Normandia e Bretagna

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Normandia e Bretagna
paesaggio, arte e… ostriche in
NormandiaeBretagna
viaggio in aereo e pullman
dal 25 al 31 agosto 2013
1. giorno
domenica 25/8
ROMA – PARIGI – HONFLEUR – BENOUVILLE – CAEN
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Roma Fiumicino, in tempo utile, per la partenza del volo Alitalia per
Parigi alle ore 8.55. Arrivo alle ore 11.05 e pranzo in ristorante vicino all’aeroporto.
Partenza con il pullman per la regione della Normandia.
Il termine Normandia deriva da Northmen o Norsemen (Uomini del Nord), quegli invasori scandinavi che
razziarono la valle della Senna nell’820 d.C. Quella non fu la prima volta che le invasioni giocarono un ruolo
fondamentale nella storia della provincia francese, né, tantomeno, l’ultima. Dopo i Celti i Romani e poi i predoni
sassoni e germanici furono colonizzatori e conquistatori. Sotto il dominio dei Franchi, dal 500 all’inizio del IX
secolo, si intraprese la costruzione di alcuni dei principali luoghi di culto franchi, i quali ricostruiti e ristrutturati,
divennero parte della gloria architettonica francese. A partire dal 1204 la Normandia venne annessa alla corona
francese e il territorio funse ancora una volta da terreno di battaglia durante le liti dinastiche tra re francesi e
inglesi. Gli inglesi vennero cacciati nel 1453 e la Normandia ebbe finalmente un periodo di pace e prosperità. In
questo periodo pacifico vennero edificati splendidi castelli, non più come fortificazioni, ma come vere e proprie
residenze. Ricchi e sontuosi palazzi permisero allo stile rinascimentale di esprimersi in tutta la sua elaborata
ricchezza architettonica. Distruzioni gravi si ebbero nei mesi di giugno, luglio e agosto del 1944, quando, nella
guerra contro i nazisti, oltre 200.000 edifici e 586 tra città e paesi furono quasi rasi al suolo. La guerra mutò in
maniera radicale l’aspetto urbano della Normandia tanto che solo la patina di oltre un secolo riuscirà a farlo
rivivere. Il paesaggio invece ha conservato in gran parte l’originale distesa di pascoli lussureggianti e la foresta
che aveva sicuramente attirato i primi Norsemen.
Sosta nella pittoresca località di Honfleur.
Questa piccola città marinara invita alla scoperta delle sue stradine pittoresche, delle sue antiche facciate.
Risparmiata dagli attacchi del tempo, Honfleur ha saputo preservare le testimonianze di un ricco passato che ne
fanno, oggi, una delle cittadine più visitate della Francia. Una fama internazionale dovuta in parte all'autenticità
e al fascino del suo centro storico (stradine,facciate a graticcio, piccole boutique, hotel de charme, ristoranti
tipici), ma anche alla diversità dei suoi monumenti e alla ricchezza del suo patrimonio culturale ed artistico.
Honfleur è l'abbraccio caloroso d'una piccola città.
Porto di pesca e di diporto, la cittadina ha saputo valorizzare anche un ricco patrimonio storico e artistico.
Città di pittori e dell'Impressionismo, Honfleur ha un supplemento d'anima che la rende irresistibile. Sull'estuario
della Senna, le luci cangianti del cielo hanno ispirato Courbet, Monet, Boudin e molti altri. Oggi ancora,
numerose gallerie e ateliers presentano in permanenza opere di pittori del passato e contemporanei.
Proseguimento lungo la costa della Normandia dove si trovano significativi luoghi dello Sbarco e arrivo a
Benouville.
Alle ore 0.20 del 6 giugno 1944, 3 alianti, dopo essere stati sganciati da altrettanti bombardieri, toccano il
suolo della Normandia. La missione, definita folle e audace, è quella di impadronirsi del ponte di ferro di
Bénouville, L’assalto costituisce la prima di una serie di azioni previste dagli alleati, per evitare che in nemico
possa inviare truppe di rincalzo sulle spiagge di sbarco. La sorpresa è totale.
A Bénouville, a fianco del ponte, il celebre Pegasus Bridge, spicca una simpatica costruzione bianca, dalla
facciata completamente imbandierata: il Café Gondrée. Luogo simbolo e di pellegrinaggio di veterani del D-Day,
oggi è stato trasformato in un punto di sosta obbligato per quanti intendano ripercorrere l’itinerario storicoturistico dello sbarco in Normandia, oltre che in una sorta di santuario-museo.
Continuazione per Caen.
La città è fiera del suo passato, dominato dalla figura di Guglielmo il Conquistatore, che l’aveva scelta come sua
sede prediletta e vi aveva fatto edificare il castello e due abbazie, l’Abbaye aux Dames e l’Abbaye aux Hommes.
Ma la storia più moderna di Caen, città che fu al centro degli aspri combattimenti per la liberazione dell’Europa
dalle truppe tedesche in quel giugno del ‘44, si respira in particolar modo all’interno del Memoriale, il grande
Museo per la Pace, che è insieme un percorso storico attorno alle vicende dell’ultima guerra e uno spazio
progettuale per l’affermazione della pace in tutto il mondo.
Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
2. giorno
lunedì 26/8
CAEN – BAYEUX – ARROMANCHES – CAEN
Dopo la prima colazione partenza per Bayeux, la prima città francese liberata dagli alleati e giro
orientativo della città.
Antica città perfettamente conservata, famosa per il suo arazzo e che merita di essere visitata anche per la
bellissima cattedrale e le antiche strade. E’ l’unica città della costa normanna a essere uscita illesa dalla seconda
guerra mondiale. E’ tuttavia l’arazzo che suscita il maggiore interesse e la grande curiosità dei turisti., non a
torto, in quanto si tratta di uno dei grandi tesori di Francia. L’arazzo, largo 48 m e lungo 70, illustra gli eventi
che hanno caratterizzato la conquista normanna dell’Inghilterra.
Proseguimento lungo i famosi litorali della Normandia di Omaha Beach e Utah Beach, teatri dello storico
Sbarco.
Pranzo libero.
Si visiteranno i luoghi delle battaglie: le spiagge di Gold, Sword e Juno, la località di Arromanches, la
batteria di Longues.
Rientro a Caen, cena e pernottamento.
3. giorno
martedì 27/8
CAEN – MONT-SAINT-MICHEL – CANCALE – SAINT-MALO
Prima colazione e partenza per visitare la regione della Bretagna.
Circondata su tre lati dall’acqua, la Bretagna si è sempre rivelata piuttosto anomala rispetto al resto della
Francia: una regione tranquilla e misteriosa già nella natura stessa del terreno, con le oscure montagne e le
foreste che un tempo ricoprivano l’entroterra, mentre il mare che si infrange sugli scogli della costa ha ispirato un
profondo misticismo nella gente del luogo fin dal 3500 a.C., quando gli uomini primitivi cominciarono a costruire
immensi monumenti con rozze lastre di pietra.
Arrivo a Mont-Saint-Michel.
L’immagine è inconfondibile e unica. Si può averla vista riprodotta mille volte, sui vecchi libri di scuola o sulle
riviste di viaggio, ma quando appare all’orizzonte, nella baia infinita, l’isolato sperone di roccia dell’abbazia di
Mont-Saint-Michel, l’emozione è assoluta. Un luogo che sembra appartenere di diritto all’umanità intera, uno dei
posti che bisogna vedere almeno una volta nella vita. La storica abbazia che il vescovo di Avanches, Aubeto, fece
edificare per volere dell’arcangelo San Michele è una miscela di stili e di epoche diverse che ne rende
particolarissima l’architettura, dalla chiesa preromanica agli edifici conventuali fino a quella chicca gotica delle
sale più alte, chiamate “La Meraviglia”.
Pranzo in ristorante.
Proseguimento per la vicina città costiera di Cancale, famosa in tutto il mondo per le ostriche.
L’ostricoltura a Cancale risale all’epoca dei romani, ma subì una brusca interruzione ad opera delle invasioni
barbare. A causa della pesca intensiva che ne seguì, il mollusco rischiò l’estinzione e proprio questa circostanza fu
alla base del regio divieto che autorizzò i cancalesi ad effettuare la pesca solo una volta l’anno, nel periodo che
da quel momento in poi prese il nome di “caravane”. Da ciò ha origine la credenza secondo cui le ostriche
andrebbero consumate esclusivamente nei mesi con la “erre”.
Il lavoro dell’ostricoltore ha inizio con la raccolta delle larve. Dopo qualche settimana le larve vengono messe in
sacche di rete plastificata e infine condotte nei parchi, situati nel litorale del demanio marittimo pubblico, bagnato
da acque sotto permanente controllo sanitario. Qui sono disposte in speciali tavole ostrearie, dove permangono
per circa tre anni, per consentire al mollusco di raggiungere una dimensione che lo renda commerciabile.
Terminata la crescita, le ostriche traslocano in bacini ricchi di fitoplancton, per l’affinamento.
La permanenza nei cosiddetti claires giova notevolmente alle qualità gustative del mollusco e ne migliora la
consistenza delle carni. In seguito ogni esemplare viene lavato e classificato, secondo una tabella standard che
prefigura 5 dimensioni per le ostriche fonde e 11 per quelle piatte. Infine le ostriche vanno a scuola. Introdotte in
apposite vasche, devono infatti imparare a chiudersi ermeticamente, conservando l’acqua all’interno della
conchiglia affinché possano resistere al trasporto e giungere dai clienti che ne fanno richiesta, ancora vive.
Un vero intenditore di ostriche deve imparare a degustare e comparare le varie specie. Come per i vini hanno
importanza le zone di produzione e i vigneti, lo stesso vale per le ostriche. È necessario educare il palato a
riconoscere le sfumature che caratterizzano ogni particolare tipologia.
Visita ad una "fattoria marina" (allevamento di ostriche) con spiegazioni dell'ostricoltore e degustazione di un
piatto d’ostriche composto da 3 ostriche piatte e 3 ostriche concave, pane, burro salato e vino bianco.
Continuazione per Saint-Malo, antico centro cantieristico ed ex-sede di corsari.
I turisti che si recano in questa città provengono da tutto il mondo: possono essere visitatori attratti dalla bellezza
della città, che giungono qui a bordo dei propri yacht o utilizzando gli eleganti traghetti bianchi, o uomini di
mare professionisti provenienti dalla marina francese o infine uomini d’affari che si ritrovano qui periodicamente.
Questa disomogeneità legata alla città crea un’atmosfera di festa e di buon umore.
Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
4. giorno
mercoledì 28/8
SAINT-MALO – DINARD – BREST – QUIMPER
Dopo la prima colazione partenza per la vicina Dinard posta sulla cosiddetta Costa di Smeraldo.
Lo sviluppo maggiore di Dinard ebbe luogo durante la Belle Époque. Dagli anni che vanno dal 1850 in poi,
ricche famiglie si sono innamorate di questo luogo e hanno fatto costruire ville sontuose. Oggi, con casinò,
gallerie d'arte e hotel affascinanti, "Dinard l'elegante" è una stazione balneare molto apprezzata. Suggestivi
sono i suoi vicoli e la passeggiata costiera detta “sentiero dei doganieri”.
Dinard è molto famosa per la centrale mareomotrice che dà energia a tutta la regione e dintorni. Questa centrale
si trova in La Richardais, un comune confinante.
Proseguimento lungo la costa incontrando Capo Frehel, con scogliere spettacolari, rifugi di uccelli marini e
spiagge da sogno.
Arrivo a Perros-Guirec, dove inizia la Costa di Granito Rosa.
Costa di Granito Rosa indica il litorale fra Perros Guirec e Trebeurden. Blocchi isolati emergono dalla brughiera,
mentre verso il mare spiccano picchi granitici e pile di massi, spesso in sorprendente equilibrio. Le cale
racchiudono piccole spiagge appartate. Il rosa del granito si sposa con i colori cangianti della brughiera: giallo
oro (per la fioritura della ginestra) in primavera, color malva (grazie all'erica) all'inizio dell'estate, rosa (per via
del brugo) all'inizio dell'autunno. La vegetazione cambia anche in funzione dell'esposizione alle onde o della
lontananza dal mare. Ci sono volute migliaia di anni perché l'erosione arrivasse a completare il fitto lavoro di
cesello e traforo del magma raffreddato: il granito, roccia porosa, è percorso da piccole crepe che l'acqua ha
lavorato e inciso. Secondo i geologi, il granito rosa di Ploumanac'h, Trégastel e Perros si è formato 300 milioni
di anni fa, durante l'era primaria e più precisamente nel periodo detto "carbonifero superiore". Inizialmente
magma vulcanico si è lentamente raffreddato nel sottosuolo prima che l'erosione lo mettesse in vista.
Continuazione per Ploumanac'h, un posto speciale.
Sofisticata cittadina di villeggiatura sul mare, incanta per le scogliere che la circondano e le splendide residenze
d’epoca.
Per calarsi un po’ in questa atmosfera d’altri tempi basta ammirare le tende a strisce sulle spiagge e i ristoranti
eleganti lungo il mare.
Ploumanac’h è da molto tempo uno dei simboli della Bretagna.
I "sentieri dei doganieri" sono presenti in quasi tutte le località costiere ed erano percorsi dai doganieri che
avevano il compito di scoprire i contrabbandieri: quello di Ploumanac’h è probabilmente il più bello e il più
famoso. Aperto nel 1907 fa il giro completo della Punta di Ploumanac’h e occorre mezza giornata per
percorrerlo interamente. Lungo il percorso si scoprono tracce di attività umane legate al mare: costruzioni militari,
una lancia di salvataggio con il suo pontile munito di rotaie e il suggestivo faro Men-Ruz (ricostruito dopo la
guerra). Nelle vicinanze del faro il curioso Maniero di Park ar Men Ru.
Da questi siti si potrà godere di punti panoramici incantevoli e ammirare, quasi in contemplazione, l’Oceano che
si infrange sulla costa.
Tempo a disposizione per il pranzo libero.
Nel pomeriggio continuazione lungo la costa per incontrare Trégastel.
Stazione balneare della Costa di Granito Rosa, che come la sua vicina Ploumanac’h seduce per la bellezza e la
stranezza delle sue rocce: una meraviglia naturale che contribuisce al fascino della Costa Bretone.
L'acquario di Trégastel si trova in un sito naturale eccezionale: nelle caverne di rocce rosa, un luogo che nel
passato fu di volta in volta cappella, deposito di munizioni durante la guerra, abitazione e museo storico. Grazie
a un terminale interattivo, la visita si svolge al ritmo della marea. Potrete vedere, ad esempio, la marea montante
e discendente sul litorale di Trégastel, ma anche visualizzare i diversi coefficienti di marea in un dato punto: un
concetto raramente noto, anche a coloro che vivono sul mare. Al termine della visita, dopo dopo aver camminato
attraverso il labirinto di blocchi di pietra naturale, si può salire fino alla sommità del sito, ai piedi del "Père
Éternel", per ammirare la splendida vista panoramica sulla Costa di Granito Rosa.
Continuazione per Quimper e sosta lungo il percorso a Saint-Thégonnec per ammirare un “recinto
parrocchiale”, che offre una visione molto originale del cattolicesimo.
Gli “enclos paroissiaux” sono tipici dei borghi bretoni e riuniscono in uno spazio ristretto un ossario, un calvario
bretone decorato con dei personaggi, una cappella e una porta trionfale. Le scene scolpite nella pietra collegano
il mondo dei vivi al regno celeste. Questi meravigliosi e spettacolari monumenti, dei veri e propri capolavori,
costruiti dal XV al XVII secolo, celebrano il fervore religioso regionale in un’arte popolare e unica.
Saint-Thégonnec accumula le ricchezze ornamentali al limite dell'ostentazione: calvario bretone a tripla croce,
piccoli campanili sulla chiesa, pulpito intagliato. Tutta l'opulenza generata dal lavoro del lino si esprime
magnificamente, dai gradini di accesso fino alla cima del campanile.
Arrivo a Quimper, antica capitale della regione storica della Cornouaille, sistemazione in albergo, cena e
pernottamento.
5. giorno
giovedì 29/8
QUIMPER – PENISOLA DI CROZON – LOCRONAN – QUIMPER
Prima colazione e partenza per visitare la Penisola di Crozon.
Questo lembo di terra conserva tutto il fascino dell’autentica Bretagna ed è il posto ideale per chi ama le
scogliere selvagge, le campagne deserte, le piccole calette appartate su un mare stupendo.
Nel passato era considerato di importanza strategica come avamposto per la difesa del territorio e ancora oggi
sono visibili forti diroccati e postazioni di artiglieria.
Sembra di essere giunti alla fine del mondo quando si arriva sulla Penisola di Crozon. Questa lingua di terra,
succube dei capricci del mare, rosicchia lentamente ma inesorabilmente la costa e le falesie. È quest'erosione
dell'arenaria da parte del mare ad aver formato le grotte di Morgat. Deserta e arida d'inverno, in primavera la
Punta di Crozon si copre di un prato colorato e diventa landa selvaggia. Questo paesaggio di scogliere a picco
in cui nidificano numerose specie di uccelli marini nasconde alcune bellissime spiagge e calette segrete.
Sosta per godere di una vista panoramica mozzafiato al Pointe du Penhir.
Proseguimento per Locronan, uno dei più bei villaggi di Francia.
Ci sono splendidi motivi per cui Locronan è stata ammessa nell’esclusivo club delle “Petites Cités de
Caractère” (Piccole città di interesse architettonico) e dei “Più bei paesi di Francia”. Lo si scoprirà percorrendo a
piedi le magnifiche dimore che circondano la bella piazza centrale e il suo pozzo.
I Celti scelsero questo sito per creare un percorso sacro scandito da stazioni simboleggianti i 12 mesi dell’anno.
Locronan prospera a partire dal XIV secolo grazie alla tessitura della tela per vele: i fiorenti rapporti commerciali
stabiliti con tutte le grandi flotte del tempo arricchiscono gli abitanti e sorgono così le armoniose case di granito,
il cui aspetto è rimasto oggi fedele alle origini.
Eleganti dimore dagli abbaini scolpiti contornano la piazza. Le vie circostanti sono anch’esse orlate da costruzioni
affascinanti. Per preservare l’autenticità del centro storico, le automobili non sono ammesse e i negozi sfoggiano
insegne tradizionali. Tra questi troviamo alcune panetterie che sfornano squisiti kouign-Amann, dolci tipici della
gastronomia bretone.
Pranzo libero.
Rientro a Quimper e giro della città.
Con le imponenti guglie gemelle della sua cattedrale e la splendida posizione affacciata sul fiume, Quimper è non
solo il capoluogo del Finistère ma soprattutto il punto di riferimento per la cultura celtica, con il meraviglioso
Festival de Cornouaille.
Come la maggior parte delle vivaci cittadine di questa ragione, Quimper conserva quel fascino antico e
suggestivo dato dalle vie acciottolate e contorte, dalle case a graticcio con le fenistre fiorite e la sensazione di
essere tornati indietro nel tempo passeggiando nel centro storico pedonale, incastonato fra i fiumi Odet e Steir e
con la presenza rassicurante del Mont Frugy.
Cena e pernottamento in albergo.
6. giorno
venerdì 30/8
QUIMPER – QUIBERON – CARNAC – CROCIERA NEL GOLFO DI MORBIHAN – VANNES – RENNES
Dopo la prima colazione partenza per la Penisola di Quiberon.
É una stretta lingua di terra lunga 14 chilometri, sabbiosa e turistica nella parte orientale, selvaggia e rocciosa in
quella occidentale con una grande varietà di paesaggi che seduce immediatamente. La sua costa selvaggia offre
numerosi siti megalitici e all’interno distese con borghi pittoreschi.
Questa striscia di terra è davvero un paradiso per gli appassionati del mare, delle onde e del sole.
Continuazione verso Carnac e visita agli allineamenti megalitici.
I monumenti megalitici possono sembrare incomprensibili, ma non a Carnac: la concentrazione di queste pietre
sbozzate rozzamente non ha eguali in Europa. In questa zona se ne contano tremila, allineati secondo i punti
cardinali o le traiettorie delle stelle e del sole. Un immane sforzo fu necessario ad innalzare queste pietre. In
alcuni casi, queste, risultano suggestive per la loro dimensione, in altri casi la suggestione quasi mistica è dovuta
alla loro quantità.
Proseguimento per il porto di Locmariaquer e imbarco sul battello per la minicrociera nel Golfo di Morbihan.
Pranzo libero.
Il Golfo di Morbihan è un porto naturale e le sue 42 isole, come macchie di verde sull’azzurro del mare,
dipingono una stupenda una cartolina.
Ogni isola ha la sua particolarità ed è innanzitutto per il loro paesaggio e la loro inimitabile qualità di vita che è
bello visitarle.
L'île aux Moines è un luogo magnifico. Deve il suo nome ai monaci dell’abbazia di Redon ai quali il re di
Bretagna offrì l’isola nel IX secolo. Passeggiare fuori stagione nel vecchio borgo dalle stradine fiorite di camelie,
mimose e dalle affascinanti case dei pescatori è come vivere un sogno.
L'area attorno al golfo è un proliferare di monumenti megalitici. Vi sono molti dolmen, piramidi a gradoni con
camere sotterranee, cerchi di pietre oltre che a numerosi menhir di grandi dimensioni. L'area meglio conosciuta
della zona in senso archeologico è indubbiamente Carnac, le cui rovine si estendono per dieci chilometri. Altri
ritrovamenti rilevanti sono quelli di Gavrinis, su una piccola isola del golfo, ove le rovine sono state datate al
3300 a.C., 200 anni prima di Stonehenge.
Sbarco con il battello a Vannes.
Questa meravigliosa città medievale è una delle più belle cittadine della Bretagna, grazie alla sua autentica
atmosfera medievale, con le mura di cinta e le porte fortificate, con le sue stradine tortuose e le piazze
acciottolate e la sua vivacità e allegria che si può trovare fra i tanti caffè, bistrot e mercati della città vecchia
così come presso il piccolo porticciolo.
La gallo-romana Darioritum diventa Vannes con l'arrivo dei Celti. In fondo al Golfo di Morbihan, al riparo dei
suoi bastioni, sboccia con nobiltà. Il commercio portuale, il suo potere religioso e politico sono evidenti nelle case
a graticcio e negli “hôtels particuliers” (palazzi signorili). Questo ricco patrimonio, oggi costituisce la cornice
ideale per gli abitanti soddisfatti e un perfetto luogo di passeggiate per i visitatori.
Continuazione con il pullman per Rennes.
Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
7. giorno
sabato 31/8
RENNES – CHÂTEAU DE VITRÉ – CHARTRES – PARIGI – ROMA
Prima colazione e breve giro della città.
Celebrata per il suo dinamismo universitario e culturale, Rennes coniuga sentimenti e razionalità risultando
sbarazzina, conviviale o sorprendente. All'angolo di vie storiche, una maestosa facciata, una sala da concerto, un
ristorante trendy, una boutique di design catturano l'attenzione del visitatore.
Dalla fondazione di Condate (I secolo a.C.) all'architettura sofisticata degli Champs Libres di Portzamparc, la
città viene plasmata da secoli di storia. Intorno alle due piazze reali, Place du Parlement e Place de l'Hôtel de
Ville, si succedono case a pannelli di legno e hotel in stile rinascimentale. Nelle strade in pavé, il patrimonio
artistico si esprime in tutta la sua eleganza.
Il centro storico rivela il suo fascino nelle numerose scalinate e nelle gallerie sospese. Riconoscerete le case
a graticcio del XV secolo e quelle più recenti, con le facciate verticali. Solenne e luminoso, il Palais du Parlement
segna l'arrivo dell'arte reale nel XVII secolo. Questo magnifico edificio è stato ricostruito dopo il terribile
incendio del 1994. La Grand'Chambre ne è il capolavoro.
Partenza per Vitré e breve sosta per la visita ad uno dei più belli e suggestivi castelli della Bretagna, lo
Château de Vitré.
Vitré, ha ancora oggi saputo conservare il suo fascino medievale, egregiamente rappresentato dal suo castello e
dalla città vecchia. Le sue vie sono considerate le più pittoresche della Bretagna.
Tutto cominciò per Vitré quando il piccolo figlio del conte di Rennes vi si stabilì nel 1060, attratto da questo
posto facile da fortificare. Protetto dalla fortezza, l’agglomerato si sviluppò a tal punto che la potenza dei
signori di Vitré si accrebbe. In seguito ad un matrimonio, i signori Laval-Vitré si trovarono imparentati alle grandi
famiglie bretoni e francesi. Il commercio di tele arricchì considerevolmente la città nel corso della storia.
Il Castello di Vitré è una delle più imponenti fortezze della Bretagna, si tratta di un castello medievale eretto
in uno sperone roccioso. Fu sede provvisoria del Parlamento di Bretagna nel corso del XVI secolo.
Il perimetro del castello è di forma triangolare ed è circondato da un fossato. L’ingresso alla fortezza è
rappresentato da un castello più piccolo del 1380 con ponte levatoio e difeso da due torri.
All’interno del castello si trovano sculture medievali e rinascimentali, un museo con arazzi delle Fiandre e di
Aubusson risalenti al XV e al XVI secolo e un trittico del 1544, abbellito da 32 smalti di Limoges.
Proseguimento per Chartres e visita alla Cattedrale di Notre Dame, capolavoro dell’architettura gotica
francese e considerata uno degli edifici religiosi più importanti del mondo ed uno dei più perfetti edifici
gotici.
Si vivrà un particolare momento di spiritualità per mezzo dell’osservazione e studio delle vetrate colorate,
considerate tra le più belle del mondo, che illustrano episodi biblici, scene della vita di Cristo e della sua passione.
Le splendide vetrate sono giunte fino a noi grazie alla fortunata idea di smontarle e riporle in luogo sicuro
durante i bombardamenti della seconda Guerra Mondiale. Evitarono così la disastrosa fine che toccò ad altri
gioielli gotici, ad esempio alle vetrate della Cattedrale di Colonia.
La presenza di ampie vetrate nelle pareti delle cattedrali è un’innovazione del gotico che abbandona le imponenti
e pesanti masse murarie tipiche del romanico. È possibile costruire le vetrate grazie al perfezionamento dei sistemi
di sostegno che portano a scaricare il peso delle volte su pilastri e colonne sempre minori e più piccoli ma disposti
secondo una maggiore consapevolezza. A Chartres queste tecniche hanno permesso di realizzare una superficie di
due mila metri quadrati di vetrate che hanno due caratteristiche particolarissime. Innanzitutto risplendono con la
stessa intensità a qualsiasi ora del giorno, sia nella penombra del crepuscolo sia nella piena luce del meriggio.
Inoltre le vetrate, pur di una policromia sorprendente, proiettano il proprio colore con una luminosità diffusa
dando un colore sul blu all’interno. Questa cattedrale si riconosce facilmente a causa della grande differenza tra
le sue due torri. Nel 1979 l'UNESCO l'ha dichiarata Patrimonio culturale dell'Umanità.
Pranzo libero.
Nel pomeriggio continuazione per Parigi.
Trasferimento all’aeroporto in tempo utile per la partenza alle ore 18.35 del volo Alitalia per Roma.
Arrivo all’aeroporto di Fiumicino alle ore 20.40 e fine del viaggio.
Quota individuale di partecipazione (minimo 35 persone)
Supplemento camera singola
Tassa di iscrizione
Euro
Euro
Euro
1.170,00
255,00
35,00
La quota di partecipazione comprende:
-
viaggio in aereo da Roma a Parigi e ritorno con voli di linea Alitalia e il trasporto di kg 20 di
bagaglio più un bagaglio a mano di dimensioni ridotte;
sistemazione in camera doppia con servizi privati in alberghi 4 e 3 stelle;
pasti come da programma;
pullman granturismo e accompagnatore-guida parlante italiano per tutta la durata del soggiorno in
Francia;
parcheggio al Mont-Sanit-Michel;
visita ad una "fattoria marina" con degustazione di ostriche;
mini-crociera nel Golfo di Morbihan con sosta all’isola dei monaci;
audio guida obbligatoria per la Cattedrale di Chartres;
ingressi: arazzo di Bayeux; Museo dello Sbarco ad Arromanche; Abbazia di Mont-Sanit-Michel;
polizza assicurativa, Global Assistance, medico-bagaglio e annullamento viaggio.
La quota di partecipazione non comprende:
-
le tasse aeroportuali da riconfermare all’emissione dei biglietti (circa Euro 142,00);
l’eventuale ingresso al Castello di Vitré;
le bevande durante i pasti;
le mance per l’autista e l’accompagnatore-guida;
gli extra di carattere personale;
tutto quanto non espressamente menzionato nel programma.
TERMINE ISCRIZIONI 20 GIUGNO
organizzazione tecnica
CIVATURS ROMA
Via Nizza, 152 00198 ROMA
Tel 06 8840504 Fax 06 64220524
[email protected] www.stellaerrante.it
in collaborazione con
Alitalia & BVO Voyages
All’atto dell’iscrizione il partecipante prenderà visione e sottoscriverà le Condizioni generali di contratto di vendita e di pacchetti turistici facenti parte del programma