Indagine sul Servizio A.D.I.
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Indagine sul Servizio A.D.I.
Unità Operativa Complessa Relazioni con il Pubblico Unità Operative Socio Assistenziali e Uffici Relazioni con il Pubblico territoriali Unità Operativa Assistenza Anziani territoriali ASL BN 1 Indagine sulla qualità percepita dagli utenti del servizio A.D.I. Unità Operativa Complessa Relazioni con il Pubblico - ASL Benevento 1 Sede: Via Oderisio n. 1 – 82100 Benevento (BN) Tel. 0824.308738 (Dirigente Responsabile Dott.ssa Anna Bisesti) Fax 0824.53964 - E-mail: [email protected] A cura di: ASL BN1 Unità Operativa Complessa Relazioni con il Pubblico (Dir. Resp. Dott.ssa Anna Bisesti) Unità Operative Socio Assistenziali e Uffici Relazioni con il Pubblico (Dir. Resp. Dott.ssa Adele Calzone, Dott.ssa Carla De Conno, Dott.ssa Maraluisa Sellitto, Dott.ssa Maria Concetta Isernia, Dott.ssa Antonietta Calvano, Dott. Antonio Massimo) Unità Operativa Assistenza Anziani (dr. Gennaro Maio) Con la collaborazione di: Dott.ssa Valentina Bava, Dott.ssa Elisabetta D’Amico, e la Dott.ssa Patrizia Maio (Sociologhe tirocinanti). Si ringraziano: Dott. Bruno De Stefano – Direttore Generale ASL Benevento1 Dott. Tommaso Zerella – Direttore Sanitario ASL Benevento 1 2 Indice Premessa L’introduzione dell’A.D.I. nella provincia sannita e la particolare tipologia di utenza …………………………………………………………………………..p. 5 Capito I Introduzione Par. 1.1. - Obiettivi dell’indagine…………………………………………………p. 7 Par. 1.1.1. - L’analisi del vissuto nel caso dell’assistenza domiciliare..................p. 7 Par. 1.2. – Metodologia e fasi del lavoro……………….……..................................p. 8 Par. 1.2.1. - Definizione del gruppo di lavoro......................................................p. 8 Par. 1.2.2. - Il campionamento..............................................................................p. 8 Par. 1.2.3. – Il questionario e le modalità di somministrazione............................p. 8 Capitolo 2 Par. 2.1. - Le caratteristiche socio-anagrafiche degli intervistati...........................p. 13 Par. 2.2. – Informazioni.........................................................................................p. 16 Capitolo 3 Par. 3.1. - Ammissione alle cure domiciliari.........................................................p. 20 Par. 3.1.1. – Dimissioni.........................................................................................p. 21 Capitolo 4 Par. 4.1. - Rapporti interpersonali con gli operatori..............................................p. 22 Par. 4.1.1. - Rapporti relazionali/informativi con il personale medico...............p. 22 Par. 4.2. - Rapporti con il personale infermieristico………………………………p. 26 Par. 4.3. - Rapporti con il personale della riabilitazione…………….…………..p. 27 Capitolo 5 Par. 5. La cura e il trattamento…………………………………………………p. 28 Capitolo 6 3 Par. 6. Dimissioni dal servizio………………………………………………….p. 31 Capitolo 7 Par. 7. Aspetti generali…………………………………………………………p. 31 Conclusioni…………………………………………………………………….p. 34 4 Indagine sulla qualità percepita dagli utenti del servizio A.D.I. Premessa L’introduzione dell’A.D.I. nella provincia sannita e la particolare tipologia di utenza L’Istituzione del Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, nel nostro contesto locale, è recente. Risale, infatti, al 2003 il primo esperimento di inserimento dell’A.D.I. in un Distretto della Provincia di Benevento; per poi estendersi nel corso del 2004 a tutto il territorio. Il modello di ADI proposto nell’ASL BN1 è nato dall’osservazione di altre esperienze nazionali ed internazionali nel campo delle cure domiciliari e dalla ricognizione dei provvedimenti normativi in tema di ADI – legislazione nazionale e regionali. . 0F L’ADI, insieme alle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e ai Centri Diurni (CD), costituisce uno dei nodi principali della rete integrata dei servizi socio-sanitari dedicati agli anziani e alle altre fasce deboli della popolazione (disabili, malati terminali ecc.). Accedono all’A.D.I. solo gli anziani non autosufficienti, residenti, con supporto familiare valido (familiare o care/giver di riferimento). Nella provincia di Benevento, la percentuale di persone ultrasessantacinquenni supera il 20%. Ciò comporta un carico di problemi sociali e sanitari legati alla perdita dell'autosufficienza, aggravata dalla presenza di multipatologie e dall'isolamento sociale. Distretto BN1 BN2 Montesarchio Telese Terme Morcone San Bartolomeo Totale ASL Popolazione totale 71.685 58.089 55.390 54.559 26.122 24.957 290.802 Popolazione >65 anni (12.972) 18,09% (11.823) 20,36% (9.061) 16,35% (11.529) 21,13% (6.014) 23,02% (6.258) 25,07% (57.666) 19,82% Popolazione 6575 anni (7.836) 10,93% (6.996) 12,04% (5.396) 9,75% (6.504) 11,92% (3.209) 12,29% (3.489) 13,98% (33.430) 11,49% Popolazione > 75 anni (5.136) 7,16% (4.836) 8,32% (3.665) 6,60% (5.025) 9,21% (2.805) 10,73% (2.769) 11,09% (24.236) 8,33% [Fonte: ASL BN1 ‘’Progetto Tiziano II’’ - 2005] Nella provincia di Benevento la percentuale di persone ultrasessantacinquenni sfiora il 20%. In base ai dati forniti dal Servizio A.D.I. dell’ASL BN1, la percentuale di ultra 75enni è dell’8,33% e si discosta notevolmente dal valore medio regionale che è del 5,38%, con punte record dell’11% nei Distretti di Morcone e San Bartolomeo in Galdo. Di particolare rilievo è anche la percentuale di ultra65enni (19,82%), che colloca la provincia di Benevento (insieme a quella di Isernia) ai primi due posti nella classifica delle province più “vecchie”dell’Italia Meridionale. 1 Principali riferimenti normativi nazionali sull’ADI: Legge n° 833 del 1978; D.lgs. n° 502 del 1992; Progetto Obiettivo Anziani 1992; Piano Sanitario Nazionale 1994 – 1996; DPR n° 484/1996 (ACN MMG); D. lgs. n°229 del 1999; Piano Sanitario Nazionale 1998 – 2000; DPR n° 270 e n° 271 (art. 15 e 18) del 28/07/2000; Legge 328/00; DPCM 14/02/2001, Accordo Stato - Regioni 22/11/01 e DPCM 29/11/01. 5 Da uno studio basato sulle informazioni rilevate dai medici di medicina generale con le schede deontologiche [La salute degli anziani della ASL 1 di Benevento vista dai medici di famiglia, 2003], il 14% degli anziani vive da solo, il 46% con il solo coniuge. La maggior frequenza di anziani soli è tra i grandi anziani: 1 su cinque tra gli ultra85enni, 1 su sei nella classe di età 75-84 anni ed 1 su dieci tra i più giovani (65-74 anni). In tutte le età, le donne sono a maggior rischio di vivere da sole, a causa della loro sopravvivenza più lunga, per cui tra le donne è più frequente lo stato di vedovanza. Nello studio, inoltre, i medici sono stati chiamati ad esprimere un giudizio sulle condizioni abitative, sociali, familiari ed economiche del loro assistito. Per l’84,4% del campione il giudizio è stato sufficiente per tutti e quattro gli aspetti, mentre il 3,9% degli anziani vivrebbe in abitazioni non idonee, l’8,7% avrebbe una condizione economica non idonea, il 9,1% una situazione sociale non idonea ed infine, il 6,6% una condizione economica non idonea. Il 35% del campione ha una mobilità limitata. Tra i ‘Giovani Anziani’ la percentuale è del 19%, raddoppia al 44% tra 75 ed 84 anni e arriva al 63% tra i ‘Grandi Anziani’. Circa la metà di quelli con mobilità limitata (il 18,3% dell’intero campione) ha difficoltà a camminare e ricerca un aiuto (due su tre si aiutano con un bastone, ma uno su tre necessita di un accompagnatore; si tratta del 6,8% di tutto il campione). Infine il 3,7% del campione non può muoversi: il 2,3% è confinato in poltrona e l’1,4% è confinato a letto. Dall’1,2%, al 3,3% al 13,3% tra gli ultra 85enni. In generale, la disabilità accompagna soprattutto le età avanzate e condiziona fortemente la vita degli ultraottantenni. Gli anziani che soffrono di piaghe da decubito sono il 2% e la regione lombosacrale è la più colpita. Gli anziani completamente autosufficienti sono il 76% del campione, le persone con almeno una disabilità tra le attività primarie della vita quotidiana (spostarsi, lavarsi, mangiare, fare il bagno o la doccia, presenza di incontinenza, fare i propri bisogni) sono il 23%, mentre le persone completamente dipendenti sono il 2,3%. In particolare, tra i giovani anziani poco più di 1 su 10 è dipendente, tra le persone di 75-84 anni i dipendenti sono 1 su 4 per finire a 1 su 2 tra le persone con più di 85 anni. In parte la perdita dell’autosufficienza è legata al progredire dell’età, ma in parte alla presenza di patologie e condizioni che, a loro volta, aumentano con l’età. In presenza di ictus cerebrale la dipendenza aumenta dal 20 al 55%; in presenza di disturbi cognitivi aumenta dall’11% al 30% (disturbo lieve) al 69% (disturbo moderato), in presenza di depressione aumenta dall’11% al 27%(depressione lieve) al 61%(depressione moderata). Infine, per quanto riguarda le patologie la condizione più frequentemente riportata è stata l’ipertensione arteriosa, di cui soffrirebbe il 50% della popolazione con più di 65 anni. La seconda condizione è l’artrosi di cui soffre il 43% degli anziani. Torna all’Indice 20H 6 Introduzione 1.1. - Obiettivi dell’indagine L’U.O.C. Relazioni con il Pubblico – Comunicazione e Marketing, in collaborazione con gli UU.RR.PP. territoriali e le U.O. Assistenza Anziani distrettuali, ha svolto un’indagine sulla qualità percepita dagli utenti della provincia sannita che usufruiscono del Servizio A.D.I.. L’Indagine è stata avviata in una fase molto particolare dell’Azienda; caratterizzata dall’aumento del bisogno di cure al domicilio del paziente in conseguenza della diminuzione della durata della degenza, da azioni di riorganizzazione del servizio (attività distrettuali) e dalla limitatezza delle risorse disponibili. L’indagine sulla qualità percepita del servizio A.D.I. ha l’obiettivo di sensibilizzare gli operatori coinvolti e la dirigenza ad una maggiore attenzione verso gli aspetti qualitativi del servizio e, nel contempo, rappresenta un utile strumento per diffondere tra il personale la cultura del miglioramento della qualità ed una maggiore attenzione al paziente ed al servizio. 1.1.1. - L’analisi del vissuto nel caso dell’assistenza domiciliare Il questionario si riferisce all’analisi del vissuto, ovvero ricostruisce l’esperienza che la personacittadino-utente compie all’interno del percorso di cure ; Il percorso del paziente in A.D.I. è stato suddiviso in tappe cronologiche: 1. la fase preparatoria all’attivazione dell’A.D.I. (attivazione del servizio a seguito di richiesta all’U.O. Ass. Anziani distrettuale da parte del MMG dell’assistito, su ricettario del SSn, accompagnata da una valutazione di I° Livello effettuata sulla scheda gerontologia; informazioni e segretariato sociale); 2. rapporti relazionali/informativi con il personale medico/infermieristico e personale della riabilitazione; 3. la fase di assistenza vera e propria (cura e trattamento); 4. la continuità assistenizale. L'assistenza domiciliare viene fornita all'utente solo in giorni ed ad ore stabilite. A seconda delle necessità del caso, gli operatori vengono assegnati ai vari utenti. Dopo aver prestato il proprio servizio presso il domicilio dei pazienti, essi se ne vanno. Il supporto assistenziale, infatti, non è continuativo, così come avviene in ospedale. Chi ne usufruirà, di conseguenza, dovrà essere in possesso di determinati requisiti: • se l'utente vive solo dovrà essere autosufficiente, cioè capace di provvedere a se stesso (perlomeno per le cose più importanti). Se mancasse questo requisito verrebbe meno la possibilità stessa dell'assistenza domiciliare: dato che essa occupa solo un certo arco di tempo nel periodo della giornata, non è certo destinata a chi ha bisogno di un aiuto continuo. In questi casi si dovrà provvedere a forme di assistenza alternative, molto più radicali. • se l'utente vive in famiglia può essere completamente non autosufficiente (anziani allettati da tempo e con piaghe da decubito). L'assistenza familiare dovrà essere adeguata, ed il servizio domiciliare fornirà quelle prestazioni che la famiglia non può assicurare (in primis, ma a seconda dei casi, quelle sanitarie richiedenti l'intervento di uno specialista). 1F2 Torna all’Indice 21H 2 [secondo il modello del Picker Institute]. 7 1.2. – Metodologia e fasi del lavoro Dal punto di vista teorico, la rilevazione della qualità percepita nei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari pone il problema di individuare i criteri di formazione del giudizio da parte dell’utente. Si può osservare che l’utente dell’ADI non possiede competenze tecniche. Va, quindi, sottolineato che la componente tecnica del servizio dovrà essere valutata anche (e soprattutto) in rapporto ad elementi oggettivi (pratiche assistenziali consolidate, rispondenza a protocolli e linee guida, raggiungimento degli obiettivi di cura ecc.), tenuto conto che l’utente non è in grado di percepirla. La prima fase del lavoro è stata dedicata alla costruzione dello strumento di rilevazione. La somministrazione dei questionari si è svolta tra il mese di Agosto 2005 e Settembre 2005. Successivamente si è proceduto all’elaborazione dei dati, reportistica e pubblicizzazione dei risultati. 1.2.1. Definizione del gruppo di lavoro Il gruppo di lavoro che ha partecipato all’indagine è stato costituito dai responsabili degli UU.RR.PP. distrettuali, coordinati dall’URP Centrale e dal dirigente responsabile ADI Distretto Sanitario BN2. Il lavoro, che è durato circa un anno (periodo di Settembre 2005 fino al mese di Novembre 2006), è stato svolto con la collaborazione delle UU.OO.CC. Assistenza Anziani e ADI distrettuali e dei volontari e tirocinanti. 1.2.2. - Il campionamento Il è rappresentato dal 10% degli utenti assistiti in ADI durante il periodo che va dal 01/01/2005 al 30/06/2005 (48 soggetti da intervistare). Il tasso di risposta al questionario è stato del 95%. 2F3 1.2.3. – Il questionario e le modalità di somministrazione Il gruppo di lavoro ha elaborato il questionario strutturato (allegato 1.), secondo una logica qualiquantitativa e con riferimento all’analisi del vissuto dell’utente. Il questionario è composto da una batteria di 32 domande a risposta multipla. La somministrazione dei questionari è stata effettuata a cura degli U.R.P. distrettuali, presso il domicilio del paziente e/o attraverso un’intervista telefonica; utilizzando volontari e/o personale dipendente dell’azienda che non fossero conosciuti dagli utenti Il questionario è stato accompagnato da una lettera di presentazione in cui si spiegavano gli scopi della ricerca e l’informativa sulla privacy. Si precisa che, l’osservatore doveva essere esterno per non influenzare l’utente. Torna all’Indice 2H 3 I criteri di campionamento sono stati formalizzati in apposito regolamento (allegato 2.). Si è previsto che i nominativi dei soggetti da intervistare dovessero essere estratti dagli elenchi degli assistiti, nella seguente maniera: si è estratto il nominativo dall’elenco completo fornito dal Servizio ADI distrettuale, messo in ordine alfabetico, con la modalità di 1 ogni 10 (cioè estraendo il decimo, il ventesimo, il trentesimo …). Nel caso che uno dei soggetti estratti sia deceduto, si è proceduto lo stesso all’intervista, se possibile con il caregiver (parente o badante); se non è stato possibile effettuare l’intervista si è proceduto alla sostituzione del nominativo, estraendo dall’elenco il n. successivo (cioè l’undicesimo, il ventunesimo, il trentunesimo ecc.). 8 ALLEGATO 1 REGIONE CAMPANIA Azienda Sanitaria Locale Benevento 1 INDAGINE SULLA QUALITA’ PERCEPITA DEL SERVIZIO ADI DA PARTE DEGLI UTENTI DELL’ASL BN 1 QUESTIONARIO Parte da compilare a cura del Servizio: Distretto sanitario Data di presa in carico dell’utente da parte del servizio, specificare mese e anno: ……./200.. INTERVISTA: ٱDIRETTA ٱTELEFONICA RISPONDE ALL’INTERVISTA: ٱdata: ……………/……………/…………….. ○ utente ○ caregiver (coniuge, figlio/a, badante o colui che ha in cura l’assistito), specificare .………………. INFORMAZIONI 1. E’ venuto/a conoscenza del servizio da: /_/ (a) Operatori/ci ASL (specificare)........................................................................................................ (a.bis) Operatori sociali comune (a.ter) Operatori sociali ospedale (b) Medico di Medicina Generale (c) Parenti amici (d) Volontari (e) Parroco (f) Altri................................................................................................................................................ 2. Le informazioni ricevute dai servizi distrettuali sul servizio di cura domiciliare sono state: /_/ (a) Esaurienti (b) Chiare (c) Sufficienti (d) Di difficile comprensione AMMISSIONE 3. Le sembra di avere aspettato molto tempo per ottenere la valutazione domiciliare? (1) Si, molto: (indicare n.:) ________giorni _________mesi (2) Si, abbastanza (3) No 9 /_/ 4. Come giudica il livello di cortesia del personale delle Unità Operative Anziani al momento della richiesta? /_/ (a) Scadente (b) Discreto (c) Buono (d) Molto buono DIMISSIONI PROTETTE (solo per gli utenti ammessi in ADI e provenienti dagli ospedali) 5. Un Medico o un operatore ospedaliero le ha spiegato in modo esauriente che esiste per lei la possibilità di essere assistito a domicilio dopo la dimissione? /_/ (a) Si (b) No 6. Prima che Lei lasciasse l’ospedale, i medici e gli infermieri le hanno dedicato abbastanza tempo spiegandole le problematiche relative alla sua malattia da affrontare a casa? /_/ (a) Sì, abbastanza tempo (b) Si, ma non sufficiente (c) No, non mi hanno dedicato alcun tempo CURA E TRATTAMENTO 7. Quali servizi di tipo medico-sanitario Le vengono forniti (o le sono stati forniti) a domicilio? /_/ (a) Visite programmate del medico generico (b) Visite geriatriche (c) Altre visite specialistiche; (chirurgo, neurologo ecc.)…………………………………………..… (d) Assistenza infermieristica (specificare il tipo di assistenza infermieristica) …………………….. (e) Assistenza fisioterapica (specificare il tipo di assistenza infermieristica) ………………………. 8. Le è mai capitato che per lo stesso problema Le siano date (Le siano state date) risposte differenti dal personale, medici e/o infermieri? /_/ (a) Si, spesso (b) Si, qualche volta (c) No 9. Quante ore di assistenza Lei ha (e/o ha avuto) per settimana? N° ore……. 10. Ritiene che siano (siano state) sufficienti le ore di assistenza ricevute? /_/ (a) Si (b) No 11. Lei pensa che il personale delle Cure Domiciliari faccia (e/o abbia fatto) tutto il possibile per alleviare il 10 dolore dovuto alle patologie di cui soffre (e/o ha sofferto)? /_/ (a) Si, senz’altro (b) Abbastanza (c) No RAPPORTI CON IL PERSONALE MEDICO 12. Quando ha chiesto informazioni sul suo stato di salute ai medici (Medico di Base, Geriatra, Specialista) ha ricevuto risposte comprensibili? /_/ (a) Si, sempre (b) Si, qualche volta (c) Mai 13. Nel caso di ansia o paure sulla sua condizione o sul trattamento, ha avuto l’opportunità di parlarne con un Medico? /_/ (a) Si (b) No (c) Se si, specificare con chi ha parlato................................................................................................. 14. Ritiene che l’operato dei Medici di Medicina Generale che l’hanno curata sia (e/o sia stato): /_/ (a) Scadente (b) Discreto (c) Buono (d) Molto buono (5) Eccellente 15. Ritiene che l’operato dei medici di equipe (Geriatri, Chirurgo ed altri) sia (e/o sia stato): /_/ (a) Scadente (b) Discreto (c) Buono (d) Molto buono (5) Eccellente RAPPORTI CON IL PERSONALE INFERMIERISTICO 16. Ritiene che il livello di cortesia degli infermieri sia (e/o sia stato): ./_/ (a) Scadente (b) Discreto (c) Buono (d) Molto buono (5) Eccellente 17. Secondo lei, l’infermiere che l’assiste (e/o l’assisteva), ha (e/o aveva) le competenze professionali adeguate al suo caso? /_/ 11 (a) Si (b) No (c) Non so RAPPORTI COL IL PERSONALE DELL’ASSISTENZA RIABILITATIVA 18. Ritiene che il livello di cortesia dei fisioterapisti sia (e/o sia stato): /_/ (a) Scadente (b) Discreto (c) Buono (d) Molto buono (5) Eccellente 19. Secondo lei, il personale alla riabilitazione che l’assiste (e/o l’ha assistita), aveva le competenze professionali adeguate al suo caso? /_/ (a) Si (b) No (c) Non so DIMISSIONI DAL SERVIZIO (solo per i dimessi) 20. Lei pensa che le Cure Domiciliari siano terminate: /_/ (a) Troppo presto (b) Al momento giusto (c) Troppo tardi 21. Prima delle dimissioni l’hanno informata su cosa avrebbe dovuto o non dovuto fare successivamente? /_/ (a) Si, in modo esauriente (b) Si, abbastanza (c) No 22. Quando il personale ha pianificato la fine delle cure domiciliari, ha tenuto conto delle esigenze della Sua famiglia e della Sua situazione domestica? /_/ (a) Si, hanno valutato anche la situazione familiare (b) No (c) Non so 23. Dopo le dimissioni Lei ha continuato ad avere contatti telefonici con l’equipe? (a) Si, di frequente (b) Saltuariamente (c) No 12 /_/ ASPETTI GENERALI 24. Complessivamente Lei sente di essere stato trattato con rispetto e dignità durante le Cure Domiciliari? /_/ (a) Si, sempre (b) Si, abbastanza (c) Non abbastanza (d) Per nulla 25. Complessivamente come valuta le cure che ha ricevuto? /_/ (a) Scadenti (b) Discrete (c) Buone (d) Molto buone (e) Eccellenti 26. Consiglierebbe le Cure Domiciliari ad amici e/o familiari che ne avessero bisogno? /_/ (a) Si, senza dubbio (b) Si, probabilmente (c) No 27. Ad oggi, Lei sente la necessità che l’ASL e il Comune le offra altri servizi? /_/ (1) Si (2) No 27.bis (SE SI) Quali?.................................................................................................................... INFORMAZIONI SOCIO-ANAGRAFICHE (per la persona che ha risposto all’intervista) DATI ANAGRAFICI 28. Sesso: ○ maschio ○ femmina ○ elementare; ○ media; 29. Età:.......... 30. Livello di istruzione: ○ diploma; ○ laurea 31. Professione (specificare)…………………………………………………………………………. 32. Comune di residenza…………………………………………………………………………….. Torna all’Indice 23H 13 2.1. Le caratteristiche socio-anagrafiche degli intervistati Occorre rilevare un aspetto particolarmente critico per la tipologia dei pazienti oggetto dell’indagine. Infatti, la maggioranza dei cittadini che ricorre alle cure domiciliari è composta da anziani o molto anziani e, spesso, affetti da gravi patologie di degenerazione del sistema nervoso con gravi danni della funzione cognitiva. Si è ritenuto, pertanto, importante ascoltare l’opinione di coloro che hanno in carico il paziente (familiari, care giver, ed altri) e laddove non è stato possibile intervistare il paziente si è proceduto a raccogliere il giudizio dei care giver sulla qualità del servizio. La prima domanda del questionario è stata diretta a conoscere chi compila il questionario, se direttamente il cittadino che ha usufruito delle cure o un familiare (e/o care giver). L’87% degli intervistati sono stati care-giver. Tabella n. 1 Risponde all’intervista (N=46) BN1 Utente Care giver Totale complessivo 0 100% (13) 100% (13) BN2 Montesarchio 44,4% (4) 55,6% (5) 100% (9) 0 100% (6) 100% (6) Morcone 25% (1) 75% (3) 100% (4) S.Bartolomeo in Galdo 10% (1) 90% (9) 100% (10) Telese Terme 0 100% (4) 100% (4) Totale complessivo 13,0% (6) 87,0% (40) 100% (46) Di seguito si riportano i dati socio-anagrafici degli intervistati (frequenze percentuali) (la maggioranza degli intervistati – caregiver – ha riportato la propria età anzicchè quella dell’assistito): - Età dell’intervistato: Totali ASL Benevento 1 (N=46) (percentuali e valori assoluti) < di 65 anni: 43% (20) 65-70 anni: 10% (5) 71-75 anni: 6% (3) 76-80 anni: 11% (5) > 80 anni: 22% (10) non risposto: 6% (3) 4 - Sesso dell’intervistato (N=46) (percentuali e valori assoluti): M: 37% (17) – F: 56% (26) (Non risposto: 6% (3) 5) - Istruzione dell’intervistato (N=46) (percentuali e valori assoluti): Licenza Elementare: 54% (25) – Licenza Media: 15% (7) – Diploma: 10% (5) – Laurea: 10% (5) – (Non risposto : 8% (4) 6) 3F 4F 5F 4 Disaggregando per Distretto Sanitario: < 65 anni: 24% (11) BN1 – (0) BN2 – 6% (3) Montesarchio – 2% (1) Morcone – 6% (3) S. Bartolomeo in Galdo – 4% (2) Telese Terme; 65-70 anni: (0) BN1 – 2% (1) BN2 – (0) Montesarchio – 4% (2) Morcone – 4% (2) S. Bartolomeo in Galdo – (0) Telese Terme; 71-75 anni: 2% (1) BN1 – 2% (1) BN2 – (0) Montesarchio – 2% (1) Morcone – (0) S. Bartolomeo in Galdo – (0) Telese Terme; 76-80 anni: 2% (1) BN1 – 2% (1) BN2 – 2% (1) Montesarchio – (0) Morcone – 2% (1) S. Bartolomeo in Galdo – 2% (1) Telese Terme; > 80 anni: (0) BN1 – 11% (5) BN2 – (0) Montesarchio – (0) Morcone – 9% (4) S. Bartolomeo in Galdo – 2% (1) Telese Terme; non risposto: (0) BN1 – 4% (2) BN2 – 2%(1) Montesarchio – (0) Morcone – (0) S. Bartolomeo in Galdo – (0) Telese Terme. 5 Disaggregando per Distretto Sanitario: M: 13% (6) BN1 – 4% (2) BN2 – 4% (2) Montesarchio – 4% (2) Morcone – 6% (3) S. Bartolomeo in Galdo – 4% (2) Telese Terme; F: 15% (7) BN1 – 11% (5) BN2 – 6% (3) Montesarchio – 4% (2) Morcone – 17% (7) San Bartolomeo in Galdo – 4% (2) Telese Terme; non risposto: (0) BN1 – 4% (2) BN2 – 2% (1) Montesarchio – (0) MOrcone – (0) San Bartolomeo in Galdo – (0) Telese Terme. 6 Disaggregando per Distretto Sanitario: Elementare: 8% (4) BN1 – \5 % (7) BN2 – 4% (2) Montesarchio 4% (2) Morcone – 15% (7) San Bartolomeo – 6% (3) Telese Terme; Media: 8% (4) BN1 – (0) BN2 – 2% (1) Montesarchio – (0) Morcone – 4% (2) San Bartolomeo - (0) Telese Terme; Superiore: 2% (1) BN1 – (0) BN2 – 4% (2) Montesarchio – (0) Morcone – 2% (1) San 14 I dati socio-anagrafici sulla professione, tratteggiano un profilo professionale dell’intervistato abbastanza stratificato: Tabella n. 2 Professione (N=46) S.Bartolomeo Telese Totale Terme complessivo BN1 BN2 Montesarchio Morcone in Galdo 7,69% 2,17% Autista (1) 0 0 0 0 0 (1) 7,69% 2,17% Badante (1) 0 0 0 0 0 (1) 25% 2,17% (1) (1) Barbiere 0 0 0 0 0 7,69% 2,17% Biologa (1) 0 0 0 0 0 (1) 15,38% 33,33% 16,67% 20% 25% 19,57% Casalinga (2) (3) (1) 0 (2) (1) (9) 50% 4,35% (2) (2) Coltivatrice 0 0 0 0 0 7,69% 2,17% Commerciante (1) 0 0 0 0 0 (1) 25% 2,17% (1) (1) Impiegata 0 0 0 0 0 23,08% 6,52% Impiegato (3) 0 0 0 0 0 (3) 25% 2,17% Ingegnere 0 0 0 (1) 0 0 (1) 15,38% 4,35% (2) (2) Insegnante 0 0 0 0 0 7,69% 10% 4,35% Operaio (1) 0 0 0 (1) 0 (2) 40% 8,70% Pensionata 0 0 0 0 (4) 0 (4) 7,69% 11,11% 50,00% 25% 20% 25% 19,57% (1) (1) (3) (1) (2) (1) (9) Pensionato 10% 2,17% Ristoratore 0 0 0 0 (1) 0 (1) 16,67% 2,17% Studentessa 0 0 (1) 0 0 0 (1) 55,56% 16,67% 13,04% (5) (1) (6) (vuoto) 0 0 0 0 Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% complessivo (13) (9) (6) 100% (4) (10) (4) (46) I Comuni più rappresentati sono stati quelli di Benevento, San Giorgio del Sannio e San Bartolomeo in Galdo. Bartolomeo – 2% (1) Telese Terme; Laurea: 8% (4) BN1 – (0) BN2 – (0) Montesarchio – 2% (1) Morcone – (0) San Bartolomeo in Galdo – (0) Telese Terme. 15 Tabella n. 3 COMUNE DI RESIDENZA (N=46) Aiola Apollosa Beltiglio Benevento Bucciano Casalduni Castel Venere in Valfortore Circello Durazzano Fragneto L'Abate Luzzano Melizzano Molinara Morcone Paduli Pesco Sannita Pietrelcina S.Gorgio del Sannio San Bartolomeo in Galdo San Lorenzello San Lorenzo Maggiore Telese Terme (vuoto) Tot. Compless. BN1 0,0% (0) 7,7% (1) 7,7% (1) 61,5% (8) 0,0% (0) 0,0% (0) S.Bartolomeo BN2 Montesarchio Morcone in Galdo 0,0% (0) 33,3% (2) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) Telese Totale Terme complessivo 0,0% (0) 4,3% (2) 0,0% (0) 2,2% (1) 0,0% (0) 2,2% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 16,7% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 25% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 17,4% (8) 2,2% (1) 2,2% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 16,7% (1) 0,0% (0) 25% (1) 0,0% (0) 20% (2) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 4,3% (2) 2,2% (1) 2,2% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 11,1,% 0,0% (0) (1) 15,4% (2) 0,0% (0) 7,7% (1) 0,0% (0) 66,7% 0,0% (0) (6) 0,0% (0) 16,7% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 25% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 25% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 30% (3) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 25% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 2,2% (1) 2,2% (1) 2,2% (1) 6,5% (3) 2,2% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 2,2% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 4,3% (2) 2,2% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 13,0% (6) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 50% (5) 0,0% (0) 10,9% (5) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 25% (1) 2,2% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 25% (1) 2,2% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 22,2% (2) 0,0% (0) 100% 100% (13) (9) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 25% (1) 2,2% (1) 16,7% (1) 0,0% (0) 0,0% (0) 0,0% (0) 100% 100% (10) (4) 6,5% (3) 100% (6) 100% (4) 100% (46) Torna all’Indice 24H 16 2.2. Informazioni La medicina generale rappresenta il primo punto d’incontro tra la popolazione anziana fragile ed il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata. I MMG costituiscono, in pratica, la porta unica di accesso e accoglimento al Servizio. Tabella n. 4 Dom1. E’ venuto a conoscenza del Servizio da ( più possibilità di risposta): S.Bartolomeo Telese BN1 BN2 Montesarchio Morcone in Galdo Terme 13,3% 33,3% 16,7% 20% 20% 0 (2) (3) (1) (1) (2) Operatori ASL 20% 25% 0 0 0 0 Operatori Comune (1) (1) 0 0 0 0 0 0 Operatori Ospedale Medico Medicina 53,3% 66,7% 50% 60% 70% 50% Generale (8) (6) (3) (3) (7) (2) 13,3% 16,7% 10% 25% 0 0 Parenti/Amici (2) (1) (1) (1) 0 0 0 0 0 0 Volontari 0 0 0 0 0 0 Parroco 20% 16,6% 0 0 0 0 (3) (1) Altri 100% 100% 100% 100% 100% 100% Tot. complessivo (15) (9) (6) (5) (10) (2) Rispetto alle informazioni fornite a livello distrettuale sul Servizio, si registra una situazione piuttosto frammentata: - solo il 2% degli intervistati ha raccolto informazioni ‘esaurienti’ sul servizio; - un 28% ha ritenuto ‘chiare’ le informazioni fornite a livello distrettuale; - un altro 32% ha ritenuto ‘sufficienti’ le informazioni fornite dal personale U.O. Ass. Anziani distrettuale e/o dagli UU.OO.RR.PP.; - ed il 35% degli intervistati dichiara di aver avuto ‘difficoltà a comprendere’ quanto riferito dagli operatori sulle procedure e le modalità di accesso e fruizione del Servizio. Questa situazione incerta sulla qualità delle informazioni relative al Servizio A.D.I., fornite dagli operatori a livello distrettuale, può dipendere da diversi fattori: - difficoltà a capire il Servizio di recente istituzione; - difficoltà a comprendere il questionario; - difficoltà intrinseca alla terminologia del Servizio. Per far fronte alle menzionate difficoltà, sono state formulate alcune proposte: 1) Rendere chiaro tutto il percorso di assistenza in A.D.I. allo scopo di istruire il paziente ad un corretto utilizzo del Servizio; 2) Elaborare una versione sintetica e semplificata del questionario, da somministrare a distanza di tempo ad un altro campione di utenti in A.D.I.. In particolare, vanno esplicitati in maniera più chiara i punti di accesso alla rete dei servizi domiciliari (anche utilizzando materiale informativo – brochure e depliant - consultabile presso gli studi dei Medici di Medicina Generale e presso i distretti) e le fasi del percorso di assistenza domiciliare (Ospedale - Territorio) per gli utenti che richiedono l’assistenza domiciliare; nonché i criteri di inclusione in A.D.I.. 17 A. Per quanto riguarda i requisiti: possono usufruire del Servizio A.D.I. gli anziani, non-autosufficienti, residenti nel territorio della ASL Benevento 1, con supporto familiare valido (familiare e/o care giver di riferimento). B. Il percorso di attivazione dell’A.D.I.: può partire direttamente dall’utente (e/o familiare), dal Medico di Medicina Generale oppure dall’Ospedale. In particolare l’utente (e/o familiare) - munito di richiesta formale da parte del proprio medico di famiglia - può rivolgersi direttamente alle Unità Operative Complesse di Assistenza Anziani e/o Assistenza Domiciliare distrettuali per l’accesso in A.D.I. L’attivazione dell’A.D.I. è vincolata ad una Valutazione Multidimensionale Distrettuale (operata dall’Unità di Valutazione Geriatria oppure dall’Unità di Valutazione Integrata in presenza di disagio sociale). - Il Medico di Medicina Generale è il fulcro del sistema, poiché da lui proviene la richiesta formale di attivazione dell’A.D.I.; - I Servizi sociali del Comune possono svolgere la funzione di antenne sociali ed indirizzare le persone che rientrano nei criteri di inclusione dell’A.D.I. verso i servizi territoriali di competenza della ASL; - Infine, gli utenti possono essere indirizzati all’A.D.I. direttamente dall’Ospedale; tramite le Dimissioni Protette. Il percorso così delineato, può essere esemplificato dallo schema seguente: Servizio A.D.I Valutazione Multidimensionale Distrettuale DISTRETTO Unità Operative Complesse di Assistenza Anziani e di Assistenza Domiciliare OSPEDALE Dimissioni Protette MEDICO MEDICINA GENERALE - Ricetta - Scheda gerontologica SERVIZI SOCIALI Utente 18 Centrale Operativa Servizio Infermieristico e Riabilitazione Tabella n. 5 Dom2. Le informazioni ricevute dai servizi distrettuali sul servizio di cura domiciliare sono state (N=46): S.Bartolomeo Telese Totale Terme complessivo BN1 BN2 Montesarchio Morcone in Galdo 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 10,0% 0,0% 2,2% Esaurienti (0) (0) (0) (0) (1) (0) (1) 30,8% 11,1% 16,7% 25,0% 60,0% 0,0% 28,3% Chiare (4) (1) (1) (1) (6) (0) (13) 38,5% 22,2% 50,0% 50,0% 10,0% 50,0% 32,6% (5) (2) (3) (2) (1) (2) (15) Sufficienti Di difficile 30,8% 55,6% 25% 25,0% 20,0% 50,0% 34,8% comprensione (4) (5) (2) (1) (2) (2) (16) 0,0% 11,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,2% (vuoto) (0) (1) (0) (0) (0) (0) (1) Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% complessivo (13) (9) (6) (4) (10) (4) (46) Figura n. 5 [Dom2. Le informazioni ricevute dai servizi distrettuali sul servizio di cura domiciliare sono state (N=46): BN1 – BN 2 – Montesarchio] Somma consenso 60,0% 55,6% 50,0% 50,0% 40,0% 38,5% 30,0% 30,8% 33,3% Distretto sanitario 30,8% BN1 BN2 Montesarchio 22,2% 20,0% 16,7% 10,0% 11,1% 11,1% 0,0% Esaurienti Chiare 2 Sufficienti 3 0,0% 4 Di difficile comprensione Gradimento informazioni 19 0,0% (vuoto) Figura n. 5bis [Dom2. Le informazioni ricevute dai servizi distrettuali sul servizio di cura domiciliare sono state (N=46): Morcone, San Bartolomeo – Telese Terme] Somma consenso 60,0% 60,0% 50,0% 50,0% 50,0% 50,0% 40,0% Distretto sanitario 30,0% Morcone S.Bartolomeo in Galdo Telese Terme 25,0% 25,0% 20,0% 20,0% 10,0% 10,0% 10,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1 Esaurienti 2 Chiare 3 Sufficienti 4 Di difficile comprensione Gradimento informazioni Torna all’Indice 25H 20 3.1. Ammissione alle cure domiciliari L’A.D.I. rientra tra i livelli essenziali di assistenza sanitaria e socio-sanitaria previsti dal Dpcm 29/11/2001 (LEA). Nel complesso i tempi di attesa per accedere e poter fruire del servizio sono stati buoni. Tabella n. 6 Dom3. Le sembra di avere aspettato molto tempo per ottenere la valutazione domiciliare (N=46)? BN1 BN2 S.Bartolomeo in Galdo 25,0%(1) 10,0%(1) 75,0%(3) 90,0%(9) Montesarchio Morcone Si 53,8%(7) 0 No 46,2%(6) 100.0%(9) Non risposto 0,0%(0) 0 Totale complessivo 100%(13) 100.0%(9) 33,3%(2) 50,0%(3) 16,7%(1) Telese Terme Totale complessivo 0 23,9%(11) 8%(4) 73,9%(34) 0 0,0%(0) 0 2,2%(1) 100,0%(6) 100,0%(4) 100,0%(10) 8%(4) 100%(46) Tra quanti hanno indicato anche i giorni di attesa – l’8% (4) degli intervistati - si può osservare che la media è di 26 giorni per poter essere ammessi alle cure domiciliari. Il giudizio sulla cortesia del personale addetto alle UU.OO. Assistenza Anziani è positivo: 28 utenti su 46 – (61%) - dichiara, infatti, ‘buono’ il livello di cortesia del personale e 16 utenti su 46 – (35%) - afferma addirittura che la cortesia riscontrata tra il personale è ‘molto buona’. Tabella n. 7 Dom4. Come giudica il livello di cortesia del personale delle Unità Operative Anziani al momento della richiesta? (N=46) BN1 BN2 Scadente 0 0 Discreto 0 0 Buono 53,8%(7) 55,6%(5) Molto buono 46,2%(6) 44,4%(4) Totale complessivo 100,0%(13) 100,0%(9) Montesarchio Morcone 0 0 16,7%(1) 0 83,3%(5) 25,0%(1) 0 75,0%(3) 100,0%(6) 100%(4) S.Bartolomeo in Galdo 0 10,0%(1) 70,0%(7) 20,0%(2) Telese Totale Terme complessivo 0 (0) 0 4,3%(2) 75,0%(3) 60,9%(28) 25,0%(1) 34,8%(16) 100,0%(10) 100,0%(4) 100,0%(46) Torna all’Indice 26H 21 3.1.1. Dimissioni (solo per gli utenti ammessi in ADI e provenienti dagli ospedali) (N=9) Alcuni utenti hanno accesso al Servizio A.D.I. direttamente dopo le dimissioni ospedaliere Tabella n. 8 5. Un Medico o un operatore ospedaliero le ha spiegato in modo esauriente che esiste per lei la possibilità di essere assistito a domicilio dopo la dimissione? (N=9) BN1 0,0%(0) Si 100,0%(2) No Totale 100,0%(2) complessivo BN2 Morcone 100,0%(2) 0,0%(0) 0,0%(0) 100,0%(1) 100,0%(2) 100,0%(1) S.Bartolomeo Totale in Galdo complessivo 100,0%(4) 66,7%(6) 0,0%(0) 33,3%(3) 100,0%(4) 100,0%(9) Tabella n. 9 6. Prima che Lei lasciasse l’ospedale, i medici e gli infermieri le hanno dedicato abbastanza tempo spiegandole le problematiche relative alla sua malattia da affrontare a casa? (N=9) S.Bartolomeo Totale in Galdo complessivo 0%(0) 100%(2) 100%(1) 100%(4) 77,8%(7) 50%(1) 0%(0) 0%(0) 0%(0) 11,1%(1) BN1 Sì, abbastanza tempo Si, ma non sufficiente No, non mi hanno dedicato alcun tempo Totale complessivo BN2 Morcone 50%(1) 0%(0) 0%(0) 0%(0) 100%(2) 100%(2) 100%(1) 100%(4) 11,1%(1) 100%(9) Torna all’Indice 27H 22 4.1. Rapporti interpersonali con gli operatori Nel campo dei servizi agli anziani si può notare come gli utenti siano più attenti ai rapporti interpersonali con gli operatori (capacità di ascoltare, dare consigli, infondere sicurezza e trattare con cortesia e rispetto), al proprio benessere (controllo del dolore) all’accessibilità (tempi di attesa, orari). E’ sulla dimensione relazionale che si registrano livelli di soddisfazione più alti da parte degli utenti e/o dei care giver. 4.1.1. Rapporti relazionali/informativi con il personale medico I MMG hanno un ruolo centrale nell’erogazione dell’A.D.I., sia nella fase di valutazione di 1° e 2° livello, sia nella fase dell’assistenza vera e propria, essendo i responsabili clinici del caso e i responsabili dal punto di vista medico-legale di quanto avviene a domicilio dell’utente. In particolare, gli Accordi Collettivi Nazionali della Medicina Generale (DPR n°484/1996 e DPR n° 270 e n° 271 -art. 15 e 18- del 28/07/2000) reclamano la legittima centralità del medico di medicina generale nel sistema di cure a domicilio per anziani fragili, recitando testualmente: ‘’Il medico di medicina generale ha la responsabilità unica e complessiva del paziente in ADI, coordina gli operatori per rispondere ai bisogni del paziente, attiva le eventuali consulenze specialistiche, gli interventi infermieristici e sociali programmati, tiene la scheda degli accessi dei vari operatori fornita dalla Azienda presso il domicilio del paziente”. Tuttavia, il Progetto Obiettivo Anziani (POA) del Ministero della Sanità risalente al 1992, e in seguito integrato nel Piano Sanitario Nazionale (PSN)1994-1996, evidenzia il ruolo centrale dell’UVG e alla metodologia geriatria della VMD e del lavoro di equipe. Tabella n. 10 Dom12. Quando ha chiesto informazioni sul suo stato di salute ai medici (Medico di Base, Geriatra, Specialista) ha ricevuto risposte comprensibili? (N=46) S.Bartolomeo Telese Totale Terme complessivo BN1 BN2 Montesarchio Morcone in Galdo 61,5%(8) 77,8%(7) 66,7%(4) 100%(4) 90%(9) 75%(3) 76,1%(35) Si, sempre Si, qualche volta 38,5%(5) 0 Mai 0 0 (vuoto) 0 22,2%(2) Totale complessivo 100%(13) 100%(9) 33,3%(2) 0 0 0 0 0 10%(1) 0 0 25%(1) 0 0 19,6%(9) 0 4,3%(2) 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 100%(46) In generale, si registra un buon livello di soddisfazione anche in merito alle informazioni di carattere sanitario ricevute ed al supporto psicologico fornito dai medici di medicina generale. Tabella n. 11 Dom13. Nel caso di ansia o paure sulla sua condizione o sul trattamento, ha avuto l’opportunità di parlarne con un Medico? (N=46) S.Bartolomeo Telese Totale BN1 BN2 Montesarchio Morcone in Galdo Terme complessivo 92,3%(12) 77,8%(7) 66,7%(4) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 89,1%(41) 7,7%(1) 0 33,3%(2) 0 0 0 6,5%(3) 0 22,2%(2) 0 0 0 0 4,3%(2) Si No (vuoto) Totale complessivo 100%(13) 100%(9) 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 100%(46) Dai dati emerge l’apporto decisivo e fondamentale - durante tutto il processo di cura - del Medico di medicina Generale e del Geriatra. 23 Tabella n. 12 Dom13.bis Se si, specificare con chi ha parlato (N=46) BN1 S.Bartolomeo Telese Totale Montesarchio Morcone in Galdo Terme complessivo 0,0% 16,7%(1) 0,0% 0,0% 0,0% 2,2%(1) 44,4%(4) 0,0% 0,0% 10,0%(1) 75,0%(3) 28,3%(13) 0,0% 0,0% 0,0% 10,0%(1) 0,0% 2,2%(1) BN2 con il 118 0,0% Geriatra 38,5%(5) Infermiera 0,0% Medico base 7,7%(1) 0,0% Medico famiglia 30,8%(4) 0,0% MMG 0,0% 0,0% Mmggeriatra 0,0% 0,0% Terapista 0,0% 0,0% tutta l'equipe 0,0% 11,1%(1) tutti medici 0,0% 0,0% tutti specialisti 7,7%(1) 0,0% (vuoto) 15,4%(2) 44,4%(4) Totale complessivo 100,0%(13) 100,0%(9) 16,7%(1) 25,0%(1) 20,0%(2) 0,0% 10,9%(5) 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 50,0%(5) 25,0%(1) 0,0% 10,9%(5) 10,9%(5) 0,0% 0,0% 50,0%(2) 0,0% 0,0% 10,0%(1) 0,0% 0,0% 4,3%(2) 2,2%(1) 0,0% 0,0% 0,0% 25,0%(1) 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,2%(1) 2,2%(1) 0,0% 66,7%(4) 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,2%(1) 21,7%(10) 100,0%(10) 100,0%(4) 100,0%(46) 100,0%(6) 100,0%(4) Tabella n. 13 Dom14 Ritiene che l’operato dei Medici di Medicina Generale che l’hanno curata sia (e/o sia stato): (n=46) S.Bartolomeo Telese Totale BN2 Montesarchio Morcone in Galdo Terme complessivo 0 11,1%(1) 16,7%(1) 0 0 0 4,3%(2) 23,1%(3) 11,1%(1) 16,7%(1) 0 10%(1) 0 13,0%(6) 15,4%(2) 44,4%(4) 33,3%(2) 75%(3) 90%(9) 75%(3) 50,0%(23) BN1 Scadente Discreto Buono Molto buono 46,2%(6) 11,1%(1) Eccellente 15,4%(2) 0 (vuoto) 0 22,2%(2) Totale complessivo 100,0%(13) 100%(9) 33,3%(2) 0 0 25%(1) 0 0 0 0 0 0 25%(1) 0 21,7%(10) 6,5%(3) 4,3%(2) 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 100%(46) 24 Figura 8: [Gradimento per l’operato dei MMG – DSbn1 - DS Bn2 - DS Montesarchio] Conteggio di consenso 50,0% 45,0% 44,4% 46,2% 40,0% 35,0% 30,0% 33,3% 25,0% 33,3% 23,1% Distretto sanitario 20,0% 16,7% 15,0% 11,1% 11,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% (vuoto) Eccellente Molto buono Buono Discreto 0,0% Scadente 0,0% 11,1% 22,2% 15,4% 15,4% 10,0% 5,0% BN1 BN2 Montesarchio 16,7% Gradimento MMG Figura 9 [Gradimento per l’operato dei MMG – DS Morcone - DS San Bartolomeo in Galdo - DS Telese Terme] Conteggio di consenso 90,0% 90,0% 80,0% 75,0% 70,0% 75,0% 60,0% 50,0% Distretto sanitario 40,0% Morcone S.Bartolomeo in Galdo Telese Terme 30,0% 25,0% 20,0% 10,0% 0,0% 25,0% 10,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Discreto Buono 0,0% 0,0% Molto buono Eccellente Gradimento MMG 25 Tabella n. 14 Dom15. Ritiene che l’operato dei medici di equipe (Geriatri, Chirurgo ed altri) sia (e/o sia stato): 0 0 15,4%(2) 0 15,4%(2) 33,3%(3) 53,8%(7) 44,4%(4) 15,4%(2) 0 0 16,7%(1) 66,7%(4) 16,7%(1) 0 0 0 50%(2) 50%(2) 0 S.Bartolomeo in Galdo 0 10,0%(1) 80,0%(8) 10,0%(1) 0 0 22,2%(2) 0 0 100%(13) 100%(9) 100%(6) 100%(4) BN1 Scadente Discreto Buono Molto buono Eccellente Non risposto Totale complessivo BN2 Montesarchio Morcone Telese Terme 0 0 100%(4) 0 0 Totale complessivo 0 8,7%(4) 50,0%(23) 32,6%(15) 4,3%(2) 0 0 4,3%(2) 100%(10) 100%(4) 100%(46) Torna all’Indice 28H 26 Par. 4.2. Rapporti con il personale infermieristico Tabella n. 15 Dom16. Ritiene che il livello di cortesia degli infermieri sia (e/o sia stato) (N=46) S.Bartolomeo Telese Totale Terme complessivo Montesarchio Morcone in Galdo 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 23,1%(3) 22,2%(2) 83,3%%(5) 0 60%(6) 50,0%(2) 39,1%(18) BN1 BN2 Scadente Discreto Buono Molto buono 61,5%(8) 33,3%(3) Eccellente 15,4%(2) 11,1%(1) (vuoto) 0 33,3%(3) Totale complessivo 100%(13) 100%(9) 16,7%(1) 0 0 100%(4) 0 0 40%(4) 0 0 25,0%(1) 25,0%(1) 0 45,7%(21) 8,7%(4) 6,5%(3) 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(49 100%(46) Tabella n. 16 Dom17. Secondo lei, l’infermiere che l’assiste (e/o l’assisteva), ha (e/o aveva) le competenze professionali adeguate al suo caso? (N=46) S.Bartolomeo Telese Totale Terme complessivo BN1 BN2 Montesarchio Morcone in Galdo 100%(13) 55,6%(5) 66,7%(4) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 87,0%(40) 0 0 16,7%(1) 0 0 0 2,2%(1) 0 0 0 0 0 0 0 0 44,4%(4) 16,7%(1) 0 0 0 10,9%(5) Si No Non so (vuoto) Totale complessivo 100%(13) 100%(9) 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 100%(46) Torna all’Indice 29H 27 Par. 4.3. Rapporti con il personale della riabilitazione Tabella n. 17 Dom18. Ritiene che il livello di cortesia dei fisioterapisti sia (e/o sia stato) (N=46): BN1 Scadente Discreto Buono Molto buono Eccellente (vuoto) Totale complessivo BN2 0 0 7,7%(1) 0 7,7%(1) 33,3%(3) 23,1%(3) 22,2%(2) 15,4%(2) 0 46,2%(6) 44,4%(4) 100%(13) 100%(9) S.Bartolomeo Telese Totale in Galdo Terme complessivo Montesarchio Morcone 10,0%(1) 0 0 0 2,0%(1) 10,0%(1) 25%(1) 0 0 6,0%(3) 10,0%(1) 25%(1) 30%(3) 25%(1) 20,0%(10) 0 0 10%(1) 0 12,0%(6) 0 0 10%(1) 0 6,0%(3) 70,0%(3) 50%(2) 50%(5) 75%(3) 54,0%(23) 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 100%(46) Tabella n. 18 Dom19. Secondo lei, il personale alla riabilitazione che l’assiste (e/o l’ha assistita), aveva le competenze professionali adeguate al suo caso?(N=46) S.Bartolomeo Telese Totale BN1 BN2 Montesarchio Morcone in Galdo Terme complessivo 46,2%(6) 55,6%(5) 33,3%(2) 25%(1) 50%(5) 25%(1) 43,5%(20) 0 0 16,7%(1) 0 0 0 2,2%(1) 7,7%(1) 0 0 25%(1) 0 0 4,3%(2) 46,2%(6) 44,4%(4) 50,0%(3) 50%(2) 50%(5)) 75%(3) 50%(23) Si No Non so (vuoto) Totale complessivo 100%(13) 100%(9) 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 100%(46) Torna all’Indice 30H 28 Par. 5. La cura e il trattamento L'assistenza sanitaria domiciliare è svolta assicurando al domicilio del paziente non autosufficiente le seguenti prestazioni: - Valutazione Multidimenionale Domiciliare: su richiesta del medico curante (Medico di Medicina Generale) da parte dell'equipe distrettuale; Assistenza domiciliare medica, medico-specialistica, riabilitativa, infermieristica sulla base della Valutazione Multidimensionale e del Piano Assistenziale compilato dall'equipe distrettuale. Schematicamente, si può distinguere tra: A.D.I. ad alta intensità assistenziale medica ed ADI a media intensità assistenziale medica: ADI ad alta intensità assistenziale medica Tipologia di bisogno: pazienti non autosufficienti e fortemente dipendenti per la gestione dei loro bisogni quotidiani,con patologie che richiedono un intervento intensivo medico - infermieristico e sociale (pazienti con gravi patologie croniche ad andamento evolutivo, pazienti con patologie temporaneamente invalidanti e pazienti terminali). Requisiti: • accessi frequenti del MMG(2-3 / sett.) • consulenze specialistiche al bisogno • interventi infermieristici complessi e quotidiani (1 h / die) • terapista della riabilitazione (1 h / die) • intervento socio-assistenziale come da necessità (2 h / die) Caratteristiche: piano assistenziale in continuo aggiornamento ADI a media intensità assistenziale medica Tipologia di bisogno: pazienti parzialmente non autosufficienti nella gestione dei loro bisogni quotidiani, che necessitano di prestazioni assistenziali programmabili e/o giornaliere non complesse (pazienti con patologie croniche non stabilizzate). Requisiti: • accessi settimanali o quindicinali del MMG • consulenze specialistiche al bisogno • assistenza infermieristica (1 h /3 volte a settimana) • terapista della riabilitazione (1 h /3 volte a settimana) • intervento socio-assistenziale come da necessità Caratteristiche: piano assistenziale che può essere aggiornato o modificato periodicamente. Tabella n. 19 Dom7. Quali servizi di tipo medico-sanitario Le vengono forniti (o le sono stati forniti) a domicilio? (N=46) Visite del S.Bartolomeo Telese Totale medico BN1 BN2 Montesarchio Morcone in Galdo Terme complessivo generico No 0,00%(0) 22,22%(2) 83,33%(5) 50,00%(2) 0,00%(0) 50,00%(2) 23,91%(11) Si 100,00%(13) 77,78%(7) 16,67%(1) 50,00%(2) 100,00%(10) 50,00%(2) 76,09%(35) Totale complessivo 100,00%(13) 100,00%(9) 100,00%(6) 100,00%(4) 100,00%(10) 100,00%(4) 100,00%(46) 29 Tabella n. 19.bis Dom7. Quali servizi di tipo medico-sanitario Le vengono forniti (o le sono stati forniti) a domicilio? (N=46) Visite geriatriche Si No Totale complessivo S.Bartolomeo Telese BN1 BN2 Montesarchio Morcone in Galdo Terme 46,2%(6) 55,6%(5) 66,7%(4) 0 80%(8) 100%(4) 53,8%(7) 44,4%(4) 33,3%(2) 100%(4) 20%(2) 0 100%(13) 100%(9) 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(4) Totale complessivo 58,7%(27) 41,3%(19) 100%(46) Tabella n. 19.ter Dom7. Quali servizi di tipo medico-sanitario Le vengono forniti (o le sono stati forniti) a domicilio? (N=46) Altre visite S.Bartolomeo Telese Totale BN1 BN2 Montesarchio Morcone specialistiche in Galdo Terme complessivo 7,7%(1) 22,2%(2) 0 0 10%(1) 0 8,7%(4) Si 92,3%(12) 77,8%(7) 100%(6) 100%(4) 90%(9) 100%(4) 91,3%(42) No Totale 100%(13) 100%(9) 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 100%(46) complessivo Tabella n. 19.quater Dom7. Quali servizi di tipo medico-sanitario Le vengono forniti (o le sono stati forniti) a domicilio? (N=46) Assistenza S.Bartolomeo Telese Totale BN1 BN2 Montesarchio Morcone infermieristica in Galdo Terme complessivo 46,2%(6) 33,3%(3) 66,7%(4) 50%(2) 60%(6) 75%(3) 52,2%(24) Si 53,8%(7) 66,7%(6) 33,3%(2) 50%(2) 40%(4) 25%(1) 47,8%(22) No Totale 100%(13) 100%(9) 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 100%(46) complessivo Tabella n. 20 Dom8. Le è mai capitato che per lo stesso problema Le siano date (Le siano state date) risposte differenti dal personale, medici e/o infermieri? (N=46) Si, spesso Si, qualche volta No (vuoto) Totale complessivo Montesarchio Morcone S.Bartolomeo in Galdo 0 Telese Terme 0 Totale complessivo 6,5%(3) BN1 BN2 0 11,1%(1) 33,3%(2) 23,1%(3) 33,3%(3) 16,7%(1) 76,9%(10) 55,6%(5) 0 0 50,0%(3) 0 100%(4) 0 90%(9) 0 100%(4) 0 76,1%(35) 0 100%(13) 100%(9) 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 100%(46) 0 10%(1) 17,4%(8) In media, per settimana gli utenti hanno usufruito di 3 ore di assistenza (Dom. 9). Tabella n. 21 Dom10. Ritiene che siano (siano state) sufficienti le ore di assistenza ricevute? (N=46) 53,8%(7) 77,8%(7) 46,2%(6) 22,2%(2) 0 0 50%(3) 50%(3) 0 S.Bartolomeo Telese Totale in Galdo Terme complessivo 100%(4) 80%(8) 100%(4) 71,7%(33) 0 20%(2) 0 28,3%(13) 0 0 0 0 100%(13) 100%(9) 100%(6) 100%(4) BN1 Si No (vuoto) Totale complessivo BN2 Montesarchio Morcone 30 100%(10) 100%(4) 100%(46) Tabella n. 22 Dom11. Lei pensa che il personale delle Cure Domiciliari faccia (e/o abbia fatto) tutto il possibile per alleviare il dolore dovuto alle patologie di cui soffre (e/o ha sofferto)? (N=46) BN1 Si Abbastanza No Totale complessivo BN2 S.Bartolomeo in Galdo 100%(4) 90%(9) 10%(1) Montesarchio Morcone 61,5%(8) 55,6%(5) 30,8%(4) 44,4%(4) 7,7%(1) 50%(3) 50%(3) 100%(13) 100%(9) 100%(6) 100%(4) Telese Totale Terme complessivo 75%(3) 69,6%(32) 25%(1) 28,3%(13) 2,2%(1) 100%(10) 100%(4) 100%(46) Torna all’Indice 31H 31 Par. 6. Dimissioni dal servizio La domanda successiva è stata rivolta agli utenti che erano stati nel frattempo dimessi dal Servizio (N=11) Tabella n. 23 Dom20 – Lei pensa che le Cure Domiciliari siano terminate (N=11) BN1 Troppo presto Al momento giusto Troppo tardi Totale complessivo BN2 Morcone S.Bartolomeo in Galdo 0 0 Telese Terme Totale complessivo 0 9,1%(1) 0 33,3%(1) 100%(1) 66,7%(2) 100%(3) 100%(3) 100%(1) 90,9(10) 0 0 0 0 0 0 100%(1) 100%(3) 100%(3) 100%(3) 100%(1) 100%(11) Tabella n. 24 Dom21 - Prima delle dimissioni l’hanno informata su cosa avrebbe dovuto o non dovuto fare successivamente? (N=11) BN1 BN2 Morcone S.Bartolomeo in Galdo Telese Terme Totale complessivo Si, in modo 0,0% 33,3%(1) 33,3%(1) 100,0%(1) 45,5%(5) Si, abbastanza 100,0%(1) 33,3%(1) 0,00% No 0,0% 0,0% 66,7%(2) Totale complessivo 100,0%(1) 100,0%(3) 100,0%(3) 66,7%(2) 0,0% 0,0% 0,0% 100,0%(3) 100,0%(1) 36,3%(4) 18,2%(2) 100,0%(11) esauriente 66,7%(2) Tabella n. 25 Dom22 - Quando il personale ha pianificato la fine delle cure domiciliari, ha tenuto conto delle esigenze della Sua famiglia e della Sua situazione domestica? (N=11) BN1 BN2 Si, hanno valutato anche la situazione familiare No Non so Totale complessivo S.Bartolomeo in Galdo Morcone Telese Terme Totale complessivo 0 100%(3) 66,7%(2) 100%(3) 100%(1) 81,8%(9) 0 0 33,3%(1) 0 0 9,1%(1) 100%(1) 0 0 0 0 9,1%(1) 100%(1) 100%(3) 100%(3) 100%(3) 100%(1) 100%(11) Tabella n. 26 Dom23 - Dopo le dimissioni Lei ha continuato ad avere contatti telefonici con l’equipe(N=11) BN1 Si, di frequente Saltuariamente No Totale complessivo BN2 Morcone S.Bartolomeo in Galdo Telese Terme Totale complessivo 0 33,3%(1) 0 0 0 9,1%(1) 100%(1) 0 33,3%(1) 33,3%(1) 66,7%(2) 33,3%(1) 66,7%(2) 33,3%(1) 100%(1) 0 63,6%(7) 27,3%(3) 100%(1) 33,3%(3) 100,0%(3) 100,0%(3) 100%(1) 100,0%(11) Torna all’Indice 32H 32 Par. 7. Aspetti generali Tabella n. 27 Dom24. Complessivamente Lei sente di essere stato trattato con rispetto e dignità durante le Cure Domiciliari? (N=46) BN1 BN2 Montesarchio Morcone Si, sempre 69,2%(9) 77,8%(7) Si, 30,8%(4) 0 abbastanza Non 0 0 abbastanza Per nulla 0 0 Vuoto 0 22,2%(2) Totale 100% 100% complessivo (13) (7) S.Bartolomeo Telese Totale in Galdo Terme complessivo 80%(8) 100%(4) 78,3%(36) 66,7%(4) 100%(4) 33,3%(2) 0 20%(2) 0 17,4%(8) 0 0 0 0 0 0 0 100% (6) 0 0 100% (4) 0 0 100% (10) 0 0 100% (4) 0 4,3%(2) 100% (46) Tabella n. 28 Dom25. Complessivamente come valuta le cure che ha ricevuto? (N=44) 0) 0 15,4%(2) 0 15,4%(2) 42,9%(3) 0 33,3%(2) 33,3%(2) S.Bartolomeo Telese Totale in Galdo Terme complessivo 0 0 0 0 0 0 0 9,1%(4) 50,0%(2) 80,0%(8) 100,0%(4) 47,7%(21) 61,5%(8) 57,1%(4) 16,7%(1) 25,0%(1) 20,0%(2) 0 36,4%(16) 7,7%(1) 16,7%(1) 25,5%(1) 0 0 6,8%(3) 100,0%(6) 100,0%(4) 100,0%(10) 100,0%(4) 100,0%(44) BN1 Scadenti Discrete Buone Molto buone Eccellenti Totale complessivo BN2 Montesarchio Morcone 0 100%(13) 100%(7) Tabella n. 29 Dom26. Consiglierebbe le Cure Domiciliari ad amici e/o familiari che ne avessero bisogno? (N=46) BN1 Si, senza dubbio Si, probabilmente No (vuoto) Totale complessivo BN2 92,3%(12) 77,8%(7) Montesarchio Morcone S.Bartolomeo in Galdo Telese Terme Totale complessivo 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 93,5%(43) 7,/%(1) 0 0 0 0 0 2,2%(1) 0 0 0 22,2%(2) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4,3%(2) 100%(6) 100%(4) 100%(10) 100%(4) 100%(46) 100%(13) 100%(9) Tabella n. 30 Dom27. Ad oggi, Lei sente la necessità che l’ASL e il Comune le offra altri servizi?(N=46) BN1 Si No (vuoto) Totale complessivo BN2 S.Bartolomeo in Galdo 75%(3) 90%(9) 25%(1) 10%(1) 0 0 Montesarchio Morcone 76,9%(10) 44,4%(4) 23,1%(3) 11,1%(1) 0 44,4%(4) 83,3%(5) 16,7%(1) 0 100%(13) 100%(9) 100%(6 33 100%(4) Telese Totale Terme complessivo 50%(2) 71,7%(33) 50%(2) 19,6%(9) 0 8,7%(4) 100%(10) 100%(4) 100%(46) Tabella n. 30bis Dom27.bis (SE SI) Quali? (N=46) BN1 7,7% Aiuto psicologico (1) Alleviare il carico 0 familiare Assiste. 7,7% Qualificata (1) assistenza domiciliare 0 erogata dal comune Assistenza 15,4% materiale (2) Assistenza 0 sociale Figure di 0 sostegno Minori tempi d'attesa per visite 0 specialistiche Più accoglienza 0 dai servizi Più assist. sociale e 0 medicazioni Più assist. 7,7% specializzata (1) 7,7% Più assistenza (1) Più compagnia Più fisioterapia Più materiale sanitario Più ore assistenza Più sostegno al paziente e alla famiglia Più specialisti Più visite specialistiche Radiografie a casa Segretariato sociale Sostegno alla persona Visite geriatriche settimanali Non risposto Totale complessivo BN2 S.Bartolomeo Telese Totale in Galdo Terme complessivo 2,2% 0 0 (1) 10,0% 2,2% 0 (1) (1) 2,2% 0 0 (1) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 11,1% (1) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 25,0% (1) 0 0 0 10,0% (1) 0 11,1% (1) 0 0 0 0 2,2% (1) 0 0 0 10,0% (1) 0 2,2% (1) 0 16,7% (1) 0 0 0 2,2% (1) 0 0 0 0 0 0 10,0% (1) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7,7% (1) 7,7% (1) Montesarchio Morcone 33,3% (2) 16,7% (1) 16,7% (1) 0 0 0 0 0 0 0 75,0% (3) 0 0 0 0 0 0 10,0% (1) 0 7,7% (1) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 10,0% (1) 0 7,7% (1) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16,7% (1) 100,0% (6) 25%,0 (1) 100,0% (4) 10,0% (1) 100,0% (10) 75,0% (3) 100,0% (4) 0 23,1% (3) 100% (13) 11,1% (1) 66,7% (6) 100% (9) 34 20,0% (1) 10,0% (1) 0 0 2,2% (1) 4,3% (2) 2,2% (1) 2,2% (1) 2,2% (1) 8,7% (4) 2,2% (1) 2,2% (1) 2,2% (1) 8,7% (4) 2,2% (1) 2,2% (1) 2,2% (1) 2,2% (1) 4,3% (2) 2,2% (1) 2,2% (1) 32,6% (15) 100,0% (46) Conclusioni Secondo le previsioni elaborate dall'Istat, nel 2020 il 23% della popolazione italiana avrà più di 65 anni e la speranza di vita alla nascita sarà di 78,3 anni per gli uomini e di 84,6 anni per le donne. In termini relativi, aumenteranno soprattutto i grandi vecchi con età superiore agli 80 anni [Piano Sanitario Nazionale 1998/2000 Obiettivo IV]. L’Italia è al quarto posto in Europa come aspettativa di vita, ma in Campania si vive mediamente due anni in meno rispetto alle altre regioni [dati dal Convegno ARSAN sulla Sanità in Regione – Il Giornale di Napoli – 22/10/2006] con tutti gli oneri sociali, economici e psicologici che comporta questa situazione. L’innalzamento dell'età media ed il progressivo invecchiamento della popolazione sono le nuove sfide per il nostro attuale modello assistenziale. Di fronte alle difficoltà delle strutture assistenziali tradizionalmente impegnate in questo campo, l'assistenza domiciliare sarà destinata a diventare l'alternativa più forte. Gli anziani, in quanto soggetti deboli presentano specifiche esigenze di tutela. L'ADI, l'Assistenza Domiciliare Integrata, rappresenta indubbiamente il futuro nella cura dei pazienti anziani. Dovendo ricorrere sempre meno all'ospedalizzazione sistematica, a causa della carenza di posti letto, l'alternativa più valida sembra essere proprio questa soluzione. L’A.D.I., inoltre, è una risposta assistenziale valida anche per altre tipologie di utenza (v., ad esempio, i malati terminali, oppure i disabili gravi). Si tratta di malati affetti da patologie o polipatologie di tale gravità e complessità da rendere necessari interventi flessibili, mutabili nel tempo ed a differente intensità di cura e assistenza (se serve anche nelle 24 ore) da parte di una stessa equipe, integrata da professionalità anche specialistiche. Un’assistenza di questo tipo garantisce una significativa riduzione dei ricoveri impropri in strutture per acuti ed un mantenimento dei livelli d’efficacia ed umanizzazione del percorso di cura. Questa ricerca intende centrare l'attenzione sulla qualità dei servizi di assistenza domiciliare, quale strumento volto a migliorare la qualità della vita delle persone anziane e a garantirne il pieno rispetto dei diritti, nell'ambito di una scelta strategica di sostegno della domiciliarità, intesa come cultura e politica di rispetto delle persone e delle relazioni. Da questa riflessione si fa strada, inoltre, l’esigenza di sviluppare una nuova cultura socio-assistenziale, quella dell'assistenza domiciliare. Le ragioni a favore di quest'ultima non mancano: • • • il mondo anglosassone ha già sperimentato questa alternativa positivamente, sia dal punto di vista dei costi che del livello del servizio offerto: di fronte ad ospedali gravati da troppe degenze, la scelta di assistere domiciliarmente ha ridotto i prezzi, senza abbassare la qualità delle prestazioni assistenziali; l'ospedalizzazione, per chiunque, è sempre traumatica: farsi curare all'interno delle mura domestiche, specie in età avanzata, rappresenta indubbiamente un'alternativa preferibile; le strutture tradizionali, di fronte all'aumento delle patologie legate all'età, non riusciranno a sopportare l'incremento della richiesta assistenziale: mancheranno, molto semplicemente, i posti letto necessari. Dai dati della ricerca emerge che: ¾ il servizio ADI dell’ASLBN1, al terzo anno di attività, gode di buon gradimento fra gli utenti e i propri familiari; specialmente in quelle zone, come il Fortore, storicamente arretrate dal punto di vista dell’offerta sanitaria (v. tab. n. 28); ¾ gli utenti richiedono soprattutto ulteriori prestazioni infermieristiche e riabilitative; ¾ gli utenti, considerato che il Servizio A.D.I. rappresenta sul nostro territorio una ‘novità’, esprimono una lieve difficoltà a comprendere le informazioni per usufruire del servizio. 35 Tale disagio nasce, presumibilmente, dallo scarso coordinamento delle figure professionali impegnate nel percorso assistenziale (quali: il Medico di Medicina Generale, l’assistente sociale del Comune, l’equipe multidisciplinare, gli operatori sanitari e non del distretto ecc.); nonché da un linguaggio adottato estremamente tecnico e di difficile comprensione per gli utenti. A far da sfondo a questa situazione vi è sicuramente il problema di una cultura dell’integrazione socio-sanitaria che ancora stenta ad affermarsi sul nostro territorio. La comunicazione è, quindi, una leva strategica essenziale per la realizzazione di un processo che consente ai diversi attori impegnati nel percorso assistenziale dell’A.D.I. di mettersi ‘in rete’ per la condivisione di valori e obiettivi, presupposto indispensabile per un’informazione corretta, trasparente ed efficace. In sintesi, si possono così riassumere i principi basilari per chi si occupa di comunicazione per la salute: l’integrazione (intesa come necessità di comunicazione interistituzionale e multidisciplinare che trova nella convergenza dei saperi, professionalità e attori diversi il suo elemento qualificante), la partecipazione (ovvero ‘il rapporto con la comunità’) e l’attenzione alle disuguaglianze socio-economiche. Il terzo punto sottolinea l’esigenza di porre particolare attenzione alle fasce di popolazione più vulnerabili, perché come è ormai ampiamente documentato ‘’le persone meno istruite, quelle di bassa classe sociale, si ammalano di più e muoiono prima’’; fenomeno questo evidenziato a tutti i livelli della scala sociale e descritto come ‘’intenso’’, ‘’regolare’’ e ‘’crescente’’ 7. 6F Torna all’Indice 3H 7 [Fonte: G. Costa, C. Peducci, N. Dirindin, le disuguaglianze nella salute e il Piano sanitario’’. Epidemiologia & Prevenzione 1999; 23: 133-240 – in Il Sole 24 Ore 7-13 Novembre 2006 – inserto ‘’Sanità’’ n. 20: Aziende e Territorio]. 36