Autolavaggio a regola d`arte

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Autolavaggio a regola d`arte
Varie
Autolavaggio a regola d’arte
Tre automobilisti svizzeri su quattro
affrontano delle spese per lavare la loro
vettura, in media circa 85 franchi all’anno
per veicolo (secondo un sondaggio
svolto nel 2005 su 750 conducenti). La
metà si serve dell’autolavaggio.
Box fai da te
La disponibilità di box per il self-service ha
reso più facile e conveniente la procedura
rispetto al passato. Un quarto dei proprietari d’auto preferisce pulire personalmente
il mezzo. In questi casi procedere come
segue:
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Prelavaggio con idropulitrice. Importante: attenersi alle istruzioni per evitare danni alla vettura. In particolare
non dirigere il getto d’acqua troppo
a lungo sulla stessa area e non avvicinarlo troppo alla carrozzeria. Per
togliere lo sporco pesante utilizzare del detergente per cerchioni o
un prodotto speciale per rimuovere
insetti.
Lavaggio sottoscocca: soprattutto
d’invero è consigliabile sciacquare
con la lancia anche il fondo della
vettura (togliere sale antighiaccio)
badando anche qui a tenere la dovuta
distanza per evitare danni.
Usare del detergente e una spugna o
spazzola. Ove necessario pulire preventivamente l’utensile.
Rischiarare finché non esce più
schiuma.
Infine asciugare con panno speciale o
pelle di daino.
Lavaggio automatico
I materiali usati per la pulitura variano a
seconda dell’impianto. È quindi essenziale trovare quello più adatto alle proprie esigenze. Studi condotti al riguardo
dimostrano che sono le spazzole di gommaschiuma (poliuretano espanso elastico) a svolgere l’azione più delicata e
senza lasciare residui. Le setole di tessuto
rischiano invece di graffiare la vernice se
lo sporco è incrostato. Occhio a quelle
sintetiche in polietilene, usate soprattutto
per il lavaggio principale negli impianti più
vecchi e più piccoli. Lasciano delle tracce
e forniscono risultati poco convincenti.
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Usare solo programmi con prelavaggio così da rimuovere lo sporco
grossolano, evitando l’effetto «smerigliatura» sulla vernice. Lavaggio sottoscocca, cera o simili sono optional
dispensabili.
Effettuando il prelavaggio a mano
con pulitore a vapore togliere accuratamente lo sporco più grossolano.
Servirsi di un autolavaggio che faccia
una buona impressione. Più è curato
l’aspetto nell’insieme, maggiori sono
le chance che l’impianto sia in buono
stato tecnico.
Controllare scrupolosamente la vettura lavata. Comunicare immediatamente al gestore eventuali danni.
Come curare la cabrio?
Dopo la prima pioggia, l’acquirente di una
cabrio sia nuova sia d’occasione si trova
di fronte all’interrogativo: lavarla a mano
o con spazzole? La risposta dipende dal
tipo di capote e dall’impianto. Vediamo gli
aspetti da considerare.
Setole di gommaschiuma
Hardtop
Se la cabrio è dotata di hardtop, cioè del
tetto rigido amovibile, può affrontare
come una normale berlina le varie passate del lavaggio con spazzole. L’hardtop
non richiede trattamenti speciali; tuttavia,
se esposte a temperature basse d’inverno,
è opportuno pulire con un panno umido
le guarnizioni in gomma del parabrezza e
dei cristalli laterali e applicare ogni tanto
del silicone affinché restino morbide e a
tenuta stagna.
Capote pieghevoli
Le capote in materia sintetica o in tessuto
hanno il vantaggio di non occupare troppo
spazio nel baule e di non alterare la linea
della vettura. Viceversa richiedono particolari attenzioni per mantenerle in perfetto stato. Ad esempio è assolutamente
vietato lavare la capote pieghevole con
pulitrice ad alta pressione, che rischia di
rovinarla. Nel lavaggio automatico evitare
il ciclo cera. Con il tempo, già il detergente
aggiunto all’acqua finisce per intaccare lo
Fettucce di tessuto
Filamenti di polietilene
Qualità delle spazzole
In ordine di preferenza: impianti con spazzole di gommaschiuma, setole in tessuto e
infine filamenti in polietilene.
© TCS Consulenza mobilità, Emmen | Doctech: 4039.02.it/TKE | Data: 12.08.2013
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Varie
Autolavaggio a regola d’arte
strato impermeabile del softtop. È peraltro importante trattare periodicamente la
capote con un impregnante secondo le
indicazioni del costruttore. Al riguardo si
farà bene a consultare il manuale d’istruzioni dell’auto.
Pulire la capote pieghevole
Si consiglia di rimuovere celermente gli
accumuli di sporco (resina degli alberi,
escrementi di uccelli, residui d’insetti,
ecc.) con acqua o detergente per capote
ottenibile nei negozi specializzati. Usare
una spugna o spazzola morbida. Sono
per contro sconsigliati diluenti, acetone,
smacchiatori a base di cloro, detergenti
tradizionali per la casa o solventi, suscettibili di danneggiare il rivestimento della
capote.
Raccomandazioni
Le cabrio moderne possono essere lavate
senza problemi negli impianti automatici.
Se hanno la capote pieghevole occorre
rinunciare al ciclo cera. Ove possibile
non servirsi di spazzole con setole in
polietilene. Vale la pena seguire scrupolosamente le istruzioni del costruttore e
i consigli del proprio concessionario per
evitare delle costose riparazioni e preservare a lungo il piacere di guidare «a cielo
aperto».
Consigli per la manutenzione della
capote
• Rimuovere quanto prima resina,
escrementi di uccelli, residui organici di
insetti e simili con acqua o con un prodotto speciale che si trova in commercio.
• Aprire la capote solo se ben asciutta.
• Per impedire che si formino delle pieghe
permanenti, non tenere la capote riposta
nell’apposito vano per lassi di tempo prolungati.
• Se l’auto ha una certa età lavare la capote in tessuto con abbondate acqua e una
spazzola o spugna morbida (osservare
le istruzioni d’uso).
• Nel caso di softtop sintetico o in tessuto
badare a che l’impianto abbia spazzoloni con setole in tessuto o gommaschiuma, evitando quelli di polietilene.
• Lavaggio automatico: meglio rinunciare
al ciclo cera, lucidanti o conservanti. Al
self-service non utilizzare mai l’idropulitrice.
• Impermeabilizzare il tetto periodicamente secondo le istruzioni del costruttore (manuale d’uso), in caso di lavaggio
automatico frequente, almeno una volta
l’anno.
• Applicare periodicamente del silicone
(spray o matita) a guarnizioni, giunti della
tiranteria e chiusure.
• Pulire il lunotto in plastica diventato
opaco con apposita crema lucidante.
• Per ulteriori informazioni o riparazioni
rivolgersi allo specialista (presso sellerie
o concessionarie).
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