Scarica - XXV Aprile

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Anno scolastico 2015-2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
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Presentazione ………………………………………………………………….
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- Continuità didattica ………………………………………………………….
3
- Andamento scolastico ………………………………………………………...
3
- Finalità delle discipline, obiettivi formativo – educativi ……………………..
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- Conoscenze, competenze, capacità perseguite dal Consiglio di Classe ………
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- Criteri di valutazione ………………………………………………………….
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- Attività di verifica e recupero ..……………………………………………….
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- Attività integrative extracurricolari …………………………………………..
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- Simulazioni delle prove d’esame ………………………………………….....
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- Criteri di valutazione della terza prova…………………………………………
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- Criteri per l’attribuzione del credito scolastico formativo
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Relazioni disciplinari
 Insegnamento della Religione cattolica …………………………………..
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 Italiano …………………………………………………………………….
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 Inglese …………………………………………………………………….
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 Storia ……………………………………………………………………..
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 Filosofia …………………………………………………………………..
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 Matematica ………………………………………………………………
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 Fisica ………………………………………………………………………
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 Informatica ..................................................................................................
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 Scienze naturali …………………………………………………………….
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 Disegno e Storia dell’arte …………………………………………………
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 Educazione fisica …………………………………………………….……
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
Elenco allegati ………………………………………………………………….
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
Il Consiglio di Classe ………………………………………………..…………
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Anno scolastico 2015-2016
Docente Coordinatore: prof.ssa Nicoletta Baraviera
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5 A del Liceo affronta l'esame di stato in conclusione del corso di studi delle Scienze
Applicate.
Continuità didattica
La classe è composta da 27 allievi, diciannove ragazzi e otto ragazze. Il gruppo attuale è il risultato
di consistenti variazioni del nucleo originario inizialmente costituito da 28 studenti e che all'inizio
del triennio contava 27 studenti. La classe è stata caratterizzata, quindi, nei cinque anni da un
elevato turnover sia per la perdita o l’acquisizione di studenti a seguito di non ammissioni alla
classe successiva, sia per i trasferimenti interni al liceo o da altri istituti. Solo 18 studenti
dell’attuale classe provengono dal nucleo originario. In quest’ultimo anno scolastico si sono inseriti
nella classe due nuovi alunni: uno proveniente da una classe IV del Liceo Scientifico opzione delle
Scienze Applicate “Malignani” di Udine, l’altro, con certificazione DSA, ha cominciato la
frequenza a partire dal 20 ottobre 2015; con quest’ultimo il Consiglio di classe ha concordato un
Piano Didattico Personalizzato.
Durante il triennio conclusivo la classe ha potuto contare sulla continuità didattica in Italiano,
Matematica, Scienze Naturali, Disegno e Storia dell’arte. La situazione relativa anche alle altre
discipline è riassunta dalla seguente tabella:
Disciplina
5ASA
I.R.C.
Italiano
Storia
Filosofia
Inglese
Matematica
Fisica
Scienze naturali
Informatica
Disegno e storia dell’arte
Scienze Motorie
III liceo
Fraccaro vitale
Moretto Barbara
Baldo Massimo
Baldo Massimo
Grizzo Francesca
Baraviera Nicoletta
Lerede Francesco
D'Amico Domenico
Romeo Maria Elena
Tortora Simona
Orsatti Filippo
IV liceo
Fraccaro Vitale
Moretto Barbara
Dante Irene
Dante Irene
De Giorgi Chiara
Baraviera Nicoletta
Mosangini Matteo
D'Amico Domenico
Malvezzi Anna
Tortora Simona
Califano Ida
V liceo
Leandrin Massimo
Moretto Barbara
Teresa Tirone
Teresa Tirone
De Giorgi Chiara
Baraviera Nicoletta
Mosangini Matteo
D'Amico Domenico
Malvezzi Anna
Tortora Simona
Michele Capasso
Andamento scolastico
Come accennato sopra, la classe è stata caratterizzata da un elevato turnover di studenti durante
l’intero quinquennio. Dal punto di vista umano e sociale questo continuo cambiamento ha
rappresentato un arricchimento: pur caratterizzati da una spiccata eterogeneità per quanto riguarda il
carattere, le capacità individuali, il livello di partecipazione alla vita scolastica, gli alunni sono
sempre stati accoglienti con i nuovi compagni e pronti ad un aiuto reciproco. I rapporti tra i ragazzi
sono stati quasi sempre corretti; pochi hanno faticato a inserirsi in questa affiatata compagine.
Durante tutto il quinquennio, nel rapporto con i docenti, gli allievi sono stati nel complesso educati
e rispettosi e questo ha contribuito a creare un clima sereno e piacevole.
Se dal punto di vista relazionale il gruppo classe ha espresso capacità positive, dal punto di vista
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didattico si devono invece notare delle difficoltà: solo una parte degli alunni (poco più di un terzo
della classe) ha partecipato attivamente all’azione didattica dimostrando interesse e arricchendo le
lezioni con contributi personali. Il resto della classe ha seguito le lezioni in modo passivo
dimostrando a volte scarso coinvolgimento.
Nella classe si rileva pertanto la seguente situazione:
- un piccolo gruppo di allievi è pervenuto complessivamente a risultati buoni e in due casi
eccellenti: è in grado di esporre le conoscenze acquisite in modo corretto e adeguato, ha partecipato
in modo attivo e costante alle attività programmate evidenziando motivazione e maturità nel dialogo
educativo, spesso anche attraverso un’autonoma proposta di approfondimenti individuali;
- un secondo gruppo di allievi, pur continuando a manifestare difficoltà nell’organizzazione
autonoma dello studio, ha raggiunto un livello di preparazione più che sufficiente;
- un terzo gruppo di allievi, infine, ha conseguito risultati modesti per l’emergere di lacune nelle
conoscenze, incertezze espositive e imprecisioni nell’uso del linguaggio specifico: a monte di
queste carenze, si deve riscontrare un metodo di lavoro superficiale, un impegno discontinuo, una
ridotta partecipazione alle lezioni, un’assimilazione dei contenuti non sostenuta da significativi
sforzi di elaborazione personale.
Il quadro generale dei voti a questa data evidenzia che le difficoltà maggiori degli studenti si
concentrano nelle discipline scientifiche.
Finalità delle discipline, obiettivi formativo-educativo
Pur sottoscrivendo le indicazioni contenute nel Piano dell’Offerta Formativa, il Consiglio di classe
ha perseguito il raggiungimento dei seguenti obiettivi educativo-formativi:
Finalità educative
 disponibilità al dialogo educativo e partecipazione attiva alle attività didattiche ed
extracurricolari proposte;
 responsabilizzazione individuale nei confronti degli impegni scolastici, allo scopo di
acquisire una maggiore autonomia nello studio e in qualsiasi processo di apprendimento, di
analisi, di valutazione e di autovalutazione;
 sviluppo del senso di responsabilità e della consapevolezza del proprio ruolo sociale;
 rispetto delle regole e dei tempi di consegna;
 presa di coscienza e superamento dei propri errori;
 maturità nella gestione tanto dei successi quanto di eventuali difficoltà;
 capacità di autocontrollo;
 disponibilità al lavoro di gruppo.
Obiettivi trasversali
 acquisizione di una corretta metodologia di lavoro;
 applicazione di un metodo sperimentale in ambito scientifico;
 problematizzazione dei contenuti;
 sviluppo del senso critico;
 ricerca di un’identità culturale;
 confronto di culture diverse;
 individuazione di relazioni interdisciplinari;
Conoscenze, competenze, capacità perseguite dal Consiglio di Classe
a) Conoscenze
Gli studenti devono conoscere i contenuti, cioè i principi, le teorie, i concetti, i termini, le
regole, i metodi, le procedure, le tecniche previsti nella programmazione di ogni disciplina.
b)
Competenze
Gli studenti devono:
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 saper usare la terminologia specifica delle diverse discipline;
 saper usare gli strumenti di base (nozioni, concetti, regole, procedure) delle singole
discipline;
 saper classificare e ordinare in sequenza logica termini, concetti, situazioni;
 saper esprimere correttamente le proprie conoscenze;
 saper riconoscere i concetti appresi all’interno di un codice sia disciplinare sia
multidisciplinare;
 saper riconoscere e descrivere situazioni e procedure anche in contesti diversi.
c)
Capacità
Gli studenti devono:
 sviluppare e potenziare capacità linguistiche, espressive e logico-critiche;
 sviluppare e potenziare capacità di organizzazione autonoma dello studio;
 sviluppare e potenziare capacità di rielaborazione personale;
 sviluppare e potenziare capacità di collegamento, anche pluri-disciplinari.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione è il momento conclusivo dell'azione didattica. Essendo fondamentali la centralità del
discente, l'attenzione alla sua sensibilità, il sostegno alla sua ricerca di formazione personale e
culturale, le verifiche sono state concepite come strumento che permetta al docente di accertare
nell'allievo il livello di preparazione e di partecipazione all'attività scolastica, ma anche che
consenta all'allievo stesso di prendere consapevolezza del proprio grado di conoscenza, dei
progressi o delle eventuali difficoltà in ordine al percorso progettato, nonché delle proprie
potenzialità e della propria maturazione. Nella valutazione, pertanto, è stato attentamente
considerato anche il momento soggettivo, e cioè il reale miglioramento che ogni singolo allievo ha
realizzato a partire dalla sua situazione culturale iniziale. Il Consiglio di classe, inoltre, ha fatto
propri i criteri approvati dal Collegio dei docenti, in particolare:
- per la valutazione globale: tenere conto di impegno, interesse, partecipazione, continuità, profitto;
- per la misurazione delle singole prove: utilizzare voti da 1 a 10 sulla base dei seguenti criteri:
Uno
Due
Tre
Quattro
Cinque
Completamente negativo
L’alunno
- non risponde ad alcuna domanda e/o consegna il foglio in bianco.
Negativo
L’alunno
- non risponde ad alcuna domanda e/o consegna il compito senza dimostrare alcuna
competenza sugli argomenti proposti.
Totalmente insufficiente
L’alunno
- non conosce e non comprende i contenuti essenziali delle materie
- non conosce e/o non sa usare la terminologia specifica
- non soddisfa alcuno degli obiettivi minimi stabiliti per l’esecuzione delle prove
Gravemente insufficiente
L’alunno
- manifesta numerose lacune e incertezze nella comprensione e nella conoscenza
dei contenuti essenziali
- soddisfa solo alcuni degli obiettivi minimi stabiliti per l’esecuzione delle prove
- è scorretto nell’uso della terminologia specifica
Insufficiente
L’alunno
- manifesta incertezze nella comprensione e qualche lacuna nella conoscenza dei
contenuti essenziali
- espone i contenuti in modo poco pertinente
5
Sei
Sette
Otto
Nove
Dieci
- è incerto nell’uso del linguaggio specifico
Sufficiente
L’alunno
- conosce nel complesso i contenuti essenziali e li sa applicare
- espone i contenuti usando lessico e terminologia specifica in modo
complessivamente corretto
Discreto
L’alunno
- comprende e conosce la maggior parte dei contenuti svolti, li sa utilizzare e/o
contestualizzare
- espone i contenuti con correttezza e soddisfacente proprietà lessicale usando la
terminologia appropriata
- soddisfa la maggior parte degli obiettivi stabiliti per l’esecuzione delle prove
Buono
L’alunno
- comprende e conosce i contenuti svolti, li sa utilizzare e/o contestualizzare
- espone i contenuti con correttezza e proprietà lessicale usando la terminologia
specifica
- soddisfa tutti gli obiettivi stabiliti per lo svolgimento delle prove
- organizza conoscenze e competenze applicando strategie adeguate allo scopo
Ottimo
L’alunno
- comprende e conosce tutti i contenuti svolti, li sa utilizzare e/o contestualizzare,
rielaborare analizzare, sintetizzare
- espone i contenuti usando il lessico e la terminologia specifica in modo preciso
- soddisfa tutti gli obiettivi stabiliti per lo svolgimento delle prove
- organizza conoscenze e competenze scegliendo strategie adeguate allo scopo
Eccellente
L’alunno
- comprende e conosce in modo approfondito tutti i contenuti svolti, li sa utilizzare
e/o contestualizzare, rielaborare, analizzare, sintetizzare
- espone i contenuti usando il lessico e la terminologia specifica in modo preciso
- soddisfa tutti gli obiettivi stabiliti per lo svolgimento delle prove
- organizza conoscenze e competenze scegliendo strategie adeguate allo scopo
- sa gestire con prontezza e con originalità situazioni complesse e/o nuove
In merito alla definizione dei criteri di verifica e di valutazione relativamente all’acquisizione di
specifiche conoscenze, competenze e capacità, si rimanda a quanto precisato nelle relazioni sulle
singole discipline.
Attività di verifica e di recupero
Durante l’anno scolastico sono state dedicate ore curriculari al recupero in itinere nelle varie
discipline come previsto nella programmazione del Consiglio di classe. Un monte di 6 ore sarà
utilizzato dal Consiglio per consolidare la preparazione per lo svolgimento della seconda prova.
Sempre secondo le indicazioni del Collegio Docenti e gli accordi assunti all’interno dei singoli
dipartimenti, sono state effettuate:
 almeno TRE prove scritte (laddove previsto) di tipologia differenziata;
 almeno DUE prove orali per ogni quadrimestre.
Si rimanda in ogni caso alle programmazioni dei singoli docenti.
Attività integrative extra curricolari
 Viaggio d’istruzione a Berlino, 16 – 20 novembre 2015;
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




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






partecipazione ad attività di orientamento universitario (7/10/2015; 11/12/2015; 16/12/2015;
12/02/2016; 13/02/2016);
nell’ambito dei progetti legati all’educazione alla salute, partecipazione ad un incontro di
informazione sulla realtà attuale dei trapianti d’organi, (23 novembre 2015);
partecipazione volontaria alle Olimpiadi della Matematica (17 novembre 2015);
partecipazione volontaria alle Olimpiadi della Fisica (11 dicembre 2015);
partecipazione volontaria alle Olimpiadi di italiano (Fase di Istituto, 22 gennaio 2016);
incontro con Feltri su Shoa (03/02/2015);
partecipazione alla rappresentazione teatrale in lingua inglese "The Merry Wives of Windsor"
(23/02/2016);
spettacolo di teatro d’autore: L. Pirandello, “Il berretto a sonagli” (10/03/2016);
partecipazione al progetto “A scuola di Guggenheim” con visita guidata gratuita
(29/04/2016);
nell’ambito del progetto sportivo “In forma”, partecipazione ad un corso di tennis;
partecipazione volontaria ad attività organizzate dalla scuola (gruppo OASI, progetto
accoglienza, orientamento in entrata)
partecipazione volontaria ai corsi di preparazione ai test universitari;
partecipazione agli esami di certificazione inglese livello FCE B2;
Simulazioni delle prove d’esame
 Simulazione della prima prova: si prevede di effettuare una simulazione il 17 maggio 2016.
 Simulazioni della seconda prova: si prevede di effettuare una simulazione il 20 maggio 2016.
 Simulazioni della terza prova:
Tipologia: B
Numero discipline: quattro
Numero quesiti: dodici (tre per disciplina)
Tempo concesso: 3 ore
Date svolgimento:
 21 dicembre 2015 (Fisica, Informatica, Storia, Storia dell’arte)
 07 maggio 2016 (Scienze, Informatica, Filosofia, Inglese)
Criteri di valutazione della terza prova
Per quanto riguarda i criteri di valutazione e assegnazione del punteggio, il Consiglio di classe ha
deliberato di fare riferimento, nella correzione di ogni risposta, ai seguenti indicatori:
1. conoscenza dei contenuti;
2. organizzazione dei dati (pertinenza, coerenza, coesione);
3. lessico specifico;
4. correttezza formale (sintassi, ortografia, morfologia);
5. analisi e sintesi.
I testi delle simulazioni sono allegati al presente documento.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO
Per quanto riguarda il processo di determinazione del credito formativo si fa riferimento alla tabella
allegata al D.M. N° 99 /2009:
Media dei voti
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9 < M ≤ 10
Credito scolastico (Punti)
I anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
II anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
III anno
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
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al D.P.R. n° 122/2009 comma 3 art. 6, D.M. n° 5 del 16/01/2009 dove si afferma che il voto sul
comportamento “concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione
complessiva dello studente” nonché alle indicazioni contenute nella C.M. n° 46 del 07/05/2009.
Portogruaro, 13.05.2016
Il Coordinatore di Classe
prof.ssa Nicoletta Baraviera
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RELIGIONE CATTOLICA
Docente: Prof. Massimo Leandrin
Testo in adozione: Luigi Solinas, Tutti i colori del giorno, ed. SEI
Ore settimanali di lezione: 1
Totale ore annue: 27
Nel corso dell’anno scolastico è stata proposta l’attività didattica presentata nella seguente tabella
dove sono indicati i contenuti e gli obiettivi didattici specifici raggiunti.
MACROARGOMENTO
e TEMPI
CONTENUTI
Conversazione volta a
definire alcuni argomenti
d’interesse degli allievi da
sviluppare durante l’anno
scolastico.
Leggere la Bibbia “L’Apocalisse” di
Tempi di
Giovanni: lettura e
attuazione ore:
commento di alcune
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pericopi.
- Che cos’è L’apocalittica?
- I diversi simbolismi e
l’esegesi biblica.
Programma
preventivo
Tempi di
attuazione ore: 1
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
Conoscenze, Abilità e Competenze
Gli allievi sono in grado di:
- proporre argomenti d’interesse
- argomentare la loro richiesta
Gli allievi conoscono:
- i codici dell’Apocalisse;
- l’Apocalittica;
- alcuni problemi di esegesi biblica.
Gli allievi sono in grado di:
- cogliere il significato di alcuni simboli;
- riconoscere i codici del testo;
- ascoltare i compagni ed esprimere le proprie
idee in un clima di rispetto.
“L’onda” di Dennis
Gli allievi conoscono:
Il bene comune
Tempi di
Gansel:
- L’importanza del gruppo per l’individuo.
attuazione ore:
- E’ ancora possibile il
- Quando un gruppo permette l’arricchimento
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nazismo?
reciproco e quando l’omologazione.
- L’individuo ed il gruppo: Gli allievi sono in grado di:
quando le relazioni sono
- riconoscere l’importanza del superamento
sane?
dell’individualismo
- riconoscere alcune dinamiche che si ripetono
nella gestione del potere politico
- ascoltare i compagni ed esprimere le proprie
idee in un clima di rispetto
“Gran Torino” di Clint
Gli allievi conoscono:
La morte e il
Eastwood: visione integrale - la vicenda narrata dal film
dolore
Tempi di
del film e commento.
- il problema dell’integrazione nelle periferie;
attuazione ore :
- L’integrazione nelle
- l’insegnamento di Gesù come metodo per
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periferie;
superare il senso di colpa ed il pregiudizio;
- separazioni e perdita;
Gli allievi sono in grado di:
- concezione cristiana della - esprimere un commento personale rispetto ai
vita e della morte.
contenuti espressi dal regista nel racconto
filmico
- ascoltare i compagni ed esprimere le proprie
idee in un clima di rispetto durante la
conversazione-commento del film
- Celibato e sacerdozio:
Gli allievi conoscono:
Scelte di vita e
modalità di vivere conversazione in classe con - le esperienze di vita raccontate
- alcuni disagi e problematiche della vita
l’amore donativo. due giovani seminaristi
Tempi di
sulla tematica delle scelte di individuale e sociale attuali, in particolare le
attuazione ore: 4
vita.
problematiche relative alla tossicodipendenza
- Ospitalità e accoglienza: - la proposta dell’agape cristiana.
9
L’amicizia.
Tempi di
attuazione ore :
4
Dio e il denaro.
Pensiero sociale
della chiesa.
Economia di
solidarietà.
Tempi di
attuazione ore: 3
racconti di vita.
Disagi e mali della società
contemporanea. Esperienze
di accoglienza presso casafamiglia. Storie di
tossicodipendenza e
tentativi di cura.
L’attenzione agli ultimi e la
carità fattiva.
“Quasi amici”: visione
integrale del film e
commento:
-che cosa significa essere
amici?
Gli allievi sono in grado di:
- riconoscere la possibilità di praticare l’agape
cristiana.
Gli allievi conoscono:
- due diverse situazioni di emarginazione.
Gli allievi sono in grado di:
-riconoscere le dinamiche che permettono a due
persone diverse di diventare amiche.
- ascoltare i compagni ed esprimere le proprie
idee in un clima di rispetto durante la
conversazione-commento del film
- breve percorso biblico sul Gli allievi conoscono:
valore del denaro e l’uso dei - concezione biblica relativa al denaro e all’uso
beni
dei beni
- tappe fondamentali del
- le tappe fondamentali del pensiero sociale della
pensiero sociale della chiesa chiesa
- economia di solidarietà
- che cosa s’intende per economia di solidarietà
Gli allievi sono in grado di:
- ascoltare i compagni ed esprimere le proprie
idee in un clima di rispetto relativamente a
quando appreso durante l’esposizione della
tematica proposta
NOTA
Avendo preso la classe per il primo anno, per conoscere gli alunni e per favorire la buona
comunicazione sono state dedicate alcune ore all’analisi del rapporto allievi/docenti,
adolescenti/adulti e giovani/mondo del lavoro attraverso lavori di gruppo e dibattiti.
Tempi di attuazione ore : 6
METODI E STRUMENTI DIDATTICI USATI
L’insegnamento si è svolto tenendo conto dei seguenti criteri metodologici:
- criterio della correlazione; trattazione didattica dei contenuti culturali della disciplina
in riferimento all’esperienza dell’alunno e delle sue domande di senso
- dialogo; interdisciplinare, interconfessionale, interreligioso, interculturale
- fedeltà ai contenuti essenziali del cattolicesimo
- elaborazione da parte dell’alunno di una sintesi fondamentale
La metodologia privilegiata nel corso delle lezioni è quella attiva con coinvolgimento degli allievi
attraverso dibattiti e colloqui e la lezione frontale. Si sono utilizzati: filmati, registrazioni televisive,
articoli di quotidiani e altre riviste, altri testi, presentazioni in power point.
TIPOLOGIE DI VERIFICA
Le verifiche degli apprendimenti sono state orali soprattutto interventi spontanei degli studenti.
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CRITERI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE
Il giudizio di valutazione ha tenuto conto di diversi elementi: attenzione e impegno; partecipazione
al dialogo educativo; rielaborazione dei contenuti appresi, riferimenti a episodi di attualità che
hanno attinenza con i contenuti specifici della materia, comprensione e conoscenza degli argomenti
e dei contenuti. Il giudizio di valutazione formulato segue la presente tabella:
LIVELLO DI CONOSCENZE
INTERESSE E
PARTECIPAZIONE
GIUDIZIO
SIGLA
E COMPETENZE
superficiale e frammentario
Sufficiente
conosce e sa applicare
padroneggia tutti gli argomenti
Valuta criticamente – proprietà di
linguaggio
Limitati
Alterni
Continui
molto – attiva
Vivace - propositiva
scarso
sufficiente
discreto
buono
ottima
Sc
S
D
B
O
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ITALIANO
Docente:
Prof.ssa Barbara Moretto
Testi in adozione: G. BALDI-S. GIUSSO-M. RAZETTI-G. ZACCARIA, Testi e storia della letteratura, voll.
D-E-F-G, Paravia
A. MARCHI (a cura di), D. Alighieri, Divina Commedia, nuova edizione integrale con
CD-Rom, Paravia
Il percorso triennale svolto con la classe è stato sereno, piacevole e costruttivo, complici il positivo
clima di amicizia che ha sempre caratterizzato il gruppo, la sincerità e la disponibilità al confronto
dei ragazzi che hanno compensato le non poche difficoltà legate alla numerosità della allievi, quali
la gestione delle verifiche orali e le azioni di rinforzo e recupero. Molti hanno dimostrato un
crescente interesse per la materia e migliorato, alcuni notevolmente, le competenze di comprensione
e produzione orali e scritte, raggiungendo risultati mediamente discreti. Si è spesso ribadito come
tali acquisizioni siano derivate prevalentemente dal lavoro svolto in classe, in quanto non si può
nascondere che molti allievi sono stati discontinui e superficiali nello svolgimento delle consegne di
rinforzo o approfondimento assegnate a casa.
Permane ancora in molti allievi una certa difficoltà nell’organizzare il discorso sia scritto che orale
o nel gestire autonomamente un argomento, sì da richiedere l’intervento-guida della docente;
limitati nel complesso il lessico e la volontà di impegnarsi ad affrontare i testi, o più in generale gli
argomenti, in modo analitico e critico. Nello specifico della produzione scritta si manifesta ancora
in generale pigrizia o superficialità nelle fasi di pianificazione e revisione logico-sintattico e
ortografica dei propri elaborati.
Pur pochi, non mancano allievi che dimostrano ottime competenze di produzione orale e scritta e
hanno appreso in modo personale e autonomo.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Ci si è attenuti agli obiettivi concordati dal Dipartimento (cfr. Programmazione di Dipartimento, §
2.1.2.):
COMPETENZE
Padroneggiare la lingua
italiana.
ABILITÀ/ CAPACITÀ
- esprimersi, in forma scritta e orale,
con chiarezza e proprietà, variando a
seconda dei diversi contesti e scopi
l’uso personale della lingua;
- consolidare e sviluppare le abilità di
produzione e comprensione scritta e
orale.
Comprendere la relazione
del sistema letterario con il
corso degli eventi storici e
socio-culturali.
- collocare nel contesto storico di
riferimento autori e opere;
- acquisire familiarità con la
letteratura e i suoi strumenti
espressivi;
- gestire gli strumenti indispensabili
per l’interpretazione dei testi;
- individuare le relazioni fra temi e
generi letterari, l’intertestualità e
l’incidenza della stratificazione di
letture diverse nel tempo.
Considerare la lettura come
risposta a un autonomo
interesse di ampliamento
dell’esperienza del mondo.
CONOSCENZE
- morfosintassi
della
lingua
italiana;
- fasi di produzione testuale:
pianificazione, stesura e
revisione;
- principi di organizzazione del
testo informativo-argomentativo:
modalità e tecniche per la
produzione di saggio breve e
articolo di giornale, tema di
ordine generale.
- principali elementi di analisi
testuale (generi, metrica, retorica,
ecc.);
- contesto storico di riferimento di
autori e opere; generi, temi,
strutture, lingua (produzione
letteraria italiana dal
Romanticismo al dopoguerra;
Commedia dantesca)
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METODI, MEZZI E SPAZI
L’approccio alla disciplina si è fondato sulla centralità del testo sia per lo studio della lingua – alla
ricerca di modelli e di arricchimento lessicale –, sia per uno studio della letteratura che permettesse
agli studenti di dedurre dall’analisi testuale il profilo di autori/generi/temi. La limitata volontà da
parte di molti allievi di impegnarsi ad affrontare i testi in modo analitico e critico ha suggerito
d’altronde di privilegiare l’aspetto tematico su quello formale: per quanto possa essere considerato
un approccio superficiale, il fine è stato quello di cercare di far conoscere quante più esperienze
letterarie possibile nel tentativo di ampliare l’orizzonte culturale in ragazzi che, salvo poche
eccezioni, si dedicano purtroppo limitatamente alla lettura.
Per cercare di valorizzare i diversi stili di apprendimento degli studenti, sono state variate le
metodologie didattiche (deduttive, induttive, per obiettivi, conoscenze, competenze) integrando le
tecniche didattiche di: lezione frontale, problem solving, discussione, lettura e studio guidati.
Le lezioni sono state strutturate in un momento iniziale di verifica/recupero delle
informazioni/abilità apprese dalla lezione precedente e in un secondo momento di proposta dei
nuovi argomenti o, se necessario, di ripetizione e rinforzo. I contenuti sono stati affrontati in modo
ricorsivo (fondamentali in tal senso le occasioni di verifica orale/colloquio) e sotto diversi aspetti
tematici al fine di permettere la sedimentazione di informazioni/abilità e di produrre costantemente
azioni di recupero.
Si è fatto uso di: libri di testo, dizionari, strumenti informatici.
Le attività si sono svolte prevalentemente in classe; all’occorrenza in laboratorio audiovisivi e
informatico.
CRITERI STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Sono stati seguiti i criteri e gli strumenti di valutazione proposti dal Dipartimento e comunicati
all’inizio dell’a. s. agli studenti (cfr. Programmazione di Dipartimento, § 2.4.1.)
Prospetto di valutazione
10
9
8
7
6
5
4
3-1
Ha un’eccellente conoscenza della materia; l’esposizione dei contenuti risulta fluida, appropriata
e modulata; è capace di approfondimenti critici e di apporti originali; sa organizzare i dati e
rielaborarli in modo personale e autonomo.
Ha un’ottima conoscenza della materia; l’esposizione risulta appropriata e organica; sa effettuare
autonomamente collegamenti all’interno della disciplina.
Conosce con sicurezza gran parte degli argomenti affrontati; l’esposizione risulta appropriata e
elaborata; sa effettuare collegamenti all’interno della disciplina.
Ha una preparazione diligente su quasi tutti gli argomenti più importanti della disciplina;
l’esposizione risulta chiara; è capace di sintesi.
Sa ripetere con sufficiente precisione gli argomenti essenziali della disciplina; esposizione e
lessico risultano semplici.
Conosce in modo superficiale o generico gli elementi essenziali della disciplina o fraintende
alcuni argomenti importanti; fatica a trasferire le conoscenze in contesti nuovi e ha carenze di
sintesi; l’esposizione non risulta appropriata.
Presenta lacune nella conoscenza degli argomenti essenziali della disciplina, non ne possiede i
concetti organizzativi, non è autonomo nell’analisi e nella sintesi; l’esposizione è frammentaria.
Della materia ha solo qualche nozione isolata e priva di significato; non si sa orientare nella
disciplina. Eventuale evidenza di plagio.
Obiettivi minimi
COMPETENZE
saper scrivere
ABILITÀ/ CAPACITÀ
-
pertinenza rispetto alle richieste della traccia
rispetto della tipologia di scrittura richiesta
linearità nell’argomentazione
forma/esposizione dotata di sufficiente chiarezza, nonostante la
presenza di alcuni errori ortografici e morfo-sintattici
CONOSCENZE
essenziali
nozioni
morfosintattiche
elementi
13
saper parlare
- capacità di analisi guidata di un testo letterario o non letterario
esaminato in classe, con attenzione alla dimensione tematica e
formale
- esposizione ordinata con uso del lessico di base disciplinare
fondamentali
degli argomenti
trattati
Sono state proposte tre verifiche scritte nel I quadrimestre e tre nel II quadrimestre (delle quali
l’ultima coinciderà con la Simulazione di prima prova il 17 maggio). In ogni verifica è stata data la
possibilità di scelta tra analisi testuale, saggio breve/articolo, tema di ordine generale.
Al fine di sollecitare l’impegno domestico e stimolare la competenza di scrittura si è tenuto conto
nella valutazione anche della costanza e della qualità delle produzioni scritte assegnate a casa.
Le verifiche orali sono state svolte prevalentemente in forma di colloquio, ma al fine di verificare la
continuità nello studio, sia nel I che nel II quadrimestre si è fatto ricorso anche a questionari
strutturati. Si è tenuto conto inoltre delle varie verifiche di tipo formativo (interventi, osservazioni).
ATTIVITÀ DI RECUPERO, CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO
La ricorsività nella proposta dei contenuti e il momento iniziale di ogni lezione dedicato alla
verifica delle informazioni/abilità apprese in precedenza hanno costituito azioni di recupero e
rinforzo in itinere. In particolare la docente ha fornito indicazioni operative individualizzate per
affrontare le difficoltà dimostrate nell’acquisizione delle conoscenze, nella comprensione del testo e
nella capacità di sintesi, nell’organizzazione logica del discorso, nella correttezza sintattica e
ortografica, nella proprietà lessicale.
14
CONTENUTI E TEMPI DI SVOLGIMENTO
Denominazione
MACROARGOMENTO
e TEMPI di attuazione
Il Romanticismo in Italia
settembre, 3 ore
sett.-ottobre, 12 ore
CONTENUTI
Il dibattito tra classicisti e “romantici”: imitazione di modelli già “perfetti”,
idealizzazione e selezione / espressione libera, soggettiva, originale (pp. 234-5).
T MADAME DE STAËL, passi dall’articolo Sulla maniera e l'utilità delle traduzioni
(“Biblioteca italiana”, gennaio 1816), pp. 236 sgg.
T PIETRO GIORDANI passi da “Un italiano” risponde al discorso della de Staël”
(“Biblioteca italiana”, aprile 1816), pp. 238 sgg.
T GIOVANNI BERCHET, dalla Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo: “La
poesia popolare”, pp. 241 sgg.
La poesia nell'età romantica in Italia: temi patriottici in Berchet; dialetto e referenti
popolari in Porta e Belli (pp. 271-72; 273-74)
T GIOVANNI BERCHET, da Fantasie, “Il giuramento di Pontida”, vv. 49-56, 65-75,
pp. 275 sgg.
T CARLO PORTA, Lament del Marchionn di gamb avert, vv. 353-360, p. 279.
T GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI, dai Sonetti, “Le cappelle papale”, “Er giorno der
giudizzio”, pp. 285 sgg.
ALESSANDRO MANZONI. Biografia; l’adesione al Romanticismo lombardo; la
conversione e gli elementi di novità tematico-formale negli Inni sacri e nella lirica
patriottica e civile (rifiuto del mito, prospettiva religiosa dei fatti contemporanei,
coralità) e nelle tragedie (il vero storico, il rifiuto delle unità aristoteliche, la funzione
dei cori, la visione cristiana; cenni alla trama de Il conte di Carmagnola e Adelchi (pp.
408-414; 426; 432-433; 438-441).
T dall’Epistolario (Lettera al Fauriel, 1806), “La funzione della letteratura: render le
cose un po’ più come dovrebbero essere”, pp. 415 sgg.;
T dalla Lettre à M. Chauvet, 1820, “Il romanzesco e il reale” (pp. 418 sgg., rr. 2027; 63-8); “Storia e invenzione poetica” (p. 422);
T dalla Lettera sul Romanticismo, “L’utile, il vero, l'interessante” (pp. 423 sg., rr. 622).
T Il cinque maggio, pp. 433 sgg.
I promessi sposi. L'intreccio del romanzo e la formazione di Renzo e Lucia: il rifiuto
dell'idillio e la concezione manzoniana della Provvidenza (non “l'assicurare la felicità ai
buoni, ma il fatto che proprio la sventura fa maturare in essi più alte virtù e più profonda
consapevolezza”); il “sugo” della storia: le relazioni tra l'utile, il vero e l'interessante; la
soluzione linguistica: dal toscano “dei libri” dell’ed. del 1827 al fiorentino “vivo”
parlato dalle persone colte nell’ed. del 1840 (pp. 462-472).
T I promessi sposi, cap. XXXVIII, rr. 75-83.
15
GIACOMO LEOPARDI. Biografia e “fasi” del suo pensiero: “dall’erudizione al bello”, dal
“bello” al “vero”; pessimismo storico; pessimismo cosmico.
La posizione di Leopardi nel dibattito tra romantici e classici: il “classicismo
romantico”. La teoria del piacere e le potenzialità della poesia: la bruttezza dell’“arido
vero” e l’evocazione dell’indefinito nei temi e nelle scelte formali e lessicali
(immaginazione, vaghezza di ambienti e tempi, giovinezza, rimembranza, lontananza;
rapporti temporali, rapporti spaziali, le parole “poeticissime”; pp. 2-10; 21-28; 107).
nov.-dicembre, 12 ore
L’età postunitaria:
tendenze poetiche in
opposizione al
Romanticismo
T Zibaldone [165-172], “La teoria del piacere”, pp. 11 sgg.
T Zibaldone [514-516], “Il vago, l’indefinito e le rimembranze della fanciullezza”,
pp. 13 sgg.
T Zibaldone [1429-31], “L’antico”; “Indefinito e infinito”, pp. 13-15.
T Zibaldone [1521-22], “Il vero è brutto”, p. 16.
T Zibaldone [1744-47; 1927-1930], “Teoria della visione”; “Teoria del suono”,
pp.16 sgg.
T Zibaldone [1789;1798; 1804-5; 4426], “Parole poetiche”; “Ricordanza e poesia”;
“La rimembranza”, pp. 17 sgg.
T dai Canti, “L'infinito”, pp. 30 sgg.
T dai Canti, “La sera del dì di festa”, pp. 33 sgg.
T dai Canti, “A Silvia”, pp. 50 sgg.
T dalle Operette morali, “Dialogo della Natura e di un Islandese”, pp.108 sgg.
T dalle Operette morali, “Cantico del gallo silvestre”, pp. 114 sgg.
T dai Canti, “La ginestra”, pp. 88 sgg.
gennaio, 3 ore
La Scapigliatura: definizione del gruppo e modelli europei (Baudelaire, Poe),
l’atteggiamento di “dualismo” verso la modernità (repulsione in nome degli ideali del
passato/ rappresentazione disillusa del “vero”; rifiuto dell’impegno civile-patriottico e
della visione cristiana del manzonismo); il gruppo come filtro dei temi e delle forme
letterarie europei di Naturalismo e Decadentismo (pp. 162-167)
T CLETTO ARRIGHI da La Scapigliatura e il 6 febbraio, “La Scapigliatura”
(fotocopia).
T ARRIGO BOITO, “Lezione di anatomia” (fotocopia).
T EMILIO PRAGA, da Penombre, “Preludio”, pp. 168 sgg.
T CHARLES BAUDELAIRE, da I fiori del male, “Corrispondenze”, p. 487;
“L’albatro”, p. 489; “Spleen”, p. 495.
T ARTHUR RIMBAUD, da Poesie, “Vocali”
febbraio, 3 ore
GIOSUÈ CARDUCCI. Biografia; l’essere “scudiero dei classici” ossia la restaurazione delle
forme classiche in risposta alla “popolarità” dei romantici (cfr. il parnassianesimo
francese); cenni alla metrica barbara; l’evoluzione dal patriottismo giovanile al
nazionalismo, la celebrazione delle glorie del passato, l’anticlericalismo e l’esaltazione
della scienza e del progresso materiale in contrasto al manzonismo (pp. 300-305; 32223).
T da Inno a Satana, passi (on line)
T da Le rime nuove, “Il comune rustico”, p. 305; “San Martino”, p. 309; “Pianto
antico”, p. 311.
T da Odi barbare, “Nella piazza di San Petronio”, p. 323.
febbraio, 1 ora
Cenni alla produzione letteraria per l'infanzia: la finalità educativa di DE AMICIS, Cuore,
COLLODI, Pinocchio; evasione avventurosa esotica ed educazione anticonformistica
attraverso i personaggi in SALGARI (p. 157).
16
Naturalismo francese,
Verismo e Decadentismo:
tendenze espressive di
integrazione o esclusione
nell’ordine borghese
febbraio, 7 ore
Il Verismo in rapporto alla poetica del Naturalismo francese: limitazione della
“scientificità” alla forma/tecnica artistica (impersonalità) e abbandono dell’impegno
sociale (pp. 200-203; 226-28)
T EDMOND E JULES DE GONCOURT, da Germinie Lacerteaux, Prefazione, “Un
manifesto del Naturalismo”, pp. 212 sgg.
T EMILE ZOLA, Il romanzo sperimentale, Prefazione, “Lo scrittore come operaio del
progresso sociale”, pp. 218 sgg.
GIOVANNI VERGA. Biografia; dall’idealizzazione romantica del mondo rurale e
dall’atteggiamento moralistico e pietà (es. Fantasticheria) al verismo (Rosso Malpelo);
l’ideologia conservatrice e pessimistica che si limita ad un contegno conoscitivo: il
meccanismo della lotta per la vita come legge immodificabile di natura e la conseguente
poetica dell’illegittimità di giudizio e della necessità di impersonalità (eclisse del
narratore e “regressione” nell’ambiente rappresentato sia nel pensiero che nella lingua; il
discorso indiretto libero). Il modello zoliano dei Rougon-Macquart nel ciclo dei Vinti.
Trama de I Malavoglia e Mastro don Gesualdo (pp. 340-43; 345-6; 361)
T da Vita dei campi, Fantasticheria (pp. 363 sgg.)
T da Vita dei campi, Rosso Malpelo (pp. 368 sgg.)
T da I Malavoglia, Prefazione, “I vinti e la fiumana del progresso”
(pp. 384 sgg.)
Il Decadentismo. Origine del termine e tematiche: rifiuto del positivismo, inconoscibilità
del reale, analogie e corrispondenze nell’inconscio; decadenza, lussuria, estetismo,
panismo, oltre-uomo, malattia e morte, innocenza, vittimismo. Tecniche espressive:
linguaggio analogico (metafora e simbolo), sinestesia (pp. 460-477).Cenni al romanzo
decadente in Europa: JORIS-KARL HUYSMANS, Controcorrente e OSCAR WILDE, Il
ritratto di Dorian Grey (pp. 543-44; 552-553).
GABRIELE D’ANNUNZIO. Biografia; “dannunzianesimo”: mito ed esigenze di mercato; le
fasi dell’esteta, della “bontà”, dell’“oltre-uomo” e artista-vate: trama e tematiche (tra
analisi psicologiche soggettive, donne fatali e simbologie) dei romanzi Il piacere,
L’innocente, Il trionfo della morte, Le vergini delle rocce, Fuoco, Forse che sì forse che
no. Il progetto delle Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi; il tema lirico della
fusione panica con la natura, virtuosismo metrico e verbale nel libro III, Alcyone (pp.
580-84; 615-18; 630-34; 650-51).
T da Il piacere, libro III, cap. II, “Un ritratto allo specchio”, p. 588 (passi).
T da Poema paradisiaco, Consolazione (on line, passi)
T da Alcyone, La pioggia nel pineto (pp. 630 sgg.)
Il periodo “notturno”: prosa lirica e di memoria; frammentismo.
T da Notturno, “La prosa notturna” (pp. 651 sgg.)
aprile, 12 ore
Modernismo, Avanguadia
e tendenze all’avanguardia
nel primo trentennio del
Novecento
GIOVANNI PASCOLI. Biografia e tema del “nido” familiare; Il fanciullino e la definizione
della poetica pascoliana: la poesia come conoscenza alogica, prerazionale; il poeta
“veggente” di corrispondenze segrete; l’utilità morale e sociale della poesia delle piccole
cose di eco virgiliana (distacco dal gusto aulico della tradizione poetica italiana e dal
preziosismo dannunziano); soluzioni formali: paratassi e frantumazione; commistioni
linguistiche, onomatopea, fonosimbolismo; linguaggio analogico, sinestesia (pp. 664-71;
688-93;695; 754)
T da Il fanciullino, “Una poetica decadente” (pp. 672 sgg.)
T da Myricae: X Agosto (p. 700), L’assiuolo (p. 704), Temporale (p. 708)
T da Poemetti, Italy (pp. 739 sgg.)
T da Canti di Castelvecchio, Il gelsomino notturno (pp. 748 sgg.)
Lo smascheramento dell’inettitudine, distonia tra individuo e società, realtà
multiprospettica e soggettiva alla base di scelte letterarie sperimentali. Cenni alla
narrativa straniera nel primo Novecento (sintesi, p. 447)
ITALO SVEVO. Biografia. L’esplorazione dell’interiorità e la figura dell’inetto nei
romanzi Una vita e Senilità; l’impostazione narrativa critica: autoironia del personaggio
(discorso indiretto libero), interventi espliciti e impliciti del narratore (pp. 126-138; 142147)
T da Una vita, cap. VIII, “Le ali del gabbiano” (pp. 138 sgg.)
T da Senilità, cap. I, “Il ritratto dell’inetto” (pp. 148 sgg.)
L’inetto come nuova idea di uomo, “abbozzo” in divenire ne La coscienza di Zeno.
17
Novità nell’impianto narrativo e nel trattamento del tempo; l’inattendibilità di Zeno
narratore; il rapporto con la psicanalisi; le critiche alla lingua; confronto tra il
“monologo” di Zeno e il “flusso di coscienza” nell’Ulisse di Joyce (pp.163-168; 207;
211-212)
T La coscienza di Zeno (proposta lettura integrale), in particolare cap. VIII, “Psicoanalisi” (pp. 198 sgg.) e “La profezia di un’apocalisse cosmica” (pp. 205 sgg.)
marzo, 12 ore
(anticipato rispetto al
macroargomento
precedente per preparare
gli studenti alla
rappresentazione del
10/03)
LUIGI PIRANDELLO. Biografia. La visione del mondo: il vitalismo, la vita come flusso; la
“trappola” della vita sociale (famiglia e società come gabbia e imposizione di maschere);
relativismo, crisi dell'io e pazzia. La poetica: l’“umorismo” ossia il “sentimento del
contrario”, la ricerca di incoerenza e varietà, di contrasti e contraddizioni a differenza
dello scrittore ordinario che rappresenta la coerenza, l'ordine, la “composizione” staticaideale del “reale” (pp. 232- 242).
T da L'Umorismo, “Un’arte che scompone il reale” (pp. 243 sgg.)
T da Novelle per un anno, “Il treno ha fischiato” (pp. 263 sgg.)
T da Il fu Mattia Pascal, capp. XII e XIII, “Lo strappo nel cielo di carta e la
lanterninosofia” (pp. 287 sgg.)
T Uno, nessuno, centomila (proposta lettura integrale)
La critica al dramma borghese: i ruoli sociali portati al paradosso, il grottesco (pp. 298301).
T Il berretto a sonagli, rappresentazione, 10 marzo 2016 (Teatro Aquilone)
La critica al teatro stesso e alle sue convenzioni (metateatro): incomunicabilità e
conflitto vita-forma. Trama, struttura e tematiche di Sei personaggi in cerca di autore,
Enrico IV (pp. 342-348).
La “generazione degli anni Ottanta” tra rifiuto della tradizione e desiderio di intervento e
partecipazione:
Futuristi. Azione, velocità e antiromanticismo nei contenuti e nella forma (pp. 19-20)
T FILIPPO TOMMASO MARINETTI, da Fondazione e Manifesto del Futurismo (“Le
Figaro” del 20 febbraio 1909), “Manifesto del Futurismo”, pp. 25 sgg.;
Manifesto tecnico della letteratura futurista, pp. 28 sgg.; da Zang tumb
tuuum, “Bombardamento”, pp. 32 sgg.
T ALDO PALAZZESCHI, da L’incendiario, “E lasciatemi divertire!”, p. 37 sg.
aprile-maggio, 4 ore
Tendenze poetiche e
narrative tra le due guerre
ai giorni nostri
Crepuscolari e vociani: tra continuità o rifiuto dei modelli (D’Annunzio e Pascoli);
disillusione, senilità d’animo, accettazione della propria inettitudine e inutilità (pp. 7072). Confronto tra il fanciullino pascoliano e il fanciullo Corazzini; tra il superuomo
dannunziano e l’inetto Totò Merumeni o la liricità di Sbarbaro; prosaicità e poetica del
“frammento”, crudezza del dettato o fantasie oniriche (pp. 11-12;104-105).
T SERGIO CORAZZINI, da Piccolo libro inutile, Desolazione del povero poeta
sentimentale, pp. 73 sgg.
T GUIDO GOZZANO, da Colloqui, Totò Merùmeni, pp. 94 sgg.
T CAMILLO SBARBARO, da Pianissimo, “Taci, anima stanca di godere”, pp. 112 sgg.
T CLEMENTE REBORA, da Frammenti lirici, “O pioggia feroce”, pp. 106 sgg.;
T DINO CAMPANA, da Canti orfici, “La notte” (passi, on line).
Autobiografismo, ricerca di verità e solidarietà attraverso la “poesia onesta” e sincera, la
“scarnificazione del verso” e l’analogia essenziale, il “correlativo oggettivo”. Biografia,
temi e soluzioni poetiche in Saba (pp. 566-576;599-600), Ungaretti (pp.618-625; 653-4;
659), Montale (pp.672-681; 704; 716; 727)
T UMBERTO SABA,
da Canzoniere, A mia moglie, pp. 577 sgg.; La capra, pp. 581 sgg.; Città
vecchia, pp. 585 sgg., Goal, pp. 590 sgg., Amai, pp. 595 sgg.
da Scorciatoie e raccontini, Tubercolosi, cancro, fascismo, pp. 601 sgg.
T GIUSEPPE UNGARETTI,
da Allegria, Veglia, pp. 631 sgg.; I fiumi, pp. 633 sgg.; San Martino del Carso,
pp. 233; Mattina, pp. 641 sgg.; Soldati, pp. 644 sgg.
da Il sentimento del tempo, Di luglio, pp. 657 sgg.
da Il dolore, Non gridate più, pp. 662 sgg.
T EUGENIO MONTALE,
da Ossi di seppia, I limoni, pp. 681 sgg.; Non chiederci la parola, pp. 685 sgg.;
Spesso il male di vivere ho incontrato, pp. 690 sgg.
da Le occasioni, Non recidere, forbice, quel volto, pp.711 sgg.
da La bufera e altro, Piccolo testamento, pp. 724 sgg.
18
da Quaderno di quattro anni, Senza pericolo, pp. 733 sgg.
L’Ermetismo: la tradizione orfica nel significato del termine; le ragioni della chiusura
nei confronti della storia.
T SALVATORE QUASIMODO, da Acque e terre, Ed è subito sera, pp. 545 sgg.
La poesia oltre l’Ermetismo: il recupero della discorsività (p. 391)
T GIORGIO CAPRONI, da Il seme del piangere, Per lei (p. 356)
L’atteggiamento critico nei confronti della società contemporanea della
Neoavanguardia: disorientamento conoscitivo, alienazione, mercificazione della cultura
(p. 420).
T EDOARDO SANGUINETI, da Triperuno, “Piangi piangi” (p. 403)
aprile-giugno, 3+12 ore
preventivate dopo il 15
maggio (alcuni argomenti
erano stati anticipati per il
Progetto Guggenheim)
Dante Alighieri,
Divina commedia,
Paradiso
Tendenze narrative: il fantastico e il magico (p. 540), la realtà storica del Neorealismo
(pp. 36-39),
T DINO BUZZATI, da Sessanta racconti, I sette messaggeri; Sette piani (on line)
T DINO BUZZATI, da Il deserto dei Tartari, La fortezza Bastiani e il deserto (on line)
T TOMMASO LANDOLFI, da La pietra lunare, Giovancarlo si incontra con la ragazzacapra Gurù nel bosco (on line)
Cenni alla produzione di ITALO CALVINO.
Organizzazione del regno celeste; collocazione e descrizione delle anime; riflessioni
teologiche e dogmatiche; critica alla mancanza della guida spirituale; necessità del
viaggio e finalità dell’opera.
T Divina Commedia, Paradiso, I: struttura del proemio; coincidenza degli aspetti
narrativo e allegorico; significato di “trasumanar” e sua importanza nel contesto della
III cantica; il motivo dell'ineffabilità e la ragione della sua esigenza; II, vv. 1-15:
monito al lettore; III: “ogni dove è Paradiso”; le vicende di Piccarda e Costanza d
'Altavilla; IV, vv. 28-48: la collocazione nell'empireo delle anime e la necessità
“didattica” della loro presentazione nei diversi cieli; V, vv. 64-139: rampogna ai
cristiani affinché non prendano "in ciancia" i voti; passaggio a Mercurio e
introduzione al colloquio con Giustiniano; VI: identità di Giustiniano; la storia del
“sacrosanto segno”; XI e XII: parallelismo costruttivo e narrativo nella descrizione
dei fondatori degli ordini francescano e domenicano e critica alle degenerazioni degli
ordini stessi; XV, vv. 88-148: Cacciaguida descrive la morigeratezza della Firenze
dei suoi tempi e si presenta; XXVII, vv. 1-66: S. Pietro condanna la corruzione del
papato; esortazione a Dante di raccontare ciò che ha visto e sentito; XXXIII:
formulazione “misterica” delle virtù di Maria nella preghiera di San Bernardo;
ineffabilità dell’estasi.
ottobre-maggio, 20 ore
Strumenti per la
comprensione e la
produzione scritte e
orali
ottobre-maggio, 22 ore
Analisi e produzione del saggio breve (recupero rispetto l’a.s. precedente):
ambiti tematici, analisi della documentazione, tesi, argomentazione.
Analisi e produzione dell’articolo di giornale: la struttura dell’articolo: la
centralità dell’evento/notizia, titolo (occhiello, sommario, catenaccio; le
5W+how; lo stile metaforico).
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
10/03/2016: partecipazione alla rappresentazione de Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello ad
opera della compagnia “Teatro Aquilone”, presso ISIS “Da Vinci”-Portogruaro.
29/04/2016: “Progetto Guggenheim”: preparazione alla visita al Museo Guggenheim, Venezia
Totale ore di Italiano svolte al 15/05/15 (comprensive di verifiche scritte/orali): 114
19
INGLESE
Docente:
prof.ssa Chiara De Giorgi
Testo in adozione:
Cattaneo-De Flaviis, Millennium Concise, C. Signorelli Scuola.
Ore settimanali: 3
Ore annue totali: 99
In questa classe ho avuto continuità di insegnamento dal quarto anno, dopo avervi insegnato già nel
secondo anno. Lo scorso anno la risposta alla mia presenza in classe è stata molto positiva, ma
soprattutto in quest’ultimo anno di corso la classe nel complesso ha manifestato maggiore
attenzione e interesse per la disciplina e gli argomenti proposti. E’ cresciuto il numero di allievi che
hanno risposto con entusiasmo alle sollecitazioni, partecipando in modo spontaneo e costruttivo alle
lezioni e migliorando, alcuni notevolmente, i risultati con impegno serio e continuo. Rimangono
comunque allievi che, seppure in possesso di discrete capacità, hanno continuato a non impegnarsi
in modo continuo e proficuo.
Livelli di preparazione
Alcuni allievi della classe hanno raggiunto una più che buona competenza nell'uso delle strutture
morfosintattiche, riuscendo a esprimere i contenuti della programmazione e anche contenuti non
conosciuti in modo corretto e coerente in lingua. Questi allievi sono stati sempre motivati allo
studio della disciplina, partecipi, puntuali e precisi nello svolgimento delle consegne, ottenendo
risultati da buoni a ottimi.
Altri si sono impegnati per migliorare, incrementando la partecipazione in classe e approfondendo
lo studio domestico, anche se talvolta è rimasto mnemonico, ma sono riusciti a raggiungere risultati
accettabili.
Gli altri allievi non hanno sfruttato adeguatamente le proprie capacità, limitandosi a uno studio
saltuario e molto superficiale, all’apprendimento mnemonico e circostanziato alle prove di verifica.
Per questi allievi permangono incertezze nell’uso delle strutture comunicative e morfosintattiche. I
risultati raggiunti si possono considerare nel complesso sufficienti.
Nel corso dell'ultimo anno, quattro allievi della classe hanno seguito il corso di preparazione alla
certificazione esterna Cambridge FCE e sosterranno l’esame nella prossima sessione di giugno.
Tipologie delle prove di verifica effettuate
Per ogni modulo letterario sono state svolte verifiche formative orali e scritte al fine di conoscere il
livello di apprendimento degli argomenti in itinere. Nei due periodi dell’anno è stato svolto un
congruo numero di verifiche sia scritte che orali mirate a controllare le diverse competenze e abilità
acquisite. Nelle prove orali è stata posta particolare attenzione alla competenza comunicativa,
tenendo conto anche di qualsiasi intervento e/o osservazione durante le lezioni.

La simulazione di terza prova scritta è stata formulata, per decisione del Consiglio di
Classe, nella tipologia B con tre domande, assegnando cinque o sei righe per la
risposta (non considerando il numero di parole). Gli studenti hanno potuto usare il
dizionario bilingue.
20
Contenuti (i brani forniti in fotocopia agli allievi sono allegati a questo Documento)
Autore
The Romantic
Age
Brani analizzati
Tematiche evidenziate
Features: the Sublime and the Gothic
taste, feeling vs. rationality, love of
nature, the role of imagination, the cult
of the exotic, childhood, individualism,
the Romantic poet.
Ore*
4
W. Blake
from Songs of Innocence and
Songs of Experience:
Innocence and experience;
definition and role of imagination;
role of the poet;
the poet’s attitude towards the
industrial society.
6
Task in writing the Lyrical Ballads;
the role of the poet as a “moral guide”;
the process of creation of poetry:
emotion recollected in tranquillity;
imagination and the poet; childhood
and nature.
8
Task in writing the Lyrical Ballads;
the “willing suspension of disbelief”
and the supernatural in poetry;
imagination and fancy;
interpretations of The Rime.
6
Social commitment and criticism;
the love of liberty and the role of the
poet.
3
Social and literary background
The Victorian Compromise
The woman question p. 252
4
The Lamb p. 178
The Tyger p. 180
London (on photocopy)
Daffodils p. 187
W. Wordsworth
Composed Upon Westminster
Bridge (on photocopy)
From The Rime of the Ancient
Mariner:
S.T. Coleridge
analysis of Part 1, p. 199
P.B. Shelley
Ode to the West Wind p. 223
The Victorian
Age
A. Tennyson
Ulysses, (on photocopy)
Features of the dramatic monologue;
Romantic and Victorian aspects.
3
C. Dickens
From Hard Times:
Victorian society and morality;
faith in progress;
social realism and utilitarianism;
the description of the industrial town.
4
extract Coketown p. 274
21
R. L. Stevenson
From The Strange Case of
Dr. Jekyll and Mr Hyde:
extract Jekyll’s Turns Into
Hyde, p. 302
The struggle between good and evil;
dualism of the setting: the novel’s
realism and symbolism; narrative
technique;
elements of the crime story.
3
W. Whitman
I Hear America Singing,
p. 296
American democracy and the glorification
of the self.
1
The Modernist revolution in poetry and in
the novel
The stream of consciousness p. 332
Different attitudes to war.
3
August 1914 (on photocopy)
Innovative stylistic features.
3
From The Waste Land:
Structure, influences and symbolism in The
Waste Land;
Tradition and the Individual Talent;
cultural and spiritual sterility;
the mythical structure of the poem;
Eliot’s method: the “objective correlative”.
7
th
The 20 century
The War Poets
I. Rosenberg
extract p. 351 from
The Burial of the Dead
T.S. Eliot
extract p. 354 from
What the Thunder Said
1
Argomenti approfonditi dopo il 15 maggio
Dubliners
Structure and narrative techniques; a portrait
of Dublin life; realism and symbolism;
definition and use of “epiphany”;
paralysis and escapism.
Ulysses:
Setting; the mythical method;
the three main characters: representation of
human nature;
the epic method;
the stream of consciousness.
4
An “anti-utopian” novel; Winston Smith, the
annihilation of the individual
2
J. Joyce
extracts:
Mr Bloom at a Funeral, p. 333
Yes I Said Yes I Will Yes, p. 371
G. Orwell
1984:
extract p. 401
Big Brother Is Watching You
* Il numero di ore dedicate a ogni argomento tiene conto esclusivamente delle ore di spiegazione e
analisi dei testi, senza includere le ore di verifica e revisione.
22
Esame di stato 2016
classe 5 A SA
William Blake - from Songs of Experience, 1794
London
I wander thro’ each charter’d street,
Near where the charter’d Thames does flow.
And mark in every face I meet
Marks of weakness, marks of woe.
In every cry of every Man,
In every Infants cry of fear,
In every voice: in every ban,
The mind-forg’d manacles I hear.
How the Chimney-sweepers cry
Every black’ning Church appalls,
And the hapless Soldiers sigh
Runs in blood down Palace walls.
But most thro’ midnight streets I hear
How the youthful Harlots curse
Blasts the new-born Infants tear
And blights with plagues the Marriage hearse.
Isaac Rosenberg
August 1914
What in our lives is burnt
In the fire of this?
The heart’s dear granary?
The much we shall miss?
Three lives hath one life –
Iron, honey, gold.
The gold, the honey gone –
Left is the hard and cold.
Iron are our lives
Molten right through our youth.
A burnt space through ripe fields
A fair mouth broken tooth.
William Wordsworth
Composed upon Westminster Bridge,
September 3, 1802
Written on the roof of a coach, on my way
to France
Earth has not anything to show more fair:
Dull would he be of soul who could pass by
A sight so touching in its majesty:
This City now doth, like a garment, wear
The beauty of the morning; silent, bare,
Ships, towers, domes, theatres, and temples lie
Open unto the fields, and to the sky;
All bright and glittering in the smokeless air.
Never did sun more beautifully steep
In his first splendour, valley, rock, or hill;
Ne'er saw I, never felt, a calm so deep!
The river glideth at his own sweet will:
Dear God! the very houses seem asleep;
And all that mighty heart is lying still!
24
Alfred Lord Tennyson
Ulysses
It little profits that an idle king,
By this still hearth, among these barren crags,
Match'd with an aged wife, I mete and dole
Unequal laws unto a savage race,
That hoard, and sleep, and feed, and know not
me.
I cannot rest from travel: I will drink
Life to the lees: All times I have enjoy'd
Greatly, have suffer'd greatly, both with those
That loved me, and alone, on shore, and when
Thro' scudding drifts the rainy Hyades
Vext the dim sea: I am become a name;
For always roaming with a hungry heart
Much have I seen and known; cities of men
And manners, climates, councils, governments,
Myself not least, but honour'd of them all;
And drunk delight of battle with my peers,
Far on the ringing plains of windy Troy.
I am a part of all that I have met;
Yet all experience is an arch wherethro'
Gleams that untravell'd world whose margin
fades
For ever and forever when I move.
How dull it is to pause, to make an end,
To rust unburnish'd, not to shine in use!
As tho' to breathe were life! Life piled on life
Were all too little, and of one to me
Little remains: but every hour is saved
From that eternal silence, something more,
A bringer of new things; and vile it were
For some three suns to store and hoard myself,
And this gray spirit yearning in desire
To follow knowledge like a sinking star,
Beyond the utmost bound of human thought.
This is my son, mine own Telemachus,
To whom I leave the sceptre and the isle,—
Well-loved of me, discerning to fulfil
This labour, by slow prudence to make mild
A rugged people, and thro' soft degrees
Subdue them to the useful and the good.
Most blameless is he, centred in the sphere
Of common duties, decent not to fail
In offices of tenderness, and pay
Meet adoration to my household gods,
When I am gone. He works his work, I mine.
There lies the port; the vessel puffs her sail:
There gloom the dark, broad seas. My mariners,
Souls that have toil'd, and wrought, and thought
with me—
That ever with a frolic welcome took
The thunder and the sunshine, and opposed
Free hearts, free foreheads—you and I are old;
Old age hath yet his honour and his toil;
Death closes all: but something ere the end,
Some work of noble note, may yet be done,
Not unbecoming men that strove with Gods.
The lights begin to twinkle from the rocks:
The long day wanes: the slow moon climbs: the
deep
Moans round with many voices. Come, my
friends,
'T is not too late to seek a newer world.
Push off, and sitting well in order smite
The sounding furrows; for my purpose holds
To sail beyond the sunset, and the baths
Of all the western stars, until I die.
It may be that the gulfs will wash us down:
It may be we shall touch the Happy Isles,
And see the great Achilles, whom we knew.
Tho' much is taken, much abides; and tho'
We are not now that strength which in old days
Moved earth and heaven, that which we are, we
are;
One equal temper of heroic hearts,
Made weak by time and fate, but strong in will
To strive, to seek, to find, and not to yield
25
STORIA
Docente:
Prof.ssa Teresa Tirone
Testo in adozione M. Fossati – G. Luppi – E. Zanette, Parlare di Storia, voll. 2-3, Milano –
Torino, Pearson – Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, 2012
(Edizione verde).
Premessa
Ad integrare la presentazione generale della classe, si ritiene opportuno evidenziare alcuni
fattori che hanno caratterizzato lo svolgimento dell’attività didattica:






Discontinuità didattica in relazione alla disciplina in oggetto.
Classe numerosa, in cui si è evidenziata un’accentuata eterogeneità in merito ai
prerequisiti, alle capacità, alle competenze, alle attitudini, al rendimento.
Difficoltà nel consolidamento all’approccio storico degli eventi.
Comportamento corretto dal punto di vista disciplinare, ma tendenzialmente passivo
nella partecipazione all’attività didattica.
Impegno talora discontinuo per alcuni allievi.
E’ stato necessario recuperare la trattazione di alcuni argomenti pertinenti al
programma del quarto anno di corso: l’Italia liberale dalla “Destra storica” alla “Crisi
di fine secolo”.
Obiettivi educativi e cognitivi
Si rimanda alla “Programmazione di Storia” presentata all’inizio dell’anno scolastico ed alla
prima parte del “Documento del Consiglio di classe” (cfr. supra).
Obiettivi di apprendimento disciplinare
Conoscenze: i “Contenuti disciplinari” vengono indicati infra in modo specifico (dall’“Età
dell’Imperialismo” al “Mondo bipolare”).
Competenze:


Saper esporre gli argomenti storici in programma in maniera articolata.
Saper contestualizzare gli eventi storici ed analizzarne i vari fattori (politici,
economici, sociali, culturali).
 Saper utilizzare con pertinenza il linguaggio specifico della disciplina e la
terminologia storiografica.
 Saper utilizzare in modo corretto le proprie conoscenze per la lettura e la
comprensione del contesto storico attuale.
Capacità:






Capacità di utilizzare metodi logico-interpretativi scientificamente fondati.
Capacità di collocare gli eventi nel loro contesto storico.
Capacità di padroneggiare il linguaggio specifico.
Capacità di selezionare dati e di stabilire correlazioni tra realtà e contesti.
Capacità di rielaborare gli argomenti dal proprio punto di vista
Capacità di confrontarsi con le diverse realtà geografiche e culturali.
26
Metodologia didattica attuata



Esposizione frontale a carattere teorico in merito ai contenuti della disciplina. In
considerazione delle specifiche esigenze della classe, gli argomenti sono stati affrontati e
sviluppati prevalentemente in relazione al testo in adozione.
Interventi di chiarimento ed approfondimento in base alle richieste formulate dagli allievi.
Quando è stato possibile, lettura in classe di documenti.
Obiettivi raggiunti
Nel suo complesso la classe ha conseguito i seguenti obiettivi:



Consolidamento di un adeguato metodo di studio
Uso corretto degli strumenti minimi della comunicazione verbale
Acquisizione essenziale dei contenuti informativi e dei nuclei tematici
Solo una parte della classe ha conseguito, inoltre, i seguenti obiettivi:
 Appropriazione dei linguaggi specifici della disciplina
 Maturazione delle procedure logiche e delle strategie argomentative al fine della corretta
rielaborazione personale dei contenuti
 Potenziamento dell’approccio storico-problematico
 Sviluppo delle capacità di riflessione critica autonoma
 Stimolazione dell’attitudine alla ricerca
Tecniche di verifica



Prove orali, in numero di due per il primo e per i secondo quadrimestre: interrogazioni e
colloqui
Prove scritte: “simulazione” di Terza prova (su un totale di due “simulazioni” di Terza
prova attuate nel corso dell’anno scolastico, la disciplina in oggetto è stata interessata una
volta)
Discussione collegiale su alcune tematiche sollevate sia dall’insegnante che dagli studenti
Criteri di valutazione
Nella valutazione sono stati presi in considerazione i seguenti parametri:
 Partecipazione al dialogo educativo
 Acquisizione dei contenuti disciplinari
 Maturazione delle abilità espositive e delle competenze argomentative
 Progressione nell’apprendimento
 Consolidamento delle capacità interpretative, critiche, e di rielaborazione personale dei
contenuti
27
Contenuti disciplinari
(Argomenti svolti e tempi)
1. L’Italia liberale: Stato e società nell’età della Destra (4 ore)
1.1 L’Italia dopo l’Unità
1.2 La Destra storica
1.3 Lo Stato accentrato. Il Mezzogiorno. Il brigantaggio
1.4 La politica economica della Destra
1.5 Il completamento dell’unificazione, la questione romana e la legge delle Guarentigie
2. La seconda rivoluzione industriale (3 ore)
2.1 L’industria fra Ottocento e Novecento
2.2 Una nuova fase del capitalismo: capitale finanziario e concentrazione monopolistica
2.3 Nuove dimensioni produttive
2.4 La nascita dei partiti socialisti e la Seconda Internazionale
2.5 La Chiesa e il cattolicesimo sociale. L’enciclica “Rerum novarum”
3. L’Italia liberale: Stato e società nell’età della Sinistra (6 ore)
3.1 La Sinistra al governo
3.2 Depretis e il trasformismo
3.3 La politica economica della Sinistra
3.4 La politica estera: la Triplice alleanza e l’espansione coloniale
3.5 La nascita del Partito socialista italiano
3.6 La democrazia autoritaria di Francesco Crispi
3.7 La crisi di fine secolo
4. L’età dell’imperialismo e l’Europa delle grandi potenze (3 ore)
4.1 I caratteri del nuovo colonialismo
4.2 Francia, Inghilterra e Germania alla fine del XIX secolo
4.3 I conflitti di nazionalità nell’Impero austro-ungarico
4.4 La Russia fra autocrazia e rivoluzione
5. L’Italia giolittiana (4 ore)
5.1 Il decollo industriale e il divario Nord e Sud
5.2 Il nuovo corso politico: la svolta liberale
5.3 I governi Giolitti e le riforme
5.4 Socialisti riformisti e rivoluzionari
5.5 La politica estera, il nazionalismo e la guerra di Libia
5.6 I cattolici e il Patto Gentiloni
5.7 La crisi del sistema giolittiano
6. La prima guerra mondiale (5 ore)
6.1 I focolai di guerra e le alleanze militari
6.2 Lo scoppio del conflitto
6.3 Dalla guerra di movimento alla guerra di usura
6.4 L’Italia dalla neutralità all’intervento
6.5 I fronti di guerra, lo stallo del 1915-16
6.6 La svolta del 1917
28
6.7
6.8
L’ultimo anno di guerra e i trattati di pace
La Società delle nazioni
7. La rivoluzione russa (4 ore)
7.1 La Russia zarista e la rivoluzione del 1905
7.2 La caduta degli zar: da febbraio a ottobre 1917
7.3 L’insurrezione bolscevica di ottobre
7.4 La dittatura rivoluzionaria e la guerra civile
7.5 La Terza Internazionale
8. Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo (3 ore)
8.1 Gli squilibri strutturali dell’economia
8.2 Il biennio rosso in Italia
8.3 Cattolici, socialisti e i “Fasci di combattimento”
8.4 La crisi delle istituzioni liberali e le elezioni del 1919
8.5 Giolitti, l’occupazione delle fabbriche e la nascita del Pcd’I
8.6 La marcia su Roma: L’Italia verso la dittatura
9. Gli anni Venti e Trenta in Europa e negli Stati Uniti (6 ore)
9.1 La crisi europea e i tentativi rivoluzionari del biennio 1919-20
9.2 Gran Bretagna: laburisti e conservatori si alternano al governo
9.3 Francia: crisi del dopoguerra e Fronte popolare
9.4 Germania: la Repubblica di Weimar
9.5 Gli Stati Uniti: il crollo di Wall Street; Roosevelt e il “New Deal”
9.6 La costruzione dell’URSS: “comunismo di guerra”; NEP; l’ascesa di Stalin e i piani
quinquennali; la società sovietica e la dittatura di Stalin
10. L’Italia fascista (5 ore)
10.1 Dalla marcia su Roma al delitto Matteotti
10.2 Il regime fascista: l’organizzazione dello Stato e il sistema corporativo
10.3 La politica economica del fascismo
10.4 La politica estera del fascismo
10.5 La Chiesa cattolica e la stabilizzazione del regime: i “Patti lateranensi”
10.6 Politiche sociali e propaganda ideologica
10.7 L’antifascismo
11. Il nazismo e i regimi fascisti (4 ore)
11.1 L’affermazione del potere di Hitler e la nascita del Terzo Reich
11.2 L’ideologia e il regime nazionalsocialista
11.3 L’Austria dalla dittatura di Dollfuss all’annessione al Reich tedesco
11.4 L’Ungheria e l’espansione del fascismo nei Balcani e nell’Europa slava
11.5 La Spagna dalla repubblica alla dittatura franchista
12. La seconda guerra mondiale (6 ore)
12.1 L’aggressione nazista all’Austria, alla Cecoslovacchia, alla Polonia
12.2 L’offensiva al Nord, l’attacco a Occidente e la caduta della Francia
12.3 La “guerra parallela” dell’Italia
12.4 Dalla Battaglia d’Inghilterra all’operazione Barbarossa
12.5 L’aggressione giapponese e l’intervento degli Stati Uniti
12.6 Il “nuovo ordine”. L’Europa occupata
12.7 La Shoah e il genocidio pianificato
29
12.8 Collaborazionismo e Resistenza
12.9 La svolta del 1942-1943
12.10 La campagna d’Italia. La caduta del fascismo e l’occupazione tedesca
12.11 La Resistenza italiana e la Liberazione
12.12 L’ultima fase del conflitto: dallo sbarco in Normandia alla sconfitta del Giappone
13. Dalla guerra fredda al mondo bipolare (5 ore)
13.1 Gli esiti della guerra
13.2 La nascita dell’ONU
13.3 La guerra fredda e il sistema dei blocchi
13.4 La ricostruzione economica e il piano Marshall
13.5 L’URSS e i governi dell’Europa orientale
13.6 La formazione delle due Germanie
13.7 La guerra di Corea: un conflitto indiretto tra USA e URSS
13.8 Lo sviluppo economico e il modello occidentale del Welfare State
13.9 Verso un mercato comune europeo: la nascita della CEE
13.10 Gli Stati Uniti: dalla presidenza Truman alla presidenza di John F Kennedy;
13.11 L’Unione Sovietica: l’era di Krusciov e la destalinizzazione
13.12 L’evoluzione della Chiesa: Giovanni XXIII e il Concilio Vaticano II
14. La decolonizzazione (2 ore)
14.1 La dissoluzione degli imperi coloniali: caratteri generali
14.2 La nascita dello stato di Israele ed il sorgere della “questione palestinese”
14.3 L’indipendenza dell’India
14.4 La nascita della Repubblica popolare cinese
15. L’Italia repubblicana (3 ore)
15.1
15.2
15.3
15.4
15.5
La nascita della repubblica italiana
Il quadro politico del dopoguerra e la Costituzione
L’Italia di De Gasperi
Gli anni Cinquanta
Il boom economico
Dal paragrafo 13.9 al paragrafo 15.5, la trattazione degli argomenti verrà affrontata nella
seconda metà del mese di maggio.
In merito al paragrafo 12.7, la classe ha partecipato alla Conferenza (organizzata dal
Dipartimento di “Storia e Filosofia”) sul tema dell’”Olocausto”, tenuta dal Prof. F.M.
Feltri, in data 03/02/2016.
30
FILOSOFIA
Docente:
Prof.ssa Teresa Tirone
Testo in adozione
D. Massaro, La Comunicazione filosofica, vol. 2; voll. 3A-3B, MilanoTorino, Paravia-Pearson Italia, 2012.
Premessa
Ad integrare la presentazione generale della classe, si ritiene opportuno evidenziare alcuni
fattori che hanno caratterizzato lo svolgimento dell’attività didattica:






Discontinuità didattica in relazione alla disciplina in oggetto.
Classe numerosa, in cui si è evidenziata un’accentuata eterogeneità in merito ai
prerequisiti, alle capacità, alle competenze, alle attitudini, al rendimento.
Per lo più poco accentuato l’interesse per la disciplina nella prima parte dell’anno
scolastico.
Comportamento corretto, ma la partecipazione non sempre è stata produttiva e critica.
Impegno talora discontinuo per alcuni allievi.
E’ stato necessario recuperare la trattazione di alcuni argomenti pertinenti al
programma del quarto anno di corso: dal “Criticismo kantiano” alla prima parte
dell’”Idealismo tedesco”.
Obiettivi educativi e cognitivi
Si rimanda alla “Programmazione di Filosofia” presentata all’inizio dell’anno scolastico ed
alla prima parte del “Documento del Consiglio di classe” (cfr. supra).
Obiettivi di apprendimento disciplinare
Conoscenze: i “Contenuti disciplinari” vengono indicati infra in modo specifico (dal
“Criticismo kantiano” agli aspetti maggiormente significativi della “Epistemologia” del
Novecento).
Competenze:

Saper distinguere in diversi contesti di pensiero la specificità di concetti e termini
filosofici essenziali.
 Saper confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei filosofi allo stesso
problema.
 Saper individuare ed analizzare problemi significativi della realtà contemporanea,
considerati nella loro complessità.
 Saper selezionare percorsi di ricerca in modo autonomo.
Capacità:



Capacità di utilizzare metodi logico-interpretativi scientificamente fondati.
Capacità di padroneggiare linguaggi, concetti e tematiche che permettano di orientarsi
nei saperi fondamentali.
Capacità di problematizzare gli argomenti di studio.
31

Capacità di confrontarsi con espressioni culturali e sociali diverse dalla propria.
Metodologia didattica attuata



Esposizione frontale a carattere teorico, in cui sono state enunciate le tematiche salienti
relative ai singoli autori ed alle correnti filosofiche.
Interventi di chiarimento ed approfondimento, a partire dai quesiti posti dagli allievi e
dalle sollecitazioni critiche dell’insegnante.
Invito al dialogo ed alla discussione.
Obiettivi raggiunti
Nel suo complesso la classe ha conseguito i seguenti obiettivi:




Consolidamento di un adeguato metodo di studio
Uso corretto degli strumenti minimi della comunicazione verbale
Acquisizione dei nuclei tematici basilari della disciplina
Individuazione di specifici centri di interesse.
Solo una parte della classe ha conseguito, inoltre, i seguenti obiettivi:





Sicura appropriazione del linguaggio specifico della disciplina
Maturazione di coerenti procedure logico-argomentative
Potenziamento delle capacità di rielaborazione critica degli argomenti
Acquisizione di un abito di riflessione
Sviluppo del desiderio di conoscenza e di arricchimento della propria formazione
culturale
Tecniche di verifica



Prove orali, in numero di due per il primo quadrimestre ed per il secondo quadrimestre:
interrogazioni e colloqui
Prove scritte: “simulazione” di Terza prova (su un totale di due “simulazioni” di Terza
prova attuate nel corso dell’a. s., la disciplina in oggetto è stata interessata una volta)
Discussione collegiale su alcune tematiche sollevate sia dall’insegnante che dagli studenti
Criteri di valutazione
Nella valutazione sono stati presi in considerazione i seguenti parametri:
 Partecipazione al dialogo educativo
 Acquisizione dei contenuti disciplinari
 Maturazione delle abilità espositive e delle competenze argomentative
 Progressione nell’apprendimento
 Consolidamento delle capacità interpretative, critiche e di rielaborazione personale dei
contenuti
32
Contenuti disciplinari
(Argomenti svolti e tempi)
1. Il criticismo, possibilità e limiti della ragione: I. Kant (10 ore)
1.1. La produzione precritica: Scienza e Metafisica. Dissertazione del 1770 e la genesi
del criticismo kantiano.
1.2. La critica della ragion pura.
Il problema della fondazione della conoscenza oggettiva, la scienza e la sintesi a
priori. La “rivoluzione copernicana” operata da Kant. I gradi della conoscenza e la
partizione della Critica della ragion pura. Il concetto di trascendentale. L’estetica
trascendentale: la conoscenza sensibile e le sue forme a priori. L’analitica
trascendentale: le categorie, la deduzione trascendentale; l’“Io penso” o
Appercezione trascendentale; lo schematismo trascendentale; la distinzione tra
fenomeno e noumeno. La dialettica trascendentale: la genesi della metafisica e delle
sue tre idee; la critica della psicologia razionale, della cosmologia razionale e la
critica alle prove dell’esistenza di Dio; l’uso regolativo delle idee della ragione.
1.3. La critica della ragion pratica
I caratteri generali dell’etica kantiana. L’assolutezza della legge morale. L’essenza
dell’“imperativo categorico” e le sue formulazioni. Il principio dell’“autonomia”
morale e il suo significato. Il “rigorismo” e l’inno kantiano al “dovere”. I “postulati”
della ragion pratica.
2. L’idealismo tedesco
2.1. Il contributo della filosofia di J.G.Fichte e di F.W.Schelling sulla questione del
rapporto tra Soggetto e Oggetto (5 ore)
Fichte e la sintesi del dibattito postkantiano: L’infinità dell’“Io” e la Dottrina della
scienza (1794). La struttura dell’idealismo fichtiano: i tre momenti della deduzione
fichtiana. Il significato della dottrina dei tre principi. Spiegazione idealistica
dell’attività conoscitiva. Spiegazione idealistica dell’attività morale.
Schelling, il sistema dell’idealismo trascendentale: la rottura con Fichte e l’Assoluto
come indifferenza di Spirito e Natura.
2.2. G.W.Hegel (10 ore)
2.2.1. I capisaldi del sistema hegeliano
La realtà come spirito. Identità fra reale e razionale. La critica a Fichte e
Schelling. La dialettica. La dimensione dello “speculativo”, il significato
dell’“Aufheben”.
2.2.2. La Fenomenologia dello Spirito
Esperienza della coscienza e storia dello spirito. L’oscurità della prosa di Hegel.
La trama e le “figure” della Fenomenologia: la Coscienza; l’Autocoscienza; la
Ragione; lo Spirito; la Religione; il Sapere assoluto.
3. Verso il marxismo (5 ore)
3.1. Indicazioni generali sulla Destra e Sinistra hegeliana.
3.2. K.Marx
La critica degli economisti classici. La critica del socialismo utopistico. Il confronto
con la filosofia di Hegel. Emancipazione politica ed emancipazione umana. La
problematica dell’“alienazione”. La concezione materialistica della storia: struttura e
sovrastruttura; la legge della storia e le grandi formazioni economico-sociali.
33
Borghesia, proletariato e lotta di classe. Il Capitale: merce, lavoro e plusvalore.
Tendenze e contraddizioni del capitalismo. Il capitalismo, una realtà destinata ad
essere superata.
4. La contestazione dell’hegelismo
4.1. A. Schopenhauer (3 ore)
Le radici culturali del sistema. Il mondo come rappresentazione. Il mondo come
volontà: la scoperta della via d’accesso alla cosa in sé. Caratteri e manifestazioni
della Wille zum leben. Il pessimismo: dolore, piacere e noia. Le vie di liberazione dal
dolore: l’arte, l’etica della pietà, l’ascesi.
4.2 S. Kierkegaard (3 ore)
La verità del “singolo”: il rifiuto dell’hegelismo. L’esistenza come possibilità. Gli
stadi dell’esistenza: vita estetica, vita etica e vita religiosa. Angoscia, disperazione e
fede.
5. Il positivismo: lineamenti generali (ore 2)
5.1 A. Comte
La legge dei tre stadi. La fondazione della sociologia. Il culto della scienza.
6. Oltre i sistemi, una nuova soggettività.
6.1. F.Nietzsche (8 ore)
La denuncia delle “menzogne dei millenni” e la profezia di una nuova umanità. Lo
Spirito apollineo, lo Spirito dionisiaco o l’accettazione della vita. Il prospettivismo.
La critica della morale e la trasmutazione dei valori. La concezione della storia. La
fase illuministica. La “morte di Dio”, la fine delle illusioni metafisiche e l’ideale
dell’“oltreuomo”. Il nichilismo e il suo superamento. L’eterno ritorno dell’uguale. La
volontà di potenza.
6.2
H. Bergson (1 ore)
Tra positivismo e spiritualismo. Il tempo spazializzato e il tempo come durata.
7. La psicoanalisi
7.1. S.Freud (5 ore)
Dagli studi sull’isteria alla psicoanalisi. La scoperta dell’inconscio. La
scomposizione psicoanalitica della personalità. I sogni, gli atti mancati, i sintomi
nevrotici: la via per conoscere l’inconscio. La teoria della sessualità e il complesso
edipico. La metapsicologia: la prima topica; la seconda topica.
8. L’epistemologia contemporanea (4 ore)
8.1. La concezione logica del mondo
Il programma del “Circolo di Vienna”. L’istanza antimetafisica dell’empirismo
logico.
8.2. Karl R.Popper
L’induzione non esiste. La mente non è “tabula rasa”. Il falsificazionismo.
8.3. Thomas S.Kuhn: la struttura delle rivoluzioni scientifiche
8.4. Paul K. Feyerabend: l’epistemologia anarchica
34
MATEMATICA
Docente:
Prof.ssa Nicoletta Baraviera
Testo in adozione: Leonardo Sasso, Nuova Matematica a Colori – Petrini Modulo H
Finalità
Gli elementi fondamentali della matematica sono la logica e l’intuizione, l’analisi e la
costruzione, la generalità e l’individualità. L’insegnamento della matematica nell’arco dei
cinque anni del Liceo contribuisce quindi alla crescita culturale, intellettuale e allo sviluppo
dello spirito critico degli alunni.
Durante il triennio in particolare lo studio della Matematica cura e sviluppa:
1. l'acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione;
2. la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi (teorico-naturali, formali,
artificiali);
3. la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse;
4. l'attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via via
acquisite;
Presentazione della classe
Il percorso di studi del liceo scientifico opzione delle scienze applicate prevede cinque ore di
matematica il primo anno e quattro ore dal secondo al quinto anno. Gli allievi della 5 A s.a.
nell’insegnamento della matematica hanno avuto continuità didattica per tutti cinque gli anni.
Il profitto della classe in matematica presenta livelli diversificati: un gruppo di allievi ha
raggiunto risultati buoni e in qualche caso eccellente grazie a motivazione e impegno costanti,
autonomia nell’organizzazione del lavoro e atteggiamento critico di fronte agli argomenti
affrontati. Un secondo gruppo, più numeroso, di allievi è in grado di risolvere esercizi di
difficoltà limitata anche se a volte sono presenti errori di calcolo. Nella classe si individua
anche un terzo gruppo di studenti che manifestano difficoltà anche nella risoluzione di
semplici quesiti a causa di una preparazione lacunosa frutto di un impegno discontinuo e di
mancanza di motivazione.
Complessivamente il rendimento della classe è sufficiente.
Obiettivi disciplinari
La maggior parte degli allievi ha raggiunto i seguenti obiettivi:
conoscenze:
 Teoria delle funzioni reali a variabile reale;
 Calcolo dei limiti;
 Principali teoremi del calcolo differenziale e integrale;
 Calcolo combinatorio, calcolo delle probabilità, e principali variabili aleatorie
discrete;
 Geometria analitica nello spazio;
 Equazioni differenziali del primo ordine e semplici del secondo ordine.
35
La maggior parte della classe è in grado di risolvere semplici esercizi in qualche caso
permangono errori di calcolo.
Abilità
 Saper derivare una funzione.
 Saper determinare massimi e minimi relativi di una funzione.
 Saper rappresentare il grafico di una funzione algebrica.
 Saper calcolare integrali.
 Saper determinare l’area di un dominio piano.
 Saper risolvere equazioni differenziali.
 Saper riconoscere le posizioni reciproche di rette e piani nello spazio e saperne
determinare parallelismo e perpendicolarità.
Competenze
 operare delle selezioni tra le procedure risolutive di problemi di natura complessa
relativi ai contenuti trattati.
 individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra concetti diversi, mettendone in
rilievo analogie e differenze, causa ed effetto e cogliendone le linee strutturali;
 Essere in grado di acquisire e interpretare criticamente le informazioni ricevute,
matematizzando semplici situazioni problematiche.
Solo pochi studenti hanno dimostrato di possedere le suddette competenze.
In accordo con le indicazioni ministeriali che prevedono l’acquisizione di tutti i contenuti
previsti, gli allievi dovranno dimostrare di possedere sicura padronanza nei seguenti
argomenti che costituiscono i saperi minimi irrinunciabili:
 funzioni continue.
 Derivate.
 Studio di una funzione.
 Integrale indefinito e definito.
 Risoluzione di semplici equazioni differenziali.
 Espressione analitica di piani e rette nello spazio.
 Variabili aleatorie discrete
Metodologia didattica
Gli argomenti sono stati proposti agli alunni mediante lezioni frontali ma cercando sempre
il loro coinvolgimento diretto: la presentazione dei diversi argomenti ha sempre avuto
l’obiettivo di fornire una visione organica dell’argomento trattato e la dimostrazione dei
teoremi più importanti. La trattazione teorica è sempre stata seguita dalla risoluzione di
esercizi in classe e dalla correzione degli esercizi assegnati per casa. Sono stati proposti
anche esercizi degli esami di stato degli anni precedenti come allenamento alla seconda
prova.
Tipologia delle prove di verifica
La verifica delle conoscenze e abilità raggiunte è sempre stata strettamente correlata con le
attività svolte nel processo di apprendimento. Non è mai stata ridotta ad un controllo della
padronanza delle abilità di calcolo o di particolari conoscenze mnemoniche, ma è consistita
nella verifica del raggiungimento degli obiettivi evidenziati.
36
A tal fine sono state effettuate verifiche scritte e interrogazioni orali: queste ultime hanno
avuto come obiettivo la valutazione della capacità di ragionamento e dei progressi
raggiunti nella chiarezza e nella proprietà di esposizione.
E’ stata programmata per il 20 maggio una simulazione di seconda prova della durata di
cinque ore di lezione e sarà comune per tutte le quinte liceo scientifico dell’istituto.
Attività di recupero
L’attività di recupero è avvenuta secondo la modalità in itinere.
Attività extracurricolari
Alcuni allievi hanno partecipato alle fasi di istituto delle olimpiadi della matematica
(25/11/2015)
Criteri di valutazione
In accordo con i criteri del Consiglio di classe si è tenuto conto dell’interesse e impegno
dimostrati, delle abilità raggiunte rispetto agli obiettivi prefissati e dei miglioramenti
conseguiti rispetto alla condizione di partenza. La valutazione finale terrà conto dei risultati
conseguiti dallo studente nelle singole prove e dei contributi personali apportati da ogni
allievo durante lo svolgimento delle varie attività.
Viene riportata, in accordo con i docenti di disciplina, la seguente griglia di valutazione delle
prove di verifica:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
ALLIEVO:
Indicatori:
VOTO
Griglia di valutazione
Assenza totale, o quasi, degli indicatori di valutazione
Conoscenze:
Concetti, Regole, procedure
Abilità:
Comprensione del testo
Completezza risolutiva
Correttezza calcolo algebrico
Uso corretto linguaggio
simbolico
Ordine e chiarezza espositiva
Competenze:
Selezione dei percorsi
risolutivi Motivazione
procedure
Originalità nelle risoluzioni
/10
Nullo
Ampie lacune nelle conoscenze; rilevanti e/o diffuse
Gravemente
carenze nei procedimenti risolutivi; diversi errori di
insufficiente
calcolo; risoluzione incompleta e/o molto frammentaria.
Conoscenza fragile e/o non completa dei contenuti
minimi; Applicazione e risoluzione imprecisa e/o parziale insufficiente
delle procedure; incertezze nel calcolo algebrico.
Conoscenza delle tematiche proposte nelle linee
fondamentali; applicazione accettabile delle procedure
risolutive; risoluzione incompleta; presenza di alcuni
sufficiente
errori e/o imprecisioni nel calcolo; accettabile l’ordine
espositivo.
Conoscenza adeguata dei contenuti; applicazione in
Discreto
genere corretta; risoluzione parziale e/o imprecisa per
Buono
lievi errori di calcolo; esposizione ordinata.
Comprensione precisa di concetti e procedure;
risoluzione completa delle tematiche; lievi imprecisioni
Ottimo
di calcolo; esposizione ordinata e spesso motivata; uso
pertinente del linguaggio specifico.
Comprensione piena di concetti e procedure;
procedimenti corretti ed ampiamente motivati; presenza Eccellente
di risoluzioni originali; apprezzabile uso del lessico
1–2-3
3,5 – 4 4,5
5 – 5,5
6 – 6,5
7 – 7,5 8
8,5 - 9
9,5 - 10
37
disciplinare.
Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione
Calcolo di limiti. Le forme indeterminate ( ripasso ed approfondimento). I limiti notevoli.
Infinitesimi, infiniti e loro confronto, le funzioni continue, punti di discontinuità, la ricerca
degli asintoti. Successioni numeriche. Successioni definite per ricorrenza. Progressioni
aritmetiche e geometriche.
Ore di lezione:
38
Periodo: settembre - febbraio
Le derivate. definizione di derivata e suo significato geometrico, derivate di funzioni
elementari. Regole di derivazione: derivata della funzione composta e della funzione inversa.
Ore effettuate: 20
Periodo Novembre – dicembre
I teoremi del calcolo differenziale. teoremi di Rolle, Cauchy, Lagrange. Funzioni crescenti e
decrescenti, teorema di De L’Hospital.
Ore effettuate: 7
Periodo dicembre - gennaio
Massimi, minimi e flessi: Massimi e minimi relativi e assoluti, concavità, convessità, flessi.
Studio del grafico di una funzione. Calcolo approssimato: zeri di una funzione.
Ore effettuate: 12
Periodo gennaio-maggio
Integrali indefiniti ed integrali definiti. funzioni primitive, integrali immediati, integrazione
delle funzioni razionali. Integrazione per sostituzione e per parti. Integrale definito:
definizione e proprietà. Teorema di Torricelli-Barrow: calcolo dell’area di una regione piana.
Calcolo di volumi. Integrali impropri.
Ore effettuate: 25
Periodo febbraio - aprile
Equazioni differenziali. Le equazioni differenziali del primo ordine. Le equazioni
differenziali a variabili separabili. Le equazioni differenziali lineari del primo ordine. Le
equazioni differenziali del secondo ordine.
Ore effettuate: 5
Periodo aprile - maggio
Geometria analitica nello spazio. Le coordinate cartesiane nello spazio. Il piano. La retta.
Ore effettuate: 4 (si prevede di completare l’argomento entro il 21 maggio).
Periodo: maggio
Calcolo delle probabilità. Ripasso del calcolo combinatorio. Calcolo delle probabilità.
probabilità totali, eventi indipendenti, probabilità condizionata, formula di Bayes Nella
seconda metà di maggio, dopo la pubblicazione del presente documento si prevede la
trattazione delle variabili aleatorie discrete: di Bernoulli, binomiali, di Poisson.
Ore effettuate: 8
Periodo marzo – maggio
38
Nel periodo dal 16 maggio al 8 giugno si prevede di finire gli argomenti di geometria analitica
solida e di calcolo delle probabilità e di ripassare gli argomenti trattati mediante la risoluzione
di problemi d’esame.
Ore dedicate valle verifiche scritte: 9
Ore di lezioni complessive al 15 maggio: 120
39
FISICA
Docente: Prof. Matteo Mosangini
Testo in adozione: Claudio Romeni Fisica e Realtà volume 3
Finalità
Lo studio della Fisica aiuta le persone ad "organizzare" meglio la propria vita (la risoluzione
di problemi di Fisica che abitua lo studente a razionalizzare situazioni reali, educa ancor più
della Matematica e della Geometria, che operano su concetti astratti, a prendere
consapevolezza della propria vita). In generale la cultura scientifica e in particolare la fisica
aiuta a vivere meglio perché, oltre a mettere le persone in grado di
capire i fenomeni che avvengono intorno a loro, fornisce strumenti che aiutano a prevedere i
risultati e le conseguenze di azioni materiali compiute a livello personale e/o collettivo e
consente agli individui di effettuare scelte più consapevoli sul piano pratico. Nello specifico
l'insegnamento della fisica si propone di favorire:
• la consapevolezza della relazione tra costruzione teorica e attività sperimentale che
caratterizza l’indagine scientifica;
• la consapevolezza della natura storica delle teorie scientifiche e quindi della loro
provvisorietà e modificabilità;
• la capacità di analizzare e schematizzare fenomeni e situazioni e l’autonomia
nell’affrontare problemi, anche al di fuori dello stretto ambito disciplinare;
• l’attitudine a cogliere le relazioni tra lo sviluppo delle conoscenze fisiche e quello del
contesto umano storico e tecnologico;
• la consapevolezza dell’importanza del linguaggio matematico come potente strumento
nella descrizione del mondo e la capacità di utilizzarlo adeguatamente;
Obiettivi disciplinari
Conoscenze
•
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I fenomeni elettrici
Triboelettricità
Elettrizzazione per induzione
Forza di Coulomb
Il campo elettrico
La legge di Gauss
Calcolo dei campi di alcune semplici distribuzioni di carica:
Campo di una distribuzione sferica di carica
Campo di un filo rettilineo
Campo di una superficie bidimensionale infinita
Campo di un cilindro infinito
L'energia potenziale elettrostatica e il potenziale elettrostatico
Calcolo dell'energia potenziale di una sfera omogenea di carica
Il potenziale elettrostatico
Calcolo del potenziale elettrostatico di una distribuzione sferica omogenea di carica
Calcolo del potenziale elettrostatico di un piano infinito di carica
Il campo elettrico in prossimità della superficie di un conduttore carico
Campo all'interno di un guscio conduttore
40
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Potenziale di un conduttore
Condensatori e capacità, calcolo della capacità di un condensatore e facce piane e
parallele
Cenni sui dielettrici
Calcolo dell'energia immagazzinata in un condensatore
Densità di energia del campo elettrostatico
La corrente elettrica
Le leggi di Ohm
Le leggi di Kirchhoff
Soluzione di semplici circuiti in corrente continua con il metodo delle correnti fittizie,
il ponte di Wheatstone
Circuiti RC, carica e scarica di un condensatore
L'esperienza di Ørsted e Il campo magnetostatico
La forza di Lorentz su particelle cariche in moto in un campo magnetostatico
Raggio giromagnetico
La forza agente su un filo percorso da corrente
Momento torcente agente su una spira immersa in un campo magnetico
Momento di dipolo della spira percorsa da corrente
Campo al centro di una spira circolare percorsa da una corrente costante
La legge di Ampere magnetostatica
Il solenoide e il calcolo del campo magnetico di un solenoide infinito
Cenni sulle proprietà magnetiche della materia:
Diamagnetismo
Paramagnetismo
Ferromagnetismo
L'induzione elettromagnetica
La legge di Faraday in forma integrale
Un modello elementare per lo studio dell'induzione elettromagnetica: il circuito a ferro
di cavallo con terminale mobile
La legge di Lentz
Il motore lineare
L'autoinduzione
Calcolo dell'induttanza di un solenoide ideale
Transitorio induttivo in un circuito RL, soluzione dell'equazione differenziale
Potenza dissipata nell'induttanza e densità di energia del campo magnetico
Le equazioni di Maxwell
Correzione di Maxwell alla legge magnetostatica di Ampere
La corrente di spostamento
Cenni su una soluzione particolare delle equazioni di Maxwell nel vuoto:
La teoria della relatività ristretta
La non invarianza per trasformazioni di Galileo delle equazioni di Maxwell e il
problema dell'etere luminifero
L'esperimento di Michelson e Morley
Le trasformazioni di Lorentz e la loro interpretazione da parte di Einstein
Il problema della simultaneità, la dilatazione del tempo e la contrazione delle
lunghezze
Il paradosso dei gemelli
Il paradosso del Garage
Il momento relativistico
L'energia relativistica
41
Abilità
 Saper analizzare e descrivere l’interazione tra magnetismo ed elettricità.
 Saper utilizzare le leggi fondamentali del campo elettromagnetico nella risoluzione di
esercizi.
 Saper risolvere problemi sui circuiti in corrente alternata.
 Saper padroneggiare la sintesi costituita dalle equazioni di Maxwell.
 Saper applicare le trasformazioni di Lorentz.
Competenze
 Saper padroneggiare con sicurezza il linguaggio scientifico ed acquisire la capacità di
fornire e ricevere informazioni e di “leggere” la realtà tecnologica.
 Essere in grado di affrontare situazioni problematiche in ambito fisico, saperle interpretare
e saperle formalizzare utilizzando anche il linguaggio matematico.
 Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra concetti diversi, mettendone in
rilievo analogie e differenze, causa ed effetto e cogliendone le linee strutturali.
 Comprendere il legame fra la Fisica (e più in generale le scienze della natura) e gli altri
campi in cui si realizzano le esperienze dell’uomo, e saper analizzare la stretta
connessione esistente fra la Fisica e lo sviluppo delle idee, della tecnologia e del sociale.
Metodi e strumenti didattici
Strumenti informatici:
 Femm
 Ejs
Attività di laboratorio:
 Dimostrazioni in laboratorio svolte dal docente
Tipologia di verifica
Per la verifica dell'apprendimento sono previste verifiche scritte e verifiche orali.
Criteri di misurazione e valutazione
I criteri di misurazione e valutazione saranno conformi a quanto riportato nel pof e alle
direttive formulate dal dipartimento di Matematica Fisica e Informatica
Obiettivi raggiunti
Solo un piccolo gruppo di allievi è riuscito a conseguire la capacità di rielaborare criticamente
quanto appreso per poi riapplicarlo in contesti diversi.
Un alunno ha raggiunto risultati eccellenti. Metà della classe non padroneggia in modo
consapevole le abilità e le competenze citate e non è in grado di orientarsi autonomamente
nella risoluzione di quesiti e problemi anche semplici. Un quarto della classe sa orientarsi
nell’impostare le procedure risolutive in modo accettabile anche se, a volte, con errori nel
calcolo ed ha raggiunto dei risultati discreti. Si sono comunque registrati, da parte di tutti gli
allievi, a livelli diversi, miglioramenti nell’abilità di calcolo e nell’applicazione delle
procedure studiate.
42
INFORMATICA
Docente: Prof. Anna Malvezzi
Testo in adozione: Corso di informatica 3 / Basi di dati relazionali e linguaggio SQL.
Linguaggio XML. Pagine web dinamiche con linguaggio PHP –
Formichi, Meini – Zanichelli
Dispense fornite dal docente.
Appunti
Finalità
Saper impostare opportuni modelli Entità/Relazioni analizzando problematiche di media
complessità.
Utilizzare le principali funzioni dei sistemi di gestione database
Saper interrogare il database con query di media complessità
Obiettivi disciplinari
Conoscenze
BASI DI DATI
Testo in adozione, da pag 2 a pag 25:
Cenni ai sistemi informativi (SI) ed informatici, con riferimento ai concetti di dato, ciclo
di vita di un SI, basi di dati (DB) e sistemi di gestione delle basi di dati (DBMS)
Scansioni da “Corso di informatica”, Barbero e Vaschetto, da pag 96 a pag 121, da pag128
a pag 139, da pag 144 a pag 153 (associazioni ricorsive escluse)
La modellazione dei dati: progettazione concettuale, logica e fisica e loro principali
aspetti;
Modello relazionale: definizione di entità, relazione/associazione e relativa
rappresentazione come tabella;
Attributi, grado, istanza, schema di una relazione, attributi chiave, chiave primaria e chiavi
candidate, chiave esterna.
Modello Entity-Relationship: tipi ed istanze di entità, attributi, chiavi, attributi
semplici/composti/multipli/derivati/opzionali, tipi ed istanze di associazione e relativi
attributi, grado di un tipo di associazione, vincoli di un tipo di associazione.
Vincoli di integrità referenziale.
Notazione diagrammatica del modello ER.
Costruzione dello schema ER per un caso di studio rappresentativo (DB su Studenti,
Valutazioni, Classi, Professori).
Esempi di modellizzazione ER.
Scansioni da “Corso di informatica”, Barbero e Vaschetto, da pag 188 a pag 193
Normalizzazione di una base di dati.
FONDAMENTI DI SQL
Scansioni da “Corso di informatica”, Barbero e Vaschetto, da pag 204 a pag 241 (vedere i
paragrafi segnati)
Introduzione al linguaggio e caratteristiche
Identificatori, dati e costanti.
Definizione di tabelle.
43
DDL (Data Definition Language): comandi base per la creazione di una DB (create
domain, create table, primary key, foreign key, drop, delete, alter, on update, on
delete, no action, cascade, set null)
DML (Data Manipulation Language) e QL(Query Language): comandi per la
manipolazione dei dati di una DB. Operatori algebrici, di aggiornamento, di
ordinamento, di aggregazione (select from, where, join, insert into..values, delete
from, order by, group by, having, count, sum, max, min, avg, between)
Ordinamenti, raggruppamenti ed indicizzazione
Condizioni di ricerca e raggruppamenti
REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO (A GRUPPI):
Realizzazione di un progetto di creazione di un DB partendo da un caso reale.
Modellizzazione della realtà, creazione del modello ER e logico, interrogazione del
DB tramite opportune query. Presentazione del progetto alla classe.
Abilità
Conoscere i componenti, la sintassi e la semantica del modello relazionale.
Conoscere e applicare il modello ER.
Conoscere e applicare gli elementi di base della sintassi di un linguaggio di manipolazione
e interrogazione di basi di dati.
Definire e gestire una base di dati relazionale tramite il linguaggio SQL
Conoscere la sintassi di SQL, i tipi e gli operatori.
Competenze
Saper progettare concettualmente una base di dati e costruirne uno schema ER.
Saper costruire, a partire dal relativo schema ER, lo schema relazionale di una base di
dati.
Saper progettare e implementare una semplice base di dati.
Saper implementare semplici operazioni di manipolazione e interrogazione di una base di
dati.
Saper creare tabelle con gli opportuni vincoli e metterle in relazione tra loro
Saper definire query di definizione e di manipolazione dati

Tipologia di verifica
Sono previste un numero congruo di verifiche che possono essere di sola teoria, di solo
laboratorio o di teoria e laboratorio, test e relazioni, ciò in funzione del tipo di modulo da
valutare.
Criteri di misurazione e valutazione
In ogni prova vengono anche valutate le capacità di richiamare alla memoria i contenuti
disciplinari, la loro comprensione, la capacità di esporli, di applicarli, di analizzarli e di
sintetizzarli, essenziali per il raggiungimento di una consapevolezza linguistica e di una
impostazione logico-formale delle conoscenze
Obiettivi raggiunti
44
Risulta acquisita da un gruppo di studenti una buona autonomia di apprendimento, di
approfondimento anche personale e di manipolazione e rielaborazione dei concetti affrontati.
Un gruppo più consistente fatica invece ad applicare i concetti teorici alle applicazioni di
laboratorio, e tende a creare automatismi per la risoluzione nella creazione di una DB.
In generale la classe ha raggiunto risultati sufficienti e più che sufficienti, a diversi livelli,
anche se si distinguono alcuni elementi che denotano invece una maggiore abilità e che hanno
ottenuto quindi risultati più che buoni e, in alcuni casi, eccellenti.
45
SCIENZE NATURALI
Docente:
Prof. Domenico D’Amico
Testi in adozione: “Biochimica, dal carbonio alle nuove tecnologie” - F. Tottola, A.
Allegrezza, M.
Righetti - A. Mondadori Scuola. “ Corso di scienze della Terra” Tarbuck, Lutgens – Pearson.
Totale ore di lezione svolte: 157
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è stata, nel complesso, sufficientemente attenta e adeguatamente partecipe
all'attività didattica, anche se in più occasioni gli allievi hanno evidenziato evidenti difficoltà
nell’affrontare lo studio della disciplina. Ciò, anche, a causa del programma molto complesso,
vasto e articolato, che ha creato qualche problema di assimilazione dei contenuti proposti.
Nella classe è inserito un allievo certificato DSA che ha seguito il regolare programma
previsto, utilizzando gli strumenti compensativi e dispensativi programmati nel suo PDP.
Nel corso dell’anno scolastico si è cercato di stimolare gli allievi, di spingerli a impegnarsi in
modo costruttivo e di coinvolgerli attivamente nell’attività didattica. Non sempre, però, si è
ottenuto un miglioramento nell’interesse, nell’attenzione e nell’applicazione allo studio.
Si tratta, comunque, di una classe che presenta caratteristiche alquanto eterogenee sia dal
punto di vista caratteriale e delle capacità individuali, che della partecipazione attiva alle
attività scolastiche.
Un gruppo di allievi, quindi, che ha dimostrato interesse, un impegno costante e a una
costruttiva partecipazione all’attività didattica, ha conseguito risultati pienamente positivi,
talvolta buoni e in alcuni casi ottimi.
Altri, a causa di un metodo di lavoro superficiale e impegno discontinuo, una ridotta
partecipazione alle lezioni, scarso interesse verso la disciplina, incertezze espositive e
un’assimilazione dei contenuti non sostenuta da significativi sforzi di elaborazione personale
dei concetti acquisiti, hanno conseguito risultati modesti e continuano a evidenziare lacune
nelle conoscenze, incertezze espositive e imprecisioni nell’uso del linguaggio specifico.
OBIETTIVI - EDUCATIVI - FORMATIVI
Lo studio della disciplina si è proposto, come finalità generali, di far acquisire agli alunni una
visione unitaria del sapere scientifico, in vista di una comprensione dei fenomeni naturali,
biologici e abiologici, delle loro correlazioni e interdipendenze.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARE RAGGIUNTI
Conoscenze
Acquisizione dei contenuti specifici della disciplina, per i quali sono state seguite le linee
guida ministeriali, fatti salvi i necessari adattamenti dovuti alla singola realtà della classe.
Nel complesso la classe ha acquisito, con notevoli diversità, la conoscenza degli argomenti
trattati.
Competenze
Acquisizione e corretta utilizzazione del linguaggio specifico delle discipline;
comprensione delle innovazioni scientifico-tecnologiche relative alle discipline studiate che
consenta un’adeguata formazione scientifica di base;
acquisizione di una sensibilità naturalistica volta a sviluppare atteggiamenti responsabili nei
confronti dei viventi e dell’ambiente.
46
Un gruppo ristretto di alunni si è dimostrato in difficoltà nell’acquisizione delle competenze
sopra elencate, un altro gruppo di allievi dimostra competenze di sufficiente/discreto livello
mentre solo pochi raggiungono buoni e a volte ottimi risultati.
Abilità
Sviluppo delle capacità di elaborazione e sintesi autonoma delle informazioni apprese;
potenziamento delle capacità di articolare con consapevolezza e armonicità le conoscenze
acquisite, al fine di operare gli opportuni collegamenti tra i vari argomenti, stabilire
interdipendenze e tentare rielaborazioni;
miglioramento delle capacità logiche e intuitive, al fine di saper cogliere nell'analisi dei
fenomeni le relazioni causa effetto.
Pochi alunni incontrano, talvolta, difficoltà nel trattare i nodi concettuali della disciplina
faticando nel mettere in relazione le cause con le conseguenze. La maggior parte degli alunni
è capace di gestire i contenuti appresi con sufficiente ordine e chiarezza.
Un gruppo ristretto, invece, è in grado di utilizzare le conoscenze acquisite, nei diversi ambiti
della disciplina, con disinvoltura e analizzando in modo autonomo fenomeni articolati;
OBIETTIVI TRASVERSALI
Disponibilità al dialogo educativo;
elevazione del livello culturale generale nell’ambito di tutte le discipline proposte;
acquisizione di un metodo di studio autonomo e organizzato;
sviluppo e potenziamento delle capacità logiche;
acquisizione della conoscenza dei linguaggi specifici;
perfezionamento della conoscenza di sé in rapporto agli altri;
sviluppo del senso di responsabilità e della consapevolezza del proprio ruolo sociale;
potenziamento dello spirito critico al fine di acquisire sempre maggiore autonomia di
giudizio;
saper cogliere le opportunità didattiche offerte dalla particolare occasione formativa;
potenziamento della lingua
italiana in quanto strumento fondamentale nelle relazioni
umane.
La classe ha, complessivamente, raggiunto i sopracitati obiettivi.
OBIETTIVI MINIMI



uso del linguaggio specifico;
esposizione ordinata e chiara dei contenuti appresi;
conoscenza nei fenomeni studiati della relazione causa - effetto.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Scienze della Terra
Le caratteristiche dell’atmosfera
Composizione e struttura dell’atmosfera. La composizione dell’atmosfera. I componenti
principali. I componenti presenti in quantità variabili. La struttura dell’atmosfera. L’aria
esercita una pressione. Le variazioni di temperatura. L’inquinamento atmosferico. La
classificazione delle sostanze inquinanti. I principali inquinanti primari. Gli inquinanti
secondari. Il buco nell’ozono. Il riscaldamento dell’atmosfera. Irraggiamento. Assorbimento.
Il bilancio termico globale. I fattori che controllano il riscaldamento dell’atmosfera. Il
controllo della temperatura locale. La distribuzione delle terre e dei mari. L’esposizione
topografica. L’altitudine. Albedo e copertura nuvolosa. La copertura vegetale. Le correnti
oceaniche. La distribuzione delle temperature.
Il tempo meteorologico
47
L’acqua nell’atmosfera e la formazione delle nubi. L’umidità: il vapore d’acqua
nell’atmosfera. La condensazione del vapore d’acqua. Nebbia, rugiada e brina. La formazione
delle nubi. Tipi di nubi e precipitazioni. I vari tipi di nubi. La forma delle nubi. L’altezza delle
nubi. Accrescimento per sublimazione. Le precipitazioni. I vari tipi di precipitazioni. Le
precipitazioni nel mondo e in Italia. La pressione atmosferica e i venti. La pressione
atmosferica. La misurazione della pressione atmosferica. I fattori che influenzano la
pressione. Cicloni e anticicloni. I venti. La direzione dei venti. Come si misurano i venti. La
circolazione atmosferica generale. La circolazione nella bassa troposfera. I monsoni. La
circolazione nell’alta troposfera. I venti locali e i movimenti su piccola scala. I venti locali del
Mediterraneo e dell’Italia. Le masse d’aria, i fronti e le loro perturbazioni. Le masse d’aria e i
fronti. I fronti. Le perturbazioni atmosferiche. Temporali. Cicloni tropicali. Tornado.
I climi della Terra
Il clima. I fattori che influenzano il clima. La latitudine. L’altitudine. La topografia. La
distribuzione delle terre e dei mari. La circolazione atmosferica. La copertura vegetale. La
classificazione dei climi e i climi italiani. La classificazione di Koppen. I climi tropicali
umidi. I climi aridi. I climi temperati caldi. I climi temperati freddi. I climi nivali, Il clima di
alta montagna. I climi italiani. Le cause dei cambiamenti climatici. Le cause naturali delle
variazioni climatiche. Tettonica delle placche. Variazioni dell’orbita terrestre. Circolazione
oceanica. Attività solare. Eruzioni vulcaniche. L’impatto delle attività umane sul clima
globale. L’effetto serra. Il riscaldamento globale. I meccanismi di risposta del clima. Alcune
conseguenze possibili. Il protocollo di Kyoto. Il protocollo di Montreal.
L’Interno della Terra e la tettonica delle placche
Le onde sismiche e la struttura interna della Terra. Onde sismiche per vedere l’interno della
Terra. Gli strati della Terra. La crosta e la Moho. Il mantello terrestre e la discontinuità di
Gutemberg. Il nucleo terrestre. L’andamento della temperatura all’interno della Terra.
L’origine del calore terrestre. Il gradiente geotermico e la geoterma. Il campo magnetico
terrestre. La deriva dei continenti e l’espansione dei fondi oceanici. La deriva dei continenti:
un’idea coraggiosa ma prematura. Le corrispondenze paleontologiche. Le corrispondenze
litologiche. I climi del passato. Le obiezioni alla teoria della deriva dei continenti. Una nuova
teoria: Hess e i fondi oceanici. La teoria della tettonica delle placche. La Terra è suddivisa in
placche. I margini della placca. I margini divergenti. I margini convergenti. I margini
trasformi. La verifica del modello delle placche. Il paleomagnetismo. I punti caldi. La
distribuzione geografica dei vulcani. Le perforazioni nei fondi oceanici. Il motore delle
placche. Isostasia. L’isostasia e l’equilibrio della litosfera. La formazione delle montagne. La
formazione delle montagne. L’orogenesi legata alla subduzione di litosfera oceanica.
L’orogenesi legata alla collisione tra placche continentali. L’orogenesi lungo i margini
divergenti e lontano dai margini. I cicli orogenetici.
Le risorse
Le risorse naturali. Risorse diverse per caratteristiche e varietà. Origine e impiego delle
principali risorse. Tempo di rigenerazione e rinnovabilità. Disponibilità e accessibilità.
Riciclabilità. Le fonti energetiche non rinnovabili. I combustibili. Il carbone. Limiti e rischi
ambientali. Il futuro del carbone. Il petrolio e i gas naturali. La formazione. Utilizzo. Limiti e
rischi ambientali. Il futuro degli idrocarburi naturali. I combustibili nucleari. L’uranio: il
combustibile più usato nel nucleare in Italia e nel mondo: un dibattito aperto. Le fonti
energetiche rinnovabili. Le risorse minerarie. Risparmio ed efficienza energetica.
Ore svolte: 66
Chimica organica
La chimica del carbonio
I composti organici: un’immensa varietà. Il carbonio: un atomo dalle molteplici
ibridizzazioni. I legami carbonio-carbonio: singolo, doppio e triplo. Isomeria: stessa
48
combinazione, diversa struttura. Isomeri di posizione: sequenze diverse di atomi. Isomeri
conformazionali: la rotazione del legame C-C. Isomeri configurazionali: isomeria geometrica.
Isomeri configurazionali: isomeria ottica. Il carbonio asimmetrico: la configurazione assoluta
e le proiezioni di Fischer. Le reazioni organiche: i fattori che le guidano. L’effetto induttivo:
ricchezza o carenza di elettroni. Acidi e basi: elettrofili e nucleofili. Carbocationi, carbanioni
e radicali: intermedi di reazione. Le reazioni organiche: la loro classificazione.
Gli idrocarburi
Idrocarburi: i composti organici più semplici. Alcani: idrocarburi saturi. Nomenclatura degli
alcani. Proprietà fisiche degli alcani. Proprietà chimiche e reattività degli alcani (alogenazione
e combustione). Ciclo alcani: catene chiuse ad anello. Alcheni: il doppio legame.
Nomenclatura degli alcheni. Proprietà fisiche degli alcheni. Reazioni degli alcheni (addizione
elettrofila e polimerizzazione). Dieni: due doppi legami. Alchini: triplo legame. Idrocarburi
aromatici: la delocalizzazione elettronica. Nomenclatura degli idrocarburi aromatici. Proprietà
fisiche degli areni. Reattività degli areni. I composti aromatici più comuni. Petrolio e
petrolchimica. Estrazione, Torri di trivellazione, trattamenti iniziali. Lavorazioni successive.
Dai gruppi funzionali alle macromolecole
I gruppi funzionali: la specificità dei comportamenti. Alogenuri alchilici: sostituzioni ed
eliminazioni. Alcoli: l’ossidrile legato a una catena alchilica. Nomenclatura degli alcoli.
Proprietà fisiche degli alcoli. Reattività degli alcoli. Gli alcoli più comuni. Fenoli:
l’interazione tra ossidrile e anello benzenico. Eteri: simili agli alcani. Composti carbonilici:
aldeidi e chetoni. Nomenclatura di aldeidi e chetoni. Proprietà fisiche di aldeidi e chetoni.
Reattività di aldeidi e chetoni. Composti carbonilici più comuni. Ammine: l’azoto organico.
Composti eterociclici: atomi diversi nell’anello. Acidi carbossilici: la combinazione di due
funzioni. Nomenclatura degli acidi carbossilici. Proprietà fisiche di alcuni acidi. L’acidità
degli acidi carbossilici. I derivati degli acidi carbossilici. Acidi e loro derivati di uso comune.
Polimeri: lunghe catene da molecole semplici.
Biochimica dell’energia: glucidi e lipidi
La biochimica: pochi elementi, molti composti. I carboidrati: energia e sostegno. I
monosaccaridi. Gli oligosaccaridi. I polisaccaridi. Il metabolismo dei glucidi: la posizione
centrale del glucosio. La glicogenolisi. La gluconeogenesi. La glicogeno sintesi. La glicolisi.
Il ciclo di Krebs. La fermentazione. La via dei pentoso fosfati. I lipidi: catene idrofobiche. I
trigliceridi. Le cere. Gli steroidi. I fosfolipidi. Metabolismo dei lipidi: la riserva energetica. La
lipolisi. L’ossidazione degli acidi grassi. La degradazione del colesterolo. La litogenesi. Gli
acidi grassi essenziali (Ω6 e Ω3 e loro funzione nell’organismo).
Le proteine e gli acidi nucleici
Le proteine: innumerevoli combinazioni. Gli amminoacidi. Il legame peptidico.
Organizzazione strutturale delle proteine. Gli enzimi. L’azione enzimatica. Metabolismo delle
proteine: il problema dei composti azotati. Le nucleoproteine e gli acidi nucleici: i polimeri
della vita. La sintesi proteica: una perfetta catena di montaggio. Metabolismo degli acidi
nucleici: ogni volta si riparte da zero. Piccole quantità determinanti: vitamine e sali minerali.
Ore svolte: 64
Biotecnologie
Dalla doppia elica alla genomica
DNA ricombinante: batteri per l’ingegneria genetica. Enzimi e siti di restrizione. Estremità
adesive. La PCR: reazione a catena della polimerasi. Sequenziamento genico (definizione).
Elettroforesi su frammenti di DNA. Le librerie genomiche: sequenze di genomi complessi. La
bioinformatica e la banca digitale (definizione). Un genoma incompleto: il DNA oscuro.
La postgenomica: quando il DNA non è tutto
Le biotecnologie: una “vecchia conoscenza”. Produzione di proteine. Cellule staminali.
Terapia genica.
49
Biotecnologie
Le biotecnologie: una finestra sul futuro. Di cosa si occupano le biotecnologie. Il
biorisanamento. I biocombustibili: energia dalla natura. I biocarburanti di prima, seconda e
terza generazione. Il più “vecchi” carburante. Come trasformare i rifiuti: la produzione di
biogas. Una fonte alternativa di energia: le microalghe. Gli antibiotici: molecole per la salute.
La salvezza da una muffa. Efficacia, limiti e prospettive future.
Ore svolte: 16
Il programma svolto si attiene complessivamente alle linee generali della programmazione di
dipartimento. E’ stato, pertanto, seguito quanto preventivato operando però uno snellimento e
delle semplificazioni dei contenuti allo scopo di dare più spazio alla discussione in aula e al
ripasso e consolidamento tenendo conto, anche, dell’andamento globale della classe. L’ultimo
modulo sarà completato dopo la pubblicazione del presente documento e, comunque, entro il
21/05/16.
METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Lezione frontale, attività di laboratorio, discussione aperta in aula.
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifiche formative: domande saggio dal posto, esercizi dal libro di testo.
Verifiche sommative: colloqui orali, test semistrutturati, quesiti a risposta aperta.
CRITERI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE
DESCRITTORI
INDICATORI
Gravemente
insuffuciente
1-5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Non fornisce
alcuna risposta
o risponde in
modo
incoerente e/o
commettendo
gravi errori
Fraintende
alcune
informazioni
contenute
nei
quesiti
e/o
risponde
in
modo errato
Risponde
ai
quesiti in modo
sostanzialmente
corretto
pur
palesando
qualche
incertezza e/o
imprecisione
Distinto
11 - 12
Risponde
quesiti
maniera
completa
Buono
13 - 14
ai
Risponde
ai
in
quesiti
in
maniera
completa,
corretta, e con
proprietà di
linguaggio
Ottimo
15
Risponde
ai
quesiti in maniera
completa, corretta
e con proprietà di
linguaggio,
dimostrando
efficacia
e
chiarezza
nell’elaborazione
Conoscenza
e
comprensione degli
argomenti
Capacità di analisi
e sintesi
Correttezza
formale
ed
espositiva e uso del
linguaggio
specifico
ATTIVITÀ DI RECUPERO/CONSOLIDAMENTO APPROFONDIMENTO
Nel corso dell’anno scolastico è stato effettuato costantemente il recupero in itinere. Le ultime
undici ore di lezione saranno dedicate ad attività di ripasso, recupero, consolidamento e
approfondimento dell’intero programma.
Sono state utilizzate, inoltre, sei ore in orario curriculare per recuperi mirati, rivolte a un
gruppetto di allievi con evidenti difficoltà di approccio della disciplina. Tali ore sono state
svolte mentre il resto della classe svolgeva attività di approfondimento disciplinare con il
docente titolare.
50
Alcuni allievi hanno partecipa a un corso di recupero in orario extracurriculare di chimica
organica per un totale di quattro ore e trenta minuti. Un ristretto gruppo di allievi partecipa a
un’attività di potenziamento di Biotecnologia, in orario extracurriculare per un totale di sei
ore.
Le ore di recupero mirate, il corso di recupero e quello di approfondimento sono stati svolti
dalla Prof. Linda Furlanis (docente di potenziamento).
51
DISEGNO E STORIA DELL'ARTE
Docente
prof.ssa SIMONA TORTORA
Testo in adozione:
Testo adottato: E. Bernini, R. Rota, Eikon guida alla storia dell’arte,
dal Settecento a oggi, vol. 3.
Situazione disciplinare e andamento scolastico:
La classe V Asa, si compone di ventisette studenti ed è seguita dalla sottoscritta da quattro
anni scolastici. Durante questi anni, nonostante alcuni cambiamenti dovuti a nuovi inserimenti
e successive perdite, la maggior parte del gruppo ha mostrato un atteggiamento positivo e uno
studio generalmente costante che ha permesso di lavorare in un clima sereno. Gli allievi
hanno mostrato una vivacità propositiva, sollecitando chiarimenti e approfondimenti.
Nel presente anno scolastico è stata affrontata solo la disciplina teorica. Gli allievi, hanno
mostrato una buona crescita culturale, perché molti di loro hanno affinato abilità critiche ed
espositive grazie all’impegno e all’attenzione sempre costante. Il comportamento degli alunni
è stato corretto diligente con un buon grado d’attenzione e pronto ad accogliere le proposte
dell’insegnante.
Il programma curricolare di storia dell’arte è stato svolto concentrando l’attenzione sulle
caratteristiche generali delle varie correnti artistiche, sugli autori principali, eseguendo
l’analisi delle loro opere più significative. Si è cercato di stimolare gli allievi attraverso
confronti tra artisti e opere, incentrando l’attenzione sulle interrelazioni tra opere di genere
diverso. Durante le visite alle mostre gli studenti si sono dimostrati attenti e responsabili
evidenziando una costruttiva motivazione all’apprendimento e un atteggiamento
collaborativo. Gli obiettivi programmati, sono stati raggiunti dalla maggior parte della classe
che è pervenuta complessivamente a buoni risultati poiché è in grado di esporre le conoscenze
acquisite in modo corretto e adeguato mostrando una costante e attiva partecipazione alle
attività programmate svolte, evidenziando motivazione durante il dialogo educativo. Gli
studenti riescono a identificare e confrontare autori e opere esaminate, inserirli nel loro tempo.
Nel complesso al momento, il profitto finale vede un livello qualitativo medio- alto con
diverse eccellenze e poche situazioni in lieve difficoltà.
Nella classe è presente un allievo DSA per il quale si rimanda al PDP.
Obiettivi generali raggiunti
Riguardo alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini
di conoscenze, competenze e abilità: sviluppo del senso di responsabilità, sensibilità nei
confronti del patrimonio artistico, capacità di concentrazione e autonomia operativa.
Gli allievi hanno mostrato: comprensione del significato e del valore di un’opera d’arte,
consolidamento della capacità di esposizione e argomentazione e individuazione di
collegamenti tra diversi periodi artistici.
Obiettivi disciplinari
Conoscenze: caratteristiche della produzione artistica dei periodi storico-artistici studiati;
Rapporto tra opera d’arte e periodo in cui è stata prodotta. Queste conoscenze sono state
acquisite perlopiù in misura discreta o buona, in minima parte sufficiente, talvolta anche
ottima. La maggior parte degli allievi è in grado di esporre le conoscenze acquisite in modo
corretto e adeguato.
Competenze: analisi compositiva di un’opera d’arte; identificazione dell'autore, del periodo
e/o del movimento di appartenenza dell'opera d' arte; ricerche personali per approfondimenti
autonomi tramite l'uso di bibliografie e di supporti informatici; eseguire collegamenti
disciplinari.
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Capacità: possedere un linguaggio specifico; saper esporre e argomentare un determinato
periodo artistico; leggere le opere d’arte; saper riconoscere autori e opere, saper collocare nel
tempo e nello spazio autori e opere; collegare in senso diacronico e sincronico i vari fenomeni
artistici e architettonici e di inserirli nelle situazioni storico/culturali di cui sono espressione .
Metodologia
L’insegnamento di Storia dell’arte si è svolto mediante lezione frontale e dialogata con
discussioni collettive atte allo stimolo delle capacità critiche, valutative degli studenti. Si è
favorito lo strumento visivo mostrando le riproduzioni grafiche e fotografiche alla LIM con
l’integrazione di schizzi alla lavagna, proiezioni di power- point, schemi semplificativi,
mappe concettuali , documentari o brevi filmati. A un’introduzione generale dei singoli
argomenti, si è proseguito con un lavoro di analisi degli artisti e delle loro opere più
importanti. Le lezioni si sono svolte mediante unità di apprendimento, affrontate con tempi
diversi di esposizione adeguati al gruppo per una corretta assimilazione.
Risorse e strumenti
Testo in adozione: E. Bernini, R. Rota, Eikon guida alla storia dell’arte, dal Settecento a
oggi. Vol.3
Utilizzo della LIM Visione di Power-Point. Monografie e cataloghi di mostre dell’insegnante.
Sono state affrontate in particolare le opere esposte alla collezione Guggenheim di Venezia
legate al progetto svolto in classe.
Tempi
2 ore settimanali
Lezioni (30 ore) I Quadrimestre
Lezioni (27 ore) II Quadrimestre fino al 15 maggio
Criteri e strumenti di valutazione
Nel corso dell’anno, sono state svolte verifiche orali tradizionali e discussioni collettive,
scritte del tipo “A” e “B” ed una simulazione di terza prova. La durata delle verifiche scritte è
stata di un’ora. La valutazione non è limitata alle verifiche, ma ha tenuto in considerazione,
oltre alle abilità e conoscenze raggiunte, anche e soprattutto l’impegno dimostrato durante le
lezioni, l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo.
La valutazione delle prove orali e scritte si è basata sui parametri contenuti nella griglia di
valutazione presente nel P.O.F., tenendo conto di: Conoscenza dei contenuti /Chiarezza e
correttezza espositiva/ Conoscenza e utilizzo adeguato del linguaggio specifico della
disciplina/ Capacità di analisi, comprensione e rielaborazione/ Pertinenza della risposta alla
domanda.
Nello specifico:
Conoscenza approfondita dell’argomento, ottima capacità espositiva e proprietà del
linguaggio specifico della disciplina, originalità e capacità di creare collegamenti 9-10;
Conoscenza sicura, discreta esposizione e riferimenti al contesto, buona capacità di
collegamento 8-9; Conoscenza buona ma non sempre approfondita, impostazione coerente e
precisa, linguaggio specifico corretto 7; Conoscenza generica ed essenziale, riferimenti
adeguati, esposizione non sempre coerente 6; Conoscenza superficiale, forma inadeguata,
incertezza nell’esposizione 5; Conoscenza lacunosa, scarsa proprietà del linguaggio specifico,
gravi imprecisioni 4; Conoscenza molto scarsa, gravi errori nell’esposizione, non pertinenza
alle richieste 3.
Attività integrative ed extrascolastiche
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La classe ha partecipato al Progetto A Scuola di Guggenheim, un progetto interdisciplinare
svolto in classe con la collaborazione di alcuni docenti dal mese di gennaio a maggio. Ogni
studente , nell’ambito di un gruppo tematico, ha preparato un approfondimento individuale su
un’opera a scelta tenendo conto dei riferimenti interdisciplinari e delle proprie attitudini
personali .
PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE – ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Il neoclassicismo Caratteri generali
• Pittura: David Il giuramento degli Orazi; la morte di Marat.
• Scultura: Antonio Canova
Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria; Amore e Psiche. Paolina
Bonaparte
Tempi-ore
3
Goya: la Maja vestita, la Maja desnuda, la fucilazione del 3 maggio
1
Il romanticismo
• Caratteri generali; il “ pittoresco e il sublime”
Germania:
Friedrich .Viandante in un mare di nebbia, l’abbazia nel querceto, monaco in
riva al mare
Inghilterra:
Constable . Cavallo al salto
Turner. PACE- esequie in mare- Ombra e tenebre la sera del diluvio
Francia:
• Géricault . La zattera della medusa, ritratti di alienati
• Delacroix. La morte di Sardanapalo, La libertà che guida il popolo
Italia: Il romanticismo storico.
Francesco Hayez: il Bacio, pensiero malinconico.
10
Il realismo
• Courbet: I funerali ad Ornans. I Macchiaioli: caratteristiche generali
Giovanni Fattori:, Soldati Francesi
Il Divisionismo. Caratteristiche generali
Pellizza da Volpedo : il Quarto Stato
4
L’impressionismo: aspetti generali
• Manet: Colazione sull’erba, Olympia, Il bar alle Folies Bergeres
• Monet: La Grenouillere, Impressione al sol nascente, ciclo delle Cattedrali
• Renoir: La Grenouillere, Bal au Moulin de la Galette
• Degas: La classe di danza del Signor Perrot, L’assenzio
L’architettura del ferro
La torre Eiffel, il palazzo di Cristallo
Il post impressionismo
• Seurat: Una domenica pomeriggio all’isola de la Grande Jatte, il Circo.
• Gauguin: La Visione dopo il Sermone- Da dove veniamo, cosa siamo, dove
andiamo?
• Van Gogh: I mangiatori di patate, la camera di Vincent ad Arles, I girasoli,
10
2
8
54
notte stellata, Campo di grano con corvi
Cézanne: la casa dell’impiccato, La montagna di Saint Victoire
Munch: Pubertà, il Grido
Ensor: L’ingresso di Cristo a Bruxelles
2
Il Novecento
L’art Nouveau: caratteri generali
• Gaudì Sagrada Familia, Casa Battlò, Casa Milà,
• Klimt Giuditta I, Il Bacio.
3
Le avanguardie storiche del primo ‘900
Espressionismo: caratteri generali
Fauves (espressionismo francese):
• Matisse la stanza rossa; La danza
Gruppo Die Brucke (espressionismo tedesco):
Kirchner: Marcella, Cinque donne per strada
2
Cubismo
Aspetti generali: cubismo analitico, cubismo sintetico
• Picasso periodo blu, periodo rosa, la nascita del cubismo:
Le demoiselles d’Avignon, Ritratto di Ambroise Vollard, Guernica
3
Futurismo
Aspetti generali: i manifesti.
• Boccioni: biografia e analisi delle opere : La città che sale, Stati d’animo,
Forme uniche nella continuità dello spazio.
Balla velocità + rumore
Severini mare=ballerina
La Metafisica: aspetti generali
De Chirico Le Muse inquietanti. Torre rossa
Astrattismo: aspetti generali dell’astrattismo lirico e geometrico
Der blaue reiter: nascita del movimento e delle composizioni astratte
Kandinskij Acquerello astratto. Paesaggio con macchie rosse
De Stijl: Mondrian la serie degli alberi, Composizione I
3
1
Il Dadaismo: aspetti generali, i ready-made.
Duchamp: Nudo che scende le scale, Ruota di bicicletta
1
Il surrealismo aspetti generali, il manifesto.
Dalì : il metodocritico-paranoico. Nascita dei desideri liquidi
Ernst: la vestizione della sposa, la foresta
Magritte: l’impero della luce
Mirò. Interno olandese II
2
L’espressionismo astratto. Pollock e l’action painting: Alchimia
L’architettura razionalista: Il Bauhaus, Gropius scuola a Dessau, Le Corbusier
villa Savoye e I cinque punti dell’architettura. L’architettura organica Wright:
casa Kauffman
1
1
55
I tempi orari comprendono le ore di lezione e quelle di verifiche orali e scritte
56
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Docente: Prof. Michele Capassa
Testo in adozione: B. Balboni – A. Dispenza, Movimento + sport = salute Il Capitello
PROFILO DELLA CLASSE
La classe inizialmente era formata da 26 studenti di cui 18 maschi e 8 femmine, in seguito a circa metà
del mese di Ottobre si è aggiunto un ulteriore studente maschio. La classe è stata sempre disponibile al
lavoro pratico in palestra e ha mostrato interesse anche per le tematiche teoriche proposte, inerenti la
disciplina. Il rapporto di collaborazione e partecipazione attiva al dialogo educativo si è mantenuto su
livelli sempre positivi. La partecipazione e la frequenza alle lezioni da parte degli allievi così come la
dedizione e l'impegno al fine di perseguire gli obiettivi didattici preventivati, sono stati
complessivamente regolari. Le capacità psicomotorie degli allievi sono da considerarsi in linea con le
età anagrafiche e al percorso scolastico ed extrascolastico (a livello di società sportiva), evidenziando
fasce di livello base, intermedio e avanzate. Tutti gli obiettivi didattici evidenziati in sede di
programmazione iniziale sono stati raggiunti.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
Esercizi di rilassamento muscolare e controllo respiratorio;
esercizi di coordinazione generale e segmentaria;
esercizi di equilibrio statico, dinamico e in volo;
corsa a ritmo vario in condizioni aerobiche e anaerobiche;
esercizi di allungamento e stretching;
esercizi di rafforzamento muscolare per gli arti inferiori, superiori, addominale e dorsale;
esercizi di mobilità articolare anche con l’uso di piccoli e grandi attrezzi;
giochi pre-sportivi;
giochi di squadra e precisamente:
• pallavolo: uso dei fondamentali individuali nel gioco di squadra; elementari schemi di difesa e
attacco;
gioco in campo a squadre; norme di regolamento tecnico; arbitraggio;
• pallacanestro: uso dei fondamentali nel gioco di squadra; semplici schemi di difesa e attacco (zona,
uomo);
norme relative al regolamento tecnico; gioco in campo a squadre; arbitraggio;
• pallamano: uso dei fondamentali nel gioco di squadra;
• attrezzistica: elementi di preacrobatica semplice e applicata;
• atletica leggera: andature preatletiche (corsa calciata, skip, balzi, passo saltellato, ecc)
salto in alto, getto del peso, norme relative ai regolamenti tecnici delle singole discipline.
COMPETENZE
• Saper mantenere uno sforzo il più a lungo possibile anche con variazione di ritmo e di carico;
• saper correre a ritmo vario in condizioni aerobiche e anaerobiche;
• saper compiere azioni semplici e complesse nel minor tempo possibile;
• saper eseguire movimenti con escursioni articolari più ampie possibile;
• saper praticare tre specialità individuali e nei vari ruoli un gioco di squadra;
• saper svolgere compiti di giuria e arbitraggio;
• saper usare opportunamente gli attrezzi e gli strumenti.
CAPACITÀ
• Saper attuare movimenti semplici e complessi in forma economica e in situazioni variabili;
• saper svolgere compiti motori in situazioni inusuali tali che richiedano il mantenimento e il recupero
dell’equilibrio;
• saper organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati;
• saper interelazionarsi con i compagni e gli insegnanti;
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• saper rispettare le regole e i ruoli propri delle discipline;
• saper controllare le emozioni anche in situazioni di competitività;
• saper rispettare alcune regole fondamentali igienico-sanitarie.
VERIFICHE
Le verifiche svolte sono state scritte (questionari con risposta aperta o multipla) per la parte teorica;
per la parte pratica le verifiche sono state individuali e collettive su test, percorsi, circuiti, attrezzi
piccoli e grandi con valutazione oggettiva (tempo o quantità) e per giochi di squadra e altre attività con
l’osservazione diretta. Le tipologie di verifica, oltre all’osservazione sistematica e alla valutazione
dell’impegno e della partecipazione, hanno riguardato in modo maggiore prove tecnico-pratiche e una
prova scritta con i vari argomenti trattati sia nel primo quadrimestre che nel secondo.
VALUTAZIONE
Per la valutazione si è cercato di valutare gli effetti progressivi raggiunti rispetto alla situazione di
partenza, tenendo in dovuta considerazioni anche i ritmi e le condizioni soggettive di apprendimento.
Si è cercato di far in modo che le verifiche fossero sufficientemente articolate per consentire di
ottenere il maggior numero di informazioni possibili sul livello di capacità e di abilità individuali.
L’attribuzione numerica dei voti ha utilizzato la scala che va da 1 a 10 e più precisamente:
1 –3 assenza totale di risposta;
4 scarso impegno e partecipazione, con risposte motorie frammentarie e inesatte;
5 linguaggio motorio incerto in particolare nei passaggi più importanti;
6 sufficiente acquisizione dei contenuti essenziali della disciplina;
7 produzione motoria corretta e sufficientemente fluida;
8 autonomia di lavoro, capacità di controllo e di correzione dell’attività motoria;
9 –10 elaborazione personale dei dati, interventi appropriati, produzione motoria raffinata.
Accanto alle osservazioni sistematiche sono stati predisposti test di confronto per quantificare il grado
di evoluzione motoria raggiunto dagli allievi. Sono state tenute in considerazione anche il
comportamento, la partecipazione e l’impegno dimostrati durante lo svolgimento delle attività.
L’insegnante di Scienze Motorie e Sportive fa presente che le attività svolte sono state tutte
prevalentemente di carattere pratico, riservando alla parte teorica oltre che alle norme tecniche delle
singole discipline sportive, anche argomenti di anatomia quali: l’apparato scheletrico, approfondendo
in particolar modo la struttura e le alterazioni del rachide, l’apparato muscolare ed i meccanismi
energetici, cenni di traumatologia sportiva.
In data 15 maggio 2016 il totale delle ore effettivamente svolte saranno 52
RECUPERO
Non è stato necessario avviare nessuna attività di recupero.
MATERIALI, SUSSIDI E SPAZI
Palestra, piccoli e grandi attrezzi.
LIBRI DI TESTO E RISORSE
Titolo: Movimento + sport = salute
Autori: B. Balboni – A. Dispenza
Casa Editrice: Il Capitello
Oltre al libro di testo sono stati consegnati elaborati di argomenti teorici con file in pdf. nel registro
elettronico.
METODO
Tenuto conto dei bisogni e delle proposte degli allievi, si è cercato di sollecitare la partecipazione
attiva di
tutta la classe. Dopo aver posto gli obiettivi da raggiungere si è cercato di dare spazio anche alla
ricerca delle soluzioni da parte degli allievi. Attraverso l’analisi e le considerazioni collettive è stata
58
stimolata la riflessione da parte degli studenti su quello che è stato fatto e sulla scelta delle soluzioni
migliori ai problemi posti, al fine di ottenere una partecipazione cosciente oltre che attiva.
Si sono favorite e privilegiate le esercitazioni di gruppo per stimolare lo sviluppo sociale.
Alternando momenti di auto valutazione individuale e di gruppo a fasi di verifica con test, si è cercato
di ottenere una reale coscienza dei risultati raggiunti.
Rispetto alle attività pratiche si è passati da un lavoro di carattere generale ad uno sempre più
specifico e mirato all’ottenimento di determinate capacità ed abilità tecniche.
59
60
61
Elenco allegati
Vengono allegati al presente documento del Consiglio di Classe i seguenti materiali:
- Griglia per la valutazione della prima prova;
- Griglia per la valutazione della seconda prova;
- Griglia per la valutazione della terza prova;
- Testi delle simulazioni della prima, seconda e terza prova.
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IL CONSIGLIO DI CLASSE:
Matematica (coordinatrice)
Prof.ssa NICOLETTA BARAVIERA
_______________________________________
I.R.C.
Prof. MASSIMO LEANDRIN
_______________________________________
Italiano
Prof.ssa BARBARA MORETTO
_______________________________________
Inglese
Prof.ssa CHIARA DE GIORGI
_______________________________________
Storia
Prof.ssa TERESA TIRONE
_______________________________________
Filosofia
Prof.ssa TERESA TIRONE
_______________________________________
Fisica
Prof. MATTEO MOSANGINI
_______________________________________
Informatica
Prof.ssa ANNA MALVEZZI
_______________________________________
Scienze naturali
Prof.
DOMENICO D'AMICO
_______________________________________
Disegno e Storia dell’Arte
Prof.ssa SIMONA TORTORA
_______________________________________
Scienze Motorie e Sportive
Prof. MICHELE CAPASSO
_______________________________________
Portogruaro, 13. 05. 2016
Il Dirigente Scolastico
Prof. Roberto Barbuio
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