Schede trattati
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AUTORE E FONTE URBAIN VITRY DATA 1827 Venezia TIPOLOGIA cornici STRATO LEGANTE AGGREGATO CALCINA GESSO SABBIA GRASSA Il proprietario architetto. Estratto ANTOINE CHRYSOSTOME QUATREMÈRE DE QUINCY Dizionario storico di architettura Estratto NICOLA CAVALIERI DI SAN BERTOLO Istruzioni di architettura, statica e idraulica. Estratto DOSAGGI ADDITIVI Calcina e sabbia 2/3 Gesso 1/3 In una conca da muratore pongosi 2/3 di buon impasto formato di calcina e sabbia grassa, ponendola in una delle estremità della conca acciò rimanga sgombra l’altra per istemperarvi 1/3 di gesso di buona qualità, e tosto che questo prende qualche consistenza si mescola la calce colla sabbia (…) Sezione IV 1788/1832 Intonaco e Per tutti gli In varie CALCE POLVERE DI Parigi proporz. modellato strati MARMO ed.it. Mantova 1842 Materia per uso propriamente di riturar fessue ed appiccicare insieme (…) Lo stucco, tal quale viene anche oggigiorno impiegato in Roma, componesi, come abbiamo detto, d’un miscuglio di calce e polvere di marmo, in variata proporzione secondo l’impiego che se ne vuol fare. Operata che sia la detta mescolanza, esso forma subito una pasta più o meno molle e duttile, che facilmente e a piacere viene applicata agli intonachi, nei quali si vuol adoperarlo. E quando lo stucco ha acquistato un po’ di consistenza, si dà ad esso e con forme, o con altri strumenti la foggia generale dell’oggetto che si vuol rappresentare. Durante una tale operazione, la sua consistenza va sempre più aumentando. Allora si può tagliarlo, forgiarlo, grattuggiarlo, ed in questo stato si presta, come un’argilla ancor flessibile, al lavoro dello stuccatore. Finalmente esso indurisce a poco a poco, ed acquista una solidità che il gesso non può mai avere, e superiore anche a quello di molte pietre. (…) Lo stucco da rivestimenti lisci, quando sia preparato con diligenza ed in una stagione che gli permetta di indurire prima di essere esposto alle intemperie della pioggia o del freddo, acquista anche nell’esterno degli edificj, una grande solidità. Voce Stucco. Vol.II. pag.500 Man mano 1832 modellato corpo GESSO SABBIA maggior Mantova interni MALTA pozzolana o con LATERIZI polverizzati Esterno e Umidità dose di calcina a scapito del gesso Per abbozzare si fatti ornati in rilievo, si adopera una pasta di semplice gesso, ovvero il muramento ordinario quando si tratta di grandi masse. Il gesso però deesi scrupolosamente escludere nei lavori esposti all’aria ed alle intemperie; ed allora conviene sostituire ad esso una malta pozzolana o laterizi polverizzati. Si finisce il lavoro delle cornici, ed altri rilievi d’ornamento, con pasta di gesso e calcina, largheggiando di mano in mano sempre più di quest’ultima finché poi, a dar l’ultima perfezione dell’opera(…)Volume II, Capo IX finitura CALCINA POLVERE DI 1:1 VIVA MARMO ornam. 2:1 cornici Estratto (…)si stende un’ultima crosta di stucco composto di calcina viva e di polvere di marmo. Questi due componenti si uniscono in quantità uguali, ove lo stucco debba servir per fiorami ed alti minuti ornamenti; ma la quantità della calcina vuol esser doppia di quella della polvere di marmo nella costruzione delle cornici, ed altri lavori più massicci (…)Volume II, Capo IX GUSTAV ADOLF 1853 Intonaco 1° strato CALCE SABBIA BREYMAN GESSO a spigoli taglienti Trattato generale di Ed.it. costruzioni civili 1884 Milano Estratto L’intonaco di fondo è costituito di sabbia a spigoli taglienti, di calce e di gesso(…) Volume I, CapoVII AUTORE E FONTE Estratto DATA TIPOLOGIA STRATO LEGANTE 2° strato LATTE DI CALCE AGGREGATO DOSAGGI ADDITIVI Latte di COLLA LUNGA calce 2 parti gesso 1 parte Dopo che si è applicato l’intonaco di fondo e che questo è convenientemente asciugato, si passa ad applicare con un pialletto il bianco di stucco, ossia lo stucco a calce, il quale consiste in due parti di buon latte di calce, e una parte di gesso con un po’ di colla lunga, (ma il gesso deve essere già debitamente sciolto prima di essere messo insieme al latte di calce); e poi si liscia lo stucco con una cazzuola d’acciaio. Volume I, CapoVII lucidatura COLLA LUNGA Per la lucidatura Acqua 2 l. CERA GIALLA 90-120 gr. SAPONE 60 gr. CREMOR DI GESSO TARTARO Estratto Estratto Estratto Estratto Estratto ANTONIO CANTALUPI, Istruzioni pratiche sull’arte di costruire le fabbriche civili 30 gr. Quando lo stucco ha fatto una certa presa e si è già indurito un po’, allora lo si pulisce nella seguente maniera, che si tiene anche per lo stucco a lucido(...). Si cuociono insieme nel modo, che ora si accenna, due litri di acqua, da 90 a 120 gr. di cera gialla (o bianca se si tratta di lavori bianchi), 60 gr di sapone leggero, e 30 gr di cremor di tartaro. Prima si fa bollire bene l’acqua sola, poi vi si versa la cera ridotta in pezzi ed il sale tartaro spolverizzazto, agitandoli finche sono stemperati ambedue; poi vi si aggiunge pure il sapone tagliato a pezzettini e ve lo si fa sciogliere. La pulitura si ripete per qualche volta, finché non vi sono più punti oscuri. Volume I, CapoVII Stucco corpo CALCE SABBIA lucido grossa a spigoli taglienti L’intonaco di fondo si deve eseguire con calce buona e con sabbia grossa a spigoli taglienti, perché lo stucco lucido non farebbe buona presa su un fondo di gesso. Volume I, Capo VII Stucco finitura CALCE POLVERE DI Calce lucido MARMO 1 parte In alternativa ALABASTRO o Polvere di SABBIETTA marmo BIANCA 2 parti La massa dello stucco a lucido consiste di una miscela di calce ben spenta e di polvere di marmo. Invece di quest’ultimo si può prendere anche dell’alabastro bianco ed al caso anche della sabbietta che sia bianca. I detti ingredienti si devono lavorare accuratamente insieme, mescendoli in modo che la miscela defluisca facilmente dalla cazzuola. In generale si richiedono due parti di polvere di marmo e di alabastro ed una parte di calce. Volume I, Capo VII Cornici corpo CALCE SABBIA grossa e dura Compiuta la sagoma e disposte le guide, l’esecuzione della cornice consiste nel farne prima l’anima consiste nel farne prima l’anima con malta di calce grossa e dura, e nel conformarla subito grossolanamente al profilo rappresentato dalla sagoma. Volume I, Capo VII Cornici CALCE SABBIA lunga e grassa Quando si incomincia ad adoperare la sagoma, allora si ricorre a malta lunga e grassa per agevolare l’effettauazione della cornice stessa. Prima di applicare la sagoma sulla malta già stesa, questa deve aver incominciato ad indurirsi, per cui se il materiale che si adopera per fare la cornice è malta di calce, bisogna aggiungervi gesso per metà affine di affrettarne l’indurimento. Volume I, Capo VII 1862 Stucco Sottofondo CALCE SABBIA Milano lucido Intonaco comune Strato CALCE SABBIA Ocra rossa o intermedio finissima gialla POLVERE DI MARMO AUTORE E FONTE DATA TIPOLOGIA STRATO LEGANTE AGGREGATO DOSAGGI ADDITIVI Si stende sull’intonaco comune col mezzo della cazzuola un sottilissimo strato di malta della grossezza da uno a due millimetri, formato da polvere di marmo, calce e sabbia finissima, a cui si aggiunge una piccola quantità di ocra rossa o gialla, che imiti il fondo del marmo che si desidera. Successivamente col pennello si dipinge a fresco la superficie dell’intonaco, col praticare le macchie e le venature conformi al marmo che si intende imitare. Indi si prende un ferro caldissimo e si liscia la superficie, ripetendo questa operazione fino a che si ottiene il lucido brillante del marmo. Volume I, Cap.IV GIOVANNI CURIONI, 1864 Stucco armatura CHIODI Torino lucido L’arte di fabbricare, ossia corso completo di istituzioni teoricopratiche Estratto Estratto Dovendosi fare degli ornamenti molto rilevati sui muri, sulle volte o sui soffitti, ove si deve eseguire il lavoro si fissano dei chiodi, con pennello si bagna la superficie da stuccarsi procurando di lasciare asciutti i detti chiodi.Volume II, Cap.XIII 1 strato CALCE SABBIA FINA Estratto (…)ed il più presto possibile si copre il tutto mediante malta ben manipolata di calcina e sabbia fina mescolate con gesso polverizzato, dando alla superficie dello strato di malta bastarda così messa in opera la forma che grossolanamente corrisponde a quella dell’opera che si vuole eseguire. Volume II, Cap.XIII 2 strato MALTA SABBIA Malta GESSO 1 parte gesso 2 parti Fatto questo si prende una certa quantità di malta comune , si mette in una conchetta e si forma una specie di vassoio bastamente grande da contenere un volume doppio di malta di gesso. Riempito d’acqua questo bacino artificiale , vi si getta gesso colla mano finché abbia assorbita l’acqua, e poi s’impastano assieme tutte la materie per impiegarle il più prontamente che sia possibile, impiegando a tal uopo cazzuole di diverse grandezze o spatole secondo la natura del lavoro da eseguirsi. Volume II, Cap.XIII 3 strato MALTA SABBIA gesso GESSO Estratto GESSO Estratto Estratto Estratto Estratto diminuz dosaggio A questo secondo strato dell’intonaco se ne sovrappone un terzo diminuendo la dose del gesso. Volume II, Cap.XIII 4 strato MALTA SABBIA Malta GESSO 3 parti gesso 1 parte e poi un quarto pel quale s’impiegherà una malta bastarda componente appena una parete di gesso e tre di malta. Volume II, Cap.XIII. finitura CALCE POLVERE DI Malta MARMO 1 parte gesso 1 parte L’abbozzo così preparato si lascia asciugare poi si ricopre dello stucco propriamente detto quale è generalmente un impasto in parti uguali di polvere di marmo a grana finissima e di calcina spenta ben bianca, stacciata o macerata sopra nel modo seguito per macinare i colori e lasciata riposare per quattro o cinque mesi onde facilitare la sua dissoluzione. Lo stucco va apparecchiato a misura del bisogno, e per metterlo in opera si comincia dal bagnare bene l’abbozzo finché non assorbisce più acqua, poi si stempera un poco di questa pasta in un vaso per fare una specie di tintura densa che si applica col pennello, e quindi subito si distende uno strato di stucco denso facendo uso di una spatola. Volume II, Cap.XIII. Modanatu 1°strato CALCE SABBIA FINA re, cornici GESSO etc. Per opere di architettura, come modanature, cornici, colonne, pilastri, cassettoni ed altri cosimili oggetti, si preparano in muramento le grandi masse e su queste si fa lo sbozzo con malta bastarda come sopra venne indicato. Volume II, Cap.XIII AUTORE E FONTE Estratto ACHILLE LENTI Corso pratico di costruzioni Estratto Estratto Estratto Estratto DAMASO FRAZZONI L’imbianchino decoratore – stuccatore Estratto DATA TIPOLOGIA STRATO LEGANTE finitura CALCE AGGREGATO DOSAGGI ADDITIVI Malta 2 parti gesso 1 parte (… )è solamente nella formazione degli ultimi strati che devesi impiegare stucco più liquido e più grasso di quello che conviene per ornati; e sembra utile la pratica di molti stuccatori i quali compongono lo stucco con due parti di calcina e una di polvere di marmo(…). Volume II, Cap.XIII 18771° modalità CALCE POLVERE DI Calce 1881 in pasta MARMO 1 parte Alessandria polvere marmo 2 parti Mescolando assieme a secco una misura di calce in pasta con due misure di polvere finissima di marmo. Volume I, Capitolo II 2° modalità CALCE POLVERE DI Calce spenta in MARMO 1 parte polvere polvere marmo 2 parti Mescolando assieme due misure di marmo polverizzato con una misura di calce spenta in polvere , che si riduce in impasto denso ed omogeneo, col concorso della minor quantità possibile di acqua di calce. Volume I, Capitolo II 3° modalità CALCE SABBIA Calce GESSO 1 parte sabbia 1 parte gesso q.b. Formando un miscuglio di parti uguali di calce e sabbia in polvere, ed addizionando a tale miscuglio la quantità di gesso necessaria ad assorbire l’acqua con cui si forma l’impasto. Volume I, Capitolo II 4° modalità CALCE SABBIA Sabbia Altre sostanze viva 8 parti CRETA Calce polvere 2 parti Creta 1 parte Formando un impasto con otto misure di sabbia in polvere, a cui si aggiungono senza addizione d’acqua, due parti di calce viva ed una misura di creta ridotta in polvere. D’ordinario cioè, lo stucco si fa con la malta di calce e polvere calcare o creta che si mescolano con altre sostanze, in modo da ottenere un corpo facile ad indurirsi e solidificarsi come i cementi, i quali sovente vantaggiosamente vi si sostituiscono. Volume I, Capitolo II 1911 intonaco CEMENTI colorati e bianchi CALCE POLVERE DI MARMO 1. Si possono eseguire superfici lisce e lucide coi cementi colorati e bianchi potendosi inoltre mescolare del carbonato di calce o dei colori di appositamente composti perché siano resistenti; oppure base di calce grassa e carbonato di calce, le quali ultime si chiamano volgarmente stucchi lucidi e sono le più economiche. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 174. Primi strati CALCE SABBIA Idraulica o scura in pani AUTORE Estratto Estratto Estratto Estratto E FONTE DATA TIPOLOGIA STRATO LEGANTE AGGREGATO DOSAGGI ADDITIVI a) Pulita che sia la parte del mattone anche nelle commessure, si applica l'arricciatura o i primi strati di calce come per l'intonaco comune. L'impasto per questo primo lavoro può essere quello solito per l'intonaco ordinario, e cioè di calce idraulica o calce scura in pani e sabbia, che dà una presa più sollecita e più dura della calce bianca con la sabbia; ma nei luoghi, dove non si potessero avere i suddetti ingredienti, si eseguirà il lavoro con la sabbia e calce bianca, occorrendo, per questo, molto tempo perché asciughi. (…) c) L'intonaco o la superficie così coperta sarà pulita e levigata con ferro freddo, magari col dorso della cazzuola, e dopo due ore circa, se ne continuerà la levigatura per ottenere il lucido, con un ferro caldo (il quale può essere di forma parallelepipeda con base concoide a testate smussate, con manico fisso all’estremità e condotto da un'impugnatura di legno da incastrarsi in due denti fissi sulla parte opposta alla base), avvertendo però che, dopo eseguita questa prima. operazione, con pennello morbido si passa sull'intonaco due o tre volte l'acqua di sapone bianco oleoso, o tipo Marsiglia, elemento principale per una buona lucidatura. Più si ripeteranno, occorrendo, questi strati d’acqua, e più si insiste col ferro caldo, si otterrà miglior grado di lucidezza e durezza. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 174. Strato CALCE POLVERE DI 1:1 intermedio bianca MARMO granuloso b) Dopo che questo lavoro preparatorio s’è indurito, sì completa il piano e si uguaglia con una pasta di calce bianca spenta e di polvere di marmo granulosa in proporzioni uguali, nel modo identico come per la. formazione dell'intonaco comune… Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 174. Finitura CALCE POLVERE DI 1:1 bianca MARMO impalpabile …riserbando un ultimo strato sottilissimo composto per metà di calce bianca come l’antecedente, e per metà di polvere di marmo impalpabile come acqua di sapone bianco preferibilmente oleoso. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 174. Lucidatura Acqua di sapone bianco oleoso o tipo Marsiglia c) L'intonaco o la superficie così coperta sarà pulita e levigata con ferro freddo, magari col dorso della cazzuola, e dopo due ore circa, se ne continuerà la levigatura per ottenere il lucido, con un ferro caldo (il quale può essere di forma parallelepipeda con base concoide a testate smussate, con manico fisso all’estremità e condotto da un'impugnatura di legno da incastrarsi in due denti fissi sulla parte opposta alla base), avvertendo però che, dopo eseguita questa prima. operazione, con pennello morbido si passa sull'intonaco due o tre volte l'acqua di sapone bianco oleoso, o tipo Marsiglia, elemento principale per una buona lucidatura. Più si ripeteranno, occorrendo, questi strati d’acqua, e più si insiste col ferro caldo, si otterrà miglior grado di lucidezza e durezza. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 175. ornati e GESSO POLVERE DI 1:1 Colla di pesce cornici MARMO o coniglio da impalpabile applicare Per ottenere poi ornati o cornici, come è sopra detto, con maggior sollecitudine e nitidezza fa d'uopo mescolare alla pasta, già accennata, col gesso finissimo in proporzione uguale alla polvere di marmo con un po' di colla, possibilmente di pesce o di coniglio, se si vuole che quegli ornati, cornici, ecc., mantengano il colore naturale bianco della pasta. La colla in questo caso impedisce alla polvere di gesso di perdere le sue facoltà di presa, anzi procura all'impasto una presa lenta per poterlo manipolare a volontà ma dà maggior durezza. Questi ornati o rilievi possono essere applicati su qualunque manufatto mediante il gesso o il cemento, a seconda sarà richiesto dalla qualità della superficie e dallo sbalzo del rilievo che deve applicarsi. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 178. ornati e CALCE POLVERE DI 1 parte di Acqua e sapone cornici bianca MARMO calce oleoso in opera GESSO 1 parte di Acqua di Colla polvere di marmo 1 parte di gesso AUTORE E FONTE LINO GASPARI Ricettario pratico per l’edilizia DATA TIPOLOGIA STRATO LEGANTE AGGREGATO DOSAGGI ADDITIVI E pure indicato il dare un po’ d’acqua di colla sulla superficie preparata a ricevere gli stucchi man mano che si procede nella. applicazione della pasta, influendo essa a tenere più facilmente e sollecitamente aderente la pasta dal rilievo. L’acqua di colla e di sapone oleoso e grasso contribuiscono a collegare le materie componenti la pasta e permettono che questa si possa comodamente asciugare senza screpolature e lucidare quando sarà essiccata con il leggero soffregamento del palmo della mano o di pezze di lana pulita. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 179. Si possono invece eseguire ornati su d’una superficie d’intonaco comune nel seguente modo: Si pulisce la superficie, poi si dà con pennello uno strato di poltiglia formata dalla già indicata pasta bianca con acqua di colla forte in ragione di 1 parte di colla e 4 d’acqua e con la detta pasta (ne ripeto per comodità gli ingredienti: 1 parte di calce bianca spenta, 1 di polvere di marmo, 1 di gesso fino, il tutto commisto con acqua e sapone nella proporzione suaccennata) si formeranno i motivi d'ornamento voluti non azzardando però degli sbalzi oltre ai 2 o 3 cm, perché incontrano delle gravi difficoltà per tenerli fissi, se sono in superfici verticali, in volte o in soffitte piane, servendosi per la formazione di appositi tempi tal quale come eseguire eguali lavori di pasta li solo gesso volgarmente chiamati stucchi. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 178. armatura legno verniciato o canna valliva o filo di zinco Essendo necessari maggiori sbalzi ci si può arrivare aggiungendo della pasta sopra ad altra già applicata ed asciutta. Con l’aiuto poi di qualche proporzionata e opportuna armatura di legno verniciato o canna valliva o filo di zinco infissa nella pasta già applicata in tempo di presa, si possono far forme e sbalzi completamente staccati dalla superficie. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 179. Lucidatura Polvere di talco e/o coloritura Soluzione di allume di rocca o acqua di latte calce Buon risultato di lucido si ottiene anche spalmando della polvere di talco finissima col mezzo di un morbido pennello, sul lavoro, lasciarlo per alcun tempo, poscia con spazzola pulita e morbidissima o con panno fino soffregarlo fino a che si vede la riuscita della lucidatura. (…) Allorché si voglia uniformare o colorire il lavoro finito con una o più tinte, bisogna anzi tutto togliere il difetto del grasso del sapone e della colla, e se esiste anche del lucido, che danneggerebbero l’uniformità della tinta, col. passarvi prima uno o più strati di soluzione d’allume di rocca, o uno strato d’acqua di latte di calce molto diluito, e poscia spolverarlo accuratamente quando è ben asciutto. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 179. 1942 Cornici GESSO Bologna tirate a raffetto Si fanno generalmente con gesso fino, chiamato scagliola che, al vantaggio di una presa più rapida e regolare, unisce quello dell’estrema bianchezza. Voce Decorazioni a stucco, p.66 armature Fettucce di tela da sacchi, Juta, canapa, stoppa, legno o ferro stagnato o ottone. Come armature interne (o di sostegno) si adoperano fettucce di tela da sacchi, juta, canapa, stoppa, legno o ferro stagnato o ottone. … Per sporgenze un po’ forti, occorre piantare ad intervalli elementi di sostegno, quali chiodi di ottone e di ferro stagnato; si ottiene un’armatura ancor più robusta avvolgendo, fra chiodo e chiodo, fettucce di juta e canapa attorcigliata. Voce Decorazioni a stucco, p.66-67 Cornici a GESSO 3 parti di Colla di pelle stampo gesso Allume 1 parte di colla di pelle Si getta entro gli stampi la poltiglia di gesso, facendo attenzione ad isolare la faccia dello stampo con acqua di sapone o emulsione oleosa… I migliori risultati si hanno gettando negli stampi uno stucco così composto: gesso fino o scagliola parti 3 Colla di pelli parti 1…Aggiungendo una piccola aliquota di allume diminuendo proporzionalmente la quantità di scagliola, si ottengono getti compattissimi, tali da poter sostenere qualche leggera tornitura. Voce Decorazioni a stucco, p.67 AUTORE E FONTE DATA TIPOLOGIA Stucchi commerciali STRATO LEGANTE GESSO AGGREGATO DOSAGGI ADDITIVI 2,5 parti di gesso Colla di pelle Pelo di coniglio 1 parte di colla di pelle 0,2 parti di pelo di coniglio In commercio si trovano elementi decorativi già pronti (rosoni, fregi, listelli, mascheroni, lettere, etc.) costituiti con stucco…. Vengono così confezionati: Si imbeve carta spessa priva di colla (o tessuto a maglia rada) in una pasta così preparata: scagliola di gesso parti 2.5 colla di pelle parti 1 pelo di coniglio parti 0.2 e la si comprime accuratamente nella matrice, in modo da seguire ogni particolarità di questa. Subito dopo si comprime a stretta aderenza, un altro foglio consimile e si prosegue il rivestimento fino a raggiungere lo spessore richiesto. Voce Decorazioni a stucco, p.67-68 Intonaci CALCE POLVERE DI Marmo 150 Cera fusa decorativi spenta MARMO kg Calce CEMENTO 50 kg Portland Portland 50 kg Cera 0.3 kg Intonaco imitazione del marmo venato. Per costruire circa 20 mq di questo intonaco si mescolano: Polvere di marmo…kg.150 Calce spenta da tempo …kg.50 Cemento Portland …kg. 50 Cera fusa …kg. 50 Colore …(quanto basta) Appena si è fatto l’impasto, lo si applica con forza sulla parete; indi si lucida a ferro ben caldo, in modo da far affiorare la cera. Ad essiccamento avvenuto, si lucida a cera a somiglianza di un mobile. Voce Intonaci decorativi, p.113 CEMENTO MARMO giallo Marmo 0,2 Acqua di calce Portland TUFO macinato mc MATTONE Portland tritato 450 kg Mattone 0,5 mc Tufo 0,5 mc Calce 150 l. Intonaco imitazione del tufo rosso. …E’ costituito dalla seguente malta: Cemento Portland …kg. 450 Marmo giallo …mc. 0,200 Tufo macinato …mc 0,500 Mattone tritato mc.0,200 acqua di calce …litri 150 L’aspetto un po’ arido dell’intonaco prende grande vivezza se si ha la cura di sprizzare acqua alla lancia, prima che sia avvenuto il definitivo indurimento; in tal modo scompare il velo superficiale di cemento, mentre le pietre acquistano maggior rilievo. Voce Intonaci decorativi, p.114