GUIDA DI APPROFONDIMENTO SALUTE E SICUREZZA COSA

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GUIDA DI APPROFONDIMENTO SALUTE E SICUREZZA COSA
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GUIDA DI APPROFONDIMENTO
SALUTE E SICUREZZA
COSA FARE PRIMA DI INIZIARE L’ATTIVITÀ
A CURA DEL BIC SARDEGNA SP A
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GUIDA SALUTE E SICUREZZA
COSA FARE PRIMA DI INIZIARE L’ATTIVITÀ
SOMMARIO
PREMESSA ........................................................................................................................................................ 3
ORGANIZZA IL TUO LUOGO DI LAVORO............................................................................................................. 3
SCOPRI A QUALE CLASSE DI RISCHIO APPARTIENE LA TUA AZIENDA.............................................................. 3
IDENTIFICA LE NORME APPLICABILI ALLA TUA IMPRESA .................................................................................. 4
NOMINA IL RESPONSABILE PER LA SICUREZZA ............................................................................................... 5
NOMINA IL MEDICO COMPETENTE .................................................................................................................... 5
ORGANIZZA LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI................................................................................................ 6
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PREMESSA
Prima di iniziare l’attività è fondamentale condurre un’analisi preliminare per definire la
lista dei tuoi bisogni. Una corretta raccolta e analisi delle informazioni ti guiderà nella
scelta delle decisioni future e ti permetterà di pianificare in modo adeguato gli interventi
necessari.
ORGANIZZA IL TUO LUOGO DI LAVORO.
L’organizzazione della tua azienda deve essere chiara. Ti sarà d’aiuto fare uno schema
del luogo di lavoro e indicare per ogni singola fase le risorse necessarie. Decidi quali e
quanti lavoratori saranno coinvolti e per ognuno di essi identifica ruoli e responsabilità.
Un luogo di lavoro ben organizzato ti consente di identificare con più facilità le fonti di
pericolo e di valutare i rischi possibili per i lavoratori.
Segui questi semplici passi:
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Disegna uno schema del luogo di lavoro indicando le principali fasi del processo;
Identifica per ogni singola fase le macchine, le attrezzature gli strumenti e i materiali
necessari. Ricorda che con l’aumentare delle attrezzature e dei materiali
aumenteranno anche i rischi quindi sii parsimonioso nella scelta delle attrezzature,
mantieni solo ciò che ritieni essenziale e di uso giornaliero. Crea un’apposita area di
stoccaggio per i restanti materiali di uso sporadico;
Disponi le macchine e le attrezzature su una linea immaginaria che segua il flusso
del lavoro. Il processo e la disposizione delle macchine deve essere ordinato. Questo
ti eviterà di creare rischi di interferenza tra le attività;
Stabilisci quanti lavoratori saranno coinvolti in ogni singola fase di processo e quali
competenze sono richieste per ognuno di essi;
Descrivi in una pratica operativa le principali attività che ognuno sarà tenuto a
svolgere. Ogni lavoratore deve avere ben chiaro il suo ruolo e le sue responsabilità
all’interno dell’azienda;
Assicura che le attività si svolgano ogni giorno seguendo gli stessi ritmi e le stesse
procedure, in questo modo sarà più facile individuare eventuali scostamenti che
dovessero verificarsi e i rischi che potrebbero insorgere;
Verifica attraverso delle ispezioni periodiche che il luogo di lavoro rimanga sempre
pulito e ordinato evitando inutili accumuli.
SCOPRI A QUALE CLASSE DI RISCHIO APPARTIENE LA TUA AZIENDA.
L’Istat utilizza la classificazione ATECO (Attività Economiche) per individuare tutte le
tipologie di attività economiche sul territorio italiano.
Conoscere il settore ATECO a cui appartieni ti consentirà di stabilire la classe di rischio
della tua attività e i bisogni formativi dei lavoratori.
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Ogni attività economica ha un suo indice di rischio che si basa sulle statistiche
infortunistiche elaborate dall’Inail.
In base a questo indice la tua azienda può appartenere ad una delle seguenti classi:
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Rischio basso;
Rischio medio;
Rischio alto.
Dalla classe di rischio dipende la durata dei seguenti corsi:
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Corso per Datore di lavoro Responsabile della sicurezza;
Corso di formazione generale e specifica per i lavoratori.
Puoi individuare la classe di rischio della tua azienda utilizzando l’apposita tabella che trovi
tra gli strumenti.
IDENTIFICA LE NORME APPLICABILI ALLA TUA IMPRESA
Individua le principali prescrizioni legislative nazionali e locali, i regolamenti, le norme di
buona tecnica applicabili allo specifico settore ai cui appartiene la tua impresa. Questo ti
permetterà di individuare subito i principali adempimenti e i modi per evitare scostamenti
dai requisiti richiesti.
In Italia le principali norme che regolamentano la salute e la sicurezza del lavoro sono
contenute nel Decreto Legislativo n.81 del 9 Aprile 2008 per questo definito anche Testo
Unico sulla Sicurezza sul Lavoro.
Questa norma racchiude in un unico testo numerose leggi emesse nei decenni precedenti
rendendo più semplice il quadro normativo nazionale.
Il decreto si applica a tutti i settori di attività pubblici e privati e a tutti i lavoratori e
lavoratrici indipendentemente dalle tipologie contrattuali.
Il decreto stabilisce i criteri per un corretto sistema di gestione della sicurezza in azienda,
stabilendo chiare responsabilità e obblighi dei principali attori coinvolti e definendo principi
di prevenzione, protezione e controllo dei rischi a cui si può essere esposti nei luoghi di
lavoro.
Troverai al suo interno i requisiti necessari per il controllo dei rischi sul luogo di lavoro e i
richiami ad altri decreti applicativi, linee guida nazionali, norme e standard che non sono
inclusi nel testo ma a cui dovrai far riferimento.
Sarà dunque tuo obbligo individuare le disposizioni applicabili allo specifico settore a cui
appartiene la tua impresa e stabilire i principali adempimenti per evitare scostamenti dai
requisiti richiesti.
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Potrai fare riferimento a fonti di varia natura per tenerti aggiornato su nuovi adempimenti
che potranno essere emanati, come per esempio bollettini delle associazioni di categoria,
pubblicazioni di enti nazionali, periodici specializzati consulenti legali.
Annualmente o quando ricevi notizia dell’entrata in vigore di una nuova norma, valuta se il
nuovo requisito è applicabile alla tua azienda e individua azioni correttive per adeguarti
alle nuove disposizioni.
NOMINA IL RESPONSABILE PER LA SICUREZZA
A seconda del tipo di attività e del numero di lavoratori coinvolti puoi scegliere di svolgere
direttamente i compiti del servizio di prevenzione e protezione oppure di nominare un
responsabile interno o esterno all’azienda.
Il Responsabile della Sicurezza è indicato dalla norma con l’acronimo RSPP che significa
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Sei obbligato ad avere un RSPP a partire da un solo lavoratore, ma potresti essere tu
stesso l’RSPP della tua azienda a condizione che:
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il tuo ruolo nell’azienda sia quello di datore di lavoro;
tu abbia frequentato un corso di abilitazione in base alla classe di rischio della tua
azienda, presso un ente pubblico, associazione di categoria o ente accreditato che
potrai trovare sul portale www.sardegnalavoro.it ;
la tua azienda non superi il seguente numero di lavoratori:
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aziende artigiane e industriali: 30 lavoratori;
aziende agricole e zootecniche: 30 lavoratori;
aziende della pesca: 20 lavoratori;
altre aziende: 200 lavoratori.
Nel caso in cui tu non intenda o non possa svolgere il ruolo di RSPP dovrai rivolgerti ad un
professionista abilitato con il quale stipulare un apposito incarico dopo averne verificato i
requisiti professionali.
In ogni caso la presenza di un RSPP è propedeutica sia alla nomina del medico
competente che alla valutazione dei rischi.
NOMINA IL MEDICO COMPETENTE
Nei casi previsti dalla legge dovrai nominare un medico competente per l’effettuazione
della sorveglianza sanitaria.
Il Medico competente è un’altra figura obbligatoria in azienda anche se solo nei casi
previsti dal D.Lgs.81/08.
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Nella tua azienda potrebbero esserci, infatti, mansioni che non espongono i lavoratori a
rischi specifici per la salute, i quali, pertanto, non sono obbligati ad essere sottoposti a
sorveglianza sanitaria.
E’ il caso, per esempio, di impiegati che usano il videoterminale meno di 20 ore
settimanali, oppure di commessi nei negozi che assistono i clienti e non svolgono attività di
movimentazione manuale dei carichi.
Poiché, però, la sorveglianza sanitaria è una misura di prevenzione primaria, in presenza
di situazioni lavorative poco chiare è opportuno contattare un medico competente per una
consulenza sulla valutazione dei rischi al fine di stabilire l’obbligatorietà o meno della sua
nomina.
In caso di nomina obbligatoria dovrai rivolgerti ad un professionista abilitato con il quale
stipulare un apposito incarico dopo averne verificato i requisiti professionali.
Sarà suo compito principale visitare i tuoi lavoratori per verificarne l’idoneità alla
mansione specifica da te affidatagli, evitando di esporre soggetti con problemi di salute
ad agenti di rischio che potrebbero aggravare la loro salute esponendoti a gravi sanzioni.
ORGANIZZA LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI
Dovrai assicurarti che ogni lavoratore riceva un’adeguata formazione sui rischi connessi
all’attività che dovrà svolgere
Dopo aver selezionato le persone che saranno inserite nella tua azienda come lavoratori,
hai l’obbligo di assicurare loro una formazione adeguata e sufficiente in materia di
salute e sicurezza del lavoro, tenendo conto dei problemi linguistici per i lavoratori
stranieri.
L’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 ha stabilito la durata minima e i contenuti di
questa formazione obbligatoria, che può essere effettuata solo da soggetti in possesso di
alcuni requisiti professionali.
La durata dei Corsi varia in base alla classe di rischio che hai stabilito tramite il codice
ATECO della tua attività:
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rischio basso: 8 ore
rischio medio: 12 ore
rischio alto: 16 ore
Tutto il tuo personale, quindi, dovrà essere in possesso di un apposito attestato che
certifichi l’avvenuta formazione prima dell’assunzione o non oltre 60 giorni
dall’assunzione (in questo caso è obbligatorio motivare il ritardo).
I preposti dovranno effettuare una formazione particolare aggiuntiva della durata di 8
ore.
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I dirigenti dovranno effettuare unicamente una formazione della durata di 16 ore, anche
in modalità e-learning.
Ricorda, infine, che dovranno essere in possesso di un apposito attestato di formazione,
rilasciato da soggetti formatori abilitati, i lavoratori addetti alla guida delle seguenti
attrezzature: piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE), gru a torre, gru mobili, gru per
autocarro, carrelli elevatori con conducente a bordo, trattori agricoli e forestali, macchine
movimento terra, pompe per calcestruzzo.
Tutta la formazione dei lavoratori è soggetta all’obbligo di un aggiornamento ogni 5 anni.
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