. Anche per questo motivo si tratta di un’apertura necessaria delle Istituzioni verso il mondo dei
bambini e della scuola ed è importante che il sindaco diventi punto costante di riferimento per i soggetti più deboli, diversamente da quanto avveniva in
passato”. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli
altri, gli assessori Tiziana D’Anna, Carmela
Santamaria e Stefano Finocchiaro, il dirigente scolastico della Scuola Media Statale “A. De Gasperi”,
dott.ssa Anna Maria Zampognaro, il dirigente del
Circolo Didattico, prof. Salvatore Musumeci, e il dirigente Capo Settore Pubblica Istruzione, dott.ssa
Rina Sapienza.
Con una commovente cerimonia la signora Carmela Di
Mauro è stata festeggiata da parenti, amici e dall’amministrazione comunale per i suoi “primi” cento anni di vita.
L’ass. prof. Tiziana D’Anna, di concerto con il sindaco
dott. Pippo Cutuli hanno voluto festeggiare e donare alla
signora Carmela una targa ricorso ed un mazzo di fiori.
La festeggiata ha ringraziato abbastanza commossa.
QUANDO LA SUPERFICIALITA’
DIVENTA DIFFAMAZIONE
La litigiosità politica gioca a volte brutti scherzi. Per attaccare l’avversario politico non si esista a travolgere la verità
attraverso vere e proprie bugie che hanno le gambe corte:
Una riprova si è avuta nel corso dell’infuocata campagna
elettorale dei giorni scorsi. Ne ha fatto le spese
l’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, che si è trovata nel
bel mezzo del fuoco incrociato di La Repubblica, Striscia
la notizia e del segretario provinciale del Pd di Catania,
Luca Spadaro, i quali, avendo di mira il governo Lombardo
e l’on. D’Agostino, hanno preso fischi per fiaschi, facendo
della loro informazione, una velenosa forma di diffamazione. Prima di passare al dettaglio di tale incredibile attacco,
dettato da una inescusabile ignoranza della realtà, desideriamo ribadire a chiare lettere tre cose:1) l’Accademia di
Acireale è una delle poche istituzioni siciliane che funziona veramente bene; 2) essa, per tradizione e per la qualità dei suoi soci effettivi, va posta al di sopra di ogni
sospetto; 3) il Sodalizio non ha niente a che vedere con la
politica, operando invece, in maniera efficace e disinteressata, per la cultura e per Acireale, con le quali si identifica.
Ciò premesso, veniamo ai fatti, non a tutti noti.
La Repubblica , nell’edizione palermitana del 6 maggio, ha
collocato l’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici nel sommario di un titolo a tutta pagina sugli sprechi della regione,
facendone implicitamente l’esempio clamoroso di “un
mare magnum (di associazioni) dove annega ogni giudizio
di valore”. Di peggio ha fatto Striscia la notizia, che, in un
servizio proveniente da Palermo, nella trasmissione di
sabato 23, abbinando il Sodalizio di Acireale ai Legionari
di Cristo e al Combat club di Gela - che si occupa di tiro
dinamico con la pistola – ne fa uno degli “enti improbabili”, spuntati come funghi in questi ultimi anni per favorire
questo o quell’onorevole. Il dott. Spadaro, infine, in una
nota apparsa sul web del giornale La Sicilia , tesa a illustrare la parentopoli regionale, scrive: “L’Accademia degli
zelanti e dei dafnici … vanta molti apprezzamenti. Ma ha
anche il suo bravo sponsor all’Ars, primo fra tutti il deputato dell’Mpa Nicola D’Agostino che è il figlio di Salvo
D’Agostino, socio dell’Accademia”. Si impone un chiarimento, liberando, anzitutto, il campo dall’ultima menzogna. L’on. Nicola D’Agostino non è figlio di Salvo
D’Agostino, ma di Alfio. Nessuno dei suoi parenti è stato
mai socio dell’Accademia. L’insinuazione della parentopoli, che fa pensare a oscuri interessi personali, risulta
destituita di ogni fondamento. Era tanto difficile informarsi
prima di formulare un’offesa tanto grave?
Veniamo a La Repubblica e a Striscia.
L’Accademia degli Zelanti non è stata fondata negli ultimi
anni, ma risale al 1671, è la più antica di Sicilia ed ha uno
Statuto approvato con decreto del Presidente della
Repubblica, su proposta del Ministro della P. I. e conforme
parere del Consiglio di Stato. Essa gode delle prerogative
e delle dignità accademiche proprie degli istituti di alta cultura. I suoi Soci effettivi sono 24. Tra di loro, dieci docenti
d’Università, con visibilità nazionale, due alti magistrati – il
Presidente del Tribunale di Messina e il Procuratore generale aggiunto del Tribunale di Catania – l’arcivescovo di
Acireale, un autorevole prelato uditore della Sacra Rota,
professionisti e studiosi con diverse pubblicazioni alle
spalle. L’Accademia dispone di una Biblioteca e di una
Pinacoteca. La prima, la Biblioteca Zelantea, coi suoi
103.000 volumi,che includono incunaboli, cinque centine
ed esemplari unici, i suoi 210.000 numeri di giornali e riviste ormai rari, viene considerata tra le più ricche e funzionali del Meridione. La seconda, la Pinacoteca Zelantea,
possiede oltre 350 tele anche di autori famosi, circa 900
disegni antichi, un cospicuo numero di statue, reperti
archeologici, collezioni scientifiche e numismatiche, ed è
l’unica aperta in tutta la provincia di Catania. In controtendenza rispetto al dato nazionale, il numero dei rispettivi
fruitori cresce di anno in anno.
Biblioteca e Pinacoteca sono messe a disposizione del
pubblico mattina e pomeriggio, per favorire anche i ragazzi delle scuole. L’aggiornamento delle collane, le diverse
assicurazioni, la sorveglianza, i restauri dei libri e delle
opere d’arte ecc. assorbono oltre il 50% del contributo
regionale, che, nell’ultimo triennio, è stato il seguente:
74.000 nel 2006; 78.000 nel 2007; 30.000 nel 2008.
La drastica e inattesa riduzione di
48.000, comunicata
il 22 dicembre del 2008, quando l’intera somma era stata
impegnata, potrebbe sfociare nella chiusura della
Biblioteca e della Pinacoteca Zelantea con gravi disagi dei
circa 40.000 utenti, anche non siciliani (Ogni anno la
Pinacoteca registra, infatti, la presenza di circa 250 gruppi di studenti). E, comunque, costituisce la prova provata
che essa non ha avuto finora santi in paradiso.
Ma l’Accademia cosa fa, discute del sesso degli angeli?
Ricorderò soltanto tra le recenti attività dell’ultimo biennio
la “Mostra degli antichi disegni della Pinacoteca Zelantea”,
curata da Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
dell’Università di Tor Vergata di Roma e recensita a New
York, Parigi, Bordeaux, Londra; la giornata di studio, d’intesa con l’Università di Catania, sul “Punteruolo rosso”,
che ha denunciato per la prima volta in Sicilia la presenza
del coleottero, invocando l’immediato intervento delle
autorità pubbliche, prima che le palme dell’isola venissero
devastate; il recupero dei quattro volumi dell’Acis Hortus
Regius, erbario in unico esemplare del 1811, scomparso
da oltre un secolo e donato all’Accademia dall’editore
Franco Maria Ricci; un concerto jazz riservato ai giovani
con il sassofonista statunitense Steve Grossmann e, nell’ultimo anno, 6 convegni nazionali, organizzati di concerto con le Università di Bologna, Pavia, Genova, Catania,
Palermo, Berlino e la Cattolica di Milano; 4 conferenze con
relatori sempre di livello nazionale; 3 concerti, dei quali
uno nella Basilica di S. Sebastiano alla presenza di 1.500
spettatori; due mostre storico-documentarie, una sul pensiero di Mazzini attraverso le opere della Biblioteca
Zelantea, l’altra sulle novità
dell’arte contemporanea,
con la presenza di 25 testate
giornalistiche
specializzate
e, infine, tre
pubblicazioni. Non è tutto, ma forse un’idea è possibile farsela, come è accaduto al Presidente del Senato, Schifani,
e, nei giorni scorsi, al cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, in
visita alla Biblioteca, i quali hanno sottolineato “la prestigiosa opera di promozione che l’Accademia degli Zelanti
continua a svolgere nella regione”. Negli ultimi mesi ci
sono stati regalati: una “Natività”, una “Madonna col
Bambino e Santi”, risalenti ai primi del Settecento, una
pala d’altare secentesca, tre mezzi busti in marmo e in
bronzo e un antico fercolo di artigianato locale, segno che
per gli acesi l’Accademia non è un “ente improbabile”, ma
un riferimento culturale importante.
La denuncia di La Repubblica e di Striscia la notizia, al di
là della manifesta infondatezza, corre il rischio di fornire un
formidabile alibi per togliere a chi merita e dare a chi non
merita. All’Accademia sono stati sottratti 48.000 euri, già
spesi. Grazie all’on. D’Agostino e all’on. Lombardo erano
stati restituiti col decreto poi impugnato dal Commissario
governativo, che ha fatto rivivere indirettamente la famosa
Tabella H, della quale non fa parte il Sodalizio acese,
ricompreso in un altro ristretto capitolo, che finora manca
persino delle direttive di attuazione. Il cielo si è fatto buio.
Osiamo confidare che venga scongiurato il crimine di far
morire l’Accademia più importante e dinamica della Sicilia,
che tanto bene ha fatto non solo per la cultura, ma anche
per il turismo di Acireale.
G.C.
AKIS
SiciliAntica riscopre il Liberty acese
Anche quest’anno l’associazione
SiciliAntica ha organizzato il
concorso grafico-fotografico,
giunto alla IX edizione, riservato agli alunni delle scuole
acesi e dell’hinterland di ogni
ordine e grado; il tema
“Immagini del Liberty ad
Acireale” ha permesso di far
scoprire a tanti ragazzi la ricchezza di questo stile artistico che
si è affermato agli inizi del XX secolo in Europa e che
in Italia ha anche preso il nome di Floreale. Anche la
nostra città, e non poteva essere diversamente, ha
accolto gli influssi di questa nuova arte, ed in essa vi
sono alcuni angoli cittadini di notevole bellezza e che
sono misconosciuti ai più. L’occasione della mostra dei
lavori del concorso presso il Chiostro di San Domenico
(ex Liceo Classico “Gulli e Pennisi”) ha quindi permesso ai visitatori di conoscere altri aspetti dell’architettura
cittadina, oltre al barocco. Ardua la scelta dei lavori da
premiare da parte della giuria composta dall’arch. Vito
Messina, dalla prof.ssa Vera Pulvirenti e dal preside
Giovanni Vecchio. Alla cerimonia di premiazione erano
presenti anche l’arch. Giuseppe Lo Porto, Presidente
Regionale di SiciliAntica, la prof.ssa Nives Leonardi,
assessore comunale alle Attività culturali e la prof.ssa
Pinella Musmeci, anima e promotrice delle attività del-
l’associazione. Ancora una volta questo concorso ha
raggiunto gli obiettivi prefissati dal direttivo di
SiciliAntica, presieduto dal prof. Luigi Benintende, e
cioè fare opera di divulgazione e valorizzazione di una
risorsa culturale del nostro territorio. Le scuole partecipanti al concorso sono state: le scuole primarie
“Carmine” e “Topolinia School”, le medie “S. Luigi”,
“Spirito Santo”, “L. Vigo Fuccio – M. La Spina”, “Paolo
Vasta” e “Galileo Galilei”, l’Istituto Superiore “Filippo
Brunelleschi” ed il Liceo Scientifico “S. Michele”.
Angelo Silvio Musmeci
LETTERE AL DIRETTORE
Egregio Direttore,
ho ricevuto,dalla SO.G.l.P. S.r.l.,la bolletta del consumo dell'acqua potabile del
primo trimestre del 2009 e sono rimasto
alquanto sorpreso quando mi sono
accorto che non vi era la defalcazione
della seconda rata in rimborso del servizio di depurazione e fognatura (erroneamente trattenuto
)cosi' come mi era stato riferito all'atto del pagamento
della rata del 40 trimestre 2008 (che il rimborso sarebbe
avvenuto tramite cinque rate a partire dal 40 trimestre dell'
anno 2008 e fino all'ultimo trimestre del 2009). Andando a
leggere nel secondo foglio vi era un avviso per gli utenti
che faceva presente che lo Stato con legge n.! 3 del
27/02/2009 aveva disposto che "i gestori del servizio idrico integrato provvedono anche in forma rateizzata entro il
termine di cinque mUli, a decorrere dal 1 ottobre 2009,
alla restituzione della quota tariffa non dovuta,riferita all'esercizio del servizio di depurazione e fognature" e a
seguito di questa legge l'accredito della seconda rata relativa al rimborso del servizio sarebbe avvenuto nell'ultima
bollettazione di conguaglio 2009. A questo punto cosa c'è
da dire? Per noi Cittadini ci sono solo doveri e non valgono i diritti. Quando si ha un diritto si fa subito una legge
tutta contro il Cittadino che è costretto sempre a subire le
angherie che vengono perpetrate contro di lui. Se un contribuente versa in ritardo quanto dovuto subito scatta
un'indennità di mora del 6,50% mentre al contrario non
avviene niente. Questa è democrazia o dittatura con la
patina esterna di democrazia? L'Ente SO.G.I.P. S.r.l. ci
dovrebbe almeno restituire le somme, illegalmente trattenute,con gli interessi al 6,50% cosi' come fanno loro nei
confronti dei Cittadini. Noi tutti contribuenti, se non vogliamo sopportare ancora le angherie e i soprusi dei Nostri
Governanti, che sono li perché eletti da Noi,dovremmo
protestare vivacemente e la migliore protesta sarebbe
quella di non andare piu' a votare (tanto fanno tutto quello che vogliono loro infischiandosene dei Cittadini che li
hanno votati) e l'occasione di fare questa protesta è prossima. Grazie per l'attenzione prestatami.
Cannavò Giuseppe
Pubblichiamo questa nota che ci invia il cortese lettore con notevole ritardo e ce ne scusiamo nella speranza che il problema sia stato risolto.
Sabato 13 giugno 2009
5
“Laboratori della Cittadinanza”
LA RUBRICA SCIENTIFICA
L’aula consiliare del Comune di Acicatena ha ospitato
un incontro di esperti e responsabili di enti ed associazioni nonché di amministratori locali con gli studenti di alcuni istituti d’istruzione secondaria di 2° grado
di Biancavilla e di Acireale nell’ambito dei “Laboratori
della Cittadinanza”, un’iniziativa promossa con successo da alcuni anni dal Centro di Documentazione e
Studi sulle Organizzazioni complesse e i Sistemi locali (CeDoc) dell’Università di Catania e dal suo direttore prof. Renato D’Amico. Gli alunni sono stati accolti
dal presidente del Consiglio Comunale di Aci Catena
Grasso e dall’assessore alla P.I. Pulvirenti. Il prof.
D’Amico nell’introdurre i lavori del convegno su “Gli
studenti incontrano il territorio sul tema del patrimonio
culturale come fonte di sviluppo e inclusione sociale”
ha detto che questi incontri dei giovani delle scuole
presso le aule consiliari delle Amministrazioni
Comunali si propongono di riaprire un rapporto fatto
di scambio di opinioni e di relazioni con le istituzioni
pubbliche. La politica nella sua espressione più alta
significa governo della comunità e bisogna ricostruire
il rapporto di interlocuzione con i giovani, il territorio
e la comunità come soggetti collettivi. I giovani hanno
delle esigenze e dei bisogni che vanno al di là del singolo e la politica ha il dovere di rispondere ai soggetti
collettivi perché se risponde esclusivamente alle
domande dei singoli individui presi a se stanti rischia
di perdere di vista la dimensione comunitaria che è il
fondamento del concetto di polis. La dimensione locale della comunità e dell’identità fa coppia con la
dimensione locale dello sviluppo ed è questa la “mission” del CeDoc e dei “Laboratori della cittadinanza”: i
giovani sono i protagonisti dello sviluppo, che non va
inteso esclusivamente in termini economici, ma anche
ambientale e sociale. Si chiede agli studenti (che lo
stanno facendo lodevolmente) di elaborare progetti
fortemente legati al territorio per conoscerlo meglio e
lasciarvi qualcosa. I progetti che verranno premiati
prossimamente potranno essere fatti propri dalle istituzioni locali e, anche in rete con altri soggetti, utilizzati, riconoscendone la “paternità”, per promuovere
sviluppo nel territorio. Sono intervenuti il consigliere
provinciale Vincenzo D’Agata, Mario Bevacqua presidente dell’Uftaa Europea, un’associazione mondiale
degli operatori turistici, Maria Grazia Scalia
dell’Osservatorio Mediterraneo, Santo Russo della
Soprintendenza Beni culturali di Catania, Gaetano
Grasso in rappresentanza dell’Opera dei pupi Turi
Grasso di Acireale e l’autore di questo servizio, già
dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Archimede”
di Acireale. Gli studenti hanno rivolto a tutti le loro
domande, talora provocatorie, ma hanno chiesto
anche consiglio su come meglio procedere per interessare ai progetti che stanno elaborando non solo il
territorio, ma anche i colleghi europei.
Giovanni Vecchio
Il GASTROPANEL può evitare la fastidiosa gastroscopia.
Un esame meno invasivo ma pur sempre efficace
Alfio LIcciardello
nel direttivo dell’ANCUPM
L’ANCUPM (Associazione Nazionale Comandanti e
Ufficiali della Polizia Municipale) è una associazione
che raccoglie l’adesione dei Comandanti ed ufficiali di
P. M. E’ apartitica e non ha fini di lucro. La sua struttura
organizzativa è articolata su una direzione nazionale e
su delegazioni regionali. L’associazione è presente su
tutto il territorio nazionale e persegue i seguenti scopi:
organizzare incontri e convegni, studiare problemi organizzativi, tecnico professionali per gli addetti alla Polizia
Municipale; provvedere alla istituzione e funzionamento
di scuole di formazione per gli addetti alla PM, contribuendo alla formazione degli stessi, migliorandone i
servizi nell’interesse della collettività ed in particolare
dell’utenza più debole; tutelare in ogni campo la dignità,
il prestigio, il rispetto della funzione e gli interessi morali, giuridici della categoria. Presidente dell’associazione
è stato eletto il Vice Comandante della P.M. di Roma
Dott. Diego Porta, mentre nel comitato direttivo figura il
Comandante della P.M. di Acireale dott. Alfio
Licciardello. L’elezione è giunta il 13 maggio a San
Giovanni Rotondo in occasione dell’assemblea nazionale dell’Ancupm, che ha rinnovato le cariche elettive,
dal presidente al segretario,
per finire con il consiglio direttivo che risulta composto da
quattro ufficiali di P.M. Tra questi il dott. Alfio Licciardello, 49
anni, comandante della polizia
municipale di Acireale dal gennaio 2006. Licciardello, specialista in Scienze amministrative e dell’organizzazione, ha
conseguito il Master di secondo livello nell’organizzazione
degli enti locali e fa parte del
comitato tecnico della rivista
“La voce dei Vigili Urbani”, mensile stampato a Milano:
di fatto, rappresenterà in seno al Consiglio direttivo
dell’Ancupm le polizie municipali delle regioni
Basilicata, Calabria e Sicilia.
Generalmente per diagnosticare i disturbi gastrici si effettua l’endoscopia con eventuale biopsia che consente anche la ricerca del noto Helicobacter pylori, batterio che
causa gastrite la quale, se trascurata, può evolvere nel tempo in carcinoma. Il test del
respiro (Urea Breath Test) rileva la presenza del batterio tramite la sua attività ureasica. In pratica s’ingerisce urea marcata con un radioisotopo e in presenza di ureasi
si libera anidride carbonica, a sua volta radioattiva, che viene raccolta e quantificata facendo respirare il paziente in
un particolare contenitore; tuttavia si tratta di un test indiretto. L'esame sierologico per gli anticorpi IgG contro
l’Helicobacter pylori per quanto abbia un altissimo valore epidemiologico, in realtà, indica un avvenuto contatto del
paziente con il batterio, e non un’infezione in corso. L’Infezione invece si può diagnosticare mediante la ricerca biomolecolare in PCR dell’Helicobacter pylori nelle feci. Chi è affetto da gastrite deve quindi sottoporsi a gastroscopia
la quale il più delle volte è negativa. Recentemente è stato messo a punto
un nuovo metodo diagnostico, meno invasivo rispetto alla gastroscopia
basato su esami specialistici di medicina di laboratorio effettuati su un
semplice campione di sangue, ma con un elevato potere diagnostico. Il
nuovo metodo, chiamato GASTROPANEL, consta in realtà di quattro
esami clinici: pepsinogeno I, pepsinogeno II, gastrina 17 e IgG anti
Helicobacter pylori: Si tratterebbe, in un certo senso, di una sorta di “biopsia sierologica” in quanto dai livelli di questi parametri è possibile determinare se il paziente è affetto da gastrite causata da Helicobacter, se la
gastrite è atrofica e quindi può favorire tumori gastrici e, infine, dove sono
localizzate le lesioni della mucosa. Il PEPSINOGENO I è il precursore dell’enzima pepsina che viene prodotto dalle cellule della zona “alta” dello stomaco tecnicamente chiamata corpo e fondo. Esiste una correlazione tra la
diminuzione di queste cellule provocata dall’atrofia gastrica e il livello del
precursore nel sangue: valori al di sotto dei 25 microgr/l indicano lesioni in
tale area dello stomaco. Il PEPSINOGENO II è invece prodotto da tutto lo
stomaco e dal duodeno. Quando la gastrite rende atrofica la mucosa del
corpo e del fondo gastrico i livelli di pepsinogeno I e il rapporto pepsinogeno I e II decrescono. La GASTRINA 17 è un ormone prodotto dalle cellule della parte “bassa” dello stomaco,chiamata antro, e valori inferiori a 2,5 pmol/l indicano un danneggiamento di quest’area della mucosa gastrica. I risultati del GASTROPANEL consentono quindi d’identificare i soggetti a maggior rischio di sviluppare tumore gastrico o
ulcera peptica che quindi necessitano di sottoporsi a gastroscopia e biopsia. Oggi in Italia sono quasi 200 (più della
metà privati) gli istituti clinici che hanno attivato l’esame tra cui anche l’I.R.M.A. di Acireale.
Giovanni Tringali, Patologo Clinico.
PERSONA E PADRONANZA DEL SE’ CORPOREO.
EDUCAZIONE MOTORIA ALL’IPSIASS “A. MEUCCI”
Antonio Meucci
LO STILE DELLA LEGALITA’
E’ giunto a conclusione il Progetto POF “Abilità funzionali” avente come obiettivo principale l’inserimento
degli alunni diversamente abili in contesti sociali e
urbani in grado di stimolare e promuovere la loro autonomia funzionale. L’attività conclusiva si è articolata
all’interno di un incontro-dibattito degli alunni delle
classi prime e seconde con il Comandante della
Polizia Municipale del Comune di Acireale Col. Alfio
Licciardello, coadiuvato, nella conduzione delle attività, dall’Ispettore Salvatore Pennisi. Tutto si è svolto
all’insegna di uno stile comunicativo improntato ad un
alto livello dialogico. Gli studenti sono stati coinvolti in
una serie fitta e stimolante di riflessioni sul corretto
comportamento da tenere alla guida dei veicoli, dai
ciclomotori all’automobile. L’elemento saliente dell’incontro si è rivelato sicuramente il lusinghiero grado di
interazione dialogica tra gli studenti e i rappresentanti
della Polizia Municipale: questi ultimi hanno saputo
condividere magistralmente con l’uditorio un percorso
volto a chiarire il valore della “legalità” come elemento
primario per la salvaguardia della sicurezza personale
ed altrui. Il Dirigente Scolastico prof. Sebastiano Raciti
e i responsabili di progetto, prof. Alfio Maesano e
prof.ssa Maria Caponero, hanno manifestato il loro
compiacimento per l’efficacia metodologica espressa
dalle chiare e articolate relazioni proposte dal Col.
Licciardello e dall’Ispettore Pennisi.
Presso l’Aula Magna dell’I.P.S.I.A.S.S. “A. Meucci”, si è
concluso il Progetto POF “Educazione motoria e autodifesa”. Un gruppo di alunni, tra diversamente abili e
normodotati, ha prodotto una serie di performance atletiche alla presenza del dirigente scolastico prof.
Sebastiano Raciti, dei compagni e dei genitori, secondo la seguente scaletta:
a) circuito atletico
b) tecniche di autodifesa
c) simulazione di combattimento con studio dell’avversario.
L’obiettivo primario del progetto si è concretizzato
dinanzi agli occhi ammirati degli spettatori, evidenziando il buon livello di controllo, equilibrio, resistenza,
forza e rapidità nella gestione del movimento, raggiunto da tutti gli alunni coinvolti. Il direttore del progetto,
nonché esperto di educazione motoria e maestro di arti
marziali, prof. Giovanni Mangione, si è dichiarato molto
soddisfatto per l’alto grado di partecipazione da parte
degli alunni e ha voluto porgere un ringraziamento particolare alle Assistenti alla persona dei diversamente
abili, distintesi, nel corso della realizzazione progettuale, per professionalità e grande sensibilità educativa.
“MANI IN AZIONE. CREAZIONI IN CARTAPESTA”
E “OFFICINA SONORA”
AUTOMODELLISMO ALL’I.P.S.I.A.S.S. “A. MEUCCI”
Il progetto GLIP “Mani in azione” e il progetto POF
“Officina Sonora”, l’uno attraverso una mostra delle
creazioni in cartapesta, l’altro con una serie di esecuzioni musicali realizzate con gli strumenti fabbricati
con materiali di riciclo, sono riusciti ad esprimere una
perfetta integrazione di due forme differenti di creatività. La complementarità creativa dei due progetti è il
risultato del lavoro di gruppi di allievi di tutte le classi
del “Meucci”, anche se, per quanto riguarda la realizzazione dei lavori in cartapesta, sono stati protagonisti
gli allievi dei Servizi Sociali. Gli allievi sono stati guidati
dagli esperti della Cooperativa “CALTURA”, per “Mani
in azione”, e dagli esperti dell’Associazione “LA PICCOLA CASA DELLA CREATIVITA’”, per “Officina
Sonora”. La mostra degli oggetti in cartapesta ha rivelato, ancora una volta, che un oggetto “ordinario” può
L’esperienza, la perizia e la conduzione mirata da parte
dell’esperto ingegnere Concetto Pappalardo e del
direttore del progetto prof. Abramo Trovato hanno consentito una scoppiettante e spettacolare conclusione
del progetto GLIP “Laboratorio di automodelli radiocomandati”. Un nutrito gruppo di allievi è stato impegnato nello studio, nel montaggio, nella manutenzione e,
infine, nella messa in pista di bolidi in scala con motore a combustione interna, realizzando una vera e propria gara di destrezza al telecomando. Il dirigente scolastico prof. Sebastiano Raciti non ha mancato di risaltare il significato interdisciplinare del progetto che ha
visto interagire, oltre alle specifiche discipline meccaniche, le conoscenze di fisica, di chimica, di educazione
stradale e di informatica multimediale. L’entusiasmo
degli studenti coinvolti non è mai scemato, dagli esordi
del progetto fino agli atti conclusivi.
assumere i più disparati significati estetici ed emotivi,
trasformandosi, sotto i tuoi occhi, in opera d’arte. Le
esecuzioni musicali con gli strumenti costruiti dai
ragazzi hanno sortito uno straordinario effetto di coinvolgimento grazie ai virtuosismi percussionistici travolgenti ed esotici. Il prof. Alfio Maesano, la prof.ssa
Maria Caponero, la prof.ssa Anna Foti, l’assistente
tecnico Sig.ra Nella Gravagno, tutti i docenti di sostegno coinvolti e le assistenti alla persona hanno ricevuto i ringraziamenti del Dirigente Scolastico prof.
Sebastiano Raciti. La cerimonia si è conclusa con gli
interventi degli studenti, che hanno espresso il loro
desiderio unanime che l’esperienza progettuale si
possa ripetere anche il prossimo anno scolastico.
C.P.
6
AKIS
Sabato 13 giugno 2009
E’ MORTO RENZINO BARBERA
Già “Premio Aci e Galatea”
Palermitano, umorista, disegnatore, poeta, attore, commediografo; sempre brillante
osservatore, pronto alla battuta, ridendo di se e degli
altri allo stesso modo.
Signore e lazzarone, seduttore ed infantile, tenero e spinoso come solo un palermitano può essere; “…meglio
ficodindia nella mia terra,
che rosa preziosa strappata
a questa pianta…” ripete
spesso. Allegro e spensierato ma pure triste e malinconico, pacato e sdegnato, ricercato e semplice, schietto e
sapiente, riesce a riassumere tremila anni di vizi e difetti, pregi e qualità, che solo in
un palermitano riescono a
concentrarsi.
ETNAFEST: PRESENTATO IL CALENDARIO DELLA VI EDIZIONE.
Arte, Cinema, miti, musica, scienza, queste le sezioni inserite nel calendario della VI edizione di Etnafest, la rassegna organizzata dalla Provincia di
Catania, che, da maggio a dicembre, si preannuncia intensa e ricca di contenuti; nel Centro direzionale Nuovaluce, la presentazione da parte del presidente Giuseppe Castiglione, affiancato dal direttore generale dell’Ente
Carmen Madonia e dalla dirigente dell’ufficio Turismo Santa Caruso, e dei
direttori artistici: Angelo Scandurra, Sebastiano Gesù, Enrico Iachello, Fabio
Lannino, Giuseppe Maimone. Assente per impegni professionali fuori sede
Enzo Zappulla, presidente dell’Istituto di storia dello spettacolo siciliano,
organizzatore del Premio letterario internazionale Giovanni Verga.
“Promuovere l’immagine del territorio in campo nazionale e internazionale
per attrarre flussi turistici, coagulare nel senso autentico del termine, le forze
più attive della società, favorire la coesione delle varie componenti territoriali, attraverso un rinnovato senso dell’appartenenza: questo lo spirito e la
volontà che animano la VI edizione di Etnafest”, ha sottolineato il presidente Castiglione. “Per la realizzazione di questo programma abbiamo attivato
sinergie di alto tenore con le maggiori istituzioni cittadine, tra le quali
l’Università di Catania, l’Accademia di belle arti, il Teatro Stabile, e enti come
l’Autorità portuale e la Ferrovia circumetnea, (presenti con il presidente
Santo Castiglione e il commissario Gaetano Tafuri) – ha aggiunto l’on.
Castiglione -. Orgogliosi di poter riaffermare la nostra identità, in un confronto costruttivo con le altre tradizioni, ma soprattutto fiduciosi nello spirito
creativo e positivo che vivifica una civiltà antica e moderna, sempre straordinaria come la nostra”. Per Angelo Scandurra, direttore artistico della
sezione Arte, “la Sicilia è culla e sepolcro. Ventre di civiltà e contraddizioni.
Isola di approdi, di partenze e di ritorni. Lontani da ogni sentimento fazioso,
intendiamo addentrarci nelle pieghe di una condizione fortemente 8spesso
strumentalmente) ammantata da toni populistici e atteggiamenti retorici. Non
possiamo escluderci dagli altri. Dobbiamo cercare gli altri. Basterebbe
saperci naufraghi anche per un attimo”. “la sezione Cinema si pone l’intento
– spiega Sebastiano Gesù – di offrire a un pubblico cittadino più vasto e
Muro della bellezza di Librino
“Esprimo la massima considerazione e apprezzamento
da parte della Provincia per
quest’opera che coniuga
etica ed estetica, rispetto del
territorio e partecipazione
democratica. Mi complimento con i 2000 bambini, con gli
artisti e con gli allievi
dell’Accademia di Belle Arti,
che nel Muro della Bellezza
di Librino si sono confrontati
con il tema della Grande
Madre”. Così ha dichiarato il
vicepresidente
della
Provincia
regionale
di
Catania, Nello Catalano,
intervenendo a Librino, in rappresentanza del presidente Giuseppe
Castiglione, all’iniziativa ispirata dalla Fiumara d’Arte di Antonio Presti.
US/FLF
In occasione del Premio “Aci e Galatea” 2009.
il Cine Foto Club “Galatea” e la “REI TV”
indicono ed organizzano il
1° PREMIO REGIA “SEBASTIANO TOSTO”
Sezione “Premio Cinema Corti Sebastiano Tosto”:
premio euro 2.000,00:
Sezione “Premio Cinema Corti Giovani Sebastiano Tosto”:
premio euro 500,00
Cine Foto Club “Galatea” – 347 5382517 – [email protected]
REI Canale 103 srl - 095 7652360 – [email protected]
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Acireale - Corso Umberto n° 36
tel / fax +39 095.606345 www.nicotraluxury.it
CINE FOTO CLUB “GALATEA”
Provincia Regionale di Catania – Assessorato alla Cultura
Città di Acireale – Assessorato alla Cultura
9° Torneo Inter.le Cinematografico “ Il Paladino”
4° Trofeo Regionale “Emanuele Macrì”
variegato e ai turisti opportunità di visione e di approfondimento di opere di
cineasti universalmente riconosciuti. Il programma tende una sguardo al
passato, come recupero della memoria delle ricche esperienze della cinematografia delle origini, nonché alla contemporaneità del cinema europeo e
mondiale”. Il preside della facoltà di Lettere, Enrico Iachello, accompagnato
dal prof. Antonio Di Grado, si è dichiarato soddisfatto perché “la provincia ha
accolto nel prestigioso cartello di Etnafest, l’evento centrale della proposta
culturale della facoltà, il Mitifest (realizzato anche con la collaborazione dei
licei Boggio Lera, Cutelli, Galilei, Spedalieri): conferenzieri prestigiosi, artisti
e studiosi, personalità del giornalismo e dello spettacolo, affiancati da concerti, mostre, proiezioni e performances teatrali, intratterranno il pubblico sui
miti della modernità, d quelli storico-politici a quelli della tecnica” Un mix che
spazia dal jazz alla world music con un pizzico di rock. La sezione Musica
diretta da Fabio Lannino propone artisti molti dei quali affermati a livello
internazionale. “Di rilievo la pattuglia “made in Sicily”, capitanata dall’esplosivo Roy Paci e Aretuska, e che include anche Kaballà (presente alla conferenza stampa) e le nuove proposte di Alessandro Mancuso – sottolinea
Lannino – e Germano Seggio, affiancato quest’ultimo da Ricky Portera”.
Una delle novità di questa edizione 2009 è la sezione Scienza affidata a
Giuseppe Maimone che propone “una riflessione sulle tradizioni culturali, e
più propriamente scientifiche, di Catania e della sua provincia con lo scopo
di offrire anche, attraverso vari strumenti, suggerimenti su strade da percorrere nel prossimo futuro per la crescita del nostro territorio. Il primo evento
dal titolo “I fiori del vulcano. Scienza e società a catania2 intende mettere in
luce il contributo del vulcano come punto di origine di molte delle attività
scientifiche in questo territorio”. Gli “appuntamenti speciali”, oltre al Premio
letterario Verga, che si terrà il 10 ottobre alle Ciminiere, sono il Trailers filmfest, in collaborazione con l’associazione Seven, dal 24 al 26 settembre, e il
IX tributo a Francesco Virlinzi, in collaborazione con l’associazione Ciclope,
il 28 luglio.
Assessorato alla Cultura- Provincia di Cataniavia Nuovaluce 67/A- 95030 Tremestieri Etneo –
Assessorato alla Cultura – Comune di Acireale –
dott. Saro Strano – via Alessi – Teatro dei Pupi- 95024 Acireale
telef. 095 7685619
Cine Foto Club “Galatea” – via Alliotta 14 95024 Acireale.
Tf. 095 7921786 - 347 5382517 – [email protected] -
Antonio Calì, Abramo Cavallaro e Lorenzo Valastro
le “tre colonne” del Bar Erg, sulla Panoramica,
a S.M.Ammalati.
AKIS
7
Sabato 13 giugno 2009
Il Cda di ACIAMBIENTE Spa,
composto dal presidente Nello
Oliveri, dal vicepresidente
Salvatore Trovato e dal consigliere Salvatore Messina , ha
approvato il bilancio della
società, una manovra di circa
22 milioni di euro. Viva soddisfazione viene espressa dal
presidente, Nello Oliveri, che
presenterà entro pochi giorni
all’esame dei sindaci dei 10
comuni soci il documento contabile riferito al 2008. “E’ un
bilancio di rigore – ha osservato Oliveri – che ci permette, con
orgoglio, di poter dire che la
fase “critica”, dal punto di vista finanziario, non dico che ormai è stata superata ma la si affronta con molta serenità se è vero che il bilancio presenta
un utile di 13 mila euro, i debiti verso i fornitori si sono notevolmente abbassati e i 10 comuni soci dell’ATO CT 2 hanno collaborato significativamente”.
Aciambiente conclude Oliveri- rispetto alle 27 ATO presenti in Sicilia, è una
di quelle ATO che ha raggiunto passi significativi”.
U.S.
La giovanissima Maria Chiara Torrisi (
2F della S.M.S. “Allegra” di Aci
Bonaccorsi) che ha partecipato, riscuotendo un lusinghiero successo, ai
Campionati Internazionali di Giochi
Matematici della “Bocconi” di Milano.
I FEDERICIANI
Domenica
14
Giugno 2009 presso
aula didattica della
Facoltà di Ingegneria
della Cittadella di
Catania si terrà il
Premio
Santi
Correnti. In questa
occasione verranno
premiati dei ricercatori storici. Inoltre tra
la proiezione di un
video e l'altro si parlerà di alcuni aspetti
storici attraverso la
cucina dell'epoca. In
questa
occasione
importante la presenza della a.c.
Cavalieri Federico II del Principe e Maestro Don Salvatore Coco con i suoi
numerosi Cavalieri, Dame, e Guardie D'Onore Federiciane.
Archinuè…“Il Viaggio”
2° Premio d’arte “Paolo Vasta”
Tornano alla ribalta nazionale i bravi musicisti catanesi degli Archinuè.
Dopo il loro primo album “Oltremare” la Arts Promotion del dinamico Mario
Russo lancia nel panorama nazionale un nuovo lavoro della band tutta siciliana. A presentare il nuovo lavoro discografico alla stampa è stato lo stesso Mario Russo nell’incantevole scenario della Cappella Bonajuto di
Catania. Il titolo della nuova fatica del giovane gruppo è emblematico
“L’uscita dell’uomo dalla tangenziale” . “Kant nel 700 invitava l’uomo a
ragionare con la propia testa, parlava appunto dell’uscita dell’uomo dallo
stato di minorità, invitandolo ad usare il proprio intelletto, ci spiega il leader
del gruppo Francesco Sciacca, a noi ci è piaciuto scherzare su questo concetto”. Un bel lavoro artistico l’ultima fatica degli Archinuè, dove in undici
brani e un videoclip raccontano a modo loro, le difficoltà di una carriera che
non regala niente e che spesso infrange i sogni degli aspiranti artisti.
Spesso però, la passione e la dedizione al proprio lavoro danno la forza per
andare avanti e non mollare una professione che facile non è! “Pur facendo un tipo di musica un pochino più impegnata il nostro sogno, afferma
ancora Francesco è quello di coinvolgere il pubblico delle canzonette perché in Italia non è mai stato facile discostarsi dalle regole del mercato….” .
A questo concetto si rispecchia il divertentissimo brano “Radiofonico”cantato insieme al comico Nino Frassica . Oltre al primo singolo “Il Viaggio” il cd
contiene anche “Dulcinea” presentata con successo al X Festival della canzone siciliana, “Furiosa Angelica”, “La figlia del re” e tanti altri brani che
regaleranno all’attento ascoltatore un oretta di buona musica. Ai motivi in
dialetto si alternano testi impegnati in italiano molto garbati ed orecchiabili.
A supporto del singolo “Il viaggio”pure un bel videoclip girato interamente
a Catania prodotto da Mario Russo con la regia di Simona Brancè che ha
visto come protagonista Naike Rivelli figlia dell’attrice Ornella Muti. Ottimo
lavoro discografico questo appena uscito degli Archinuè ai quali auguriamo
sempre maggiori successi professionali certi che, continuando così, “il
Viaggio”Li porti davvero lontano….
Angelo Battiato
4^ Rassegna Musicale per Organista liturgico
“Maria SS. Della Catena”
Circa 90 ragazzi hanno partecipato al 2° Premio d’Arte “Pietro Paolo Vasta”,
svoltosi presso la Scuola Media che porta il nome dell’illustre pittore acese.
Le opere dei piccoli artisti, divise in due sezioni – grafico-pittorico-plastica e
fotografica – sono state esposte per tre giorni nell’antisala consiliare del
Municipio di Acireale. Una giuria tecnica, composta da Antonio Guarnotta,
Mario Grasso e Rita Nicotra, ne ha selezionato nove per la prima sezione (le
tre migliori per ogni anno di corso frequentato dagli autori) e tre per la seconda sezione. Durante una sobria cerimonia di premiazione, svoltasi sabato 30
maggio nel salone dell’Istituto “Paolo Vasta”, il preside Rosario Musmeci,
vivamente soddisfatto, ha elogiato tutti i partecipanti consegnando a tutti loro
un attestato di partecipazione, mentre i primi classificati sono stati premiati
con una coppa ed una medaglia. L’organizzatore del Premio d’Arte, giunto
alla seconda edizione, è stato il prof. Filippo Chiarenza, docente di educazione artistica, il quale si prefigge lo scopo, con questa competizione, di
“dare l’opportunità alle nuove generazioni di valorizzare le proprie energie
artistiche e di permettere la crescita personale dell’individuo.” Questi i primi
classificati per la sezione “Grafico-pittorico-plastica”: prime classi: 1° Simone
Castorina, 2° Francesca Scandura, 3° Riccardo Mauro; seconde classi: 1°
Alessandro Cipri, 2° Federica Battiato, 3° Laura Di Mauro; terze classi: 1°
Teresa Barbagallo, 2° Federica Falanca, 3° Davide Leotta. Invece per la
sezione “Fotografica” il 1° premio è andato a Martina Borzì, il 2° ad Agnese
Brischetto ed il 3° a Isabella Leotta. Tutte le opere partecipanti erano comunque ugualmente valide e dimostrano l’impegno ed il talento degli autori.
Forse qualche altra opera sarebbe stata degna di maggiore riconoscimento,
ma i premi erano limitati e poi – si sa – il giudizio della giuria è insindacabile.
AD
In una atmosfera particolarmente festosa e alla presenza del sindaco
Garozzo, degli assessori Nives Leonardi e Salvo Licciardello, del dirigente
scolastico prof. Musumeci e del prof. Giovanni Vecchio è stata inaugurata
nella S.M.S. Paolo Vasta un’aula multimediale intitolata alla memoria di
Maria Grazia Cutuli. Brevi parole di circostanza sono state pronunciate dai
presenti all’incontro.
Foto di Salvo Barbagallo
Presso l'impianto sportivo in corso di completamento (via Lazzaretto n° 25
- via Sclafani), le Società "Le Aci S.p.A." e "Azzurra S.r.l." hanno incontrato
il sindaco Nino Garozzo e i consiglieri provinciali Gianluca Cannavò e Santo
Primavera. L’incontro è servito al primo cittadino per prendere visione di
questa nuova struttura polivalente, innovativa per il sud Italia. Per ogni ulteriore chiarimento e/o dettaglio: Seby Basile cell. 3474541435 - tel. e fax
095607435
Si è svolta presso il Santuario Matrice di Acicatena, (CT) la 4^ Rassegna
Musicale per Organista liturgico “Maria SS. Della Catena”. La rassegna ha
voluto accendere i riflettori sulla figura dell’ “Organista Liturgico” al fine di
valorizzarne il talento e premiarne la disponibilità. “Giovani che mettono al
primo posto tra i loro impegni, quello assunto spontaneamente nei confronti della parrocchia e della collettività.” Quest’anno,ci dice l’organizzatore
Massimo Pennisi, abbiamo avuto il piacere di ospitare anche organisti provenienti da fuori Provincia. La rassegna, si svolge ogni anno, nel mese dedicato alla Madonna, in onore di “Maria SS. della Catena”, grazie anche alla
cortese disponibilità del Parroco Sebastiano Privitera. L’iniziativa vede il
supporto e la partecipazione dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra di
Catania “Pietro Platania” e di Acireale, “Can. Agatino Leonardi”. Inoltre riceve il patrocinio della rivista “Famiglia Cristiana” e dell’ A.I.O.C. Associazione
Italiana organisti di Chiesa, con sede a Cremona. I partecipanti di questa
edizione sono stati: Giuseppe Speciale, Paola Budano, Sebastiano Greco,
Mariangela Di Stefano, Maria Catena Balsamo, Alessia Bertini, Antonio
Pollino, Angela Pirronello e Roberto Barresi. Durante la serata sono stati
consegnati i 2 Premi “Musica è Arte 2009”, il primo a ricordo del Canonico
acese, Antonino Maugeri noto compositore di musica liturgica, scomparso
da poco; il secondo al Periodico cattolico “ La Voce dell’Jonio” di Acireale.
Gradito ospite della rassegna è stato il M° Giuseppe Di Mare, proveniente
da Avola (SR), noto e stimato organista di fama internazionale.
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AKIS: Anno V, numero 12 del 13 giugno 2009, in vendita a € 1.00 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania
IL GIORNALE Sede e Redazione Akis: via M. di Casalotto 68 -95025 Aci S.Antonio - Tel.- Fax 095 7921786 – 347 5382517 - [email protected] - [email protected] - Site: www.akis-aci.com
DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - Via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) - Tel.: 095 953455 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814
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AKIS
Sabato 13 giugno 2009
La buona sanità non è del pubblico o del privato
ma di chi la sa fare.
In qualità di medico della sig.ra Orsola Pulvirenti ho avuto l’incarico da
parte della paziente e della figlia, dott.ssa Caterina D’Agata, di rendere
pubblico questo caso di buona sanità. La sig.ra Pulvirenti era affetta da una
forma tumorale all’intestino in stadio molto avanzato. Consultate diverse
strutture ospedaliere di Catania, la paziente era stata ritenuta inoperabile in
quanto in fase terminale. Viene consultato il responsabile di Chirurgia della
clinica Valsala di Catania, dott. Alfio Garrotto il quale, quantunque il rischio
operatorio fosse altissimo, tenta il tutto per tutto decidendo di operare insieme alla dott.ssa Loredana Astuto ed all’anestesista dott. Nuccio Sciolto. Il
difficile e complesso intervento operatorio è durato circa otto ore ma alla
fine il risultato è stato eccellente e la paziente dopo alcune settimane è oggi
in ottimo stato psico-fisico. La mia considerazione è questa: il valore incommensurabile della vita talora risiede nelle mani di abili chirurghi che, siano
essi pubblici o privati, con la loro perizia riescono a ottenere risultati che
vanno alquanto oltre la media standard dei risultati conseguiti dall’intervento operatorio. La buona sanità è presente anche a Catania nelle cui strutture, pubbliche o private che siano, vi sono dei professionisti alquanto qualificati i quali, come in questo caso, costituiscono delle importanti risorse
umane e meritano un ringraziamento ed un elogio che porgo a nome della
famiglia D’Agata. La buona sanità non è del pubblico o del privato ma di chi
la sa fare.
Giovanni Tringali
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LA LIBRERIA DI AKIS
“Imprevisti Amori”: liriche
di Salvatore Di Dio
ImprevistiAmori è il titolo della raccolta di liriche di
Salvatore Di Dio (Albatros Il Filo, Roma, 2009).
L’autore, psichiatra dirigente nel Ser.T di Giarre,
da diversi anni ha scritto e autoprodotto la pubblicazione delle poesie, ma stavolta ha racchiuso il meglio delle raccolte precedenti difficilmente
reperibili in questo nuovo libro, che si presenta
con tutti i crismi dell’ufficialità, edito da una casa
editrice romana e con un circuito di lettori certamente più ampio di prima.
Questi Imprevisti Amori irrompono nell’animo del poeta e generano intense
emozioni in un’osmosi tra infinito e finito che in ogni istante disvela la vita
nei chiaroscuri del mondo. Il volo del sogno si incarna ed erompe nel riso
dell’inebriante miraggio e nel pianto dell’ “obliante ventura”, incontra la
voglia di amare e di inoltrarsi in una sinfonia di terra e di cielo con una
“donna infinita” per nascere in Lei. Profonde introspezioni attraversano i limpidi versi tra la memoria e l’inesorabile fluire del tempo, che il poeta non
può portare con sé oltre la morte. In questa atmosfera sospesa tra sogno
e realtà emergono gli affetti più cari e il volto della madre s’illumina fuori dal
tempo e l’abito ribelle di essere vivo riporta nell’animo la figura del padre.
L’opera, davvero pregevole, è intrisa di profondo senso della vita e della
morte, dell’arcano e suggestivo rapporto con la natura e il cosmo intero in
un perpetuo bisogno di cogliere l’attimo e rivestirlo d’infinito. Le vibrazioni
dell’anima le avverti ad ogni verso perché ti immergi in una dimensione esistenziale filtrata dal sentimento e dall’assoluto bisogno di armonia. I versi
del poeta sono sempre freschi, talora essenziali, e la parola si fa anima, si
insinua dentro di te e t’invita, nella pur dolente fragilità dell’essere, ad andare oltre per abbracciare l’infinito. La donna reale o immaginaria è l’emblema
della vita e dell’amore, è reale ed è dispensatrice di alito vitale e di luce;
ecco perché, quando manca, riemerge la realtà inquietante che tenta di
invadere il tuo io. Questo libro non passerà inosservato e merita un posto
sicuro nel panorama della produzione lirica del nostro tempo. Nella sua pregevole prefazione, Paola Santamaria dichiara che “è impossibile non rimanere coinvolti dalle parole di Imprevisti Amori, inevitabile appare una fusione totale, una compenetrazione profonda con il sentimento più vero, con le
impressioni più vive della stessa esistenza. Lo sguardo è attento, accurato,
le parole sgorgano fluide da un animo profondo, che non conosce l’indifferenza, né la banalità”.
Giovanni Vecchio
Venerdi’ 29 maggio 2009, presso la stadio comunale in Aci
Sant’Antonio, si è tenuta la Partita –Spettacolo 1° Torneo
“Fair play” a scopo benefico, con la partecipazione
,come giocatori, dei K-Kids contro la A.S.D. Aci S.
Antonio, settore giovanile scuola calcio. Grazie al
Patrocinio del Comune, del Kiwanis Acireale, del dirigente scolastico dr. Salvatore Musumeci ed in particolare per il lavoro svolto dall’ adviser K-Kids Daniela
Simon e dal responsabile scuola calcio
Salvatore
Trovato è stata possibile realizzare codesta manifestazione
che ha visto la partecipazione di un folto pubblico che ha riempito tutta la tribuna del campo di calcio.
ERG
Stazione di Servizio
Autolavaggio
di Ivan Zingale
Via Marchese di Casalotto, 32/b
Tel. 095 7921279
Aci S.Antonio
CONSEGNA ONORIFICENZE DELL’ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA,
IL PRESIDENTE CASTIGLIONE:
“UN RICONOSCIMENTO AL LAVORO, AL RISPETTO DELLE ISTITUZIONI, ALL’IMPEGNO QUOTIDIANO”.
Laiset Consulting, si pone come punto di incontro tra domanda ed offerta nel mondo Formativo. Inoltre
in riferimento alla Riforma Universitaria (DM n. 509/99), l’esperienza professionale può essere
valutata come credito formativo Universitario, per abbreviare i tempi di studio,Laiset Consulting, è
in grado di dare assistenza per la riorganizzazione del curriculum di esperienze e studi, nonché di informare ogni singolo candidato, sulle principali convenzioni stipulate dalle Università;
Professionisti interessati alla riforma citata:
Ragionieri - Geometri - Impiegati pubblici e delle Aziende Sanitarie Locali - Promotori finanziari Giornalisti - Militari - Professionisti - ecc.
Esperienze che possono essere riconosciute per abbreviare i tempi di studio e facilitare l’ottenimento
della Laurea:
Partecipazioni a stage e seminari – qualifiche funzionali (per i pubblici dipendenti) - iscrizione ad ordini professionali - conoscenza delle lingue - conoscenza dell’informatica - corsi di formazione – ecc.
Nella Prefettura di Catania il vice prefetto vicario
Annamaria Polimeni ha presieduto la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine al merito della
Repubblica Italiana e delle Stelle al merito del lavoro. “Le
mie sincere congratulazioni a tutti i nuovi cavalieri, ufficiali, commendatori, grand’ufficiali, dei destinatari delle Stelle
al merito del lavoro, che rappresentano uno “spaccato”
della società catanese, che si impegna quotidianamente,
con passione, nell’esercizio delle più diverse attività, dai
rappresentanti delle istituzioni a quelli delle forze armate e
dei corpi di polizia, da quelli delle professioni agli imprenditori – ha dichiarato il presidente della Provincia di Catania,
on. Giuseppe Castiglione -. Un compiacimento particolare,
più diretto e affettuoso lo manifesto all’avv. Luigi Albino
Lucifora, da poco in pensione, dopo essere stato per lunghi
anni apprezzato segretario generale dell’Ente, neo
grand’ufficiale; e per il dott. Daniele Lo Porto, capo ufficio
stampa della Provincia, neo cavaliere, del quale sono note
le doti di equilibrio e correttezza e il rispetto per le
Istituzioni. L’onorificenza che il presidente della Repubblica ha concesso loro è anche un segnale di apprezzamento per le qualità umane, oltre che professionali”.
Contattaci saremo ben lieti, senza alcun impegno, di valutare ogni singola situazione
Nel prossimo numero intervista con il Dott. Angelo Maugeri,
Coordinatore per la Regione Sicilia
della Laiset Consulting Centro Servizi Studi.
Corso Savoia 111/c 95024 Acireale
Tel. 095 7649590
Tel./Fax 095 7647733
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