bollettino delle novità agosto 2014

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bollettino delle novità agosto 2014
COMUNE DI GATTEO
BIBLIOTECA COMUNALE
BOLLETTINO DELLE NOVITÀ
AGOSTO 2014
Il desiderio di essere come tutti / Francesco Piccolo. Einaudi, 2013
I funerali di Berlinguer e la scoperta del piacere di perdere, il rapimento Moro e il tradimento del padre, il coraggio
intellettuale di Parise e il primo amore che muore il giorno di San Valentino, il discorso con cui Bertinotti cancellò il
governo Prodi e la resa definitiva al gene della superficialità, la vita quotidiana durante i vent'anni di Berlusconi al potere,
una frase di Craxi e un racconto di Carver... Se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando
guardiamo all'indietro la strada è ben segnalata, una scia di intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli: il filo dei nostri giorni.
Francesco Piccolo ha scritto un libro che è insieme il romanzo della sinistra italiana e un racconto di formazione individuale
e collettiva: sarà impossibile non rispecchiarsi in queste pagine (per affinità o per opposizione), rileggendo parole e cose,
rivelazioni e scacchi della nostra storia personale, e ricordando a ogni pagina che tutto ci riguarda. "Un'epoca quella in cui
si vive - non si respinge, si può soltanto accoglierla". Vincitore Premio Strega 2014
Lisario o il piacere infinito delle donne : romanzo / Antonella Cilento. Mondadori, 2014
Lisario Morales è muta a causa di un maldestro intervento chirurgico, ma legge di nascosto Cervantes e scrive lettere alla
Madonna. È poco più di una bambina quando le propongono per la prima volta il matrimonio: per sottrarsi a quest'obbligo
cade addormentata. Quando non può opporsi alla violenza degli adulti, infatti, Lisario dorme. E addormentata da mesi,
come la protagonista della più classica delle fiabe, la riceve in cura Avicente Iguelmano, medico fallito giunto a Napoli per
rifarsi una reputazione. Tra mille incertezze, pudori, paure, la terapia, al tempo stesso la più prevedibile come la più
illecita, sarà coronata dal successo, e però spalancherà davanti alla mente del dottore, fragile, superstiziosa, supponente in una parola, seicentesca -, un vero e proprio abisso di fantasmi e di terrori, tutti con una radice comune: il mistero
abissale, conturbante, indescrivibile del piacere femminile, l'incontrollabile ed eversiva energia delle donne. L'affresco
della Napoli barocca, fra Masaniello e la peste, riassume la sua forma rutilante, fastosa e miserabile, fosca ed eccessiva,
grazie alla scrittura della Cilento, capace di creare sia gli effetti miniaturistici delle folle di Micco Spadaro, sia la potenza
dei chiaroscuri caravaggeschi. Finalista Premio Strega 2014
Il nero e l'argento / Paolo Giordano. Einaudi, 2014
È dentro le stanze che le famiglie crescono: strepitanti, incerte, allegre, spaventate. Giovani coppie alle prime armi,
pronte ad abbracciarsi o a perdersi. Come Nora e suo marito. Ma di quelle stanze bisogna prima o poi spalancare porte
e finestre, aprirsi al tempo che passa, all'aria di fuori. "A lungo andare ogni amore ha bisogno di qualcuno che lo veda e
riconosca, che lo avvalori, altrimenti rischia di essere scambiato per un malinteso". È così che la signora A., nell'attimo
stesso in cui entra in casa per occuparsi delle faccende domestiche, diventa la custode della loro relazione, la bussola
per orientarsi nella bonaccia e nella burrasca. Con le pantofole allineate accanto alla porta e gli scontrini esatti al
centesimo, l'appropriazione indebita della cucina e i pochi tesori di una sua vita segreta, appare fin da subito solida,
testarda, magica, incrollabile. "La signora A. era la sola vera testimone dell'impresa che compivamo giorno dopo giorno,
la sola testimone del legame che ci univa. Senza il suo sguardo ci sentivamo in pericolo".
Educazione siberiana / Nicolai Lilin. Einaudi, 2010
Cosa significa nascere, crescere, diventare adulti in una terra di nessuno, in un posto che pare fuori dal mondo? Pochi
forse hanno sentito nominare la Transnistria, regione dell'ex Urss autoproclamatasi indipendente nel 1990 ma non
riconosciuta da nessuno Stato. In Transnistria, ai tempi di questa storia, la criminalità era talmente diffusa che un anno
di servizio in polizia ne valeva cinque, proprio come in guerra. Nel quartiere Fiume Basso si viveva seguendo la
tradizione siberiana e i ragazzi si facevano le ossa scontrandosi con gli "sbirri" o i minorenni delle altre bande. Lanciando
molotov contro il distretto di polizia, magari: "Quando le vedevo attraversare il muro e sentivo le piccole esplosioni
seguite dalle grida degli sbirri e dai primi segni di fumo nero che come fantastici draghi si alzavano in aria, mi veniva da
piangere tanto ero felice". La scuola della strada voleva che presto dal coltello si passasse alla pistola. "Eravamo abituati
a parlare di galera come altri ragazzini parlano del servizio militare o di cosa faranno da grandi". Ma l'apprendistato del
male e del bene, per la comunità siberiana, è complesso, perché si tratta d'imparare a essere un ossimoro, cioè un
"criminale onesto". Con uno stile intenso ed espressivo, anche in virtù di una buona ma non perfetta padronanza
dell'italiano, a tratti spiazzante, con una sua dimensione etica, oppure decisamente comico, Nicolai Lilin racconta un
mondo incredibile, tragico, dove la ferocia e l'altruismo convivono con naturalezza.
Caduta libera / Nicolai Lilin. Einaudi, 2011
Nel settembre dell'anno 1999 la Federazione Russa annuncia ufficialmente l'inizio della seconda operazione
antiterroristica nel territorio della Repubblica Federativa della Cecenia e nella zone confinanti con il Caucaso del Nord.
Lilin racconta quello che hanno vissuto i giovani dell'esercito russo in quel periodo, durante il loro servizio militare
obbligatorio; e quello che hanno vissuto i civili, mentre nella loro terra operavano due eserciti nemici. L'autore di
"Educazione siberiana" narra in presa diretta la vera faccia della guerra, quella che non si vede nei film, nei
documentari, e che si vede solo a tratti nei reportage giornalistici o nei racconti degli osservatori di pace e dei difensori
dei diritti umani. Racconta tutto in modo tale da permettere a ogni lettore di vivere i momenti della guerra, di
attraversarla a fianco dei soldati, di sentirne l'oscenità sulla propria pelle. Mostrandone soprattuto le contraddizioni. Un
libro che vuole essere apolitico, neutrale; che racconta la guerra, la vita e la morte, le ingiustizie, gli orrori e gli atti di
onestà così come apparivano nella vita di ogni giorno in Cecenia; che descrive le sensazioni, la perdita dell'equilibrio, i
cambiamenti dell'essere umano che avvengono nel caos, oltre i limiti dell'etica e della morale. Non un saggio storico, ma
un romanzo costruito su particolari veri, con vite vere. Nicolai Lilin è nato nel 1980 a Bender, in Transnistria. Nel 2003 si
è trasferito in provincia di Cuneo e nel 2009 ha scritto il romanzo "Educazione siberiana".
Il respiro del buio / Nicolai Lilin. Einaudi, 2013
"Il respiro del buio" comincia con un viaggio in treno, alcune centinaia di chilometri che sanciscono l'ingresso in una
nuova vita. Il servizio militare in Cecenia è finito, è tempo di tornare, ma per il protagonista la parola ritorno ha perso
significato. È un altro uomo quello che arriva alla stazione di Bender, e un'altra è la città che lo accoglie: identica a un
primo sguardo, eppure diversa. Rinchiuso nel suo appartamento, solo con le sue armi importate illegalmente dalla
Cecenia, Nicolai vive il suo "dopoguerra" di solitudine, ansia, paura. E, soprattutto, odia. Odia gli edifici, le strade,
l'umanità "pacifica" che gli appare fasulla, intollerabile nella sua pretesa di civiltà. Per provare a fare i conti con le
atrocità subite e commesse, decide allora di intraprendere un nuovo viaggio, verso il luogo che rappresenta l'unico
ritorno possibile: la Siberia. Immerso nella natura, nel silenzio, guidato dalla saggezza del nonno, sembra trovare una
vita semplice e quieta. Ma un passato così pesante non si cancella con il silenzio, e neppure con la determinazione, e
quella che sembra una possibilità di riscatto può rivelarsi in ogni momento una trappola che inverte la corsa e riporta al
punto di partenza. Così, può succedere che un impiego in una ditta di sicurezza privata a San Pietroburgo si trasformi in
una nuova guerra, più nascosta e apparentemente meno violenta rispetto a quella combattuta in divisa, eppure, se è
possibile, ancora più pericolosa. Una guerra che fa le sue vittime nelle strade e nelle piazze...
L'eccezione / Auður Ava Ólafsdóttir. Einaudi, 2014
La notte di Capodanno, mentre Reykjavik è in festa e i loro due bambini dormono, Flóki confessa a María, dopo undici
anni di matrimonio, di essere innamorato di un uomo, un collega dell'istituto di ricerca. La vuole lasciare, e stare
finalmente con lui. Per María è un fulmine a ciel sereno: Flóki si è sempre dimostrato un marito perfetto, pieno di
attenzioni piccole e grandi, oltre che un padre premuroso e attento per i gemelli. Come ha potuto non capirlo? Come ha
fatto a non vedere? Flóki le confessa di essere sempre stato attratto dagli uomini: l'amore per María, anche se sincero e
pieno di tenerezza, è stato la vera eccezione della sua vita. Lì fuori al freddo, mentre saluta l'anno nuovo insieme al
compagno che sta per abbandonarla, María non può ancora intuirlo, ma queste imprevedibili "eccezioni" diventeranno
l'unica vera costante della sua esistenza... A darle man forte e ad aiutarla a ricominciare da capo arrivano l'amica Perla
- una nana con un PhD in psicologia, consulente matrimoniale ghost writer per uno scrittore islandese di thriller -, un
giovane e romantico vicino di casa e la madre, che decide di rivelarle la verità sul suo passato e sui due uomini che ha
amato, affidandole un'impresa che la condurrà in una casa lontana, una casa che il suo cuore non sapeva di poter
ricordare.
Quale verità / Anne Holt. Einaudi, 2014
Stavano per festeggiare qualcosa. Lo champagne era appena stato stappato. I calici erano stati riempiti. Nessuno però
ha fatto in tempo a portare il bicchiere alle labbra... Qualche giorno prima di Natale, in un elegante appartamento di
Oslo, Hermann Stahlberg, patriarca di una famiglia di armatori, sua moglie e il figlio maggiore vengono freddati a colpi
di pistola. Con loro uno sconosciuto la cui presenza sul posto pare inspiegabile. Le indagini si concentrano sui parenti
degli Stahlberg, che di moventi per il delitto ne hanno fin troppi. Hanne Wilhelmsen, però, non è convinta che la strada
più ovvia sia quella giusta. Decide di seguire l'istinto e una pista tutta sua. Come al solito, controcorrente.
Niente / Janne Teller. Feltrinelli, 2012.
"Se niente ha senso, è meglio non far niente piuttosto che qualcosa" dichiara un giorno Pierre Anthon, tredici anni. Poi,
come il barone rampante, sale su un albero vicino alla scuola. Per dimostrargli che sta sbagliando, i suoi compagni
decidono di raccogliere cose che abbiano un significato. All'inizio si tratta di oggetti innocenti: una canna da pesca, un
pallone, un paio di sandali, ma presto si fanno prendere la mano, si sfidano, si spingono più in là. Al sacrificio di un
adorato criceto seguono un taglio di capelli, un certificato di adozione, la bara di un bambino, l'indice di una mano che
suonava la chitarra come i Beatles. Richieste sempre più angosciose, rese vincolanti dalla legge del gruppo. È ancora la
ricerca del senso della vita? O è una vendetta per aver dovuto sacrificare qualcosa a cui si teneva davvero? Abbandonati
a se stessi, nella totale inesistenza degli adulti e delle loro leggi, gli adolescenti si trascinano a vicenda in un'escalation
d'orrore. E quando i media si accorgono del caso, mettendo sottosopra la cittadina, il progetto precipita verso la sua
fatale conclusione. Il romanzo mette in scena follia e fanatismo, perversione e fragilità, paura e speranza. Ma soprattutto
sfida il lettore adulto a ritrovare in sé l'innocente crudeltà dell'adolescenza, fatta di assenza di compromessi, coraggio
provocatorio e commovente brutalità.
Un'aria da Dylan / Enrique Vila-Matas. Feltrinelli, 2012.
Vilnius Lancastre, novello Amleto a Barcellona, ha una spiccata somiglianza con Bob Dylan, l'ambizioso progetto di
redigere un archivio generale del fallimento, nonché quello di fondare una società di emuli di Oblomov che facciano
dell'indolenza totale una forma d'arte che consenta loro di generare non più di una sola idea al giorno. Per contro, il
narratore è un prolifico scrittore che, dopo essersi dedicato tutta la vita alla produttività letteraria, si pente e si prepara a
tacere definitivamente, anche nella vita reale. Ma non può non cedere all'invito di Vilnius e della fidanzata Deborah che
gli affidano la stesura delle memorie apocrife del famoso scrittore Lancastre, morto in circostanze sospette. Ancora una
volta quindi la vita reale si confonde con quella letteraria e i due giovani mettono in scena una trappola per topi di
shakespeariana memoria senza mai cedere tuttavia all'impegno di perseguire la quintessenza della levità, quella
dimensione infra sottile postulata da Duchamp. Sullo sfondo la filigrana della Hollywood degli anni d'oro e Scott
Fitzgerald. Un romanzo intriso di grande ironia, con padri dai figli reali e scrittori coi loro figli metaforici, in competizione
o complici, donne dal fascino delle dive di celluloide, in una Barcellona contemporanea e scanzonata, pronta a ospitare
questa compagine di personaggi stravaganti.
Allmen e le libellule / Martin Suter. Sellerio, 2011
Johann Friedrich von Allmen è un tipico personaggio alla Suter, un simpatico signore che vive "marinando la vita" come
uno studente marinerebbe la scuola. Quarantenne, riservato habitué di tutti i posti giusti, lettore appassionato,
superiore a tutte le questioni materiali, i camerieri gli si rivolgono con un "conte" ma il nome aristocratico è nato da
una sua personale riscrittura. Ha dilapidato la ricca eredità paterna e, poiché nel college ha imparato che indebitarsi,
per uno di rango, non è disonorevole, usa il poco denaro per "mantenere la propria affidabilità di credito anziché per
vivere". Da poco tempo, però, si dedica a furti di oggetti d'arte, in luoghi e situazioni tali da sollevarlo da ogni
sospetto. Probabilmente, nella Svizzera opulenta di cui l'autore, sulle orme di Dürrenmatt, draga l'anima sociale, tipi
così immiseriti e perbene non sono insoliti. E Martin Suter li eleva a rappresentare un mondo sicuro e immutabile
all'apparenza, che è invece diretto, con la stessa voluttà con cui Allmen dilapida, all'incertezza e alla decadenza. Un
nuovo, sofisticato congegno narrativo, in cui Martin Suter trascina il lettore senza sforzo né artificio. Prima avventura
di una coppia di detective delle belle arti.
Il sergente Studer indaga : tre romanzi polizieschi : Il sergente Studer. Krock & Co. Il
grafico della febbre / Friedrich Glauser. Sellerio, [2008]
"Non sottovalutate il racconto poliziesco: oggi è l'unico mezzo per diffondere idee ragionevoli" - diceva Friedrich
Glauser. Non sappiamo se lui davvero scrivesse racconti polizieschi per diffondere idee ragionevoli, né in che tali idee
consistessero; sappiamo però con certezza che è un grande narratore di storie poliziesche; lucido, sottile, affascinante.
E a considerare la sua vita - disordinata, inquieta, allucinata - e la sua adozione del genere poliziesco, della tecnica
narrativa del giallo, e il modo tutto suo di gestirlo, possono apparire un'incongruenza, una contraddizione. Ma è una
contraddizione che ci riporta a colui che del poliziesco è stato padre: Edgar Allan Poe.
In viaggio su una gamba sola / Herta Müller. Marsilio, 2010.
Il premio Nobel 2009 a Herta Müller ha riportato alla nostra attenzione questo romanzo per tanti aspetti
autobiografico, scritto subito dopo il passaggio dell'autrice dalla Romania alla Germania ovest (1987) e pubblicato nel
1989 alla vigilia della caduta del Muro di Berlino. Si tratta di una delle prime e più forti testimonianze della difficoltà di
vivere quel passaggio, che racconta l'esperienza di fuga da una dittatura e il travaglio di un esilio volontario, tanto
cercato quanto doloroso e traumatico; della nostalgia e della perdita, della vita nomadica, di una coazione al
movimento attraverso stazioni grandi e piccole, su treni, sale d'aspetto e altri non-luoghi. Con uno stile secco e
tagliente, con un racconto senza ornato e senza tentazioni sentimentali, con una lingua alla quale resterà
sostanzialmente fedele negli anni, Herta Müller fissa quasi ossessivamente gli oggetti e i gesti minimi di una vita tra
confini e nonluoghi, racconta gli amori, le inibizioni e i ricordi di una giovane donna, il suo disagio di fronte a nuove
relazioni umane. (Maria Fancelli)
Nostalgia / Mircea Cǎrtǎrescu. Nuova edizione aggiornata con l'aggiunta di due racconti
inediti in Italia. Voland, 2012.
Quattro lunghi racconti legati da un inventario di sogni, immagini e ossessioni che investono la vita dei protagonisti. O
forse il protagonista è uno solo, un unico personaggio in differenti tappe della sua vita. Sullo sfondo una città fiabesca,
Bucarest: sordidi quartieri dormitorio, buche, fogne, costruzioni non terminate, spazi vuoti invasi dai rifiuti. Tutto si
trasforma, acquistando un'aura misteriosa che, anziché prendere il posto del sordido, gli conferisce spessore e
profondità. Nato a Bucarest nel 1956, Mircea Cartarescu è tra i più importanti scrittori rumeni contemporanei. Poeta,
romanziere, critico letterario, ha ricevuto importanti riconoscimenti e i suoi libri sono stati tradotti in tutte le maggiori
lingue europee.
L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio / Murakami Haruki. Einaudi, 2014
A Nagoya abitano cinque ragazzi, tre maschi e due femmine, che tra i sedici e i vent'anni vivono la più perfetta e pura
delle amicizie. Almeno fino al secondo anno di università, quando uno di loro, Tazaki Tsukuru, riceve una telefonata dagli
altri: non deve più cercarli. Da quel giorno, senza nessuna spiegazione, non li vedrà mai più: non ci saranno mai più ore
e ore passate a parlare di tutto e a confidarsi ogni cosa, mai più pomeriggi ad ascoltare la splendida Shiro suonare Liszt,
mai più Tsukuru avrà qualcuno di cui potersi fidare. Il dolore è cosi lacerante che nel cuore del ragazzo si spalanca un
abisso che solo il desiderio di morire è in grado di colmare. Dopo sei mesi trascorsi praticamente senza mangiare né
uscire di casa, nelle tenebre di un'infelicità senza desideri, Tzukuru torna faticosamente alla vita ma scopre di essere
cambiato. Non solo nel fisico - più magro, dai lineamenti più duri e taglienti - ma anche, soprattutto, nell'animo. Ancora
oggi, quando ormai ha trentasei anni, continua a vivere con l'ombra di quel rifiuto che lo accompagna sempre, come una
musica che resta sospesa nell'aria anche quando non c'è più nessuno a suonarla. L'incontro con Sara, che intuisce
l'inquietudine nascosta dietro l'apparente ordinarietà di Tsukuru, sarà l'occasione per rispondere a quelle domande che
per sedici anni l'hanno ossessionato ma che non ha mai avuto il coraggio di affrontare.
Cicatrici / Juan José Saer. La nuova frontiera, 2012.
Pubblicato per la prima volta nel 1969, "Cicatrici" è un romanzo che Saer scrisse in venti notti, ispirato da un fatto reale.
Quattro parti, quattro narratori in prima persona: Ángel, giovane reporter; Sergio, avvocato divorato dal vizio del gioco;
Ernesto, giudice misantropo che si ostina nell'ennesima traduzione di Oscar Wilde; Luis Fiore, operaio che commette un
omicidio inspiegabile. Quattro vite, ognuna ossessionata da qualcosa, che hanno un unico punto di intersezione: il
delitto commesso da Fiore. Saer scrive un romanzo a spirale, per ricreare attraverso la circolarità un'illusione di ordine
che nel funzionamento del mondo non esiste, perché nel continuo conflitto tra caos e ordine "non sei tu che vinci, è il
caos che accondiscende".
Ero straniero e mi avete ospitato / Enzo Bianchi. Rizzoli, 2006
Questa è una lunga riflessione sul tema dell'ospitalità. Spinto dall'urgenza di affrontare i fenomeni dell'immigrazione e
dell'integrazione, di quotidiana e spesso drammatica attualità, Enzo Bianchi cerca nell'Antico e nel Nuovo Testamento
risposte complesse e non condizionate da facili pregiudizi. È etico, infatti, accogliere qualcuno senza potergli fornire
casa, pane, vestiti e, soprattutto, una soggettività e una dignità nel nostro corpo sociale? Partendo dal presupposto che
l'accoglienza è altra cosa dal soccorso in caso di emergenza, e ricordando che i cristiani sono stati nella storia "stranieri
e pellegrini" che hanno dovuto subire la diffidenza, l'ostilità e addirittura la persecuzione, Enzo Bianchi analizza la
condizione dello straniero per riscoprire le origini dell'ospitalità al pellegrino, dell'apertura al viandante, che sono al
centro dell'etica cristiana. Lo straniero è, sull'esempio dell'episodio biblico di Abramo alle Querce di Mamre, una figura
da accogliere ma anche, come lo è stato il popolo di Israele in Egitto, una figura capace di metterci in discussione, un
occasione per interrogarci su noi stessi, la nostra cultura, la nostra verità, un momento per riflettere sul significato
della attuale convivenza civile e quella delle generazioni a venire.
Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo : storia illustrata della
Grande Guerra / Emilio Gentile
Roma-Bari : GLF Editori Laterza, 2014
Dieci milioni di morti, tre imperi secolari annientati, rivoluzioni, guerre civili, nuovi Stati, nuovi nazionalismi, nuove
guerre. E la fine del primato europeo nel mondo. Sono queste le conseguenze dei due colpi sparati a Sarajevo il 28
giugno 1914. Un mese dopo esplode la guerra europea: in quattro anni, diventa la prima guerra mondiale. Nel
continente che domina il mondo, la modernità trionfante della Belle Epoque si trasforma nella modernità massacrante di
una guerra totale. La prima guerra mondiale lascia un marchio tragico nella coscienza umana: venti anni dopo, una
seconda guerra mondiale, con cinquanta milioni di morti, lo rende indelebile. Gli storici interrogano la grande guerra:
perché scoppiò, perché tanti milioni di soldati furono massacrati e perché altri milioni continuarono a combattere per
tanto tempo? Conoscere la sua storia è la condizione per trovare una risposta. Emilio Gentile racconta con parole e
immagini l'evento che ha dato origine all'epoca in cui viviamo.
GRAPHIC NOVELS PROPOSTE IN OCCASIONE DELLA MOSTRA “UNA PARTE DI CIELO” DI MABEL MORRI
Una settimana rossa / sceneggiatura [di] Luigi Balsamini, Pamela Galassi, Marco
Mattioli, Vittorio Sergi ; matite [di] Filippo Mattioli ; chine [di] Massimiliano Paladini ; in
appendice: selezione delle migliori opere presentate al concorso grafico "La settimana
rossa del 1914: storia, memoria e immaginazione della rivoluzione sociale".
Gwynplaine, Archivio-Biblioteca Enrico Travaglini, Anarchici/che Valcesano, 2014.
Bruno, Iole e Sante, tre ragazzi di Ancona, lavoratori del porto, poveri e precari della città. Le vite costrette tra navi
da scaricare e reti da rammendare. Errico Malatesta, rivoluzionario da sempre, nemico pubblico, è tornato in città
dopo un lungo esilio. Ad un tratto, la quotidianità viene travolta dagli avvenimenti di quella che sarà ricordata come la
“Settimana rossa” del giugno 1914. Un comizio antimilitarista, indetto da anarchici, socialisti e repubblicani si chiude
nuovamente, dopo tante stragi, col piombo delle forze dell’ordine e tre corpi sul selciato. La reazione dei “sovversivi”
questa volta è immediata. E determinata. La popolazione scende in strada, occupa le piazze, caccia via carabinieri e
guardie costringendoli a trincerarsi nelle caserme. Lo sciopero è generale, i treni fermi, negozi e magazzini assaltati e il cibo redistribuito, le
comunicazioni interrotte dai dimostranti che abbattono le linee telefoniche e telegrafiche. I tre ragazzi non resistono al richiamo. La festa
della rivoluzione è anche la loro. Finalmente la vita quotidiana scompare, sentono di aver preso il destino nelle proprie mani, convinti che sia
giunta l’ora di sbarazzarsi in un sol colpo del re, dell’esercito, dei signori e anche dei preti. Che fare? La città di Ancona rimane per alcuni
giorni come sospesa in una calma piena di tensione rivoluzionaria e di incertezza. Intanto, la rivolta è contagiosa e si propaga nel resto della
provincia. Ma la rivoluzione sociale, tanto attesa, non arriva: troppe le divisioni e le incertezze dei dirigenti, troppo forte la repressione e la
minaccia dell’esercito. Ancona e il resto del paese tornano sotto lo stivale dei militari, la strada è spianata verso la prima guerra mondiale. I
pennacchi delle navi, giù al porto, riprendono a sbuffare fumo nero, ma Bruno, Iole e Sante sono già altrove, la passione per la libertà
attraverserà ancora la Storia.
Corto Maltese : una ballata del mare salato / Hugo Pratt. Rizzoli, Lizard, 2009
All'alba della Prima guerra mondiale, al largo delle acque melanesiane nel Pacifico del Sud, un catamarano salva dalle
onde un uomo legato a una zattera. Il salvatore, incredibile a dirsi, è il pirata pazzo Rasputin; il naufrago, ridotto in
questo stato dall'ammutinamento del proprio equipaggio, è Corto Maltese. L'Oceano ha portato a bordo anche i giovani
Cain e Pandora Groovesnore, che i pirati coinvolgeranno nella più indimenticabile delle avventure di mare, fatta di
cannoniere tedesche, isole misteriose e popolazioni cannibali. Ma anche, e soprattutto, di onore e di amicizia.
Unastoria / Gipi. Coconino Press, 2013
"Unastoria" sono due storie. Quella di Silvano Landi, uno scrittore che alla soglia dei cinquant'anni vede la sua vita
andare in pezzi e quella del suo antenato Mauro, soldato nella carneficina della Prima guerra mondiale. Sotto i cieli di
una natura magnifica e crudele, ieri come oggi, Gipi racconta la fragilità e la bellezza, le lacrime e le speranze degli
uomini. La storia di un'eterna caduta nell'abisso e di come, nonostante tutto, ogni volta ci si possa rialzare. Finalista
Premio Strega 2014
La profezia dell'armadillo : colore 8-bit / Zerocalcare. Bao Publishing, 2012
Storie autobiografiche, dolciamare di Zerocalcare. Versione a colori curata da Makkox.
5 è il numero perfetto : 1994-2002 / Igort. Rizzoli, 2006
Napoli, 1972. Peppino Lo Cicero è un guappo in pensione, addolcito dai suoi ricordi di vedovo. Solo una cosa lo tiene in
vita: il figlio Nino, a cui insegnare le regole, il polveroso galateo di una cultura del crimine vecchio stampo. Peppino
aveva immaginato per sé una vecchiaia di tutto riposo, ma qualcuno ha mischiato le carte, ha sporcato il gioco nel
peggiore dei modi. Nino muore in una trappola, assassinato dall'uomo che avrebbe dovuto uccidere. Per Peppino torna
il tempo della guerra: comincia per lui una nuova stagione, un tempo in cui sentirsi vivo nonostante gli anni, in cui
rincontrare storie e volti che pensava persi per sempre. Un tempo per ricominciare, sognare e innamorarsi di un luogo
lontano. Romanzo grafico concepito durante un soggiorno a Tokyo, "5 è il numero perfetto" è frutto del lavoro di dieci
anni. È uscito in nove paesi e ha vinto numerosi premi, tra cui quello per il Libro dell'anno alla Fiera di Francoforte nel
2003. In un contrasto fra luci limpidissime e oscurità di pece, lgort ha costruito la storia di una rinascita dolorosa
quanto inevitabile, dando voce al silenzio minaccioso di figure inquiete e sottili, il brutale splendore di una Napoli
immaginaria ha fatto il resto.
Antonio Rubino : gli anni del Corriere dei Piccoli / a cura di Fabio Gadducci e Matteo
Stefanelli. BlackVelvet, [2009]
Un'idea curatoriale limpida e non banale e l'occasione commemorativa del centenario del "Corriere dei Piccoli" sono gli
ingredienti apprezzabili di questo volume da collezione a prezzo popolare, ben nascosti dietro a un packaging che non
mancherà di riportare i nostalgici ai sussidiari anni ottanta e alla loro didattica sobrietà.
Per restituire alla sua esatta dimensione storica la figura di Antonio Rubino, firma inestricabilmente legata al "Corriere
dei Piccoli" e medaglionisticamente appiattita su uno dei suoi più fortunati personaggi, Quadratino, i due giovani curatori
scelgono di presentare, per la prima volta in un unico volume, la galleria completa di tutti i protagonisti delle storie a
fumetti pubblicate dall'artista sanremese sulla popolarissima testata per l'infanzia.
Polina / Bastien Vives. Black Velvet, 2011
Il racconto del rapporto amoroso e affettivo tra un'etoile della danza e il suo silenzioso maestro tra incontri, abbandoni,
silenzi ambigui e parole non dette che si snoda nell'arco di una vita. Con "Polina", Bastien Vivès ci consegna un romanzo
d'amore di rara intensità.
Hicksville : un romanzo / di Dylan Horrocks. Black Velvet, 2012
Un'insolita e ironica riflessione sul potere del fumetto e della letteratura raccontato con il ritmo di un thriller. Nella città
neozelandese di Hicksville c'è una biblioteca di opere a fumetti mai viste prima, opere che potrebbero gettare una luce
sinistra sulla fama di Dick Burger, il più grande autore ed editore di fumetti del mondo... e che qualcuno vuole scoprire,
ad ogni costo.
il catalogo della Rete di Romagna e San Marino all’indirizzo http://scoprirete.bibliotecheromagna.it/SebinaOpac/SebinaYOU.do
Testi e illustrazioni tratti da:
http://www.ibs.it/
http://www.lafeltrinelli.it
http://lindiceonline.com