Schede trattati

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Schede trattati
AUTORE
E FONTE
URBAIN VITRY
DATA
1827
Venezia
TIPOLOGIA
cornici
STRATO
LEGANTE
AGGREGATO
CALCINA
GESSO
SABBIA
GRASSA
Il proprietario
architetto.
Estratto
ANTOINE
CHRYSOSTOME
QUATREMÈRE DE
QUINCY
Dizionario storico
di architettura
Estratto
NICOLA CAVALIERI
DI SAN BERTOLO
Istruzioni di
architettura, statica
e idraulica.
Estratto
DOSAGGI
ADDITIVI
Calcina e
sabbia
2/3
Gesso
1/3
In una conca da muratore pongosi 2/3 di buon impasto formato di calcina e sabbia grassa, ponendola in
una delle estremità della conca acciò rimanga sgombra l’altra per istemperarvi 1/3 di gesso di buona
qualità, e tosto che questo prende qualche consistenza si mescola la calce colla sabbia (…) Sezione IV
1788/1832 Intonaco e Per tutti gli
In varie
CALCE
POLVERE DI
Parigi
proporz.
modellato
strati
MARMO
ed.it.
Mantova
1842
Materia per uso propriamente di riturar fessue ed appiccicare insieme (…) Lo stucco, tal quale viene
anche oggigiorno impiegato in Roma, componesi, come abbiamo detto, d’un miscuglio di calce e
polvere di marmo, in variata proporzione secondo l’impiego che se ne vuol fare. Operata che sia la detta
mescolanza, esso forma subito una pasta più o meno molle e duttile, che facilmente e a piacere viene
applicata agli intonachi, nei quali si vuol adoperarlo. E quando lo stucco ha acquistato un po’ di
consistenza, si dà ad esso e con forme, o con altri strumenti la foggia generale dell’oggetto che si vuol
rappresentare. Durante una tale operazione, la sua consistenza va sempre più aumentando. Allora si può
tagliarlo, forgiarlo, grattuggiarlo, ed in questo stato si presta, come un’argilla ancor flessibile, al lavoro
dello stuccatore. Finalmente esso indurisce a poco a poco, ed acquista una solidità che il gesso non può
mai avere, e superiore anche a quello di molte pietre. (…) Lo stucco da rivestimenti lisci, quando sia
preparato con diligenza ed in una stagione che gli permetta di indurire prima di essere esposto alle
intemperie della pioggia o del freddo, acquista anche nell’esterno degli edificj, una grande solidità.
Voce Stucco. Vol.II. pag.500
Man mano
1832
modellato
corpo
GESSO
SABBIA
maggior
Mantova
interni
MALTA
pozzolana o
con LATERIZI
polverizzati
Esterno e
Umidità
dose di
calcina a
scapito del
gesso
Per abbozzare si fatti ornati in rilievo, si adopera una pasta di semplice gesso, ovvero il muramento
ordinario quando si tratta di grandi masse. Il gesso però deesi scrupolosamente escludere nei lavori
esposti all’aria ed alle intemperie; ed allora conviene sostituire ad esso una malta pozzolana o laterizi
polverizzati. Si finisce il lavoro delle cornici, ed altri rilievi d’ornamento, con pasta di gesso e calcina,
largheggiando di mano in mano sempre più di quest’ultima finché poi, a dar l’ultima perfezione
dell’opera(…)Volume II, Capo IX
finitura
CALCINA
POLVERE DI
1:1
VIVA
MARMO
ornam.
2:1
cornici
Estratto
(…)si stende un’ultima crosta di stucco composto di calcina viva e di polvere di marmo. Questi due
componenti si uniscono in quantità uguali, ove lo stucco debba servir per fiorami ed alti minuti
ornamenti; ma la quantità della calcina vuol esser doppia di quella della polvere di marmo nella
costruzione delle cornici, ed altri lavori più massicci (…)Volume II, Capo IX
GUSTAV ADOLF
1853
Intonaco
1° strato
CALCE
SABBIA
BREYMAN
GESSO
a spigoli
taglienti
Trattato generale di
Ed.it.
costruzioni civili
1884
Milano
Estratto
L’intonaco di fondo è costituito di sabbia a spigoli taglienti, di calce e di gesso(…) Volume I, CapoVII
AUTORE
E FONTE
Estratto
DATA
TIPOLOGIA
STRATO
LEGANTE
2° strato
LATTE DI
CALCE
AGGREGATO
DOSAGGI
ADDITIVI
Latte di
COLLA LUNGA
calce
2 parti
gesso
1 parte
Dopo che si è applicato l’intonaco di fondo e che questo è convenientemente asciugato, si passa ad
applicare con un pialletto il bianco di stucco, ossia lo stucco a calce, il quale consiste in due parti di
buon latte di calce, e una parte di gesso con un po’ di colla lunga, (ma il gesso deve essere già
debitamente sciolto prima di essere messo insieme al latte di calce); e poi si liscia lo stucco con una
cazzuola d’acciaio. Volume I, CapoVII
lucidatura
COLLA LUNGA
Per la lucidatura
Acqua
2 l.
CERA GIALLA
90-120 gr.
SAPONE
60 gr.
CREMOR DI
GESSO
TARTARO
Estratto
Estratto
Estratto
Estratto
Estratto
ANTONIO
CANTALUPI,
Istruzioni pratiche
sull’arte di
costruire le
fabbriche civili
30 gr.
Quando lo stucco ha fatto una certa presa e si è già indurito un po’, allora lo si pulisce nella seguente
maniera, che si tiene anche per lo stucco a lucido(...). Si cuociono insieme nel modo, che ora si accenna,
due litri di acqua, da 90 a 120 gr. di cera gialla (o bianca se si tratta di lavori bianchi), 60 gr di sapone
leggero, e 30 gr di cremor di tartaro. Prima si fa bollire bene l’acqua sola, poi vi si versa la cera ridotta
in pezzi ed il sale tartaro spolverizzazto, agitandoli finche sono stemperati ambedue; poi vi si aggiunge
pure il sapone tagliato a pezzettini e ve lo si fa sciogliere. La pulitura si ripete per qualche volta, finché
non vi sono più punti oscuri. Volume I, CapoVII
Stucco
corpo
CALCE
SABBIA
lucido
grossa a spigoli
taglienti
L’intonaco di fondo si deve eseguire con calce buona e con sabbia grossa a spigoli taglienti, perché lo
stucco lucido non farebbe buona presa su un fondo di gesso. Volume I, Capo VII
Stucco
finitura
CALCE
POLVERE DI
Calce
lucido
MARMO
1 parte
In alternativa
ALABASTRO o
Polvere di
SABBIETTA
marmo
BIANCA
2 parti
La massa dello stucco a lucido consiste di una miscela di calce ben spenta e di polvere di marmo. Invece
di quest’ultimo si può prendere anche dell’alabastro bianco ed al caso anche della sabbietta che sia
bianca. I detti ingredienti si devono lavorare accuratamente insieme, mescendoli in modo che la miscela
defluisca facilmente dalla cazzuola. In generale si richiedono due parti di polvere di marmo e di
alabastro ed una parte di calce. Volume I, Capo VII
Cornici
corpo
CALCE
SABBIA
grossa e dura
Compiuta la sagoma e disposte le guide, l’esecuzione della cornice consiste nel farne prima l’anima
consiste nel farne prima l’anima con malta di calce grossa e dura, e nel conformarla subito
grossolanamente al profilo rappresentato dalla sagoma. Volume I, Capo VII
Cornici
CALCE
SABBIA
lunga e grassa
Quando si incomincia ad adoperare la sagoma, allora si ricorre a malta lunga e grassa per agevolare
l’effettauazione della cornice stessa. Prima di applicare la sagoma sulla malta già stesa, questa deve aver
incominciato ad indurirsi, per cui se il materiale che si adopera per fare la cornice è malta di calce,
bisogna aggiungervi gesso per metà affine di affrettarne l’indurimento. Volume I, Capo VII
1862
Stucco
Sottofondo
CALCE
SABBIA
Milano
lucido
Intonaco
comune
Strato
CALCE
SABBIA
Ocra rossa o
intermedio
finissima
gialla
POLVERE DI
MARMO
AUTORE
E FONTE
DATA
TIPOLOGIA
STRATO
LEGANTE
AGGREGATO
DOSAGGI
ADDITIVI
Si stende sull’intonaco comune col mezzo della cazzuola un sottilissimo strato di malta della grossezza
da uno a due millimetri, formato da polvere di marmo, calce e sabbia finissima, a cui si aggiunge una
piccola quantità di ocra rossa o gialla, che imiti il fondo del marmo che si desidera. Successivamente
col pennello si dipinge a fresco la superficie dell’intonaco, col praticare le macchie e le venature
conformi al marmo che si intende imitare. Indi si prende un ferro caldissimo e si liscia la superficie,
ripetendo questa operazione fino a che si ottiene il lucido brillante del marmo. Volume I, Cap.IV
GIOVANNI CURIONI,
1864
Stucco
armatura
CHIODI
Torino
lucido
L’arte di
fabbricare, ossia
corso completo di
istituzioni teoricopratiche
Estratto
Estratto
Dovendosi fare degli ornamenti molto rilevati sui muri, sulle volte o sui soffitti, ove si deve eseguire il
lavoro si fissano dei chiodi, con pennello si bagna la superficie da stuccarsi procurando di lasciare
asciutti i detti chiodi.Volume II, Cap.XIII
1 strato
CALCE
SABBIA FINA
Estratto
(…)ed il più presto possibile si copre il tutto mediante malta ben manipolata di calcina e sabbia fina
mescolate con gesso polverizzato, dando alla superficie dello strato di malta bastarda così messa in
opera la forma che grossolanamente corrisponde a quella dell’opera che si vuole eseguire. Volume II,
Cap.XIII
2 strato
MALTA
SABBIA
Malta
GESSO
1 parte
gesso
2 parti
Fatto questo si prende una certa quantità di malta comune , si mette in una conchetta e si forma una
specie di vassoio bastamente grande da contenere un volume doppio di malta di gesso. Riempito
d’acqua questo bacino artificiale , vi si getta gesso colla mano finché abbia assorbita l’acqua, e poi
s’impastano assieme tutte la materie per impiegarle il più prontamente che sia possibile, impiegando a
tal uopo cazzuole di diverse grandezze o spatole secondo la natura del lavoro da eseguirsi. Volume II,
Cap.XIII
3 strato
MALTA
SABBIA
gesso
GESSO
Estratto
GESSO
Estratto
Estratto
Estratto
Estratto
diminuz
dosaggio
A questo secondo strato dell’intonaco se ne sovrappone un terzo diminuendo la dose del gesso. Volume
II, Cap.XIII
4 strato
MALTA
SABBIA
Malta
GESSO
3 parti
gesso
1 parte
e poi un quarto pel quale s’impiegherà una malta bastarda componente appena una parete di gesso e tre
di malta. Volume II, Cap.XIII.
finitura
CALCE
POLVERE DI
Malta
MARMO
1 parte
gesso
1 parte
L’abbozzo così preparato si lascia asciugare poi si ricopre dello stucco propriamente detto quale è
generalmente un impasto in parti uguali di polvere di marmo a grana finissima e di calcina spenta ben
bianca, stacciata o macerata sopra nel modo seguito per macinare i colori e lasciata riposare per quattro
o cinque mesi onde facilitare la sua dissoluzione. Lo stucco va apparecchiato a misura del bisogno, e
per metterlo in opera si comincia dal bagnare bene l’abbozzo finché non assorbisce più acqua, poi si
stempera un poco di questa pasta in un vaso per fare una specie di tintura densa che si applica col
pennello, e quindi subito si distende uno strato di stucco denso facendo uso di una spatola. Volume II,
Cap.XIII.
Modanatu
1°strato
CALCE
SABBIA FINA
re, cornici
GESSO
etc.
Per opere di architettura, come modanature, cornici, colonne, pilastri, cassettoni ed altri cosimili
oggetti, si preparano in muramento le grandi masse e su queste si fa lo sbozzo con malta bastarda come
sopra venne indicato. Volume II, Cap.XIII
AUTORE
E FONTE
Estratto
ACHILLE LENTI
Corso pratico di
costruzioni
Estratto
Estratto
Estratto
Estratto
DAMASO FRAZZONI
L’imbianchino
decoratore –
stuccatore
Estratto
DATA
TIPOLOGIA
STRATO
LEGANTE
finitura
CALCE
AGGREGATO
DOSAGGI
ADDITIVI
Malta
2 parti
gesso
1 parte
(… )è solamente nella formazione degli ultimi strati che devesi impiegare stucco più liquido e più
grasso di quello che conviene per ornati; e sembra utile la pratica di molti stuccatori i quali
compongono lo stucco con due parti di calcina e una di polvere di marmo(…). Volume II, Cap.XIII
18771° modalità
CALCE
POLVERE DI
Calce
1881
in pasta
MARMO
1 parte
Alessandria
polvere
marmo
2 parti
Mescolando assieme a secco una misura di calce in pasta con due misure di polvere finissima di marmo.
Volume I, Capitolo II
2° modalità
CALCE
POLVERE DI
Calce
spenta in
MARMO
1 parte
polvere
polvere
marmo
2 parti
Mescolando assieme due misure di marmo polverizzato con una misura di calce spenta in polvere , che
si riduce in impasto denso ed omogeneo, col concorso della minor quantità possibile di acqua di calce.
Volume I, Capitolo II
3° modalità
CALCE
SABBIA
Calce
GESSO
1 parte
sabbia
1 parte
gesso
q.b.
Formando un miscuglio di parti uguali di calce e sabbia in polvere, ed addizionando a tale miscuglio la
quantità di gesso necessaria ad assorbire l’acqua con cui si forma l’impasto. Volume I, Capitolo II
4° modalità
CALCE
SABBIA
Sabbia
Altre sostanze
viva
8 parti
CRETA
Calce
polvere
2 parti
Creta
1 parte
Formando un impasto con otto misure di sabbia in polvere, a cui si aggiungono senza addizione
d’acqua, due parti di calce viva ed una misura di creta ridotta in polvere.
D’ordinario cioè, lo stucco si fa con la malta di calce e polvere calcare o creta che si mescolano con
altre sostanze, in modo da ottenere un corpo facile ad indurirsi e solidificarsi come i cementi, i quali
sovente vantaggiosamente vi si sostituiscono. Volume I, Capitolo II
1911
intonaco
CEMENTI
colorati e
bianchi
CALCE
POLVERE DI
MARMO
1. Si possono eseguire superfici lisce e lucide coi cementi colorati e bianchi potendosi inoltre mescolare
del carbonato di calce o dei colori di appositamente composti perché siano resistenti; oppure base di
calce grassa e carbonato di calce, le quali ultime si chiamano volgarmente stucchi lucidi e sono le più
economiche. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 174.
Primi strati
CALCE
SABBIA
Idraulica
o
scura in pani
AUTORE
Estratto
Estratto
Estratto
Estratto
E FONTE
DATA
TIPOLOGIA
STRATO
LEGANTE
AGGREGATO
DOSAGGI
ADDITIVI
a) Pulita che sia la parte del mattone anche nelle commessure, si applica l'arricciatura o i primi strati di
calce come per l'intonaco comune. L'impasto per questo primo lavoro può essere quello solito per l'intonaco ordinario, e cioè di calce idraulica o calce scura in pani e sabbia, che dà una presa più sollecita e
più dura della calce bianca con la sabbia; ma nei luoghi, dove non si potessero avere i suddetti
ingredienti, si eseguirà il lavoro con la sabbia e calce bianca, occorrendo, per questo, molto tempo
perché asciughi. (…)
c) L'intonaco o la superficie così coperta sarà pulita e levigata con ferro freddo, magari col dorso della
cazzuola, e dopo due ore circa, se ne continuerà la levigatura per ottenere il lucido, con un ferro caldo (il
quale può essere di forma parallelepipeda con base concoide a testate smussate, con manico fisso
all’estremità e condotto da un'impugnatura di legno da incastrarsi in due denti fissi sulla parte opposta
alla base), avvertendo però che, dopo eseguita questa prima. operazione, con pennello morbido si passa
sull'intonaco due o tre volte l'acqua di sapone bianco oleoso, o tipo Marsiglia, elemento principale per
una buona lucidatura. Più si ripeteranno, occorrendo, questi strati d’acqua, e più si insiste col ferro
caldo, si otterrà miglior grado di lucidezza e durezza. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 174.
Strato
CALCE
POLVERE DI
1:1
intermedio
bianca
MARMO
granuloso
b) Dopo che questo lavoro preparatorio s’è indurito, sì completa il piano e si uguaglia con una pasta di
calce bianca spenta e di polvere di marmo granulosa in proporzioni uguali, nel modo identico come per
la. formazione dell'intonaco comune… Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 174.
Finitura
CALCE
POLVERE DI
1:1
bianca
MARMO
impalpabile
…riserbando un ultimo strato sottilissimo composto per metà di calce bianca come l’antecedente, e per
metà di polvere di marmo impalpabile come acqua di sapone bianco preferibilmente oleoso. Capo X,
Superficie liscia e lucida pag. 174.
Lucidatura
Acqua di
sapone bianco
oleoso o tipo
Marsiglia
c) L'intonaco o la superficie così coperta sarà pulita e levigata con ferro freddo, magari col dorso della
cazzuola, e dopo due ore circa, se ne continuerà la levigatura per ottenere il lucido, con un ferro caldo (il
quale può essere di forma parallelepipeda con base concoide a testate smussate, con manico fisso
all’estremità e condotto da un'impugnatura di legno da incastrarsi in due denti fissi sulla parte opposta
alla base), avvertendo però che, dopo eseguita questa prima. operazione, con pennello morbido si passa
sull'intonaco due o tre volte l'acqua di sapone bianco oleoso, o tipo Marsiglia, elemento principale per
una buona lucidatura. Più si ripeteranno, occorrendo, questi strati d’acqua, e più si insiste col ferro
caldo, si otterrà miglior grado di lucidezza e durezza. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 175.
ornati e
GESSO
POLVERE DI
1:1
Colla di pesce
cornici
MARMO
o coniglio
da
impalpabile
applicare
Per ottenere poi ornati o cornici, come è sopra detto, con maggior sollecitudine e nitidezza fa d'uopo
mescolare alla pasta, già accennata, col gesso finissimo in proporzione uguale alla polvere di marmo
con un po' di colla, possibilmente di pesce o di coniglio, se si vuole che quegli ornati, cornici, ecc., mantengano il colore naturale bianco della pasta. La colla in questo caso impedisce alla polvere di gesso di
perdere le sue facoltà di presa, anzi procura all'impasto una presa lenta per poterlo manipolare a volontà
ma dà maggior durezza.
Questi ornati o rilievi possono essere applicati su qualunque manufatto mediante il gesso o il cemento, a
seconda sarà richiesto dalla qualità della superficie e dallo sbalzo del rilievo che deve applicarsi. Capo
X, Superficie liscia e lucida pag. 178.
ornati e
CALCE
POLVERE DI
1 parte di Acqua e sapone
cornici
bianca
MARMO
calce
oleoso
in opera
GESSO
1 parte di
Acqua di Colla
polvere di
marmo
1 parte di
gesso
AUTORE
E FONTE
LINO GASPARI
Ricettario pratico
per l’edilizia
DATA
TIPOLOGIA
STRATO
LEGANTE
AGGREGATO
DOSAGGI
ADDITIVI
E pure indicato il dare un po’ d’acqua di colla sulla superficie preparata a ricevere gli stucchi man mano
che si procede nella. applicazione della pasta, influendo essa a tenere più facilmente e sollecitamente
aderente la pasta dal rilievo.
L’acqua di colla e di sapone oleoso e grasso contribuiscono a collegare le materie componenti la pasta e
permettono che questa si possa comodamente asciugare senza screpolature e lucidare quando sarà
essiccata con il leggero soffregamento del palmo della mano o di pezze di lana pulita. Capo X,
Superficie liscia e lucida pag. 179.
Si possono invece eseguire ornati su d’una superficie d’intonaco comune nel seguente modo: Si pulisce
la superficie, poi si dà con pennello uno strato di poltiglia formata dalla già indicata pasta bianca con
acqua di colla forte in ragione di 1 parte di colla e 4 d’acqua e con la detta pasta (ne ripeto per comodità
gli ingredienti: 1 parte di calce bianca spenta, 1 di polvere di marmo, 1 di gesso fino, il tutto commisto
con acqua e sapone nella proporzione suaccennata) si formeranno i motivi d'ornamento voluti non
azzardando però degli sbalzi oltre ai 2 o 3 cm, perché incontrano delle gravi difficoltà per tenerli fissi,
se sono in superfici verticali, in volte o in soffitte piane, servendosi per la formazione di appositi tempi
tal quale come eseguire eguali lavori di pasta li solo gesso volgarmente chiamati stucchi. Capo X,
Superficie liscia e lucida pag. 178.
armatura
legno verniciato o canna valliva o filo di zinco
Essendo necessari maggiori sbalzi ci si può arrivare aggiungendo della pasta sopra ad altra già applicata
ed asciutta. Con l’aiuto poi di qualche proporzionata e opportuna armatura di legno verniciato o canna
valliva o filo di zinco infissa nella pasta già applicata in tempo di presa, si possono far forme e sbalzi
completamente staccati dalla superficie. Capo X, Superficie liscia e lucida pag. 179.
Lucidatura
Polvere di talco
e/o coloritura
Soluzione di
allume di rocca
o acqua di latte
calce
Buon risultato di lucido si ottiene anche spalmando della polvere di talco finissima col mezzo di un
morbido pennello, sul lavoro, lasciarlo per alcun tempo, poscia con spazzola pulita e morbidissima o
con panno fino soffregarlo fino a che si vede la riuscita della lucidatura. (…) Allorché si voglia
uniformare o colorire il lavoro finito con una o più tinte, bisogna anzi tutto togliere il difetto del grasso
del sapone e della colla, e se esiste anche del lucido, che danneggerebbero l’uniformità della tinta, col.
passarvi prima uno o più strati di soluzione d’allume di rocca, o uno strato d’acqua di latte di calce
molto diluito, e poscia spolverarlo accuratamente quando è ben asciutto. Capo X, Superficie liscia e
lucida pag. 179.
1942
Cornici
GESSO
Bologna
tirate a
raffetto
Si fanno generalmente con gesso fino, chiamato scagliola che, al vantaggio di una presa più rapida e
regolare, unisce quello dell’estrema bianchezza. Voce Decorazioni a stucco, p.66
armature
Fettucce di tela da sacchi, Juta, canapa, stoppa, legno o ferro
stagnato o ottone.
Come armature interne (o di sostegno) si adoperano fettucce di tela da sacchi, juta, canapa, stoppa,
legno o ferro stagnato o ottone. … Per sporgenze un po’ forti, occorre piantare ad intervalli elementi di
sostegno, quali chiodi di ottone e di ferro stagnato; si ottiene un’armatura ancor più robusta avvolgendo,
fra chiodo e chiodo, fettucce di juta e canapa attorcigliata. Voce Decorazioni a stucco, p.66-67
Cornici a
GESSO
3 parti di
Colla di pelle
stampo
gesso
Allume
1 parte di
colla di
pelle
Si getta entro gli stampi la poltiglia di gesso, facendo attenzione ad isolare la faccia dello stampo con
acqua di sapone o emulsione oleosa… I migliori risultati si hanno gettando negli stampi uno stucco così
composto: gesso fino o scagliola parti 3 Colla di pelli parti 1…Aggiungendo una piccola aliquota di
allume diminuendo proporzionalmente la quantità di scagliola, si ottengono getti compattissimi, tali da
poter sostenere qualche leggera tornitura. Voce Decorazioni a stucco, p.67
AUTORE
E FONTE
DATA
TIPOLOGIA
Stucchi
commerciali
STRATO
LEGANTE
GESSO
AGGREGATO
DOSAGGI
ADDITIVI
2,5 parti di
gesso
Colla di pelle
Pelo di coniglio
1 parte di
colla di
pelle
0,2 parti di
pelo di
coniglio
In commercio si trovano elementi decorativi già pronti (rosoni, fregi, listelli, mascheroni, lettere, etc.)
costituiti con stucco…. Vengono così confezionati: Si imbeve carta spessa priva di colla (o tessuto a
maglia rada) in una pasta così preparata: scagliola di gesso parti 2.5 colla di pelle parti 1 pelo di coniglio
parti 0.2 e la si comprime accuratamente nella matrice, in modo da seguire ogni particolarità di questa.
Subito dopo si comprime a stretta aderenza, un altro foglio consimile e si prosegue il rivestimento fino a
raggiungere lo spessore richiesto. Voce Decorazioni a stucco, p.67-68
Intonaci
CALCE
POLVERE DI
Marmo 150
Cera fusa
decorativi
spenta
MARMO
kg
Calce
CEMENTO
50 kg
Portland
Portland
50 kg
Cera
0.3 kg
Intonaco imitazione del marmo venato. Per costruire circa 20 mq di questo intonaco si mescolano:
Polvere di marmo…kg.150 Calce spenta da tempo …kg.50 Cemento Portland …kg. 50 Cera fusa …kg.
50 Colore …(quanto basta) Appena si è fatto l’impasto, lo si applica con forza sulla parete; indi si
lucida a ferro ben caldo, in modo da far affiorare la cera. Ad essiccamento avvenuto, si lucida a cera a
somiglianza di un mobile. Voce Intonaci decorativi, p.113
CEMENTO
MARMO giallo
Marmo 0,2 Acqua di calce
Portland
TUFO macinato
mc
MATTONE
Portland
tritato
450 kg
Mattone 0,5
mc
Tufo
0,5 mc
Calce
150 l.
Intonaco imitazione del tufo rosso. …E’ costituito dalla seguente malta: Cemento Portland …kg. 450
Marmo giallo …mc. 0,200 Tufo macinato …mc 0,500 Mattone tritato mc.0,200 acqua di calce …litri
150 L’aspetto un po’ arido dell’intonaco prende grande vivezza se si ha la cura di sprizzare acqua alla
lancia, prima che sia avvenuto il definitivo indurimento; in tal modo scompare il velo superficiale di
cemento, mentre le pietre acquistano maggior rilievo. Voce Intonaci decorativi, p.114