Lavori anti-crisi / Responsabile acquisti di settore (buyer). Crescita

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Lavori anti-crisi / Responsabile acquisti di settore (buyer). Crescita
 Lavori anti‐crisi / Responsabile acquisti di settore (buyer). Crescita stipendio 2002‐2013: + 54,2% http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013‐11‐15/lavori‐anti‐crisi‐account‐sales‐manager‐
crescita‐stipendio‐2002‐2013‐+‐387percento‐163351.shtml?uuid=ABRSRSd#navigation Nella top 10 stilata da Od&m spicca il responsabile acquisti di settore: lo stipendio, per i dirigenti di un'azienda di grosse dimensioni, è volato del 54,2% tra il 2003 e 2012. I cosiddetti "buyer" si occupano di ricerca di nuovi fornitori, negoziazione delle tariffe, confronto e analisi delle alternative che si profilano sul mercato. E' fondamentale la verifica del rapporto costo‐opportunità e delle tempistica di consegna, primi parametri per l'affidabilità dei partner. La figura è cresciuta per le esigenze di contrazione e ottimizzazione degli acquisti. In crescita la variante digitale, l'e‐
buyer: mansioni identiche, ma applicate al mercato dell'e‐commerce. Le retribuzioni per il settore di "acquisti e logistica" sono cresciute, nel loro complesso, del 31,7% per le posizioni dirigenziali, del 26,6% per i quadri e del 24,7% per gli impiegati. Spesso confuso con il project manager, il product manager si occupa della gestione di un prodotto o di una linea di prodotti. La retribuzione lorda, per chi siede ai vertici aziendali, è cresciuta del 39,9% nell'ultimo decennio. Il product manager svolge attività di analisi e verifica, stima le prospettive di medio e lungo termine, pianifica lancio, canali di distribuzione e prezzo di mercato. I requisiti più richiesti sono una buona famigliarità con le tecniche di marketing e packacking, basi solide in statistiche e conoscenza comparativa dei mercati stranieri. Gli sviluppi di carriera si orientano soprattutto sulla posizione di direttore Marketing o "brand manager": responsabile dell'intero brand, e non solo delle singole strategie di investimento. Anche qui, il taglio è sempre più lean: budget ridotti e focus fisso sui mercati più ricettivi, soprattutto fuori dall'Europa. Sempre più richiesti e sempre meglio pagati gli Account Sales Manager, con retribuzioni in crescita del 38,7% tra il 2003 e il 2012. Le figure specializzate in Account verificano e ampliano i rapporti commerciali, gestendo il portafoglio clienti di una determinata azienda. Tra le responsabilità: intuire opportunità di vendita, appianare le incomprensioni con la clientela, coordinare il team del reparto vendite. Il background più comune è in marketing, ma si richiede sempre più spesso una buona conoscenza dei media per stimare e ridefinire la "reputation" online della società. Il boom, in tempi di crisi, si deve all'ottimizzazione di budget ridotti e a una strategia aggressiva su nuove frontiere di buyers. Salgono del 37,3% in meno di dieci anni gli stipendi dei capi area, le "teste" organizzative delle società con sedi distaccate. I capi area applicano le disposizioni dei vertici aziendali su filiali e/o stabilimenti dislocati in città e regioni diverse da quelle della sede fiscale. Tra le funzioni: programmazione degli orari di lavoro, verifica degli obiettivi di vendita, pianificazione e divisione del budget nei vari settori. Il profilo rientra nell'area di amministrazione, finanza e controllo, dove le retribuzioni lorde sono cresciute a ritmo del 30% per la dirigenza, del 28,9% tra i quadri e addirittura del 29% degli impiegati: il rialzo più netto nella categoria, di poca sopra al precedente record di ricerca e sviluppo (28,3%). Tra i dirigenti delle aziende di medie dimensioni, volano i responsabili di ricerca e sviluppo: stipendi su del 39,5% dal 2003 al 2012. L'exploit cavalca la virata digitale di aziende e start up, in linea con le "esplorazioni" ad alto tasso tecnologico di colossi come Ibm e Boeing. Il profilo gestisce e implementa le innovazioni nella macchina produttiva, lavora in sinergia con Enti e Università, intuisce le svolte tecnologiche che potranno applicarsi nel settore industriale di riferimento. Non esiste un curriculum specifico, ma le lauree più apprezzate sono quelle di area scientifica e ingegneristica. Le retribuzioni dell'intero segmento "R&S" sono cresciute del 27,2% tra i dirigenti, del 29,8% tra i quadri e del 28,3% tra gli impiegati. I super stipendi dei responsabili marketing non sono una novità. La categoria professionale che si occupa di "comunicare il prodotto" curando immagine, pubblicità e pubbliche relazioni svetta già nei ranking delle retribuzioni d'oro per le figure dirigenziali. Solo in Germania, le cariche più prestigiose del settore fruttano entrate fino a 140mila euro l'anno. Per i dirigenti di aziende medie e piccole, le retribuzioni lorde sono cresciute del 34,1% dal 2003 all'anno scorso. Se si includono nella categorie branche complementari come commerciale e comunicazione, la media di rialzi complessivi è del 31% per i dirigenti (seconda solo a quella di acquisti e logistica, al 31,7%), del 26,4% per i quadri e del 22,8% per gli impiegati. Il responsabile controllo di gestione, o controller, valuta e verifica l'attività di un'azienda. Si occupa di contabilità analitica, report sulla gestione, analisi dei documenti e check sull'andamento economico e finanziario dell'impresa. Nel caso dei dirigenti di aziende di piccole e medie dimensioni, le retribuzioni sono cresciute del 30,6% dal 2003 al 2012. Lo stipendio medio, secondo le ultime stime, oscilla tra i 30mila e i 60mila euro a seconda del grado di responsabilità acquisito in azienda. La formazione classica è in economia, ma si richiedono sempre più spesso competenze in informatica per la digitalizzazione delle procedure di contabilità e dei modelli gestionali. Il lavoro del controller va di pari passo o si sovrappone a quello degli specialisti di pianificazione strategica, a loro volta nella classifica Od&M: retribuzione lorda su del 38% nella fascia dei quadri. Tra i quadri, la retribuzione degli specialisti in business development sono salite del 37,5% in meno di 10 anni. Lo sviluppo del business richiede competenze approfondite nel marketing, capacità comparative, esecuzione sistematica di follow up sui prodotti venduti. Cioè, il controllo periodico dell'andamento degli acquisti e la correzione di sviste o errori organizzativi. Le competenze devono essere ibride, da una buona padronanza dei mercati stranieri alla curiosità per i media e gli ultimi sviluppi della tecnologia. Lo spiega Simona Cavasin, General Manager di Od&M: «L'evoluzione del mercato porta a nuove tipologie di business. Figure come queste certificano l'adattabilità e l'aggiornamento continuo delle figure che operano in azienda, soprattutto nelle posizioni dirigenziali. La figura, in crescita, ha attecchito soprattutto nelle società che si occupano di telefonia e information technology».