sapore di - Comune di Costigliole Saluzzo

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sapore di - Comune di Costigliole Saluzzo
biblioteca
Silvia Avallone
ACCIAIO
Simonetta Agnello Hornby
LA MONACA
Nei
casermoni
di
via
Stalingrado a Piombino avere
quattordici anni è difficile. E se
tuo padre è un buono a nulla o
si spezza la schiena nelle
acciaierie che danno pane e
disperazione a mezza città, il
massimo che puoi desiderare è
una serata al pattinodromo, o
avere un fratello che comandi il
branco, o trovare il tuo nome
scritto su una panchina. Lo
sanno bene Anna e Francesca,
amiche inseparabili che tra
quelle case popolari si sono
trovate e scelte. Quando il corpo
adolescente inizia a cambiare, a
esplodere sotto i vestiti, in un
posto così non hai alternative: o
ti nascondi e resti tagliata fuori,
oppure sbatti in faccia agli altri
la tua bellezza, la usi con
violenza e speri che ti aiuti a
essere qualcuno. Loro ci
provano, convinte che per
sopravvivere basti lottare, ma la
vita è feroce e non si piega,
scorre immobile senza vie
d'uscita. Poi un giorno arriva
l'amore, però arriva male, le
poche certezze vanno in
frantumi e anche l'amicizia
invincibile tra Anna e Francesca
si incrina, sanguina, comincia a
far male. Silvia Avallone
racconta un'Italia in cerca
d'identità e di voce, apre uno
squarcio su un'inedita periferia
operaia nel tempo in cui, si dice,
la classe operaia non esiste più.
Messina, 15 agosto 1839. In
casa del maresciallo Peppino
Padellani di Opiri, fervono i
preparativi
per
la
festa
dell'Assunzione della Vergine.
È l'ultimo giorno sereno nella
vita di Agata, innamorata del
ricco Giacomo Lepre e da lui
ricambiata.
Agata
deve
rinunciare al suo amore: le
famiglie non trovano un
accordo e, alla morte del
maresciallo, la madre di Agata,
donna Gesuela, decide di
portarla a Napoli, dove spera di
ottenere una pensione dal re.
L'unico piroscafo in partenza è
quello del capitano James
Garson. Dopo un tempestoso
viaggio, James e Agata si
ritrovano sul ponte e qui lei gli
confida i propri tormenti. A
Napoli, Agata viene forzata a
entrare in convento. Un mondo
in cui si intrecciano amori, odi,
rancori, passioni illecite e
vendette. Ma Agata sembra
guardare oltre si appassiona allo
studio e alla coltivazione delle
erbe mediche, impara a fare il
pane e i dolci. Legge tutti i libri
che James Garson le manda con
regolarità e segue le sorti dei
movimenti
che
aspirano
all'unità d'Italia in casa della
sorella Sandra. Ha accettato la
vita monastica, ma è combattuta
tra il sentimento religioso e il
desiderio di vivere nel mondo.
Non vuole dispiacere la zia
badessa,
ma
nemmeno
sacrificare il suo futuro.
costigliolesaluzzo
sapore
di
libri
novembre
duemiladieci
Nicholas Evans
SOLO SE AVRAI CORAGGIO
Mauro Corona
LA FINE DEL
MONDO STORTO
Alicia Giménez-Bartlett
VITA SENTIMENTALE DI
UN CAMIONISTA
Ogni giorno, nel dormitorio
deserto del collegio, Tom
solleva il coperchio del suo
baule di legno e parla col
cowboy Flint, il suo unico
amico. È il 1959, Tommy
Bedford ha otto anni, e quando
l'adorata sorella Diane viene a
prenderlo ad Ashlawn, nel cuore
dell'Inghilterra, decisa a portarlo
con sé a Hollywood, per lui si
avvera un sogno che nemmeno
aveva osato sognare. Perché
Diane, astro nascente di quella
stagione dorata del cinema, sta
per sposarsi con Ray Montane,
uno dei cowboy del piccolo
schermo per cui Tom stravede.
Ma nella vita pazza e vacua
delle
stelle
del
Sunset
Boulevard basta poco perché
un'esplosione
di
brutalità
trasformi il sogno in tragedia: e
quando il cowboy Ray si rivela
per quello che è, non un eroe
buono ma un uomo capace di
una violenza feroce e meschina,
il destino di Tom giungerà
crudelmente a compimento. E la
sua vita non sarà mai più la
stessa. A cinquant'anni, il
ragazzino che un tempo amava i
cowboy è un uomo solo e
amareggiato, che si è rifugiato
nel Montana a coltivare il
proprio dolore. Fino a quando
irrompe nella sua vita Danny, il
figlio ormai estraneo, partito per
l'Iraq, che ora rischia la corte
marziale per un'accusa di
omicidio.
Un giorno il mondo si sveglia e
scopre che sono finiti il petrolio,
il carbone e l'energia elettrica. È
pieno inverno, soffia un vento
ghiacciato e i denti aguzzi del
freddo mordono alle caviglie.
Gli uomini si guardano l'un
l'altro. E ora come faranno? La
stagione gelida avanza e non ci
sono termosifoni a scaldare, il
cibo scarseggia, non c'è
nemmeno più luce a illuminare
le notti. Le città sono diventate
un deserto silenzioso, senza
traffico e senza gli schiamazzi e
la
musica
dei
locali.
Rapidamente
gli
uomini
capiscono che se vogliono
arrivare
alla
fine
di
quell'inverno di fame e paura,
devono
guardare
indietro,
tornare alla sapienza dei nonni
che ancora erano in grado di
fare le cose con le mani e
ascoltavano la natura per
cogliere i suoi insegnamenti.
Così, mentre un tempo duro e
infame si abbatte sul mondo
intero e i più deboli iniziano a
cadere, quelli che resistono
imparano ad accendere fuochi,
cacciare gli animali, riconoscere
le erbe che nutrono e quelle che
guariscono. Resi uguali dalla
difficoltà estrema, gli uomini si
incammineranno
verso
la
possibilità di un futuro più
giusto e pacifico, che arriverà
insieme alla tanto attesa
primavera. Ma il destino del
mondo è incerto, consegnato
nelle mani incaute dell'uomo...
Mauro Corona ancora una volta
stupisce costruendo un romanzo
imprevedibile.
"La gente non si muove mai,
rimane sempre allo stesso posto,
appiccicata a quel che vede
dalle finestre di casa, tante volte
il muro del vicino, un palo della
luce. Lui non ce la faceva.
Come camionista lavorava di
più, ma ogni giorno vedeva una
città diversa." Il ritratto di un
uomo
ossessionato
dal
cambiamento, che non riesce a
concepire la vita se non come
un fuggire e un tornare, accanto
a corpi immobili: corpi di case,
di città, di alberi. O corpi di
donne: fisicamente immobili, se
sono le compagne a pagamento
in un motel; psicologicamente
immobili, se sono la moglie e
l'amante fissa, che diventano
insopportabili
non
appena
manifestano un moto autonomo
del sentimento. Ma tutto invece
si muove intorno a lui, tutti i
corpi resistono al suo dominio.
Pietro Calabrese
L’ ALBERO DEI MILLE ANNI
Non ci pensiamo mai, ma la vita
può
deragliare
improvvisamente. Bastano due
parole. È successo il 19 maggio
2009 a Pietro Calabrese, una
carriera
luminosa
nel
giornalismo e un’esistenza
piena. Nel suo caso le due
parole sono state addensamento
polmonare, pietoso eufemismo
per significare che è entrato di
diritto nella costellazione del
cancro. In questo libro tanto
lucido
quanto
toccante
Calabrese racconta il suo
cammino, giorno per giorno,
dopo quel fulmine a ciel sereno.
Un cammino che passa per
l’altalena dello sconforto e della
speranza, per le notti sotto
l’assalto molesto dei pensieri e
per il ricordo sognante di
quando la notte – invece – si
parlava d’amore, per il tempo
che diventa sospeso e per il
calore benefico delle persone
care.Eppure, a un certo punto,
fa una svolta radicale e diventa
un cammino di crescita e di
consapevolezza
nuova.
Raggiunta
durante
una
chiacchierata con un amico
sotto un baobab africano, il
monumentale albero dei mille
anni. Da lì Pietro, scoprendo
una
verità
semplice
e
rivoluzionaria ma nascosta,
lancia a tutti un messaggio
salvifico, scritto con la penna
del grande giornalista ma
pensato con la mente e con il
cuore dell’uomo.
Stefano Zecchi
QUANDO CI BATTEVA
FORTE IL CUORE
Candace Bushnell
IL DIARIO DI CARRIE
Pola 1945. La storia è crudele
con gli italiani dell'Istria, della
Dalmazia e di Fiume: se nel
mondo si festeggia la pace, qui
le loro sofferenze non hanno
tregua. Il dramma della gente di
Pola sconvolge la famiglia del
piccolo Sergio, costretta a
subire umiliazioni e soprusi da
parte dei nuovi occupanti slavi.
La mamma di Sergio, Nives,
maestra di scuola elementare, si
batte con grande coraggio nella
difesa dei confini della patria:
colta,
autorevole,
fiera,
raccoglie intorno a sé i propri
concittadini che non intendono
chinare la testa di fronte alle
decisioni dei vincitori. Anche
Sergio nutre per la madre una
vera ammirazione. Ha sei anni,
è cresciuto con lei, ha visto il
padre per la prima volta soltanto
al suo ritorno dalla guerra. Per
lui prova soggezione, quasi
diffidenza. Intanto l'annessione
dell'Italia
orientale
alla
Jugoslavia travolge l'esistenza
degli istriani. Nella famiglia di
Sergio è tempo di decisioni
gravi. Flavio e Sergio, padre e
figlio,
impareranno
a
conoscersi,
suggellando
un'affettuosa
dolcissima
alleanza, che li aiuterà, dopo
imprevedibili
avventure
e
grandi sofferenze, a costruire
una nuova vita insieme. Nelle
pagine di questo romanzo, la
rigorosa ricostruzione di un
periodo terribile e ancora poco
conosciuto del Novecento si
accompagna a una storia intima,
delicata, toccante.
Chi pensa che le avventure di
Carrie Bradshaw siano finite
troppo presto, chi non ha mai
smesso di sognare il giorno in
cui metterà piede da Tiffany per
un anello di diamanti e chi
continua a chiedersi come si fa
a diventare la regina di New
York non può certo perdersi
questo romanzo. Il diario di
Carrie è la puntata mancante di
Sex and the City, quella che ci
racconta vita, amori e sogni di
gloria della protagonista di una
delle più celebri serie televisive
di sempre prima che potesse
permettersi le scarpe di Jimmy
Choo. In pratica, l'equivalente
cartaceo di un taxi fino a
Manhattan. Per una ragazza di
provincia convinta che la vita
possa essere molto, molto
eccitante.
Umberto Veronesi
DELL’AMORE E DEL
DOLORE DELLE DONNE
Ken Follett
LA CADUTA DEI GIGANTI
Cayla Kluver
LEGACY
In questo libro si parla di vita.
Di amore, volontà, gioia,
amicizia, dolore. Di scienza e
fede, di corpo, piacere e cibo. E
in particolare si parla tanto,
profondamente, di madri e figli.
Sono molte le voci che si
intrecciano in queste pagine,
voci che provengono dal
lontano passato del secondo
conflitto mondiale, dagli anni
difficili e pieni di speranza del
dopoguerra, e dall'oggi Un
uomo decide di raccontare la
propria storia. Le battaglie
etiche e scientifiche che lo
hanno visto protagonista. E lo fa
attraverso le storie delle molte
donne che ha incontrato lungo
tutta la sua vita, con le quali ha
condiviso sentimenti, amicizie e
lavoro. Donne che di volta in
volta si sono impegnate in una
battaglia: contro la guerra, i
pregiudizi, la malattia, la paura.
Contro la moralità, i dogmi
religiosi, la disinformazione,
l'ipocrisia. O semplicemente
contro la consuetudine e il senso
comune: né buoni né cattivi,
semplicemente granitici. Donne
che hanno deciso, ognuna a
proprio modo e con la propria
voce o afonia, di combattere e
di non cadere. Così proprio il
fatto che a raccontare sia un
uomo, permette di penetrare
senza ipocrisie o sbavature
retoriche un universo tanto
connotato e a raccontare, senza
imbarazzi e forzature, un mondo
intimamente femminile.
I destini di cinque famiglie si
intrecciano
inesorabilmente
attraverso due continenti sullo
sfondo dei drammatici eventi
scatenati dallo scoppio della
Prima guerra mondiale e dalla
Rivoluzione
russa.
Tutto ha inizio nel 1911, il
giorno dell'incoronazione di
Giorgio V nell'abbazia di
Westminster a Londra. Quello
stesso 22 giugno ad Aberowen,
in Galles, Billy Williams
compie tredici anni e inizia a
lavorare in miniera. La sua vita
sembrerebbe segnata. Amore e
inimicizia legano la sua
famiglia
agli
aristocratici
Fitzherbert, proprietari della
miniera e tra le famiglie più
ricche dInghilterra. Lady Maud
Fitzherbert, appassionata e
battagliera
sostenitrice
del
diritto di voto alle donne, si
innamora
dell'affascinante
Walter von Ulrich, spia tedesca
all'ambasciata di Londra. Le
loro strade incrociano quella di
Gus Dewar, giovane assistente
del
presidente
americano
Wilson. Ed è proprio in
America che due orfani russi, i
fratelli Grigorij e Lev Pevkov,
progettano
di
emigrare,
ostacolati però dallo scoppio
della guerra e della rivoluzione.
Il
racconto
si
muove
incessantemente fra drammi
nascosti
e
intrighi
internazionali. Il volume è il
primo della “Century Trilogy”
Una cascata di capelli scuri,
occhi neri come l'ebano e
l'animo inquieto di chi guarda al
domani con trepidazione: è la
giovane Alera, principessa di
Hytanica. Il suo diciottesimo
compleanno si avvicina, e con
esso il momento in cui dovrà
annunciare al popolo il nome
del suo futuro sposo. La ragione
di Stato le impone di cedere al
corteggiamento serrato del
prescelto, il nobile e coraggioso
Steldor, ma Alera non riesce a
rassegnarsi: vorrebbe rimanere
fedele ai propri sogni e sposarsi
per amore. Un giorno, a palazzo
arriva Narian, un ragazzo dal
passato oscuro e dal sorriso
dolcissimo. Ad Alera basta uno
sguardo
per
innamorarsi
perdutamente e accantonare gli
obblighi di corte. Nel corso di
lunghe chiacchierate notturne,
Narian le racconta di essere
cresciuto in una terra governata
da leggi molto diverse da quelle
di Hytanica, una terra in cui le
donne sono libere di scegliere il
proprio
destino
senza
sottomettersi alla guida e al
volere degli uomini, e le mostra
un modo nuovo di affrontare la
vita. Tanto che la principessa
ora è pronta a tenere testa al
padre. Ma presto Alera deve
fare i conti con un'amara verità:
scopre infatti che Narian
proviene dall'odiato regno di
Cokyri e che il suo nome è
legato
a
una
terribile
maledizione,
capace
di
distruggere
il
futuro
di
Hytanica.
Jo Nesbo
L’UOMO DI NEVE
Banana Yoshimoto
UN VIAGGIO
CHIAMATO VITA
Andrea De Carlo
LEIELUI
La città di Oslo è avvolta nel
buio e i primi fiocchi di neve
cadono leggeri imbiancando le
strade. Birte Becker è appena
tornata a casa dal lavoro
quando, fuori dalla propria
finestra, nota un pupazzo di
neve che sembra scrutarla.
Poche ore dopo, Birte scompare
senza lasciare traccia. Unico
indizio, un pupazzo di neve
avvolto nella sciarpa della
donna, all'interno del quale
viene ritrovato anche il suo
cellulare. Il commissario Harry
Hole, chiamato per indagare
sulla misteriosa scomparsa, si
getta a capofitto nel caso per
sfuggire ai fantasmi che lo
perseguitano giorno e notte e
alla notizia che lo ha gettato nel
baratro dopo mesi di astinenza
dall'alcol e di buona condotta:
Rakel, l'unica donna che abbia
mai amato, sta per sposarsi.
Appena inizia a indagare sulla
scomparsa della Becker, Harry
si rende conto che il caso ha
foltissime somiglianze con altre
sparizioni misteriose avvenute a
Oslo negli ultimi vent'anni. La
procedura è sempre la stessa:
una donna, sposata con figli,
scompare nel nulla, nella notte
in cui sulla città cade la prima
neve. Hole è l'unico che può
avvicinarsi alla verità, perché il
male, subito e inferto, lo
conosce molto da vicino e può
calarsi pienamente nella testa
del serial killer.
La vita è un viaggio, e come
tutti i viaggi si compone di
ricordi. In questo libro, Banana
Yoshimoto raccoglie preziosi
frammenti di memoria e ci porta
con sé, lontano nel tempo e nel
mondo. Dalle emozioni del
primo amore alla scoperta della
maternità,
dalle
piramidi
egiziane alla Tokyo degli anni
settanta. Con la consueta
leggerezza della sua scrittura,
ricostruisce
le
emozioni
dell'esistenza a partire da un
profumo, da un sapore, da un
effetto di luce o dal rumore
della pioggia e del vento. E così
che una pianta di rosmarino ci
trasporta da un minuscolo
appartamento di Tokyo al
tramonto
luccicante
della
Sicilia, e che un contenitore
pieno
di
alghe
diventa
l'occasione per esplorare il
dolore della perdita. I pensieri
in libertà di Banana Yoshimoto
ci accompagnano fino al centro
del suo mondo letterario e lungo
il nostro personale "viaggio
della vita", fatto di promesse e
di incontri, di stupore e di
meraviglia, di malinconia e di
sofferenza. Dalle pagine di
questo libro, l'autrice ci invita a
riappropriarci del nostro tempo
e a non perdere mai la fiducia
negli altri esseri umani, perché
quello che rimane, al termine
del più difficile dei viaggi, è il
riflesso nella nostra memoria di
ogni singolo giorno vissuto.
"'Leielui' è una storia d'amore.
Si svolge tutta nel corso di
un'estate caldissima, tra Milano,
la costa della Liguria, il sud
della Francia e Vancouver, in
Canada. Lei è Clare Moletto,
un'americana che vive in Italia
da diversi anni e lavora al call
center di una grande compagnia
di assicurazioni. Lui è Daniel
Deserti, autore del bestseller
internazionale 'Lo sguardo della
lepre' e di altri romanzi di
minore successo. In un giorno
di pioggia torrenziale, lui,
ubriaco e in piena crisi creativa,
con la sua macchina va addosso
alla macchina in cui lei viaggia
con il suo fidanzato. Da questo
evento
potenzialmente
catastrofico, nasce un rapporto
che passa dall'ostilità alla
diffidenza
alla
curiosità,
all'attrazione
incontrollabile.
Volevo raccontare le ragioni, i
dubbi,
le
contraddizioni
profonde che una donna e un
uomo di oggi si trovano a
fronteggiare quando gli capita
di innamorarsi davvero. La
scommessa era parlarne nel
modo più onesto possibile, e
dare ai due protagonisti, donna
e uomo, lo stesso peso. Così a
capitoli alterni la storia è
raccontata dal punto di vista di
lei e di lui: la prospettiva
cambia,
e
cambiano
le
percezioni, i sentimenti in
gioco, i pensieri, le domande
senza risposta.
SCAFFALE APERTO
Ruth Reichl
MAI COME MIA MADRE
SCAFFALE APERTO
Donatella Signetti
LA VOCE DELLE COSE
Ogni donna, prima o poi, deve
confrontarsi con la figura della
madre: amata, odiata, temuta,
criticata. Quella stessa voce
interna che per anni ti ha fatto
dire "non sarò mai come lei" ti
spinge, a un certo punto, a voler
conoscere meglio la persona
che, nel bene e nel male, ha
dominato la tua esistenza. Ed
ecco
che
Ruth
Reichl,
importante critica culinaria e
famosa scrittrice, dalla cucina è
scesa nel seminterrato e ha
trovato il coraggio di aprire lo
scatolone che conteneva gli
appunti, le lettere, i ricordi di
Mim, - la "Regina delle muffe"
della Parte più tenera - la madre
che non sapeva cucinare eppure,
come si scopre pagina dopo
pagina, le ha insegnato tutto.
Proprio questa, infatti, è la
scoperta più grande di Ruth: la
libertà e l'anticonformismo che
pensava di aver conquistato in
un
percorso
di
crescita
personale sono in realtà
insegnamenti di Mim, ribelle
ante litteram agli ideali borghesi
di buona madre e casalinga
perfetta che hanno guidato, e
rovinato, la sua vita.
Una giovane donna, Cristina,
che vive isolata dai suoi
sentimenti, dagli uomini che
frequenta, dal posto in cui
lavora. Marta che apre la sua
casa e il suo cuore a chi è senza
legami e senza storia. Mila,
bambina esile come una spiga di
grano, sospesa tra la vita e la
morte, capace con il suo
silenzio di portare chi le si
avvicina ad ascoltare la voce
delle cose. Tre microcosmi i cui
destini si incrociano in una
storia di generazioni, d'amore,
d'incontri mancati, fino alla
scoperta dentro di sé della
capacità di superare le proprie
montagne personali.
SCAFFALE APERTO
Lorenzo Licalzi
NON SO
Romanzo generazionale, ironico
e divertente, Non so narra le
avventure di due giovani
innamorati, Roberta e Mario,
alle prese con un quotidiano che
incalza, confonde e non lascia il
tempo di decidere. Lei, di
famiglia
altoborghese,
intelligente, affettuosa e sempre
pronta a soprassedere alle
continue
indecisioni
del
compagno. Lui, eterno fanciullo
che sogna di lavorare per tutta
la vita alla radio, scansando
accuratamente ogni opportunità
di "impiego fisso", e di poter
conservare la propria libertà dal
rapporto di coppia uscendo la
sera con gli amici. Lei alle prese
con l'università prima, il
matrimonio e il lavoro dopo; lui
che continua a rimandare ogni
decisione. A scompaginare le
carte arriva un figlio...
DONAZIONE DEI LETTORI
Andrea Frediani
300 GUERRIERI
DONAZIONE DEI LETTORI
Gianni Moranti
con Michele Ferrari
DIARIO DI UN RAGAZZO
ITALIANO
DONAZIONE DEI LETTORI
Paolo Brovelli
SULLE ALI DI UN APE
Combattuta nel 480 a.C. dagli
spartani guidati da Leonida e
dai loro alleati per difendere la
libertà ellenica contro l'avanzata
di Serse, la battaglia delle
Termopili passò alla storia
come un immortale esempio di
eroismo. Secondo le cronache
antiche uno solo dei trecento
guerrieri di Sparta sopravvisse:
Aristodemo, ritiratosi in seguito
a una ferita e per questo
disprezzato dai concittadini,
almeno fino a quando non ebbe
occasione di espiare la sua
presunta
viltà.
Questo
avvincente ed emozionante
romanzo storico narra come
Aristodemo, seppure scettico e
disilluso, si unì a Leonida
insieme coi suoi amici, ben più
motivati di lui. Insofferente
all'implacabile sistema spartano,
reo, ai suoi occhi, di creare non
uomini, ma meri strumenti per
procurare gloria allo Stato, e
folle d'amore per una altera
femme
fatale,
Aristodemo
disprezza Leonida, anche se il
re lo prende a benvolere e gli
affida gli incarichi più delicati,
fino all'atteso, cruento scontro
con i persiani. Pur nella sua
ideale opposizione, Aristodemo
si
batte
valorosamente,
scegliendo però di sottrarsi alla
tragica fine. Il sacrificio dei
compagni acquisirà anche ai
suoi occhi una dimensione
eroica, quando avrà appreso i
retroscena che si celavano
dietro l'impresa.
Per la prima volta Gianni
Morandi apre al pubblico le
pagine del suo diario e
ripercorre la sua vita - e mezzo
secolo di storia d'Italia - in
un'autobiografia intima in cui si
svela come artista e come
uomo. È uno dei personaggi più
amati dal pubblico italiano: le
sue canzoni, il suo sorriso
contagioso e la sua immagine da
eterno ragazzo sono ormai parte
della cultura nazionale. Dietro
questo volto così familiare,
però, é racchiusa tutta una storia
di idee, fatica, sacrifici, tenacia
e forti passioni. Questa storia è
stata trascritta giorno dopo
giorno
sul
diario
che
accompagna
Gianni
fin
dall'infanzia e che ora, come un
romanzo, ci fa rivivere insieme
a lui i ricordi e le emozioni di
una vita: dagli anni Quaranta,
con le difficoltà del dopoguerra,
ai trionfi negli anni del boom
economico; dal periodo della
crisi alla rinascita, con la
scoperta di una nuova maturità
artistica e il nuovo successo.
Fino al racconto dell'ultima
grande passione, quella per la
corsa, che diventa metafora
della sua intera esistenza, della
sua voglia inesauribile "di fare
ogni volta un po' meglio, per
sentire che il cammino è ancora
ricco di sorprese, di limiti
superati e di altri che si possono
superare".
Nel 1998, nell'ambito delle
celebrazioni del cinquantesimo
anniversario dell'Ape Piaggio,
Paolo Brovelli e Giorgio
Martino (architetto, fotografo,
viaggiatore estremo) hanno
progettato l'EurAsia Expedition:
un itinerario di esplorazione e
ricerca attraverso il continente
eurasiatico. A bordo di due Ape
TM703, appositamente allestite
dalla Piaggio, sono partiti da
Lisbona il 30 Aprile per arrivare
a Pechino il 28 Novembre, dopo
aver percorso 25.000 chilometri
in 200 giorni, attraversando 20
Paesi ad una media di 120/130
chilometri al giorno. Mossi
esclusivamente dalla grande
passione per la scoperta, per il
contatto con popoli diversi,
dallo spirito d'avventura, hanno
toccato - tra strade impervie,
dissestate o semplici piste e
niente più alcune delle regioni
più remote e sconosciute (ma
quanto mai affascinanti) della
Terra. Dall'altopiano anatolico a
quello tibetano; dai deserti del
Turkmenistan alla pianura del
Gange; dagli antichi centri
carovanieri dell'Asia centrale
alle città della Cina classica; dal
Karakorum
all'Himalaya.
Paesaggi diversissimi, scenari
etnici e politico-sociali agli
antipodi, cercando di superare la
distanza - fisica, ma soprattutto
mentale - tra Oriente e
Occidente, di ritrovare quel
contatto tra le due civiltà che
sembra sempre più destinato a
perdersi.
radici
radici
radici
Davide Lajolo
Giovanni Bonaria
Andrea Capello
Luciano Gibelli
VEGLIE SERALI
CUORE DI TERRA
VOLEVO TORNARE
A MIA CASA
Lajolo racconta storie del suo
paese. Vinchio, un piccolo
centro arroccato sulla cresta di
una collina del miglior vino
Barbera, tra Asti e Nizza
Monferrato, è considerato dallo
scrittore un microcosmo, in cui
sono riconoscibili tutti gli eventi
simbolici dell’esistenza umana.
I
personaggi
descritti
esemplificano l vita e la morte,
la fatica della terra e la tenue
poesia dei fiori e dei profumi. Il
piccolo paese del Monferrato
diventa, così, il fulcro ispiratore
della narrativa di Lajolo, che
ripercorre i luoghi della sua
infanzia, dalle prime indelebili
esperienze di gioco e di vita a
quelle esaltanti della guerra
partigiana.
Una
serie
di
fortunate
coincidenze
hanno
reso
possibile la stampa del libro dal
titolo: "Volevo tornare a mia
casa - come l'Alpino Piovano si
salvò la pelle", che racconta
appunto l'esperienza di un
anziano racconigese durante la
ritirata di Russia. Il libro
contiene la testimonianza del
Signor Pietro Piovano, classe
1922.
La testimonianza così raccolta
permette ai lettori di rivivere le
tragiche vicende che portarono
alla
disfatta
dell'Esercito
Italiano durante la campagna di
Russia dalla viva voce di uno
dei
tanti
involontari
protagonisti,
che
dimostra
ancora oggi, a distanza di molti
anni
dagli
avvenimenti
raccontati e nonostante l'età
avanzata, grandissima lucidità e
voglia di condividere con tutti
un'esperienza che ne ha
condizionato, nella sua tragicità,
l'intera
vita.
Pietro Piovano non ha mai perso
l'occasione, in questi anni, di
narrare a tutti coloro che
desideravano ascoltarlo la sua
storia con il fine, soprattutto, di
tenere vivo il ricordo, la
memoria di tutti quei suoi
compagni che non hanno avuto
la sua fortuna, la sua forza
d'animo e che non sono più
ritornati.
Una raccolta di memorie ed
esperienze che l'autore ha
ricavato dalla frequentazione
giovanile delle veglie serali,
ossia l'antico modo di passare le
prime ore della sera operando e
conversando con vicini e
conoscenti. Una convivenza
sociale
oggi
purtroppo
perdutasi.
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