Dal sito di “YAHOO.Finanza”, del 28 giugno 2011

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Dal sito di “YAHOO.Finanza”, del 28 giugno 2011
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, del 28 giugno 2011
Massiah ( UBI ): l’espansione di UBI procede per linee interne
( Finanza.com ), 28 giugno
Una possibile aggregazione UBI Banca - Bpm qualora l’aumento di Piazza Meda non dovesse
essere interamente sottoscritto ?
“ Su questo aspetto non possiamo che confermare ciò che diciamo da mesi e che abbiamo
ribadito nel Piano Industriale: l’espansione di UBI Banca procede per linee interne ”.
E’ quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di UBI Banca, Victor Massiah, in un’intervista al
Sole 24 Ore.
Bpm, Citigroup vede sconto aumento di capitale del 25 / 30 %
( Milano Finanza ), 28 giugno h. 9.35
La Banca Popolare Milano si riprende a fatica dai minimi toccati in apertura a quota 1,5210 euro.
L'azione perde ancora lo 0,45 % e si attesta a quota 1,545 € dopo che stamani Citigroup ha
tagliato in modo consistente il target price da 2 a 1,40 €, confermando il giudizio sell.
Vendere quindi il titolo anche se è uno dei peggiori dall'inizio dell'anno sul listino italiano ( - 41,42 %
).
Vendere Bpm dopo che sabato l'Assemblea Straordinaria ha bocciato la proposta di aumentare le
deleghe da 3 a 5.
Una misura voluta da Bankitalia per ridurre l'influenza dei soci - Dipendenti sulla Banca e sollecitata
dopo un'ispezione che si è chiusa con forti rilievi alla Governance e alla gestione dell'Istituto.
L'Assemblea ha anche approvato il maxi - aumento di capitale da 1,2 miliardi di € e la modifica del
regolamento del prestito convertendo da 400 milioni, anticipandone la conversione al prossimo
autunno e rivedendo al ribasso il prezzo delle azioni con cui verrà convertito ( da 6,00 a 2,7 € ),
estremamente penalizzante per i sottoscrittori.
Il problema del prezzo dell'aumento, che rischia di essere iperdiluitivo per gli attuali soci, verrà
affrontato a settembre, quando la ricapitalizzazione partirà, se la situazione dei mercati sarà
ancora così.
Banche: Ft, stato precario in Italia ( Ansa ) Roma, 28 giugno
'' Attraverso le loro Banche, dovremmo conoscere loro. Il maggior rischio alla stabilità finanziaria dell'Italia è
lo stato precario del suo settore finanziario ''.
Inizia così una Lex Column che il Financial Times dedica alle Banche italiane, che, secondo il quotidiano
della City, oltre ad una debolezza dell'economia, pagano anche '' propri difetti strutturali ''.
UE: Rehn, Grecia ? Non esiste un Piano B ( Finanza.com ), 28 giugno
“ L’unico modo per evitare il fallimento passa per l’approvazione del Piano ”.
Lo ha detto il Commissario Europeo Olli Rehn a proposito del voto sul nuovo piano di austerità da parte del
parlamento Greco.
“ Se il Piano non venisse approvato non potremmo rilasciare la nuova tranche di aiuti ”, ha detto Rehn, che
ha negato l’ipotesi secondo cui sarebbe in preparazione un Piano alternativo in caso di mancata
approvazione “ non c’è un Piano B per evitare il default ”.
Cina pronta acquistare debito Europa se necessario ( Reuters ), 28 giugno
Il Premier cinese Wen Jiabao ha detto che il suo Paese è disponibile a dare una mano all'Europa,
acquistando debito sovrano da alcuni Paesi dell'area se necessario.
" La Cina ha espresso sostegno all'Europa in diverse occasioni.
In altre parole, quando l'Europa è in difficoltà daremo una mano ", ha detto il Premier cinese in una
conferenza stampa con il Cancelliere tedesco Angela Merkel a Berlino.
" Acquisteremo, secondo le necessità quantità di debito sovrano ", ha detto.
Wen ha aggiunto di essere ottimista sull'Europa e che solo con l'ottimismo l'Europa può vincere le sue sfide.
Fondi Usa rischiano gravi perdite per colpa della crisi UE
( Wall Street Italia ) New York, 28 giugno
La crisi del debito sovrano europeo rappresenta una seria minaccia per il mercato dei fondi
comuni americani.
Se improvissamente la situazione dovesse generare - leggi fallimento della Grecia - e le maggiori
Banche dei Paesi periferici si trovassero d'un tratto veramente impantanate nella crisi,
impossibilitate a rispettare i loro obblighi verso gli Usa entro tre mesi, allora il contagio
toccherebbe anche gli Stati al di là dell'Oceano Atlantico.
La crisi potrebbe avere un impatto molto pesante sui fondi americani, dunque, ma perchè questo
accada, " ci vorrebbe un deterioramento molto rapido e non solo nei Paesi più piccoli dell'area
euro ", spiega a Bloomberg George "Gus" Sauter, Chief Investment Officer di Vanguard Group.
" Bisognerebbe che anche Spagna e Italia entrassero in difficoltà ".
Ipotesi che però nessuno si sente di escludere in questo momento.
Il Parlamento greco si appresta in queste ore a decidere se approvare o meno un nuovo Piano di
Austerity, indispensabile affinchè Atene possa ricevere un secondo round di aiuti da UE e FMI.
In caso di default greco, i fondi americani potrebbero uscirne altamente compromessi perchè
hanno prestato denaro alle Banche europee, che da parte loro hanno offerto un supporto
economico in forma di prestito alla Grecia e alle altre Nazioni europee più indebitate.
E' tutto concatenato in maniera inscindibile e da impegni da cui non si può più tornare indietro.
I numeri sono impressionanti: i fondi americani detengono circa $ 800 miliardi, ovvero metà degli
Asset in portafoglio, in titoli emessi dalle Banche europee.
Le stime sono di Fitch Ratings.
Gli Istituti del Vecchio Continente, alla fine del 2010, erano in possesso di oltre $ 2.000 miliardi di
prestiti verso i PIIGS ( Grecia, Portogallo, Grecia, Spagna, Italia e Irlanda ), che sono in scadenza
quest'anno.
Fmi: Geithner, sosteniamo la candidatura di Christine Lagarde
( Asca ) Roma, 28 giugno
Gli Usa sostengono la candidatura del Ministro delle Finanze della Francia, Christine Lagarde
come nuovo Direttore del Fondo Monetario Internazionale.
Lo ha detto il Segretario al Tesoro Usa, Tim Geithner, '' Lagarde ha una leadership inestimabile.
Siamo incoraggiati dal largo vasto appoggio di cui gode tra i Paesi aderenti al Fondo ''.
FMI: nominata Christine Lagarde come nuovo Direttore Generale (
Finanza.com ), 28 giugno
Christine Lagarde è il nuovo Direttore Generale del Fondo Monetario Internazionale.
La vittoria della francese sul messicano Agustin Carstens è stata annunciata ieri sera a
conclusione della riunione dei 24 membri del Consiglio a Washington.
Lagarde prenderà effettivamente il posto di Dominique Strauss-Kahn il prossimo 5 luglio e
rimarrà in carica per cinque anni.
E' la prima donna alla guida del FMI.
Fmi: Grecia e maxi deficit i dossier 'caldi' per la Lagarde (Asca-AFP)
Roma, 28 giugno
L'appoggio dei più importanti tra i Paesi BRICS, Cina, Brasile e Russia, ha spianato la strada alla
nomina di Christine Lagarde a Direttore Generale del Fondo Monetario Internazionale, dopo il
sostegno già assicurato da Europa e Stati Uniti.
Ma sono molti, e tutti scottanti, i dossier che il Ministro Francese dell'Economia dovrà affrontare
nel giro di un mese, quando prenderà ufficialmente la guida del Fondo.
GRECIA:
Il salvataggio delle finanze pubbliche di Atene mette in gioco la stessa credibilità del FMI che per
questo dossier ha messo in piedi la più grande mobilitazione di fondi della sua storia: 30 miliardi
di euro dei complessivi 110 miliardi del pacchetto congiunto con l'UE.
Il Piano ha mostrato finora diverse criticità e dovrà essere aggiornato per evitare il default della
Grecia.
I critici sostengono che il programma messo in piedi dal FMI sia stato pianificato male a causa
della leadership troppo sbilanciata nella protezione dell'area euro.
Il nuovo Direttore Generale dovrà dimostrare la sua capacità nell'affrontare i problemi europei
senza ritardi.
SPILLOVER REPORTS:
Il FMI dovrà pubblicare a luglio il primo dei cosiddetti '' spillover reports '' ovvero la prima analisi
dei pericoli posti al sistema economico mondiale dagli sbilanciamenti dei conti pubblici e dalle
politiche più rischiose delle più grandi economie del pianeta: Usa, Cina, Giappone, Gran Bretagna
e Eurozona.
Il Direttore Generale dovrà difendere la credibilità di questi rapporti.
EGITTO:
Forse temendo il rischio politico dell'imposizione da parte del FMI di un duro pacchetto di riforme,
l'Egitto ha respinto un prestito annuale da 3 miliardi di euro del Fondo.
Ma sono in molti a pensare che la sua economia, danneggiata da anni di malgoverno e dalle
rivolte di quest'anno, abbia disperatamente bisogno di un aiuto internazionale.
Il nuovo numero uno del Fondo dovrà riuscire a conciliare la necessità di implementare le riforme
che ritiene necessarie con il desiderio di sostenere un Paese arabo chiave a proseguire nella sua
profonda trasformazione politica.
SISTEMA FINANZIARIO:
Il FMI dovrebbe quest'anno rivedere e rafforzare la sua sorveglianza sui rischi dell'economia
globale, specialmente su quei Paesi che pongono un maggiore rischio sistemico.
Il processo di revisione riguarderà anche gli interventi che il Fondo può attivare per ridurre questi
rischi.
Questo potrebbe portare il nuovo Direttore Generale a doversi scontrare con la Cina.
L'enorme surplus di Pechino e lo yuan sottovalutato vengono considerati dagli altri Paesi, Stati
Uniti in testa, come una nuova minaccia rispetto a quelle sulle quali il FMI è abituato ad
intervenire.
Stress Test: le Banche bocciate potrebbero arrivare a 15 ( Finanza.com ), 28 giugno
Su 91 Banche sottoposte a Stress Test, 10 - 15 non avrebbero passato l’esame.
Lo riporta l'agenzia internazionale Reuters, citando fonti della Zona Euro.
Le bocciature dovrebbero riguardare Istituti greci, portoghesi, spagnoli e tedeschi.
Stress Test, Banche italiane ok, EBA sta facendo ancora prove ( Reuters ), 28 giugno
di Stefano Bernabei
Le cinque Banche italiane che partecipano agli esercizi di Stress che EBA sta conducendo su 91 Istituti in Europa hanno
finora superato la prova, ma l'Authority bancaria europea sta ancora effettuando le prove di Stress.
Lo hanno detto due diverse fonti bancarie italiane che stanno seguendo questa materia.
" Non mi aspetto novità negative ma la prova è ancora in corso ", ha detto una fonte.
Una seconda fonte ha detto che " al momento le cinque Banche italiane hanno passato il Test ma EBA sta ancora
effettuando gli Stress Test ", ha detto.
Oggi fonti della zona euro hanno detto che EBA si appresterebbe ad annunciare nelle prossime settimane che un
numero di Banche compreso tra 10 e 15 sulle 91 non hanno superato i Test.
Le fonti dicono che sono attese bocciature tra le Banche greche, tedesche, portoghesi e spagnole.
Lo scorso 24 giugno tre diverse fonti bancarie che hanno seguito i Test in Italia avevano detto di non attendersi sorprese
negative e che EBA aveva richiesto nuove prove stressando maggiormente i trading book governativi e le ipotesi sui
margini di interesse.
Bankitalia: in contanti 90 % transazioni ( AGI ) Roma, 28 giugno
In Italia vengono regolate in moneta legale il 90 % delle transazioni a fronte di circa l'80 % in Europa.
E ancora oggi il 15 % delle famiglie italiane percepisce le proprie entrate esclusivamente in contante.
Il dato emerge dalla Relazione annuale della Banca d'Italia in Parlamento.
La quota di acquisti regolata in contanti è comunque diminuita, seppure in maniera limitata nell'ultimo
quinquennio, passando dal 48 % al 44 %.
I costi di distribuzione e accettazione del contante presso i punti vendita incidono per lo 0,5 % del Pil.
B.ca MPS sempre più nella polvere. Le strategie dei brokers
( Trend.online ), 28 giugno di Alberto Susic - h. 18.12
Un’altra seduta di passione per Banca Monte Paschi che dopo aver archiviato la giornata di ieri
con un ribasso di quasi quattro punti percentuali, quest’oggi ha subito un altro pesante attacco da
parte dei venditori.
Il titolo è stato il peggiore nel paniere del Ftse Mib e si è mosso in netta controtendenza rispetto
all’indice, di cui non ha sfruttato in alcun modo il recupero.
Le azioni della Banca senese si sono fermate a 0,4898 €, con un affondo del 4,52 %, dopo aver
toccato un minimo a 0,485 €.
Decisamente esplosivi i volumi di scambio che a fine giornata hanno visto passare di mano oltre
273 milioni di titoli, pari a circa 7 volte la media giornaliera degli ultimi tre mesi.
Ancora più pesante la flessione registrata dai diritti che dopo aver raggiunto una perdita di quasi il
40 % nell’intraday, hanno terminato gli scambi a 0,034 €, con un ribasso di quasi il 27 % e oltre 493
milioni di pezzi scambiati.
Banca Monte Paschi ha accelerato la sua discesa in Borsa dallo scorso 20 giugno, giorno in cui ha
preso il via l’aumento di capitale per massimi 2,45 miliardi di €.
L’operazione si concluderà il prossimo 8 luglio, mentre i diritti saranno negoziabili in Borsa fino all’1
luglio.
Le nuove azioni saranno offerte a 0,446 €, prezzo che dista poco meno del 9 % dai livelli attuali, nel
rapporto di 18 nuove azioni ogni 25 esistenti, sia ordinarie che privilegiate e di risparmio.
La ricapitalizzazione permetterà alla Banca senese di rimborsa i Tremonti / Bond per un ammontare
di 1,9 miliardi di € e consentirà di raggiungere un core tier 1 pari all‘8,5 %, al di sopra della maggior
parte delle Banche italiane di medie dimensioni.
A scatenare le vendite su Monte Paschi è proprio l’aumento di capitale, ma secondo gli addetti ai
lavori pesano anche le azioni che si trovano ancora in mano a Goldman Sachs che ha sul suo
book 450 milioni di € dopo il fallito collocamento della quota posseduta dalla Fondazione Monte
Paschi.
BPER: CdA convoca Assemblea per 2 e 3 settembre 2011 (
Trend.online ), 28 giugno di Alberto Susic
Nella seduta odierna, il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha
deliberato di convocare per il giorno 2 settembre 2011 in prima convocazione e per il seguente 3 settembre in
seconda convocazione l’Assemblea dei Soci, alla quale saranno sottoposte per l’approvazione, in parte
ordinaria, le politiche di remunerazione ed incentivazione a favore degli organi con funzione di supervisione,
gestione e controllo e del Personale, in attuazione delle recenti disposizioni emanate da Banca d’Italia ed, in
parte straordinaria, il Progetto di rafforzamento patrimoniale nonché il progetto di modifiche statutarie già
approvate dal Consiglio di Amministrazione del 14 giugno 2011 ed illustrate nel comunicato stampa diffuso
in pari data.
Borsa: Massimo Tononi nuovo Presidente ( Asca ) Roma, 28 giugno
Si sono tenuti oggi l'Assemblea e il Consiglio di Amministrazione di Borsa Italiana. L'Assemblea ha provveduto a
nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione della Società per il triennio 2011 - 2014 che risulta composto da
Nicolas Bertrand, Gian Luca Bolengo, Janet Cohen, Alessandro Decio, Alessandro Di Michele, Carmine Di Noia,
Raffaele Jerusalmi, Marina Forquet Famiglietti, Massimo Mocio, Pietro Sella, Antoine Shagoury, Massimo Tononi.
L'Assemblea degli Azionisti di Borsa Italiana ha nominato anche il Collegio Sindacale composto da Roberto Ruozi (
Presidente ), Giuseppe Levi e Mauro Coazzoli ( Sindaci Effettivi ), Arturo Sanguinetti e Nicola Frangi ( Sindaci
Supplenti ).
Successivamente il Consiglio di Amministrazione di Borsa Italiana ha provveduto a nominare Massimo Tononi
Presidente della Società e a confermare Janet Cohen Vice Presidente e Raffaele Jerusalmi Amministratore Delegato.
Corte Conti, superare tagli lineare per spingere crescita Pil ( Reuters ), 28 giugno
La Corte dei Conti ha bocciato la politica di tagli lineari della spesa e, come già aveva sottolineato il Governatore della
Banca d'Italia Mario Draghi nelle Considerazioni Finali, suggerisce interventi selettivi per poter rilanciare la crescita
economica.
Il Procuratore Generale della Corte dei Conti Maria Teresa Arganelli, intervenendo alla relazione sul Rendiconto
generale dello Stato per il 2010, ha detto " il contenuto del disavanzo di bilancio entro prestabiliti rapporti percentuali
con il Pil è ormai da troppi anni affidato a tagli lineari delle voci di bilancio delle Amministrazioni Pubbliche.
Si appalesa così evidente l'esigenza di superare le politiche di mero contenimento della spesa pubblica affidata a tagli
lineari di livelli ancorati per di più alla spesa storica, per procedere a tagli selettivi di tipologie di spese ritenute meno
utili oltrechè per riequilibrare differenti situazioni tra enti formatesi nel tempo ".
Per il Procuratore Generale " solo così sarà possibile reperire risorse da destinare alla crescita economica e, quindi, alla
crescita del Pil che è l'unico modo per ridurre in modo significativo e permanete il disavanzo pubblico ".
Poco prima il Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino introducendo, questa mattina, la decisione nel
giudizio sul Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2010 aveva sottolineato " l'esigenza che, sia a
livello centrale che locale, l'obiettivo di riduzione della spesa pubblica non determini una dequalificazione della spesa
stessa, considerato che l'obiettivo della crescita deve essere parimenti perseguito ".
Anche il Presidente Luigi Mazzillo ha rilevato come " i positivi risultati in termini di riequilibrio dei conti sono stati,
tuttavia, conseguiti al prezzo di un'evoluzione non bilanciata nella composizione della spesa, sia per lo Stato che per le
Amministrazioni Locali.
Nella spesa statale, i tagli hanno operato senza salvaguardare gli investimenti pubblici e la spesa in conto capitale,
determinando un andamento contraddittorio con gli impegni programmatici per il rilascio e l'accelerazione delle opere
pubbliche e delle infrastrutture.
Una contraddizione che, peraltro, dura da un decennio ".
Corte Conti: Cisl, no al blocco retribuzioni pubbliche ( Asca ) Roma, 28 giugno
'' Una buona relazione che speriamo possa trovare orecchie attente da parte di tutta la politica in generale ''.
Lo dichiara in una nota Gianni Baratta, segretario confederale della Cisl, commentando la Relazione Annuale della
Corte dei Conti.
'' Una relazione - continua Baratta - che non solo si sofferma su una valutazione negativa ai tagli lineari proponendo
quelli selettivi, ma che conferma la sostanziale mancata crescita delle retribuzioni nella P. A..
Una ragione in più - conclude Baratta - per ribadire al Governo, rispetto alle voci che circolano, la netta contrarietà
della Cisl ad un possibile ulteriore blocco della contrattazione nel Pubblico Impiego ''.
Corte Conti: Brunetta, certificato obiettivo Governo su taglio spesa P. A. ( Asca ) Roma, 28
giugno
Il ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, in una nota del
ministero, esprime ''il suo particolare apprezzamento per i contenuti della relazione svolta questa
mattina dalla Corte dei Conti nell'udienza di parifica del rendiconto generale dello Stato per il
2010''. In particolare, specifica la nota ''in essa si trova conferma di una sensibile contrazione della
spesa per il pubblico impiego, soprattutto per quanto riguarda le amministrazioni centrali dello
Stato. Le misure del decreto legge n. 112/2008 e in parte del decreto legge n. 78/2010 (che finora
ha esplicato i suoi effetti solo per sei mesi) hanno quindi pienamente raggiunto l'obiettivo che si e'
prefissato il Governo''. ''Al riguardo - prosegue la nota - puo' evidenziarsi una flessione per le due
amministrazioni che assorbono la maggior quantita' di spesa di personale: in particolare per il
Ministero dell'Istruzione, che assorbe piu' del 50 per cento delle risorse, emerge una riduzione del
2,1 per cento, considerando anche l'incidenza dei risparmi conseguenti anche alle misure di
razionalizzazione per la scuola. In flessione sono anche le spese di personale per il Ministero della
Difesa (-0,57 per cento)''. ''La Corte ha poi dedicato una particolare attenzione agli effetti della
Riforma Brunetta sull'assetto organizzativo delle amministrazioni pubbliche - conclude la nota -,
riconoscendo come il decreto legislativo n. 150/2009 sia un provvedimento che, nonostante per
diversi aspetti richiami i modelli delle amministrazioni dello Stato, ha il chiaro intento di assumere
i caratteri di normativa generale per le pubbliche amministrazioni, con la esplicita riconduzione ai
principi costituzionali''.
Lavoro: Istat, ad aprile retribuzioni grandi imprese + 1,8 %. + 6,5 % annuo ( Asca ) Roma, 28
giugno
Nelle grandi imprese, la retribuzione lorda per ora lavorata aumenta, ad aprile, dell'1,8% rispetto al
mese precedente (al netto della stagionalita'). L'aumento rispetto ad aprile 2010 misurato
sull'indice grezzo e' pari al 6,5%. In termini tendenziali la retribuzione lorda per dipendente (al netto
dei dipendenti in Cig) aumenta del 3,1%, mentre il costo del lavoro per dipendente (al netto dei
dipendenti in Cig) cresce del 3,3%. Nel periodo gennaio-aprile sia la retribuzione lorda per
dipendente (al netto dei dipendenti in Cig), sia il costo del lavoro per dipendente (al netto dei
dipendenti in Cig) aumentano dell'1,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo
comunica l'Istat.
Fiat: Panicali ( Uilm ), siglato Accordo per Comitato Aziendale Europeo ( Asca ) Roma, 28
giugno
''Obiettivi di informazione e consultazione a livello transnazionale dei lavoratori di Fiat (EUREX:
FIAT.EX - notizie) Spa''. E' questo il risultato dell'accordo sottoscritto questa mattina per il Comitato
aziendale europeo della Fiat Spa. Lo rende noto Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm che
ha firmato l'intesa presso la sede della casa torinese a Roma, in piazza di Monte Savello.
''L'accordo e' stato siglato - spiega Panicali - in continuita' con gli accordi precedentemente
sottoscritti, a seguito dello scorporo parziale del settore dei veicoli e macchine agricole (avvenuto il
primo gennaio di quest'anno), e vede la partecipazione dei lavoratori della Fiat Spa (Milano: F.MI notizie) di tutti gli stabilimenti europei. Proprio per quanto riguarda Fiat Industrial il prossimo 28
luglio ci sara' il primo incontro per la contrattazione del Comitato aziendale europeo di
competenza''.
Contratti: siglato Accordo tra Confindustria e Sindacati ( AGI ) Roma, 28 giugno
E' stato siglato l'accordo tra Confindustria e sindacati sui contratti: dopo sei ore di
trattativa serrata, l'annuncio e' stato dato in serata al termine del tavolo tra i segretari
generali di Cgil Camusso, Cisl Bonanni e Uil (KOSDAQ: 049520.KQ - notizie) Angeletti e
la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. La Cgil, secondo quanto si apprende,
domani mattina sottoporra' il testo ai segretari generali delle varie categorie, e poi
convochera' una riunione straordinaria del direttivo .
Contratti: Marcegaglia, chiusa stagione di divisioni ( AGI ) Roma, 28 giugno
"Abbiamo trovato un'intesa unitaria, credo che sia l'accordo interconfederale trovato nel
piu' breve tempo di sempre": cosi' Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria,
commenta l'accordo raggiunto in serata con Cgil Cisl e Uil (KOSDAQ: 049520.KQ notizie) sui contratti. "La volonta' e' di andare avanti assieme. Credo che abbiamo fatto
un passo importante e le parti sociali hanno dato un esempio di responsabilita'", ha
spiegato sottolineando che cosi' "si chiude una lunga stagione di divisioni" tra gli
industriali e i sindacati .
Contratti: Tremonti, grazie a Sindacati e Confindustria ( AGI ) Roma, 28 giugno
"Grazie a Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti, Susanna Camusso ed Emma Marcegaglia.
Grazie per quello che hanno fatto oggi nell'interesse del nostro Paese". Questo il
messaggio del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti alle parti sociali impegnate nella
trattativa sui contratti .
Parmalat: Fondi esteri, no a norma che fissa pay out a 50 % ( Asca ) Parma, 28 giugno
I fondi esteri si schierano contro la norma dello statuto di Parmalat (MDD: PLT.MDD - notizie) che
fissa al 50% il tetto massimo del pay out. ''Mi chiedo per quale motivo si e' voluto sottoporre
all'ssemblea l'assegnazione dell'utile se sembra che questa societa' nei prossimi 9 anni non potra'
piu' decidere in assemblea nessuna assegnazione degli utili'', ha lamentato in assemblea
l'avvocato Dario Trevisan, titolare dell'omonimo studio legale che rappresenta la maggior parte dei
fondi esteri presenti nell'azionariato delle quotate italiane. Il legale non ha mancato di criticare la
norma contenuta nel decreto mille proroghe che trasforma in legge dello Stato la disposizione
contenuta nello statuto di Parmalat.
Parmalat: Picella, spesi 4,6 Mln per consulenza su Opa Lactalis ( Asca ) Parma, 28 giugno
E' costata 4,6 milioni di euro la consulenza commissionata da Parmalat (MDD: PLT.MDD - notizie)
a Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) sull'opa dei francesi di Lactalis. E' quanto a chiarito il
presidente del gruppo di Collecchio, Raffaele Picella, rispondendo alla richiesta di chiarimento di
un azionista durante l'assemblea dei soci chiamata, tra l'altro, a rinnovare il consiglio di
amministrazione e il collegio dei sindaci.
Parmalat: Assemblea nomina CdA espressione Lactalis. Tatò Presidente ( Asca ) Roma, 28
giugno
L'Assemblea degli azionisti di Parmalat (MDD: PLT.MDD - notizie) ha approvato il bilancio del
2010, chiuso con un utile consolidato di 282,0 milioni di euro, e la distribuzione di un dividendo di
0,036 euro per azione ordinaria che sara' messo in pagamento il 21 luglio 2011, con stacco cedola
il 18 luglio. L'Assemblea ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione con 9 membri tratti
dalla lista depositata da B.S.A S.A. e Groupe Lactalis: Antonio Sala, Marco Reboa, Francesco
Gatti, Francesco Tato', Daniel Jaouen, Marco Jesi, Olivier Savary, Riccardo Zingales e Ferdinando
Grimaldi Quartieri. I restanti due amministratori sono stati eletti dalla lista di minoranza depositata
da Assogestioni: Gaetano Mele, Nigel William Cooper. Francesco Tato' e' stato nominato
Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Parmalat, Tatò Presidente solo per un anno ( Milano Finanza ), 28 giugno
I soci del gruppo di Collecchio hanno approvato la proposta di Francesco Gatti, uno dei membri
della lista Lactalis, che ha suggerito la nomina di Francesco Tatò a presidente del Cda (Sao Paolo:
YPFL3.SA - notizie) , carica limitata però a un anno. Il nuovo Cda di Parmalat (MDD: PLT.MDD notizie) sarà composto da 9 membri della lista Lactalis e da 2 membri della lista Assogestioni
(Gaetano Mele e Nigel Cooper), per un totale di 11 consiglieri.
La lista numero uno (Lactalis) ha ottenuto il 62,77% dei voti favorevoli, la Assogestioni il 34,455%,
mentre la lista "fantasma" dei fondi lo 0,015%. L'assemblea ordinaria del gruppo ha poi stabilito in
1,3 milioni il compenso annuo complessivo del Cda della società di Collecchio. E' stato approvato il
bilancio 2010 del gruppo, con il 99,4% di voti favorevoli. Gli azionisti votanti sono stati 682, pari al
46,7% del capitale sociale.
"Con Parmalat negli ultimi anni hanno potuto guadagnare tutti. I fondi hanno incassato cospicui
dividendi, i piccoli azionisti hanno recuperato fino al 60% di quanto investito prima del crac". Lo ha
affermato l'ad uscente, Enrico Bondi, rispondendo in assemblea alle repliche di Dario Trevisan e di
Sergio Cusani. "I fondi che ci hanno sostenuto", ha detto a Trevisan, "hanno incassato 1 miliardo
di euro di dividendi in quattro anni".
Quanto ai piccoli risparmiatori, ha aggiunto Bondi (Berlino: BMC.BE - notizie) , i 121mila azionisti
attuali sono stati difesi e la "curva dei recuperi" si impenna proprio per i piccoli azionisti, con l'opa
di Lactalis che sale fino al 60%. Oggi, nell'ambito dell'opa promossa dal gruppo francese Lactalis
sulla totalità di azioni Parmalat che si concluderà l'8 luglio, sono stati apportati 2.677.686 titoli,
corrispondenti al 2,32661% degli strumenti oggetto dell'offerta.
Contestualmente i soci si sono riuniti in sede straordinaria per approvare la proposta di emissione
gratuita di azioni per 90.019.822 euro massimo, che comunque non è stata approvata.
UE: segni ripresa mercato lavoro ma costi crisi ancora alti ( AGI ) Bruxelles, 28 giugno
Segni di ripresa per il mercato del lavoro in Europa: ma, come sottolinea la Commissione Ue nel
suo rapporto trimestrale sull'occupazione, i costi sociali della crisi restano alti e le differenze fra
stati membri marcate. Il livello di occupazione e' migliorato rispetto all'anno scorso ma molto meno
rispetto alla ripresa dell'economia: nel primo trimestre, su base annua, il Pil e' cresciuto del 2,6%
contro un aumento dell'occupazione dello 0,3% appena. Inoltre, questa crescita, iniziata gia' nel
2010, e' dovuta soltanto a lavori part-time e a termine, mentre i lavori a tempo indeterminato
continuano a diminuire, anche se in maniera meno marcata rispetto ai periodi precedenti.
Riforma fiscale, Romano: pagherà chi ha di più, prime le Banche ( Reuters ), 28 giugno
Lo schema di riforma fiscale che il vertice di maggioranza sta esaminando prevede che pagherà di più chi ha
di più, a iniziare dalle banche ed una ipotesi di tre aliquote fiscali Irpef con innalzamento di un punto
dell'Iva.
E' quanto ha detto il ministro dell'Agricoltura Saverio Romano lasciando prima della fine il vertice di
maggioranza a palazzo Grazioli.
"Si sta facendo un lavoro per far pagare di più a chi ha di più, il primo contributo lo daranno le banche", ha
detto Romano.
Alla domanda se ci sarà un sistema a 3 aliquote e un punto di Iva in più ha risposto: "E' lo schema sul quale
stiamo lavorando".
Per quel che riguarda invece la manovra 2011-2014 Romano ha detto che "è probabile che dal prossimo
mese non avremo più lo stipendio da ministri", riferendosi evidentemente ai ministri che sono anche
parlamentari.
Sull'ipotesi di dimissioni del ministro dell'Economia Giulio Tremonti riportata oggi da giornali e già smentita
dallo stesso ministro ha commentato: "Escludo che Tremonti possa uscire dimissionario. Ha fatto una
relazione ampia. Noi abbiamo fatto richieste in ordine di un maggiore rigore nei tagli".
Manovra: Min. Lavoro, infondate notizie su interventi previdenziali ( Masca ) Roma, 28 giugno
''In relazione alle notizie di agenzia riguardanti interventi in materia previdenziale - in particolare per quanto
concerne l'eta' pensionabile delle donne nel settore privato - si precisa che le ipotesi indicate sono
semplicemente infondate''. Lo precisa in una nota il ministero del Lavoro.
Manovra: Cgia Mestre, 9,5 Mln incapienti pagheranno più tasse ( Asca ) Roma, 28 giugno
''Con la riforma fiscale ipotizzata dal Governo Berlusconi, i 9,5 milioni di incapienti, ovvero i contribuenti
che per effetto delle detrazioni o degli oneri non versano l'Irpef, rischiano di pagare piu' tasse.'' E' quanto
denuncia il segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, sulla base dei risultati emersi da una
simulazione effettuata dal suo Ufficio studi. Secondo la CGIA, i contribuenti italiani che non pagano l'Irpef,
vale a dire che rientrano nella cosiddetta ''no tax area'', sono 8,5 milioni cui si devono aggiungere anche
coloro (circa 1 milione) che superano i limiti di reddito individuati dalla ''no tax area'', ma non pagano
comunque l'Irpef per effetto delle detrazioni dei famigliari a carico. Nell'ipotesi che la riforma fiscale
preveda una riduzione delle aliquote Irpef e un aumento dell'Iva di un punto (per le aliquote del 10 e del
20%), i nuclei familiari che rientrano nella ''no tax area'' non avranno nessuna diminuzione dell'imposta sul
reddito, mentre subiranno un aumento dell'Iva. Per un pensionato single con un assegno di 500 euro al mese,
rileva la CGIA, l'aggravio sara' di 44 euro l'anno mentre per una famiglia composta da due coniugi e un figlio
a carico con un reddito complessivo annuo di 18.000 euro (realizzato in parti uguali dai 2 coniugi) l'aggravio
sara' di 131 euro. ''In termini assoluti - sottolinea Giuseppe Bortolussi - sono importi molto contenuti, ma se
rapportati ai livelli di reddito di queste famiglie costituiscono una riduzione del potere d'acquisto che rischia
di penalizzare ancor piu' coloro che si trovano in queste difficilissime condizioni''.
Manovra: Frattini, non riduzione tasse ma rimodulazione ( Asca ) Roma, 28 giugno
''Non ci sara' una riduzione delle tasse ma una rimodulazione''. Lo afferma il ministro degli Esteri, Franco
Frattini, lasciando Palazzo Grazioli al termine del vertice di maggioranza sulla manovra economica.
''Tremonti - aggiunge Frattini - ha recepito la richiesta di collegialita' e sono soddisfatto''. Inoltre, il ministro
degli Esteri ha confermato che la manovra sara' di 43 miliardi di euro.
Manovra: Angeletti, chiediamo tassazione rendite e taglio costi politica ( Asca ) Roma, 28 giugno
Sulla manovra ''abbiamo chiesto due cose: la tassazione delle rendite finanziarie e il taglio dei costi della
politica''. Il segretario generale della Uil (KOSDAQ: 049520.KQ - notizie) , Luigi Angeletti, chiarisce le
richieste del sindacato al governo per la manovra finanziaria. Conversando con i giornalisti prima
dell'incontro sui contratti, Angeletti, riferendosi alle premesse sulla manovra, ammette che ''e' un ottimo
inizio, speriamo pero' - aggiunge - che non si torna indietro''.
Manovra: per il 2011 intervento da 1,8 Miliardi ( AGI ) Roma, 28 giugno
L'intervento previsto dalla manovra per il 2011 sara' di 1,8 miliardi. E' quanto e' emerso durante il vertice di
maggioranza a palazzo Grazioli. Fonti parlamentari sottolineano che il ministro dell'Economia ha ribadito la
necessita' di arrivare al pareggio di bilancio nel 2014. Ma il grosso della manovra sara' 'spalmato' negli ultimi
due anni mentre l'intervento per il prossimo anno sara' pari a 5 miliardi.
Manovra, esenzione ticket fino a dicembre 2011, da 2012 10 € ( Reuters ), 28 giugno
La manovra correttiva da oltre 40 miliardi esenta solo fino a dicembre il pagamento di 10 euro per i ticket su
visite specialistiche e diagnostiche.
Lo si legge nella bozza del decreto che sarà all'esame del Consiglio dei ministri giovedì prossimo.
La bozza incrementa di 486,5 milioni di euro lo stanziamento per la sospensione dei ticket e "con riferimento
al periodo primo giugno-31 dicembre 2011".
Subito dopo però il decreto dice che a decorrere dal primo gennaio 2012 sono confermate le disposizioni
della Finanziaria 2007 che hanno introdotto il pagamento di 10 euro.
Manovra: bozza, 'tassa' su alta velocità per finanziare treni locali ( Asca ) Roma, 28 giugno
Un sovrapprezzo del canone che gli operatori ferroviari pagano per utilizzare le linee ad alta velocita' per
finanziarie il treni locali. E' quanto prevede la bozza della manovra che andra' all'esame del Consiglio dei
Ministri di giovedi'. La misura e' diretta ai convogli passeggeri che viaggiano su linee per velocita' pari o
superiori ai 250 km/h e dovrebbe riguardare, per ora, solo gli Eurostar di Trenitalia e in prospettiva i treni
della NTV. ''Al fine di consentire uno sviluppo dei processi concorrenziali nel settore dei trasporti ferroviari,
in armonia con la necessita' di assicurare la copertura degli oneri per i servizi universali di trasporto
ferroviario di interesse nazionale oggetto di contratti di servizio pubblico'' si legge nella bozza ''dal 13
dicembre 2011 e' introdotto un sovrapprezzo al canone dovuto per l'esercizio dei servizi di trasporto di
passeggeri a media e a lunga percorrenza, non forniti nell'ambito di contratti di servizio pubblico, per la parte
espletata su linee appositamente costruite o adattate per l'alta velocita', attrezzate per velocita' pari o superiori
a 250 chilometri orari''. Il sovrapprezzo sara' fissato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ''tenuto
conto degli effetti che i servizi di trasporto di media e lunga percorrenza comportano sull'equilibrio
economico dei servizi forniti nell'ambito di contratti di servizio pubblico, senza compromettere la redditivita'
economica del servizio di trasporto su rotaia al quale si applicano, ed e' soggetta ad aggiornamento
triennale''.
Manovra: aboliti Ordini ma non Farmacisti, Notai, Avvocati e Camionisti
( Asca )
Roma, 28 giugno
Abolite tutte le '' indebite restrizioni '' all'accesso e all'esercizio delle professioni tranne che per architetti, ingegneri,
avvocati, farmacisti e autotrasportatori dove le restrizioni possono continuare ad esistere.
E' quanto prevede la bozza della manovra economica che andrà giovedì all'esame del Consiglio dei Ministri.
Dovrebbero curiosamente essere aboliti, invece, ordini come quello dei medici, degli infermieri, dei commercialisti e
dei giornalisti.
Nel capitolo ''liberalizzazioni e sviluppo'' della bozza si afferma il '' principio di libertà d'impresa '' sul quale si deve
basare l'esercizio delle professioni e, all'articolo 2, si sancisce la '' abrogazione delle indebite restrizioni all'accesso e
all'esercizio delle professioni ''.
Ma al comma 1 dello stesso articolo, il testo stabilisce che sono abrogate '' le restrizioni in materia di accesso ed
esercizio delle professioni previste dall'ordinamento vigente '' tranne che per quelle '' di architetto, ingegnere, avvocato,
notaio, farmacista, autotrasportore ''.
Non solo, ma la bozza prevede che entro quattro mesi dall'entrata in vigore della manovra '' singole professioni possono
essere escluse, in tutto o in parte, dall'abrogazione delle restrizioni '' con un '' Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri, su proposta del Ministro competente di concerto con il Ministro dell'Economia “.
Mps pesante in Borsa, affondano i diritti dell'aumento ( Milano Finanza ) 28 giugno - h.
13.20
Ancora una seduta difficile in Borsa per Monte dei Paschi (Milano: BMPS.MI - notizie) . Già
ieri in difficoltà (-3,75% in un comparto bancario positivo), cede a metà giornata il 5,11% a
0,4868 euro, maglia nera sul paniere Ftse Mib (Milano: FTSEMIB.MI - notizie) di piazza Affari,
mentre i diritti sull'aumento di capitale perdono quasi il 40% (-38,28% a 0,0287 euro).
Sempre molto forte il volume degli scambi, già oltre il triplo della media giornaliera
dell'ultimo mese con oltre il 3% del capitale passato di mano. L'operazione di
ricapitalizzazione fino a 2,47 miliardi è partita lo scorso 20 giugno e i diritti saranno
negoziabili in Borsa fino al primo luglio.
Di questo passo, per alcuni trader, è possibile che l'azione raggiunga il prezzo fissato per
l'aumento a 0,446 euro. Oggi Mps è scesa a un minimo intraday a 0,4850 euro. "Il prezzo di
Mps (BSE: MPSLTD.BO - notizie) si sta avvicinando a quello dell'aumento e in generale c'è
un po' di preoccupazione per il warning di Moody's dei giorni scorsi", afferma un trader
secondo cui non aiutano le indiscrezioni sui contrasti nel Governo sulla manovra
preparata dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.
Un analista ritiene che le ragioni dello scivolone siano da ricercare sì nell'aumento di
capitale, ma più in particolare nelle azioni ancora in mano a Goldman Sachs (NYSE: GS notizie) . "Chiaramente ci sono due ragioni per la caduta, l'aumento di capitale in corso e
i 450 milioni di euro nelle mani di Goldman Sachs", spiega l'esperto. "Il collocamento della
quota in mano alla Fondazione Montepaschi non è riuscito. Goldman Sachs ora ha le
azioni Mps sul suo book e forse non sottoscriverà i diritti", aggiunge.
Come se non bastasse oggi Banca Leonardo, come indicato dall'agenzia Mf-Dowjones,
ha ridotto il target price sul titolo da 1 a 0,65 euro in seguito a un aggiornamento delle
stime dopo l'inizio dell'aumento. Gli esperti hanno incrementato le previsioni di Core Tier 1
ratio 2011-2013 di 10 bps e l'utile netto in media dello 0,3%, ma hanno tagliato le attese di
Eps rettificato del 36% a causa dell'aumento del numero di azioni.
Il rating sul titolo della banca senese resta underweight perché, segnalano gli analisti, c'è
un rialzo potenziale, ma lo scenario economico rimane difficile e questo, insieme al rischio
sovrano persistente, riduce la visibilità sul recupero della redditività e l'aumento di capitale
in corso soddisfa l'appetito degli investitori per il titolo ma riduce per un po' il numero di
compratori aggiuntivi.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, del 29 giugno 2011
Mancano 160 mln di donne ( Italia Oggi.online ), 29 giugno di Massimo Galli
In tutto il mondo mancano all'appello 160 milioni di donne. L'allarme viene dalla giornalista Mara
Hvistendahl, che ha scritto un libro intitolato Unnatural selection: choosing boys over girls, and the
consequences of a world full of men (Selezione innaturale: la preferenza dei maschi rispetto alle
femmine e le conseguenze di un mondo pieno di uomini).
Un grido d'allarme che arriva 20 anni dopo un altro libro, scritto nel 1990 dall'economista Amartya
Sen e che parlava dell'assenza di 100 milioni di donne.
Il concetto è lo stesso, ma il numero è aumentato notevolmente.
La tesi di Hvistendahl è che questo vuoto sia provocato da una politica selettiva a base di aborti. In
paesi come l'India la selezione del sesso è cominciata non negli ambienti più poveri ma tra le
classi sociali urbane e ben educate. Sono le stesse donne che, in molte comunità, scelgono di
avere figli maschi per avere maggiori possibilità di successo sociale per le loro creature. Le donne,
soprattutto nei paesi in via di sviluppo, sono discriminate: per loro il futuro è certamente meno
roseo.
La tesi dell'autrice del libro è che anche i paesi occidentali abbiano le loro responsabilità. A partire
dagli anni 1950 le nazioni asiatiche, che legalizzarono e poi promossero l'aborto, lo fecero grazie
al supporto americano. Si creò un'inedita alleanza tra gruppi occidentali, preoccupati che la
crescita della popolazione favorisse l'ascesa del comunismo, e frange di scienziati e attivisti che
ritenevano l'aborto indispensabile sia per le necessità delle donne, sia per il futuro dell'umanità.
Una società con meno donne, secondo questa visione, di sarebbe riprodotta a tassi più contenuti.
Nel testo si fa riferimento a scene crudeli: dall'abbandono di feti femminili tra l'immondizia degli
ospedali indiani, alle minacce in Cina contro chi non seguiva la politica del figlio unico. Ma anche in
Occidente molti erano convinti che questo orientamento dovesse essere applicato nei paesi del
terzo mondo.
Recentemente, tuttavia, voci critiche sono venute proprio da nazioni come la Cina. La mancanza di
donne rischia di sbilanciare la società e di impedire a parecchi uomini una vita di coppia. E un
mondo troppo maschile, secondo alcuni osservatori, rischia anche di sprigionare semi di violenza e
sopraffazione che una maggiore presenza femminile potrebbe attenuare.
Contratti, un Accordo storico - intesa tra Confindustria e
Sindacati ( TGCom.Finanza ), 29 giugno
Storico accordo sui Contratti e schiarita nelle relazioni tra le Parti Sociali.
E anche un importante esempio di quel "dialogo costruttivo" auspicato all'indomani dell'arrivo di
Susanna Camusso ai vertici della Cgil dalla stessa Leader di Confindustria Emma Marcegaglia,
entrambe prime rappresentanti femminili alla guida delle rispettive Associazioni.
Il "si'" raggiunto nella foresteria degli industriali è un po' tutto questo.
Cgil, Cisl, Uil e Viale dell'Astronomia si sono trovati d'accordo sulla questione della
rappresentatività dei Sindacati e sull'esigibilità dei Contratti, come auspicato dai partecipanti al
tavolo già venerdì scorso.
Nel primo caso la novità è rappresentata da un mix tra i voti ricevuti nelle elezioni delle Rsu e il
numero degli iscritti, un modello a cui faceva già riferimento il documento approvato dagli
organismi dirigenti dei tre Confederali a maggio 2008.
Sul fronte esigibilità è stata introdotta una clausola di garanzia per assicurare il rispetto delle
intese sottoscritte dalla maggioranza.
Nello specifico, nelle aziende in cui ci sono le Rsu basta che l'accordo sia sostenuto dal 50 % più
uno; mentre in quelle con le Rsa si deve ricorrere al referendum che passa sempre con il 50 % più
uno.
Che si fosse vicini al sì lo dimostrava il via libera arrivato ieri dal parlamentino di Corso d'Italia al
segretario generale dopo sette ore di discussione con le tute blu della Fiom che - ad eccezione
della minoranza riformista di Fausto Durante - si era invece opposta a un mandato a " scatola
chiusa ".
Contratti: Cisl, i punti dell'Accordo siglato con Confindustria
( Asca ) Roma, 29 giugno
'' L'Accordo siglato ieri con Confindustria sancisce un nuovo assetto del sindacalismo italiano ''.
La segreteria confederale della Cisl, in una nota, illustra i punti dell'Accordo siglato ieri sera con
gli industriali in materia di rappresentanza e criteri per la validità generale dei Contratti Aziendali.
Sulla rappresentatività - spiega la Cisl - ai fini delle trattative e della stipula dei CCNL si darà
attuazione all'Accordo Cgil Cisl Uil del 2008 prevedendo la certificazione degli iscritti attraverso
l'Inps, da calcolare, poi, in modo ponderato con i voti nelle elezioni Rsu.
E' prevista una soglia di accesso pari al 5 % dei Lavoratori occupati in ogni settore.
Per quanto riguarda i Contratti Aziendali essi verranno considerati validi e vincolanti per tutti
sulla base della maggioranza semplice nelle RSU.
Nel caso di presenza delle RSA la rappresentatività verra' '' pesata '' con la percentuale degli
iscritti alle singole Organizzazioni per definire la maggioranza per la stipula dei Contratti Aziendali
ed è prevista l'eventualità - se richiesta da un'Organizzazione Sindacale o dal 30 % di Lavoratori di effettuare un voto tra i Lavoratori, che esprimendosi a maggioranza, può respingere l'Accordo.
Quando negli Accordi Aziendali, così definiti, sono contenute clausole di tregua, esse vincolano
tutte le Organizzazioni Sindacali operanti in azienda.
L'intesa poi prevede che gli Accordi Aziendali possano definire intese modificative di istituti
contrattuali del CCNL secondo le procedure previste negli stessi Contratti Nazionali e quando non
previste anche direttamente attraverso il Contratto Aziendale stipulato dalle Rappresentanze
Sindacali in azienda d'intesa con le Organizzazioni Sindacali territoriali di categoria nei casi di
crisi aziendale o di nuovi significativi investimenti e relativamente agli istituti che disciplinano la
prestazione lavorativa, agli orari di lavoro e all'organizzazione del lavoro.
Infine le Parti hanno concordato di richiedere al Governo ed al Parlamento che venga confermato il
sostegno alla Contrattazione Collettiva decentrata rendendo strutturale la detassazione del 10 %
del salario di produttività e la decontribuzione.
In parallelo all'intesa è stato riproposto per quanto riguarda i rapporti tra le tre Confederazioni
relativamente agli Accordi Interconfederali Generali e alla stipula dei CCNL il Protocollo del 2008,
già approvato dagli Organi Nazionali di Cgil - Cisl e Uil.
Contratti, intesa è fra Marcegaglia e Camusso, Fiat verso uscita
( Reuters ), 29 giugno di Alberto Sisto
Nove punti per riportare la palla al centro e la gestione dei Contratti in mano a Confindustria e
alle tre principali Confederazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil.
Con l'Accordo firmato ieri sera alla foresteria di Confindustria nella centrale Via Veneto, a Roma, il
Presidente degli industriali, Emma Marcegaglia e il Segretario della Cgil, Susanna Camusso,
hanno messo in difficoltà le Organizzazioni Minori e le posizioni più estreme.
Sia in tema di rappresentatività, sia in tema di esigibilità della Contrattazione Aziendale, l'intesa
riporta la palla sui piedi delle grandi Organizzazioni Sindacali e taglia fuori i Sindacati minori e gli
estremismi d'ogni tipo: nel nuovo mondo sarà più difficile continuare a fare sindacato per Fismic e
Rappresentanze di base, sarà più dura la vita per la Fiom, ma si metterà fuori gioco anche
l'estremismo imprenditoriale modello Fiat, che pure è all'origine del tutto.
In tema di esigibilità dei Contratti Aziendali l'Accordo Camusso-Marcegaglia dice che i Contratti
Aziendali sono vincolanti per le sigle che hanno sottoscritto l'Accordo, ma non per i singoli
Lavoratori.
Inoltre, non sono previste forme di sanzioni in caso di inadempienza.
Le intese firmate dalla Fiat invece, oltre a prevedere penalizzazioni per i Sindacati, prevedono che
anche i Lavoratori possano essere chiamati a rispondere dei loro comportamenti in contrasto con
gli Accordi sottoscritti.
Non solo.
I Contratti Nazionali mantengono una loro supremazia rispetto alla Contrattazione Aziendale
anche se quest'ultima potrà renderne l'applicazione a livello di stabilimento più in linea con le
necessità delle imprese in materia di orario, flessibilità e organizzazione del lavoro.
Una bella distanza rispetto al Contratto Nazionale per la Fiat sognato dall'A. D. Sergio
Marchionne.
Il Gruppo di Torino, secondo indiscrezioni di stampa, aveva chiesto almeno che nell'intesa si
dichiarasse la retroattività dei nuovi nove punti: una sorta di copertura postuma a quanto già
fatto a Pomigliano, Mirafiori e alla Bertone.
Così non è stato.
La Marcegaglia ha spiegato che l'Accordo del 28 giugno si applicherà per il futuro.
" Solo con un intervento legislativo [ l'Accordo ] potrà avere una sua piena efficacia, in grado di
tutelare realmente gli Accordi innovativi raggiunti in Fiat ", spiega Roberto di Maulo, segretario
generale della Fismic, un Sindacato vicino alla Fiat.
In attesa di un'iniziativa del Ministro, Maurizio Sacconi, Fiat ragionevolmente dovrà proseguire
sulla strada dell'uscita da Confindustria.
Anche perchè oggi il Governo è più debole anche in seguito all'Intesa firmata ieri.
Stesso ragionamento vale per la Fiom.
L'Organizzazione guidata da Maurizio Landini, anche grazie ad una modifica dello Statuto della
Cgil, in futuro dovrà rispettare gli Accordi Interconfederali una volta che questi siano stati
approvati dal Direttivo della Cgil.
Se non lo farà rischia il commissariamento.
Il Direttivo della Cgil per l'approvazione dell'Intesa di ieri è in calendario per l'11 luglio.
Le altre Organizzazioni Sindacali, tipo Fismic e autonomi, da adesso dovranno guadagnarsi la
rappresentatività.
Dovranno convincere le aziende, che non sono obbligate, a incassare le iscrizioni al posto loro e
comunicare al Cnel il numero di iscritti in modo di ottenere la certificazione della
rappresentatività.
Ma dovranno anche dimostrare di avere un numero di iscritti pari al 5 % del totale dei Lavoratori
di ogni categoria e non più dei soli Lavoratori sindacalizzati..
Contratti: Landini, Cgil ha ceduto; ci sia voto Lavoratori
( AGI )
Roma, 29 giugno
La Fiom boccia l'Accordo firmato ieri sera tra Sindacati e Confindustria sull'esigibilità dei
Contratti e chiede di sotttoporlo subito al voto dei Lavoratori.
" E' un'intesa con cui la Cgil arretra le sue posizioni e cede su punti non cedibili ", ha detto il
leader delle tute blu della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell'incontro tra Susanna Camusso e i
segretari di categoria della confederazione di Corso Italia.
" L'intesa non ci piace, non andrebbe firmata e non siamo d'accordo: per questo chiediamo che ci
sia un pronunciamento dei Lavoratori o degli iscritti ".
Contratti: Palombella (Uilm), Accordo Ripaga Sindacati e Fiat ( Asca ) Roma, 29
giugno
''Si e' raggiunta un'intesa condivisa da tutte le delegazioni sedute al tavolo che regola
rappresentanza e democrazia nel mondo del lavoro. Su gran parte degli otto punti che
costituiscono l'accordo la Uilm aveva gia' condiviso i contenuti in tempi recenti attraverso
le intese con Fiat (Milano: F.MI - notizie) di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco''. Lo
afferma, in un articolo sul giornale ''Fabbrica societa''' on line domani Rocco Palombella,
segretario generale della Uilm commentando l'accordo siglato ieri sui contratti e
precisando che ''la stessa casa torinese, insieme alla maggioranza del sindacato italiano
che si era spesa per gli investimenti per il progetto 'Fabbrica Italia', aveva ricevuto
critiche e strali, risultando sostenitrice di una posizione minoritaria nell'opinione
pubblica''. Accordi - si legge nell'articolo - ''che garantivano il lavoro e produzione sul
territorio nazionale, senza alcun licenziamento, apparivano nelle descrizioni di certa
stampa come un'azione minoritaria, lesiva degli interessi collettivi ed anticostituzionale.
Una follia! L'accordo unitario del 28 giugno fa giustizia di tante false accuse subite e di
qualche 'boccone amaro' mandato giu' per 'carita' di Patria'''. Secondo Palombella ''oggi e'
importante ribadirlo: l'intesa sottoscritta ripaga noi, ma presumo anche la Fiat, di tante
battaglie comuni, su cui ci siamo spesi insieme, magari con metodi diversi, ma con
obiettivi convergenti. Ecco che, i punti alla base di quella che e' stata la nostra azione
sono nelle tre pagine firmate dai leader confederali di sindacato ed imprese''. Per il leader
sindacale, quindi, ''va dato il giusto merito alla Fiat, che ha dato un vero e proprio
scossone al sistema delle relazioni industriali. Il merito e' anche un po' della nostra
Confederazione e di noi che l'abbiamo pienamente appoggiata quando il 14 giugno scorso
ha disdettato gli accordi interconfederali del 1993. E un altro po' di merito va anche
riconosciuto al ministro Maurizio Sacconi che si e' dichiarato subito disponibile a favorire
un avviso comune sulla rappresentanza. Tutte manifestazioni di volonta' utili a favorire
un'evoluzione positiva degli eventi. A questo punto anche la Cgil s'e' mossa verso una
linea sindacale comune che riconosce il doppio livello di contrattazione, caratterizzato dal
contratto nazionale e da quello aziendale''. In questo senso - secondo il numero uno della
UIlm - ''l'incontro previsto per il prossimo 18 luglio con Federmeccanica sara' ancor piu'
utile per tradurre l'accordo quadro definito in ambito categoriale. Credo che la Fiom
abbia tante buone ragioni per ringraziare la Cgil anche se non o fara' mai formalmente:
l'ha tolta da un vicolo cieco in cui si era infilata da tempo. La Confederazione guidata
dalla Camusso ha tolto i suoi metalmeccanici dall'isolamento, ma l'amara consuetudine
che ha caratterizzato il rapporto della Fiom con imprese, istituzioni e sindacati di
categoria ora tocchera' alla stessa Cgil: criticheranno l'accordo, ma ne beneficeranno,
come e' sempre stato''.
Contratti: siglata Ipotesi Accordo per concia ( AGI ) Roma, 29 giugno
E' stata siglata l'Ipotesi di Accordo per il rinnovo del Contratto dei 30.000 Lavoratori della concia,
scaduto il 31 ottobre 2010.
Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil hanno raggiunto l'intesa con l'UNIC, l’Associazione
imprenditoriale del settore aderente a Confindustria, riferita al triennio 1 novembre 2010 - 31
ottobre 2013.
L'Accordo sottoscritto prevede un aumento medio sui minimi di 105 € ( al livello D/2 ) in tre
"tranche" e una "una tantum" di 150 €.
Madoff: troppi 150 anni di carcere ! ( Trend.online ), 29 giugno di Pierpaolo
Molinengo
Beh, in effetti. Come dargli torto? Se si guardano le cose dal suo punto di vista diventa
difficile pensare che la condanna che gli è stata inflitta sia corretta e non tenga conto...
mettiamola così: delle attenuanti.
Ovviamente il mio era puro e semplice sarcasmo. Perché l'unico punto di vista da tenere
in questo caso è quello delle persone truffate. Ma sicuramente non passano
completamente inosservate le parole di Barnard Madoff, l'autore della più grande truffa
della storia: egli ritiene di non essersi meritato i 150 anni di carcere che gli sono stati
inflitti per il suo schema Ponzi da 65 miliardi di dollari. Nelle interviste e nei colloqui via
e-mail avuti con il New York Times (NYSE: NYT - notizie) , Madoff lamenta soprattutto il
fatto che il giudice non gli abbia concesso la più piccola possibilità di uscire di carcere.
Secondo Madoff il giudice non è stato giusto, non comprendendo nulla dell'industria. A
suo giudizio, sarebbe stato offerto come capro espiatorio della crisi finanziaria,
consentendo invece alle società finanziarie e ai funzionari di governo di "camminare
liberi".
BofA chiude contenzioso su Mbs con il pagamento di 8,5 mld $ ( Finanza.com ), 29 giugno
Secondo indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal, Bank of America (NYSE: IKJ - notizie)
sarebbe in procinto di chiudere una controversia legata alle Mbs (Mortgage-backed securities, titoli
garantiti da prestiti ipotecari) tramite il pagamento di 8,5 mld di dollari. I 22 investitori coinvolti (tra
cui BlackRock (NYSE: BLK - notizie) , MetLife (NYSE: MET - notizie) e la Federal Reserve Bank di
New York (Xetra: A0DKRK - notizie) ) erano esposti alle Mbs targate BofA per 56 mld di dollari.
Bank Of America: Nel 2* Trim Perdita Tra 8,6 e 9,1 Mld Di Dollari ( Asca ) Roma, 29
giugno
Bank of America (NYSE: IKJ - notizie) ha annunciato che chiudera' il secondo trimestre
con una perdita netta tra 8,6 e 9,1 miliardi di dollari. Il rosso e' stato causato dalla
decisione della banca di transare 14 miliardi di dollari per il contenziso sui mutui e la
svalutazione di asset pari a 6,4 miliardi.
Famiglie: Assofin, 1° trim in calo mutui casa e credito al consumo (Asca ) Roma, 29 giugno
Presentato oggi il rapporto 2010 dell'Osservatorio sul credito al dettaglio realizzato da Assofin, Crif
e Prometeia. L'anno scorso le erogazioni di mutui alle famiglie per l'acquisto della casa sono salite
dell'8,7% con un spiccata preferenza per il tasso variabile, che ha rappresentato la forma preferita
per il 66% dei mutui erogati. In calo invece il credito al consumo che ha registrato una contrazione
pari a -5,2%. Per il primo trimestre del 2011 segno negativo sia per i mutui -0,2%, con un aumento
del peso dei mutui a tasso fisso, sia per il credito al consumo -3,3%. Per quanto riguarda i prestiti
finalizzati per l'acquisto di motocicli e autoveicoli si registra una contrazione pari a -19,4%. Per la
cessione del quinto di stipendio -8,5%. Per l'intero 2011, l'Osservatorio prevede per i prestiti legati
all'acquisto della casa un aumento delle consistenze intorno a +6,9%, negativo a -1% invece il
trend delle consistenze sul credito al consumo.
Saldi: Confcommercio, Spesa Media a Famiglia Di 274 Euro ( AGI ) Roma, 29 giugno
Ogni famiglia italiana spendera', in media, per l'acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in
saldo, 274 euro per un valore complessivo di circa 4,1 miliardi di euro (circa il 12% del fatturato
totale annuo del settore abbigliamento e calzature). E' questa la previsione dell'Ufficio Studi di
Confcommercio, in vista del 2 luglio quando scatteranno i saldi estivi.
La crisi fa meno vittime tra gli etici ( Morningstar.it ), 29 giugno
Gli investimenti socialmente responsabili (Sri) sono cresciuti molto negli ultimi anni. Basta pensare
che solo in Europa gli asset ascrivibili a questa categoria sono passati da 1,1 miliardi di euro nel
2005 a 5 miliardi nel 2009.
In questo senso ha pesato molto anche la regolamentazione. Nonostante ancora non ci sia in
Europa una normativa comune sui prodotti finanziari Sri, i Paesi membri hanno introdotto
numerose iniziative in questo campo. In Italia, ad esempio, il Parlamento ha approvato nel 2005
una legge che obbliga i fondi pensione a rendere pubbliche alcune informazioni relative ai criteri
etici che influenzano il proprio processo d’investimento.
Più etica non significa meno perfomanceTuttavia, il mondo della finanza sostenibile viene ancora
visto con una certa diffidenza da molti investitori. Essenzialmente, i dubbi riguardano la capacità di
realizzare buoni risultati nonostante i numersi “paletti” che un fondo etico si pone.
A questo proposito, la tesi di laurea di Soares Takasaki Rodrigo, studente presso il Politecnico di
Milano (relatore il professor Marco Giorgino e co-relatore Daniela Laurel), analizza il
comportamento dei fondi etici negli ultimi dieci anni, sulla base dei dati Morningstar (NasdaqGS:
MORN - notizie) e Avanzi Sri Research. Lo studio dimostra come durante la recente crisi
finanziaria, dal 2008 al 2010, i fondi con elevati standard etici abbiano ottenuto un rendimento
medio superiori a quelli tradizionali. Il risultato non cambia se si aumenta l’orizzonte temporale
(prima dal 2006 al 2010, poi dal 2001 al 2010), ma il gap tra le performance diminuisce con
l’allargarsi del periodo. Sintomo, questo, che la crisi ha penalizzato maggiormente i fondi con
standard di governance inferiori.
In pratica, la tesi di Soares dimostra che, sul lungo periodo, i fondi con criteri etici più elevati
tendono in media a raggiungere performance migliori, anche se nei periodi di mercato in
espansione la differenza tende ad assottigliarsi.
L’altra faccia della trasparenza
Un altro tesista, Enguerran Petit, sempre del Politecnico di Milano, ha invece analizzato gli effetti
che i criteri etici hanno sul livello di rischio e sulla attrattività di un fondo comune d’investimento,
utilizzando dati Morningstar. Infatti, le ragioni che stanno alla base della scelta di un fondo etico
non riguardano solo le performance passate, ma anche la qualità della governance, il livello di
trasparenza e gli standard sociali e ambientali.
Le conclusioni a cui è arrivato Enguerran sono piuttosto sorprendenti. Secondo l’analisi, infatti, una
disclosure troppo generosa riguardante le strategie e i metodi usati per costruire il portafoglio,
potrebbe pesare sulle performance del comparto, fino a ridurle di un decimo all’anno. Il pericolo è
quello di permettere ad altri gestori di anticipare le stesse mosse sul mercato e quindi di
danneggiare gli investitori. Inoltre, la comunicazione dei criteri Sri utilizzati dai gestori potrebbe
aumentare il rischio di mercato sopportato dal fondo.
D’altrocanto, la tesi sostiene che l’analisi dei fattori etici e sociali degli investimenti produce
informazioni di valore per la selezione dei titoli, e che, assieme all’azionariato attivo da parte degli
azionisti, ha un influenza positiva sulla performance aggiustata per il rischio.
Pmi: Federcasse e Rete Imprese Siglano 'Patto Per Lo Sviluppo' ( Asca ) Roma, 29 giugno
Federcasse, l'associazione delle 410 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane e
R.ete.Imprese Italia hanno sottoscritto oggi a Milano un ''Patto per lo Sviluppo'' per la definizione di
una serie di interventi di sostegno in ambiti ritenuti prioritari per lo sviluppo delle imprese del
settore artigiano, del commercio, del turismo e dei servizi. Il ''Patto'' - si legge in una nota -, firmato
dal Presidente di Federcasse, Alessandro Azzi, e di R.ete. Imprese Italia, Giorgio Guerrini,
individua nel sostegno agli investimenti (start up impresa; internazionalizzazione, green economy,
sviluppo delle aggregazioni territoriali e delle reti di impresa, ecc.), nella fornitura di liquidita'
(miglioramento nella gestione del circolante, anticipazione su crediti nei confronti della Pubblica
Amministrazione) e nel riequilibrio della struttura finanziaria delle imprese (incentivi alle
capitalizzazione, allungamento della durata dei finanziamenti a medio lungo termine, sospensione
dell'ammortamento dei crediti in essere) gli ambiti di intervento prioritario. Particolare attenzione
viene riservata all'obiettivo di favorire, attraverso l'intesa, lo sviluppo della imprenditorialita'
giovanile e femminile. Le BCC e Iccrea BancaImpresa (questa la nuova denominazione di Banca
(Valencia: 51.VA - notizie) Agrileasing, la banca corporate del sistema BCC), di fronte a specifiche
esigenze potranno inoltre progettare e realizzare soluzioni finanziarie mirate, in aggiunta ai servizi
ed ai prodotti che il sistema del Credito Cooperativo gia' destina al sostegno delle micro, piccole e
medie artigiane, del turismo, del commercio e dei servizi. Un segmento di clientela verso il quale le
BCC italiane erogano stabilmente oltre il 17 per cento del totale dei crediti ricevuti dall'industria
bancaria. Nell'accordo viene inoltre esplicitamente sancito il comune impegno - ai fini di migliorare
l'analisi del merito creditizio delle aziende interessate - a valorizzare le informazioni qualitative (soft
information), ed a studiare proposte coerenti che, in tale direzione, possano essere presentate alle
Autorita' di vigilanza. Viene altresi' costituito un ''Comitato pilota'' in rappresentanza delle due
organizzazioni per monitorare costantemente lo stato di avanzamento dell'accordo.
Stress Test, Enria: EBA ha chiesto maggiori dettagli a Banche ( Reuters ), 29 giugno
L'Autorità europea per le banche (Eba) ha chiesto alle banche europee sottoposte agli stress test
maggiori dettagli sui costi della raccolta, sulle attività ponderate per il rischio (Rwa) e sul margine
di interesse nel trading book.
Lo ha dichiarato Andrea Enria, presidente dell'Eba, partecipando a una conferenza.
Le Banche italiane superano gli Stress Test ( Trend.online ) di Pierpaolo Molinengo
Iniziamo con il balletto delle indiscrezioni e dei rumors che circolano intorno agli stress test e alle
banche italiane. Stando alle prime voci che circolano in queste ore, sembrerebbe che gli istituti
nostrani abbiano superato la priva.
Secondo quanto riferisce Reuters, UniCredit (MDD: UCG.MDD - notizie) , Intesa Sanpaolo
(Dusseldorf: 575913.DU - notizie) , Mps (BSE: MPSLTD.BO - notizie) , Banco Popolare (Francoforte:
A0MWJR - notizie) e Ubi, le cinque banche italiane che partecipano agli stress test dell'Eba European banking authority - hanno finora superato le prove, anche se l'autorità sta proseguendo
con le verifiche. Circa 15 banche europee su 91 non avrebbero superato gli stress test.
Secondo quanto ricostruisce MF ci sarebbero 16 banche che non avrebbero superato la prova.
Sempre dalle prime indiscrezioni, che al momento non sono state né confermate né smentite, tra
queste potrebbero rientrare le banche dei Paesi a rischio, cioé Grecia, Portogallo e Spagna, oltre
agli istituti tedeschi. Secondo quanto riporta MF "in ogni caso, se confermate, le 15 bocciature
sono un segnale poco rassicurante per il sistema bancario europeo. Soprattutto alla luce del fatto
che l'anno scorso solo sette istituti non avevano passato i test. E proprio recentemente Goldman
Sachs (NYSE: GS - notizie) aveva previsto soltanto 9 bocciature".
Banco Popolare: previsioni Equita in linea con guidance. Domani presentazione Piano
Industriale ( Finanza.com ), 29 giugno
Banco Popolare (Francoforte: A0MWJR - notizie) sotto i riflettori di Equita alla vigilia della
presentazione del piano industriale. “Ci attendiamo un utile netto 2013 a 600 milioni, in
linea con le guidance fornite dalla società duranti recenti conference call, un tasso di
crescita annuale dei ricavi pari al 3,5% (di cui il 2,1% di Net Interest Income), costi piatti e
un rapporto costi/utili del 58 per cento. Il coreT1 ratio 2013, senza considerare i parametri
di Basilea3, dovrebbe attestarsi all’8,4%, rispetto al 7,2% del 2010”, sostengono gli analisti,
confermando la raccomandazione d’acquisto (“buy”) sul titolo, con target price a 3 euro.
“Dal punto di vista organizzativo dovrebbe essere prevista la revisione dei criteri di
segmentazione della clientela Sme e la fusione di alcune controllate minori. Non ci
aspettiamo che il piano rappresenti un catalyst per il titolo, in attesa di un miglioramento
significativo del cTier1 ratio che può realizzarsi, per via interna, esclusivamente con la
cessione del 19% di Ducato a Casa”. In attesa, il titolo Bp a Piazza Affari segna un +1,73%
a quota 1,528.
CreVal: prestito obbligazionario convertibile 2009/2013( Trend.online ), 29 giugno di
Alberto Susic
A conclusione del primo periodo per la Conversione (24 maggio – 22 giugno 2011) previsto dal
Regolamento del Prestito Obbligazionario Convertibile “Credito Valtellinese 2009/2013 a tasso
fisso convertibile con facoltà di rimborso in azioni”, codice ISIN IT 0004547698, (il “POC” e il
“Regolamento del POC”), nonché del coincidente periodo per l’esercizio della facoltà di
conversione integrale del Valore Nominale Residuo, ai sensi dell’art. 2503 bis, del codice civile,
sono state complessivamente sottoscritte n. 34.527.157 azioni ordinarie Credito Valtellinese, del
valore nominale unitario di 3,5 euro, di nuova emissione (le “Azioni di Compendio” o le “Azioni di
Compendio Creval”), corrispondenti ad un aumento del capitale sociale di nominali 120.845.049,50
euro, con un incremento patrimoniale netto pari a 98.402.397,45 milioni euro.
Al termine del primo periodo per la Conversione sono risultate sottoscritte complessivamente
34.527.157 azioni ordinarie Creval, a seguito sia dell’esercizio della facoltà di Conversione del
Valore Nominale in Scadenza prevista dal Regolamento del POC, sia della facoltà di conversione
anticipata del POC ai sensi dell’art. 2503-bis, comma 2, del codice civile.
Più in particolare, sono state emesse: - n. 23.934.029 Azioni di Compendio, pari al 41,1% circa del
relativo quantitativo massimo, a seguito dell’esercizio della facoltà di Conversione del Valore
Nominale in Scadenza prevista dal Regolamento del POC, - n. 10.593.128 Azioni di Compendio,
pari al 9,1% circa del relativo quantitativo massimo, a seguito dell’esercizio della facoltà di
conversione anticipata del POC ai sensi dell’art. 2503-bis, comma 2, del codice civile.
B.co Desio: fusione per incorporazione di 2 società possedute ( Trend.online ) 29 giugno di
Alberto Susic
Banco Desio (Milano: BDB.MI - notizie) informa che il Consiglio di Amministrazione nella riunione
del 22 marzo 2011, ha approvato il Progetto di Fusione per incorporazione di Banco Desio
Toscana e Banco Desio Veneto, società interamente possedute dall’incorporante Banco di Desio e
della Brianza, nonché l’apposita Relazione degli Amministratori.
Il progetto di fusione, a seguito dell’autorizzazione rilasciata dalla Banca (Valencia: 51.VA - notizie)
d’Italia, è stato depositato presso il Registro delle Imprese di Monza (MB) in data 29 giugno 2011.
L’operazione di fusione sarà sottoposta all’approvazione del Consiglio di Amministrazione
dell’incorporante.
Quanto precede fatta salva la possibilità - ai sensi dell’art. 2505, ultimo comma, c.c. - per i soci del
Banco di Desio e della Brianza S.p.A., che rappresentino almeno il cinque per cento del capitale
sociale, di chiedere che la decisione di approvazione della fusione da parte dell’incorporante sia
adottata dall’Assemblea
Inps: Si Completa Telematizzazione. Gia' 1,5 Mln Domande Online ( Asca ) Roma, 29
giugno
Si completa il programma di telematizzazione dei servizi Inps: il presidente dell'Istituto,
Antonio Mastrapasqua, ha firmato la determinazione con cui si dispone il completamento
dell'operazione entro il 31 luglio 2012. ''L'obiettivo in realta' e' persino piu' ambizioso commenta il presidente Mastrapasqua - entro il prossimo mese di marzo tutte le istanze e le
richieste di servizio da indirizzare all'Inps dovranno viaggiare senza carta. Questo non vuol
dire solo tramite il sito web istituzionale (www.inps.it), ma anche attraverso il canale
telefonico (al numero verde 803.164) e con l'ausilio degli intermediari autorizzati (consulenti
del lavoro, patronati, etc.). Da aprile a luglio saranno possibili solo le code necessarie al
periodo transitorio di un'operazione che consentira' a tutti i cittadini di evitare di andare allo
sportello delle sedi, se non per ricevere atti di tipo consulenziale, ad alto valore aggiunto''.
L'operazione di telematizzazione ''esclusiva'' (cioe' stop alle domande in formato cartaceo)
e' gia' stata avviata all'inizio di quest'anno. Nei (SNP: ^NEIY - notizie) primi sei mesi del
2011 sono gia' state inviate oltre un milione e mezzo di domande online (oltre al web, anche via
telefono) per richiedere i servizi e le prestazioni Inps. In particolare piu' di 500mila domande
di disoccupazione sono ormai transitate senza carta. Allo stesso modo, cioe' via web o
telefono, sono state registrate quasi 70mila neoiscrizioni alla Gestione separata, piu' di 15mila
domande per indennita' di mobilita', e oltre 11mila ricorsi. ''Si tratta di un modo per essere
sempre piu' vicini ai cittadini, attraverso modalita' piu' semplici, senza muoversi da casa o
dall'ufficio - aggiunge il presidente dell'Inps - d'altronde sono ormai quasi sette milioni gli
italiani che si sono dotati di un Pin (il numero di codice personale che consente le operazioni in
remoto), e il 25% di questi sono ultrasessantacinquenni. Il digital divide non segue le logiche
che ci si aspetta: anche i meno giovani sono ormai abituati ad operare in via telematica. Si
tratta comunque di una transizione progressiva, che integrera' sempre l'opera degli
intermediari e del telefono al canale web''. La tabella dei servizi a domanda esclusivamente
telematizzata che si aggiungeranno a quelli gia' in essere ad oggi (domanda di disoccupazione,
mobilita', ricorsi, accentramento contributivo, variazioni colf, iscrizione alla gestione
separata) sara' pubblicata nelle prossime settimane sulla Gazzetta Ufficiale, ma sara'
disponibile nel frattempo sul sito istituzionale dell'Inps. Trimestralmente sara' monitorata
l'attivita' relativa all'utilizzazione esclusiva del canale telematico.
Ue: Cala Sentimento Economico, Italia In Controtendenza ( AGI ) bruxelles, 29 giugno
Continua a ridursi in Europa la fiducia nella situazione economica, mentre l'Italia registra un
miglioramento in controtendenza: e' quanto risulta dall'andamento dell'indice sul "sentimento
economico" (Economic Sentiment indicator) calcolato dalla Commissione Ue sulla base dei dati
sulla fiducia delle imprese, dei consumatori, e nei settori dei servizi, del commercio al dettaglio e
delle costruzioni. In giugno, l'indice e' sceso di un punto a 104,4 nell'Ue a 27 e di 0,4 punti a 105,1
nell'Eurozona. In Italia il dato e' cresciuto di 1,8 punti, in controtendenza come in Spagna (+2,6).
Ue: Bilancio 2014/2020 Da 1.025 Mld, 1,05% Pil ( AGI ) bruxelles, 29 giugno
La Commissione Ue ha approvato per il periodo 2014/2020 una proposta di bilancio da 1.025
miliardi di euro in impegni, pari all'1,05% del Pil europeo, e 971,5 miliardi in pagamenti (1% del
Pil). Si tratta di "un piccolo budget ma con un grande impatto per i 500 milioni di cittadini europei",
si legge nella nota diffusa in serata a Bruxelles. "Stiamo proponendo un budget ambizioso ma al
tempo stesso responsabile - ha spiegato il presidente Jose' Manuel Barroso - una proposta
realistica e innovativa, che punta alla crescita e all'occupazione" .
Grecia: Si' Parlamento a Piano Mentre In Piazza Infuria La Protesta ( Asca ) Roma, 29 giugno
Il Parlamento greco ha approvato il Piano del governo Papandreou da 78 miliardi tra tagli alla
spesa, aumento delle tasse e privatizzazioni, mentre nella piazza antistante il palazzo, ad Atene,
infuria la protesta con scontri tra polizia e manifestanti. Il Piano ha ottenuto 155 voti favorevoli, 138
i voti contrari e 5 astenuti. Il Piano, nel particolare, prevede il recupero di 28 miliardi di euro da tagli
alla spesa pubblica e aumento delle tasse e altri 50 miliardi da un piano di privatizzazioni, molto
contrastato nei giorni scorsi. Il voto di oggi, che facilita moltissimo il reperimento di nuove risorse
finanziarie internazionali e' pero' solo il primo dei due passi previsti. Ora infatti dovranno essere
approvate dal parlamento greco le misure di attuazione del Piano. C'e' pero' da dire che la
possibilita' che si arrivi a un voto contrario sulle misure attuative appare essere molto remota.
Tirano un sospiro di sollievo sia l'Unione europea che il Fondo monetario internazionale che
ritenevamo il via libera del parlamento greco al Piano una condizione assoluta per lo sblocco della
nuova tranche da 12 miliardi di euro di aiuti dell'attuale pacchetto di salvataggio. Senza
quest'ultima tranche infatti la Grecia non potrebbe ripagare il debito in scadenza che matura a
luglio e si troverebbe in stato di insolvenza. Intanto le autorita' europee stanno conducendo
trattative con le maggiori banche private per un nuovo pacchetto di aiuti stimato tra i 100 e i 120
miliardi di euro, con l'obiettivo di approvarlo entro settembre. All'Ecofin in programma all'11 luglio
verranno decise le linee guida del nuovo piano. Tornando al piano approvato oggi, il pacchetto e'
basato sostanzialmente su tre pilastri: tagli alla spesa che includono anche riduzioni degli stipendi
nel settore pubblico; aumento delle tasse spalmato su tutte le aliquote e un programma di
privatizzazioni gestito da un'agenzia indipendente guidata da esperti internazionali. Proprio sulle
privatizzazioni recentemente sono emersi alcuni dubbi. Il Financial Times, citando un nuovo
rapporto, ha affermato che la Grecia dovra' lottare per cedere almeno un quarto degli asset previsti
dal programma, mentre solo 13 miliardi di asset greci sarebbero pronti per essere ceduti. Oltre a
cio', il rapporto citato dal Financial Times giudica la vendita di 6,6 miliardi di euro di partecipazioni
statali in compagnie quotate in borsa e altri 7 miliardi in compagnie non quotate ''ottimistica''.
Bankitalia: Draghi Da Berlusconi Per Successione a Palazzo Koch ( Asca ) Roma, 29
giugno
Il governatore della Banca (Valencia: 51.VA - notizie) d'Italia Mario Draghi ha varcato il portone di
Palazzo Chigi per un colloquio con il premier Silvio Berlusconi. Al centro dell'incontro sarebbe stata
la successione a Palazzo Koch, dopo la nomina dei giorni scorsi dello stesso Draghi a presidente
della Bce a partire dal 1 novembre. Da quanto si e' appreso Berlusconi ha espresso le sue
congratulazioni per nomina a Draghi, che nello stesso tempo ha manifestato la volonta' della Banca
d'Italia di puntare ad una successione 'interna' nella persona dell'attuale direttore generale della
Banca d'Italia Fabrizio Saccomanni. Questo almeno, secondo fonti sindacali, il messaggio del
direttorio della Banca d'Italia, riunitosi recentemente, dopo che il tam tam di voci dava per
possibile una accelerazione verso la nomina a governatore della Banca d'Italia di Vittorio Grilli,
attuale direttore generale del Tesoro, molto vicino al ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
Nell'incontro di oggi sembrerebbe invece non sia stato toccato il tema della manovra economica
che il governo varera' domani. Da parte sindacale, Luigi Leone, il segretario coordinatore della
Falbi, il sindacato maggiormente rappresentativo dei dipendenti di Palazzo Koch, afferma di
condividere l'orientamento di Draghi che vede con favore la successione 'interna', perche' - spiega
- ''non c'e' al momento nessuna necessita' di un ingresso esterno: la situazione non e' come
quando arrivo' in Bankitalia lo stesso Draghi''. Quanto all'ipotesi di una successione di Lorenzo Bini
Smaghi che lascia il board della Bce per fare posto a Draghi come presidente, visto che gli altri
paesi dell'Ue hanno manifestato la volonta' che non ci siano due italiani nel board, Leone si dice
convinto che Bini Smaghi avra' la presidenza dell'Antitrust. Intanto, la Falbi ha organizzato per il
prossimo 8 luglio un convegno proprio per affrontare il tema della successione interna in Bankitalia
con gli esponenti economici dei vari partiti politici e, per l'Idv Leone ha detto che sara' presente
Elio Lannutti, presidente di Adusbef oltre che senatore del partito di Di Pietro.
Manovra: bozza, Vigilanza Enti Previdenziali di categoria alla COVIP ( Asca ) Roma,29
giugno
La Vigilanza sugli investimenti e sul patrimonio degli Enti Previdenziali obbligatori di categoria passa alla COVIP, la
Commissione di Vigilanza che attualmente controlla i Fondi Pensione.
E' quanto prevede la bozza della manovra che sarà esaminata domani dal Consiglio dei Ministri.
La COVIP sostituirà il Nucleo di valutazione della spesa previdenziale, che viene soppresso, assumendone le risorse.
Entro sei mesi dall'entrata in vigore della manovra, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e sentita la COVIP, fisserà le '' disposizioni in materia di investimento delle
risorse finanziarie degli Enti Previdenziali, dei conflitti di interessi e di Banca depositaria ''.
Alla COVIP vengono attribuiti tutti i poteri di Vigilanza previsti dalla legge di riforma del 1994, che trasformò gli Enti in
soggetti di diritto privato.
In particolare, la Commissione avrà la facoltà, in caso di disavanzo di bilancio, di proporre ai Ministeri competenti (
Lavoro ed Economia ) la nomina per tre anni un Commissario Straordinario e, in caso il disavanzo persista, la
liquidazione dell'Ente Previdenziale.
Manovra: in arrivo stangata Banche, tagli Enti Locali e superbollo suv ( Asca ) Roma,
29 giugno
E' ormai definita la manovra per il periodo 2011 - 2014 che approderà domani al tavolo del Consiglio dei Ministri.
Anche se le limature andranno avanti fino all'ultima ora, le cifre sembrano chiare: 1,8 miliardi per l'anno in corso, 5,5
per il prossimo e la parte più consistente nel biennio successivo con 19,5 miliardi per il 2013 e 19 miliardi per il 2014.
In totale 45,8 miliardi.
La Lega, da parte sua, ha ottenuto l'allentamento del Patto di stabilità interno degli Enti Locali ( quelli virtuosi
potranno fare investimenti e pagare i fornitori ) e una norma che allevia le tensioni sulle multe sulle quote latte:
vengono escluse dalla riscossione ccoattiva da parte di Equitalia.
Diverse le novità trapelate. In arrivo una vera stangata sulle Banche.
Partono infatti dal 2011 un'imposta del 35 % sulle attività di trading escluse quelle relative ai Bot e un'imposta sulle
transazioni finanziarie dello 0,15 % ( anche in questo caso esclusi i titoli di Stato ). Misure che porterebbero un gettito
pari a circa 1 miliardo nel 2011 e 3 miliardi nel 2012.
Entra in vigore subito anche il superbollo sui suv e le auto potenti ( sopra 125 kilowatt ).
Viene introdotta un'addizionale annua sulla tassa automobilistica ( che aumenta con l'aumentare della potenza ) e se
non viene pagata scatta la multa del 30 %.
Anche i trasferimenti a Regioni e Enti Locali saranno fortemente ridimensionati in concomitanza con l'attuazione del
federalismo.
I tagli previsti ammontano a 9 miliardi nel biennio 2013 - 2014 ( esattamente 3,5 nel 2013 e 5,5 nel 2014 ).
Un aspetto ancora in discussione riguarda l'aumento dell'età per le pensioni di vecchiaia delle donne nel settore
privato, oggi prevista a 60 anni.
L'innalzamento del requisito anagrafico, per arrivare gradatamente a 65 anni, ci sarà ma non partirà dal 2012, come
era previsto in una delle prime bozze circolate.
Il primo passa potrebbe scattare dal 2015.
Tuttavia, nelle ultime ore sta prendendo quota l'ipotesi di un ulteriore slittamento al 2020.
In entrambi i casi l'andata a regime avverrebbe in un arco temporale di circa 10 anni.
Sempre in tema previdenziale è confermato invece l'anticipo al 2014 dell'aggancio automatico alle speranze di vita per
tutte le pensioni.
Stop anche alla rivalutazione delle pensioni elevate ( cinque volte sopra il minimo Inps ).
Conferma per la stretta sulle pensioni di reversibilità nei casi di matrimoni tra il titolare di pensione anziano e un
partner giovane.
Una norma che la Lega chiama 'anti-badante'.
Nel provvedimento che entra domani in Consiglio dei Ministri, anche le misure sulla ' spending review ' dei Ministeri al
posto dei tagli lineari, la proroga per il blocco del turn over nel Pubblico iIpiego e per blocco degli stipendi.
Rifinanziata la sospensione del ticket di 10 euro sulla diagnostica per la seconda parte del 2011 ma il balzello tornerà
nel 2012 a meno di successivi interventi di rifinanziamento.
Dal 2014, secondo la bozza, potrebbero anche essere reintrodotti i ticket sui farmaci.
Tra le nuove misure compare un regime più stringente sulle attività di scommesse, sportive e non.
Le attività senza licenza, o comunque non in regola, incorrono in una sanzione tra 20.000 e 50.000 euro.
Prevista la reclusione fino a sei anni.
Manovra: Morelli ( Confindustria ), innalzare rapidamente età pensioni
( Asca ) Firenzze, 29 giugno
'' E' una manovra molto impegnativa ma noi da questi interventi ci aspettiamo degli strumenti per la crescita e
soprattutto ribadisco che ci aspettiamo un serio intervento sulle pensioni: basta con questo egoismo generazionale,
dobbiamo innalzare rapidamente l'età pensionabile ''.
Lo afferma Jacopo Morelli, Presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, commentando con i giornalisti la
manovra che il Governo sta mettendo a punto.
Allo stesso tempo, ha detto Morelli, '' una riforma fiscale complessiva è essenziale.
E chiaramente - sottolinea il Presidente dei giovani industriali, a margine dell'Assemblea di Confindustria Firenze -,
insieme a una riforma fiscale che smetta di opprimere i Lavoratori e gli imprenditori, ci vuole anche una seria e
coraggiosa lotta all'evasione fiscale perchè chi evade è il primo concorrente sleale ''.
I ricchi tedeschi si mimetizzano ( Italia Oggi.online ) Berlino, 29 giugno di Roberto Giardina
I tedeschi ricchi non vivono da ricchi. Non per paura del fisco, ma per una questione d'eleganza.
Ostentare è un vizio da meridionali. A una prima occhiata, sembra che girino più Porsche a
Palermo che ad Amburgo. Diamanti sfarzosi o fuoriserie non tentano i miliardari teutonici e le loro
compagne. Forse dipende anche da Lutero: per il monaco a cui non piaceva la dolce vita romana,
guadagnare non era un peccato, casomai era la prova della benevolenza divina, ma i ricchi erano
tenuti a non sprecare e a spendere anche per il bene della collettività. Così si preferisce abbellire
la casa con quadri d'autore o mobili d'antiquariato piuttosto che comprare una pelliccia o una
Ferrari.
Una morale che influenza anche il fisco. Si tenta di tassare il capitale, ma si sa che è come voler
afferrare l'acqua con le mani: i soldi fuggono da qualche altra parte. Meglio controllare la spesa:
agevolazioni per chi investe, fa donazioni alla collettività o si preoccupa dell'ecologia. E poco o
niente per chi affronta spese voluttuarie. Sarà anche per questo, accusa la sinistra, che in
Germania i ricchi aumentano di numero, diventano sempre più ricchi e si allarga il divario tra chi
sta meglio e gli altri.
Intanto, chi può essere considerato reich, ricco? A partire da 126 mila e 134 euro all'anno, un
livello raggiunto da appena l'1% dei contribuenti. Naturalmente i primi a contestare la qualifica
sono proprio i diretti interessati. Pagate le tasse, resterebbero in tasca poco più di 5 mila euro al
mese, quanto basta per vivere senza preoccupazioni, ma non per scialacquare. L'1% equivale a
400 mila cittadini su 40 milioni di contribuenti.
A parte le statistiche, gli autentici milionari tedeschi non sarebbero più di 50 mila, ma amministrano
oltre la metà delle ricchezze del paese, direttamente o indirettamente. Quasi inesistenti nelle
regioni orientali della ex Germania Est, ma questo era un dato quasi scontato, sono concentrati in
tre zone: ad Amburgo, la città dei grandi commercianti alla Buddenbrook, che è anche una città di
poveri (quasi uno su cinque); intorno a Francoforte, la capitale finanziaria; e intorno a Monaco,
dove si ha la concentrazione più forte.
Al contrario che in Italia o in Francia, i ricchi tedeschi preferiscono evitare di vivere nelle grandi
città e soprattutto evitano Berlino, dove si fanno vedere solo in occasioni particolari. Vivono in ville
discrete a pochi chilometri dal centro, in una sorta di ghetti per miliardari. Come Susanne Klatten,
Lady Bmw, la donna più ricca del paese, che pochi a Monaco avrebbero riconosciuto per strada,
finché non è stata ricattata da un gigolò e ha preferito affrontare lo scandalo pur di mandarlo in
prigione.
Sono i nuovi ricchi, come gli sportivi alla Boris Becker o Michael Schumacher, che vanno a vivere
all'estero, in Svizzera o a Montecarlo. Cercare un paradiso fiscale non è considerato patriottico, e
quindi si rischia di venire squalificati agli occhi dei colleghi miliardari. La ricchezza, come diceva
sempre Lutero, è un dono di Dio, e quindi ci obbliga a rispettare le regole. Un'unica eccezione
ammessa, le vacanze nell'isola di Sylt, nel Mare del Nord, al confine con la Danimarca, un po' la
Capri del Nord: qui i prezzi delle ville sfiorano i 20 mila euro al metro quadrato e, comunque, è raro
che qualcuna venga messa in vendita. I proprietari pagano regolarmente le tasse, perché sanno
come pagare il meno possibile rispettando la legge.