14/09/2016 Bimbi dimenticati in auto: ecco il sistema di allarme degli

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14/09/2016 Bimbi dimenticati in auto: ecco il sistema di allarme degli
14/09/2016
Bimbi dimenticati in auto: ecco il sistema di allarme degli studenti di Bibbiena
E' il progetto "Ricordati di me", ideato da 16 studenti dell'Isis "Fermi". La presentazione al Governo lo scorso
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È stato presentato lo scorso 12 settembre il progetto "Ricordati di me", inventato e realizzato da alcuni
studenti dell'Isis Fermi di Bibbiena (Ar), per evitare che i genitori dimentichino i propri figli in macchina. Si
tratta di un seggiolino capace di segnalare la presenza di un bambino in auto, comportando l'accensione
delle frecce direzionali, facendo suonare il clacson e inviando sms ai cellulari dei genitori e ad altri numeri
pre-impostati. Perchè il sistema di allarme scatti, devono verificarsi contemporaneamente quattro
condizioni: bambino appoggiato sul seggiolino, spegnimento del motore dell'auto, apertura della portiera,
uscita del guidatore. È prevista anche la possibilità di attivare un a scheda gps, che consenta di localizzare
l'auto.
Un dispositivo tecnologico che nasce da un'idea di 16 studenti, capace di salvare la vita dei bambini
che, sempre più spesso, vengono dimenticati in auto. All'indomani di uno di questi espisodi, avvenuto lo
scorso luglio proprio in Toscana, l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli aveva scritto al
ministro Graziano Delrio ed al viceministro Riccardo Nencini per segnalare al Governo l'esistenza di
questo sistema di allarme, brevettato dalla scuola di Bibbiena già tre anni fa. Una segnalazionee
recepita e approfondita proprio nell'incontro del 12 settembre, che si è tenuto a Firenze. Presenti alcuni
rappresentanti dell'Istituto "Fermi" di Bibbiena, il viceministro Nencini e l'assessore Ceccarelli, che
hanno valutato insieme agli ideatori del meccanismo il suo funzionamento e le sue possibili applicazioni.
I creatori sono 16 ragazzi (tre anni fa iscritti alla classe terza dell'istituto), che hanno lavorato coordinati dal
professor Pier Luigi Bargellini e con l'assistenza dei tecnici Alberto Larghi e Vasco Claudio Castelli.
Secondo i realizzatori, la produzione del seggiolino su larga scala non costerebbe molto e potrebbe
permettere di salvare numerose vite.
Per ulteriori dettagli sull'incontro del 12 settembre, leggi qui.
Fonte: Toscana Notizie
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Samuele Venturi
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