Tonda o quadra, gialla o rossa… ma sempre anguria
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Tonda o quadra, gialla o rossa… ma sempre anguria
A L I M E N TA Z I O N E A cura di Damiana C. Marchisi * Tonda o quadra, gialla o rossa ma sempre anguria Un po di storia . Si narra che gli dei dellolimpo greco se lo lanciassero come una palla in un divertente gioco. Le divinità agresti lo consideravano il più eccellente frutto della terra. Gli Egizi l'offrivano agli ambasciatori che visitavano la corte del faraone quale ristoro dalle fatiche e dalla sete. Dell'anguria si legge nella Bibbia, dove è scritto, che gli Ebrei nel deserto del Sinai rimpiangevano i cocomeri mangiati in Egitto. Fin dallantichità ha avuto il privilegio di essere chiamato con più nomi. Nella civiltà greca veniva identificato con il cetriolo. Del termine latino cucumis (cocomero), non si trova traccia fino a Virgilio. Nel VI secolo, il medico Aezio usò il termine aggourion, da cui deriva quello moderno di anguria. Questo frutto è celebrato anche in famosi quadri di grandi maestri come Caravaggio o Matisse. uando il caldo diventa insopportabile, niente è meglio di una dissetante fetta di anguria. Originaria dell'Africa tropicale e coltivata già al tempo degli antichi Egizi. In Italia questa coltura si è diffusa all'inizio dell'Era Cristiana. Il frutto è un peponide dal sapore dolce ed esistono più di 50 tipi di cocomeri, differenti per forma, dimensioni e colore della buccia e della polpa Ad esempio: la Sugar Baby e la Madera sono rotonde: con polpa rosso vivo, la prima, e rosso-arancio la seconda. La Jubilee o la Galery hanno, invece, forma ovale e polpa rosso brillante. Ci sono poi varietà botaniche come la C. vulgaris maximus, il cui frutto è grossissimo, ed altre varietà ibride a frutto piccolo con diametro di circa 20 cm. Dal punto di vista nutrizionale, l'anguria è un alimento scarsamente nutritivo, ma sufficientemente energetico per il buon contenuto in zuccheri assimilabili. Languria ha tre grossi vantaggi: il basso contenuto calorico, lelevato potere saziante e dissetante. La polpa zuccherina (8% carboidrati) può contenere fino al 95% di acqua ed ha pochissime calorie (15 calorie per 100 grammi). Inoltre contiene una buona quantità di vitamine A (o meglio il suo precursore beta-carotene) e vitamina C, potassio ed altri minerali. pugliasalute L'anguria, inoltre, è un alimento voluminoso, che soddisfa il senso di sazietà abbastanza a lungo e per questa prerogativa viene consigliata nelle diete dimagranti, in sostituzione di qualche pasto. Si ritiene in genere che sia un frutto piuttosto indigesto, ma ciò può attribuirsi: 1. al notevole contenuto idrico, che diluisce fortemente i succhi gastrici, rallentando la digestione 2. all'abitudine di consumarla molto fredda, quando si è accaldati, con effetto tipico delle bibite ghiacciate. Oltre ad essere consumata al naturale, le varietà a polpa più soda possono essere utilizzate per preparare gelati, confetture e dolci. La polpa, deliquescente e croccante, si presta alla preparazione di frullati privi di zucchero. In cosmesi, si utilizza la polpa per preparare maschere rinfrescanti ed idratanti ed il succo per lozioni che ammorbidiscono la pelle. Ma come si sceglie una buona anguria? Nelle varietà con buccia striata, le bande devono essere allargate, mentre in quelle con buccia di colore uniforme, il colore deve essere verde scuro, oppure verde con venature grigie. In generale, però, la buccia deve essere ben tesa e, battendo l'anguria con le nocche, si deve sentire un suono nitido, non sordo. Si può provare a graffiare via un po di buccia - quaranta - luglio-agosto 2007 Il variegato e bizzarro mondo delle angurie. Dalla classica anguria rossa (piena di fuoco), a quella gialla (piena di sole) alle praticissime angurie che non rotolano. Per ottenere una anguria cubica bisogna seguire le istruzioni di un esperto, dal costo di 20 dollari. con ununghia: se si stacca facilmente, il cocomero è maturo al punto giusto. Questultima prova, però, è applicabile solo in domestico. Languria nasconde uno strato bianco dello spessore mutevole a seconda delle varietà: quelle con uno strato consistente si conservano più a lungo dopo la raccolta. Per la conservazione, questi frutti necessitano di ambienti ventilati, freschi con temperature comprese tra 15 e 25 °C. Rispettando queste indicazioni, il prodotto si può conservare per 5-6 giorni. Curiosamente si mantiene fresco anche sotto il sole, per via dell'evaporazione che si produce sulla superficie della sua buccia. Languria per antonomasia ha una polpa di colore rosso più o meno intenso, tanto che nel napoletano i venditori, per richiamare lattenzione e linteresse dei passanti, lo pubblicizzano come Il frutto pieno di fuoco. Recentemente è apparsa anche una varietà con la polpa di un bel giallo. L'anguria gialla nasce da un innesto naturale inventato dai cinesi e ce ne sono ben due varietà, che si differenziano per la buccia: una è verde a strisce e laltra con puntini gialli ed una lunga macchia dalla forma di mezza luna. Si tratta di varietà caratterizzate dalla pasta gialla, da dimensioni più piccole e da un sapore più intenso, che oscilla tra il mango e lananas. La distribuzione resta limitata ed il prezzo non è certamente dei più competitivi. Unaltra stravaganza riguarda le angurie cubiche. Originarie del Giappone, nel 2006 hanno fatto la loro comparsa nei supermercati inglesi, dove la gente sembrava impazzita e faceva autentiche pur di procurarsene una. Per alcuni sono semplicemente originali e fantasiose, ma per i pragmatici britannici sono solo più facili da stoccare. Unaltra novità è la minianguria, nata da unazienda svizzera: in 16 centimetri di diametro al massimo (la stessa grandezza di un melone), e in meno di due chilogrammi, racchiude tutto il sapore del cocomero tradizionale senza i fastidiosi semini neri. La buccia è tenera e saporita e in più è frutto di un miglioramento genetico, senza ricorso agli OGM. Il regolamento (CE) 1862 stabilisce le norme di commercializzazione applicabili ai cocomeri. I cocomeri devono essere puliti, privi di sostanze esterne visibili, di fessurazioni, di umidità esterna anomala, di odori e sapori estranei e praticamente esenti da parassiti e da danni provocati da questi ultimi, nonché sodi e sufficientemente maturi. pugliasalute In etichetta deve essere riportata: 1. la natura del prodotto (dicitura cocomero o anguria), 2. il colore della polpa, se diverso dal rosso 3. facoltativamente il nome della varietà dicitura senza semi dove opportuno, considerando che i cocomeri senza semi possono contenere semi poco sviluppati e, occasionalmente, semi sviluppati. Indicazioni obbligatorie sono il Paese dorigine ed eventualmente la zona di produzione o denominazione nazionale, regionale o locale, le caratteristiche commerciali quali la categoria, il calibro (in caso di calibratura) espresso dal peso minimo e massimo. Infine, in funzione della qualità i cocomeri sono classificati in due categorie: I e II. Molti frutti nascono ed altri vengono progettati. La progettazione riguarda anche le angurie. Ecosì possibile leggere la possibilità di coltivare miniangurie senza semi, oppure altre con le pareti più spesse in modo da resistere maggiormente allaccatastamento ed addirittura alcune varietà con una quantità superiore di una sostanza, il licopene (carotenoide che agisce come antiossidante nella prevenzione di particolari carcinomi e patologie dellapparato cardio circolatorio), il quale conferisce un colore più intenso alla polpa. Stravaganze o progresso? Fonti bibliografiche e siti consultati: Principali produttori di cocomeri del bacino mediterraneo nel 2004.(Fonte: da Castaldi, 2005, elaborazione dati Fao) Attualmente il principale Paese produttore è la Cina, che nel Regolamento CE. 2004 ha prodotto il 73% della quantità mondiale www.adoc.org complessiva. Seguono la Turchia, lIran, gli www.ministerosalute.it Stati Uniti, lEgitto e il Messico. Nellambito del bacino mediterraneo la www.settefrati.com coltivazione del cocomero è piuttosto diffusa e www.giardinaggio.it oltre a Turchia ed Egitto i principali produttori www.cia.it sono risultati essere la Spagna, la Grecia, lItalia www.tusciatour.it e il Marocco. LItalia nel 2004 è stata lundicesimo produttore www.lifegate.it a livello mondiale, ma nel corso degli ultimi www.taccuinistorici.it dieci anni ha fatto registrare una significativa www.blogeko.info contrazione della superficie coltivata a cocomero www.lacerticifacione.net e la produzione italiana si è quindi ridotta. In Italia la produzione superiore è concentrata * Settore alimentazione ADOC soprattutto in Emilia-Romagna, da cui proviene il 30% del raccolto nazionale, e nel Lazio. Puglia - sede di Bari - quarantuno - luglio-agosto 2007